tematica e contenuti programma

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Page 1: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA
Page 2: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA (durata n.2 anni)

La proposta si modella sul documento preparatorio

del Sinodo dei giovani: con i tre verbi “riconoscere”,

“interpretare” e “scegliere”, che si declinano con le

seguenti aree formative:

RICONOSCERE

Conoscenza di sé, relazionalità,

dinamiche di gruppo

Spiritualità dell’educatore cristiano e

introduzione alla preghiera

Corso di chitarra di accompagnamento

INTERPRETARE

Mistagogia ed elementi di liturgia

Imparare a leggere un progetto pastorale e

costruire un percorso di fede per il post

cresima

Soluzione dei conflitti

SCEGLIERE

Il “potere” del servizio nella carità

Tecniche di animazione

PRIMO ANNO

1) Conoscenza di sé, relazionalità, dinamiche di gruppo

2) Soluzione dei conflitti

3) Spiritualità dell’educatore cristiano e introduzione alla preghiera

SECONDO ANNO

4) Corso di chitarra di accompagnamento

5) Il “potere” del servizio nella carità

6) Imparare a leggere un progetto pastorale e costruire un percorso di fede per il post cresima

7) Tecniche di animazione

8) Mistagogia ed elementi di liturgia

Page 3: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Conoscenza di sé, relazionalità

e dinamiche di gruppo

Page 4: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

05 Novembre 2017 (ore 18/20) :

L’educatore cristiano degli adolescenti

19 Novembre 2017 (ore 18/20) :

Il gruppo di fede degli adolescenti

10 Dicembre 2017 (ore 18/20) :

La relazione educativa con gli adolescenti

14 Gennaio 2018 (ore 18/20) :

Le dinamiche di gruppo: teoria

e funzionamento dei gruppi giovanili

28 Gennaio 2018 (ore 18/20) :

Gestire e facilitare

processi in un gruppo

di adolescenti

Programma dei nostri incontri

Page 5: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

L’educatore cristiano degli adolescenti

ore 18.00/18.50:

L’educatore cristiano:

identità e compiti

ore 18.50/19.00:

Breve pausa

ore 19.00/20.00:

Leadership e guida

dei gruppi giovanili

Prof. Mirko Campoli

Domenica 5 Novembre 2017

Primo incontro:

Page 6: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

L’educatore cristiano

identità e compiti

PARTE PRIMA

Page 7: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

L’educatore cristiano:

identità e compiti

1. Perché essere educatore?

2. In che modo essere educatori?

3. Educare si deve … ma si può?

Page 8: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

L’educatore cristiano:

identità e compiti

1. Perché essere educatore?

a) Favorire l’incontro con il Signore della vita;

b) Dare seguito all’opera educativa del Signore Gesù;

c) Donare ciò che di prezioso si è ricevuto;

d) Tenere lo sguardo fisso su Gesù;

e) Ricevere molto più di quanto si è chiamati a donare;

Page 9: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

L’educatore cristiano:

identità e compiti

2. In che modo essere educatore?

a) Aver cura dei ragazzi …

b) Partire dal punto in cui ciascuno di loro si trova …

c) Condurli a camminare da soli …

Page 10: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

L’educatore cristiano:

identità e compiti

3. Educare si deve … ma si può?

a) Andare alle radici (la fede)

b) Assumere la dimensione della relazione (la carità)

c) Coltivare i tratti caratterizzanti dell’educare (la speranza)

Page 11: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Leadership

e guida dei gruppi giovanili

PARTE SECONDA

Page 12: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

La leadership è …

“Un processo volto ad influenzare le

attività di un individuo o di un gruppo

che si impegna per il conseguimento di

obiettivi in una determinata situazione” Cfr. Hersey-Blanchard (1990)

La leadership è, quindi, un modo

particolare di esercitare il potere.

Page 13: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

La leadership è …

Il leader occupa una particolare posizione nel gruppo.

In ogni gruppo tendono ad emergere uno o più leader. A volte il leader viene designato dall'esterno.

La leadership è un fenomeno tipico di tutte le strutture organizzate, per cui avviene una differenziazione e specializzazione delle funzioni degli elementi costituenti. Alcuni elementi assumono così un ruolo di guida gruppo.

La leadership è una funzione. Influenza il comportamento degli altri membri ed aiuta il gruppo a raggiungere i suoi scopi.

Page 14: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Approcci teorici allo studio della

leadership …

Tra le teorie che cercano di analizzare questo concetto in modo dettagliato è possibile evidenziare quattro grandi categorie:

1) Le teorie dei tratti: gli studiosi che hanno creato queste teorie ipotizzano che la leadership si basi su caratteristiche (tratti) personali, singoli attributi di singoli individui inseriti in un gruppo. Tra queste si possono individuare per esempio il carisma, la responsabilità o la capacità di comunicare e relazionarsi con gli altri in modo proficuo.

2) Le teorie degli stili: secondo questo approccio non esiste un solo tipo di leadership, ma diversi stili con i quali si può condurre un gruppo. Non si tratta quindi di caratteristiche o tratti di personalità, ma di comportamenti tipici che, a seconda dei casi, concorrono nel creare uno stile codificato con cui guidare i propri seguaci.

Page 15: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Approcci teorici allo studio della

leadership …

Tra le teorie che cercano di analizzare questo concetto in modo dettagliato è possibile evidenziare quattro grandi categorie:

1) Le teorie dei tratti: gli studiosi che hanno creato queste teorie ipotizzano che la leadership si basi su caratteristiche (tratti) personali, singoli attributi di singoli individui inseriti in un gruppo. Tra queste si possono individuare per esempio il carisma, la responsabilità o la capacità di comunicare e relazionarsi con gli altri in modo proficuo.

2) Le teorie degli stili: secondo questo approccio non esiste un solo tipo di leadership, ma diversi stili con i quali si può condurre un gruppo. Non si tratta quindi di caratteristiche o tratti di personalità, ma di comportamenti tipici che, a seconda dei casi, concorrono nel creare uno stile codificato con cui guidare i propri seguaci.

Page 16: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Approcci teorici allo studio della

leadership …

3) Le teorie situazionali: chi sostiene queste teorie sottolinea il contesto in cui il gruppo – e il leader – si muove e opera. Non esisterebbe quindi un unico profilo psicologico del leader, valido sempre e in ogni circostanza, ma diversi tipi che cambiano a seconda del contesto in cui agiscono. Questo contesto può definirsi in termini di caratteristica del gruppo (una squadra di calcio, un gruppo amicale, un team aziendale) e di ambiente (tipo di azienda, tipo di luogo, di epoca, e di aspetti culturali).

4) Le teorie della contingenza: questo tipo di approccio si basa su un amalgama dei tre gruppi di teorie precedenti. I leader efficaci dovrebbero possedere caratteristiche innate ed essere flessibili, di modo da poter scegliere uno stile diverso a seconda del contesto in cui sono inseriti.

Page 17: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

LO STILE DELLA LEADERSHIP

Nell’ambito dell’approccio che studia gli stili di leadership

ora noi esamineremo in particolare 2 studi che riguardano:

FINALITA’ MODALITA’

L’orientamento della leadership Le caratteristiche

orientamento al Compito della leadership

e orientamento alle Relazioni Autoritario Autorevole

Lassista

Page 18: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Stili orientati al compito …

iniziare delle attività

mantenere il gruppo orientato verso la

meta

spiegare le criticità del gruppo

escogitare nuovi piani

valutare la qualità del lavoro eseguito

distribuire informazioni in qualità di

esperto.

Page 19: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Stili orientati alle relazioni …

rendere le relazioni interpersonali

piacevoli

arbitrare nelle discussioni

incoraggiare

dare alla minoranza la possibilità di farsi

sentire

potenziare l'autodirettività

rafforzare l'interdipendenza tra i membri.

Page 20: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Orientamenti di leadership …

Facilitare Coaching

basso sul compito alto sul compito

alto sulle relazioni alto sulle relazioni

Delegare Dirigere

basso sul compito alto sul compito

basso sulle relazioni basso sulle relazioni

ALTO

Orientamento

alle relazioni

BASSO

BASSO Orientamento ALTO

al compito

Page 21: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

I quattro stili di leadership derivanti

dalle dimensioni compito/relazioni: Delegare:

Delegare la responsabilità ai membri e poi lasciarli fare, dare riconoscimenti per le esecuzioni degne di nota, proteggere i membri dalle banalità esterne e mantenerli in collegamento con altri gruppi o parti dell'organizzazione a vantaggio dei membri, e in generale dimostrare fiducia nella capacità dei membri di svolgere il compito e di man-tenersi in buoni rapporti come gruppo.

Dirigere:

Iniziare e fornire struttura (come e quando le cose devono essere fatte), fornire chiare direttive su ciò che bisogna fare e sulle aspettative circa la quantità e la qualità (definire ruoli e aspettative), fornire informazioni circa l'ambiente o l'organizzazione in cui il gruppo opera, valutare e controllare l'esecuzione dei compiti, e sottolineare in genere il raggiungimento dei compiti.

Page 22: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

I quattro stili di leadership derivanti

dalle dimensioni compito/relazioni: Facilitare:

Coinvolgere i membri nel prendere le decisioni che li riguardano e facilitarli nella soluzione dei propri problemi e nel prendere decisioni, fornire sostegno sociale/emotivo, coordinare le attività del gruppo, mediare e armonizzare i problemi interpersonali, costruire nel gruppo forti relazioni coesive, e in generale costruire relazioni armoniose che fanno crescere le persone.

Coaching (Insegnare/allenare/prendersi cura):

Continuare a fornire molta struttura, sottolineare il compito e controllare/valutare le funzioni come nel dirigere, ma farlo come lo fa un allenatore o un insegnante piuttosto che come un boss. Inoltre fornire sostegno ed incoraggiamento mostrare interesse per il benessere dei membri, sollecitare reazioni e feed-back dai membri, e in generale stabilire relazioni personali e di sostegno con i membri.

Page 23: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Stili di leadership relative alle

modalità …

Stile autoritario

Stile lassista

Stile autorevole

Page 24: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Stile autoritario … E' caratterizzato da comportamenti di tipo repressivo.

Il leader autoritario è colui che dà ordini in forma imperativa,

non ammette iniziative personali, fa critiche rivolte alle

persone piuttosto che al lavoro svolto, non concede

confidenza, da pochi suggerimenti e informazioni.

L'uso di tale stile in un primo momento può avere degli …

Effetti positivi: maggior disciplina, raggiungimento degli

obiettivi immediati, massima produttività;

Effetti negativi: dipendenza e deresponsabilizzazione (se il

leader si assenta la produttività si arresta), aggressività,

basso livello di creatività, valutazione negativa di sé e

sviluppo di un apprendimento meccanico piuttosto che

significativo.

Page 25: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Stile lassista … E’ caratterizzato da comportamenti a guida minima e

grande permissività.

Il leader lassista è colui che: limita al massimo i suoi

interventi, da spiegazioni e suggerimenti solo se richiesti,

lascia la massima libertà di azione e di iniziativa, non aiuta e

non stimola, mostra indifferenza e disinteresse.

Effetti: la produttività del gruppo, intesa come qualità e

quantità del lavoro, tende ad essere bassa e l'aggressività

dei membri può sfogarsi in quanto non è frenata.

Non aiuta a costruire un senso di responsabilità sociale

costituito dall'imparare a seguire le norme che regolano

la vita in comune.

Page 26: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Stile autorevole …

Il leader autorevole è colui che impronta il suo intervento alla

collaborazione, da suggerimenti al momento opportuno,

anche se non sono richiesti, fa critiche obiettive e stimolanti

che sono riferite a specifici comportamenti e non alla persona

in sé, permette la libera iniziativa, consulta il gruppo per

prendere decisioni, accetta suggerimenti dai membri del

gruppo.

Effetti: Stimola fiducia, responsabilità e autonomia negli

interlocutori, tende a creare un clima di gruppo positivo

in cui le persone si esprimono vivacemente, la

produttività è leggermente inferiore rispetto a quella di un

gruppo guidato da una leadership autoritaria e l'apprendi-

mento che viene stimolato è significativo e non

meccanico.

Page 27: TEMATICA E CONTENUTI PROGRAMMA

Bibliografia appronfondimento:

H. FRANTA (1988) – «ATTEGGIAMENTI DELL’EDUCATORE», LAS

BECCIU M., COLASANTI A. R. , «LA LEADERSHIP AUTOREVOLE», WORKBOOK

COLASANTI A. R., MASTROMARINO R., (1991) «ASCOLTO ATTIVO», ROMA, IFREP

P. GOOD, (1992), «COME AIUTARE I RAGAZZI AD AIUTARE SE STESSI», ARMANDO EDITORE