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XVIth century soldiers of fortune

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DAI MERCENARIAGLI ESERCITI PERMANENTI

Nel XV sec. il soldato a cavallo, del quale abbiamo giàesaminaio i punti deboli sul campo di battaglia, e glieserciti di grande esperienza, ma limitati, dei condottieri,divennero antiquati di fronte alle fanterie solide e spietatedei cantoni svizzeri e dei loro emuli tedeschi, i Lanziche-necchi. Un aspetto interessante dal punto di vista dellostudio dello sviluppo dell'uomo combattente è la velocitàcon la quale queste forze mercenarie persero la loro su-premaz;n sul campo di battaglia contro gli Spagnoli, cheformavano una forza organizzata su nuove basi nazionali,sistema che sarebbe diventato modello per gli eserciti eu-ropei dei secoli a venire.Gli Svizzeri ebbero in Europa una grande rinomanza perla loro velocità di marcia e per le loro indubbie qualità dicombattenti. Machiavelli nella sua Dell'arte della guerradisse di loro: "Mai altre truppe furono altrettanto sollecitenella marcia, o nel preparare la formazione per la batta-glia, e questo accade perché essi non sono appesantiti dallearmature)). Grazie alla loro mobilità essi riuscivano a su-perare i loro nemici e a imporre la battaglia prima chequelli fossero pronti.La leggerezza delle loro armature era stata imposta, inorigine, dalla mancanza dimezzi dei cantoni svizzeri. NelXV sec. il mercenario svizzero indossava un copricapod'acciaio, un pettorale e talvolta delle piastre metallicheper la protezione delle braccia. La maggior parte preferivacombattere senza armatura e contare invece sulla propriaabilità di attacco come miglior metodo di difesa. Quasitutti i soldati vestivano soltanto una giacca di pelle, gli elmierano riservati agli ufficiali, come del resto anche le gor-giere e i gambali, e i cavalli, dai quali pero gli ufficialismontavano per combattere.Gli Svizzeri combattevano in colonne con lunghe piccheed alabarde, in una formazione simile alla falange deiGreci, formando un mazzo di picche. L'alabarda non eralunga come la picca, ma raggiungeva almeno i2 m e mezzoed era dotata di una punta d'acciaio che andava assotti-gliandosi fino alla cima, dove vi era una punta o gancio

Nella pagina accanto, alabardiere syizzero e fante spagnolo. Losvizzero della metà del XV sec., con il suo tipico elmo agganciatoalla cintura, è il meglio armato. Lo spagnolo indossa un'armaturadella metà del XVI sec.

Qui a destra, lancieri svizzeri afJiontano a piedi il fiore dellacavalleria borgognona nella famosa battaglia del Granson del1476.

che serviva per catturare e squarciare i cavalli nemici. Allabattaglia di Nancy, il duca Carlo di Borgogna fu colpito daun'alabarda che gli spezzò il cranio in due. I picchieri e glialabardieri erano scortati dalla fanteria arrr.ata di balestree piÌr tardi di pistole; questi soldati, noti come «balestrie-ri», precedevano la falange dei soldati armati di picca,sviando così il fuoco del nemico. Gli Svizzeri erano spessomeschini e insubordinati, oltre che spietati. Dopo la bat-taglia di Novara seguì un massacro di centinaia di merce-nari tedeschi che avevano fatto progionieri: non era ri-masto piÌr nulla del cavalleresco metodo dei condottieriitaliani.I mercenari svizzeri, nonostante l'iniziale loro compattez-za. persero gradualmente l'esemplare disciplina che li

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contraddistingueva. In origine essi avevano combattutoper difendere la patria e in seguito, pur conservando l'ar-dimento, divennero mercenari e poco fidati: la loro strut-tura di comando, ad esempio, non era certo adatta a lun-ghe campagne all'estero. Comandanti e capitani venivanoeletti dalle loro truppe.Anche la fanteria era stata rovilata dai successi: tropposicura delle proprie capacità e non sufficientemente sicurainvece dei propri ufficiali, spesso rifiutava gli ordini che

non trovava giusti. In circostanze sfavorevoli essa era laprima a mettersi contro gli ufficiali invece di sostenerli.Alla battaglia di Novara, gli Svizzeri, posti sotto notevo-le pressione, gridavano: .Dove sono gli uffrciali, i prigio-nieri, gli uomini con doppia paga? Fateli uscire a gua-

dagnarsi i loro soldi una volta tanto: oggi combatterannoin prima linea". Gli ufficiali obbedirono a questo ordine e

il capo dei mercenari svizzeri, Winkelried del cantone diUnterwalden, fu uno dei primi a cadere sul campo. Lavitadegli ufficiali mercenari svizzeri non era facile: la rivalitàtra i vari cantoni inaspriva la tensione tra uf{iciali e soldati,le truppe di un cantone non obbedivano a comandantiprovenienti da altri cantoni, non esisteva la minima unitàdi comando.Tutto ciò non favorì la durata della supremazia mtTitaresvizzera. L'imperatore Massimiliano I, ispirato dai suc-cessi militari degli Svizzeri, formò un corpo permanente.difanti e li addestrò nello stesso modo degli Elvetici: si trat-tava dei Lanzichenecchi o uomini delle pianure, mentre gliSvizzeri erano uomini delle montagne. Erano armati dipicche ed alabarde e divisi in compagnie di 300 uomini,ognuna comandata da un capitano, con tenenti e sottote-nenti in subordine. Alla hne delregno di Carlo Y iLanzi-chenecchi avevano praticamente posto le basi del sistemareggimentale moderno. I soldati provenivano in gran partedalle province del Reno e dalla Svevia; le picche da lbrousate erano pitr corte di quelle usate dagli Svizzeri, misu-rando appena 3 m, e venivano imbracciate all'estremità, inmodo da poter esercitare la maggior forza possibile. Lecariche awenivano en masse, come 'quelle degli Svizzeri,ma le picche venivano appoggiate sullo stomaco, inveceche all'altezza del petto, in modo da ottenere un equilibriomigliore. I Lanzichetecchi erano accompagnati da fantiarmati di archibugi e di piccole spade, i pugnali chiamatiKatzbalger.I combattimenti tra Lanzichenecchi e Svizzeri erano lottetremende e brutali: i Tedeschi volevano dimostrare diesser coraggiosi come gli Svizzeri e lo scontro che ne ri-sultava era violentissimo.Spesso accadeva che I'intera prima fila di entrambe lefalangi venisse eliminata completamente al primo scontro,mentre i soldati delle file successive, calpestando letteral-mente i corpi dei caduti, continuavano a combattere. Unavolta avvenuto lo scontro tra gli uomini armati di picche,dovevano ayarizare gli alabardieri, raggiungerli e comin-ciare a fendere e colpire con le proprie armi. Si trattavaspesso di un terribile massacro: allabattaglta di Novara iLanzichenecchi persero la metà dei loro uomini.Ma alla fine la loro disciplina, decisamente superiore a

quella degli Svizzeri, ebbe la meglio e il sistema di unesercito permanente venne adottato in tutt'Europa. In

Spagna, Gonzalo de C6rdoba basò la propria tattica pro-prio su questo principio. I suoi uomini erano armati di unacorta spada, un piccolo scudo rotondo e uno scudo legge-ro, che serviva per parare i colpi delle picche. I fantispagnoli indossavano un copricapo d'acciaio leggero, unpettorale, uno schienale e dei gambali. Tuttavia, nono-stante il vantaggio tecnico e tattico fosse basilare per ilsuccesso degli Spagnoli, la durata della loro supremaziadipese soprattutto dalla superiorità della loro disciplina e

della loro or ganizzazione.NeI XVI e nei primi anni del XVII sec., l'impero spagnoloera uno dei piir ricchi e dei piìr vasti dell'Europa occiden-tale-Creato in origine da alleanze basate su una serie di matri-moni, esso venne mantenuto unito e ingrandito grazie aduna macchina militare unica a quei tempi. L'esercito spa-gnolo fu il primo a essere organrzzato direttamente dallostato: non si trattava di un vero e proprio esercito tazio-nale, dato che i contingenti di mercenari stranieri supera-vano di gran lunga il numero di quelli spagnoli, ma tuttivenivano arruolati direttamente datrlo stato, costituendocosì un'istituzione molto cer;traltzzata. Non sempre tutta-via il risultato pratico era positivo, in quanto né il sistemadi comunicazioni di quel tempo, né la disciplina permet-tevano di sviluppare quella che, in teoria, era una splen-dida organizzazione. Lo spagnolo si guadagnò tuttavia lafama di miglior soldato del XYI secolo.Pierre BrantÒme, esaminando un corpo di spedizionespagnolo del 1566, lo descrisse come (<una bella compa-gnia di soldati valorosi e prodi in marcia... Erano tuttiveterani, le loro uniformi erano perfette, tanto da farlisembrare tutti capitani pir) che soldati o principi tantoerano impettiti, tanto era arrogante ed elegante la loromarciar. Essi furono pronti ad adottare tutte le novità nelsettore degli armamenti: l'artiglieria e le pistole, ad esém-pio, con le quali riuscirono ad avere 1a meglio sugli Sviz-zeri, ftno ad allora considerati come i dominatori nelcampo militare. Per la loro patria,lanazione piÌr dinamicaed aggressiva d'Europa, combatterono in Africa setten-trionale, in Italia, in Francia, nei Paesi Bassi, in America e

nella stessa Spagna. Di tutte queste campagne la più im-portante fu quella intrapresa contro i ribelli olandesi, e

talvolta anche contro i Francesi, nei Paesi Bassi: una con-tesa fatta di assedi e di guerriglia,nella quale gli Spagnolierano molto svantaggiati. Qualsiasi altro esercito si sareb-be arreso molto prima, ma gli Spagnoli, cosa che va a lorocredito, continuarono imperterriti per molto tempo.Il 1492 fu un anno importantissimo nella storia spagnolaper due eventi in partiòohre: la scoperta di nuove teffe e

nuove icchezze in occidente e la sconfitta defrnitiva deiMori nella penisola lberica. Ora gli Spagnoli potevanomirare ai paesi d'oltreoceano e inviare una spedizionearmata, sotto la guida di «el Gran Capitan, Gonzalo de

A destra, in alto, una scena che ben fa comprendere I'orrore delcombattimento corpo a corpo come si svolgeva nel primo XV sec.

Data la caoticità del combattimento la mortalità durante questiscontri era altissima.A destra, in basso, i vari elementi della guerua di fanteria messi apunto con successo dagli Spagnoli: archi, balestre, giavellotti,spade, alabarde, fucili e piccole bocche da fuoco.

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C6rdoba in Italia per combattere contro i F-rancesi. D'orain poi il servizio militare poteva significare per gli Spagnoliuna carriera vera e propria: per un secolo e mezzo iloroeserciti furono sempre trr azione, spesso in diversi paesicontemporaneamente.Uno degli elementi che caratterizzavano gli eserciti spa-gnoli fu il metodo di arruolamento, basato sulla coscri-zione obbligatoria. L'orditanza di Valladolid, del 1494,decretava che un uomo su dodici in età tra i20 e i45 annidoveva prestar servizio militare a pagamento in patria oall'estero. Anche i Francesi avevano tentato di adottare ilmetodo della coscrizione per le loro gens d'armes, ma sen-za mai' riuscire a metterlo in pratica. Gli Spagnoli ebberopiÌr successo e i coscritti formarono un corpo di profesgio-nisti ad altissimo livello, che non diminuì nemmenoquando l'esercito, a corto di uomini da impiegare in difesadei confini del proprio stato in continua espansione, co-minciò a dipendere sempre piìr dai volontari.Vi erano sempre tuttavia molti volontari spagnoli, che

venivano arruolati durante reclutamenti regolari. Un ca-

pitano, di nomina reale, marciava con sottotenente, capo-rali e tamburino attraverso le città e i villaggi elencati inuna lista reale, e stabiliva l'ufficio reclutamento in un'o-steria del luogo prescelto. Tutti gli uomini tra i 16 ed i 50

anni venivano accettati: e quasi sempre si raggiungeva ilnumero stabilito di arruolamenti richiesti, specialmentenelle zone piìr povere. Anche i nobili venivano arruolati:come scrissel'il duca d'Alba: «Soldati di questo calibrosono gli uomini che vincono le battaglie e con i quali ilgenerale stabilisce [a disciplina necessaria nelle truppe.Nella nostra nazione nulla è più importante delf introdu-zione di gentiluomini e di uomini di un certo ceto nellafanteria, in modo da non lasciare tutto nelle mani deisoldati o dei servi". In Spagna, come in altre nazioni eu-ropee, il servizio militare

"iu o.ru carriera accettabile an-

che per i nobili decaduti, cui. per ragioni sociali, non era

peflnesso darsi al comnrercio. Inoltre in Spagna non esi-

stevano le assurde tradizioni cavalleresche e quindi nonera considerato un disonore per un nobile servire nelle filedella fanteria. I cavalli pesanti non erano mai stati usati inSpagna, dove, nella guèrriglia contro i Mori, si impiega-vano invece cavalli piùr lèggeri. Il cavaliere pesante, cherappresentò in Francia l'ideale del nobile, non raggiunsemai la stessa popolarità in Spagna.

Il potenziale umano della sola Spagna non sarebbe maistato sufficiente a coprire tutti gli impegni militari delpaese, per cui venivano arruolati anche soggetti prove-nienti dalle province spagnole, nonostante questi ultiminon godessero della medesima stima degli spagnoli stessi.

Gli Italiani della Lombardia, di Napoli o della Sicilia, tuttistati soggetti alla dominazione spagnola, venivano consi-derati allo stesso livello degli Spagnoli, mentre i Francesidella Borgogna e dell'Alsazia venivano considerati ele-menti di seconda categoria; i Tedeschi ed i Valloni eranoancora peggio. AgIi Spagnoli, conosciuti come "il pernodell'esercito", spettavano un salario e delle condizionimigliori di quelle riservate agli stranieri. Un osservatorefrancese scrisse nel 1596 a proposito dell'armata spagnola:

"Non possiamo negare il fatto che gli Spagnoli siano imigliori soldati del mondo, ma ve ne sono così pochi che a

Gonzalo de Còrdoba, il capitano che si guadagnò I'epiteto de «IlGran Capitano» grazie alla totale ristutturazione della fanteriaspagnola da lui compiuta.

stento si riesce ad arruolarne 5 o 6 mila alla volta". Du-rante la campagna in Olanda del 1640 l'esercito spagnolocomprendeva in tutto 17 000 Spagnoli, 37 000 Olandesi,l5 000 Tedeschi, 4000 Italiani e 2500 Britannici: a questopunto però i suoi anni d'oro erano già passati.Appena arruolata, una compagnia veniva assegnata dalcapitano a vn tercio, innovazione voluta dagli Spagnolinegli anni dopo il 1530. I1 tercio comprendeva 12 compa-gnie di circa 250 uomini ciascuna, riunite in unità tattiche eammirristrative permanenti, organo che può esser consi-derato il predecessore dell'attuale reggimento. I terciosvenivano costituiti su basi geografrche (uno dei primi fu inLombardia) e spesso ricevevano i piÌr strani soprannomicome, ad esempio, «gli Immortali". A capo di ogni terciovi era un maestre de campo (colonnello), sotto il quale viera un gran numero di ufficiali. Ogni compagnia aveva ilproprio capitano ed era suddivisa in reparti al comando disubalterni e sergenti. Nel complesso era un'organizzaziortecostosa, la suddivisione adottata consentiva una grandemaneggevolezza. L'iriziativa di ogni gruppo enfatizzayale tradizioni di audacia personale ed era quindi un ele-mento molto curato dagli Spagnoli.Vi erano anche altre cariche per gli ufficiali: il sergentemaggiore e i suoi due assistenti, il chirurgo maggiore, ilcappellano maggiore, il tamburo maggiore, il quartier-mastro maggiore, il capo della polizia militare, il boia.All'inizio del XVI sec. una compagnia modello era costi-tuita da crca 200 picchieri e di 20 archibugieri, più 1lufficiali (inclusi un suonatore di cornamusa e un barbiere)mentre in ogni tercio due compagnie erano costituite dasoli archibugieri.Gonzalo de C6rdoba fu il primo a sostituire con gli archi-bugi le spade e gli scudi fin allora usati per combattere lepicbhe dei soldati svizzert. Sempre nel XVI sec. continuò a

crescere il numero delle armi da fuoco e negli anni dopo il1630 il numero dei moschettieri e degli archibugieri eraormai pari a quello degli alabardieri.Dopo che i capitani avevano effettuato l'appello, esami-nato le liste delle reclute e si erano assicurati della salute,dell'età e dello stato celibe di tutti gli uomini, venivanoletti ad alta voce gli articoli del codice di guerra. Ogniuomo, alzando i1 braccio destro, doveva giurare obbe-dienza; in seguito venivano rese note le punizioni in casodi disobbedienza. Poi lo stipendio del primo mese di 3

escudos per uomo veniva consegnato al capitano che do-veva distribuirlo ai soldati: molti non avrebbero piìr vistoaltre paghe per molto tempo.Il danaro rappresentava infatti un grosso problema nel-l'esercito spagnolo nonostante tutto l'oro e l'argento cheveniva dalle terre americane, non ve ne era mai a suffi-cienza per pagare tutte le truppe al momento dovuto.Anche quando il .contante era sufficiente per pagare glistipendi, il capitano spesso lo usava per l'acquisto di nuovearmi e comunque nel XVII sec. gli stipendi pagati nonerano certo adeguati ai livelli nòrmali. Per un intero secoloil salario mensile rimase di 3 escudos, nonostante in quei

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Il utercio» spagnolo: drlrìi e tatticaNel XVI sec. l'esercito spagnolo era la massimapoterlza militare d'Europa e gran parte delsuo successo in combattimento era dovuto alla ben addestrata fanteria, orgatizzataintercios. I1 tercio era una formazione massiccia, composta da un minimo di tremila ad unmassimo di seimila uomini, che combinav al'azione d'urto della picca con la potenza difuoco deinuovi archibugi. Ogni tercio disponeva di un nucleo centrale di armati di piccacircondati da una sorta di «manica)) composta da archibugieri, i quali erano ancheimpiegati per proteggere ogni angolo della formazione.Dopo la fine del XVI sec. l'archibugio venne so.stituito dal moschetto a pietra focaia, cheaccrebbe il volume di fuoco e dette al moschettiere un ruolo piÌr accentuato sul campo dibattaglia.

Tipico ordine di battaglia intorno alla metà del XVI sec.: si vedono settetercios disposti su due linee, con la cavalleria sui fianchi.

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ZL'ordine di combattimento intorno al 1600 riflette I'aumentata importanzadella potenza di f uoco. Nella considerazione che I'aumerito numerico dellearmi da fuoco potesse agire in maniera determinante, i massicci terciosvennero soppiantati da formazioni lineari talora molto piccole.

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chiusura mobile

serpenti n a

grilletto

Meccanismo di un moschetto a miccia. Tirando il grilletto laserpentina ruota portando la miccia accesa a contatto con la piccolaquantità di polvere contenuta nello scodellino. L'accensione sitrasmette, attraverso il focone, alla carica di lancio contenuta nellacamera discoppio.

IVonostante gli aggiornamenti, il moschetto restava un'arma di maneggio molto lento emalagevole. Così, per ottenere un efficace sbarramento di fuoco, venne introdotta unasequenza alternata di operazioni di caricamento e di sparo, come di seguito descritto. llmoschettiere della prima f ila faceva fuoco col suo moschetto, ritirandosi quindi,immediatamente, in seconda f ila per ricaricare I'arma al coperto, mentre il moschettiereche gli stava dietro, ed aveva già caricato il proprio m oschetto, passava in prima f ila esparava a sua volta, tornando, quindi, dietro per ricaricare. Sl yeniva cos) a stabilire unciclo continuo di fuoco.

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l,a rffinatezza raggiunta agli inizi del XV sec. dall'arte dellaguerra è chiaramente espressa in questo dipinto della battaglia diPavia (1525); specialmente da notare è la ricca veste a quilt degliarchibugieri.

cent'anni il costo del vitto aumentasse di ben quattro volte.Gli archibugieri e i moschettieri ricevevano paghe legger-mente piÌr alte degli altri soldati, ma dovevano procurarsila polvere e le pallottole. Non sorprende quindi il fatto cheil soldato non viveva sul suo salario e che quando, infine,riceveva una grossa somma che copriva i numerosi arre-trati, spesso la sperperava in pochi giorni in bevute, donnee gioco d'azzardo. Altrimenti egli viveva dei pagamenti innatura e dei bottini, che spesso erano considerevoli. A1-fonso de Contreras esclamò una volta al ritorno da unacampagna: "Tornammo tanto ricchi che io, come soldatosemplice la cui paga non era che 3 scudi, tornai con 300scudi in vesti ed argento. I1 viceré poi ordinò che ci venis-sero aumentate le parti del bottino e io riempii il miocappello di reali d'argento massiccio". Nonostante cio eglisperpero questa fortuna in soli tre giorni.Nonostante l'irregolarità degli stipendi, i soldati non sof-frivano mai la fame, ricevendo sempre la razione giorna-liera di 550 grammi di pane. I1 pane veniva distribuito ognidue giorni in pagnotte di 1 kg ed era fatto, in teoria, di unterzo di segale e due terzi di frumento. Quando era fattobene, si fialtaya di una razior,e adeguata, se si pensa che icivili di Anversa ne ricevevano soltanto 370 grammi algiorno; ma molto spesso era mal fatto e talvolta mancava.Nel 1630 venne distribuita una razione di pane compostodi crusca, frumento non macinato, briciole di biscotti e

pezzi di calcinacci, che owiamente causò molte morti.Il vestiario veniva distribuito alle truppe una volta all'an-no ed era di due taglie: grande e piccola. Generalmenteseguiva la moda del tempo; nel XVI sec.. era costituito dafarsetto e calzom imbottiti. mentre nel tardo XVII sec. 1o

stile divenne più leggero. Le truppe spagnole tuttaviacohtinuarono a indossare il collare elisabettiano biancoanche quando altrove era già passato di moda, e i soldati,quando potevano permetterselo, si ornavano gli abiti conlacci d'argento. Non esisteva uniformità nel vestiario del-l'esercito; ogni imprenditore forniva l'abbigliamento delcolore e della fattura preferita.Le truppe spagnole si distinguevano dai loro nemici graziealle croci di S. Andrea rosse sul pettorale e sulla schiena(era questo l'emblema ereditario della Borgogna) e, piÌrtardi, grazie a una sciarpa rossa e alle piume rosse sulcappello. I,e uniformi cominciarono ad apparire soltantonel tardo XVII sec.; come scrisse un osservatore nel 1610:uNon vi era mai stata nessuna regola stretta.sul vestiario e

sull'armamento della fanteria spagnola; era questo cheteneva alto il morale e che alimentava la foga propria ditutti gli uomini di guerra". Secondo un altro commento:. Sono l'eleganza,le piume e i colori sgargianti qhe dannoforza e spirito al soldato, in modo tale che con granderisolutezza egli riesca a superare tutte le difficolté e com-pia gesta audaci". Negli anni dopo il 1580 un tercio, i cuisoldati erano vestiti tutti di nero, si guadagnò il sopran-nome di "tercio dei becchini", mentre un altro i cui uominierano ornati di colori sgargianti e piume venne sopranno-minato nil tercio dei damerini,.

Anche gli ufficiali tenevano molto al proprio abbiglia-mento e spesso si facevano accompagnare da uno o dueattendenti. Dopo la promozione a capitano Alfonso deContreras descrisse il suo seguito durante una rivista ge-nerale: «Povero com'ero, avevo Ia livrea logora, ma eroaccompagnato da due trombettieri e quattro domestici,che vestivano uniformi scarlatte, con fregi in argento, concinture e piume, e sopra una cappa del medesimo colore. Imiei cavalli, cinque in tutto, avevano selle con gallonid'argento e pistole sugli arcioni". Anche i tamburini ed isuonatori di cornamusa vestivano farsetti ornati con fa-volosi fregi. Tuttavia per quanto gli uflìciali e le truppe sipresentassero splendidi alle parate alf inizio delle campa-gne, i problemi di approvvigionamento erano tali che du-

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rante f inverno successivo essi si trasformavano veloce-mente in «vecchi pezzetti>>.Per ripararsi dal freddo i soldati si costruivano capanne(barracas) usufruendo di resti di case abbandonate, carri e

così via. Erano molto semplici e di solito offrivano alloggioa quattro uomini, poi, alla partenza delle truppe, le bar-racas venivano bruciate. Quando raggiungevano una cittàper alloggiarvi, le truppe costruivano delle baracche piÌrmoderne o trovavano ospitalità in abitazioni civili. Le casepiu ricche e piìr grandi erano esenti dall'obbligo di fornirealloggi per le truppe, il che significava che fino a cinqueuomini potevano venir alloggiati nelle piccole baracche a

un piano.Non erano soltanto uomini ad aver bisogno di alloggio;

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infatti i soldati non dovevano esser sposati all'atto delllar-ruolamento, ma non vi era una proibizione specifica delmatrimonio dopo il reclutamento. Il governo non fayorivai matrimoni, in quanto si pensava che i soldati sposatifossero meno coraggiosi e piÌr pronti alle rivolte per pro-testare contro le condizioni di vita dura degli accampa-menti, tanto che rcL1632un decreto stabilì che soltanto unuomo su sei poteva prender moglie; inutile dire che questarestrizione era difficile da far rispettare.Le mogli lavoravano come sarte, cuoche o sguattere, percontribuire al sostentamento della famiglia. Un veteranodella campagna in Olanda del 1623 denunciò che "moltisoldati erano sposati e oberati da.pir) figli: con tali truppenon si poteva ottenere molto perché le mogli incitavano i

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mari.ti alla dvolta e alla disobb edienza a causa delle indi-genze sofferte da loro e dai loro frg1i". Le autorità preserodei prowedimenti per gli uomini non sposati aggregandoda tre a otto prostitute a ogni compagnia. Queste lavora-vano come lavandaie e le autorità cercavano di assicurarsiche fossero "di età competente», in buona salute e dibuona hbra. Nei 1629 il tercio della Vallonia aveva al suoseguito quasi 300 donne su soli 1000 uomini, ma normal-mente il numero di mogli e prostitute era molto più basso.Le autorità militari presero prowedimenti anche per labuona salute delle truppe: nel 1585 a Mechelen, in Olan-da, venne costituito un ospedale permanente, mentreospedali mobili venivano organizzati sul campo duranteogni assedio e ogni campagna. Le cure erano gratuite e gliospedali venivano in parte finanziati dalle trattenute suglistipendi delle truppe. Le ferite peggiori erano quelle daproiettile che spesso causavano la frattura di ossa o emor-ragie interne, mentre le ferite da spada o da picca eranopiù semplici da guarire. Inoltre l'ospedale di Mechelendoveva anche curare numerosi casi di mal galico (sifilide),nonostante che le prostitute dell'esercito fossero costante-mente sotto osservazione.Vi era anche una casa per veterani feriti, nonostante che ilgoverno non avesse particolari cure per i veterani. Soltantopochi nobili privilegiati erano nominati guardiani di ca-stelli o assunti in posizioni ufficiali minori, cosa che finivacon l'owio risentimento descritto dal marchese di Aytona:

"Alcuni tornano sdegnati alle loro terre, affidandosi aiparenti, decisi a sopportare la povertà piìr nera piuttosto diriarruolarsi; altri tornano disperati nell'esercito diventan-do alle volte agitatori o perfino passando al nemico".Nell'esercito, che si faceva chiamare .,1'armata cattolica",vi erano naturalmente dei provvedimenti per il benesserespirituale d,ei soldati. Oltre al cappellano maggiore deltercio e ai suoi due assistenti, ogni compagnia aveva ancheun prete.La devozione religiosa, che forse sconf,rnava nella super-stizione, dei soldati spagnoli era dimostrata dal gran nu-mero di immagini sacre e di crocefissi che essi portavanoappresso, e dalle donazioni alle confraternite religiose e aimonasteri che venivano lasciate in eredità nei testamenti.Alcune di queste donazioni erano a volte non del tuttospontanee, in quanto i testamenti venivano spesso dettatiai cappellani da soldati analfabeti, ma la paura dellamorte e del giudizio finale tendeva a far cambiare loro iltenore. In generale gli eserciti spagnoli furono ricordatiper le violenze, le rapine, gli assassini e gli incendi com-messi, specialmente quando gli uffrciali non erano pre-senti. La religione dei soldati era un insieme di pratiche didevozione senza alcun modello etico. specialmente perquanto riguarda gli eretici; i soldati spagnoli erano uominitipici della loro era e la natura settaria della guerra a queitempi faceva sì che ne cattolici né protestanti prestasseromolta attenzione alla relazione tra il lavoro del soldato e ilmodo di vivere cristiano.La disciplina della compagnia era sotto il controllo diretto

Attacco a una città nel XV sec. L'importanza delle bocche da

fuoco leggere è chiaramente dimostrata in questo dipinto,quantunque esse fossero di scarsa efficacia e dfficili da usare.

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Incisione olandese che mostra le atrocità perpetrate dalle truppespagnole dopo la conquista di Harlem nel 1573, subito dopol'inizio della guerra con l'Olanda. Esecuzioni di massa benedetteda sacerdoti, mentre pifferi e tamburi suonano.

del capitano, che decideva a chi assegnare compiti duri oleggeri e che poteva anche punire i soldati a sua discre-zione senza processo. Prerogativa del capitano erano an-che le promozioni all'interno della compagnia; un soldatopromosso a caporale riceveva automaticamente il doppiodella paga di soldato semplice. 11 capitano poteva ancheusufruire a sua discrezione di un fondo speciale per ipremi. Con questi poteri aggiunti alla responsabilità sulletrattenute degli stipendi dei soldati, il capitano inevitabil-mente veniva accusato di favoritismi e spesso si arrivavaalla rivolta. Una delle richieste degli ammutinati di An-versa nel 1574 riguardava il fatto che gli uomini non do-v'evano ricevere «una punizione disonorOvole, come lefrustate, se l'offesa non lo meritava».Le rivolte furono senza dubbio la piaga dell'esercito spa-gnolo, e generalmente erano causate dai ritardi costanti e

prolungati nella distribuzione degli stipendi. Tra 111512 e

il 1607 vi furono 45 ammutinamenti di più di cento uominil'uno, alcuni dei quali durarono per piìr di un anno. Nel-l'agosto 1602 circa la metà di un esercito che si trovava neiPaesi Bassi (più di 3000 uomini) si ribello e si riunì nellacittà di Hoogstraten che proclamò repubblica indipen-dente e, in abiti verdi, dichiarò anche la sua neutralità allaguerra d'Olanda. Questa rivolta duro ben tre anni. I

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gruppi di ribelli con sigilli, vessilli e motti propri elegge-vano dei capi, che chiamavano electos e ayanzavano 7e

proprie rivendicazioni pubblicamente. Un contempora-neo descrisse la democrazia piÌr che rozza dei ribelli: "Ledecisioni vengon votate per alzata di mano, gli alloggidegli electos danno sullapiazza e dalla sua finestra ognunodi loro propone le proprie idee agli squadroni, ma se listanca, velocemente si passa dalle parole alle pallottole,ragione per cui l'electo ha sempre con sé una sentinella diguardia. Le loro regole sono in generale selvagge, anche se

alcune sono giuste e legittimer.Causa principale delle rivolte erano, a parte le irregolaritàdei pagamenti e il pessimo trattamento da parte degliufficiali, le reazioni alle nuove condizioni dei combatti-menti: gli assedi invernali erano diventati comuni e letruppe non potevano piÌr ritirarsi automaticamente nei«quafiieri iflvernali" all'inizio della stagione fredda. Nel1574 un gruppo chiese che "S. E. (il duca d'Alba) nontrattenga i propri soldati sul campo piÌr di sei mesi allavolta, se non in casi di particolare necessità, perché du-rante il gelo molti soldati muoiono di freddo mentremontano la guardia nelle trincee". u S. E. dovrebbe inveceordinare ai suoi soldati, nei periodi in cui il nemico noncombatte e nelle tregue degli assedi, di ritirarsi nei quar-tieri invernali alf interno delle mura di città popolate».Lo scoppiare delle ribellioni diventò sempre piÌr frequentequando i soldati compresero che potevano essere coronateda successo. Soltanto una volta, nel 1594, durante laguerra olandese, le autorità cercarono di soffocare una

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rivolta ma i due tentativi fallirono. La maggior parte dellevolte invece il governo doveva scendere a patti con i ribelli,pagando loro tutto o almeno parte di quanto era lorodovuto in arretrati. Il danaro veniva scortato nella guar-nigione in rivolta e portato in chiesa, dove ogni uomo sipresentava tenendo il proprio cappello rovesciato in manoe contava gli scudi o i {iorini che vi venivano lasciaticadere.Può sembrare strano come una nazione dilaniata da tali e

tante rivolte potesse ancora ottenere successi. Ma f im-portante era riuscire ad avere un esercito sempre in cam-po, in quelle condizioni spaventose in cui ar,venivano leguerre olandesi. Tutte queste ribellioni sottolineano laforza che stava alla base dell'esercito spagnolo. I ribellichiedevano solo condizioni migliori, non mettevano indubbio il loro ruolo di esercito permanente al serviziodella Spagna. Per la prima volta in Europa dal tempo deiRomani esisteva una foruamillltare che formava una vera epropria società pronta ad accettare il proprio ruolo, cioèpronta a combattere in qualsiasi guerra, se veniva co-mandata, non come dovere feudale, né come forza mer-cenaria a pagamento.Il successo della tattica spagnola, particolarmente nellaprima metà del secolo, era dovuto soprattutto alla capacitàdi adattamento ai nuovi metodi di combattimento intro-dotti con lo sviluppo delle armi da fuoco. Nel 1600 eranoin uso due tipi di armi: l'archibugio ed il moschetto. L'ar-chibugio era il pitr comune, anche se il raggio di tiro nonsuperava i 180 m.I1 moschetto venne introdotto dall'esercito spagnolo versola metà del XVI sec.: ayeva la canna piùr lunga e il calciopiù diritto dell'archibugio. Era anche più pesante e spara-va proiettili che, essendo più pesanti, riuscivano a trapas-sare l'armatura di un soldato a 180 m; era tuttavia moltocostoso, come elevato era lo stipendio mensile di un mo-schettiere, e il governo; che già aveva dei problemi perriuscire a pagare i soldati, non poteva certo permettersi dicomperare armi nuove. Si continuò quindi ad usare l'ar-chibugio frno al XVII sec., specialmente nelle pattuglie diavanguardia. Entrambe queste armi erano poco accuratenel tiro oltre i 50 m. Ogni tiratore era protetto e rinforzatoda un picchiere, che nell'esercito spagnolo usava picchemeno lunghe di quelle svizzere, mai oltre i 4 m. Il numerodei picchieri diminuì gradatamente durante il periodo disupremazia spagnola. I1 costo de1le armi era impressio-nante sia per i moschettieri che per i picchieri: un elmo e

un corsetto (pettorali e dorso di metallo) costavano comelo stipendio di due anni di un soldato. Per ciò soltanto lametà dei picchieri indossava corazze nella prima metà delsecolo, mentre nella seconda metà la proporzione crebbefino a raggiungere i due terzi.La guerra olandese fu un susseguirsi di assedi e di guerri-gha, e non esiste una grande baltaglia che ci possa illu-strare i procedimenti di impiego spagnoli. In ogni casoquesta tattica era stata resa nota in uno scritto del 1503 diGonzalo de C6rdoba, che illustrava la teoria sull'effrcien-za delle armi da fuoco in uso congiunto alla fortificazionecampale, teoria che non mutò molto nel corso di quelsecolo. Al tempo della battaglia di Cerignola, che avvennein quello stesso anno durante la campagna italiana, el

Gran Capitan aveva aumentato notevolmente il numerodegli archibugieri impiegati nel suo esercito. Ogni uomoaveva la sua cartuccera a tracolla con 12 cariche di polvere,«i 12 apostoli», e veniva appostato dietro un bastione o unsostegno di vite. I Francesi venivano lasciati awicinaremolto prima che g1i archibugieri aprissero il fuoco: a Ce-rignola nemmeno un Francese raggiunse il bastione, gliSpagnoli avarrzarouo sul campo eliminandoli tutti in po-chissimo tempo. C6rdoba ripeté questo successo su unesercito molto più forte al Garigliano, semp-re nel mede-simo anno, vincendo la battaglia grazie al7'impiego dellearmi da fuoco piÌr che della cavalleria. Soltanto raramentegli archibugieri disponevano di un bastione dietro cuiproteggersi; normalmente la copertura veniva fornita daipicchieri, specialmente durante la rica1rca delle armi.L'azione combinata degli archibugieri e dei picchieri, confunzioni alternate di difesa e di offesa, fu in seguito notacome «quadrato spagnolo» e dominò i campi di battagliaeuropei per quasi mezzo secolo.La perdita da parte della Spagna dei Paesi Bassi e il ge-nerale declino della sua supremazia e della sua influenzafurono causati in parte dalè difficoltà del terreno nei PaesiBassi e in parte dalla tattica degli Olandesi, ma soprattuttodalle enormi spese sostenute per anni e anni per alimen-tare una guerra che alle spalle aveva come unica via dirifornimento .la strada spagnola" lungo il corso del Renoe la via dell'oceano attraverso quel canale della Manicache sempre fu ostile. Il governo spagnolo non poteva pir)permettersi di finanziare una tale guerra e allo stessotempo difendersi dagli altri nemici. Al declino delle strut-ture dello stato seguì il declino dell'esercito, la cui effi-cienza dipendeva direttamente dalla formazione di solidestrutture burocratiche, alimentate e sostenute dal governocentrale. Alla fine fu l'inflazione più che la sconfitta mili-tare a distruggere i tercios.

Il conestabile Carlo di Borbone guida gli imperiali all'assalto diRoma nel 1527, da un'incisione di A. Tempesta.

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