terenzio - il punitore di se stesso

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  • 7/29/2019 Terenzio - Il Punitore Di Se Stesso

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    Terenzio: Quello che castiga se stesso

    DIDASCALIA

    Incomincia Quello che castiga se stesso di Terenzio: rappresentata aiGiochi Megalesi, sotto gli edili curuli Lucio Cornelio Lentulo e LucioValerio Flacco. Direttori Lucio Ambivio Turpione e Lucio AtilioPrenestino. Musiche di Flacco, liberto di Claudio; eseguite in principiocon flauti dispari, in seguito con flauti doppi destri. Originale greco diMenandro. Terza composta da Terenzio, sotto il consolato di ManioGiovenzio e di Tiberio Sempronio.

    RIASSUNTO DI CAIO SULPICIO APOLLINARE

    Dal padre suo severo vien costrettoClinia a partir soldato perch amaAntifila; ma il padre si tormentaper ci che ha fatto; ma presto ritornaClinia che di nascosto da suo padreda Clitifone si rifugia. Questiama una meretrice, certa Bacchide.A Clinia, che ha chiamato la sua bella,Bacchide si presenta come suaamante e con lei viene, nella vested'una schiavetta, Antifila. Lo scopodi Clitifone d'ingannare il padre,al quale Siro, con le sue malizie,siringa dieci mine che finiscononelle mani di Bacchide. Si scopreche Antifila non che la sorelladi Clitifone, e Clinia se la sposa.Un'altra sposa tocca a Clitifone.

    PERSONAGGI

    (PROLOGO)CREMETE VECCHIOMENEDEMO VECCHIOCLITIFONE GIOVANECLINIA GIOVANESIRO SERVODROMONE SERVO

    BACCHIDE MERETRICEANTIFILA FANCIULLASOSTRATA MATRONA

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    CANTARA NUTRICEFRIGIA ANCELLA(CANTORE)

    PROLOGO

    Siete meravigliati? Eh s, la parte del giovanotto l'autore l'ha affidataa un uomo d'et. Calma, vi spiego subito la faccenda, rimandando al dopola ragione per la quale sono qui. Sto per recitare Quello che castiga sestesso, una nuova commedia tratta da una commedia nuova greca. Da unatrama semplice l'autore ha tirato fuori un doppio intreccio, una commediache porta, come ho detto, quel titolo. Ora potrei dirvi chi l'ha scritta,chi ha scritto quella greca, ma a che cosa servirebbe? Gi lo sapete quasitutti. Vi dir invece brevemente perch mi sono addossato questa parte. Ilfatto che il poeta mica mi vuole come prologo, no, ma come difensore.

    Dice che voi siete i giudici ed io il suo avvocato. Ora l'avvocatoreciter l'arringa. Ma sapr valersi della sua parlantina tanto quantol'autore si valso della sua arte nello scriverla? Punto primo: imalevoli spargono la voce che l'autore, contaminando tante commediegreche, ne fa cos poche di latine. Be', lui mica lo nega e tanto meno sene vergogna. Dice, anzi, che continuer. L'hanno fatto o no fior dicommediografi? Sul loro esempio pensa di aver anche lui il diritto difarlo. Punto secondo: un vecchio poeta velenoso va insinuando che lui,l'autore, si buttato a scrivere commedie basandosi sull'ingegno dei suoiamici e non sul suo. Be', fate voi, dite voi, sar il vostro giudizio adettar legge. Per io vi prego, prego tutti voi di una cosa: che la vocedei nemici non conti pi di quella degli amici. Dovrete essere giusti.Dovete dar modo di affermarsi a chi vi d modo di vedere commedie nuove esenza pecche. Ma non s'illuda che tutto questo sia detto a favor suo, quelpoeta che poco fa ha mostrato sulla scena il popolo che fa largo a unoschiavo che corre. Perch il nostro autore dovrebbe mettersi al serviziodi un matto? Delle sciocchezze di quest'uomo il nostro autore parlerquando dar nuove commedie, lui, se non la pianta di calunniare. Ascoltatecon animo benevolo, voi. Consentite che io possa recitarla nel silenzio,questa commedia tutta dialogo, che ancora una volta non mi tocchi, allamia et, di sputare i polmoni e sudar sette camicie nella parte del servo

    che galoppa, del vecchio incazzato, del parassita senza fondo, o d'unospudorato sicofante o di un ruffiano pidocchioso. Convincetevi, senonaltro per riguardo a me, che questa causa merita rispetto: e cos,grazie a voi, far meno fatica. Il guaio che gli autori, oggi, sescrivono una commedia, a un vecchio attore non risparmiano nulla. C' dasgolarsi? Corrono da me. C' da scivolare dolcemente? Si rivolgono aun'altra compagnia.Bene, la commedia che sto per recitare puro teatro diparola: ecco l'occasione buona per verificare sin dove arrivi, in ungenere e nell'altro, la mia arte. [Se vero che non ho mai speculatosull'arte mia, che sempre ho nutrito la convinzione che il mio maggiorguadagno stesse nel servire al vostro piacere], bene, fate che io possa

    assurgere a esempio, in modo che i giovani si sforzino di gratificare ilpubblico pi che se stessi.

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    ATTO I

    CREMETE MENEDEMOCREMETE

    vero che noi ci conosciamo da poco, cio da quando hai comprato un fondoqui presso, e che tra noi non c' mai stato dell'altro, per tu sei ungalantuomo e noi siamo vicini, e per me la vicinanza prossimaall'amicizia. Tutto questo mi induce a darti francamente e familiarmentedei consigli. Perch, vedi, mi pare proprio che tu lavori troppo per latua et e per quel che richiede il tuo stato. In nome degli di e degliuomini, che cosa vuoi ottenere? Che cosa vai cercando? Tu sei suisessanta, e magari pi in l, a quel che vedo. Nella zona nessuno ha unfondo migliore e pi pregiato del tuo. Hai schiavi in quantit. Ma tu,come se non ne avessi manco uno, sgobbi e fatichi al posto loro. Non escomai cos presto, non rientro mai cos tardi che non ti veda l, sul

    podere, a scavare, ad arare, a trasportare. Insomma, non ti concedi unminuto di tregua o il minimo riguardo. Sono certo che tutto questo non lofai per divertimento. Tu mi dirai che non ti va che qui si lavori cospoco; ma se tu impiegassi nel dirigere tutta la fatica che sprechi nellavorare di persona, ci avresti una bella convenienza.MENEDEMOO Cremete, i tuoi affari ti lasciano bel tempo, eh?, e cos puoiimpicciarti negli affari altrui e in ci che non ti riguarda.CREMETEUomo sono. Nulla di ci che umano mi estraneo, io dico. Fa' conto cheio ti dia un consiglio ovvero che ti ponga una domanda. Sei nel giusto?Seguir il tuo esempio. Non lo sei? Lascia che ti metta in guardia.MENEDEMOIl mio modo di agire questo. Tu fa come ti conviene.CREMETEEsiste un uomo il cui modo di agire consista nel tormentarsi?MENEDEMOIo.CREMETESe qualcosa ti addolora, mi dispiace. Ma questo qualcosa che cos'? Tiprego. Cos' che ti induce a trattarti cos?

    MENEDEMOAhim!CREMETENon piangere. Fa' che io possa sapere, qualunque sia la causa. Nontrattenerti, non aver ritegno, ti dico: confidati con me. Con le parole,coi fatti, coi consigli io ti dar il mio aiuto.MENEDEMODunque vuoi sapere?CREMETES, per il motivo che ti ho detto.MENEDEMO

    Ti dir.CREMETEMa intanto piantala di faticare. Mettilo gi, quel rastrello.

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    MENEDEMONemmeno per sogno.CREMETEMa cos'hai per la testa?MENEDEMO

    Scusa, tu, ma io non mi concedo un attimo di tregua.CREMETEE io ti dico che non te lo permetto.MENEDEMOAh! Ma tu non hai mica ragione.CREMETEEhi, dico, ma come pesa!MENEDEMO quel che merito.CREMETEE adesso parla.

    MENEDEMOIo ho un figlio, uno solo, un ragazzo ma perch dico ho? No, Cremete, iolo avevo. Se ora ho un figlio oppure no, non mi dato saperlo.CREMETEE come mai?MENEDEMOLo saprai. C' qui una povera vecchia forestiera, una di Corinto, eproprio di sua figlia si va a innamorare il mio ragazzo, perdutamente,cos che quasi quasi se la teneva come moglie. E tutto questo alle miespalle. Quando venni a saperlo, io, invece di trattarlo umanamente, comesi conveniva con un tenero cuore di ragazzo, io no, io ci misi tutta lamia severit, alla vecchia maniera dei padri. Ogni giorno gli davoaddosso: Ehi, tu, ma cosa speri? Di andare avanti cos?, mentre tuo padre ancora vivo, tenendoti l'amica come moglie? Se lo pensi, ti sbagli, enon mi conosci, Clinia! Voglio che tu sia tenuto per figlio mio finch ticomporti in modo che sia degno di te. Se cos non fai, vedr io dicomportarmi in modo che sia degno di me. Tutto questo non che il fruttodel troppo far niente. Alla tua et io mica pensavo all'amore, io sonoandato in Asia sotto la spinta della miseria e l ho trovato, combattendo,i soldi e la gloria. Alla fine le cose andarono cos: il ragazzo, a forzadi sentirselo ripetere, e con quella grinta, si diede per vinto. Pens

    alla mia esperienza, al mio affetto, pens che ne sapessi pi di lui, checonoscessi meglio il suo interesse; e cos, Cremete, se ne partito perl'Asia, ad arruolarsi nell'esercito del re.CREMETEChe dici!MENEDEMODi nascosto partito. via da tre mesi.CREMETEIl torto ce l'avete tutti e due. Per, per, la sua decisione segno diun animo sensibile e non imbelle.MENEDEMO

    Quando venni a saperlo dai suoi confidenti, me ne tornai a casamestamente, quasi sconvolto, smarrito per il dolore. Mi metto a sedere. Iservi si precipitano, mi tolgono i calzari. Vedo che altri si affrettano,

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    e chi prepara il letto, e chi imbandisce la cena. Ciascuno per la suaparte, facevano di tutto per lenire la mia sofferenza. Vedendo ci mitrovai a riflettere: Ah, per me solo quanta gente si va preoccupando, perdar conforto a me solo! Tante serve per vestirmi! Quante spese in casa perun uomo soltanto! Ma il mio unico figlio, che di tutto questo dovrebbe

    godere come me, anzi di pi, perch la sua et pi disposta a godere,mio figlio io l'ho scacciato di casa, povero figlio, con la miaingiustizia. Se andassi avanti cos, dovrei proprio considerarmi degno diogni castigo. E allora, finch lui, per colpa mia, fa quella vita da cani,lontano dalla sua patria, io mi sacrificher per lui lavorando, tirando lacinghia, risparmiando, come se fossi suo schiavo. quello che stofacendo. In casa, piazza pulita, vasellame e vesti via, ho liquidatotutto. Servi e serve, tolti quelli che zappando potevano rifarmi dellaspesa, li ho messi in vendita, e via. La casa, subito ci metto il cartelloche si affitta. Ci ho fatto pi o meno quindici talenti e mi sono compratoquesto podere qui; e qui mi do da fare. O Cremete, sai che cosa penso? Che

    mentre vivo da poveraccio faccio minor offesa al figlio mio, e che non giusto che io, qui, goda di qualche piacere sinch lui non far ritornosano e salvo e non potr dividere con me.CREMETESono convinto che tu hai la stoffa di un buon padre, lui quella di unfiglio rispettoso, a saperlo prendere per il suo verso. Il guaio che tunon conosci abbastanza lui, e lui te. E perch va cos? Perch non si vivesecondo verit. Tu non gli hai mostrato quanto lo amassi, lui non si maipermesso quella confidenza che giusto avere con il padre. Fosse andatacos, tutto questo non sarebbe successo.MENEDEMOCos , lo confesso. La colpa maggiore tutta mia.CREMETEMa io ho buone speranze, Menedemo. Confido che ti ritorni sano e salvo, emolto presto.MENEDEMOGli di ti ascoltino!CREMETEMi ascolteranno. E ora, poich oggi la festa delle Dionisie, ti invitoda me, se ti va bene.MENEDEMO

    Non posso.CREMETEPerch no? Ti prego, concediti un poco di clemenza. questo che desideraanche il tuo figlio lontano.MENEDEMONo, non giusto che io schivi quei disagi in cui l'ho cacciato.CREMETEHai deciso cos?MENEDEMOS.CREMETE

    Allora stammi bene.MENEDEMOAnche tu. (esce)

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    CREMETEChe pena mi fa. Mi vengon le lacrime agli occhi. Ma ora, s ora cheinviti Fania, il mio vicino, a venire a cena con me. Vado a vedere se incasa....Danza degli invitati

    Macch, non c' bisogno di avvisarlo, mi avvertono che a casa mia da unpezzo. Sono io che faccio attendere i miei ospiti. Mo' rientro subito...Ma perch cigola la mia porta? Chi mai che sta uscendo? Boh, mi mettoqui in disparte.

    CLITIFONE CREMETECLITIFONE (rivolto verso l'interno)O Clinia, per adesso non hai ragione di preoccuparti. Mica sono inritardo. Son sicuro che lei ti arriver qui, oggi, insieme al messo.Perci lasciala perdere quest'ansia che ti tormenta.CREMETE

    Ma con chi parla, mio figlio?CLITIFONEC' qui mio padre. lui che volevo. Ora lo aggancio. Padre, arrivi aproposito.CREMETEChe c'?CLITIFONEMenedemo, il nostro vicino, lo conosci?CREMETEE come no.CLITIFONELo sai che ha un figlio?CREMETEHo sentito che in Asia.CLITIFONENon cos, padre. da noi.CREMETEChe dici?CLITIFONENon appena arrivato e sbarcato, l'ho portato a cena. Perch noi siamosempre stati amici, sin dall'infanzia.

    CREMETEMi dai una bellissima notizia. Peccato che io non abbia insistito di pinell'invitare Menedemo da noi. Gliela avrei data per primo questa gioia,che lui manco si aspetta. Per sono ancora in tempo.CLITIFONENon farlo, padre. Non proprio il caso.CREMETEE perch no?CLITIFONEPerch Clinia non sa ancora che fare. appena arrivato, ha paura ditutto. Della collera di suo padre, di ci che pu pensare di lui l'amica

    sua. L'ama disperatamente, lui. per lei che scoppiato questopasticcio; per lei che partito.CREMETE

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    Lo so.CLITIFONEHa mandato or ora uno schiavetto da lei, in citt, e io insieme gli hospedito Siro.CREMETE

    Ma lui cosa dice?CLITIFONELui? Che infelice.CREMETEInfelice lui? Ma se l'ultima persona che potrebbe dirsi infelice. Ditutto ci che fa l'uomo felice, che cosa gli manca? Ha i suoi genitori, lasua patria, che libera, ha amici, famiglia, parenti, ricchezza... Matutte queste cose valgono secondo l'animo di chi le possiede. Per chi sausarle sono un bene; per chi non sa, un male.CLITIFONEPer il suo vecchio sempre stato insopportabile. Adesso la mia paura,

    padre, che Menedemo, nell'ira, reagisca contro suo figlio pi di quelche giusto.CREMETEReagisca? (a parte) Acqua in bocca, perch meglio, per Menedemo, che suofiglio stia un poco sulle spine.CLITIFONEChe cosa ti stai dicendo?CREMETEEcco qui: comunque stessero le cose, lui doveva restare a casa sua. Forse,per quella sua passioncella, il padre era troppo severo, ma lui dovevaportar pazienza. Se non sopportava suo padre, sai dirmi chi avrebbe dovutosopportare? E poi, che cos'era pi giusto? Che il figlio vivesse al mododel padre o il padre al modo del figlio? Quanto all'accusa di severit,non esiste. Le lavate di testa dei genitori, si sa come finiscono, nientedi grave per chi ha un poco di pazienza. Certo non vogliono che il figliosprechi il suo tempo a puttane o in gozzoviglie; e certo di quattrini nemollano pochi. Ma tutto questo vien fatto in nome della virt. Eh s,Clitifone, una volta che l'animo si fatto prendere dal vizio, fataleche succedano 'ste cose. L'intelligenza sta nell'imparare dall'esempiodegli altri ci che pu tornarci di vantaggio.CLITIFONE

    Ne sono convinto.CREMETEIo rientro in casa, a vedere che cosa c' di cena. Tu, data l'ora, bada dinon allontanarti troppo. (entra in casa)

    ATTO II

    CLITIFONECLITIFONE (tra s)I genitori, come sono severi nel giudicare i figli! Pensano, loro, che sia

    giusto che noi, appena nati, si sia subito vecchi, senza alcun rapportocon le cose che convengono alla giovinezza. Ci governano secondo i lorodesideri, ma quelli che hanno oggi, non quelli che avevano una volta. Se

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    avr mai un figlio, avr un padre tollerante, lui, perch io sar pronto acapirle, a perdonarle, le sue scappatelle. Non come il mio, che mi fa lasua predica partendo dall'esempio degli altri. Accidenti a me, se alza unpoco il gomito, il vecchio, si mette a decantare le sue prodezze. E adessomi fa: Impara dall'esempio degli altri ci che pu venirti di vantaggio.

    Furbo lui. Mica lo sa che sta cantando la sua solfa a un sordo. Il sordosono io. Per le parole della mia amica mi perforano le orecchie: Dammiqui, portami l. E io cosa le rispondo? Non c' nessuno pi disgraziatodi me. Clinia, invece, anche se adesso sta passando i suoi guai, haun'amica ben educata, e pudica, che non sa proprio nulla dell'arte delleputtane. La mia, be', la mia prepotente, procace, superba, spendaccionae sontuosa. E io che cosa posso darle? Dei Bene, bene. Dirle che non houn soldo sarebbe un sacrilegio. Questo malanno me lo son tirato addosso dapoco, e mio padre ancora non sa niente.

    CLINIA CLITIFONE

    CLINIA (uscendo, tra s)Se mi andassero bene gli affari di cuore, dico io, loro sarebbero gi qui.Ma temo che la mia donna, durante la mia assenza, si sia lasciata sedurre.Troppi pensieri m'inducono a pensare il peggio: l'occasione, l'ambiente,l'et, e sua madre. S, nelle mani di una malafemmina, che di nulla sicura se non delle palanche.CLITIFONEClinia!CLINIAOh povero me!CLITIFONEE se qualcuno, uscendo da tuo padre, ti vedesse qui? Ma tu non vuoi stareun po' attento?CLINIAMa s, star attento, star. Per mi sento dentro un brutto presagio.CLITIFONEE dagli! Tu corri al peggio prima di sapere.CLINIASe tutto andasse bene, lei sarebbe gi qui.CLITIFONEArriveranno presto.

    CLINIAQuand' questo presto?CLITIFONEBada che stanno un po' lontano. E poi lo sai, come son fatte le donne. Siaggiustano, si truccano, ed passato un anno.CLINIAO Clitifone, io ho una gran paura.CLITIFONESu con la vita. Eccoli qui, Dromone e Siro. Sono tuoi.

    SIRO DROMONE CLINIA CLITIFONE

    SIRO (a Dromone)Dicevi?DROMONE

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    Cos : mentre noi parlavamo e parlavamo, loro sono rimaste indietro.CLITIFONEArriva, la tua ragazza. Hai sentito, Clinia?CLINIACerto che ho sentito. E adesso finalmente vedo e vivo, Clitifone.

    SIROBella forza, cariche come sono, con quel codazzo di serve che si portanodietro.CLINIAPovero me! Dove le han pescate tutte quelle serve?CLITIFONELo chiedi a me?SIRONon dovevamo abbandonarle. Ne portano della roba!CLINIAAhim!

    SIROGli ori, le vesti, e si fa buio, e mica conoscono la strada. No, non siamostati prudenti. Tu, Dromone, va loro incontro, e galoppa. Che aspetti?CLINIAVedi che sfortuna, la mia. Quante speranze perdute.CLITIFONEMa che hai? Di cosa ti preoccupi?CLINIAMi chiedi che cos'ho? Ma tu non ragioni? Le serve, gli ori, le vesti... Maio l'ho lasciata qui con una servetta e basta. Da dove pensi che arrivitutta questa roba?CLITIFONEAh, ci sono arrivato, alla buon'ora.SIRO (a parte)Santi di, che razza di corteo! Mi sa che la nostra casa baster appena.Dio, quanto mangeranno! E quanto trincheranno! Povero vecchio, chi pisfortunato di te? (scorge i due giovani) Ma eccoli l quelli che cercavo.CLINIAGran dio, dove sta di casa la fedelt? O Antifila, mentre io per amor tuoandavo esule e ramingo, come un pazzo, tu qui pensavi ad arricchirti,Antifila, e mi abbandonavi alle mie pene. Ed per te che sono caduto nel

    fango, per te che ho voltato le spalle a mio padre, e ora dinanzi a lui ioprovo vergogna, lui che me li cantava su tutte le arie i costumi di certedonne. S, mi addoloro per mio padre che mi ammoniva inutilmente e non riuscito a strapparmi a lei. Ora per lo faccio io. Allora, che potevavalermi come merito, non ho voluto farlo. Non c' nessuno che sia piinfelice di me.SIRO (a parte)Questo qui li ha capiti alla rovescia, i discorsi che abbiamo appenafatto. (a Clinia) Clinia, tu la giudichi male, la tua amica. La sua vita quella di sempre, il suo amore per te non mutato, per quel che abbiamocapito dai fatti.

    CLINIACome sarebbe? Ti prego. Per me al mondo non vi nulla di meglio che vedersmentiti i miei sospetti.

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    SIROPerch tu sappia tutto, il punto primo che la vecchia, che passava persua madre, non lo era. morta, sua madre. Tutto questo l'ho saputo stradafacendo, per caso, mentre lei ne parlava con quell'altra.CLITIFONE

    Quale altra?SIROUn momento, Clitifone, lasciami finire il mio racconto. Poi verr al

    resto.CLITIFONESbrigati.SIRONon appena siamo arrivati a casa sua, Dromone bussa alla porta. Sipresenta una vecchia. La porta si apre, lui si precipita dentro e io loseguo. La vecchia mette il chiavistello e ritorna alla sua lana. Ecco,Clinia: l e non altrove si potuto vedere che vita conducesse la ragazza

    durante la tua assenza, perch noi siamo arrivati da lei all'improvviso.Cos abbiamo potuto vedere coi nostri occhi quale fosse la sua vita diogni giorno, che la prova pi bella dell'animo di una persona. Ma lo saicome l'abbiamo trovata? Stava al telaio, tutta seria, modesta nel suoabito a lutto. Da ci ho ricavato che la vecchia fosse morta. Non portavagioielli. Curata, s, era curata, ma solo per se stessa, e senz'ombra dibelletti. Capelli lunghi, pettinati, lasciati intorno al capo come capita.E amen!CLINIASiro mio, ti supplico, non gettarmi invano tra le braccia della felicit.SIROLa vecchia stava filando. Con loro, a tessere, c'era anche una servettacoperta di stracci, trasandata, sozza da fare senso.CLITIFONESe tutto questo vero, come credo, chi pi fortunato di te, Clinia? Tulo sai, no?, cosa voglion dire gli stracci e la sozzura della serva.Quando i ruffiani la trascurano cos, il segno pi sicuro che la padrona senza macchia. Perch loro, di regola, se vogliono arrivare allapadrona, cominciano a ungere la schiava.CLINIAVa avanti, ti prego, e non cercar di entrare nelle mie grazie a suon di

    bugie. Che cosa ha detto, lei, quando hai fatto il mio nome?SIRONon appena le abbiamo detto che eri tornato e che la pregavi di venir date, ha lasciato cadere la sua tela, lei, e il suo volto si coperto dilacrime. Si capito subito che era per amor tuo.CLINIAChe gli di mi proteggano! tanta la mia gioia che non so pi dove sono.Ne ho passate, io, delle paure!CLITIFONEMa io lo sapevo, Clinia, che non c'era motivo. E adesso a me, Siro: chi quell'altra?

    SIROAbbiamo portato la tua Bacchide.CLITIFONE

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    Eh! Cosa! Bacchide? Canaglia, dove la conduci?SIRODove la conduco? A casa nostra, no?CLITIFONEDa mio padre?

    SIROProprio da lui.CLITIFONEChe faccia, quest'uomo!SIROSenza rischio mica si fanno le imprese grandi e memorabili.CLITIFONEBada! Tu, mascalzone, vai in cerca di gloria sulla mia pelle. Se sbaglisolo d'un filo, io sono perduto. (a Clinia) Ma cosa debbo fargli?SIROMa per...

    CLITIFONEChe per?SIROSe me lo consenti, te lo spiego.CLITIFONEConsento.SIROLa faccenda, ora come ora, sta cos come...CLITIFONEAccidenti, ma tu stai menando il can per l'aia?CLINIAHa ragione, Siro. Vieni al dunque.SIROMa io non posso starmene zitto. Tu, Clitifone, sei ingiusto, mille volteingiusto. Chi ti sopporta, te?CLINIAZitto, accidenti, dobbiamo ascoltarlo.SIROTu vuoi amarla, vuoi possederla, vuoi essere in grado di farle dei doni.Per il rischio della conquista mica vuoi che sia tuo. Non ragioni male,tu, se ragionare il voler una cosa che non si pu avere. O ti prendi la

    donna insieme al rischio oppure rinunci all'uno e all'altra. Adesso deciditra i due corni del dilemma. Scegli. Per sono convinto di aver scelto ioil corno giusto. Perch c' la possibilit che la donna stia con te,presso tuo padre, e senza timore. E poi, su quella strada, io trovertutto il denaro che le hai promesso. Quello per cui mi hai reso sordo aforza di pregarmi e supplicarmi. Che altro vuoi?CLITIFONEBe', se la faccenda va in porto...SIROSe? Lo saprai alla prova dei fatti.CLITIFONE

    Basta. Vediamolo, questo tuo piano. Com'?SIROFaremo finta che la tua amica sia l'amica sua.

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    CLITIFONEMagnifico. Ma dimmi, lui, della sua amica, che cosa ne far? Si dir che sua anche quella, se una non basta a sputtanarlo?SIROMa no; quella sar condotta da tua madre.

    CLITIFONEPerch da mia madre?SIROO Clitifone, sarebbe troppo lungo spiegarti perch lo faccia. Il motivoc'.CLITIFONEBalle! Mica ce lo vedo un motivo sufficiente a convincermi di correre ilrischio.SIROFermo! Questo piano ti fa paura? Be', io ne ho un altro e voi due dovreteammettere che senza rischi.

    CLITIFONEBravo, vedi di trovare una cosa cos.CLINIAProprio cos.SIROCorro a incontrarle; dir loro che tornino a casa.CLITIFONEEh? Cosa dici?SIROStorner dal tuo capo ogni paura. Dormirai tra due guanciali.CLITIFONEE adesso che cavolo faccio?CLINIATu? Quel che di buono...CLITIFONESiro, dimmi almeno la verit.SIROSu, sbrigati a decidere. Oggi tardi e dopo invano chiederai.CLINIA... vien dato, prendilo fin che puoi. Mica puoi sapere tu...CLITIFONE

    Siro, dico a te!SIROTu va avanti cos che io faccio a mio modo.CLINIA... se per te ci sar modo poi, oppure mai pi.CLITIFONE vero, accidenti. Siro! Siro! dico a te. Ehi, Siro!SIRO (tra s)Si riscaldato. (forte) Che vuoi?CLITIFONETorna indietro! Vieni qui!

    SIROEccomi qua. Dimmi che c'. Dirai ancora che il mio piano non va?CLITIFONE

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    No, Siro, no. Ti affido me stesso, il mio amore, la mia reputazione. Tusei il giudice. Bada di non diventare l'accusato.SIROChe fai? Mi metti in guardia? ridicolo, Clitifone. In questa faccenda iosono in ballo pi di te. Se a noi due va male, a te toccano i rimbrotti, a

    me le botte. Per la qual cosa, in questo affare, io non trascuro nulla. Matu convincilo, questo tuo amico, che faccia finta che Bacchide sia la suaamica.CLINIACerto che lo far. Al punto in cui siamo, mica c' scelta.CLITIFONE giusto che io ti voglia bene, Clinia.CLINIABasta che lei non si impappini.SIRO stata istruita a dovere.

    CLITIFONEC' una cosa che mi meraviglia. Come hai fatto a convincerla cosfacilmente, lei che abituata a trattar la gente a pesci in faccia, e chegente!SIROSono andato da lei al momento giusto, il che sempre l'essenziale. Ma s,mi sono imbattuto in un poveraccio di soldato che la supplicava diconcedergli i favori di una notte. E lei con che arte lo teneva sullacorda, lei, per fargli crescere la voglia e mandarlo in bianco, e insiemeper guadagnar dei punti verso di te. Ma tu occhio, neh, per favore, nonfarmi qualche stupidaggine. Lo sai che a tuo padre, in queste cose, nonscappa niente, e io ti conosco, te, come riesci a essere imbranato. Doppisensi, cenni del capo, gemiti, colpi di tosse, ehm ehm, e risatine varie:guardatene bene!CLITIFONEMi dirai bravo.SIROSta' attento, per favore.CLITIFONEResterai stupito.SIRO (vedendo entrare Bacchide e compagne)

    Ma guarda come ci han raggiunto presto le donne!CLITIFONEDove sono? Perch mi trattieni?SIRO (indicando Bacchide)Questa qui, ora, non pi tua.CLITIFONECos dinanzi a mio padre. Ma per intanto...SIRONiente affatto.CLITIFONELasciami...

    SIRONon ti lascio.CLITIFONE

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    Ti prego, un attimo...SIROTe lo proibisco.CLITIFONEAppena un salutino.

    SIROTaglia, se capisci qualcosa.CLITIFONEMe ne vado. Ma lui?SIROLui rimane.CLITIFONEFortunato mortale!SIROFila! (Clitifone esce)

    BACCHIDE ANTIFILA CLINIA SIROBACCHIDEAntifila cara, ti lodo davvero e ti considero fortunata, s, perch tu haifatto in modo che alla tua bellezza corrispondano i tuoi costumi; e non mistupisco, gli di mi vedono, che ognuno voglia averti per s. Il tuocarattere, io l'ho capito subito da come parli; e se ora fra me e merifletto sulla vita che tua e di voi tutte, che rifuggite dai codazzidegli ammiratori, trovo che non meraviglia se voi siete cos e noi siamodiverse. Gi, a voi conviene essere oneste; a noi mica lo permettonoquelli con cui abbiamo a che fare. In verit ci corteggiano, i nostriammiratori, perch la nostra bellezza li trascina; quando la bellezza citradisce, quelli si rivolgono altrove. Se nel frattempo non abbiamopensato a noi stesse, restiamo al freddo e al vento. Voialtre, una voltache avete deciso di passar la vita con un uomo, quello che vi pi vicinonel carattere, voi ce l'avete chi si lega a voi. E cos restate unitil'uno all'altra, e nessuna disgrazia pu influire sull'amor vostro.ANTIFILALe altre, io non le conosco. Di me so che ho fatto sempre il possibile perottenere dalla sua la mia felicit.CLINIA (a parte)Oh, Antifila mia! Solo tu mi hai indotto a ritornare. Lontano da te, ogni

    pena che sopportavo mi era lieve, meno quella di esserti lontano.SIROLo credo.CLINIAChe fatica trattenermi, Siro. Che sfortuna non poter godere come desiderodell'animo suo.SIROEh no. Da quel che ho capito del carattere di tuo padre, ti far sudareper un pezzo.BACCHIDEChi quel ragazzo che ci guarda?

    ANTIFILA (scorgendo Clinia)Sostienimi, ti prego!BACCHIDE

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    Ma scusa, che hai?ANTIFILASono morta, povera me.BACCHIDEAntifila! Perch te ne stai cos smarrita?

    ANTIFILA Clinia che vedo? O mi inganno?CLINIASalute, anima mia.ANTIFILAMio Clinia, salute.CLINIACome stai?ANTIFILASei salvo, sei qui, che felicit.CLINIA

    Ma vero, proprio vero che ti stringo, Antifila, tanto desiderata dalmio cuore?SIROEntrate, voi. un pezzo che il vecchio vi attende. (entrano tutti in

    casa)

    ATTO III

    CREMETE MENEDEMOCREMETE (tra s)Ecco che fa giorno.2 E io esito a bussare alla porta del vicino per farglisapere che suo figlio ritornato? Anche se capisco che il ragazzo nonvuole. Ma quando lo vedo, quel poveretto, che si tormenta per lalontananza del figlio, come posso nascondergli una felicit tantoinsperata, dal momento che la notizia non cagione di pericolo al figlio?No, non posso. L'aiuter, il vecchio, per quel che in mio potere. Non sifa in quattro, il mio Clitifone, per il suo amico e compagno? Non gli duna mano nei suoi affari? Bene, cos noi vecchi dobbiamo aiutarci tra dinoi.MENEDEMO (tra s)

    O io son proprio votato, per la mia nascita, alle disgrazie, o falsoquel che sento ripetere dal popolo, che il tempo allevia i dispiaceridegli uomini. Perch a me, invece, ogni giorno aumenta l'affanno per miofiglio. E pi resta lontano, pi ne provo desiderio.CREMETEMa eccolo l, uscito. Vado a parlargli. Salute, Menedemo. Ti porto lanotizia che pi desideri ascoltare.MENEDEMOHai saputo qualcosa di mio figlio, Cremete?CREMETE vivo, sta bene.

    MENEDEMOE dov'? Ti prego.CREMETE

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    A casa mia.MENEDEMOMio figlio...CREMETESicuro.

    MENEDEMO venuto...CREMETEMa s.MENEDEMOClinia arrivato? Il mio Clinia?CREMETETe lo ripeto.MENEDEMOAndiamo. Conducimi da lui, ti prego.CREMETE

    Non vuole che tu sappia che ritornato. Vuol evitare l'incontro con te.Ha paura, per quel suo peccato, che la tua solita severit sia ancoracresciuta.MENEDEMONon glielo hai detto come sono?CREMETENo.MENEDEMOPerch?CREMETEPerch tu non decidi mica bene, nell'interesse tuo e suo, se ti mostricos indulgente e sottomesso.MENEDEMONon posso. Il padre severo l'ho fatto, e anche troppo.CREMETEAh, Menedemo, tu arrivi sempre agli estremi, da una parte e dall'altra,per troppa larghezza o troppa parsimonia. Per l'una e per l'altra, finiraiper cadere nel medesimo sbaglio. Prima, invece di lasciar che tuo figliofrequentasse una ragazza che di poco si accontentava e di tutto eracontenta, l'hai costretto a scappar di casa; dopodich la ragazza, spintadal bisogno, ha cominciato a battere. E adesso, adesso che Clinia non pu

    averla senza sganciare fior di pecunia, tu sei disposto a spalancar laborsa. Perch tu lo sappia, come s' messa per rovinar la gente, ti dirsubito che arrivata con pi di dieci serve, cariche di vesti e digioielli. Manco se fosse un satrapo, il suo amante, potrebbe far frontealle spese; e tu meno che mai.MENEDEMO l dentro?CREMETEChiedi se c'. Me ne sono accorto, io, visto che ho offerto la cena a leie compagnia. Dovessi offrirgliene un'altra, finirei sul lastrico. Per nondire di pi, soltanto per assaggiare i vini, quanto me ne ha bevuto!

    Questo cos cos, diceva, questo asprigno, padre, ti prego, fannevenire uno pi amabile. Ho dato fondo a tutte le botti, a tutte le giare.Lei ha tenuto tutti in movimento; e questo soltanto in una notte. Ci pensi

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    che ne sar di te quando ti spolperanno in pianta stabile? Che gli di miassistano, Menedemo: io sono in pena per le tue sostanze.MENEDEMOFaccia come gli pare. Spenda, spanda, disperda. Sono deciso a sopportaretutto, purch rimanga con me.

    CREMETEAnche se hai deciso di fare cos, penso che sia importante che lui non siaccorga che sei pronto a sborsare di buon grado.MENEDEMOChe cosa debbo fare?CREMETETutto, ma non ci che hai in mente. Magari sborsa per mano di altri,lasciati bidonare dai raggiri dei servi. E poi, io ho fiutato un'altracosa: quelli sono l per mettersi d'accordo sottobanco. Si parlanosottovoce, Siro e quel vostro servo, e dan consigli ai giovani. A questopunto, per te meglio perder cento cos che dieci cos. Mica in gioco

    il danaro, adesso, ma il modo di farlo avere al ragazzo col minor rischio.Perch se lui arriva a capire come la pensi, che sei pronto a sacrificarevita e beni piuttosto che perdere il figlio, patatrac, tu spalanchi laporta a ogni eccesso. E dopo, vedrai che bel vivere ti aspetta! Troppalibert ci fa peggiori, tutti quanti. Pretender tutto ci che gli passaper la testa. Mica star a chiedersi se bene o male: pretender. Potraisopportarlo, tu, che il patrimonio e il figlio vadano in rovina? E serifiuti di pagare? Lui si mette a battere sul tasto che, ha capito, pidoloroso per te, e minaccia di abbandonarti su due piedi.MENEDEMOVedi giusto, tu, e dici le cose come stanno.CREMETEPer Ercole, questa notte io, pensando a come restituirti tuo figlio, nonsono riuscito a chiuder occhio.MENEDEMOQua la mano. Ti prego di pensare ancora a me.CREMETESono pronto.MENEDEMOLo sai che cosa vorrei che tu facessi ora?CREMETE

    Parla.MENEDEMOVisto che hai sentito che loro si accingono a bidonarmi, fa' che sisbrighino. Non vedo l'ora di dargli ci che vuole e di vederlo.CREMETEMi ci metto. Per prima debbo sbrigare un affaruccio. Simone e Gitone, inostri vicini, stanno litigando per i confini e mi hanno scelto comearbitro. Vado ad avvisarli che oggi non posso rendergli il servizio cheavevo promesso. Ritorno subito. (esce)MENEDEMOS, te ne prego. Bont divina! fatta cos la natura umana: le cose degli

    altri, le vediamo e giudichiamo meglio che le nostre. Perch va cos?Forse perch negli affari che ci toccano l'eccesso della gioia o deldolore ci rende ciechi? Lui, nelle cose mie, ci vede pi chiaro di me.

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    CREMETEEcco, mi sono liberato per dedicarmi a te anima e corpo. Dunque, debbopescare Siro e istruirlo a dovere... To', da me sta uscendo non so chi. Turitirati in casa, che non capiscano che noi ci siamo intesi. (Menedemorientra in casa)

    SIRO CREMETESIRO (tra s)Corri di qua, sbatti di l. Il danaro bisogna pur trovarlo, il vecchiobisogna bidonarlo.CREMETE (scorgendo Siro)Ecch mi sbagliavo quando dicevo che loro stanno complottando? Dev'essereun po' ottuso il servo di Clinia, e allora l'impresa l'hanno affidata alnostro.SIROChi che parla? Sono fritto. Che mi abbia sentito?

    CREMETEChe ci fai qui?SIROBoh, niente. Complimenti, Cremete! Cos mattiniero dopo quel che haibevuto ieri.CREMETENulla di troppo.SIRONulla, dici? Tu s che ci mostri, come si dice, la vecchiaia dell'aquila.CREMETEMa va.SIROSimpatica, neh, quella puttana? E anche spiritosa.CREMETEPuoi dirlo.SIROAnche tu la vedi cos? E accidenti che splendida figura!CREMETEMica male, s.SIROBe', non come quelle di una volta ma per oggi proprio bella. Non mi

    meraviglio se Clinia ci muore dietro. Ma ci ha un padre, lui, ma s quelnostro vicino, che pi tirchio e pitocco di un pidocchio. Lo conosci?Trasuda soldi, trasuda; ma suo figlio, sempre a stecchetto com'era, hadovuto fuggir di casa. Lo sai, vero, che andata cos?CREMETEE vuoi che non lo sappia? Si merita la macina quell'uomo!SIROQuale uomo?CREMETEParlo dello schiavetto di Clinia.SIRO (tra s)

    Siro, ho tremato per te!CREMETEIl quale ha permesso che le cose andassero cos.

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    SIROE che doveva fare?CREMETEMe lo chiedi? Inventare qualcosa, metter su un bidone perch il ragazzopotesse far regali alla sua bella e salvare, magari a suo dispetto, quel

    terribile vecchio.SIROStai scherzando?CREMETEQuesto doveva fare, Siro, questo.SIROMa tu, scusa, stai lodando quelli che siringano il padrone?CREMETELi lodo, s, se il caso.SIROMi pare giusto.

    CREMETEQuando sta l il rimedio ai grandi mali. Il suo unico figlio, vedi, micasarebbe fuggito di casa.SIRO (a parte)Non riesco a capire se scherza o dice sul serio. Comunque me la rincalza,la voglia di far di testa mia.CREMETEE adesso, Siro, che cosa aspetta? Che il ragazzo scappi un'altra volta,visto che non sa procurargli la grana? Proprio non ce la fa a siringare ilvecchio?SIRO uno sciocco.CREMETEE tu dagli una mano, nell'interesse del ragazzo.SIROBe', posso farlo, se me lo comandi. Lo so bene, io, come si fanno questecose.CREMETETanto meglio, per Ercole!SIRONon sono il tipo che racconta frottole.

    CREMETEE allora via.SIROMa tu cerca di ricordartele, queste cose, caso mai succedesse, come pusuccedere agli uomini, che tuo figlio faccia qualcosa di simile.CREMETENon ce ne sar bisogno, mi auguro.SIROMe lo auguro anch'io. Oh, mica sto dicendo che mi sono accorto diqualcosa. Ma se qualcosa s, qualcosa no... Be', tu pensa alla sua et eio, se mai succedesse, io potrei servirti a regola d'arte, Cremete.

    CREMETEBe', se mai succeder, vedremo quel che c' da fare. Adesso pensa aquest'affare qui. (esce)

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    SIROMai e poi mai il padrone mi aveva parlato pi a proposito. Chi l'avrebbemai detto? Posso fargli impunemente tutti gli scherzi che voglio. Ma chista uscendo da casa nostra?

    CREMETE CLITIFONE SIROCREMETE (uscendo con Clitifone)Ma scusa, che fai? Che modi sono questi, Clitifone? cos che ci sicomporta?CLITIFONEChe ho fatto?CREMETEEcch non ti ho visto che le cacciavi la mano fra le tette?SIRO (a parte) fatta, sono perduto!CLITIFONE

    Io?CREMETECon questi occhi ti ho veduto. Non negare! Non tenendo a posto le tue manitu hai offeso il tuo amico. S, proprio un'offesa ospitare un amico etastargli l'amante. E com'eri sfacciato, ieri, sotto l'effetto del vino.SIROCentro!CREMETEE pure indiscreto. Accidenti, ho avuto paura di quel che poteva succedere.Lo conosco, io, l'animo degli innamorati. Prendon sul serio, loro, dellecose che manco...CLITIFONEMa lui di me si fida, sa bene che non far mai qualcosa di simile, padre.CREMETESia pure. Ma almeno togliti di mezzo per un po'. La passione ha le sueesigenze. La tua presenza gli impedisce di cavarsi le voglie. Io mirifaccio all'esempio mio. Non ce n' uno oggi tra i miei amici dinanzi alquale oserei rivelare i miei segreti. Vedi, Clitifone, con l'uno sento chemi blocca il senso della dignit, con l'altro la vergogna della cosa ins. Per non passar da sciocco o da sfacciato. Lo stesso capita a Clinia,credimi. Sta a noi capire come e quando sia necessario avere dei riguardi.

    SIROMa senti che cosa dice!CLITIFONESono perduto.SIRO (con finta severit)Clitifone, questo che ti ho raccomandato? Ti sei comportato da uomoserio e costumato?CLITIFONESta' zitto, per favore.SIRODi bene in meglio.

    CLITIFONEMi vergogno di me stesso, Siro.SIRO

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    Lo credo bene, e ne hai tutti i motivi. Comunque la cosa mi disturba.CLITIFONEMa tu, accidenti, mi fai morire.SIRODico una verit che salta al naso.

    CLITIFONENon debbo neanche avvicinarmi a loro?CREMETEEcch c' un solo modo di avvicinarsi?SIRO fatta. Questo qui finir per tradirsi prima che io rimedi la pecunia.Cremete, vuoi dar ascolto a questo stupido che ti sta parlando?CREMETEChe debbo fare?SIRODagli l'ordine, a tuo figlio, di togliersi dai piedi.

    CLITIFONEE dove debbo andare?SIRODove ti pare. Vattene a spasso. Lasciagli libero il campo.CLITIFONEA spasso io? E dove mai?SIROBoh! Come se il posto mancasse. Va di qua, va di l, dove cavolo ti pare.CREMETESecondo me dice bene.CLITIFONE (sottovoce)Che gli di ti strozzino, Siro! Tu mi strappi di qui.SIROE tu, d'ora in poi, tienile a posto le tue mani, accidenti. (Clitifoneesce) Cosa ne pensi, Cremete? Cosa credi che far domani se non losorvegli, lo sgridi, lo castighi come gli di ti consentono?CREMETECi penser io.SIROSe ci riesci. A me ormai d retta sempre meno.CREMETE

    E tu, Siro? Per l'affare che sai, hai combinato qualcosa? Hai trovatoqualcosa che ti vada bene? O ancora niente?SIROParli del bidone? Ne ho appena immaginato uno.CREMETESei in gamba tu. Vuoi dirmi com'?SIROTe lo dir, ma siccome una cosa tira l'altra...CREMETEAvanti, Siro.SIRO

    Questa puttana una gran puttana.CREMETESi vede.

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    SIROMa se tu sapessi... Senti che cosa sta preparando. C'era una vecchia diCorinto, qui, alla quale lei aveva prestato mille dracme d'argento.CREMETEE allora?

    SIROAllora morta, la vecchia, e ha lasciato una figlia, una ragazza. Laputtana se la tiene come pegno per il suo credito.CREMETETi seguo.SIROSe l' portata dietro e ora si trova da tua moglie.CREMETEE allora?SIROInsiste con Clinia, lei, perch le dia la somma. Dice che la ragazza

    gliela render. Sono mille nummi che pretende.CREMETEDavvero li pretende?SIROAltroch! Ne dubiti? Cos l'ho intesa io.CREMETECosa pensi di fare?SIROIo? Io vado da Menedemo e gli dico: L'hanno rapita in Caria, la ragazza,e ricca e nobile. Se la riscatti ci fai un affare.CREMETESei fuori strada.SIROPerch?CREMETETi rispondo al posto di Menedemo: Non la riscatto. E tu?SIROIo? quello che voglio sentire.CREMETEE come?SIRO

    Non serve.CREMETENon serve?SIRONo davvero, per Ercole.CREMETENon ci capisco niente.SIROCapirai, capirai. (fa per andarsene)CREMETEFermati, aspetta! Ma che succede? Perch la porta fa tanto rumore?

    ATTO IV

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    SOSTRATA CREMETE CANTARA SIROSOSTRATA (esce con Cantara)Se il cuore non mi inganna, questo proprio l'anello che ho in mente io.L'anello con il quale mia figlia venne esposta.

    CREMETESiro, dove vuol arrivare questo discorso?SOSTRATATu che ne dici? Ti sembra quello?CANTARAMa te l'ho detto subito, appena l'ho visto, che quello.SOSTRATAPurch tu l'abbia guardato con attenzione, nutrice.CANTARAMa s, con attenzione.SOSTRATA

    Va dentro subito e, se ha fatto il bagno, avvisami. Io resto qui adaspettare mio marito. (Cantara esce)SIROVuole te. Guarda un po' cosa desidera. Non so perch ma triste, e certonon per nulla. Mi fa paura quel che pu essere.CREMETEE che pu essere? Per Ercole, adesso questa qui con gran sforzo dirgrandi sciocchezze.SOSTRATAEhi, sposo mio!CREMETEEhi, sposa mia!SOSTRATACercavo proprio te.CREMETEDimmi che cosa vuoi.SOSTRATATi chiedo una cosa, prima di tutto: non credere che io abbia osato farqualcosa contro il tuo ordine.CREMETEDebbo crederlo anche se incredibile? Credo.

    SIRO (tra s)Uhmm... Questa scusa presume qualche colpa.SOSTRATAEro incinta e tu, te ne ricordi?, mi dicesti con tutta seriet: se fai unafiglia, non voglio tenerla.CREMETEE so quel che hai fatto; l'hai tenuta.SIROCos stato. Io ci ho guadagnato una padrona, il padrone un guaio.SOSTRATAMa no! Per c'era qui una donna di Corinto, non malvagia; l'ho affidata a

    lei, la bambina, perch la esponesse.CREMETEPer Giove, si pu essere pi stupidi!

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    SOSTRATAPovera me, che cosa ho fatto?CREMETEMe lo chiedi?SOSTRATA

    Se ho sbagliato, Cremete mio, l'ho fatto senza volerlo.CREMETEEh gi, senza volere e senza capire. Cos fai tutto, tu, anche se lonegassi mille volte. Ne hai fatto di sbagli in questa faccenda! Puntoprimo: volevi obbedire al mio ordine? La bambina doveva essere soppressa.Non simularne a chiacchiere la morte e, in realt, lasciarle la speranzadi vivere. Ma questo lasciamolo da parte. Concedo la piet al sentimentomaterno. Ma rifletti a come hai provveduto a ci che volevi fare. Tuaffidi la figlia a quella vecchia e a cosa la destini? A far la puttana, aessere venduta sulla piazza. Tu se non sbaglio hai pensato: Qualunquecosa, purch viva. Ma che t'aspetti da gente che nulla sa del giusto, del

    buono e dell'equo? Meglio peggio, vantaggio svantaggio, quelli noncapiscono che ci che gli conviene.SOSTRATACremete mio, ho sbagliato, lo confesso. Sono vinta. Ma ora ti supplico:poich il tuo animo si fatto, col passare degli anni, pi saggio eindulgente, la mia stoltezza trovi rimedio nel tuo senso della giustizia.CREMETECerto che ti perdono quel che hai fatto. Per, Sostrata, la mia indulgenza eccessiva e ti consiglia male. Ma perch hai cominciato tutto questodiscorso?SOSTRATASiamo sciocche e superstiziose, ahim, noi donne... Nel darle la bambinada esporre, mi son tolto un anello dal dito e le ho detto di esporloinsieme a lei. Se doveva morire, che non restasse priva di qualcosa dinostro.CREMETEE brava! Hai salvato te e lei.SOSTRATAL'anello, eccolo qui.CREMETEDa chi l'hai avuto?

    SOSTRATAQuella ragazza che Bacchide si portata dietro...SIROCosa!CREMETEChe racconta lei?SOSTRATAMentre andava al bagno, mi ha chiesto di tenerglielo. Sul momento non ciho badato ma poi, dopo averlo guardato, l'ho riconosciuto subito e soncorsa da te.CREMETE

    E adesso che vai a pensare e strologare su di lei?SOSTRATANon lo so. Forse le puoi chiedere da chi lo ha avuto, se possibile

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    scoprirlo.SIRO (a parte)Sono fottuto. Vedo pi speranza di quel che mi serve. Se cos, quella di famiglia.CREMETE

    ancora viva quella vecchia?SOSTRATANon lo so.CREMETEChe cosa ti disse, a quel tempo, di aver fatto?SOSTRATAQuel che le avevo comandato.CREMETEDimmi come si chiama, per cercarla.SOSTRATAFiltera.

    SIROProprio lei! Mi sa che lei salva e io sono morto.CREMETESostrata, vieni dentro con me.SOSTRATACome vanno le cose! E io, Cremete, che pensavo male di te e ti credevospietato come allora con tua figlia!CREMETESpesso l'uomo non pu essere quale vorrebbe, quando le circostanze nonconsentono. Ora tempo che io desideri una figlia; ma allora era tutto ilcontrario. (esce con Sostrata)

    SIROSIRO (tra s)Se l'animo non mi inganna di brutto, la catastrofe non lontana da me. Lemie truppe son chiuse in una fortezza, e assediate. A meno che io noninventi qualcosa perch il vecchio non s'accorga che Bacchide l'amantedi suo figlio. Pensare di scucirgli la grana, sperare di dargli unasiringata, non se ne parla pi. gi molto se riesco a ritirarmisalvandomi il fianco. Che rabbia, per, sentirmi strappar di bocca ilbocconcino! Che fare? O che inventare? I miei piani, debbo rifarli da

    capo. Per, per, mica esiste un problema tanto difficile che, a pensarcisu, non possa venir risolto. E se ora cominciassi cos? Niente! E se cos?Peggio che mai. Potrei fare una cosa... No, non si pu... E invece si pubenissimo! Evviva, ho trovato il bandolo! Nel nome di Ercole, mi sa chel'acchiappo oggi quel danaro che voleva sfuggirmi.

    CLINIA SIROCLITIFONE (tra s, entrando)Nulla, da questo momento, nulla pu capitarmi che possa darmi dolore,tanta la gioia che risplende per me! Mi consegno subito a mio padre perdivenir migliore di quel che possa sperare.

    SIRONon c' dubbio: stata riconosciuta, la ragazza, a quel che sento. (adalta voce) Mi rallegro che le cose siano andate secondo i tuoi desideri.

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    CLITIFONEHai sentito, Siro? Dimmi tu...SIROCerto che ho sentito. Ero qui con loro.CLITIFONE

    Hai mai visto che a qualcuno sia capitato qualcosa di cos bello?SIROProprio a nessuno.CLITIFONEPer l'amor degli di, sono felice, s, ma pi per lei che per me, perchlo so bene che lei degna di ogni riguardo.SIROLo credo bene. Ma ora, Clinia, per favore, dammi ascolto. E il tuo amico?Bisogna pur pensare alla sua faccenda, e metterla a posto. Che suo padre,della sua amante, non...CLITIFONE

    Gran Dio!SIROSta' zitto!CLITIFONELa mia Antifila mi sposer.SIRO cos che mi interrompi?CLITIFONEChe vuoi, Siro mio? Sono felice, e tu sopportami.SIROTi sopporto, s.CLITIFONECi aspetta la vita degli di.SIROMi sa che perdo il mio tempo.CLITIFONEDai, parla, ti sto ascoltando.SIROTra un minuto chiss dove sarai con la testa.CLITIFONESar tutto orecchi.

    SIRODunque, Clinia: bisogna sistemare la storia del tuo socio. Se te ne vai dacasa nostra e lasci qui Bacchide, suo padre mangia la foglia e capisce che l'amante di Clitifone; se invece te la porti dietro, tutto resternascosto come sinora stato.CLITIFONEMa Siro! Contro il mio matrimonio non c' nulla di peggio. Con che facciaposso rivolgermi a mio padre? Hai pensato a quel che debbo dire?SIROPerch no?CLITIFONE

    Che cosa posso dirgli? Che scusa tiro fuori?SIRONon voglio che tu inventi delle scuse. Digli francamente come stanno le

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    cose.CLITIFONECosa dici?SIROL'ordine : tu ami quella e la vuoi sposare; questa di Clitifone.

    CLITIFONEMa quant' bello e buono il tuo consiglio! E come facile da attuare! Nonpretenderai mica che io convinca mio padre a starsene zitto col vostrovecchio?SIROAnzi! Che gli dica tutto per filo e per segno.CLITIFONEEhi, ma tu ci sei con la testa? O sei sbronzo? Tu lo rovini e basta. Madimmi come potrebbe mettersi al riparo, lui.SIROEppure io, il mio piano, lo approvo per acclamazione. E superbamente mi

    vanto, io, di avere in me tanta forza d'astuzia e d'invenzione: tanta che,solo col dire il vero, io riesco a bidonarli tutti e due. Quando il vostrovecchio dir al nostro che Bacchide l'amante di suo figlio, il nostronon ci creder.CLITIFONEMa tu col tuo piano sbarri la strada al mio matrimonio. E gi, se luicrede che Bacchide sia la mia amante, mica mi d sua figlia. Ho paura chetu, pur di aiutare lui, te ne infischi di quel che pu succedere a me.SIROMa tu, accidenti, che cosa credi? Che io voglia tirarla in lungo per unsecolo? Un giorno, un giorno solo. Il tempo di fottergli la grana. E poiamen.CLITIFONEPensi che ti basti? Ma scusa, e se mio padre poi viene a sapere tutto?SIROE se io tiro in ballo quelli che dicono: e se il cielo ci casca addosso?CLITIFONEHo paura di ci che dovrei fare.SIROHai paura? Ma guarda che potrai tirartene fuori quando ti pare, dicendotutta la verit.

    CLITIFONEAvanti, avanti, falla venire, Bacchide.SIROQuella ti arriva al momento giusto.

    BACCHIDE CLINIA SIRO DROMONE FRIGIABACCHIDE (esce con Frigia)Che cosa mi ha indotto a venir qui? La promessa di dieci mine, che quellafaccia tosta di Siro si impegnato a farmi avere. Ma se ora vedo che mel'ha fatta, potr supplicarmi cento volte di tornare; e io, col piffero!Magari gli dir che arrivo, glielo giurer, e lui lo riferir a Clitifone,

    e Clitifone si dar alla speranza, ma io zac, gliela faccio e non arrivo,e Siro mi pagher il fio a suon di bastonate sulla sua schiena.CLITIFONE

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    Quella ti promette rose e fiori.SIROCredi che stia scherzando? Eh no, lo far davvero, se non apro l'occhio.BACCHIDEDormono. Mo' gli do la scossa, io. Frigia mia, tu l'hai sentito, poco fa,

    quell'uomo che indicava la villa di Carino?FRIGIACerto che l'ho sentito.BACCHIDEVicina a quel fondo sulla destra, no?FRIGIAS, mi ricordo.BACCHIDEFacci una corsa. Da lui c' un soldato che vuol festeggiare le Dionisie...SIROChe cavolo vuol mettere in moto?

    BACCHIDEDigli, al soldato, che sono qui contro il mio volere, come unaprigioniera, ma che riuscir a farli fessi e arriver da lui.SIROSono fottuto! Fermati, Bacchide, fermati. Ma dove la mandi questa qui?Dille che rimanga.BACCHIDEVa'.SIROGuarda che la pecunia pronta.BACCHIDEGuarda che io rimango qui.SIROSarai pagata subito.BACCHIDECon tuo comodo. Ti ho fatto premura?SIROScusami, sai una cosa?BACCHIDEChe cosa?SIRO

    Devi trasferirti da Menedemo, tu con tutto il tuo seguito.BACCHIDECosa combini, canaglia?SIROIo? Batto moneta per pagarti, io.BACCHIDEMi hai preso per una da minchionare?SIROMa quale minchionare!BACCHIDEMa io, qui, ho ancora qualcosa con te?

    SIRONulla. Ti dar il tuo.BACCHIDE

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    Si parta.SIROSeguimi, per di qua. Ehi, Dromone!DROMONEChi mi vuole?

    SIROSiro.DROMONEChe c'?SIROTutte le serve di Bacchide, falle entrare subito da voi.DROMONEE perch?SIRONiente domande. Sbaracchino tutto quel che hanno portato. Con la loropartenza il vecchio sperer d'essersi liberato dalla spesa. Mica lo sa,

    lui, che razza di danno gli dar questo piccolo risparmio. Tu, Dromone, sehai sale in zucca, tu quello che sai, non lo sai.DROMONEMi prenderai per un muto. (esce con Bacchide e le serve)

    CREMETE SIROCREMETEPer gli di, come mi dispiace per quel povero Menedemo, con quel guaio chegli caduto addosso. Mantenere quella donna con tutto il suo codazzo!Anche se capisco che in questi giorni mica se ne accorge, lui, coldesiderio che aveva di suo figlio. Ma quando vedr quel che si spende ognigiorno a casa sua, e che la spesa non ha mai fine, finir per augurarsiche suo figlio se ne vada un'altra volta. To', c' Siro. Arriva aproposito.SIRO (tra s)Che aspetto ad affrontarlo?CREMETESiro!SIROS?CREMETE

    Che succede?SIRO da un pezzo che speravo di incontrarti.CREMETETu, col vecchio, mi pare che hai combinato qualcosa.SIRODell'affare di poco fa? Detto e fatto.CREMETEDavvero?SIRODavverissimo.

    CREMETEMi scappa proprio di farti una carezza. Vieni qui, Siro: per quest'affareti voglio dare un premio, e di cuore.

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    SIROSe tu sapessi che fior di idea mi venuta!CREMETEMa va'! Fai la ruota perch tutto andato come prevedevi.SIRO

    Ma no, ma no; io dico la verit.CREMETEE allora parla.SIROSai cos'ha detto Clinia a Menedemo? Che Bacchide l'amante del tuoClitifone e che lui se l' portata dietro perch tu non mangiassi lafoglia.CREMETEPerfetto.SIRODimmi un po', per favore.

    CREMETEPerfettissimo, dico.SIROSe tu sapessi, poi... Ma ascolta il resto del bidone. Clinia dice pure cheha veduto tua figlia, che subito ne ha ammirato la bellezza, che la vuolecome moglie.CREMETELa figlia che stata appena ritrovata?SIROLei. Chieder a suo padre di domandartela in sposa.CREMETEE questo perch? Non ci capisco niente.SIROSei lento, eh.CREMETEForse.SIROGli verr data la pecunia per il matrimonio, perch lui i gioielli e levesti... Ci sei?CREMETELi possa comperare?

    SIROProprio cos.CREMETEMa io, a lui, mia figlia non gliela do n gliela prometto.SIRONo? E perch?CREMETEE perch? Me lo chiedi? Ad un uomo che...SIROCome ti pare. Per io mica dicevo di dargliela sul serio, no, solo perfinta...

    CREMETESimulare non cosa mia. Tu, queste faccende, impastale come ti pare, manon tirarmici dentro. Se non ho intenzione di concedergliela, come potrei

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    promettergliela?SIROMa io credevo...CREMETENiente.

    SIROPer poteva funzionare. E poi io mi ci sono messo perch tu, prima, mi ciavevi spinto.CREMETEL'ammetto.SIRODel resto sono convinto, Cremete, che questa una cosa buona e giusta.CREMETEDesidero proprio che tu ce la faccia, ma per una via diversa.SIROE sia. S'inventi qualcosa. Ma per quel che ti ho detto sulla somma che tua

    figlia deve a Bacchide, be', ora bisogna proprio che venga pagata. E tunaturalmente non ti nasconderai dietro un E a me? Forse che a me ha datoqualcosa? Ecch ho dato l'ordine io? E lei, poteva forse darla in pegno,mia figlia, senza il mio consenso? Eh s, Cremete, proprio vero ildetto Somma giustizia spesso somma malizia.CREMETENon sono il tipo che fa di queste cose.SIROE poi, anche se agli altri lecito, non lecito a te. Col prestigio cheti ritrovi per i beni e la fama...CREMETEVado subito a pagare, io.SIRONo, meglio che ci mandi tuo figlio.CREMETEE perch?SIROPerch su di lui caduto il sospetto che ne sia l'amante.CREMETEE allora?SIRO

    Allora sembrer pi verosimile, la cosa, se sar lui a portarle lapecunia. E io concluder pi facilmente quel che ho deciso. Eccolo l chearriva. Tu va e ritorna col danaro.CREMETEVado a prenderlo. (entra in casa)

    CLITIFONE SIROCLITIFONEPu essere facile, una cosa, ma se la fai contro voglia, come diventadifficile. Questa mia passeggiata, che non era neanche faticosa, come miha reso fiacco. E adesso, se c' una cosa che mi fa paura, povero me, di

    venir scacciato un'altra volta perch non mi avvicini a Bacchide. Te,Siro, con le tue invenzioni e le tue idee, che gli di ti mandino inmalora! Hai sempre delle trovate cos, per mettermi in croce.

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    SIROMa vattene dove ti meriti! C' mancato un pelo che mi rovinassi, con latua sfrontatezza.CLITIFONEMagari fosse successo. Mica meritavi di meglio.

    SIROMeritavo io? E come? Meno male che me l'hai detto in tempo, prima diintascare la pecunia che stavo per darti.CLITIFONEChe cavolo vuoi che ti dica? Sei andato, sei tornato con la ragazza, e ionon ho neanche il diritto di toccarla.SIROBasta, non sono pi arrabbiato. Ma tu lo sai dov' adesso la tua Bacchide?CLITIFONEDa noi.SIRO

    No.CLITIFONEE dove mai?SIRODa Clinia.CLITIFONESon morto!SIROSu con la vita. Adesso le porterai la grana che le hai promesso.CLITIFONESfotti? E dove la trovi?SIRODa tuo padre.CLITIFONETu mi prendi in giro.SIROToccherai con mano.CLITIFONESono o non sono un uomo fortunato? Siro, ti adoro.SIROEhi, tuo padre sta uscendo. Attento tu: non far le meraviglie, non

    chiedere perch, dammi una mano al momento giusto, fa quel che ti comandae parla meno che puoi.

    CREMETE CLITIFONE SIROCREMETE (uscendo di casa)Dove si cacciato Clitifone?SIRODigli Eccomi.CLITIFONEEccomi.CREMETE (a Siro)

    Gli hai detto di che si tratta?SIROGli ho detto tutto e ancora.

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    CREMETE (a Clitifone)Prendile, queste monete, e portagliele.SIROMa che fai, le belle statuine? Perch non le prendi, le palanche?CLITIFONE

    S, dammele.SIROPresto, vieni con me da questa parte. (a Cremete) Tu intanto aspettaciqui, tanto non c' motivo che noi ci tratteniamo molto l dentro. (escono)CREMETE (tra s)Mia figlia, da me, dieci mine le ha gi avute, e faccio conto che sianoper gli alimenti. Altrettante ce ne vorranno per i gioielli. Quelli, poi,vorranno due talenti per la dote. Se ne fanno, di ingiustizie esciocchezze, per via della moda! E adesso che cosa faccio? Cerco qualcunoche si degni di accettare quel che ho guadagnato col sudore della miafronte.

    MENEDEMO CREMETEMENEDEMO (verso l'interno)S, posso dirlo: sono l'uomo pi felice del mondo, perch tu, figlio, haimesso giudizio.CREMETEChe granchio sta per prendere!MENEDEMOCercavo proprio di te, Cremete. Tu che puoi farlo, salvaci, mio figlio eme e tutti noi.CREMETEDimmi che cosa vuoi.MENEDEMOTu oggi hai ritrovato una figlia.CREMETEE allora?MENEDEMOClinia desidera che gli sia concessa come sposa.CREMETEMa tu, scusa, che uomo sei?MENEDEMO

    Perch?CREMETEHai gi dimenticato? Non abbiamo parlato, noi due, di un bidone chevogliono farti?MENEDEMOMa s, mi ricordo.CREMETEBe', quello che ora sta succedendo.MENEDEMOMa cosa dici, Cremete? Ci son cascato? gi fatta? finita la miasperanza? Per la donna che da me l'amante di Clitifone. Cos dicono.

    CREMETEE tu ci credi. Dicono anche che Clinia vuole mia figlia come sposa: cos,quando avrai dato il consenso, dovrai sganciare quel che gli serve per

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    vestiti e gioielli e tutto il resto.MENEDEMO cos, allora. E lui dar tutto alla sua amante.CREMETECi puoi giurare.

    MENEDEMOE io che mi rallegravo! Oh povero me! Eppure io accetter questo e altropur di non perdere mio figlio. E ora, Cremete, qual la tua risposta? Checosa debbo riferirgli perch non capisca che io so tutto e lui non se nedolga?CREMETEDolersene lui? Tu, Menedemo, sei troppo indulgente con tuo figlio.MENEDEMOLascia stare. Abbiamo cominciato, no? Bisogna che tu arrivi sino in fondo.Cremete, fallo per me.CREMETE

    Digli, be', che mi hai veduto e che mi hai parlato del matrimonio.MENEDEMOGlielo dir. E poi?CREMETEDigli che far ogni cosa, io, che il genero mi sta bene, e anche, se vuoi,che gli prometto mia figlia.MENEDEMOS, questo che volevo.CREMETECos che lui possa chiederti al pi presto e tu possa dargli ancor pipresto tutto quello che vuoi.MENEDEMOCos voglio.CREMETEDa come la vedo io, ben presto ne avrai fin sopra i capelli. Sia come sia,tu sgancia con prudenza e col contagocce, se ragioni.MENEDEMOFar cos.CREMETETorna in casa e vedi un po' che cosa pretende. Io sar a casa mia, se maiavessi bisogno di me.

    MENEDEMOCerto che ho bisogno. Ti terr informato di tutto quel che mi capiter difare.

    ATTO V

    MENEDEMO CREMETEMENEDEMO (tra s)Lo so bene, io, che non sono granch furbo e perspicace, ma questo miomaestro e consigliere e alleato mi supera davvero. A me van bene tutti i

    titoli che si addicono a uno sciocco: tanardo, scimunito, asino, balordo.Per lui non vanno mica bene, la sua stoltezza li lascia indietro tuttiquanti.

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    CREMETE (verso l'interno, a sua moglie)Piantala, moglie, di rintronare gli di coi tuoi ringraziamenti perch hairitrovato tua figlia. Ma cosa credi? Che abbiano una testa come la tua enon capiscano niente se non glielo canti cento volte?... E mio figlio?Perch ritarda tanto l con Siro?

    MENEDEMOChe dici, Cremete? Chi ritarda?CREMETEAh, Menedemo, sei arrivato? Dimmi un po', l'hai riferito a Clinia quel chet'ho detto?MENEDEMOTutto.CREMETEE lui?MENEDEMOFelice, felice come uno che brucia dalla voglia di sposarsi.

    CREMETEAh, ah!MENEDEMOChe hai da ridere?CREMETEMi son venuti in mente i trucchi del mio schiavo, Siro.MENEDEMOE allora?CREMETETrasforma sin le facce della gente, la canaglia.MENEDEMOVuoi dire che mio figlio fa finta di essere felice?CREMETEProprio cos.MENEDEMOLa cosa era venuta in mente pure a me.CREMETEChe vecchia volpe!MENEDEMOSe ne sapessi di pi, saresti ancor pi convinto.CREMETE

    Dici?MENEDEMOAscolta un po'.CREMETEUn momento! Prima voglio sapere quanto hai dovuto sganciare. Scommettoche, appena hai detto a Clinia del matrimonio, Dromone si scatenato: perla sposa ci vogliono vestiti, e serve, e gioielli... Tutto per siringartile palanche.MENEDEMONo.CREMETE

    Come no?MENEDEMOTi ho detto di no.

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    CREMETEE neanche tuo figlio?MENEDEMONo, Cremete, no. Insisteva, piuttosto, perch le nozze si facessero oggistesso.

    CREMETEChe strano. E il mio Siro? Nemmeno lui ha battuto cassa?MENEDEMONulla di nulla.CREMETENon capisco perch.MENEDEMOSono io che mi stupisco, visto che sei cos informato su tutto il resto.Ma quel Siro ha trasformato cos bene tuo figlio che nessuno potrebbesospettare che Bacchide sia l'amante di Clinia.CREMETE

    E Clitifone cosa fa?MENEDEMOI baci, gli abbracci, mica li metto in conto, non valgono...CREMETEC'era di peggio nella messinscena?MENEDEMOSenti un po'. Sul retro di casa mia, in fondo, c' una camera; ci hanportato un letto, ci han messo sopra le coperte.CREMETEE dopo cosa hanno fatto?MENEDEMODetto fatto, Clitifone s'infila nella camera.CREMETESolo?MENEDEMOSolo.CREMETEHo paura.MENEDEMOE Bacchide dietro, senza perdere un minuto.CREMETE

    Sola?MENEDEMOSola.CREMETESono perduto.MENEDEMOAppena entrati, hanno sbarrato la porta.CREMETEAhi! E Clinia vedeva quel che succedeva?MENEDEMOCome no? Era con me.

    CREMETEBacchide l'amante di mio figlio. O Menedemo, son morto.MENEDEMO

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    E perch?CREMETES e no per altri dieci giorni riuscir a tirar avanti la baracca.MENEDEMOCome? Tutto questo perch tuo figlio d una mano all'amico?

    CREMETENo, all'amica.MENEDEMOSe pure lo fa.CREMETENe dubiti ancora? Ma dove lo trovi uno di manica cos larga da accettareche, sotto i suoi occhi, la sua amante...MENEDEMO (ironico)E perch no? Tutto per farla bere a me.CREMETEMi sfotti e hai ragione. Io ce l'ho con me stesso. Me ne aveva pur dato

    degli indizi perch potessi mangiar la foglia, se non fossi rimbambito. Lecose che ho visto! Accidenti a questo disgraziato! Ma se campo, se campo,loro mica se la passano liscia. Eh s, perch adesso io...MENEDEMOPerch non ti contieni? Perch non ti riguardi? Non ti basta il mioesempio?CREMETEMenedemo, la rabbia. Sono fuori di me.MENEDEMOMa cosa dici! Non forse vergogna dar consigli agli amici, esser saggifuori di casa, e non saper aiutare se stessi?CREMETEChe cosa dovrei fare?MENEDEMOQuel che, secondo te, io non ho fatto. Fa' in modo che senta in te unpadre; fa' che abbia la confidenza necessaria a dirti tutto, a chiedere, aricorrere a te, che non debba rivolgersi altrove abbandonandoti.CREMETEEh no! Meglio che se ne vada chiss dove piuttosto che star qui a mettermisul lastrico con i suoi vizi. O Menedemo, se io continuo a sborsare perlui, va a finire che mi riduco alla zappa.

    MENEDEMOAttento, Cremete! Se no, chiss quante amarezze ti dovrai sorbire inquesta faccenda. Ti mostrerai intransigente e poi? Poi concederai il tuoperdono senza nemmeno ricavarci un poco di gratitudine.CREMETEAh, tu non immagini quanto patisco!MENEDEMOSia pure. Ma che ne della mia domanda che tua figlia sposi il mioClinia? O hai in mente un altro partito?CREMETEMacch. Sposo e parenti mi van bene.

    MENEDEMOChe gli dico, a mio figlio, per la dote? Quanto hai stabilito? Ma perchte ne stai zitto?

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    CREMETEPer la dote?MENEDEMOE gi, la dote.CREMETE

    Ahi!MENEDEMOCremete, non farti riguardo se poca cosa. Non mica la dote che cispinge.CREMETEHo deciso, in base al mio patrimonio, che due talenti bastano. Ma se tuvuoi che io, i miei beni, mio figlio siamo salvi, bisogna dire che aClinia ho promesso in dote tutti i miei beni e me stesso.MENEDEMOChe cosa stai combinando?CREMETE

    Tu farai finta d'essere stupito e mi chiederai perch lo faccia.MENEDEMOVeramente non lo so, perch tu lo faccia.CREMETEPerch il suo animo, che ora marcisce tra lussuria e lascivia, glielovoglio raddrizzare, io, per ridurlo al punto che non sappia pi dovevoltarsi.MENEDEMOE come?CREMETELasciami stare. In ci permettimi di fare a modo mio.MENEDEMOE come no, se vuoi cos.CREMETECos voglio.MENEDEMOE sia.CREMETEE ora tuo figlio si prepari ad accogliere la sposa. Il mio, lo rimetterin riga a suon di prediche, com' giusto che si faccia coi figli. Quanto aSiro...

    MENEDEMOChe gli fai?CREMETEBe', se campo, gli dar una bella regolata: si ricorder di me per tuttala vita, lui che mi prende per giocondo. Per tutti gli di, lo scherzo chem'ha fatto, non oserebbe farlo nemmeno a una vedova. (si allontana)

    CLITIFONE MENEDEMO CREMETE SIROCLITIFONE (a Menedemo)Ma com' possibile che mio padre, in quattro e quattr'otto, abbia buttatoa mare il suo sentimento paterno? Per quale delitto, Menedemo? Povero me,

    che razza di crimine ho commesso? Ma se lo fanno tutti!MENEDEMOT' capitata e capisco che per te molto pi grave e penosa; per ci

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    patisco anch'io, non meno seriamente, io che non riesco a spiegarmi lacosa e non so nulla se non che ti voglio bene, e di cuore.CLITIFONEMi dicevi che mio padre qui.MENEDEMO

    Eccolo l.CREMETEChe hai da lamentarti, Clitifone? Quel che ho fatto, l'ho fatto pensando ate e alla tua stupidit. Perdevi la testa, tu, tenevi il piacere di unistante come la cosa principale e al futuro manco ci pensavi. Bene, io hopreso le mie contromisure perch tu non ti ritrovi in miseria e non possadar fondo ai nostri beni. E visto che, per colpa tua, non potevo dare ate, che pure eri al primo posto, son passato a chi ti era pi vicino. Alui ho dato e confidato. L troverai difesa contro la stupidit,Clitifone, e il pane, le vesti, un tetto dove ripararti.CLITIFONE

    Ahim!CREMETESempre meglio che vederli in mano a Bacchide, i nostri averi, nel caso chetu ereditassi.SIRO (a parte)Sono perduto! Canaglia che sono, quanti disastri ho combinato daincosciente.CLITIFONEVorrei morire.CREMETEPrima impara a vivere, ti prego. Quando avrai imparato, se la vita tidisguster, potrai usare quel rimedio.SIROPadrone, posso?CREMETEAvanti.SIROSenza pericolo?CREMETEAvanti!SIRO

    Ma cos' questa stravaganza? Cos' questa follia? Io la faccio grossa elui deve pagare?CREMETEPiantala, non impicciarti. Nessuno ti accusa, Siro. Non hai bisogno n diasilo n di difensore.SIROChe fai?CREMETENon ce l'ho con te (a Siro) e neanche con te (a Clitifone). E nonprendetevela con me per quel che faccio. (esce)

    CLITIFONE SIROSIROSe ne andato... Bah, avrei voluto chiedergli...

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    CLITIFONEChe cosa?SIRO...a chi mai debbo chiederla, la mangiatoria, visto che lui ci haliquidato. Per te, immagino che sia da tua sorella.

    CLITIFONEO Siro, anche questo doveva capitarmi, il pericolo d'essere alla fame.SIROFin che c' vita c' speranza, no?CLITIFONEChe speranza?SIRODi non aver troppo appetito.CLITIFONEE tu, in un guaio cos, hai la faccia di ridere? Dovresti consigliarmi,invece.

    SIROEccomi qui: io ho cominciato a pensarci mentre tuo padre parlava. E perquel che posso capire...CLITIFONECapire cosa?SIRONon si andr per le lunghe.CLITIFONEE allora?SIROLe cose stanno cos: secondo me, tu non sei mica loro figlio.CLITIFONEChe significa, Siro? Sei impazzito?SIROTi dico quel che mi passa per la testa. Decidi tu. Sinch ci sei statosolo tu, e loro non avevano un affetto pi caro, ti perdonavano tutto e tispalancavano la borsa. Adesso che han trovato la loro vera figlia, ci hanla scusa per sbatterti fuori.CLITIFONE verosimile.SIRO

    Ma tu credi davvero che tuo padre sia incazzato per la tua scappatella?CLITIFONEPenso di no.SIROE ora considera quest'altro. Tutte le madri son solite aiutarli, i lorofigli, quando ne combinano qualcuna, e li difendono contro le sfuriate dipap. Per mica succede adesso.CLITIFONEDici il vero tu. E allora che debbo fare, Siro?SIROCerca di scoprire, da loro, quel che sospetti che sia. Mettila in chiaro,

    la faccenda. Se non vero, li costringerai subito a impietosirsi.Altrimenti saprai di chi sei figlio.CLITIFONE

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    Dici bene tu. Far cos. (esce)SIRO (tra s)Mica male, neh, l'idea che mi venuta. Ma certo! Pi forte gli sembreril suo sospetto, pi si sentir a terra, il ragazzo, pi facile gliriuscir l'accordo con il padre, e alle sue condizioni. E non escludo che

    finisca per prender moglie, lui, senza che a me si dica uno straccio digrazie. Ma che cosa succede? Il vecchio sta uscendo, io taglio la corda.Dopo quel che c' stato, mi meraviglio che ancora non m'abbia fattoincatenare. Adesso filo a casa di Menedemo e lo convinco a prender le miedifese. Mica mi fido del mio padrone, io. (entra in casa)

    SOSTRATA CREMETESOSTRATATu, uomo, se non apri gli occhi, finisci per inguaiare nostro figlio.Marito mio, sono proprio sbalordita. Come ha potuto venirti in testaun'idea cos scema?

    CREMETETu, donna, non cambi mai? In tutta la mia vita, se mai ho voluto qualcosa,sempre m'hai dato addosso, tu, Sostrata! E se poi ti domando in cosasbaglio e perch parli cos, tu neanche sai rispondere, ma ti ostini, contutta la tua cocciutaggine, razza di balorda.SOSTRATAIo non so...?CREMETEVa bene, lo sai, basta che non ricominci da capo con la solita predica.SOSTRATAOh! Sei ingiusto, tu, che pretendi che io stia zitta in una questione cosgrossa.CREMETENon pretendo. Avanti, parla. Tanto io far quel che ho deciso.SOSTRATATu lo farai?CREMETESicuro.SOSTRATAMa tu non lo capisci quanti guai fai nascere? Nostro figlio sospettad'essere un trovatello.

    CREMETEUn trovatello, dici?SOSTRATAFinir cos, marito mio.CREMETEE tu digli che vero.SOSTRATADirgli che vero? Ma lui mio figlio, mio. Ti prego, questo si augura ainemici.CREMETEPerch dopo, quando vorrai convincerlo che tuo figlio, hai paura di non

    riuscirci?SOSTRATAPerch abbiamo ritrovato la figlia?

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    CREMETENo, no, la prova pi bella nel carattere, che uguale al tuo. Non faraifatica a dimostrare che tuo figlio. Ti assomiglia troppo. Non c' undifetto, uno solo, che non sia anche tuo. Chi, se non tu, poteva generareun figlio cos? Ma eccolo qui, in persona. E che faccia scura! Basta

    guardarlo per capire.CLITIFONE SOSTRATA CREMETECLITIFONEMadre, ti prego. Se mai c' stato un attimo in cui fui motivo di gioia perte, e venni chiamato tuo per vostra volont, ricordatene, madre, e abbipiet della mia infelicit. C' una cosa che voglio sapere: chi sono imiei genitori?SOSTRATAFiglio, ti supplico! Non metterti in testa che sei un estraneo.CLITIFONE

    Lo sono.SOSTRATAPovera me!, ma che cosa mi vai dicendo, per piet. Cos tu possasopravvivere a me e a lui, come vero che sei nato da me e da lui. Ebada, se mi vuoi bene, di non farmi sentire pi questi discorsi.CREMETEE bada, se di me hai un poco di timore, di non farmi pi vedere certi modidi fare.CLITIFONEQuali?CREMETESe vuoi saperli, te li dir, linguaiolo, sfaticato, bidonista, manibuche,puttaniere e rovina famiglie. Tutto vero, puoi credermi, com' vero chesei nostro figlio.CLITIFONENon sono discorsi da genitore, questi.CREMETEO Clitifone, manco se fossi nato dalla mia testa, come Minerva dicono daGiove, manco cos sopporterei di farmi coprir di fango per colpa dei tuoivizi.SOSTRATA

    Che gli di ci proteggano!CREMETEGli di, non so. Io s, per quanto posso, con tutta l'anima. Tu chiediquel che hai: i genitori. Quel che ti manca non lo chiedi: come averrispetto di tuo padre, come far conto di quel che ha guadagnato con tantefatiche, altro che menare qui di contrabbando, sotto i miei occhi, una...No, non la dico, la parola turpe, dinanzi a costei. Ma tu non hai avutovergogna di farlo.CLITIFONEAhim, come mi faccio schifo! Come mi vergogno! E non so da che partecominciare per rabbonirlo.

    MENEDEMO CREMETE CLITIFONE SOSTRATAMENEDEMO (uscendo di casa)

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    Veramente lo umilia troppo, quel ragazzo. Non mica umano, Cremete. Oraesco io a metter pace. Eccoli qui, giusto a proposito.CREMETEEhi, Menedemo, perch non fai chiamare mia figlia? Perch non confermi ladote che ho stabilito?

    SOSTRATASposo mio, ti supplico di non farlo.CLITIFONEPadre mio, ti supplico di perdonarmi.MENEDEMOSu, Cremete, perdonalo. Lasciati commuovere.CREMETEPer far dono a Bacchide, consapevolmente, di tutta la mia roba?MENEDEMOMica lo permetteremo, noi.CLITIFONE

    Se vuoi che viva, padre, concedimi il tuo perdono.SOSTRATAFallo, Cremete mio.MENEDEMOSuvvia, Cremete, non ti ostinare cos.CREMETEChe mai? Vedo che non posso arrivare sin dove volevo.MENEDEMOFai il tuo dovere.CREMETES, lo far, a una condizione: che lui faccia quel che ritengo giusto.CLITIFONETutto, padre. Comandami.CREMETEDevi prender moglie.CLITIFONEPadre...CREMETENon ci sento.SOSTRATALo far. Lo prometto io.

    CREMETEDa lui, ancora, non ho sentito nulla.SOSTRATAMi fai morire, Clitifone. Ma che cosa aspetti?CREMETEBe', faccia quel che vuole.SOSTRATAFar quel che deve.MENEDEMO ingrata, la cosa, sul principio, e sin quando non la conosci. Poi,conoscendola, facile.

    CLITIFONELo far, padre.SOSTRATA

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    Figlio mio, te ne dar una carina, che non ti sar difficile amare: lafiglia del nostro Fanocrate.CLITIFONEQuella? Ma una rossa, occhi di gatto, lentigginosa e col naso a becco.Non ce la faccio, padre.

    CREMETEGuarda com' difficile! Si direbbe che ha altro per la testa.SOSTRATATe ne trover un'altra io.CLITIFONEE perch? Gi che debbo sposarmi, ce l'ho io una che mi va a genio, pi omeno.CREMETEOra s che mi piaci, figlio.CLITIFONE la figlia di Arconide, quello l.

    SOSTRATAA me va benissimo.CLITIFONEPadre, resta solo una cosa.CREMETEChe cosa?CLITIFONESiro. Vorrei che gli perdonassi, l'ha fatto per me.CREMETEE sia.CANTOREE voi statemi bene, e applaudite.