termini da chiarire fin dall’inizio · questo porta ad una riduzione dello specchio...
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Brevetto Europeo Aquapol
Certificato
Con la presente si certifica, che per l’invenzione, descritta nel presente fascicolo, è stato rilasciato un
brevetto europeo per gli stati comunitari designati nel documento.
Brevetto europeo Nr. 0688383
Proprietario del brevetto Mohorn, Wilhelm
Schneedörflstrasse 23
A-2651 Reichenau/AT
Monaco, 18.12.96
Brevetto europeo
(45) data di pubblicazione della segnalazione
del conferimento del brevetto
18.12.1996 Foglio del brevetto 1996/51
(51) Internazionale Cl.6: E04B 1/70, H01F 5/00
(21) Numero di iscrizione:94908204.4
(86) Numero internazionale di iscrizione :
PCT/AT94/00021
(22) Giorno dell’iscrizione 03.03.1994
(87) Numero internazionale di pubblicazione:
WO 94/20702 (15.09.1994 Gazette 1994/21)
(54) Apparecchio per il trasporto dell’umidità e dei Sali
(84) Stati nominati dal contratto
AT BE CH DE DK ES FR GB GR IE IT LI LU
MC NL PT SE
(72) Inventore: Mohorn, Wilhelm
A-2651 Reichenau (AT)
(30) Priorità: 08.03.1993 AT 435/93 (74) Rappresentante: Rippel, Andreas, Dipl.-
Ing.
Avvocato specializzato nei brevetti Dipl.-Ing.
Rippel
Partecipazione in accomandita
Maxingstrasse 34
1130 Wien (AT)
(43) Giorno della pubblicazione dell’iscrizione
27.12.1995 Foglio del brevetto 1995/52
(73) Possessore del brevetto: Mohorn, Wilhelm
A-2651 Reichenau (AT)
(56) Obiezioni
EP-A- 0 259 769 AT-B- 382 915
AT-B- 397 681
Descrizione
L’invenzione si riferisce ad uno strumento per la rimozione dell’umidità dai muri composto da un
conduttore elettrico fatto di una bobina (rocchetto) contorta, disposta in un contenitore, in cui il diametro di
avvolgimento della bobina diviene a mo’ di spirale da estremità a estremità sempre più piccolo.
Sono noti dal DE-A1-31 12 130, strumenti di questo tipo che senza un diretto contatto con la
materia, che deve essere umidificata o deumidificata e senza un diretto collegamento ad una fonte elettrica
svolgono un’azione di umidificazione o deumidificazione.
L’azione di questi strumenti giace nel fatto che attraverso determinati campi magnetici di determinate
frequenze in un alto campo di frequenza delle microonde in sistemi di materiale porosi o capillari, come per
esempio materiale da costruzione o terra, la forza di adesione tra le molecole del materiale e quelle
dell’umidità viene disturbata. Questo porta ad una riduzione dello specchio dell’umidità. Gli strumenti che
invece presentano, in un campo di alta frequenza inferiore, (come per es. nell’eccitazione separata)
frequenze di risonanza, possono causare anche l’effetto contrario, in quanto questi per effetto dei diodi del
muro provocano un aumento del potenziale del muro e per questo motivo un aumento dell’umidità del muro.
La maggior parte di questi strumenti sono più o meno capaci di risonanza nei tre spettri di risonanza, cioè
nello spettro meccanico, elettromagnetico, e in un terzo, scoperto di recente,in quello gravomagnetico.
Un'onda gravomagnetica, fin qui dimostrabile, è composta da una componente d’onda polarizzata,
magnetizzata a forma lineare, ellittica o circolare e da una componente d’onda circolare, polarizzata, rotante,
gravitazionale attorno ad un’onda magnetica.
Ad una totale oscillazione dell’onda del componente magnetico sfuggono il più delle volte diverse
oscillazioni dell’onda della componente gravitatoria.
Se questi apparecchi vengono spostati in risonanza in uno spettro elettromagnetico, per mezzo della
radiazione ambientale, allora hanno i sopra citati effetti. Nella maggior parte dei casi questi effetti erano
incompleti o meglio dipendevano da influssi non prevedibili.
Dal EP-A1-0 259 769 è stato reso noto un impianto di energia a forma piramidale, presso il quale
scorre un tubo nella forma di una spirale conica. Attraverso questo impianto deve essere diminuito il carico
radioattivo dei liquidi, che attraversano il tubo.
L’invenzione si è prefissa lo scopo di aumentare attraverso l’indicazione di appropriati parametri
l’efficacia di uno strumento del genere citato all’inizio. Questo viene ottenuto per il fatto che la distanza
delle incurvature di una bobina (spirale o conica) dall’asse della bobina ad ogni rotazione completa verso
l’interno diventa più piccolo dal 40% fino al 60% rispetto alla precedente distanza.
Si è inoltre dimostrato dopo vari tentativi che un apparecchio conforme all’invenzione è alla larga
molto più adatto a soddisfare le richieste poste rispetto ad uno degli apparecchi noti, nei quali la bobina
avvolta a forma di spirale presenta distanze di curvatura che rimangono sempre uguali, in cui oltre a ciò tra
la fine della bobina dovrebbe essere acceso un condensatore soggetto a interferenza.
In un modello conforme all’invenzione un convertitore (trasformatore) per la trasformazione di
energia elettromagnetica in gravomagnetica presenta un involucro, nel quale una puleggia, legata ad una
fonte di energia sconosciuta, è disposta ad una distanza dalla fine del conduttore interno della parte
coassiale, che a sua volta è collegato a una bobina a forma di spirale posta all’esterno dell’involucro.
Altre caratteristiche dell’invenzione scaturiscono dalla descrizione che segue in relazione alle
richieste minori. Nei disegni sono rappresentati degli esempi di esecuzione, ai quali tuttavia l’invenzione
non si limita. La Fig.1 mostra in proiezione una bobina a forma di spirale conforme all’invenzione; Fig. 2
mostra in vista una bobina spirale conica.; Fig.3 mostra in proiezione tre bobine spirali, una vicina all’altra
in maniera uniforme; Fig 4 la stessa cosa in proiezione, due bobine spirali con lo stesso asse ma con opposto
senso di curvatura; Fig.5 nella metà sinistra una forma di modello di un apparecchio conforme
all’invenzione, nella parte destra una forma di modello completata da un’ulteriore bobina a forma di spirale.;
Fig. 6 in sezione lungo la linea B-B; Fig. 7 un’ulteriore forma di modello dell’invenzione e Fig. 7 una
sezione lungo la linea A-A nella Fig. 6.
La bobina a spirale 100 rappresentata nella Fig.1 presenta delle incurvature, la cui reciproca distanza
diminuisce costantemente dall’esterno all’interno. Come evidente dal disegno, il raggio istantaneo R1
all’inizio dell’incurvatura A è due volte più grande del raggio istantaneo R2 dopo una totale rotazione. In
generale è Rn+1= Rn/2 . Da una costante riduzione risulta che:
il raggio a spirale misurato a 90°
A 180°
a 270°
a 360°
R1 = R1 – R2/ 2
R1= R1 – R2 x 3/4
R1 = R1 – R1/ 2
Sono possibili delle variazioni fino al 10%.
La bobina spirale a forma conica in Fig. 2 corrisponde alla bobina spirale in Fig. 1 con la differenza
che le incurvature procedono con un angolo di inclinazione Alpha, preferibilmente tra i 20° e i 30°.
Le forme di modelli rappresentati nella Fig. 1 e Fig. 2 rappresentano la forma più semplice di un
generatore di polarizzazione gravomagnetico conforme all’invenzione. Queste bobine ricevono dal suolo
campi terra gravomagnetici con la frequenza dell’idrogeno, in cui è necessario un allineamento nella
direzione Nord-Sud. Dall’alto viene ricevuta l’energia cosmica libera e cambiata in energia gravomagnetica
con la frequenza dell’idrogeno. La polarità del campo dato è, a seconda della costruzione della bobina,
polarizzata o a destra o a sinistra. L’intensità data dal campo è di gran lunga più forte dell’intensità presente
nel campo gravomagnetico della terra. Per questa ragione il sistema produce un potenziale, per esempio in
un’opera in muratura, per cui le molecole d’acqua vagabondano verso il basso (per la polarizzazione di
destra) e verso l’alto (per la polarizzazione di sinistra).
Per la bobina a spirale multipla rappresentata in Fig.3 ognuna delle singole bobine è uguale. Queste
tre singole bobine sono ognuna spostata di 120° , disposte su una piastra 104 e legate in mezzo per mezzo di
un attacco a saldatura. L’intera unità è adatta come un funzionale circuito stampato.
La funzione corrisponde fondamentalmente alla funzione della bobina nella Fig. 1 o 2, non è tuttavia
necessario un orientamento a Nord-Sud e il campo creato è inoltre più forte.
Secondo la fig. 4 le due bobine multiple avvolte a forma di spirale 105 e 106 sono disposte in senso
contrario su ogni parte della lastra isolata. Entrambe queste bobine 105 e 106 non sono legate in maniera
conduttiva. Nell’esempio riportato gli inizi delle bobine poste sotto 106 sono di fronte agli inizi delle bobine
poste sopra spostati però di 60°.
L’unità completa, contrassegnata con 1 e composta da una lastra (104) e da entrambe le bobine
multiple a forma di spirale, è montata in un apparecchio secondo l’invenzione e conforme alla Fig. 5. Questa
unità (1) rappresenta la vera parte di ricezione del generatore di polarizzazione. Per mezzo di una parte
conduttrice (3) l’unità (1) è legata in maniera conduttiva con una bobina multipla a forma di spirale, come
indicato dalla Fig. 2. Entrambe le bobine 1 e 2 sono tenute lontane tra loro per mezzo di un supporto (4). Il
supporto (4) è fissato per mezzo di un adesivo (5) nella parte inferiore dell’involucro fatto di alluminio.
Viti di fissaggio (8) completano l’apparecchio rappresentato nella parte sinistra della Fig. 5.
Nella parte destra della Fig. 5 è rappresentata una variante, nella quale le bobine a forma di spirale
(fig. 1) sono ordinate su una lastra isolante e legate tramite un conduttore con le bobine multiple (2) a forma
di spirale. Sono presenti così tante bobine a forma di spirale (100), come singole bobine a forma di spirale
disposte nella bobina multipla. La lastra (9) viene tenuta attraverso un supporto che tiene in posizione anche
le bobine multiple 1 e 2.
In entrambe le variazioni attuate secondo la Fig. 5 si arriva ad una divisione delle funzioni delle
bobine: la bobina a spirale multipla (1) rappresenta la vera parte di ricezione del campo idrogeno
gravomagnetico della terra, e la bobina a spirale multipla (2) è l’unità polarizzante, che emana l’energia in
una condizione polarizzato. Entrambe le bobine formano il generatore.
Un simile apparecchio è adatto per le polarità di campo gravomagnetiche e può così essere montato
in ogni parte della terra. Attraverso le bobine di deviazione (100) il campo viene orientato verso il basso.
Nell’esempio realizzato secondo le Fig. 6 e 7 è disposta una un bobina cilindrica come bobina
principale al di sopra della bobina spirale multipla. Sotto le due bobine (1) e (11) si trova uno stabilizzatore
di campo (16) nella forma di un disco fatto di alluminio o rame.
Un’antenna ad asta come conduttore coassiale (17) è posta in maniera isolata nel terreno. Il suo
conduttore interno è legato in maniera conduttiva, per mezzo di un alimentatore (18) su una resistenza
regolabile (19), con la bobina multipla a spirale (1).
Queste antenne ad asta possono essere necessarie in un impianto ad elevate prestazioni, in maniera
particolare nella umidificazione del pavimento. Sistemi più piccoli con un numero di curvature di circa 24
non necessitano di tali antenne.
Un tubo di plastica ricoperto di un foglio di alluminio (21) scherma l’alimentatore da campi
elettromagnetici. Sarebbe possibile anche l’utilizzo di un tubo di alluminio o rame.
Tre bobine di rinvio (12), spostate l’una verso l’altra di 120° e inclinate di fronte alla bobina
cilindrica (11) attorno all’angolo Gamma, sono disposte assieme in serie. La bobina cilindrica (11) invece è
parallelamente regolata verso le bobine di rinvio regolate in serie. (12)
Il collegamento dei singoli fili conduttori avviene tramite un’asta coassiale con un conduttore interno
(15a) e un conduttore esterno (15b). Entrambi i conduttori (15a e 15b) mantengono la distanza per mezzo di
due spessori di materiale isolante. Con le estremità del conduttore (15a e15b) sono collegati tre paia di fili
metallici isolati (13a e 13b) l’uno dall’altro e paralleli tra loro, che sono guidati dal punto centrale delle
bobine di rinvio (12), per mezzo di un tubo (29). La lunghezza dei fili metallici (13a e 13b) dipende dal
numero di incurvature della bobina cilindrica, quanto più grande è il numero delle incurvature della bobina
base tanto più grande deve essere la lunghezza dei fili 13a e 13b. L’asse del filo 13a e 13b dovrebbe in
sostanza coincidere con l’asse della bobina di rinvio 12. I fili metallici paralleli 13a e 13b sono guidati in
maniera centrica diritta meccanicamente attraverso un tubo (29) di plastica o meglio di materiale elettrico
isolante, come per esempio l’alluminio.
Come si può vedere dalla Fig. 6, tutti gli alimentatori sono intrecciati all’asta coassiale (15a e 15b).
Il senso di direzione della torsione si orienta verso il senso di direzione dell’avvolgimento della bobina.
Conformemente ad una bobina destrorsa deve essere utilizzata una torsione destra e così per la sinistra. Il
senso dell’incurvatura della bobina cilindrica 11 si orienta verso lo scopo del dispositivo: la bobina deve
essere sbobinata verso destra per scopi di deumidificazione, verso sinistra per umidificare.
Nella figura 6 e 7 è inoltre rappresentato un fermo (14), che tiene la bobina cilindrica (11) nella sua
posizione. Un altro fermo (15) è disposto per il fissaggio della bobina a spirale 1 e per lo stabilizzatore di
campo 16.
E’ inoltre previsto una resistenza regolabile 19a nel campo di 0.05 e 30kOhm, per raggiungere una
regolazione di potenza. Questa resistenza 19a è collegata con un lato ricevente con il conduttore interno 15a
e con un lato ricevente con il conduttore esterno 15b. Anche questi collegamenti sono contorti (così come è
visibile in Fig. 6).
Un contenitore che non è schermato di materiale conduttore elettrico, per esempio una lamiera di
alluminio, con una parte superiore 22 e una parte inferiore 23, che sono legate tra di loro da delle viti (24),
circonda la maggior parte del dispositivo. In Fig. 6 è inoltre accennato un dispositivo di sospensione (25) o
meglio sono accennati dei supporti per un montaggio a pavimento.
Secondo la fig. 8 viene rifornita un’energia sconosciuta per mezzo di una fonte di energia continua
o di scambio (31) ad un apparecchio alimentato dalla rete (32) ad un oscillatore (33), ad un amplificatore
(34), ad un filtro passabanda a banda stretta (35) per la stabilizzazione delle frequenze e ad un convertitore
(36) che trasforma impulsi elettromagnetici in gravomagnetici.
Il convertitore (36) è rappresentato da vicino in Fig. 9.
Secondo questa figura il segnale proveniente dal filtro a passabanda (35) viene rifornito attraverso il
conduttore interno (40) di un conduttore coassiale (41) di un disco (42) di rame. Il disco (40) si trova in un
contenitore a forma cilindrica o quadrata di alluminio (43), per esempio, o di rame. In questo contenitore
(43) ha luogo la trasformazione ossia la componente elettrica dell’onda elettromagnetica viene trasformata
in componente gravitatoria. Si forma un’onda stazionaria gravomagnetica che viene trasmessa attraverso
un’adeguata bobina a forma di spirale (102) o meglio bobine a forma di spirale (10, 102, 103). La
trasmissione alla bobina (100) avviene attraverso una parte coassiale (44), in cui tra il contenitore (43) e la
bobina a spirale (100) è disposto un disco di rame o alluminio. Il conduttore interno della parte coassiale 44
si innalza all’interno del contenitore (43) ed è legato in maniera conduttiva con la rispettiva bobina 100, 101,
102, 103, per esempio attraverso una vite.
Per mezzo di apparecchi conformi all’invenzione è anche possibile realizzare una desalinizzazione
delle opere murarie.
Si è dimostrato che durante il processo di deumidificazione i sali dell’intonaco presenti nelle
murature (nitrato, solfato, cloruro, carbonato), o meglio negli affreschi in pittura, migrano. Per evitare ciò è
possibile trasportare verso il basso, con gli stessi generi di apparecchi per la deumidificazione, lavorando
soltanto però con altre frequenze, le molecole di sale (disciolte) attraverso campi dipendenti specifici di
frequenza. Il senso dell’avvolgimento del sistema delle bobine è in questo sinistrorso, contrario agli
apparecchi per deumidificare.
Se nella deumidificazione vengono utilizzati raggi istantanei (Fig. 1) R1 di 10,5 cm o di un multiplo
di questo, sono applicabili negli apparecchi di desalinizzazione rispettivamente ai raggi diversi a quattro
frequenze raggi istantanei di 20, 5cm, 31,3 cm, 15,6 cm e 23,4 cm. Sono possibili delle tolleranze
nell’ordine di grandezza.
In presenza di sali nei materiali capillari vengono prima di tutto collocati gli apparecchi di
desalinizzazione, che dopo circa 2-6 mesi vengono tolti e sostituiti con quelli contro l’umidità.
Le bobine a spirale conformi ai raggi istantanei indicati sopra possono essere disposte in un involucro una
sopra l’altra, così che nasca una apparecchio unito e che corrisponda alle 4 frequenze.
Un simile strumento è schematizzato nella Fig. 10. In un unico involucro (50) sono disposte una
sopra l’altra quattro bobine 201, 202, 203, 204, i cui raggi momentanei corrispondono ai raggi sopra indicati.
Per i sali di altra natura possono essere utilizzati altri raggi o meglio bobine supplementari con altri raggi.
Nell’ambito dell’invenzione sono possibili molteplici modifiche. Anche i campi applicativi per
l’apparecchio sono molteplici: in particolare è anche possibile l’impiego per la vaporizzazione delle zone
geopatogene. In futuro sarà possibile per mezzo di strumenti conformi all’invenzione sciogliere gli stati
nebbiosi, facendo muovere verso l’alto le gocce che formano la nebbia.
Pretesa del brevetto
27 Apparecchio per il trasporto dell’umidità o dei sali, per esempio per la deumidificazione dei muri,
con almeno un conduttore elettrico a spirale attorno ad una bobina, disposto in un involucro, in
cui la curvatura diametrale della bobina diviene sempre più piccola, caratterizzata dal fatto che la
distanza delle curvature di una bobina a spirale o a spirale conica (100, 101, 102, 103, 105, 106,
200, 201, 202, 203, 204) diventa ad ogni giro completo sempre più piccolo verso l’interno
dall’asse della bobina dal 40% al 60% rispetto alla distanza precedente.
28 Apparecchio secondo la pretesa 1 caratterizzato dal fatto, che un involucro circondato da una bobina
(100) è schermato elettronicamente.
29 Apparecchio secondo la pretesa 1 e 2, caratterizzato dal fatto che per la formazione di bobine spirali
multiple (2, 105, 106) almeno due, preferibilmente tre bobine avvolte nello stesso senso di direzione
(101, 102, 103), possiedono uno stesso punto finale interno e sono ordinate secondo lo stesso grado
di avvolgimento.
30 Apparecchio secondo a una delle pretese dall’1 al 3, caratterizzato dal fatto che, due bobine spirali
multiple avvolte in senso contrario sono ordinate su un lato di una lastra, lamina isolante e tenuta a
distanza al di sopra da almeno un’altra bobina a spirale multipla (2), che è legata centralmente in
maniera elettrica conduttiva con una delle bobine a spirale multipla (105, 106) poste sotto.
31 Apparecchio secondo la pretesa 4 caratterizzato dal fatto che in un angolo (ß) tra il 70° e 86° verso
bobine a spirale multipla, un numero di quantità di ulteriori singole bobine a spirale (100), che sono
legate centralmente con le bobine multiple a forma di spirale (2) che sono sopra.
32 Apparecchio in conformità alla pretesa 1 o 2 caratterizzato dal fatto che al di sopra di una bobina a
forma di spirale, posta preferibilmente in maniera orizzontale è disposto un conduttore coassiale
centrale (15a, 15b), in cui sia la bobina spirale multipla (1) sia la bobina cilindrica (11) sono
collegate in maniera conduttiva con il conduttore interno (15a) del conduttore coassiale e inoltre
sono disposte in unn circuito in serie almeno due bobine cilindriche (12) nell’angolo di livello della
bobina spirale multipla (1), di cui un’estremità è legata con il conduttore interno (15°) e un’altra
estremità è legata con il conduttore esterno (15b) del conduttore coassiale.
33 Apparecchio secondo la pretesa 6 caratterizzato dal fatto che almeno due coppie di fili metallici che
corrono paralleli e isolati l’uno dall’altro sono collegati con l’estremità finale del conduttore
coassiale, i quali sono guidati attraverso il punto centrale delle bobine cilindriche(12) e
preferibilmente sono schermate elettronicamente.
34 Apparecchio secondo le pretese 6 o 7 caratterizzato dal fatto che una certa antenna ad asta (17) è
disposta come conduttore coassiale per l’impiego nel terreno, il cui conduttore interno è collegato in
maniera conduttiva con la bobina a forma di spirale.
35 Apparecchio secondo la pretesa 8 caratterizzato dal fatto che nell’alimentatore dell’antenna ad asta
(17) per la bobina a forma di spirale (1) oppure tra l’interno e l’esterno del conduttore coassiale (15a,
15b) è disposto un resistore regolabile (19, 19a).
36 Apparecchio secondo le pretese dalla 6 fino alla 9, caratterizzato dal fatto che sotto la bobina a
spirale multipla (1) e la bobina cilindrica (11) è montato/applicato un disco in alluminio o rame, il
quale è collegato in maniera conduttiva con il conduttore esterno del conduttore coassiale.
37 Apparecchio secondo la pretesa 1 o 2 per la desalinizzazione caratterizzato dal fatto che le bobine
spirali multiple (201, 202, 203, 204) disposte con diametri di curvatura diversi una sopra l’altra a
debita distanza, le quali corrispondono alle frequenze dei sali da allontanare.
38 Apparecchio secondo la pretesa 1 caratterizzato dal fatto che una bobina spirale (100) è collegata ad
un convertitore (36) per la trasformazione dell’energia elettromagnetica in gravomagnetica, che
presenta un contenitore (43), nel quale una lastra (42) legata ad una fonte di energia sconosciuta è
disposta a distanza dall’estremità del conduttore interno del conduttore coassiale (44), il quale è
collegato con la bobina a spirale (100) posta fuori del contenitore (43).
39 Apparecchio secondo la pretesa 12 caratterizzato dal fatto che il conduttore interno della parte
coassiale penetra nella cavità del contenitore (43), in cui è disposto un disco di rame o di alluminio
(45) tra il contenitore (43) e la bobina spirale (100)