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TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE E enti Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media Settimanale - Anno 5 N ° 25 Lunedì 11 giugno 2012 TURISMO Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media ■■ OPPORTUNITÀ / L’Italia si annuncia tra le principali destinazioni dei turisti internazionali I flussi turistici, del resto, non mancheranno: lo annunciano l’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto) e i mag- giori centri di ricerca e di ana- lisi internazionali. Dunque il sud dell’Italia dovrà darsi da fare per catturarne una parte. Le previsioni dicono che nel 2030 il turismo mondiale sarà S e Croazia, Albania e Ma- rocco continueranno la loro battaglia sul fronte dei prezzi concorrenziali, l’offer- ta turistica del sud Italia non potrà puntare solo su “sole e mare” ma dovrà valorizzare anche le città d’arte, i piccoli borghi e le attrattive enoga- stronomiche. superiore al miliardo e mezzo di unità. Restando ancora per un attimo a livello globale si stimano 1,2 miliardi di arri- vi nel 2015 e 1,9 miliardi nel 2030 (+3,4% medio annuo tra 2015 e 2030). In questo contesto l’Italia si annuncia tra le principali destinazioni dei turisti inter- nazionali (rispettivamente 45 milioni nel 2015 e 58 milioni nel 2030). E se si pensa che, nell’ambito dello scenario tu- ristico italiano, le sette regioni del sud valgono quasi 1/3 del territorio nazionale e che di- spongono di un patrimonio ambientale e storico-culturale di primaria importanza, gli obiettivi su cui puntare per valorizzare l’offerta non man- cano. Se da una parte persistono fattori di fragilità (come in- frastrutture e trasporti non ancora a livello di nazioni più sviluppate) è anche vero che la varietà dell’offerta del- le regioni del Sud permette- rebbe di destagionalizzare l’offerta al di là del periodo estivo. Basti pensare ai centri storici di medie e piccole dimensio- ni, alla natura incontamina- ta di alcuni ambienti come alle possibilità di escursioni offerte da tutta la dorsale ap- penninica, con opportunità di attrattive dal punto di vi- sta paleontologico e speleo- logico. Tutte voci che, ancora oggi, rivestono un’importan- za ancora marginale. Tra le regioni più attive nella pro- mozione spicca la Calabria con il “Piano Strategico di Marketing Turistico” per il triennio 2010-2012. Il lavoro - volto a migliorare l’accoglienza e l’offerta turi- stica sul territorio - puntava e punta a fare conoscere la regione anche ai turisti cinesi, brasiliani e russi, giusto per fare qualche nome tra i mag- giori stakeholder. L’attività di promozione è af- fidata a iniziative mirate di marketing e comunicazione direttamente nelle nazioni interessare oppure con la partecipazione a fiere; wor- kshop; azioni dirette su in- termediari. Le macro aree individuate dall’Assessorato al Turismo della Regione Calabria sono illustrate nel riquadro sotto. E i risultati non sono mancati. Infatti risultano in aumento i pernottamenti dei turisti stra- nieri nella regione (nel 2009 +8,3% sull’anno precedente). Scendendo nel dettaglio delle province la situazione è for- temente mutevole: il positivo dato regionale è sostanzial- mente riconducibile alla no- tevole performance della pro- vincia di Crotone (+310,5%) che, però, rappresenta solo il 10,6% del dato regionale complessivo. Su livelli net- tamente inferiori, invece, si attestano le variazioni delle altre province: Catanzaro -33,3%, Vibo Valentia -27%, Reggio Calabria +5,7%, Co- senza +23,9%. Andare oltre l’offerta “sole e mare” Valorizzare città d’arte, i piccoli borghi e le attrattive enogastronomiche L’offerta turistica in cinque punti: 1. Turismo balneare; 2. Turismo culturale – religioso; 3. Turismo eno–gastronomico; 4. Turismo naturalistico – sport; 5. Turismo termale e sociale. © Mi.Ti. - Fotolia.com

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TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E entiAttività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

Settimanale - Anno 5 N° 25 Lunedì 11 giugno 2012

turismo

Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

■■■ OPPORTUNITÀ / L’Italia si annuncia tra le principali destinazioni dei turisti internazionali

I flussi turistici, del resto, non mancheranno: lo annunciano l’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto) e i mag-giori centri di ricerca e di ana-lisi internazionali. Dunque il sud dell’Italia dovrà darsi da fare per catturarne una parte. Le previsioni dicono che nel 2030 il turismo mondiale sarà

Se Croazia, Albania e Ma-rocco continueranno la

loro battaglia sul fronte dei prezzi concorrenziali, l’offer-ta turistica del sud Italia non potrà puntare solo su “sole e mare” ma dovrà valorizzare anche le città d’arte, i piccoli borghi e le attrattive enoga-stronomiche.

superiore al miliardo e mezzo di unità. Restando ancora per un attimo a livello globale si stimano 1,2 miliardi di arri-vi nel 2015 e 1,9 miliardi nel 2030 (+3,4% medio annuo tra 2015 e 2030). In questo contesto l’Italia si annuncia tra le principali destinazioni dei turisti inter-

nazionali (rispettivamente 45 milioni nel 2015 e 58 milioni nel 2030). E se si pensa che, nell’ambito dello scenario tu-ristico italiano, le sette regioni del sud valgono quasi 1/3 del territorio nazionale e che di-spongono di un patrimonio ambientale e storico-culturale di primaria importanza, gli

obiettivi su cui puntare per valorizzare l’offerta non man-cano. Se da una parte persistono fattori di fragilità (come in-frastrutture e trasporti non ancora a livello di nazioni più sviluppate) è anche vero che la varietà dell’offerta del-le regioni del Sud permette-rebbe di destagionalizzare l’offerta al di là del periodo estivo. Basti pensare ai centri storici di medie e piccole dimensio-ni, alla natura incontamina-ta di alcuni ambienti come alle possibilità di escursioni offerte da tutta la dorsale ap-penninica, con opportunità di attrattive dal punto di vi-sta paleontologico e speleo-logico. Tutte voci che, ancora oggi, rivestono un’importan-za ancora marginale. Tra le regioni più attive nella pro-mozione spicca la Calabria con il “Piano Strategico di Marketing Turistico” per il triennio 2010-2012.Il lavoro - volto a migliorare l’accoglienza e l’offerta turi-stica sul territorio - puntava e punta a fare conoscere la regione anche ai turisti cinesi, brasiliani e russi, giusto per fare qualche nome tra i mag-giori stakeholder.L’attività di promozione è af-fidata a iniziative mirate di marketing e comunicazione direttamente nelle nazioni interessare oppure con la partecipazione a fiere; wor-kshop; azioni dirette su in-

termediari. Le macro aree individuate dall’Assessorato al Turismo della Regione Calabria sono illustrate nel riquadro sotto.E i risultati non sono mancati. Infatti risultano in aumento i pernottamenti dei turisti stra-nieri nella regione (nel 2009 +8,3% sull’anno precedente). Scendendo nel dettaglio delle province la situazione è for-temente mutevole: il positivo dato regionale è sostanzial-mente riconducibile alla no-tevole performance della pro-vincia di Crotone (+310,5%) che, però, rappresenta solo il 10,6% del dato regionale complessivo. Su livelli net-tamente inferiori, invece, si attestano le variazioni delle altre province: Catanzaro -33,3%, Vibo Valentia -27%, Reggio Calabria +5,7%, Co-senza +23,9%.

Andare oltre l’offerta “sole e mare”Valorizzare città d’arte, i piccoli borghi e le attrattive enogastronomiche

L’offerta turistica in cinque punti:

1.Turismobalneare;2.Turismoculturale

–religioso;3.Turismo eno–gastronomico;4.Turismonaturalistico

–sport;5.Turismotermale

esociale.

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La splendida vista del Golfo di Castellamare

2 TurismoEventi

Lunedì 11 giugno 2012

Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano

Attività editoriale a cura de: Stampatori:ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano;Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq);Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 - 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr);

Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo);Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi);Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs);

Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005

DIN NEWSLETTERSettimanale - Anno 5 - Numero 25 Lunedì 11 giugno 2012

Direttore responsabile: Donatella Treu

TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E enti

Autenticità e bellezza rendono indimenticabile il soggiorno, penetrando nella dimensione affascinante di una storia

millenaria, nella semplicità di gesti e culture.Dalle coste all’entroterra c’è sempre un buon motivo per la-sciarsi trasportare dall’energia calabra. Eventi e manifestazioni popolari accendono i riflettori per tutto l’anno: dal Peperonci-no Jazz Festival, che d’estate anima i borghi più caratteristici dell’area più a nord, alle feste popolari religiose cariche di pa-thos come i “Vattienti” più a sud. Diverse opportunità ricettive per tutti i gusti, la gastronomia è il valore aggiunto nella co-struzione del prodotto “Calabria”. Il ricettario calabrese è ben bilanciato: si trovano nella giusta proporzione piatti di carni, verdure - particolarmente apprezzata la melanzana - e pesce. È la Patria del peperoncino rosso più piccante di tutta l’Ita-lia, apprezzato anche su alcune varietà di gelato. Protagonisti principali del desco calabro sono la pasta fatta in casa, le carni di capretto e maiale preparate e cotte secondo antiche ricette tramandate dai Greci, particolari piatti di pesce che nella pro-vincia reggina hanno come primi attori pesce spada, baccalà o stocco. L’ospitalità raffina e fonde armonicamente sapori, arti e tradizioni, all’interno di un caleidoscopio culturale e natu-rale meraviglioso. La ricca biodiversità con l’istituzione dei tre Parchi Nazionali, dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, di riserve bioenergetiche, rende il territorio interessante per paesaggi ed ecosistemi. Spiagge, canyon, montagne, pianure, altopiani, la ricca flora e la numerosa fauna - sia montana che marina - favoriscono la crescita di attività legate al turismo na-turalistico e d’avventura, ad ogni disciplina sportiva open door.

■■■ SICILIA / Città del Mare è il più grande Hotel Village dell’isola

■■■ CALABRIA / Regione e Dipartimento del Turismo impegnati a promuovere le bellezze locali

Un’offerta multipla di servizi

Terra ricca di arte, cultura e sapori

La struttura dispone di 800 camere in 21 palazzine immerse nel verde con vista mare

Innovazione grazie al nuovo sito internet e alla App dedicata ai turisti. Per vivere al meglio le realtà del territorio e il suggestivo e incontaminato patrimonio naturale

Adagiato sulla punta nord ovest della Sicilia e im-

merso in un rigoglioso parco naturale di 27 ettari, ombreg-giato da piante mediterranee ed esotiche, Città del Mare è il più grande Hotel Village della Sicilia. La struttura, dalla qua-le si gode lo splendido pano-rama offerto dal Golfo di Ca-stellammare, si distingue per un’ampia varietà di servizi. Il villaggio dispone di 800 came-re in 21 palazzine immerse nel verde e realizzate a più piani digradanti. Comodamente ac-cessibili, tutte le camere sono orientate verso il mare e sono dotate di terrazzo o balcone arredato. Due le formule di soggiorno previste. Con For-

Arte, cultura, storia seco-lare, folclore e sapori,

un mix che delinea il fascino di una bellissima regione: la Calabria. “Turismo come piattaforma determinante per il rilancio dell’economia calabrese - ha sottolineato il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti -. L’im-pegno della Regione e del Dipartimento del Turismo si concentra sulla promozione della conoscenza della Cala-bria per intercettare i flussi in entrata nel nostro Paese non solo durante la stagione estiva. I turisti avranno così l’opportunità di conoscere e ammirare la bellezza di Reg-gio Calabria, con il suo lungo-mare affacciato sullo Stretto di Messina e soprannominato da Gabriele D’Annunzio “il più bel chilometro d’Italia”, o

mula Village gli ospiti possono accedere al Ristorante Le Isole che offre cucina regionale, na-zionale e internazionale; servi-zio buffet con primi e secondi piatti caldi e freddi a scelta di antipasti, formaggi, insalate e dessert.Nei periodi più caldi è possi-bile consumare i pasti anche al ristorante Grill che propo-ne le sue specialità di carne e pesce alla griglia. La Formula Village Plus, permette invece agli ospiti di accedere al Ri-storante Belvedere che offre cucina internazionale e piatti tipici della tradizione culina-ria siciliana. Prima colazione a buffet, pranzo e cena con il menù del giorno servito al ta-

volo, completato da un buffet di antipasti, contorni freddi, insalate, formaggi e dessert. Le bevande, inclusi i vini i bian-chi e rossi della casa, sono li-beramente fruibili.La costa prospicente Città del Mare consente di sceglie-re tra il lido roccioso, offerto dal Pontone attrezzato per la balneazione con piazzali sola-rium dai quali si accede a una piccola caletta, o la sabbia del-la spiaggia attrezzata riservata. Entrambi sono facilmente rag-giungibili grazie a una navetta gratuita. Il villaggio dispone anche di tre piscine: quella Olimpioni-ca, riscaldata, è circondata da ampi solarium e da terrazze

che si affacciano sul Golfo di Castellammare. Grazie ai suoi 50 metri regolamentari può ospitare squadre in trasferta o gare federali; la piscina Lago

dei Fiori è invece più adatta a famiglie e bambini, per fare vivere momenti unici di diver-timento; la Piscina del Golfo situata su una delle più bel-le terrazze dell’Hotel Village Città del Mare, è formata da 3 piscine su livelli diversi con idromassaggio e waterfall per bagni in assoluto relax.Per chi ama l’acqua e il diver-timento, il Toboggan è un’at-tività imperdibile: 4 serie di scivoli attraverso 3 piscine di collegamento portano fino a mare. Sono oltre 20 le discipline sportive che possono esse-re praticate per esprimere la propria voglia di sport o ri-trovare il perfetto equilibrio psicofisico. Tra queste citiamo vela, windsurf, canoa, surf, acquagym, immersione su-bacquea, volley, basket, ping pong, fit box, tiro con l’arco, tennis, calcio a 5, minigolf, to-tal body, yoga e shiatsu.Per rilassarsi e respirare il pro-fumo del mare o per fare due chiacchere con gli amici, Città

del Mare mette inoltre a dispo-sizione dei propri ospiti bar, pizzerie e una gelateria. A ciò si unisce un Centro Benessere, gestito direttamente dall’Hotel Village, dove usufruire di mas-saggi e trattamenti. L’équipe di animazione orga-nizza durante tutta la stagione propone una variegata offerta di attività di intrattenimento. Ogni sera si può scegliere tra un’offerta multipla di intratte-nimenti serali per tutti i gusti, che spazia contemporanea-mente dal musical al cabaret, dalla musica dal vivo al ballo a tema.Il programma serale alterna, giochi con coinvolgimento del pubblico, a serate a tema e a spettacoli, in cui spesso sono protagonisti gli ospiti. Inoltre, i nottambuli possono approfit-tare dei balli di gruppo e della discoteca che animano le sera-te estive.Tutta la stagione funziona un Mini Club con animazione e assistenza specifica per bam-bini da 3 a 12 anni. Nei mesi di luglio e agosto è attivo anche lo Young Club, con animazio-ne e programmi dedicati ai ra-gazzi da 13 a 17 anni.All’interno del villaggio è pre-sente un sentiero natura, un percorso di 1 chilometro, tra rupi scoscese e circa 300 spe-cie di piante spontanee e rare, tipiche della vegetazione della macchia mediterranea. Il vil-laggio dispone di copertura Wi-fi con accesso gratuito.Per maggiori informazioni chiamare il numero visitare il sito www.cittadelmare.it.

le riviere Bandiere Blu di Ca-riati, Amendolara, Ciro’ Ma-rina, Roccella Jonica e Marina di Gioiosa Jonica. Senza di-menticare le suggestive Scilla e Tropea, Isola Capo Rizzuto con la sua riserva marina, le bellezze dell’entroterra con Cosenza e i tre parchi di Sila, Aspromonte e Pollino. Nel contesto del rilancio si inqua-

drano importanti operazioni sul piano culturale, dalla ri-chiesta all’Unesco per il rico-noscimento di alcuni siti co-me “patrimoni dell’umanità”, alla prossima riapertura del Museo Nazionale di Reggio Calabria che ospita importan-ti reperti della Magna Grecia, dal Kouros alle teste in bron-zo del Filosofo e di Basilea

Proposte turistiche per tutte le esigenze

fino ai ben più famosi Bronzi di Riace”. Ha continuato il governa-tore: “La Calabria è anche artigianato, cultura del ci-bo. In quest’ottica abbiamo ridisegnato la programma-zione, in modo da orientare le scelte di enti e iniziative private, avvalendoci anche dell’innovazione tecnologi-ca (un nuovo sito internet www.turiscalabria.it e la App “VisitCalabria” per iphone e ipad). È importante far cre-scere le presenze straniere sul territorio; già nella sta-gione 2011 abbiamo registra-to un importante incremento del 15,7%, il dato migliore degli ultimi dodici anni. Il turismo enogastronomico è un altro elemento su cui intendiamo investire, una buona parte dell’economia calabrese è legata a prodot-ti tipici davvero originali: peperoncino, bergamotto, “mustica” della costa ionica (il “caviale del Sud” ovvero la sardella neonata), numerose qualità di vini doc. La nostra è una terra dalle emozioni uniche”.

Il governatore Giuseppe Scopelliti con l’ambasciatore d’Italia a Mosca, Zanardi Landi, in visita allo stand della Calabria alla fiera internazionale del turismo (Mitt)© Attilio Morabito

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Turismo 3EventiLunedì 11 giugno 2012

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4 TurismoEventi

Lunedì 11 giugno 2012

La Germania si conferma il Paese che alimenta il volume maggiore delle entrate, pari al

16,7% del totale

stra civiltà contadina” affer-ma l’assessore alla Cultura, Giovanni Lentini. Ma l’iden-tità della Provincia sta anche nelle testimonianze bizantine, nei vicoli dei centri storici do-ve è ancora forte il “profumo” di un’atavica cultura popola-re, nei palazzi signorili, nelle tante manifestazioni della religiosità cristiana, nella incredibile resistenza della cultura arbereshe, eredità di nobili tradizioni storiche che rimandano ad una delle epo-che in cui qui si sono incon-trati e miscelati etnie, valori, usi, stili.“Siamo una terra di attese, di bellezza e di pazienza, da sempre ponte di collega-mento e di comunicazione tra mondi diversi - continua Lentini -. Siamo terra di terre, anime in viaggio, voci e suoni che affiorano nei vicoli di su-ghi millenari, parole, saperi, colori, odori, luci e oscurità, musiche e cantilene. Siamo il mare di Ulisse, che vive per il ritorno, il mare dove viene trasportata l’illusione e la spe-ranza, dove l’identità è mobile perché frutto di una contami-nazione errante di persone, storie, linguaggi espressivi”.

Rispetto all’andamento dell’economia mondiale, il setto-re alberghiero italiano chiude il 2011 con dati in con-

trotendenza. Infatti, le presenze turistiche sono aumentate del 2,3% (fonte Federalberghi), valore che è frutto di due trend ben distinti: in crescita sostenuta quello degli stranieri (+5,3%) più modesto quello degli italiani (+0,3%). Nel 2011, inoltre, il settore è riuscito a frenare l’emorragia di occupati, chiudendo con un saldo tra lavoratori a tempo indetermi-nato e a tempo determinato leggermente negativo, pari a un -0,3%.Secondo Banca d’Italia nel decennio 2000/2010 l’occupazio-ne nel turismo è cresciuta del 28,9%, a fronte di un calo del 7,8% degli addetti nell’industria. Infine, va detto che la struttura turistica nazionale è tra le più recettive in Europa: in termini di posti letto detiene una quota del 16,6% (dati 2010, fonte Ciset-Banca d’Italia), che la pone in seconda posizione dopo la Francia (che è oltre il 20%), ma ben al di sopra di Spagna e Germania (entrambe con quote vicine al 12%).

La situazione alberghiera

■■■ CROTONE / La Provincia è impegnata a costruire il futuro sulle tracce del passato

■■■ ANALISI / Il rapporto Ciset-Banca d’Italia evidenzia una significativa crescita di turisti internazionali

Un tuffo nella natura tra storia e mito

Nel 2011 trend in crescita per il turismo italiano

La Provincia di Crotone ha uno straordinario patrimo-nio ambientale, archeologico e paesaggistico. Essa ospita la più grande area marina protetta d’Europa ed è attra-versata da un fiume, il Neto, la cui foce è stata dichiarata zona di protezione specia-le per la presenza di specie faunistiche e floreali di parti-colare pregio. Non da meno, una parte del suo territorio ricade nel Parco Nazionale della Sila. Non sono molte in Europa le regioni che possono offrire un sistema ambientale in cui, dal mare ai fiumi alla monta-gna, ci sia un regime così am-pio di riserva e di protezione.“L’Area Marina Protetta ‘Ca-po Rizzuto’ è la nostra perga-mena di laurea - commenta Lentini -. Amata e conosciuta per il suo straordinario valore naturalistico e paesaggistico, essa ha compiuto venti anni”. Poteva essere una delle tante

scommesse perse di questa terra, invece è diventata una splendida realtà. I suoi fon-dali sono un vero e proprio scrigno di bellezza inconta-minata, una sontuosa esibi-zione di sfrontata purezza.Accanto a questo mare, sulle coste e sulle pianure, nei vil-laggi e sulle colline, la storia ha lasciato memoria indele-bile di un passato che è stato parte importante dell’evolu-zione culturale e spirituale dell’umanità. “Su questa realtà vogliamo costruire un progetto di fu-turo in cui cultura della ri-cerca, tutela e valorizzazione siano il binario lungo il quale cammina una produzione di beni materiali e immateriali che, attualizzando la cultura del passato, coniugando l’an-tico col moderno, sperimenta nuove leve del sapere e pro-pone la strada per un rinno-vato protagonismo territoria-le” conclude Lentini.

Il territorio ospita la più grande area marina protetta d’Europa

I visitatori stranieri nel complesso hanno speso 30,891 miliardi di euro, pari a un incremento del 5,6%

La Provincia di Crotone, nota anche in passato

con il nome di Marchesato, è la mitica terra di Pitagora e della scuola pitagorica, sede di una famosissima scuola medica dell’antichità e patria di Milone, uno dei più grandi atleti della storia delle Olim-piadi antiche. Una terra che, ricchissima di testimonianze della Magna Grecia, è stata

la sede di una delle più cele-brate pagine della civiltà clas-sica ma anche il luogo di una straordinaria narrazione della civiltà del pane, dell’olio e del vino, rappresentata dai volti della fatica, ma anche dalla memoria di stili di vita, di costumi, di feste, di apparte-nenza alle epoche della storia secondo i modi, la cultura, l’arcaica poesia di un’epopea

rurale che ha conosciuto la sofferenza e la povertà, ma pure il dono della fierezza, della solidarietà, della sempli-cità fatta di amore, religiosità, devozione, amicizia. “Un viaggio attraverso i no-stri unici e affascinanti luoghi ci porta a incontrare gli anti-chi tratturi, le torri e i castelli, il mare ‘greco’ e il fiume che ha segnato la valle della no-

Il Castello di Crotone

Terra ricca di antiche testimonianze greche

Da qualche anno il mer-cato del turismo in Italia

ha subito significativi cam-biamenti. Il persistere della crisi internazionale e l’utiliz-zo sempre più diffuso di In-ternet hanno spinto i turisti a cambiare in parte le loro abitudini, grazie anche ai voli

low cost. Per questo l’offerta nazionale oggi deve riorga-nizzarsi e strutturarsi per es-sere più appeal rispetto alla concorrenza di nazioni come Francia e Spagna, dal mo-mento che le vacanze, in me-dia, sono anche diventate più corte (4,3 giorni di durata).

Nel 2011 il nostro Paese ha visto proseguire il trend di crescita dei turisti internazio-nali, che nel complesso hanno speso 30,891 miliardi di euro (fonte Ciset-Banca d’Italia), pari a un incremento del 5,6% rispetto al 2010, men-tre i turisti italiani all’estero hanno speso 20,583 miliar-di (+0,8%). Tutto questo ha comportato un attivo netto della bilancia turistica dei pa-gamenti in Italia pari a 10,308 miliardi conto gli 8,841 mi-liardi dell’anno precedente.Analizzando più in dettaglio i dati relativi alla spesa dei tu-risti internazionali, è emerso che Sud e Isole è l’area geogra-fica che ha conseguito l’incre-mento maggiore, pari al 6,2%, seguita dal Centro (+5,7%), il Nord-Ovest (+4,9%) e il Nord-Est (+4,45). In termini di valori assoluti, tuttavia, la ricchezza prodotta dal turi-smo si concentra in cinque regioni (Veneto, Toscana, Lazio, Lombardia ed Emilia Romana) che da sole rappre-sentano quasi il 68,5% della spesa totale dei 30,891 mi-liardi prima citati e il 61,7% del valore aggiunto turistico, a fronte di una quota pari

al 13% registrata da tutto il Mezzogiorno.Roma è da sempre la Pro-vincia più visitata dai turisti esteri (con un valore di 5,255 miliardi) in aumento del 4,8% sul 2010, seguita da Milano (spesa complessiva di 2,823 miliardi pari a un +3,8%),

Venezia (2,619 miliardi, +13,4%), Firenze (1,965 mi-liardi, +7%), Verona (1,231 miliardi, +6,9%). In calo, in-vece, Napoli con 908 milioni e un -2,6%. Analizzando i Paesi d’origine dei turisti, al primo posto si conferma la Germania, che

alimenta il volume maggiore delle entrate, pari al 16,7% del totale, in crescita dell’11,8% rispetto all’anno preceden-te. In aumento significativo anche altre nazioni come Olanda (+18%), Stati Uniti (+12,1%), Francia (+5,2%) e Regno Unito (+3,9%). La spe-sa media giornaliera è stata calcolata sui 94 euro nel 2011. Alto è stato il punteggio di gradimento ottenuto dal no-stro Paese: 8,47 (su una scala da 1-10). I punteggi più alti sono stati quelli ottenuti da città d’arte (8,89) e paesaggio e ambiente (8,75).In compenso, come prima evidenziato, gli italiani hanno frenato i loro viaggi all’este-ro (+0,8% rispetto al 2010), scegliendo tuttavia in preva-lenza viaggi nel Regno Unito (+15%), Spagna (+14,3%), Cina (+13,4%) e Stati Uniti (+10,3%). In calo le mete ver-so Grecia (-15,6%), Austria (-11,8%), Francia (-11,8%) e Germania (-10,9%). Per gli italiani la spesa media gior-naliera è rimasta stabile negli ultimi anni sugli 85 euro a persona.

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Organizzazione produttoriovini-caprini della Calabria

Iniziativa realizzata con il contributodella Regione Calabria

Latte 100% italianoGarantito dall’Associazione

italiana Allevatori

Turismo 5EventiLunedì 11 giugno 2012

■■■ PALERMO / Nel 2011 è aumentato il turismo crocieristico

■■■ BORGO DI FIUZZI / È l’ultimo nato del gruppo Italiana Hotels & Resort

Nuovi progetti per l’area portuale

Servizi e accoglienza di alto livello

In programma interventi di modernizzazione per migliorare i servizi

La nuova struttura di Praia a Mare ha una capienza di 900 posti letto

La Sicilia si presenta geogra-ficamente come una vera

“piattaforma” posizionata lun-go le principali direttrici cro-cieristiche, dall’Italia verso il Maghreb, da Francia e Spagna verso il Mediterraneo orientale e lungo i flussi che raggiungo-no l’Adriatico. Inoltre, il ter-ritorio offre svariati luoghi di alto interesse artistico e cultu-rale. Il mercato guarda con in-teresse al turismo crocieristico in Sicilia e l’incidenza dell’iso-la nel settore nazionale delle crociere è significativamente cresciuta negli ultimi anni e mostra grosse potenzialità.Nel 2008, a Palermo i viag-giatori sono più che triplicati rispetto agli anni precedenti, superando il milione di uni-tà. Dopo il biennio della crisi mondiale, il porto di Paler-mo è tornato a svilupparsi nel 2011 con 250 navi da crociera, contro le 184 del 2010, e quasi

Non teme la crisi il grup-po Italiana Hotels & Re-

sort, e per tutto il 2012 non cesserà il piano di sviluppo dell’azienda italiana. L’ultimo nato, il Borgo di Fiuzzi Resort & Spa a Praia a Mare (Cs), con le sue 350 stanze, per una ca-pienza di oltre 900 posti letto, sta già lavorando parecchio con una serie di convention importanti, un fitto calenda-rio di matrimoni, rinfreschi e cerimonie. Mentre grazie a un grande lavoro svolto nell’inverno dall’ufficio com-merciale, da aprile a ottobre è pronto a ospitare - secondo le stime del gruppo - un totale di ben 80mila ospiti. Il direttore generale, Marco Palermi, non nasconde il suo entusiasmo ed è confidente che “già in un paio di mesi potranno comin-ciare a dedicarsi alle vendite per la stagione 2013”. Situato di fronte all’isola di Dino, il resort, che dispone di un Au-ditorium e anfiteatro in grado di contenere fino a 500 posti, di piscine interne ed esterne con idromassaggi e getti con-trocorrente, 3 ristoranti, 3 bar, wellness & fitness attrezzatissi-mi, è stato scelto come lo sce-nario ideale per le riprese del nuovo film del regista Massi-

600 mila crocieristi (567.049). L’Autorità portuale continua a operare per il potenziamento delle proprie infrastrutture al servizio delle crociere. Infatti, proprio in funzione di nuove esigenze, sta per partire il re- styling della Stazione Marit-tima con un investimento di oltre 28 milioni di euro. Co-struita nel 1950, sarà a breve oggetto di una serie di inter-venti di modernizzazione, volti a migliorare il transito e l’efficienza delle operazioni di imbarco e sbarco dei passegge-ri, a potenziare le misure di si-curezza e controllo e a ottimiz-zare l’accoglienza. Il tutto con l’obiettivo di elevarne la fun-zionalità a un livello di stan-dard contemporaneo, tramite una ridefinizione degli spazi, l’implementazione e la riorga-nizzazione delle strutture e dei servizi di accettazione, attesa, controllo e tecnologia. Parti-

mo Scaglione, “La moglie del sarto”, con Maria Grazia Cu-cinotta. Emilio Polillo, presi-dente del gruppo Italiana Ho-tels & Resort, a sua volta crede molto nel nuovo resort, anche perché si tratta di un progetto a cui è molto affezionato, dal momento che nasce da un’idea di suo padre, successivamente seguita e fortemente voluta da lui stesso. “Mi considero un personaggio tipico del Sud - ha dichiarato Polillo - con la mentalità di una persona che viaggia parecchio, che ama la sua terra e che con le sue for-ze, cerca di farla brillare tra tanti territori stupendi che la

colare attenzione sarà dedicata al potenziamento delle misure previste dalla normativa inter-nazionale in tema di Isps Code e alla realizzazione di un’area shopping. “Si tratta di un pro-getto contemporaneo - spiega Nino Bevilacqua, presidente dell’Autorità portuale di Pa-lermo - che ne ridisegnerà la struttura interna e che si inse-risce in un più ampio interven-to sul waterfront, già avviato la scorsa estate con il recupero dell’antico porto della Cala e con il precedente restauro del Castello a Mare, cuore più an-tico della città e oggi sede del festival estivo “Porto d’Arte”, per un sempre più moderno rapporto tra la città e il porto”. Nel corso del 2012, farà tappa a Palermo anche “Voyages to Antiquity”, la crociera che cir-cumnaviga la Sicilia, destinata a passeggeri appassionati di archeologia.

nostra Italia ci regala”. Un vero e proprio proclama che rende manifesta la passione con cui l’entourage dell’azienda turi-stica svolge il proprio lavoro. Evidentemente non è solo una questione di business, ma an-che il forte desiderio di svilup-pare un servizio di alto livello che riporti queste zone d’Italia ai fasti di un tempo, quando gli aliscafi arrivavano da Capri e da Ischia e portavano a Praia e Maratea i protagonisti della “Bella Vita” a trascorrere un’ estate all’insegna del sole, del mare e del divertimento.Per informazioni e preventivi www.borgodifiuzzi.it.

Uno scorcio del Borgo di Fiuzzi Resort & Spa

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6 TurismoEventi

Lunedì 11 giugno 2012

colo e non come una oppor-tunità. Non poche anche le oggettive difficoltà gestionali: amministrata per 10 anni dal-la Capitaneria di porto la cui attività si limitava alla sorve-glianza, nel 2001 è stata data in gestione al Comune di Fa-vignana, che si è trovato a far fronte a una realtà complessa e difficile. Da un paio d’anni a que-sta parte, però, la gestione dell’Area Marina Protetta è tornata ad investire sul ter-ritorio e sulle sue risorse umane, e a rapportarsi con la comunità locale come

■■■ ISOLE EGADI / I loro fondali hanno una fondamentale importanza ambientale

Il grande polmone verde del Mediterraneo

un’occasione di sviluppo e di crescita economica soste-nibile. “Abbiamo realizzato progetti che hanno coinvolto i pescatori residenti, istituito cooperative di giovani locali che lavorano per l’Area Mari-na Protetta e abbiamo in atto una serie di collaborazioni con i centri di immersione e con gli altri operatori del turi-smo - spiega Donati -. Stiamo creando dei marchi di quali-tà dei servizi con l’emblema dell’Area Marina Protetta e stiamo portando avanti una serie di operazioni di marke-ting territoriale che rappre-

sentano per gli operatori lo-cali una grande opportunità”.Le Egadi sono meta di un tu-rismo molto importante, con picchi di presenze annuali che superano il milione di perso-ne. È un turismo che proviene prevalentemente dai centri urbani siciliani più vicini e che prevede escursioni gior-naliere dal mattino alla sera. Oltre a questo flusso di turi-smo balneare quotidiano c’è poi la villeggiatura vera e pro-pria che coinvolge prevalen-temente le grandi città d’Italia del Centro/Nord e il turismo straniero. Questo è un turi-smo completamente diverso, di fascia più alta, che sceglie le Egadi per le opportunità legate ai beni architettonici e storici (a Favignana, ad esem-pio, c’è lo stabilimento della Tonnara Florio che ora è un museo di archeologia indu-striale di grande pregio) per il mare cristallino ma anche per il fatto che sono un’Area Protetta. Se è vero che qui gli operatori lavorano per soli 2 o 3 mesi l’anno, questo turismo potrebbe essere coinvolto in progetti di destagionalizza-zione, dal momento che an-che la primavera e l’autunno sono stagioni climatiche otti-mali per visitare le isole. “Noi abbiamo tutto l’interes-se a limitare i picchi di pre-senze di ferragosto che con-sumano il territorio e creano un carico turistico che può essere dannoso per l’ambiente e a spalmare le stesse presenze turistiche su un periodo più lungo” conclude Donati.

L’Area Marina Protetta, la più importante dell’Italia, dal 2001 è gestita dal Comune di Favignana

■■■ NAPOLI / Nel 1995 è stato istituito il Parco nazionale del Vesuvio ■■■ BANDIERE BLU / Dati positivi dall’Osservatorio nazionale del turismo

Uno scrigno di biodiversità naturale Migliorano le regioni del SudTra i progetti futuri, iniziative a supporto del turismo e dell’agricoltura Alto livello qualitativo dei servizi offerti con strutture fortemente specializzate

Tutela e protezione del-la natura in termini di

sviluppo sostenibile, valo-rizzazione delle aree protette nell’ottica di dare slancio an-che al territorio, ma soprattut-to sfide importanti e strategie rivolte alla massima conser-vazione della biodiversità na-turale e culturale. Insomma, piena salvaguardia dell’identi-tà dell’area. Quando si parla del Parco na-zionale del Vesuvio non ci si riferisce solo a uno dei polmo-ni verdi più belli e suggestivi del Mezzogiorno. È tra i più piccoli nel Belpaese, non rag-giungendo i 9mila ettari di su-perficie, ma a ridosso dell’area metropolitana di Napoli che è la più densamente popolata d’Italia, con un elevatissimo

Le bandiere blu hanno portato buone notizie

quest’anno per l’Italia meri-dionale: la Campania è mi-gliorata parecchio (insieme alla Sardegna) e ha conquista-to nuove bandiere importanti per far guadagnare posizioni alle località balneari del Mez-zogiorno. Si difende bene an-che l’Abruzzo che, con i suoi 14 vessilli, è al terzo posto in Italia.Al quarto posto la Campa-nia, con 13 località premiate, tra cui Anacapri. New entry 2012 anche la spiaggia di Me-lissa in Calabria (6 bandiere complessivamente), quella di Monopoli in Puglia (10 ban-diere in totale) e di Petacciato in Molise. In Sicilia i ricono-scimenti sono stati cinque, suddivisi tra le province di Messina, Ragusa ed Agrigen-to, indicando un alto livello qualitativo dei servizi offerti e dell’acqua della zona. Per le regioni del Sud si tratta di performance significati-ve, che contribuiscono a raf-forzare l’appeal del turismo balneare, per il quale Puglia, Calabria e Sicilia vantano strutture ricettive fortemente specializzate, come si evince dal recente rapporto dell’Os-

valore territoriale: “Questa piccola superficie è un impor-tante scrigno di biodiversità naturale e culturale, che ha consentito di elevarla al rango di Parco nazionale e Riserva Mab Unesco”, spiega il presi-dente Ugo Leone.Il Parco nazionale del Vesuvio essendo giovane, istituito nel 1995, ha dovuto anzitutto at-traversare una fase di non fa-cile rodaggio. “Tuttavia - con-tinua il presidente -, godendo pure di importanti finanzia-menti europei, in anni passati ha realizzato interessanti ope-re di ingegneria naturalistica e di ripristino e restauro di beni immobili di cui si sono giovati tutti i tredici comuni che rica-dono nell’area Parco. Tra i beni acquisiti e restaurati dal Parco

servatorio nazionale del turi-smo. Gli indicatori che ven-gono presi in considerazione nella classifica delle spiagge riconosciute “bandiere blu”, infatti, sono diversi ed inclu-dono, oltre agli impianti di depurazione e la gestione dei rifiuti, anche la cura degli ar-redi urbani e delle spiagge, la possibilità di accedervi senza limitazioni e il livello qualita-tivo delle acque in cui i turisti faranno il bagno.Stando all’analisi dell’Osser-vatorio, che ha elaborato dati Istat 2010, a guidare la classi-fica dei posti letto per il turi-

vi sono il Palazzo mediceo di Ottaviano, confiscato alla ca-morra e dato in affidamento all’ente che qui vi ha sede, e l’ex stazione di partenza della funicolare dei Fratelli Cook che da Ercolano saliva verso il cratere”. Per il futuro, prevedibilmen-te magro di finanziamenti, si punta in particolare su inizia-tive a supporto del turismo e dell’agricoltura. Proprio il turismo rimane un volano sostanziale per la regione, oltre che per il Parco stesso. “Insieme con l’agricoltura è l’attività dal cui potenziamento ci si atten-de di più - afferma Leone -. L’ente ne stimola lo sviluppo con iniziative che tendono a destagionalizzare e a variare la tradizionale offerta legata alla ascesa al cratere del vulcano dove si recano circa 500mila visitatori ogni anno. Ciò per-ché non va dimenticato che si è in presenza di un’area sensi-bile in quanto protetta da un Parco nazionale e in quanto costituita da un vulcano atti-vo”. A conferma di un polmo-ne naturale e culturale che è al contempo opportunità con-creta di sviluppo e di crescita per l’intero territorio.

smo del mare al Sud è la re-gione Calabria, con oltre 121 mila posti letto, seguita dalla Puglia (73.786) e dalla Cam-pania, con 53.431 posti. In Sicilia, la disponibilità arriva a circa 49 mila unità.Le regioni del Mezzogiorno si conquistano poi posizioni al-te nella classifica delle regioni dal punto di vista della risto-razione: la Campania è quinta con 9.147 ristoranti, la Puglia ottava con 6.385 imprese e la Sicilia nona con 5.466 op-zioni per la ristorazione. La Calabria è 11esima, con 3.506 ristoranti.

Le Isole Egadi, antica co-lonia Fenicia, sono un

territorio di grande valore culturale e storico ma, so-prattutto, ambientale. I loro fondali hanno, infatti, un’im-portanza ambientale straor-dinaria e l’Area Marina Pro-tetta delle Egadi, con i suoi 54mila ettari di superficie, è la riserva marina più impor-tante d’Italia e la più grande d’Europa. Tra le sue peculia-rità, ospita la Prateria di Po-sidonia Oceanica più vasta e meglio conservata del Medi-

terraneo, che rappresenta un habitat ecologico di inestima-bile importanza. “Per analogia, questa area sta all’ambiente marino come la foresta tropicale amazzonica sta all’ambiente emerso - spie-ga il direttore Stefano Donati -. È il grande polmone verde del Mediterraneo, assorbe CO2 e produce ossigeno, per una componente molto impor-tante”. Ospita, inoltre, moltissime specie ittiche che vivono nel Mediterraneo e, non da me-

no, tutela le coste dall’erosione costituendo una barriera alle grandi mareggiate. In queste acque si trovano fondali co-rallini di grande importanza scientifica ma anche di gran-de attrattiva per i subacquei, che possono accedere ai di-versi siti di immersione, tra i più belli di tutt’Italia, solo se accompagnati da diving lo-cali autorizzati. Sono, inoltre, presenti branchi di delfini e le tartarughe marine della spe-cie Caretta Caretta. “Stiamo anche allestendo un Centro Recupero Tartaru-ghe per il soccorso di quegli esemplari che restano impi-gliati nelle reti dei pescatori” afferma Donati. E, non da ultimo, nell’area è tornata a stazionare la foca monaca, la specie protetta più importante del Mediterraneo, assente da oltre 50 anni.L’Area Marina Protetta è stata istituita nel 1991 e, negli anni, ha vissuto stagioni molto tra-vagliate. Concepita da un ambiente ac-cademico-scientifico, istituita a livello centrale a Roma e poi calata dall’alto sul territorio, è stata a lungo vissuta dalla comunità locale come un vin-Veduta dall’alto di Marettimo

Levanzo, cala Dogana

Una veduta del golfo con il Vesuvio sullo sfondo

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Turismo 7EventiLunedì 11 giugno 2012

Regionale dei Monti Picen-tini. Riguardo alla storia e all’ambiente, l’Irpinia ospita antiche fortezze longobarde e normaiale di Loretenne, tra-sformate in palazzi eleganti e maestosi da principi a partire dal Rinascimento fino al se-colo scorso. Sono oltre 70 i

■■■ AVELLINO / L’Ept locale punta a rilanciare il territorio con un’offerta turistica di qualità

lnterventi selettivi e programmati

manieri, le torri ed i borghi fortificati nei quali è anco-ra possibile quasi avvertire l’eco di guerre e saccheggi, ma anche i profumi, i suoni e le voci di corti eleganti e di feste mondane, di artisti e poeti. E così “l’Ept di Avel-lino - afferma l’attuale com-missario straordinario, Lo-redana Conti - ha rinunciato a tracciare itinerari ‘ideali’, piuttosto didascalici e scon-tati, affidando il disegno di un fil-rouge turistico ad una particolarissima narrazione per immagini della provincia avellinese: la mostra ‘I Ca-stelli d’Irpinia’, già presenta-ta nel 2010 a Napoli (Castel Sant’Elmo) e nel marzo scor-so a Roma (Palazzo Firenze)”.La naturale bellezza dei pa-esaggi incontaminati e gli splendidi manieri rendono questo scorcio della Campa-nia una location ideale per rappresentazioni cinemato-grafiche, anche alla luce dei legami che uniscono questa

terra a registi italiani di fama internazionale.Inoltre, l’Irpinia ospita san-tuari di grandissimo valore storico-religioso: dal Set-tecentesco San Gerardo a Majella alla straordinaria Abbazia del Goleto, dalla Cattedrale di Ariano Irpino (che ospita come reliquie alcune spine della corona di Cristo) fino allo splendido Santuario di Montevergine - edificato nel 1119 a Mer-cogliano - dove è possibile ammirare l’antica farmacia, un archivio di 7mila perga-mene ed una biblioteca di 150mila libri; per non parla-re dello splendido belvedere (facilmente raggiungibile gra- zie alla Funicolare, una delle più ripide e rapide d’Europa) dalla cui sommità lo sguar-do spazia dal Vesuvio, dai Golfi di Napoli e di Salerno fino alle Puglie. Cultura che si coniuga con una ricca tra-dizione popolare e ricchezza enogastronomica: la linfa vi- tale per l’economia locale è data dai Vini Dogc (Taura-si, Greco di Tufo, Fianco di Avellino) ed Igt (Irpinia), dagli oli Dop (Irpinia – Col-line dell’Ufita) e dagli ottimi prodotti tipici della monta-gna, tra cui la famosa casta-gna di Montella, con marchio Ipg. Irpinia terra di profumi, saperi e sapori da gustare e da vivere per un turismo di qualità all’interno di mo-derne strutture ricettive, che coniugano la tradizione, la sapienza e la forza di queste terre a misura d’uomo.

L’Irpinia è ricca di luoghi incontaminati, di splendidi castelli e santuari

■■■ CAPO RIZZUTO / La costa dell’Area Marina Protetta è un miracolo della natura

■■■ MESSINA-MILAZZO / Nei due porti cresce il business delle crociere

Il paradiso sopra e sotto il mare

Investimenti per offrire più comfort

Sono 42 chilometri di magnifico litorale tra insenature, promontori, spiagge e scogliere. Fondali ricchissimi di vita, relitti e un entroterra ricco di storia

L’Autorità Portuale sta mettendo in rete tutti gli approdi esistenti

I 42 chilometri di costa dell’Area Marina Pro-

tetta “Capo Rizzuto”, tra i comuni di Crotone e Isola di Capo Rizzuto, sono tra i più rigogliosi del Mediter-raneo. Possono essere vis-suti come meglio si crede: sdraiati a far niente nelle magnifiche spiagge di sabbia rossa, oppure con maschera e snorkel nuotando dalla su-perficie per ammirare i co-lori e la vita sottocosta. Ma, soprattutto, immergendosi nell’esplorazione dei fondali, ricchissimi di vita e di relitti del XVII secolo. Da sottoli-neare che qui vengono anco-ra a nidificare le tartarughe Caretta Caretta.Il tratto di costa è caratteriz-zato da un paesaggio quanto mai vario e affascinate, con un susseguirsi di insenature,

È in costante crescita la vocazione crocieristica

dei porti di Messina e Milaz-zo, entrambi polifunzionali e di competenza dell’Auto-rità Portuale di Messina. I numeri parlano chiaro: nel 2011 il solo porto di Messina ha superato il mezzo milione di crocieristi (500.636), con un incremento del 33,7% rispetto al 2010 (374.441) e di quasi il 100% rispetto al 2009 (253.199), attestandosi tra le principali mete crocie-ristiche italiane.Il positivo trend di presenze delle maggiori compagnie di navigazione è dovuto alle ricchezze turistiche del terri-torio, ma anche alla posizio-ne invidiabile e alle struttu-re. I due porti si estendono, infatti, nel cuore delle due città (Messina con duemila metri lineari di banchine e Milazzo con 1.700), offrendo ai turisti la possibilità di per-correre pochi metri dall’area di sbarco ai siti di interesse storico-culturale.Suggestivo per lo scenario paesaggistico e le narrazio-ni mitologiche, lo Stretto di Messina fa da corollario all’ansa naturale in cui si sviluppa il bacino portuale

promontori, spiagge, sco-gliere e calette che offrono innumerevoli percorsi sopra e sotto il mare. Da Barco Vircillo a Capo Donato, l’intera area si ca-ratterizza per la presenza di otto incantevoli promonto-ri, il primo è quello di Capo Colonna, con il tempio de-dicato alla dea Hera Lacinia. Punta Le Castella, invece, rappresenta l’ultimo baluar-do dell’Area Marina Protetta, con la fortezza di età bizan-tina, il Castello Aragonese, posto sull’isolotto che diede i natali a Ugurk-ali, anche chiamato Uccialì - coman-dante della flotta imperiale di Costantinopoli. Istituita con Decreto mini-steriale del dicembre 1991, e successivo del febbraio 2002, l’Area Marina Protetta

cittadino. Proprio nelle vie di fronte al porto si trovano sia il centro commerciale sia i monumenti più importanti, dei secoli XII e XIII, in stile arabo, normanno e svevo.Inoltre, attraverso un mo-derno ed efficiente tram, le banchine destinate al traffico crocieristico sono collegate alle stazioni di treni e auto-bus, dalle quali si possono raggiungere gli aeroporti di Catania e Reggio Calabria e gli incantevoli luoghi tu-ristici del messinese, come Taormina, l’Etna, i Giardini Naxos, Tindari, Patti, Milaz-zo e le Eolie.

“Capo Rizzuto” occupa una superficie di circa 14.721 et-tari. È organizzata in tre zo-ne (A, B, C) che identificano la “Riserva Integrale” (dov’è in vigore un regime di tute-la più rigido) oltre a quella Generale (B) e Parziale (C) dove sono permesse navi-gazioni a vela e a motore, ormeggi in luoghi precisi o presso i gavitelli oltre all’at-tività regolamentata di pesca professionale e sportiva, im-mersioni in apnea o con le bombole. Da notare che pure nella sorvegliatissima e tutelata Zona A di Capo Cimiti so-no consentite visite guidate anche subacquee per visitare le colonne sommerse, senza autorespiratore, autorizzate e disciplinate dall’Ente Ge-store.

L’Autorità Portuale di Mes-sina sta investendo notevoli risorse per ampliare e ri-strutturare le banchine (una, rettificata di ben 455 metri lineari, è stata completata nel 2010), dragare i fondali, realizzare una nuova stazio-ne marittima a Messina per garantire ulteriore comfort a crocieristi e compagnie, applicare le misure di sicu-rezza richieste dalle norma-tive internazionali e razio-nalizzare il “sistema porto” mettendo in rete tutti gli ap-prodi esistenti, quelli in fase di completamento e i servizi attivi.

Colori brillanti, saperi e sapori: queste le carat-

teristiche che delineano il prestigioso scenario naturale dell’Irpinia e di Avellino; un vero e proprio patrimonio storico-artistico e naturali-stico, che attira ogni anno sempre più turisti.A presiedere la strategia di marketing territoriale e di attrattività l’Ente Provinciale di Avellino, che sta realizzan-do, proprio per il rilancio del turismo e dello sviluppo so-cio-economico dell’Irpinia, una campagna di promozio-ne turistica nazionale, con una particolare attenzione alle regioni limitrofe. Non stupisca che la stia re-alizzando proprio in questo tempo di crisi perché, come ha di recente dichiarato il vi-cepresidente della giunta re-gionale della Campania con

delega al Turismo e ai Beni Culturali, Giuseppe De Mita “le crisi non sono la fine della storia. Le crisi sono, invece, rigenerative. Occorre strin-gere un patto per lo sviluppo turistico della Provincia di Avellino, che non può essere visto e vissuto come un’astra-zione decontestualizzata dal- la realtà, ma che deve realiz-zarsi attraverso interventi se-lettivi e programmati”.L’Ept di Avellino punta, quindi, su un’offerta turisti-ca di assoluta qualità, inco-raggiando la realizzazione di pacchetti turistici ‘brevi’ (ad esempio, nel formato weekend), di prossimità, con la costruzione di un prodot-to diversificato e fortemen-te legato alle identità locali in grado di soddisfare un turista-visitatore sempre più esigente nella scelta della de-

stinazione ed oculato nella spesa. Non a caso definita la ‘Verde Irpinia’, la Provincia di Avellino è collocata al centro di un sistema di par-chi naturalistici di grande rilievo ambientale e paesag-gistico, quali il Parco Regio-nale del Partenio ed il Parco

Vista del porto di Messina

Dall’alto Palazzo Abbaziale di Lo-reto, Abbazia di

Goleto e a fianco il Castello

di Lauro, uno dei complessi

difensivi meglio conservati dell’Irpinia

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8 TurismoEventi

Lunedì 11 giugno 2012

È il luogo in cui la realtà supera l’immaginazione e

la cultura sfocia nella leggen-da. Il Museo Cappella Sanse-vero, che sorge nel cuore del centro antico di Napoli, è un vero gioiello del patrimonio artistico internazionale, l’in-contro tra creatività barocca e orgoglio dinastico, tra bellez-za e mistero, fuori dal tempo ma dentro l’arte.Nel 2010 si è attestato al pri-mo posto dei musei di Napoli per il numero di visitatori pa-ganti: 169.660, che nel 2011 sono saliti a 171.774. La gente è attratta dall’atmosfera unica che si respira e in particolare dai capolavori come il “Cristo velato”, statua celebre per la prodigiosa “tessitura” del ve-lo marmoreo, il virtuosistico “Disinganno” e le enigmati-che “Macchine anatomiche”.La Cappella Sansevero rap-presenta uno dei più singolari monumenti concepiti dall’in-gegno umano: un mausoleo nobiliare, un tempio inizia-tico legato alla poliedrica personalità del suo ideatore Raimondo di Sangro (1710-1771), settimo principe di Sansevero. Fondata alla � ne del 1500, la Cappella Sanse-

vero ha dunque raggiunto il momento di massimo splen-dore nel Settecento grazie a Raimondo, che l’ha trasfor-mata come oggi può essere ammirata.L’opera più importante del Museo è il suggesti-vo “Cristo velato”, noto nel

mondo e posto al centro della navata della Cappella Sansevero. Nelle intenzioni del principe, la statua avreb-be dovuto essere eseguita da Antonio Corradini, che ave-va già scolpito la “Pudicizia”. Ma Corradini morì nel 1752, riuscendo a terminare solo

■ NAPOLI / Il Museo Cappella Sansevero nel 2011 ha avuto 171.774 visitatori

Creatività barocca e orgoglio dinasticoun bozzetto in terracotta. Fu così che Raimondo incaricò un giovane artista napoleta-no, Giuseppe Sanmartino, di creare “una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signo-re Gesù Cristo morto, coper-to da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua”. Sanmartino ten-ne poco conto del precedente bozzetto e lasciò � uire il pro-prio talento.Nella trasparenza del velo, che rende ancor più nude ed esposte le povere membra del Cristo, sta la magia dell’ope-ra. Seppur sia interamente in marmo, ricavata da un unico blocco di pietra, sembra il frutto di un processo alche-mico di “marmorizzazione” compiuto dal principe di Sansevero: una leggenda che dura tuttora, alimentata dai viaggiatori più o meno illu-stri che negli ultimi 250 anni hanno contemplato questo capolavoro della scultura di tutti i tempi.Tra i tanti estimatori del “Cristo velato” si ricordano lo scultore Antonio Canova, che durante il suo soggiorno napoletano provò per� no ad acquistarlo, e di recente il di-rettore d’orchestra Riccardo Muti, che ha scelto il volto del Cristo per la copertina del suo “Requiem” di Mozart.Altrettanto famose sono le “Macchine anatomiche”, all’interno di due bacheche nella cavea sotterranea del Museo Cappella Sansevero. Si tratta degli scheletri di un

uomo e di una donna in po-sizione eretta, con il sistema artero-venoso quasi perfetta-mente integro. Le Macchine furono realizzate tra il 1763 e il ‘64 dal medico palermi-tano Giuseppe Salerno, sotto la direzione di Raimondo di Sangro, ma ancor oggi è dif-� cile spiegare l’eccezionale conservazione dell’apparato circolatorio.Non sono da meno altre due statue del Museo: la “Pudi-cizia” del veneto Antonio Corradini e il “Disinganno” del genovese Queirolo, grup-po scultoreo che descrive un uomo nell’atto di liberarsi dal peccato (la rete). Il com-mittente Raimondo di San-gro dedicò la prima statua alla madre Cecilia Gaetani dell’Aquila d’Aragona e la se-conda al padre Antonio, duca di Torremaggiore.Raimondo fu un autentico mecenate, originale esponen-te dell’Illuminismo europeo, valoroso uomo d’armi, let-terato, editore, primo Gran Maestro della Massoneria napoletana, ma soprattutto principe scienziato avvezzo a sperimentazioni nei vari cam-pi delle scienze e delle arti e, quindi, a invenzioni avvolte dalla leggenda.In fondo si deve anche a lui se nel 2006 i rappresentanti del Museo Cappella Sansevero hanno ricevuto da Legam-biente il prestigioso premio “Amici dell’Arte” per l’e� cien-te gestione e la costante attivi-tà di recupero e valorizzazio-ne del patrimonio artistico.

Creata nel 1500, la cappella ha avuto il massimo splendore nel 700 grazie a Raimondo

Il Cristo velato, opera

dell’artista napoletano

Giuseppe Sanmartino

Il gruppo scultoreo il Disinganno del genovese Queirolo

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Turismo 9EventiLunedì 11 giugno 2012

■■■ Napoli / Appuntamento il 27 e il 28 giugno per il concerto presso la Basilica di San Giovanni Maggiore

Riaprono i gioielli dimenticati nel tempo L’Ordine degli Ingegneri fa rivivere antiche basiliche che riqualificano le aree circostanti

Il 9 dicembre 2011 l’Ordine degli Ingegneri della provin-

cia di Napoli ha risposto con entusiasmo all’appello del car-dinale monsignore Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che un anno prima, nel di-cembre 2010, aveva indetto il Giubileo per la Città di Napoli per “riaprire le porte alla spe-ranza”. L’Ordine, in occasione del Giubileo dell’Ingegnere, appunto il 9 dicembre 2011, ha presentato il progetto di restau-ro della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, gioiello dell’architet-tura sacra napoletana, chiuso da mezzo secolo. Subito dopo, il 14 dicembre, la consegna da parte del Cardinale delle chiavi della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano e della Basilica di San Giovanni Maggiore all’Ordine degli Ingegneri di Napoli con la sua associazione e Fondazione.“I consigli dell’Ordine, dell’as-sociazione e della Fondazione Ingegneri - spiega il presidente Luigi Vinci - hanno immedia-tamente insediato un gruppo multidisciplinare al servizio della città che, con impegno, progettualità, organizzazione, professionalità e dedizione vuo-le collaborare con le istituzioni civili e religiose”. Così, dopo 42

TURISMO E CULTURA NELL’ASPROMONTE GRECO Un viaggio tra profumi, paesaggi mozzafi ato, tradizioni millenarie della Calabria greca (a cura del Gal Area grecanica)

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

L’Area grecanica, che si estende per circa 600 Kmq sulla fascia jonica della provincia di Reggio Calabria, comprende 14 Comuni: Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Cardeto, Condofuri, Melito di Porto Salvo, Montebello Jonico , Motta San Giovanni, Palizzi, Roghudi, Roccaforte del Greco, San Lorenzo, Staiti.Raggiungibile in 45 minuti da Reggio Calabria, ha parte del suo territorio nel Parco Nazionale dell’Aspromonte (www.parcoaspromonte.gov.it), e si distingue dal punto di vista storico e culturale per essere culla della comunità dei Greci di Calabria, una delle minoranze linguistiche nazionali più antiche d’Europa. Il GAL Area grecanica (www.galareagrecanica.it) dal 1997 è l’Agenzia di sviluppo locale che, attraverso la valorizzazione dell’identità rurale, si occupa di promuovere il territorio nelle sue dimensioni sociale, economica, culturale ed ambientale ideando e realizzando progetti mirati allo sviluppo locale come il Festival etno musicale Paleariza (www.paleariza.it) che si svolge ogni anno in agosto. Il GAL ha partecipato nel 2012 alle più importanti Fiere nazionali, nelle sezioni dedicate al turismo sostenibile ed eco responsabile (BIT, Fa’ La cosa giusta, Terrafutura) attraverso il claim: GAL AREA GRECANICA TURISMO E CULTURA NELL’ASPROMONTE GRECO per raccontare ai visitatori il punto di forza dell’Area: il patrimonio culturale dei Greci di Calabria.La storia e la cultura millenaria di questa comunità si esprimono nell’artigia-nato, nell’enogastronomia, nei beni artistici ed architettonici, in simbiosi con un ambiente unico e suggestivo, caratterizzato dal binomio MARE-MONTI. Chi visita la Calabria greca può trascorrere una giornata di relax nelle spiagge incontaminate e nelle acque cristalline del Mar Ionio, e in pochi minuti di mac-china ritrovarsi nella frescura dell’Aspromonte.Questa affascinante “punta d’Italia” viene raccontata e illustrata già a metà dell’800 nel “Diario di un viaggio a piedi” di Edward Lear, scrittore e pitto-re inglese che percorse in quaranta giorni questo angolo di Calabria, entrando in contatto con la genuina ospitalità della gente di Aspromonte. L’esperienza calabrese di Lear viene oggi riproposta nel tour “Il Sentiero dell’inglese” ideato e gestito dalla Cooperativa San Leo di Bova e dalla Naturaliter di Condofuri (www.naturaliterweb.it).Lear anticipa una forma di ricettività che sta alla base dello sviluppo turistico sostenibile ed eco responsabile di Bova e di tutta l’Area grecanica: l’ ”ospita-lità diffusa” che consiste nell’offerta di posti letto in casalini rurali ubicati negli antichi borghi medievali, ponendo al centro la realtà così com’è, senza stravolgere gli assetti originari e le suggestioni di luoghi rimasti intatti nel tempo. L’Area inoltre propone piatti tipici della cultura pastorale inspirata alla Magna Grecia. Offre vini, le cui uve provengono dai vitigni autoctoni più a sud d’Europa (IGT Palizzi), e pietanze semplici, dai sapori “forti” e genuini, espressione di una lunga tradizione rurale, scandita dai ritmi della terra. Maccaruni con carne di capra o maiale, cotta nel pomodoro; Tagghiarini cu li ciciri, aromatizzati con l’alloro; Pruppetti di ricotta accompagnate da formaggi caprini aspromontani e ancora Lestopitte e Zippole, impastate con farine dei mulini locali, i salumi della tradizione con il famoso Capicollo Azze Anca (presidio slow food), sono alcune delle tante ricette che allietano i sensi durante la permanenza nella Ca-labria greca.Antichi sapori sempre attuali perché riproposti in contesti familiari, accompa-gnano il visitatore in un viaggio irripetibile.Per informazioni [email protected].

anni di chiusura e dopo un lun-go intervento di restauro a cura della Soprintendenza, il 23 gen-naio di quest’anno è stata cele-brata la cerimonia di apertura della Basilica di San Giovanni Maggiore. Per l’occasione è sta-to interpretato da Moni Ovadia il Recital per la Memoria, even-to organizzato dall’Ordine in sinergia con l’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. L’11 febbraio un’altra data da ricordare: il ritrovamento del-le due antiche campane della Basilica, una risalente al 1623 e l’altra al 1934, rinchiuse in un vano sui tetti e tornate a suona-re lo scorso 16 aprile nella mes-sa solenne celebrata da mon-signore Sepe per la riapertura della Basilica al culto. Da questo giorno non hanno smesso più di suonare, inoltre ogni dome-nica la Basilica accoglie i fedeli per la santa messa.Con il Maggio dei Monumenti ecco una Napoli più frizzante e sorprendente che mai, con con-certi, teatro, cinema, mostre e altre chance imperdibili per chi ha voluto vivere il capoluogo partenopeo in modo profondo e appassionato. Insomma, un vero scrigno di tesori aperti al pubblico, nell’ambito di una

proiezione della città che va molto oltre la sola organizza-zione di eventi e che punta su riqualificazione, valorizzazione e promozione.Un intero mese che ha per-messo ai napoletani di “vivere” e “conoscere”, ma soprattutto “apprezzare” ancora di più la propria città e ai visitatori di scoprirne l’intima essenza. Il programma ha visto un fitto calendario di concerti, visite guidate, performance cultura-li. D’eccellenza alcuni luoghi

chiave di Napoli, tra cui la Basi-lica di San Giovanni Maggiore, tesoro di incommensurabile bellezza e pregio, che ha aper-to le porte alle visite guidate, ai concerti, agli eventi culturali e religiosi. “La Basilica diventerà un cuo-re pulsante del centro antico di Napoli - dice Vinci -, in cui si completeranno iniziative e proposte sociali con quelle reli-giose, per garantire ospitalità a residenti, visitatori e turisti”. Le attività continueranno per tutto

l’anno. Il 27 e il 28 giugno 2012, la prestigiosa Basilica ospiterà l’Omaggio al Melodramma, concerto su celebri arie del melodramma italiano eseguito dall’orchestra e dal coro del Tea-tro San Carlo.Con pianta a croce latina a tre navate, ciascuna divisa da quella maggiore da un ordine di cinque arcate a tutto sesto e fasi di vita dal periodo clas-sico a quello paleocristiano, sino a quelle più recenti otto-novecentesche, la Basilica di San Giovanni Maggiore è uno dei complessi architettonici più articolati e affascinanti di Na-poli. Agli ingegneri dell’Ordine napoletano spetterà il compito di esserne custodi, promoto-ri, registi, con un programma mirato: apertura al culto con messa festiva, formazione eti-ca e professionale dei giovani,

supporto all’inserimento nel mondo del lavoro, promozione studi e ricerche per lo sviluppo socioeconomico del territorio, organizzazione di eventi, colla-borazione con la Curia per un servizio sociale di consulenze tecniche. “Noi ingegneri abbiamo inter-pretato il ‘non chiudere la porta alla speranza’ di monsignore Sepe - conclude il presidente - come l’occasione per restituire dignità alla vita, dedicandoci in particolare a una parte del-la città che vive all’interno dei percorsi d’arte da riqualificare e valorizzare”. In sostanza, re-cuperare spazi fisici degradati per donare loro nuova vita e valorizzare quelli già immedia-tamente utilizzabili, con l’obiet-tivo di ricreare fiducia nei citta-dini e porre le condizioni per un futuro di crescita.

Congrega SS. Sacramento

Basilica di San Giovanni Maggiore

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