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Relatore: Dott.ssa Denise Calzolari Laureanda: Giulia Ricci Frabattista APPROCCIO INTEGRATO NELLA GESTIONE DELLA SALUTE ORALE DEI PAZIENTI PROTESICAMENTE RIABILITATI NELLA COMUNITÀ DI SAN PATRIGNANO. ALTERNATIVE DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE ALLE METODOLOGIE TRADIZIONALI Università degli Studi di Ferrara Tesi di Laurea in Igiene Dentale Anno Accademico 2010- 2011

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Relatore: Dott.ssa Denise Calzolari Laureanda: Giulia Ricci Frabattista

APPROCCIO INTEGRATO NELLA GESTIONE DELLA SALUTE ORALE DEI PAZIENTI PROTESICAMENTE RIABILITATI NELLA COMUNITÀ DI SAN PATRIGNANO.

ALTERNATIVE DIAGNOSTICO-TERAPEUTICHE ALLE METODOLOGIE TRADIZIONALI

Università degli Studi di Ferrara Tesi di Laurea in Igiene Dentale

Anno Accademico 2010- 2011

Ab s tra c t ric e rc a

Uno scarso mantenimento igienico, dovuto a: bassa compliance del paziente, a scarsa manualità,

può portare all’instaurarsi di patologie a carico dei denti e dei tessuti parodontali; ma non solo, la presenza di dispositivi protesici,

complicando le manovre d’igiene orale domiciliare rendono anche più complesso il quadro, e talvolta possono estendere il rischio anche alle mucose del cavo orale.

Dati WHO e Linee Guida Nazionali 2008

Ab s tra c t ric e rc a

A tale proposito diventa importante la figura dell’igienista dentale che ha il compito: di istruire il paziente all’utilizzo di strumenti e tecniche

d’igiene orale specifiche in base al tipo di protesi portata, di operare un mantenimento igienico dei presidi protesici al

fine di salvaguardare lo stesso presidio, garantendo un’ integrità dei tessuti dentali e parodontali,

di monitorare il paziente nel tempo, grazie ad un programma di sedute periodiche, intervenendo anche terapeuticamente attraverso presidi strumentali di ultima generazione e/o approcci minivasivi al trattamento dei siti patologici.

Dati WHO e Linee Guida Nazionali 2008

Ab s tra c t ric e rc a

L’approccio con il paziente special-needs impone: in primis ascoltare il paziente per cercare di migliorare il

problema in fase acuta, poi ricercare ed eliminare tutti i fattori di rischio, indagare i parametri anamnestici anche al di fuori del

distretto testa-collo, agendo in un’ottica interdisciplinare che ponga il paziente al centro del concerto clinico-specialistico.

Dati WHO e Linee Guida Nazionali 2008

Ob ie ttivi

Valutare la difficoltà di un corretto mantenimento igienico nei diversi tipi di riabilitazione protesica;

valutazione di parametri quali PlI (Indice di placca) e Bop (Indice di sanguinamento) e come questi sono variati durante il periodo dello studio;

confrontare nella terapia dei pazienti parodontopatici, i risultati ottenuti mediante il trattamento dei siti patologici con la strumentazione meccanica sub gengivale manuale (curette Lascod Zeffiro Xred) e con la tecnica mininvasiva, Vector Pro (Durr);

riconoscere l’ importanza dell'interdisciplinarietà in un team odontoiatrico e quindi il ruolo dell’igienista.

Ob ie ttivi

Distinguere gli indici di rischio per le differenti tipologie di riabilitazione protesica.

Ra zio na le d e llo s tud io

In pazienti con casi complessi dove ci sono dispositivi ad appoggio sia mucoso che dentale è importante verificare:

La differenza di efficacia del trattamento tradizionale con curette di ultima generazione (x-red Lascod)

e strumentazione mini invasiva (Vector –Durr)

Po po la zio ne d i s tud io

La popolazione selezionata per lo studio è composta da ragazzi della comunità di San Patrignano impegnati nel programma di recupero dalle tossicodipendenze, e seguiti dal Servizio Odontostomatologico della Comunità nell’ambito del progetto «Salute Orale»;

sono un gruppo di pazienti omogeneo dal punto di vista degli stili di vita, con esclusione totale dai fattori di rischio per tutti gli ospiti della comunità (cibo, fumo, alcool), molti dei quali sono riabilitati con dispositivi protesici di vario tipo;

è importante tenere in considerazione le condizioni psicologiche e il passato di tossicodipendenza che li hanno portati a trascurare i problemi del cavo orale;

sono frequenti situazioni di edentulia di varia entità e deficit masticatorio, nonostante l’età giovane, e molti hanno avuto il loro primo approccio con il dentista proprio in comunità.

Effe tti d e lle d ro g h e s ul c avo o ra le

Mate ria li e m e to d i

i 53 pazienti hanno accettato di aderire al progetto sottoscrivendo il consenso informato in occasione della prima seduta, dopo essere stati adeguatamente informati;

Nella prima seduta (T0, baseline) venivano rilevati in cartella parodontale i parametri biometrici scelti per lo studio (PPD, BoP, PlI), con sonda parodontale CP 12 (Lascod), un unico operatore;

le profondità di sondaggio (PPD) su tutti gli elementi presenti in arcata, contestualmente a queste sono stati valutati sanguinamento (BoP) ed eventuale presenza di essudato purulento, infine è stata valutata la presenza di placca sopra-gengivale (PlI), attraverso l’utilizzo di un colorante naturale a base di eritrosina;

Mate ria li e Me to d i

I parametri clinici:

Profondità di sondaggio PPD.

Sanguinamento al sondaggio BoP.

Indice di Placca PlI (O'Leary).

Mate ria li e m e to d i

A distanza di circa una settimana questi pazienti sono stati sottoposti ad un’unica seduta di strumentazione meccanica ultrasonica sia sopra che sub gengivale (T1), effettuata da un unico operatore, ed eventuale polishing con pasta da profilassi per la rimozione delle pigmentazioni estrinseche.;

Contestualmente alla seduta di igiene professionale l'operatore ha potuto visivamente osservare un miglioramento dello stato di salute gengivale, i tessuti apparivano meno edematosi e più compatti, come suggerito dallo studio di Löe sulle gengiviti (H. Löe et all. “experimental gingivitis in man” 1965);

Mate ria li e m e to d i

A distanza di 12 settimane circa (T2) i soggetti sono stati rivalutati, quindi sono stati nuovamente rilevati i parametri e sono state rafforzate le istruzioni d’igiene orale domiciliare;

Con questa fase si è conclusa la prima parte dello studio e si sono potuti analizzare i primi dati rilevati. Inseriti in MedCalc® si è evidenziato un miglioramento statisticamente significativo del PlI e del BoP da T0 a T2 (BoP: da 23,45 ± 16,75 a 10,93 ± 9,26 del T2. PlI da 48,16 ± 19,98 a 32,8 ± 16,2 del T2).

La capacità del paziente di controllare l’infezione sopragengivale, mantenendo un indice di placca minore del 25%, è un requisito fondamentale per il successo a lungo termine della terapia parodontale.

Del totale dei pazienti che hanno concluso la fase T2, ben 29 continuavano a presentare un PlI superiore al 25%, 22 erano portatori di protesi mobile e 7 di protesi fissa.

Ris ulta ti

PII T0 PII T2

48,16 ± 19,98 32,8 ± 16,2

Wilcoxon test (p<0.005)

BoP T0 BoP T2

23,45 ± 16,75 10,93 ± 9,26

Ris ulta ti

Wilcoxon test (p<0.005)

Ris ulta ti

PII T0 PII T2

Protesi FISSA 36,21 ± 17,01 24 ± 10,03Protesi MOBILE 57,32 ± 17,74 37,96 ± 16

0

10

20

30

40

50

60

mobile fissa

t0

t2

Mate ria li e m e to d i

Nella seconda fase dello studio, sempre a T2, sono stati reclutati 20 pazienti che presentavano sondaggi residui maggiori di 5mm, che sono stati divisi in 2 gruppi A e B:

il gruppo A è stato ritrattato con curette Lascod Zeffiro X-Red, il gruppo B è stato ritrattato con il sistema Durr Vector Pro;

Ris ulta ti

0

1

2

3

4

5

6

Curette X-Red Vector

T2

T3

Mate ria li e m e to d i

A distanza di 4 settimane circa (T3) sono stati nuovamente rivalutati i parametri di questi siti e i risultati sono stati analizzati.

Le variazioni dei valori del PPD tra T2 e T3 hanno evidenziato una riduzione media statisticamente significativa dei valori da 5,82 ± 0,75 a 3,82 ± 0,91;

non vi è alcuna differenza statisticamente significativa tra la strumentazione di tasche che presentavano un PPD≥5mm eseguita con curette x-red Lascod (gruppo A) o con strumentazione mininvasiva, Vector (gruppo B).

Le profondità di sondaggio si riducono notevolmente in entrambi i gruppi indipendentemente dalla tecnica utilizzata.

Ris ulta ti

PPD T2 PPD T3

5,82 + 0,75 3,82 + 0,91

Mann-Whitney test ( p = 0.0023)

Ord ine d e g li s tud i

Co nc lus io ni

Non c’è una differenza statisticamente significativa tra la strumentazione di tasche residue con sitema Durr Vector Pro o con curette Lascod Zeffiro X-Red, entrambe soddisfano i requisiti utili alla guarigione della lesioni trattate.

Co nc lus io ni

I risultati di questo studio sembrano dimostrare che in soggetti portatori di protesi è possibile raggiungere un buono stato di salute orale dopo averli correttamente istruiti ad un utilizzo

appropriato dei mezzi d’igiene domiciliare

Per quanto riguarda questa specifica popolazione, il dispositivo che comporta un mantenimento igienico più difficoltoso è la

protesi mobile.

Co nc lus io ni

L'igienista dentale riveste un ruolo importante all’interno del team odontoiatrico in quanto attuando il miglior piano di trattamento al fine di raggiungere un buon mantenimento igienico permette di:

• Salvaguardare il presidio;• Garantire l'integrità dei tessuti dentali e parodontali;• Evitare l'instaurarsi di stimoli irritativi sulle mucose che possono portare a lesioni precancerose.