tesi politica “le radici del futuro stanno nel presente”

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1 “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.” (Antoine de Saint-Exupéry) Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presenteEssere oggi la più grande organizzazione giovanile d’Italia significa per noi essere in prima linea per la difesa e la promozione di un cambiamento migliore, sinonimo di un orizzonte limpido, sgombro dalle nubi d’incertezza e paura del domani. Spetta a noi l’arduo compito di seminare ottimismo in questo campo arido quale oggi la Politica Italiana. Al tempo stesso, commetteremmo un grave errore se focalizzassimo il nostro sguardo solo sul nostro Paese. Siamo un’organizzazione giovanile con il compito di guardare il mondo e tutti i processi politici che lo dominano. Oggi i Giovani Democratici hanno il compito di guardare all’Europa come spazio di crescita e al Mediterraneo come luogo d’incontro tra quelle culture che hanno influenzato la storia del genere umano. Oggi, nei paesi del mediterraneo, soffia un vento di cambiamento che sta mutando profondamente lo scenario mondiale. La “primavera araba” porta con se quei semi di democrazia, libertà e uguaglianza che stanno fecondando le sponde del Mediterraneo. Ed è i n questo spazio che l’Europa può ritrovare quello stimolo per la crescita. I mutamenti profondi stanno caratterizzando il XXI secolo e spetta alle nuove generazioni, vera risorsa strategica, realizzare un cambiamento possibile. Attraversiamo un momento difficile della politica, nel quale essa stessa non riesce a dare risposte concrete ai problemi e ai bisogni della società. Il continuo dilagare dell’antipolitica, uno dei nemici da combattere, la scarsa fiducia che i giovani hanno verso il sistema dei partiti sono il freno verso quei processi di democrazia e di fiducia per un futuro migliore. I Giovani Democratici sono chiamati ad essere portatori di speranza e radice del futuro migliore addentrata nel presente. Nostro compito sarà per tanto ricominciare a far Politica con la P maiuscola; parlare di politica, quella che sa dare delle risposte a quanti oggi alle loro domande non vedono darsi una risposta. È

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Tesi Congresso Provinciale Giovani Democratici Terra di Bari

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Page 1: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

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“Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i

compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.”

(Antoine de Saint-Exupéry)

Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

Essere oggi la più grande organizzazione giovanile d’Italia significa per noi essere in

prima linea per la difesa e la promozione di un cambiamento migliore, sinonimo di un

orizzonte limpido, sgombro dalle nubi d’incertezza e paura del domani. Spetta a noi

l’arduo compito di seminare ottimismo in questo campo arido quale oggi la Politica

Italiana. Al tempo stesso, commetteremmo un grave errore se focalizzassimo il nostro

sguardo solo sul nostro Paese. Siamo un’organizzazione giovanile con il compito di

guardare il mondo e tutti i processi politici che lo dominano.

Oggi i Giovani Democratici hanno il compito di guardare all’Europa come spazio di

crescita e al Mediterraneo come luogo d’incontro tra quelle culture che hanno

influenzato la storia del genere umano. Oggi, nei paesi del mediterraneo, soffia un

vento di cambiamento che sta mutando profondamente lo scenario mondiale. La

“primavera araba” porta con se quei semi di democrazia, libertà e uguaglianza che

stanno fecondando le sponde del Mediterraneo. Ed è in questo spazio che l’Europa

può ritrovare quello stimolo per la crescita. I mutamenti profondi stanno

caratterizzando il XXI secolo e spetta alle nuove generazioni, vera risorsa strategica,

realizzare un cambiamento possibile.

Attraversiamo un momento difficile della politica, nel quale essa stessa non riesce a

dare risposte concrete ai problemi e ai bisogni della società. Il continuo dilagare

dell’antipolitica, uno dei nemici da combattere, la scarsa fiducia che i giovani hanno

verso il sistema dei partiti sono il freno verso quei processi di democrazia e di fiducia

per un futuro migliore. I Giovani Democratici sono chiamati ad essere portatori di

speranza e radice del futuro migliore addentrata nel presente. Nostro compito sarà per

tanto ricominciare a far Politica con la P maiuscola; parlare di politica, quella che sa

dare delle risposte a quanti oggi alle loro domande non vedono darsi una risposta. È

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in questo processo di cambiamento che i Giovani Democratici, vogliamo essere

avanguardia di una nuova generazione e diventare classe dirigente del domani con

lo sguardo rivolto al futuro.

“Non bloccarti scoraggiato di fronte alla dimensione dell’ostacolo, perché devi

credermi, quasi mai gli ostacoli che si parano davanti sono impossibili da superare.

Allo stesso modo devi persuaderti che non c’è “un destino cinico e baro” che si

accanisce contro di te e la tua generazione.” (Carlo Azeglio Ciampi)

Tesi 1 – Giovani Democratici per una nuova stagione politica

Siamo consapevoli di essere partecipi di una fase storica di svolta. Un’epoca di

grandi cambiamenti. Alle nostre spalle i grandi processi che hanno cambiato la storia.

Davanti a noi il nostro futuro e nel presente la consapevolezza di dover essere i

protagonisti del cambiamento.

Se da una parte la sfiducia, il disinteresse e l’antipolitica dominano gli atteggiamenti

dei giovani d’oggi, dall’altra abbiamo l’obbligo e il diritto di rimetterci in gioco e

porci degli obiettivi comuni. Oggi è fondamentale rimettere in campo le nostre

energie, le nostre idee, i nostri sogni.

Con questo atteggiamento noi Giovani Democratici di Terra di Bari vogliamo essere

protagonisti veri del presente risvegliando nei nostri coetanei quella passione politica

che ci spinge ad interessarci della vita pubblica. Aprire nuovi orizzonti di speranza e

mettere in campo quelle vitalità che possono risollevare le sorti della società.

L’organizzazione giovanile ha davanti a sé un sfida importante alla quale saprà

rispondere prontamente. Essere attrattore delle problematiche giovanili significa

inevitabilmente interessarci dei problemi del presente per guardare al futuro.

Tracciare i tratti incerti del presente per disegnare un futuro migliore. È questo che ci

sprona a cimentarci e toccare con mano i tanti problemi che quotidianamente

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preoccupano e turbano le vite dei tanti. Questa è per noi la politica !!! Noi vogliamo

essere parte viva della società e lo vogliamo essere in maniera attiva interessandoci

della società stessa. Per noi la politica è la strada per il cambiamento; lo strumento

per creare una società migliore.

Sentiamo il peso della responsabilità di dover preparare un futuro migliore. Abbiamo

intelligenze e preparazione per poterlo fare. Abbiamo la voglia di scrivere assieme

pagine nuove di politica e di portare la freschezza di nuove idee. Vivere una nuova

stagione politica.

Saremo pronti e capaci al dialogo aperto con tutti quei soggetti che si interessano al

bene comune.

I giovani non possono essere il problema, semmai la soluzione. È per questo che noi

Giovani Democratici Terra di Bari vogliamo essere protagonisti nelle scelte per la

costruzione del domani, partendo da oggi.

“Fu lì, in Puglia, che mi feci una idea meno astratta delle rivoluzioni possibili e

scoprii che «grigia è la teoria mentre verde è l’albero della vita». Incontrai una

umanità: i “compagni”. Mi trovai immerso nella vita di un partito che era anche una

straordinaria comunità umana. Capì cosa significa fare Politica non in astratto, ma

in un territorio: non solo in un luogo fisico, ma un impasto di storia, di cultura, di

persone. La Puglia.” (Alfredo Reichlin)

Tesi 2 - Radicamento e territorio

I Giovani Democratici Terra di Bari credono fortemente nel territorio. Ripartire dai

territori significa, da un lato essere consapevoli della grandissima potenzialità che, in

termini di risorse umane, questi possono esprimere, dall’altro essere consapevoli

delle difficoltà oggettive di natura logistica che molto spesso si trovano a dover

affrontare i ragazzi che svolgono attività politica nelle zone più lontane dalla città.

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Lontananza che talvolta non è soltanto geografica: crescere in un contesto sociale

diverso da quello cittadino significa anche intendere diversamente le ragioni per cui

si inizia a fare politica, i tipi di rapporti umani che si tengono tra membri della stessa

organizzazione.

La volontà, quindi, di ampliare il più possibile il bacino dell’organizzazione giovanile

vuol dire dare spazio politico ai vari circoli che in modi diversi sono presenti sul

territorio barese, valorizzando così le diverse priorità che hanno i ragazzi in giro per

la provincia ed i diversi approcci all’attività politica.

Territorialità perché ogni quartiere, ogni comune, ogni zona, ha esigenze diverse e

diversi saranno i metodi con i quali si cercherà di valorizzare i nostri giovani e con i

quali si farà iniziativa politica.

Radicamento perché un’organizzazione giovanile, così come un partito, deve essere

vicina ai giovani, deve saper intercettare e ascoltare i loro problemi; capire quali

sono gli strumenti migliori per avvicinare i ragazzi alla politica, strumenti che vanno

adattati alla società contemporanea ed all’atteggiamento che è cambiato tra i nostri

militanti.

L’organizzazione giovanile di Terra di Bari, per mezzo della sua direzione

provinciale, si prenderà l’impegno di proseguire il cammino già intrapreso alla

nascita della giovanile e di organizzare una serie di incontri nei vari territori della

provincia con l’obiettivo di radicare i gruppi già attivi e di costituirne di nuovi.

Obiettivo di tale percorso sarà altresì quello di individuare, proprio a partire dai

territori, la grandi questioni tematiche sulle quali vorrà concentrarsi l’attività politica

dei gruppi medesimi in coordinamento con la segreteria e l’esecutivo provinciale.

È infatti auspicabile la più ampia collaborazione di ogni singolo gruppo con

l’organizzazione provinciale al fine di rendere partecipate e coinvolgenti le attività e

di non far sentire l’organizzazione distante ai giovani della nostra provincia.

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Il gruppo della provincia, composta dai vari referenti territoriali, dovrà incontrarsi

periodicamente per stabilire un programma di iniziative e attività armonico in tutta la

Provincia di Bari.

È per noi fondamentale, in un contesto serio di radicamento sul territorio, il concetto

di rete di circoli. È importante che circoli dello stesso territorio siano costantemente

in contatto per condividere esperienze, iniziative e format con l'unico scopo di

crescere come gruppo nelle singole comunità, di imparare e migliorare le proprie

conoscenze su svariate tematiche che riguardano il nostro futuro.

“Per fare buona politica non c'è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano

persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la

buona fede, la serietà e l'impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che

a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l'essere un buon

affare” (Pietro Calamandrei)

Tesi 3 - Formazione politica per riempire di contenuti la politica

Il voler investire nella Formazione Politica è stata per noi una scelta doverosa. Da

troppo tempo infatti, la politica è diventata luogo di improvvisazioni e costante

incertezza. La scelta, dunque, è quella di riempiere di contenuto la stessa e di

riportare il partito ad essere quel luogo deputato alla discussione ed alla elaborazione

politica.

Le incertezze e i vuoti dei nostri giorni sono figlie di quelle lacune alle quali al vuoto

si è risposto con il vuoto. La scarsa elaborazione politica ha condotto i partiti a

diventare sempre più dei meri serbatoi di voti da dispensare in campagna elettorale e,

nella peggior delle ipotesi, a diventare dei semplici comitati elettorali da aprire e

chiudere solo nei periodi elettorali. Da questa necessità che è nata l’esigenza, per i

Giovani Democratici Terra di Bari, di investire sulla formazione politica per ridare

dignità e autorevolezza al Partito Democratico e preparare una classe dirigente futura

all’altezza di ogni situazione.

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L’esperienza della Scuola di Formazione Politica di Santeramo in colle è nata

dall’esigenza e dalla scommessa di voler investire nella formazione di quei ragazzi

che si affacciano al mondo della politica animati dalla passione e dalla voglia di voler

portare in campo le loro idee, le loro esperienze e trovare, nel confronto, il terreno

utile per la crescita personale e della giovanile.

La Scuola di Formazione nasce con l’obiettivo principale di formare i giovani e i

giovani amministratori. Saper amministrare e conoscere la macchina amministrativa

per poter dar loro tutti gli strumenti e mezzi per meglio amministrare i propri territori.

Per la nostra organizzazione giovanile, sarà importante proseguire questo percorso

formativo che sarà incentrato sempre di più sull’attività amministrativa comunale;

oltre gli aspetti amministrativi, uno sguardo e un approfondimento importante sarà

riservato verso altre tematiche: economia, nuovi modelli di sviluppo, lavoro,

ambiente, temi etici, diritti civili, democrazia, politica nazionale ed internazionale,

Europa e Mediterraneo.

Gli appuntamenti di formazione politica saranno più numerosi sul territorio e costruiti

con la collaborazione stretta con i Circoli.

L’entusiasmo e i risultati conseguiti dalla Scuola di Formazione Politica di Santeramo

in Colle hanno portato nelle coscienze dei Giovani Democratici di Terra di Bari, la

consapevolezza e la necessità di una sempre più costante formazione. Molte, infatti,

le iniziative che in questi anni nel territorio hanno visto i giovani sia propositori sia

protagonisti di iniziative di formazione e informazione.

In un tempo di “passioni tristi”, abbiamo invece visto nei tanti giovani la voglia e

l’entusiasmo nel voler apprendere e conoscere; nel voler fare la politica con gli

strumenti giusti e con le giuste competenze. Confronto e discussione, partecipazione

e tanta voglia d’imparare, di essere protagonisti del proprio futuro.

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Puntiamo ad una nuova classe dirigente che sia riconosciuta e apprezzata per

caratteristiche quali: la passione, moralità, impegno costante su territorio, formazione

politica e il bene comune come unico obiettivo da perseguire.

Ripartire dal nostro entusiasmo e contrastare il pessimismo che anima i nostri giorni.

Solo così potremo cambiare il mondo.

“Solo se uniti saremo forti.” (Alcide De Gasperi)

“Capii allora che per cambiare il mondo bisognava esserci.” (Tina Anselmi)

Tesi 4 - Rete dei Giovani amministratori

Crediamo sia indispensabile istituire un forum permanente degli amministratori con

incontri a cadenza fissa, in cui si parlerà delle esperienze positive che ogni singolo

consigliere o amministratore avrà portato nel proprio comune; in tal modo si potrà

condividere una politica collettiva volta al miglioramento delle condizioni di vita di

ogni cittadino in tutte le comunità in cui eleggiamo rappresentanti dei Giovani

Democratici. Proprio in tema di elezioni, sarà fondamentale, per tutta

l’organizzazione, promuovere la candidatura di giovani iscritti al nostro movimento

in modo tale da poter portare nelle istituzioni le nostre idee.

Fondamentale per noi è il tema della formazione amministrativa che promuoveremo

in tutti i circoli della provincia, per essere sempre pronti e preparati a discutere

qualsiasi tema riguardante gli enti locali.

Idee fondate su sani principi come legalità, lotta al voto di scambio, lotta al

clientelismo, bene comune e buone pratiche amministrative. È importantissimo

promuovere una corretta gestione dei rifiuti, visti non più come un problema ma

come risorsa, attraverso la raccolta differenziata “porta a porta” e l’attivazione di

progetti concreti tesi alla riduzione della produzione dei rifiuti (progetti per la

riduzione dei rifiuti e riuso, etc), in una politica che aspira al traguardo “rifiuti zero”.

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Fondamentale sarà istituire e far funzionare questo forum perché vogliamo

incentivare nuovi stili di vita negli Enti Locali, nei comuni, nelle amministrazioni

locali, nelle comunità, attraverso politiche e progettazioni atte a stimolare nella

cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili (autoproduzione, filiera corta, cibo

biologico e di stagione, sostegno alla costituzione di gruppi di acquisto, turismo ed

ospitalità sostenibili, promozione della cultura della pace, cooperazione e solidarietà,

“disimballo” dei territori, diffusione commercio equo e solidale, banche del tempo,

autoproduzione, finanza etica, etc), favorendo il più possibile l’autoproduzione di

beni e lo scambio di “servizi”, sottraendoli al mercato per una società della sobrietà

ispirata ai temi della de-crescita.

Crediamo inoltre che il forum degli amministratori possa essere una rete importante

per il nostro territorio. Una rete nella quale intelligenze, esperienze e competenze,

possono solo arricchire i territori e soprattutto essere da esempio per i tanti giovani

democratici della provincia.

“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (Art. 1 Costituzione Italiana)

Tesi 5 - Lavoro e disoccupazione

Dobbiamo pensare al lavoro, dobbiamo pensare al lavoro dei nostri coetanei e

dobbiamo farlo partendo dai dati relativi ai nostri coetanei. La generazione 0, quella

dei nati dalla seconda metà degli 80 alla fine dei 90 può essere una generazione di

fenomeni per creatività e voglia di mettersi in gioco, come dimostrano i progetti di

Bollenti Spiriti e gli investimenti su se stessi di Ritorno al Futuro, ma per adesso è

una generazione di precari. Di vita, prima ancora che di occupazione. Possiamo farci

forti dei dati di impegno dei laureati e dei soggetti in formazione, già in calo e

deficitari rispetto alle aspettative, ma ciò che troviamo nelle strade, fuori dalle

università, fuori da queste stanze di “privilegiati” è ancor più drammatico. Le cifre

dei Neet della nostra età (‘Not in Education, Employment or Training’), ovvero di

coloro che non studiano o lavorano, sono scandalosamente alte: passare dal 20% della

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fascia 15-29 anni nel triennio 2005-2008, al 23,4% del 2010 significa inquadrare un

pezzo di Italia che rinuncia a se stessa, anche solo a sognare. E non è difficile

immaginare il disequilibrio nelle nostre regioni: al Sud si raggiunge la percentuale del

54,5%, prevalentemente donne e con un diploma di terza media. A gennaio il tasso di

disoccupazione giovanile è al 31,1%, in rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a

dicembre 2011 e di 2,6 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione giovanile

ormai si colloca sopra quota 30% da 5 mesi

Diventa sempre più intensa la rassegnazione di quanti, soprattutto giovani e donne,

soprattutto al Sud, non trovano lavoro e smettono di cercarlo.

Partendo da questi presupposti dobbiamo avere il coraggio di mettere in gioco anche

le nostre certezze: la voglia di staccarsi dai propri affetti, la riflessione sulle effettive

conquiste in ambito lavorativo, l’assenza di timore nella riflessione. Non possiamo

impiccarci a un unico modello di riforma del lavoro, che sia quella prevista da Ichino,

o la Boeri-Garibaldi, o qualsiasi altra possibilità, ma non è più accettabile rimanere

bloccati allo stato attuale in nome di una garanzia della stabilità che per la stragrande

maggioranza di noi è solo un miraggio. È inutile irrigidirsi su concetti come

“flessibilità” per il solo, drammatico fatto che negli ultimi 10 anni è stato sinonimo di

“precarietà” e “precariato”. I dati statistici ci dicono che la tutela reale dell’articolo

18 dello Statuto dei lavoratori è caratteristica di quasi meno della metà della

popolazione, rapportata a chi lavora in imprese con meno di sedici dipendenti, ai non

occupati, ai precari e a coloro che sono in cerca di occupazione. Nessun legame ad

alcun disegno di riforma sempre più urgente, quindi, ma nemmeno una battaglia volta

alla sola salvezza dell’articolo 18 se questo rimane a totale appannaggio di una parte

sempre più esigua del mercato del lavoro, in particolare nel nostro Sud di

piccolissime e piccole imprese. Non possiamo condividere le parole di Confindustria

che vede nell’abrogazione dell’ art. 18 la soluzione ai ridotti investimenti nel nostro

Paese da parte delle imprese straniere. Non si investe per colpa di una burocrazia

asfissiante, per una giustizia civile inadeguata, per una classe dirigente impreparata a

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cogliere le sfide del momento, una classe politica che non è in grado di pensare ed

agire in sinergia con l’Europa, una sistema bancario che non ha coraggio e che sa

solo chiedere.

Oggi solo 18 assunzioni su 100 sono a tempo indeterminato. Una flessibilità

eccessiva e non più tollerabile. La lotta alla precarietà deve essere la vera priorità

della riforma del mercato del lavoro

I Giovani Democratici ribadiscono la necessità di incentivare 'buona' occupazione se

si vuole garantire il futuro ai giovani, non si può percorrere la strada delle

diminuzione dei diritti “è uno schema già percorso e fallimentare”.

L'80% delle nuove assunzioni sono precarie, una tendenza che va arrestata attraverso

una drastica diminuzione delle tipologie contrattuali che riporti i contratti a termine

alla loro originaria funzione di eccezionalità e valorizzi l'apprendistato come

strumento di formazione e accesso per i giovani al mondo del lavoro. Ad una lavoro

stabile deve essere associato un contratto stabile. Chi fa un lavoro subordinato deve

avere un contratto subordinato. Il lavoro strutturalmente discontinuo deve costare di

più alle aziende e prevedere tutte le tutele sociali: malattia, maternità, previdenza,

disoccupazione"

Vanno pensate nuove tutele per tutti, per non costringerci ad una lotta generazionale

con i nostri genitori “forti” delle conquiste sindacali anni 70, rispetto a noi, “deboli”

per i massacri di uno sfrenato liberismo non equilibrato con compensazioni in termini

previdenziali e di tranquillità di protezione da licenziamenti discriminatori.

La vicinanza al mondo sindacale dev’essere centrale, ma dobbiamo pretendere

sempre più impegno per i nostri coetanei, in particolare per le enormi difficoltà di

ingresso al mondo del lavoro, senza compensazione con aggravi in uscita. Anche da

questo punto di vista, senza il timore di una perdita di consenso, dobbiamo pretendere

la discussione calata nella realtà e non già la solita discussione da cui sarebbe bello

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escludere parole come “totem” o “tabù” che molto spesso si rivelano categorie di

puro scontro linguistico.

Non è sufficiente, insomma, chiedere un aggravio di costi per le imprese in caso di

utilizzo di forme contrattuali flessibili, ma come organizzazione giovanile abbiamo

l’obbligo di pretendere sgravi, incentivi e aiuti per l’accesso in forma stabile dei

giovani nelle imprese e per la loro continua formazione e aggiornamento, così come

detassazione e aiuti per giovani coppie e giovani lavoratori. Così come va rilanciata

la possibilità di accedere ad un reddito di cittadinanza, in particolare nell’attuale

periodo così problematico socialmente, ancor prima che economicamente. La scelta

del lato della barricata in cui stare ci sta schiacciando: è il momento di imporre

riflessioni ponderate agli autentici bisogni di una generazione, con attenzione

particolare a quella del meridione d’Italia.

“Colui che apre una porta della scuola, chiude una prigione.” (Victor Hugo)

Tesi 6 - Scuola

La scuola è una porzione di società. La scuola rappresenta in potenza ciò che sarà in

atto il nostro futuro. La scuola è contenitore di idee e di sapere. La scuola è motore,

fonte di crescita. La scuola è un diritto.

Riflettendo sulla condizione attuale della nostra Scuola, vien da pensare che non goda

di ottima salute. E’ una scuola vecchia, radicata alle necessità di un mondo vecchio

che oggi non esiste più. E’ anacronistica rispetto alle esigenze di un mondo che

cambia. E’ impensabile che al giorno d’oggi si metta lo studente davanti alla scelta

tra un liceo o un istituto tecnico-professionale in una età troppo giovane. Lo studente

compie, spesso inconsciamente, una scelta fondamentale circa il proprio futuro.

Giacché, dati alla mano, chi sceglierà i licei sarà poi propenso a continuare gli studi.

Questa suddivisione a compartimenti stagni era tipica di un mondo in cui si creava da

subito una suddivisione tra ‘menti’ e ‘braccia’. Oggi questo appare tristemente

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inattuale. I Giovani Democratici Terra di Bari vogliamo una scuola formativa per

TUTTI, capace di dare i giusti stimoli a seconda delle capacità di ciascuno. Così, con

la giusta maturità e consapevolezza, lo studente potrà scegliere il proprio futuro. Il

sapere deve essere un fluido che scorre libero e che sfiora le menti di tutti, non una

mera erudizione fine a se stessa. Il sapere ‘chiuso’ reprime il senso della trasmissione

e della ricerca della conoscenza. Oggi vogliamo una didattica nuova e partecipativa.

In questi anni abbiamo approfondito i problemi inerenti la scuola. Il nostro interesse

ha portato alla nascita del progetto Play Reverse. Si tratta di un’associazione per

studenti medi, capace di unire realtà territoriali spesso distanti. Nella provincia di

Bari ci siamo distinti, lo scorso anno, per aver promosso iniziative di

sensibilizzazione come è accaduto a Molfetta in occasione della Giornata della

Memoria delle vittime di mafia. Oppure con l’associazione di Bitonto Enfants

Tèrrible che, collaborando con Play Revers a livello provinciale, ha promosso il I

circuito delle arti nel quale tutti gli studenti delle scuole bitontine si sono riversati

nelle piazze del centro storico ed hanno espresso la propria arte culminando poi in un

concerto serale. L’impegno profuso dai GD Terra di Bari in questi anni per la scuola,

ha visto l’elezione di una nostra iscritta alla carica di vice presidente della consulta

provinciale degli studenti. La nostra attenzione particolare sarà rivolta nei confronti

dell’edilizia scolastica: la sicurezza degli istituti scolastici non è solo un diritto di chi

studia e lavora nelle scuole ma deve essere una priorità assoluta. Vogliamo mettere

al centro delle nostre politiche l’accesso allo studio e al buon successo dello stesso.

Crediamo infatti che ogni studente debba concludere positivamente il suo percorso ed

evitare che si possa perdere per strada. Il tasso di abbandono scolastico italiano è tra i

primi d’Europa. Fermare questa enorme emorragia che va ad alimentare il lavoro

nero e sottopagato da cui spesso attingono le organizzazioni criminali. Per fermare

l’abbandono scolastico bisogna riprendere una seria politica per il diritto allo studio.

Bisogna anche che la didattica si evolva e si doti di nuove forme e nuovi strumenti.

Crediamo si debba superare il modello di lezione frontale a favore di un

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insegnamento innovativo, interattivo, learner-centered, flessibile, attento ai nuovi

linguaggi, basato sull’apprendimento ad apprendere, che sappia sovrapporre

educazione formale ed informale. Vogliamo una scuola multiculturale e che sappia

integrare. Non vogliamo scuole “ghetti” ma scuole dove ci sia una politica di

convivenza, arricchimento reciproco e formazione del cittadino futuro. Una scuola

che sia il primo luogo di trasformazione multiculturale della società italiana

Le scuole rappresentano i primi presidi democratici in ogni quartiere e in ogni città e

per questo sono uno dei principali luoghi di interesse per i Giovani Democratici.

Vogliamo proseguire questo nostro impegno nelle scuole perché abbiamo a cuore 2

principi fondamentali: la libertà di pensiero e la conoscenza, soprattutto dei propri

diritti. Vogliamo una scuola basata sui quattro pilastri della politica europea:

imparare a conoscere, a fare, ad essere e a convivere.

“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare

per cambiare il mondo”(Nelson Mandela)

Tesi 7 - Università

L'art 34 della nostra Costituzione afferma che: “La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I

capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più

alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio,

assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”

Alla luce di questo articolo fondamentale possiamo già porre due punti

importantissimi:

l'importanza della formazione inferiore;

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la necessità che anche a coloro i quali non hanno la forza economica per mantenersi

agli studi siano comunque conferite delle garanzie economiche tali da permettere loro

la possibilità di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La grande rilevanza che la nostra Costituzione pone alla formazione primaria è

possibile riscontrarla sia dalla lettera dello stesso articolo 34 che pone già al 2 comma

la garanzia che, al fine di rendere davvero possibile per tutti frequentare i primi 8

anni di formazione inferiore questa è completamente gratuita.

È anche opportuno tenere presente che la nostra Costituzione è stata redatta in un

momento storico in cui l' ignoranza e l'analfabetismo in Italia erano dilaganti (in

Puglia quasi il 30% della popolazione agli inizi degli anni 50 non sapeva ne leggere

ne scrivere).

Alla luce di questo è ovvio che il Costituente si preoccupò, principalmente, di

impartire un minimo di conoscenza alle masse contadina e proletaria che erano state

lasciate per decenni inaridire nella loro stessa ignoranza. Ed è facile notare come il

risultato sia stato sorprendente non solo dal punto di vista della fruibilità del sapere

conferita alle masse, ma anche dal punto di vista pedagogico, infatti è ben possibile

osservare come oggi anche i figli delle famiglie più disagiate abbiamo comunque

l'opportunità, praticamente sempre sfruttata, di studiare per apprendere le basi di una

qualsivoglia minima conoscenza.

Ovviamente dopo 70 anni il contesto sociale è mutato, sono aumentati infatti la

disponibilità economica, l'aspettativa di vita, oltre che la qualità della stessa, il mondo

è diventato più piccolo e tutti pretendono qualcosa in più dalla propria vita. Per molti

questo qualcosa in più è raggiungibile attraverso un percorso di studi specifico, che

non si limita ad una formazione sommaria ma che richiede anni di studi universitari.

Anni, questi, molto difficili da affrontare per chi è chiamato dal proprio amore per il

sapere. Anni molto spesso in cui si abbandona la propria casa e si è costretti a gravare

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sul bilancio familiare in modo determinante, molto spesso in un modo cosi

determinante da dover rinunciare ai propri sogni.

Sempre più giovani oggi nonostante le difficoltà, accettano la sfida che il mondo

dello studente universitario comporta. Alla luce di questo si potrebbe supporre che se

i padri costituenti fossero chiamati oggi a scrivere la costituzione e se questa fosse

scritta con la stessa lungimiranza con la quale è stata scritta anni fa probabilmente

anche gli studi universitari sarebbero completamente gratuiti.

Quindi possiamo dire che il problema collegato al finanziamento dell'università e dei

sussidi agli studenti poco abbienti è qualcosa che la nostra costituzione, nel suo

intimo prevede, anzi a cui si tende ma che per i tempi in cui fu scritta era superfluo

dichiarare specificamente.

Quello fin qui detto serve a far comprendere come la nostra Costituzione preveda in

un certo qual modo il raggiungimento degli obbiettivi sopra detti. Molto spesso però

si trascura la necessaria considerazione che un Paese forte e che cresce è solo un

Paese che cresce in tutti i suoi settori e non solamente nell'università. Per quanto sia

difficile ammetterlo il mondo dell'università è strettamente legato al mondo del

lavoro (con tutto quello che ne consegue come ad esempio diritti dei lavoratori

modalità di entrate ed uscita da l mondo del lavora flessibilità) e al mondo del mercati

finanziari nazionali ed internazionali. Mercati che molto spesso sono demonizzati ma

che è necessario tenere in considerazione affinchè la lotta ad essi non diventi

ideologica ma si possa ritornare a guardare ai mercati come strumento per il

raggiungimento degli obbiettivi personali e anche, del forse più importante, progresso

della civiltà.

Queste considerazioni sono necessarie prima di intraprendere un discorso specifico

sull'università, in quanto è fondamentale contestualizzare la discussione qui in esame

al fine di evitare di rinchiudersi in preconcetti e in idee solo formalmente giuste ma

Page 16: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

16

poi fattivamente irraggiungibili a casa della loro incapacità a connettersi con le reali

situazioni esistenti nel nostro paese e nel mondo più in generale.

La situazione dell'Università italiana e conseguentemente della ricerca è ad oggi

molto grave, infatti con il diminuire costante della percentuale di PIL destinata alla

formazione superiore, tenuto conto anche di una burocrazia elefantiaca e di una

riforma dell'università che di fatto complicherà moltissimo la vita degli studenti dei

docenti e dei ricercatori irrobustendo i privilegi dei baroni e per nulla valorizzando la

tanto decantata meritocrazia, le prospettive non sembrano per nulla rosee.

In questi ultimi mesi è anche andata inoltre paventandosi l'eventualità di abolire il

valore legale del titolo di studio, questione molto ardua da affrontare e per cui i GD

hanno preso posizione con un no netto ma motivato.

Crediamo che primariamente sia da abolire la Riforma Gelmini, in quanto siamo

fermamente convinti che essa non produrrà altro che un decadimento dell'università

italiana, è necessario inoltre coprire con fondi sufficienti tutte le borse di studio, cosa

che ad oggi sembra un miraggio, e combattere l'evasione e le false dichiarazioni che

moltissimi presentano per pagare meno tasse universitarie.

È necessario invogliare i neo laureati a rimanere in Italia per lavorare in aziende

italiane, è quindi necessario rilanciare l'economia e rendere il lavoro precario più

costoso di quello fisso.

È necessario rivedere l'economia affinché settori che come le energie rinnovabili e la

ricerca di base siano appetibili anche per le piccole e medie imprese al fine di creare

un circolo virtuoso che veda anche i piccoli imprenditori investire nella ricerca.

Da sempre i Giovani Democratici Terra di Bari, consci dell'importanza che

l'Università riveste nel tessuto sociale e culturale italiano, hanno fatto di questo

ambito un punto imprescindibile del loro fare politico.

Page 17: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

17

Nel corso degli anni le sigle studentesche a cui i GD hanno fatto riferimento sono

state molteplici.

Non si rinnega il passato, ma è possibile, alla luce degli avvenimenti accaduti,

accorgersi della non fecondità di quella scelta, fallimento, questo, dovuto molto

spesso a divergenze di vedute politiche con gli altri soggetti universitari. Ecco,

perché, avvertita la necessità di creare un soggetto universitario che rappresentasse in

primo luogo i principi ed i valori del centro sinistra ed, in secondo luogo, che fosse il

riferimento universitario dei GD, si è proceduto alla costituzione di una nuova realtà

studentesca.

A partire dall'ottobre 2011, infatti, i Giovani Democratici Terra di Bari hanno, in

linea con quanto sta avvenendo a livello nazionale, costituito la Rete Universitaria

Nazionale (RUN) di Bari.

Il progetto, ovviamente, è frutto di una riflessione durata più di un anno, riflessione

volta a comprendere la reale utilità di un eventuale nuovo soggetto e gli obbiettivi

politici che questo avrebbe dovuto perseguire.

Sin da subito l'operato della RUN è stato diretto al raggiungimento di una maggiore

trasparenza e fruibilità della documentazione che l'Università dovrebbe mettere a

disposizione di tutti gli studenti oltre che alla risoluzione di problemi che attanagliano

la vita dello studente e che spesso sono utilizzati solo come spot elettorale dalle altre

associazioni studentesche. La battaglia per la trasparenza si è concretizzata in una

raccolta firme allo scopo di presentare al Consiglio degli Studenti la proposta di una

nuova modalità con cui distribuire i fondi per le attività culturali, fondi che per la

maggior parte oggi vanno alle associazioni studentesche e non a beneficio degli

studenti. Altro punto importantissimo è l'operato della RUN sul fronte mobilità: a tal

proposito si è creato un gruppo sul social network “Facebook” nel quale ogni

studente può esporre le proprie disavventure quotidiane nel raggiungere il luogo di

studio, oltre alla realizzazione di piccoli videoclip in cui gli studenti intervistano i

loro colleghi di corso sulla medesima questione.

Page 18: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

18

Ferma restando l'indipendenza partitica della RUN, non è possibile negare il grande

numero di giovani democratici che la costituiscono e che hanno rappresentato il

pneuma iniziale del movimento.

Da subito la RUN - Bari ha instaurato rapporti di reciproca collaborazione con le

associazioni locali di studenti medi come Play Reverse ed Enfants Terrible e con

quelle nazionali come la Federazione degli Studenti (FdS).

Al politecnico feconda è la collaborazione con Studenti Democratici che da sempre

ha rappresentato la casa dei GD in quell'ateneo

La collaborazione si realizza con incontri-dibattito tra studenti medi ed universitari

oltre che con delegazioni di questi ultimi nelle scuole allo scopo di informare i futuri

studenti universitari circa l'offerta formativa, il funzionamento e le problematiche

connesse all'Università degli Studi di Bari ed al Politecnico di Bari.

Importantissimo è anche il rapporto che si sta costruendo con la neo costituita

associazione dei dottorati e dottorandi italiani (ADI) di bari.

Le potenzialità di tale associazione studentesca universitaria sono molteplici; infatti

in un periodo di crisi della politica tout court, realizzare una interazione tra studenti e

non, in ogni luogo in cui i giovani vivono, è fondamentale per realizzare quel

cambiamento che i GD auspicano.

Riuscire a far comprendere che la politica non è solo estremismo, non è solo

contestare, scioperare, urlare e combattere, trasmettendo invece l'idea che ragionare,

discutere, confrontarsi e sopratutto eliminare i pregiudizi che riguardano la politica e

la descrivono come qualcosa di diabolico è un obbiettivo che i GD, e la RUN - Bari,

devo perseguire.

Non si può nascondere che la strada è lunga e tortuosa, lastricata di difficoltà

rappresentate sopratutto da quelle liste studentesche che fanno delle serate e del

divertimento il loro modo modus operandi.

Page 19: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

19

I traguardi raggiunti in questi pochi mesi, lasciano ben sperare per il futuro.

Il radicamento della RUN-Bari in facoltà dove la destra storicamente la fa da padrone

dimostra come questo soggetto universitario risponda in maniera tenace all'obbiettivo

di portare qualcosa di “sinistra” nell'Università.

Molto altro si potrebbe dire su quello che la RUN - Bari ha portato come frutti, ad

esempio la creazione di un gruppo di ragazzi attenti alle tematiche universitarie non

solo locali, e sopratutto l'inizio di quel processo di rivalutazione dell'idea di Giovani

Democratici non come giovani asserviti al partito ma di giovani che lavorano per

un'idea nuova di partito all'interno di questo.

Ogni qual volta un nuovo soggetto nasce le perplessità sono moltissime, la paura di

non riuscire o di fallire è tanta, ma basta guardarsi indietro per scoprire che spesso è

necessario osare.

I GD in pochi anni sono diventati la più grande giovanile italiana, è bellissimo saper

di poter andare in qualsiasi comune Italiano e trovare ragazzi accomunati dalle stesse

passioni e dagli stessi ideali. Ogni movimento, ogni piazza, oggi ha un po' di

arancione e i ragazzi della RUN - Bari stanno lavorando perché in ogni facoltà ci

possa essere lo stesso orgoglio e la stesso senso di appartenenza ad un grande

movimento.

"La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti"

(Gandhi)

Tesi 8 - Ambiente

Tanti, forse troppi, ormai nei loro discorsi non fanno che parlare di sostenibilità

ambientale. Ma cosa intendiamo realmente noi giovani per “Sviluppo Sostenibile” ?

Page 20: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

20

È uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente, migliorandone le qualità della

vita, senza però compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i

propri bisogni.

Noi Giovani Democratici di Terra di Bari siamo per uno sviluppo sostenibile che

veda la perfetta sinergia tra la sfera economica, ambientale e sociale; un perfetto

equilibrio auspicabile tra uomo ed ecosistema. Per questo è necessario un

cambiamento di rotta convinto.

“La diversità culturale è necessaria per l’umanità quanto la biodiversità per la natura

… la diversità culturale è una delle radici dello sviluppo inteso come crescita

economica ma anche come mezzo per condurre una esistenza più soddisfacente sul

piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale” (Art1e 3, Dichiarazione

Universale sulla Diversità Culturale, UNESCO 2001) .

È questa diversità culturale che deve continuare a camminare sulle nostre gambe e

attraverso le nostre idee. Sono le nuove generazioni che devono raccogliere questa

sfida. Spetta a noi innescare un cambiamento di mentalità che richieda una presa

reale di coscienza ed una consapevolezza della responsabilità dei singoli che si

esplichi in un cambiamento pratico dei comportamenti quotidiani.

Noi Giovani Democratici di Terra di Bari vogliamo che, la nostra provincia e le

nostre città, siano vivibili ed a misura d’uomo; vogliamo che in questi luoghi, nei

prossimi anni, si possa apprezzare una crescita economica sostenibile ed

ecocompatibile con le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del nostro territorio.

Per valorizzare e tutelare l’ambiente che ci circonda bisogna conoscerlo

dettagliatamente per coglierne le debolezze ed i punti di forza.

I Comuni della Provincia di Bari racchiudono al loro interno delle bellezze tipiche e

rare. Siamo la Terra dei Trulli, passando per le Grotte, le gravine e scendendo verso

il Mare: scenari tanto diversi tra loro ma accomunati dalla loro unicità. Il forte

legame che ci lega alle nostre origini ci fa essere attenti all’ambiente e disponibili a

Page 21: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

21

cambiare stile di vita per tutelarlo, ambendo magari anche ad un lavoro innovativo e

creativo.

Siamo a sostegno di una Green Economy per un Green Job, dove vi sia sviluppo

economico nel rispetto dell’ambiente; l’ambiente stesso come focus di sviluppo per l’

occupazione e in particolar modo quella giovanile. Risparmio economico e

produttività legati al nostro habitat.

Una mobilità sostenibile necessita di politiche che puntano su un miglioramento

qualitativo e quantitativo dei trasporti. Siamo contro il degrado delle aree urbane

sempre più invase da auto, anziché da pedoni; siamo contro un consumo e abuso del

territorio sacrificato per realizzare infrastrutture e strade; siamo contro

l’inquinamento sia atmosferico, con le relative emissioni di gas serra e le emissioni

acustiche. Crediamo che, per evitare la congestione stradale, sia necessario

privilegiare i trasporti pubblici, quelli su ferro prima che su gomma. Non devono

mancare, inoltre, piste ciclabili, car scharing nelle aree metropolitane e giornate

ecologiche per sensibilizzare i cittadini.

Particolare attenzione va posta anche nel settore dell’edilizia sostenibile affinchè, al

grigio spento della cementificazione selvaggia che deturpa brutalmente il paesaggio,

si contrapponga sempre più verde. L’Ecomostro di Punta Perotti è l’esempio di

come, per contrastare l’abusivismo edilizio, sorgano grandi parchi pubblici. Puntare

ad adottare i nuovi criteri della bioedilizia nella costruzione di edifici che tengano

conto dell’isolamento e dell’autonomia delle “nuove”abitazioni attraverso la giusta

scelta dei materiali usati e il giusto orientamento. Puntare fortemente sulle “energie

rinnovabili” investendo in ricerca e potenziando l’installazione di pannelli

fotovoltaici su edifici pubblici e privati a tutela dei suoli agricoli sottratti

all’agricoltura.

Per questioni di sicurezza vanno intraprese iniziative per prevenire e fronteggiare,

contenendoli, eventuali fenomeni di dissesto idrogeologico del territorio. Un

Page 22: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

22

importante momento di verifica anche alla luce delle avverse condizioni

meteorologiche che spesso si manifestano improvvisamente arrecando molti danni al

nostro territorio.

Ancora oggi giorno l’amianto, usato fino agli anni 80’ principalmente come

materiale per l’edilizia, ma anche in tanti altri settori, è presente in molteplici forme.

Sono tanti i siti bonificati parzialmente o totalmente e altri, invece, aspettano tali

interventi. Parlando di amianto e di lavoratori che ne hanno subito conseguenze

mortali, il pensiero non può che andare alla Fibronit di Bari e alle abitazioni limitrofe.

Dopo il pesante inquinamento ambientale e le forti ripercussioni sui cittadini, oggi si

spera che lì, fra qualche anno, possa sorgere un gran parco verde per restituire ai

parenti, ai figli e nipoti delle vittime dell’amianto, la speranza che la vicenda non si

ripeta più e che le vittime non rimangano solo dei dati e dei numeri all’interno di un

registro statistico. Nel rispetto della nostra salute, spetta a noi giovani esser sempre

vigili e pronti a far intervenire chi di competenza in caso di presenza di amianto.

Protagonismo attivo, dunque che ha visto l’anno scorso i Giovani Democratici di

Terra di Bari non far mancare il loro supporto alla campagna referendaria. Un

risultato plebiscitario a livello nazionale che ha dimostrato come gli italiani, anche a

distanza di 20 anni, siano ancora contrari alla costruzione di centrali nucleari in Italia

perché anacronistiche, troppo costose, con nessuna garanzia sulla sicurezza,

implicano un grande dispendio di acqua e soprattutto vi è il problema dello

smaltimento delle scorie radioattive. Mola di Bari era stata individuata tra i potenziali

siti. Speriamo che tra qualche anno non si ritorni a riaffermare questa volontà.

Importante anche la vittoria contro la privatizzazione dell’acqua pubblica, bene

comune vitale per l’intera comunità. È opportuno un uso razionale dell’ ”oro blu del

mondo”, evitando gli sprechi. Predisporre una corretta gestione delle falde acquifere

attraverso l’ emungimento dei pozzi con il relativo censimento degli stessi.

Page 23: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

23

Il tema della gestione dei rifiuti solidi urbani nella nostra società sta assumendo

un’importanza sempre maggiore; si tratta di un fronte sul quale, negli ultimi anni, la

Provincia di Bari sta impegnando grandi energie. Il “problema rifiuti” ha raggiunto

proporzioni tali da imporre l’attivazione di soluzioni articolate su più piani paralleli

che prevedono, da un lato, una variazione nel sistema produttivo industriale,

dall’altro, il coinvolgimento massiccio di tutta la popolazione, anche attraverso

interventi di formazione ed informazione che contribuiscono a cambiare la mentalità

dei cittadini verso il rifiuto che da inutile scarto da conferire in discarica, deve essere

considerato “risorsa preziosa” attraverso buone pratiche dell’utente. Il cittadino va

posto davanti ad un uso e consumo responsabile dei prodotti attraverso una

differenziata spinta per raggiungere le percentuali di legge e non intercorrere in

ecotasse. I Giovani Democratici Terra di Bari, sono stati protagonisti di un

importante traguardo che li ha visti scendere al fianco della popolazione locale per

chiedere la chiusura della discarica Martucci che aveva superato la capacità massima

di stoccaggio, venendo meno alle norme igienico/sanitarie.

Prevenzione, riduzione, riuso e riciclo. È questo il ciclo virtuoso dei rifiuti che

vogliamo sia recepito ed applicato da tutti, amministratori e cittadini.

Sul piano energetico va spezzato il legame che ci lega ancora troppo fortemente alle

fonti fossili, quali carbone e petrolio, a cui vanno contrapposte le fonti rinnovabili.

Nelle centrali a carbone, attualmente ancora in uso, come ad esempio quella dell’

Enel a Modugno, servono controlli sulle emissioni e il miglioramento delle

tecnologie applicate agli impianti.

La questione “Piattaforme Petrolifere in Puglia” testimonia come i GD Terra di Bari,

stiano portando avanti con determinazione la battaglia atta a contrastare qualsiasi

installazione al largo delle coste pugliesi. Lo abbiamo dimostrato scendendo in

piazza, al fianco della società civile, durante la manifestazione tenutasi a Monopoli lo

scorso gennaio. È un percorso difficile e lungo ma resta un impegno che

continueremo a portare avanti. I Giovani Democratici di Terra di Bari, sulla

Page 24: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

24

problematica, voteranno un documento di intenti, presentato dai GD di Monopoli e

supportato dall’intera associazione a livello regionale e nazionale e che

prossimamente verrà sottoposto all’attenzione del Partito Democratico, partendo dai

singoli circoli territoriali fino al segretario nazionale Bersani.

Sul litorale costiero, troppi i condoni già concessi. Fortunatamente il Piano

Regionale delle Coste ha posto alcuni paletti contro l’uso a volte scorretto della

fascia costiera.

Siamo contro la privatizzazione delle spiagge, a favore di attrezzare alcune di esse

per disabili e bambini e potenziare i collegamenti pubblici tra i paesi interni e le città

costiere. Non devono mai mancare controlli sugli scarichi urbani, industriali ed

artigianali.

Per preservare e conservare al meglio il nostro territorio, già meta turistica molto

ambita dagli stranieri, è opportuno predisporre percorsi sportivi, parchi tematici o

sentieri attrezzati attraverso, ad esempio, la valorizzazione turistica sostenibile del

Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Valorizzare al meglio, inoltre, l’inestimabile

patrimonio degli ulivi secolari che caratterizzano fortemente la Puglia e che ci

invidiano ovunque. Antiche radici, storia, cultura ma anche innovazione. Creare la

giusta armonia per esaltare nel presente il passato. La legge regionale contro

l’espianto ma anche il rilancio occupazionale in alcuni frantoi che hanno puntato

sull’olio biologico di qualità proveniente dagli ulivi secolari, ne sono degli esempi.

Occorre, quindi, attivare politiche a difesa dell’agroalimentare e dei prodotti tipici

della nostra provincia. Le vie del gusto: olio, vino, ciliegie, pane e pasta tipici,

latticini.

Page 25: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

25

“La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le

rivoluzioni hanno bisogno della bellezza.” (Albert Camus)

Tesi 9 - Bellezza. Cultura e territorio

Siamo stati abituati a percepire la qualità della vita attraverso alcuni dati quali il PIL

o quanto concerne la materia economica. Un nuovo modo di percepire la società e la

qualità della vita attraverso un nuovo indice: la bellezza. Le nostre città, i nostri

territori, i nostri paesaggi, le nostre coste, sono cornice naturale di una bellezza che si

riflette sulla nostra qualità della vita. Le brutture che stanno cementificando e

distruggendo i borghi caratteristici dei nostri territori, influenzano in maniera

negativa la qualità delle nostre vite. La salvaguardia delle stesse è indispensabile.

Migliorare la qualità culturale, sociale, architettonica e ambientale facendoci

promotori e difensori della tutela e della salvaguardia della bellezza. Difensori di un

patrimonio donatoci dalla natura stessa e dai nostri padri. Essere consapevoli della

bellezza significa essere rivoluzionari in una prassi amministrativa e politiche che la

maggior parte delle volte segue logiche distorte e che con poca oculatezza non riesce

a vedere, nella tutela del territorio e della bellezza, la chiave fondamentale per

guardare al futuro.

Il recupero della bellezza deve interessare anche e soprattutto le periferie delle nostre

città nelle quali il degrado e l’isolamento delle stesse, producono un abbassamento

della qualità della vita e l’innalzamento della marginalità che, sovente, sfocia in un

aumento della delinquenza e delle devianze sociali. Occorre, per tanto, un maggior

controllo nella costruzione di nuovi quartieri e soprattutto il “gusto per la bellezza”

non sia lasciato al caso. Deve diventare il primo criterio per la qualifica delle nostre

città.

Difensori e portatori di bellezza. Questo il compito che spetta ai Giovani Democratici

di Terra di Bari. Attraverso iniziate volte alla valorizzazione, alla promozione, al

recupero e alla salvaguardia delle tante bellezze naturali e architettoniche, artistiche e

culturali con il fine di accrescere e migliorare la qualità della vita e, in secondo luogo,

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l’economia stessa dei nostri territori. La tutela e la salvaguardia del patrimonio

storico-artistico e paesaggistico attraverso un progetti di recupero, conservazione,

valorizzazione e fruizione diffusa che coinvolga la Regione e gli enti locali,

associazioni e privati.

“Se non ti mobiliti per difendere i diritti di qualcuno che in quel momento ne è

privato, quando poi intaccheranno i tuoi, nessuno si muoverà per te. E ti ritroverai

solo.” (Harvey Milk)

Tesi 10 - Diritti

Argomento imprescindibile per i Giovani Democratici Terra di Bari è la questione dei

diritti civili . Questo riguarda sia i diritti del mondo “LGBT”, sia per tutti gli stranieri

che vivono nel nostro paese, sia le pari opportunità. In un Paese occidentale che si

dichiara moderno è indispensabile portare avanti battaglie per la difesa e

l’affermazione dei diritti civili.

Siamo contro ogni forma di discriminazione razziale e sessuale. Disprezziamo ogni

forma di xenofobia e di omofobia. Vogliamo abbattere ogni forma di discriminazione

generata dalla differenza di sesso e/o orientamento sessuale, dalla razza, dall’età, dal

credo e dalla disabilità.

Siamo al fianco di tutti quegli stranieri che si vedono negare il diritto di cittadinanza e

di voto. Crediamo fortemente nell’integrazione degli immigrati attraverso il

riconoscimento della cittadinanza italiani a quanti nascono nel nostro Paese e a quanti

lavorano e pagano regolarmente le tasse.

Crediamo fortemente nelle pari opportunità e nell’uguaglianza fra i sessi. Il ruolo

politico della donna è stato sempre visto come qualcosa di passivo “ le donne sono

semplici elettrici e la cosa pubblica deve essere affidata alla gestione maschile.”

La nostra organizzazione ha dimostrato invece in questi anni come la partecipazione

e l’impegno politico anche di giovani donne sia qualcosa di normale, di naturale.

Page 27: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

27

Tante ragazze in questi 2 anni hanno ricoperto ruoli di guida nei circoli della

provincia svolgendo un compito faticoso di organizzazione e proposta; oggi tante

altre assumono tale impegno con i nuovi congressi, a testimonianza di quanto grande

sia la voglia di partecipare attivamente e di quanto importante sia il cambiamento in

atto.

Crediamo che in politica, come in tutti gli ambiti della società, sia necessaria la

presenza femminile non come quota rosa, per garantire la rappresentanza di genere,

ma come segno di democrazia sostanziale che si manifesti nel confronto tra idee e

progetti di ragazze e ragazzi. I giovani democratici hanno segnato il passo verso

questa svolta dimostrando di credere in un cambiamento reale che vede alla base

l’impegno di tutti; non vi è solo il diritto di partecipare ma soprattutto il dovere, il

dovere di tante donne di affermarsi individualmente e come collettività con la

consapevolezza di poter migliorare la propria società.

“Una ragazza non dovrebbe aspettarsi speciali privilegi per il suo sesso, ma neppure

dovrebbe adattarsi al pregiudizio e alla discriminazione. Deve imparare a

competere... non in quanto donna, ma in quanto essere umano.” (Betty Naomi

Friedan).

Vogliamo collaborare con tutte le associazioni “LGBT” per la difesa e la promozione

dei loro diritti. Riaprire il dialogo e la piena cooperazione con quel mondo

dell’associazionismo che quotidianamente difende tutti gli omosessuali che vengono

discriminati nei luoghi di lavoro, nelle scuole, di fronte alle istituzioni e nei partiti.

Siamo contro ogni forma di omofobia, perché crediamo che ognuno sia libero di

esprimere il proprio modo di essere e la propria sessualità. Crediamo fortemente nella

battaglia che il mondo “LGBT” porta vanti per affermare i propri diritti. Vogliamo

con loro valicare i muri discriminatori innalzati da un modello di cultura conservatore

attraverso iniziative politiche che modifichino la realtà promuovendo l’affermazione

delle libertà e dell’uguaglianza.

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“Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori

della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti

tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore,

basta che ognuno faccia il suo dovere.” (Giovanni Falcone)

Tesi 11 - Legalità

Come in questi anni l’illegalità e i comportamenti poco trasparenti hanno corroso la

vita socio politica del nostro Paese? Hanno intaccato le nostre vite consegnando al

Paese l’immagine di una cattiva politica. Questo ha causato sfiducia disinteresse della

vita pubblica da parte di gran parte dell’opinione civile. Dobbiamo fare in modo che

le persone tornino a fidarsi della politica non solo perché politica è bene comune, ma

perché è fatta da persone “per bene”.

Ritrovare l’etica morale. Questa la sfida e l’obiettivo che ci poniamo. La legalità e la

trasparenza devono iniziare a radicarsi fin da subito nel nostro pensiero, correggendo

noi, alla radice, la mentalità contorta che per troppo tempo ha caratterizzato l'Italia

corrodendola dal suo interno e facendola lentamente affondare a danno di molti e a

guadagno di pochi.

I Giovani Democratici da tempo hanno intrapreso questa strada. Molta, infatti, è stata

l’attenzione che in questi anni abbiamo riservato a questo importante tema perché

crediamo che sulla legalità si fondi l’operato stesso della politica. Siamo stati abituati

in questi anni a uomini politici senza cultura della legalità, da un’etica morale

discutibile, poco trasparenti nel loro dire e agire politico. Al contrario noi crediamo

nella legalità, nell’onesta. Senza di esse è difficile immaginare una società

democratica e civile.

Lo abbiamo fatto nelle nostre scuole di formazione politica con l’Associazione Libera

sui beni confiscati alla mafia, e ospitando il sindaco di Isola Capo Rizzuto che ha

saputo, insieme ad un’itera città, non piegarsi al potere della ndrangheta.

Testimonianze che hanno lasciato dei segni indelebile nelle nostre coscienze. La

paura rende schiavi, il coraggio rende liberi, liberi di agire per il bene comune.

Page 29: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

29

Abbiamo partecipato alle manifestazioni anti mafia e diventando parte attiva nei

comitati cittadini che si battono contro le illegalità e i sistemi mafiosi che sovente

cercano di insinuarsi nella vita politica dei nostri comuni.

Abbiamo una grande ambizione, formare e preparare la futura classe dirigente che

sappia combattere e contrastare l’illegalità e si faccia sempre portatrice della

trasparenza, del rispetto e promotrice della cultura della legalità. Occorre che la

legalità e la trasparenza inizino a radicarsi sin da subito nel nostro pensiero e nel

nostro modus operandi.

“I popoli rivieraschi del Mediterraneo hanno, infatti, che lo vogliano o meno, un

comune destino. Essi hanno esercitato una influenza decisiva nel passato della storia

dell'umanità.” (Giorgio La Pira)

Tesi 12 - L’Europa, il mezzogiorno, il Mediterraneo

La crisi economica ha messo in luce tutte le nostre debolezze. È questo il momento

favorevole per scommettere ed investire di più nell’Europa. Da soli non ci salva. La

politica dell’egoismo non paga, strozza il futuro. Un politica ad ampio respiro e

soprattutto animata dalla voglia di collaborazione e solidarietà. Questa è la via per

poter uscire assieme dalla crisi. Occorre mettere in campo un vero europeismo che

non sia di facciata ma che sia concreto nei fatti. L’Europa sia un grande progetto

politico condiviso nel quale ci sia una vera integrazione sociale, una forte e stabile

moneta, una politica economica e fiscale unica, un rinascimento culturale e la

riscoperta e la valorizzazione delle arti e della cultura. Ripensare ad un nuovo

mercato europeo, per riscoprire la ricchezza dei territori, per affermare la centralità

della difesa dell’ambiente e la valorizzazione delle energie rinnovabili, per eliminare

i drammatici squilibri sociali, per tornare ad investire nei giovani, nella ricerca, nel

futuro.

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Il mezzogiorno d’Italia come opportunità e non come problema. È questa l’idea di

Mezzogiorno che hanno i Giovani Democratici di Terra di Bari. È la terra dalle

potenzialità ancora inespresse e che molto ha da dire in questo tempo di incertezza e

di crisi. Crediamo fortemente che dal mezzogiorno arriverà il riscatto e il futuro

dell’Italia. È qui che occorre investire di più in lavoro, ricerca, scuola e università,

infrastrutture e cultura. Investire sui giovani del mezzogiorno. Una nuova classe

dirigente, nuovi protagonisti della scena politica del mezzogiorno è pronta .

Non possiamo più accettare il leitmotiv di chi continua a sostenere che il sud sia il

problema dello sviluppo del nostro Paese. Non c’è “nordismo” che tenga. “Il Sud non

è il problema ma la soluzione.” (Gianfranco Viesti)

Il Mezzogiorno d’Italia deve rappresentare per l’Europa l’area euro mediterranea

per eccellenza. È qui che il mezzogiorno d’Italia gioca un ruolo chiave,

fondamentale. Ancor di più Bari. Siamo il ponte che collega l’Europa ai paesi del

Mediterraneo. È in questo spazio che si gioca il nostro futuro. Bari è la porta sul

Mediteranno e a noi giovani spetta il compito di riallacciare il dialogo con quelle

popolazioni che assieme all’Europa nei secoli passati ebbero il compito di dare il più

grande contributo alla civiltà tutta. Bisogna aprire le porte del Mediterraneo, che

torna ad essere il centro dei commerci mondiali, come lo è stato per secoli. Una

straordinaria sfida che potrebbe rilanciare il sogno di un grande mare, il

Mediterraneo, che torna ad essere il motore economico del mondo, dell’Europa prima

di tutto. L’Europa ora può e deve aiutare i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo a

scoprire i valori della libertà, di una libera economia, degli interscambi culturali, della

democrazia. Il dialogo, il confronto, i rapporti culturali ed economici tra Europa e

Paesi del Mediterraneo, possono costituire la speranza degli uomini del Terzo

Millennio. Una vastissima area, tante nazioni, un incrocio di culture e civiltà che per

secoli hanno saputo contaminarsi e che per secoli ha tenuto uniti popoli e nazioni

diverse. Non possiamo sottovalutare la primavera araba: il Mediterraneo torna

centrale nelle politiche e nelle strategie commerciali di una vasta parte del mondo.

Page 31: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

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L’esperienza della primavera araba è una questione che non può non interessarci. Il

Mediterraneo è il mare che racconta di un grande passato e di terre e popoli che

guardano al futuro. Il Mediterraneo è una grande risorsa che va sfruttata. Noi Giovani

Democratici di Terra di Bari vogliamo intessere relazioni con tutti quelle realtà

giovanili presenti nei paesi del Mediterraneo, proprio perché crediamo fortemente nel

rilancio del Mediterraneo come spazio vitale per l’Europa. Istituiremo nella segreteria

un responsabile al Mediterraneo che avrà il compito di intessere relazioni con le

organizzazioni giovanili dei paesi Mediterranei per una continua contaminazione

culturale e non. Abbiamo in comune gli stessi destini e condividiamo con essi le

stesse speranze e gli stessi valori: democrazia e libertà, diritti e pace.

FIRMATARI TESI :

1. Cotrufo Pasquale

2. Treglia Pierpaolo

3. Fiorentino Donato

4. Rutigliano Gianvito

5. Adriano Bizzoco

6. Antonella Gatti

7. Fabio Abrescia

8. Paolo D'Attolico

9. Vito Danese

10. Ventricelli Liliana

11. Macella Giulia

12. Oriana Genchi

13. Francesca Pietroforte

14. Gianluca Vurchio

15. Francesco Di Gioia

16. Chiapperini Alessandro

17. Lofù Domenico

18. Rella Giuseppe

19. Amendolara Tommaso

20. Marcone Francesco

21. De Bellis Luigi

22. Lepenne Marina

23. Bianco Linda

24. Bianco Stefano

25. Ilacqua Salvatore

26. Nicassio Giacinta

27. Macchia Michele

28. Cascarano Giulia Anna

29. Corrado Salvatore

30. Romano Roberto

31. Donadio Piero

32. Liuni Francesca

Page 32: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

32

33. Sardaro Simona

34. Carella Flavio

35. Addante Davide

36. Palumbo Stefano

37. Mastandrea Giuseppe

38. Speranza Flaviano

39. Di Siena Antonio

40. Balducci Andrea

41. Reka Gert

42. Noviello Elietta

43. Castellana Carmen

44. Minervini Claudia

45. Nisi Silvia

46. Luzzi Luciana

47. Di Pierro Giovanna

48. D'Onofrio Marcella

49. Sardella Silvia

50. De Palma Oriana

51. Vaccaro Antonella

52. Saracino Elisa

53. Sannicandro Angela

54. Desario Rosa

55. De Palma ANtonella

56. Pasculli Angelo

57. De Palma Graziano

58. Cariello Maurizio

59. Vaccaro Michele

60. Piglionica Leonardo

61. Rossiello Vincenzo

62. Doronzo Graziana

63. Angelillo Marica

64. Longo Valerio

65. Polacco Domenico Alessandro

66. Colaluce Antonella

67. Bellino Iliana

68. Angelastro Elisabetta

69. Damiani Giuseppe

70. Schiavulli Donato

71. Conenna Nicola

72. Romagno Piero

73. Gadaleta Michele

74. De Gennaro Davide

75. Colasuonno Alessandra

76. Ferrarese Giacomo

77. Russo Silvia

78. Calabretto Paola

79. Annese Dominga

80. Muolo Gianni

81. Massari Tommaso

82. Mandriota Luisa

83. Sasso Gabriella

84. Melacarne Alessandro

85. Tricarico Michele

86. Saulle Dea

Page 33: Tesi politica “Le radici del futuro stanno nel presente”

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87. Pansini Sergio

88. Laera Giandomenico

89. Campanella Serena

90. Lovecchio Iolanda

91. Luparelli Chiara

92. Bavaro Maria

93. Porfido Pierluca

94. Maffei Domenico

95. Scattaglia Davide

96. Albanese Stefania

97. Albanese Angela

98. D'Elia Annapaola

99. De Candia Serena

100. Berardi Pietro

101. De Chirico Marco

102. De Palma Nico

103. De Nicolò Antonio

104. Coppola Rocco

105. Sorino Rossella

106. Defilippis Beppe