trovare lavoro oggi, consigli e strategie_anteprima

8/3/2019 Trovare Lavoro Oggi, Consigli e Strategie_anteprima

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Trovare Lavoro Oggi:Consigli e Strategie

di Alessandro Baldini



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Indice

L'autore...........................................................................................5

Introduzione...................................................................................7

Primo Errore storico: vivere negli anni 80...................................10

Secondo errore storico: studiare ad ogni costo.............................13

Terzo errore storico: I lavori manuali? No grazie!.......................16

L'equazione capovolta 1:100........................................................18

Finito il percorso di studi: cosa fare?...........................................21

Il metodo Confindustria...............................................................26

Strumenti pratici di valutazione...................................................33

Corsi a pagamento e corsi finanziati............................................36Corsi a pagamento e corsi finanziati................................................................................37Rapporto costi/benefici....................................................................................................39

Vuoi dare in omaggio alla tua lista questo ebook?.......................44

Programma di Affiliazione...........................................................44

Diventa Autore.............................................................................45



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L'autore

Mi chiamo Alessandro Baldini, una laurea in filosofia e un corso

di specializzazione legato al web. Da pi di 5 anni lavoro in una

societ di servizi e il mio profilo professionale passato per varie

esperienze lavorative. Mi sono occupato di customer service in

societ di telecomunicazione ed ho svolto attivit di help desk in

compagnie assicurative.

Nel corso degli anni ho approfondito la mia conoscenza delmercato del lavoro tramite una analisi sistematica degli annunci di

lavoro e delle riforme legislative fatte nell'ambito della disciplina

del mercato del lavoro.

La mia passione per la complessit del mercato del lavoro attuale

sfociata in questo ebook dove tratto in maniera approfondita le

problematiche che una persona incontra nel corso della sua vita

lavorativa. La centralit della tematica del mondo del lavoro sar

sempre pi un tema dibattuto e complesso. La mia concezione del

mercato del lavoro che debba avvenire un profondo mutamento



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culturale nella mentalit italiana. Questo fondamentale per poter

mettere in atto quelle riforme necessarie. L'ebook sintetizza oltre

10 anni di esperienze personali nel mercato del lavoro, fornendo

strumenti pratici e di orientamento ad esso.



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Introduzione

La complessit del mondo del lavoro, nel quale le persone oggi

si trovano a dover operare, risulta una delle tematiche che in

questi ultimi anni oggetto di accese discussioni tra esperti del

settore e non. Ogni giorno sentiamo notizie poco incoraggianti

riguardo ci che le nuove generazioni devono affrontare una volta

terminato il proprio percorso di studi.

Molte cose che vengono dette corrispondono a situazioniconcrete, con le quali dovremo fare i conti una volta terminato il

nostro percorso scolastico, altre possono tranquillamente essere

etichettate come leggende metropolitane, diffuse in maniera

pi o meno corretta, ma che non corrispondono a situazioni

concrete.

Parliamo adesso un po della mia esperienza e del mio percorso di

studi. Mi sono laureato nel 2000 in Filosofia con il massimo dei

voti, con una tesi considerata allepoca, strana. Gli stessi docenti

ai quali ho proposto largomento della mia tesi non mi hanno



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inizialmente appoggiato. Molti si sono chiesti il motivo della mia

scelta, perch un laureando in filosofia proponesse di fare un tesi

di marketing e comunicazione. Nulla di cos strano. Diciamo che

dopo una vita accademica fatta di pomeriggi passati sui libri,

mentre fuori la gente viveva la vita, mi ero stancato di parlare di

filosofi.

Cos mi sono industriato, sono andato in biblioteca e ho

cominciato a studiare libri specifici relativi al marketing, ho

preso una serie di riviste cartacee che contenevano pubblicit e mi

sono inventato dal nulla una tesi sul marketing. Ovviamente

parliamo di una serie di considerazioni pratiche sui messaggi

pubblicitari, sulla loro efficacia e sul linguaggio utilizzato.

La mia scelta si rivelata invece la pi giusta nella misura in cui

la discussione andata molto bene, le persone lhanno ascoltata

con interesse e hanno apprezzato le mie analisi.

Il resto te lo lascio immaginare Il solito rito, discussione in aula

dei docenti sulla validit degli argomenti esposti, breve

valutazione di quale voto assegnarmi, e un finale con un 110

sudato ma senza la lode.

Sar certamente successo a qualcuno di voi di essere consapevole



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di aver dato il massimo negli studi, di poter meritare il massimo

come votazione, ma di non riuscire poi ad ottenerla.

Un 110 una bella soddisfazione, ma sapere che non hai ottenuto

la lode solo per il semplice fatto che non hai portato la classica

tesi sui filosofi, onestamente fa un po rabbia.

Comunque, questa semplicemente una breve sintesi della mia

vicenda universitaria. Non voglio dilungarmi troppo, anzi ti

chiedo scusa se mi sono soffermato pi del necessario sulla mia

storia personale, ma ritengo sia giusto che tu capisca che non sono

una di quelle persone a cui le cose sono state regalate e rese facili,

ho sudato e lottato, e anche oggi lotto e sudo ogni giorno per

ricavarmi il mio spazio nel mondo.

Auguro ogni bene a te che stai leggendo questo ebooke spero che

la tua esperienza di lavoro sia la migliore possibile.

Buon lavoro

Alessandro Baldini



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Primo Errore storico:

vivere negli anni 80

Molti si chiedono cosa faranno una volta terminato il propriopercorso di studi, magari fatto con profitto, con grande impegno,

ma con lincognita del dopo.

Inizio questa prima parte della guida individuando una serie di

errori storici, che sono alla base delle attuali difficolt nel cercare

un lavoro; ti chiedo di avere pazienza, arriveremo alla parte

pratica, ma ora importante che tu capisca alcune cose.

La cultura di un popolo condiziona fortemente le scelte dei

giovani nel proprio futuro. In questa frase contenuto uno degli

errori storici che il nostro paese ha fatto e che ha anchecondizionato alcune delle scelte, non sempre corrette, di molti

giovani nel loro percorso di studi. Questo errore contenuto nel

titolo ed , di fatto, quello che lambiente circostante, il credo in

buonafede dei nostri genitori, ci ha portato a considerare alcune



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cose della nostra vita.

Tu negli anni 80, probabilmente non eri ancora nato, o eri

talmente piccolo da non poterti ricordare il mondo come era; si

trattato di un periodo storico preciso dellItalia, che portava i semi

della crisi, ma nello stesso tempo, faceva credere alle persone chetutto fosse possibile. In quegli anni, alcuni problemi dellItalia di

oggi erano gi presenti, ma se sfogliavi gli annunci di lavoro, la

cosa pi bella che vedevi erano le figure ricercate.

Le aziende cercavano laureati, non dico come il pane, comunque

frequentemente. Lannuncio tipico era questo: Cercasi laureato,

bella presenza. Bella presenza voleva dire una persona che era

vestita in un certo modo, dai modi educati e gentili, insomma un

candidato con la faccia del classico bravo ragazzo.

I nostri genitori, vuoi perch era sicuramente un vanto avere il

figlio laureato, vuoi perch non potevano certo immaginare come

il mondo poi sarebbe evoluto, ci hanno (e qui parlo

comprendendomi) cresciuto con il culto del pezzo di carta.

doveroso anche dire che il famoso pezzo di carta, in quel

contesto storico, in quel preciso momento del nostro paese,



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contava e non poco, era il passaporto verso un lavoro sicuro, verso

anche uno stipendio in molti casi, pi che soddisfacente.

Tutti noi, da un punto di vista mentale e di concezione delle cose,

siamo rimasti negli anni 80, come un bambino mai cresciuto,

affetto dalla sindrome di Peter Pan; questo ha per ha fatto s che,mentre per i genitori avere il figlio laureato era il coronamento di

un sogno, il figlio laureato si poi trovato a fare i conti con un

mondo che nel frattempo era completamente cambiato.

Quando alcune persone affermano che gli anni 80 sono stati la

nostra rovina in parte hanno ragione, perch, se da una parte

hanno rappresentato per lItalia un momento storico molto

positivo e favorevole dove cerano crescita e benessere, dallaltra

come se ognuno di noi fosse rimasto ancorato a quel periodo

vivendo in un sogno, senza pi avere consapevolezza di come le

cose invece rapidamente sarebbero cambiate.

Il nostro paese in quel momento si di fatto fermato, come

sospeso in una bolla, e nello stesso tempo, noi cresciuti in quegli

anni ci siamo fermati con lui.



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Secondo errore storico:

studiare ad ogni costo

Nessuno si pi preoccupato di vivere nel mondo reale. Ormai cisiamo dimenticati i giornali che riportavano gli annunci di lavoro;

nessuno li ha pi letti. Studiare era diventata ormai solo la cosa

pi importante. I genitori, gli amici dei genitori e tutti quelli che ti

circondavano ti dicevano che limportante era prendere il pezzo di

carta.

Il passaparola ha generato una convinzione radicata in tutte le

persone, perch poi se vedevi il figlio dellavvocato del tuo vicino

di casa, lui si che era sistemato, un lavoro prestigioso, uno studio

in centro, il proprio lavoro da libero professionista, era

sicuramente il massimo.Il passaparola tipicamente italiano ha generato un modo molto

simile di vedere le cose e questo, purtroppo, un male

sicuramente nostro. Studiare ad ogni costo, studiare perch lo

facevano tutti; se una cosa viene fatta da tutti genera consenso



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sociale e viene vissuta da ogni persona come la pi giusta.

In fondo ognuno di noi, nel suo modo di vivere, preferisce o per

pigrizia o per carattere, sapere che altri hanno gi tracciato la

strada, sapere che comunque cera gi un percorso tracciato. Tale

cosa d ad ognuno di noi una certa tranquillit.Quindi in quegli anni, volenti e nolenti, la maggior parte delle

persone ha abbandonato anche larte dei mestieri pratici e ha

vissuto lo studio come la cosa pi giusta da fare.

Perch lo studio stato vissuto nellimmaginario collettivo

come la massima realizzazione per ognuno di noi? Vuoi

mettere che figura fa la laurea incorniciata nella stanza? Com

bello dire al proprio vicino di casa, gonfi di orgoglio, che il

proprio figlio laureato?

Attenzione, non fraintendermi! Non sto dicendo che lo studio non

sia importante e che studiare non sia utile per riuscire a fare delle

cose nella vita, ti sto solo dicendo che non necessariamente tutte

le persone devono per forza studiare.



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Arrivato a 36 anni, con 10 anni di esperienza nel mondo del

lavoro, attento ormai a selezionare gli annunci pi seri, i portali di

lavoro pi efficaci, ti dico solo che, non necessariamente tutti

dobbiamo per forza studiare e avere una laurea per riuscire ad

andare a lavorare.

Per la mia esperienza attuale ti dico che, a volte, paradossalmente,

il titolo di studio pu essere un fattore non necessariamente cos

positivo per aiutarti a trovare quella sospirata collocazione nel

mondo del lavoro che noi tutti cerchiamo.

Il mondo del lavoro italiano, e te lo voglio dire a chiare lettere,

fatto di paradossi, di situazioni non sempre lineari, che sono poi lo

specchio di una cultura, quella italiana, fatta di comportamenti

contraddittori e individualisti. Ma non avere fretta! Pi avanti ti

spiegher il perch di questa mia affermazione.



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Terzo errore storico:

I lavori manuali? No grazie!

Il terzo errore storico, e con questo chiudo la parte di analisi, ladiretta conseguenza dei primi due, nel senso che la smania di

studiare a tutti i costi, il fatto che sia vissuto come un

riconoscimento sociale, ha fatto s che si perdesse il senso di

quella cultura artigiana che stata poi la spina dorsale del nostro

paese negli anni passati.

Penso che tu abbia capito perfettamente che mi sto riferendo ai

lavori artigianali in generale, quei mestieri che sono stati coltivati

per anni da noi italiani, ma che sono poi stati abbandonati da tutti

noi italiani a favore dello studio, perch socialmente visto come

pi prestigioso.

Infatti vogliamo mettere lartigiano che viene a casa, magari con

una tuta sporca dopo una giornata di lavoro e le mani callose,

invece dell'immagine delluomo di successo, quello in giacca e



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cravatta, che arriva a casa nella sua bella automobile aziendale e

parla al cellulare?

Bella limmagine, piace anche a me, un po il sogno di tutti, un

po ancora oggi anche il sogno mio. Ma la domanda che ci

dobbiamo porre : ci possiamo arrivare tutti? La risposta scontata, e ovviamente negativa.

Ora ti spiego anche il perch, non perch tu non sei intelligente,

non perch tu non sei in grado di poter crescere e magari fare

meglio il lavoro rispetto ad altri; nessuno di questi motivi rende

giustizia al problema vero di oggi, un problema che forse

leggendo questo ebook hai incominciato a capire. Ma non ti

preoccupare, te lo riassumo io in poche parole: siamo in troppi.

Il problema vero dei tempi di oggi che siamo in troppi a fare lo

stesso sogno, siamo in troppi a voler fare le stesse cose, siamo in

troppi per un mercato del lavoro che non riesce pi ad assorbire

la manovalanza intellettuale che i vari corsi di studio,

moltiplicatisi nel corso degli anni, hanno sfornato nel corso degli

anni.



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L'equazione capovolta 1:100

Lequazione capovolta una considerazione e una teoria che ho

costruito nel corso degli anni. Si tratta di una valutazione

oggettiva di quella che la situazione del mercato del lavoro oggi

e di quello che il mondo, nel quale tu, come persona in cerca di

un lavoro, dovrai fare i conti.

Io non so cosa tu hai studiato, se ingegneria, sociologia o altro,

non conosco il tuo percorso di studi e non conosco assolutamentela tua collocazione geografica. Sappi comunque che, a prescindere

da dove tu abiti, c una condizione e una considerazione sul

mercato del lavoro attuale con la quale tu devi fare i conti. Il

funzionamento del mercato del lavoro poi di fatto molto

semplice, si basa su un principio che anche a scuola ti insegnano,

si basa sulla domanda e sulla offerta.

Se io creo un sistema nel quale la domanda di una certa figura

professionale pari a 1, e lofferta di quella figura professionale

pari a 100, secondo il tuo punto di vista, cosa potr mai accadere?



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Non ci vuole un genio per capire che leccesso di domanda crea le

condizioni per una svalutazione del titolo di studio, di qualsiasi

natura esso sia. Ora ti chiarisco la cosa con un esempio molto

concreto.

Diciamo che il mercato del lavoro attuale, richiede (domanda) unapresenza di laureati in legge pari a 40 ogni anno. Nel momento in

cui, sul mercato del lavoro attuale, si affacceranno 400 laureati in

legge, abbiamo creato una situazione pessima e poco ottimale per

chi, alla ricerca di una possibilit di lavoro, si accosta a quel

mondo appena laureato.

Questo accaduto non perch tu laureato hai fatto una sbaglio a

studiare, ma perch le condizioni ambientali nelle quali ti sei

trovato ad operare, il credo della tua famiglia, le convinzioni

sociali e collettive, ti hanno portato a considerare in quel

momento, come quella la strada migliore per la tua vita.

Questa per una considerazione che una persona generalmente

si trova a fare, nel momento in cui, successivamente, si trova ad

operare nel mercato del lavoro, e si accorge che qualcosa non



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torna.

Tieni sempre presente che le medesime aziende, le quali

professano di cercare disperatamente alcune figure, non sempre

adottano un comportamento completamente trasparente, forti del

fatto di essere dalla parte di quelli che il lavoro lo offrono.

Quello che voglio che ti sia chiaro il fatto che le difficolt che

oggi tu incontri sono il frutto di una serie di fattori tra loro

estremamente complessi e il risultato di un processo storico che

dura ormai sicuramente da pi di 10 anni.

Il rischio poi, come sempre, che nascano delle forme di

estremizzazione dei fenomeni, che si finisca per percepire il titolo

di studio come una cosa inutile, che si poteva anche evitare di

prendere, una volta visto che il lavoro dei sogni non pi

accessibile, ripiegando allora su strade diverse da quelle

desiderate.



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Finito il percorso di studi:

cosa fare?

Dopo aver fatto queste analisi, direi che ora di scendere nelmerito delle scelte e dei metodi che dovrai adottare per entrare nel

mercato del lavoro. La prima cosa che devi fare adottare un

atteggiamento mentale di grande calma e serenit; questo te lo

dico sulla base di un mio errore passato, ossia il farsi prendere

dallansia di trovare un lavoro subito e in tempi rapidi.

Parti dalla consapevolezza che quello che stai fai per fare

rappresenta a tutti gli effetti una professione, larte del trovare il

lavoro; i fattori da considerare oggi sono molteplici e ci porta

come naturale conseguenza un notevole allungamento dei tempi.

La prima cosa da fare porsi un obiettivo specifico, nella maniera

in cui se non sai cosa realmente vuoi fare, gli strumenti che poi

vai ad utilizzare possono rivelarsi poco produttivi. Caliamoci nel

contesto di una situazione reale; diciamo che sei appena



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neolaureato o diplomato e pensi che la strada migliore non sia

tanto quella di cominciare a cercare subito lavoro, ma magari

trovare un percorso post-diploma o post-laurea che ti specializzi

un pochino di pi e ti dia delle basi pratiche per andare poi ad

operare in una professione specifica.

Ottima scelta, oggi come oggi, studiare o specializzarsi

ulteriormente: si tratta sicuramente una strada intelligente, questo

per poter poi dare allazienda quelle competenze che magari,

appena uscito da un percorso di studi, non avresti mai avuto.

Se dobbiamo parlare di offerta formativa nella societ odierna,

bisogna tenere presente che, a differenza di quando mi sono

laureato, lofferta formativa diventata talmente vasta che

abbiamo veramente solo limbarazzo della scelta. Personalmente,

io ti consiglio di utilizzare una risorsa cartacea molto valida, per

esempio un giornale specializzato per gli annunci di lavoro in

tutta Italia, che presenta per nelle pagine iniziali sempre una

scelta molto ampia di master e corsi di specializzazione: il

Bollettino del lavoro.



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Il giornale nasce a Ferrara ed distribuito in quella zona; in ogni

caso se abiti in una regione nella quale non in commercio, ti

consiglio allora di cercare direttamente su internet.

Facciamo insieme i passi, andiamo su Google, il motore di ricerca

per eccellenza e digitiamo: Bollettino del Lavoro

Clicchiamo sul primo link presente nella pagina.

Come puoi vedere dalla interfaccia grafica, il sito si presenta

estremamente semplice nella sua fruizione e nella navigazione.

Nella parte alta della schermata sono presenti una serie di link.



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Puoi scegliere tra Offerte di lavoro, Venditori, Master e

Formazione, Franchising diventa Imprenditore, Concorsi.

Abbiamo detto che ti interessa una offerta di formazione post-

laurea, post-diploma? Bene! Allora il link che ti interessa quello

dei Master e Formazione. Una volta giunto su questa pagina puoi

vedere che si apre una pagina in cui le offerte di master sono

suddivise per regioni geografiche.

Infatti nessuno pu sapere dove abiti o in quale regione ti trovi. La

pagina centrale ci offre unampia visuale sulle offerte formative in

tutta Italia. Nella parte alta della pagina trovi anche unarea nellaquale, inserendo una serie di dati che vanno dalla categoria ai

destinatari, alle sedi e alla parole chiave del master, puoi

restringere ancora di pi il raggio di azione.

Questo giornale, sia nella sua forma cartacea che nella sua forma

digitale, rappresenta un ottimo punto di partenza per iniziare quel

percorso di ricerca lungo e laborioso relativo a una

specializzazione post laurea o post diploma. Questo giornale,

inoltre, presenta una serie di altri strumenti, che affronteremo in

seguito, relativi ad altre aree di tuo interesse.



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Per adesso non voglio sovraccaricarti con una serie di informazioni

aggiuntive, ma voglio entrare nel merito di un argomento molto

importante per la tua crescita personale e lavorativa, nel senso che

voglio fornirti uno strumento molto importante che ti aiuti ad

orientarti nella scelta del tuo percorso di specializzazione, uno

strumento che a me personalmente costato anni di esperienza erelativi errori.

Quando inizi a valutare un corso di specializzazione non ti viene

mai detto il criterio in base al quale scegliere in modo pi efficace

un corso rispetto ad un altro. Tale scelta ti verr spiegata in un

capito specifico, frutto di una riflessione lunga ed accurata.



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Il metodo Confindustria

Questo capitolo dedicato ad un approfondimento che non viene

mai preso in considerazione da coloro che si affacciano sul mondo

della formazione, che affidano una parte delle loro speranze nella

ricerca di un lavoro in un percorso di specializzazione post laurea.

Ti voglio svelare un segreto che a me personalmente costato un

grosso errore: quello di aver scelto un corso di specializzazione

post laurea senza tener conto di questo fattore.

Per spiegarti meglio cosa intendo, torniamo sulla pagina dei corsi

di specializzazione del Bollettino del Lavoro e clicchiamo su uno

a caso. Prendiamo, ad esempio, il primo corso che abbiamo

davanti; cliccando sul link veniamo inoltrati in una pagina in cui

vengono spiegati nel dettaglio i contenuti del corso, le ore di

formazione presenti in aula e se si svolgeranno stage presso

aziende.

Fin qui direi nulla di nuovo. La struttura di questa pagina pi o



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meno standard, vengono spiegati semplicemente una serie di

dettagli. Ma secondo il tuo punto di vista, cosa manca di

fondamentale?

La risposta te la fornisco io, ed una di quelle risposte che un

neolaureato fatica a cogliere, complice la poca esperienza elingenuit. Manca semplicemente lelemento fondamentale, che

ti fa capire se un corso pi valido rispetto ad un altro:per quale

esigenza lavorativa stato concepito.

Sappi che questo lelemento fondamentale attorno al quale tutto

il tuo desiderio di formazione ruota. Se un corso non stato

concepito in funzione di una precisa esigenza di mercato, se non

si rivolge ad un mondo aziendale alla ricerca di determinate

figure, quel corso sar solo unesperienza formativa di crescita tua

personale.

Ma tu non vuoi crescere imparando altre nozioni ancora, tu vuoi

specializzarti per andare a lavorare. Il tuo obiettivo, una volta

uscito dallUniversit o dalla Scuola Superiore quello di avere

delle basi professionali solide che ti consentano di entrare nel

mondo del lavoro.



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Il primo elemento del quale devi tenere conto proprio questo,

per quale figura professionale questo corso di specializzazione

stato concepito. Questo dal mio punto di vista il requisito

fondamentale, quello con cui farai i conti al momento in cui ti

introdurrai nel mercato del lavoro, con quelli che saranno i tuoidatori di lavoro.

Dietro a questa parola Metodo Confindustria, contenuta una

verit molto importante e grande: i tuoi datori di lavoro futuri

saranno imprenditori di aziende del settore privato che hanno

precise esigenze a livello di figure professionali. Non fare i conti

con questa prima regola, pu crearti problemi successivamente.

Il primo segreto tenere conto di questo principio basilare, capire

per quale figura professionale stato concepito un certo percorso

professionale, lelemento fondamentale attorno al quale si gioca

tutto il resto. Vediamo adesso, scendendo nel dettaglio, come

cominciare a muoversi in questa selva di corsi di

specializzazione.



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La formazione in Italia, soprattutto in questi ultimi anni,

diventata un vero e proprio mercato, una industria parallela che

sforna formatori di tutti i generi, alcuni validi e altri meno, che

approfittano di una giusta esigenza dei giovani, quella di

specializzarsi, per offrire formazione di tutti i generi. Ci dobbiamo

chiedere se sempre utile e valida.

Purtroppo ti devo dire che non sempre cos e ci sono passato

anche io. Ora ti racconto una mia esperienza di formazione post

laurea, avvenuta alcuni anni fa. Cercando su Internet, trovai un

Ente di formazione che organizzava un corso di specializzazione

legato al web, settore che onestamente mi ha sempre molto

interessato. I titoli e le premesse del corso sembravano essere

delle migliori.

Mi sembrava che ci fossero le premesse migliori per un laureato

in materie umanistiche come me, che poteva conoscere un

minimo il mondo di internet, imparare lhtml, imparare a costruire

dei siti web e cose simili, ma linesperienza mi ha fatto

commettere un errore che, tornando indietro, non farei pi.



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Non ho tenuto conto del metodo Confindustria, non ho tenuto

conto del fatto che per essere valido, doveva rivolgersi a una serie

di imprese locali e non, in cerca di quella figura professionale, e

questo stato da parte mia un grandissimo errore.

Ma se sono qui a scrivere questo ebook, per darti lesperienza egli strumenti che a me sono mancati appena uscito dal percorso

universitario, un po per inesperienza, un po per ingenuit mia.

Giustamente ora nella tua mente si affollano una serie di

domande: starai pensando che quello che ho detto molto valido,

ma difficilmente verificabile da parte di una persona come te.

Come fai a verificare che un corso di specializzazione abbia

questi requisiti prima di farlo?

La prima regola, che anche la pi semplice, quella di leggere

attentamente il programma del corso, magari recandosi nella sede

dellente di formazione in questione.

Agisci, recati nella sede dellente, chiedi informazioni e fatti dare

un depliant illustrativo. Leggilo attentamente, vengono descritti i

contenuti del corso. Guarda subito se ci sono aziende che lo

sponsorizzano con i loro marchi, guarda attentamente se da



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qualche parte specificato che tipo di figura professionale va a

formare.

Prima regola importante: lascia perdere citazioni relative a crediti

formativi; il tuo obiettivo non capire se avrai crediti formativi, il

tuo obiettivo capire se quello che andrai a fare risponde a unaprecisa esigenza del mercato del lavoro.

I datori di lavoro sono poi quelli che ti dovrebbero assumere,

quelli che dovrebbero darti quel sospirato stipendio che, dopo

tanti anni di sacrifici e studio, meriti come tutte le persone.

Rifletti un attimo su questa cosa, se quello che vai a fare non

risponde a unesigenza del mercato del lavoro. Quante sono poi le

possibilit che, anche in seguito, tu possa sfruttare il corso fatto

per cercare un lavoro? La risposta immagino tu labbia gi capita,

possibilit pari a 0, non ce ne sono. Tra i maggiori errori che si

possono commettere nella scelta di un percorso di

specializzazione, terminati i propri studi, sono la fretta,

lentusiasmo e il passaparola.



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Abbiamo gi parlato di questa cosa allinizio del libro, ma te la

voglio rinfrescare: il passaparola quel modo di essere

tipicamente italiano del sentito dire. Ho sentito dire in giro che

una cosa molto valida, mi hanno detto che veramente una cosa

buona.

La prima regola che ci si dovrebbe imporre quella di verificare il

sentito dire, chi ha detto questa cosa, se ha avuto esperienza

diretta di questa cosa, se questa cosa a lui ha portato vantaggi. Vai

a fondo nelle cose, cerca di verificarle, non avere atteggiamenti

superficiali.

Ti dico queste cose perch capitato anche me che, appena uscito

dallUniversit, sentivo solo dire che sarebbe bastato solo un po

di impegno e il lavoro si sarebbe trovato; con un pochino di

elasticit non ci sarebbero stati problemi. In realt nella pratica,

ho scoperto che non era proprio cos.



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Strumenti pratici di valutazione

Arrivati a questo punto voglio darti una serie di piccoli strumenti

pratici di valutazione che ti aiutino a capire la validit di un corso

rispetto ad un altro.

Abbiamo parlato delle aziende che sponsorizzano il master, ma

adesso dobbiamo capire come comportarci per verificare una serie

di dettagli molto importanti ai fini della nostra valutazione.

Solitamente un corso, viene organizzato da dei formatori, quindiquesti formatori avranno una mail. La prima cosa che ti consiglio

un contatto via mail, nel quale scrivi che sei interessato al corso,

ma vorresti avere un colloquio privato, per verificare una serie di

fattori.

Questo il primo elemento importante. Se un formatore serio e

professionale e fa il suo lavoro in maniera trasparente, non ti

negher un contatto, un colloquio informativo e conoscitivo

relativo a questa esperienza, per chiarire una serie di tue

perplessit. Accampare una serie di scuse relative al fatto che



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troppo impegnato per riceverti, che segue troppe cose, il primo

segnale che deve far scattare in te un campanello di allarme. Io

penso sempre che se una persona professionale e trasparente non

ha nulla da nascondere.

Bisogna anche verificare allinterno del depliant informativo sesono presenti statistiche relative al tasso di ricollocazione delle

persone dopo aver svolto questo determinato corso. Contattare le

aziende, decisamente una strada pi difficile. Puoi provare a

inoltrare una mail allazienda chiedendo il contatto con il

responsabile delle risorse umane, ma per quella che la mentalit

italiana odierna, difficilmente ti risponder, questo perch da una

parte le caselle mail degli uffici del personale delle aziende

italiane sono bombardate di messaggi, dallaltra c un vizio

tipicamente italiano che quello di non rispondere.

Ti posso onestamente dire che non condivido questo modo di

agire, e per quanto sia nel mercato del lavoro da 10 anni, non ho

ancora capito neanche io questo modo di comportarsi. Una cosa

molto importante ai fini del successo di un percorso di

specializzazione la testimonianza degli ex allievi del corso.



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Molto importante capire il loro percorso successivo, capire se

sono riusciti a collocarsi senza problemi e anche la percentuale di

collocamento.

Questo ovviamente presuppone, che il corso sia svolto nella

massima trasparenza. Ora devo anche dirti che ci non avvienesempre, ma il mio compito fornirti degli strumenti pratici.



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Corsi a pagamento e corsi finanziati

Nel capitolo precedente, abbiamo affrontato una serie di

problematiche pratiche legate alla valutazione del corso in fase di

adesione. Dobbiamo ora parlare dei corsi e della loro divisione in

corsi a pagamento e non.

La prima cosa che ti devi togliere dalla testa che un corso a

pagamento, fornito da un ente prestigioso o da unUniversit

affermata, sia necessariamente migliore di uno finanziato da unfondo europeo di formazione.

Ti dico questo perch spesso limmaginario collettivo ci porta a

credere che se un corso costa la bellezza di 12.000 euro,

necessariamente valido e la spesa talmente alta che, per forza

di cose, si fatto un buon investimento. Su questo punto, per i

motivi che ti ho illustrato in precedenza, io onestamente nutro i

miei dubbi.

Il motivo presto detto. Come ti ho spiegato in precedenza, i



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presupposti per valutare lefficacia di un buon corso alla fine si

riducono a pochi elementi:

Professionalit e trasparenza dei formatori;

Corso costruito rispondendo a reali esigenze di mercato;

Statistiche che testimoniano il grado di soddisfazione di chi

lo ha svolto e la percentuale di occupazione;

Testimonianze dei precedenti allievi che illustrano il loro

percorso nel mondo del lavoro successivo al corso.

Sono questi gli elementi cardine di un buon corso di

specializzazione, sono questi gli elementi che devi tenere in

massima considerazione, nel momento in cui decidi di investire

altro tempo per accrescere il tuo grado di preparazione.

Corsi a pagamento e corsi finanziati

Nel capitolo precedente, abbiamo affrontato una serie di

problematiche pratiche legate alla valutazione del corso in fase di

adesione. Dobbiamo ora parlare dei corsi e della loro divisione in



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corsi a pagamento e non.

La prima cosa che ti devi togliere dalla testa che un corso a

pagamento, fornito da un ente prestigioso o da unUniversit

affermata, sia necessariamente migliore di uno finanziato da un

fondo europeo di formazione.Ti dico questo perch spesso limmaginario collettivo ci porta a

credere che se un corso costa la bellezza di 12.000 euro,

necessariamente valido e la spesa talmente alta che, per forza

di cose, si fatto un buon investimento. Su questo punto, per i

motivi che ti ho illustrato in precedenza, io onestamente nutro i

miei dubbi.

Il motivo presto detto. Come ti ho spiegato in precedenza, i

presupposti per valutare lefficacia di un buon corso alla fine si

riducono a pochi elementi:

Professionalit e trasparenza dei formatori;

Corso costruito rispondendo a reali esigenze di mercato;

Statistiche che testimoniano il grado di soddisfazione di chi

lo ha svolto e la percentuale di occupazione;



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Testimonianze dei precedenti allievi che illustrano il loro

percorso nel mondo del lavoro successivo al corso;

Sono questi gli elementi cardine di un buon corso di

specializzazione, sono questi gli elementi che devi tenere in

massima considerazione, nel momento in cui decidi di investirealtro tempo per accrescere il tuo grado di preparazione.

Rapporto costi/benefici

Entriamo un po nel dettaglio di un corso a pagamento, per capire

pi a fondo se consigliabile spendere cifre importanti.

Come avrai capito, io non sono molto propenso a spendere una

cifra importante per un corso di specializzazione e ti spiego subito

il motivo: si tratta di unequazione che ormai accompagna le mie

giornate quotidiane e che tu puoi usare nella vita di tutti i giorni, e

credimi, funziona.

Utilizzare il metodo del rapporto costi/benefici serve a pianificare

lo svolgimento delle tue azioni future. A questo punto voglio



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subito entrare nel dettaglio di questa mia affermazione,

riprendendo lesempio del master da 12.000 euro.

Facciamo un rapido calcolo secondo il metodo costi/benefici,

diciamo che decidi effettivamente di svolgere un corso a

pagamento del genere e diciamo che questo corso a pagamentosoddisfa tutti i requisiti che ti ho precedentemente illustrato.

Ripetiamoli insieme: ci sono formatori seri e professionali; sono

presenti statistiche relative alla percentuale di ricollocamento al

termine del corso; il corso risponde a una precisa esigenza del

mercato del lavoro; le possibilit di ricollocarsi sono buone.

Sono presenti tutti i requisiti, spendiamo 12.000 euro (costo) e

troviamo lavoro (beneficio). Fino a questo punto direi che la

nostra scelta sembra essere la migliore in assoluto. Tuttavia non

abbiamo considerato una serie di valutazioni successive allo

svolgimento del corso. Ammortizzare una spesa pari a 12.000

euro significa che dovremmo guadagnare tale cifra nel primo anno

di lavoro, se volessimo ammortizzare la spesa tranquillamente

senza pensarci.



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Questo un fattore da non sottovalutare. Tenete presente che io ho

citato una cifra media, ma ci sono di fatto master molto pi

prestigiosi e costosi, che ipotizzando di riuscire a svolgere,

richiedono un esborso di denaro ancora pi impegnativo.

Spendere molto denaro vuol dire necessariamente elevare lenostre pretese per quanto riguarda il mercato del lavoro, e sarebbe

veramente un disastro se per caso dovessimo spendere 20.000

euro di master per poi trovarsi il primo anno a guadagnare una

cifra inferiore. Questo perch magari non facciamo parte della

statistica, cio di quel 75% di laureati che gi nel primo anno si

sono ricollocati senza alcuna difficolt e hanno trovato un

impiego di alto livello.

Magari il mio iter di ingresso nel mercato lavorativo si rivelato

essere un po meno in discesa, sono finito in quel 25% che passa

per una esperienza di stage gratuito o retribuito. Diciamo che sono

stato non completamente sfortunato, ho trovato uno stage

retribuito in una grossa azienda, e questa esperienza mi viene

pagata 600 euro al mese, che pi o meno la cifra relativa agli

stage retribuiti.



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Facciamo adesso un calcolo approssimativo, ipotizzando che lo

stage duri almeno 5 mesi, e ipotizzando che successivamente allo

stage, ci sia una assunzione. Quanto tempo ci serve per

ammortizzare la spesa? Il calcolo presto fatto: 600 x 5 uguale

3000 euro e poi magari un lavoro da 1200 euro al mese di media.

Se eseguiamo una somma, vediamo che per ammortizzare la cifra

iniziale occorre gi pi di un anno, senza contare il fatto che,

mentre svolgevamo lo stage, e non detto che sia stato nella citt

nella quale viviamo, abbiamo dovuto sostenere altre spese.

Questo non per dissuaderti da questa strada, ma per farti capire

che occorre sempre fare una serie di valutazioni. In ogni caso

ritengo che tu debba valutare anche la strada del corso non a

pagamento, per i punti che ti ho illustrato prima.

Il grado professionalit delle persone coinvolte la cosa pi

importante della quale devi tenere conto in questo progetto. La

spesa non equivale necessariamente ad una attestazione

automatica di seriet e successo.



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