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Tutoraggio di classe
A cura di Rita Gusberti (Funzione strumentale Area 3 –Sezione Coordinamento tutoraggio)
IL TUTOR DI CLASSE
IL TUTORATO
IL PERCORSO
IL COLLOQUIO
LE PROBLEMATICHE
L’ANALISI DEL PROGETTO
I MATERIALI
Il tutor di classe
Figura di riferimento,supporto, aiuto per un gruppodi studenti, per un singolostudente e per i colleghidocenti Docente dell’Istituto ma figuraesterna alla classe Insegnante con esperienzadidattica, conoscenze di base ecompetenze professionalispecifiche
E’ capace di costruirerelazioni significative all’internodel processo educativo. Sa indicare dei modelli dicomportamento e diorganizzazione del lavoroscolastico.
CHI E’
Ascolta, capisce, intervienesui bisogni del ragazzo e loaiuta a costruire e rafforzarel’autostima e la motivazione. Accompagna il ragazzo nelpercorso formativo e dicostruzione della suaautostima. Guida il ragazzo nelpercorso di riorientamento. Individua e cerca dirisolvere i problemi diapprendimento e relazione distudenti in difficoltà.
Fa da tramite fra alunni,docenti, genitori. Non sostituisce il Consigliodi classe ma si accompagnaad esso.
COSA FA
Il gruppo classe Singoli studenti Le famiglie Insegnanti con funzioniparticolari Professionisti esterni checollaborano con la scuola(psicologo, ecc.) Dirigente scolastico TerritorioN.B. – Le tipologie e lemodalità dell’intervento sonocontestuali al profilo delragazzo e agli obiettividell’intervento stesso.
CON CHIINTERAGISCE
Il tutorato
Chi è?
Un ragazzocon
bisognirelativi a
motivazione allo studio
autostima
relazione con il mondo adulto
relazione con il gruppo classe
organizzazione del lavoro scolastico
orientamento
Il percorso – L’intervento del tutor
PRIMA FASE
La conoscenza
Viene assegnato il tutoralla classe sulla base dicriteri individuati econdivisi in sede diriunione.
Il coordinatore presentaalla classe il tutor, chespiega il suo ruolo.
Il consiglio di classesegnala uno o piùragazzi tramite ilcoordinatore.
Tutor e coordinatoreelaborano la scheda diprofilo in ingresso dellostudente.
SECONDA FASE
Il colloquioIl tutor:
inizia i colloqui con lostudente segnalato o che neha fatto richiesta (a suadiscrezione, analizza ediscute con il ragazzo lascheda di profilo iningresso);
individua gli obiettivi minimidella sua attività sulla basedel profilo in ingresso deltutorato e dei primi colloqui;
incontra i genitori, se loritiene opportuno e inaccordo con il ragazzo(conoscenza, esplicitazionedel progetto sull’allievo,richiesta di collaborazione);
tiene rapporti costanti con ilcoordinatore (se necessario, anchecon uno o più docenti del Consigliodi classe);
compila la scheda di rilevazioneintermedia del percorso dell’allievo(in collaborazione con ilcoordinatore);
partecipa al Consiglio di classe ametà percorso.
TERZA FASELa valutazione
Il tutor:
chiede al tutorato di compilare lascheda di gradimento del progetto;
compila la scheda di profilo in uscitadell’alunno (in collaborazione con ilcoordinatore).
Il percorso
Prevede incontri:
docenti-tutor e coord. classe
docenti-tutor e funzione strumentale
(durante tutto il percorso)
docenti-tutor, coordinatori classe,funzione strumentale
(se l’attività li richiede)
allo scopo di:
condividere il percorso, confrontarsi,affrontare insieme le problematiche, fare
proposte, monitorare l’attività
Il percorso
Esempio 1
Il contesto
una classe conproblemi:
comportamentali
di studio
L’articolazione
dell’intervento
Prima fase: discussione
Seconda fase:individuazione
Terza fase: risoluzione
Il percorso
Gli alunni hannoespresso in formadialettica le proprieemozioni nei riguardidell’attività scolastica edelle interazioni fra loro egli insegnanti.
Il tutor è intervenutosolo là dove è statonecessario per mantenereil dibattito nelle regole eforme dovute.
La fase in cuil’esperienza del tutor si èrivelata fondamentale perincanalare la ricerca versogli argomenti meritevoli diapprofondimento.
Le problematicheemerse, differenti daalunno ad alunno, hannorichiesto un interventofortementeindividualizzato e miratoad obiettivi riguardanti lasfera emozionale specificadell’età. Si è verificato uncaso particolarmentedelicato in cui il rapportoconflittuale del giovanecon la famiglia harichiesto più colloqui conil tutor per conseguirerisultati appena accettabili
La libera discussione La risoluzioneL’individuazione delleproblematiche del
gruppo classe
Il percorso
L’esperienza è stata particolarmente interessante in quanto l’intervento èstato indirizzato inizialmente all’intera classe e successivamente a quattroalunni che, rischiando di non superare l’anno scolastico, hanno richiesto unintervento mirato e partecipato.
Complessivamente l’azione di tutoraggio si è conclusa proficuamente; unacollaborazione più attiva dei docenti del Consiglio di classe e una più attentapartecipazione dei genitori consentirebbero, in futuro, il raggiungimento diobiettivi più rispondenti a situazioni complesse.
La valutazione del tutor
Il percorso
Esempio 2
Il contesto
Una classe quinta (20 alunni) conproblemi:
di comportamento (rapporti fraallievi e con alcuni docenti);
di insuccesso scolastico.
L’intervento
Fasi attività
Analisi colloqui
Bisogni rilevati
Strategie di intervento
Il percorso
Colloquio tutor - Coordinatore classe
Colloqui individuali tutor - docenti Consiglio di classe
Comunicazione alla classe dell’attività di tutoraggio da parte del DirigenteScolastico e presentazione del tutor di classe da parte del Coordinatore diclasse
Colloqui individuali tutor - allievi segnalati (cinque; con uno, perplesso epoco disponibile, non è stato fatto alcun percorso individuale)
Colloqui individuali tutor- allievi che ne hanno fatto richiesta (tre)
Colloqui con la classe (per: far emergere dall’analisi degli allievi aspetticritici, bisogni, proposte; programmare attività di recupero; sottoporre adesame e verifica l’attività svolta)
Relazione del tutor sull’attività svolta in sede di Consiglio di classe
Fasi attività
Il percorso
Analisi dei colloquiIndividuali con gli allievi:
sono stati caratterizzati da: fiducia neiconfronti del tutor (è stato apprezzatol’atteggiamento di ascolto del tutor);disponibilità e desiderio di parlare (conl’eccezionedi un allievo);
aspetti emersi: capacità da parte deiragazzi di anali si sé e del proprio percorsoscolastico; consapevolezza della situazionedi insuccesso scolastico e delle relativecause; assunzione di responsabilità perl’insuccesso scolastico individuale e iproblemi disciplinari all’interno della classe;capacità di analisi del rapporto con icompagni di classe, con i docenti, con lascuola come istituzione; tendenza da partedi alcuni a crearsi alibi per rinviare gliimpegni di studio.
Con il gruppo classe:
risultati conseguiti:
gli allievi si sono confrontati e hanno fatto emergerebisogni, criticità e responsabilità individuali;
sono stati analizzati i rapporti con i docenti, alcunicomplessi;
la classe ha proposto e discusso attività di recupero;
è stata fatta una riflessione sugli interventi ditutoraggio (individuali e di classe).
Analisi delle strategie di intervento I colloqui individuali sono stati un utile strumento peri problemi individuali (sfera emozionale e relazioni).
I colloqui con la classe hanno modificato il quadro deiproblemi relazionali delineato dal C. di c. e sono statiutili per avviare una nuova fase nei rapporti fra pari econ i docenti. Hanno inoltre consentito ai ragazzi didelineare e proporre percorsi di recupero in alcunediscipline.
Il percorso
L’esperienza ha coinvolto, in via eccezionale, una classe quinta in quanto le problematiche emersehanno richiesto una tipologia di intervento diversa da quelle ordinarie. E’ stata molto interessantenelle modalità di svolgimento, nella fase della riflessione, nella ricaduta sui ragazzi, sui docenti esul tutor.
Nella prima fase sono stati tutorati alcuni alunni, nella seconda il gruppo classe.
Nei colloqui individuali i ragazzi hanno espresso liberamente opinioni ed emozioni; il tutor li haascoltati, ha favorito la libera conversazione, ha tentato di stimolare elaborazioni e soluzionipersonali (l’età dei ragazzi è stata un fattore importante).
Con il gruppo classe il tutor ha lasciato libero spazio alla discussione. E’ intervenuto per garantire ilrispetto delle regole e mediare fra istanze conflittuali, quando si è reso necessario; ha inoltrecercato di stimolare un processo di riflessione sul percorso fatto e l’elaborazione di propostecollettive. I ragazzi hanno incontrato alcune difficoltà nella riflessione, poche nelle proposte direcupero.
Alcuni docenti sono stati poco collaborativi.
L’esperienza ha avuto una significativa ricaduta sulla vita professionale del tutor: negli aspetti dellarelazione con i ragazzi; nell’acquisizone di strumenti per capire le loro problematiche e cercare diaffrontarle.
La valutazione del tutor
Il percorso del progetto
1) Assegnazione del tutor alla classe2) Presentazione del tutor alla classe da parte del Coordinatore di classe3) Segnalazione al tutor di uno o più allievi da parte del coordinatore4) Compilazione scheda profilo in ingresso dell’alunno (tutor e coordinatore)5) Inizio dei colloqui tutor- alunno tutorato (il tutor, se lo ritiene opportuno, analizza ediscute la scheda con il ragazzo)6) Individuazione degli obiettivi minimi da raggiungere (sulla base del profilo iningresso e dei primi colloqui)7) Eventuali incontri tutor- coordinatore – genitori e/o tutor- genitori (decisionecondivisa con il ragazzo tutorato) ed eventuali rapporti tutor-psicologo8) Compilazione scheda rilevazione intermedia del percorso dell’allievo (tutor ecoordinatore)9) Partecipazione del tutor al Consiglio di classe a metà percorso10) Compilazione scheda profilo in uscita dell’alunno tutorato (tutor e coordinatore)11) Valutazione finale del progetto: scheda di gradimento dell’alunno, del tutor, delcoordinatore; successo formativo; successo scolastico
Il colloquio
CHE COS’E’
E’ il momentocentrale e qualificantedel progetto.
E’ caratterizzato dalvincolo di riservatezzanel rapporto tutor-studente tutorato.
QUANTO DURA COME PUO’ ESSERE
In media20/30 minuti
Individuale: per iragazzi segnalati dalconsiglio di classe eper quelli che lorichiedono
Per gruppi distudenti: due o piùragazzi della classe, adiscrezione del tutor
Collettivo: incontrocon il gruppo classe
Il colloquio
ATTEGGIAMENTI DURANTE IL COLLOQUIO
Non INVESTIGATIVO Obiettivo: lasciare libertà di esprimere opinioni ed emozioni
Non VALUTATIVO Obiettivo: dare vita ad una libera conversazione
Non RISOLUTIVO Obiettivo: stimolare un percorso individuale di elaborazione e soluzione
Non INTERPRETATIVO Obiettivo: non deformare i contenuti del colloquio con gli schemi mentali del tutor
COMPRENSIVO Obiettivo: comprendere la situazione per riproporla allo studente sotto un altro punto divista
Di SOSTEGNO Obiettivo: offrire un supporto nella presa di decisone
Rischi da evitare
Delega totale al tutor da parte delConsiglio di classe (l’azione deltutor è efficace solo in uncontesto di reale collaborazione)
Aspettative troppo alte delconsiglio di classe o dei singolidocenti verso la figura del tutor egli obiettivi del progetto
N.B. Il progetto non prevede la gestione di
situazioni particolarmente complesseo al limite, ma l’individuazione diobiettivi realistici in rapporto alcontesto in cui il tutor agisce e aglistrumenti di cui dispone.
La gestione di classi particolarmenteproblematiche richiede unaprogrammazione del consiglio diclasse molto attenta agli obiettivitrasversali e un alto livello dicollaborazione interna fra i docenti daconsiderare, al momento, un obiettivoe non un requisito.
Le problematiche
Le problematiche
Che cosa intendere persuccesso dell’intervento
PREMESSA
Necessità di dare vita ad unadiversa cultura della
valutazione
perché
si lavora come persone conpersone
i risultati non possono nonessere che su tempi lunghi
Indicatori del successodell’intervento
Area degliindicatori interni
Area degliindicatori esterni
Le problematiche
Comportamento dello studente (contutor, compagni, docenti, altri soggettioperanti nella scuola, strutturescolastiche)
Livello di soddisfazione dell’allievo Contenuti portati dal ragazzo,
comunicazione verbale Successo scolastico (anche nel
miglioramento del rendimentoscolastico al di là dell’esito finale)
Rapporto del ragazzo con l’esterno Risorse del territorio a cui può
accedere e/o ha avuto accesso Scelte fatte dall’allievo riorientato e
relativi esiti
Area degliindicatori interni
Area degliindicatori esterni
Le problematiche
Problematiche emergenti dei giovani
sempre più
complesse e articolate
che richiedono una formazione continua
L’analisi del progetto
Punti di forzaper lo studente tutorato
si sente a proprio agio nel colloquioe nella relazione con il tutor;
migliora nella comprensione dellerichieste della scuola e nellacapacità di organizzazione dellavoro a casa (passaggio dallaprima alla seconda classe);
tutti vorrebbero ripeterel’esperienza e con lo stesso tutor.
per il Coordinatore di classe
uno strumento in più;
un miglioramento nelle relazioniinterne al Consiglio di classe.
L’analisi del progetto
per il tutor
l’aspetto relazionale instaurato con il tutorato (fiducia, ascolto, puntodi riferimento);
le caratteristiche specifiche del ruolo (non essere docente dei ragazzitutorati, non valutare, non giudicare);
la formazione (possibilità di acquisire competenze aggiuntive especifiche).
L’analisi del progetto
Punti di debolezza
per lo studente tutorato
difficoltà per alcuni a capiree ad accettare, nella faseiniziale, la figura del tutor
per il Coordinatore di classe
il nodo aperto del rapporto tutor-Consiglio di classe
L’analisi del progetto
per il tutor
famiglie poco collaborative o assenti;
rapporto con il consiglio di classe non sempre soddisfacente (è unobiettivo e non un requisito);
senso di insoddisfazione in caso di risultati non corrispondenti agliobiettivi;
vincoli legati all’organizzazione scolastica (mancanza di un’auladedicata, problemi relativi all’orario delle lezioni).
I materiali
SCHEDE
Rilevazione dati alunno in ingresso
Rilevazione intermedia alunno tutorato
Valutazione finale dell’attività di tutoraggio per lo studente
Valutazione finale dell’attività di tutoraggio per il tutor
Valutazione finale dell’attività di tutoraggio per il Coordinatore di classe
Profilo in uscita dell’alunno tutorato
Valutazione finale del progetto