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Anno VII Numero 1271 Martedì 23 Gennaio 2018 S. Emerenziana AVVISO Ordine 1. Progetto “Un farmaco per tutti” e “Una Visita per tutti” 2. Campagna di informazione sui sintomi premonitori della malattia di Alzheimer Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Perché il colore di Capelli cambia con l'ETÀ? 4. Perché ingrassiamo sempre negli stessi punti? 5. Perché quando si dorme troppo viene il mal di testa? Prevenzione e Salute 6. Congiuntivite, se è lieve potete curarla con il miele, la camomilla e i semi di finocchio 7. Gli energy drink possono stimolare iperattività e ansia negli adolescenti Meteo Napoli Martedì 23 Gennaio Nuvoloso Minima: 6° C Massima: 16 °C Umidità: Mattina = 51% Pomeriggio = 47% Perché il colore di Capelli cambia con l'ETÀ? Nelle foto da bambini eravate biondi, poi che è successo? La tonalità della chioma non dovrebbe essere determinata dai geni? Vi siete mai chiesti perché il colore (naturale) di capelli che sfoggiate oggi è diverso da quello che avevate a 2 anni? Non parliamo dei ciuffi bianchi o brizzolati che spuntano con l'età: molte persone castane erano bionde, nei primi anni di vita, e sono poi andate scurendosi; altre, biondissime in tenera età, lo rimangono da adulte, ma tendono più al biondo cenere. Da che cosa dipende? Il colore di capelli non dovrebbe essere già "scritto" nel DNA? Questa trasformazione è legata alle MELANINE, un'intera classe di pigmenti che determinano il colore naturale di capelli, occhi e pelle. Quello dei capelli in particolare dipende : dall'EUMELANINA, responsabile della gradazione di scuro (è più abbondante in chi ha chioma castana o nera) dalla FEOMELANINA, legata alle tonalità "calde" dei capelli: questa è più abbondante in chi ha chiome rosso-ramate. ATTIVAZIONE PROGRAMMATA. La quantità e il rapporto tra i due pigmenti sono determinate dai geni, sono uniche per ciascuno e risultano nel colore naturale dei nostri capelli. Tuttavia, i geni coinvolti nella produzione di melanina si attivano in momenti diversi della vita. In genere i capelli si scuriscono crescendo, perché la produzione di eumelanina aumenta con l'età (fino a un certo punto: quando iniziamo a vedere i primi capelli bianchi è perché è in calo). Poiché alcuni geni si attivano in risposta al rilascio di particolari ormoni, il nostro "vero" colore di capelli potrebbe iniziare a manifestarsi nel corso dell'adolescenza. Se in genere il colore di capelli varia per tutti, nel corso della vita, per una piccola percentuale di popolazione (10-15%) anche quello degli occhi muta con l'età, e per le stesse ragioni biologiche. (Salute, Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……… 'Pure 'a riggina avette bisogno d''a vicina. Le persone con i capelli rossi hanno livelli alti di feomelanina, un pigmento responsabile del colore rosso.

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Page 1: tutti” e “Una Visita per tutti” malattia di Alzheimer Perché il colore … · 2018-04-18 · Il meccanismo non è lineare come dire che il testosterone fa venire la pancia

Anno VII – Numero 1271 Martedì 23 Gennaio 2018 – S. Emerenziana

AVVISO Ordine

1. Progetto “Un farmaco per

tutti” e “Una Visita per tutti” 2. Campagna di informazione sui

sintomi premonitori della

malattia di Alzheimer

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 3. Perché il colore di Capelli

cambia con l'ETÀ?

4. Perché ingrassiamo sempre

negli stessi punti?

5. Perché quando si dorme

troppo viene il mal di testa?

Prevenzione e Salute 6. Congiuntivite, se è lieve

potete curarla con il miele,

la camomilla e i semi di

finocchio

7. Gli energy drink possono

stimolare iperattività e ansia

negli adolescenti

Meteo Napoli

Martedì 23 Gennaio

Nuvoloso Minima: 6° C Massima: 16 °C Umidità: Mattina = 51% Pomeriggio = 47%

Perché il colore di Capelli cambia con l'ETÀ?

Nelle foto da bambini eravate biondi, poi che è successo? La tonalità della chioma non dovrebbe essere determinata dai geni?

Vi siete mai chiesti perché il colore (naturale) di capelli che sfoggiate oggi è diverso da quello che avevate a 2 anni? Non parliamo dei ciuffi bianchi o brizzolati che spuntano con l'età: molte persone castane erano bionde, nei primi anni di vita, e sono poi andate scurendosi; altre, biondissime in tenera età, lo rimangono da adulte, ma tendono più al biondo cenere. Da che cosa dipende? Il colore di capelli non dovrebbe essere già "scritto" nel DNA? Questa trasformazione è legata alle MELANINE, un'intera classe di pigmenti che determinano il colore naturale di capelli, occhi e pelle. Quello dei capelli in particolare dipende : dall'EUMELANINA, responsabile della gradazione di scuro (è più

abbondante in chi ha chioma castana o nera) dalla FEOMELANINA, legata alle tonalità "calde" dei capelli: questa è più

abbondante in chi ha chiome rosso-ramate. ATTIVAZIONE PROGRAMMATA. La quantità e il rapporto tra i due pigmenti sono determinate dai geni, sono uniche per ciascuno e risultano nel colore naturale dei nostri capelli. Tuttavia, i geni coinvolti nella produzione di melanina si attivano in momenti diversi della vita. In genere i capelli si scuriscono crescendo, perché la produzione di eumelanina aumenta con l'età (fino a un certo punto: quando iniziamo a vedere i primi capelli bianchi è perché è in calo). Poiché alcuni geni si attivano in risposta al rilascio di particolari ormoni, il nostro "vero" colore di capelli potrebbe iniziare a manifestarsi nel corso dell'adolescenza. Se in genere il colore di capelli varia per tutti, nel corso della vita, per una piccola percentuale di popolazione (10-15%) anche quello degli occhi muta con l'età, e per le stesse ragioni biologiche. (Salute, Focus)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected]

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Proverbio di oggi……… 'Pure 'a riggina avette bisogno d''a vicina.

Le persone con i capelli rossi hanno livelli alti di feomelanina, un pigmento responsabile del colore rosso.

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1271

PREVENZIONE E SALUTE PERCHÉ INGRASSIAMO SEMPRE NEGLI STESSI PUNTI?

La pancia e le maniglie dell'amore, per lui, fianchi e glutei per lei: la distribuzione della ciccia corporea è guidata dagli ormoni sessuali. Che in certe fase di vita, "spingono" per l'accumulo.

Potete lanciarvi nel fitness quanto volete, ma una cosa è certa: nessuna dieta o sessione di addominali in palestra cambierà i punti critici in cui tendete ad accumulare grasso. La destinazione della ciccia risponde a un input soprattutto: gli ormoni sessuali.

Testosterone ed estrogeni sono i principali responsabili del classico accumulo di grasso tipico del genere: su fianchi e glutei, per le donne, sul ventre per gli

uomini.

MA IN CHE MODO? Il meccanismo non è lineare come dire che il testosterone fa venire la pancia. Di fatto, sono i bassi livelli di testosterone che favoriscono la classica "pancetta" maschile: ecco perché, quando con l'età i livelli di questo ormone naturalmente diminuiscono, gli uomini propendono per una forma "a botte".

UN MECCANISMO COMPLESSO. Ma non si può nemmeno affermare semplicemente che il testosterone

mantiene magri. Per esempio, durante la pubertà, un picco di ormoni sessuali trasforma i caratteri secondari del corpo degli adolescenti. I fianchi delle ragazze si allargano mentre il seno cresce; i ragazzi sviluppano muscoli soprattutto nella zona del petto. In questa fase, si assiste a un parziale accumulo di grasso sulla pancia, per i maschi, e su fianchi e glutei per le femmine. Le cellule adipose nelle diverse parti del corpo hanno infatti recettori per diversi tipi di ormoni. Quelle viscerali o intra-addominali, attorno agli organi interni, sembrano rispondere bene al testosterone, quelle subcutanee all'estrogeno. Queste ultime, inoltre, producono e conservano estrogeno: più grasso subcutaneo una ragazza possiede, più alti saranno i livelli di questo ormone. Anche per questo motivo le donne troppo magre possono avere alterazioni del ciclo mestruale.

ZONA AUREA.

Sembrerebbe quindi esserci un intervallo ottimale di testosterone e di estrogeni in cui uomini e donne rientrano per buona parte della vita, superato il quale, in qualunque direzione si vada, gli effetti si vedono sotto forma di grasso accumulato. Gli uomini con ipogonadismo, una condizione che comporta livelli troppo bassi di testosterone, tendono a dimagrire quando lo reintegrano con integratori. Al contrario gli atleti che abusano di quegli stessi integratori per apparire più muscolosi rischiano di ritrovarsi con la "pancia" - e con un aumentato rischio cardiovascolare: il grasso nel punto vita è legato infatti a maggiori squilibri metabolici.

FINESTRE DI CAMBIAMENTO.

La menopausa porta cambiamenti ancora più netti. Mentre cala il livello di estrogeni, il grasso corporeo compie il viaggio inverso, e tende a spostarsi nella zona addominale (e ad aumentare). Le terapie ormonali tendono a ritardare questa trasformazione. Le persone transessuali che affrontano terapie ormonali per cambiare sesso tendono ad accumulare grasso addominale (se assumono testosterone) o grasso subcutaneo su glutei e cosce (se assumono estrogeni). (Salute, Focus)

Sarebbe bello scegliere... ma la ciccia in

esubero sa già dove andare.

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1271

PREVENZIONE E SALUTE CONGIUNTIVITE, se è lieve potete curarla con il MIELE, la

CAMOMILLA e i SEMI di FINOCCHIO

Per gli occhi la prevenzione, anche la più semplice, è fondamentale. Lavateli spesso. E lavate le mani quando vanno a contatto con gli occhi. Attenzione al cloro. E se andate in piscina a nuotare, usate gli occhialini.

CAUSE DELLA CONGIUNTIVITE Può essere causata da un’infezione batterica o virale oppure può manifestarsi come una reazione allergica (in questo caso, di solito, il prurito ricorda molto quello della puntura di zanzara). La congiuntivite può arrivare anche in seguito ad un eccessivo affaticamento degli occhi, soprattutto se per studio o lavoro si trascorrono molte ore davanti lo schermo di un computer oppure può essere determinata dall’uso continuo delle lenti a contatto e da un’eccessiva esposizione allo smog in città. Si tratta inoltre di un’infiammazione che colpisce spesso anche i bambini e che può trasmettersi facilmente da un occhio all’altro a causa del semplice tocco delle mani.

COME CURARE LA CONGIUNTIVITE IN MODO NATURALE Se si tratta di un problema momentaneo che si manifesta in maniera leggera e che non richiede l’intervento del medico potete provare ad alleviare i sintomi in maniera del tutto naturale. Ecco come.

MIELE Il miele contiene proprietà antibatteriche che possono curare e alleviare il fastidio. Provate a scioglierne tre cucchiai in mezzo litro di acqua e poi utilizzate la soluzione ottenuta per lavarvi il viso. Un altro sistema efficace, specie per la congiuntivite di natura allergica, è l’impacco freddo, che può dare sollievo ag li occhi. Mai impacchi caldi.

CAMOMILLA Gli impacchi di camomilla sono uno dei primi rimedi naturali a cui si ricorre in caso di semplice arrossamento degli occhi o congiuntivite. Dopo aver preparato la camomilla, fatela raffreddare, imbevete con l’infuso un fazzoletto di cotone e poi lasciatelo agire sugli occhi per alcuni minuti. In alternativa potete preparare una soluzione con cui sciacquare gli occhi: vi basterà far bollire l’acqua e poi versarci dentro un cucchiaio di fiori di camomilla essiccati.

SEMI DI FINOCCHIO Anche con i semi di finocchio potete preparare una soluzione con cui alleviare il rossore e il bruciore degli occhi. Fate bollire i semi e poi effettuate il risciacquo.

COME CURARE LA CONGIUNTIVITE Inoltre, siccome si tratta di una patologia che può trasmettersi facilmente non solo da un occhio all’altro ma anche ad altre persone, ecco una serie di accortezze da tenere in considerazione:

Tenete palpebre e occhi puliti, usando un batuffolo di cotone imbevuto di acqua sterile. Sciacquate frequentemente gli occhi.

Lavate spesso le mani soprattutto dopo averle portate a contatto con gli occhi. Evitate di condividere asciugamani con altre persone durante il periodo in cui soffrite di questo

disturbo. Lavate spesso fazzoletti e asciugamani. Non mettete cloro negli occhi. Se nuotate spesso in piscine con il cloro, usate gli occhialini.

Rappresentano una buona protezione. Se i sintomi permangono, anche dopo l’uso di qualcuno di questi rimedi naturali, è meglio rivolgersi

a un medico. (Salute, TGcom24)

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1271

SCIENZA E SALUTE PERCHÉ QUANDO si DORME TROPPO VIENE il MAL di

TESTA?

dormire molto a lungo non solo può causare il mal di testa, ma anche essere connesso ad una

serie di altre condizioni

Se dormire almeno otto ore per notte è essenziale per mantenere un corretto equilibrio psicofisico e quindi un buono stato di salute generale, d’altro canto dormire troppo può causare o essere collegato a malesseri di vario tipo. Per esempio, nelle persone che tendono a soffrire di mal di testa, dormire più a lungo del solito può causare proprio l’insorgenza di questa problematica: la ricerca scientifica ha cercato di spiegare questo effetto, rilevando infine come l’eccesso di sonno influenzi l’attività di alcuni neurotrasmettitori (ovvero i messaggeri che portano le informazioni da un neurone all’altro) del cervello, compresa la serotonina, il neurotrasmettitore che regola l’umore inducendo al benessere, al piacere e alla felicità. Per questo motivo, se si dorme eccessivamente ci si può ritrovare al mattino a fare i conti con il mal di testa. Ma non è tutto. Quando ci si trova a dormire costantemente per periodi di tempo insolitamente lunghi e nonostante ciò si soffre di sonnolenza anche durante il giorno, si parla di ipersonnia, una condizione che si manifesta anche con altri sintomi associati quali ansia, bassi livelli di energia e problemi di memoria. D’altro canto, però, non tutti quelli che dormono molto hanno un disturbo del sonno: tra le possibili cause di ipersonnia infatti rientrano anche il consumo di alcune sostanze come l'alcol, l’assunzione di certi tipi di farmaci o semplicemente il piacere di dormire a lungo.

Ma quali possono essere i problemi connessi all’ipersonnia? La ricerca scientifica ne ha raccolti alcuni. Apnea ostruttiva del sonno Questa condizione provoca un’interruzione momentanea della respirazione durante il sonno a causa

dall’ostruzione delle vie respiratorie: dal momento che comporta un disturbo al normale ciclo di sonno, può causare conseguentemente sonnolenza diurna, colpi di sonno e necessità di dormire più a lungo.

Diabete Dormire un numero di ore insufficiente per notte così come troppo a lungo, potrebbe aumentare il

rischio di insorgenza del diabete. Obesità Un recente studio ha dimostrato come le persone che dormivano per 9 o 10 ore ogni notte avessero il

21% di probabilità in più di diventare obese nei successivi 6 anni rispetto a coloro che dormivano da 7 a 8 ore per notte.

Depressione Anche se è più comune che la depressione causi insonnia piuttosto che ipersonnia, le stime hanno

stabilito che circa il 15% delle persone affette da questa condizione dormono troppo, un fattore che potrebbe contribuire a peggiorare lo stato depressivo.

Malattie cardiache Uno studio eseguito su quasi 72.000 donne ha dimostrato come coloro che dormivano dalle nove alle

undici ore a notte avessero il 38% in più di probabilità di sviluppare una malattia coronarica rispetto alle donne che dormivano otto ore, una connessione che però non ha ancora trovato una spiegazione esauriente. (Salute, Donna Moderna)

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1271

PREVENZIONE E SALUTE

GLI ENERGY DRINK POSSONO STIMOLARE IPERATTIVITÀ E ANSIA NEGLI ADOLESCENTI

Bevande innocue per gli adulti risultano pericolose per ragazzini e, tanto più, bambini. Le sostanze “energizzanti” non sono adatte a un sistema nervoso ancora in crescita

Niente energy drink a bambini e adolescenti. I possibili danni fisici sono già emersi, ora dalla Yale School of Public Health arriva l’avvertimento: queste bevande “stimolanti” possono stimolare nel 66% dei ragazzini iperattività e distrazione che possono convertirsi nella piena sindrome da deficit di attenzione e iperattività (Adhd). La percentuale è stata ricavata da un’indagine su 1.650 scolari di età media sui 12 anni scelti a caso da 12 scuole. Tutti bevevano due bibite zuccherate al giorno, poi i ricercatori si sono accorti che a trascinare sempre più in su (del 14% per ogni bevanda aggiunta) il rischio di iperattività/distrazione erano i drink energizzanti. Dei quali sono risultano bevitori più i maschi delle femmine.

VIETATO AI MINORI? - Da tempo sotto osservazione, per questi prodotti si è levata da più parti la richiesta di vietarne il consumo sotto i 18 anni. Diffondono caffeina, taurina, glucosio, vitamine del gruppo B ed estratti di erbe come il guaranà che contengono ancora caffeina. oltre tremila bambini di età inferiore ai sei anni sono stati portati in pronto soccorso negli ultimi

tre anni negli Stati Uniti o addirittura ricoverati dopo aver ingerito un energy drink. Purtroppo anche in Europa l’Agenzia per la sicurezza alimentare ha segnalato tempo fa che il 68% degli adolescenti consuma abitualmente queste bevande. E, oltretutto, i ragazzi creano spesso un’associazione quanto mai deleteria ingerendo pure alcol». In ragazzi “predisposti” questi drink misti possono scatenare diversi disturbi fisici e psichici che sarebbero rimasti latenti, come per esempio: insonnia, irrequietezza, instabilità, palpitazioni». MALE A SCUOLA - «Ma possono trovare l’innesco pure ansia, depressione e disturbo bipolare». «Tutto questo crea in loro degli arresti da un punto di vista scolastico, prima, e sociale poi. Un occhio attento per i nostri ragazzi deve arrivare dai genitori, informati anch'essi sulla pericolosità di alcune bevande assunte prima di una maturazione cerebrale completa». Conclude il medico: «Alcuni tipi di bevande, che apparentemente sembrano innocue, e per gli adulti lo sono, date a bambini e adolescenti possono risultare molto dannosi, proprio perché siamo di fronte ad una fase ancora di crescita e di strutturazione sia fisica che psichica». (Fondazione, Umberto Veronesi)

IN QUANTO TEMPO DIGERIAMO? Per percorrere i 10-12 metri del nostro sistema digerente, una pietanza sostanziosa può impiegare anche 80 ore. Tutto inizia nella bocca, dove il cibo viene masticato in circa un minuto. Il bolo alimentare prosegue poi il suo percorso nell’esofago, attraversandolo in pochi secondi, e si ferma nello stomaco per un tempo variabile: ciò che è ormai liquido resta qui solo per pochi min., i carboidrati si fermano per 1-2 ore, i grassi per 5 ore o più, le proteine dalle 3 alle 4 ore.

INTESTINO VARIABILE: Dopo la tappa nello stomaco il cibo passa nell’intestino tenue. Per percorrerlo

tutto impiega dalle 3 alle 10 ore, mentre i movimenti peristaltici, che procedono come onde e sono prodotti dalla muscolatura delle pareti, lo fanno avanzare verso l’intestino crasso, l’ultima porzione del canale digerente. Ormai trasformato in una poltiglia che deve solo essere assimilata, il cibo resta nel crasso dalle 48 alle 72 ore. I tempi di transito comunque cambiano da persona a persona, così come i relativi tempi di evacuazione delle feci. (Salute, Focus)

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ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA per IDENTIFICARE i SEGNI PREMONITORI dell’ ALZHEIMER

L’Ordine in collaborazione con Federfarma e Dementia Friendly ha predisposto una locandina informativa per identificare i segni premonitori della malattia di Alzheimer.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca

Le Locandine e i Volantini

saranno distribuite nei prossimi giorni a tutte le farmacie

di Napoli e Provincia.

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ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI”

I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine. Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.

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