tuzzi arte di osservare
DESCRIPTION
cura per il dettaglioTRANSCRIPT
![Page 1: Tuzzi arte di osservare](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022080211/559071311a28ab5a2f8b4714/html5/thumbnails/1.jpg)
Un aneddoto interessante raccontato da Roberto Assagiolinel libro “Atto di Volontà”, riguarda “l’arte di osservare”:
.. I suoi discepoli erano rinomati per la loro attenta capacità di osservazione e di percezione, e la conseguente
abilità di "pensare" sulle cose che avevano visto.
Molti di essi raggiunsero posizioni di prestigio, e dichiaravano che questo era dovuto in gran parte al loro
allenamento accurato.
![Page 2: Tuzzi arte di osservare](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022080211/559071311a28ab5a2f8b4714/html5/thumbnails/2.jpg)
Si racconta che un nuovo studente si presentò un giorno ad Agassiz, chiedendo dì essere messo al lavoro.
Il naturalista prese un pesce da un vaso in cui era stato conservato, e deponendolo davanti al giovane studente gli
ordinò di osservarlo attentamente e di essere pronto a riferire su ciò che aveva notato nel pesce.
2/7
![Page 3: Tuzzi arte di osservare](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022080211/559071311a28ab5a2f8b4714/html5/thumbnails/3.jpg)
Non c era nulla di particolarmente interessante in quel pesce, era simile a tanti altri pesci che lui, aveva già visto. Osservò che aveva le pinne e le squame, una bocca e due
occhi, si, e una coda.
Dopo mezz'ora lo studente ebbe la certezza di avere osservato tutto ciò che c'era da osservare nel pesce.
Ma il naturalista non tornava.
3/7
![Page 4: Tuzzi arte di osservare](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022080211/559071311a28ab5a2f8b4714/html5/thumbnails/4.jpg)
Il tempo passava, e il giovane, che non aveva nulla da fare cominciava a stancarsi e a diventare irrequieto.
Si mise in cerca del maestro, ma non riuscì a trovarlo, e così dovette ritornare a guardare quel famoso pesce.
Molte ore erano passate, e sapeva del pesce poco più di quanto ne sapeva in principio.
4/7
![Page 5: Tuzzi arte di osservare](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022080211/559071311a28ab5a2f8b4714/html5/thumbnails/5.jpg)
Si senti disgustato e scoraggiato, e avrebbe voluto non essere mai andato da Agassiz, il quale, a quanto sembrava, dopotutto non era
che uno stupido vecchio, rimasto indietro con i tempi.
Allora, tanto per passare il tempo, cominciò a contare le scaglie. Quando ebbe finito, contò le vertebre nelle pinne.
Poi cominciò a fare un disegno del pesce. Mentre faceva, il disegno notò che il pesce non aveva palpebre. Così scoprì che, come il suo
maestro diceva spesso "una matita è il miglior occhio".
Poco dopo il maestro tornò, e volle sapere dal giovane cosa aveva osservato, ma se ne andò piuttosto deluso, dicendogli di continuare
a guardare, e allora forse avrebbe visto qualcosa.
5/7
![Page 6: Tuzzi arte di osservare](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022080211/559071311a28ab5a2f8b4714/html5/thumbnails/6.jpg)
Così il ragazzo si mise d'impegno e cominciò a lavorare con la sua matita annotando dei piccoli dettagli che gli erano sfuggiti prima, ma che ora sembravano evidenti.
Cominciava ad afferrare il segreto dell'arte di osservare.
A poco a poco mise in luce nuovi punti d’interesse nel pesce. Ma questo non basto al maestro, che lo fece
rimaner a lavorare sullo stesso pesce per tre giorni interi.
Alla fine di quei tre giorni lo studente sapeva davvero qualcosa sul pesce, e, cosa ancora più importante, aveva acquistato “l’arte” e l’abitudine di osservare attentamente
e percepire i particolari.
6/7
![Page 7: Tuzzi arte di osservare](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022080211/559071311a28ab5a2f8b4714/html5/thumbnails/7.jpg)
Si racconta che dopo alcuni anni lo studente, che intanto era diventato un personaggio importante, usava dire: "Quella è stata la migliore lezione di zoologia che io abbia mai avuto, una lezione che ha influito sui particolari di ogni studio che ho intrapreso in
seguito; un'eredità che il professore ha lasciato, a me, così come agli altri, d’inestimabile valore, che non avremmo potuto
comprare, e da cui non possiamo “separarci”. ..
7/7