u.d. 2 - edizioni scolastiche · con la prora), in quanto la rotta propria-mente detta si definisce...

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U.D. 2 Carteggio nautico CONTENUTO Andiamo in laboratorio: procedure di base del carteggio nautico 20.2.Misurare le coordinate geografiche di un punto sulla carta 20.3.Inserire un punto di cui sono note le coordinate geografiche 20.4.Misurare il valore di una direzione sulla carta 20.5.Tracciare rotte e rilevamenti 20.6.Misurare la distanza fra due punti 20.7.Determinare la posizione stimata (DR position) ATTIVITÀ: esercitazioni sulla carta 5/D

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U.D.  2Carteggio nautico

C o n t e n u t o

  Andiamo in laboratorio: procedure di base del carteggio nautico

20.2. Misurare le coordinate geografiche di un punto sulla carta

20.3. Inserire un punto di cui sono note le coordinate geografiche

20.4. Misurare il valore di una direzione sulla carta

20.5. Tracciare rotte e rilevamenti

20.6. Misurare la distanza fra due punti

20.7. Determinare la posizione stimata (DR position)

ATTIVITÀ: esercitazioni sulla carta 5/D

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MoDUlo 3 Navigazione costiera

20.2MisurarelecoordinategeografichediunpuntosullacartaSui lati delle carte nautiche sono riportate le scale di latitudine e longitudine con re-lativi valori numerici.

Per determinare le coordinate di un punto sulla carta, ad esempio una propria posi-zione da fornire in fase di ship reporting, si sfrutta il reticolato di meridiani e paralleli, utilizzando il compasso per registrare la distanza rispetto al più vicino meridiano e al più vicino parallelo e riportarla poi a margine leggendo i valori delle coordinate cercate sulle scale graduate (figura 20.8).

Figura 20.8

Misura delle coordinate di un punto sulla carta: nel primo  frame  (misura della  longitudine) si vede come l’operatore si aiuti con la squadretta per cercare l’esatta perpendicolarità al meridiano più vicino, mentre nel terzo frame (misura della latitudine) si vede come la corretta apertura del compasso venga cercata attraver-so piccole oscillazioni per individuare la tangente al parallelo più vicino

Perché la misura effettuata con il compasso sia corretta, esso deve essere orientato in modo perfettamente perpendicolare al meridiano (per la longitudine) o al parallelo (per la latitudine) scelti come riferimento; ci si può aiutare con la squadretta come si vede in figura 20.8; tuttavia, soprattutto se il punto è molto vicino ad un meridia-no o un parallelo, se ne possono misurare i riferimenti ad occhio, ricercando con il compasso il punto di tangenza di un ideale cerchio, avente centro nella posizione da misurare, con il meridiano o il parallelo.

20.3inserireunpuntodicuisononotelecoordinategeograficheSe si deve inserire sulla carta un punto di cui sono note le coordinate geografiche è sufficiente individuarne il valore a margine, registrarne con il compasso la distanza rispetto al più vicino meridiano o parallelo e riportare tali distanze sul reticolato della carta, nella zona in cui andrà inserito il punto (figura 20.9).

Contrariamente a come si potrebbe pensare non è necessario tracciare a matita il me-ridiano e il parallelo del punto fino a rag-giungere le scale orizzontale e verticale; la carta va tenuta il più possibile pulita

Video:  misurare  le  coordi-nate geografiche di un punto sulla carta

Inoltre nella sezione on line troverete:

Il problema di inserire sulla carta un punto di cui sono note le coordinate geografiche è uno dei più frequenti: si pensi a tutti i casi in cui si deve raggiungere una certa posi-zione (imbarco pilota, posto di ancoraggio assegnato, soccorso ecc.)

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U.D. 2Carteggio nautico

Figura 20.9

Diversi step per l’inserimento di un punto sulla carta: lo strumento preposto è il compasso, ma anche in que-sto caso l’operatore si avvale dell’uso della squadretta nautica per ricercare le perpendicolarità necessarie ed evitare errori grossolani

Anche in questo caso il posizionamento preciso del punto si può effettuare avvalendo-si dell’uso delle squadrette nautiche per ricercare gli esatti parallelismi.

20.4MisurareilvalorediunadirezionesullacartaLo strumento preposto per misurare le direzioni sulla Carta di Mercatore è la squa-dretta nautica ed il riferimento è sempre la linea di orientamento, corrispondente al suo lato lungo.

Se si traccia ad esempio una traiettoria fra due punti e si vuole determinare il valore dell’angolo di rotta si dovrà sovrapporre la linea di base della squadretta alla retta tracciata, accostare la seconda squadretta ad uno dei suoi due lati corti e farvi scivo-lare sopra la prima fino a che il punto di origine delle direzioni si trovi su un meridia-no: l’angolo di rotta cercato risulta individuato sulla scala graduata della squadretta, indicato dallo stesso meridiano (figura 20.10).

• Video: inserire un punto di cui  sono  note  le  coordinate geografiche

Inoltre nella sezione on line troverete:

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MoDUlo 3 Navigazione costiera

Figura 20.10

Diversi step per la misura di una direzione sulla carta di Mercatore: si allinea la linea di base della squadretta con la direzione da misurare (evidenziata in rosso), si affianca la seconda squadretta su un lato corto della prima che si  fa poi scorrere per  ricercare  il meridiano più vicino  (evidenziato  in blu); quest’ultimo  fornirà infine la lettura (in questo caso 128° o 308° a seconda del verso con cui si sta percorrendo la data direzio-ne). Si noti che la direzione da misurare taglia diversi meridiani, quindi si sarebbe potuto evitare il trasporto posizionando la squadretta direttamente in uno dei punti di intersezione

L’esempio fatto per l’angolo di rotta si presta ovviamente a qualsiasi tipo di direzione si debba misurare sulla carta, ad esempio i rilevamenti.

20.5tracciarerotteerilevaMentiPer tracciare rotte e rilevamenti, cioè direzioni di cui è noto in partenza il valore an-golare, il procedimento è l’inverso del precedente: si pone la squadretta sul meridiano più vicino alla zona in cui andrà disegnata la rotta o il rilevamento allineando accu-ratamente il punto di origine delle direzioni e il valore dato, quindi con la seconda squadretta si trasporta la prima nel punto esatto in cui deve avvenire il tracciamento (figura 20.11).

• Video: misurare il valore di una direzione sulla carta

Inoltre nella sezione on line troverete:

La posizione di partenza della squadretta è sempre con il lato lungo in alto e il vertice in basso

In molti casi quella che si traccia è la «rotta stimata» (che in assenza di specifici calcoli per contrastare vento o corrente coinciderà con la prora), in quanto la rotta propria-mente detta si definisce solo a posteriori in seguito al controllo della propria posizione e alla conseguente scoperta di eventuali di-sturbi intervenuti durante la condotta della navigazione

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U.D. 2Carteggio nautico

Figura 20.11

Diversi step per il tracciamento di un rilevamento: con la squadretta si ricerca la direzione data su un me-ridiano vicino (evidenziato in blu), da qui si trasporta il lato lungo sul punto cospicuo costiero e si traccia la semiretta

Questa tecnica si adotta molto spesso quando si effettuano rilevamenti con la bussola da trasferire sulla carta per trovare il punto nave o quando si ha l’obbligo di seguire una rotta ben precisa, magari comunicata dal sistema di controllo del traffico VTS o imposta per l’attraversamento di un determinato TSS.

20.6MisurareladistanzafraduepuntiLa determinazione della distanza avviene con il compasso nautico, con il quale si può riportare una certa apertura sulla scala delle latitudini dal momento che, com’è noto, le miglia nautiche corrispondono a primi di meridiano.

Se il tratto da misurare è abbastanza breve si registra l’intera distanza con un’unica apertura di compasso e si riporta sulla scala alla stessa latitudine a cui si trova il trat-to da misurare, evitando così i problemi derivanti dalla deformazione meridiana che subisce la carta di Mercatore (figura 20.12).

• Video:  tracciare un  rileva-mento

Inoltre nella sezione on line troverete:

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MoDUlo 3 Navigazione costiera

Figura 20.12

Una distanza sulla carta va misurata sulla scala delle latitudini allo stesso livello a cui essa si trova; si rischia di commettere imprecisioni a riportare l’apertura ad una latitudine diversa e si commettono errori gravi ad effettuare la misura sulla scala delle longitudini

Se il tratto da misurare è molto lungo si sceglie un certo intervallo sulla scala (usual-mente 5 mg o 10 mg sulle carte 1:100.000) e si riporta a falcate consecutive fino a coprire l’intera distanza, misurando infine il tratto finale che avanza; l’intervallo va preso ad una latitudine intermedia fra quelle relative al percorso da misurare.

20.7deterMinarelaposizionestiMata(DR position)La determinazione della posizione stimata (DR - dead reckoning position) è forse il procedimento più frequente del carteggio nautico: si tratta di stimare la propria posizione ad una certa ora sulla base dei dati forniti dagli strumenti di bordo quali la bussola e il solcometro (log).

• Video: misurare la distanza fra due punti

Inoltre nella sezione on line troverete:

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U.D. 2Carteggio nautico

Si parla di «posizione stimata» perché i dati utilizzati non sono certi, in particolare:

üla bussola, sia essa magnetica o giroscopica, fornisce il valore della prora (heading), che non necessariamente coincide con la traiettoria poi realmente seguita rispetto al fondo, cioè la rotta (course over ground);

üil log fornisce la velocità rispetto all’acqua (speed through the water) che non neces-sariamente coincide con la velocità realmente mantenuta rispetto al fondo (speed over ground), la quale è però fornita dal doppler log se si naviga in acque poco profonde (questo rende più attendibili le stime della velocità rispetto a quelle della direzione di moto); capita di utilizzare anche la velocità teorica legata alla sola po-tenza data alle macchine, quindi ai giri dell’elica (se a passo fisso), detta velocità di propulsione (propeller speed).

Nota la prora è possibile tracciare una direzione sulla carta, mentre con il dato di ve-locità si può calcolare la distanza stimata (run) che si prevede di percorrere nell’in-tervallo di tempo considerato e riportarla sulla direzione tracciata utilizzando il com-passo nautico, ottenendo così il punto stimato (figura 20.13).

Figura 20.13

Una nave che sta percorrendo una rotta di 105° effettua alle ore 8:00 un punto nave (FIX) ottenendo quindi un dato certo; per conoscere la posizione stimata (DR position) per le ore 9:20 si dovrà moltiplicare il relativo intervallo di tempo (1h20m) per la propria velocità

La formula per determinare la distanza stimata è riportata di seguito (20.1); per avere il risultato in miglia nautiche è necessario usare correttamente le unità di misura (ve-locità in nodi e tempo in ore).

m = V ∙ Dt 20.1

Nell’area anglosassone la DR position non è considerata alla stregua della posizione stimata (EP position), in quanto quest’ul-tima è quella determinata prendendo in considerazione i dati degli elementi mete-omarini di disturbo (vento e corrente), noti a priori

Il GPS fornisce in continuo COG e SOG, ma è bene non cadere nel “vizio” di con-siderarlo come unica e infallibile fonte di informazioni a bordo

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MoDUlo 3 Navigazione costiera

EsempiüCalcolare le miglia che si percorreranno in 1h20m ad una velocità di 6 kts (riferito alla figura 20.13)

Il prodotto dei due dati fornisce 8 mg; si può impostare sulla calcolatrice scrivendo (6·1°20’) oppure (6·1,33), perdendo tuttavia in precisione perché il 3 è periodico.

üCalcolare le miglia che si percorreranno in 1h30m ad una velocità di 11 kts.

Il prodotto dei due dati fornisce 16,5 mg; si può impostare sulla calcolatrice scrivendo (11·1°30’) oppure (11·1,5).

üCalcolare le miglia che si percorreranno in 0h45m ad una velocità di 16 kts.

Il prodotto dei due dati fornisce 12 mg; si può impostare sulla calcolatrice scrivendo (16·0°45’) oppure (16·0,75).

Proprio perché è un elemento stimato, la DR position va confrontata con un punto nave vero, trovato con riferi-menti esterni; questo può essere utile per determinare gli elementi dei disturbi meteomarini (vento e corrente), che rappresentano la causa principale, oltre a errori nel governo, della non coincidenza tra posizione vera e stimata.

AttivitA’Esercitazioni sulla carta 5/D

NOTA: gli esercizi che seguono sono da risolvere sulla carta N° 5/D dell’I.I.M. (Dal Canale di Piombino a Promontorio Argentario); i risultati riportati in coda al testo sono ottenuti utilizzando la carta per la navigazione N°5 (non didattica) ed. 2012, quindi con coordinate in WGS 84.

1) Misurare sulla carta le coordinate del faro di Capo Focardo (costa Est dell’Elba). 2) Misurare sulla carta le coordinate di Scoglio Africa (in basso a destra sulla carta). 3) Misurare sulla carta le coordinate dell’estremità di Punta Fetovaia (costa SW dell’Elba). 4) Misurare sulla carta le coordinate del fanale rosso di Salivoli (vicino a Piombino). 5) Misurare sulla carta le coordinate di Scoglio dello Sparviero (Punta Ala). 6) Misurare sulla carta le coordinate del faro di Formica Grande. 7) Misurare sulla carta le coordinate della torre di Punta Avoltore (Argentario). 8) Misurare sulla carta le coordinate del campanie di Marina di Grosseto. 9) Determinare la direzione corrispondente all’allineamento tra il faro di Formica Grande e torre Collelungo (sulla costa a

Nord di Cala di Forno).10) Determinare la direzione corrispondente all’allineamento tra Isola Cerboli e Scoglio dello Sparviero (Punta Ala).11) Determinare la direzione corrispondente all’allineamento tra il faro di Capo di Poro (costa Sud dell’Elba) e il faro

dell’Isola Pianosa12) Determinare la distanza in linea d’aria tra le estremità di Capo d’Enfola e Capo Stella (rispettivamente sulla costa Nord

e Sud dell’Elba).13) Determinare la distanza in linea d’aria tra Scoglio Africa e Isola Corbelli (costa Sud dell’Elba).14) Determinare la distanza in linea d’aria tra il faro di Formica Grande e il fanale di Cala Giovanna (Isola Pianosa).15) Determinare la rotta e la distanza per raggiungere Portoferraio (riferimento Scoglietto) da (j = 42°55,0’ N; = 010°10,0’ E).16) Determinare la rotta e la distanza per raggiungere Piombino (riferimento fanale rosso) da (j = 42°44,2’ N; = 010°41,0’ E).17) Determinare la rotta e la distanza per raggiungere Giglio Porto da (j = 42°32,8’ N; = 011°03,8’ E).

continua

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U.D. 2Carteggio nautico

EsempiüCalcolare le miglia che si percorreranno in 1h20m ad una velocità di 6 kts (riferito alla figura 20.13)

Il prodotto dei due dati fornisce 8 mg; si può impostare sulla calcolatrice scrivendo (6·1°20’) oppure (6·1,33), perdendo tuttavia in precisione perché il 3 è periodico.

üCalcolare le miglia che si percorreranno in 1h30m ad una velocità di 11 kts.

Il prodotto dei due dati fornisce 16,5 mg; si può impostare sulla calcolatrice scrivendo (11·1°30’) oppure (11·1,5).

üCalcolare le miglia che si percorreranno in 0h45m ad una velocità di 16 kts.

Il prodotto dei due dati fornisce 12 mg; si può impostare sulla calcolatrice scrivendo (16·0°45’) oppure (16·0,75).

Proprio perché è un elemento stimato, la DR position va confrontata con un punto nave vero, trovato con riferi-menti esterni; questo può essere utile per determinare gli elementi dei disturbi meteomarini (vento e corrente), che rappresentano la causa principale, oltre a errori nel governo, della non coincidenza tra posizione vera e stimata.

AttivitA’Esercitazioni sulla carta 5/D

NOTA: gli esercizi che seguono sono da risolvere sulla carta N° 5/D dell’I.I.M. (Dal Canale di Piombino a Promontorio Argentario); i risultati riportati in coda al testo sono ottenuti utilizzando la carta per la navigazione N°5 (non didattica) ed. 2012, quindi con coordinate in WGS 84.

1) Misurare sulla carta le coordinate del faro di Capo Focardo (costa Est dell’Elba). 2) Misurare sulla carta le coordinate di Scoglio Africa (in basso a destra sulla carta). 3) Misurare sulla carta le coordinate dell’estremità di Punta Fetovaia (costa SW dell’Elba). 4) Misurare sulla carta le coordinate del fanale rosso di Salivoli (vicino a Piombino). 5) Misurare sulla carta le coordinate di Scoglio dello Sparviero (Punta Ala). 6) Misurare sulla carta le coordinate del faro di Formica Grande. 7) Misurare sulla carta le coordinate della torre di Punta Avoltore (Argentario). 8) Misurare sulla carta le coordinate del campanie di Marina di Grosseto. 9) Determinare la direzione corrispondente all’allineamento tra il faro di Formica Grande e torre Collelungo (sulla costa a

Nord di Cala di Forno).10) Determinare la direzione corrispondente all’allineamento tra Isola Cerboli e Scoglio dello Sparviero (Punta Ala).11) Determinare la direzione corrispondente all’allineamento tra il faro di Capo di Poro (costa Sud dell’Elba) e il faro

dell’Isola Pianosa12) Determinare la distanza in linea d’aria tra le estremità di Capo d’Enfola e Capo Stella (rispettivamente sulla costa Nord

e Sud dell’Elba).13) Determinare la distanza in linea d’aria tra Scoglio Africa e Isola Corbelli (costa Sud dell’Elba).14) Determinare la distanza in linea d’aria tra il faro di Formica Grande e il fanale di Cala Giovanna (Isola Pianosa).15) Determinare la rotta e la distanza per raggiungere Portoferraio (riferimento Scoglietto) da (j = 42°55,0’ N; = 010°10,0’ E).16) Determinare la rotta e la distanza per raggiungere Piombino (riferimento fanale rosso) da (j = 42°44,2’ N; = 010°41,0’ E).17) Determinare la rotta e la distanza per raggiungere Giglio Porto da (j = 42°32,8’ N; = 011°03,8’ E).

continua

AttivitA' Esercitazioni sulla carta 5/D

18) Posizionare sulla carta il punto (j = 42°35,0’ N; = 010°56,0’ E) e determinare da esso rilevamento e distanza del faro di Formica Grande.

19) Posizionare sulla carta il punto (j = 42°26,2’ N; = 010°24,0’ E) e determinare da esso rilevamento e distanza di punta del Diavolo (Isola di Montecristo).

20) Posizionare sulla carta il punto (j = 42°42,2’ N; = 010°34,0’ E) e determinare da esso rilevamento e distanza del fanale verde di Porto Azzurro (costa Est dell’Elba)

21) Una nave è partita da (j = 42°30,0’ N; = 010°30,0’ E); conoscendo PV = 035° e VP = 12 kts, si determini la posizione stimata (DR position) dopo 1 ora di navigazione.

22) Una nave è partita alle ore 15:00 da (j = 42°27,0’ N; = 010°53,0’ E); conoscendo PV = 332° e VP = 10 kts, si determini la posizione stimata (DR position) alle ore 16:30.

23) Una nave è partita alle ore 22:00 da (j = 42°26,6’ N; = 010°03,2’ E); conoscendo PV = 049° e VP = 8,5 kts, si determini la posizione stimata (DR position) alle ore 24:00.

24) Una nave è partita alle ore 10:30 da (j = 42°41,1’ N; = 010°09,6’ E); conoscendo PV = 103° e VP = 9 kts, si determini la posizione stimata (DR position) alle ore 13:30.

25) Una nave è partita alle ore 7:45 da (j = 42°56,8’ N; = 009°57,6’ E); conoscendo PV = 095° e VP = 11 kts, si determini la posizione stimata (DR position) alle ore 9:05.

26) Una nave è partita alle ore 23:20 da (j = 42°46,8’ N; = 010°36,2’ E); conoscendo PV = 215° e VP = 13 kts, si determini la posizione stimata (DR position) alle ore 1:35 del giorno successivo.

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MoDUlo 3 Navigazione costiera

Risposte

  1)  (j = 42°45,3’N; λ = 010°24,6’E)

  2)  (j = 42°21,5’N; λ = 010°04,0’E)

  3)  (j = 42°43,5’N; λ = 010°09,6’E)

  4)  (j = 42°55,8’N; λ = 010°30,6’E)

  5)  (j = 42°47,8’N; λ = 010°42,8’E)

  6)  (j = 42°34,6’N; λ = 010°52,9’E)

  7)  (j = 42°22,0’N; λ = 011°11,1’E)

  8)  (j = 42°43,1’N; λ = 010°58,9’E)

  9)  066°/246°

10)  117°/297°

11)  036°/216°

12)  6,2 mg

13)  25,0 mg

14)  34,6 mg

15)  126°; 9 mg

16)  334°; 13 mg

17)  210°; 12,8 mg

18)  263°; 2,3 mg

19)  220°; 6,9 mg

20)  296°; 8,2 mg

21)  (j = 42°39,8’N; λ = 010°39,4’E)

22)  (j = 42°40,2’N; λ = 010°43,6’E)

23)  (j = 42°37,8’N; λ = 010°27,0’E)

24)  (j = 42°35,0’N; λ = 010°45,4’E)

25)  (j = 42°55,5’N; λ = 010°17,6’E)

26)  (j = 42°22,8’N; λ = 010°13,4’E)