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ANNO DI FORMAZIONE E DI PROVA
DEI DOCENTI NEO-ASSUNTI A. S. 2016/2017
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale
UFFICIO III
Anna Maria Di Nocera
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• L’anno scolastico 2015-2016 ha costituito il banco di prova del nuovo modello di formazione per i docenti neo-assunti previsto dal D.M. 850/2015, in stretta correlazione con le innovazioni introdotte dalla Legge 107/2015 (commi da 115 a 120).
Anna Maria Di Nocera
Il modello di formazione
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Le novità della formazione dei docenti neo-assunti
Maggiore attenzione alla formazione sul campo
Valorizzazione delle attività didattiche e metodologiche
Valorizzazione dei compiti del tutor accogliente della sede di servizio
Introduzione della metodologia peer to peer tra docente neoassunto e tutor accogliente della sede di servizio
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• Dai primi esiti dei monitoraggi effettati da parte degli USR, di Indire e di altri organismi, risulta un sostanziale gradimento per la nuova configurazione del modello formativo.
ESITI DEL MONITORAGGIO NAZIONALE
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DURATA ORGANIZZAZIONE ARTICOLAZIONE
ELEMENTI POSITIVI
Serie1
Dai dati raccolti si evince che i principali elementi di forza vanno
ricondotto all’articolazione delle diverse fasi previste dal piano di
formazione, nonché all’organizzazione complessiva.
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METODOLOGIE ADOTTATE
Serie1
Dalla rilevazione emerge che gli strumenti metodologici
maggiormente utilizzati sono stati: il cooperative
learning e la didattica laboratoriale.
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• Con la nota MIUR n.2815 del 04.10.2016, il modello per la realizzazione del periodo di formazione e di prova per i docenti neo-assunti è confermato nei suoi aspetti strutturali con il medesimo impianto già messo in opera nell’anno scolastico 2015/2016.
La conferma del modello
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Incontri propedeutici e di restituzione
finale
Laboratori formativi dedicati
Peer to peer e
osservazione in classe
Formazione on line
TOTALE
6 ORE 12 ORE 12 ORE 20 ORE 50 ORE
Le quattro fasi del percorso formativo
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• Saranno riproposti ma semplificati nei loro supporti digitali:
• Il «Bilancio di competenze»
• Il «Portfolio professionale»
• Il «Patto per lo sviluppo formativo».
Gli strumenti
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• L'obbligo ad effettuare il periodo di formazione e di prova riguarda:
1. i docenti neo-assunti con incarico a tempo indeterminato che aspirino alla conferma in ruolo;
2. i docenti che, per ragioni documentate, non abbiano effettuato l’anno di prova e per i quali sia stato disposto il rinvio del periodo di formazione e prova;
3. i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
4. i docenti per i quali sia stata espressa valutazione negativa del periodo di formazione e di prova. In tale ultimo caso è previsto un secondo periodo di formazione e di prova non rinnovabile.
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Destinatari del periodo di formazione e di prova
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• Il superamento del periodo di formazione e prova è subordinato allo svolgimento di servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno 120 per le attività didattiche.
(art. 3 D.M. 850/2015)
Durata e servizi utili ai fini del periodo di formazione e di prova
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Nei 180 giorni vanno considerati:
le attività connesse al servizio scolastico,
i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche,
gli esami, gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio,
il primo mese del periodo di astensione obbligatoria dal servizio per gravidanza.
Nei 180 giorni non vanno considerati i giorni:
di congedo ordinario e straordinario
di aspettativa a qualunque titolo.
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• Nei 120 giorni di attività didattica vanno compresi:
i giorni effettivi di insegnamento;
i giorni impiegati presso la sede di servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese la valutazione, la progettazione, la formazione, le attività collegiali.
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• Dal 2014-15 diventa «tutor accogliente»:
• Accompagna il neo docente nella pratica didattica
• Affianca il neo docente nell’analizzare, migliorare e affinare aspetti culturali, didattici e metodologici dell’attività attraverso:
- attività di programmazione e sviluppo condiviso
- osservazione reciproca
- valutazione dell’esperienza
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Il Docente Tutor
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• È ulteriormente valorizzata la figura del tutor accogliente che funge da connettore con il lavoro sul campo e si qualifica come
“mentor” per gli insegnanti neo-assunti.
• Il profilo del tutor si ispira alle caratteristiche del tutor accogliente degli studenti universitari impegnati nei tirocini formativi attivi (cfr. DM 249/2010).
Il Docente Tutor
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• Quella del tutor è una funzione piuttosto complessa, in quanto deve non solo “conoscere” aspetti didattici, organizzativi, metodologici, ma deve anche saper orientare, guidare ed esemplificare procedimenti ed azioni.
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Una funzione complessa
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• La sua individuazione spetta al Dirigente Scolastico attraverso un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti, tenendo conto degli impegni complessivi per il personale.
• Tendenzialmente ogni docente in periodo di prova avrà un tutor di riferimento, preferibilmente della stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra ed operante nello stesso plesso.
• In ogni modo il rapporto non potrà superare la quota di tre docenti affidati al medesimo tutor.
L’individuazione
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• Anche per i docenti che devono ripetere un nuovo periodo di prova e formazione va prevista la nomina di un docente tutor, possibilmente diverso da quello che lo ha accompagnato nel primo anno di servizio.
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• Si riconferma l’impegno del Dirigente scolastico nell’osservazione e nella visita alle classi di servizio dei docenti neo-assunti. Saranno forniti in proposito strumenti e indicazioni desunte dalle migliori pratiche.
La «visita» del Dirigente Scolastico
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• Considerata la necessità di garantire l’avvio immediato della formazione per i docenti neoassunti nell’a.s. 2016-2017 ed essendo il modello organizzativo territoriale adottato nel biennio precedente ampiamente consolidato sul territorio, le istituzioni scolastiche già individuate a livello regionale e destinatarie dei fondi per l’anno di formazione 2014-2015 e 2015-2016 , sono generalmente riconfermate.
Il modello organizzativo
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• Nel successivo anno scolastico, l’organizzazione territoriale sarà invece allineata alle reti d’ambito territoriale secondo quanto già previsto ed in fase di definizione, a seguito della circolare del Capo Dipartimento n.2915 del 15 settembre 2016.
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• In caso di giudizio sfavorevole, il Dirigente scolastico emette provvedimento motivato di
• ripetizione solo per una volta del periodo di formazione e di prova.
• Il provvedimento indicherà, altresì, gli elementi di criticità emersi ed individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo.
Giudizio sfavorevole
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• Nel corso del secondo periodo di formazione e di prova è obbligatoriamente disposta una verifica ispettiva per l’assunzione di ogni utile elemento di valutazione dell’idoneità del docente.
• La relazione rilasciata dal Dirigente tecnico sarà parte integrante della documentazione esaminata in seconda istanza dal Comitato al termine del secondo periodo di prova.
La verifica ispettiva
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• In caso di giudizio favorevole sul periodo di formazione e di prova, il Dirigente scolastico emette provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neo-assunto.
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Il parere del Comitato è obbligatorio, ma non vincolante per il Dirigente Scolastico, che può discostarsene con atto motivato.
Superamento dell’anno di formazione
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• Compiuto l’anno di formazione, il personale docente consegue la conferma in ruolo con decreto del Dirigente Scolastico, tenuto conto del parere del Comitato per la valutazione del servizio.
• Il provvedimento è definitivo. (art. 440 del D.L.vo n. 297/94).
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Superamento dell’anno di formazione