un approccio circolare alla bioeconomia per … · specifiche a basso impatto ambientale,...
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UN APPROCCIO CIRCOLARE ALLA BIOECONOMIA PER RICONNETTERE ECONOMIA E SOCIETÀ
CATIA BASTIOLI
BOLOGNA
06.06.2017
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LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DI SITI DISMESSI
BIOECONOMIA COME RIGENERAZIONE TERRITORIALE I PILASTRI DEL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO
NOVAMONT è una societa’ di innovazione, leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e nello sviluppo di bioprodotti e biochemicals ottenuti grazie all’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura.Promuove un modello di bioeconomia inteso come fattore di rigenerazione territoriale, basato su tre pilastri:
LA FILIERA AGRICOLA INTEGRATA
Sviluppo di filiere agricolespecifiche a basso impatto
ambientale, attraverso la valorizzazione di terreni
marginali e non in concorrenza con le produzioni di cibo,
integrate con il territorio e collegate con le infrastrutture
di bioeconomia.
Siti deindustrializzati, rigenerati attraverso la
trasformazione di tecnologie prime al mondo
in flagships, intesi come “infrastrutture di
bioeconomia” connesse con le aree locali e tra loro interconnesse, punti di
partenza di nuove filiere e di nuove partnership.
I PRODOTTI COME SOLUZIONI
Prodotti della filiera sviluppati con l’obiettivo di contribuire a risolvere reali sfide sociali. Prodotti come elementi di un sistema per dare soluzioni
concrete a problemi con ricadute ben più grandi della
semplice vendita del prodotto. .
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ACIDO AZELAICOACIDO PELARGONICO
ALTRI INTERMEDI CHIMICI
TECNOLOGIE PROPRIETARIE NOVAMONTL’INTEGRAZIONE A MONTE 1989 - 2017
SEMI SPECIALIZZATI
COLTURE DEDICATE E TRATTAMENTO
BIOMASSE
CRUSHING DEI SEMI
PROCESSI CHIMICI POLIESTERIDA FONTIRINNOVABILI
AMIDO COMPLESSATO
PROCESSI BIOTECNOLOGICI
BIO-BDO
4LE INFRASTRUTTURE DI BIOECONOMIA IN ITALIA
CENTRO DIREZIONALE
SITI PRODUTTIVI
MATER-BIOTECH(100% NOVAMONT)PRODUZIONE BIOBDOAdria (RO) - Veneto
CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO
PRODUZIONE MATER-BIE RICERCA SU INTERMEDIDA FONTE RINNOVABILETerni - Umbria
CENTRO DI RICERCA BIOTECNOLOGICOPiana di Monte Verna (CE) - Campania
MATER-BIOPOLYMER(100% NOVAMONT)
PRODUZIONEBIOPOLIESTERI ORIGO-BIPatrica (FR) - Lazio
CENTRO DIREZIONALEE DI RICERCA
Novara - Piemonte
MATRÌCAPRODUZIONE DI INTERMEDI
CHIMICI DA FONTE RINNOVABILEPorto Torres (SS)
Sardegna
SEDI NOVAMONT
SOCIETÀ COLLEGATE
JV NOVAMONT/VERSALIS
IL NETWORK NOVAMONT PER LA FILIERA DELLE BIOPLASTICHE DELLE PROTEINE E CHEMICALS
ACIDO AZELAICO
ZUCCHERI DA BIOMASSA
LIGNOCELLULOSICA
POLIESTERI
AMIDO
BIO-BDO
CAMPI SPERIMENTALI
5NUOVI BIOPRODOTTI DISPONIBILI PER L’ITALIA E PER L’UEI RISULTATI TANGIBILI DELLE INFRASTRUTTURE DI BIOECONOMIA PRESENTI OGGI IN ITALIA
Recupero sito abbandonato nel 2006 da Aijinomoto
BioBDO da zuccheri per la prima volta al mondo
Investimento > 100 milioni €
Capacità produttiva: 30.000 ton/y
75 persone
Indotto di 150 persone (180-200 a regime)
300 persone, 100 aziende hanno lavorato alla riconversione dell’impianto (2014-2016)
ACIDO AZELAICO ACIDI C5-C9 PLASTIFICANTI POLIMERICI BIO-BDOOLIO DI CARDO
PROTEINE PER L’ALIMENTAZIONE
ANIMALEMOLECOLE ATTIVEACIDO
PELARGONICOBIOPLASTICHE COMPOSTABILI
MATER-BIOTECH
6LA CARBON FOOTPRINT DEL BIO-BDO
Cradle-to-gate carbon footprint del bioBDO Mater-Biotech
Impatto dell’1,4 BDO da fonte fossileprodotto con processi tradizionalirispettivamente a livello globale edeuropeo
Δ -56%
POTENZIALE DI RISCALDAMENTO GLOBALE“DALLA CULLA AL CANCELLO” (KG CO2EQ./KG BDO)
BIO BDO (BOTTRIGHE)PROCESS INTEGRATION
1,4 BDO (MERCATO GLOBALE)
0 1 2 3 4 5
CARBON FOOTPRINT DEL BIO-BDO
1,4 BDO (PRODUZIONE EUROPEA)
Carbon footprint bioBDO < 56%VS BDO da fonte fossile (mercatoglobale)
Fonte: Elaborazione dati Novamont con metodologia LCA
7LA COSTRUZIONE DI UNA FILIERA AGRICOLA INTEGRATAATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE CON GLI AGRICOLTORI E LE LORO ASSOCIAZIONI
ACCORDO TRA NOVAMONT, COLDIRETTI E CONSORZI AGRARI D’ITALIA PER LA CREAZIONE DI FILIERE AGROINDUSTRIALI
INNOVATIVE DELLE BIOPLASTICHE E DEI BIOPRODOTTI
2015OUTPUT PER LA FILIERA DELLE BIOPLASTICHE E DEI BIOCHEMICALS
OLIO
MOLECOLE
ATTIVE
FARINE
PROTEICHE
VAPORE, OLIO
DIATERMICO
ALTRI CHEMICALS
ALTRI CHEMICALS
OPPORTUNITÀ PER AGRICOLTORI, ALLEVATORI E OPERATORI DEL SETTORE
Valorizzazione di aree rurali marginali (e.g. trinaseed cardo, macchine agricole, supporto e protocolli agronomici)
Riduzione dell’impatto ambientalesu suolo, acqua e aria attraversol’utilizzo di:
teli per pacciamaturabiodegradabiliacido pelargonico per il controllodelle infestantibiolubrificanti
Produzione locale di proteine per l’alimentaziona animale
Efficienza e indipendenza energetica
Approcci innovativi sul campo
8I PRODOTTI COME SOLUZIONI: DA DOVE SIAMO PARTITITRASFORMARE I PROBLEMI IN OPPORTUNITÀ: IL CASO DEL RIFIUTO ORGANICO
RIFIUTO ORGANICO IN DISCARICA
Il gas prodotto dal rifiuto organico conferito in discarica è rappresentato prevalentemente da metano, che è 23 volte più potente della CO2 in termini di effetti sul cambiamento climatico in un orizzonte temporale di 100 anni (fonte: IPCC)Se non raccolto correttamente, il percolato può contaminare le acque sotterranee e i suoliLo smaltimento in discarica implica una perdita irrecuperabile di risorse e terre
COMPOST PER LA FERTILITÀ DEI SUOLI
Ammendante di qualità per combattere la desertificazione e l’erosione del suoloCarbon sinkIn alcuni Paesi UE le bioplastiche compostabili sono diventate un elemento integrante nella raccolta differenziata del rifiuto organico, grazie alla partnership strategica con il sistema del compostaggioCasi di eccellenza in cui compostaggio e digestione anaerobica trasformano il rifiuto organico in risorse (biogas, compost di qualità), chiudendo il ciclo del carbonio
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Fonte: Budiman Minasny et al., “Soil carbon 4 per mille”, Geoderma, Volume 292, 15 April 2017, Pages 59–86
INIZIATIVA 4 X 1000 DI SEQUESTRO DI CABONIO DEL SUOLO
THE 4 PER MILLE SOILS FOR FOOD SECURITY AND CLIMATE WAS LAUNCHED AT THE COP21 WITH AN ASPIRATION TO INCREASE GLOBAL SOIL ORGANIC MATTER STOCKS BY 4 PER 1000 (OR 4% ) PER YEAR AS A COMPENSATION FOR THE GLOBAL EMISSIONS OF GREENHOUSE
GASES BY ANTROPHOGENIC SOURCES
11STOCK DI CARBONIO NEL SUOLO NEL TOPSOIL DEL PIANETA
Fonte: Budiman Minasny et al., “Soil carbon 4 per mille”, Geoderma, Volume 292, 15 April 2017, Pages 59–86
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LE APPLICAZIONI IN MATER-BI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL RIFIUTO ORGANICO
LA FILIERA DELLE BIOPLASTICHE E DEL RIFIUTO ORGANICO
LA FILIERA DELLE BIOPLASTICHE
Nuovi biochemicals e bioprodottidisponibili a livello UE
Investimenti privati in tecnologie ed impianti primi al mondo (ad oggi 4 technologie/flagships)
Investimenti privati in R&S (circa 200 mln €) e attivazione di progetti multidisciplinari con università e primari centri di ricerca in Italia e all’estero
Rivitalizzazione dei comparti a valle
Riattivazione di siti industriali e di ricerca
Una filiera agricola integrata in aree marginali
GESTIONE DEL RIFIUTO ORGANICO
Significativa riduzione del rifiutoorganico in discarica: da 2,6 a 5,7 milioni di tonnellate di rifiutoorganico raccolto dal 2006 al 2015
Modelli virtuosi di raccoltadifferenziata e di trattamento del rifiuto organico (Milano campionein Europa)
Riduzione dei costi di gestionedelle discariche
Migliore qualità di acqua, aria e suolo
Miglioramento della fertilità deisuoli e del carbon sink
Impianti di compostaggio e digestione anaerobica
Migliore qualità del rifiuto organico
Aumento occupazionale
Biometano, energia e efficienzadelle risorse
13PLASTICHE E BIOPLASTICHEDAL PROGETTO «DI CHE PLASTICA 6» (CONAI, COREPLA, ASSOBIOPLASTICHE, CIC)
Fonte: www.assobioplastiche.org
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0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
gen-16 feb-16 mar-16 apr-16 mag-16 giu-16 lug-16 ago-16 set-16 ott-16 nov-16 dic-16
RIFIUTO ORGANICO RACCOLTO SEPARATAMENTE IN ITALIA (DATI CIC 2016)
LA SITUAZIONE ITALIANA
RIFIUTO ORGANICO: IL CASO MILANORifiuto organico raccolto: 100 kg/ab*yTasso complessivo di raccolta differeziata: 54% - Nr. 1 in Europa
2006: 2.6 MIO TONS – ORGANIC&GREEN WASTE 2015: 5.7 MIO TONS – ORGANIC&GREEN WASTE
TON
/MES
E
6 MIO TONS (FOOD AND GARDEN WASTE)
100 KG/AB/Y MEDIA NAZIONALE
4,8% DI IMPURITÀ
261 IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO
47 IMPIANTI DI DIGESTIONE ANAEROBICA
550MW BIOGAS = 3,5 MIO TONS CO2EQ
1,761 MIO TONS DI COMPOST
280.000 TONS ALL’ANNO DI CARBONIO ORGANICO RESTITUITO AL SUOLO
1.700 MIO € E 9.000 GREEN JOBS
DATI E CASI DI ECCELLENZA NELLA GESTIONE DEL RIFIUTO ORGANICO
15VERSO UN’ITALIA A ZERO RIFIUTO ORGANICO A DISCARICAUN PROGRAMMA DI 5 ANNI PER RAGGIUNGERE LIVELLI DI ECCELLENZA E ZERO RIFIUTO ORGANICO A DISCARICA
Documento già sottoscritto da:
16LA RACCOLTA DEL RIFIUTO ORGANICO IN EUROPA
Fonte: European Compost Network, dati 2015
PRINCIPALI CITTÀ/AREE IN CUI È STATA INTRODOTTA LA POSSIBILITÀ DI UTILIZZO DI BIOPLASTICHE COMPOSTABILI PER LA RACCOLTA DEL RIFIUTO ORGANICO (86,5 MILIONI DI UTENTI POTENZIALI):
HELSINKI
COPENHAGEN
PARIGI+RÉSEAU COMPOST PLUS
MONACO DI BAVIERA
GINEVRA
ITALIA
PAESI BASCHI, CATALOGNA
LONDRA (ALCUNI QUARTIERI)MANCHESTER (ALCUNI MUNICIPI)CARDIFF
ANVERSA
LUBIANA
PORTO
17LA CREAZIONE DI VALORE
1.000 tonnellate di bioplastica = creazione di 60 posti di lavoroil che signfica 100.000 potenziali lavori in Unione Europea così composti …
IMPIANTI DI COMPOSTAGGI
O E DIGESTIONE ANAEROBICA
PRODUZIONE DI BUILDING BLOCKS PER L’INDUSTRIA DELLE BIOPLASTICHE E DEI BIOCHEMICALS(COMPRESA LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI)
RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE E PRODUZIONE DI BIOPLASTICHE
INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE
DELLE BIOPLASTICHE(COMPRESA LA
TRASFORMAZIONE SECONDARIA)
AGRICOLTURA E ATTIVITÀ COLLEGATE
LA FILIERA ITALIANA DEI POLIMERI COMPOSTABILI *
210 operatori
2.000 addetti dedicati
475 milioni di Euro
EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE NAZIONALE DI MANUFATTI COMPOSTABILI (TON/A) *
41.600 39.250
41.000 43.200
54.500
-
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
2011 2012 2013 2014 2015
* Fonte: Plastic Consult
Mercato italiano shopper: 50% di sacchetti
in commercio non a norma
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mercato globale di circa € 2.000 miliardi entro il 2020
1 milione di posti di lavoro entro 2030 (per la maggior parte in aree rurali)
riduzione media potenziale di emissioni di gas serra fino al 50% per i prodotti bio-basedrispetto alle loro alternative fossili
meno importazioni, più prodotti ottenuti da materie prime locali e sviluppati sul territorio
LA STRATEGIA ITALIANA SULLA BIOECONOMIA
PRESENTAZIONE DELLA STRATEGIA
CONSULTAZIONE PUBBLICA
Fonte: Bio-based Industries Consortium
LANCIO UFFICIALE DELLA STRATEGIA
«Il termine bioeconomia si riferisce a un’economia che si fonda su risorse biologiche provenienti della terra e dal mare, nonché dai rifiuti, che fungono da materie prime per la produzione industriale ed energetica e di alimenti e mangimi».(EU Bioeconomy Strategy, 2012)
NOV 2016
NOVDEC 2016
APR 2017
www.novamont.com
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
“La sfida del nostro millennio sta nel divario tra i mezzi di cui l’umanità dispone e la saggezza con cui sapremo utilizzarli.”
UMBERTO COLOMBO
20«STOP PLASTIC WASTE» COALITION EVENTOCEANI PIÙ PULITI GRAZIE ANCHE AD UNA CORRETTA GESTIONE DEL RIFIUTO SULLA TERRA
www.novamont.com
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
“se gli uomini di scienza […] si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. E quando, coll’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall’umanità” Bertolt Brecht in “Vita di Galileo”, “.