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Un cambiamento non sempre produce un miglioramento, ma un miglioramento richiede sempre un cambiamento.”
Winston Churchill
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analisi e verifica servizio: rapporto autovalutazione e
piano miglioramento
valutazione esterna
azioni di miglioramento
Rendicontazione sociale
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“L'idea di fondo alla base della Direttiva (n. 11 del 18 settembre 2014) è quella di favorire, in ogni fase della valutazione e fin dal suo avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale.
Un buon processo valutativo consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo.”
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che assicurano alla struttura organizzativa una migliore capacità di adattamento al cambiamento, allo sviluppo e alla crescita
che consentono di migliorare conoscenze e competenze
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“Pesarlo” come utile strumento
Non barare
Superare le resistenze al cambiamento
Essere protagonisti attivi
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AVVERSARI
hanno un atteggiamento negativo sia nei confronti del
cambiamento in generale che di “questo” particolare
cambiamento
PROMOTORI
hanno un atteggiamento positivo sia nei confronti del
cambiamento in generale che di “questo” particolare
cambiamento
AVVERSARI NASCOSTI
hanno un atteggiamento negativo nei confronti del
cambiamento anche se sembrano supportare il
cambiamento a un livello superficiale (OPPORTUNISTI)
PROMOTORI POTENZIALI
hanno un atteggiamento positivo
generale nei confronti del cambiamento, ma non
sono convinti (ancora) su questo
cambiamento in particolare
I “preposti” al cambiamento
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I Tempi dalla C.M. 47/2014
N AZIONI SOGGETTI TEMPI
1 PREDISPOSIZIONE FORMAT RAV
INVALSI Fine ottobre 2014
2 APERTURA PIATTAFORMA INFORMATICA
MIUR Gennaio 2015
3 INSERIMENTO DATI TUTTE LE SCUOLE
Gennaio- 28 febbraio 2015
4 RESTITUZIONE DATI CON BENCHMARK
INVALSI Fine marzo 2015
5 ELABORAZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE
Marzo-giugno 2015
6 PUBBLICAZIONE RAV TUTTE LE SCUOLE
Luglio 2015
7 AZIONI DI MIGLIORAMENTO TUTTE LE SCUOLE
a.s. 2015/16
8 VISITE ESTERNE MIUR – Nuclei esterni
Dall’a.s. 2015/16
9 RENDICONTAZIONE SOCIALE TUTTE LE SCUOLE
a.s. 2016/17
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LE DATE Febbraio – Compilazione Questionario Scuola
Marzo Aprile – Strumenti per la consultazione indici e compilazione RAV
Luglio - Pubblicazione RAV
Ottobre - Pubblicazione primo Rapporto nazionale sul sistema scolastico italiano
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Dal Quadro di Riferimento attuale al RAV
CONTESTO E RISORSE
ESITI PRATICHE EDUCATIVE
PROCESSI PRATICHE GESTIONALI
ED ORGANIZZATIVE
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Gli indicatori per il RAV
1) Contesto
1. Popolazione scolastica
2. Territorio e capitale sociale
3. Risorse economiche e materiali
4. Risorse professionali
3) A Processi – Pratiche didattiche
1 . Curricolo , progettazione e valutazione
2 . Ambiente di apprendimento
2) Esiti
1.Risultati scolastici
2.Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
3.Competenze chiave e di
cittadinanza
4. Risultati a distanza
3. Inclusione e differenziazione
4. Continuità e orientamento
3) B Processi - Pratiche gestionali e organizzative
1. Orientamento Strategico e organizzazione della scuola
2. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
3. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
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Il format del RAV : quattro parti
Descritt iva
• Descrizione del contesto e delle risorse
Valutativa
• Valutazione
degli Esiti e dei Processi
Metodologico riflessiva • Descrizione e
valutazione del percorso di autovalutazione
Proattiva
• Individuazione
delle priorità e degli obiettivi di processo
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Parte descrittiva
ìÌ.J .a' .
Popolazione
scolastica
Territorio e capitale sociale
Risorse economiche e materiali
Risorse professionali
Contesto e risorse - Lettura di indicatori
- Domande guida per orientare la riflessione
- Descrizione di opportunità e vincoli
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Gli STRUMENTI per elaborare il RAV
I dati contenuti nella piattaforma operativa MIUR
(compresi quelli provenienti dal questionario scuola) I dati delle rilevazioni INVALSI E inoltre, per la riflessione: I documenti e i dati della scuola:
POF e progetti Programma
annuale Regolamenti
Prove di apprendimento interne
altro ….
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PROVE INVALSI - SNV
Vengono restituiti e possono essere
oggetto di analisi per il RAV:
• Risultati nelle prove standardizzate nazionali
• Risultati in ITA e MAT nella scuola, classi, sedi
• Differenze a parità di ESCS
• Livelli di apprendimento
• Variabilità dei risultati
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COME FARE • Utilizzare per ogni indicatore le domande-
Guida
• Consultare i materiali indicati (dati MIUR, dati prove INVALSI, dati della scuola) • Caratterizzare la scuola sintetizzando
opportunità e vincoli ( meglio essere in più persone per
utilizzare l’apporto di diversi punti di vista nell’utilizzo dei dati )
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SINTETIZZARE L ’ ANALISI • Una volta descritti vincoli e opportunità, punti
di forza e debolezza, si compilano le rubriche valutative a 7 livelli cercando di collocare la scuola nel livello più adeguato e descrivendo eventuali caratteristiche specifiche.
• Questa operazione va fatta per tutti gli indicatori .
• Viene richiesta una sintetica motivazione del giudizio attribuito nella rubrica
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RIFLESSIONE SUGLI INDICATORI ANALIZZATI
• Si individuano gli indicatori potenzialmente oggetto di intervento, perché collocati in posizione più debole
• Tra questi, si individuano le priorità e gli obiettivi su cui lavorare in base ai dati raccolti e rubricati
miglioramento
• Si definiscono i traguardi e gli obiettivi di
processo su cui avviare il piano di
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PARTE VALUTATIVA: GLI ESITI Indicatori Tipologia di esiti Descrittori
Risultati scolastici
Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
Risultati a distanza
Competenze chiave di cittadinanza
(a cura della scuola)
Esiti degli scrutini Trasferimenti e abbandoni
Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica Livelli d apprendimento degli studenti Variabilità dei risultati tra le classi
Prosecuzione studi universitari Successo negli studi universitari Successo negli studi secondari Inserimento nel mondo del lavoro
Capacità di reperire, organizzare, collegare e recuperare informazioni da fonti diverse Capacità di autoregolazione Capacità di osservare le regole e i patti sociali condivisi Capacità di contribuire proficuamente alla vita della comunità Capacità di progettare, pianificare e di stabilire priorità Capacità di risolvere problemi Capacità di agire in modo flessibile e creativo esempio
Vedi Mappa Indicatori RAV
Osservazioni in compiti autentici
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esempio CLASSE/ SEZIONE X Y J Z K W TOT.
1^
2 3 0 1 0 0 6 2^
0 0 2 3 12 2 19 3^
3 0 1 0 7 0 11 TOTALE
5 3 3 4 19 2 36
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Il PROCESSO di MIGLIORAMENTO CONTINUO
Ciclo di Deming – P.D.C.A.
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PER SOSTENERE AL MEGLIO IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE E’ OPPORTUNO CHE NELLE SCUOLE SI VERIFICHINO LE SEGUENTI CONDIZIONI: • Impegno, supervisione costante e diretta del dirigente
scolastico (responsabilità diretta) • Individuazione di una figura di sistema referente per il processo
di autovalutazione • Individuazione di un gruppo interno di coordinamento, previsto
dalla CM 47/14 (azione di supporto, elaborazione, consulenza, diffusione e operatività)
• Azioni di coinvolgimento, informazione, formazione dei docenti e del personale ATA; coinvolgimento dei rappresentanti delle famiglie e degli studenti
• E’ proficua la pianificazione di audit interni non occasionali tra tutte le componenti, centrati sulle azioni di miglioramento
STRUTTURA ORGANIZZATIVA dentro le scuole
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INDIVIDUAZIONE PRIORITÀ E OBIETTIVI
Le priorità devono riguardare gli ESITI DEGLI STUDENTI da migliorare
• Gli obiettivi devono essere concreti e misurabili
• Devono essere realisticamente perseguibili e non marginali rispetto agli esiti
• Devono contenere la descrizione dei risultati attesi, l’arco temporale e il valore di riferimento
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• Conferenze tecniche provinciali per Dirigenti Scolastici (febbraio 2015)
• Formazione a livello regionale di docenti (uno per ogni scuola, circa 800 corsisti) che affiancheranno il dirigente scolastico nel processo di autovalutazione. Saranno designati dalle scuole e parteciperanno alla formazione in 30 aule diffuse sul territorio, coordinate da 30 tutor designati e formati dall’USR (da febbraio a maggio 2015)
LE AZIONI DI SUPPORTO DELL’USR VENETO/2
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School effectiveness
(scuola efficace) I risultati degli studenti
school improvement (miglioramento
scolastico)
I processi necessari per il cambiamento
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Capacità della scuola di: Superare le rigidezze burocratiche Rendere più flessibili i percorsi attraverso la razionalizzazione dei
processi di insegnamento e apprendimento Ottimizzare le risorse Organizzare il rigoroso controllo dei risultati conseguiti È un modello di scuola caratterizzato da: Priorità assegnata ai risultati Modelli di valutazione in grado di misurare la qualità
dell’apprendimento Efficienza organizzativa Replicabilità delle procedure Utilità della scuola in funzione economica e sociale
Cosa è/non è cambiato nelle scuole
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Modello di scuola caratterizzato dall’attenzione sulle condizioni necessarie per incrementare dell’insegnamento come:
Condizioni organizzative
Modalità di lavoro didattico
Formazione del personale docente
Responsabilizzazione delle famiglie
la qualità
Come, in che modo le scuole possono cambiare per poter migliorare
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Dati [dal latino datum, fatto]
Fotografano un fatto o un evento Si ricavano dall’osservazione diretta o
da misurazioni Non hanno significato per se stessi Acquisiscono maggior rilevanza
quando hanno possibilità di comparazione e di confronto con modelli comuni di riferimento
Informazioni [dal latino informatio(-nis) dare forma
alla mente, disciplinare, istruire, insegnare]
Dati contestualizzati, elaborati, categorizzati, condotti a sintesi
Contengono conoscenza ed esperienza
Contengono il Know how per svolgere una determinata azione
Capacità di interpretazione
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"Bisogna apprendere a navigare in un oceano d’incertezze attraverso arcipelaghi di certezza”
Edgar Morin