undicesima lezione unocchiata più da vicino alle leggi di faraday e lenz, mutua ed autoinduzione

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Undicesima Lezione Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

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Page 1: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Undicesima Lezione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Page 2: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Riassunto della lezione precedente Campo magnetico in alcune strutture Confronto dipolo magnetico/elettrico Il potenziale vettore Legge di Faraday in forma integrale Legge di Lenz Legge di Faraday in forma differenziale alcune considerazioni qualitative sugli

invarianti

Page 3: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

La relatività dei campi magnetici ed elettrici Abbiamo chiuso la precedente lezione con un apparente paradosso;

vediamo in un caso semplice come non si tratti di paradosso Supponiamo di avere un filo percorso da corrente ed una particella carica in moto con

velocità v. Immaginiamo che anche gli elettroni si muovono con velocità v (per semplificare)

Sue sistemi di riferimento: S solidale al filo, S’ alla carica

Il filo è globalmente neutro nel sistema S: + -

S

+

v+ =0

r -

v- =v

v

S’

’+v’+=-v

r ’-

v’- =0

Page 4: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

La relatività dei campi magnetici ed elettrici

Nel sistema S sappiamo che la forza magnetica agisce sulla carica:

Abbiamo usato la legge di Biot-Savart; riscriviamo I come JA, ovvero -vA

Cosa succede in S’? Il filo sembrerebbe neutro e non c’è campo magnetico… quindi cosa?

In realtà la quantità di carica (non la densità!) è un invariante, cioè non cambia da un sistema all’altro, o non si conserverebbe la carica

BvF

q rIqvr

u

2

0

rc

vAq

ru

2

2

02

1

Dove abbiamo anche riusato la definizione di 0

Dovremo ricalcolare le densità di carica in S’ tenendo conto della quantità totale di carica e del volume

Page 5: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

La relatività dei campi magnetici ed elettrici

La quantità di carica nel sistema in quiete è

Nel sistema in moto invece

con

quindi

ALQ 00

Ora consideriamo separatamente e nel nostro caso:

S

+

v+ =0

r -

v- =v

v

S’

’+

v’+=-v

r ’-

v’- =0

A

L0

L

LAQ

220 /1 cvLL

220 /1/ cv

in riposo in S ed in moto in S’ per cui 22 /1/' cv in riposo in S’ ed in moto in S per cui 22 /1' cv La densità totale di carica in S’ è quindi (considerando che =-)

22

22

/1

/'''

cv

cv

Page 6: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

La relatività dei campi magnetici ed elettrici

Quindi in S’ il filo appare uniformemente carico, con carica netta positiva

In passato abbiamo calcolato il potenziale e quindi il campo di un filo uniformemente carico:

(ricordate che A è la densità lineare di carica )

Confrontando le forze in S ed S’ otteniamo

22

22

0 /1

/

2''

cv

cv

r

AqqEF

Che è il modo in cui si trasformano le forze nella relatività

22 /1'

cv

FF

Magnetic Field Applet.mht

Page 7: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz: fisica dell’induzione

Una variazione di flusso magnetico induce una FEM, definita come forza (tangenziale) per unità di carica integrata lungo il conduttore

Necessità di tale definizione: la forza può essere orientata localmente in modo diverso; quello che conta è l’effetto complessivo

Quando muoviamo una spira rispetto ad un campo la cosa non ci sorprende: si deve poter spiegare con la forza di Lorentz; verifichiamolo….

Page 8: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz: fisica dell’induzione: Forza di Lorentz e Legge di Faraday

Barra metallica in movimento in campo magnetico uniforme FEM secondo la legge di variazione di flusso

FEM secondo Lorentz: forza per unità di carica non nulla solo sulla barra e pari a vxB ovvero vB, per cui integrata:

dt

BAdfem

dt

dLBw

v

L

w

Bwvfem

Bwv

Page 9: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz: fisica dell’induzione: novità Legge di Faraday e conseguenze Lenz

La legge di Faraday sorprende quando si considera il moto di un magnete rispetto alla spira

La legge di Lenz, come abbiamo visto, stabilisce che la fem produce una corrente che tende ad opporsi alla variazione di flusso: quali sono le conseguenze?

In un solenoide con una corrente variabile, il flusso varia: una forza contro-elettromotrice tende ad opporsi alla variazione

Se apriamo di colpo un circuito con un grosso solenoide, tale forza produce una grossa differenza di potenziale, eventualmente anche un arco….

Page 10: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz: fisica dell’induzione: conseguenze legge di Lenz Autoinduzione

Se si pone un anello di metallo su una elettrocalamita con campo variabile, l’anello viene respinto: si inducono correnti “vorticose” che fanno dell’anello un elettromagnete opportunamente orientato

In un conduttore perfetto: una piccola FEM darebbe origine a correnti infinite. Nella realtà un conduttore perfetto si oppone alla penetrazione del campo magnetico: qualunque variazione di B produce un B opposto ed uguale: nessun flusso magnetico penetra!

Page 11: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz: fisica dell’induzione: conseguenze legge di Lenz Superconduttori

Se si avvicina un magnete ad un superconduttore, le correnti “vorticose” o di Foucault, produrranno un campo che si oppone al movimento: levitazione magnetica! Effetto Meissner

Movies from © Superconductivity Lab University of Oslo

Page 12: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Materiali diamagnetici In realtà è possibile ottenere levitazione con qualunque materiale

diamagnetico (anche acqua…) diamagnetismo è un fenomeno manifestato dai materiali in presenza di campo magnetico

esterno: tutti i materiali sono virtualmente diamagnetici, anche se altri fenomeni come ferromagnetismo o paramagnetismo sono tali da rendere trascurabili i fenomeni diamagnetici

In termini classici: gli elettroni che ruotano costituiscono dipoli magnetici, solitamente con effetto complessivo nullo. In presenza di campo magnetico cambia la velocità di rotazione degli elettroni e si manifesta un campo magnetico che reagisce a quello esterno in modo repulsivo

Il campo magnetico così prodotto è solitamente piccolissimo, ed in termini di r corrisponde a r lievemente minori di 1, in pratica sucettività magnetica lievemente negativa (es per l’acqua =-9.05 10-6 )

Il superconduttore è un materiale diamagnetico ideale, con =-1!

Page 13: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Materiali diamagnetici In presenza di forte campo magnetico esterno però l’effetto del

diamagnetismo, invisibile nella vita quotidiana, può essere impressionante

In un recente esperimento (Radboud University Nijmegen, High Field Magnet

Laboratory [HFML]) ha levitato anche una rana in un campo di 16 Tesla (!!!). Il filmato di sotto è reperibile al sito di tale università

Page 14: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Materiali ferromagnetici e paramagnetici Il paramagnetismo è dovuto all’allineamento dei momenti di dipolo

magnetico posseduti da atomi che hanno elettroni spaiati: principio di esclusione di Pauli

In tal caso il campo magnetico prodotto è tale da produrre forze attrattive rispetto al campo inducente; il risultato è che r è maggiore di 1; il campo prodotto sparisce se si rimuove il campo inducente nei materiali paramagnetici

Nei materiali ferromagnetici accade una cosa in più: dipoli vicini interagiscono tra loro in modo da allinearsi in blocchi (domini magnetici o di Weiss) così che anche quando il campo magnetico esterno cessa, essi manifestano in proprio campo magnetico non nullo.

I materiali ferromagnetici si spiegano solo con la meccanica quantistica: se ci fermassimo alla meccanica classica saremmo costretti a pensare che due dipoli affiancati minimizzino la loro energia potenziale quando producono campi opposti tra loro.

Page 15: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz: fisica dell’induzione: conseguenze legge di Lenz Conduttori reali

Se si avvicina un magnete ad un conduttore reale, le correnti “vorticose” o di Foucault, si estingueranno dopo un po’ (dissipate in effetto termico) ma “frenano” il moto del magnete in una sorta di attrito viscoso

Se muoviamo la spira il flusso concatenato cambia: se x è la lunghezza ancora immersa nel campo

BLvdt

dxBLV

Scorre una corrente RVi /

Le forze sui lati 2 e 3 sono uguali ed opposte, resta la forza F1 RvLBiLBF /22

1 Una forza opposta a quella applicata e proporzionale alla

velocità... La potenza dissipata (in forma termica)

RvLBFvdtFdxdtdLP /// 222 Notate che P=VI avrebbe

dato lo stesso risultato

Page 16: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Un’occhiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz: fisica dell’induzione: conseguenze legge di Lenz Conduttori reali

Un pendolo di rame che oscilla frena quando un elettromagnete, che il pendolo attraversa, viene alimentato

Pendolo di Waltenhofen

Page 17: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Spira che ruota in un campo uniforme

B A B cos A B cos t

I

R

tsinABdt

dV B

RtsinABRVI //

Portiamo i fili in un punto in cui B non varia, così possiamo definire un potenziale elettrico, e la ddp coincide (a meno del segno) proprio con la FEM V

Il flusso varia, producendo una FEM V

Page 18: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Spira che ruota in un campo uniforme

La potenza erogata dal generatore vale quindi

La spira agisce quindi da generatore di fem alternata

aaaa

t

E

E0

aa

t

i

I

p t E i E0 I sin 2 t

aaaa

t

E0 I

p

Notate la reciprocità tra la funzione generatore e la funzione motore!

Page 19: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Mutua Induttanza Due bobine con campo magnetico variabile Consideriamo il caso di un solenoide ideale, sezione S, con

avvolta sopra un’altra bobina:del resto il solenoide ha un campo semplice lNIB /110

Facciamo variare la corrente nel solenoide; la seconda bobina intercetta un flusso variabile

dt

dBSNfem 22

dt

dI

l

SNN 1

210dt

dIM 1

21 Se immettessimo la corrente

variabile nella seconda bobina, il conto sarebbe più complicato ma si otterrebbe

dt

dIMfem 2

121

Page 20: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Mutua Induttanza

Inoltre si troverebbe che2112 MM

Se le due bobine fossero alimentate contemporaneamente, comparirebbe anche il fenomeno dell’autoinduzione: varia il flusso concatenato di ciascuna bobina come effetto della variazione della propria corrente

dt

dIL

dt

dIMfem

dt

dIM

dt

dILfem

22

1212

212

111

Page 21: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Induttore In generale anche con una sola bobina ci sarà autoinduzione

Il flusso concatenato sarà proporzionale alla corrente ed il coefficiente di proporzionalità L si definisce induttanza

iLi BB essendo )( L dipende da geometria e mezzo

Si misura in henry [H]

s1Vs/A1 Wb/A1 H 1

henry H

L

Page 22: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Induttanza di solenoide lungoIl campo lo conosciamo

B

zin uB

0

SlinSBnlNT2

0

Il flusso è N volte quello prodotto da B

SlnL 200

Page 23: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Induttanza in un cavo coassiale Ipotizziamo che il campo

magnetico sia non nullo solo tra i due conduttori

l

i

A

B

C

D

Legge di Ampère (B non dipende dall’angolo per simmetria)

irB 02

iBr

i

20

Flusso attraverso ABCD:

ldrr

ie

i

R

R 2

0 Bi

e

R

Rl

iln

20

Quindi l’induttanza è

i

e

R

RlL ln

20

Page 24: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Trasformatore ideale Immaginiamo di avere due solenoidi ideali concentrici e che

I2=0 È chiaro che

MLfemfem // 121 21 / NN

Dovendosi conservare la potenza, il rapporto tra le correnti deve essere il reciproco

Page 25: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Transitorio in un circuito induttivo

Un induttore ideale non ha resistenza interna, uno reale sì, e la si rappresenta separatamente

Il circuito diviene così un circuito RL

Se applichiamo una FEM esterna (pila) al circuito, la 2a legge di Kirchhoff:

0 Edt

diLiR

Risolviamo con condizioni iniziali: i=0 per t=0 ed i=E/R per t infinito

LRconeR

i L

t

/1

E

Page 26: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Transitorio in un circuito induttivo

Se cortocircuitiamo la pila quando il precedente circuito è arrivato a regime invece 0

dt

diLiR

L

t

eR

i

E

Page 27: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Energia immagazzinata dal campo magnetico

Se allontaniamo due cariche di segno opposto immagazziniamo energia potenziale

Se allontaniamo due fili percorsi da corrente nello stesso verso: analogo

Ma quant’è l’energia immagazzinata? consideriamo il circuito di prima

0 Edt

diLiR

dt

diLiRii 2E

Potenza fornita

Potenza dissipata

Potenza Accumulata

Integriamo la potenza accumulata dal campo magnetico per avere l’energia

2

00 2

1LidiLidt

dt

diLiU

it

L

Page 28: Undicesima Lezione Unocchiata più da vicino alle leggi di Faraday e Lenz, mutua ed autoinduzione

Esempio: solenoide idealeL’energia è

2

2

1LiU lSni 2

02

1

La densità di energia: dividendo per il volume

ni V

Uu 2

02

1 2

1 2

0

B

Se B ed H sono legate linearmente da :2

02

1 H