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Manuale Operativo Formazione www.ceforitalia.it

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Manuale Operativo Formazione

www.ceforitalia.it

MODELLO

UNICO 2014 SC

– Modalità e termini di presentazione della dichiarazione e di versamento delle imposte

– Quadro RF: variazioni in aumento e in diminuzione

– Calcolo agevolazione ACE

– Disciplina delle perdite fiscali

– Quadro RN: perdite fiscali, deduzione ACE e società di comodo

– Prospetto capitale e riserve

– Disciplina società di comodo e in perdita sistematica

– Deduzioni IRAP e deducibilità IRAP ai fini IRES

– Modello IRAP

Contenuto del corso

2

www.ceforitalia.it 1 SEAC Cefor - Trento

Presentazioneentro la fine del 9°

mese

dalla chiusura del periodo d’imposta

Versamentoentro il 16 del 6°

mese

dalla chiusura del periodo d’imposta

se termine bilancioentro 120 gg

Termini presentazione e versamento

entro i 30 giorni successivi con

maggiorazione 0,40%

3

Sono considerati non coincidenti con l’anno solare i periodi d’imposta:• “a cavallo” d’anno (es. 1.7 - 30.6 → c.d. infrannuale; 12.11.2012 - 31.12.2013 → superiore a 365 gg )• infrannuale chiuso prima del 31.12 (1.1.2009 - 15.9.2009)

Quanto sopra ha effetto ai fini

della modalità di presentazione delle dichiarazioni

È OBBLIGATORIO PRESENTARE IL MOD. IVA 2014 IN VIA AUTONOMANON SI PUÒ PRESENTARE LA DICHIARAZIONE UNIFICATA

Modalità di presentazione

4

www.ceforitalia.it 2 SEAC Cefor - Trento

Le società di capitali effettuano i seguenti invii telematici

Obbligo dichiarazione unificata

mod. UNICO 2014 SC che include• REDDITI• IVAmod. IRAP 2014 per l’IRAP

Obbligo dichiarazione autonoma

mod. UNICO 2014 SC per REDDITImod. IVA 2014 per l’IVAmod. IRAP 2014 per l’IRAP

Entro il 30.9.2014

Modalità presentazione

5

Se il periodo d’imposta si chiude prima del 31.12.2013:• II.DD.: va utilizzato il mod. UNICO 2013 SC e IRAP 2013

(vecchio modello) • IVA: va utilizzato il mod. IVA 2014 in via autonoma

Periodo a cavallo d’anno - Es 1.7.2012- 30.6.2013- Redditi e IRAP entro 9 mesi dalla chiusura dell’esercizio

dunque 31.3.2014- La dichiarazione IVA è in forma autonoma entro il 30.9.2014

Modello da utilizzare

6

www.ceforitalia.it 3 SEAC Cefor - Trento

16° giorno del 6° mese dalla chiusura esercizio(16.6.2010)

Termine approvazione bilancio: 30.4.2014

16° giorno del mese successivo all’approvazione bilancio(bilancio approvato il 26.6 versamento 16.7.2014)

NB: È sempre possibile versare entro 30 gg dal termine conmaggiorazione dello 0,40%

Termini di versamento

NB: Anche se il bilancio èapprovato dopo il 30.4.2014

(ad esempio in 2° convocazione)

Termine approvazione bilancio: 29.6.2014

7

Approvazione bilancio 27.4.2014

Versamento 16.6.2014

16.7.2014 + 0,40%

Approvazione bilancio 5.5.2014 (termine 30.4)

Versamento 16.6.2014

16.7.2014 + 0,40%

Approvazione bilancio 27.6.2014 (termine 29.6)

Versamento 16.7.2014

20.8.2014 + 0,40%

Termini di versamento

27 04 2014 30 04 2014

05 05 2014 30 04 2014

27 06 2014 29 06 2014

8

www.ceforitalia.it 4 SEAC Cefor - Trento

Nelle indicato uno dei seguenti codici:

•"1" quadro o allegato compilato sia nella dichiarazione integrativache nella dichiarazione originaria senza modifiche;

•"2” quadro o allegato compilato nella dichiarazione integrativa,ma assente o compilato diversamente nella dichiarazioneoriginaria;

•"3" quadro o allegato presente nella dichiarazione originaria maassente nella dichiarazione integrativa.

Dichiarazione integrativa

Soltanto nel caso in cui sia barrata la casella «integrativa»

9

Integrazione di UNICO SC con:• nuova compilazione del quadro RF, • eliminazione del quadro TN,• quadro RS invariato • applicazione degli studi di settore ed eliminazione dei parametri

Esempio di compilazione

X2 3 X

2 1 3

10

www.ceforitalia.it 5 SEAC Cefor - Trento

FORMALINon incidono sulle imposte ma ostacolano il controlloSanzione da 258 a 2.065Modello non conforme, dati relativi al contribuente inesatti

MERAMENTE FORMALINon sanzionabili

SOSTANZIALIDichiarazione infedele (non rilevabile da controlli automatizzati)Sanzione dal 100 al 200% della maggiore imposta

POSSIBILITA’ DI RAVVEDIMENTO:Invio dichiarazione integrativaVersamento sanzione ridotta 1/10 sanzione minima- 12,5% per l’infedele- 3,75% per omesso versamento

Violazioni inerenti la dichiarazione

11

OMESSA PRESENTAZIONE (oltre i 90 gg - È NULLA)Sanzione da 258 a 1.032 se non è dovuta impostaSanzione dal 120 al 240 % se è dovuta imposta

TARDIVA PRESENTAZIONE UNICO (SI CONSIDERA VALIDA)Entro 90 giorniSanzione da 258 a 1.032 se non è dovuta imposta + Sanzione 30% in caso di omesso versamento

RAVVEDIMENTOSolo nel caso di tardiva e non di omessa1/8 di 258= 25 (per ogni dichiarazione) per la tardività1/8 per l’omesso versamento

Dichiarazione tardiva od omessa

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www.ceforitalia.it 6 SEAC Cefor - Trento

È possibile in caso di versamento tardivo delle imposte e

nell’ipotesi in cui tale ritardo è inferiore a 15 gg

3 % entro 30 gg(30% x 1/10)

3,75 % entro il termine della dichiarazione relativa all’anno in

cui è commessa la violazione (30% x 1/8)

Sanzione irrogata dall’Ufficio2% x ogni giorno di ritardo

Ravvedimento con sanzione ridotta da versare pari a • (2% x n. gg ritardo) x 1/10 se

ravveduta entro 30 gg• (2% x n. gg ritardo) x 1/8 se

ravveduta entro il termine DR

Sanzioni relative al versamentoSanzioni ridotte per omesso-insufficiente versamento imposte

Versamento tardivo < 15 gg

Ravv

edim

ento

“SP

RIN

T”

13

Rivalutazione beniL. 147/2013 e DL 185/2008

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www.ceforitalia.it 7 SEAC Cefor - Trento

Legge 147/2013Art. 1, comma 140 e segg

Legge n. 342/2000Artt. 11-13-14-15

DM n. 162/2001 DM n. 86/2002

Legge n. 311/04Artt. 1, c. 475, 477 e 478

Rivalutazione beni d’impresa

15

Rivalutazione beni

SoloCIVILISTICA

CIVILISTICO-FISCALE

PossibilitàAffrancamento

riserva

PossibilitàAffrancamento

riserva

TELEFISCO: l’AGENZIA ENTRATE ha precisato che non è possibile la rivalutazione con soli effetti civilistici

Rivalutazione beni d’impresa

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www.ceforitalia.it 8 SEAC Cefor - Trento

Beni rivalutabili: ricognizione al 31.12.13

Beni materiali

Beni immateriali

Partecipazioni

Esclusi beni merce

Se immobilizzate

Esclusi beni merce

Le cui destinazioni, indicate dall’art. 10 della L. 342/2000, risultino sia dal bilancio o rendiconto chiuso al 31/12/2012 sia dal bilancio o rendiconto in relazione al

quale la rivalutazione è effettuata.

Rivalutazione beni d’impresa

17

Categoria omogenea: per coefficiente d’ammortamento e anno di

acquisizione

Rivalutazione beni d’impresa

Impianti e macchianario

BENI MATERIALI

Immobilizz.in corso

Terreni e fabbricati

Attrezzature ind.-comm.li

Altri beni

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www.ceforitalia.it 9 SEAC Cefor - Trento

Attrezzature Impianti specifici Impianti generici Mobili e macchine ordinarie ufficio

Macchine ufficio elettriche e elettromeccaniche

2005 15.100,00 35.000,00 21.000,00 7.000,00 10.000,00

2006 5.000,00 40.000,00 30.000, 00 Nessun acquisto 2.000,00

2010 11.000,00 Nessun acquisto 10.000,00 Nessun acquisto 1.000,00

2011 Nessun acquisto 15.000,00 Nessun acquisto 11.000,0 Nessun acquisto

Categoria omogenea

Rivalutazione beni d’impresa

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Strumentali per natura

Strumentali per destinazione

Fabbricati non strumentali

Aree non fabbricabili

Aree fabb.li con stessa destinaz.

urbanistica

Categorie omogenee

Immobili

Rivalutazione beni d’impresa

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www.ceforitalia.it 10 SEAC Cefor - Trento

IMMOBILI NON RIVALUTABILI

Immobili alla cui produzione o al cuiscambio è diretta l’attività d’impresa(cosiddetti immobili “merce”)

Rivalutazione beni d’impresa

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Si può procedere alla rivalutazione dei beni

immateriali completamente ammortizzati se gli stessi sono

tutelati ai sensi delle vigenti disposizioni in materia

L’art. 4 co. 4, DM n. 162/2001 prevede la possibilità di

effettuare la rivalutazione distintamente per ciascuno di

essi

La CM 207/2000 ha precisato che non possono essere rivalutati: l’avviamento i costi pluriennali (es. costi di pubblicità, costi di ricerca e

sviluppo)

Rivalutazione beni d’impresa

22

www.ceforitalia.it 11 SEAC Cefor - Trento

I metodi di rivalutazione

Rivalutazione sia dei costi storici sia dei

fondi di ammortamento

Rivalutazione dei soli costi storici

Riduzione in tutto o in parte dei fondi di

ammortamento

Il valore attribuito ad ognuno dei beni oggetto di rivalutazione, alnetto degli ammortamenti, non può essere superiore al valorerealizzabile nel mercato o al maggior valore che può esserefondatamente attribuito in base alla valutazione della capacitàproduttiva e della possibilità di utilizzazione economica nell’impresa.E’, peraltro, possibile far emergere in bilancio valori inferiori alpredetto limite.

Rivalutazione beni d’impresa

23

Metodo 1 – Rivalutazione del cespite e del fondo (con effetti fiscali)Immobile a Diversi

a Fondo ammortamentoa Riserva di rivalutazione Legge n.

147/2013a Debiti tributari (imposta sostitutiva)

Metodo 2 – Rivalutazione del solo costo storico (con effetti fiscali)

Immobile a Diversi

a Riserva di rivalutazione Legge n.147/2013

a Debiti tributari (imposta sostitutiva)

Metodo 3 – Riduzione del fondo di ammortamento (con effetti fiscali)Fondo ammortamento a Diversi

a Riserva rivalutazione Legge 147/2013

a Debiti tributari (imposta sostitutiva)

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www.ceforitalia.it 12 SEAC Cefor - Trento

Metodo 1 – Rivalutazione cespite e del fondoImmobile a Diversi

a Fondo ammortamento

a Riserva di rivalutazioneLegge n. 147/2013

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Valore rivalutato: 1.000

Dati pre-rivalutazioneCosto: 1.000Fondo: 300

Valore netto: 700

1.000/700= 1,42857

RivalutiamoCosto: 1.000 x 1,42857= 1.428,57

Fondo: 300 x 1,42857= 428,57

Valore netto rivalutazione: 1.000

La durata del piano di ammortamento non cambia

Impossibile per cespiti completamente

ammortizzati

Metodo 2 – Rivalutazione del solo costo storico

Immobilea Riserva di rivalutazione

Legge n. 147/2013

26

Valore rivalutato: 1.000

Dati pre-rivalutazioneCosto: 1.000Fondo: 300

Valore netto: 700

RivalutiamoCosto: 1.300Fondo: 300

Valore netto: 1.000

Il piano di ammortamento si allunga

www.ceforitalia.it 13 SEAC Cefor - Trento

Metodo 3 – Riduzione fondo di ammortamentoFondo ammortamento

a Riserva di rivalutazioneLegge n. 147/2013

27

Valore rivalutato: 1.000

Dati pre-rivalutazioneCosto: 1.000Fondo: 300

Valore netto: 700

RivalutiamoCosto: 1.000

Fondo: 0

Valore netto: 1.000

Il piano di ammortamento si allunga

L’imposta sostitutiva

Beniammortizzabili

16%

Beninon ammortizzabili

12%

28

Indeducibile i fini delle imposte sui redditi e Irap

Va iscritta nel bilancio 2013

Rivalutazione ed effetti fiscali

www.ceforitalia.it 14 SEAC Cefor - Trento

Unica soluzione

Saldo Unico 2014(16.6.2014)

3 rate

1. Saldo Unico anno 20142. Saldo Unico anno 20153. Saldo Unico anno 2016

29

Senza interessiMod. F24

Anche in compensazione

Rivalutazione ed effetti fiscali

Decorrenza effetti

…. dal 3° esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata

eseguita ….

OssiaDal 1.1.2016

UnicoQuadro RV

30

Imposte anticipate

Rivalutazione ed effetti fiscali

Beni AmmortizzabiliDoppio binario

Civilistico- fiscale

www.ceforitalia.it 15 SEAC Cefor - Trento

In caso di: cessione a titolo oneroso;assegnazione ai soci;destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’impresa; consumo personale o familiare dell’imprenditore dei beni

rivalutati in data anteriore a quella di inizio del 4° eserciziosuccessivo a quello nel cui bilancio la rivalutazione è stataeseguita, ai fini della determinazione delle plusvalenze ominusvalenze si ha riguardo al costo del bene prima dellarivalutazione.

Norma antielusiva

31

31/12/12

31/12/13 31/12/14 31/12/15 31/12/16 31/12/17

Presenza cespite Manten.

cespitecon

effettofiscale

Assenza effetti fiscali

1 2 3

Presenza effetti fiscali Possibilità

vendita cespite

Rivalutazione

4

32

www.ceforitalia.it 16 SEAC Cefor - Trento

Prescinde dall’opzione per il riconoscimento fiscale della rivalutazione

Imposta sostitutiva dell’IRES, dell’IRAP e di eventuali addizionali

10%base imponibile = riserva + imposta sost. su rivalutazione

EFFETTI

Distribuisco riserva

societàsocio

Affrancamento riserva rivalutazione

33

Legge di stabilità 2014

(Art. 1, commi 140 – 146 )

Imposta sostitutiva per rivalutazione

12% o 16 %Imposta affrancamento riserva

10%

Totale22% o 26%

Tassazione ordinaria

IRES 27,5%IRAP 3,90%

Totale 31,40%

Valutazione di convenienza

34

www.ceforitalia.it 17 SEAC Cefor - Trento

Vecchia rivalutazione DL 185/2008Bilancio 2013: ha efficacia fiscale la rivalutazione degliimmobili effettuata nel bilancio 2008, quindi:• ammortamento sul costo rivalutato• rilevanza costo per plafond 5% spese manut. e riparaz.

Dall’1.1.2014: è possibile la cessione di immobili rivalutati conpiena efficacia della rivalutazione ai fini della plusvalenza

Gli ammortamenti non dedotti 2009-2012 verranno dedotti altermine del processo di ammortamento. Conseguentemente ilriassorbimento della fiscalità anticipata connessa avverrà intali esercizi

Fiscalità differita: il riassorbimento fiscalità differita in casodi rivalutazione solo civilistica è avvenuto dal 2009 in avanti

35

Quadro RFVariazioni aumento e diminuzione

www.ceforitalia.it 18 SEAC Cefor - Trento

REDDITO D’IMPRESA RF4/RF5 + RF32 – RF56

Determinazione reddito d’impresa

37

Determinazione reddito d’impresa

Per alcune riprese si effettua una variazione in aumento «netta»ESEMPIO: spese telefoniche e spese autovetture

È indicata quale variazione in aumento la percentuale di costo non deducibile

Per altre si effettua una variazione in aumento «lorda» e una variazione in diminuzione per la quota «deducibile»ESEMPIO: quota IRAP deducibile, quota IMU deducibile

Si indica quale variazione in aumento l’ammontare contabilizzato e una variazione in diminuzione per la quota deducibile

38

www.ceforitalia.it 19 SEAC Cefor - Trento

Determinazione reddito d’impresaquadro RF

Codici cause di esclusione da Sds

da 1 a 12

Le cause di inapplicabilità sono in pratica

riservate alle Coop che operanosolo con soci

Attività prevalenteATECO 2007

39

• RF4: utile da bilancio• RF5: perdita da bilancioNB: la perdita va indicata senza il segno meno

Utile / perdita civilistica: è quello che risulta da bilancio (voce 23 CE oppure A.IX dello SP)

Deducibilità parziale IMU

40

www.ceforitalia.it 20 SEAC Cefor - Trento

• i beni o l’azienda se sono stati posseduti per più di 3 anni;• le immobilizzazioni finanziarie se iscritte come tali negli ultimi 3 bilanci;in caso di rateizzazione concorrono a formare il reddito in quote costanti nel periodo stesso e nei successivi (non oltre il 4°)

Nel periodo in cui la plusvalenza è realizzatavar - per l’intera plusvalenza rigo RF34var + per la 1° quota tassata rigo RF7Nei periodi successivivar + per le successive quote tassate rigo RF7

imposte differite IRES

Plusvalenze rateizzabili

Obbligatorio compilare il prospetto plusvalenze nel quadro RS

2.00010.000

41

ESEMPIO:PLUSVALENZA REALIZZATA NEL 2013 10.000rateizzata in 5 eserciziPLUSVALENZA REALIZZATA NEL 2011 60.000rateizzata in 5 esercizi

VAR - in RF34 10.000VAR + in RF7 14.000 = (2.000 + 12.000)

Quota plus 2013 Quota plus 2011

14.000

10.00010.000

2.000

Plusvalenze rateizzate

Quadro RF (Variazioni in aumento)

Quadro RF (Variazioni in diminuzione)

42

www.ceforitalia.it 21 SEAC Cefor - Trento

Plusvalenze e sopravvenienze

Riscatto da leasing: ai fini della rateizzazione si computa nei tre anni anche il periodo in cui il bene è condotto in leasing (Ris. Ag. E. 379/E/2007)

Inizio detenzione in leasing Riscatto Cessione o

danneggiamento/perdita

Se almeno pari a 3 anni sì rateizzazione della plusvalenzaSe inferiore a 3 anni no rateizzazione della plusvalenza

(non rilevante!)

43

Contributi in conto capitale

RF8/RF35 i contributi sono quelli in conto capitale (sono esclusi quelli in denaro, c/esercizio e c/impianti) che vanno per cassa nell’anno di percezione o spalmati in 5 anni

Obbligatorio compilare il prospetto nel quadro RS

2.00010.000

44

www.ceforitalia.it 22 SEAC Cefor - Trento

Reddito degli immobili civili

Gli immobili civili sono produttivi di reddito d’impresa. Il reddito viene determinato secondo i criteri dei redditi fondiari. I ricavi e i costi imputati a CE vanno neutralizzati nei righi:RF39 (var -) RicaviRF12 (var +) CostiRF 22 (var +) Eventuali ammortamentiIl reddito, determinato ex art. 90, TUIR viene indicato a rigo RF11 “Redditi di immobili non costituenti beni strumentali..” (rendita rivalutata)

Quadro RF (Variazioni in aumento)

Quadro RF (Variazioni in diminuzione)

Non indicare gli interessi passivi da finanziamento su mutui relativi a immobili patrimonio che sono deducibili nei limiti del 96 TUIR

45

Reddito degli immobili civili

ART. 90, TUIR

NO deduzione forfetaria del canone di locazione (comeavviene nel quadro RB del mod. UNICOPF)

Deducibilità delle spese di manutenzione ordinaria neilimiti del 15% del canone di locazione; l’eventualeparte eccedente resta indeducibile

Spese di manutenzione ordinaria

Sono quelle di cui all’art. 3, co. 1, lett. a), del DPR380/2001: interventi edilizi relativi alle “opere diriparazione, rinnovamento e sostituzione delle finituredegli edifici e quelle necessarie ad integrare omantenere in efficienza gli impianti tecnologiciesistenti”

46

www.ceforitalia.it 23 SEAC Cefor - Trento

Reddito degli immobili civili

Quadro RF (Variazioni in aumento)

Quadro RF (Variazioni in diminuzione)

Esempio:-Rendita rivalutata 2.000-Canoni locazione 14.000-Spese manutenzione ord. 1.900-Costi gestione 3.50014.000 x 15% = 2.10014.000 – 1.900 = 12.100 reddito da dichiarare perché > rendita

5.400

14.000

12.100

47

Adeguamento studi-parametriAdeguamento agli studi di settore o parametri:RF12 col. 1 maggiori ricavi per adeguamento agli studi di settore/parametri RF12, col. 2 maggiorazione del 3% (imposta) per i contribuenti soggetti a studi di settore «vecchi» (nel caso in cui l’adeguamento sia superiore al 10%) NB L’importo di col. 2 non confluisce a col. 4

IVA da adeguamento studi Rigo RS 104

48

www.ceforitalia.it 24 SEAC Cefor - Trento

Adeguamento studi-parametri

AI FINI IRAP MAGGIORI RICAVI/COMPENSI

NEL QUADRO IC

49

Compensi amministratoriRF14: compensi amministratori non corrisposti (art. 95, co. 5, TUIR)In deroga al principio di competenza, i compensi agli amministratori sono deducibili per cassa (allargata). La predetta regola non si estende ai contributi INPS che vanno per competenza

imposte anticipate

Sono deducibili nel periodo d’imposta in cui sono corrisposti Variazione in diminuzione a rigo RF40

Ai fini IRAP il compenso è, per gli amministratori co.co.co., sempre indeducibile. Variazione in aumento a rigo IC43

50

www.ceforitalia.it 25 SEAC Cefor - Trento

Principio di cassa allargato

Non si applica agli amministratori professionisti

51

Compensi amministratori - EsempioCompenso amministratori dicembre 2013 pagato il 15.3.2014Compenso 50.000Contributi INPS 12.000Compenso dicembre 2012 - 30.000 - pagato nel 2013

Ai fini IRAP il compenso è, per gli amministratori co.co.co., sempre indeducibile. Variazione in aumento a rigo IC43

30.000

62.000

Sono deducibili nel periodo d’imposta in cui sono corrisposti Variazione in diminuzione a rigo RF40

50.000

52

www.ceforitalia.it 26 SEAC Cefor - Trento

Interessi passivi indeducibili

Scopo della disposizione

Interessi passivi

54

Senza penalizzare in modo irreversibile le società tuttora sottocapitalizzate

Attraverso il meccanismo del riporto senza limiti di tempo della quota di IPN indeducibile nel periodo

Prevedendo il meccanismo di limitazione alla deducibilità degli Interessi Passivi Netti nel limiti del 30% del ROL

Incentivo alla capitalizzazione delle società

www.ceforitalia.it 27 SEAC Cefor - Trento

Nozione di interessi passivi

Interessi passivi

55

INTERESSI PASSIVIALTRI COMPONENTI CLASSIFICABILI

NEGLI ONERI FINANZIARI

Interessi su finanziamenti, scoperti di contocorrente e scoperti per anticipi su effetti;

Sconti passivi su finanziamenti; Interessi passivi concernenti le dilazioni di

pagamento concesse dai fornitori; Interessi passivi relativi a prestiti

obbligazionari (esclusi quelli derivanti daprestiti emessi da società a ristretta baseproprietaria di cui all’art. articolo 3, comma115, della legge 28 dicembre 1995, n. 549,poiché seguono regole proprie).

Spese e commissioni relative allafattorizzazione di crediti;

Commissioni passive su finanziamenti; Commissioni su fideiussioni (per

l’acquisizione di finanziamenti); Commissioni su altre garanzie rilasciate

da terzi; Oneri relativi ad operazioni di pronti

contro termine su titoli; Oneri impliciti su canoni di leasing; Perdite su cambi da finanziamenti

passivi (OIC n. 26) Differenziale negativo fra prezzo a pronti e

prezzo a termine

Interessi passivi

56

Nozione di interessi passivi(formula ampia e omnicomprensiva)“Ogni rapporto avente causa finanziaria”

esclusi inclusi

Interessi passiviimpliciti

Interessi attiviimpliciti

Concorrono al plafond

Integralm.deducibili

www.ceforitalia.it 28 SEAC Cefor - Trento

Interessi passivi immobili patrimonio

57

Interessi da finanziamento per acquisto o costruzione: si applicano i limiti art. 96 (e non sono mai capitalizzabili CM 47/2008)

Interessi da funzionamento: indeducibili ex art. 90 TUIR

Interessi da mutui ipotecari per acquisto o costruzione immobili patrimonio destinati alla locazione: deducibili integralmente senza limiti art. 96,TUIR

Interessi capitalizzati (ad es. sugli immobili merce) restano fuori dal 96 TUIR

Interessi passivi

Gli interessi passivi sono deducibili nel limite del 30% del ROL

58

www.ceforitalia.it 29 SEAC Cefor - Trento

Prospetto interessi passivi e RF

59

Interessi non deducibili(Cmq. riportabili)

RF 15, col. 1 (6.000) + 150 Var +

(RF121, c.3 - RF118, c.2) + ad es.interessi da liq. IVA trimestrale per € 150

6.000 6.150

Interessi indeducibili da Prospetto

Interessi passivi deducibili senza test del ROL, in quanto

pari agli interessi attivi

Interessi passivi e oneri assimilatidepurare la voce C.17 di:

• Interessi capitalizzati• Interessi commerciali• Oneri non finanziari• Interessi mutui immobiliari gestione• Interessi auto

ROL esercizio: A-B in senso civilisticonettizzato da ammortamenti e canoni leasingROL pregresso non utilizzato

IL QUADRO RF

Da RF120 col. 3 U2013

Interessi passivi: prospetto in RF

Col.1 + 30%col2

60

Interessi passivi pregressi: se deducibili poiché ROL capiente sono dedotti come variazione diminuz. in DR

in quanto già imputati a CE (RF 55 cod. 13)

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Interessi passivi: prospetto in RF

Prospetto nel quadro RF del mod. UNICO SC è identico allo scorso anno.Sono state soltanto introdotte specifiche descrizioni per ciascun campo di rigo RF118

o la verifica del test del ROL viene fatta considerando interessi passivi di anni diversi (RF118 col.1+ col. 2)

o si può verificare alternativamente• un’eccedenza di Interessi Passivi indeducibile (121 col.3 compilata)

oppure• un’eccedenza di ROL riportabile (RF120 col. 3 compilata)

61

15.000 IP deducibili (1.000 direttamente e 14.000 entro il limite del ROL) di cui: • 13.000 del corrente esercizio • 2.000 dell’esercizio precedente (var diminuzione a rigo RF55, cod. 13)

Interessi passivi 15.000=13.000+2.000di cui deducibili direttamente: 1.000Da verificare con ROL: 14.000 = 15.000 -1.000ROL: 18.000 → 14.000 IP deducibili, 4.000 ROL riportabile

IL QUADRO RF Interessi passivi: caso 1

13.000 1.0001.0002.000 14.000

60.000 14.0004.000

0

62

2.00013

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19.000 IP deducibili (1.000 direttamente e 18.000 entro il limite del ROL)L’eccedenza, pari a 37.000= 36.000+20.000-19.000 è indeducibile, ma riportabile Variazione + di 17.000 a rigo RF15, col. 1

Interessi passivi 56.000=36.000+20.000di cui deducibili direttamente: 1.000Da verificare con ROL: 55.000 = 56.000 -1.000ROL: 18.000 → 18.000 IP deducibili, 37.000 Int. passivi indeducibili

IL QUADRO RF Interessi passivi: caso 2

36.000 1.0001.00020.000 55.000

60.000 18.0000

37.000

63

17.000 17.000+ …

Imposte indeducibili o non pagate

64

RF16: imposte indeducibili o deducibili ma non pagate (art. 99 co. 1, TUIR) ad es. tassa di concessione governativa

Tra le imposte indeducibili sono comprese:• l’IRES, l’IRAP di competenza, compresa quindi la fiscalità differita, l’IMU, l’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni• le imposte fuori competenza (voce E.21) quali la fiscalità differita e le imposte sui redditi derivanti da accertamenti

RF55, codice 24: rigo nel quale vanno indicate le imposte anticipate (voce 22 b del conto economico) [Al contrario le differite RF17 riprese in aumento]

64

24

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L‘IMU relativa agli immobili strumentali è deducibile dal reddito diimpresa e dal reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni nellamisura del 20% (30% per il 2013).

10.000

Quadro RF (Variazioni in aumento)

Deducibilità parziale IMU

Quadro RF (Variazioni in diminuzione)

65

3.00038

10.000

Costi indeducibili auto e minusvalenze

66

RF18: rigo per indicare i costi indeducibili relativi alle autovetture (80% auto, 20% agenti, 30% auto uso promiscuo) es leasing, manutenzioni carburanti, assicurazioni , pedaggi [N.B. gli ammortamenti indeducibili vanno in RF22]RF20: Svalutazioni e minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite non deducibili• svalutazioni di partecipazioni non deducibili ex artt. 94 e 101,TUIR• minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite su crediti diverse da quelle deducibili ai sensi dell’art. 101 TUIRES: Minus da destinazione a finalità estraneeSopravvenienze da errori di competenza

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Ammortamenti e spese man. riparazione

Variazioni in aumento

RF19: Svalutazioni e minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite non deducibili• svalutazioni di partecipazioni non deducibili ex artt. 94 e 101,TUIR• minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite su crediti diverse da quelle deducibili ai sensi dell’art. 101 TUIR

67

Deducibilità costi autovetture

68

(**)

Dal 2013 (periodo successivo a quello in corso al 20.7.2012) è ridotta la percentuale di deducibilità dei costi relativi alle autovetture utilizzate dalla società

Per le autovetture non si applica la disposizione di indeducibilità relativa al beni concessi in godimento ai soci (CIR AE 36/E/2012). La relativa comunicazione va effettuata soltanto il relazione alle auto concesse in uso ai soci non amministratori (Provv. AE 2.8.2012 e FAQ 17.1.2014)

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Falsi autocarri Provv. AE 6.12.2006

69

Sono deducibili come autocarri (imposte sui redditi) se:1. Immatricolati N1 (ovvero, veicoli progettati e costruiti

per il trasporto di merci, aventi massa complessiva apieno carico non superiore a 3,5 tonnellate)

2. Carrozzeria F0 (effe zero)3. Con 4 o più posti4. Rapporto di potenza superiore a 180 kW a tonnellata (di

portata effettiva)Pt (kW)

I = ------------------------- ≥ a 180Mc – T(t)

Tutte le condizioni devono essere rispettate affinché sia disconosciuto l’autocarro

80% Amm. autov.

6 - Quota eccedente 5% man. rip.

80% Costi autoAmm.to avviamento ind.le

Ammortamenti e spese man. riparazione

Variazioni in aumento

Variazioni in diminuzione

Ecc. 5% man. rip.

70

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Avviamento e marchi

71

MARCHI D’IMPRESAart. 103, co.1 TUIR

1/18 DEL COSTO5,56%

BREVETTIart. 103, co. 1, TUIR

50% del costo

AVVIAMENTOart. 103, co.1 TUIR

1/18 DEL COSTO5,56%

AR

100% 100%

75%

rapp no AR

Quota deducibile 1,3%

AR rapp

nel limite di 1,3%Ricavi rapp + col. 1

col.2 + col.3 + 75% AR

col.1 + col. 2+ altre spese

AR: spese alberghi e ristoranti non di rappr.AR rapp: spese alberghi e rist. di rappr.

Rapp: spese di rappresentanza (esclusi omaggi < 50 €)

Spese alberghi e ristoranti e spese di rappresentanza

72

Variazioni in aumento

Variazioni in diminuzione

www.ceforitalia.it 36 SEAC Cefor - Trento

AR = 1.000

1.100 2.000

75

rapp no AR=2.000

1.300

AR: spese alberghi e ristoranti non di rappr.AR rapp: spese alberghi e rist. di rappr.

Rapp: spese di rappresentanza (esclusi omaggi < 50 €)

AR rapp = 100

nel limite di 1,3%Ricavi rapp + col. 1

col.1 + col. 2+ altre spese

Ricavi = € 100.000. Spese albergo e ristorante per € 1.100 di cui:• sostenute dalla società € 1.000• di rappresentanza € 100Ha inoltre sostenuto:• spese di rappresentanza (diverse da quelle di albergo e ristorante) per € 2.000;• gadget di valore unitario pari a € 5, omaggiati ai clienti, per complessivi € 2.500

3.100

100 x 75%

(75 + 2.000) max 1.300 1.300 + 750

col.2 + 75% AR

2.050

1.000 x 75%

Non va riportato a col. 3

73

Omaggi fino a € 50 deducibili senza le limitazioni. Art. 108, TUIR

Spese di rappresentanza

74

Le spese di rappresentanza sono deducibili

Nel periodo di imposta di

sostenimento

A condizione che siano rispettate le condizioni fissate

da un apposito DM

DM 19.11.2008

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Spese di rappresentanza

75

Spese di rappresentanza - Limiti di deducibilitàImporto - Ricavi e proventi gestionecaratteristica

Importo % sui ricavi

A Fino a 10 milioni di euro 1,3%

B Oltre 10 milioni e fino a 50 milioni di euro 0,5%

C Oltre 50 milioni di euro 0,1%

Per le spese di vitto e alloggio di rappresentanza prima si applica il 75% poi si confronta il risultato con l’1,3% (CIR AE n. 34/2009)

C/E

A1- Ricavi vendita merci + serviziA5 - Altri ricavi e proventi

Ricavi e proventi

Spese di rappresentanza

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RF25 col 1: accantonamenti di quiescenza non deducibili art. 105 TUIR

RF25 col.2: accantonamenti per rischi su creditiaccantonamento per svalutazione crediti eccedente la misura stabilita dall’art. 106 (0,50% dei crediti commerciali fino al 5% dei crediti iscritti in bilancio)Esclusi: crediti da cessione beni strumentali, crediti coperti da polizza, crediti v/enti stato regioni.., crediti per finanziamenti a controllate/collegate

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Dividendi esclusi e non incassati

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Dividendo

Variazione

In diminuzione In diminuzione

RF55, cod. 1 RF47

Nell’anno (successivo) in cui si incassa: Var. in aumento: 5% in RF31, cod.1

100% 95%

Di competenza

data delibera assemblea

(ma non incassato)

Di competenza

data delibera assemblea

(incassato)

Variazioni in diminuzione

Deduzione IRAP Forfetaria 10%

Analitica spese personale

78

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IRAP deduzione quota interessi e costo lavoro

Presenza diinteressi passivi > interessi attivi

Presenza di spese per il personale dip./assimilato

Deducibilità del 10% dell’IRAP versata

Deducibilità dell’IRAP versata riferita alla quota imponibile del costo del lavoro

Si considera l’IRAP versata nel 2013:• a titolo di saldo 2012;• acconto 2013 nel limite di IRAP dovuta 2013

La condizione va verificata per ciascun anno cui si riferisce il versamento•2012 per il saldo;•2013 per l’acconto

79

Deducibilità del 10% dell’IRAP versata

Per tale deduzione non è necessario distinguere i versamentiafferenti ciascun periodo (saldo, acconto, altri versamenti) inquanto la percentuale è forfettariamente fissata al 10%

Deducibilità dell’IRAP versata riferita al costo del lavoro

Per tale deduzione è necessario distinguere i versamentiafferenti ciascun periodo (saldo, acconto, altri versamenti) inquanto la percentuale è analiticamente determinata per ciascunperiodo cui quel versamento si riferisce

IRAP deduzione dal 2012

80

www.ceforitalia.it 40 SEAC Cefor - Trento

1.1008.524

1233

IRAP deduzione personale + 10%

Variazioni in diminuzione

81

IRAP deduzione personaleL’IRAP complessivamente ammessa in deduzione (deduzione analitica + deduzione forfetaria) nonpuò comunque eccedere l’imposta versata / dovuta.

CIR 8/E/2013

82

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Perdite su crediti

83

Perdita su crediti (B.14) a Clienti

F.do svalutazione crediti a Clienti

Svalutazione crediti (B.10.d) a F.do svalutazione crediti (o Clienti)

F.do svalutazione crediti a ClientiPerdita su crediti

LE MODIFICHE ALLA DISCIPLINA DELLE PERDITE SU CREDITIBilancio e perdite su crediti

84

www.ceforitalia.it 42 SEAC Cefor - Trento

ASPETTI CIVILISTICI (Art. 2426, punto 8, C.c. - OIC n. 15)

“I crediti devono essere iscritti al presunto valore di realizzazione”

Iscrizione al valorepresumibile direalizzazione

(Art. 2426, c. 1, pto 8, C.C.) accantonamento ad un

generico fondo rischi

crediti di sicura esigibilità

tutti i crediti

iscrizione al val. nominale

svalutazione specificacrediti di dubbia esigibilità

Bilancio e perdite su crediti

85

Disciplina delle «perdite su crediti», ex art. 101, co. 5, del TUIR

• Procedure concorsuali e accordi di ristrutturazione• Perdite su crediti di modesta entità• Prescrizione dei crediti• Crediti cancellati dal bilancio in applicazione dei

principi contabili (atti di natura realizzativa: cessioni, transazioni, rinunce)

• Perdite da valutazione• Sindacato dell’Amministrazione finanziaria

Disciplina fiscale perdite su crediti

86

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Art. 109, co. 4 - PRINCIPIO di DERIVAZIONE del REDDITO dal BILANCIO

Perdite relative a TUTTI i crediti iscritti in BilancioRilevanza fiscale dei componenti di reddito imputati a CE

Le spese e gli altri componenti negativi [di reddito] non sono ammessiin deduzione se e nella misura in cui non risultano imputati al Contoeconomico relativo all’esercizio di competenza.

PERDITE su CREDITI NON rilevate a CE

NON deducibili (anche se sussistono condizioni ex art. 101, co. 5)

PERDITE su CREDITI rilevate a CE Deducibili: se sussistono condizioni ex art. 101, co. 5

NON deducibili: se NON sussistono condizioni ex art. 101, co. 5

Disciplina fiscale perdite su crediti

87

Disciplina fiscale perdite su crediti

Art. 101, co. 5Indica i requisiti di naturaprobatoria al ricorreredei quali sono deducibili,senza limiti, gli oneriderivanti dalla mancataesigibilità dei crediti, o diparte di essi, divenutadefinitiva

Art. 106, co. 1 e 2Stabilisce una misuraforfettaria di deducibilitàdegli oneri derivanti dallainesigibilità dei creditiche, se pur probabile, sipresenta ancora comepotenziale

88

www.ceforitalia.it 44 SEAC Cefor - Trento

Criteri di valutazione della inesigibilità dei crediti ai fini della determinazione del reddito

(imponibile) di impresa

[Art. 101, co. 5]

Deducibilità ANALITICA perché DEFINITIVA

[Art. 106, co. 1 e 2]

Deducibilità FORFETTARIA perché POTENZIALE

Disciplina fiscale perdite su crediti

89

SVALUTAZIONE CREDITI art. 106, co. 1 e 2

Co. 1

Deducibilità accantonamento svalutazione crediti:

* In base a CRITERIO FORFETTARIO (in deroga art. 109, co. 1)* Nei limiti previsti dall’art. 106* Indipendentemente dal grado di esigibilità del credito

Co. 2

Utilizzo prioritario del fondo svalutazione per imputazione perdite sucrediti deducibili ex art. 101, co. 5, fino a esaurimento capienza fondo

Eccedenza della perdita perdita su crediti deduzione dal redditoimponibile

Disciplina fiscale perdite su crediti

90

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SVALUTAZIONE CREDITI art. 106, co. 1 e 2

Ambitosoggettivo

Società con obbligo di redigere il bilancio ex art. 2423 c.c.Soggetti Irpef che producono reddito di impresa (cfr. art. 56,TUIR, CM 73/94, par. 3.2)

Ambitooggettivo

Crediti derivanti dalla cessione di beni e prestazione di serviziche danno luogo a ricavi ai sensi dell’art. 85, TUIR

Svalutazione

Ammessa fiscalmentesecondo un criterioforfettario riferitoall’insieme dei creditiiscritti in bilancio

• Limite 0,50% del valorenominale o di acquisizione deicrediti

• Limite del 5% del valorenominale o di acquisizione deicrediti risultanti in bilancio afine esercizio

Disciplina fiscale perdite su crediti

91

1. “L’anno di competenza per operare la deduzione devecoincidere con quello in cui si acquista certezza che il creditonon può più essere soddisfatto, perché in quel momento simaterializzano gli elementi certi e precisi della suairrecuperabilità” (cfr. Cass. 29.10.2010, n. 22135)

2. “Le perdite su crediti devono essere integralmente dedottenell’esercizio di competenza, intendendosi per tale quello incui si manifestano per la prima volta gli elementi certi eprecisi della irrecuperabilità del credito” (cfr. Cass.21.4.2011, n. 9218)

Disciplina fiscale perdite su crediti

COMPETENZA ART. 109,TUIR

92

www.ceforitalia.it 46 SEAC Cefor - Trento

1° periodo:Perdite deducibili ex lege(o automaticamente)

Debitore assoggettato a procedure concorsuali

Accordo di ristrutturazione dei debiti omologato

Crediti risultanti da ELEMENTI CERTI E PRECISI

3° periodo:Automatica esistenza diELEMENTI CERTI E PRECISI

Crediti di modesta entità scaduti da sei mesi (DL 83/2012)

Crediti prescritti (DL 83/2012)

Crediti cancellati dal bilancio in base principi contabili (L.147/2013)

Perdite su crediti(diverse dalle precedenti) Deducibili condizionatamente

Perdite su crediti: Art. 101, co. 5

2°periodo

93

CREDITI di MODESTA ENTITA’ (novella D.L. 83/2012, applicabile a decorrere dal p.i. in corso al12.08.2012: 2012, per i soggetti “solari”; C.A.E. 26/2013)

Rilevazione in bilancio (e imputazione a CE) della perdita relativa a crediti

modesta entità

5.000 euro per imprese di più rilevanti dimensioni (volume d’affari o ricavinon inferiore a 100 milioni di euro)

2.500 euro per altre imprese (la stragrande maggioranza)

Calcolo del limite quantitativo

• valore nominale del credito• corrispettivo riconosciuto in sede di acquisto del credito• valore “residuo” del credito se parzialmente incassato• valore del credito lordo dell’Iva, al netto di interessi• nel caso di crediti coperti da garanzia assicurativa, valore limitatoalla quota non assicurata

scaduti da almeno sei mesiScadenza di pagamento:

l’effettiva scadenza, qualora il contratto preveda una precisa datadi pagamento;

la data di messa in mora o di revoca del credito, in caso di rapporticontinuativi

Automatica esistenzaElementi Certi e precisi

94

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95

Il termine di sei mesi rappresenta il momento a partire dal quale la perditapuò essere fiscalmente dedotta (cfr. C.A.E. 29/2013 e Circ. Assonime 15/2013),

Imputazione della perdita a CE in un esercizio successivo deduzione fiscalenel periodo di imputazione

Imputazione della perdita a CE in un esercizio precedente deduzione fiscalenel periodo di maturazione del semestreIl contribuente è sollevatodalla dimostrazione dellainevitabilità della perditasotto il profilo(Assonime 15/2013)

• dell’esito negativo dell’azione esecutivaintrapresa

• della antieconomicità dell’azione (e, quindi, dellaconvenienza ad «abbandonare» il credito)

Automatica esistenzaElementi Certi e precisi

96

Modesta entità del credito in presenza di più posizioni creditizieverso il medesimo soggetto:

obbligazioni riconducibili a • rapporti giuridici autonomi

verifica limite quantitativo in relazione al singolo credito

• rapporto giuridico unitario verifica limite quantitativo in relazione al saldocomplessivo dei debiti scaduti

Automatica esistenzaElementi Certi e precisi

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97

Ambito soggettivo • Soggetti IAS/IFRS• Soggetti che utilizzano i principi contabili

nazionali (cfr. modifica art. 101, co. 5, ex art. 1,co. 160, L. 147/2013)

Ambito oggettivoDeducibilità automatica in caso di cancellazionedel credito dal bilancio operata in dipendenza dieventi estintivi

Novità Legge 147/2013 Crediti cancellati dal bilancio

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PERDITE SU CREDITI art. 101, co. 5AUTOMATICA esistenza di ELEMENTI CERTI e PRECISI

Crediti cancellati dal bilancio in base ai principi contabilirealizzo alternativo

Atti di natura realizzativa eventi i cui effetti giuridici producono oestinzione del credito

1.Cessione del credito pro soluto (a titolo definitivo e senza azione di regresso) A seguito della novella recata dalla L. 147/2013, le perdite derivanti dalla cessione

pro-soluto, sono automaticamente deducibili, senza la necessità di dimostrare lasussistenza dei requisiti di certezza e precisione (a partire dell’esercizio in corso al31.12.2013 2013)

Prima della modifica normativa, la C.A.E. 26/2013, Par. 3.2, aveva ritenuto“verificati”, per i “soggetti OIC”, i requisiti di deducibilità quando, alternativamente,• il credito era ceduto a banche o altri intermediari finanziari vigilati

- residenti in Italia o in Paesi che consentano un adeguato scambio diinformazioni;- che risultino indipendenti rispetto al soggetto cedente ed al soggetto ceduto;

• il creditore avesse intrapreso un tentativo di recupero del credito e la perdita fossedi ammontare minore o uguale alle spese necessarie per il recupero del credito,

La deducibilità automatica non si estende- ai crediti ceduti pro solvendo,- alle cessioni formalmente pro soluto, ma con possibilità di azione di regresso.

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2.Transazione con il debitore A seguito della novella recata dalla L. 147/2013, le perdite derivanti dalla transazione

con riduzione definitiva del debito, sono automaticamente deducibili, senza lanecessità di dimostrare la sussistenza dei requisiti di certezza e precisione.

Prima della modifica normativa, la C.A.E. 26/2013, Par. 3.2, aveva ritenuto“verificati”, nel caso di transazioni che comportano la riduzione definitiva del debitoe degli interessi originariamente stabiliti, i requisiti di deducibilità, quando il creditore e il debitore non sono parte dello stesso gruppo; la difficoltà finanziaria del debitore risulta comprovata (ad es. dalla istanza di

ristrutturazione del debitore oppure dalla presenza di debiti insoluti anche versoterzi).

Transazioni originate da liti sulla fornitura: “il relativo onere non costituisce una perdita sucrediti ma una sopravvenienza passiva” (C.A.E. 26/2013; Videoconferenza A.E. del23.09.2010)

PERDITE SU CREDITI art. 101, co. 5AUTOMATICA esistenza di ELEMENTI CERTI e PRECISI

Crediti cancellati dal bilancio in base ai principi contabilI

3.Rinuncia al credito

A seguito della novella recata dalla L. 147/2013, le perdite derivanti da unatto formale di remissione o rinuncia al credito, diventano“automaticamente” deducibili

Prima della modifica normativa (ma l’indicazione è valida anche dopo) laC.A.E. 26/2013, § 3.2, aveva condizionato la deducibilità ai casi in cui l’attodi remissione risultasse “inerente” all’attività di impresa (e dunque non siconfigurasse una liberalità); per cui si doveva dimostrare la inconsistenza patrimoniale del debitore; la inopportunità di azioni esecutive

100

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PERDITE SU CREDITI art. 101, co. 5DEDUCIBILI CONDIZIONATAMENTE

DA VALUTAZIONE

Per inesigibilità determinata internamente tramite processo di stima

Inesigibilità Definitività della perdita: quando si esclude la (ragionevole)possibilità di realizzare (anche in futuro) il credito.

E’ un processo di stima desumibile ad es., da• situazione oggettiva di insolvenza non temporanea;• decreto che accerta la fuga, latitanza o irreperibilità del debitore;• persistente assenza del debitore, ex art. 49 Cod. Civ.;• documenti attestanti l’esito negativo di azioni esecutive attivate

dal creditore (es. verbali pignoramento negativo), purché la loroinfruttuosità risulti da una valutazione complessiva dellasituazione economica e patrimoniale del debitore;

• lettere da parte dei legali incaricati dalla riscossione del credito;• relazioni negative rilasciate da Società o Agenzie specializzate nel

recupero crediti.

101

102

Esempi

Alfa ha un credito di modesto importo (€ 2.000) scaduto il 10.6.2013, pertanto alla data del 31.12.2013 sono già decorsi 6 mesi.In sede di chiusura di bilancio non è rilevata alcuna perdita in quanto il credito è ritenuto esigibile.In UNICO 2014 non è possibile dedurre alcuna somma perché la Perdita non è stata imputata a C/E

Beta ha imputato a C/E una perdita in relazione un credito di modesto importo scaduto il 10.7.2013; pertanto alla data del 31.12.2013 non sono decorsi 6 mesi.La perdita non viene fiscalmente dedotta per mancanza del decorso dei 6 mesi.La stessa potrà considerarsi deducibile nel 2014, anno nel quale maturano i 6 mesi.Variazione in aumento nel 2013, in diminuzione nel 2014

Gamma ha un credito di modesto importo (€ 2.000) scaduto il 10.6.2013, pertanto alla data del 31.12.2013 sono già decorsi 6 mesi.In sede di chiusura di bilancio il credito è interamente svalutato mediante imputazione alla voce B.10.d in quanto l’insolvenza non è ritenuta definitiva.In UNICO 2014 è possibile dedurre la svalutazione in quanto fiscalmente è qualificata come perdita.

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103

225225

45.000

3.5003.500

41.500

31.12.2009 31.12.2010

Crediti commerciali 45.000 33.000

Perdite su crediti 0 v/Verdi - 4.200

F.do sval. Crediti civilistico 3.500

F.do sval. Crediti fiscale 225

Svalutazione civilistica v/Rossi - 3.500

Svalutazione fiscale dedotta 225 165

2254.200

165165

33.000

3.5004.200

03.500

29.500

Nel 2013: • rilevata perdita su crediti di 4.200 nei confronti di Verdi per 2 crediti di modesta

entità(2.200 e 2.000)- deducibile utilizzando il f.do sval. fiscale e in parte come perdita;• tale perdita è iscritta a C/E interamente in quanto in bilancio non è possibile utilizzare il

f.do analitico per i crediti v/Rossi

Pro

spet

tocr

edit

i-

RS

Prospetto capitale e riserve

104

Destinazione

Risultato 2013

passate a capitale

da trasformazione dasoc persone

Es ris. sovrapprezzo

prodotti dal 2008imponibile 49,72% PF prodotti fino al 2007

imponibile al 40% PF

Dati al 1.1.2013

Dati al 31.12.13

Da quest’anno il prospetto è collocato nel quadro RS, anziché RF

Rigo RS 135 è un “di cui” di quanto riportato a rigo RS134 Vanno indicate le riserve già incluse a rigo RS134 formate con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31.12.2007

Sottoscrittoanche se non versato

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Prospetto capitale e riserve

105

Destinazione

Risultato 2013

20.000

28.000

26.00019.000

20.000

23.000

10.00023.00019.000

5.000

15.000

7.000

Utile 2012, pari a € 7.000, è stato accantonato a riserva statutaria;Riserve di capitale, pari a € 28.000, sono state interamente rimborsate ai soci; tuttavia per effetto della presunzione ex art. 47, TUIR, sono riclassificate per €23.000 quali riserve di utili 23.000 = 33.000 (26.000+7.000) – 10.000 RL che non concorre nella presunzionePertanto, ancorché distribuite Riserve di capitale, per € 23.000 sono considerate fiscalmente riserve di utili e per € 5.000 di capitale

Di cui Riserva Legale10.000

ACE

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ACE – società di capitali

Rendimento nozionale per il 2013 (deduzione ACE)

Incremento capitale proprio rispetto a quello al

31.12.2010 3 %

Incrementi del 2011-2012 e 2013

Incremento cap. proprio rispetto a quello al

31.12.2010

Decrementi del 2011-2012 e 2013

• conferimenti in denaro (anche per ripianamento perdite• rinuncia crediti • utili accantonati a riserva (NO se a riserva indivisibile)

• distribuzione riserve di utili• distribuzione riserve di capitale o del cap. sociale

NO RIDUZIONE• riduzione del PN per perdite• distribuzione di utili

107

ACE – società di capitali

DECREMENTO DEL CAPITALE PROPRIO RILEVANZA AI FINI ACE

Riduzione di patrimonio netto conattribuzione, a qualsiasi titolo, aisoci / partecipanti

Dall’inizio dell’esercizio in cui si èverificata

INCREMENTO DEL CAPITALE PROPRIO RILEVANZA AI FINI ACE

Conferimento in denaro Dalla data di versamentoRinuncia ai crediti Dalla data dell’atto di rinunciaCompensazione dei crediti in sededi sottoscrizione dell’aumento dicapitale sociale

Dalla data in cui ha effetto lacompensazione

Accantonamento di utili

Dall’inizio dell’esercizio in cui lerelative riserve si sono formate, ossiadall’inizio dell’esercizio nel corso delquale è adottata la delibera didestinazione dell’utile

108

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ACE – società di capitali

.

Conferimento in danaro: il ragguaglio (versamento / rinuncia /compensazione) va effettuato tra la data del conferimento e lachiusura dell’esercizio e la durata complessiva dell’eserciziostesso.

Nell’esercizio successivo a quello in cui è intervenuto, ilversamento / rinuncia / compensazione rileva per l’interoammontare.Quindi un conferimento in denaro effettuato nel 2011: per l’ACE 2011 è stato ragguagliato alla data di effettuazione; per l’ACE 2012 e 2013 assume rilevanza per l’intero importo.

109

ACE – società di capitali

La base imponibile ACE è: 55.616

Si ipotizzi che il PN sia al 31.12.2013 pari a 95.120

110

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2.6681.000

60.616 55.000

95.120

55.616

55.616 1.668

Supponiamo che l’ACE sia interamente sfruttabile perché trovacapienza nel reddito e che, dunque, non vi sia riporto a nuovo

Soggetto in trasparenza o consolidato fiscale

zero

ACE – Rigo RS113

111

2.66812.668 10.000

2.750

Come si vede il reddito dichiarato è capiente e, quindi, l’ACE è utilizzata per intero

112

www.ceforitalia.it 56 SEAC Cefor - Trento

500500 0

0

In questo caso, invece, il reddito dichiarato NON è capiente, quindi, l’ACE NON la si utilizza per intero

…dunque113

2.6681.000 2.168

Reddito: 500Rendimenti: 2.668 Riporto 2.168

60.616 55.000

101.500

55.616

55.616 1.668

ACE – Mod. UNICO SC 2014È il PN teorico

114

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ACE – società di capitaliLa variazione in aumento (incrementi – decrementi) del capitale proprio non può essere superiore al PN risultante dal relativo bilancio.Nelle istruzioni al mod. UNICO 2014 SC è precisato che“L’importo del patrimonio netto include l’utile o la perditadell’esercizio ... Si ritiene che, per esigenze di semplificazione, ilcontribuente debba includere nel patrimonio netto l’utile o la perditadell’esercizio determinati ipotizzando un carico fiscale teorico chenon tenga conto dell’effetto dell’agevolazione ACE”.

Limite del patrimonio netto contabile

(incluso utile)

L’utile va preso senza considerare

l’agevolazione ACE.Dunque, maggior IRES,

minor PN

115

ACE – società di capitali

Stato patrimoniale 31.12.2013

Cap. sociale 50.000

Riserva legale 10.000

Utile 2013 10.234

Utile ante imposte 12.000VAR+ e VAR - +8.000Reddito impresa 20.000IRES effettiva su 17.332 4.766IRAP 5.000Utile 2013 10.234ACE 2.668Reddito imponibile 17.332

Riserva straord. 32.000

Utile ante imposte 12.000VAR+ e VAR - +8.000Reddito impresa 20.000IRES teorica su 20.000 5.500IRAP 5.000Utile 2013 teorico 9.500ACE non considerataReddito teorico 20.000

Totale P.N. 102.234

Utile 2013 teorico 9.500

Totale PN teorico 101.500

Il patrimonio netto da indicare a rigo RS113, col. 5

116

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Secondo il DM 14.3.2012, in caso di periodo d’imposta diverso da 12 mesi,l’incremento di capitale proprio va ragguagliato.Il caso più frequente è quello della SOCIETÀ NEOCOSTITUITA.ATTENZIONE: il ragguaglio va effettuato prima della compilazione di col. 6.Le col. 1 e 2 vanno quindi compilate effettuando il solo ragguaglio previsto per iconferimenti in denaro.Successivamente la col. 4 «Differenza», previa verifica del limite del PN vamoltiplicato per

X 5

Z

Minore tra X-Y e Z

ACE – Mod. UNICO SC 2014

X-Y

numero gg conferimentonumero gg periodo d’imposta

Y

numero gg periodo imposta365 gg

V

V

117

ESEMPIO: SRL costituita in data 1.7.2013 con conferimento in denaro ditutto il Capitale Sociale pari a € 10.000Periodo d’imposta gg 184Patrimonio netto fine 2013: € 8.000 [10.000 – 2.000 (perdita)]Ragguaglio conferimenti gg 184 (10.000 x 184/184 gg = 10.000)

10.000

54.0338.000

ACE – Mod. UNICO SC 2014

10.000

121

Compilazione corretta

5.041

55.0418.000

5.041

151

Compilazione non corretta

Tali importi non vanno ragguagliati per effetto della durata del periodo d’imposta, ma solo per via del conferimento a giorni

118

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Società di comodo e in perdita sistematica

119

PERDITA SISTEMATICATEST DI OPERATIVITÀ

VERIFICA che RICAVI PRESUNTI > RICAVI EFFETTIVI

VERIFICA SE NEL TRIENNIO PRECEDENTE PERDITA FISCALE

• Dichiarazione di un reddito almeno pari al minimo• Dichiarazione VAP IRAP minimo• Credito IVA utilizzabile solo IVA da IVA• Limitazione utilizzo perdite fiscali

DAL 2012

Qualora non sia superato uno solo dei 2 testCONSEGUENZE

Società di comodo

120

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2010 2011 20132012

Triennio di osservazione per anno 2013

Effetto nel periodo d’imposta successivo al

triennio

2011 2012 2013

PERDITA SISTEMATICA

TEST DI OPERATIVITÀ VERIFICA SE RICAVI PRESUNTI > RICAVI EFFETTIVI

VERIFICA SE NEL TRIENNIO PRECEDENTE PERDITA

Per determinare i RICAVI PRESUNTI va effettuata la media di ciascun

aggregato patrimoniale considerando L’ANNO INTERESSATO E I DUE

PRECEDENTI

Società di comodo

121

Assunto in questa

dichiarazione

Caselle per indicare le cause di esclusione/disapplicazione

Società di comodo

Area in cui è calcolato il reddito minimo

Si compila in caso di:• perdita sistematica (cod.

1 a casella 3) • non superamento del test

sui ricavi

Area in cui si effettua il test di operatività sui ricavi

La verifica sulla perdita sistematica va fatta «fuori dal modello». Se situazione di perdita sistematica si indica il codice «1» a casella 3

122

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2010 2011 2012 2013Perdita Perdita Perdita → Di comodo

Reddito(inferiore al minimo) Perdita Perdita → Di comodo

Perdita Reddito(inferiore al minimo) Perdita → Di comodo

Perdita Perdita Reddito(inferiore al minimo) → Di comodo

PerditaReddito

(anche inferiore al minimo)

Reddito(anche inferiore al

minimo)→ Non di comodo

Reddito(anche inferiore al

minimo)Perdita

Reddito(anche inferiore al

minimo)→ Non di comodo

Reddito(anche inferiore al

minimo)

Reddito(anche inferiore al

minimo)Perdita → Non di comodo

Società in perdita sistematica

123

Provvedimento Agenzia Entrate 11.6.2012

1) Nuove esimenti persocietà di comodo inperdita sistemica

2) Implementazione eaffinamento vecchie causedi disapplicazione societàdi comodo (DM 14.2.2008)per insufficienza ricavi

Circolare Agenzia n. 23/2012

a) Le cause di esclusioneagiscono solo sull’anno incui si è di comodo (ossia2013)

b) Le cause di disapplicazioneper la perdita sistematicaagiscono solo sul trienniodi monitoraggio

Società in perdita sistematica

124

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125

126

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Solo TEST SUI RICAVIVa fatto PERDITA

SISTEMATICA

Rapporti Esclusione - Disapplicazione

stabilite dall’ART. 30,

LEGGE 724/94

Cause di disapplicazione

SOCIETÀ DI COMODO

cause di disapplicazione

SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMATICA

stabilite dal PROVV. AG.ENTRATE

14.2.2008

stabilite dal PROVV. AG.ENTRATE

11.6.2012

SOCIETÀ DI COMODOPERDITA SISTEMATICA

solo PERDITA SISTEMATICA

va fatto TEST SUI RICAVI

EFFETTO DISAPPLICAZIONE

Cause di esclusione SOCIETÀ DI COMODO

127

CIR 23/E/2012: Le cause di disapplicazione operano con riguardo ai periodi compresi nel triennio in perdita.

2009 2010 2011 2012 2013 2014

perdita perdita perdita

Disapplicazione NoSocietà

di comodo

perdita perdita

SISocietà

di comodo

Perdita sistematica: disapplicazione

NoSocietà

di comodo

128

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Società costituita nel 2013Causa di esclusione primo anno di attività. Compila casella 1 rigo RS116/RS11 codice «2»

2010 2011 2012 2013 2014

Società neocostituite

Società costituita nel 2012-2011

2

Società costituita nel 2010

Non è esclusa anche dal test operatività

12

129

Società congrua e coerente nel 2013Causa di esclusione. Compila casella 1 rigo RS116 codice «11»

2010 2011 2012 2013 2014

Società congrue e coerenti agli Sds

11

Società congrua e coerente nel 2012 o 2011 o 2010 Non è esclusa anche dal test operatività

11

Società congrua e coerenteÈ necessaria la congruità (al ricavo puntuale) anche per adeguamento.È necessaria la coerenza per tutti gli indicatori

130

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Assunto in questa

dichiarazione

Previste dalla normaART. 30, L. 724/94

Codici da 1 a 12. I casi più frequenti sono:2 – primo periodo d’imposta7 – società con dipendenti >= 109 – macrocl. A del CE > totale Attivo SP11– congrue e coerenti agli SDS

Casella 1

131

Provvedimento 14.2.2008

Esclusione totale

Esclusione parziale

Non compilo il prospetto

Lo compilo escludendo i

beni «graziati»

Codici da 2 a 7 + 8 e 9 (in UNICO 2012 cod. da 20 a 99) I casi più frequenti sono:2 – società sottoposte a procedure concorsuali4 – immobili in locazione a Enti pubbl. canone vincolato5 – partecip. in società non di comodo o escluse6 – interpello positivo anni precedenti99 – liquidazione + IMPEGNO CHIUSURA in anni precedenti

Casella 2

132

www.ceforitalia.it 66 SEAC Cefor - Trento

Cod. 1: se in perdita sistematica realizzo del 2 su 3 (triennio 2009-11)

Cod. da 2 a 12 – disapplicazione da provvedimento 11.6.2012

Assunto in questa dichiarazione

Casella 3

Cod. 99 - IMPEGNO in dichiarazione precedente

133

Società in perdita sistematica per il 2010-2012 che non fruisce di alcuna causa di esclusione/disapplicazione

• Compila colonna 4 e 5• Non compila col. 1-3

Esempio 1

1

• Dichiara il reddito minimo• Se soggetto IRES paga maggiorazione 10,5%

134

www.ceforitalia.it 67 SEAC Cefor - Trento

Società in perdita sistematica per il 2010-2012 Nel 2013 i Ricavi (classe A CE > attivo SP)

In presenza di una causa di esclusione da NORMA nel 2013 Disapplica entrambe le discipline (CIR 23/E par. 1.1)

Esempio 2

9

NON COMPILA IL RESTO DEL PROSPETTO

• Dichiara il reddito analiticam. determinato• Non compila la restante parte del prospetto

135

Società in perdita sistematica per il 2010-2012 Nel 2011 MOL positivo

In presenza di una causa di disapplicazione (nel triennio 2010-2012) ex Provv. AE 11.6.12 Disapplica la disciplina perdite sistem. Verifica l’operatività da ricavi

Esempio 3

7

COMPILA IL RESTO DEL PROSPETTO

Per il test di operatività sui ricavi

• Indica il codice 7 nella colonna 3• Compila il resto del prospetto

136

www.ceforitalia.it 68 SEAC Cefor - Trento

Perdita sistematica e plusvalenze rateizzate

Rateizzazione plusvalenza (ad es. in 5 quote)Per l’applicazione della disciplina delle società in perditasistematica il risultato (utile/perdita) va determinato non tenendoconto della rateizzazione della plusvalenza.Qualora, utilizzando tale modalità, il contribuente non risulta inperdita sistematica va indicata una causa di disapplicazione con ilcodice «9»

137

RIS AG.E. 68/E/2013

9

Società di comodo e plusvalenzePer la determinazione del reddito minimo, tra le agevolazioni si puòtenere conto anche delle plusvalenze rateizzate ex art. 86, TUIR.Tale scelta ha però effetti anche nei periodi successivi ove occorreportare in aumento del reddito minimo le quote rinviate.

138

www.ceforitalia.it 69 SEAC Cefor - Trento

Società di comodo e plusvalenzeESEMPIOLa società nel 2013 ha realizzato una plusvalenza pari a 1.000 chedecide di rateizzare in 5 quote.

10.0006.000

30.000

5.060 4.000

5.0001.000

15.000

1.923

800 8001.123

139

4/5 PLUS RATEIZZATA

UNICO 2014 - Quadro RS

Società di comodo e plusvalenze ESEMPIONel 2014, ai fini delle determinazione del reddito minimo, la societàdeve portare in aumento 1/5 della plusvalenza realizzata nel 2013.

12.0005.000

20.000

3.540 3.000

3.0001.500

9.000

1.196

200 - 2001.396

UNICO 2015 - Quadro RS

140

1/5 PLUS RATEIZZATA IN PRECEDENZA

0

www.ceforitalia.it 70 SEAC Cefor - Trento

27,5%

10,5%

…. Ripropone sostanzialmente RN

141

12.000 1.000

11.000

2.000

1.155

3.5001.5002.000

L’importo relativo agli interessi passivi indeducibili pregressi che trova capienza negliinteressi attivi di cui a colonna 3, può essere dedotto nel periodo considerandol’ammontare nel rigo RQ62, colonna 1, al lordo di quanto indicato a rigo RF15, col. 1

12.000 -500 +500

5.000x30%

142

1.155 1.155

1.500

(RQ66-RQ63, col.2)+ RF15. col. 1(2.000 – 1.500) + 500

www.ceforitalia.it 71 SEAC Cefor - Trento

Perdite società di capitali

143

Quadro RS sezione dedicata al riporto, nei periodi d’impostasuccessivi, delle perdite non compensate …È stata modificata a partire da UNICO 2012 SC per tener conto delnuovo regime delle perdite

100%

80%

Perdite società di capitali

144

www.ceforitalia.it 72 SEAC Cefor - Trento

A rigo RN4 sono indicate entrambe le categorie di perdite

80% 100%

Perdite società di capitali- Quadro RN

In presenza di perdite di entrambe le categorie, fermo restando che è liberala scelta di utilizzo, il limite dell’80% va computato sul reddito imponibileassunto al lordo delle perdite utilizzate in misura piena (CIR 25/E/2012,Quesito 5.8).

ATTENZIONE

145

La SRL Morfeo nel mod. UNICO 2013 aveva perdite non compensate: per€ 1.500, di cui 500 a utilizzo pieno e 1.000 a utilizzo limitatoNel 2013 produce un reddito di € 1.000.Il limite di utilizzo è pari a 80% x 1.000 = 800Nel modello UNICO 2014, redditi 2013 sono utilizzate

€ 800 di perdite a utilizzo limitato€ 200 di perdite a utilizzo pieno

Il reddito è azzeratoResiduano € 200 di perdite “limitate” ed € 300 “piene”

200

1.000

800

0

Perdite di entrambe le categorie

1.000

300

200

146

www.ceforitalia.it 73 SEAC Cefor - Trento

Nell’ambito del quadro IC sono indicate le voci rilevanti aifini IRAP del C/E

Modello IRAP

147

A.1 – A.5

B.6 – b.14+

B.9,B10.c,B10.d, B12 e B13

Derivazione C/E Si considerano le voci che concorrono alla base imponibile IRAP

Correlazione Vi sono componenti che concorrono per correlazione

Irrilevanza TUIR Non si effettuano variazioni fiscali II.DD. 147

Nella sezione Variazioni in aumento e in diminuzione sono riportate:• le rettifiche a voci rilevanti IRAP indicate nella sez. I• quei componenti classificati in voci non rilevanti tassabili o deducibili

Modello IRAP

Plusvalenze straord. altri beni,Contributi, Indennità chilometriche,

Magg. valori rivalutazione, Amm.to terreni

Minusvalenze straord. altri beni, Amm. beni affitto azienda (B.13)

Plusvalenze straord. imm. patrimonio

Minusval.ze straord. imm. patrimonio

Compensi co.co.pro. e amministr.

148

www.ceforitalia.it 74 SEAC Cefor - Trento

149

Ammontare 2013

149

Deduzioni IRAP Esempio

150

www.ceforitalia.it 75 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabili

151

Gli errori contabili

La Circolare n. 31/E del 2013 prevede due ipotesi:a)il componente negativo non è stato imputato nelcorretto esercizio di competenza e, in un periodod’imposta successivo, viene contabilizzato uncomponente negativo per evidenziare l’errore;b)il componente positivo non è stato imputato nelcorretto esercizio di competenza e, in un periodod’imposta successivo, viene contabilizzato uncomponente positivo per evidenziare l’errore.

152

www.ceforitalia.it 76 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabiliNell’ipotesi a), occorre operare, nella dichiarazioneriferita al periodo d’imposta in cui si registra lacorrezione dell’errore, una variazione in aumento persterilizzare il componente transitato al C.E. (setransitato a P.N. non si fa nulla).

37 1.000Quadro RF

153

Gli errori contabili

Nell’ipotesi b), previa tassazione del componente nelcorretto periodo d’imposta, è possibile operare, nelladichiarazione riferita al periodo d’imposta in cui siregistra la correzione dell’errore, una variazione indiminuzione per sterilizzare il componente transitato alCE

Quadro RF

35 1.000

154

www.ceforitalia.it 77 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabili

Recupero del componente negativo noncontabilizzato nel corretto esercizio dicompetenza. Due ipotesi:a) l’annualità oggetto di errore è ancoraemendabile (art. 2, comma 8-bis, DPR n. 322/98)b) l’annualità oggetto di errore non è piùemendabile.

155

Gli errori contabili

Nell’ipotesi a), occorre presentare una dichiarazioneintegrativa a favore per correggere l’annualità in cui v’èstata l’omessa imputazione, indicando tra le variazioni indiminuzione il componente omesso.

36 1.000

UNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RF

156

www.ceforitalia.it 78 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabili

Nell’ipotesi b), occorre riliquidare autonomamente ladichiarazione relativa all’annualità dell’omessaimputazione e, nell’ordine, le annualità successive, finoall’annualità emendabile per la quale va presentataapposita dichiarazione integrativa a favore, in cuiconfluiscono le risultanze delle precedenti riliquidazioni(la dichiarazione relativa all’anno della correzionecontabile tiene conto di tale rideterminazione).

157

Gli errori contabili

La riliquidazione delle annualità precedenti a quella oggetto delladichiarazione integrativa a favore è esposta nel nuovo prospettodel quadro RS.

158

www.ceforitalia.it 79 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabili

ESEMPIODopo la presentazione del modello UNICO SC 2014 vienerilevata l’omessa imputazione di un costo, pari a 500, dicompetenza del 2011. Il periodo d’imposta 2011 avevaevidenziato:•un utile di esercizio, pari a 3.000;•nessuna variazione nel quadro RF;•acconti versati, pari a 200.•IRES versata a saldo per 625.Il periodo d’imposta 2012 aveva evidenziato un‘imposta acredito pari a 100.

159

Gli errori contabili

ESEMPIO1)La società riprende a tassazione il componente negativo rilevatonel C.E. del periodo d’imposta 2014;

37 500

UNICO SC 2015 - Quadro RF

160

www.ceforitalia.it 80 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabili

ESEMPIO2)La società riliquida la dichiarazione del periodod’imposta 2011 imputando tale componente negativo.La maggiore IRES versata a saldo nel 2012, pari a 137,costituisce una eccedenza di versamento a saldoriportabile nei periodi d’imposta successivi al 2011.

161

Gli errori contabili

UNICO SC 2012 - Quadro RF (dichiarazione integrativa a favore ipotetica)

2.500

2.500

2.500

2.500

ESEMPIO

162

www.ceforitalia.it 81 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabiliESEMPIO UNICO SC 2012 - Quadro RN

UNICO SC 2012 - Quadro RX

2.500

2.500 2.500

2.500 688

688688

488

200 200

137 137

688

163

Gli errori contabiliUNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RS

164

ESEMPIO

www.ceforitalia.it 82 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabiliUNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RS

165

ESEMPIO

Gli errori contabiliESEMPIO

UNICO SC 2013 - Quadro RN (dichiarazione integrativa a favore ipotetica)

237 237

UNICO SC 2013 - Quadro RX

137

237

166

www.ceforitalia.it 83 SEAC Cefor - Trento

Gli errori contabiliUNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RS

La casella vabarrata solo seanche nel 2012sono staticommessierrori contabili.

UNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RN

237

167

ESEMPIO

Gli errori contabili

Tassazione del componente positivo omesso:presentazione della dichiarazione integrativa a sfavore relativa alperiodo d’imposta in cui il componente è stato omesso;

UNICO SC 2014 (integrativa a sfavore) - Quadro RF38 1.000

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se l’annualità in cui il componente positivo è stato omesso produce effettianche per le annualità successive, vanno presentate tante dichiarazioniintegrative a sfavore, in cui si producono gli effetti dell’imputazione delcomponente positivo, quante sono le annualità precedenti a quella ancoraaperta.

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