unico 2014 sc -...
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MODELLO
UNICO 2014 SC
– Modalità e termini di presentazione della dichiarazione e di versamento delle imposte
– Quadro RF: variazioni in aumento e in diminuzione
– Calcolo agevolazione ACE
– Disciplina delle perdite fiscali
– Quadro RN: perdite fiscali, deduzione ACE e società di comodo
– Prospetto capitale e riserve
– Disciplina società di comodo e in perdita sistematica
– Deduzioni IRAP e deducibilità IRAP ai fini IRES
– Modello IRAP
Contenuto del corso
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www.ceforitalia.it 1 SEAC Cefor - Trento
Presentazioneentro la fine del 9°
mese
dalla chiusura del periodo d’imposta
Versamentoentro il 16 del 6°
mese
dalla chiusura del periodo d’imposta
se termine bilancioentro 120 gg
Termini presentazione e versamento
entro i 30 giorni successivi con
maggiorazione 0,40%
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Sono considerati non coincidenti con l’anno solare i periodi d’imposta:• “a cavallo” d’anno (es. 1.7 - 30.6 → c.d. infrannuale; 12.11.2012 - 31.12.2013 → superiore a 365 gg )• infrannuale chiuso prima del 31.12 (1.1.2009 - 15.9.2009)
Quanto sopra ha effetto ai fini
della modalità di presentazione delle dichiarazioni
È OBBLIGATORIO PRESENTARE IL MOD. IVA 2014 IN VIA AUTONOMANON SI PUÒ PRESENTARE LA DICHIARAZIONE UNIFICATA
Modalità di presentazione
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Le società di capitali effettuano i seguenti invii telematici
Obbligo dichiarazione unificata
mod. UNICO 2014 SC che include• REDDITI• IVAmod. IRAP 2014 per l’IRAP
Obbligo dichiarazione autonoma
mod. UNICO 2014 SC per REDDITImod. IVA 2014 per l’IVAmod. IRAP 2014 per l’IRAP
Entro il 30.9.2014
Modalità presentazione
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Se il periodo d’imposta si chiude prima del 31.12.2013:• II.DD.: va utilizzato il mod. UNICO 2013 SC e IRAP 2013
(vecchio modello) • IVA: va utilizzato il mod. IVA 2014 in via autonoma
Periodo a cavallo d’anno - Es 1.7.2012- 30.6.2013- Redditi e IRAP entro 9 mesi dalla chiusura dell’esercizio
dunque 31.3.2014- La dichiarazione IVA è in forma autonoma entro il 30.9.2014
Modello da utilizzare
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16° giorno del 6° mese dalla chiusura esercizio(16.6.2010)
Termine approvazione bilancio: 30.4.2014
16° giorno del mese successivo all’approvazione bilancio(bilancio approvato il 26.6 versamento 16.7.2014)
NB: È sempre possibile versare entro 30 gg dal termine conmaggiorazione dello 0,40%
Termini di versamento
NB: Anche se il bilancio èapprovato dopo il 30.4.2014
(ad esempio in 2° convocazione)
Termine approvazione bilancio: 29.6.2014
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Approvazione bilancio 27.4.2014
Versamento 16.6.2014
16.7.2014 + 0,40%
Approvazione bilancio 5.5.2014 (termine 30.4)
Versamento 16.6.2014
16.7.2014 + 0,40%
Approvazione bilancio 27.6.2014 (termine 29.6)
Versamento 16.7.2014
20.8.2014 + 0,40%
Termini di versamento
27 04 2014 30 04 2014
05 05 2014 30 04 2014
27 06 2014 29 06 2014
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Nelle indicato uno dei seguenti codici:
•"1" quadro o allegato compilato sia nella dichiarazione integrativache nella dichiarazione originaria senza modifiche;
•"2” quadro o allegato compilato nella dichiarazione integrativa,ma assente o compilato diversamente nella dichiarazioneoriginaria;
•"3" quadro o allegato presente nella dichiarazione originaria maassente nella dichiarazione integrativa.
Dichiarazione integrativa
Soltanto nel caso in cui sia barrata la casella «integrativa»
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Integrazione di UNICO SC con:• nuova compilazione del quadro RF, • eliminazione del quadro TN,• quadro RS invariato • applicazione degli studi di settore ed eliminazione dei parametri
Esempio di compilazione
X2 3 X
2 1 3
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FORMALINon incidono sulle imposte ma ostacolano il controlloSanzione da 258 a 2.065Modello non conforme, dati relativi al contribuente inesatti
MERAMENTE FORMALINon sanzionabili
SOSTANZIALIDichiarazione infedele (non rilevabile da controlli automatizzati)Sanzione dal 100 al 200% della maggiore imposta
POSSIBILITA’ DI RAVVEDIMENTO:Invio dichiarazione integrativaVersamento sanzione ridotta 1/10 sanzione minima- 12,5% per l’infedele- 3,75% per omesso versamento
Violazioni inerenti la dichiarazione
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OMESSA PRESENTAZIONE (oltre i 90 gg - È NULLA)Sanzione da 258 a 1.032 se non è dovuta impostaSanzione dal 120 al 240 % se è dovuta imposta
TARDIVA PRESENTAZIONE UNICO (SI CONSIDERA VALIDA)Entro 90 giorniSanzione da 258 a 1.032 se non è dovuta imposta + Sanzione 30% in caso di omesso versamento
RAVVEDIMENTOSolo nel caso di tardiva e non di omessa1/8 di 258= 25 (per ogni dichiarazione) per la tardività1/8 per l’omesso versamento
Dichiarazione tardiva od omessa
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È possibile in caso di versamento tardivo delle imposte e
nell’ipotesi in cui tale ritardo è inferiore a 15 gg
3 % entro 30 gg(30% x 1/10)
3,75 % entro il termine della dichiarazione relativa all’anno in
cui è commessa la violazione (30% x 1/8)
Sanzione irrogata dall’Ufficio2% x ogni giorno di ritardo
Ravvedimento con sanzione ridotta da versare pari a • (2% x n. gg ritardo) x 1/10 se
ravveduta entro 30 gg• (2% x n. gg ritardo) x 1/8 se
ravveduta entro il termine DR
Sanzioni relative al versamentoSanzioni ridotte per omesso-insufficiente versamento imposte
Versamento tardivo < 15 gg
Ravv
edim
ento
“SP
RIN
T”
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Rivalutazione beniL. 147/2013 e DL 185/2008
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Legge 147/2013Art. 1, comma 140 e segg
Legge n. 342/2000Artt. 11-13-14-15
DM n. 162/2001 DM n. 86/2002
Legge n. 311/04Artt. 1, c. 475, 477 e 478
Rivalutazione beni d’impresa
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Rivalutazione beni
SoloCIVILISTICA
CIVILISTICO-FISCALE
PossibilitàAffrancamento
riserva
PossibilitàAffrancamento
riserva
TELEFISCO: l’AGENZIA ENTRATE ha precisato che non è possibile la rivalutazione con soli effetti civilistici
Rivalutazione beni d’impresa
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Beni rivalutabili: ricognizione al 31.12.13
Beni materiali
Beni immateriali
Partecipazioni
Esclusi beni merce
Se immobilizzate
Esclusi beni merce
Le cui destinazioni, indicate dall’art. 10 della L. 342/2000, risultino sia dal bilancio o rendiconto chiuso al 31/12/2012 sia dal bilancio o rendiconto in relazione al
quale la rivalutazione è effettuata.
Rivalutazione beni d’impresa
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Categoria omogenea: per coefficiente d’ammortamento e anno di
acquisizione
Rivalutazione beni d’impresa
Impianti e macchianario
BENI MATERIALI
Immobilizz.in corso
Terreni e fabbricati
Attrezzature ind.-comm.li
Altri beni
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Attrezzature Impianti specifici Impianti generici Mobili e macchine ordinarie ufficio
Macchine ufficio elettriche e elettromeccaniche
2005 15.100,00 35.000,00 21.000,00 7.000,00 10.000,00
2006 5.000,00 40.000,00 30.000, 00 Nessun acquisto 2.000,00
2010 11.000,00 Nessun acquisto 10.000,00 Nessun acquisto 1.000,00
2011 Nessun acquisto 15.000,00 Nessun acquisto 11.000,0 Nessun acquisto
Categoria omogenea
Rivalutazione beni d’impresa
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Strumentali per natura
Strumentali per destinazione
Fabbricati non strumentali
Aree non fabbricabili
Aree fabb.li con stessa destinaz.
urbanistica
Categorie omogenee
Immobili
Rivalutazione beni d’impresa
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IMMOBILI NON RIVALUTABILI
Immobili alla cui produzione o al cuiscambio è diretta l’attività d’impresa(cosiddetti immobili “merce”)
Rivalutazione beni d’impresa
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Si può procedere alla rivalutazione dei beni
immateriali completamente ammortizzati se gli stessi sono
tutelati ai sensi delle vigenti disposizioni in materia
L’art. 4 co. 4, DM n. 162/2001 prevede la possibilità di
effettuare la rivalutazione distintamente per ciascuno di
essi
La CM 207/2000 ha precisato che non possono essere rivalutati: l’avviamento i costi pluriennali (es. costi di pubblicità, costi di ricerca e
sviluppo)
Rivalutazione beni d’impresa
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I metodi di rivalutazione
Rivalutazione sia dei costi storici sia dei
fondi di ammortamento
Rivalutazione dei soli costi storici
Riduzione in tutto o in parte dei fondi di
ammortamento
Il valore attribuito ad ognuno dei beni oggetto di rivalutazione, alnetto degli ammortamenti, non può essere superiore al valorerealizzabile nel mercato o al maggior valore che può esserefondatamente attribuito in base alla valutazione della capacitàproduttiva e della possibilità di utilizzazione economica nell’impresa.E’, peraltro, possibile far emergere in bilancio valori inferiori alpredetto limite.
Rivalutazione beni d’impresa
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Metodo 1 – Rivalutazione del cespite e del fondo (con effetti fiscali)Immobile a Diversi
a Fondo ammortamentoa Riserva di rivalutazione Legge n.
147/2013a Debiti tributari (imposta sostitutiva)
Metodo 2 – Rivalutazione del solo costo storico (con effetti fiscali)
Immobile a Diversi
a Riserva di rivalutazione Legge n.147/2013
a Debiti tributari (imposta sostitutiva)
Metodo 3 – Riduzione del fondo di ammortamento (con effetti fiscali)Fondo ammortamento a Diversi
a Riserva rivalutazione Legge 147/2013
a Debiti tributari (imposta sostitutiva)
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Metodo 1 – Rivalutazione cespite e del fondoImmobile a Diversi
a Fondo ammortamento
a Riserva di rivalutazioneLegge n. 147/2013
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Valore rivalutato: 1.000
Dati pre-rivalutazioneCosto: 1.000Fondo: 300
Valore netto: 700
1.000/700= 1,42857
RivalutiamoCosto: 1.000 x 1,42857= 1.428,57
Fondo: 300 x 1,42857= 428,57
Valore netto rivalutazione: 1.000
La durata del piano di ammortamento non cambia
Impossibile per cespiti completamente
ammortizzati
Metodo 2 – Rivalutazione del solo costo storico
Immobilea Riserva di rivalutazione
Legge n. 147/2013
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Valore rivalutato: 1.000
Dati pre-rivalutazioneCosto: 1.000Fondo: 300
Valore netto: 700
RivalutiamoCosto: 1.300Fondo: 300
Valore netto: 1.000
Il piano di ammortamento si allunga
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Metodo 3 – Riduzione fondo di ammortamentoFondo ammortamento
a Riserva di rivalutazioneLegge n. 147/2013
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Valore rivalutato: 1.000
Dati pre-rivalutazioneCosto: 1.000Fondo: 300
Valore netto: 700
RivalutiamoCosto: 1.000
Fondo: 0
Valore netto: 1.000
Il piano di ammortamento si allunga
L’imposta sostitutiva
Beniammortizzabili
16%
Beninon ammortizzabili
12%
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Indeducibile i fini delle imposte sui redditi e Irap
Va iscritta nel bilancio 2013
Rivalutazione ed effetti fiscali
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Unica soluzione
Saldo Unico 2014(16.6.2014)
3 rate
1. Saldo Unico anno 20142. Saldo Unico anno 20153. Saldo Unico anno 2016
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Senza interessiMod. F24
Anche in compensazione
Rivalutazione ed effetti fiscali
Decorrenza effetti
…. dal 3° esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata
eseguita ….
OssiaDal 1.1.2016
UnicoQuadro RV
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Imposte anticipate
Rivalutazione ed effetti fiscali
Beni AmmortizzabiliDoppio binario
Civilistico- fiscale
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In caso di: cessione a titolo oneroso;assegnazione ai soci;destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’impresa; consumo personale o familiare dell’imprenditore dei beni
rivalutati in data anteriore a quella di inizio del 4° eserciziosuccessivo a quello nel cui bilancio la rivalutazione è stataeseguita, ai fini della determinazione delle plusvalenze ominusvalenze si ha riguardo al costo del bene prima dellarivalutazione.
Norma antielusiva
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31/12/12
31/12/13 31/12/14 31/12/15 31/12/16 31/12/17
Presenza cespite Manten.
cespitecon
effettofiscale
Assenza effetti fiscali
1 2 3
Presenza effetti fiscali Possibilità
vendita cespite
Rivalutazione
4
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Prescinde dall’opzione per il riconoscimento fiscale della rivalutazione
Imposta sostitutiva dell’IRES, dell’IRAP e di eventuali addizionali
10%base imponibile = riserva + imposta sost. su rivalutazione
EFFETTI
Distribuisco riserva
societàsocio
Affrancamento riserva rivalutazione
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Legge di stabilità 2014
(Art. 1, commi 140 – 146 )
Imposta sostitutiva per rivalutazione
12% o 16 %Imposta affrancamento riserva
10%
Totale22% o 26%
Tassazione ordinaria
IRES 27,5%IRAP 3,90%
Totale 31,40%
Valutazione di convenienza
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Vecchia rivalutazione DL 185/2008Bilancio 2013: ha efficacia fiscale la rivalutazione degliimmobili effettuata nel bilancio 2008, quindi:• ammortamento sul costo rivalutato• rilevanza costo per plafond 5% spese manut. e riparaz.
Dall’1.1.2014: è possibile la cessione di immobili rivalutati conpiena efficacia della rivalutazione ai fini della plusvalenza
Gli ammortamenti non dedotti 2009-2012 verranno dedotti altermine del processo di ammortamento. Conseguentemente ilriassorbimento della fiscalità anticipata connessa avverrà intali esercizi
Fiscalità differita: il riassorbimento fiscalità differita in casodi rivalutazione solo civilistica è avvenuto dal 2009 in avanti
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Quadro RFVariazioni aumento e diminuzione
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REDDITO D’IMPRESA RF4/RF5 + RF32 – RF56
Determinazione reddito d’impresa
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Determinazione reddito d’impresa
Per alcune riprese si effettua una variazione in aumento «netta»ESEMPIO: spese telefoniche e spese autovetture
È indicata quale variazione in aumento la percentuale di costo non deducibile
Per altre si effettua una variazione in aumento «lorda» e una variazione in diminuzione per la quota «deducibile»ESEMPIO: quota IRAP deducibile, quota IMU deducibile
Si indica quale variazione in aumento l’ammontare contabilizzato e una variazione in diminuzione per la quota deducibile
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Determinazione reddito d’impresaquadro RF
Codici cause di esclusione da Sds
da 1 a 12
Le cause di inapplicabilità sono in pratica
riservate alle Coop che operanosolo con soci
Attività prevalenteATECO 2007
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• RF4: utile da bilancio• RF5: perdita da bilancioNB: la perdita va indicata senza il segno meno
Utile / perdita civilistica: è quello che risulta da bilancio (voce 23 CE oppure A.IX dello SP)
Deducibilità parziale IMU
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• i beni o l’azienda se sono stati posseduti per più di 3 anni;• le immobilizzazioni finanziarie se iscritte come tali negli ultimi 3 bilanci;in caso di rateizzazione concorrono a formare il reddito in quote costanti nel periodo stesso e nei successivi (non oltre il 4°)
Nel periodo in cui la plusvalenza è realizzatavar - per l’intera plusvalenza rigo RF34var + per la 1° quota tassata rigo RF7Nei periodi successivivar + per le successive quote tassate rigo RF7
imposte differite IRES
Plusvalenze rateizzabili
Obbligatorio compilare il prospetto plusvalenze nel quadro RS
2.00010.000
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ESEMPIO:PLUSVALENZA REALIZZATA NEL 2013 10.000rateizzata in 5 eserciziPLUSVALENZA REALIZZATA NEL 2011 60.000rateizzata in 5 esercizi
VAR - in RF34 10.000VAR + in RF7 14.000 = (2.000 + 12.000)
Quota plus 2013 Quota plus 2011
14.000
10.00010.000
2.000
Plusvalenze rateizzate
Quadro RF (Variazioni in aumento)
Quadro RF (Variazioni in diminuzione)
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www.ceforitalia.it 21 SEAC Cefor - Trento
Plusvalenze e sopravvenienze
Riscatto da leasing: ai fini della rateizzazione si computa nei tre anni anche il periodo in cui il bene è condotto in leasing (Ris. Ag. E. 379/E/2007)
Inizio detenzione in leasing Riscatto Cessione o
danneggiamento/perdita
Se almeno pari a 3 anni sì rateizzazione della plusvalenzaSe inferiore a 3 anni no rateizzazione della plusvalenza
(non rilevante!)
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Contributi in conto capitale
RF8/RF35 i contributi sono quelli in conto capitale (sono esclusi quelli in denaro, c/esercizio e c/impianti) che vanno per cassa nell’anno di percezione o spalmati in 5 anni
Obbligatorio compilare il prospetto nel quadro RS
2.00010.000
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www.ceforitalia.it 22 SEAC Cefor - Trento
Reddito degli immobili civili
Gli immobili civili sono produttivi di reddito d’impresa. Il reddito viene determinato secondo i criteri dei redditi fondiari. I ricavi e i costi imputati a CE vanno neutralizzati nei righi:RF39 (var -) RicaviRF12 (var +) CostiRF 22 (var +) Eventuali ammortamentiIl reddito, determinato ex art. 90, TUIR viene indicato a rigo RF11 “Redditi di immobili non costituenti beni strumentali..” (rendita rivalutata)
Quadro RF (Variazioni in aumento)
Quadro RF (Variazioni in diminuzione)
Non indicare gli interessi passivi da finanziamento su mutui relativi a immobili patrimonio che sono deducibili nei limiti del 96 TUIR
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Reddito degli immobili civili
ART. 90, TUIR
NO deduzione forfetaria del canone di locazione (comeavviene nel quadro RB del mod. UNICOPF)
Deducibilità delle spese di manutenzione ordinaria neilimiti del 15% del canone di locazione; l’eventualeparte eccedente resta indeducibile
Spese di manutenzione ordinaria
Sono quelle di cui all’art. 3, co. 1, lett. a), del DPR380/2001: interventi edilizi relativi alle “opere diriparazione, rinnovamento e sostituzione delle finituredegli edifici e quelle necessarie ad integrare omantenere in efficienza gli impianti tecnologiciesistenti”
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www.ceforitalia.it 23 SEAC Cefor - Trento
Reddito degli immobili civili
Quadro RF (Variazioni in aumento)
Quadro RF (Variazioni in diminuzione)
Esempio:-Rendita rivalutata 2.000-Canoni locazione 14.000-Spese manutenzione ord. 1.900-Costi gestione 3.50014.000 x 15% = 2.10014.000 – 1.900 = 12.100 reddito da dichiarare perché > rendita
5.400
14.000
12.100
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Adeguamento studi-parametriAdeguamento agli studi di settore o parametri:RF12 col. 1 maggiori ricavi per adeguamento agli studi di settore/parametri RF12, col. 2 maggiorazione del 3% (imposta) per i contribuenti soggetti a studi di settore «vecchi» (nel caso in cui l’adeguamento sia superiore al 10%) NB L’importo di col. 2 non confluisce a col. 4
IVA da adeguamento studi Rigo RS 104
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www.ceforitalia.it 24 SEAC Cefor - Trento
Adeguamento studi-parametri
AI FINI IRAP MAGGIORI RICAVI/COMPENSI
NEL QUADRO IC
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Compensi amministratoriRF14: compensi amministratori non corrisposti (art. 95, co. 5, TUIR)In deroga al principio di competenza, i compensi agli amministratori sono deducibili per cassa (allargata). La predetta regola non si estende ai contributi INPS che vanno per competenza
imposte anticipate
Sono deducibili nel periodo d’imposta in cui sono corrisposti Variazione in diminuzione a rigo RF40
Ai fini IRAP il compenso è, per gli amministratori co.co.co., sempre indeducibile. Variazione in aumento a rigo IC43
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www.ceforitalia.it 25 SEAC Cefor - Trento
Principio di cassa allargato
Non si applica agli amministratori professionisti
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Compensi amministratori - EsempioCompenso amministratori dicembre 2013 pagato il 15.3.2014Compenso 50.000Contributi INPS 12.000Compenso dicembre 2012 - 30.000 - pagato nel 2013
Ai fini IRAP il compenso è, per gli amministratori co.co.co., sempre indeducibile. Variazione in aumento a rigo IC43
30.000
62.000
Sono deducibili nel periodo d’imposta in cui sono corrisposti Variazione in diminuzione a rigo RF40
50.000
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www.ceforitalia.it 26 SEAC Cefor - Trento
Interessi passivi indeducibili
Scopo della disposizione
Interessi passivi
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Senza penalizzare in modo irreversibile le società tuttora sottocapitalizzate
Attraverso il meccanismo del riporto senza limiti di tempo della quota di IPN indeducibile nel periodo
Prevedendo il meccanismo di limitazione alla deducibilità degli Interessi Passivi Netti nel limiti del 30% del ROL
Incentivo alla capitalizzazione delle società
www.ceforitalia.it 27 SEAC Cefor - Trento
Nozione di interessi passivi
Interessi passivi
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INTERESSI PASSIVIALTRI COMPONENTI CLASSIFICABILI
NEGLI ONERI FINANZIARI
Interessi su finanziamenti, scoperti di contocorrente e scoperti per anticipi su effetti;
Sconti passivi su finanziamenti; Interessi passivi concernenti le dilazioni di
pagamento concesse dai fornitori; Interessi passivi relativi a prestiti
obbligazionari (esclusi quelli derivanti daprestiti emessi da società a ristretta baseproprietaria di cui all’art. articolo 3, comma115, della legge 28 dicembre 1995, n. 549,poiché seguono regole proprie).
Spese e commissioni relative allafattorizzazione di crediti;
Commissioni passive su finanziamenti; Commissioni su fideiussioni (per
l’acquisizione di finanziamenti); Commissioni su altre garanzie rilasciate
da terzi; Oneri relativi ad operazioni di pronti
contro termine su titoli; Oneri impliciti su canoni di leasing; Perdite su cambi da finanziamenti
passivi (OIC n. 26) Differenziale negativo fra prezzo a pronti e
prezzo a termine
Interessi passivi
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Nozione di interessi passivi(formula ampia e omnicomprensiva)“Ogni rapporto avente causa finanziaria”
esclusi inclusi
Interessi passiviimpliciti
Interessi attiviimpliciti
Concorrono al plafond
Integralm.deducibili
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Interessi passivi immobili patrimonio
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Interessi da finanziamento per acquisto o costruzione: si applicano i limiti art. 96 (e non sono mai capitalizzabili CM 47/2008)
Interessi da funzionamento: indeducibili ex art. 90 TUIR
Interessi da mutui ipotecari per acquisto o costruzione immobili patrimonio destinati alla locazione: deducibili integralmente senza limiti art. 96,TUIR
Interessi capitalizzati (ad es. sugli immobili merce) restano fuori dal 96 TUIR
Interessi passivi
Gli interessi passivi sono deducibili nel limite del 30% del ROL
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Prospetto interessi passivi e RF
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Interessi non deducibili(Cmq. riportabili)
RF 15, col. 1 (6.000) + 150 Var +
(RF121, c.3 - RF118, c.2) + ad es.interessi da liq. IVA trimestrale per € 150
6.000 6.150
Interessi indeducibili da Prospetto
Interessi passivi deducibili senza test del ROL, in quanto
pari agli interessi attivi
Interessi passivi e oneri assimilatidepurare la voce C.17 di:
• Interessi capitalizzati• Interessi commerciali• Oneri non finanziari• Interessi mutui immobiliari gestione• Interessi auto
ROL esercizio: A-B in senso civilisticonettizzato da ammortamenti e canoni leasingROL pregresso non utilizzato
IL QUADRO RF
Da RF120 col. 3 U2013
Interessi passivi: prospetto in RF
Col.1 + 30%col2
60
Interessi passivi pregressi: se deducibili poiché ROL capiente sono dedotti come variazione diminuz. in DR
in quanto già imputati a CE (RF 55 cod. 13)
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Interessi passivi: prospetto in RF
Prospetto nel quadro RF del mod. UNICO SC è identico allo scorso anno.Sono state soltanto introdotte specifiche descrizioni per ciascun campo di rigo RF118
o la verifica del test del ROL viene fatta considerando interessi passivi di anni diversi (RF118 col.1+ col. 2)
o si può verificare alternativamente• un’eccedenza di Interessi Passivi indeducibile (121 col.3 compilata)
oppure• un’eccedenza di ROL riportabile (RF120 col. 3 compilata)
61
15.000 IP deducibili (1.000 direttamente e 14.000 entro il limite del ROL) di cui: • 13.000 del corrente esercizio • 2.000 dell’esercizio precedente (var diminuzione a rigo RF55, cod. 13)
Interessi passivi 15.000=13.000+2.000di cui deducibili direttamente: 1.000Da verificare con ROL: 14.000 = 15.000 -1.000ROL: 18.000 → 14.000 IP deducibili, 4.000 ROL riportabile
IL QUADRO RF Interessi passivi: caso 1
13.000 1.0001.0002.000 14.000
60.000 14.0004.000
0
62
2.00013
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19.000 IP deducibili (1.000 direttamente e 18.000 entro il limite del ROL)L’eccedenza, pari a 37.000= 36.000+20.000-19.000 è indeducibile, ma riportabile Variazione + di 17.000 a rigo RF15, col. 1
Interessi passivi 56.000=36.000+20.000di cui deducibili direttamente: 1.000Da verificare con ROL: 55.000 = 56.000 -1.000ROL: 18.000 → 18.000 IP deducibili, 37.000 Int. passivi indeducibili
IL QUADRO RF Interessi passivi: caso 2
36.000 1.0001.00020.000 55.000
60.000 18.0000
37.000
63
17.000 17.000+ …
Imposte indeducibili o non pagate
64
RF16: imposte indeducibili o deducibili ma non pagate (art. 99 co. 1, TUIR) ad es. tassa di concessione governativa
Tra le imposte indeducibili sono comprese:• l’IRES, l’IRAP di competenza, compresa quindi la fiscalità differita, l’IMU, l’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni• le imposte fuori competenza (voce E.21) quali la fiscalità differita e le imposte sui redditi derivanti da accertamenti
RF55, codice 24: rigo nel quale vanno indicate le imposte anticipate (voce 22 b del conto economico) [Al contrario le differite RF17 riprese in aumento]
64
24
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L‘IMU relativa agli immobili strumentali è deducibile dal reddito diimpresa e dal reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni nellamisura del 20% (30% per il 2013).
10.000
Quadro RF (Variazioni in aumento)
Deducibilità parziale IMU
Quadro RF (Variazioni in diminuzione)
65
3.00038
10.000
Costi indeducibili auto e minusvalenze
66
RF18: rigo per indicare i costi indeducibili relativi alle autovetture (80% auto, 20% agenti, 30% auto uso promiscuo) es leasing, manutenzioni carburanti, assicurazioni , pedaggi [N.B. gli ammortamenti indeducibili vanno in RF22]RF20: Svalutazioni e minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite non deducibili• svalutazioni di partecipazioni non deducibili ex artt. 94 e 101,TUIR• minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite su crediti diverse da quelle deducibili ai sensi dell’art. 101 TUIRES: Minus da destinazione a finalità estraneeSopravvenienze da errori di competenza
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Ammortamenti e spese man. riparazione
Variazioni in aumento
RF19: Svalutazioni e minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite non deducibili• svalutazioni di partecipazioni non deducibili ex artt. 94 e 101,TUIR• minusvalenze patrimoniali, sopravvenienze passive e perdite su crediti diverse da quelle deducibili ai sensi dell’art. 101 TUIR
67
Deducibilità costi autovetture
68
(**)
Dal 2013 (periodo successivo a quello in corso al 20.7.2012) è ridotta la percentuale di deducibilità dei costi relativi alle autovetture utilizzate dalla società
Per le autovetture non si applica la disposizione di indeducibilità relativa al beni concessi in godimento ai soci (CIR AE 36/E/2012). La relativa comunicazione va effettuata soltanto il relazione alle auto concesse in uso ai soci non amministratori (Provv. AE 2.8.2012 e FAQ 17.1.2014)
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Falsi autocarri Provv. AE 6.12.2006
69
Sono deducibili come autocarri (imposte sui redditi) se:1. Immatricolati N1 (ovvero, veicoli progettati e costruiti
per il trasporto di merci, aventi massa complessiva apieno carico non superiore a 3,5 tonnellate)
2. Carrozzeria F0 (effe zero)3. Con 4 o più posti4. Rapporto di potenza superiore a 180 kW a tonnellata (di
portata effettiva)Pt (kW)
I = ------------------------- ≥ a 180Mc – T(t)
Tutte le condizioni devono essere rispettate affinché sia disconosciuto l’autocarro
80% Amm. autov.
6 - Quota eccedente 5% man. rip.
80% Costi autoAmm.to avviamento ind.le
Ammortamenti e spese man. riparazione
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
Ecc. 5% man. rip.
70
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Avviamento e marchi
71
MARCHI D’IMPRESAart. 103, co.1 TUIR
1/18 DEL COSTO5,56%
BREVETTIart. 103, co. 1, TUIR
50% del costo
AVVIAMENTOart. 103, co.1 TUIR
1/18 DEL COSTO5,56%
AR
100% 100%
75%
rapp no AR
Quota deducibile 1,3%
AR rapp
nel limite di 1,3%Ricavi rapp + col. 1
col.2 + col.3 + 75% AR
col.1 + col. 2+ altre spese
AR: spese alberghi e ristoranti non di rappr.AR rapp: spese alberghi e rist. di rappr.
Rapp: spese di rappresentanza (esclusi omaggi < 50 €)
Spese alberghi e ristoranti e spese di rappresentanza
72
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
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AR = 1.000
1.100 2.000
75
rapp no AR=2.000
1.300
AR: spese alberghi e ristoranti non di rappr.AR rapp: spese alberghi e rist. di rappr.
Rapp: spese di rappresentanza (esclusi omaggi < 50 €)
AR rapp = 100
nel limite di 1,3%Ricavi rapp + col. 1
col.1 + col. 2+ altre spese
Ricavi = € 100.000. Spese albergo e ristorante per € 1.100 di cui:• sostenute dalla società € 1.000• di rappresentanza € 100Ha inoltre sostenuto:• spese di rappresentanza (diverse da quelle di albergo e ristorante) per € 2.000;• gadget di valore unitario pari a € 5, omaggiati ai clienti, per complessivi € 2.500
3.100
100 x 75%
(75 + 2.000) max 1.300 1.300 + 750
col.2 + 75% AR
2.050
1.000 x 75%
Non va riportato a col. 3
73
Omaggi fino a € 50 deducibili senza le limitazioni. Art. 108, TUIR
Spese di rappresentanza
74
Le spese di rappresentanza sono deducibili
Nel periodo di imposta di
sostenimento
A condizione che siano rispettate le condizioni fissate
da un apposito DM
DM 19.11.2008
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Spese di rappresentanza
75
Spese di rappresentanza - Limiti di deducibilitàImporto - Ricavi e proventi gestionecaratteristica
Importo % sui ricavi
A Fino a 10 milioni di euro 1,3%
B Oltre 10 milioni e fino a 50 milioni di euro 0,5%
C Oltre 50 milioni di euro 0,1%
Per le spese di vitto e alloggio di rappresentanza prima si applica il 75% poi si confronta il risultato con l’1,3% (CIR AE n. 34/2009)
C/E
A1- Ricavi vendita merci + serviziA5 - Altri ricavi e proventi
Ricavi e proventi
Spese di rappresentanza
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RF25 col 1: accantonamenti di quiescenza non deducibili art. 105 TUIR
RF25 col.2: accantonamenti per rischi su creditiaccantonamento per svalutazione crediti eccedente la misura stabilita dall’art. 106 (0,50% dei crediti commerciali fino al 5% dei crediti iscritti in bilancio)Esclusi: crediti da cessione beni strumentali, crediti coperti da polizza, crediti v/enti stato regioni.., crediti per finanziamenti a controllate/collegate
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Dividendi esclusi e non incassati
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Dividendo
Variazione
In diminuzione In diminuzione
RF55, cod. 1 RF47
Nell’anno (successivo) in cui si incassa: Var. in aumento: 5% in RF31, cod.1
100% 95%
Di competenza
data delibera assemblea
(ma non incassato)
Di competenza
data delibera assemblea
(incassato)
Variazioni in diminuzione
Deduzione IRAP Forfetaria 10%
Analitica spese personale
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IRAP deduzione quota interessi e costo lavoro
Presenza diinteressi passivi > interessi attivi
Presenza di spese per il personale dip./assimilato
Deducibilità del 10% dell’IRAP versata
Deducibilità dell’IRAP versata riferita alla quota imponibile del costo del lavoro
Si considera l’IRAP versata nel 2013:• a titolo di saldo 2012;• acconto 2013 nel limite di IRAP dovuta 2013
La condizione va verificata per ciascun anno cui si riferisce il versamento•2012 per il saldo;•2013 per l’acconto
79
Deducibilità del 10% dell’IRAP versata
Per tale deduzione non è necessario distinguere i versamentiafferenti ciascun periodo (saldo, acconto, altri versamenti) inquanto la percentuale è forfettariamente fissata al 10%
Deducibilità dell’IRAP versata riferita al costo del lavoro
Per tale deduzione è necessario distinguere i versamentiafferenti ciascun periodo (saldo, acconto, altri versamenti) inquanto la percentuale è analiticamente determinata per ciascunperiodo cui quel versamento si riferisce
IRAP deduzione dal 2012
80
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1.1008.524
1233
IRAP deduzione personale + 10%
Variazioni in diminuzione
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IRAP deduzione personaleL’IRAP complessivamente ammessa in deduzione (deduzione analitica + deduzione forfetaria) nonpuò comunque eccedere l’imposta versata / dovuta.
CIR 8/E/2013
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Perdite su crediti
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Perdita su crediti (B.14) a Clienti
F.do svalutazione crediti a Clienti
Svalutazione crediti (B.10.d) a F.do svalutazione crediti (o Clienti)
F.do svalutazione crediti a ClientiPerdita su crediti
LE MODIFICHE ALLA DISCIPLINA DELLE PERDITE SU CREDITIBilancio e perdite su crediti
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ASPETTI CIVILISTICI (Art. 2426, punto 8, C.c. - OIC n. 15)
“I crediti devono essere iscritti al presunto valore di realizzazione”
Iscrizione al valorepresumibile direalizzazione
(Art. 2426, c. 1, pto 8, C.C.) accantonamento ad un
generico fondo rischi
crediti di sicura esigibilità
tutti i crediti
iscrizione al val. nominale
svalutazione specificacrediti di dubbia esigibilità
Bilancio e perdite su crediti
85
Disciplina delle «perdite su crediti», ex art. 101, co. 5, del TUIR
• Procedure concorsuali e accordi di ristrutturazione• Perdite su crediti di modesta entità• Prescrizione dei crediti• Crediti cancellati dal bilancio in applicazione dei
principi contabili (atti di natura realizzativa: cessioni, transazioni, rinunce)
• Perdite da valutazione• Sindacato dell’Amministrazione finanziaria
Disciplina fiscale perdite su crediti
86
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Art. 109, co. 4 - PRINCIPIO di DERIVAZIONE del REDDITO dal BILANCIO
Perdite relative a TUTTI i crediti iscritti in BilancioRilevanza fiscale dei componenti di reddito imputati a CE
Le spese e gli altri componenti negativi [di reddito] non sono ammessiin deduzione se e nella misura in cui non risultano imputati al Contoeconomico relativo all’esercizio di competenza.
PERDITE su CREDITI NON rilevate a CE
NON deducibili (anche se sussistono condizioni ex art. 101, co. 5)
PERDITE su CREDITI rilevate a CE Deducibili: se sussistono condizioni ex art. 101, co. 5
NON deducibili: se NON sussistono condizioni ex art. 101, co. 5
Disciplina fiscale perdite su crediti
87
Disciplina fiscale perdite su crediti
Art. 101, co. 5Indica i requisiti di naturaprobatoria al ricorreredei quali sono deducibili,senza limiti, gli oneriderivanti dalla mancataesigibilità dei crediti, o diparte di essi, divenutadefinitiva
Art. 106, co. 1 e 2Stabilisce una misuraforfettaria di deducibilitàdegli oneri derivanti dallainesigibilità dei creditiche, se pur probabile, sipresenta ancora comepotenziale
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Criteri di valutazione della inesigibilità dei crediti ai fini della determinazione del reddito
(imponibile) di impresa
[Art. 101, co. 5]
Deducibilità ANALITICA perché DEFINITIVA
[Art. 106, co. 1 e 2]
Deducibilità FORFETTARIA perché POTENZIALE
Disciplina fiscale perdite su crediti
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SVALUTAZIONE CREDITI art. 106, co. 1 e 2
Co. 1
Deducibilità accantonamento svalutazione crediti:
* In base a CRITERIO FORFETTARIO (in deroga art. 109, co. 1)* Nei limiti previsti dall’art. 106* Indipendentemente dal grado di esigibilità del credito
Co. 2
Utilizzo prioritario del fondo svalutazione per imputazione perdite sucrediti deducibili ex art. 101, co. 5, fino a esaurimento capienza fondo
Eccedenza della perdita perdita su crediti deduzione dal redditoimponibile
Disciplina fiscale perdite su crediti
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SVALUTAZIONE CREDITI art. 106, co. 1 e 2
Ambitosoggettivo
Società con obbligo di redigere il bilancio ex art. 2423 c.c.Soggetti Irpef che producono reddito di impresa (cfr. art. 56,TUIR, CM 73/94, par. 3.2)
Ambitooggettivo
Crediti derivanti dalla cessione di beni e prestazione di serviziche danno luogo a ricavi ai sensi dell’art. 85, TUIR
Svalutazione
Ammessa fiscalmentesecondo un criterioforfettario riferitoall’insieme dei creditiiscritti in bilancio
• Limite 0,50% del valorenominale o di acquisizione deicrediti
• Limite del 5% del valorenominale o di acquisizione deicrediti risultanti in bilancio afine esercizio
Disciplina fiscale perdite su crediti
91
1. “L’anno di competenza per operare la deduzione devecoincidere con quello in cui si acquista certezza che il creditonon può più essere soddisfatto, perché in quel momento simaterializzano gli elementi certi e precisi della suairrecuperabilità” (cfr. Cass. 29.10.2010, n. 22135)
2. “Le perdite su crediti devono essere integralmente dedottenell’esercizio di competenza, intendendosi per tale quello incui si manifestano per la prima volta gli elementi certi eprecisi della irrecuperabilità del credito” (cfr. Cass.21.4.2011, n. 9218)
Disciplina fiscale perdite su crediti
COMPETENZA ART. 109,TUIR
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1° periodo:Perdite deducibili ex lege(o automaticamente)
Debitore assoggettato a procedure concorsuali
Accordo di ristrutturazione dei debiti omologato
Crediti risultanti da ELEMENTI CERTI E PRECISI
3° periodo:Automatica esistenza diELEMENTI CERTI E PRECISI
Crediti di modesta entità scaduti da sei mesi (DL 83/2012)
Crediti prescritti (DL 83/2012)
Crediti cancellati dal bilancio in base principi contabili (L.147/2013)
Perdite su crediti(diverse dalle precedenti) Deducibili condizionatamente
Perdite su crediti: Art. 101, co. 5
2°periodo
93
CREDITI di MODESTA ENTITA’ (novella D.L. 83/2012, applicabile a decorrere dal p.i. in corso al12.08.2012: 2012, per i soggetti “solari”; C.A.E. 26/2013)
Rilevazione in bilancio (e imputazione a CE) della perdita relativa a crediti
modesta entità
5.000 euro per imprese di più rilevanti dimensioni (volume d’affari o ricavinon inferiore a 100 milioni di euro)
2.500 euro per altre imprese (la stragrande maggioranza)
Calcolo del limite quantitativo
• valore nominale del credito• corrispettivo riconosciuto in sede di acquisto del credito• valore “residuo” del credito se parzialmente incassato• valore del credito lordo dell’Iva, al netto di interessi• nel caso di crediti coperti da garanzia assicurativa, valore limitatoalla quota non assicurata
scaduti da almeno sei mesiScadenza di pagamento:
l’effettiva scadenza, qualora il contratto preveda una precisa datadi pagamento;
la data di messa in mora o di revoca del credito, in caso di rapporticontinuativi
Automatica esistenzaElementi Certi e precisi
94
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95
Il termine di sei mesi rappresenta il momento a partire dal quale la perditapuò essere fiscalmente dedotta (cfr. C.A.E. 29/2013 e Circ. Assonime 15/2013),
Imputazione della perdita a CE in un esercizio successivo deduzione fiscalenel periodo di imputazione
Imputazione della perdita a CE in un esercizio precedente deduzione fiscalenel periodo di maturazione del semestreIl contribuente è sollevatodalla dimostrazione dellainevitabilità della perditasotto il profilo(Assonime 15/2013)
• dell’esito negativo dell’azione esecutivaintrapresa
• della antieconomicità dell’azione (e, quindi, dellaconvenienza ad «abbandonare» il credito)
Automatica esistenzaElementi Certi e precisi
96
Modesta entità del credito in presenza di più posizioni creditizieverso il medesimo soggetto:
obbligazioni riconducibili a • rapporti giuridici autonomi
verifica limite quantitativo in relazione al singolo credito
• rapporto giuridico unitario verifica limite quantitativo in relazione al saldocomplessivo dei debiti scaduti
Automatica esistenzaElementi Certi e precisi
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Ambito soggettivo • Soggetti IAS/IFRS• Soggetti che utilizzano i principi contabili
nazionali (cfr. modifica art. 101, co. 5, ex art. 1,co. 160, L. 147/2013)
Ambito oggettivoDeducibilità automatica in caso di cancellazionedel credito dal bilancio operata in dipendenza dieventi estintivi
Novità Legge 147/2013 Crediti cancellati dal bilancio
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PERDITE SU CREDITI art. 101, co. 5AUTOMATICA esistenza di ELEMENTI CERTI e PRECISI
Crediti cancellati dal bilancio in base ai principi contabilirealizzo alternativo
Atti di natura realizzativa eventi i cui effetti giuridici producono oestinzione del credito
1.Cessione del credito pro soluto (a titolo definitivo e senza azione di regresso) A seguito della novella recata dalla L. 147/2013, le perdite derivanti dalla cessione
pro-soluto, sono automaticamente deducibili, senza la necessità di dimostrare lasussistenza dei requisiti di certezza e precisione (a partire dell’esercizio in corso al31.12.2013 2013)
Prima della modifica normativa, la C.A.E. 26/2013, Par. 3.2, aveva ritenuto“verificati”, per i “soggetti OIC”, i requisiti di deducibilità quando, alternativamente,• il credito era ceduto a banche o altri intermediari finanziari vigilati
- residenti in Italia o in Paesi che consentano un adeguato scambio diinformazioni;- che risultino indipendenti rispetto al soggetto cedente ed al soggetto ceduto;
• il creditore avesse intrapreso un tentativo di recupero del credito e la perdita fossedi ammontare minore o uguale alle spese necessarie per il recupero del credito,
La deducibilità automatica non si estende- ai crediti ceduti pro solvendo,- alle cessioni formalmente pro soluto, ma con possibilità di azione di regresso.
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2.Transazione con il debitore A seguito della novella recata dalla L. 147/2013, le perdite derivanti dalla transazione
con riduzione definitiva del debito, sono automaticamente deducibili, senza lanecessità di dimostrare la sussistenza dei requisiti di certezza e precisione.
Prima della modifica normativa, la C.A.E. 26/2013, Par. 3.2, aveva ritenuto“verificati”, nel caso di transazioni che comportano la riduzione definitiva del debitoe degli interessi originariamente stabiliti, i requisiti di deducibilità, quando il creditore e il debitore non sono parte dello stesso gruppo; la difficoltà finanziaria del debitore risulta comprovata (ad es. dalla istanza di
ristrutturazione del debitore oppure dalla presenza di debiti insoluti anche versoterzi).
Transazioni originate da liti sulla fornitura: “il relativo onere non costituisce una perdita sucrediti ma una sopravvenienza passiva” (C.A.E. 26/2013; Videoconferenza A.E. del23.09.2010)
PERDITE SU CREDITI art. 101, co. 5AUTOMATICA esistenza di ELEMENTI CERTI e PRECISI
Crediti cancellati dal bilancio in base ai principi contabilI
3.Rinuncia al credito
A seguito della novella recata dalla L. 147/2013, le perdite derivanti da unatto formale di remissione o rinuncia al credito, diventano“automaticamente” deducibili
Prima della modifica normativa (ma l’indicazione è valida anche dopo) laC.A.E. 26/2013, § 3.2, aveva condizionato la deducibilità ai casi in cui l’attodi remissione risultasse “inerente” all’attività di impresa (e dunque non siconfigurasse una liberalità); per cui si doveva dimostrare la inconsistenza patrimoniale del debitore; la inopportunità di azioni esecutive
100
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PERDITE SU CREDITI art. 101, co. 5DEDUCIBILI CONDIZIONATAMENTE
DA VALUTAZIONE
Per inesigibilità determinata internamente tramite processo di stima
Inesigibilità Definitività della perdita: quando si esclude la (ragionevole)possibilità di realizzare (anche in futuro) il credito.
E’ un processo di stima desumibile ad es., da• situazione oggettiva di insolvenza non temporanea;• decreto che accerta la fuga, latitanza o irreperibilità del debitore;• persistente assenza del debitore, ex art. 49 Cod. Civ.;• documenti attestanti l’esito negativo di azioni esecutive attivate
dal creditore (es. verbali pignoramento negativo), purché la loroinfruttuosità risulti da una valutazione complessiva dellasituazione economica e patrimoniale del debitore;
• lettere da parte dei legali incaricati dalla riscossione del credito;• relazioni negative rilasciate da Società o Agenzie specializzate nel
recupero crediti.
101
102
Esempi
Alfa ha un credito di modesto importo (€ 2.000) scaduto il 10.6.2013, pertanto alla data del 31.12.2013 sono già decorsi 6 mesi.In sede di chiusura di bilancio non è rilevata alcuna perdita in quanto il credito è ritenuto esigibile.In UNICO 2014 non è possibile dedurre alcuna somma perché la Perdita non è stata imputata a C/E
Beta ha imputato a C/E una perdita in relazione un credito di modesto importo scaduto il 10.7.2013; pertanto alla data del 31.12.2013 non sono decorsi 6 mesi.La perdita non viene fiscalmente dedotta per mancanza del decorso dei 6 mesi.La stessa potrà considerarsi deducibile nel 2014, anno nel quale maturano i 6 mesi.Variazione in aumento nel 2013, in diminuzione nel 2014
Gamma ha un credito di modesto importo (€ 2.000) scaduto il 10.6.2013, pertanto alla data del 31.12.2013 sono già decorsi 6 mesi.In sede di chiusura di bilancio il credito è interamente svalutato mediante imputazione alla voce B.10.d in quanto l’insolvenza non è ritenuta definitiva.In UNICO 2014 è possibile dedurre la svalutazione in quanto fiscalmente è qualificata come perdita.
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103
225225
45.000
3.5003.500
41.500
31.12.2009 31.12.2010
Crediti commerciali 45.000 33.000
Perdite su crediti 0 v/Verdi - 4.200
F.do sval. Crediti civilistico 3.500
F.do sval. Crediti fiscale 225
Svalutazione civilistica v/Rossi - 3.500
Svalutazione fiscale dedotta 225 165
2254.200
165165
33.000
3.5004.200
03.500
29.500
Nel 2013: • rilevata perdita su crediti di 4.200 nei confronti di Verdi per 2 crediti di modesta
entità(2.200 e 2.000)- deducibile utilizzando il f.do sval. fiscale e in parte come perdita;• tale perdita è iscritta a C/E interamente in quanto in bilancio non è possibile utilizzare il
f.do analitico per i crediti v/Rossi
Pro
spet
tocr
edit
i-
RS
Prospetto capitale e riserve
104
Destinazione
Risultato 2013
passate a capitale
da trasformazione dasoc persone
Es ris. sovrapprezzo
prodotti dal 2008imponibile 49,72% PF prodotti fino al 2007
imponibile al 40% PF
Dati al 1.1.2013
Dati al 31.12.13
Da quest’anno il prospetto è collocato nel quadro RS, anziché RF
Rigo RS 135 è un “di cui” di quanto riportato a rigo RS134 Vanno indicate le riserve già incluse a rigo RS134 formate con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31.12.2007
Sottoscrittoanche se non versato
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Prospetto capitale e riserve
105
Destinazione
Risultato 2013
20.000
28.000
26.00019.000
20.000
23.000
10.00023.00019.000
5.000
15.000
7.000
Utile 2012, pari a € 7.000, è stato accantonato a riserva statutaria;Riserve di capitale, pari a € 28.000, sono state interamente rimborsate ai soci; tuttavia per effetto della presunzione ex art. 47, TUIR, sono riclassificate per €23.000 quali riserve di utili 23.000 = 33.000 (26.000+7.000) – 10.000 RL che non concorre nella presunzionePertanto, ancorché distribuite Riserve di capitale, per € 23.000 sono considerate fiscalmente riserve di utili e per € 5.000 di capitale
Di cui Riserva Legale10.000
ACE
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ACE – società di capitali
Rendimento nozionale per il 2013 (deduzione ACE)
Incremento capitale proprio rispetto a quello al
31.12.2010 3 %
Incrementi del 2011-2012 e 2013
Incremento cap. proprio rispetto a quello al
31.12.2010
Decrementi del 2011-2012 e 2013
• conferimenti in denaro (anche per ripianamento perdite• rinuncia crediti • utili accantonati a riserva (NO se a riserva indivisibile)
• distribuzione riserve di utili• distribuzione riserve di capitale o del cap. sociale
NO RIDUZIONE• riduzione del PN per perdite• distribuzione di utili
107
ACE – società di capitali
DECREMENTO DEL CAPITALE PROPRIO RILEVANZA AI FINI ACE
Riduzione di patrimonio netto conattribuzione, a qualsiasi titolo, aisoci / partecipanti
Dall’inizio dell’esercizio in cui si èverificata
INCREMENTO DEL CAPITALE PROPRIO RILEVANZA AI FINI ACE
Conferimento in denaro Dalla data di versamentoRinuncia ai crediti Dalla data dell’atto di rinunciaCompensazione dei crediti in sededi sottoscrizione dell’aumento dicapitale sociale
Dalla data in cui ha effetto lacompensazione
Accantonamento di utili
Dall’inizio dell’esercizio in cui lerelative riserve si sono formate, ossiadall’inizio dell’esercizio nel corso delquale è adottata la delibera didestinazione dell’utile
108
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ACE – società di capitali
.
Conferimento in danaro: il ragguaglio (versamento / rinuncia /compensazione) va effettuato tra la data del conferimento e lachiusura dell’esercizio e la durata complessiva dell’eserciziostesso.
Nell’esercizio successivo a quello in cui è intervenuto, ilversamento / rinuncia / compensazione rileva per l’interoammontare.Quindi un conferimento in denaro effettuato nel 2011: per l’ACE 2011 è stato ragguagliato alla data di effettuazione; per l’ACE 2012 e 2013 assume rilevanza per l’intero importo.
109
ACE – società di capitali
La base imponibile ACE è: 55.616
Si ipotizzi che il PN sia al 31.12.2013 pari a 95.120
110
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2.6681.000
60.616 55.000
95.120
55.616
55.616 1.668
Supponiamo che l’ACE sia interamente sfruttabile perché trovacapienza nel reddito e che, dunque, non vi sia riporto a nuovo
Soggetto in trasparenza o consolidato fiscale
zero
ACE – Rigo RS113
111
2.66812.668 10.000
2.750
Come si vede il reddito dichiarato è capiente e, quindi, l’ACE è utilizzata per intero
112
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500500 0
0
In questo caso, invece, il reddito dichiarato NON è capiente, quindi, l’ACE NON la si utilizza per intero
…dunque113
2.6681.000 2.168
Reddito: 500Rendimenti: 2.668 Riporto 2.168
60.616 55.000
101.500
55.616
55.616 1.668
ACE – Mod. UNICO SC 2014È il PN teorico
114
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ACE – società di capitaliLa variazione in aumento (incrementi – decrementi) del capitale proprio non può essere superiore al PN risultante dal relativo bilancio.Nelle istruzioni al mod. UNICO 2014 SC è precisato che“L’importo del patrimonio netto include l’utile o la perditadell’esercizio ... Si ritiene che, per esigenze di semplificazione, ilcontribuente debba includere nel patrimonio netto l’utile o la perditadell’esercizio determinati ipotizzando un carico fiscale teorico chenon tenga conto dell’effetto dell’agevolazione ACE”.
Limite del patrimonio netto contabile
(incluso utile)
L’utile va preso senza considerare
l’agevolazione ACE.Dunque, maggior IRES,
minor PN
115
ACE – società di capitali
Stato patrimoniale 31.12.2013
Cap. sociale 50.000
Riserva legale 10.000
Utile 2013 10.234
Utile ante imposte 12.000VAR+ e VAR - +8.000Reddito impresa 20.000IRES effettiva su 17.332 4.766IRAP 5.000Utile 2013 10.234ACE 2.668Reddito imponibile 17.332
Riserva straord. 32.000
Utile ante imposte 12.000VAR+ e VAR - +8.000Reddito impresa 20.000IRES teorica su 20.000 5.500IRAP 5.000Utile 2013 teorico 9.500ACE non considerataReddito teorico 20.000
Totale P.N. 102.234
Utile 2013 teorico 9.500
Totale PN teorico 101.500
Il patrimonio netto da indicare a rigo RS113, col. 5
116
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Secondo il DM 14.3.2012, in caso di periodo d’imposta diverso da 12 mesi,l’incremento di capitale proprio va ragguagliato.Il caso più frequente è quello della SOCIETÀ NEOCOSTITUITA.ATTENZIONE: il ragguaglio va effettuato prima della compilazione di col. 6.Le col. 1 e 2 vanno quindi compilate effettuando il solo ragguaglio previsto per iconferimenti in denaro.Successivamente la col. 4 «Differenza», previa verifica del limite del PN vamoltiplicato per
X 5
Z
Minore tra X-Y e Z
ACE – Mod. UNICO SC 2014
X-Y
numero gg conferimentonumero gg periodo d’imposta
Y
numero gg periodo imposta365 gg
V
V
117
ESEMPIO: SRL costituita in data 1.7.2013 con conferimento in denaro ditutto il Capitale Sociale pari a € 10.000Periodo d’imposta gg 184Patrimonio netto fine 2013: € 8.000 [10.000 – 2.000 (perdita)]Ragguaglio conferimenti gg 184 (10.000 x 184/184 gg = 10.000)
10.000
54.0338.000
ACE – Mod. UNICO SC 2014
10.000
121
Compilazione corretta
5.041
55.0418.000
5.041
151
Compilazione non corretta
Tali importi non vanno ragguagliati per effetto della durata del periodo d’imposta, ma solo per via del conferimento a giorni
118
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Società di comodo e in perdita sistematica
119
PERDITA SISTEMATICATEST DI OPERATIVITÀ
VERIFICA che RICAVI PRESUNTI > RICAVI EFFETTIVI
VERIFICA SE NEL TRIENNIO PRECEDENTE PERDITA FISCALE
• Dichiarazione di un reddito almeno pari al minimo• Dichiarazione VAP IRAP minimo• Credito IVA utilizzabile solo IVA da IVA• Limitazione utilizzo perdite fiscali
DAL 2012
Qualora non sia superato uno solo dei 2 testCONSEGUENZE
Società di comodo
120
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2010 2011 20132012
Triennio di osservazione per anno 2013
Effetto nel periodo d’imposta successivo al
triennio
2011 2012 2013
PERDITA SISTEMATICA
TEST DI OPERATIVITÀ VERIFICA SE RICAVI PRESUNTI > RICAVI EFFETTIVI
VERIFICA SE NEL TRIENNIO PRECEDENTE PERDITA
Per determinare i RICAVI PRESUNTI va effettuata la media di ciascun
aggregato patrimoniale considerando L’ANNO INTERESSATO E I DUE
PRECEDENTI
Società di comodo
121
Assunto in questa
dichiarazione
Caselle per indicare le cause di esclusione/disapplicazione
Società di comodo
Area in cui è calcolato il reddito minimo
Si compila in caso di:• perdita sistematica (cod.
1 a casella 3) • non superamento del test
sui ricavi
Area in cui si effettua il test di operatività sui ricavi
La verifica sulla perdita sistematica va fatta «fuori dal modello». Se situazione di perdita sistematica si indica il codice «1» a casella 3
122
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2010 2011 2012 2013Perdita Perdita Perdita → Di comodo
Reddito(inferiore al minimo) Perdita Perdita → Di comodo
Perdita Reddito(inferiore al minimo) Perdita → Di comodo
Perdita Perdita Reddito(inferiore al minimo) → Di comodo
PerditaReddito
(anche inferiore al minimo)
Reddito(anche inferiore al
minimo)→ Non di comodo
Reddito(anche inferiore al
minimo)Perdita
Reddito(anche inferiore al
minimo)→ Non di comodo
Reddito(anche inferiore al
minimo)
Reddito(anche inferiore al
minimo)Perdita → Non di comodo
Società in perdita sistematica
123
Provvedimento Agenzia Entrate 11.6.2012
1) Nuove esimenti persocietà di comodo inperdita sistemica
2) Implementazione eaffinamento vecchie causedi disapplicazione societàdi comodo (DM 14.2.2008)per insufficienza ricavi
Circolare Agenzia n. 23/2012
a) Le cause di esclusioneagiscono solo sull’anno incui si è di comodo (ossia2013)
b) Le cause di disapplicazioneper la perdita sistematicaagiscono solo sul trienniodi monitoraggio
Società in perdita sistematica
124
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Solo TEST SUI RICAVIVa fatto PERDITA
SISTEMATICA
Rapporti Esclusione - Disapplicazione
stabilite dall’ART. 30,
LEGGE 724/94
Cause di disapplicazione
SOCIETÀ DI COMODO
cause di disapplicazione
SOCIETÀ IN PERDITA SISTEMATICA
stabilite dal PROVV. AG.ENTRATE
14.2.2008
stabilite dal PROVV. AG.ENTRATE
11.6.2012
SOCIETÀ DI COMODOPERDITA SISTEMATICA
solo PERDITA SISTEMATICA
va fatto TEST SUI RICAVI
EFFETTO DISAPPLICAZIONE
Cause di esclusione SOCIETÀ DI COMODO
127
CIR 23/E/2012: Le cause di disapplicazione operano con riguardo ai periodi compresi nel triennio in perdita.
2009 2010 2011 2012 2013 2014
perdita perdita perdita
Disapplicazione NoSocietà
di comodo
perdita perdita
SISocietà
di comodo
Perdita sistematica: disapplicazione
NoSocietà
di comodo
128
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Società costituita nel 2013Causa di esclusione primo anno di attività. Compila casella 1 rigo RS116/RS11 codice «2»
2010 2011 2012 2013 2014
Società neocostituite
Società costituita nel 2012-2011
2
Società costituita nel 2010
Non è esclusa anche dal test operatività
12
129
Società congrua e coerente nel 2013Causa di esclusione. Compila casella 1 rigo RS116 codice «11»
2010 2011 2012 2013 2014
Società congrue e coerenti agli Sds
11
Società congrua e coerente nel 2012 o 2011 o 2010 Non è esclusa anche dal test operatività
11
Società congrua e coerenteÈ necessaria la congruità (al ricavo puntuale) anche per adeguamento.È necessaria la coerenza per tutti gli indicatori
130
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Assunto in questa
dichiarazione
Previste dalla normaART. 30, L. 724/94
Codici da 1 a 12. I casi più frequenti sono:2 – primo periodo d’imposta7 – società con dipendenti >= 109 – macrocl. A del CE > totale Attivo SP11– congrue e coerenti agli SDS
Casella 1
131
Provvedimento 14.2.2008
Esclusione totale
Esclusione parziale
Non compilo il prospetto
Lo compilo escludendo i
beni «graziati»
Codici da 2 a 7 + 8 e 9 (in UNICO 2012 cod. da 20 a 99) I casi più frequenti sono:2 – società sottoposte a procedure concorsuali4 – immobili in locazione a Enti pubbl. canone vincolato5 – partecip. in società non di comodo o escluse6 – interpello positivo anni precedenti99 – liquidazione + IMPEGNO CHIUSURA in anni precedenti
Casella 2
132
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Cod. 1: se in perdita sistematica realizzo del 2 su 3 (triennio 2009-11)
Cod. da 2 a 12 – disapplicazione da provvedimento 11.6.2012
Assunto in questa dichiarazione
Casella 3
Cod. 99 - IMPEGNO in dichiarazione precedente
133
Società in perdita sistematica per il 2010-2012 che non fruisce di alcuna causa di esclusione/disapplicazione
• Compila colonna 4 e 5• Non compila col. 1-3
Esempio 1
1
• Dichiara il reddito minimo• Se soggetto IRES paga maggiorazione 10,5%
134
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Società in perdita sistematica per il 2010-2012 Nel 2013 i Ricavi (classe A CE > attivo SP)
In presenza di una causa di esclusione da NORMA nel 2013 Disapplica entrambe le discipline (CIR 23/E par. 1.1)
Esempio 2
9
NON COMPILA IL RESTO DEL PROSPETTO
• Dichiara il reddito analiticam. determinato• Non compila la restante parte del prospetto
135
Società in perdita sistematica per il 2010-2012 Nel 2011 MOL positivo
In presenza di una causa di disapplicazione (nel triennio 2010-2012) ex Provv. AE 11.6.12 Disapplica la disciplina perdite sistem. Verifica l’operatività da ricavi
Esempio 3
7
COMPILA IL RESTO DEL PROSPETTO
Per il test di operatività sui ricavi
• Indica il codice 7 nella colonna 3• Compila il resto del prospetto
136
www.ceforitalia.it 68 SEAC Cefor - Trento
Perdita sistematica e plusvalenze rateizzate
Rateizzazione plusvalenza (ad es. in 5 quote)Per l’applicazione della disciplina delle società in perditasistematica il risultato (utile/perdita) va determinato non tenendoconto della rateizzazione della plusvalenza.Qualora, utilizzando tale modalità, il contribuente non risulta inperdita sistematica va indicata una causa di disapplicazione con ilcodice «9»
137
RIS AG.E. 68/E/2013
9
Società di comodo e plusvalenzePer la determinazione del reddito minimo, tra le agevolazioni si puòtenere conto anche delle plusvalenze rateizzate ex art. 86, TUIR.Tale scelta ha però effetti anche nei periodi successivi ove occorreportare in aumento del reddito minimo le quote rinviate.
138
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Società di comodo e plusvalenzeESEMPIOLa società nel 2013 ha realizzato una plusvalenza pari a 1.000 chedecide di rateizzare in 5 quote.
10.0006.000
30.000
5.060 4.000
5.0001.000
15.000
1.923
800 8001.123
139
4/5 PLUS RATEIZZATA
UNICO 2014 - Quadro RS
Società di comodo e plusvalenze ESEMPIONel 2014, ai fini delle determinazione del reddito minimo, la societàdeve portare in aumento 1/5 della plusvalenza realizzata nel 2013.
12.0005.000
20.000
3.540 3.000
3.0001.500
9.000
1.196
200 - 2001.396
UNICO 2015 - Quadro RS
140
1/5 PLUS RATEIZZATA IN PRECEDENZA
0
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27,5%
10,5%
…. Ripropone sostanzialmente RN
141
12.000 1.000
11.000
2.000
1.155
3.5001.5002.000
L’importo relativo agli interessi passivi indeducibili pregressi che trova capienza negliinteressi attivi di cui a colonna 3, può essere dedotto nel periodo considerandol’ammontare nel rigo RQ62, colonna 1, al lordo di quanto indicato a rigo RF15, col. 1
12.000 -500 +500
5.000x30%
142
1.155 1.155
1.500
(RQ66-RQ63, col.2)+ RF15. col. 1(2.000 – 1.500) + 500
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Perdite società di capitali
143
Quadro RS sezione dedicata al riporto, nei periodi d’impostasuccessivi, delle perdite non compensate …È stata modificata a partire da UNICO 2012 SC per tener conto delnuovo regime delle perdite
100%
80%
Perdite società di capitali
144
www.ceforitalia.it 72 SEAC Cefor - Trento
A rigo RN4 sono indicate entrambe le categorie di perdite
80% 100%
Perdite società di capitali- Quadro RN
In presenza di perdite di entrambe le categorie, fermo restando che è liberala scelta di utilizzo, il limite dell’80% va computato sul reddito imponibileassunto al lordo delle perdite utilizzate in misura piena (CIR 25/E/2012,Quesito 5.8).
ATTENZIONE
145
La SRL Morfeo nel mod. UNICO 2013 aveva perdite non compensate: per€ 1.500, di cui 500 a utilizzo pieno e 1.000 a utilizzo limitatoNel 2013 produce un reddito di € 1.000.Il limite di utilizzo è pari a 80% x 1.000 = 800Nel modello UNICO 2014, redditi 2013 sono utilizzate
€ 800 di perdite a utilizzo limitato€ 200 di perdite a utilizzo pieno
Il reddito è azzeratoResiduano € 200 di perdite “limitate” ed € 300 “piene”
200
1.000
800
0
Perdite di entrambe le categorie
1.000
300
200
146
www.ceforitalia.it 73 SEAC Cefor - Trento
Nell’ambito del quadro IC sono indicate le voci rilevanti aifini IRAP del C/E
Modello IRAP
147
A.1 – A.5
B.6 – b.14+
B.9,B10.c,B10.d, B12 e B13
Derivazione C/E Si considerano le voci che concorrono alla base imponibile IRAP
Correlazione Vi sono componenti che concorrono per correlazione
Irrilevanza TUIR Non si effettuano variazioni fiscali II.DD. 147
Nella sezione Variazioni in aumento e in diminuzione sono riportate:• le rettifiche a voci rilevanti IRAP indicate nella sez. I• quei componenti classificati in voci non rilevanti tassabili o deducibili
Modello IRAP
Plusvalenze straord. altri beni,Contributi, Indennità chilometriche,
Magg. valori rivalutazione, Amm.to terreni
Minusvalenze straord. altri beni, Amm. beni affitto azienda (B.13)
Plusvalenze straord. imm. patrimonio
Minusval.ze straord. imm. patrimonio
Compensi co.co.pro. e amministr.
148
www.ceforitalia.it 74 SEAC Cefor - Trento
Gli errori contabili
151
Gli errori contabili
La Circolare n. 31/E del 2013 prevede due ipotesi:a)il componente negativo non è stato imputato nelcorretto esercizio di competenza e, in un periodod’imposta successivo, viene contabilizzato uncomponente negativo per evidenziare l’errore;b)il componente positivo non è stato imputato nelcorretto esercizio di competenza e, in un periodod’imposta successivo, viene contabilizzato uncomponente positivo per evidenziare l’errore.
152
www.ceforitalia.it 76 SEAC Cefor - Trento
Gli errori contabiliNell’ipotesi a), occorre operare, nella dichiarazioneriferita al periodo d’imposta in cui si registra lacorrezione dell’errore, una variazione in aumento persterilizzare il componente transitato al C.E. (setransitato a P.N. non si fa nulla).
37 1.000Quadro RF
153
Gli errori contabili
Nell’ipotesi b), previa tassazione del componente nelcorretto periodo d’imposta, è possibile operare, nelladichiarazione riferita al periodo d’imposta in cui siregistra la correzione dell’errore, una variazione indiminuzione per sterilizzare il componente transitato alCE
Quadro RF
35 1.000
154
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Gli errori contabili
Recupero del componente negativo noncontabilizzato nel corretto esercizio dicompetenza. Due ipotesi:a) l’annualità oggetto di errore è ancoraemendabile (art. 2, comma 8-bis, DPR n. 322/98)b) l’annualità oggetto di errore non è piùemendabile.
155
Gli errori contabili
Nell’ipotesi a), occorre presentare una dichiarazioneintegrativa a favore per correggere l’annualità in cui v’èstata l’omessa imputazione, indicando tra le variazioni indiminuzione il componente omesso.
36 1.000
UNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RF
156
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Gli errori contabili
Nell’ipotesi b), occorre riliquidare autonomamente ladichiarazione relativa all’annualità dell’omessaimputazione e, nell’ordine, le annualità successive, finoall’annualità emendabile per la quale va presentataapposita dichiarazione integrativa a favore, in cuiconfluiscono le risultanze delle precedenti riliquidazioni(la dichiarazione relativa all’anno della correzionecontabile tiene conto di tale rideterminazione).
157
Gli errori contabili
La riliquidazione delle annualità precedenti a quella oggetto delladichiarazione integrativa a favore è esposta nel nuovo prospettodel quadro RS.
158
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Gli errori contabili
ESEMPIODopo la presentazione del modello UNICO SC 2014 vienerilevata l’omessa imputazione di un costo, pari a 500, dicompetenza del 2011. Il periodo d’imposta 2011 avevaevidenziato:•un utile di esercizio, pari a 3.000;•nessuna variazione nel quadro RF;•acconti versati, pari a 200.•IRES versata a saldo per 625.Il periodo d’imposta 2012 aveva evidenziato un‘imposta acredito pari a 100.
159
Gli errori contabili
ESEMPIO1)La società riprende a tassazione il componente negativo rilevatonel C.E. del periodo d’imposta 2014;
37 500
UNICO SC 2015 - Quadro RF
160
www.ceforitalia.it 80 SEAC Cefor - Trento
Gli errori contabili
ESEMPIO2)La società riliquida la dichiarazione del periodod’imposta 2011 imputando tale componente negativo.La maggiore IRES versata a saldo nel 2012, pari a 137,costituisce una eccedenza di versamento a saldoriportabile nei periodi d’imposta successivi al 2011.
161
Gli errori contabili
UNICO SC 2012 - Quadro RF (dichiarazione integrativa a favore ipotetica)
2.500
2.500
2.500
2.500
ESEMPIO
162
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Gli errori contabiliESEMPIO UNICO SC 2012 - Quadro RN
UNICO SC 2012 - Quadro RX
2.500
2.500 2.500
2.500 688
688688
488
200 200
137 137
688
163
Gli errori contabiliUNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RS
164
ESEMPIO
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Gli errori contabiliUNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RS
165
ESEMPIO
Gli errori contabiliESEMPIO
UNICO SC 2013 - Quadro RN (dichiarazione integrativa a favore ipotetica)
237 237
UNICO SC 2013 - Quadro RX
137
237
166
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Gli errori contabiliUNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RS
La casella vabarrata solo seanche nel 2012sono staticommessierrori contabili.
UNICO SC 2014 (integrativa a favore) - Quadro RN
237
167
ESEMPIO
Gli errori contabili
Tassazione del componente positivo omesso:presentazione della dichiarazione integrativa a sfavore relativa alperiodo d’imposta in cui il componente è stato omesso;
UNICO SC 2014 (integrativa a sfavore) - Quadro RF38 1.000
168
se l’annualità in cui il componente positivo è stato omesso produce effettianche per le annualità successive, vanno presentate tante dichiarazioniintegrative a sfavore, in cui si producono gli effetti dell’imputazione delcomponente positivo, quante sono le annualità precedenti a quella ancoraaperta.
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