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1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO SEDUTA DEL SENATO ACCADEMICO del giorno 12 MARZO 2007 ore 15,00 PROMEMORIA a cura del SUPPORTO AGLI ORGANI COLLEGIALI – Senato Accademico

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO

SEDUTA DEL SENATO ACCADEMICO

del giorno 12 MARZO 2007 ore 15,00

PROMEMORIA

a cura del SUPPORTO AGLI ORGANI COLLEGIALI – Senato Accademico

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ELENCO DEI COMPONENTI:

RETTORE-PRESIDENTE Prof. Ezio PELIZZETTI

Presidi Di Facolta':

Facoltà di Agraria Facoltà di Economia Facoltà di Farmacia Facoltà di Giurisprudenza Facoltà di Lettere e Filosofia Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Medicina Veterinaria Facoltà di Psicologia Facoltà di Scienze della Formazione Facoltà di Scienze M.F.N. Facoltà di Scienze Politiche

Prof. Bruno GIAU Prof. Sergio BORTOLANI Prof. Carlo BICCHI Prof. Sergio VINCIGUERRA Prof. Lorenzo MASSOBRIO Prof. Paolo BERTINETTI Prof. Giorgio PALESTRO Prof. Bartolomeo BIOLATTI Prof. Gian Piero QUAGLINO Prof. Anna Maria POGGI Prof. Alberto CONTE Prof. Franco GARELLI

Rappresentanti del Personale docente appartenenti alle 15 aree scientifico disciplinari: Scienze Matematiche ed Informatiche Scienze Fisiche Scienze Chimiche Scienze Agrarie Scienze della terra Scienze Biologiche Scienze Mediche Sperimentali Scienze Antichità Filologico Letterarie e Storico Artistiche Scienze Storiche e Filosofiche Scienze Pedagogiche e Psicologiche Scienze Giuridiche Scienze Economiche e Statistiche Scienze Politiche e Sociologiche Scienze Farmaceutiche Scienze Veterinarie Scienze Mediche Cliniche

Prof. Franco SIROVICH Prof. Mauro ANSELMINO Prof. Salvatore COLUCCIA Prof. Vittorino NOVELLO Prof. Giovanni FERRARIS Prof. Gianfranco GILARDI Prof.ssa Amalia BOSIA Prof. Tullio TELMON Prof. Vincenzo FERRONE Prof. Piero AMERIO Prof. Mario DOGLIANI Prof. Piercarlo FRIGERO Prof. Lorenzo FISCHER Prof. Alberto GASCO Prof. Adalberto MERIGHI Prof. Ezio GHIGO

Rappresentanti degli Studenti: ____________________ Sig.na Irene SCARFONE Sig. Matteo DISPENZA Sig. Giovanni RIVA Sig. Massimiliano BRUNZIN Sig. Fabio CISARO’ Sig. Arianna PILLONI Sig. Alberto RE

Rappresentanti del personale Tecnico/amministrativo:

Dott. Francesco BORAZZO Dott. Francesco Paolo SELLITTI Sig. Quirino SGAMBATI Dott. Giorgio VIARENGO

Partecipano all'adunanza: Pro-Rettore Prof. Sergio RODA

Direttore Amministrativo Ing. Giovanni FERRERO

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Il Senato Accademico è stato convocato con lettera Prot. 7690 dell’08/03/2007 con il seguente

ORDINE DEL GIORNO 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente. 2. Approvazione verbali. 3. Relazione del Presidente della Commissione Modifiche di Statuto, Prof. Sergio Vinciguerra.

A) Modifiche di Statuto – Titoli dal IV al IX : esito rilievi formulati dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

4. Provvedimenti riguardanti la programmazione e lo sviluppo dell’Ateneo – Relazione Presidente della Commissione Programmazione e Sviluppo, Prof. Vincenzo Ferrone.

5. Provvedimenti riguardanti la didattica - Relazione Presidente della Commissione Didattica,

Prof. Bruno Giau. A) Studenti. B) Corsi post lauream. C) Nulla osta. D) Varie.

6. Regolamento elezioni rappresentanti degli studenti negli organi universitari ed extra-

universitari. 7. Regolamento per la disciplina dei Corsi di perfezionamento e altri servizi didattici ed

integrativi e dei Corsi di Master. 8. Regolamento elezioni dei rappresentanti del personale tecnico – amministrativo per il

Comitato Pari Opportunità. 9. Provvedimenti riguardanti la ricerca scientifica.

A) Assegni e Dottorati di Ricerca. B) Agenzia della Ricerca. C) Varie.

10. Provvedimenti riguardanti l’organico - Relazione Presidente della Commissione Organico di

Ateneo, Prof. Mario Dogliani. A) Personale docente. B) Varie.

11. Accordi, convenzioni, centri e fondazioni. 12. Laurea honoris causa. 13. Varie ed eventuali.

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I. – COMUNICAZIONI DEL RETTORE – PRESIDENTE.

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II. – APPROVAZIONE VERBALI.

8/2007/II/provv.1 – Approvazione verbale della seduta del Senato Accademico del giorno 15 gennaio 2007.

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8/2007/II/provv.2 – Approvazione verbale della seduta del Senato Accademico del giorno 12 febbraio 2007.

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III. – RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE MODIFICHE DI STATUTO, PROF. SERGIO VINCIGUERRA.

A) MODIFICHE DI STATUTO - TITOLI DAL IV AL IX: ESITO DEI RILIEVI FORMULATI DAL MINISTERO DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA.

8/2007/III/provv.1 – Modifiche di Statuto - Titoli dal IV al IX : esito dei rilievi formulati dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Con nota protocollo n. 0029202 del 17 ottobre 2006 è stato inviato al Ministero per il controllo di legittimità e di merito di cui all’art. 6 della legge n. 168 del 9 maggio 1989, il testo della nuova stesura titoli III, IV (esclusi artt. 40 e 41), V, VI, VII, VIII e IX dello Statuto dell’Università degli Studi di Torino, approvato dal Senato Accademico nelle sedute del 5 e 26 giugno 2006, 10 luglio 2006 e del 25 settembre 2006.

Con nota protocollo n. 4775 del 21 dicembre 2006 il Ministero dell’Università e della

Ricerca ha formulato alcune osservazioni. Precisamente, tali osservazioni riguardano: il comma 6 dell’art. 20 concernente le iniziative di copertura assicurativa collettiva in carico

all’Amministrazione per i rischi di responsabilità gravante sul personale per i danni arrecati a terzi nell’esercizio delle proprie funzioni.

Secondo il Ministero, la formulazione della norma contrasta con i principi fondamentali dell’ordinamento ed a conforto di tale osservazione vengono anche citate alcune Sentenze della Corte Costituzionale e delle Corte dei Conti.

Il comma 5 dell’art. 39 per il quale viene osservato che, come prevede il DPR 382/80 – in particolare l’art. 13 – il Preside può chiedere l’esenzione parziale, e non anche totale, dall’esercizio dell’attività didattica.

Per gli art. 57 comma 4 e 62 comma 10, si chiede di aggiornare la denominazione del Ministero.

In questo caso la Commissione Modifiche di Statuto proponeva di sostituire la denominazione del Ministero con la dizione più generica di “Ministero competente”, ma da una verifica degli Uffici sui rilievi del Ministero nel 2005, si è riscontrato che la suddetta dizione era già stata proposta, e che in quell’occasione il Ministero aveva rilevato che fosse da sostituire con la dizione precisa di “Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”.

Per quanto riguarda l’art. 59 comma 8 il Ministero suggerisce di precisare che tutti i docenti e i ricercatori afferiscono ad un solo dipartimento.

Per l’art. 74 comma 3 il Ministero ha fatto rilevare che le incompatibilità relative ai

componenti del Nucleo di Valutazione devono essere individuate in Statuto e non rinviate ad un regolamento.

La Commissione Modifiche di Statuto ha preso atto dei rilievi formulati dal Miur ed ha

avviato un’ampia discussione, disponendo infine, in alcuni casi l’adeguamento, e nei casi degli artt. 20 e 74 formulando una nuova proposta, come risulta dalla tabella sottoriportata.

Con particolare riferimento all’art. 74 la Commissione ha convocato per un’audizione il

Presidente del Nucleo di Valutazione, Prof. Bussolino, per individuare con la sua collaborazione elementi le figure incompatibili con la carica di componente del Nucleo di Valutazione.

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In occasione della Seduta della Commissione Modifiche di Statuto del 2 febbraio 2007, il Prof. Busssolino ha riferito che il Nucleo di Valutazione ha affrontato l’argomento nel corso di una riunione esaminando gli Statuti di altri Atenei, tra i quali: Milano Bicocca, Camerino, Firenze, Trento, Palermo, Pisa.

L’esito della verifica ha dimostrato che non tutti gli Atenei hanno disciplinato le incompatibilità, mentre dove sono state individuate riguardano prevalentemente i componenti di organi di governo.

In nessuno dei casi esaminati vengono ritenute incompatibili le figure di coordinatore di dottorato, mentre si trovano casi favorevoli e contrari ai dirigenti dell’Ateneo.

Tenendo conto anche dell’esito di questa ricerca, il Nucleo di Valutazione ha fatto pervenire un estratto del verbale della riunione del 29 gennaio 2007 con il seguente parere:

“…il Nucleo è dell’opinione unanime che i suoi Membri debbano essere nella condizione di esercitare nella massima libertà i propri compiti istituzionali, e pertanto suggerisce che tale carica non sia compatibile con altri compiti di governo dell’Ateneo o di gestione di Centri di spesa autonoma.

Il Nucleo di Valutazione ritiene comunque opportuno lasciare alla discrezionalità del S.A. di definire nel dettaglio quali incarichi della gestione generale dell’Ateneo siano incompatibili con la indipendenza necessaria alle attività del Nucleo.”

La Commissione al termine della discussione seguita all’audizione del Presidente del Nucleo

di Valutazione ha rinviato ad un gruppo di lavoro ristretto la definizione dei criteri di incompatibilità.

Nella successiva riunione del 23 febbraio 2007 la Commissione sulla base delle conclusioni del gruppo di lavoro ha predisposto la versione definitiva del comma 3 dell’art. 74 riportata nella tabella sottostante.

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Testo inviato al Ministero

Art. 20 (Principi di organizzazione)

1. L’Università identifica ed utilizza modelli di organizzazione che consentano una gestione professionale altamente qualificata, coerente e a sostegno delle proprie funzioni scientifica e didattica. 2. L’Università di Torino assume, quale principio di gestione per la propria attività, il metodo della programmazione annuale e pluriennale degli obiettivi e della pianificazione per progetti. 3. Adotta conseguentemente un modello organizzativo coerente con tale principio, in modo da assicurare, con le risorse impiegate, il più elevato livello di efficacia. 4. Favorisce forme di coordinamento e accordi di collaborazione fra le strutture per una maggiore efficienza, efficacia ed economicità dei servizi. 5. La Direzione Amministrativa e gli uffici dell’Amministrazione Centrale sono tenuti a svolgere attività di coordinamento, di assistenza, di supporto e di consulenza per le altre strutture dell’Università 6. L’Università assume a proprio carico iniziative per la copertura assicurativa collettiva (comprensiva degli oneri di assistenza legale in ogni stato e grado del giudizio) riguardo a rischi di responsabilità gravante sul personale di qualsiasi grado o mansione, per danni causati a terzi in conseguenza di fatti, atti od omissioni posti in essere nell’esercizio delle proprie funzioni e rinvia a specifico Regolamento anche l’individuazione di detto personale.

Rilievo del Ministero

Art. 20 comma 6

La norma contrasta con i principi fondamentali dell’ordinamento , richiamati dalla Corte Costituzionale anche con la sentenza n. 340 del 24.10.2006.

Si veda anche la sentenza della Corte dei Conti, sez. Giurisd. Regione Lombardia, n. 942 del 9.5.2002 e sez. centrale di controllo, ordinanza del 13.1.2005.

proposta dalla Commissione Modifiche

statuto Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato 6 L’Università assume a proprio carico iniziative per la copertura assicurativa collettiva riguardo a rischi di responsabilità gravante sul personale di qualsiasi grado o mansione, per danni causati a terzi (escluso il rischio derivante da responsabilità amministrativa e contabile) in conseguenza di fatti, atti od omissioni posti in essere nell’esercizio delle proprie funzioni e rinvia a specifico Regolamento anche l’individuazione di detto personale. Nella copertura assicurativa sono compresi gli oneri di assistenza legale in ogni stato e grado del giudizio, quando il dipendente sia assolto.

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Testo inviato al Ministero Art. 39

(Preside di Facoltà)

1. Il Preside è un professore di ruolo o fuori ruolo di prima fascia che abbia optato per il regime di impegno a tempo pieno o abbia presentato una preventiva dichiarazione di opzione in tal senso, da far valere in caso di nomina. 2. Il Preside rappresenta la Facoltà, convoca e presiede il Consiglio di Facoltà e il Consiglio di gestione e ne attua le delibere. Vigila sulle attività didattiche, certificative ed amministrative della carriera degli studenti della Facoltà ed esercita le altre attribuzioni conferitegli dalla legge. 3. Il Preside è eletto dal Consiglio di Facoltà nella sua composizione più ampia. Per l'elezione occorre la maggioranza assoluta degli aventi diritto, nella prima votazione, e la maggioranza assoluta dei votanti, in seconda votazione. Qualora quest'ultima maggioranza non sia raggiunta, si procede al ballottaggio fra i due votati che, nell'ultima votazione, hanno riportato il maggior numero di voti; è eletto chi riporta il maggior numero di voti. Le sedute per l'elezione del Preside sono convocate e presiedute dal Decano della Facoltà. 4. Il Preside è nominato con decreto rettorale. Dura in carica tre anni accademici. 5. Il Preside può chiedere al Rettore di essere parzialmente o totalmente esentato dallo svolgimento dell'attività didattica. 6. Al Preside spetta un'indennità di carica fissata annualmente dal Consiglio di Amministrazione. 7. Il Preside designa, tra i professori di prima fascia che abbiano optato per il regime a tempo pieno o abbiano presentato una preventiva dichiarazione di opzione in tal senso, da far valere in caso di nomina, un Vicepreside vicario che lo supplisce nell'esercizio delle sue funzioni in caso di impedimento o assenza. Il Vicepreside vicario è nominato con decreto rettorale e il suo mandato coincide con quello del Preside. Il Preside può delegare parte delle sue funzioni al Vicepreside vicario o ad altri Vicepresidi, nominati con proprio provvedimento e scelti fra i docenti di ruolo e fuori ruolo della Facoltà.

Rilievo del Ministero Comma 5 La disposizione non è conforme a legge, atteso che il DPR 382/80 prevede la possibilità di limitazione dell’attività didattica del Preside e non di esenzione totale. Poiché la norma è già prevista nello Statuto, si invita l’Ateneo a valutare l’opportunità di espungere dal testo la locuzione “totalmente” essendo suscettibile di ricorso con conseguente disapplicazione da parte del giudice.

Proposta della Commissione modifiche di Statuto

Invariato Invariato Invariato Invariato 5. Il Preside può chiedere al Rettore di essere parzialmente esentato dallo svolgimento dell’attività didattica. Invariato invariato

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Testo inviato al Ministero Art. 57

(Comitato Universitario per lo Sport) 1. E' istituito il Comitato Universitario per lo Sport. Esso: a) definisce le regole generali per lo svolgimento dell'attività sportiva a livello amatoriale e agonistico destinata agli studenti universitari, individualmente o associati; b) esprime pareri sulle convenzioni che l’Università - su conforme deliberazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, ciascuno per le proprie competenze – stipula, con enti esterni, per la realizzazione dei programmi di attività e per la gestione dei servizi e degli impianti sportivi universitari e sovrintende alla loro attuazione; c) definisce gli indirizzi di gestione dei servizi, degli impianti e delle attività sportive e i relativi piani di spesa, assicurando la fruibilità dei servizi, degli impianti e delle attrezzature, anche da parte degli studenti che non svolgono attività agonistica; d) propone al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, ciascuno per le proprie competenze, i programmi e gli interventi di edilizia sportiva; e) collabora con gli organi degli enti locali competenti in materia di sport e di diritto allo studio e provvede alla diffusione dell'informazione; f) redige una relazione annuale sull'attività svolta, da trasmettere al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione. 2. Il Comitato è composto dal Rettore, o suo delegato, che assume le funzioni di presidente, da due membri designati dal CUSI, da quattro dipendenti di ruolo dell'Ateneo, di cui due designati dal Senato Accademico e due dal Consiglio di Amministrazione dell'Università, da quattro rappresentanti degli studenti eletti secondo le modalità previste dal competente regolamento elettorale, dal Direttore Amministrativo, o suo delegato, dal Presidente del Circolo Ricreativo dell'Università (C.U.T.), o suo delegato. 3. Il Comitato è costituito con decreto rettorale e dura in carica un biennio. I membri del Comitato non possono essere riconfermati consecutivamente per più di due volte. La nomina dopo tre mandati consecutivi può avvenire solo dopo che sia trascorso un periodo pari alla durata di un intero mandato. 4. Alle attività, di cui al comma 1 del presente articolo, si provvede con i fondi appositamente stanziati dal Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, secondo quanto previsto dalla legge, con eventuali contributi degli studenti e con ogni altro fondo appositamente

Rilievo del Ministero

Comma 4 Si invita ad indicare l’attuale denominazione del Ministero (Ministero dell’Università e della Ricerca)

Proposta della Commissione Modifiche di Statuto

Invariato Invariato Invariato 4. Alle attività, di cui al comma 1 del presente articolo, si provvede con i fondi appositamente stanziati dal Ministero competente, secondo quanto previsto dalla legge, con eventuali contributi degli studenti e con ogni altro fondo appositamente stanziato dall'Università o da altri enti.

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stanziato dall'Università o da altri enti.

Testo inviato al Ministero

Art. 62 (Centro di Ateneo Grandi Apparecchiature)

1. Il Centro raggruppa, in un'unica struttura dotata di autonomia gestionale, apparecchiature complesse, di costo elevato e di larga utenza. 2. Il Centro ha la finalità di erogare servizi prioritariamente nei confronti di gruppi di ricerca operanti nell'Ateneo, nonché nei confronti di terzi, e di promuovere e svolgere attività proprie per lo sviluppo delle diverse metodologie. 3. Il Centro è articolato in Sezioni, ciascuna delle quali comprende ampi gruppi di strumenti omogenei o integrati. 4. Sono organi del Centro: a) il Consiglio; b) il Presidente del Consiglio; c) il Direttore; d) i Responsabili delle Sezioni. 5. Il Consiglio è costituito dal Presidente, dal Direttore e dai responsabili eletti dalle diverse Sezioni. 6. Il Presidente è nominato dal Rettore, su proposta dei responsabili delle diverse Sezioni. Deve possedere i requisiti personali richiesti per la nomina a Direttore di Dipartimento. 7. Il Direttore è un tecnico di livello adeguato appartenente al Centro e viene nominato con decreto rettorale, su proposta del Consiglio del Centro. 8. I Responsabili delle Sezioni sono eletti dagli afferenti alle Sezioni stesse. 9. Il Centro di Ateneo Grandi Apparecchiature dispone di personale tecnico-amministrativo e di spazi assegnati dall'Università. 10. Il Centro dispone di finanziamenti rappresentati da: a) fondi corrisposti dai Dipartimenti in base alle prestazioni fornite; b) fondi appositamente stanziati dal Consiglio

Rilievo del Ministero

Proposta della Commissione Modifiche di Statuto

Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato 10. Il Centro dispone di finanziamenti rappresentati da: a) fondi corrisposti dai Dipartimenti in base alle prestazioni fornite; b) fondi appositamente stanziati dal

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di Amministrazione; c) proventi derivanti dalle prestazioni esterne; d) finanziamenti provenienti dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, dal CNR e da altri enti pubblici e privati; e) fondi derivanti da contratti e convenzioni.

Comma 10 d Si invita ad indicare l’attuale denominazione del Ministero (Ministero dell’Università e della Ricerca)

Consiglio di Amministrazione; c) proventi derivanti dalle prestazioni esterne; d) finanziamenti provenienti dal Ministero competente, dal CNR e da altri enti pubblici e privati; e) fondi derivanti da contratti e convenzioni.

Testo inviato al Ministero

Art. 59 (Dipartimenti)

1. I dipartimenti sono le strutture finalizzate all’organizzazione e realizzazione delle attività di ricerca. 2. Vengono costituiti come organizzazione di uno o più settori di ricerca omogenei per fini o per metodo. 3. Promuovono e coordinano le attività di ricerca nell'Università, ferma restando l'autonomia di ogni professore e ricercatore. Organizzano le strutture per la ricerca e ad essi vengono affidati, di norma, i programmi di ricerca che si svolgono nell'ambito dell'Università. 4. Possono stipulare contratti con organismi e organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati per lo svolgimento di ricerche e per l'erogazione di servizi; possono altresì fornire prestazioni di ricerca e di servizi, purché non in contrasto con i propri fini istituzionali. 5. Possono promuovere l'istituzione di Centri interuniversitari e di Consorzi di ricerca, anche partecipandovi con fondi propri. 6. Concorrono allo svolgimento di tutte le attività didattiche universitarie, comprese quelle relative al conseguimento del Dottorato di ricerca, secondo quanto previsto dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. 7. Danno pareri in ordine alle chiamate dei professori, limitatamente alle discipline comprese nei settori di ricerca del Dipartimento. Danno inoltre pareri sulla istituzione, la soppressione o la modificazione delle discipline indicate nel Regolamento Didattico di Ateneo, limitatamente alle discipline di propria pertinenza.

Rilievo del Ministero

Proposta della Commissione Modifiche di Statuto

Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato Invariato

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8. Tutti i professori di ruolo e ricercatori devono afferire a un dipartimento. 9. La proposta di costituzione di un nuovo dipartimento può essere avanzata da professori e ricercatori dell’Ateneo. La proposta deve essere corredata da un programma scientifico e dall’indicazione delle risorse necessarie per avviarne l’attività, incluse le opzioni di massima. 10. La proposta di costituzione è approvata dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione valutando anche la conformità ai requisiti contenuti nel regolamento dei Dipartimenti. 11. La fusione di più dipartimenti può avvenire, su proposta dei Consigli di dipartimento interessati, secondo le norme fissate dal Regolamento. La proposta è approvata dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, secondo le rispettive competenze. 12. Ogni cinque anni, il Senato Accademico verifica la sussistenza dei requisiti indicati nel Regolamento dei Dipartimenti, e prende, di concerto con il Consiglio di Amministrazione, gli opportuni provvedimenti. 13. Qualora venga disattivato un Dipartimento, i professori e ricercatori che vi afferiscono dovranno esprimere la propria opzione di afferenza ad un altro Dipartimento. Il personale tecnico-amministrativo e le risorse del Dipartimento disattivato sono riassegnati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Senato Accademico, valutate le proposte dei componenti il Dipartimento disattivato e le preferenze espresse dal personale. 14. I Dipartimenti attivati nell’Università sono elencati nella Tabella D.

Al comma 8 sostituire le parole “ad un dipartimento” con “ad un solo dipartimento”

8. Tutti i professori di ruolo e ricercatori devono afferire ad un solo dipartimento.

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Testo inviato al Ministero Art. 74

(Incompatibilità)

1.Una stessa persona non può essere contemporaneamente al vertice di più di una struttura a cui sono riconosciuti autonomi poteri di gestione. 2. Esiste incompatibilità fra la direzione di una struttura dotata di autonomi poteri di gestione e quella di membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. 3. Le incompatibilità relative ai componenti del Nucleo di Valutazione sono fissate da apposito regolamento.

Rilievo del Ministero

Comma 3. Si invita a prevedere le incompatibilità nel testo dello Statuto, senza rinviare ad apposito Regolamento.

Proposta della Commissione Modifiche di Statuto

Invariato Invariato 3.Non possono far parte del Nucleo di Valutazione i componenti degli Organi Centrali dell’Università, come definiti nell’art. 8, né i responsabili dei Centri di Gestione Autonoma, i Presidenti di Corsi di Studio e i Direttori di Scuola di Dottorato.

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico,

Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168 ed in particolare gli artt.6 e 16; Visto lo Statuto dell’Ateneo emanato con D.R. n. 54 dell’8 febbraio 2004 e s.m.i.; Visto il D.R. n. 1051 del 28 novembre 2006 relativo alla costituzione della Costituzione della

Commissione Modifiche di Statuto, con il mandato di completare la revisione dello Statuto dell’Ateneo;

Vista la nota prot. n. 0029202 del 17 ottobre 2006 con la quale è stato inviato al Ministero

per il controllo di legittimità e di merito (di cui all’art. 6 della legge n. 168 del 9 maggio 1989), il testo della nuova stesura titoli III, IV (esclusi artt. 40 e 41), V, VI, VII, VIII e IX dello Statuto dell’Università degli Studi di Torino;

Vista la nota ministeriale prot. n. 4775 del 21 dicembre 2006, con la quale sono stati

comunicati i rilievi formulati agli artt. 20 comma 6, 39 comma 5, 57 comma 4, 62 comma 10 lett. D, 59 comma 8, e Art. 74 comma 3;

Vista la relazione del Presidente della Commissione Modifiche di Statuto; _________________, delibera, di approvare gli articoli 20, 39, 57, 59, 62 e 74 dello Statuto dell’Ateneo nella seguente stesura:

O M I S S I S

Art. 20 (Principi di organizzazione)

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1. L’Università identifica ed utilizza modelli di organizzazione che consentano una gestione professionale altamente qualificata, coerente e a sostegno delle proprie funzioni scientifica e didattica. 2. L’Università di Torino assume, quale principio di gestione per la propria attività, il metodo della programmazione annuale e pluriennale degli obiettivi e della pianificazione per progetti. 3. Adotta conseguentemente un modello organizzativo coerente con tale principio, in modo da assicurare, con le risorse impiegate, il più elevato livello di efficacia. 4. Favorisce forme di coordinamento e accordi di collaborazione fra le strutture per una maggiore efficienza, efficacia ed economicità dei servizi. 5. La Direzione Amministrativa e gli uffici dell’Amministrazione Centrale sono tenuti a svolgere attività di coordinamento, di assistenza, di supporto e di consulenza per le altre strutture dell’Università. 6. L’Università assume a proprio carico iniziative per la copertura assicurativa collettiva riguardo a rischi di responsabilità gravante sul personale di qualsiasi grado o mansione, per danni causati a terzi (escluso il rischio derivante da responsabilità amministrativa e contabile) in conseguenza di fatti, atti od omissioni posti in essere nell’esercizio delle proprie funzioni e rinvia a specifico Regolamento anche l’individuazione di detto personale. Nella copertura assicurativa sono compresi gli oneri di assistenza legale in ogni stato e grado del giudizio, quando il dipendente sia assolto.

O M I S S I S

Art. 39 (Preside di Facoltà)

1. Il Preside è un professore di ruolo o fuori ruolo di prima fascia che abbia optato per il regime di impegno a tempo pieno o abbia presentato una preventiva dichiarazione di opzione in tal senso, da far valere in caso di nomina. 2. Il Preside rappresenta la Facoltà, convoca e presiede il Consiglio di Facoltà e il Consiglio di gestione e ne attua le delibere. Vigila sulle attività didattiche, certificative ed amministrative della carriera degli studenti della Facoltà ed esercita le altre attribuzioni conferitegli dalla legge. 3. Il Preside è eletto dal Consiglio di Facoltà nella sua composizione più ampia. Per l'elezione occorre la maggioranza assoluta degli aventi diritto, nella prima votazione, e la maggioranza assoluta dei votanti, in seconda votazione. Qualora quest'ultima maggioranza non sia raggiunta, si procede al ballottaggio fra i due votati che, nell'ultima votazione, hanno riportato il maggior numero di voti; è eletto chi riporta il maggior numero di voti. Le sedute per l'elezione del Preside sono convocate e presiedute dal Decano della Facoltà. 4. Il Preside è nominato con decreto rettorale. Dura in carica tre anni accademici. 5. Il Preside può chiedere al Rettore di essere parzialmente esentato dallo svolgimento dell'attività didattica. 6. Al Preside spetta un'indennità di carica fissata annualmente dal Consiglio di Amministrazione. 7. Il Preside designa, tra i professori di prima fascia che abbiano optato per il regime a tempo pieno o abbiano presentato una preventiva dichiarazione di opzione in tal senso, da far valere in caso di nomina, un Vicepreside vicario che lo supplisce nell'esercizio delle sue funzioni in caso di impedimento o assenza. Il Vicepreside vicario è nominato con decreto rettorale e il suo

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mandato coincide con quello del Preside. Il Preside può delegare parte delle sue funzioni al Vicepreside vicario o ad altri Vicepresidi, nominati con proprio provvedimento e scelti fra i docenti di ruolo e fuori ruolo della Facoltà.

O M I S S I S

Art. 57 (Comitato Universitario per lo Sport)

1. E' istituito il Comitato Universitario per lo Sport. Esso: a) definisce le regole generali per lo svolgimento dell'attività sportiva a livello amatoriale e agonistico destinata agli studenti universitari, individualmente o associati; b) esprime pareri sulle convenzioni che l’Università - su conforme deliberazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, ciascuno per le proprie competenze – stipula, con enti esterni, per la realizzazione dei programmi di attività e per la gestione dei servizi e degli impianti sportivi universitari e sovrintende alla loro attuazione; c) definisce gli indirizzi di gestione dei servizi, degli impianti e delle attività sportive e i relativi piani di spesa, assicurando la fruibilità dei servizi, degli impianti e delle attrezzature, anche da parte degli studenti che non svolgono attività agonistica; d) propone al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, ciascuno per le proprie competenze, i programmi e gli interventi di edilizia sportiva; e) collabora con gli organi degli enti locali competenti in materia di sport e di diritto allo studio e provvede alla diffusione dell'informazione; f) redige una relazione annuale sull'attività svolta, da trasmettere al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione. 2. Il Comitato è composto dal Rettore, o suo delegato, che assume le funzioni di presidente, da due membri designati dal CUSI, da quattro dipendenti di ruolo dell'Ateneo, di cui due designati dal Senato Accademico e due dal Consiglio di Amministrazione dell'Università, da quattro rappresentanti degli studenti eletti secondo le modalità previste dal competente regolamento elettorale, dal Direttore Amministrativo, o suo delegato, dal Presidente del Circolo Ricreativo dell'Università (C.U.T.), o suo delegato. 3. Il Comitato è costituito con decreto rettorale e dura in carica un biennio. I membri del Comitato non possono essere riconfermati consecutivamente per più di due volte. La nomina dopo tre mandati consecutivi può avvenire solo dopo che sia trascorso un periodo pari alla durata di un intero mandato. 4. Alle attività, di cui al comma 1 del presente articolo, si provvede con i fondi appositamente stanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, secondo quanto previsto dalla legge, con eventuali contributi degli studenti e con ogni altro fondo appositamente stanziato dall'Università o da altri enti.

O M I S S I S

Art. 59 (Dipartimenti)

1. I dipartimenti sono le strutture finalizzate all’organizzazione e realizzazione delle attività di ricerca. 2. Vengono costituiti come organizzazione di uno o più settori di ricerca omogenei per fini o per metodo.

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3. Promuovono e coordinano le attività di ricerca nell'Università, ferma restando l'autonomia di ogni professore e ricercatore. Organizzano le strutture per la ricerca e ad essi vengono affidati, di norma, i programmi di ricerca che si svolgono nell'ambito dell'Università. 4. Possono stipulare contratti con organismi e organizzazioni internazionali, enti pubblici e privati per lo svolgimento di ricerche e per l'erogazione di servizi; possono altresì fornire prestazioni di ricerca e di servizi, purché non in contrasto con i propri fini istituzionali. 5. Possono promuovere l'istituzione di Centri interuniversitari e di Consorzi di ricerca, anche partecipandovi con fondi propri. 6. Concorrono allo svolgimento di tutte le attività didattiche universitarie, comprese quelle relative al conseguimento del Dottorato di ricerca, secondo quanto previsto dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. 7. Danno pareri in ordine alle chiamate dei professori, limitatamente alle discipline comprese nei settori di ricerca del Dipartimento. Danno inoltre pareri sulla istituzione, la soppressione o la modificazione delle discipline indicate nel Regolamento Didattico di Ateneo, limitatamente alle discipline di propria pertinenza. 8. Tutti i professori di ruolo e ricercatori devono afferire ad un solo dipartimento. 9. La proposta di costituzione di un nuovo dipartimento può essere avanzata da professori e ricercatori dell’Ateneo. La proposta deve essere corredata da un programma scientifico e dall’indicazione delle risorse necessarie per avviarne l’attività, incluse le opzioni di massima. 10. La proposta di costituzione è approvata dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione valutando anche la conformità ai requisiti contenuti nel regolamento dei Dipartimenti. 11. La fusione di più dipartimenti può avvenire, su proposta dei Consigli di dipartimento interessati, secondo le norme fissate dal Regolamento. La proposta è approvata dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, secondo le rispettive competenze. 12. Ogni cinque anni, il Senato Accademico verifica la sussistenza dei requisiti indicati nel Regolamento dei Dipartimenti, e prende, di concerto con il Consiglio di Amministrazione, gli opportuni provvedimenti. 13. Qualora venga disattivato un Dipartimento, i professori e ricercatori che vi afferiscono dovranno esprimere la propria opzione di afferenza ad un altro Dipartimento. Il personale tecnico-amministrativo e le risorse del Dipartimento disattivato sono riassegnati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il Senato Accademico, valutate le proposte dei componenti il Dipartimento disattivato e le preferenze espresse dal personale. 14. I Dipartimenti attivati nell’Università sono elencati nella Tabella D.

O M I S S I S

Art. 62 (Centro di Ateneo Grandi Apparecchiature)

1. Il Centro raggruppa, in un'unica struttura dotata di autonomia gestionale, apparecchiature complesse, di costo elevato e di larga utenza.

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2. Il Centro ha la finalità di erogare servizi prioritariamente nei confronti di gruppi di ricerca operanti nell'Ateneo, nonché nei confronti di terzi, e di promuovere e svolgere attività proprie per lo sviluppo delle diverse metodologie. 3. Il Centro è articolato in Sezioni, ciascuna delle quali comprende ampi gruppi di strumenti omogenei o integrati. 4. Sono organi del Centro: a) il Consiglio; b) il Presidente del Consiglio; c) il Direttore; d) i Responsabili delle Sezioni. 5. Il Consiglio è costituito dal Presidente, dal Direttore e dai responsabili eletti dalle diverse Sezioni. 6. Il Presidente è nominato dal Rettore, su proposta dei responsabili delle diverse Sezioni. Deve possedere i requisiti personali richiesti per la nomina a Direttore di Dipartimento. 7. Il Direttore è un tecnico di livello adeguato appartenente al Centro e viene nominato con decreto rettorale, su proposta del Consiglio del Centro. 8. I Responsabili delle Sezioni sono eletti dagli afferenti alle Sezioni stesse. 9. Il Centro di Ateneo Grandi Apparecchiature dispone di personale tecnico-amministrativo e di spazi assegnati dall'Università. 10. Il Centro dispone di finanziamenti rappresentati da: a) fondi corrisposti dai Dipartimenti in base alle prestazioni fornite; b) fondi appositamente stanziati dal Consiglio di Amministrazione; c) proventi derivanti dalle prestazioni esterne; d) finanziamenti provenienti dal Ministero dell'Università e della Ricerca , dal CNR e da altri enti pubblici e privati; e) fondi derivanti da contratti e convenzioni.

O M I S S I S

Art. 74 (Incompatibilità)

1. Una stessa persona non può essere contemporaneamente al vertice di più di una struttura a cui sono riconosciuti autonomi poteri di gestione. 2. Esiste incompatibilità fra la direzione di una struttura dotata di autonomi poteri di gestione e quella di membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.

3. Non possono far parte del Nucleo di Valutazione i componenti degli Organi Centrali dell’Università, come definiti nell’art. 8, né i responsabili dei Centri di Gestione Autonoma, i Presidenti di Corsi di Studio e i Direttori di Scuola di Dottorato.

O M I S S I S

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IV. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI LA PROGRAMMAZIONE E LO SVILUPPO DELL’ATENEO – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO, PROF. VINCENZO FERRONE.

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V. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI LA DIDATTICA – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIDATTICA, PROF. BRUNO GIAU.

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A) STUDENTI.

8/2007/V/provv.1 - Equipollenza di titolo accademico estero. Si sottopone all’approvazione di codesto Senato Accademico la richiesta della Dott.ssa

Tema Evdokia, cittadina ellenica, la quale chiede l’equipollenza del titolo accademico conseguito in Grecia in “Geologia”.

La Commissione per il Riconoscimento Titoli accademici esteri, dopo un attento esame, propone che il titolo sia riconosciuto equipollente con la laurea in Scienze Geologiche del vecchio ordinamento con un punteggio di 102/110. Il Consiglio di Facoltà nella seduta del 8 febbraio 2007 approva all’unanimità.

Visto quanto proposto dal Consiglio di Facoltà di Scienze M.F.N., si chiede di voler deliberare in merito.

(Relazione predisposta dalla Divisione Didattica e Studenti - Dirigente Responsabile Dott.ssa N. Bolognesi)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto quanto previsto dello Statuto dell’Università degli Studi di Torino, emanato con D.R.

n. 54 del 8.2.99 e s.m.i.; Visto quanto previsto dall’ art. 2 Legge n. 148 del 11.7.2002, ratifica ed esecuzione della

Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella Regione europea, fatta a Lisbona l’11 aprile 1997, e norme di adeguamento dell’ordinamento interno;

Visto il Regolamento Studenti dell’Università degli Studi di Torino emanato con D.R. n.

131 del 24.2.2005, ed in particolare l’ art. 11.4; Visto il Regolamento di riconoscimento titoli accademici esteri approvato con D.R. n. 1184

del 20/12/2004 e successivamente modificato con D. R. n. 1069 del 29.11.2005; Vista la delibera del C.d.F. in Scienze Geologiche nella seduta del 08.02.2007; Vista la relazione della Divisione Didattica e Studenti;

________________, delibera di riconoscere l’equipollenza del titolo estero della Dott.ssa

Tema Evdokia conseguito presso l’Università Aristotele di Salonicco (Grecia), alla laurea del vecchio ordinamento in Scienze Geologiche con il seguente punteggio: 102/110.

*****

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B) CORSI POST LAUREAM.

8/2007/V/provv. 2 - Corso di perfezionamento in “Comunicazione e mediazione interculturale”, della Facoltà di Scienze Politiche: non attivazione per l’a.a. 2006/2007.

Il Senato Accademico, nella seduta del 15 gennaio 2007, ha approvato l’istituzione, per l’a.a. 2006/2007, del corso di perfezionamento in “Comunicazione e mediazione interculturale”, per il quale la Facoltà di Scienze Politiche aveva deliberato anche l’attivazione.

Con successiva delibera del 22 gennaio 2007, il Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche ha approvato la non attivazione, per l’a.a. 2006/2007, del corso di perfezionamento in oggetto in ragione dello scarso numero di iscrizioni pervenute e con nota prot. n. 17 del 29/01/2007 il Preside ne ha chiesto il ritiro dall’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione del 30 gennaio 2007 a cui era stato sottoposto per l’attivazione.

Tutto quanto sopra premesso si invita il Senato Accademico a voler deliberare in merito. (Relazione predisposta dalla Divisione Didattica e Studenti – Dir. Resp. Dott.ssa N. Bolognesi)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto l’art. 16 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n° 162; Vista la legge 9 maggio 1989, n° 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n° 341; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino emanato con D.R. n° 54 dell’8 febbraio

1999, e successive modificazioni; Visto il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 “Modifiche al regolamento recante

norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999 n. 509” ;

Visto il Regolamento Didattico d’Ateneo emanato con D.R. n° 798 del 26 settembre 2001 e

D.R. di integrazione n° 829/bis del 28 settembre 2001, e s.m.i.,ed in particolare la Parte I – “Norme comuni” di cui al D.R. di modifica n° 425 del 20 giugno 2003;

Vista la legge 8 gennaio 2002, n°1 Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto

legge n° 402 del 12/11/01, recante “Disposizioni urgenti in materia di personale sanitario” e nello specifico l’art. 1, comma 10;

Visto il Regolamento per la disciplina dei Corsi di perfezionamento e altri servizi didattici

integrativi e dei Corsi di Master, con decorrenza a.a. 2006-2007, di cui al D.R. n. 898 del 7/11/06;

Vista la delibera assunta dal Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, nella seduta del 28

giugno 2006, concernente l’approvazione dell’istituzione e dell’attivazione, per l’a.a. 2006-2007, del corso di perfezionamento in parola, del Regolamento e dei relativi allegati;

Visto il parere favorevole espresso in merito all’istituzione ed all’attivazione del corso, dai

membri della “Commissione per l’organizzazione delle scuole di specializzazione e dei corsi di

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perfezionamento”, consultati per via telematica, dando mandato alla Sezione Ordinamenti Didattici, della Divisione Didattica e Studenti, di richiedere le modifiche e le necessarie integrazioni al regolamento del corso;

Vista la delibera assunta dal Senato Accademico nella seduta del 15 gennaio 2007

concernente l’approvazione dell’istituzione, per l’a.a. 2006/2007, del corso di perfezionamento in “Comunicazione e mediazione interculturale”;

Vista la delibera assunta dal Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche nella seduta del 22

gennaio 2007, concernente la non attivazione, per l’a.a. 2006/2007, del corso di perfezionamento in oggetto, in ragione dello scarso numero di iscrizioni pervenute;

Vista la successiva nota prot. n. 17 del 29/01/2007 con la quale il Preside della Facoltà di

Scienze Politiche ha chiesto il ritiro dall’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione del 30 gennaio 2007 della pratica concernente la richiesta di attivazione, per l’a.a. 2006/2007, del corso di perfezionamento in “Comunicazione e mediazione interculturale”;

Vista la relazione della Sezione Ordinamenti Didattici della Divisione Didattica e Studenti;

_______________, delibera__________________ la non attivazione, per l’anno accademico 2006/2007, del corso di perfezionamento in “Comunicazione e mediazione interculturale”, della Facoltà di Scienze Politiche, a causa dello scarso numero di iscrizioni pervenute.

*****

8/2007/V/provv. 3 - Master universitario di I livello in “Gestione aziendale (General Management)”, Scuola di Amministrazione Aziendale: non attivazione per l’a.a. 2006/2007.

Si comunica che il Senato Accademico, nella seduta del 5 giugno 2006, e il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 27 giugno 2006, hanno deliberato, rispettivamente, l’approvazione e la presa d’atto dell’attivazione, per l’a.a. 2006/2007, del Master di I livello in “Gestione aziendale (General Management)” proposto dalla Scuola di Amministrazione Aziendale; successivamente, nella seduta del 13 settembre 2006 il Consiglio della Scuola stessa ha deliberato la non attivazione, per l’a.a. 2006-2007, del Master in oggetto, poiché il numero dei partecipanti al Master è risultato inferiore a 15 che costituisce il numero minimo previsto di studenti iscrivibili e necessario per l’attivazione del corso.

Tutto quanto sopra premesso, si invita il Senato Accademico a volersi esprimere in merito. (Relazione predisposta dalla Divisione Didattica e Studenti – Dir. Resp. Dott.ssa N. Bolognesi)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 “Modifiche al regolamento recante

norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999 n. 509” ;

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Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino, emanato con Decreto Rettorale n. 54 dell’8 febbraio 1999 e successive modificazioni;

Visto il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con Decreto Rettorale n. 798 del 26 settembre 2001 e n. 829/bis del 28/09/2001 e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare la Parte I “Norme Comuni” di cui al Decreto Rettorale di modifica n. 425 del 20/06/2003, artt. 1.5 e 26;

Visto il Decreto Rettorale n. 898 del 7 novembre 2005 concernente il Regolamento per la

disciplina dei Corsi di Perfezionamento ed altri servizi didattici integrativi e dei corsi di Master”, con decorrenza dall’a.a. 2006-2007;

Visto il Decreto Rettorale n. 799 del 28 ottobre 2003 concernente l’istituzione e

l’attivazione, per l’a.a. 2003-2004, del Master di I livello in “Gestione Aziendale” proposto dalla Scuola di Amministrazione Aziendale ed il successivo Decreto Rettorale n. 887 del 29/10/2004 di attivazione per l’a.a. 2004-2005;

Vista la delibera assunta dal Consiglio Direttivo della Scuola di Amministrazione Aziendale

nella seduta del 9 marzo 2006, concernente l’approvazione dell’attivazione, per l’a.a. 2006/2007, del Master di I livello in “Gestione aziendale (General Management)”, della Scheda relativa alla proposta di attivazione del Master e del relativo piano finanziario;

Viste le delibere assunte dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, nelle

rispettive sedute del 5 giugno 2006 e del 27 giugno 2006, concernenti rispettivamente l’approvazione e la presa d’atto dell’attivazione, per l’a.a. 2006-2007, del Master di I livello in parola a condizione che siano recepiti i rilievi espressi in sede di valutazione della proposta formativa;

Visto il Regolamento Tasse e Contributi, a.a. 2006-2007, emanato con Decreto Rettorale n.

603 del 20 luglio 2006 ed in particolare l’art. 12.4; Vista la delibera assunta dal Consiglio Direttivo della Scuola di Amministrazione Aziendale

nella seduta del 13 settembre 2006, concernente l’approvazione della non attivazione, per l’a.a. 2006-2007, del Master in oggetto, poiché il numero dei partecipanti al Master è risultato inferiore a 15 che costituisce il numero minimo previsto di studenti iscrivibili e necessario per l’attivazione del corso;

Vista la relazione della Sezione Ordinamenti Didattici – Divisione Didattica e Studenti; ___________________, delibera _________________ la non attivazione, per l’a.a. 2006-

2007, del Master universitario di I livello in “Gestione aziendale (General Management)” della Scuola di Amministrazione Aziendale, poiché il numero dei partecipanti al Master è risultato inferiore al numero minimo previsto di studenti iscrivibili necessario per l’attivazione del corso.

*****

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C) NULLA OSTA.

8/2007/V/provv. 4 - Richiesta nulla osta per residenza fuori sede. Il sottoindicato personale ha chiesto l’autorizzazione a risiedere fuori sede, ai sensi dell'art. 7

della legge 18 marzo 1958 n. 311 e le Facoltà di appartenenza si sono espresse favorevolmente. Si prega, pertanto, codesto Senato di volersi esprimere in merito: RUOLO NOMINATIVO RESIDENZA FACOLTA’ DATA

DELIBERA PO Antonio Mele Melendugno

(LECCE) Economia 24/1/2007

PA Pietro KOBAU Duino Aurisina

(TRIESTE) Lettere e Filosofia

18/12/2006

PA Mara

BRANCACCIO Saint Vincent (AOSTA)

Medicina e Chirurgia

18/1/2007

PA Fiorenzo GAITA ASTI Medicina e

Chirurgia 18/1/2007

(Relazione predisposta dalla Divisione Gestione Risorse Umane Dir. Resp. Dott. A. Battistoni)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Vista la legge 18 marzo 1958 n. 311, art. 7; Viste le richieste; Viste le deliberazioni favorevoli delle Facoltà di appartenenza; Visto il parere della Commissione didattica; ________________________, esprime parere…………… alla concessione del nulla osta,

a risiedere fuori sede, ai docenti di cui alla relazione introduttiva.

******

8/2007/V/provv. 5 - Nulla osta per il conferimento di supplenze o affidamenti fuori sede – a.a. 2006/2007.

Si sottopongono all’approvazione di codesto Senato Accademico le richieste di concessione di nulla osta per il conferimento di affidamenti fuori sede, avanzate dai sottoindicati docenti, per le quali sono pervenute le autorizzazioni rilasciate dalle rispettive Facoltà di ECONOMIA, LETTERE E FILOSOFIA, MEDICINA E CHIRURGIA, SCIENZE POLITICHE.

Si precisa inoltre che le deliberazioni sono conformi alle disposizioni impartite dal S.A. nella seduta del 5/11/2001 e del 5/04/2004.

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FACOLTÀ di ECONOMIA DELIBERA DEL 20/12/2006 NOME RICHIEDE AUTORIZZAZIONE A TENERE IL

CORSO DI ATENEO

Prof. Paul DE SURY Lezioni nell’ambito del Corso in Advanced accouting and finance

Università Bocconi di Milano

FACOLTÀ di LETTERE E FILOSOFIA DELIBERA DEL 18/12/2006 NOME RICHIEDE AUTORIZZAZIONE A TENERE IL

CORSO DI ATENEO

Prof.ssa Silvana GALLINARO “Economia e gestione dell’innovazione” presso la Facoltà di Economia

Università degli Studi di Genova

Prof.ssa Silvana GALLINARO “Economia e organizzazione aziendale” presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN.

Università degli Studi di Genova

FACOLTÀ di MEDICINA E CHIRURGIA DELIBERA DEL 18/01/2007 NOME RICHIEDE AUTORIZZAZIONE A TENERE IL

CORSO DI ATENEO

Dott. Silvestro ROATTA Seminario “Azioni del sistema simpatico sul muscolo scheletrico, implicazioni nel dolore muscolare” presso il Master in Riabilitazione dei disordini muscolo-scheletrici

Università degli Studi di Genova

FACOLTÀ di SCIENZE POLITICHE DELIBERA DEL 26/10/2006 NOME RICHIEDE AUTORIZZAZIONE A TENERE IL

CORSO DI ATENEO

Prof.ssa Dora MARUCCO “Storia delle istituzioni politiche” presso la Facoltà di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali

Università della Valle d’Aosta

Prof. Renzo GUOLO “Sociologia dei processi culturali” presso la facoltà di Lettere e Filosofia

Università degli Studi di Padova

(Relazione predisposta dalla Divisione Gestione Risorse Umane Dir. Resp. Dott. A. Battistoni)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto l’art. 9 della legge 18/3/1958 n. 311;

Vista la deliberazione del Senato Accademico n. 2/2001/IX/1 del 5 novembre 2001, avente ad oggetto “Nulla osta per affidamenti presso altri Atenei”;

Vista la deliberazione del Senato Accademico n. 9/2004/IV/13 del 5 aprile 2004, avente ad

oggetto “Modalità per la concessione dei nulla osta per lo svolgimento di supplenze ed affidamenti fuori sede”;

Viste la deliberazioni favorevole delle Facoltà di appartenenza del predetto personale; Visto il parere della Commissione Didattica; Vista la relazione predisposta dalla Divisione Gestione Risorse Umane;

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____________________, esprime parere favorevole / non favorevole alla concessione dei nulla osta richiesti.

******

8/2007/V/provv. 6 - Nulla osta, ora per allora, per il conferimento di supplenze o affidamenti fuori sede – a.a. 2005/2006.

Si sottopone all’approvazione di codesto Senato Accademico la richiesta di concessione di nulla osta per il conferimento di affidamenti fuori sede, avanzata dal sottoindicato docente, per la quale è pervenuta l’ autorizzazioni rilasciata dalle Facoltà di LETTERE e FILOSOFIA. Si precisa inoltre che la deliberazione della facoltà è conforme alle disposizioni impartite dal S.A. nella seduta del 5/11/2001 e del 5/04/2004. FACOLTÀ di SCIENZE DELLA FORMAZIONE

DELIBERA DEL 18/12/2006 NOME RICHIEDE AUTORIZZAZIONE A TENERE IL

CORSO DI ATENEO

Prof.ssa Silvana GALLINARO

“Economia e gestione dell’innovazione” presso la Facoltà di Economia

Università degli Studi di Genova

(Relazione predisposta dalla Divisione Gestione Risorse Umane Dir. Resp. Dott. A. Battistoni)

PROPOSTA DI DELIBERA Il Senato Accademico, Visto l’art. 9 della legge 18/3/1958 n. 311; Vista la deliberazione del Senato Accademico n. 2/2001/IX/1 del 5 novembre 2001, avente

ad oggetto “Nulla osta per affidamenti presso altri Atenei”; Vista la deliberazione del Senato Accademico n. 9/2004/IV/13 del 5 aprile 2004, avente ad

oggetto “Modalità per la concessione dei nulla osta per lo svolgimento di supplenze ed affidamenti fuori sede”;

Viste la deliberazioni favorevole delle Facoltà di appartenenza del predetto personale; Visto il parere della Commissione Didattica; Vista la relazione predisposta dalla Divisione Gestione Risorse Umane; _________________, esprime parere favorevole / non favorevole alla concessione dei

nulla osta richiesti. *****

D)VARIE.

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VI. – REGOLAMENTO ELEZIONI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI NEGLI ORGANI UNIVERSITARI ED EXTRA UNIVERSITARI.

8/2007/VI/provv.1 - Elezioni Rappresentanti Studenti negli Organi Universitari ed extra Universitari. Richiesta approvazione regolamento.

Si sottopone all’esame di codesta Commissione Didattica il Regolamento relativo all’elezione dei rappresentanti degli studenti negli organi universitari ed extra – universitari. Il regolamento è stato modificato sulla base delle esigenze derivanti dall’abbinamento delle elezioni dei Rappresentanti degli Studenti negli organi universitari ed extra - universitari con le votazioni del Consiglio Nazionale Studenti Universitari (C.N.S.U.) che si terranno anch’esse il 16 e 17 maggio 2007. Gli articoli 29, 30, 34, 38, 43 sono stati modificati per esigenze tecniche e organizzative. Gli art. 3 e 4 sono stati modificati per renderli più idonei all’organizzazione attuale dei Corsi di Laurea. L’art. 1 è stato modificato per stabilire che la data e gli orari delle elezioni per eleggere i rappresentanti degli Studenti negli organi universitari ed extra – universitari corrisponda alla data delle elezioni del CNSU (Consiglio Nazionale Studenti Universitari) L’art. 9 relativo alla presentazione delle liste verrebbe incrementato per gli organi maggiori nella raccolta delle firme di presentazione delle stesse. L’art. 50 verrebbe adeguato nel numero di studenti eleggibili in relazione agli studenti iscritti nei raggruppamenti del Senato Accademico. REGOLAMENTO PER LE ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI NEGLI ORGANI UNIVERSITARI ED EXTRA-UNIVERSITARI

ART. 1 - Data delle Elezioni Le elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo per il Diritto allo studio nei Consigli di Facoltà, nei Consigli di Corso di Laurea, nei Consigli di Indirizzo e di diploma, nel Comitato per l’attività sportiva universitaria, avranno luogo entro il mese di marzo in due giornate con i seguenti orari: - primo giorno dalle ore 8.30 alle ore 19.00 - secondo giorno dalle ore 8.30 alle ore 14.00 Gli uffici amministrativi non rilasceranno certificati dopo le ore 13.00 del secondo giorno di votazione.

ART. 1 - Data delle Elezioni Le elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo per il Diritto allo studio nei Consigli di Facoltà, nei Consigli di Corso di Laurea, nel Comitato per l’attività sportiva universitaria, avranno luogo in due giornate con i seguenti orari: - 16 maggio 07 dalle ore 8.30 alle ore 19.00 votazione - 17 maggio 07 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 votazione Gli uffici amministrativi non rilasceranno certificati dopo le ore 13.00 del secondo giorno di votazione.

ART. 3 - Studenti ammessi al voto Sono ammessi al voto tutti gli studenti iscritti all’Università degli Studi di Torino compresi nelle liste elettorali o in possesso del certificato di autorizzazione al voto rilasciato dalla Segreteria Studenti della Facoltà di appartenenza.

ART. 3 - Studenti ammessi al voto Sono ammessi al voto tutti gli studenti iscritti all’Università degli Studi di Torino, nei corsi di laurea triennali – specialistici/magistrali e gli Studenti del vecchio ordinamento compresi nelle liste elettorali o in possesso del certificato di autorizzazione al voto rilasciato

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Sono ammessi al voto per i Consigli di Indirizzo delle Facoltà di Economia e di Scienze Politiche, soltanto gli studenti iscritti ad anno di corso successivo al secondo o fuori corso, che abbiano effettuato la scelta dell’indirizzo. Sono ammessi al voto solamente per l’elezione dei Rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo per il Diritto allo Studio gli studenti iscritti al 3° anno dell’Istituto Superiore di Educazione Fisica (I.S.E.F.). Gli studenti del 1° e 2° anno del corso di laurea in Scienze Motorie, in quanto studenti universitari a tutti gli effetti, hanno diritto di voto per tutti gli Organi universitari cui afferiscono. Gli Studenti dei corsi Interfacoltà hanno diritto di voto per tutti gli organi universitari ed extra – universitari cui afferiscono. Inoltre, data l’esigenza di garantire l’esercizio del diritto fondamentale di voto e nell’impossibilità di consentire il voto plurimo, viene concesso loro, al momento del voto, di scegliere il raggruppamento al quale afferire ai fini della votazione dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico e nel Consiglio di Facoltà.

dalla Segreteria Studenti della Facoltà di appartenenza. Sono ammessi al voto per l’elezione dei Rappresentanti per tutti gli organi universitari cui afferiscono gli studenti della Laurea in Scienze Motorie, del S.U.I.S.M. e della S.A.A. Gli Studenti dei corsi Interfacoltà hanno diritto di voto per tutti gli organi universitari ed extra – universitari cui afferiscono. Inoltre, data l’esigenza di garantire l’esercizio del diritto fondamentale di voto e nell’impossibilità di consentire il voto plurimo, viene concesso loro, al momento del voto, di scegliere il raggruppamento al quale afferire ai fini della votazione dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico e nel Consiglio di Facoltà.

ART. 4 - Studenti eleggibili Sono eleggibili: a) per il Senato Accademico gli studenti che risultino regolarmente iscritti in corso o fuori corso all’Università; b) per il Consiglio di Amministrazione gli studenti che risultino regolarmente iscritti in corso o fuori corso all’Università; c) per il Consiglio di amministrazione dell’Ente per il diritto allo studio gli studenti che risultino regolarmente iscritti in corso o fuori corso all’Università; d) per i Consigli di Facoltà gli studenti che risultino regolarmente iscritti in corso o fuori corso alle singole Facoltà; e) per i Consigli di corso di Laurea gli studenti che risultino regolarmente iscritti in corso o fuori corso ai singoli corsi di laurea; f) per i Consigli di Indirizzo nelle Facoltà monolaurea a più indirizzi, gli studenti, che risultino regolarmente iscritti in corso o fuori corso all’indirizzo per il cui Consiglio intendono candidarsi.

ART. 4 - Studenti eleggibili Sono eleggibili gli Studenti con un’età inferiore a 27 anni per: a) per il Senato Accademico gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino; b) per il Consiglio di Amministrazione gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino; c) per il Consiglio di amministrazione dell’Ente per il diritto allo studio gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino; d) per i Consigli di Facoltà gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento alle singole Facoltà

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g) per il Comitato per l’attività sportiva universitaria gli studenti che risultino regolarmente iscritti in corso o fuori corso all’Università.

dell’Università di Torino; e) per i Consigli di corso di Laurea triennale e corso di Laurea specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento gli studenti che risultino regolarmente iscritti ai singoli corsi di laurea presso l’Universita’ di Torino; f) per il Comitato per l’attività sportiva universitaria gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino. Agli Studenti dei Corsi Interfacoltà viene esteso il Diritto di voto passivo optando per una delle Facoltà appartenenti al proprio corso Interfacoltà.

ART. 6 - Sistema elettorale

Le elezioni si svolgono sulla base di liste fra loro concorrenti, a sistema proporzionale (con un numero di candidati non superiore al doppio del numero degli eligendi nel rispettivo organo collegiale).

ART. 6 - Sistema elettorale Le elezioni si svolgono sulla base di liste fra loro concorrenti, a sistema proporzionale (con un numero di candidati non superiore al triplo del numero degli eligendi nel rispettivo organo collegiale).

ART. 9 - Termine di presentazione delle listeLa presentazione delle liste deve avvenire presso l’Ufficio Elettorale entro le ore 12.00 del 20° giorno che precede le votazioni. Ogni lista deve recare le firme di almeno 20 studenti non candidati per il CUS, per il C. di A. dell’EDISU, per il C.di A., per il Senato Accademico; di almeno 10 studenti non candidati per ogni C. di F. e per ogni CCL. I presentatori delle liste per i singoli Consigli di Facoltà devono essere studenti iscritti nella medesima Facoltà. I presentatori delle liste per i Consigli di Corsi di Laurea devono essere studenti iscritti nei medesimi corsi di Laurea. I presentatori delle liste per i Consigli di Indirizzo devono essere studenti iscritti ad anni superiori al secondo o fuori corso a quell’indirizzo. Le firme dei presentatori devono essere corredate dai dati anagrafici della residenza ed eventuale numero telefonico, degli estremi di un documento di riconoscimento con valore legale ed al numero di matricola e hanno valore di autocertificazione.

ART. 9 - Termine di presentazione delle liste La presentazione delle liste deve avvenire presso l’Ufficio Elettorale entro le ore 12.00 del ventesimo giorno che precede le votazioni. Per le Liste presentate nel 2004 che mantengono lo stesso simbolo, la stessa denominazione e lo stesso organo cui intendono presentarsi non necessitano della raccolta delle firme. Per le liste non presenti nel 2004 e per le liste presenti ma con simbolo o denominazione cambiata devono essere raccolte le firme di almeno 50 studenti non candidati per il Senato Accademico, Per il Consiglio di Amministrazione dell’Università, Per il Consiglio di Amministrazione dell’EDISU e per il Comitato per l’Attività Sportiva, di almeno 30 studenti non candidati per ogni Consiglio fi Facoltà. Per i Consigli di Corso di Laurea triennale, specialistica/magistrale e vecchio ordinamento di almeno 2 Studenti non candidati per i rispettivi Corsi di laurea. I presentatori delle liste per i singoli Consigli di Facoltà devono essere studenti iscritti nella

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Le firme devono essere altresì contrassegnate da un numero progressivo. Nessun studente elettore può sottoscrivere per presentazione più candidature per uno stesso Organo. Nessun studente può presentare la propria candidatura per più di due Organi.

medesima Facoltà. I presentatori delle liste per i Consigli di Corsi di Laurea devono essere studenti iscritti nei medesimi corsi di Laurea. Le firme dei presentatori devono essere corredate dai dati anagrafici della residenza ed eventuale numero telefonico, degli estremi di un documento di riconoscimento con valore legale ed al numero di matricola e hanno valore di autocertificazione. Le firme devono essere altresì contrassegnate da un numero progressivo. Nessun studente elettore può sottoscrivere per presentazione più candidature per uno stesso Organo. Nessun studente può presentare la propria candidatura per più di due Organi.

ART. 29 - Operazioni preliminari Dopo aver proceduto alla costituzione del seggio, il Presidente dà inizio alla numerazione delle schede; la numerazione avviene scrivendo il numero progressivo sul talloncino della scheda, che dovrà essere staccato all’atto della consegna della scheda compilata dall’elettore. Su ogni scheda il Presidente o uno scrutatore da lui designato, appone il bollo del seggio e la propria firma. Durante queste operazioni nessuno può allontanarsi dall’aula.

ART. 29 - Operazioni preliminari Dopo aver proceduto alla costituzione del seggio, il Presidente dà inizio alle operazioni di vidimazione delle schede. Su ogni scheda il Presidente o uno scrutatore da lui designato, appone il bollo del seggio e la propria firma. Durante queste operazioni nessuno può allontanarsi dall’aula.

ART. 30 - Rinvio operazioni di voto Al termine della numerazione e della autenticazione delle schede, le stesse vengono chiuse nelle apposite cassette, che il Presidente provvede a sigillare. Le cassette vengono riaperte il giorno successivo, all’ora stabilita per l’inizio delle operazioni di voto.

ART. 30 - Rinvio operazioni di voto Al termine della autenticazione delle schede, le stesse vengono chiuse nelle apposite cassette, che il Presidente provvede a sigillare. Le cassette vengono riaperte il giorno successivo, all’ora stabilita per l’inizio delle operazioni di voto.

ART. 34 - Consegna delle schede prima del voto Riconosciuta l’identità personale dello studente elettore il Presidente controlla la sua iscrizione nell’elenco degli elettori assegnati al seggio. Nel caso che lo studente non risulti iscritto in tale elenco il Presidente invita lo studente stesso a consegnargli il certificato di autorizzazione al voto e, nell’ipotesi in cui lo studente ne sia sprovvisto, lo invita a farsi rilasciare detto documento dalla Segreteria Studenti della Facoltà di appartenenza. Quando lo studente non compreso nell’elenco degli elettori presenta il certificato di autorizzazione al voto, il Presidente, controllata l’esattezza dell’assegnazione al seggio, aggiunge il nome

ART. 34 - Consegna delle schede prima del voto Riconosciuta l’identità personale dello studente elettore il Presidente controlla la sua iscrizione nell’elenco degli elettori assegnati al seggio. Nel caso che lo studente non risulti iscritto in tale elenco il Presidente invita lo studente stesso a consegnargli il certificato di autorizzazione al voto e, nell’ipotesi in cui lo studente ne sia sprovvisto, lo invita a farsi rilasciare detto documento dalla Segreteria Studenti della Facoltà di appartenenza. Quando lo studente non compreso nell’elenco degli elettori presenta il certificato di autorizzazione al voto, il Presidente, controllata l’esattezza dell’assegnazione al seggio, aggiunge il nome

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dello studente nell’elenco degli elettori, ritirando il certificato presentato. Il Presidente consegna quindi allo studente elettore, dopo l’accertamento dell’identità, insieme con la matita copiativa, una scheda per ciascuna elezione a cui lo studente stesso ha diritto di partecipare. Le schede saranno di diverso colore a seconda delle diverse elezioni. Il Presidente legge pure ad alta voce il numero scritto sul talloncino delle schede, che uno scrutatore può annotare nell’elenco degli studenti elettori accanto al nome facendo apporre la firma dell’elettore. L’elettore ha diritto di accertarsi che il numero segnato sia identico a quello indicato sulle schede.

dello studente nell’elenco degli elettori, ritirando il certificato presentato. Il Presidente consegna quindi allo studente elettore, dopo l’accertamento dell’identità, insieme con la matita copiativa, una scheda per ciascuna elezione a cui lo studente stesso ha diritto di partecipare. Le schede saranno di diverso colore a seconda delle diverse elezioni. Lo scrutatore fa quindi apporre nel registro la firma da parte dello studente.

ART. 38 - Consegna delle schede dopo il voto Compiute le operazioni di voto, l’elettore consegna al Presidente le schede chiuse e la matita. Il Presidente constata la chiusura delle schede o, qualora queste non siano chiuse, invita l’elettore a rientrare in cabina per chiuderle; successivamente distacca il talloncino di ogni scheda e ripone ciascuna nell’urna corrispondente. Uno scrutatore prende nota dell’avvenuta votazione, apponendo la propria sigla accanto al nome dell’elettore nell’elenco degli aventi diritto al voto.

ART. 38 - Consegna delle schede dopo il voto Compiute le operazioni di voto, l’elettore consegna al Presidente le schede chiuse e la matita. Il Presidente constata la chiusura delle schede o, qualora queste non siano chiuse, invita l’elettore a rientrare in cabina per chiuderle quindi ripone ciascuna scheda nell’urna corrispondente. Uno scrutatore prende nota dell’avvenuta votazione, apponendo la propria sigla accanto al nome dell’elettore nell’elenco degli aventi diritto al voto.

ART. 43 - Spoglio dei voti Successivamente il Presidente dà inizio allo scrutinio delle schede, procedendo allo spoglio dei voti nel seguente ordine: a) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico; b) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione; c) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio nell’ambito universitario; d) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Facoltà; e) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di Laurea o elezioni di Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Indirizzo; f) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel

ART. 43 - Spoglio dei voti Successivamente il Presidente dà inizio allo scrutinio delle schede, procedendo allo spoglio dei voti nel seguente ordine: a) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico; b) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione; c) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio nell’ambito universitario; d) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Facoltà; e) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di Laurea triennale, laurea specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento. f) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel

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Comitato per l’attività sportiva universitaria. Per ciascuna delle categorie di schede sopra menzionate, uno scrutatore estrae dall’urna ogni scheda e la consegna al Presidente, il quale legge ad alta voce il numero e il nome o motto della lista votata e le eventuali preferenze espresse. Il Presidente passa la scheda ad altro scrutatore che prende nota del numero dei voti di ciascuna lista e dei voti di preferenza; un terzo scrutatore pone le schede nella cassetta da cui sono state tolte le schede non utilizzate. Le schede possono essere toccate soltanto dal Presidente e dagli scrutatori. Al termine dello spoglio delle schede di ciascuna delle categorie, il Presidente conta sia il numero dei votanti sia il numero dei voti validi riportati complessivamente dalle varie liste, sommato a quello dei voti nulli o contestati ed a quello delle schede bianche; quindi accerta la corrispondenza numerica delle cifre indicate nelle varie colonne del prospetto del verbale con il numero dei votanti iscritti al seggio indicando i motivi di una eventuale discordanza. Le precedenti operazioni devono essere eseguite nell’ordine indicato; di esse e del loro risultato deve essere fatta menzione nel verbale.

Comitato per l’attività sportiva universitaria. Per ciascuna delle categorie di schede sopra menzionate, uno scrutatore estrae dall’urna ogni scheda e la consegna al Presidente, il quale legge ad alta voce il numero e il nome o motto della lista votata e le eventuali preferenze espresse. Il Presidente passa la scheda ad altro scrutatore che prende nota del numero dei voti di ciascuna lista e dei voti di preferenza; un terzo scrutatore pone le schede nella cassetta da cui sono state tolte le schede non utilizzate. Le schede possono essere toccate soltanto dal Presidente e dagli scrutatori. Al termine dello spoglio delle schede di ciascuna delle categorie, il Presidente conta sia il numero dei votanti sia il numero dei voti validi riportati complessivamente dalle varie liste, sommato a quello dei voti nulli o contestati ed a quello delle schede bianche; quindi accerta la corrispondenza numerica delle cifre indicate nelle varie colonne del prospetto del verbale con il numero dei votanti iscritti al seggio indicando i motivi di una eventuale discordanza. Le precedenti operazioni devono essere eseguite nell’ordine indicato; di esse e del loro risultato deve essere fatta menzione nel verbale.

ART. 50 - Numero degli eletti

Gli eletti saranno uguali a: a) 8 per il Senato Accademico dell’Università così suddivisi tra i sotto indicati raggruppamenti di Facoltà: 2 rappresentanti per le Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia; 3 rappresentanti per le Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze della Formazione, Psicologia, Lingue e letterature straniere; 1 rappresentante per le Facoltà di Farmacia, Agraria, Medicina Veterinaria; 2 rappresentanti per le Facoltà di Medicina e Chirurgia, Scienze M.F.N.,; b) 7 o 9 o 11 per i Consigli di Facoltà, per i Consigli di Corso di Laurea e per i Consigli di Indirizzo e di diploma, a seconda del numero degli iscritti e comunque in numero non superiore al 25% del numero dei professori di ruolo e fuori ruolo; c) 4 per il Comitato per l’attività sportiva

ART. 50 - Numero degli eletti Gli eletti saranno uguali a: a) 8 per il Senato Accademico dell’Università così suddivisi tra i sotto indicati raggruppamenti di Facoltà (il numero degli studenti è aggiornato al 1 marzo 2007): Il computo totale per ogni raggruppamento è dato dalla somma degli studenti delle Facoltà appartenenti al raggruppamento stesso. 3 rappresentanti per le Facoltà di: Giurisprudenza 6470 Scienze Politiche 6537 Economia 9216 Per un totale di 22.223 studenti 2 rappresentanti per le Facoltà di : Lettere e Filosofia 6920 Scienze della Formazione 5137 Psicologia 2932

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universitaria; d) 3 per il Consiglio di Amministrazione dell’Università; e) 2 per il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Regionale per il diritto allo studio nell’ambito universitario.

Lingue e letterature straniere 5051 Per un totale di 20.040 studenti 1 rappresentante per le Facoltà di: Farmacia 1756 Agraria 1552 Medicina Veterinaria 997 Per un totale di 4.305 studenti 2 rappresentanti per le Facoltà di: Medicina e Chirurgia 5996 Scienze M.F.N. 5215 Per un totale di 11.211 studenti Sono esclusi Interfacoltà e Interateneo: SAA 255 Suism 1497 Biotecnologie 372 Scienze strategiche 656 Interfacolta’ 1004 Interateneo 130 Per un totale di 3914 studenti a cui non è possibile inserire in una Facoltà Totale Studenti iscritti 61693 b) 7 o 9 o 11 per i Consigli di Facoltà, per i Consigli di Corso di Laurea triennale, Specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento, a seconda del numero degli iscritti e comunque in numero non superiore al 25% del numero dei professori di ruolo e fuori ruolo; c) 4 per il Comitato per l’attività sportiva universitaria; d) 3 per il Consiglio di Amministrazione dell’Università; e) 2 per il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Regionale per il diritto allo studio nell’ambito universitario.

(Relazione predisposta dalla Divisione Logistica Dir. Resp. Dott. L. Bordino)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Vista la legge n. 394 del 28.06.1977 relativa al potenziamento dell’attività sportiva

universitaria; Vista la legge 168 dell’89 relativa all’Autonomia Universitaria;

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Visto il D.P.R. n. 382 del 11.07.1980 avente ad oggetto il riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica;

Vista la legge n. 341 del 19.11.1990 relativa alla riforma degli ordinamenti didattici

universitari; Vista la Legge Regionale n. 16 del 18.03.1992 concernente il diritto allo studio

universitario; Visto il D.M. n. 509 del 03.11.1999 relativo al regolamento recante norme concernenti

l'autonomia didattica degli atenei; Vista la legge n. 170 del 11.07.2003 concernente la conversione in legge, con modificazioni,

del decreto-legge 9 maggio 2003, n. 105, recante “disposizioni urgenti per le università e gli enti di ricerca nonché in materia di abilitazione all’esercizio di attività professionali”;

Visto il D.M. 270 del 2004 relativo all’Autonomia Didattica degli atenei; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino approvato con D.R. 54 del 8 Febbraio

1999 e successive modificazioni; Visto il verbale della Commissione Didattica del Senato Accademico del giorno 6 febbraio

2007; __________________, delibera di approvare il regolamento per le votazioni dei

Rappresentanti degli Studenti negli organi universitari ed extra universitari secondo il testo di seguito riportato. REGOLAMENTO PER LE ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI NEGLI ORGANI UNIVERSITARI ED EXTRA-UNIVERSITARI ART. 1 - Data delle Elezioni Le elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo per il Diritto allo studio nei Consigli di Facoltà, nei Consigli di Corso di Laurea, nel Comitato per l’attività sportiva universitaria, avranno luogo in due giornate con i seguenti orari: - 16 maggio 07 dalle ore 8.30 alle ore 19.00 votazione - 17 maggio 07 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 votazione Gli uffici amministrativi non rilasceranno certificati dopo le ore 13.00 del secondo giorno di votazione. ART. 2 - Indizione delle elezioni Le elezioni dei rappresentanti degli studenti sono indette dal Rettore con decreto reso pubblico con comunicato stampa almeno quarantacinque giorni prima dell’inizio delle elezioni. Tale decreto indica la data delle elezioni, il numero degli studenti regolarmente iscritti, le Rappresentanze da eleggere ed il relativo numero degli eligendi negli Organi dell’Università ed extra - universitari per i quali sono indette le votazioni, le modalità per la presentazione delle candidature e per quali organi, la composizione della Commissione elettorale, l’ubicazione dell’Ufficio elettorale e tutte le scadenze relative alle elezioni. L’Università espone il manifesto di pubblicizzazione del Decreto Rettorale suddetto almeno quaranta giorni prima delle votazioni in tutte le segreterie, in tutte le sedi di Facoltà, di corsi di laurea, di scuole di specializzazione e

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di perfezionamento, di scuole dirette a fini speciali, nelle mense, nei collegi universitari, nelle sedi dell’Ente Autonomo per il Diritto allo studio. L’Università espone, inoltre, i manifesti per le votazioni almeno venti giorni prima dell’inizio delle stesse in tutte le sedi universitarie. Tali manifesti dovranno indicare: - - Ubicazione dei seggi - Modalità di votazione (giorni, orari, documenti da presentare al seggio, numero massimo di preferenze per ogni Organo collegiale, numero eligendi per ogni Organo). L’Università espone i manifesti dei candidati, aventi lo stesso colore delle schede, almeno 10 giorni prima delle elezioni. Tali manifesti dovranno indicare: - la colorazione delle schede per ciascun Organo; - l’Organo collegiale; - numero massimo delle preferenze esprimibili; - il nome, il motto (o il simbolo)ed il numero progressivo di ciascuna lista; i nomi e gli eventuali soprannomi dei singoli candidati suddivisi per lista e corredati da luogo e data di nascita. I nomi delle liste, dei loro candidati ed i loro eventuali contrassegni saranno altresì stampati sulle schede elettorali di ogni organo. ART. 3 - Studenti ammessi al voto Sono ammessi al voto tutti gli studenti iscritti all’Università degli Studi di Torino, nei corsi di laurea triennali – specialistici/magistrali e gli Studenti del vecchio ordinamento compresi nelle liste elettorali o in possesso del certificato di autorizzazione al voto rilasciato dalla Segreteria Studenti della Facoltà di appartenenza. Sono ammessi al voto per l’elezione dei Rappresentanti per tutti gli organi universitari cui afferiscono gli studenti della Laurea in Scienze Motorie, del S.U.I.S.M. e della S.A.A. Gli Studenti dei corsi Interfacoltà hanno diritto di voto per tutti gli organi universitari ed extra – universitari cui afferiscono. Inoltre, data l’esigenza di garantire l’esercizio del diritto fondamentale di voto e nell’impossibilità di consentire il voto plurimo, viene concesso loro, al momento del voto, di scegliere il raggruppamento al quale afferire ai fini della votazione dei rappresentanti degli studenti in Senato Accademico e nel Consiglio di Facoltà. ART. 4 - Studenti eleggibili Sono eleggibili gli Studenti con un’età inferiore a 27 anni per: a) per il Senato Accademico gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino; b) per il Consiglio di Amministrazione gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino; c) per il Consiglio di amministrazione dell’Ente per il diritto allo studio gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino; d) per i Consigli di Facoltà gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento alle singole Facoltà dell’Università di Torino; e) per i Consigli di corso di Laurea triennale e corso di Laurea specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento gli studenti che risultino regolarmente iscritti ai singoli corsi di laurea presso l’Università di Torino; f) per il Comitato per l’attività sportiva universitaria gli studenti che risultino regolarmente iscritti, ai corsi di laurea triennale o specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento all’Università di Torino.

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Agli Studenti dei Corsi Interfacoltà viene esteso il Diritto di voto passivo optando per una delle Facoltà appartenenti al proprio corso Interfacoltà. ART. 5 - Incompatibilità di incarichi Gli studenti che facciano parte del personale dell’Università, ove risultino eletti in uno stesso Organo sia come rappresentanti degli studenti sia come rappresentanti di altra categoria, dovranno optare per uno dei due incarichi. ART. 6 - Sistema elettorale Le elezioni si svolgono sulla base di liste fra loro concorrenti, a sistema proporzionale (con un numero di candidati non superiore al triplo del numero degli eligendi nel rispettivo organo collegiale). ART. 7 - Costituzione Commissione elettorale Almeno trentacinque giorni prima delle votazioni il Rettore procede all’insediamento di una Commissione elettorale incaricata di preparare le elezioni e di assicurarne la regolarità. La Commissione ha sede presso il Rettorato ed è nominata dal Rettore nelle persone di : a) Rettore o il Pro - Rettore (Presidente); b) due Professori di cui uno di materie giuridiche; c) Direttore Amministrativo, o suo delegato, con funzioni di Segretario; d) due studenti elettori, non candidati nè rappresentanti di lista, sorteggiati in un elenco comprendente i nominativi presentati al Rettore entro le ore 12.00 del quarantesimo giorno precedente le votazioni da ciascun rappresentante degli studenti in Senato Accademico in un numero non superiore a dieci per ogni rappresentante degli studenti; e) due rappresentanti del Personale tecnico - Amministrativo. Nel decreto stesso il Rettore procede alla nomina di due supplenti per i Professori ufficiali di materie giuridiche, di due supplenti per gli studenti e di due supplenti per il Personale Tecnico - Amministrativo che subentreranno secondo l’ordine progressivo di trascrizione. ART. 8 - Compiti della Commissione Elettorale La Commissione Elettorale ha il compito di: a) controllare la regolarità delle operazioni elettorali; b) decidere sui ricorsi che siano stati presentati al Presidente della Commissione Elettorale entro 24 ore dalla chiusura delle votazioni; c) proclamare gli eletti. d) stabilire l’ubicazione dei seggi sentito il parere delle Presidenze di Facoltà ART. 9 - Termine di presentazione delle liste La presentazione delle liste deve avvenire presso l’Ufficio Elettorale entro le ore 12.00 del ventesimo giorno che precede le votazioni. Per le Liste presentate nel 2004 che mantengono lo stesso simbolo, la stessa denominazione e lo stesso organo cui intendono presentarsi non necessitano della raccolta delle firme. Per le liste non presenti nel 2004 e per le liste presenti ma con simbolo o denominazione cambiata devono essere raccolte le firme di almeno 50 studenti non candidati per il Senato Accademico, Per il Consiglio di Amministrazione dell’Università, Per il Consiglio di Amministrazione dell’EDISU e per il Comitato per l’Attività Sportiva, di almeno 30 studenti non candidati per ogni Consiglio di Facoltà. Per i Consigli di Corso di Laurea triennale, specialistica/magistrale e vecchio ordinamento di almeno 2 Studenti non candidati per i rispettivi Corsi di laurea. I presentatori delle liste per i singoli Consigli di Facoltà devono essere studenti iscritti nella medesima Facoltà.

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I presentatori delle liste per i Consigli di Corsi di Laurea devono essere studenti iscritti nei medesimi corsi di Laurea. Le firme dei presentatori devono essere corredate dai dati anagrafici della residenza ed eventuale numero telefonico, degli estremi di un documento di riconoscimento con valore legale ed al numero di matricola e hanno valore di autocertificazione. Le firme devono essere altresì contrassegnate da un numero progressivo. Nessun studente elettore può sottoscrivere per presentazione più candidature per uno stesso Organo. Nessun studente può presentare la propria candidatura per più di due Organi. ART. 10 – Liste e candidature Ogni gruppo di Studenti che intende presentare una lista deve depositare il nome e, eventualmente, il motto (o il simbolo) ricevendo un numero progressivo di presentazione. Non è ammessa la presentazione da parte di altri gruppi di nomi e contrassegni identici o confondibili con quelli presentati in precedenza, notoriamente usati da altri gruppi oppure riproducenti soggetti religiosi. I nomi dei candidati di ciascuna lista, elencati nell’ordine da essi prescelto, devono essere corredati da dati anagrafici e dal numero di matricola. Ogni candidato dovrà presentare dichiarazione di accettazione della candidatura, indicante la lista con cui intende presentarsi, i propri dati anagrafici ed il numero di matricola che dovrà essere sottoscritto con valore di autocertificazione. ART. 11 - Rappresentanti di lista Ogni lista può nominare propri rappresentanti ai seggi del quale devono essere indicati, all’atto della presentazione, il recapito e il numero telefonico per eventuali comunicazioni, modifiche e decisioni della Commissione elettorale. Le nomine dei rappresentanti devono essere presentate all’Ufficio Elettorale dell’Ateneo entro e non oltre le ore 12.00 del giorno precedente la costituzione dei seggi. ART. 12 - Numerazione delle liste Ogni lista viene iscritta nel manifesto elettorale e a queste viene attribuito un numero. L’attribuzione del numero di lista avviene mediante sorteggio. ART. 13 - Trasmissione elenchi votanti alla Commissione elettorale Gli Uffici amministrativi dell’Università trasmetteranno alla Commissione elettorale, in tempo utile per le operazioni di controllo di cui all’art. 8 gli elenchi degli studenti elettori, determinati in base ai criteri stabiliti dall’art. 3. ART. 14 - Divulgazione elenchi e autorizzazione al voto Gli elenchi degli studenti elettori sono affissi almeno venti giorni prima delle votazioni presso le segreterie delle singole Facoltà. Gli studenti che, pur risultando regolarmente iscritti non siano stati inclusi nell’elenco, possono chiedere alla Segreteria Studenti della Facoltà di appartenenza il rilascio di un certificato di autorizzazione al voto. La Segreteria Studenti procede al rilascio del certificato dopo aver accertato la regolarità dell’iscrizione, ai sensi dell’art. 3. Avverso una eventuale decisione negativa della Segreteria Studenti è ammesso ricorso alla Commissione elettorale. ART. 15 – Propaganda elettorale Allo scopo di usufruire delle aule per la propaganda elettorale, i Presidi di Facoltà possono sospendere nei 10 giorni antecedenti le votazioni, su richiesta dei candidati, le lezioni per un massimo di due ore al giorno, in orario da concordarsi tra ciascun Preside e i candidati

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appartenenti alle diverse liste e comunque per non più di 10 ore complessive e non più di un’ora per ogni lista che partecipa solo alle elezioni del C.di F. e del CCL, di tre ore per ogni lista che si presenti negli Organi Centrali (non cumulabili). Il calendario per l’assegnazione delle aule alle diverse liste è stabilito dal Preside di ciascuna Facoltà. In ogni edificio Universitario sono messi a disposizione appositi spazi, ben visibili, riservati esclusivamente all’affissione di manifesti elettorali, questi ultimi potranno essere affissi anche in ogni altro spazio idoneo. ART. 16 - Divieto propaganda elettorale nei giorni di votazione Nei giorni delle votazioni è vietata qualsiasi propaganda elettorale all’interno degli edifici universitari, fatti salvi i manifesti già appesi. ART. 17 - Orario votazioni Ogni studente elettore è assegnato a un seggio e può votare soltanto presso tale seggio. I seggi sono aperti dalle ore 8.30 alle ore 19.00 del primo giorno e dalle ore 8.30 alle ore 14.00 del secondo giorno. ART. 18 - Seggi elettorali I seggi elettorali, distinti per Facoltà, e ove occorra, per corso di laurea sono dislocati presso le Sedi che la Commissione Elettorale, sentita ciascuna Facoltà, riterrà più idonee. ART. 19 - Manifesto dislocazione seggi L’ubicazione dei seggi è stabilita dalla Commissione Elettorale sentito il parere delle Presidenze di Facoltà. ART. 20 - Composizione seggi I Presidenti e i componenti dei seggi sono nominati dal Presidente della Commissione Elettorale. Ogni seggio è composto da: a) Studenti designati dai Presidi delle Facoltà tra coloro che stanno svolgendo attività di collaborazione a tempo parziale tra le Facoltà stesse con funzioni di Presidenti; b) 4 scrutatori scelti tra gli studenti elettori, non candidati nè presentatori di lista, designati, per i seggi di competenza, dai Presidi delle Facoltà tra coloro che stanno svolgendo attività di collaborazione a tempo parziale presso le Facoltà stesse. Le ore effettuate presso i seggi dovranno essere comunicate dai Presidenti dei seggi alle relative Presidenze affinchè queste vengano conteggiate nel numero delle ore svolte dagli studenti per il completamento delle ore previste dal contratto. Nell’eventualità di mancanza di uno o più scrutatori si potrà scegliere tra pubblici funzionari o dipendenti dell’Università. Con la stessa procedura per ogni seggio vengono nominati 1 Presidente e quattro scrutatori supplenti i quali sono impiegati in sostituzione degli effettivi impediti e/o dimissionari. L’Ufficio di Presidente, di Presidente supplente, di scrutatore e di scrutatore supplente è obbligatorio per le persone designate. ART. 21 - Costituzione seggi Ogni seggio si costituisce alle ore 16.00 del giorno precedente le votazioni. Il Presidente procede all’insediamento del seggio chiamando a farne parte gli scrutatori e invitando ad assistere alle operazioni elettorali i rappresentanti di lista di cui all’art. 11. Nel caso di assenza di uno o più scrutatori, il Presidente li sostituisce con altrettanti supplenti, seguendo l’ordine indicato nel provvedimento di nomina. Tutti i supplenti devono essere reperibili anche

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nel corso delle successive operazioni elettorali, nel caso che si renda necessaria la sostituzione di qualche scrutatore. ART. 22 - Sostituzione Membri del seggio In caso di assenza del Presidente, all’ora stabilita per la costituzione del seggio, a questi subentra il Presidente supplente previsto dal penultimo comma dell’art. 20. Nel caso che la costituzione del seggio risulti impossibile per la mancanza del numero stabilito di scrutatori, anche dopo aver fatto ricorso ai supplenti, il Presidente chiede la designazione di nuovi supplenti alla commissione elettorale. ART. 23 - Nomina Vice - Presidente e Segretario Il Presidente designa tra gli scrutatori un Vice-Presidente e un Segretario. Il Vice-Presidente coadiuva il Presidente e ne fa le veci in caso di assenza o di momentaneo impedimento; il Segretario redige il verbale delle operazioni elettorali sotto la direzione e la responsabilità del Presidente. ART. 24 - Consegna materiale seggio Entro le ore 16.00 del giorno precedente le votazioni, la Commissione elettorale fa pervenire ad ogni Presidente del seggio per il tramite dell’Ufficio elettorale: a) l’elenco degli elettori assegnati al seggio, in duplice copia e autenticato su ciascun foglio dal Direttore Amministrativo (o suo delegato); b) tre copie dei manifesti contenenti le liste; c) l’indicazione dei rappresentanti di lista; d) un plico contenente il bollo del seggio elettorale; e) i pacchi delle schede; f) un numero di urne pari al numero di elezioni che si svolgeranno presso il seggio; g) matite copiative per l’espressione del voto; h) decreto di costituzione del seggio; i) manifesto con l’ubicazione dei seggi; l) cancelleria varia ART. 25 - Aule destinate alle votazioni L’aula o il locale destinata al seggio deve avere una sola porta d’ingresso aperta al pubblico. Essa dev’essere munita di uno o più tavoli, su cui saranno collocate le urne e le cassette contenenti le schede da consegnare agli elettori e di almeno tre cabine chiuse per l’espressione del voto. Le porte e le finestre sulle pareti adiacenti ai tavoli devono essere chiuse, in modo da impedire la vista e qualsiasi comunicazione con l’esterno. All’ingresso dell’aula devono essere esposti l’elenco degli elettori assegnati al seggio e due copie dei manifesti contenenti le liste. ART. 26 - Presenza dei componenti il seggio Almeno tre membri del seggio, tra i quali il Presidente o il Vice-Presidente, devono essere sempre presenti a tutte le operazioni elettorali. ART. 27 - Rappresentanti di lista al seggio I rappresentanti di Lista al Seggio hanno diritto ad assistere a tutte le operazioni elettorali e possono fare inserire succintamente a verbale eventuali dichiarazioni. I candidati possono assistere allo spoglio delle schede, ma non possono intervenire.

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ART. 28 - Mantenimento ordine nel seggio Il Presidente del seggio è incaricato della polizia dell’adunanza. Egli può con ordinanza motivata, inserita a verbale, allontanare dall’aula lo scrutatore o il rappresentante di lista o l’elettore che turbi il regolare svolgimento delle operazioni elettorali o che svolga propaganda. Nel caso di allontanamento di uno scrutatore egli ne informa la Commissione elettorale e procede alla sostituzione ricorrendo ad un supplente. ART. 29 - Operazioni preliminari Dopo aver proceduto alla costituzione del seggio, il Presidente dà inizio alle operazioni di vidimazione delle schede. Su ogni scheda il Presidente o uno scrutatore da lui designato, appone il bollo del seggio e la propria firma. Durante queste operazioni nessuno può allontanarsi dall’aula. ART. 30 - Rinvio operazioni di voto Al termine della autenticazione delle schede, le stesse vengono chiuse nelle apposite cassette, che il Presidente provvede a sigillare. Le cassette vengono riaperte il giorno successivo, all’ora stabilita per l’inizio delle operazioni di voto. ART. 31 - Accesso al seggio Possono entrare nell’aula adibita a seggio e nell’ante aula (o zona destinata a tale uso) soltanto gli studenti elettori assegnati a tale seggio che presentino un documento di identità personale, o il libretto universitario oppure - per gli studenti del primo anno - il bollettino di versamento della prima rata delle tasse universitarie, insieme con un documento d’identità. ART. 32 - Sospensione votazioni In caso di disordine o di incidenti, il Presidente sospende le operazioni elettorali e chiede al Rettore l’intervento della forza pubblica, per fare, espellere coloro che impediscono il regolare svolgimento delle operazioni elettorali. Qualora i disordini o incidenti configurino un’ipotesi di reato, il Rettore è tenuto a farne immediata denuncia. In caso di tumulti o di incidenti di particolare gravità, quando ricorrano gli estremi di urgenza, il Presidente è autorizzato a richiedere direttamente l’intervento della forza pubblica. ART. 33 - Accertamento identità Dichiarata aperta la votazione, gli studenti elettori sono ammessi a votare nell’ordine di presentazione. Essi devono esibire il libretto universitario o un documento di riconoscimento con valore legale, oppure per gli studenti del primo anno un documento di identità personale. In nessun caso è ammesso il riconoscimento di studenti elettori da parte di membri del seggio, e di rappresentanti dei candidati. ART. 34 - Consegna delle schede prima del voto Riconosciuta l’identità personale dello studente elettore il Presidente controlla la sua iscrizione nell’elenco degli elettori assegnati al seggio. Nel caso che lo studente non risulti iscritto in tale elenco il Presidente invita lo studente stesso a consegnargli il certificato di autorizzazione al voto e, nell’ipotesi in cui lo studente ne sia sprovvisto, lo invita a farsi rilasciare detto documento dalla Segreteria Studenti della Facoltà di appartenenza. Quando lo studente non compreso nell’elenco degli elettori presenta il certificato di autorizzazione al voto, il Presidente, controllata l’esattezza dell’assegnazione al seggio, aggiunge il nome dello studente nell’elenco degli elettori, ritirando il certificato presentato. Il Presidente consegna quindi allo studente elettore, dopo l’accertamento dell’identità, insieme con la matita copiativa, una scheda per ciascuna elezione a cui lo studente stesso ha diritto di partecipare.

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Le schede saranno di diverso colore a seconda delle diverse elezioni. Lo scrutatore fa quindi apporre nel registro la firma da parte dello studente. ART. 35 - Espressione del voto Lo studente elettore, una volta ricevute le schede, si reca nella cabina indicatagli dove esprime il proprio voto con l’apposita matita. Il voto si esprime contrassegnando la lista per cui si intende votare ed eventualmente scrivendo accanto al nome o al simbolo di quest’ultima il cognome e, in caso di omonimia, anche il nome dei candidati cui l’elettore intende accordare la propria preferenza. ART. 36 - Luogo di espressione del voto Non è consentito esprimere il voto al di fuori della cabina: tutte le schede eventualmente compilate in luogo diverso vengono ritirate ed annullate e l’elettore non è più ammesso al voto. Dell’annullamento delle schede deve essere fatta menzione nel verbale. ART. 37 - Schede deteriorate Se un elettore riscontra che le schede consegnategli sono deteriorate o recano segni o tracce, oppure se egli stesso, per negligenza o ignoranza, le abbia deteriorate, può chiederne al Presidente la sostituzione, restituendo però le prime, le quali vengono messe in un plico dopo che il Presidente vi ha scritto sopra “scheda deteriorata” aggiungendovi la sua firma. Del deterioramento delle schede deve essere fatta menzione nel verbale. ART. 38 - Consegna delle schede dopo il voto Compiute le operazioni di voto, l’elettore consegna al Presidente le schede chiuse e la matita. Il Presidente constata la chiusura delle schede o, qualora queste non siano chiuse, invita l’elettore a rientrare in cabina per chiuderle quindi ripone ciascuna scheda nell’urna corrispondente. Uno scrutatore prende nota dell’avvenuta votazione, apponendo la propria sigla accanto al nome dell’elettore nell’elenco degli aventi diritto al voto. ART. 39 - Accompagnamento invalidi Gli elettori non possono farsi rappresentare. Gli elettori fisicamente impediti ad esercitare il diritto di voto possono esercitare il diritto medesimo dietro presentazione di un certificato medico. In questo caso si fanno accompagnare in cabina da un elettore del medesimo seggio che sia stato volontariamente scelto come accompagnatore, e del quale deve essere presa nota accanto a entrambi i nomi nell’elenco degli elettori. Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un invalido. ART. 40 - Chiusura seggio Al termine dell’orario previsto per le votazioni potranno ancora votare, fino ad esaurimento, gli studenti elettori presenti nel seggio elettorale. ART. 41 - Decisioni su reclami e incidenti relativi a operazioni di voto Il Presidente del seggio - sentito il parere degli scrutatori - pronuncia in via provvisoria, facendola risultare dal verbale, la propria decisione sui reclami anche orali, su difficoltà e incidenti sollevati in merito alle operazioni di voto. ART. 42 - Chiusura votazioni Decorsa l’ora prevista per la chiusura delle votazioni e non appena tutti gli studenti elettori presenti nel seggio abbiano votato, il Presidente: a) dichiara chiusa la votazione;

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b) accerta il numero dei votanti quale risulta dall’elenco degli studenti elettori, integrato ai sensi dell’art. 34, su cui gli scrutatori hanno annotato la presentazione al voto e la consegna delle schede; c) racchiude in un plico gli elenchi degli elettori ed i certificati di autorizzazione al voto; d) estrae e conta le schede rimaste nelle cassette e riscontra se, calcolati come votanti gli elettori che, dopo aver ricevuto la scheda non l’abbiano restituita, nonchè le schede eventualmente annullate o deteriorate, le schede rimaste corrispondano al numero delle schede numerate ed autenticate; e) racchiude in un plico le predette schede e lo sigilla. Le precedenti operazioni devono essere eseguite nell’ordine indicato: di esse e del loro risultato deve essere fatta menzione nel verbale. ART. 43 - Spoglio dei voti Successivamente il Presidente dà inizio allo scrutinio delle schede, procedendo allo spoglio dei voti nel seguente ordine: a) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico; b) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione; c) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio nell’ambito universitario; d) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Facoltà; e) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di Laurea triennale, laurea specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento; f) elezioni dei Rappresentanti degli studenti nel Comitato per l’attività sportiva universitaria. Per ciascuna delle categorie di schede sopra menzionate, uno scrutatore estrae dall’urna ogni scheda e la consegna al Presidente, il quale legge ad alta voce il numero e il nome o motto della lista votata e le eventuali preferenze espresse. Il Presidente passa la scheda ad altro scrutatore che prende nota del numero dei voti di ciascuna lista e dei voti di preferenza; un terzo scrutatore pone le schede nella cassetta da cui sono state tolte le schede non utilizzate. Le schede possono essere toccate soltanto dal Presidente e dagli scrutatori. Al termine dello spoglio delle schede di ciascuna delle categorie, il Presidente conta sia il numero dei votanti sia il numero dei voti validi riportati complessivamente dalle varie liste, sommato a quello dei voti nulli o contestati ed a quello delle schede bianche; quindi accerta la corrispondenza numerica delle cifre indicate nelle varie colonne del prospetto del verbale con il numero dei votanti iscritti al seggio indicando i motivi di una eventuale discordanza. Le precedenti operazioni devono essere eseguite nell’ordine indicato; di esse e del loro risultato deve essere fatta menzione nel verbale. ART. 44 - Validità del voto La validità del voto contenuto in una scheda deve essere ammessa ogni volta che da esso si possa desumere la volontà effettiva dell’elettore. Sono però nulli i voti contenuti in schede le quali presentino scritture o segni tali da poter far ritenere che l’elettore abbia voluto far riconoscere il proprio voto; sono altresì nulli i voti contenuti in schede che non siano quelle prescritte o che siano prive di firma o di bollo. ART. 45 - Voti contestati Il Presidente – sentito il parere degli scrutatori – decide, in via provvisoria, sull’assegnazione dei voti, contestati per qualsiasi causa e, nel dichiarare il risultato dello scrutinio, da atto del numero dei voti contestati ed assegnati provvisoriamente e di quello dei voti contestati e provvisoriamente non assegnati, ai fini dell’ulteriore esame di competenza della Commissione Elettorale. I voti contestati devono essere raggruppati per ogni singola elezione per i vari candidati, secondo i motivi di contestazione, che devono essere indicati in maniera

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circostanziata. Le schede corrispondenti a voti contestati, siano essi stati assegnati o no, e le carte relative ad eventuali reclami o proteste devono essere immediatamente vidimate dal Presidente e da almeno due scrutatori. ART. 46 - Chiusura seggio e consegna materiale votazioni Al termine delle operazioni di scrutinio il Presidente trasmette alla Commissione elettorale, oltre al plico contenente gli elenchi degli elettori ed i certificati di autorizzazione al voto, per ciascuna delle elezioni: a) i plichi contenenti le schede corrispondenti a voti validi, insieme alle copie delle tabelle di scrutinio; b) i plichi contenenti le schede corrispondenti a voti dichiarati nulli; c) i plichi contenenti le schede corrispondenti a voti contestati per qualsiasi causa e le carte relative a eventuali reclami e proteste; d) i plichi contenenti le schede annullate o deteriorate; e) i plichi contenenti le schede non utilizzate; f) il verbale delle operazioni di voto e di scrutinio. Il Presidente trasmette inoltre, la seconda copia del verbale delle operazioni di voto e di scrutinio all’Ufficio Elettorale insieme al restante materiale di cancelleria. ART. 47 - Esame dei documenti da parte della Commissione Elettorale La Commissione elettorale, dopo aver ricevuto dai Presidenti di tutti i seggi i documenti di cui all’articolo precedente, procede immediatamente a controllarne la regolarità e, condotte ove occorra le relative indagini, decide su eventuali ricorsi presentati dai rappresentanti di lista nonché sulle dichiarazioni messe a verbale dai rappresentanti di lista. Decide inoltre sui voti contestati. ART. 48 - Dichiarazione nullità e ripetizione votazione Qualora risulti provato che in un seggio siano state compiute gravi irregolarità oppure siano avvenuti disordini o incidenti tali da impedire la libera espressione del voto o la sua segretezza, la Commissione elettorale dichiara la nullità delle operazioni svoltesi in tale seggio informandone il Rettore ai fini del rinnovo della votazione nel seggio in questione. La dichiarazione di nullità di cui al presente articolo è inappellabile. La Commissione Elettorale è tenuta a indire una nuova votazione per il seggio entro il termine massimo di trenta giorni. ART. 49 – Criteri per l’individuazione degli eletti Controllata la regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio, la Commissione elettorale procede all’attribuzione delle rappresentanze per ogni Organo Collegiale secondo i seguenti criteri: per ogni lista è determinata la cifra elettorale costituita dal totale dei voti validi ottenuti nei singoli collegi elettorali; per ogni lista è determinata altresì la cifra individuale costituita dal totale dei voti validi di preferenza attribuiti a ciascun candidato della lista; la cifra elettorale di ogni lista è divisa successivamente per un numero crescente sino alla concorrenza del numero dei rappresentanti da eleggere; tutti i quozienti si graduano in ordine decrescente scegliendo poi fra essi quelli più alti, in numero uguale a quello dei rappresentanti da eleggere; a parità assoluta di quozienti è scelto quello cui corrisponde la minore cifra elettorale; le rappresentanze sono assegnate alle liste di corrispondenza ai quozienti scelti come indicato alla lettera d);

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risultano eletti, lista per lista, i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze graduato in ordine decrescente: a parità di preferenze risulta eletto il candidato che precede nell’ordine di lista. ART. 50 - Numero degli eletti Gli eletti saranno uguali a: a) 8 per il Senato Accademico dell’Università così suddivisi tra i sotto indicati raggruppamenti di Facoltà (il numero degli studenti è aggiornato al 1 marzo 2007): Il computo totale per ogni raggruppamento è dato dalla somma degli studenti delle Facoltà appartenenti al raggruppamento stesso. 3 rappresentanti per le Facoltà di: Giurisprudenza 6470, Scienze Politiche 6537, Economia 9216 per un totale di 22.223 studenti 2 rappresentanti per le Facoltà di : Lettere e Filosofia 6920, Scienze della Formazione 5137, Psicologia 2932, Lingue e letterature straniere 5051 per un totale di 20.040 studenti 1 rappresentante per le Facoltà di: Farmacia 1756, Agraria 1552, Medicina Veterinaria 997 per un totale di 4.305 studenti 2 rappresentanti per le Facoltà di: Medicina e Chirurgia 5996, Scienze M.F.N. 5215 per un totale di 11.211 studenti Sono esclusi Interfacoltà e Interateneo: SAA 255, Suism 1497, Biotecnologie 372, Scienze strategiche 656, Interfacolta’ 1004, Interateneo 130 per un totale di 3914 studenti a cui non è possibile inserire in una Facoltà Totale Studenti iscritti 61693 b) 7 o 9 o 11 per i Consigli di Facoltà, per i Consigli di Corso di Laurea triennale, Specialistica/magistrale e del vecchio ordinamento, a seconda del numero degli iscritti e comunque in numero non superiore al 25% del numero dei professori di ruolo e fuori ruolo; c) 4 per il Comitato per l’attività sportiva universitaria; d) 3 per il Consiglio di Amministrazione dell’Università; e) 2 per il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Regionale per il diritto allo studio nell’ambito universitario. ART. 51 - Proclamazione degli eletti La Commissione elettorale dichiara eletti i candidati di cui all’art. 49, lettera f. I lavori della Commissione Elettorale si concludono con la proclamazione degli eletti e la firma del verbale della riunione conclusiva. Gli atti e il materiale della Commissione vengono presi in consegna dal Direttore Amministrativo o suo delegato. ART. 52 - Commissione elettorale d’Appello Avverso le decisioni della Commissione elettorale è ammesso ricorso a una Commissione elettorale di appello nominata dal Rettore nelle persone di: a) un Magistrato che assume le funzioni di Presidente; b) due Presidi di Facoltà;

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c) due studenti elettori, non candidati nè rappresentanti di lista sorteggiati dall’elenco di cui all’art. 7 punto d); d) un Dirigente o Funzionario amministrativo designato dal Direttore Amministrativo dell’Università, con funzioni di Segretario. L’Ufficio di membro della Commissione elettorale di appello è obbligatorio per le persone designate di cui alle lettere b), c) e d). Il ricorso alla Commissione elettorale di appello deve essere proposto nel termine di giorni cinque dalla data della conclusione dei lavori e di proclamazione degli eletti da parte della Commissione elettorale. Il ricorso deve essere presentato e pervenire al Rettore nel termine suindicato. ART. 53 - Compiti della Commissione elettorale d’Appello La Commissione elettorale di Appello viene insediata dal Rettore dopo la conclusione dei lavori della Commissione elettorale. Essa ha la facoltà di controllare le schede, i verbali dei seggi e i verbali della Commissione elettorale, di ascoltare eventuali testimonianze e di svolgere le indagini che riterrà più opportune. Le conclusioni sono definitive. ART. 54 - Nomina rappresentanti nei vari Organi Dopo la proclamazione degli eletti o eventualmente esaurite le pratiche di ricorso pendenti, il Rettore procede nell’ambito della propria competenza alla nomina dei rappresentanti degli studenti negli Organi per i quali sono state indette le votazioni. ART. 55 - Durata del mandato e sostituzioni Gli eletti durano in carica due anni. Nel caso che nel periodo del mandato un rappresentante si dimetta o venga a cessare per qualsiasi causa, ivi compresa la perdita dei requisiti di eleggibilità, gli subentra il candidato primo tra i non eletti, nell’ambito della stessa lista. Qualora la lista dei subentranti sia esaurita, il Presidente dell’Organo collegiale del quale deve essere integrata la componente studentesca procede a bandire le elezioni suppletive. Il nuovo eletto o i nuovi eletti cessano dalla carica alla scadenza del mandato del rappresentante o dei rappresentanti al cui posto sono subentrati. ART. 56 - Rinvio a disposizioni generali Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento valgono, in quanto applicabili, le norme vigenti relative alle elezioni per i consigli comunali.

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VII - REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E ALTRI SERVIZI DIDATTICI ED INTEGRATIVI E DEI CORSI DI MASTER.

8/2007/VII/provv.1 - Modifiche del “Regolamento per la disciplina dei Corsi di perfezionamento e altri servizi didattici e integrativi e dei Corsi di Master” di cui al Decreto Rettorale n. 898 del 7 novembre 2005.

Con la presente si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di modifica del Regolamento di cui all’oggetto. La proposta è frutto del lavoro di confronto e studio portato a temine dall’apposito gruppo di lavoro costituito all’interno della Commissione Didattica del Senato Accademico in esecuzione del mandato ricevuto dal Senato Accademico nella seduta del 4 aprile 2005. Stante quanto sopra si chiede di deliberare in merito. (Relazione predisposta dalla Divisione Didattica e Studenti Dir. Resp. Dott.ssa N. Bolognesi).

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino emanato con Decreto Rettorale n. 54

dell’8 febbraio 1999, e successive modificazioni; Visto il Decreto Ministeriale 3 novembre 1999, n. 509 “Regolamento recante norme

concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed il successivo Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 avente ad oggetto “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”;

Visto il Regolamento Didattico d’Ateneo emanato con Decreto Rettorale n. 798 del 26

settembre 2001 e Decreto Rettorale di integrazione n. 829/bis del 28 settembre 2001 e s.m.i, ed in particolare la Parte I – “Norme comuni” di cui al D.R. di modifica n. 425 del 20 giugno 2003;

Visto il Decreto Rettorale n. 1098 del 6 dicembre 2001 con il quale è stato emanato il

“Regolamento per la disciplina dei corsi di perfezionamento e di altri servizi didattici integrativi e dei corsi di master” dell’Università degli Studi di Torino e le successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare il Decreto Rettorale n. 898 del 7/11/2005;

Viste le delibere assunte dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, nelle

rispettive sedute dell’11 luglio 2005 e del 22 luglio 2005, concernenti l’approvazione delle modifiche e delle integrazioni apportate al Regolamento in parola, nello specifico anche dell’art. 2, commi 1, 2, 6, 7, 8, 9, 10 e 11, e dei relativi allegati n. 1 e 2 rispettivamente denominati “Scheda relativa alla proposta di istituzione di Master universitari” e “Schema – tipo di regolamento” recepita del Decreto Rettorale n. 687 del 1/09/2005 per quanto riguarda l’articolo 2 commi 1, 2, e 8 con decorrenza dall’anno accademico 2005/2006 e nel Decreto Rettorale n. 898 del 7/11/2005 per quanto riguarda l’articolo 2 commi 1, 2, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 con decorrenza dall’anno accademico 2006/2007;

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_____________________, delibera di modificare il “Regolamento per la disciplina dei corsi di perfezionamento e altri servizi didattici e integrativi e dei corsi di Master” di cui al Decreto Rettorale n. 898 del 7 novembre 2005 secondo il testo aggiornato qui di seguito riportato integralmente, sono altresì aggiornati anche gli allegati che costituiscono parte integrante del presente Regolamento - sono stati aggiunti gli allegati 4, 5, 6 – (le modifiche sono proposte in grassetto italico).

Regolamento per la disciplina dei

Corsi di perfezionamento e altri servizi didattici integrativi e dei Corsi di master

INDICE Art. 1 - Corsi di perfezionamento e altri servizi didattici integrativi Art. 2 - Corsi di master universitari

Articolo 1 Corsi di perfezionamento e altri servizi didattici integrativi

1. Ai sensi della normativa vigente, l'Università promuove, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, corsi di perfezionamento e di aggiornamento che, senza dare titolo, per la loro minore durata, ai master universitari di cui al successivo art. 2 (e fatta comunque salva la possibilità di ricavarne il riconoscimento di crediti, secondo quanto disposto nel suddetto articolo), provvedano comunque allo sviluppo e alla formazione di competenze e capacità di livello superiore. L'Università promuove altresì altre attività culturali e formative esterne nonché ulteriori iniziative per la formazione permanente e ricorrente anche in aggiunta a quanto previsto dall’art. 31 dello Statuto d’Ateneo, rilasciando attestato agli interessati delle competenze acquisite e/o della relativa partecipazione. 2. Salvo casi regolati in maniera specifica, le proposte di accensione delle attività di cui al punto precedente, sono deliberate da una o più facoltà o da strutture didattiche speciali, di cui all’art. 53 dello Statuto, anche su iniziativa di dipartimenti o di altre strutture didattiche, e sono sottoposte all’approvazione del Senato Accademico. 3. Le attività di cui sopra possono essere organizzate anche in forme consorziate, previe convenzioni e accordi con soggetti esterni. Esse sono di norma finanziate con i contributi richiesti ai partecipanti e con gli eventuali apporti dei soggetti esterni. 4. Le mansioni eventualmente prestate dai docenti dell'Ateneo per le attività integrative di cui al presente articolo, possono dare luogo ad emolumenti specifici, da definire unitamente a quelli da riservare ai collaboratori esterni e al personale tecnico-amministrativo dell'Università, ove prestate in aggiunta agli obblighi di servizio. La didattica svolta nelle attività di cui al presente articolo, non concorre alla formazione del monte ore annuo fissato dal Senato Accademico.

Articolo 2 Corsi di master universitari

1. L'Università promuove, secondo la normativa vigente, corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, alla conclusione dei quali sono rilasciati master universitari di primo e di secondo livello.

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Le denominazioni "master universitario" e "master dell'Università degli Studi di Torino" si applicano esclusivamente ai corsi organizzati ai sensi delle disposizioni che seguono. I corsi di master di primo livello sono aperti unicamente a chi abbia conseguito la laurea triennale, la laurea magistrale o il Diploma Universitario o la laurea secondo gli ordinamenti didattici previgenti al D.M. 509/1999 modificato con il D.M. 270/2004, nonché ai diplomati ISEF (Legge 18/6/2002, n. 136) e portano al conseguimento del “master universitario”. I corsi di master di secondo livello sono aperti unicamente a chi abbia conseguito la laurea magistrale o la laurea secondo gli ordinamenti didattici previgenti al D.M. 509/1999 modificato con il D.M. 270/2004 e portano al conseguimento del “master universitario di II livello”. Infine, possono iscriversi ai master di primo livello coloro che sono in possesso di un Diploma Universitario delle professioni sanitarie (Legge 8 gennaio 2002, n. 1). All’iscrizione dei corsi di master di primo e di secondo livello sono ammessi anche i laureandi a condizione che conseguano il titolo prima dell’inizio del corso. Non è ammessa l’iscrizione contemporanea a più corsi di studio universitari. 2. I corsi di master sono comprensivi di attività didattiche frontali e di altre forme di addestramento, di studio guidato e di didattica interattiva, di livello adeguato al grado di perfezionamento e di formazione che si intende perseguire, integrate con l'impegno da riservare allo studio e alla preparazione individuale, corrispondenti all'acquisizione da parte degli iscritti di almeno 60 crediti complessivi, oltre a quelli acquisiti per il conseguimento della laurea o della laurea specialistica/magistrale. Complessivamente il numero delle ore non può essere inferiore a 1500, distribuite di norma sull'arco di almeno dodici mesi e comunque in modo da garantire un efficace apprendimento, accompagnate da un periodo di tirocinio funzionale, per durata e per modalità di svolgimento, ai medesimi obiettivi. 3. Il Comitato scientifico, di cui al successivo punto 6 può riconoscere, come crediti formativi universitari, congrue attività formative e di perfezionamento purché non già utilizzate ai fini del conseguimento del titolo che dà accesso al master, fino ad un terzo dei crediti totali. Competenze e abilità presupposte, quali conoscenze linguistiche, informatiche ecc., non danno diritto a riconoscimento di crediti. Il riconoscimento è totale (ovvero sino ad un terzo dei crediti) per i titoli acquisiti presso Atenei che garantiscano reciprocità di valutazione. 4. La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività di pertinenza del corso di master è obbligatoria. Il conseguimento dei crediti corrispondenti all'articolazione delle varie attività di perfezionamento e di addestramento è subordinata a verifiche periodiche di accertamento delle competenze acquisite in relazione agli ambiti seguiti. Il conseguimento del master universitario è subordinato al superamento di una prova finale di accertamento delle competenze complessivamente acquisite, tenuto anche conto dell'attività di tirocinio. Le verifiche periodiche danno luogo a votazioni espresse in trentesimi; la prova finale viene valutata in centodecimi. 5. Ferma restando l'autosufficienza ai fini didattici e del riconoscimento finale di ciascun corso di master attivato, possono essere previsti corsi organizzati in maniera seriale e coordinata su due distinte annualità, che possano dar luogo, per chi le abbia seguite entrambe, a riconoscimenti assimilabili, in particolare a livello internazionale, a quelli riservati a corsi di durata biennale. 6. Le responsabilità organizzative di ciascun corso di master sono assunte da un Comitato scientifico, composto da non meno di sei membri, almeno la metà dei quali docenti universitari di ruolo e che preveda, comunque, la presenza di docenti dell’Ateneo. L’attribuzione degli

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incarichi di affidamento ed il conferimento degli incarichi di professore a contratto vengono effettuati nel rispetto della normativa vigente Il Comitato scientifico è nominato dalla Facoltà o dalla struttura didattica speciale, oppure congiuntamente, dalle facoltà, dalle strutture didattiche speciali o dall’ente promotore convenzionato. Il Comitato scientifico elegge, nel proprio seno, il Direttore del corso di master. 7 La gestione contabile dei master è affidata alle Facoltà o alle strutture istituite ai sensi dell’articolo 53 dello Statuto. Laddove il Master preveda la partecipazione di soggetti e/o enti esterni la gestione è affidata comunque ad una Facoltà, salvo accordi o convenzioni di cui all’articolo 2 comma 10 del presente Regolamento 8. Le proposte di accensione di corsi di master devono illustrarne gli obiettivi e le funzioni anche in relazione agli sbocchi occupazionali previsti. Le proposte, comprensive dell'indicazione dei componenti del Comitato scientifico di cui al punto precedente e della Facoltà cui è affidata la gestione, sono avanzate da una o più facoltà o dalle strutture didattiche speciali, anche su iniziativa di dipartimenti, di altre strutture didattiche o dell’ente promotore convenzionato, e sono approvate dal Senato Accademico. Le proposte vanno deliberate dagli organi proponenti e trasmesse agli uffici competenti. Per le proposte di attivazione di un master di nuova istituzione i proponenti dovranno presentare i seguenti documenti, che fanno parte integrante del presente regolamento:

• la scheda relativa alla “Proposta di istituzione di Master universitari” (allegato 1); • lo Schema - tipo di regolamento (allegato 2); • il Piano finanziario (allegato 3).

Per le proposte di riedizione di master già istituiti in anni precedenti, è richiesta la presentazione dei seguenti documenti:

• la scheda di “Proposta di istituzione di Master universitari” (allegato 1); • il Piano finanziario (allegato 3).

Per i master di area medica, dovrà essere presentata l'avvenuta autorizzazione della direzione generale delle aziende o delle strutture ospedaliere pubbliche o private, in cui si svolgono le attività formative, allo svolgimento da parte degli allievi del master medesimo di tutte le attività cliniche, diagnostiche e strumentali, anche su pazienti, che siano previste nel programma formativo. 9. La copertura finanziaria delle spese necessarie all'attivazione e allo svolgimento del corso è assicurata: a) dai contributi dei frequentanti; b) da eventuali erogazioni a ciò finalizzate di soggetti esterni; c) da eventuali stanziamenti messi a disposizione dal Consiglio di Amministrazione dell’Università; d) da risorse eventualmente assicurate dalla facoltà o dalle facoltà proponenti o da altre strutture didattiche interessate. Ai docenti in servizio presso l'Ateneo, che non svolgano le attività di pertinenza del master nell'ambito del loro impegno didattico ordinario e del relativo monte-ore, possono essere riconosciuti compensi aggiuntivi nel quadro dei programmi di incentivazione della docenza attivati dall'Ateneo ovvero entro la quota delle disponibilità derivanti dai contributi dei frequentanti e da eventuali finanziamenti esterni, secondo le modalità individuate dal Senato Accademico. Al personale tecnico-amministrativo in servizio presso l'Ateneo che collabori alla realizzazione del corso di master si applica, ricorrendone i presupposti, quanto disciplinato dal Regolamento attuativo dell’articolo 103, lett c) del Regolamento di Ateneo per l’amministrazione la finanza e la contabilità.

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Le risorse di cui al comma precedente sono incassate dal centro di gestione autonoma della Facoltà individuato al punto 8, il quale provvederà, con contabilità dedicata, alla gestione dell’iniziativa, per la parte di propria competenza e al trasferimento dei fondi alla sede centrale per la retribuzione degli affidamenti e degli eventuali compensi al personale tecnico amministrativo. Ogni frequentante verserà direttamente all’Ateneo una somma fissata ogni anno dal Consiglio di Amministrazione e recepita nel Regolamento Tasse e Contributi. Al momento della conclusione del corso: a) il Direttore dovrà predisporre apposita rendicontazione (allegato 4) accompagnata dalla sintesi delle opinioni degli studenti (allegato 5); b) i partecipanti al Master dovranno compilare le schede di valutazione dei moduli didattici frequentati (allegato 6). La rendicontazione e la sintesi delle valutazioni saranno a disposizione della Facoltà e del Nucleo di Valutazione. 10. I corsi di master possono essere organizzati anche in forma consorziata, previe convenzioni ed accordi con soggetti esterni, anche stranieri. Qualora la gestione del Master sia affidata a soggetti esterni all’Ateneo, la convenzione o l’accordo, deliberati dal Senato Accademico, devono prevedere l’obbligo di rendicontazione ad una Facoltà capofila. 11 Sono organi del Master: il Direttore del corso di Master e il Comitato Scientifico. Le pergamene dei corsi di master sono firmate dal Rettore, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore del corso di Master.

12. Norme finali. Il Consiglio dei corso di laurea competente può riconoscere crediti formativi universitari per l’iscrizione ad una laurea magistrale o ad una seconda laurea magistrale secondo i limiti di seguito specificati:

Riconoscimento CFU master di I livello: possono essere riconosciuti fino ad un massimo di 15 CFU fra le attività formative “D – a scelta dello studente”, per l’iscrizione ad una laurea magistrale.

Riconoscimento CFU master di II livello:

possono essere riconosciuti fino ad un massimo di 25 CFU fra le attività formative “B – C – D – E”, per l’iscrizione ad una seconda laurea magistrale.

Nessun Master, a nessun titolo, può portare al conseguimento di alcuna laurea magistrale. ALLEGATO 1

SCHEDA RELATIVA ALLA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DI MASTER UNIVERSITARIO

A.A. …………

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DENOMINAZIONE DEL CORSO

LIVELLO DEL MASTER (selezionare il livello di cui si tratta)

QUANTITA’ DI CREDITI FORMATIVI

UNIVERSITARI CHE SI CONSEGUONO (minimo 60 CFU ai sensi dell’art.7 comma 4 del DM 509/1999 e del successivo DM di modifica 270/2004

)

I LIVELLO

II LIVELLO

MASTER INTERNO O ESTERNO ALL’ATENEO

MASTER INTERNO MASTER ESTERNO

STRUTTURA PROPONENTE E ALTRE STRUTTURE

FACOLTÀ O STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE

ALTRE STRUTTURE O ENTI IN COLLABORAZIONE

ATENEI STRANIERI

TIPOLOGIA DEL MASTER

RIEDIZIONE

DECRETO RETTORALE DI ISTITUZIONE N. DEL

NUOVA PROPOSTA

LIVELLO LIVELLO

ANNUALE

Con inizio il

ANNUALE

Con inizio il

BIENNALE

Con inizio il

BIENNALE

Con inizio il

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COMITATO SCIENTIFICO

Docente Struttura di

appartenenza Ruolo SSD

Direttore del master (scelto all’interno del Comitato Scientifico)

PIANO DIDATTICO

Titolo dell’attività Docente

NB: non compilare per prof.ri a contratto e affidamenti

SSD CFU Struttura del credito

N. ore di lezione frontale

N. ore didattica alternativa

N. ore studio individuale

Totale CFU

N. ore

Tirocinio Prova finale

Totale CFUTotale ore

(n. ore di lezione frontale + n. ore didattica alternativa + n. ore studio individuale + n. ore tirocinio + n. ore prova finale)

Totale

REQUISITI D’ACCESSO Numero minimo di studenti iscrivibili

Numero massimo di studenti iscrivibili

Lauree del vecchio ordinamento: Lauree di I livello:

Titoli di studio che consentono l’accesso

Lauree di II livello:

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Altro:

SEDE DEL CORSO E STRUTTURE DI GESTIONE Sede di svolgimento delle attività didattiche del Master

Facoltà a cui e’ affidata la gestione amministrativo - contabile del master

Struttura a cui e’ affidata la gestione delle carriere degli studenti

Struttura esterna cui è affidata la gestione amministrativo contabile del master ai sensi dell’articolo 2 comma 10

BREVE DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO

PROFILO PROFESSIONALE E SETTORI OCCUPAZIONALI DI RIFERIMENTO

Informazioni per eventuali comunicazioni sul Master

Cognome e Nome Qualifica Telefono Fax E-mail ALLEGATO 2

SCHEMA – TIPO REGOLAMENTO

MASTER UNIVERSITARIO DI …… LIVELLO IN …………………………………….

FACOLTA’ DI ……

IN COLLABORAZIONE CON …… ART. 1 - ISTITUZIONE E’ istituito presso la Facoltà di ………… (o altra Struttura Didattica Speciale), a partire dall’anno accademico ………, il Master di …… livello in ……………. . Il Master è organizzato in collaborazione con ………1 ART. 2 – OBIETTIVI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI 1 Indicare eventuali collaborazioni che saranno definite con appositi accordi e convenzioni ai sensi dell’articolo 2 comma 10 del presente Regolamento.

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ART. 3 – REQUISITI PER L’AMMISSIONE I requisiti per l’accesso al Master sono: ART. 4 – DURATA E SEDE La durata del Master è di …………2. Le lezioni si svolgeranno presso ……… . ART. 5 – NUMERO DEI PARTECIPANTI3 Al Master saranno ammessi n. ……… 4 studenti ed il corso non verrà attivato qualora il numero degli iscritti sia inferiore a ………. Il Comitato Scientifico, con decisione motivata, può in deroga attivare il Master con un numero di iscritti inferiore, fatta salva la congruenza finanziaria. ART. 6 – MODALITÀ DI AMMISSIONE E RICONOSCIMENTO CREDITI UNIVERSITARI ACQUISITI IN PRECEDENZA (in conformità, rispettivamente, a quanto previsto dall’art. 2 comma 1 e comma 3 del Regolamento per la disciplina dei corsi di perfezionamento e di altri servizi didattici integrativi e dei corsi di master). ART. 7 – FREQUENZA E VERIFICHE La frequenza alle lezioni è obbligatoria. Il conseguimento dei crediti è subordinato al superamento da parte degli iscritti di apposite verifiche di accertamento delle competenze acquisite effettuate periodicamente. Le verifiche daranno luogo a votazioni espresse in trentesimi. Il conseguimento del master è subordinato al superamento di una prova finale di accertamento delle competenze complessivamente acquisite, oltre che alla discussione della tesi. La prova finale, che porterà al conseguimento del “Master Universitario di …… livello in …………………” sarà valutata in centodecimi. ART. 8 – ARTICOLAZIONE E ATTIVITA’ FORMATIVE5 Le attività formative sono così suddivise:

TITOLO DELL’ATTIVITA’ DOCENTE N.B. non

compilare per prof.ri a contratto e affidamenti

SSD CFU6 Struttura del credito

2 Ai sensi dell’art. 2 comma 2 del “Regolamento per la disciplina dei corsi di perfezionamento e di altri servizi didattici integrativi e dei corsi di master”, la durata minima di un corso di master è di almeno dodici mesi. 3 Indicare il numero minimo ed il numero massimo di studenti iscrivibili. 4 Si ricorda quanto deliberato dal Senato Accademico nella seduta del 9 giugno 2003: “qualora il numero degli iscritti ad un corso di master sia superiore a quello massimo previsto dal relativo regolamento, sia consentita alle strutture proponenti la possibilità di accogliere fino al 10% di studenti in più rispetto al numero massimo programmato, a condizione che provvedano ad adeguare le relative risorse”. 5 Indicare le modalità di articolazione del corso – per aree tematiche, per moduli, ecc, qualora siano previsti, la quantità totale di ore di didattica e di attività di tirocinio con i relativi CFU.

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N. ore di lezione frontale

N. ore didattica alternativa

N. ore studio individuale

Totale CFU N. ORE

TIROCINIO

PROVA FINALE

CFU ORE

TOTALE COMPLESSIVO

ART. 9 – DOCENTI Il Comitato Scientifico ha la responsabilità organizzativa del Master, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 2 comma 6 del Regolamento per la disciplina dei corsi di perfezionamento e di altri servizi didattici integrativi e dei corsi di master. Art. 10 – Comitato Scientifico: COMPOSIZIONE E COMPITI7 I componenti del Comitato Scientifico sono: …… Il Direttore del Master è nominato dal Comitato Scientifico. Art. 11 – FACOLTA’ A CUI E’ AFFIDATA LA GESTIONE AMMINISTRATIVA – CONTABILE DEL MASTER8 Il Master afferisce a ……………… Art. 12 – STRUTTURA A CUI E’ AFFIDATA LA GESTIONE delle carriere degli studenti La gestione della carriera degli studenti del master è affidata alla Segreteria Studenti ……………... Art. 13 – COSTO PER PARTECIPANTE La contribuzione individuale al Master è di € ………… . Ogni frequentante verserà direttamente all’Ateneo la quota definita annualmente dal Consiglio di Amministrazione e recepita dal Regolamento Tasse e Contributi. Si precisa, inoltre, quanto segue:

6 Si ricorda che ai sensi dell’art. 5 comma 1 del DM 509/1999 e del DM di modifica 270/2004 ad un credito formativo corrispondono venticinque ore di lavoro per studente. 7 Il Comitato Scientifico è composto da non meno di 6 membri, almeno la metà dei quali docenti universitari di ruolo e prevede comunque la presenza di docenti dell’Ateneo. 8 L’art. 2 comma 9 del “Regolamento per la disciplina dei corsi di perfezionamento e di altri servizi didattici integrativi e dei corsi di Master” prevede che “qualora la gestione del Master sia affidata a soggetti esterni all’Ateneo, la convenzione o l’accordo devono prevedere l’obbligo di rendicontazione allaFacoltà capofila”

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- le rate del versamento: ……… - la scadenza e le sanzioni amministrative per tardato pagamento: ……… - la data oltre la quale la non regolarizzazione della contribuzione implica la mancata iscrizione: ……… - le norme di rimborso nel caso di rinunce o mancata regolarizzazione della contribuzione: ……… . ART. 14 – BORSE DI STUDIO Sono previste le seguenti borse di studio………… Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si fa riferimento al “Regolamento per la disciplina dei corsi di perfezionamento e altri servizi didattici integrativi e dei corsi di master”, al “Regolamento Studenti”, al “Regolamento Tasse e Contributi” dell’a.a. ……… dell’Università degli Studi di Torino ed alla specifica normativa in vigore.

ALLEGATO 3

PIANO FINANZIARIO

FINANZIAMENTI (ENTRATE)

TOTALE N. studenti

Quota d’iscrizione

Finanziamenti esterni

Finanziamenti vari

COSTI DI GESTIONE (USCITE) TOTALE N. studenti

Contributo da versare all’Ateneo (pro capite)

Compenso docenti Compenso personale tecnico-amministrativo Materiale didattico, bibliografico, ecc… Acquisto beni inventariabili Costi di promozione dell’iniziativa Altro

EVENTUALI BORSE DI STUDIO PREVISTE

N. Borse di studio previste Importo Ente/i erogatore/i:

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Allegato 4

Scheda valutazione Master

Sezione a cura del Direttore

Facoltà: Master in:

Master di livello

Anno accademico: Prima edizione Sì No

Se No, N° edizione = Direttore: Nome: Struttura di appartenenza:

Svolto dal: al:

1- Strutture Interna all'Università Esterna all'Università

Sede Amministrativa: Impegno strutture interne all'Università

Dip/Fac/ Amm.ne Centrale.

N° aule fruite

Ore complessive

N° Laboratori fruiti Ore complessive N° altre

struttureOre

complessive

2 - E' stato effettuato un test di ammissione? No Sì, scritto Sì, orale 3 - Partecipanti: Minimo ammesso= Massimo ammesso= Domande presentate = Ammessi = Abbandoni = Hanno concluso =

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Allegato 4 (Continua) 4 - Prospetto Entrate/Costi

Entrate Previsione massima Consuntivo Quote iscrizione € Borse esterne € Fondi esterni € Ateneo € Totale €

Costi Borse erogate €

Compenso docenti €

Compenso personale T/A €

Materiale didattico € Laboratori € Beni inventariabili € Missioni € Promozione € Gestione €

Quate all'Ateneo, Dip o Fac. €

Altro € Totale € 5 - Svolgimento attività: lezioni frontali, esercitazioni e laboratori, amministrazione

Consuntivo Strutturati UNITO Esterni o non strutturati

Prof. e Ric. Ore totali Altri docenti Ore totali Supporto tecnico Ore totali Segreteria Ore totali

Altro (specificare)

……….. Ore totali ………… Ore totali Tirocinio: Obbligatorio? SI/NO ore/studente media Prova finale: Rapporto scritto? SI/NO Esame orale? SI/NO 6 - Procedura di follow-up degli studenti dopo il conseguimento del Master E' tracciata l'attività dopo il master? SI/NO Se sì, per quanti anni? N° anni

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Allegato 5 Sintesi opinioni studenti

Sezione valutazione didattica

Giudizio: 1, decisamente negativo; 2, negativo; 3, positivo; 4, decisamente positivo

7 - Opinioni degli studenti sull'attività didattica, escluso il tirocinio Docenza Ritieni efficace e stimolante l'esposizione dei docenti? Come valuti la capacità di coinvolgimento dei docenti? I docenti hanno evidenziato i contenuti fondamentali? Ritieni adeguata la disponibilità dei docenti? I docenti rispettano gli orari? Didattica Le tue conoscenze preliminari sono risultate sufficienti? Ritieni bilanciata la teoria rispetto alle esercitazioni (o ai casi pratici)? Gli argomenti trattati sono stati di tuo interesse? Come valuti la disponibilità e l'efficacia didattica dei tutori? Il monte ore (in aula, in laboratorio, di esercitazioni) è adeguato? E' sufficiente il tempo previsto per studio individuale? Materiale didattico e attrezzature Come giudichi la qualità del materiale didattico? Le aule e i supporti didattici sono adeguati? Sono adeguati i laboratori e le attrezzature? Organizzazione Le informazioni e le comunicazioni sono tempestive ed esaurienti? Come giudichi la disponibilità e la professionalità dell'amministrazione? L'organizzazione complessiva è adeguata? Giudizio complessivo Il corso ha corrisposto alle tue aspettative? Puoi esprimere un giudizio complessivo sul'attività didattica? Il costo del Master (economico e/p tempo dedicato è commisurato ai risultati che ritiene di aver ottenuto? Allegato 6 INDAGINE SULLA QUALITA' DELLA DIDATTICA Facoltà: Master in: Anno accademico: Modulo didattico:

Giudizio: 1, decisamente negativo; 2, negativo; 3, positivo; 4, decisamente positivo

Opinioni degli studenti sull'attività didattica, escluso il tirocinio Giudizio

Docenza Ritieni efficace e stimolante l'esposizione dei

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docenti?

Come valuti la capacità di coinvolgimento dei docenti?

I docenti hanno evidenziato i contenuti fondamentali?

Ritieni adeguata la disponibilità dei docenti?

I docenti rispettano gli orari?

Didattica Le tue conoscenze preliminari sono risultate sufficienti? Ritieni bilanciata la teoria rispetto alle esercitazioni (o ai casi pratici)? Gli argomenti trattati sono stati di tuo interesse? Come valuti la disponibilità e l'efficacia didattica dei tutori?

Il monte ore (in aula, in laboratorio, di esercitazioni) è adeguato?

E' sufficiente il tempo previsto per studio individuale?

Materiale didattico e attrezzature Come giudichi la qualità del materiale didattico?

Le aule e i supporti didattici sono adeguati?

Sono adeguati i laboratori e le attrezzature? Organizzazione Le informazioni e le comunicazioni sono tempestive ed esaurienti?

Come giudichi la disponibilità e la professionalità dell'amministrazione?

L'organizzazione complessiva è adeguata?

Giudizio complessivo

Il corso ha corrisposto alle tue aspettative?

Puoi esprimere un giudizio complessivo sul'attività didattica? Il costo del Master (economico e/o tempo dedicato)

e' commisurato ai risultati che ritiene di aver ottenuto?

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VIII. – REGOLAMENTO ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE TECNICO – AMMINISTRATIVO PER IL COMITATO PARI OPPORTUNITA’.

8/2007/VIII/provv.1 - Elezioni rappresentanti del personale tecnico – amministrativo per il Comitato Pari Opportunità. Richiesta variazione e approvazione Regolamento.

Si sottopongono all’esame di questa Commissione Didattica le modifiche degli articoli 1, 4, 6, del Regolamento relativo all’elezione del Rappresentanti del Personale Tecnico – Amministrativo per il Comitato Pari Opportunità per il biennio 2006 – 2008.

Si precisa che il suddetto regolamento è stato modificato sulla base delle attuali esigenze. Per quanto riguarda la modifica all’art. 1, il Comitato per le Pari Opportunità viene eletto

ogni biennio e con il mese di febbraio scade l’attuale Comitato, viene inoltre chiesto dal Comitato Pari Opportunità che il personale a tempo determinato sia considerato elettorato attivo e passivo, non solo attivo come nelle precedenti elezioni.

Per quanto riguarda l’art. 4 le elezioni vengono indette con decreto rettorale ed è stata individuata la data del 13 aprile 2007.

Per quanto riguarda la modifica all’art. 6, viene modificato il giorno di scadenza della presentazione delle candidature, viene inserito il secondo giorno precedente la votazione per poter predisporre i manifesti da collocare nei seggi in tempo utile per l’invio con tutto il rimanente materiale elettorale.

La modifica dell’art. 12 prevede l’abolizione del ballottaggio per eleggere i 10 componenti del Comitato stesso. La modifica sotto indicata è stata proposta dal Comitato Pari Opportunità.

Tutte le modifiche proposte sono evidenziate in neretto nella colonna di destra del presente documento.

Si prega pertanto di esaminare il testo sotto riportato per l’eventuale approvazione.

REGOLAMENTO VOTAZIONE COMITATO PARI OPPORTUNITA’

SI PROPONE VECCHIO REGOLAMENTO NUOVO REGOLAMENTO ART. 1 – Sono indette le elezioni per la designazione di 10 Rappresentanti per il Comitato per le Pari Opportunità per il biennio accademico 2004 / 2006. L’esercizio dell’elettorato attivo e passivo spetta al Personale Tecnico – Amministrativo e collaboratori ed esperti linguistici con contratto a tempo indeterminato. L’esercizio dell’elettorato attivo spetta altresì ai Collaboratori ed esperti linguistici a tempo determinato nonché al Personale con contratto a tempo determinato ai sensi dell’art. 19 del C.C.N.L. sottoscritto il 9/8/00.

ART. 1 – Sono indette le elezioni per la designazione di 10 Rappresentanti per il Comitato per le Pari Opportunità. L’esercizio dell’elettorato attivo e passivo spetta al Personale Tecnico – Amministrativo e collaboratori ed esperti linguistici con contratto a tempo indeterminato. L’esercizio dell’elettorato attivo e passivo spetta altresì ai Collaboratori ed esperti linguistici a tempo determinato nonché al Personale con contratto a tempo determinato ai sensi dell’art. 19 del C.C.N.L. sottoscritto il 9/8/00.

ART. 4 – Le elezioni avranno luogo il:

27 Ottobre 2004 dalle ore 9.00 alle ore 18.00

ART. 4 – Le elezioni avranno luogo il: 12 giugno 2007 dalle ore 8.30 alle ore 17.00

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ART. 6 – Ogni elettore deve presentare ufficialmente la propria candidatura con dichiarazione scritta da presentarsi all’Ufficio Elettorale, via Po 11, entro le ore 12.00 del giorno che precede le votazioni. La presentazione della candidatura è atto obbligatorio e vincolante ai fini dell’elezione quale rappresentante della categoria di appartenenza nel Comitato Pari Opportunità. I nomi dei candidati devono essere corredati dai dati anagrafici

ART. 6 – Ogni elettore deve presentare ufficialmente la propria candidatura con dichiarazione scritta da presentarsi all’Ufficio Elettorale, via Po 11, entro le ore 12.00 del secondo giorno che precede le votazioni. La presentazione della candidatura è atto obbligatorio e vincolante ai fini dell’elezione quale rappresentante della categoria di appartenenza nel Comitato Pari Opportunità. I nomi dei candidati devono essere corredati dai dati anagrafici

ART. 12 – La Commissione Elettorale, controllata la regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio, procede alla somma dei voti riportati dai Candidati. I lavori della Commissione Elettorale, si concludono con la proclamazione degli eletti e con la firma del verbale della riunione conclusiva. Gli atti e il materiale della Commissione vengono presi in consegna dall’Ufficio Elettorale.

ART. 12 – La Commissione Elettorale, controllata la regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio, procede alla somma dei voti riportati dai Candidati. I lavori della Commissione Elettorale, si concludono con la proclamazione degli eletti e con la firma del verbale della riunione conclusiva. In caso di pari merito tra più candidati si procede eleggendo una candidata donna rispetto a un candidato uomo, se il pari merito è tra due o più candidate donne viene eletta quella più giovane. Gli atti e il materiale della Commissione vengono presi in consegna dall’Ufficio Elettorale.

(Relazione predisposta dalla Divisione Logistica Dir. Resp. Dott. Lionello Bordino)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico,

Visto il regolamento per il funzionamento del Senato Accademico emanato ,con D.R. n. 428 del 14/2/1996;

Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino approvato con Decreto Rettorale n. 54

del 8 febbraio 1999 e successive modificazioni ed in particolare l’art. 6; Visto il regolamento Comitato Pari Opportunità approvato con D.R. 224 del 23/2/2000 ed in

particolare l’art. 3; Visto il CCNL comparto Università del 27 gennaio 2005; Considerato il verbale della Commissione Didattica del _________;

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___________________, delibera di approvare il regolamento per le votazioni del Comitato per le Pari Opportunità secondo il testo sotto riportato.

REGOLAMENTO VOTAZIONE COMITATO PARI OPPORTUNITA’ ART. 1 – Sono indette le elezioni per la designazione di 10 Rappresentanti per il Comitato per le Pari Opportunità. L’esercizio dell’elettorato attivo e passivo spetta al Personale Tecnico – Amministrativo e collaboratori ed esperti linguistici con contratto a tempo indeterminato. L’esercizio dell’elettorato attivo e passivo spetta altresì ai Collaboratori ed esperti linguistici a tempo determinato nonché al Personale con contratto a tempo determinato ai sensi dell’art. 19 del C.C.N.L. sottoscritto il 9/8/00. ART. 2 – E’ costituita una Commissione Elettorale nominata dal Rettore e così composta: a) Pro-Rettore – Presidente; b) Dal Direttore Amministrativo o da un suo delegato con funzioni di Segretario; c) Dal delegato del Rettore per le questioni di genere; d) Da sei Rappresentanti del Personale Tecnico – Amministrativo estratti a sorte tra quelli

proposti dalle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative almeno 20 giorni prima delle votazioni.

ART. 3 – La Commissione Elettorale ha il compito di: a) controllare la regolarità delle operazioni elettorali; b) decidere sui ricorsi che siano stati presentati al Presidente della Commissione Elettorale entro 24 ore dalla chiusura dei seggi; c) proclamare gli eletti. ART. 4 – Le elezioni avranno luogo il: 12 giugno 2007 dalle ore 8.30 alle ore 17.00 ART. 5 – L’ubicazione dei seggi sarà comunicata mediante appositi manifesti almeno 20 giorni prima della data delle votazioni. Ciascun seggio elettorale sarà composto da cinque membri effettivi e da dieci membri supplenti. I membri del seggio elettorale saranno estratti a sorte pubblicamente, dal Pro Rettore o suo delegato coadiuvato dal Direttore Amministrativo o suo delegato, fra gli elettori appartenenti al Corpo Elettorale con la formazione di una graduatoria di sorteggio per i membri supplenti. Svolgerà le funzioni di Presidente quello fra i 5 componenti effettivi, più alto in grado e, a parità con maggiore anzianità nel ruolo. L’Ufficio di Membro di seggio è obbligatorio. ART. 6 – Ogni elettore deve presentare ufficialmente la propria candidatura con dichiarazione scritta da presentarsi all’Ufficio Elettorale, via Po 11, entro le ore 12.00 del secondo giorno che precede le votazioni. La presentazione della candidatura è atto obbligatorio e vincolante ai fini dell’elezione quale rappresentante della categoria di appartenenza nel Comitato Pari Opportunità. I nomi dei candidati devono essere corredati dai dati anagrafici. ART. 7 – Nessun elettore può compilare la schede se non nell’apposita cabina elettorale e con matita copiativa. Nessun elettore può sostare nell’aula di votazione se non il tempo necessario per esprimere il suo voto.

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ART. 8 – Ciascun elettore ha diritto di indicare nella scheda massimo tre nominativi scelti tra coloro che hanno presentato ufficialmente la candidatura, indicando con chiarezza il nome e il cognome. ART. 9 – Al termine delle operazioni di scrutinio il Presidente del seggio trasmette alla Commissione Elettorale, oltre al plico contenente gli elenchi degli elettori e gli eventuali certificati di autorizzazione al voto:

a) i plichi contenenti le schede corrispondenti a voti validi, insieme alle copie delle tabelle di scrutinio;

b) i plichi contenenti le schede corrispondenti a voti dichiarati nulli; c) i plichi contenenti le schede corrispondenti a voti contestati per qualsiasi causa e le

carte relative a eventuali reclami e proteste; d) i plichi contenenti le schede annullate o deteriorate; e) i plichi contenenti le schede non utilizzate; f) il verbale delle operazioni di voto e scrutinio;

Il Presidente trasmette inoltre, la seconda copia del verbale delle operazioni di voto e di scrutinio all’Ufficio Elettorale insieme al restante materiale di cancelleria: ART. 10 – La Commissione Elettorale, dopo aver ricevuto dai Presidenti di tutti i seggi i documenti di cui all’articolo precedente procede immediatamente a controllarne la regolarità e, condotte, ove occorra, le relative indagini, decide su eventuali ricorsi presentati dai singoli candidati, nonché sulle dichiarazioni messe a verbale dai rappresentanti ai seggi; decide, inoltre, sui voti contestati. ART. 11 – Qualora risulti provato che in un seggio siano state compiute gravi irregolarità oppure siano avvenuti disordini o incidenti tali da impedire la libera espressione del voto o la sua segretezza, la Commissione Elettorale dichiara la nullità delle operazioni svoltesi in tale seggio ai fini del rinnovo della votazione nel seggio in questione. La dichiarazione di nullità di cui al presente articolo è inappellabile. Il Rettore è tenuto a indire una nuova votazione entro il termine massimo di trenta giorni. ART. 12 – La Commissione Elettorale, controllata la regolarità delle operazioni di voto e di scrutinio, procede alla somma dei voti riportati dai Candidati. I lavori della Commissione Elettorale, si concludono con la proclamazione degli eletti e con la firma del verbale della riunione conclusiva. In caso di pari merito tra più candidati si procede eleggendo una candidata donna rispetto a un candidato uomo, se il pari merito è tra due o più candidate donne viene eletta quella più giovane. Gli atti e il materiale della Commissione vengono presi in consegna dall’Ufficio Elettorale. ART. 13 – Avverso le decisioni della Commissione Elettorale, escludendo quanto previsto dal suesposto art. 11, è ammesso ricorso a una Commissione Elettorale di Appello nominata dal Rettore nelle persone di:

a) Preside della Facoltà di Giurisprudenza; b) 2 Professori di materie giuridiche; c) 6 Rappresentanti del Personale Tecnico – Amministrativo estratti a sorte tra quelli

proposti dalle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative almeno 20 giorni prima delle votazioni.

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Il ricorso alla Commissione elettorale di appello deve essere proposto nel termine di giorni 10 dalla data della conclusione dei lavori e di proclamazione degli eletti da parte della Commissione Elettorale di 1° grado. ART. 14 – La Commissione Elettorale di appello viene insediata dal Rettore dopo la conclusione dei lavori della Commissione Elettorale. Essa ha facoltà di controllare le schede, i verbali dei seggi e i verbali della Commissione Elettorale, di ascoltare eventuali testimonianze e di svolgere le indagini che riterrà più opportune. Le conclusioni sono definitive. ART. 15 – Le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni di categoria e i singoli candidati possono delegare, entro il giorno che precede le votazioni, ciascuna un loro rappresentante, che non potrà essere sostituito, durante le operazioni di voto, se non con un supplente designato contemporaneamente al rappresentante ufficiale. Allorquando il rappresentante supplente subentra al delegato ufficiale, questi cessa, a tutti gli effetti, dall’incarico cui era stato designato. Il Rappresentante al seggio ha il permesso di assistere a tutte le operazioni elettorali e la possibilità di far inserire, succintamente, eventuali dichiarazioni nei verbali. Possono assistere alle operazioni elettorali, nel rispetto delle norme vigenti, gli elettori appartenenti al seggio. Nei giorni delle votazioni è vietata qualsiasi propaganda elettorale all’interno degli edifici universitari, fatti salvi i manifesti già appesi negli spazi delimitati. E’ fatto altresì divieto di sostare all’interno dei locali, sede del seggio, ad eccezione degli elettori, per il tempo necessario all’espletamento del loro diritto di voto dei rappresentanti designati, come precedentemente detto, dalle OO.SS., dalle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative a dai singoli candidati.

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IX. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI LA RICERCA SCIENTIFICA – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE RICERCA SCIENTIFICA, PROF. ADALBERTO MERIGHI.

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A) ASSEGNI E DOTTORATI DI RICERCA.

8/2007/IX/provv.1 – Approvazione modifica Regolamento Consiglio Interscuola di Dottorato. (Proposta predisposta dalla Divisione Ricerca e Relaz. Internazionali – Dir. Resp. Dott. C. Borio)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto il “Regolamento Quadro di Ateneo per l’Istituzione ed il Funzionamento delle

Scuole di Dottorato di Ricerca” approvato con Decreto Rettorale n. 410 del 18/05/2005 ed in particolare l’art. 12 a norma del quale il sistema delle Scuole di Dottorato dell’Università di Torino, è coordinato da un Consiglio Interscuola di Dottorato che sarà disciplinato da un apposito Regolamento;

Visto il “Regolamento Consiglio Interscuola di Dottorato” approvato con DR n. 392 del

29/05/2006; Considerato che, all’art. 1, il predetto Regolamento prevede che il CID debba “verificare

ex ante ed ex post la qualità e la funzionalità delle Scuole anche in collaborazione con il Nucleo di Valutazione dell’Ateneo”;

Valutato che tale competenza debba essere esercitata esclusivamente dal Nucleo di

Valutazione poiché essa presuppone una posizione di terzietà che il CID non potrebbe garantire;

Considerato, inoltre, che tale Regolamento non specifica in modo puntuale le competenze

del CID ed in particolare della sua Giunta Esecutiva e che, pertanto, si rende opportuno definirle in modo più puntuale;

Considerate, pertanto le modifiche proposte di seguito indicate:

Vecchia Versione Nuova Versione Art. 1

1. Il Consiglio Interscuola di Dottorato (CID) è l’organo preposto a a) coordinare e verificare il buon funzionamento delle Scuole di Dottorato e dei Dottorati Internazionali dell’Università di Torino; b) verificare ex ante ed ex post la qualità e la funzionalità delle Scuole anche in collaborazione con il Nucleo di Valutazione dell’Ateneo; c) promuovere ed incentivare le Scuole di Dottorato ed i Dottorati Internazionali dell’Università di Torino potenziandone le attività in particolare quelle nazionali ed internazionali di concerto e con il supporto

Art. 1 1. Il Consiglio Interscuola di Dottorato (CID) è l’organo preposto a a) coordinare il funzionamento e l’attività delle Scuole di Dottorato e dei Dottorati Internazionali dell’Università di Torino; b) promuovere ed incentivare le Scuole di Dottorato ed i Dottorati Internazionali dell’Università di Torino potenziandone le attività in particolare quelle nazionali ed internazionali di concerto e con il supporto di Enti locali, altri Atenei, Fondazioni ecc

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di Enti locali, altri Atenei, Fondazioni ecc. Art. 2

1. Il CID, presieduto dal Rettore o da un suo delegato, è composto dai Direttori delle Scuole di Dottorato di ricerca, dai Coordinatori dei Corsi di Dottorato internazionali dell’Università degli Studi di Torino e da quattro rappresentanti designati dal Senato Accademico di cui due appartenenti alla macroarea delle Scienze umane, uno alla macroarea delle Scienze sanitarie e uno alla macroarea delle Scienze naturali. 2. Il CID si riunisce almeno una volta all’anno su convocazione del Presidente ed ogni volta che ne facciano richiesta almeno 1/3 dei suoi componenti.

Art. 2 1. Il CID, presieduto dal Rettore o da un suo delegato, è composto dai Direttori delle Scuole di Dottorato di ricerca, dai Coordinatori dei Corsi di Dottorato internazionali dell’Università degli Studi di Torino e da quattro rappresentanti designati dal Senato Accademico di cui due appartenenti alla macroarea delle Scienze umane, uno alla macroarea delle Scienze sanitarie e uno alla macroarea delle Scienze naturali. 2. Il CID si riunisce almeno una volta all’anno su convocazione del Presidente ed ogni volta che ne facciano richiesta almeno 1/3 dei suoi componenti.

Art. 3 1. Il CID nomina una Giunta Esecutiva presieduta dal Rettore, o da un suo delegato, composta dai quattro membri designati dal SA e da quattro membri scelti fra i Direttori delle Scuole con lo stesso criterio di ripartizione fra le macroaree di cui all’Art. 2. 2. La Giunta, il cui compito è la predisposizione delle attività deliberate dal Consiglio nell’ambito delle competenze di cui all’art. 1, dura in carica 4 anni. 3. Qualora uno dei Direttori delle Scuole componenti la Giunta si dimetta prima della scadenza del mandato, può essere sostituito, fino alla scadenza della Giunta, da altro membro eletto dal Consiglio con gli stessi criteri indicati nell’articolo precedente. 4. La Giunta si riunisce almeno due volte l’anno su convocazione del Presidente ed ogni volta che ne facciano richiesta almeno 1/3 dei suoi membri

Art. 3 1. Il CID nomina una Giunta Esecutiva presieduta dal Rettore, o da un suo delegato, composta dai quattro membri designati dal SA e da quattro membri scelti fra i Direttori delle Scuole con lo stesso criterio di ripartizione fra le macroaree di cui all’Art. 2. 2. Qualora uno dei Direttori delle Scuole componenti la Giunta si dimetta prima della scadenza del mandato, può essere sostituito, fino alla scadenza della Giunta, da altro membro eletto dal Consiglio con gli stessi criteri indicati nell’articolo precedente. 3. La Giunta si riunisce almeno due volte l’anno su convocazione del Presidente ed ogni volta che ne facciano richiesta almeno 1/3 dei suoi membri.

Art. 4 1. La Giunta Esecutiva, il cui compito è l’esecuzione delle attività deliberate dal Consiglio nell’ambito delle competenze di cui all’art. 1, dura in carica 4 anni. 2. In particolare sono compiti specifici della Giunta: a) coordinare e promuovere l’attività di internazionalizzazione delle Scuole di Dottorato primariamente attraverso la strutturazione ed il mantenimento di un apposito sito web.

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b) Coordinare e armonizzare l’attività delle Scuole di Dottorato attraverso: • la promozione di percorsi formativi compatibili all’interno delle Macroaree e, possibilmente, fra le Macroaree. • La formulazione di proposte in merito alla redazione dei regolamenti interni delle Scuole al fine di armonizzare la disciplina interna delle stesse pur nel rispetto delle specifiche caratteristiche di ciascuna; • La formulazione di proposte in merito alla creditizzazione dei Corsi di Dottorato. 3. Le proposte formulate dalla Giunta ai sensi del precedente comma 2, saranno sottoposte all’approvazione del Senato Accademico attraverso la Commissione Ricerca Scientifica.

Visto il Regolamento dei Dottorati di Ricerca dell’Università di Torino approvato con DR

n. 533 del 4/07/2006 e s.m.i.; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino emanato con D.R. n. 54 del

8.02.1999 e s.m.i.; _______________________ delibera di approvare la modifica del “Regolamento del

Consiglio Interscuola di Dottorato” nel testo di seguito riportato:

REGOLAMENTO CONSIGLIO INTERSCUOLA DI DOTTORATO UNIVERSITA’ DI TORINO

Art. 1

1. Il Consiglio Interscuola di Dottorato (CID) è l’organo preposto a a) coordinare il funzionamento e l’attività delle Scuole di Dottorato e dei Dottorati

Internazionali dell’Università di Torino; b) promuovere ed incentivare le Scuole di Dottorato ed i Dottorati Internazionali

dell’Università di Torino potenziandone le attività in particolare quelle nazionali ed internazionali di concerto e con il supporto di Enti locali, altri Atenei, Fondazioni ecc.

Art. 2

1. Il CID, presieduto dal Rettore o da un suo delegato, è composto dai Direttori delle Scuole di Dottorato di ricerca, dai Coordinatori dei Corsi di Dottorato internazionali dell’Università degli Studi di Torino e da quattro rappresentanti designati dal Senato Accademico di cui due appartenenti alla macroarea delle Scienze umane, uno alla macroarea delle Scienze sanitarie e uno alla macroarea delle Scienze naturali.

2. Il CID si riunisce almeno una volta all’anno su convocazione del Presidente ed ogni volta che ne facciano richiesta almeno 1/3 dei suoi componenti.

Art. 3

1. Il CID nomina una Giunta Esecutiva presieduta dal Rettore, o da un suo delegato, composta dai quattro membri designati dal SA e da quattro membri scelti fra i Direttori delle Scuole con lo stesso criterio di ripartizione fra le macroaree di cui all’Art. 2.

2. Qualora uno dei Direttori delle Scuole componenti la Giunta si dimetta prima della

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scadenza del mandato, può essere sostituito, fino alla scadenza della Giunta, da altro membro eletto dal Consiglio con gli stessi criteri indicati nell’articolo precedente.

3. La Giunta si riunisce almeno due volte l’anno su convocazione del Presidente ed ogni volta che ne facciano richiesta almeno 1/3 dei suoi membri.

Art. 4

1. La Giunta Esecutiva, il cui compito è l’esecuzione delle attività deliberate dal Consiglio

nell’ambito delle competenze di cui all’art. 1, dura in carica 4 anni. 2. In particolare sono compiti specifici della Giunta: A coordinare e promuovere l’attività di internazionalizzazione delle Scuole di Dottorato primariamente attraverso la strutturazione ed il mantenimento di un apposito sito web. B Coordinare e armonizzare l’attività delle Scuole di Dottorato attraverso: • la promozione di percorsi formativi compatibili all’interno delle Macroaree e, possibilmente, fra le Macroaree. • La formulazione di proposte in merito alla redazione dei regolamenti interni delle Scuole al fine di armonizzare la disciplina interna delle stesse pur nel rispetto delle specifiche caratteristiche di ciascuna; • La formulazione di proposte in merito alla creditizzazione dei Corsi di Dottorato. 3. Le proposte formulate dalla Giunta ai sensi del precedente comma 2, saranno sottoposte

all’approvazione del Senato Accademico attraverso la Commissione Ricerca Scientifica.

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8/2007/IX/provv. 2 - Trasferimento dottorando al Corso di Dottorato in “Fisica Fondamentale, Applicata ed Astrofisica” – XX ciclo. (Pratica predisposta dalla Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali Dir. Resp. Dott. Claudio Borio).

PROPOSTA DI DELIBERA Il Senato Accademico,

Vista la deliberazione del 29.10.2004 con la quale Codesto Senato, esprimendosi in modo

favorevole sul trasferimento di un dottorando proveniente da un dottorato estero aveva precisato che il trasferimento fosse subordinato al parere positivo espresso dal Collegio Docenti ed all’esistenza di posti di dottorato disponibili;

Vista la richiesta della Dott.ssa Hamed Mubashra, dottoranda presso l’Università di Lahore

(Pakistan) volta ad ottenere il trasferimento presso il dottorato di ricerca in “Fisica Fondamentale, Applicata e Astrofisica” di questa Università;

Considerato che il Collegio Docenti del Dottorato in “Fisica Fondamentale, Applicata e

Astrofisica”, riunitosi in data 26/01/2007, ha espresso parere positivo al trasferimento della Dott.ssa Hamed Mubashra;

Valutato che il Collegio ha ritenenuto che la formazione scientifica acquisita dalla

dottoranda soddisfi pienamente i requisiti richiesti per l’ammissione al terzo anno del Dottorato e, dunque, al XX ciclo;

Verificato che esiste disponibilità di posti nel XX ciclo del dottorato in argomento; Visto il Regolamento Dottorati di ricerca dell’Università di Torino,

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___________ delibera di autorizzare il trasferimento della Dott.ssa Hamed Mubashra al XX ciclo del Corso di dottorato in “Fisica Fondamentale, Applicata e Astrofisica” di questa Università.

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8/2007/IX/provv. 3 - Assegni per la Collaborazione ad attività di ricerca a totale carico della struttura. (Pratica predisposta dalla Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali Dir. Resp. Dott. Claudio Borio).

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto l’art. 51 comma 6 della legge 27 dicembre 1997 n. 449, relativo all’istituzione degli

assegni di ricerca; Visto il regolamento per l’attivazione degli assegni di ricerca attuativo del Decreto MURST

dell’11 febbraio 1998 ed emanato con D.R. n. 57 del 28 gennaio 2002; Viste le richieste certificate dal Direttore del rispettivo Dipartimento per

l’attivazione/rinnovo di assegni di ricerca a totale carico della struttura proponente elencate nel dispositivo di delibera,

Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione del 1°-3-2005 che prevede che nelle

richieste di attivazione di assegni di ricerca a totale carico, il responsabile della struttura si impegni a sostenere i maggiori oneri derivanti da aumenti dell’importo dell’assegno stesso;

___________________, delibera di : 1) attivare gli assegni di ricerca a totale carico della struttura di seguito riportati:

Dipartimento Responsabile della ricerca

Titolo della ricerca Durata Importo annuo dell’assegno

Fonte di finanziamento

Capitolo di bilancio

S.U.I.S.M. ROBECCHI Mariagiuseppina

Impatto dei farmaci immunomodulanti (IFN BETA E e COPAXONE) sulla fatica dei giovani affetti da sclerosi multipla

48 mesi € 18.666,29 Div. Ricerca e Relazioni Internazionazioli (Convenzione Alenia)

3.06.01.14

Medicina Interna

BROGLIO Fabio Studio degli effetti endocrino metabolici di ghrelin desacilato nell’uomo in vivo

12 mesi € 18.666,29 Cofin 2005 3.06.01.14

Fisica Generale GARFAGNINI Raffaello

Studio di effetti di spin trasverso nel nucleone

19 mesi € 22.401,16 Prin 2006 3.06.01.14

Medicina Interna

ARVAT Emanuela Screening della sindrome di Cushing in pazienti con diabete mellito tipo 2

6 mesi € 18.666,29 Sperimentazioni Cliniche

3.06.01.14

2) rinnovare gli assegni di ricerca a totale carico della struttura di seguito riportati:

Dipartimento Responsabile della

ricerca Titolo della ricerca Durata Importo

annuo dell’assegno

Fonte di finanziamento

Capitolo di bilancio

Medicina Interna

GHIGO Ezio Azioni ormonali metaboliche e periferiche di ghrelin e suoi analoghi

12 mesi per il rinnovo dell’assegno del dott. LANFRANCO

€ 18.666,29 FP 6 DIABESITY 3.06.01.14

Informatica BERGADANO Francesco

Ricerca su tutti gli aspetti della sicurezza informativa in modo coordinato con le iniziative culturali e scientifiche di assosecurity

12 mesi per il rinnovo dell’assegno del dott. SICCO

€ 18.666,29 FP 6 DIABESITY 3.06.01.14

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8/2007/IX/provv.4 - Dottorato Internazionale. (Pratica predisposta dalla Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali Dir. Resp. Dott. Claudio Borio).

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto il “Regolamento quadro per l’istituzione ed il funzionamento delle Scuole di

Dottorato” ed in particolare l’art. 1 a norma del quale l’Università di Torino organizza i propri corsi di Dottorato in un sistema di Scuole e di Dottorati Internazionali;

Visto il “Nuovo Regolamento dei Dottorati di Ricerca” approvato con DR n. 534 del

4/7/2006 ed in particolare l’art. 9 a norma del quale “L’Università può istituire Dottorati Internazionali sulla base di accordi di cooperazione internazionale, con istituzioni universitarie o di alta cultura. Tali dottorati saranno disciplinati secondo le modalità indicate negli accordi stessi“;

Considerata l’esiguità di tale disposizione e valutata, pertanto, la necessità di individuare

criteri più specifici nel cui rispetto redigere gli accordi per l’istituzione dei Dottorati Internazionali;

Valutato di nominare un gruppo di lavoro che rappresenti in modo equo le macroaree di

questo Ateneo e che affronti in maniera più organica le problematiche inerenti la costituzione di un Dottorato Internazionale individuando i requisiti minimi che esso dovrà avere in futuro;

Considerato altresì che non dovranno essere presentate proposte di costituzione e/o di

rinnovo di Dottorati Internazionali fino a quando tali requisiti minimi non saranno approvati dal Senato Accademico;

Visto il DM 224/1999 contenente il “Regolamento in materia di Dottorato di ricerca”; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino emanato con D.R. n. 54 del

8.02.1999 e s.m.i.; _______________________, delibera: 1)Di costituire un gruppo di lavoro che, valuti in maniera più organica le problematiche

inerenti la costituzione di un Dottorato Internazionale ed individui i requisiti minimi che esso dovrà avere in futuro, nelle persone dei Professori ___________________________;

2)Di stabilire che non dovranno essere presentate proposte di costituzione e/o di rinnovo

di Dottorati Internazionali fino a quando i requisiti minimi, individuati dal Gruppo di Lavoro di cui al punto 1), non siano approvati dal Senato Accademico.

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B) AGENZIA DELLA RICERCA.

Agenzia della Ricerca

E’costituita l’Agenzia della Ricerca dell’Università degli studi di Torino cui sono assegnate le seguenti funzioni:

1. Sostenere e diffondere i risultati delle ricerche condotte nell'Università di Torino al fine di promuovere il ruolo dell'Ateneo nelle interazioni con il tessuto industriale e nei processi di sviluppo della Regione.

2. Promuovere iniziative atte ad incrementare le risorse disponibili alle attività di ricerca dell'Ateneo attraverso l'individuazione di nuove committenze e partenariati.

3. Fornire informazioni ai ricercatori dell’Ateneo sulle opportunità di finanziamento di progetti di ricerca, in particolare per quanto riguarda i rapporti con le imprese e le iniziative connesse alla legge regionale sulla ricerca scientifica, avvalendosi dei dati raccolti attraverso l’Anagrafe della Ricerca.

4. Il sostegno ai ricercatori dell’Ateneo nella ricerca di partner esteri per la presentazione di progetti di ricerca.

5. La messa in opera di tutte le attività ritenute opportune e necessarie a migliorare le possibilità di successo dei ricercatori dell’Ateneo nella presentazione di progetti, incluse le prese di contatto con gli enti finanziatori, allo scopi di incrementare la partecipazione verso le tematiche di eccellenza della ricerca nell’Ateneo torinese.

6. La stesura di una relazione annuale delle attività svolte da presentare al Senato Accademico, dopo aver ottenuto parere favorevole della Commissione Ricerca del Senato. L’Agenzia opera presso la Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali e si avvale del personale ivi in servizio. Può inoltre avvalersi di personale universitario ad hoc nonché, per periodi determinati e su temi specifici e in mancanza di competenze specifiche all'interno dell'Ateneo, di personale esterno all’Ateneo, con il quale siano stipulati appositi contratti L’attività dell’Agenzia è coordinata da un gruppo di esperti presieduto dal Rettore o suo delegato.

Di esso fanno parte: - il Presidente e il Vicepresidente protempore della CRSA - da 4 o 8 componenti designati dal Senato Accademico, preferibilmente tra i rappresentanti

delle Aree scientifiche dell’Ateneo, garantendo un’adeguata rappresentanza delle Macroaree disciplinari in cui le stesse sono raggruppate. E’ possibile la designazione di componenti esterni al SA, fatta comunque salva un’equilibrata rappresentanza delle Macroaree

- il Dirigente della Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali o suo delegato I componenti designati dal SA durano in carica quattro anni e sono rieleggibili una sola

volta. Qualora uno dei componenti cessi la propria attività per termine del proprio mandato e/o

dimissioni volontarie, si provvede alla sostituzione immediata. Il gruppo di esperti si riunisce almeno tre volte l’anno per predisporre il piano di lavoro quadrimestrale dell’Agenzia.

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C)VARIE.

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X. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI L’ORGANICO – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ORGANICO DI ATENEO, PROF. MARIO DOGLIANI.

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A) PERSONALE DOCENTE.

8/2007/X/provv.1 - Chiamata di idonei interni. La legge 4 novembre 2005, n. 230, all’art. 1 comma 6, così recita: “ A decorrere dalla data

di entrata in vigore della presente legge sono bandite per la copertura dei posti di professore ordinario e professore associato esclusivamente le procedure di cui al comma 5, lettera a). Sono fatte salve le procedure di valutazione comparativa per posti di professore e ricercatore già bandite alla data di entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della delega di cui al comma 5 e, comunque, non oltre il 30 giugno 2006, nel rispetto dei limiti di cui all'articolo 51, comma 4, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e all'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. I candidati giudicati idonei, e non chiamati a seguito di procedure già espletate, ovvero i cui atti sono approvati, conservano l'idoneità per un periodo di cinque anni dal suo conseguimento. La copertura dei posti di professore ordinario e di professore associato da parte delle singole università, mediante chiamata dei docenti risultati idonei, tenuto conto anche di tutti gli incrementi dei contingenti e di tutte le riserve previste dalle lettere a), b), c), d) ed e) del comma 5, deve in ogni caso avvenire nel rispetto dei limiti e delle procedure di cui all'articolo 51, comma 4, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e all'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.”

Il D.Lgs. 164 del 6.04.2006 relativo al riordino della disciplina del reclutamento dei Professori universitari, a norma dell’art. 1, comma 5, della Legge 4.11.2005, n. 230, prevede all’art. 13 che ciascuna Università, con propri regolamenti disciplini le procedure per le coperture dei posti di Professore Ordinario e Associato riservati ai possessori dell’idoneità nazionale, nonché le procedure per i trasferimenti e le chiamate degli idonei di cui alla legge n. 210/98. Presso l’Università degli Studi di Torino è in vigore il Regolamento Chiamata di Professori e Associati idonei ai sensi della L. 210/1998, emanato con D.R. 1050 del 28.11.2006.

Tutto ciò premesso, in considerazione del fatto che questo Ateneo opera nell’ambito della programmazione del fabbisogno di personale e che attraverso la procedura informatica Pro-Per ha verificato che il rapporto tra Assegni fissi/FFO risulta essere per l’anno 2006 pari a 82,98%, si sottopongono le seguenti richieste di chiamate di idonei pervenute dalle sottoelencate Facoltà.

Il costo degli idonei interni sarà imputato al budget della Facoltà che ha effettuato la chiamata e sarà ripartito in tre anni. FACOLTA’ DI FARMACIA (C.d.F. 5.12.2006) II^ Fascia: Dott. Enzo TERRENO, s.s.d. CHIM/03 – Chimica Generale ed Inorganica. La chiamata del Professor Terreno, secondo il Piano dell’Organico d’Ateneo del personale docente, comporta una maggiore totale spesa pari a € 10.199,52. FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA (C.d.F. 22.02.2007) I^ Fascia: Prof. Fiorenzo GAITA, s.s.d. MED/11 – Malattie dell’Apparato Cardiovascolare. La chiamata del Professor Gaita, secondo il Piano dell’Organico d’Ateneo del personale docente, comporta una maggiore totale spesa pari a € 18.543,60. PROSPETTO RIASSUNTIVO

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Vengono chiamati 1PO proveniente dal ruolo di Professore Associato e 1PA proveniente dal ruolo di Ricercatore, per un totale di punti organico pari a 0,5. In totale risultano impegnati: 0,7 per la chiamata diretta di studioso italiano o straniero impegnato all’estero; 0,5 per le chiamate di idonei interni. Totale generale: 1,2 punti organico Tutto ciò premesso, si chiede a Codesto Senato Accademico di voler autorizzare o meno la chiamata dei sopra elencati docenti (Relazione predisposta dalla Direzione Amministrativa Vicaria Dir. Resp. Dott.ssa Loredana Segreto).

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto il Piano dell’Organico di Ateneo per il Personale Docente, approvato dal Senato

Accademico nelle sedute del 9/9/2002, 16/9/2002, 10/03/2004 e 11/07/2005; Vista la deliberazione del Senato accademico del 26.04.2005 relativa alle assunzioni in ruolo

di docenti e ricercatori; Visto l’art. 1 , comma 6 della Legge 230/05 - Nuove disposizioni concernenti i professori e i

ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari;

Tenuto conto della valutazione positiva della programmazione triennale del fabbisogno di

personale docente e tecnico-amministrativo da parte del MIUR in data 04.04.2005; Visito il D.Lgs n. 164 del 28.3.2006 e successive modificazioni; Considerato che questo Ateneo opera nell’ambito della programmazione del fabbisogno di

personale e che attraverso la procedura informatica Pro-Per ha verificato che il rapporto tra Assegni fissi/FFO risulta essere per l’anno 2006 pari a 82,98%,

Visto il Regolamento Chiamata di Professori e Associati idonei ai sensi della L.210/1998,

emanato con D.R. 1050 del 28.11.2006; Preso atto del fatto che vengono utilizzati per l’anno 2007, per la chiamata oggetto della

presente delibera 0,5 punti organico, cui si aggiungono 0,7 punti organico per la chiamata diretta di studioso italiano o straniero impegnato all’estero, per un totale di 1,2 punti organico;

Visto il parere della Commissione Organico di Ateneo, seduta del 6.3.2007; Vista la relazione della Direzione Amministrativa Vicaria, _______________________, delibera di autorizzare/non autorizzare la chiamata dei

docenti di seguito elencati, idonei in procedure di valutazione comparativa, la cui presa di servizio avverrà il 1° ottobre 2007. FACOLTA’ DI FARMACIA

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(C.d.F. 5.12.2006) II^ Fascia: Dott. Enzo TERRENO, s.s.d. CHIM/03 – Chimica Generale ed Inorganica. FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA (C.d.F. 22.02.2007) I^ Fascia: Prof. Fiorenzo GAITA, s.s.d. MED/11 – Malattie dell’Apparato Cardiovascolare.

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8/2007/X/provv.2 - Chiamata diretta di studioso straniero o italiano impegnato all’estero, ai sensi dell’art.1, comma 9 della L. 230/2006 – Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Il comma 9 dell’articolo 1 della legge 230/2005, così recita: “Nell'ambito delle relative disponibilità di bilancio, le università, previa attestazione della sussistenza di adeguate risorse nei rispettivi bilanci, possono procedere alla copertura di una percentuale non superiore al 10 per cento dei posti di professore ordinario e associato mediante chiamata diretta di studiosi stranieri, o italiani impegnati all'estero, che abbiano conseguito all'estero una idoneità accademica di pari livello ovvero che, sulla base dei medesimi requisiti, abbiano già svolto per chiamata diretta autorizzata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un periodo di docenza nelle università italiane, e possono altresì procedere alla copertura dei posti di professore ordinario mediante chiamata diretta di studiosi di chiara fama, cui è attribuito il livello retributivo più alto spettante ai professori ordinari. A tale fine le università formulano specifiche proposte al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca che, previo parere del Consiglio universitario nazionale (CUN), concede o rifiuta il nulla osta alla nomina.”

Il CUN, nell’adunanza del 26.07.2006, relativamente alle disposizioni di cui all’art.1, comma 9, della L. 230 del 4.11.2005, ha espresso parere al Ministro dell’Università e della Ricerca avente per oggetto: “Principi generali per le chiamate dirette e chiara fama”. Ha ritenuto inoltre “di dover ribadire che le disposizioni in questione non possono divenire un normale canale di reclutamento dei docenti parallelo a quello ordinario e che le chiamate in oggetto devono, sia pure nella diversità delle due fattispecie contemplate dall’ordinamento, essere segnate da caratteristiche di eccellenza assolutamente indiscusse ed indiscutibili”. Con riferimento alle proprie competenze ha specificato che si atterrà ai seguenti criteri per le chiamate dirette di studiosi stranieri o italiani impegnati all’estero, su posti di professore ordinario e associato: “La chiamata di studiosi stranieri o italiani impegnati all’estero, volta a coprire posti di professore ordinario o associato, non può superare il 10 % del numero complessivo dei posti di ordinario e di associato effettivamente coperti presso ciascuna Università, con le eventuali eccezioni previste per taluni atenei dalla normativa vigente. Gli Atenei dovranno attestare la ricorrenza di tale condizione e impegnarsi a non modificarla sino alle determinazioni conseguenti; in particolare potranno proporre domanda di chiamata diretta di studiosi stranieri o italiani impegnati all’estero, che abbiano conseguito un’idoneità accademica corrispondente a quella di ordinario o associato, o che, sulla base dei medesimi requisii sopra menzionati, abbiano già svolto per chiamata diretta autorizzata dal Ministero un periodo di docenza nelle Università italiane.

Poiché si tratta di una procedura di reclutamento del tutto speciale, il CUN, nel suo parere obbligatorio, verificata la sussistenza del requisito dell’idoneità accademica di pari livello conseguita all’estero in istituzioni di alta qualificazione, valuterà la peculiarità dei contributi che giustificano il ricorso alla procedura di cui innanzi, sulla base di idonea documentazione fornita dalle Università richiedenti”.

Il CUN, nel medesimo parere, ha inoltre precisato che: “Le proposte relative alle chiamate […] saranno esaminate dal CUN con cadenza semestrale. A tal fine gli Atenei sono invitati a

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presentare al Ministero, entro il 31 maggio ed il 31 dicembre di ogni anno, le predette proposte, istruite seguendo le regole procedurali vigenti e corredate di tutta la documentazione idonea a permettere la resa del parere sui requisiti sopra indicati, ivi compreso quello della sussistenza di adeguate risorse nel bilancio dell’Ateneo e del rispetto dei vincoli percentuali stabiliti dalla legge”.

Tutto ciò premesso, in considerazione del fatto che questo Ateneo opera nell’ambito della programmazione del fabbisogno di personale e che attraverso la procedura informatica Pro-Per ha verificato che il rapporto tra Assegni fissi/FFO risulta essere per l’anno 2006 pari a 82,98%, si sottopone la richiesta di una chiamata diretta di studioso straniero o italiano impegnato all’estero.

La Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella riunione del 22.02.2007, ha approvato unanime “la proposta della Commissione Programmazione e Sviluppo della Facoltà e chiama per chiamata diretta di studiosi stranieri e italiani all’estero, ai sensi della L.230/2005, comma 9 il Dott. Roberto Piva a ricoprire il ruolo di II^ fascia – settore scientifico disciplinare MED/46 - Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio”.

Il Preside ha evidenziato, nella su citata riunione del Consiglio di Facoltà, le attività di ricerca svolte dal Dott. Piva ed, inoltre, ha sottolineato che l’attività svolta dal Dott. Roberto Piva presso la New York University School of Medicine gli ha consentito il riconoscimento da parte del MIUR del titolo di “Professore a Contratto” (Contratto di collaborazione alla didattica e alla ricerca stipulato ai sensi e per gli effetti del D.M. 26.1.2001 n. 13, in data 25.2.2005), oltre l’attribuzione all’insegnamento di Tecniche Isto-citologiche e ginecologiche presso questa Università. Inoltre, durante il periodo di attività svolta presso la New York University School of Medicine dal 1999 al 2002, è stato impegnato come membro accademico del Dipartimento di Patologia, svolgendo attività di ricerca e di didattica per gli studenti della Facoltà di Medicina e per i dottorandi di Oncologia. Gli studi eseguiti Dott. Piva hanno portato alla stesura di rilevanti pubblicazioni scientifiche internazionali di alto livello nell’ambito della patologia e dell’oncologia molecolare.

Per quanto concerne i criteri stabiliti dal CUN nell’adunanza del 26.07.2006, l’Università degli Studi di Torino deve attestare che con la presente richiesta non viene superato il 10% del numero complessivo dei posti di ordinario e di associato effettivamente coperti presso l’Ateneo e deve inoltre impegnarsi a non modificare tale condizione sino alle determinazioni conseguenti. Il numero dei docenti ordinari e associati in servizio alla data del 12 marzo 2007 è pari a 1357, il 10% è quantificato in 136.

Attualmente risultano, dal 2001 ad oggi, essere stati assunti in ruolo per chiamata diretta di chiara fama n. 3 Professori Professori Ordinari; è inoltre stata inviata al CUN la richiesta di approvazione di una chiamata diretta di un Professore ordinario, per cui si è in attesa di risposta. Pertanto l’Ateneo può attestare che il numero complessivo dei posti di Professori ordinari e associati effettivamente coperti è inferiore al 10%.

Il costo per la chiamata del Dott. Roberto Piva, secondo il Piano dell’Organico d’Ateneo per il Personale docente, è pari a € 75.000.

Punti Organico n. 1 Professore Associato = 0,7 Punto Organico Totale n. 0,7 Punti Organico impegnati. (Relazione predisposta dalla Direzione Amministrativa Vicaria Dir. Resp. Dott.ssa Loredana Segreto).

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Vista la delibera del Senato Accademico del 26.4.2005;

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Visto il comma 9, art. 1, Legge 230 del 4.11.2005; Vista la Nota prot. n. 244 del 1.3.2006 avente per oggetto la programmazione triennale del

fabbisogno di personale Pro-per 2005; Preso atto del fatto che viene utilizzato, per la procedura oggetto della presente delibera, n

0,7 Punto Organico; Vista la nota CUN Prot. n. 958 del 26.7.2006; Vista la nota Prot. n. 1039 del 31.7.2006; Considerato che questo Ateneo opera nell’ambito della programmazione del fabbisogno di

personale e che attraverso la procedura informatica Pro-Per ha verificato che il rapporto tra Assegni fissi/FFO risulta essere per l’anno 2006 pari a 82,98%;

Vista la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, riunione del

22.2.2007; Visto il parere espresso dalla Commissione Organico, seduta del 6.2.2007; Preso atto che per l’anno 2005 la procedura informatizzata Pro-Per (Programmazione

Personale) ha certificato il rispetto del vincolo del 90% previsto dall’art. 51, comma 4 della L. 27/12/1997, n. 449;

Vista la relazione della Direzione Amministrativa Vicaria, ___________________, delibera di approvare/non approvare l’inoltro al Ministero della

proposta avanzata dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia di chiamata diretta del Dott. Roberto PIVA nel ruolo di II° fascia per il SSD MED/46 – Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della L. 230/2005.

Si attesta il non superamento del 10% del numero complessivo dei posti di professore ordinario e associato, con l’impegno a non modificare tale condizione sino alle determinazioni conseguenti.

Nell’eventualità che il Ministro dell’Università e della Ricerca conceda il nulla osta alla nomina, la presa di servizio decorrerà dalla data stabilita dal Senato Accademico nella seduta del 26.4.2005.

*****

8/2007/X/provv.3 - Presa di servizio aprile 2007. Codesto Senato Accademico, nella seduta del 26.4.2005 ha deliberato all’unanimità che “le

nomine in ruolo dei ricercatori e dei professori universitari decorreranno, di norma, dal 1° ottobre. Resta ferma la data del 1° novembre per le procedure non concluse in tempo utile per la presa di servizio al 1° ottobre. Resta ferma, altresì, la possibilità di prese di servizio al 1° marzo, all’esclusivo fine di rendere possibile il soddisfacimento dei requisiti minimi”.

Il Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta del 22.2.2007 ha deliberato, all’unanimità di chiamare il Prof. Valerio GAI a ricoprire il posto di Professore Ordinario per il settore scientifico disciplinare MED/09 – Medicina Interna, procedura di valutazione

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comparativa bandita da questa Università. Il Preside ha comunicato inoltre che: “per il Prof. Gai, essendo apicale di struttura complessa, sussistono i motivi di assoluta necessità relativi all’organizzazione delle attività assistenziali nell’ambito della convenzione Università/Regione e, pertanto, richiede di anticipare quanto possibile la presa di servizio, compatibilmente con la normativa finanziaria vigente”.

Successivamente nella medesima seduta è stato deliberato, all’unanimità di chiamare il Prof. Fiorenzo GAITA a ricoprire il posto di Professore Ordinario per il settore scientifico disciplinare MED/11 – Malattie dell’Apparato Cardiovascolare. Il Preside ha comunicato inoltre che: “per il Prof. Gaita, essendo apicale di struttura complessa, sussistono i motivi di assoluta necessità relativi all’organizzazione delle attività assistenziali nell’ambito della convenzione Università/Regione e, pertanto, richiede di anticipare quanto possibile la presa di servizio, compatibilmente con la normativa finanziaria vigente”.

Con nota del 2 marzo 2007, allegata alla presente relazione di cui costituisce parte integrante, il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia ha ulteriormente motivato la richiesta di anticipazione della presa di servizio dei Professori Valerio Gai e Fiorenzo Gaita.

Tutto ciò premesso si chiede a codesto Senato Accademico di voler autorizzare o meno la nomina in ruolo con decorrenza 1° aprile 2007. (Relazione predisposta dalla Divisione Gestione Risorse Umane Dir. Resp. Dott. A. Battistoni)

PROPOSTA DI DELIBERA Il Senato Accademico, Visto il Piano dell’Organico di Ateneo per il Personale Docente, approvato dal Senato

Accademico nelle sedute del 9/9/2002, 16/9/2002, 10/03/2004 e 11/07/2005; Vista la delibera del Senato Accademico del 26.4.2005; Vista la delibera della Facoltà di Medicina e Chirurgia del 22.2.2007; Vista la nota del 2.3.2007 del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia; Tenuto conto del parere della Commissione Organico di Ateneo, seduta del 6.3.2007; Vista la relazione della Divisione Gestione Risorse Umane, _______________________, delibera di individuare la data del 1° aprile 2007 per

l’assunzione in ruolo dei seguenti professori presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino:

Prof. Valerio GAI, in qualità di Professore Ordinario per il s.s.d. MED/09 – Medicina

Interna. Prof. Fiorenzo GAITA, in qualità di Professore Ordinario per il s.s.d. MED/11 – Malattie

dell’Apparato Cardiovascolare ******

8/2007/X/provv. 4 - Coperture di posti da professore ordinario e associato richieste ai sensi dell’art.1, comma 5, della L. 230/05 e dell’art. 4, commi 1 e 2 del D.Lgs.164/06". La pratica sarà distribuita al tavolo.

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B) VARIE

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XI. – ACCORDI, CONVENZIONI, CENTRI E FONDAZIONI.

8/2007/XI/provv.1 - Approvazione della Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca per le “Metodologie Innovative per le Biotecnologie”. (Proposta di delibera predisposta dalla Divisione Attività Istituzionali – Dir. Resp. A. Belli)

PROPOSTA DI DELIBERA Il Senato Accademico, Valutato che l’iniziativa per la costituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca per le

“Metodologie Innovative per le Biotecnologie”, proviene dal Centro Interdipartimentale per le Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino e, in particolare, dal Prof. Lorenzo Silengo;

Premesso che con delibera del 19/02/2007 del Consiglio del Centro Interdipartimentale di

Ricerca per le Biotecnologie Molecolari, su proposta del Prof. Lorenzo Silengo, è stata manifestata la volontà di procedere alla costituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca per le “Metodologie Innovative per le Biotecnologie”, unitamente al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita dell’Università del Piemonte Orientale;

Preso atto che il costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca per le “Metodologie

Innovative per le Biotecnologie”, avrà sede amministrativa e contabile presso il Centro di Gestione Autonoma della Scuola per le Biotecnologie;

Posto che il costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca per le “Metodologie Innovative

per le Biotecnologie” si proporrà di - promuovere e realizzare ricerche interdisciplinari nei campi di competenza del Centro

Interdipartimentale di Ricerca per le Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino e del Dipartimento dell’Ambiente e della Vita dell’Università del Piemonte Orientale;

- acquisire le più avanzate competenze negli specifici settori anche con l’acquisizione di apparecchiature particolari;

- coordinare e integrare le conoscenze acquisite per realizzare progetti di ricerca multidisciplinari di elevata complessità;

- promuovere le attività di trasferimento dei risultati delle ricerche verso le imprese; Tenuto conto che la bozza della Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di

Ricerca per le “Metodologie Innovative per le Biotecnologie” prevede all’art. 6 i seguenti organi: - l’Assemblea; - il Consiglio ; - il Direttore; - il Vice Direttore; Rilevato che ai sensi dell’art. 5 della bozza della Convenzione istitutiva del Centro

Interuniversitario di Ricerca per le “Metodologie Innovative per le Biotecnologie”, si prevede che “La dotazione ordinaria del Centro è costituita dai contributi assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica o da altri Ministeri; da Entri pubblici o privati nazionali e internazionali; dal CNR, nonché finanziamenti ottenuti sulla base di contratti e convenzioni stipulati con Enti pubblici o privati nazionali e internazionali……”

Rilevato che a questi contributi si possono aggiungere, sempre ai sensi dell’art. 5, “Ad essa si possono aggiungere contributi richiesti ai componenti del Centro di cui all’art. 1…..” quindi eventuali ulteriori contributi possono essere richiesti al Centro Interdipartimentale per le

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Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino e al Dipartimento dell’Ambiente e della Vita dell’Università del Piemonte Orientale;

Considerato che non si evidenzia alcuna partecipazione economica a carico del Bilancio

Centrale di Ateneo, come precisato nella delibera del 19/02/2007 dal Consiglio del Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Biotecnologie Molecolari;

Rilevato che la Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca per le

“Metodologie Innovative per le Biotecnologie” prevede una durata iniziale di tre anni prorogabile automaticamente;

Vista la deliberazione del 19/02/2007 con cui il Centro Interdipartimentale di Ricerca per le

Biotecnologie Molecolari ha approvato l’adesione al Centro e la bozza di Convenzione istitutiva; Vista la bozza della Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca per le

“Metodologie Innovative per le Biotecnologie”; Vista la L. 09.05.1989 n. 168; Visto in particolare l’art. 11 dello Statuto di Ateneo, in cui si precisa che “spetta al Senato

Accademico approvare la stipulazione di accordi di cooperazione didattica e di ricerca, di rilevanza generale per l’Ateneo, con università italiane ed estere, con enti pubblici e privati, nazionali ed esteri, nonché la partecipazione dell’Ateneo a fondazioni, associazioni, società, consorzi e centri interuniversitari”;

Visto lo Statuto di Ateneo emanato con D.R. n. 54 del 8.02.1999 e s.m.i. e in particolare

l’Art. 32, il quale prevede che “Per lo svolgimento di attività didattiche e scientifiche, l’Università può stipulare accordi di cooperazione con università, istituti di istruzione, accademie e altre istituzioni, a carattere universitario nazionali ed esteri. Tali accordi possono riguardare:...f) costituzione di centri interuniversitari e di consorzi”;

Visto il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R.

n. 348 del 07.05.2004 e s.m.i.; Visto il parere espresso dalla Commissione Ricerca del Senato Accademico nella riunione

del 7/03/2007; Valutato ogni opportuno elemento; _______________________________, delibera: 1) di costituire il Centro Interuniversitario di Ricerca per le “Metodologie Innovative per

le Biotecnologie”, avente sede presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università degli Studi di Torino;

2) di approvare la Convenzione istitutiva nel testo di seguito riportato, autorizzando il Magnifico Rettore alla sottoscrizione di tutti gli atti conseguenti.

CONVENZIONE ISTITUTIVA DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA

per le "Metodologie Innovative per le Biotecnologie"

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Art. 1 Su proposta del Consiglio del Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino e del Consiglio del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita (DiSAV), sede in Alessandria, è costituito il centro Interuniversitario di ricerca per le "Metodologie Innovative per le Biotecnologie". Le sedi del Centro sono, per l’Università di Torino, in Torino,Via Nizza 52, per l’Università del Piemonte Orientale in Alessandria, Via Bellini, 25/G. L’adesione di altre Strutture dei due Atenei che ne presentino richiesta è possibile previa valutazione da parte del Consiglio Scientifico del Centro. Costituiscono il personale di ricerca del Centro i docenti, i ricercatori ed i tecnici delle Strutture afferenti che hanno fatto domanda di afferenza al Centro. Al Centro possono inoltre afferire, previa accettazione della domanda da parte del Consiglio Scientifico e dell’Assemblea del Centro, altri studiosi dei due Atenei che svolgano studi e ricerche nell’ambito degli interessi del Centro. L’elenco degli afferenti è periodicamente aggiornato a cura del Direttore.

Art. 2 Lo scopo del centro è la promozione e la realizzazione di ricerche interdisciplinari nei campi di competenza delle strutture afferenti con l’obiettivo di acquisire le più avanzate competenze negli specifici settori anche con l’acquisizione di apparecchiature che sono a disposizione di tutti i gruppi di ricerca. Le Strutture delle Università che promuovono la costituzione del Centro (art.1) hanno consolidate esperienze nei settori di riferimento e si coordinano per integrare le loro conoscenze al fine di realizzare progetti di ricerca multidisciplinari di elevata complessità. Il Centro promuove anche le attività di trasferimento dei risultati delle ricerche verso le imprese.

Art. 3 La gestione amministrativa contabile del Centro è affidata al Centro di Gestione Autonoma della Scuola per le Biotecnologie Il Centro ha sede, per fini organizzativi, presso la sede del Centro di Biotecnologie Molecolari in Via Nizza, 52 – 10126 Torino.

Art. 4 Ai fini della realizzazione dei suoi programmi di ricerca il Centro si avvale del personale docente, tecnico amministrativo, dei locali, delle strutture e delle attrezzature dei Centri afferenti. Al Centro può essere attribuito personale tecnico-amministrativo specificatamente dedicato allo svolgimento delle attività del Centro. Il Centro può inoltre disporre di proprie attrezzature e altri beni mobili, iscritti nell’apposito inventario. In caso di scioglimento del Centro, le varie attrezzature acquisite coi fondi generali del Centro verranno assegnate dal Consiglio ai gruppi di ricerca aventi la competenza per gestirle.

Art. 5 La dotazione ordinaria del Centro è costituita dai contributi assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica o da altri Ministeri; da Enti pubblici o privati nazionali e internazionali; dal CNR, nonché finanziamenti ottenuti sulla base di contratti e convenzioni stipulati con Enti pubblici o privati nazionali e internazionali. Ad essa si possono aggiungere contributi richiesti ai componenti del Centro di cui all’art. 1. La misura di tale contributo è deliberata dall’Assemblea.

Art. 6 Sono organi del Centro: l’Assemblea, il Consiglio, il Direttore, il Vice Direttore

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Art. 7 L’Assemblea è formata: - dal personale di ricerca che abbia fatto domanda di afferenza al Centro ai sensi dell’art.2; - da tutti gli studiosi che, a norma dell’art.2, fanno parte a titolo individuale del Centro. Ciascuno studioso può recedere in qualunque momento dal Centro mediante lettera al Direttore. L’Assemblea: - indica le linee generali di politica culturale e scientifica del Centro; - designa il Direttore ed il Vice Direttore; - approva il piano di utilizzo dei fondi a disposizione del Centro, il piano viene allegato al bilancio di previsione del Dipartimento sede amministrativa; - approva la relazione annuale scientifica, amministrativa e contabile del Direttore; - approva le richieste di adesione al Centro avanzate da studiosi ai sensi dell’art.1; - delibera l’eventuale contributo dei partecipanti al Centro; - approva, sentito il Centro interessato, la proposta di affidamento della gestione amministrativo-contabile; - delibera lo scioglimento del Centro. L’Assemblea è presieduta dal Direttore del Centro o, in sua assenza, dal Vice Direttore, ed è convocata dal Direttore in via ordinaria almeno due volte l’anno o su richiesta di almeno un terzo degli aventi diritto. Le delibere dell’Assemblea sono adottate a maggioranza semplice dei presenti

Art. 8 Il Consiglio del centro è costituito: - dal Direttore; - dal Vice Direttore; - da un terzo del personale di ricerca facenti parte dell’Assemblea. Il Consiglio è nominato dall’Assemblea, resta in carica un triennio e i suoi membri possono essere rieletti. Il Consiglio è presieduto dal Direttore del Centro. Il Consiglio è convocato dal Direttore in via ordinaria almeno due volte l’anno o su richiesta di almeno un terzo degli aventi diritto. Le delibere del Consiglio sono adottate a maggioranza semplice dei presenti. Il Consiglio: - approva la stipula di contratti e convenzioni e l’accettazione di contributi e donazioni; predispone, in collaborazione col Direttore, il piano di utilizzo dei fondi a disposizione del Centro; - collabora col Direttore nella gestione amministrativa del Centro; - delibera su quanto non è espressamente previsto nel presente statuto.

Art. 9 Il Direttore e il Vice Direttore sono eletti a maggioranza semplice dall’Assemblea del Centro e restano in carica tre anni, rinnovabili per un solo mandato. Il Direttore rappresenta il Centro e: - coordina e sovrintende alle attività del Centro; - cura la realizzazione dei programmi di ricerca stabiliti dall’ Assemblea; - predispone la relazione annuale scientifica ed amministrativa dell'operato del Centro; - predispone, in collaborazione con il Consiglio, il piano di utilizzo dei fondi a disposizione del Centro; - svolge tutti gli atti relativi alla stipula di contratti e convenzioni, nonché relativi all’ordinazione e al pagamento di quanto occorre per il funzionamento del Centro, in conformità ai criteri di utilizzo stabiliti dal Consiglio.

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Art. 10 Il Vicedirettore collabora con il Direttore all’espletamento dei compiti di quest’ultimo e lo sostituisce nei casi di assenza o impedimento.

Art. 11 I membri degli organi del Centro perdono la loro attribuzione per indegnità morale o per inadempienza dei doveri definiti da questo statuto.

Art. 12 La durata del Centro è fissata in tre anni rinnovabili automaticamente salvo scioglimento deliberato dal Consiglio.

Art. 13 La presente convenzione può essere modificata con delibera del Consiglio con la maggioranza dei 2/3 degli aventi diritto.

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8/2007/XI/provv.2 - Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di studio Interfacoltà in Educazione Professionale, per l’a.a. 2006/2007. (Pratica predisposta dalla Divisione Attività Istituzionali Dir. Resp. Dott.ssa A. Belli)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico,

visto che con l’emanazione del Decreto 8/10/1998, n. 520 del Ministero della Sanità è stata individuata la figura dell’Educatore Professionale (E.P.), quale operatore sociale e sanitario in possesso di un diploma universitario abilitante, conseguito ai sensi dell’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni;

considerato che alla formazione dell’Educatore Professionale provvedono le Università, con il corso di laurea di I livello, nella classe SNT/2 – Classe delle Lauree sanitarie, attraverso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, in collegamento con le Facoltà di Psicologia, Sociologia e Scienze della Formazione;

considerato che le Facoltà interessate al corso sono, per l’Università di Torino, la Facoltà di

Medicina e Chirurgia, la Facoltà di Psicologia e la Facoltà di Scienze della Formazione; visto che l’Università di Torino ha attivato il corso di laurea triennale Interfacoltà in

Educazione Professionale, abilitante alla professione sanitaria in educatore professionale, nella sede di Torino e nella sede decentrata di Savigliano;

visto che la Regione Piemonte ha un forte interesse a garantire un alto standard formativo

all’interno della classe delle professioni della riabilitazione e che la formazione degli operatori costituisce strumento per la promozione della qualità e dell’efficacia del sistema integrato di interventi e servizi sociali e dell’area socio-sanitaria;

considerato che con precedente deliberazione n. 16 – 234 del 13/06/2005, la Giunta

Regionale ha approvato, per l’anno 2004/2005, il protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e le Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, per la definizione

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dei rapporti riguardanti il corso di laurea Interfacoltà in Educazione Professionale, e che tale protocollo è stato sottoscritto dalle parti in data 8/11/2005;

visto che l’Università di Torino, nel 2006 ha richiesto una revisione dei parametri di

finanziamento per le spese di didattica integrativa e di tirocinio, nonché la possibilità di ottenere ulteriori contributi regionali per specifiche attività afferenti lo svolgimento del Corso di Laurea Interfacoltà in Educazione Professionale;

considerata la necessità di definire i rapporti inerenti la realizzazione del Corso di laurea

Interfacoltà in Educazione Professionale, con la sottoscrizione di una Convenzione tra la Regione e le università piemontesi per l’a.a. 2006/07;

visto che la Regione Piemonte con delibera della Giunta Regionale n. 55 – 4399 del

20.11.2006 ha approvato la suddetta convenzione; considerato che la Facoltà di Scienze della Formazione è la sede amministrativa del Corso di

laurea interfacoltà in Educazione Professionale; vista la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze della Formazione del 28.02.2007 di

approvazione della suddetta convenzione; visto che il testo di convenzione prevede che la Regione Piemonte provveda all’erogazione

di appositi contribuiti regionali per il sostegno della didattica integrativa e del tirocinio e l’assegnazione di ulteriori contributi regionali per attività afferenti lo svolgimento del Corso di Laurea Interfacoltà in Educazione Professionale;

considerato che il tetto massimo del contributo regionale assegnato all’Università di Torino,

per il sostegno della didattica integrativa e del tirocinio per l’a.a. 2006/2007, per i corsi di studio attivati nelle sedi didattiche di Torino e Savigliano corrisponde ad un totale di €. 259.920,00, così come sottoriportato:

€. 78.200,00 per il primo anno ; €. 90.860,00 per il secondo anno; €. 90.860,00 per il terzo anno. visto che la convenzione prevede ulteriori contributi alle Università di Torino e del Piemonte

Orientale, con un massimale per l’anno accademico 2006/2007 come sottoriportato: per competenze dovute a professionisti ed esperti per interventi nell’ambito dei seminari:

max €. 5.000,00; per spese inerenti attività di mobilità internazionale per studenti, attuate in collaborazione

con altre agenzie formative: max €. 2.000,00; per spese relative al personale amministrativo a tempo determinato (ex art. 19 del C.C.N.L.)

da destinare alla segreteria didattica: max €. 35.000,00. considerato che detta convenzione viene adottata nel rispetto dei principi contenuti

nell’intesa programmatica tra Regione Piemonte e Atenei piemontesi per il coordinamento degli interventi nell’ambito del Sistema Universitario Piemontese, approvata con D.G.R. n. 4 – 3401 del 17/07/2006;

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considerata la vigente Convenzione stipulata con gli Enti locali per lo svolgimento dei corsi di laurea dell’Università di Torino nelle sedi decentrate in Provincia di Cuneo;

sentita la Commissione Programmazione e Sviluppo riunitasi in data ; vista la legge 9.5.1989 n. 168; visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Torino; visto il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità , emanato

con D.R. n. 348 del 7.5.2004; valutato ogni opportuno elemento; __________________, delibera di approvare il testo della Convenzione tra la Regione

Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea interfacoltà in Educazione Professionale, per l’a.a. 2006/2007, nel rispetto degli impegni derivanti dalle convenzioni già sottoscritte con gli enti locali dove sono insediati corsi universitari decentrati e delle forme di cofinanziamento ivi previste.

***** Convenzione tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, stipulata ai sensi dell’art. 15 della L. 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea in Educazione Professionale.

TRA la Regione Piemonte – C.F. 80087670016 – rappresentata dalla Presidente pro-tempore Prof.ssa Mercedes Bresso, nata a Sanremo (IM) il 12/07/1944 e per la carica domiciliata a Torino in P.zza Castello n. 165;

E l’Università degli Studi di Torino – C.F. 80088230018 – rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Ezio Pelizzetti, nato a Santhià (VC) il 16/02/1944 e per la carica domiciliato a Torino in Via Verdi n. 8;

E l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” – C.F. 94021400026 – rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT) il 27/02/1954 e per la carica domiciliato a Vercelli in Via Duomo n. 6; si conviene e si stipula quanto segue ART. 1 OGGETTO ART. 2 PROGRAMMAZIONE ART. 3 ADEMPIMENTI OPERATIVI ART. 4 AMMISSIONE, CORSI DI BASE E TIROCINIO ART. 5 ATTIVITA’ DIDATTICA ART. 6 ONERI ART. 7 CRITERI E MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI ART. 8 DURATA

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ART. 9 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

ART. 1 OGGETTO Qualora non sia diversamente indicato, il termine Università indica nella presente convenzione i due Atenei piemontesi. La presente convenzione disciplina i rapporti tra la Regione e l’Università derivanti dalla realizzazione di un corso di laurea triennale relativo all’educatore professionale previsto dall’articolo 3 del D.M. 8.10.1998 n. 520 e sulla base dei successivi articoli della presente convenzione. Nella Regione Piemonte il corso di laurea triennale si svolge, per quanto riguarda l’Università degli Studi di Torino, presso l’Interfacoltà tra le facoltà di Scienze della Formazione, Medicina e Chirurgia e Psicologia, mentre per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” dall’Interfacoltà tra le facoltà di Medicina e Chirurgia, Lettere e Filosofia e Scienze Politiche.

ART. 2 PROGRAMMAZIONE Premesso che l’Educatore Professionale ai sensi del D.M. 520/1998 è individuato come figura professionale sociale e sanitaria alla cui formazione concorrono le strutture sanitarie come pure quelle di assistenza socio-sanitaria nell’ambito di accordi tra l’Amministrazione Regionale e l’Università, la programmazione dei fabbisogni avviene tra la Regione Piemonte e l’Università con il coinvolgimento di Enti Gestori delle attività socio-assistenziali ed AA.SS.RR. Le sedi formative degli educatori professionali sono Torino, Savigliano, Novara ed Asti. Per le sedi di Torino e di Savigliano, il corso di laurea avrà luogo presso l’Università degli Studi di Torino; mentre per le sedi di Novara e di Asti il corso di laurea avrà luogo presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, dove per l’anno accademico 2006/2007 sarà attivato un ultimo 3° anno, salvo diverse indicazioni da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca. In seguito, nelle sedi di Novara ed Asti, saranno espletate tutte quelle attività formative che permetteranno agli studenti iscritti di concludere il loro percorso di studi (tirocinio e relativo tutoraggio in itinere, didattica integrativa, etc…).

ART. 3 ADEMPIMENTI OPERATIVI La Regione Piemonte e l’Università, in conformità alle finalità, ai principi ed ai criteri stabiliti nel presente atto, provvedono, tramite intese, a stabilire le modalità della reciproca collaborazione e le programmazioni delle risorse umane, strutturali e finanziarie di cui al punto 6) “ONERI”, con Enti Gestori delle attività socio assistenziali, Agenzie Formative del settore ed AA.SS.RR. piemontesi, in particolare con strutture che hanno avuto esperienze nella formazione di base per educatori professionali, secondo il dettato della normativa previgente alla riforma universitaria. Nel quadro della programmazione di cui sopra e nella convinzione della necessità di una stretta integrazione tra Università, la Regione Piemonte e gli altri Enti coinvolti, gli enti citati concordano le modalità di utilizzo delle risorse formative per la realizzazione del corso di laurea triennale. E’ previsto un servizio di tutorato professionale al fine di orientare ed assistere gli studenti durante il corso di studi e renderli partecipi del processo formativo. L’utilizzo del personale non universitario con funzioni di coordinamento, di tutorato, nonché di segreteria didattica, cui è affidato il monitoraggio del corso di laurea, è concordato tra l’Università e gli Enti di cui sopra. Al fine del reclutamento previsto nei Bandi annuali si dovrà tenere conto in particolare modo dell’esperienza professionale acquisita dai docenti delle scuole regionali operanti nella formazione degli Educatori Professionali.

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Presso ogni sede di studi è previsto un coordinatore con compiti di interfaccia con l’Università e la Regione Piemonte – Assessorato alla Sanità – Direzione Controllo attività sanitarie, di affiancamento degli studenti e di collaborazione nell’organizzazione dei corsi (sub. art. 6, co. 5, punto 2). L’impegno orario relativo alle funzioni di docenza, di tutorato professionale è regolato da appositi contratti siglati dall’Università per il personale a contratto; per eventuali partecipazioni di personale in ruolo in organico presso altri Enti, l’impegno è regolato nell’ambito di quanto previsto dai vigenti Contratti Nazionali di Lavoro.

ART. 4 AMMISSIONE, CORSI DI BASE E TIROCINIO Il requisito di ammissione al corso di laurea è costituito dal possesso del diploma di scuola media superiore o di altro titolo idoneo conseguito all’estero, previo esame di ammissione. Per quanto riguarda l’Università degli Studi di Torino, il corso di Laurea triennale presso l’Interfacoltà si articolerà in lezioni, didattica per piccoli gruppi e tirocini, così come definiti per legge, ed avverrà presso le sedi individuate dall’Università (Facoltà di Scienze della Formazione, di Medicina e Chirurgia e di Psicologia) . Per quanto attiene l’Università degli Studi di Torino, nella sede decentrata di Savigliano, le lezioni e la didattica per piccoli gruppi avverranno presso la sede distaccata dell’Università nella città di Savigliano (Facoltà di Scienze della Formazione) e presso le sedi delle AA.SS.RR. della Provincia di Cuneo, previa convenzione, per gli insegnamenti di area sanitaria; la segreteria amministrativa ha sede presso la sede universitaria di Savigliano. Per quanto riguarda l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” le lezioni e la didattica per piccoli gruppi avverranno nelle sedi di Novara ed Asti presso i locali utilizzati dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Il percorso formativo deve prevedere le seguenti componenti: 1. insegnamenti costitutivi del corso di laurea; 2. attività integrative svolte nell’ambito delle materie costitutive, specificatamente finalizzate a massimizzare la crescita della specifica professionalità dell’educatore in formazione; 3. supporti specifici per i tirocini, che sono sostenuti da specifiche figure dedicate ed utilizzate come esperienza, che diviene materiale di riflessione e studio.

Nelle sedi di tirocinio, debbono essere previsti operatori dei servizi che si affianchino allo studente tirocinante come “tutori aziendali”, in seguito ad intese tra l’Università e gli Enti Gestori dei servizi, sedi di tirocinio.

Debbono essere ugualmente previsti “tutori professionali”, attivi nel Corso di Laurea con compiti di supporto e di rielaborazione dell’esperienza del tirocinio e di raccordo con i docenti dedicati alle materie più professionalizzanti.

Per svolgere le funzioni sopra descritte l’Università, in coerenza con quanto indicato al punto 3) “ADEMPIMENTI OPERATIVI”, utilizza in via preferenziale le competenze già maturate dalle strutture formative che hanno operato nel settore della formazione degli educatori, tramite intese convenzionali, ed eventualmente tramite l’utilizzo del F.S.E. (Fondo Sociale Europeo) e la costituzione di A.T.S. (Associazione Temporanea di scopo) finalizzate.

Le attività integrative sono dettagliate nel Piano di Studi annuale del Corso di Laurea predisposto dall’Università. Tale Piano, nella fase di predisposizione, è altresì oggetto specifico di esame nel Comitato di Indirizzo previsto dal Decreto MURST 509/1999.

Le Università si impegnano ad attivare con cadenza periodica il Comitato di Indirizzo, il quale è composto da rappresentanti delle Università, di istituzioni ed enti che hanno ruoli di programmazione e gestione dei servizi, o che impiegano educatori professionali. Il Comitato svolge compiti di indirizzo, monitoraggio e valutazione del processo formativo della figura dell’Educatore Professionale; nonché raccoglie ogni utile informazione sui relativi fabbisogni formativi .

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Per l’accesso al corso da parte degli studenti, si terrà conto dell’esito delle prove di ammissione. L’ammissione all’attività didattica di tirocinio, in quanto i discenti sono equiparati ai lavoratori ai sensi dell’art. 2 comma A del D.Lgs. 626/1994, è subordinata agli accertamenti intesi a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati ai fini della valutazione della loro idoneità alla mansione specifica (art. 16 comma 2 lettera A del citato D. Lgs.). L’accertamento sarà a carico delle AA.SS.RR. sedi di Corso di Laurea.

ART. 5 ATTIVITÀ DIDATTICA Sono organi del corso di laurea quelli previsti dai Regolamenti dell’Università. Per quanto riguarda l’attività didattica, essa viene assicurata dai Consigli Interfacoltà mediante il proprio personale docente ed il personale tecnico ed amministrativo sulla base dell’ordinamento didattico specifico. Per quanto riguarda le materie attinenti l’area sanitaria, si fa riferimento al modello di Convenzione già operativo tra Regione Piemonte – Assessorato alla Sanità –Direzione Controllo attività sanitarie ed Università sia per quanto attiene le docenze che per i tirocini. Ai tutori professionali viene affidata la specifica cura della preparazione degli studenti, di norma non in numero superiore a 15, al fine di garantire un’ora di assistenza alla settimana per studente. L’Università assicura l’attività di Segreteria amministrativa del Corso di Laurea. L’attività dei tirocini previsti nel Piano di Studi annuale del Corso di Laurea predisposto dall’Università viene effettuata nel corso del triennio. I corsi di riqualificazione per gli operatori occupati, ai sensi dell’art. 32, co. 7, della L.R. n. 1/2004, continueranno ad essere attivati dagli enti accreditati secondo la normativa vigente, previa autorizzazione provinciale sulla base di specifici fondi regionali.

ART. 6 ONERI Gli oneri conseguenti all’attivazione del Corso di Laurea per Educatori Professionali derivano da specifici impegni assunti nella presente convenzione tra la Regione Piemonte e le Università. Gli oneri sono richiamati in piani finanziari relativi all’intero ciclo formativo e sono predisposti per annualità di corso tenendo conto di: - numero di studenti iscritti; - utilizzo di strutture didattiche (aule, laboratori, attrezzature, arredi e materiali didattici) - servizi amministrativi; - servizi per l’assistenza a studenti e tutoraggio; - attività didattiche e tecnico-pratiche (ad es. tirocini, segreteria didattica, laboratori) - coordinamento dei corsi. Gli oneri che fanno carico alla Regione Piemonte e alle Università sono definiti d’intesa e si indicano nel modo seguente: Università - retribuzione del personale docente, tecnico e tecnico-amministrativo dipendente, addetto alle attività didattiche e di supporto relative ai Corsi di Laurea; - assicurazione obbligatoria degli studenti contro gli infortuni ai sensi della vigente legislazione nonché Responsabilità Civile contro terzi; - fornitura delle strutture, arredi, attrezzature e materiale didattico, compresa la gestione e la manutenzione delle strutture. Regione Piemonte Erogazione di contributi a carico dell’Assessorato al Welfare e Lavoro – Direzione Politiche Sociali, con riferimento alle seguenti voci di spesa:

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- per competenze dovute al personale docente non universitario, assunto a contratto, specificatamente addetto alle attività formative con valenza professionalizzante, con esclusione delle attività formative a carico dell’Assessorato alla Sanità (sub. art. 6, co. 5, punto 1) destinati a gruppi di studenti, (didattica integrativa e tirocini); - per competenze dovute a professionisti ed esperti per interventi nell’ambito dei seminari; - per spese inerenti attività di mobilità internazionale per studenti, attuate in collaborazione con altre agenzie formative; - per spese relative al personale amministrativo a tempo determinato (ex art. 19 del C.C.N.L.) da destinare alla segreteria didattica; Erogazione di contributi a carico dell’Assessorato alla Sanità – Direzione Controllo Attività Sanitarie (per il tramite delle Aziende Sanitarie): - per le spese relative alla retribuzione del personale del Servizio Sanitario regionale, specificatamente addetto alle attività formative, secondo le tariffe vigenti previste dal C.C.N.L. per i dipendenti del Servizio sanitario nazionale; - per le spese relative alle attività di coordinamento gestite dalle AA.SS.RR., sedi di corso. ART. 7 CRITERI E MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI REGIONALI Con riferimento agli oneri a carico della Regione – Assessorato al Welfare e Lavoro – Direzione Politiche Sociali, indicati all’art. 6 della presente Convenzione, si specifica quanto segue. A) Criteri per la determinazione dei contributi regionali I contributi regionali, finalizzati a sostenere le spese per il personale docente, esterno e non universitario, specificatamente addetto alle attività con valenza professionalizzante (didattica integrativa) e a quelle del tirocinio, destinati a gruppi di studenti, sono determinati facendo riferimento ai seguenti parametri. Parametro “A”: rappresenta l’importo predeterminato in sede di analisi dei costi, con riferimento alle spese per la didattica integrativa e per il tirocinio, per ciascun allievo iscritto al corso, per l’anno accademico 2006/2007; Parametro “B”: corrisponde al numero massimo degli allievi effettivamente iscritti nell’anno accademico 2006/2007, per il 1°, 2° e 3° anno del corso di laurea Interfacoltà in Educazione Professionale, nelle diverse sedi didattiche delle Università piemontesi. I parametri “A” e “B” sono stati costruiti definendo un preventivo di spesa per lo svolgimento delle attività didattiche professionalizzanti e di tirocinio per il triennio del Corso di laurea, tenendo conto di: 1. ammontare delle ore e delle competenze orarie dei docenti, esterni e non universitari, assunti a contratto, per la realizzazione delle attività didattiche professionalizzanti; 2. ammontare delle ore e delle competenze orarie degli addetti alle attività di tirocinio, assunti a contratto; 3. numero massimo degli allievi iscritti al 1°, 2° e 3° anno accademico 2006/2007 del Corso di laurea in oggetto; La definizione del preventivo di spesa ha consentito di calcolare il costo medio annuale per allievo per le attività di didattica integrativa e di tirocinio, così ripartito: 1° anno (a.a. 2006/2007) € 680,00

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2° anno (a.a. 2006/2007) € 826,00 3° anno (a.a. 2006/2007) € 826,00 Il tetto massimo del contributo concesso per l’anno accademico 2006/2007, con riferimento alle spese per le attività didattiche integrative e di tirocinio, di cui all’art. 6, viene calcolato per le due Università nel modo seguente: UNIVERSITÀ Anno del

percorso di laurea

Parametro “A” Costo medio annuo per allievo per didattica integrativa e tutoraggio

Parametro “B” Numero massimo degli allievi iscritti

Contributo regionale (parametro “A” x parametro “B”)

1° anno € 680,00 115 € 78.200,00 2° anno € 826,00 110 € 90.860,00

Università degli Studi di Torino – sedi didattiche di Torino e Savigliano 3° anno € 826,00 110 € 90.860,00

Università degli Studi del P.O. “A. Avogadro” – sedi didattiche di Asti e Novara

3° anno € 826,00 50 € 41.300,00

Qualora il numero degli allievi iscritti sia superiore al numero massimo sopraindicato, il contributo regionale erogato a ciascuna Università non potrà essere superiore al massimale consentito. Nel caso in cui, invece, il numero degli allievi sia inferiore al numero massimo previsto, il contributo regionale sarà rapportato al numero degli allievi effettivamente iscritti. Sono previsti ulteriori contributi, con un massimale consentito per l’anno accademico 2006/2007, per le voci di spesa di cui all’art. 6 e di seguito precisate: 1) per competenze dovute a professionisti ed esperti per interventi nell’ambito dei seminari: max € 5.000,00; 2) per spese inerenti attività di mobilità internazionale per studenti, attuate in collaborazione con altre agenzie formative: max € 2.000,00; 3) per spese relative al personale amministrativo a tempo determinato (ex art. 19 del C.C.N.L.) da destinare alla segreteria didattica: max € 35.000,00. Modalità di erogazione dei contributi regionali Le istanze di finanziamento da parte delle Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale “A. Avogadro”dovranno essere presentate alla Regione – Direzione Politiche Sociali - entro il mese di ottobre di ciascun anno accademico avviato, corredate dalla documentazione di seguito elencata: - comunicazione di avvio del Corso di Laurea Interfacoltà in Educazione Professionale, con l’indicazione del numero degli allievi iscritti al corso, ripartiti per ciascuna sede universitaria; - piano di previsione della spesa, con il dettaglio dei costi ammissibili, secondo quanto previsto all’art. 6 della presente convenzione. Per le spese relative ad attività di mobilità internazionale si richiede la presentazione di un’ipotesi progettuale. La Regione, conclusa l’istruttoria sulle istanze di finanziamento, provvederà ad assegnare un acconto, nella misura del 70% della spesa ammessa al finanziamento, alle Università. A metà dell’anno accademico, le Università saranno tenute ad effettuare la verifica delle spese sostenute e a presentare alla Regione – Direzione Politiche Sociali – una previsione delle spese per la parte residuale; contestualmente sarà comunicata la programmazione delle attività seminariali.

Formattati: Elenchi puntati enumerati

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A conclusione dell’anno accademico, le Università avranno l’onere di presentare un rendiconto analitico delle spese sostenute. Dall’istruttoria svolta sulla rendicontazione delle spese presentata dalle Università, la Regione – Direzione Politiche Sociali – provvederà ad erogare, se dovuto, il relativo saldo. Qualora siano presenti residui attivi a favore della Regione, tali somme costituiranno un anticipo per l’avvio dell’anno accademico successivo.

Per quanto concerne la documentazione giustificativa delle spese sostenute (parcelle etc..), sarà cura delle Università conservare gli originali della suddetta documentazione. La Regione Piemonte – Direzione Politiche Sociali – si riserva, comunque, la facoltà di fare eventuali controlli e verifiche su tale documentazione, depositata presso le sedi universitarie.

Con riferimento agli oneri a carico della Regione Piemonte – Assessorato alla Sanità – Direzione Controllo Attività sanitarie (per il tramite delle Aziende Sanitarie) si specifica che i relativi contributi saranno erogati con le modalità già previste nell’ambito dei protocolli di Intesa Università-Regione, attivati per le altre figure professionali sanitarie.

ART. 8 DURATA La presente convenzione ha durata annuale e può essere rinnovata con espresso provvedimento degli enti sottoscrittori.

ART. 9 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI È fatta salva la possibilità di apportare, su proposta dei soggetti contraenti, eventuali integrazioni e modifiche alla presente convenzione. Data Firme

*****

8/2007/XI/provv.3 - Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino –Condivisione della Consigliera di Fiducia e di altre attività di collaborazione tra l’Università e il Politecnico in tema di attuazione degli strumenti volti ad assicurare pari opportunità e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori, alle studentesse e agli studenti. PREMESSO che:

Con delibera del Senato Accademico, in data 15.1.2001, su proposta dal Comitato Pari

Opportunità, l’Università degli Studi di Torino, tra le prime nel nostro paese, ha inteso offrire degli strumenti a tutela della dignità delle persone (docenti, personale amministrativo, studenti e studentesse) che nell’Ateneo svolgono la propria attività di lavoro e di studio, adottando il "Codice di comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori degli delle studentesse e degli studenti dell'Università degli Studi di Torino".

Per una piena attuazione del Codice Etico in esso è prevista la Consigliera di Fiducia “persona incaricata di fornire consulenza ed assistenza ai dipendenti/studenti oggetto di attenzioni moleste” Ia/il Consigliera/e di Fiducia, che per la natura dei compiti da espletare è preferibilmente donna, è persona incaricata di fornire consulenza ed assistenza ai dipendenti/studenti oggetto di attenzioni moleste.

Esterno all'Amministrazione, è nominato dal Rettore su designazione del Comitato Pari Opportunità, scelto tra le persone che possiedono esperienza umana e professionale adatta a svolgere il compito previsto.

Dura in carica due anni e può essere rinominato una sola volta”. Nella seduta del 14 marzo 2005 il Senato Accademico approvava le modifiche proposte dal

Comitato Pari opportunità e dalla Consigliera di Fiducia, inserendo nel Codice di comportamento, oltre alle molestie sessuali, le molestie di tipo psicologico e di ogni atteggiamento discriminatorio e/o vessatorio sul luogo di lavoro.

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Con D.R. n.4 del 12.02.2002, Consigliera di Fiducia dell’Ateneo Torinese veniva nominata l’Avv. Alida Vitale, dimissionaria nel 2005 per sopravvenuta nomina a Consigliera Regionale di Parità della Regione Piemonte.

Dopo avviso di selezione per ricoprire la carica di Consigliera/e di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino per il biennio 2006-2007 pubblicato sul sito dell’Università in data 16 dicembre 2005, il Comitato Pari Opportunità, nella riunione del 28 marzo 2006, approvava di proporre l’Avv. Elena Bigotti alla carica di Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino.

Con D.R. n. 396 del 31.05.2006 l’Avv. Elena Bigotti veniva nominata Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino.

A seguito di intese fra i rispettivi Comitati pari opportunità (con pare favorevole del C.P.O. dell’Università degli studi di Torino in data 28 marzo 2006), con lettera il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Francesco Profumo, esprimeva la volontà di unificare l’esperienza nelle tematiche legate alle Pari Opportunità dei due Atenei, in primo luogo condividendo l’attività della Consigliera di Fiducia, con l’intento di individuare per il futuro nuove azioni ed ambiti di collaborazione nelle problematiche di genere.

Il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Prof. Ezio Pelizzetti, con lettera del 5 giugno 2006 (Prot. Rett. n. 972 del 5.06.2006) accoglieva la suddetta richiesta, affermando che “la Dott.ssa Elena Bigotti, nominata Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino con D.R. n. 396 del 31.05.2006, sarà lieta di svolgere l’importante e delicato compito a Lei assegnato, sia per l’Università degli Studi, sia per il Politecnico”.

Conseguentemente il Politecnico di Torino inviava la bozza di Protocollo d’Intesa di cui si chiede l’approvazione che prevede la condivisione dell’attività della Consigliera di Fiducia, individuata dal Comitato Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Torino per il biennio 2006-2007, nonché l’istaurarsi di una collaborazione tra l’Università e il Politecnico in tema di attuazione degli strumenti volti ad assicurare pari opportunità e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori, alle studentesse e agli studenti.

Il Protocollo avrà durata due anni a partire dalla data di sottoscrizione e non comporterà oneri economici a carico dell’Università degli Studi di Torino.

La condivisione dell’attività della Consigliera di Fiducia per il biennio 2006-2007, considerato il D.R. n. 396 del 31.05.2006, riguarderà l’attività dell’Avv. Elena Bigotti. Tutto ciò premesso,

Considerato che con delibera del Senato Accademico, in data 15.1.2001, su proposta dal

Comitato Pari Opportunità, l’Università degli Studi di Torino, tra le prime nel nostro paese, ha inteso offrire degli strumenti a tutela della dignità delle persone (docenti, personale amministrativo, studenti e studentesse) che nell’Ateneo svolgono la propria attività di lavoro e di studio, adottando il "Codice di comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori degli delle studentesse e degli studenti dell'Università degli Studi di Torino";

Considerato che per una piena attuazione del Codice Etico in esso è prevista la Consigliera

di Fiducia “persona incaricata di fornire consulenza ed assistenza ai dipendenti/studenti oggetto di attenzioni moleste” Ia/il Consigliera/e di Fiducia, che per la natura dei compiti da espletare è preferibilmente donna, è persona incaricata di fornire consulenza ed assistenza ai dipendenti/studenti oggetto di attenzioni moleste.

Esterno all'Amministrazione, è nominato dal Rettore su designazione del Comitato Pari Opportunità, scelto tra le persone che possiedono esperienza umana e professionale adatta a svolgere il compito previsto.

Dura in carica due anni e può essere rinominato una sola volta”;

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Considerato che nella seduta del 14 marzo 2005 il Senato Accademico approvava le modifiche proposte dal Comitato Pari opportunità e dalla Consigliera di Fiducia, inserendo nel Codice di comportamento, oltre alle molestie sessuali, le molestie di tipo psicologico e di ogni atteggiamento discriminatorio e/o vessatorio sul luogo di lavoro;

Considerato che con D.R. n.4 del 12.02.2002, Consigliera di Fiducia dell’Ateneo Torinese

veniva nominata l’Avv. Alida Vitale, dimissionaria nel 2005 per sopravvenuta nomina a Consigliera Regionale di Parità della Regione Piemonte;

Considerato che dopo avviso di selezione per ricoprire la carica di Consigliera/e di Fiducia

dell’Università degli Studi di Torino per il biennio 2006-2007 pubblicato sul sito dell’Università in data 16 dicembre 2005, il Comitato Pari Opportunità, nella riunione del 28 marzo 2006, approvava di proporre l’Avv. Elena Bigotti alla carica di Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino;

Considerato che con D.R. n. 396 del 31.05.2006 l’Avv. Elena Bigotti veniva nominata

Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino; Considerato che, a seguito di intese fra i rispettivi Comitati pari opportunità (con pare

favorevole del C.P.O. dell’Università degli studi di Torino in data 28 marzo 2006), con lettera il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Francesco Profumo, esprimeva la volontà di unificare l’esperienza nelle tematiche legate alle Pari Opportunità dei due Atenei, in primo luogo condividendo l’attività della Consigliera di Fiducia, con l’intento di individuare per il futuro nuove azioni ed ambiti di collaborazione nelle problematiche di genere;

Considerato che il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Prof. Ezio Pelizzetti, con

lettera del 5 giugno 2006 (Prot. Rett. n. 972 del 5.06.2006) accoglieva la suddetta richiesta, affermando che “la Dott.ssa Elena Bigotti, nominata Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino con D.R. n. 396 del 31.05.2006, sarà lieta di svolgere l’importante e delicato compito a Lei assegnato, sia per l’Università degli Studi, sia per il Politecnico”;

Considerato che, conseguentemente, il Politecnico di Torino inviava la bozza di Protocollo

d’Intesa, di cui si chiede l’approvazione, che prevede la condivisione dell’attività della Consigliera di Fiducia, individuata dal Comitato Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Torino per il biennio 2006-2007, nonché l’istaurarsi di una collaborazione tra l’Università e il Politecnico in tema di attuazione degli strumenti volti ad assicurare pari opportunità e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori, alle studentesse e agli studenti;

Considerato che il Protocollo avrà durata due anni a partire dalla data di sottoscrizione e non

comporterà oneri economici a carico dell’Università degli Studi di Torino; Considerato che la condivisione dell’attività della Consigliera di Fiducia per il biennio 2006-

2007, visto il D.R. n. 396 del 31.05.2006, riguarderà l’attività dell’Avv. Elena Bigotti; Sentito il Direttore Amministrativo; Valutato ogni opportuno elemento; (Relazione predisposta dal Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Università degli

Studi di Torino Avv. S. Gambino.)

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico,

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__________________, delibera di approvare il seguente testo di Protocollo di Intesa tra

l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino:

PROTOCOLLO D’INTESA

TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO

E IL POLITECNICO DI TORINO

Art. 1

Il Comitato Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Torino e il Comitato Pari Opportunità del Politecnico di Torino concordano sull’opportunità e sull’utilità di stabilire una collaborazione in tema di attuazione degli strumenti volti ad assicurare pari opportunità e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori nonché alle studentesse e agli studenti dei suddetti atenei.

Art. 2 La prima azione derivante da questa intesa consisterà nella condivisione dell’attività della Consigliera di Fiducia, individuata dal Comitato Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Torino per il biennio 2006-2007, tramite apposita selezione.

Art. 3 Ciascun Ateneo regolerà separatamente e in totale autonomia il rapporto con la Consigliera di Fiducia, in relazione alle modalità della prestazione e agli aspetti finanziari.

Art. 4 Le parti concordano di valutare congiuntamente la possibilità di individuare per il futuro nuove azioni ed ambiti di collaborazione sulle tematiche delle pari opportunità.

Art. 5 Il presente protocollo d’intesa ha durata di due anni a partire dalla data della firma e potrà essere rinnovato alla scadenza con scambio di lettere. Ciascuna parte potrà recedere dal presente accordo dandone comunicazione scritta all’altra parte. Data Firme

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XII – LAUREE HONORIS CAUSA.

8/2007/XII/provv. 1 – Facoltà di Lettere e Filosofia – proposta conferimento della laurea honoris causa in Filosofia al Prof. Arthur C. Danto.

Il 7 febbraio 2007 il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia all’unanimità, ha approvato la proposta di conferimento della laurea honoris causa al Prof. Arthur C. Danto per aver rilanciato con vigore il dibattito teorico sull'arte, dando corpo a un programma filosofico in cui estetica, critica d'arte, metafisica, ed epistemologia formano un sistema organico e ricco di sviluppi. Per essere inoltre riuscito a portare i risultati della sua ricerca al di fuori dei contesti specialistici,facendone materia di dibattito culturale, con importanti ricadute in ambito sociale ed educativo.

CURRICULUM VITAE

Danto è nato a Ann Arbor, Michigan nel 1924 ed è professore emerito nella Columbia University di New York. È stato presidente dell'American Philosophical Association e dell' American Society for Aesthetics.

Attivo in una grande quantità di settori, dalla filosofia analitica alla filosofia della storia, all'interpretazione di Nietzsche, ha legato la sua fama internazionale soprattutto al rilancio di una teoria filosofica dell'estetica nell'epoca della pop art, esposta principalmente in due libri che hanno fatto epoca, The Transfiguration of the Commonplace (1981), oltre ai saggi raccolti in The Philosophical Disenfranchisement of Art (1986). In questi libri, Danto sviluppa una teoria filosofica capace di dar conto dell'arte non solo nell'epoca in cui (come suggeriva Benjamin) ha perso l'aura dell’unicità, ma anche in quella, cronologicamente successiva, in cui è venuta a identificarsi con la ripresa di oggetti comuni e massificati.

L'attività filosofica di Danto ha ricevuto un gran numero di riconoscimenti: il Lionel Trilling Book Prize conseguito nel 1982 per Transfiguration of the Commonplace, il National Book Critics Circle Prize conseguito nel 1990 per Encounters and Reflections: Art in the Historical Present, e il Prix Philosophie (2003), vinto per Madonna of the Future. Per la critica d'arte ricordiamo: l’Hanover Manufacturers/Art World prize (1984) e il George S. Polk Award for Criticism (1985).

È direttore responsabile e presidente del Journal of Philosophy (1975) e di ARTFORUM (1998). Un volume di discussione delle sue principali tesi filosofiche è stato curato da Mark Rollins (Danto and his Critics, Blackwells, 1995), ed è in uscita nella "Library of Living Philosophers" un volume dedicato alla sua filosofia. Ha sia ricevuto sette honoris causa da università di tutto il mondo. Elenco delle pubblicazioni. Libri. - Analytical Philosophy of History, Cambridge University Press, 1965 (tradotto in molte lingue, tra cui Cinese, Tedesco, Italiano, Spagnolo); - Nietzsche as Philosopher, Macmillan, 1965, Columbia University press. 1980 (tradotto in Tedesco); - Analytical Philosophy of Knowledge, Cambridge University Press, 1968 - What Philosophy Is, Harper & Row, 1968 (tradotto in molte lingue tra cui Spagnolo e Giapponese); - Mysticism and Morality, Basic Books, 1972; Columbia University Press. 1980 (Finalista al national Book Award); - Analytical Philosophy of Action, Cambridge University Press, 1973 (tradotto in Tedesco); - Jean-Paul Sartre, Viking, Modern Masters, 1975 (tradotto in Tedesco);

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- The Transfiguration of the Commonplace, Harvard University Press, 198l (tradotto in Francese, Spagnolo, Tedesco, Cinese, Italiano. Vincitore del premio Lionel Trilling Book Prize, 1982); - Narration and Knowledge, Columbia university press, 1985 - The Philosophical Disenfranchisement of Arl, Columbia University Press, 1986 (tradotto in Tedesco, Francese, Italiano. Finalista al National Book Critics Circle); - The State of the Art, Prentice Hall, l987 - Connections to The World, HarperCollins, 1989; l’University of California, 1996; (tradotto in Tedesco) - Encounters and Reflections, Farrar Straus Giroux, 1990 (tradotto in tedesco. Vincitore del premio National Book Critics Circle Pritze in Criticism, 1990) - Beyond the Brillo Box, Farrar Straus Giroux, 1992 (tradotto in Francese, Tedesco, Spagnolo) - Embodied Meanings, Farrar Straus & Giroux, 1994 - After the End of Art, Princeton University Press, 1996 (tradotto in Francese, Tedesco Spagnolo, Italiano) - Selected Essays: Volume I; "The Body/Body Problem; Volume II, Philosophrzing Art, University of California Press, 1999 - The Madonna of the Future: Critical Essays in a Pluralistic Art World, Farrar, Straus. & Giroux, 2000 - The Abuse of Beauty: Aesthetics and the Concept of Art, The Open Court, 2003 (tradotto in ltaliano, Francese, Tedesco) - Unnatural Wonders: Essays from the Gap between Art and Life, Farrar Straus & Giroux, 2005 (Finalista al Nat'l Book Critics Circle Prize for Criticism) Libri su artisti - 397 Chairs, Abrams - Robert Mapplethorpe, Random House (Vincitore del 9th Annual ICP Infinity Prize for Photography writing). Ripubblicato, con l'aggiunta di altri saggi, nel 1995 da The University of California Press con il titolo di Playing with the Edge. - Mark Tansey, Abrams - Cindy Sherman's Untitled Stills, shirmer/Mosell - Cindy Sherman's Untitled History Portraits, Rizzoli - Saul Steinberg's Discovering America, Knopf. Saggi apparsi su cataloghi di mostre: Tim Rollins +KOS (Dia); Sean Scully (Fort Worth Museum); Richard Artschwager (Fondation Cartier); Red Grooms (Tokyo Museum of Modern Art), Robert Irwin (LAMoCA); Leon Polk Smith (Brooklyn Museum); Chuck Close (Pace Gallery), On Museums (The Jewish Museum), Wendall Castle (Peter Joseph Gallery); Garry Knox Bennett (Peter Joseph Gallery); Andy Warhol (Warhol Museum); David Reed (Kolnischer Kunstverein.); Fischli and Weiss (Walker Art Center); Ida Applebroog (Corcoran), etc. Gli articoli e le recensioni apparse su riviste internazionali sono troppo numerosi per essere riportate in modo completo. Basterà ricordare che articoli di Arthur Danto sono apparsi in: Art Forum, Art News, Print Collectors Newsletter, American Philosophical Quarterly, Mind, Synthese, Journal of Philosophy, Journal of Brain and Behavior Science, Ny Times, TLS, London Review of Books, New Republic, ecc. Honors Per la filosofia Borsista Fulbright, Franci a, 1949-50; Borsista ACLS (American Council of Learned Societies), 1961, I970;

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Distinguished Fulbright Professor, Jugoslavia, 1976; Borsista Guggenheim, 1969, 1982; Borsista, American Academy of Arts and Sciences, 1983; Presidente dell'American Philosophical Association, 1983; Presidente dell'American Society for Aesthetics, 1989; Presidente dell'International Academy for the Philosophy of Art, 1998 Per la critica d'arte (oltre ai riconoscimenti già citati in riferimento ai singoli libri): - Hanover Manufacturers/Art World prize, 1984; - George S. Polk award for criticism, 1985; - Honorary Doctorate, Parsons School of Design, 1990; - New York Public Library "Literary Lion, " 1993; - Andrew W. Mellon Lecturer in the Fine Arts, National Gallery, Washington, 1 995; - Honorary Doctorate, School of Visual Arts, 1995; - Frank Jewett Mather Prize for Criticism, College Art Association, 1996; - Honorary doctorate, Pennsylvania Academy of the Fine Arts, 1996; - Honorary doctorate, Connecticut College, 1997 ; - Eugene M. Kayden Award for After the End of Art, come "il miglior libro pubblicato nelle scienze umane da un editore universitario nel 1997"; - Art Achievement Award, Wayne State University,1998; - Honorary doctorate, Wayne State University, 1999; - Honorary doctorate, Center for Creative Studies/College Art &, Design, Detroit, 2001; - Carus Lecturer, American Philosophical Association, 2001; - Honorary doctorate, Massachusetts College of Art, 2002; - Prix Philosophie, Francia, 2003; - D.Litt, Columbia University, 2004; - Albertus Magnus Professur, Università di Colonia,2005: - Icelandic Literary Prize (Islensku Bokmenntaverthulaunin) 2005 Selezione di scritti sulla filosofia di Arthur Danto: - The Philosophy of Arthur Danto, Library of Living Philosophers, Open Court (in corso di stampa); - D. Herwitz e M. Kelly, Encounters with Arthur Danto; Action, History, and Art. Columbia University Pres s,2007 (in corso di stampa); - Intervista, New Art Examiner (febbraio, 1999), pp. 24-27; - G. Horowitz and T. Huhn, Arthur Danto; The Wake of Art, G&B Art, 1998; - History and Theory, numero speciale dedicato al convegno internazionale "End of Art", Bielefeld, novembre 1998; - Intervista Radical Philosophy, 90, luglio-agosto, 1998; - J. Levinson (a cura di),The End of Art and Beyond; Essays after Danto, Hardcover, 1997; - "Schwerpunkt: Arthur C. Danto und das Ende der Kunst, Deutsche Zeitschrift fur Philosophie, 5/1 997 , pp. 7 4l-787; - M. Rollins (a cura dr), Danto and his critics, Blackwells, 1995; - R. Starn (a cura di), Anything Goes, University of California, Berkeley,1994

PROPOSTA DI DELIBERA

Il Senato Accademico, Visto il T.U. 1592 del 1933;

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Vista la proposta di conferimento della laurea honoris causa approvata dal Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia nella seduta del 7 febbraio 2007;

Sentito il parere _______________________ espresso dalla Commissione Didattica del

Senato Accademico nella seduta del 6 marzo 2007;

_______________________, esprime parere favorevole al conferimento della laurea honoris causa in Filosofia al Prof. Arthur C. Danto.

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XIII – VARIE ED EVENTUALI

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INDICE

I. – COMUNICAZIONI DEL RETTORE – PRESIDENTE.___________________________ 4

II. – APPROVAZIONE VERBALI._______________________________________________ 5

8/2007/II/PROVV.1 – APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA DEL SENATO ACCADEMICO DEL GIORNO 15 GENNAIO 2007. ___________________________________________________________ 5

8/2007/II/PROVV.2 – APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA DEL SENATO ACCADEMICO DEL GIORNO 12 FEBBRAIO 2007. __________________________________________________________ 5

III. – RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE MODIFICHE DI STATUTO, PROF. SERGIO VINCIGUERRA. _____________________________________ 6

A) MODIFICHE DI STATUTO - TITOLI DAL IV AL IX: ESITO DEI RILIEVI FORMULATI DAL MINISTERO DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA. __________ 6

8/2007/III/PROVV.1 – MODIFICHE DI STATUTO - TITOLI DAL IV AL IX : ESITO DEI RILIEVI FORMULATI DAL MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA. __________________________ 6

IV. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI LA PROGRAMMAZIONE E LO SVILUPPO DELL’ATENEO – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO, PROF. VINCENZO FERRONE. _______________ 19

V. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI LA DIDATTICA – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DIDATTICA, PROF. BRUNO GIAU.______________________ 20

A) STUDENTI.______________________________________________________________ 21

8/2007/V/PROVV.1 - EQUIPOLLENZA DI TITOLO ACCADEMICO ESTERO. _______________________ 21

B) CORSI POST LAUREAM. __________________________________________________ 22

8/2007/V/PROVV. 2 - CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN “COMUNICAZIONE E MEDIAZIONE INTERCULTURALE”, DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE: NON ATTIVAZIONE PER L’A.A. 2006/2007. ______________________________________________________________________ 22

8/2007/V/PROVV. 3 - MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN “GESTIONE AZIENDALE (GENERAL MANAGEMENT)”, SCUOLA DI AMMINISTRAZIONE AZIENDALE: NON ATTIVAZIONE PER L’A.A. 2006/2007. ______________________________________________________________________ 23

C) NULLA OSTA. ___________________________________________________________ 25

8/2007/V/PROVV. 4 - RICHIESTA NULLA OSTA PER RESIDENZA FUORI SEDE. ___________________ 25

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8/2007/V/PROVV. 5 - NULLA OSTA PER IL CONFERIMENTO DI SUPPLENZE O AFFIDAMENTI FUORI SEDE – A.A. 2006/2007. _________________________________________________________________ 25

8/2007/V/PROVV. 6 - NULLA OSTA, ORA PER ALLORA, PER IL CONFERIMENTO DI SUPPLENZE O AFFIDAMENTI FUORI SEDE – A.A. 2005/2006. ___________________________________________ 27

D)VARIE. __________________________________________________________________ 27

VI. – REGOLAMENTO ELEZIONI RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI NEGLI ORGANI UNIVERSITARI ED EXTRA UNIVERSITARI.___________________________ 28

8/2007/VI/PROVV.1 - ELEZIONI RAPPRESENTANTI STUDENTI NEGLI ORGANI UNIVERSITARI ED EXTRA UNIVERSITARI. RICHIESTA APPROVAZIONE REGOLAMENTO. _______________________________ 28

VII - REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E ALTRI SERVIZI DIDATTICI ED INTEGRATIVI E DEI CORSI DI MASTER._________ 47

8/2007/VII/PROVV.1 - MODIFICHE DEL “REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E ALTRI SERVIZI DIDATTICI E INTEGRATIVI E DEI CORSI DI MASTER” DI CUI AL DECRETO RETTORALE N. 898 DEL 7 NOVEMBRE 2005. ____________________________________ 47

VIII. – REGOLAMENTO ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE TECNICO – AMMINISTARTIVO PER IL COMITATO PARI OPPORTUNITA’. _______ 62

8/2007/VIII/PROVV.1 - ELEZIONI RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE TECNICO – AMMINISTRATIVO PER IL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ. RICHIESTA VARIAZIONE E APPROVAZIONE REGOLAMENTO. 62

IX. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI LA RICERCA SCIENTIFICA – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE RICERCA SCIENTIFICA, PROF. ADALBERTO MERIGHI__________________________________________________________________ 67

A) ASSEGNI E DOTTORATI DI RICERCA. _____________________________________ 68

8/2007/IX/PROVV.1 – APPROVAZIONE MODIFICA REGOLAMENTO CONSIGLIO INTERSCUOLA DI DOTTORATO. _____________________________________________________________________ 68

8/2007/IX/PROVV. 2 - TRASFERIMENTO DOTTORANDO AL CORSO DI DOTTORATO IN “FISICA FONDAMENTALE, APPLICATA ED ASTROFISICA” – XX CICLO. ______________________________ 71

8/2007/IX/PROVV. 3 - ASSEGNI PER LA COLLABORAZIONE AD ATTIVITÀ DI RICERCA A TOTALE CARICO DELLA STRUTTURA.________________________________________________________________ 72

8/2007/IX/PROVV.4 - DOTTORATO INTERNAZIONALE._____________________________________ 73

B) AGENZIA DELLA RICERCA._______________________________________________ 74

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C)VARIE. __________________________________________________________________ 74

X. – PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI L’ORGANICO – RELAZIONE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ORGANICO DI ATENEO, PROF. MARIO DOGLIANI. ______ 75

A) PERSONALE DOCENTE. __________________________________________________ 76

8/2007/X/PROVV.1 - CHIAMATA DI IDONEI INTERNI. ______________________________________ 76

8/2007/X/PROVV.2 - CHIAMATA DIRETTA DI STUDIOSO STRANIERO O ITALIANO IMPEGNATO ALL’ESTERO, AI SENSI DELL’ART.1, COMMA 9 DELLA L. 230/2006 – FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA. _____________________________________________________________________ 78

8/2007/X/PROVV.3 - PRESA DI SERVIZIO APRILE 2007. ____________________________________ 80

8/2007/X/PROVV. 4 - COPERTURE DI POSTI DA PROFESSORE ORDINARIO E ASSOCIATO RICHIESTE AI SENSI DELL’ART.1, COMMA 5, DELLA L. 230/05 E DELL’ART. 4, COMMI 1 E 2 DEL D.LGS.164/06". __ 81

B) VARIE __________________________________________________________________ 81

XI. – ACCORDI, CONVENZIONI, CENTRI E FONDAZIONI. ______________________ 82

8/2007/XI/PROVV.1 - APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE ISTITUTIVA DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA PER LE “METODOLOGIE INNOVATIVE PER LE BIOTECNOLOGIE”.82

8/2007/XI/PROVV.2 - CONVENZIONE TRA LA REGIONE PIEMONTE, L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI INERENTI IL CORSO DI STUDIO INTERFACOLTÀ IN EDUCAZIONE PROFESSIONALE, PER L’A.A. 2006/2007. _______________________________________________ 86

8/2007/XI/PROVV.3 - PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO E IL POLITECNICO DI TORINO –CONDIVISIONE DELLA CONSIGLIERA DI FIDUCIA E DI ALTRE ATTIVITÀ DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ E IL POLITECNICO IN TEMA DI ATTUAZIONE DEGLI STRUMENTI VOLTI AD ASSICURARE PARI OPPORTUNITÀ E DIGNITÀ ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI, ALLE STUDENTESSE E AGLI STUDENTI. _____________________________________________________ 94

XII – LAUREE HONORIS CAUSA._____________________________________________ 98

8/2007/XII/PROVV. 1 – FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA – PROPOSTA CONFERIMENTO DELLA LAUREA HONORIS CAUSA IN FILOSOFIA AL PROF. ARTHUR C. DANTO. _______________________ 98

XIII – VARIE ED EVENTUALI_______________________________________________ 102