uomo e manager - marzo 2013
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Uomo e Manager | Professionisti al 100%TRANSCRIPT
comunicazione&immagine
Perché sono determinanti?
5E tu, di che XI¿FLR�VHL"
idee per il tuo business
MODA
COW RKINGLa nuova frontiera dei professionisti
Una ventata di PRIMAVERA
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4 NEL RICORDO DELL’AVVOCATO
A dieci anni dalla scomparsa di Gianni Agnelli, il suo ricordo vive ancora in tutti noi e la sua vita continua ad essere per molti un’ispirazione.
8 CARLO BARDELLI: “IL MERCATO RIALZERÀ
LA TESTA!”Amministratore Delegato di Xilo1934, manager da tutta la vita, ambisce a far diventare la sua azienda un punto di riferimento del settore.
14 MACEF, INIZIA L’ERA 2.0(EP�½WMGS�EP�ZMVXYEPI��MP�7EPSRI�
Internazionale della Casa, chiusi gli stand nei padiglioni della Fiera di Milano, trasferisce tutto il suo appeal sulla piattaforma digitale del web.
18 E TU, DI CHE UFFICIO SEI?Classico, moderno, etnico,
ERXMGSRZIR^MSREPI��0́YJ½GMS�MHIRXM½GE�l’immagine dell’azienda a cui apparteniamo, ma anche la nostra essenza.
22 COWORKING: UNA STRADA IN PIÙ PER I
PROFESSIONISTINato nel 2005, in Italia sta prendendo piede in maniera massiccia. E i motivi sono evidenti…
30 COMUNICAZIONE: MOLTO PIÙ DI UNA
PAROLAIn ambito aziendale, spesso a questa voce non si dà la giusta importanza. Nulla di più sbagliato…
34 BLACKBERRY, RITORNO IN GRANDE STILE
L’azienda canadese rilancia l’immagine del BlackBerry con l’introduzione del sistema operativo BB10 ed il lancio di due nuovi device: lo Z10 ed il Q10.
38 ALFA ROMEO GIULIETTA BUSINESS
Dedicata ai manager e ai professionisti. Questo è l’ulteriore rilancio del Biscione, per continuare l’escalation di successi e di TVIWIR^I�RIPPI�¾SXXI�E^MIRHEPM�
42 IL RICHIAMO DELLO STILEBarbour I Woolrich I Baracuta
54 QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA
Classici o alla moda, gli occhiali da sole sono un complemento che dà un’immagine personale forte e decisa.
56 STILOGRAFICA, UNA SCELTA CHE NON SI FA PIÙ
8VE�M�KMSZERM��PE�WXMPSKVE½GE�RSR�ZMIRI�TM��considerata uno strumento di appeal…
sommario
Circa un anno fa, girovagando tra le pagine web di Google eravamo
alla ricerca di una rivista che trattasse DUJRPHQWL�FKH�ULJXDUGDVVHUR�OD�¿JXUD�dell’uomo e del suo rapporto con il lavoro. Non abbiamo trovato nulla di soddisfacen-te. Cercavamo una serie di prodotti che potessero mostrarci trend ed elementi di moda, eravamo curiosi di comprendere alcune dinamiche del ruolo odierno del manager. Così, pian piano abbiamo pro-vato a mettere insieme i nostri pensieri, cercando di capire noi stessi e quello che volevamo. Abbiamo analizzato il mercato, facendo ricerche e provando a comprendere le esigenze di chi come noi era in cerca di questo tipo di informazioni. Uomo&Manager nasce così, da una ricer-ca semplicissima di elementi d’interesse riguardo il mondo maschile, legato a quel-lo del lavoro e della professione. Sappiamo già che molti di voi condivideranno questa nostra scelta, altri non l’apprezzeranno nemmeno. E nell’attesa di capire se real-mente abbiamo fatto centro, daremo il massimo per cercare di creare una rivista che possa destare il vostro interesse!
Valerio Di Castro
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Uomo&Manager#1Mensile - Marzo 2013Chiuso in redazione il 28 Febbraio 2013Autorizzazione Tribunale di Roma n. 3 del 15/1/2013Direttore ResponsabileBelinda Malfetti
DC NETWORK di Valerio Di Castro [email protected] Partita IVA n. 12120261008
Foto di copertina Talent Garden
moda
Nel ricordo dell’AvvocAto
A dieci anni dalla scomparsa di
Gianni Agnelli, il suo ricordo vive
ancora in tutti noi e la sua vita continua ad essere per molti
un’ispirazione.Di Moreno Leonardi
UOMO&MANAGER 5
viaggi
ripercorrendo la storia a cavallo del tempo, galoppando a falcate degne di uno stallone purosan-JXH�� GLI¿FLOPHQWH� VL� ULHVFH� D�riconoscere un secolo che sia sta-to più ricco e denso di eventi del ventesimo. Non è stato certamen-
te un secolo del quale il genere umano, o quantomeno SDUWH� GL� HVVR� SXz� DQGDU� ¿HUR�� WUD� JHQRFLGL�� JXHUUH� H�quant’altro. Ma è stato anche un secolo in cui il mondo ha mostrato tutta la sua voglia di vivere e di evolver-si, di risollevarsi dopo le cadute, davvero rovinose, ad esempio delle due Guerre Mondiali. e, come spesso accade, in frammenti di storia come quello che ci sia-mo da poco messi alle spalle, ci sono personaggi che in un modo o nell’altro lasciano il segno, un marchio GLI¿FLOPHQWH�DOLHQDELOH�H�XQDQLPHPHQWH�ULFRQRVFLELOH��Politici, scienziati, atleti, militari, vengono certamen-
WH�ULFRUGDWL�QHL� OLEUL�GL�VFXROD��SRL�FL�VRQR�XRPLQL�FKH�pur senza indossare investiture particolari, o divise, FHOHEUDQR� OD� SURSULD� HVLVWHQ]D� FRQ� OD� ORUR� HVVHQ]D� GL�grandiosi personaggi. Sono passati 10 anni e qualche settimana da quando Gianni Agnelli, l’Avvocato d’i-WDOLD��FL�KD� ODVFLDWL��/D�VXD�ELDQFD�FULQLHUD�VXOOD�TXDOH�nessuna corona si è mai posata, ha rappresentato la nazione come e più di un sovrano in molte circostan-ze. lui che, laureato in giurisprudenza in realtà non ha PDL�ULFHYXWR�O¶DELOLWD]LRQH�DG�HVHUFLWDUH�GD�DYYRFDWR��KD�saputo traghettare l’azienda di famiglia, la Fiat, lungo percorsi tortuosi, nei quali solo un timoniere dalle idee limpide e dalle mani salde poteva disimpegnarsi. l’Av-vocato Giovanni Agnelli, Gianni per tutti, è stato uomo, manager, imprenditore, senatore, sportivo, galantuomo e leale avversario di chi lo osteggiava. Ha creato uno stile proprio, sempre pungente e mai volgare, a partire da quel suo modo di parlare, così paterno e rassicurante,
CI SONO PERSONAGGI CHE IN UN MODO O NELL’ALTRO LASCIANO IL SEGNO, UN MARCHIO DIFFICILMENTE ALIENABILE E UNANIMAMENTE RICONOSCIBILE
personaggi
6 UOMO&MANAGER
¿QR�DOOD�VXD�LQQDWD�HOHJDQ]D�QHO�YHVWLUH��QHO�PXRYHUVL��nel lanciare mode e cancellarle in uno schioccar delle dita. Ha sofferto l’Avvocato. la prematura scompar-VD�GHL�JHQLWRUL��SRL�OD�SHUGLWD�GHO�¿JOLR�(GRDUGR��HUHGH�designato alla guida dell’impero di casa Agnelli, quindi TXHOOD� GHOO¶DPDWR� QLSRWH�� *LRYDQQLQR�� DOWUR� VXR� GHO¿-no. dolori forti, ma sempre composti, che si celavano mestamente fra le rughe sul suo volto. Gianni Agnelli, ha preso parte alla Seconda Guerra Mondiale, ma le sue gesta non sono mai state decantate se non quando ha ricevuto la Medaglia commemorativa del Periodo Bel-lico 1940-44, la croce al Merito di Guerra e la croce di Guerra al valor Militare. Sempre composto, sempre attento alle sfumature, sapeva che una frase detta in PRGR�DYHYD�XQ�YDORUH�EHQ�SUHFLVR��(�GLI¿FLOPHQWH�OH�VXH�parole passavano inosservate. È stato un grande capo, VHQ]D�PDL�YDQWDUVHQH��$O�VXR�¿DQFR�VL�VRQR�VHGXWL�JUDQ-di personaggi della politica, dell’economia, dello sport. da JFK a Pertini, da Kissinger a Platini. Gianni Agnelli ha avuto molti amori nella sua vita: prima di tutto la vita stessa, la sua in particolare di cui ha fatto un monumen-tale capolavoro, poi naturalmente la sua famiglia, con la moglie Marella caracciolo dei Principi di castagneto in primis, quindi la Fiat, la Juventus alla quale dedicava le sue domeniche pomeriggio dal 1947 quando ne diven-ne presidente, alla Ferrari, altra sua grande passione, e naturalmente lo sci e la vela. Gianni Agnelli è stato tutto. Un’ispirazione per i giovani, un punto di riferimento per FKL�QH�DYHYD�ELVRJQR��0D�VRSUDWWXWWR�q�VWDWR�XQ�XRPR��che con il suo modo di essere tale, ha saputo farsi amare dagli amici e dagli avversari. e la testimonianza di que-sto è che ancora oggi, a dieci anni dalla sua scomparsa, se ne sente tremendamente la mancanza.
UOMO&MANAGER 7
intervista
CARLOBARDELLI“IL MERCATO RIALZERÀ LA TESTA!”Amministratore Delegato di Xilo1934, manager da tutta la vita, ambisce a far diventare la sua azienda un punto di riferimento del settore.Di Belinda Malfetti
8 UOMO&MANAGER
Una vita interamente dedi-
cata al lavoro. Un Manager con la
“M” maiuscola. Carlo Bardelli, 51
anni, amministratore delegato di
XILO1934, è un uomo che le cose non
le manda a dire. È stato per trent’an-
ni AD di Cercamica Bardelli, poi
divenuta parte del gruppo Altaeco,
contribuendo, insieme con i suoi fra-
telli, alla crescita dell’azienda, di cui
è tuttora azionista. Oggi è alla gui-
da di XILO1934, marchio Piemonte
Parquets, con l’obiettivo di farlo
divenire brand di riferimento per il
legno in architettura, materiale su cui
si è pronti a scommettere per i pros-
simi trent’anni, non solo per quel che
riguarda il parquet in senso classico,
ma anche per le facciate esterne, il
decking, le boiserie e ulteriori inno-
vazioni per l’architettura e l’edilizia.
Ma le costruzioni e l’edilizia non
sono le sue uniche passioni. Infatti,
è presidente di Syncronia srl, socie-
tà che gestisce il portale syncronia.
com che sviluppa servizi gratuiti per
architetti, ingegneri, designer, attra-
verso il quale Carlo Bardelli intende
avviare nuovi modi di approccio al
mondo del business telematico. Noi
siamo riusciti ad intrufolarci nella
sua agenda per entrare nel suo mon-
do e carpire meglio i pensieri di un
manager affermato in un momento
delicato come quello che l’Italia sta
vivendo.
Carlo Bardelli uomo e imprendi-tore: chi è?Sono un uomo-imprenditore che
non sa rinunciare alla propria voglia
di divertirsi nel lavoro e di credere
in quello che fa.
Tanto studio per arrivare a gran-di risultati. Si ritiene più bravo o fortunato?Entrambe le cose.
A chi deve dire grazie per la sua carriera?
intervista
10 UOMO&MANAGER
Al mercato, ai collaboratori, agli
sforzi, al destino, ai clienti, a mam-
ma e papà... La lista è lunga...
È davvero così difficile fare l’im-prenditore al giorno d’oggi?No, purtroppo in questo momento
non è facile riuscire a farlo in Italia.
A causa del momento finanziario difficile, molti imprenditori scel-gono di investire all’estero. Lei è d’accordo con questa scelta?Non sono d’accordo, ma non posso
fare a meno di constatare che molti
si sono trovati senza possibilità di
alternative.
Cosa sta succedendo nel nostro Paese dal punto di vista impren-ditoriale? Che momento è?Il mercato italiano è ridotto al
lumicino in vari settori. Ma presto
o tardi sono sicuro che tornerà a
ULDO]DUH� OD� WHVWD�� ,R� KR� ¿GXFLD� FKH�ciò possa avvenire. La nostra for-
za lavoro, pur avendo potenziali
superiori a quelli riscontrabili in
moltissimi Paesi, non riesce a bene-
¿FLDUQH� SHUFKp� LO� VLVWHPD� 3DHVH��nella sua globalità, è a pezzi.
Si stanno facendo i passi giusti per tornare ad essere competitivi con gli altri Paesi?Purtroppo in questo momento non
riesco a vedere alcun passo. Gli
imprenditori fuggono e questo forse
li renderà più competitivi. Lo Stato
frana e non riesce a fare le riforme
indispensabili. Quando ci riesce come
minimo sono inutili, se non dannose.
Ha mai preso decisioni che non avrebbe voluto prendere? Quali?Nel biennio 2006/2008, prevedendo
con anticipo la crisi, ristrutturam-
mo il gruppo industriale che fa capo
“SONO UN UOMO-IMPRENDITORE CHE
NON SA RINUNCIARE ALLA PROPRIA VOGLIA
DI DIVERTIRSI NEL LAVORO E DI CREDERE
IN QUELLO CHE FA” UOMO&MANAGER 11
alla mia famiglia. Questo costò dei
SRVWL�GL�ODYRUR��³6DFUL¿FDUQH�SRFKL�per salvarne molti”, si usa dire.
Nell’ego di un imprenditore indu-
striale questa è una ferita, ma fu
indispensabile.
Lei si sente un manager “arrivato”?Ma come? Ho appena iniziato!
Che consiglio darebbe a se stesso se fosse all’inizio della sua carriera?Di fare ciò in cui si crede e di non
SHUGHUH�PDL�OD�¿GXFLD��q�LQGLVSHQVD-bile. A noi imprenditori non motiva
nessuno e nulla. Dobbiamo moti-
varci da soli e trovare dentro di noi
le risorse per fare i passi in avanti.
Ha mai avuto la sensazione di non farcela?Ogni giorno. Per questo ogni giorno
moltiplico gli sforzi.
Quali sono le qualità che un mana-ger moderno deve possedere?Dovrei fare un lungo elenco, ma la
prima che mi viene da dire, il buo-
numore, forse?
L’immagine, al giorno, d’oggi conta ancora?Più che mai, è davvero molto impor-
tante.
È più importante il potere econo-mico o quello politico?Guardando a quanto succede, direi
quello economico. Sarebbe bello
fossero disgiunti, ahimè...!
Crede ancora nella meritocrazia?Sì. Guai a smettere di credere in
questo. Ma per me è un merito anche
solo la buona volontà. In un team
io conto molto più su chi ha basse
capacità ma desidera un risultato,
che su un buon ingegno svogliato o
che pensa solo a se stesso.
“NOI IMPRENDITORI DOBBIAMO MOTIVARCI
DA SOLI E TROVARE DENTRO DI NOI LE RISORSE PER FARE
I PASSI IN AVANTI”
UOMO&MANAGER 13
Macef, inizia l’era 2.0
In tempi di crisi come quelli odier-ni, in cui sempre più aspetti della nostra vita, dal business alla socia-lizzazione, prendono vita e si esplicano attraverso strumenti digi-
WDOL�� DQFKH� LO� PRQGR� GHOOH� ¿HUH� VL� DGHJXD�alle nuove esigenze e cerca nuove opportu-nità di business, per far fronte in maniera concreta alle attuali problematiche econo-miche. Così, fedele ad una tradizione che lo YHGH�GD�VHPSUH�¿HUD�LQQRYDWLYD�QHO�VHWWRUH��Macef, il Salone Internazionale della Casa, una volta chiusi i battenti della 94ª edizione, non si è fermato, anzi: una volta terminato LO�0DFHI�³¿VLFR´�q�LQL]LDWR�LO�0DFHI���OD�VXD�versione web, spostandosi dai padiglioni di Fiera Milano a quelli virtuali della rete, GLYHQWDQGR�¿HUD�GLJLWDOH��8QD�QRYLWj��TXH-sta, accolta con interesse da espositori e
'DO�¿VLFR�DO�YLUWXDOH��LO�6DORQH�,QWHUQD]LRQDOH�GHOOD�&DVD��FKLXVL�JOL�VWDQG�QHL�SDGLJOLRQL�GHOOD�)LHUD�GL�0LODQR��WUDVIHULVFH�WXWWR�LO�VXR�DSSHDO�VXOOD�SLDWWDIRUPD�
GLJLWDOH�GHO�ZHE�'L�%HOLQGD�0DOIHWWL
UOMO&MANAGER 15
compratori in particolar modo dall’estero, FRQ�5XVVLD��7XUFKLD��6WDWL�8QLWL�H�*LDSSRQH�in prima linea. Durante i quattro giorni di PRVWUD�³¿VLFD´� LQ�)LHUD�0LODQR�LO� WHDP�GL�0DFHI��KD�UHDOL]]DWR�EHQ��������IRWRJUD-¿H�XWLOL]]DWH�SHU�UHDOL]]DUH�JOL�VWDQG�GHOOD�SLDWWDIRUPD�GLJLWDOH��8Q¶LQWHUHVVDQWH��LQQR-YDWLYD�H�SUROL¿FD�RSSRUWXQLWj�SHU�YLVLWDUH�OD�¿HUD�RQOLQH�FKH��JUD]LH�DOO¶DXVLOLR�GHOOD�WHF-nologia, propone un’ampia panoramica dei prodotti esposti,dalle proposte di tendenza alla tradizione artigianale, moltiplicando le opportunità di stringere contatti e por-WDUH� D� WHUPLQH� DFFRUGL� FRPPHUFLDOL� ¿QR�al prossimo 22 marzo, andando ben oltre L� TXDWWUR� JLRUQL� GHO� 6DORQH�¿VLFR�� ,O� EXVL-ness non si ferma, dunque, le trattative e gli affari vanno avanti come le visite agli stand virtuali, offrendo prodotti, novità e RIIHUWH�FRQ�XQD�YLVLRQH�VHQ]D�FRQ¿QL��XQD�grande occasione per chi espone e per chi compra di proseguire trattative, stringe-UH� DFFRUGL�� ¿UPDUH� RUGLQL� DWWUDYHUVR� XQD�piattaforma a loro dedicata. Marco Serio-li, direttore della divisione Exhibitions di Fiera Milano, spiega di essersi ispira-to per questa piattaforma digitale al Pitti di Firenze, che due anni fa ha realizzato e ottimizzato il software necessario alla UHDOL]]D]LRQH� GL� XQD� ¿HUD� GLJLWDOH�� D� FXL�oggi aderisce circa l’85% dei suoi esposi-WRUL�¿VLFL��³,�GXH�PRPHQWL��¿VLFR�H�YLUWXDOH�– precisa il dott. Serioli - sono complemen-tari, e l’appuntamento digitale ha senso solo come prolungamento di un evento rea-OH �́�8Q�SURJHWWR�LQQRYDWLYR�FKH�VL�SURSRQH�due obiettivi: aumentare le opportunità di business tra produttori e acquirenti; e intercettare un maggior numero di buyer LQWHUQD]LRQDOL�� FKH� SL�� GLI¿FLOPHQWH� ULH-VFRQR�D�IUHTXHQWDUH�OD�¿HUD�R�D�LQVWDXUDUH�XQ�VLJQL¿FDWLYR�QXPHUR�GL�FRQWDWWL��
UOMO&MANAGER 17
arredamento
E tu, di chE ufficio sEi?
&ODVVLFR��PRGHUQR��HWQLFR��DQWLFRQYHQ]LRQDOH��/¶XI¿FLR�LGHQWL¿FD�l’immagine dell’azienda che rappresentiamo, ma anche la nostra essenza. Analizziamo cinque stili diversi per cinque personalità uniche.18 UOMO&MANAGER
moda
E tu, di chE ufficio sEi?
LA MAISON DU MONDE
Uno stile essenziale, che denota una scelta radicale per proporre la propria immagine di manager. Un loft è certamente l’ambiente ideale
per ospitare questo tipo di arredamento, che ha bisogno di molta luce per esprimere tutta la sua essenza. Sembra quasi di essere catapultati in un altro tempo, un’altra epoca: passata o futura, dipende dai punti di vista. Quel che è certo è che l’ambiente cattura la vista e rapisce per la sua capacità di differenziarsi, di essere unico, anticonvenzionale. Per artisti? Sì, certo, ma non solo, anche per chi ha voglia di sentirsi fuori dagli schemi.
UOMO&MANAGER 19
viaggi
CI SONO PERSONAGGI CHE IN UN MODO O NELL’ALTRO LASCIANO IL SEGNO, UN MARCHIO DIFFICILMENTE ALIENABILE E UNANIMEMENTE RICONOSCIBILE
CLASSICO, MODERNO, ETNICO,
ANTICONVENZIONALE…/¶XI¿FLR�UDSSUHVHQWD�O¶LPPDJLQH�GHOO¶D]LHQGD�
che rappresentiamo, ma anche la nostra essenza. Proviamo ad analizzare cinque stili
diversi per cinque personalità uniche.
DVOFFICE
Per veri business man, in questa colorazione regala serietà e importanza a tutto l’ambien-
te. La grande componibiltà del mobilio assicura la possibilità di disporre ogni singolo elemento a proprio piacimento. Lo spessore del piano e la linearità delle gambe di sostegno danno la sensa-zione del galleggiamento sul piano di lavoro. Un ambiente ideale anche per ospitare delle piccole VMYRMSRM�� SVGLIWXVEXI� HEP� ZIVS� PIEHIV� HIPP´YJ½GMS��Una proposta di alto livello, che non lascia indiffe-VIRXM�TIV�PI�VM½RMXYVI�e i dettagli prestigiosi.
DOIMOFFICE
IP�GPEWWMGS�YJ½GMS�HMVI^MSREPI��TIV�GLM�LE�FMWS-gno di spazio per muoversi liberamente ed EZIVI�WIQTVI�TVSRXE�YRE�WYTIV½GMI�HM�ETTSK-gio. La scrivania con piano legno canaletto dà l’idea di una certa solidità e non ci riferiamo solo alla qualità del mobile in sé… Grande spazio di archiviazione anche nella libreria con anta scorrevole e nel mobiletto laterale, sul UYEPI�r�TSWWMFMPI� JEVI�EJ½HEQIRXS�ERGLI�TIV�TSKKMEVI�XYXXS�E�ZMWXE��9R�YJ½GMS�TIV�QEREKIV�in carriera, ma soprattutto per professionisti che mettono in mostra tutto il loro potere.
arredamento
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CLASSICO, MODERNO, ETNICO,
ANTICONVENZIONALE…/¶XI¿FLR�UDSSUHVHQWD�O¶LPPDJLQH�GHOO¶D]LHQGD�
che rappresentiamo, ma anche la nostra essenza. Proviamo ad analizzare cinque stili
diversi per cinque personalità uniche.
CALLIGARIS
NSR� GM� ZYSPI� QSPXS� TIV� QIXXIVI� WY� YR� KVERHI� YJ½GMS��Quel che conta è il design e lo sfruttamento degli spazi.
Il bianco regala un senso di serenità a tutto l’ambiente, men-tre le poltrone nere rappresentano macchie di colore molto trendy. Questa struttura appare ideale per una soluzione di GS[SVOMRK�QE�ERGLI�TIV�GLM�ZYSPI�EPPIWXMVI�MP�TVSTVMS�YJ½GMS�GSQI�TMGGSPS�STIR�WTEGI��9R�XSGGS�YPXIVMSVI�HM�½RI^^E�r�VET-presentato dalla libreria autoportante modulare.
IKEA
Pochi elementi, molta sostanza in questo ango-
PS� H´YJ½GMS�� )ZMHIRXIQIRXI�adeguato per chi decide di lavorare da casa e non ha molto spazio a disposizio-ne, questa composizione dà comunque la sensazione di XVSZEVWM� MR�YR�SJ½GI� WTEGI�RIP�quale non manca nulla. Linee essenziali nelle componenti, lo rendono adatto a giovani in cerca di conferme e in rampa di lancio nel mondo del lavo-ro. C’è spazio per un portatile ma anche per un desktop pc e una stampante. Insomma, il proprio piccolo angolo per lavorare a casa è assicurato.
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Coworking UNA STRADA IN PIÙ PER I PROFESSIONISTI
STEF
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HI.C
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Di Moreno Leonardi
UOMO&MANAGER 23
DLI¿FLOH�VWDELOLUH�VH�VLD�SL��¿JOLR�GHOOD�FULVL�HFR-QRPLFD�� GL� XQD� UHDOH� QXRYD� QHFHVVLWj� R� VROR�XQ�QXRYR�WUHQG�FKH�VWD�SUHQGHQGR�SLHGH�DQFKH�QHO�WUDGL]LRQDOLVVLPR�%HOSDHVH��,O�FRZRUNLQJ�
q�RUPDL�XQD�UHDOWj�FKH�VL�VWD�DIIHUPDQGR�FRQ�GHFLVLRQH�H�VRSUDWWXWWR� D�PDFFKLD� G¶ROLR��0D� FRV¶q� LO� FRZRUNLQJ"� &L�VRQR�PROWH�GH¿QL]LRQL��PD�IRUVH�OD�SL��FRUUHWWD�H�LQGLFDWLYD�q�XQ�WLSR�GL�DWWLYLWj�ODYRUDWLYD�FKH�SUHYHGH�OD�FRQGLYLVLRQH�GL�XQR�VWHVVR�DPELHQWH��FKH�QHOOD�PDJJLRU�SDUWH�GHL�FDVL�q�XQ�XI¿FLR��SXU�PDQWHQHQGR�OD�SURSULD�DWWLYLWj�LQGLSHQGHQWH�
Nato nel 2005, in Italia sta prendendo piede in maniera massiccia. Centri di coworking stanno nascendo ad una velocità impressionante. E i motivi sono evidenti…
NELL’ULTIMO ANNO QUESTO GENERE DI ATTIVITÀ È QUASI RADDOPPIATA: IN ITALIA SI
CONTANO CIRCA 70 STRUTTURE
dossier
24 UOMO&MANAGER
Il coworking… per i suoi pionieriOggi è facile parlare di coworking, ma qualche anno fa, nessuno sapeva cosa fosse. Eppure ci sono dei professionisti in Italia che, credendo in un’idea, hanno realizzato e creato qualcosa che non esisteva. Noi li abbiamo intervistati chiedendo loro un’opinione sull’evoluzione del coworking nel nostro Paese.
MASSIMO CARRAROfondatore Rete Cowo1. Come si sta sviluppando questo nuovo tipo di lavoro nel nostro Paese? Siamo indietro rispetto agli altri?In realtà, l’Italia è stata tra i
pionieri europei del coworking. Il network Cowo (CoworkingProject.com), che ho contribuito a fondare, r�REXS�RIP������I�GSRXE�EH�SKKM����EJ½PMEXM�MR����GMXXk�italiane, più Barcellona.2. Chi è il professionista che sceglie il coworking?Un professional smart, che comprende il valore dello spazio come luogo di networking.�� Cosa incide maggiormente nella scelta del coworking: i bassi costi o la possibilità di avere relazioni costanti con realtà differenti o anche simili alla propria?È la scelta “smart” che apre alle relazioni e alle reti professionali e a una certa economia di gestione, il che non guasta.
ELISABETTA FRASCAGSJSRHEXVMGI�'S[S���1. Come si sta sviluppando questo nuovo tipo di lavoro nel nostro Paese? Siamo indietro rispetto agli altri?Si, di molto. Manca la consapevolezza del libero professionista (molti lo sono per necessità indotta) ma
soprattutto, rispetto agli altri Paesi, manca la presenza HIKPM�IRXM��HIPPI�½KYVI�TSPMXMGLI��HM�YRE�GSRWETIZSPI^^E�sociale di collettività al di là del singolo spazio di coworking. Ma quando per bisogno, quando per curiosità, quando per creare una nuova impresa, il coworking (se inteso come semplice spazio di lavoro condiviso), si sta espandendo a macchia d’olio. Quando abbiamo aperto noi, nel 2009, in tutti’Italia eravamo forse una quindicina…2. Chi è il professionista che sceglie il coworking?
GD�TXHOOD�GL�WXWWL�JOL�DOWUL�$VVROXWDPHQWH�LPSHQVDELOH�¿QR�D����DQQL�ID��6RSUDWWXWWR�QHO�QRVWUR�3DHVH��GRYH�OD�FXOWXUD�GHO�ODYRUR�q�UDGLFDWD�IRUWH-PHQWH�LQ�VFKHPL�WUDGL]LRQDOLVWLFL��TXHVWR�WLSR�GL�DWWLYLWj�KD�IDWLFDWR�QRQ�SRFR�D�YHQLUH�DOOD�OXFH��1DWD�FRPH�PROWH�DOWUH�FRUUHQWL�GL�SHQVLHUR�QHJOL�6WDWL�8QLWL��FRQYHQ]LRQDOPHQWH�QHO�������RUD�FRPSOLFH�OD�FULVL�HFRQRPLFD�HG�DOWUL�IDWWRUL�TXDOL�OD�QHFHVVLWj�GL�DSULUH�L�SURSUL�RUL]]RQWL�VWD�LQL]LDQGR�D�SUHQGHUH�SLHGH��6HFRQGR�UHFHQWL�VWLPH�QHOO¶XOWLPR�DQQR�TXHVWR�JHQHUH�GL�DWWLYLWj�q�TXDVL� UDGGRSSLDWD�HG� LQ�,WDOLD�
NELL’ULTIMO ANNO QUESTO GENERE DI ATTIVITÀ È QUASI RADDOPPIATA: IN ITALIA SI
CONTANO CIRCA 70 STRUTTURE
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dossier
Un libero professionista, di media fra i 25 e i 45 anni (ma ci sono a volte anche 70enni!), più spesso di sesso maschile, ma comunque una persona estroversa, aperta e curiosa, spesso legata ad ambiti di lavoro creativi, di comunicazione, d’informatica. Una persona che vede nella condivisione un’opportunità di crescita, di... moltiplicazione di occasioni, di contatti, di possibili soluzioni e di esperienze.�� Cosa incide maggiormente nella scelta del coworking: i bassi costi o la possibilità di avere relazioni costanti con realtà differenti o anche simili alla propria?Le rispondo come un nostro coworkers rispose ad una giornalista durante un’intervista al telegiornale: “Se GIVGEWWM�MP�VMWTEVQMS��PEZSVIVIM�HE�GEWE�GSR�WSPM����)YVS�di internet in più”. Chi decide di venire lo fa perché P´MWSPEQIRXS�½WMGS�I�TWMGSPSKMGS�HIP�PEZSVEVI�HE�GEWE�S�MR�YR�XVEHM^MSREPI�YJ½GMS��TSVXE�RSME��GSRXMRYI�HMWXVE^MSRM��mancanza di stimoli e quindi ad una scarsa produttività e soprattutto alla chiusura su se stessi, all’incapacità di cogliere i cambiamenti e le possibilità di mercato.
DAVIDE DATTOLI cofondatore Talent Garden1. Come si sta sviluppando questo nuovo tipo di lavoro nel nostro Paese? Siamo indietro rispetto agli altri?Purtroppo l’Italia, per via della radicata attitudine a non utilizzare la lingua inglese, subisce un naturale
ritardo rispetto ad altri Paesi nella diffusione di tendenze o novità nella maggior parte degli ambiti. Anche in questo caso non possiamo dire di aver avuto dei tempi di reazione rapidi... Probabilmente in Italia facciamo anche più fatica ad accettare una rivoluzione del mondo del lavoro, che in altri Stati si sta già completando, quindi il fatto di non aver aperto spazi di questo tipo in contemporanea con altre Nazioni, forse, non è stato un problema insanabile. Anzi, ha permesso ai pionieri del coworking di “aggiustare” il colpo per offrire al mercato un modello di “coworking all’italiana”. Nel nostro caso, ad esempio, l’aver focalizzato i target nell’ambito digitale e l’esser partiti dalla Provincia e non dalla metropoli ci ha aiutati a capire quello che i liberi professionisti si aspettano da uno spazio di lavoro condiviso. Nel nostro Paese, infatti, quello che mancava prima era un polo che aggregasse, a partire dalla Provincia, i professionisti; qualcosa che permettesse loro di restare indipendenti, ma allo stesso tempo li facesse sentire appartenenti ad una rete, ad un sistema che li potesse valorizzare e promuovere in maniera naturale e quasi spontanea. Proprio grazie
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IL COWORKING PUÒ DIVENTARE PARTNERSHIP O PUÒ ESSERE LA RAMPA DI LANCIO PER REALIZZARE UN CO-BUSINESS
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alla consapevolezza dei vantaggi professionali che la condivisione porta spontaneamente, anche in Italia questa EXXMXYHMRI��GLI�RSR�TSWWMEQS�HI½RMVI�±RSZMXk²��QE�GLI�TIV�certi versi lo è, sta avendo sempre più successo e riscontro anche in ambienti tradizionali.2. Chi è il professionista che sceglie il coworking?Non c’è un modello standard che possa inquadrare una persona che sceglie di lavorare in uno spazio di coworking, in realtà non è la professione che ne determina la scelta, ma è l’apertura mentale verso un nuovo tipo di lavoro che porta le persone a scegliere di impostare in maniera diversa la loro quotidianità. Oltre a freelance, giovani imprenditori, startupper, sempre più aziende scelgono di far fruttare al meglio le potenzialità dei loro dipendenti offrendo la possibilità di trascorrere qualche giornata alla settimana JYSVM�HEPP´YJ½GMS��MQQIVWM�MR�WTE^M�HM�PEZSVS�MR�GYM�r�TSWWMFMPI�lavorare ed apprendere allo stesso tempo. L’esperienza del coworking è vista come momento di scambio ed arricchimento professionale, questa è una tendenza a cui stiamo assistendo anche in un mondo immobile come quello HIPP´MWXVY^MSRI��GLI�WXE�WGSTVIRHS�M�FIRI½GM�HIKPM�WTE^M�HM�coworking per le nuove professioni.�� Cosa incide maggiormente nella scelta del coworking: i bassi costi o la possibilità di avere relazioni costanti con realtà differenti o anche simili alla propria?Chi sceglie di lavorare in uno spazio di lavoro condiviso non lo fa per risparmiare (i costi di uno spazio sono bassi, ma se la scelta fosse dovuta ai prezzi non avremmo assistito alla rivoluzione che è in atto). I motivi che portano a questa scelta sono la voglia di condividere, sperimentare, imparare e mettersi in gioco in prima persona, ma soprattutto la consapevolezza che il mondo del lavoro è cambiato e che, se si vuole restare al passo con i tempi, non si può perdere la possibilità di prendere parte a questo movimento!
TOMMASO SPAGNOLICEO e Project Manager SPQwoRk1. Come si sta sviluppando questo nuovo tipo di lavoro nel nostro Paese? Siamo
indietro rispetto agli altri?Siamo indietro per alcuni aspetti, ma non tutti i coworking d’Italia sono “indietro” rispetto al resto d’Europa! Ad oggi la Germania è la Nazione che conta più spazi, con &IVPMRS�YJ½GMEPQIRXI�'ETMXEPI�IYVSTIE�HIP�GS[SVOMRK��E�seguire Francia, Spagna e poi Italia. Questa graduatoria si basa però solo sul numero delle strutture per Paese. La Francia per esempio è stata pioniera per ciò che riguarda l’aspetto sociale del fenomeno, essendo stata la prima nazione a destinare fondi pubblici alle attività di coworking.
In Italia, purtroppo non esiste omogeneità di concetto tra nord e sud, è quindi necessaria una netta distinzione della ½PSWS½E�HIM�GS[SVOMRK�HE�*MVIR^I�MR�WY�I�HE�*MVIR^I�MR�KM���Il tessuto lavorativo e sociale del nord, con Milano a farla da padrona, è più favorevole allo sviluppo di questo tipo di soluzioni lavorative, dove la collaborazione ed il lavoro autonomo sono all’ordine del giorno. L’amministrazione pubblica, inoltre, è molto attenta nell’interpretare le proposte della cittadinanza, sempre più sensibile alle economie emergenti, che quasi sempre coincidono anche con le nuove tendenze. Un altro aspetto del fenomeno del coworking nel Nord Italia, è caratterizzato dai brand MRXIVRE^MSREPM��GLI�WM�±MR½PXVERS²�RIKPM�WTE^M�HM�'S[SVOMRK��EP�½RI�HM�VMYRMVI�XEPIRXM�IH�IRIVKMI�GVIEXMZI��WIQTVI�JVIWGLI�e volenterose, da inserire, poi, nelle grandi corporate. Le amministrazioni pubbliche del Nord Italia, pertanto, hanno promosso e divulgato diverse proposte per agevolare economicamente freelancer che vogliono avviare start up nei coworking (es. Milano e Ferrara). A Roma la tendenza è particolare, rispecchia i meccanismi della politica capitolina. Ad oggi nell’area metropolitana di Roma si contano, in QERMIVE�YJ½GMSWE�����WTE^M�HM�GS[SVOMRK��QE�WSPS�YR�TEMS�possono considerarsi tali. Non è ancora chiaro il concetto di network, di community, tendendo a promuovere un più sterile concetto di condivisone di spese, ad esempio, si trovano annunci del tipo: “occupa il posto che ho in più”.... 2. Chi è il professionista che sceglie il coworking?'M�WSRS�WXVYXXYVI�GLI�WM�VMZSPKSRS�E�WTIGM½GLI�GSQQYRMX]���JSXSKVE½��MPPYWXVEXSVM��HIWMKRIV��IXG��MP�QMS�GS[SVOMRK�vuole essere più vicino all’idea di un “Villaggio Globale”, essendo anche il coworking più grande del centro-sud, ospitiamo, infatti, sia professionisti provenienti dal mondo HIPPE�GSQYRMGE^MSRI��HIP�VIEP�IWXEXI��HIPPE�KVE½GE��HIPPE�TVSKVEQQE^MSRI��HIP�GSQQIVGMEPI��HIPPE�JSXSKVE½E��EVXMWXM��oltre ad associazioni culturali e compagnie teatrali che si appoggiano da noi per riunioni, approfondimenti, forum, workshop... Il professionista che sceglie il coworking, più in generale, è colui che cerca di costruirsi il proprio lavoro, fatto di talento, buona volontà ed inevitabilmente HM�VETTSVXM��GLI�XVE�PI�QYVE�HSQIWXMGLI��VMWYPXE�HMJ½GMPI�ampliare e coltivare.�� Cosa incide maggiormente nella scelta del coworking: i bassi costi o la possibilità di avere relazioni costanti con realtà differenti o anche simili alla propria?I fattori principali secondo me sono, la fuga dalle pareti e situazioni domestiche, la ricerca di un network per ampliare il proprio portfolio clienti, il potersi presentare in modo professionale con i clienti, non avere problemi di gestione HM�YR�YJ½GMS��TSXIVWM�UYMRHM�GSRGIRXVEVI�WSPS�WYPPE�TVSTVME�attività, ed ovviamente il poter intrattenere relazioni costanti sempre fonte di stimolo, senza dimenticare le ragioni di convenienza economica.
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COMU NICA ZIONE
strategie
Molto più di una parola
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In ambito aziendale, spesso a questa voce non si dàla giusta importanza. Nulla di più sbagliato…
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Di Daniela Morena
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LA STRATEGIA E L’IMMAGINE3ULPD� GL� RSHUDUH� TXDOVLDVL� SDVVR�RFFRUUH� SLDQL¿FDUH� XQD� VWUDWHJLD��8Q¶D]LHQGD�FKH�YHQGH�SURGRWWL�LQIRU-PDWLFL� FRPXQLFKHUj� FHUWDPHQWH� LQ�PRGR� GLYHUVR� ULVSHWWR� DG� XQD� FKH�
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IL LOGO O MARCHIO9L�VLHWH�PDL�FKLHVWL�VH� OD�&RFD�&ROD�R�OD�1LNH�R�OD�$SSOH�DYUHEEHUR�DYXWR�LO� PHGHVLPR� VXFFHVVR� VH� QRQ� DYHV-VHUR�DYXWR�XQ�PDUFKLR� ULFRQRVFLELOH�H� LQGLVFXWLELOPHQWH� OHJDWR� DO� QRPH"�,O� ORJR� D]LHQGDOH� R� PDUFKLR� ULYHVWH�XQ¶LPSRUWDQ]D� IRQGDPHQWDOH�� SRL-FKp�q�FLz�FKH�ULPDQH�LPSUHVVR�QHOOD�PHQWH�GHJOL�LQWHUORFXWRUL��1RQ�D�FDVR�FUHDUH� XQ�PDUFKLR� ULFKLHGH� VWXGL� GL�PHVL�� VH� QRQ� GL� DQQL� LQ� DOFXQL� FDVL��HG�KD�RYYLDPHQWH�DOWLVVLPL�FRVWL�SHU�FKL� QH� FRPPLVVLRQD�� 0ROWL� SLFFROL�LPSUHQGLWRUL� H� SURIHVVLRQLVWL� ULPDQ-JRQR� EDVLWL� GL� IURQWH� D� ULFKLHVWH� GL�PLJOLDLD�GL�HXUR�SHU�XQ�ORJR�GD�SDUWH�GL� XQ� GHVLJQHU�� JLXVWDPHQWH� QRQ� VL�UHQGRQR�FRQWR�FKH�GLHWUR�XQ�VLQJROR�
LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA È IL PONTE CHE COLLEGA L’AZIENDA AL MERCATO
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LA CARTA INTESTATA8QD�FRPXQLFD]LRQH�VX�FDUWD�LQWHVWDWD�KD� XQ� YDORUH�� XQD� VX� FDUWD� VHPSOLFH�QH�KD�XQ�DOWUR��$QFKH�LQ�TXHVWR�FDVR��LO� ORJR� D]LHQGDOH� GHYH� FDPSHJJLD-UH� LQ� PDQLHUD� QHWWD�� DFFRPSDJQDWR�GD� LQIRUPD]LRQL� TXDOL� VHGH� VRFLDOH��SDUWLWD� ,9$� R� FRGLFH� ¿VFDOH� H� FKLD-UDPHQWH�L�ULIHULPHQWL��2JJL�OH�HPDLO�KDQQR�VWUDYROWR�XQ�SR¶�WXWWR�H�VRYHQWH�VL� WUDVFXUD� O¶LQYLR�GL�XQD�FRPXQLFD-]LRQH� VX� FDUWD� LQWHVWDWD�� SUHIHUHQGR��VSHVVR� D� FDXVD� GHOOD� IUHWWD�� LQYLDUH�XQD�PDLO�VX�XQ�DVHWWLFR�VIRQGR�ELDQ-FR�� 6DUHEEH� LQWHUHVVDQWH� IDU� QRWDUH�DG�DOFXQL�FKH�VXO�IRUPDW�GHL�FOLHQW�GL�SRVWD�HOHWWURQLFD�q�SRVVLELOH�FUHDUH�XQD�
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UNA COMUNICAZIONE SU CARTA INTESTATA ACQUISTA VALORE
Erferuntur alibea
nim dignihil magnatquo
enisquost, non exerum
rita same num ipient.
Acera quatus. Ro ent,
Nem rempossinti re vid
www.ebis a nusa.com
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INTERNET E I SOCIAL NETWORK&KL�ID�LPSUHVD�DO�JLRUQR�G¶RJJL�KD�FHU-WDPHQWH�XQ�YDQWDJJLR�ULVSHWWR�D�FKL�OD�IDFHYD�WUHQWD�R�TXDUDQW¶DQQL�ID��,QWHU-QHW� SHUPHWWH� DO� QHJR]LHWWR� VSHUGXWR�WUD� OH� PRQWDJQH� GL� DYHUH� O¶RSSRUWX-QLWj� GL� IDUH� EXVLQHVV� FRPH� H� TXDQWR�OR�VWRUH�SL��SUHVWLJLRVR�GHO�FHQWUR�GL�XQD� &DSLWDOH� HXURSHD�� (�FRPPHUFH��PD� DQFKH� VHPSOLFHPHQWH�PHWWHUH� LQ�
YHWULQD� �YLUWXDOH�� L� SURSUL� SURGRWWL��FRQVHQWH�D�FKLXQTXH�GL�DYHUH�LQ�SUDWL-FD�XQD�³VHUUDQGD�DSHUWD´�VXO�PRQGR��,QWHUQHW� KD� JOREDOL]]DWR� WXWWR� H� LO�SLDQHWD� ODYRUR� KD� VDSXWR� VIUXWWDUH�DO� PHJOLR� OH� SRWHQ]LDOLWj� GL� TXHVWR�VWUXPHQWR�� $YHUH� XQ� VLWR� LQWHUQHW�VLJQL¿FD�HVVHUH�SUHVHQWL���K�VX����QHO�SURSULR�EXVLQHVV��QRQ�DYHUOR�ULGXFH�OH�SURSULH� FDSDFLWj� SURGXWWLYH� GL� XQD�SHUFHQWXDOH� DOWLVVLPD�� /D� QDVFLWD� HG�
LO� UHSHQWLQR� VYLOXSSR� GHL� VRFLDO� QHW-ZRUN�KD�SRL�IDWWR�LO�UHVWR��&UHDUH�XQD�SURSULD�SDJLQD�VX�)DFHERRN�R�XQ�SUR-¿OR�7ZLWWHU��KD�XQ�YDORUH�EHQ�GH¿QLWR��,�/LNH�HG�L�FOLFN�PRVWUDQR�O¶LQWHUHVVH�SHU� TXHVWR� R� TXHO� SURGRWWR� H� DYHUH�RJQL� JLRUQR� IROORZHUV� FKH� VHJXRQR�O¶DWWLYLWj� GHOOD� SURSULD� D]LHQGD� QRQ�SXz�QRQ�HVVHUH�FRQVLGHUDWR�XQ�YDORUH�DJJLXQWR� LQGLVSHQVDELOH�DO�¿QH�GHOOD�FRPXQLFD]LRQH��
mARio vERdi
public RElAtioNs
Erferuntur alibeadignihil magna
enisquost, non exerum rum ipient.
Acera quatus. Ro ent
UOMO&MANAGER 33
hi-tech
Esteticamente bello, ma non più di tutti gli altri smartphone touch su piazza, lo Z10 è estremamente competitivo per quel che riguarda il display: si presenta infatti con un grandioso 4,2 pollici da 356 ppi, rispetto ai 326 dell’iPhone. Ha una doppia fotocamera (quella poste-riore è da 8 MP) che permette di registrare in HD a 1080p con quel-la principale e a 720p con quella anteriore e supporta già le reti LTE e NFC. Usa un processore dual-core da 1,5 GHz, 2GB di RAM, 16GB di memoria interna.Ma la forza del nuovissimo Z10, che in Italia uscirà questo mese, è
il software che permette di utiliz-zare le applicazioni senza soluzione di continuità. È possibile passare da una all’altra con un unico toc-co. Rivoluzionario. Il merito di questo è della struttura ad hub di BlackBerry10. Ed insieme a questa rivoluzione del software, l’altra grande novità riguarda la tastiera: la leggendaria QUERTY dell’azien-da canadese, viene sostituita da una vera e propria tastiera digitale, in grado di “indovinare” le parole in mente all’utilizzatore con grande IJ½GEGME��TIVQIXXIRHS�HM�VMHYVVI�il numero dei caratteri da digitare notevolmente. E poi, parlando di
WGEXXM�JSXSKVE½GM��RSR�WM�TY{�RSR�far menzione del Time Shift, che permette di acquisirne in sequen-^E�EP�½RI�HM�GSVVIKKIVI�IZIRXYEPM�imperfezioni dell’immagine... Inol-tre, Remember, un contenitore dinamico di dati documentali e di agenda, e il BlackBerry Messen-ger, la nuova versione della chat e videoconferenza che permette di effettuare chiamate vocali attra-verso Internet e di scambiare lo schermo con i propri colleghi. E a rendere ancor più appetibile il tut-to, ci pensa lo store di BlackBerry con oltre 70.000 applicazioni pron-te all’uso.
Z10: PRONTO A COMPETERE CON TUTTI
ritorno in grande STILE
L’azienda canadese mette da parte il marchio Rim e rilancia
l’immagine del BlackBerry con l’introduzione del sistema
operativo BB10 ed il lancio di due nuovi device: lo Z10 ed il Q10.
Valerio Di Castro
34 UOMO&MANAGER
SCHEDA TECNICADIMENSIONI 130 x 65,6 x 9,3 millimetri,138 grammi di pesoDISPLAY touchscreen multi-touch capacitivo. diagonale da 4,2 pollici. TECNOLOGIA lcd RISOLUZIONE 1280×768, 356ppiSISTEMA OPERATIVO BlackBerry os 10PROCESSORE dual-core da 1,5 ghz MEMORIA 2gB ram
CAPACITÀ DI ARCHIVIAZIONE 16 gBMEMORIA ESTERNA micro-sd max 32 gBCONNETTIVITÀ umts/hspa, lte, Wi-Fi 802.11n, 802.11g, 802.11B, 802.11a, gps, Bluetooth 4.0, nFcVIDEOCAMERA anteriore 2 mp con risoluzione video 720p.posteriore 8 mp, Flash led, autoFocus conrisoluzione video 1080pPORTE Jack 3,5 mm, micro usB, micro hdm
C’era una volta Rim, azienda canadese che con le sue creazioni ha iniziato la “smartphonizzazione” del mondo, sviluppando i dispositivi BlackBer-ry. Prima di tutto questo, Nokia e
0RWRUROD� VL� V¿GDYDQR� D� FROSL� GL� QRYLWj� FKH� ULJXDUGD-YDQR�GHVLJQ�DFFDWWLYDQWL��SRVVLELOLWj�GL�XVXIUXLUH�GL�XQ�primitivo accesso ad internet tramite GPRS/EDGE,
VIRQGL� VFDULFDELOL� SHU� DEEHOOLUH� L� GHVNWRS�H� FKL�SL��QH�KD� SL�� QH� PHWWD���� 3RL� XQ� JLRUQR� VRQR� SLRPEDWL� VXO�PHUFDWR� LWDOLDQR� L� %ODFN%HUU\�� FRQRVFLXWLVVLPL� QHJOL�States, con una loro storia che inizia con i cercaper-sone. Era il 2002 quando comparve il primo che aveva LQWHJUDWD� OD� SDUWH� WHOHIRQLFD�� VL� SRWHYD� XWLOL]]DUH� VROR�FRQ�O¶DXULFRODUH��PD�ODVFLDYD�JLj�LQWUDYHGHUH�FKH�TXDO-FRVD� VWDYD� FDPELDQGR�� ,Q� VHJXLWR�� XQD� VHULH� GL� SURYH�
UOMO&MANAGER 35
LO Z10 E IL Q10: DUE SCINTILLANTI NOVITÀ CHE SONO DESTINATE INEVITABILMENTE A RIPORTARE IN AUGE IL NOME BLACKBERRY
JHQHUDOL�GL�TXHOOD�³VPDUWSKRQL]]D]LRQH´�GL�FXL�VRSUD��¿QR� DOO¶DUULYR� GHOOD� VHULH� ������ VFKHUPR� D� FRORUL� H�SRVVLELOLWj�GL�FROOHJDUVL�D�LQWHUQHW�WUDPLWH�LO�ZL¿��8QD�rivoluzione. Ma è con la serie 8 che BlackBerry entra GH¿QLWLYDPHQWH� QHL� FXRUL� H� QHOOH� WDVFKH� GL�PDQDJHU��SURIHVVLRQLVWL�H� LPSUHQGLWRUL� LWDOLDQL��&RQ� LO�PRGHOOR�8100 Pearl e poi con i vari 8800, 8820, 8830, 8300, �����&XUYH��5LP�FRPSLH�XQ�EDO]R�LQ�DYDQWL�QRWHYROH�rispetto alla concorrenza. Se volevi essere connes-so sempre con il lavoro e non solo, avevi un unico PRGR�SHU�IDUOR��3RVVHGHUH�XQ�%ODFN%HUU\��(G�LO�IDWWR�di avere un prezzo d’acquisto certamente alto ma non LQDUULYDELOH�� OR� UHVH� DSSHWLELOH� DQFKH�D� FKL� HIIHWWLYD-PHQWH�QRQ�QH�DYHYD�ELVRJQR�SHU�LO�SURSULR�ODYRUR��/D�SRVVLELOLWj� GL� IDUH� IRWR� D� ��03�� TXHOOD� GL� FKDWWDUH� H�FRQGLYLGHUH� �SDUROD� GHVWLQDWD� DG� HQWUDUH� VHPSUH� SL��QHO�YRFDERODULR�GHO�IUXLWRUH�GL�VPDUWSKRQH���WDQWD�URED�SHU�JLRYDQL�DSSDVVLRQDWL�GL� WHFQRORJLD��3RL��TXDOFRVD�q�FDPELDWR��/¶DUULYR�GHOOR�VPDUWSKRQH�SHU�HFFHOOHQ]D��O¶L3KRQH�� O¶HVSORVLRQH�GL�6DPVXQJ�� O¶LQWURGX]LRQH�GHL�sistemi operativi Apple e Android... BlackBerry ne KD� ULVHQWLWR�� HFFRPH��'¶XQ� WUDWWR� L� SURIHVVLRQLVWL� H� L�PDQDJHU�KDQQR�VFHOWR�DOWUH�YLH��ODVFLDQGR�DOOD�³SRYH-UD´� 5LP� LO� GLI¿FLOH� FRPSLWR� GL� ULODQFLDUH� LO� SDSj� GL�WXWWL�JOL�VPDUWSKRQH��%HK��XQ�SR¶�GL�WHPSR�FL�q�YROXWR��ma l’arrivo al timone dell’azienda di Thorsten Heins LQ�TXDOLWj�GL�&(2��KD�SRUWDWR�FRQ�VH�GXH�VFLQWLOODQWL�QRYLWj�FKH�VRQR�GHVWLQDWH�LQHYLWDELOPHQWH�D�ULSRUWDUH�LQ� DXJH� LO� QRPH�%ODFN%HUU\��QHO� IUDWWHPSR�GLYHQXWR�padrone di sé stesso, avendo messo da parte lo storico PDUFKLR�5LP��OR�=���H�LO�4����(QWUDPEL�DJLUDQQR�VXOOD�QXRYLVVLPD�SLDWWDIRUPD�%ODFN%HUU\����
hi-tech
36 UOMO&MANAGER
SCHEDA TECNICADIMENSIONI 119.6×66.8×10.35 millimetri,139 grammi di peso TASTIERA QWerty
DISPLAY touchscreen multi-touch capacitivo. diagonale da 3,1 pollici. tecnologia lcd RISOLUZIONE 720×720, 330 ppiSISTEMA OPERATIVO BlackBerry os 10PROCESSORE dual-core da 1,5 ghzMEMORIA 2gB ram
CAPACITÀ DI ARCHIVIAZIONE 16 gB (da conFermare)MEMORIA ESTERNA micro-sd max 32 gBCONNETTIVITÀ Wi-Fi 802.11n, 802.11g, 802.11B, 802.11a, gps, Bluetooth 4.0, nFcVIDEOCAMERA anteriore 2 mp con risoluzione video 720p.posteriore 8 mp, Flash led, autoFocus, RISOLUZIONE VIDEO 1080p
PORTE Jack 3,5 mm, micro usB
Q10: PER GLI IRRIDUCIBILI DELLA TASTIERADedicato ai nostalgici del passato ma anche a chi proprio non VMIWGI�E�JEVI�E�QIRS�HIPPE�XEWXMIVE�½WMGE��SZZMEQIRXI�59)68=��Con lo Z10 condivide il sistema operativo, ma le differenze sono evidenti, a partire dal design. Lo schermo è nettamente inferiore come dimensioni. A disposizione ci sono 3,1 pollici per tenere sott’occhio tutto quanto interessa. Le linee del design sono ton-deggianti e richiamano in parte quelle del passato, ma le differenze rispetto alle serie precedenti sono evidenti, eccome. Il display stesso ha una risoluzione di 720x720 pixel e una densità di 330 dpi, la fotocamera da 8 megapixel lo rende competitivo con i gran-HM�WQEVXTLSRI�HIPPE�RSWXVE�ITSGE�I�PE�QIQSVME�r�IWTERHMFMPI�½RS�a 64 Gb; il processore è un chip dual core da 1,5 GHz, mentre la RAM è da 2 GB. Sarà commercializzato ad aprile.
UOMO&MANAGER ��
moda
Dedicata ai manager e ai professionisti. Questo è l’ulteriore rilancio del Biscione, per continuare
O¶HVFDODWLRQ�GL�VXFFHVVL�H�GL�SUHVHQ]H�QHOOH�ÀRWWH�D]LHQGDOL�Di Moreno Leonardi
UOMO&MANAGER 39
Ci sono automobili che sembrano essere nate per un motivo VSHFL¿FR�
/D�*LXOLHWWD�q�XQD�GL�TXHVWH��/¶$O-fa Romeo ha rilanciato tre anni fa, in occasione del Salone di Ginevra, uno dei nomi che hanno reso cele-bre nel mondo la Casa del Biscione H� GD� DOORUD� q� VWDWD� XQ¶HVFDODWLRQ�GL� VXFFHVVL�� /H� FULWLFKH� DOO¶LQL]LR�non sono mancate, ma pian pia-no, nel tempo, la nuova Giulietta ha saputo conquistare una miriade GL� FRQVHQVL�� Ê� GLYHQWDWD� GD� VXEL-WR� O¶DXWR� GHL� JLRYDQL� UDPSDQWL� FKH�volevano apparire, ma soprattutto
GDUH�XQ¶LPPDJLQH�GL� VH� VWHVVL� EHQ�SUHFLVD��&RVu�� OD�*LXOLHWWD� LQ�EUHYH�tempo è divenuta una delle auto, cosiddette corporate, più presenti QHOOH�ÀRWWH�D]LHQGDOL��¿QR�D�FRQTXL-VWDUQH�QHO������OD�OHDGHUVKLS�1RQ� SDJD� GL� TXHVWR�� O¶$OID� 5RPHR�KD� YROXWR� GDUH� XQ� LPSULQWLQJ� XOWH-ULRUH� DOO¶LPPDJLQH� GHOOD� EHUOLQD�SL�� WUHQG\� FKH� DEELD�PDL� GLVHJQD-to e recentemente ha messo in campo una versione speciale del-la Giulietta, la Business, dedicata RYYLDPHQWH� D� FKL� YLYH� O¶DXWR� SHU�PROWH�RUH� DO�JLRUQR�� OD�XWLOL]]D�SHU�YLDJJLDUH� R�� SHUVLQR�� FRPH� XI¿FLR�PRELOH�� VHQ]D� ULQXQFLDUH� D� FRQIRUW�
H�SUDWLFLWj��1HOOD�VXD�FRQ¿JXUD]LR-ne base, la Giulietta Business offre JUDQGL� RSWLRQDO�� D� SDUWLUH� GDO�Blue&Me con vivavoce Bluetooth DOOD�SUHVD�86%�H�$8;�LQ��GDO�QDYL-JDWRUH� VDWHOOLWDUH� 7RP7RP���/,9(�DOOD� UHJROD]LRQH� ORPEDUH� HOHWWULFD�sedili anteriori, cruise control e bracciolo anteriore con vano porta RJJHWWL�� ,QVRPPD� XQ� DOOHVWLPHQWR�GL�SULP¶RUGLQH��FRPSOHWDWR�GDOO¶$OID�Sound System con lettore CD/MP3 e sei altoparlanti, volante in pelle FRQ� FRPDQGR� GHOO¶LQIRWDLQPHQW� H�FHUFKL� LQ� OHJD�GD���´�FRQ�SQHXPD-WLFL���������&RQIRUW�DOOR� VWDWR�SXUR�GXQTXH�� PD� DQFKH� SUHVWD]LRQL� GL�
CI SONO PERSONAGGI CHE IN UN MODO O NELL’ALTRO LASCIANO IL SEGNO, UN MARCHIO DIFFICILMENTE ALIENABILE E UNANIMEMENTE RICONOSCIBILE
motori
IL POTENTE MOTORE TURBODIESEL 1.6 JTDM 105CV È CAPACE DI ARRIVARE AD UNA VELOCITÀ MASSIMA DI 185 KM/H ED UNO SCATTO DA 0 A 100 KM/H IN 11,3 SECONDI
40 UOMO&MANAGER
ULJXDUGR�� /D� %XVLQHVV� YLHQH� RIIHU-ta con il potente motore turbodiesel ����-7'0����FY��FDSDFH�GL�DUULYD-re ad una velocità massima di 185 km/h ed uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 11,3 secondi, con una coppia PDVVLPD�GL�����1P��GLVSRQLELOH�JLj�D�������JLUL�PLQXWR��,O� WXWWR�DVVLFX-UDQGR� FRQVXPL� GL� VROL� ��� NP�O� HG�HPLVVLRQL�GL�����J�NP�GL�&22��0D�O¶DOWUD�JUDQGH�TXDOLWj�GL�TXHVWD�DXWR��che conquista il cuore di chi non ha WHPSR� D� GLVSRVL]LRQH� GD� GHGLFDUH�ad altro se non al lavoro, è il fatto GL�QHFHVVLWDUH�GL�XQ� WDJOLDQGR�RJQL��������FKLORPHWUL��XQ�DELVVR�GL�VSD-]LR�H�WHPSR��
(�SHU�FKL�WXWWR�TXHVWR�QRQ�q�DQFRUD�VXI¿FLHQWH��q�GLVSRQLELOH�DQFKH�XQ�Business Class Pack, che include JOL�DO]DFULVWDOOL�HOHWWULFL�SRVWHULRUL��LO� FOLPDWL]]DWRUH� DXWRPDWLFR� EL]R-QD��FHUFKL�LQ�OHJD�GD���´�VSRUWLYL�D�turbina con pneumatici da 225/45 H�QDYLJDWRUH�VDWHOOLWDUH�FRQ�PDSSD�G¶(XURSD�VDOYDWD�VX�XQD�FDUG�6'�,O� SUH]]R"�$FFHVVLELOH�� VRSUDWWXWWR�VH� SDUDJRQDWR� D� TXHOOR� GHOOH� FRQ-FRUUHQWL�� /D� *LXOLHWWD� %XVLQHVV�YLHQH�SURSRVWD�D�SDUWLUH�GD��������(XUR�� PHQWUH� LO� %XVLQHVV� &ODVV�3DFN�FRVWD�������(XUR��1HO�SUH]]R�VRQR� LQFOXVL� WXWWL� L� VHUYL]L�/LYH�GL�7RP7RP��
SCHEDA TECNICAALFA ROMEO GIULIETTA BUSINESSPREZZO A PARTIRE DA 24.250 EUROMOTORE TURBODIESEL 1.6 JTDM DA 105 CV, 320 NM A 1.750 GIRI/MINUTOPRESTAZIONI 185 KM/H, 0-100 KM/H 11.3 SEC., 27 KM/L, 114 G/KM
UOMO&MANAGER 41
Il rIchIamo dello stIle
moda P/E 2013 I barbour
Leggerezza nelle lavorazioni e una presenza vibrante del colore, oltre ad una grandissima attenzione nella vestibilità.
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viaggi
CI SONO PERSONAGGI CHE IN UN MODO O NELL’ALTRO LASCIANO IL SEGNO, UN MARCHIO DIFFICILMENTE ALIENABILE E UNANIMEMENTE RICONOSCIBILE
design moda P/E 2013 I barbour
44 UOMO&MANAGER
outdoor modernoAlla ricerca di un’estetica legata all’uso dei materiali. Il risultato è uno stile superbo che non può mai passare inosservato.
UOMO&MANAGER 47
Fra tradIzIone e modernItà
Nel rispetto dell’immagine iconica del marchio, ecco due nuove etichette: la Ivory Label e la Blue Label. L’eleganza è sempre al top.
moda P/E 2013 I baracuta
50 UOMO&MANAGER
sun glasses
Classici o alla moda, gli occhiali da sole sono un complemento che da un’immagine personale molto forte e decisa. Guai a sbagliare, occhio alla scelta! Il look deve essere globale.
questione dipunti di vista
2
7
8
1112
15 16
1
54 UOMO&MANAGER
moda
1 prada2 burberry 3-4 salice 5-6 prada 7-8-9 dolce&Gabbana 10 Kway bianchi 11 italia independent care label 12-13 italia independent
14-15-16 tonino lamborGhini eyewear 17-18 oliver peoples
3
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10
17 18
1314
4
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UOMO&MANAGER 55
quello che ci distingue
Stilografica,UNA SCELTA CHE NON SI FA PIÙ
Nella naturale evoluzio-
ne delle cose, del mondo
della scienza e della tec-
nologia in particolare,
ci sono strumenti di uso
FRPXQH�FKH�¿QLVFRQR�QHO�FDVVHWWR�VHQ]D�TXD-
si rendersene conto. Il giorno prima ci sono
DVVROXWDPHQWH�LQGLVSHQVDELOL��TXHOOR�GRSR�FH�ne dimentichiamo, come se non fossero mai
HVLVWLWH��8QR�GL�TXHVWL�q�OD�SHQQD�VWLORJUD¿FD��Chi ne ha mai usata una alzi la mano, sono
certo che lo avrete fatto in tanti. Ma sono
anche abbastanza sicuro che chi ha rispo-
VWR�Vu�� O¶KD�XVDWD�TXHOO¶XQLFD�YROWD�H�SRL� O¶KD�riposta in un pratico astuccio, fra gli oggetti
FDGXWL�LQ�GLVXVR��(SSXUH�OD�SHQQD�VWLORJUD¿-
FD��SHU�PROWL�VROR�OD�VWLOR��q�XQ�RJJHWWR�QRELOH��XQR�GL�TXHOOL�FKH�¿QR�D�PH]]R�VHFROR�ID�UDS-
SUHVHQWDYD� XQR� VWDWXV� V\PERO�� RYYHUR� TXHO�TXDOFRVD�FKH�VWD�DG�LQGLFDUH�XQR�FRQGL]LRQH�economica, culturale e sociale di chi la posse-
deva. Spesso era d’oro ed era solito regalarla
in occasioni speciali, come una laurea, una
SURPR]LRQH�VXO�ODYRUR�R�XQD�JUDWL¿FD��3RVVH-
GHUQH�XQD�VLJQL¿FDYD�HVVHUH�XQ�JUDGLQR�VRSUD�gli altri nella scala gerarchica e sociale. Di
fatto era la penna dei manager. Ed era consi-
GHUDWD�³OD�SHQQD´�SHU�HFFHOOHQ]D��TXHOOD�FRQ�OD�TXDOH� VL� DSSRQJRQR�¿UPH� LPSRUWDQWL�R� VL�redigono documenti che hanno una valenza
I manager più esperti continuano ad apprezzarne il ruolo GL�VWDWXV�V\PERO��0D�WUD�L�JLRYDQL��OD�SHQQD�VWLORJUD¿FD�non viene più considerata uno strumento di appeal.Di Moreno Leonardi
superiore alla media. Non vogliamo
DIIHUPDUH�FKH�OD�VWLORJUD¿FD�VLD�RJJL�per tutti un oggetto o poco più. Sono
molti i professionisti che continua-
no ad utilizzarla, ma le nuove leve,
i giovani manager rampanti, forse
non la considerano più con lo stesso
valore di un tempo.
UN PO’ DI STORIACarta, penna e calamaio... si diceva
una volta e la penna a cui si face-
YD�ULIHULPHQWR�QRQ�HUD�FHUWR�TXHOOD�che noi tutti conosciamo al giorno
d’oggi, bensì la penna d’oca. Il pro-
blema, come recita l’adagio, era che
bisognava costantemente intingerla
nell’inchiostro per poter scrivere.
I primi tentativi per migliorare la
VLWXD]LRQH�IXURQR�IDWWL�WUD�OD�¿QH�GHO�diciottesimo e l’inizio del dicianno-
YHVLPR� VHFROR�� TXDQGR� VL� ULFRUVH� D�dei pennini di legno con la punta di
metallo, ma pur sempre nell’inchio-
stro andavano intinti. Anche se di
tentativi ne furono fatti a centinaia
nell’arco della storia (uno dei primi
si fa risalire addirittura al decimo
VHFROR� TXDQGR� XQ� VXOWDQR� HJL]LD-
no commissionò ai suoi esperti la
realizzazione di uno strumento per
scrivere che non macchiasse le
mani), la comparsa della penna sti-
ORJUD¿FD�� FRQYHQ]LRQDOPHQWH�YLHQH�IDWWD�ULVDOLUH�DO�������TXDQGR�/HZLV�Edson Waterman, inventò l’alimen-
tatore multicanale, che contribuì in
modo decisivo allo sviluppo della
SULPD� SHQQD� VWLORJUD¿FD� UHDOPHQWH�funzionante. Da allora fu un cre-
scendo, uno sviluppo incredibile
che ebbe il suo apice tra gli anni ‘20
e ‘30 del Novecento.
LA PENNA STILOGRAFICA AI GIORNI NOSTRI'D� VWDWXV� V\PERO� D���� GLI¿FLOH� GLU-lo. Forse niente, snaturata dal suo
UXROR�� OD� SHQQD� VWLORJUD¿FD� YLH-
QH� FRQVLGHUDWD� GD� PROWL� TXDVL� XQ�soprammobile, un oggetto da por-
re in esposizione sulle scrivanie in
radica più costose, magari all’inter-
no del proprio astuccio originale,
intonse, a volte nemmeno caricate
di un minimo di inchiostro. Resta-
no un segno distintivo, ma non nella
loro essenza di nobili strumenti di
scrittura. Il motivo? Molto semplice.
� OR� VWHVVR� SHU� LO� TXDOH�PDJDUL� IUD�GLHFL�R�TXLQGLFL�DQQL�VFULYHUHPR�XQ�articolo simile per la penna a sfera:
la mancanza di praticità. I padri del-
OD� SHQQD� VWLORJUD¿FD�� HUDQR� DPDQWL�della scrittura, trascorrevano anche
ore intere a riportare su un foglio
di carta i propri pensieri e la stilo
deve essere utilizzata in un modo
ben preciso per poter produrre dei
tratti d’inchiostro e va adoperata
con grandi attenzioni: la parte bas-
sa del pennino deve strusciare sul
foglio, mai in posizione verticale.
2JJL� TXHVWH� VRWWLJOLH]]H� YHQJRQR�
considerate un lusso, a causa dei
tempi stretti che ciascuno di noi può
dedicare ad ogni cosa nell’arco della
JLRUQDWD��¿JXULDPRFL�D�SUHQGHUH�XQD�nota o redigere un atto documentale.
/¶HVSORVLRQH� GHOOD� VFULWWXUD� GLJLWDOH�ha fatto il resto. Oggi gli appunti
non si prendono più su immacolati
IRJOL�GL�FDUWD�H�TXDQGR�FLz�DYYLHQH�spesso ci troviamo in posizioni nelle
TXDOL�XQD�SHQQD�VWLORJUD¿FD�QRQ�SXz�scrivere.
/H�YHFFKLH�FDUH�VWLORJUD¿FKH�UHJDOD-te il giorno della laurea vengono così
relegate sugli scaffali delle librerie
e sempre meno utilizzate. E ovvia-
mente anche le vendite hanno avuto
un calo evidente. Un peccato per gli
amanti delle tradizioni, ma anche
per chi impazzisce per le cose belle,
SHUFKp�ROWUH�DOOD�VSOHQGLGD�TXDOLWj�GL�VFULWWXUD�GHOOH�VWLORJUD¿FKH��VSHVVR�LO�GHVLJQ�GHOOH�VWHVVH�q�VHPSOLFHPHQWH�meraviglioso, caratterizzato da linee
morbide ed eleganti, e i cui pennini
riportano incisioni degne dei grandi
artisti. Il tempo, si sa, cancella mol-
te cose, ma i tratti delle stilo per gli
amanti della scrittura rimangono
indelebili e incomparabili.
OGGI GLI APPUNTI NON SI PRENDONOPIÙ SU IMMACOLATI FOGLI DI CARTA
UOMO&MANAGER 57
DC Network Di Valerio Di Castro eDitore
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