utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla didattica...
TRANSCRIPT
INCLUSIONE, DIDATTICA E UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
Francesco Zambotti, PhD Responsabile Sezione Scuola Edizioni Centro Studi Erickson - Trento [email protected]
Inclusione è giustizia sociale
L’inclusione è una questione di giustizia sociale, che
riguarda tutti, non alcuni.
L’inclusione si basa sul principio di equità e non di uguaglianza.
Definizione di inclusione
"Inclusione" si riferisce a tutti gli alunni, come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimenti e partecipazione sociale.
La scuola inclusiva dovrebbe allora mettere in
campo tutti i facilitatori possibili e rimuovere tutte le barriere all'apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni, al di là delle varie etichette diagnostiche.
Metacompetenze inclusive
1. Comunicazione della madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e
competenze di base in scienze e tecnologia
4. Competenza digitale 5. Imparare a imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione
culturale
Valorizzazione delle differenze
Competenza emotiva
Competenza metacognitiva
Competenza etica e prosociale
Contesto inclusivo di apprendimento
Contesto di per competenze tradizionale
Docente
Diventa competente e promuove competenze negli alunni
Studenti
Sviluppano competenze inclusive individuali e per il contesto
Valorizzare le differenze
Promuovere la differenza come valore culturale
Ricerca le differenze con coraggio, senza nasconderle
Proporre approcci multimodali, adattando e variando stili di insegnamento, metodologie, materiali e strumenti.
Valutare il funzionamento su base ICF
Unico strumento in grado di replicare la complessità delle situazioni reali nei diversi ambiti
Prospettiva inclusiva: da dove partiamo?
1948 Costituzione della Repubblica Italiana (art.3 e 34)
1962 L.1859: gli alunni con disabilità hanno il diritto di iscriversi a scuole speciali
1971 L.118: gli alunni con disabilità hanno il diritto di frequentare scuole comuni, ma con delle eccezioni rispetto alle tipologie di gravità.
1977 L.517: tutti gli alunni con disabilità devono essere inclusi nelle scuole normali. Viene presentata la figura dell’insegnante di sostegno e il limite di 20 alunni/classe
1992 L.104: Legge quadro su assistenza, integrazione sociale, diritti e misure operative esclusivamente per persone con disabilità certificata su base biomedica.
2010 L.170: Diritti di personalizzazione didattica per alunni con 4 tipologie di DSA
2012 DM27/12/2012: Diritti di personalizzazione per alunni con Bisogni Educativi Speciali
Percezione critica condivisa sul panorama attuale
Fenomeni diffusi di microesclusione Nuove forme di isolamento Scarsa ricaduta sui rapporti sociali, specie nell’extrascuola Difficile inserimento nel tessuto lavorativo Delega del sostegno Difficoltà nella collaborazione Scuola-Servizi-Famiglia
Cause applicative Cause strutturali
Perché?
Dimensione strutturale – quali ostacoli per una buona integrazione?
Lettura dei bisogni in ottica bio-medica e non bio-psico-sociale. La diagnosi clinica è l’attivatore dell’intero meccanismo e l’unico elemento per leggere i bisogni della persona (anche nella 170/10)
Le risorse (insufficienti) della scuola sono assegnate solo rispetto ad una certificazione medico-clinica
L’insegnante di sostegno è una risorsa in più che viene aggiunta alla classe rispetto ad una diagnosi di uno o più alunni con disabilità;
Le aule di sostegno sono presenti in maniera massiccia nelle scuole, come luogo separato di integrazione;
Le risorse umane non sono gestite in maniera funzionale e intelligente rispetto ai bisogni, ma esclusivamente rispetto a graduatorie di collocamento.
Bisogni Educativi Speciali: una definizione internazionalmente condivisa
L’OCSE ha raggiunto un ampio consenso internazionale rispetto alla definizione di alunni con Bisogni Educativi Speciali, definiti rispetto a tre categorie:
Category A: Disabilities: students with disabilities or impairments viewed in medical terms as organic disorders attributable to organic pathologies (e.g., in relation to sensory, motor or neurological defects). The educational need is considered to arise primarily from problems attributable to these disabilities. Category B: Difficulties: students with behavioural or emotional disorders, or specific difficulties in learning. The educational need is considered to arise primarily from problems in the interaction between the student and the educational context. Category C: Disadvantages: students with disadvantages arising primarily from socio-economic, cultural, and/or linguistic factors. The educational need is to compensate for the disadvantages attributable to these factors (OECD, 2005, p.14)
OECD (2005). Students with disabilities, learning difficulties and disadvantages: statistics and indicators. Paris
Non è sufficiente per essere inclusiva!
Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need) è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo,
espressa in un funzionamento problematico (frutto dell’interrelazione reciproca tra i 7 ambiti della salute secondo il
modello ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia,
e che necessita di educazione speciale individualizzata».
(Ianes 2005, Ianes e Macchia, 2008)
Bisogno Educativo Speciale: una definizione
Sfruttano ogni minima abilità posseduta dalla persona
Partono dai bisogni peculiari individuali della persona.
Sostituiscono una funzione deficitaria o del tutto assente
Spesso costruiti o adattati alle caratteristiche individuali
Costosi, mutuabili, rientrano nel Progetto di Vita.
Tecnologie per l’Integrazione
Nuove tecnologie, disabilità e BES sono messi spesso in relazione solo come ausili specifici o ausili di sostegno.
COMPENSATIVE
ABILITATIVE
Strumenti e misure compensative
INCLUSIONE
COMPENSAZIONE
ABILITAZIONE
Basate sullo specifico disturbo della persona;
Sostituiscono una funzione deficitaria riequilibrando il più possibile la situazione di partenza
Efficaci se calate in un contesto inclusivo, cooperativo, tecnologico.
INCLUSIONE
COMPENSAZIONE
Strategie e Tecnologie per l’inclusione
ABILITAZIONE
Si rivolgono a tutta la classe;
Si usano partendo dalle differenze presenti nel gruppo;
Potenziano le competenze di tutti, lavorando sugli stessi materiali a differenti livelli;
Funzionano se usate direttamente dagli alunni.
INCLUSIONE
COMPENSAZIONE
Didattica inclusiva è basata su
ABILITAZIONE
Strategie attive di partecipazione e collaborazione degli studenti
Riconoscimento e valorizzazione delle differenze del gruppo.
Flessibilità di tempi e spazi di apprendimento
Flessibilità e adattamento dei materiali didattici e delle risorse rispetto al gruppo.
7 dimensioni della didattica da potenziare in classe con e senza le tecnologie, che garantiscono le sviluppo di metacompetenze inclusive.
7 punti chiave per la didattica inclusiva
Classe Digitale Inclusiva
In cui convivono ausili specifici, strumenti compensativi e tecnologie inclusive, per la didattica quotidiana in
aula.
Individualizzare / adattare Fare insieme / aiutare / cooperare
Pensare / ri-pensare Creare / esplorare / inventare / programmare
Comunicare dentro e fuori dall’aula
Digitale a scuola – non illudiamoci
1 LIM per plesso nelle Regioni più avanzate (esclusa Provincia di Trento)
∼ 75.000 LIM per 73.000 scuole Wireless presente in meno del 10% delle scuole Internet solo nei laboratori e solo in circa il 65% delle
scuole Computer portatili rarissimi (10% circa) Tablet – non pervenuti ebook – non utilizzati, quando disponibili libri misti digitali – non utilizzati, spesso molto
tradizionali
Molta strada da fare
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/scoreboard/italy#internet-usage
Uso di Internet Competenze digitali
Dati 2014 per l’Italia. Diffusa incompetenza, mancanza d’uso, Web visto ancora come un’opzione a cui rinunciare.
Cittadini imprese e nuove tecnologie – ISTAT 12/2016
67,4 % famiglie con connessione Internet
63,2% delle persone con più di 6 anni accede ad Internet (45% tutti i giorni)
Uso Internet tra i giovani: 15-24 anni 91%
Grande divario dato dal titolo culturale (91,6% laurea – 55,3% licenza media).
https://www.istat.it/it/files/2016/12/Cittadini-Imprese-e-nuove-tecnologie.pdf?title=Cittadini%2C+imprese+e+ICT+-+21%2Fdic%2F2016+-+Testo+integrale+e+nota+metodologica.pdf
Un ambiente inclusivo è quello in cui…
TECNOLOGIE DIDATTICHE
Le tecnologie, gli strumenti, gli ausili sono al servizio della didattica inclusiva e non sono il fine dell’apprendimento.
In classe si usano il più possibile le tecnologie per tutti. Non sono strumenti solo per alcuni.
Parola chiave:
IPERMEDIALITA’
Un ambiente inclusivo è quello in cui
Esiste programmazione e corresponsabilità didattica tra le varie figure professionali, non deleghe reciproche;
Gli alunni hanno parte attiva nel processo di apprendimento, collaborando, aiutando, sperimentando, esplorando, ricercando, domandando e sbagliando
Si promuove l’innovazione mediante strategie didattiche innovative, non centrate solo sulla trasmissione di contenuti e su un unico strumento didattico (spesso il libro di testo)
Perché un ambiente tecnologico per includere?
Le tecnologie facilitano un approccio multimediale e multicanale al servizio dei diversi stili di apprendimento (Gardner, 1983; 2005; Sternberg, 2003; McKenzie, 2006; Gentili, 2011)).
Tolgono centralità al solo libro di testo Permettono un coinvolgimento attivo e un’alta attenzione
e motivazione da parte degli alunni Innescano spontaneamente dinamiche cooperative e di
aiuto (spontaneo o gestito) Facilitano la trasferibilità dei contenuti e materiali
scuola/casa Danno grandi possibilità di adattamento dei materiali e
dei percorsi di apprendimento
3 note riferite agli strumenti compensativi … e non solo
La sfida è quella di trovare strategie didattiche inclusive che facilitino l’uso degli strumenti compensativi nello studio domestico.
In classe i migliori strumenti compensativi restano i compagni e i docenti.
Adattare i materiali e i processi di apprendimento grazie all’uso delle tecnologie è la base dell’azione compensativa e inclusiva.
Per gli alunni con disabilità, studiare in un ambiente tecnologico vuol dire:
Utilizzare materiali didattici individualizzati, calibrati sulle proprie capacità;
Utilizzare più codici comunicativi, riuscendo a mostrare le proprie abilità alla classe;
Condividere con i compagni strumenti e attività per realizzare materiali insieme;
Utilizzare materiali didattici prodotti dai compagni per l’alunno;
Aumentare la motivazione e incentivare apprendimento significativo, lavorare per progetti, dare senso concreto alle proprie azioni.
Per gli alunni con DSA vivere un ambiente tecnologico vuol dire:
Avere accesso a materiali digitali condivisi e elaborati insieme agli altri (il più possibile normali, non speciali);
Massimizzare il tempo speso in classe, rispetto al tempo dello studio domestico;
Apprendere insieme agli altri un metodo di studio con le tecnologie e i suoi strumenti e codici
Diminuire gli ostacoli di accesso alle informazioni e alle nozioni (varietà di fonti, varietà di azione);
Utilizzare le proprie elevate competenze tecnologiche nel gruppo;
Apprendimento significativo
Didattica attiva
Adattamento Sostituzione Facilitazione
"La frase più pericolosa in assoluto è: Abbiamo sempre fatto così" Grace Hopper (matematica e progettista di sistemi)
Scopo dell’adattamento
Trovare punti di contatto tra le attività programmate e le
esigenze e le abilità di ciascuno per consentire a tutti la possibilità di partecipare
attivamente.
PARTECIPAZIONE ALLA CULTURA DEL COMPITO
SCOMPOSIZIONE NEI NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA
SEMPLIFICAZIONE
FACILITAZIONE
SOSTITUZIONE
5 livelli di adattamento successivi
L’adattamento dei materiali nella prospettiva inclusiva
N° di alunni interessati dall’adattamento Descrizione dell’adattamento richiesto
Tutti gli alunni con i loro differenti stili cognitivi: alunni con DSA e alunni con disabilità sensoriale
SOSTITUZIONE: sostituire materiali con altri di differente tipologia
FACILITAZIONE: fornire materiali e/o strumenti aggiuntivi per eseguire le attività e comprendere.
Alunni con normali difficoltà scolastiche, nell’organizzazione del lavoro. Alunni non di madrelingua italiana o con difficoltà linguistiche. Alunni
con DSA (a questo livelli appartengono misure e strumenti compensativi). Alunni con funzionamento intellettivo limite e disabilità intellettiva lieve
SEMPLIFICAZIONE: viene semplificato l’obiettivo dell’attività. C’è una semplificazione dell’attività sia nella comunicazione delle azioni da svolgere (semplificando quindi il lessico e la sintassi), sia a livello di elaborazione da parte dell’alunno (minore numero di richieste e complessità, livello di difficoltà differenziato).
Alunni di recente arrivo in Italia con scarse conoscenze della lingua. Alunni con
funzionamento intellettivo limite e disabilità intellettiva lieve e media e/o disturbi dello
spettro autistico.
NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA: si identificano all’interno di ogni disciplina gli obiettivi minimi che risultano raggiungibili e significativi rispetto alle capacità e alle performance dell’alunno. Potenziamento dell’autonomia sociale e dell’autonomia pratica, e processi cognitivi di base all’apprendimento.
Quasi tutti i casi di disabilità intellettiva media. Alunni con disabilità intellettiva grave e gravissima e/o disturbi dello
spettro autistico.
PARTECIPAZIONE ALLA CULTURA DEL COMPITO: elementi di socializzazione e di partecipazione sociale attivabili nel gruppo classe. Di particolare importanza sono tutti gli aspetti legati alle emozioni, all’affettività, allo spirito di gruppo e alla condivisione di momenti formali e informali della quotidianità didattica.
Rari casi di alunni con disabilità intellettiva
gravissima.
Livello minmo di adattamento Numero massimo di alunni interessati
Livello massimo di adattamento Numero minimo di alunni interessati
SOSTITUZIONE
Non c’è nessun tipo di semplificazione sugli obiettivi.
Si agisce per rendere più accessibile il percorso attraverso la traduzione di elementi dello stimolo.
Non stravolge il senso del compito, né limita la quantità e la qualità degli elementi in esso contenuti.
MULTIMEDIA
AUDIOLIBRI
Text to Speech
Speech to text
VEDIAMO UN PO’ DI ESEMPI
BLEND SPACE (cliccando sul link si accede alla presentazione su Blendspace, se non ci si è iscritti al gruppo su Edmodo). https://www.blendspace.com/lessons/fuC73a_OJoemcw/edit
FACILITAZIONE
Riguarda i contesti di apprendimento (gli ambienti, gli strumenti, le modalità di interazione)
Riguarda gli aspetti strutturali del compito
(spazi e tempi); Riguarda il contenuto dell’attività. Facilitare con
aiuti che consistono nell’aggiunta di informazioni utili per svolgere il compito, senza però ridurre alcunché nel contenuto e negli obiettivi propri dell’attività (uso di immagini significative, strumenti di pianificazione dell’azione, strumenti alternativi, ecc.).
Laboratori
Mappe e aiuti visivi
Mappe concettuali
SEMPLIFICAZIONE
Viene semplificato l’obiettivo dell’attività;
Tutto viene reso più semplice. Nessun contenuto o parola superflua.
Semplificato il lessico, le consegne, i materiali, le verifiche;
Viene semplificata l’azione richiesta, con il fondamentale aiuto dei compagni (in particolare con strategie di tutoring, lavori a coppia)
Testi semplificati
Livelli di difficoltà
Manipolazione Visualizzazione
Concretezza
NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA
Obiettivi minimi, fondamentali in ogni disciplina, rispetto al PEI dell’alunno;
Estrema sintesi delle consegne e dei testi
Lavoro sull’autonomia pratica e personale
mediato anche dalle attività disciplinari
Lavoro sulla sfera emotiva e relazionale
Autonomia
Partecipazione alla cultura del compito
Completo distacco dalla programmazione disciplinare
Importante condivisione di un progetto inclusivo che colleghi l’attività didattica individualizzata con l’attività di classe;
Il più possibile usare gli stessi strumenti per fare cose diverse.
Didattica per progetti, in cui ognuno possa contribuire con una propria minima parte (tipici esempi: blog/sito di classe, giornale di classe, video, realizzazione di materiali didattico, poster multimediali)
GRUPPO CLASSE