valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

20
1 1 Valutazione dei Rischi da esposizione ai Campi Elettromagnetici Ing. DIEGO DAINESE Dottore di Ricerca (Ph. D.) in “Bioelettromagnetismo e Compatibilità Elettromagnetica” 2 P IN UN QUALSIASI PUNTO P DELLO SPAZIO : H Campo Elettrico, E (V/m) Campo Magnetico, H (A/m) E B = μ H Tesla [T], [Wb/m 2 ] Induzione Magnetica GRANDEZZE FISICHE Campo ELETTRICO e MAGNETICO IL CAMPO E IL CAMPO H ha origine dalla presenza di cariche elettriche (tensione elettrica) ha origine dal movimento di cariche elettriche (corrente elettrica) + E E + I I I H

Upload: centro-produttivita-veneto

Post on 07-Dec-2014

1.303 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

 

TRANSCRIPT

Page 1: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

1

1

Valutazione dei Rischi

da esposizione ai

Campi Elettromagnetici

Ing. DIEGO DAINESE

Dottore di Ricerca (Ph. D.) in

“Bioelettromagnetismo e Compatibilità Elettromagnetica”

2

P

IN UN QUALSIASI PUNTO P DELLO SPAZIO :

H Campo Elettrico, E (V/m)

Campo Magnetico, H (A/m)

E

B = µ H Tesla [T], [Wb/m2]

Induzione Magnetica

GR

AN

DE

ZZ

E F

IS

IC

HE

Ca

mp

o E

LE

TT

RIC

O e

M

AG

NE

TIC

O

IL CAMPO E

IL CAMPO H

ha origine dalla presenza di cariche elettriche (tensione elettrica)

ha origine dal movimento di cariche elettriche (corrente elettrica)

+

E E

+

I I

I H

Page 2: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

2

FR

EQ

UE

NZ

E

c = λf

Velocità della luce: c = 3*108 m/s

Lunghezza d’onda: λ [m]

Frequenza: f [Hz]

4

CA

MP

O L

F

Ca

mp

o vic

in

o

CAMPO ELETTRICO E

MAGNETICO TRA LORO

INDIPENDENTI

Zona di campo

vicino reattivo

0 λ/2π 3 λ

Caratteristica fondamentale:

A seconda della sorgente uno dei campi sarà predominante..

Non è ottimizzato il fenomeno della propagazione..

.. il campo generato decresce molto rapidamente con la distanza

Esempio:

Sorgente di campo

magnetico (spira)

H decresce secondo 1/r3

E decresce secondo 1/r2

H decresce secondo 1/r2

E decresce secondo 1/r3

Sorgente di campo

elettrico (dipolo)

Impedenza d’onda:

E / H = ?

c= λf

Page 3: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

3

5

CA

MP

O E

LE

TT

RO

MA

GN

ET

IC

O

C

am

po

lo

nta

no

Zona di campo

vicino reattivo

Zona di campo

vicino radiativo

(Fresnel)

Zona di campo

lontano radiativo

0 λ/2π 3 λ max ( λ ; 2D2/ λ )

.. come si è visto in precedenza i campo elettrico ed il campo

magnetico, in prossimità della sorgente, sono indipendenti

Ad una certa distanza dalla sorgente i due campi iniziano a trovare

un equilibrio tra loro, questo ne facilita la propagazione.

Prende inizio il fenomeno della radiazione

CAMPO ELETTRICO E

MAGNETICO PROPORZIONALI

TRA LORO

Caratteristica fondamentale:

Impedenza d’onda: E / H = 377 Ohm c= λf

6

EF

FE

TT

I B

IO

LO

GIC

I

A B

AS

SA

F

RE

QU

EN

ZE

Il Campo Elettrico (E),

il Campo di Induzione magnetica (B) ed il campo magnetico (H)

.. generano o alterano il movimento di cariche all’interno dei sistemi

biologici Densità di corrente (J)

J

E

J B

H

Page 4: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

4

7

SPETTRO DELLE FREQUENZE

RADIAZIONI NON IONIZZANTI

0 Hz 300 GHz

Ionizzazione

= rottura di legami atomici

Energia per ionizzare

una molecola d’acqua

Raggi X, Raggi Gamma

ELEVATA INTERAZIONE

CON I SISTEMI BIOLOGICI

ELF AM FM TV GSM RADAR

Effetti termici

Trasformazione di energia (elettromagnetica)

in calore.

Dipende da intensità e frequenza del campo,

tempo di esposizione, caratteristiche del

materiale biologico.

L’incremento di temperatura è compensato da

meccanismi di termoregolazione.

Se la termoregolazione non è sufficiente ci

possono essere danni non reversibili.

NIR

Effetto biologico

Effetto sanitario

Effetti termici dei CEM ad alta frequenza

Gli effetti delle radiazioni ad alta frequenza sulla salute dimostrati

scientificamente sono effetti termici. I CEM ad alta frequenza penetrano nel

corpo e possono riscaldare i tessuti a causa della conversione in calore

dell’energia radiante assorbita.

In molti studi su animali è emerso che il riscaldamento di una parte o di tutto

il corpo che provochi un aumento della temperatura superiore a 1°C può

causare danni irreversibili ai tessuti.

Anche i dati sulle reazioni sull’essere umano provocate con radar o

apparecchi di diatermia durante indagini in laboratorio su soggetti volontari

o studi epidemiologici su lavoratori mostrano chiaramente che un

riscaldamento dei tessuti superiore a 1°C può scatenare danni ai tessuti e

reazioni di tipo febbrile.

La grandezza dosimetrica corrispondente a questi effetti termici è l’energia

assorbita dal corpo per unità di tempo e peso corporeo, il tasso di

assorbimento specifico SAR (in W/kg).

Benché esistano vari effetti termici e la sensibilità termica dei diversi tessuti

vari fortemente, tutti gli esperimenti e i calcoli hanno dimostrato chiaramente

che solo un’esposizione di 30 minuti a un SAR per tutto il corpo superiore a

4 W/kg può provocare un aumento della temperatura di 1°C.

In queste condizioni, infatti, i meccanismi termoregolatori del corpo (p. es. la

sudorazione, la circolazione sanguigna) non riescono più a smaltire il calore

supplementare.

SAR

Page 5: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

5

Siccome non è facile determinare il SAR, per valutare

l’esposizione sono stati introdotti valori limite di riferimento più

facili da misurare. Il rispetto dei valori limite di riferimento

equivale in ogni caso anche al rispetto dei valori limite di base

(SAR).

10

1 Agenti Cancerogeni: Forte evidenza

di cancerogenicità nell’uomo

Amianto, Radon, Tabacco, Radiazione

solare, Raggi X e Gamma.

L’IARC International Agency for Research on Cancer classifica i campi

magnetici a bassa frequenza e RF come possibilmente cancerogeni (Gruppo

2B).

La precedente classificazione del 2001 dichiarava che i campi magnetici ed

elettrici a radiofrequenza non povevano essere classificati in relazione alla

loro cancerogenicità (Gruppo 3)

Esempi di agenti classificati dalla IARC 2011

2B Agenti Possibilmente cancerogeni: evidenza nell’uomo considerata credibile, ma

per la quale altre spiegazioni non possono essere escluse.

Caffè, Esalazioni di saldature, Campi elettromagnetici.

2A Probabilmente cancerogeni: Forte

evidenza di cancerogenicità negli animali.

Scarichi dei motori Diesel, Lampade e

lettini solari, Formaldeide Bifenile

policlorurato.

3 Agenti non classificabili per quanto riguarda la cancerogenesi nell’uomo

EF

FE

TT

I B

IO

LO

GIC

I

NIR

– E

FF

ET

TI A

LU

NG

O T

ER

MIN

E

Guide ICNIRP sviluppate su attenta analisi di tutta la letteratura scientifica

(effetti termici e non termici); impongono ampi margini di cautela.

Page 6: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

6

11

Esposizione professionale

livelli di esposizione controllati, persone adulte, informate e

consapevoli dei rischi e delle possibili precauzioni da adottare

Popolazione

persone di qualsiasi età ed in qualsiasi condizione di salute,

inconsapevoli dell’esposizione

10

50

Effetto sanitario

1

Margini di sicurezza:

LIN

EE

G

UID

A IN

TE

RN

AZ

IO

NA

LI

IN

DIC

AZ

IO

NI IC

NIR

P

12

LEGISLAZIONE NAZIONALE

Legge 22 febbraio 2001, n. 36

Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici,

magnetici ed elettromagnetici

Testo pubblicato su : Gazzetta Ufficiale Italiana n° 55 del 07/03/2001

LA

VO

RA

TO

RI

PO

PO

LA

ZIO

NE

DPCM 8 luglio 2003

Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione

e degli obiettivi di qualità per la protezione della

popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici

ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra

100kHz e 300GHz

DPCM 8 luglio 2003

Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione

e degli obiettivi di qualità per la protezione della

popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici

alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti

“Testo Unico in materia

di Sicurezza sul Lavoro”

DECRETO LEGISLATIVO

9 aprile 2008 , n. 81

Attuazione dell'articolo 1

della legge 3 agosto

2007, n. 123, in materia

di tutela della salute e

della sicurezza nei

luoghi di lavoro. (GU n.

101 del 30-4-2008 -

Suppl. Ordinario n.108)

RF

ELF

Page 7: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

7

LE

GIS

LA

ZIO

NE

Po

po

la

zio

ne

LEGISLAZIONE NAZIONALE (RF NIR)

D.P.C.M. 8/07/03

[sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi]

fissa:

i limiti di esposizione da non superare mai nei luoghi di accesso alla

popolazione

il valore di attenzione da applicare per esposizioni in luoghi in cui la

permanenza di persone è superiore a 4 ore giornaliere;

l’obiettivo di qualità di 6 V/m per il campo elettrico, da applicare all’aperto in

aree e luoghi intensamente frequentati.

A tutela dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, generati da sorgenti

non riconducibili ai sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi, si

applica l'insieme completo delle restrizioni stabilite nella raccomandazione del

Consiglio dell'Unione europea del 12 luglio 1999.

14

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO

del 12 luglio 1999 relativa alla limitazione dell'esposizione della

popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz

1999/519/CE

Page 8: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

8

15

LIMITI – DPCM 08/07/2003 – VALORE DI ESPOSIZIONE

Intervallo Frequenza

Campo Elettrico

E [V/m] Campo Magnetico H [A/m] Induzione Magnetica B [uT]

50 Hz 5000 (rms) // 100 (rms)

LIMITI – DPCM 08/07/2003 – VALORI DI ATTENZIONE

Intervallo Frequenza

Campo Elettrico

E [V/m] Campo Magnetico H [A/m] Induzione Magnetica B [uT]

50 Hz 5000 (rms) // 10 (mediana 24h)

LIMITI – DPCM 08/07/2003 – VALORE DI QUALITA’

Intervallo Frequenza

Campo Elettrico

E [V/m] Campo Magnetico H [A/m] Induzione Magnetica B [uT]

50 Hz 5000 (rms) // 3 (mediana 24h)

D.P.C.M. 8 luglio 2003 – G.U.200 – “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”.

LE

GIS

LA

ZIO

NE

Po

po

la

zio

ne

16

trova attuazione la Direttiva Europea 2004/40/CE e

successiva modifica 2008/46/CE

detto anche Testo Unico (TU) sulla Sicurezza del Lavoratore

sostituisce il decreto 626

aggiunge nuove voci quali la “Protezione dei lavoratori dai

rischi di esposizione a Campi Elettromagnetici (Titolo VIII

capo IV)

DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81

Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela

della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (GU n. 101 del 30-4-2008 -

Suppl. Ordinario n.108)

LE

GIS

LA

ZIO

NE

Lavo

rato

ri

DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

del 29 aprile 2004

sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori

ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici)

Page 9: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

9

17

Rischi specifici a cui sono soggetti i lavoratori, compreso il

rischio da esposizione a campi elettromagnetici

obbliga Il datore di lavoro ad

elaborare il: Documento di Valutazione dei Rischi

T.U.

obbligo di rispetto dei limiti

di esposizione

Le disposizioni del TU per la parte

Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a Campi EM

entreranno in vigore il

30 Aprile 2012

Da tale data:

18

Classificazione dei rischi secondo la MEDICINA LEGALE:

Rischio generico: eventualità che incombono in egual grado su tutti i cittadini.

(es.: lavoratori che utilizzano macchine assimilabili ad un tipico

elettrodomestico, come computer e fotocopiatrici, o nei casi in cui il luogo di

lavoro si trova in prossimità di antenne per le telecomunicazioni (radiodiffusione

sonora, televisiva e telefonia mobile) o di elettrodotti.)

Rischio generico aggravato: pur potendo investire tutti i cittadini, è

quantitativamente più elevato nell’espletamento di una determinata attività.

(es.: esposizione al campo magnetico prodotto dalla cabina di trasformazione

MT/BT (media/bassa tensione) a servizio dell’azienda cui presta la propria

opera il lavoratore.)

Rischio specifico: strettamente legato ad una specifica attività e solo i soggetti

che svolgono tale attività ne sono esposti.

(es.: lavoratori che si occupano della manutenzione delle antenne, delle linee

elettriche, i saldatori, ecc)

Rischio professionale: deve essere un rischio specifico o un rischio generico

aggravato.

VALUTAZIONE del RISCHIO T.U.

Page 10: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

10

19

Titol VIII - AGENTI FISICI

Capo I - Disposizioni generali

Art. 180 - Definizioni e campo di applicazione

1. Ai fini del presente decreto legislativo per agenti fisici si intendono il rumore, gli

ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le

radiazioni ottiche, di origine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche che

possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Art. 181 - Valutazione dei rischi

1. Nell'ambito della valutazione di cui all'articolo 28, il datore di lavoro valuta tutti

i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare

le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle

norme di buona tecnica ed alle buone prassi.

2. La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici é programmata

ed effettuata, con cadenza almeno quadriennale, da personale qualificato

nell'ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche

conoscenze in materia. La valutazione dei rischi é aggiornata ogni qual volta si

verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ovvero, quando i risultati

della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione. I dati ottenuti dalla

valutazione, misurazione e calcolo dei livelli di esposizione costituiscono parte

integrante del documento di valutazione del rischio.

3. Il datore di lavoro nella valutazione dei rischi precisa quali misure di prevenzione

e protezione devono essere adottate. La valutazione dei rischi é riportata sul

documento di valutazione di cui all'articolo 28, essa può includere una

giustificazione del datore di lavoro secondo cui la natura e l'entità dei rischi non

rendono necessaria una valutazione dei rischi più dettagliata.

T.U.

20

Art. 162. Definizioni 1. Ai fini del presente titolo si intende per:

a) segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di seguito indicata

«segnaletica di sicurezza»: una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad

una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una

prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che

utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o

acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale;

b) segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe

far correre o causare un pericolo;

c) segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo;

d) segnale di prescrizione: un segnale che prescrive un determinato

comportamento;

e) segnale di salvataggio o di soccorso: un segnale che fornisce indicazioni

relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio;

f) segnale di informazione: un segnale che fornisce indicazioni diverse da

quelle specificate alle lettere da b) ad e);

Art. 163. Obblighi del datore di lavoro 1. Quando, anche a seguito della valutazione effettuata in conformità

all'articolo 28, risultano rischi che non possono essere evitati o

sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di

organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il

datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, conformemente alle

prescrizioni di cui agli allegati da XXIV a XXXII.

SEGNALETICA D.Lgs. 81/08

Page 11: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

11

21

SEGNALETICA

segnali di divieto segnali di avvertimento (pericolo)

22

Art. 209. Identificazione dell'esposizione e valutazione dei rischi

1. Nell'ambito della valutazione dei rischi di cui all'articolo 181, il datore di

lavoro valuta e, quando necessario, misura o calcola i livelli dei campi

elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori. La valutazione, la

misurazione e il calcolo devono essere effettuati in conformità alle norme

europee standardizzate del Comitato europeo di normalizzazione

elettrotecnica (CENELEC).

Art. 206. Campo di applicazione

1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei

lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti

dall'esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), come

definiti dall'articolo 207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la

protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli

effetti nocivi a breve termine conosciuti nel corpo umano derivanti dalla

circolazione di correnti indotte e dall'assorbimento di energia, e da correnti

di contatto.

2. Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungo

termine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione..

T.U.

Capo IV

Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici

Page 12: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

12

23

24

ART. 209 Comma 4

Nell’ambito della valutazione del rischio […] il datore di lavoro presta

particolare attenzione ai seguenti elementi:

[...]

d) qualsiasi effetto indiretto quale:

•interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici (compresi

stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantati);

•rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici in campi magnetici statici

con induzione magnetica superiore a 3 mT;

•incendi ed esplosioni dovuti all'accensione di materiali infiammabili

provocata da scintille prodotte da campi indotti, correnti di contatto o

scariche elettriche;

[…]

T.U. Capo IV

Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi

Page 13: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

13

25

ART. 210 Comma 1. A seguito della valutazione dei rischi, qualora risulti che i valori di

azione […] sono superati, il datore di lavoro, a meno che [..] dimostri che i valori

limite di esposizione non sono superati e che possono essere esclusi rischi relativi alla

sicurezza, elabora ed applica un programma d'azione che comprenda misure tecniche

e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori ai valori limite di esposizione,

tenendo conto in particolare:

a) Di altri metodi di lavoro che implichino una minore esposizione ai campi

elettromagnetici

b) […] scelta attrezzature […]

c) […] ridurre l’emissione […] schermature […]

d) […]

e) […]

f) Della limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione;

[…]

ART. 210 comma 3.

In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai valori limite

di esposizione. Allorché, nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro in

applicazione del presente titolo i valori limite di esposizione risultino superati, il datore

di lavoro adotta misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto dei valori limite

di esposizione, individua le cause del superamento dei valori limite di esposizione e

adegua di conseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo

superamento.

T.U

. C

ap

o I

V

Id

en

tifi

ca

zio

ne

de

ll’e

sp

os

izio

ne

e v

alu

tazio

ne

de

i ri

sc

hi

26

CEM: VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE

Intervallo di

frequenza

J

Densità di

corrente

per corpo e

tronco

(mA/m2) (rms)

SAR

mediato sul

corpo intero

(W/kg)

SAR

localizzato

(capo e

tronco)

(W/kg)

SAR

localizzato

(arti)

(W/kg)

S

Densità di

potenza

(W/m2)

≤ 1 Hz 40 / / / /

1 – 4 Hz 40/f / / / /

4 – 1000 Hz 10 / / / /

1 – 100 kHz f/100 / / / /

0,1 – 10 Mhz f/100 0,4 10 20 /

0,01 – 10 GHz / 0,4 10 20 /

10 – 300 GHz / / / / 50

Page 14: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

14

27

CEM: VALORI D’AZIONE

Intervallo di

frequenza

Intensità

di campo

elettrico

E (V/m)

Intensità di

campo

magnetico

H (A/m)

Induzione

magnetica

B ( uT)

Densità di

potenza di

onda piana

Seq (W/m^2)

Corrente

di

contatto

Ic (mA)

Corrente

indotta attr.

Gli arti IL

(mA)

0–1 Hz / 1,63 x 105 2 x 105 / 1,0 /

1–8 Hz 20000 1,63 x 105/f2 2 x 105 /f2 / 1,0 /

8–25 Hz 20000 2 x 104/f 2,5 x 104 /f / 1,0 /

0,025–0,82

kHz

500/f 20/f 25/f / 1,0 /

0,82–2,5 kHz 610 24,4 30,7 / 1,0 /

2,5 – 65 kHz 610 24,4 30,7 / 0,4f /

65 – 100 kHz 610 1600/f 2000/f / 0,4f /

0,1 – 1 MHz 610 1,6/f 2/f / 40 /

1 – 10 MHz 610/f 1,6/f 2/f / 40 /

10 – 110 MHz 61 0,16 0,2 10 40 100

110 – 400 MHz 61 0,16 0,2 10 / /

0,4 – 2 GHz 3f ̂(1/2) 0,008f (̂1/2) 0,01f (̂1/2) f/40 / /

2 – 300 GHz 137 0,36 0,45 50 / /

“DESCRITTORI DEL RISCHIO”

28

CA

MP

O LF

LIM

IT

I

Confronto tra valori di attenzione per Popolazione (*) e Lavoratori

1

10

100

1000

10000

100000

01.

3

2.19

7

3.71

293

6.27

48517 9.

6

13.8

24

19.9

0656

25

42.2

5

71.4

025

120.

67023

203.

93268

344.

64623

582.

45213 82

0

1385

.8

2342

.002

9000

1

10

100

1000

10000

100000

1000000

0

1.3

2.2

3.7

1

6.2

7

9.6

13.8

19.9 25

42.3

71.4

121

204

345

582

820

1386

2342

9000 1 8 25 50 820 3000

Hz

Testo Unico

(Lavoratori)

E=10 000V/m B=500μT

DPCM 8 luglio 2003

(Popolazione)

Limite di esposizione

E=5000V/m B=100μT

Valori di attenzione

E=5000V/m B=10μT

Obiettivo di qualità

B=3μT

f =50Hz

E [V/m]

B [µT]

(*) Raccomandazione Europea GUCE 30 Luglio 1999 n.199

Page 15: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

15

29

Con ovvie conseguenze anche di natura economica necessarie

per il risanamento

L’adeguamento può comportare:

Impianti e attrezzature opportune

Schermature elettromagnetiche

Modifiche cicli e turni di lavorazione

Riposizionamento macchine operatrici/postazioni di lavoro

Definizione di aree di rispetto

Procedure di lavoro e dispositivi di protezione individuali opportune

30

Esempio 1 e mantenimento a conformità Risanamento

Page 16: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

16

31

Schermo Ferromagnetico Schermo Conduttore

e mantenimento a conformità Risanamento Esempio 1

32

Riduzione del campo

magnetico di un

Trasformatore mediante

arrangiamento delle fasi

(variazione di layout)

a) Fasi prima

dell’intervento

b) Fasi intrecciate

Esempio 2 e mantenimento a conformità Risanamento

Page 17: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

17

MISURE: TIPOLOGIE DI STRUMENTI

Permettono l’analisi selettiva in frequenza

A BANDA LARGA A BANDA STRETTA

Forniscono il solo campo totale

Guida CEI 211-7 "Guida per la misura e per la

valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di

frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento

all’esposizione umana”

SISTEMI A BANDA LARGA

FORNISCONO POCHE INFORMAZIONI SUL CAMPO GENERATO

DA SINGOLE SORGENTI

SVANTAGGI

VANTAGGI

FACILE UTILIZZO

STIME DI CAMPO TOTALE IN POCHI MINUTI

COSTO CONTENUTO RISPETTO A STRUMENTI A BANDA STRETTA

Page 18: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

18

SISTEMI A BANDA STRETTA

COSTO

SVANTAGGI

VANTAGGI

COMPLESSITA’ DI UTILIZZO

TEMPI DI ESECUZIONE DELLE MISURE

È SELETTIVO IN FREQUENZA (PERMETTE DI DISTINGUERE LE VARIE SORGENTI)

BUONA ACCURATEZZA

36

MIS

UR

E C

EM

Ba

nd

a S

tre

tta

: A

NT

EN

NE

ANTENNA A CORNO

1GHz-18GHz

ANTENNA A MONOPOLO

CAMPO ELETTRICO

30Hz-50MHz

ANTENNA LOOP

CAMPO MAGNETICO

10KHz-30MHz

ANTENNE A DIPOLO

30-1000MHz

Devono essere accordate L= λ /2

ANTENNA LogPeriodica

0.2-2GHz

ANTENNA BiConica

30-300MHz

Page 19: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

19

37

Valutazione a banda stretta:

Andamento temporale di una

singola frequenza

14:11:58 Feb 4, 2008

Meas Tools

Next Peak

Next Pk Right

Next Pk Left

Min Search

Pk-Pk Search

More1 of 2

Peak Search

Ref -5 dBm #Atten 5 dB

Mkr1 910 MHz

-24.47 dBm

Peak

Log

10

dB/

M1 S2

S3 FC

AA

Start 10 MHz

Res BW 3 MHz VBW 3 MHz

Stop 2 GHz

Sw eep 4 ms (401 pts)

1

14:34:38 Feb 4, 2008

Meas Tools

Next Peak

Next Pk Right

Next Pk Left

Min Search

Pk-Pk Search

More1 of 2

Peak Search

Ref -50 dBm #Atten 5 dB

Mkr1 10.05 ms

0.199 dB

Peak

Log

5

dB/

W1 S2

S3 FS

AA

Center 1.882 GHz

Res BW 1 MHz VBW 1 MHz

Span 0 Hz

Sw eep 30 ms (401 pts)

11R

Marker 10.05000000 ms 0.199 dB

Radio GSM DCS

100MHz 900MHz 1.8GHz

MIS

UR

E C

EM

Ba

nd

a S

tre

tta

Spettro Frequenze

38

PERSONAL MONITOR

E-fields,

100 kHz - 100 GHz

DOSIMETRO PERSONALE

PER FREQUENZE DI TELEFONIA MOBILE

Misura GSM-900, GSM-1800, DECT, UMTS,

WLAN

MISURATORE DI SAR

900MHz e 1800MHz

CENTRALINE

MONITORAGGIO

MIS

UR

E C

EM

MIS

UR

AT

OR

I E

D

OS

IM

ET

RI

Page 20: Valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti

20

39

ESEMPI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO:

1) Azienda senza particolari sorgenti

(giustificazione)

2) Azienda con sorgenti che hanno richiesto

approfondimenti (misure)

40

Studio Associato Dynamic di Dainese Ing. Diego e Amadori Ing. Pierpaolo Via Garigliano, 36 35138 – Padova P.IVA e C.F.: 04240020281

Grazie per l’attenzione

Diego Dainese

[email protected]