valutazione dei rischi_e_campi_elettromagnetici_risposte a nuovi questiti
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1
1
Valutazione dei Rischi
da esposizione ai
Campi Elettromagnetici
Ing. DIEGO DAINESE
Dottore di Ricerca (Ph. D.) in
“Bioelettromagnetismo e Compatibilità Elettromagnetica”
2
P
IN UN QUALSIASI PUNTO P DELLO SPAZIO :
H Campo Elettrico, E (V/m)
Campo Magnetico, H (A/m)
E
B = µ H Tesla [T], [Wb/m2]
Induzione Magnetica
GR
AN
DE
ZZ
E F
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IC
HE
Ca
mp
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RIC
O e
M
AG
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TIC
O
IL CAMPO E
IL CAMPO H
ha origine dalla presenza di cariche elettriche (tensione elettrica)
ha origine dal movimento di cariche elettriche (corrente elettrica)
+
E E
+
I I
I H
2
FR
EQ
UE
NZ
E
c = λf
Velocità della luce: c = 3*108 m/s
Lunghezza d’onda: λ [m]
Frequenza: f [Hz]
4
CA
MP
O L
F
Ca
mp
o vic
in
o
CAMPO ELETTRICO E
MAGNETICO TRA LORO
INDIPENDENTI
Zona di campo
vicino reattivo
0 λ/2π 3 λ
Caratteristica fondamentale:
A seconda della sorgente uno dei campi sarà predominante..
Non è ottimizzato il fenomeno della propagazione..
.. il campo generato decresce molto rapidamente con la distanza
Esempio:
Sorgente di campo
magnetico (spira)
H decresce secondo 1/r3
E decresce secondo 1/r2
H decresce secondo 1/r2
E decresce secondo 1/r3
Sorgente di campo
elettrico (dipolo)
Impedenza d’onda:
E / H = ?
c= λf
3
5
CA
MP
O E
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TT
RO
MA
GN
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IC
O
C
am
po
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no
Zona di campo
vicino reattivo
Zona di campo
vicino radiativo
(Fresnel)
Zona di campo
lontano radiativo
0 λ/2π 3 λ max ( λ ; 2D2/ λ )
.. come si è visto in precedenza i campo elettrico ed il campo
magnetico, in prossimità della sorgente, sono indipendenti
Ad una certa distanza dalla sorgente i due campi iniziano a trovare
un equilibrio tra loro, questo ne facilita la propagazione.
Prende inizio il fenomeno della radiazione
CAMPO ELETTRICO E
MAGNETICO PROPORZIONALI
TRA LORO
Caratteristica fondamentale:
Impedenza d’onda: E / H = 377 Ohm c= λf
6
EF
FE
TT
I B
IO
LO
GIC
I
A B
AS
SA
F
RE
QU
EN
ZE
Il Campo Elettrico (E),
il Campo di Induzione magnetica (B) ed il campo magnetico (H)
.. generano o alterano il movimento di cariche all’interno dei sistemi
biologici Densità di corrente (J)
J
E
J B
H
4
7
SPETTRO DELLE FREQUENZE
RADIAZIONI NON IONIZZANTI
0 Hz 300 GHz
Ionizzazione
= rottura di legami atomici
Energia per ionizzare
una molecola d’acqua
Raggi X, Raggi Gamma
ELEVATA INTERAZIONE
CON I SISTEMI BIOLOGICI
ELF AM FM TV GSM RADAR
Effetti termici
Trasformazione di energia (elettromagnetica)
in calore.
Dipende da intensità e frequenza del campo,
tempo di esposizione, caratteristiche del
materiale biologico.
L’incremento di temperatura è compensato da
meccanismi di termoregolazione.
Se la termoregolazione non è sufficiente ci
possono essere danni non reversibili.
NIR
Effetto biologico
Effetto sanitario
Effetti termici dei CEM ad alta frequenza
Gli effetti delle radiazioni ad alta frequenza sulla salute dimostrati
scientificamente sono effetti termici. I CEM ad alta frequenza penetrano nel
corpo e possono riscaldare i tessuti a causa della conversione in calore
dell’energia radiante assorbita.
In molti studi su animali è emerso che il riscaldamento di una parte o di tutto
il corpo che provochi un aumento della temperatura superiore a 1°C può
causare danni irreversibili ai tessuti.
Anche i dati sulle reazioni sull’essere umano provocate con radar o
apparecchi di diatermia durante indagini in laboratorio su soggetti volontari
o studi epidemiologici su lavoratori mostrano chiaramente che un
riscaldamento dei tessuti superiore a 1°C può scatenare danni ai tessuti e
reazioni di tipo febbrile.
La grandezza dosimetrica corrispondente a questi effetti termici è l’energia
assorbita dal corpo per unità di tempo e peso corporeo, il tasso di
assorbimento specifico SAR (in W/kg).
Benché esistano vari effetti termici e la sensibilità termica dei diversi tessuti
vari fortemente, tutti gli esperimenti e i calcoli hanno dimostrato chiaramente
che solo un’esposizione di 30 minuti a un SAR per tutto il corpo superiore a
4 W/kg può provocare un aumento della temperatura di 1°C.
In queste condizioni, infatti, i meccanismi termoregolatori del corpo (p. es. la
sudorazione, la circolazione sanguigna) non riescono più a smaltire il calore
supplementare.
SAR
5
Siccome non è facile determinare il SAR, per valutare
l’esposizione sono stati introdotti valori limite di riferimento più
facili da misurare. Il rispetto dei valori limite di riferimento
equivale in ogni caso anche al rispetto dei valori limite di base
(SAR).
10
1 Agenti Cancerogeni: Forte evidenza
di cancerogenicità nell’uomo
Amianto, Radon, Tabacco, Radiazione
solare, Raggi X e Gamma.
L’IARC International Agency for Research on Cancer classifica i campi
magnetici a bassa frequenza e RF come possibilmente cancerogeni (Gruppo
2B).
La precedente classificazione del 2001 dichiarava che i campi magnetici ed
elettrici a radiofrequenza non povevano essere classificati in relazione alla
loro cancerogenicità (Gruppo 3)
Esempi di agenti classificati dalla IARC 2011
2B Agenti Possibilmente cancerogeni: evidenza nell’uomo considerata credibile, ma
per la quale altre spiegazioni non possono essere escluse.
Caffè, Esalazioni di saldature, Campi elettromagnetici.
2A Probabilmente cancerogeni: Forte
evidenza di cancerogenicità negli animali.
Scarichi dei motori Diesel, Lampade e
lettini solari, Formaldeide Bifenile
policlorurato.
3 Agenti non classificabili per quanto riguarda la cancerogenesi nell’uomo
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LO
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NIR
– E
FF
ET
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LU
NG
O T
ER
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E
Guide ICNIRP sviluppate su attenta analisi di tutta la letteratura scientifica
(effetti termici e non termici); impongono ampi margini di cautela.
6
11
Esposizione professionale
livelli di esposizione controllati, persone adulte, informate e
consapevoli dei rischi e delle possibili precauzioni da adottare
Popolazione
persone di qualsiasi età ed in qualsiasi condizione di salute,
inconsapevoli dell’esposizione
10
50
Effetto sanitario
1
Margini di sicurezza:
LIN
EE
G
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A IN
TE
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NA
LI
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AZ
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NIR
P
12
LEGISLAZIONE NAZIONALE
Legge 22 febbraio 2001, n. 36
Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici,
magnetici ed elettromagnetici
Testo pubblicato su : Gazzetta Ufficiale Italiana n° 55 del 07/03/2001
LA
VO
RA
TO
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PO
PO
LA
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NE
DPCM 8 luglio 2003
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione
e degli obiettivi di qualità per la protezione della
popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici
ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra
100kHz e 300GHz
DPCM 8 luglio 2003
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione
e degli obiettivi di qualità per la protezione della
popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici
alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti
“Testo Unico in materia
di Sicurezza sul Lavoro”
DECRETO LEGISLATIVO
9 aprile 2008 , n. 81
Attuazione dell'articolo 1
della legge 3 agosto
2007, n. 123, in materia
di tutela della salute e
della sicurezza nei
luoghi di lavoro. (GU n.
101 del 30-4-2008 -
Suppl. Ordinario n.108)
RF
ELF
7
LE
GIS
LA
ZIO
NE
Po
po
la
zio
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LEGISLAZIONE NAZIONALE (RF NIR)
D.P.C.M. 8/07/03
[sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi]
fissa:
i limiti di esposizione da non superare mai nei luoghi di accesso alla
popolazione
il valore di attenzione da applicare per esposizioni in luoghi in cui la
permanenza di persone è superiore a 4 ore giornaliere;
l’obiettivo di qualità di 6 V/m per il campo elettrico, da applicare all’aperto in
aree e luoghi intensamente frequentati.
A tutela dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, generati da sorgenti
non riconducibili ai sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi, si
applica l'insieme completo delle restrizioni stabilite nella raccomandazione del
Consiglio dell'Unione europea del 12 luglio 1999.
14
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO
del 12 luglio 1999 relativa alla limitazione dell'esposizione della
popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz
1999/519/CE
8
15
LIMITI – DPCM 08/07/2003 – VALORE DI ESPOSIZIONE
Intervallo Frequenza
Campo Elettrico
E [V/m] Campo Magnetico H [A/m] Induzione Magnetica B [uT]
50 Hz 5000 (rms) // 100 (rms)
LIMITI – DPCM 08/07/2003 – VALORI DI ATTENZIONE
Intervallo Frequenza
Campo Elettrico
E [V/m] Campo Magnetico H [A/m] Induzione Magnetica B [uT]
50 Hz 5000 (rms) // 10 (mediana 24h)
LIMITI – DPCM 08/07/2003 – VALORE DI QUALITA’
Intervallo Frequenza
Campo Elettrico
E [V/m] Campo Magnetico H [A/m] Induzione Magnetica B [uT]
50 Hz 5000 (rms) // 3 (mediana 24h)
D.P.C.M. 8 luglio 2003 – G.U.200 – “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”.
LE
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LA
ZIO
NE
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po
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zio
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16
trova attuazione la Direttiva Europea 2004/40/CE e
successiva modifica 2008/46/CE
detto anche Testo Unico (TU) sulla Sicurezza del Lavoratore
sostituisce il decreto 626
aggiunge nuove voci quali la “Protezione dei lavoratori dai
rischi di esposizione a Campi Elettromagnetici (Titolo VIII
capo IV)
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (GU n. 101 del 30-4-2008 -
Suppl. Ordinario n.108)
LE
GIS
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DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 29 aprile 2004
sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori
ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici)
9
17
Rischi specifici a cui sono soggetti i lavoratori, compreso il
rischio da esposizione a campi elettromagnetici
obbliga Il datore di lavoro ad
elaborare il: Documento di Valutazione dei Rischi
T.U.
obbligo di rispetto dei limiti
di esposizione
Le disposizioni del TU per la parte
Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a Campi EM
entreranno in vigore il
30 Aprile 2012
Da tale data:
18
Classificazione dei rischi secondo la MEDICINA LEGALE:
Rischio generico: eventualità che incombono in egual grado su tutti i cittadini.
(es.: lavoratori che utilizzano macchine assimilabili ad un tipico
elettrodomestico, come computer e fotocopiatrici, o nei casi in cui il luogo di
lavoro si trova in prossimità di antenne per le telecomunicazioni (radiodiffusione
sonora, televisiva e telefonia mobile) o di elettrodotti.)
Rischio generico aggravato: pur potendo investire tutti i cittadini, è
quantitativamente più elevato nell’espletamento di una determinata attività.
(es.: esposizione al campo magnetico prodotto dalla cabina di trasformazione
MT/BT (media/bassa tensione) a servizio dell’azienda cui presta la propria
opera il lavoratore.)
Rischio specifico: strettamente legato ad una specifica attività e solo i soggetti
che svolgono tale attività ne sono esposti.
(es.: lavoratori che si occupano della manutenzione delle antenne, delle linee
elettriche, i saldatori, ecc)
Rischio professionale: deve essere un rischio specifico o un rischio generico
aggravato.
VALUTAZIONE del RISCHIO T.U.
10
19
Titol VIII - AGENTI FISICI
Capo I - Disposizioni generali
Art. 180 - Definizioni e campo di applicazione
1. Ai fini del presente decreto legislativo per agenti fisici si intendono il rumore, gli
ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le
radiazioni ottiche, di origine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche che
possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Art. 181 - Valutazione dei rischi
1. Nell'ambito della valutazione di cui all'articolo 28, il datore di lavoro valuta tutti
i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare
le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle
norme di buona tecnica ed alle buone prassi.
2. La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici é programmata
ed effettuata, con cadenza almeno quadriennale, da personale qualificato
nell'ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche
conoscenze in materia. La valutazione dei rischi é aggiornata ogni qual volta si
verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ovvero, quando i risultati
della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione. I dati ottenuti dalla
valutazione, misurazione e calcolo dei livelli di esposizione costituiscono parte
integrante del documento di valutazione del rischio.
3. Il datore di lavoro nella valutazione dei rischi precisa quali misure di prevenzione
e protezione devono essere adottate. La valutazione dei rischi é riportata sul
documento di valutazione di cui all'articolo 28, essa può includere una
giustificazione del datore di lavoro secondo cui la natura e l'entità dei rischi non
rendono necessaria una valutazione dei rischi più dettagliata.
T.U.
20
Art. 162. Definizioni 1. Ai fini del presente titolo si intende per:
a) segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di seguito indicata
«segnaletica di sicurezza»: una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad
una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una
prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che
utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o
acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale;
b) segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe
far correre o causare un pericolo;
c) segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo;
d) segnale di prescrizione: un segnale che prescrive un determinato
comportamento;
e) segnale di salvataggio o di soccorso: un segnale che fornisce indicazioni
relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio;
f) segnale di informazione: un segnale che fornisce indicazioni diverse da
quelle specificate alle lettere da b) ad e);
Art. 163. Obblighi del datore di lavoro 1. Quando, anche a seguito della valutazione effettuata in conformità
all'articolo 28, risultano rischi che non possono essere evitati o
sufficientemente limitati con misure, metodi, ovvero sistemi di
organizzazione del lavoro, o con mezzi tecnici di protezione collettiva, il
datore di lavoro fa ricorso alla segnaletica di sicurezza, conformemente alle
prescrizioni di cui agli allegati da XXIV a XXXII.
SEGNALETICA D.Lgs. 81/08
11
21
SEGNALETICA
segnali di divieto segnali di avvertimento (pericolo)
22
Art. 209. Identificazione dell'esposizione e valutazione dei rischi
1. Nell'ambito della valutazione dei rischi di cui all'articolo 181, il datore di
lavoro valuta e, quando necessario, misura o calcola i livelli dei campi
elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori. La valutazione, la
misurazione e il calcolo devono essere effettuati in conformità alle norme
europee standardizzate del Comitato europeo di normalizzazione
elettrotecnica (CENELEC).
Art. 206. Campo di applicazione
1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei
lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti
dall'esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), come
definiti dall'articolo 207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la
protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli
effetti nocivi a breve termine conosciuti nel corpo umano derivanti dalla
circolazione di correnti indotte e dall'assorbimento di energia, e da correnti
di contatto.
2. Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungo
termine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione..
T.U.
Capo IV
Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici
12
23
24
ART. 209 Comma 4
Nell’ambito della valutazione del rischio […] il datore di lavoro presta
particolare attenzione ai seguenti elementi:
[...]
d) qualsiasi effetto indiretto quale:
•interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici (compresi
stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantati);
•rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici in campi magnetici statici
con induzione magnetica superiore a 3 mT;
•incendi ed esplosioni dovuti all'accensione di materiali infiammabili
provocata da scintille prodotte da campi indotti, correnti di contatto o
scariche elettriche;
[…]
T.U. Capo IV
Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi
13
25
ART. 210 Comma 1. A seguito della valutazione dei rischi, qualora risulti che i valori di
azione […] sono superati, il datore di lavoro, a meno che [..] dimostri che i valori
limite di esposizione non sono superati e che possono essere esclusi rischi relativi alla
sicurezza, elabora ed applica un programma d'azione che comprenda misure tecniche
e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori ai valori limite di esposizione,
tenendo conto in particolare:
a) Di altri metodi di lavoro che implichino una minore esposizione ai campi
elettromagnetici
b) […] scelta attrezzature […]
c) […] ridurre l’emissione […] schermature […]
d) […]
e) […]
f) Della limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione;
[…]
ART. 210 comma 3.
In nessun caso i lavoratori devono essere esposti a valori superiori ai valori limite
di esposizione. Allorché, nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro in
applicazione del presente titolo i valori limite di esposizione risultino superati, il datore
di lavoro adotta misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto dei valori limite
di esposizione, individua le cause del superamento dei valori limite di esposizione e
adegua di conseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo
superamento.
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26
CEM: VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE
Intervallo di
frequenza
J
Densità di
corrente
per corpo e
tronco
(mA/m2) (rms)
SAR
mediato sul
corpo intero
(W/kg)
SAR
localizzato
(capo e
tronco)
(W/kg)
SAR
localizzato
(arti)
(W/kg)
S
Densità di
potenza
(W/m2)
≤ 1 Hz 40 / / / /
1 – 4 Hz 40/f / / / /
4 – 1000 Hz 10 / / / /
1 – 100 kHz f/100 / / / /
0,1 – 10 Mhz f/100 0,4 10 20 /
0,01 – 10 GHz / 0,4 10 20 /
10 – 300 GHz / / / / 50
14
27
CEM: VALORI D’AZIONE
Intervallo di
frequenza
Intensità
di campo
elettrico
E (V/m)
Intensità di
campo
magnetico
H (A/m)
Induzione
magnetica
B ( uT)
Densità di
potenza di
onda piana
Seq (W/m^2)
Corrente
di
contatto
Ic (mA)
Corrente
indotta attr.
Gli arti IL
(mA)
0–1 Hz / 1,63 x 105 2 x 105 / 1,0 /
1–8 Hz 20000 1,63 x 105/f2 2 x 105 /f2 / 1,0 /
8–25 Hz 20000 2 x 104/f 2,5 x 104 /f / 1,0 /
0,025–0,82
kHz
500/f 20/f 25/f / 1,0 /
0,82–2,5 kHz 610 24,4 30,7 / 1,0 /
2,5 – 65 kHz 610 24,4 30,7 / 0,4f /
65 – 100 kHz 610 1600/f 2000/f / 0,4f /
0,1 – 1 MHz 610 1,6/f 2/f / 40 /
1 – 10 MHz 610/f 1,6/f 2/f / 40 /
10 – 110 MHz 61 0,16 0,2 10 40 100
110 – 400 MHz 61 0,16 0,2 10 / /
0,4 – 2 GHz 3f ̂(1/2) 0,008f (̂1/2) 0,01f (̂1/2) f/40 / /
2 – 300 GHz 137 0,36 0,45 50 / /
“DESCRITTORI DEL RISCHIO”
28
CA
MP
O LF
LIM
IT
I
Confronto tra valori di attenzione per Popolazione (*) e Lavoratori
1
10
100
1000
10000
100000
01.
3
2.19
7
3.71
293
6.27
48517 9.
6
13.8
24
19.9
0656
25
42.2
5
71.4
025
120.
67023
203.
93268
344.
64623
582.
45213 82
0
1385
.8
2342
.002
9000
1
10
100
1000
10000
100000
1000000
0
1.3
2.2
3.7
1
6.2
7
9.6
13.8
19.9 25
42.3
71.4
121
204
345
582
820
1386
2342
9000 1 8 25 50 820 3000
Hz
Testo Unico
(Lavoratori)
E=10 000V/m B=500μT
DPCM 8 luglio 2003
(Popolazione)
Limite di esposizione
E=5000V/m B=100μT
Valori di attenzione
E=5000V/m B=10μT
Obiettivo di qualità
B=3μT
f =50Hz
E [V/m]
B [µT]
(*) Raccomandazione Europea GUCE 30 Luglio 1999 n.199
15
29
Con ovvie conseguenze anche di natura economica necessarie
per il risanamento
L’adeguamento può comportare:
Impianti e attrezzature opportune
Schermature elettromagnetiche
Modifiche cicli e turni di lavorazione
Riposizionamento macchine operatrici/postazioni di lavoro
Definizione di aree di rispetto
Procedure di lavoro e dispositivi di protezione individuali opportune
30
Esempio 1 e mantenimento a conformità Risanamento
16
31
Schermo Ferromagnetico Schermo Conduttore
e mantenimento a conformità Risanamento Esempio 1
32
Riduzione del campo
magnetico di un
Trasformatore mediante
arrangiamento delle fasi
(variazione di layout)
a) Fasi prima
dell’intervento
b) Fasi intrecciate
Esempio 2 e mantenimento a conformità Risanamento
17
MISURE: TIPOLOGIE DI STRUMENTI
Permettono l’analisi selettiva in frequenza
A BANDA LARGA A BANDA STRETTA
Forniscono il solo campo totale
Guida CEI 211-7 "Guida per la misura e per la
valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di
frequenza 10 kHz - 300 GHz, con riferimento
all’esposizione umana”
SISTEMI A BANDA LARGA
FORNISCONO POCHE INFORMAZIONI SUL CAMPO GENERATO
DA SINGOLE SORGENTI
SVANTAGGI
VANTAGGI
FACILE UTILIZZO
STIME DI CAMPO TOTALE IN POCHI MINUTI
COSTO CONTENUTO RISPETTO A STRUMENTI A BANDA STRETTA
18
SISTEMI A BANDA STRETTA
COSTO
SVANTAGGI
VANTAGGI
COMPLESSITA’ DI UTILIZZO
TEMPI DI ESECUZIONE DELLE MISURE
È SELETTIVO IN FREQUENZA (PERMETTE DI DISTINGUERE LE VARIE SORGENTI)
BUONA ACCURATEZZA
36
MIS
UR
E C
EM
Ba
nd
a S
tre
tta
: A
NT
EN
NE
ANTENNA A CORNO
1GHz-18GHz
ANTENNA A MONOPOLO
CAMPO ELETTRICO
30Hz-50MHz
ANTENNA LOOP
CAMPO MAGNETICO
10KHz-30MHz
ANTENNE A DIPOLO
30-1000MHz
Devono essere accordate L= λ /2
ANTENNA LogPeriodica
0.2-2GHz
ANTENNA BiConica
30-300MHz
19
37
Valutazione a banda stretta:
Andamento temporale di una
singola frequenza
14:11:58 Feb 4, 2008
Meas Tools
Next Peak
Next Pk Right
Next Pk Left
Min Search
Pk-Pk Search
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Ref -5 dBm #Atten 5 dB
Mkr1 910 MHz
-24.47 dBm
Peak
Log
10
dB/
M1 S2
S3 FC
AA
Start 10 MHz
Res BW 3 MHz VBW 3 MHz
Stop 2 GHz
Sw eep 4 ms (401 pts)
1
14:34:38 Feb 4, 2008
Meas Tools
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Ref -50 dBm #Atten 5 dB
Mkr1 10.05 ms
0.199 dB
Peak
Log
5
dB/
W1 S2
S3 FS
AA
Center 1.882 GHz
Res BW 1 MHz VBW 1 MHz
Span 0 Hz
Sw eep 30 ms (401 pts)
11R
Marker 10.05000000 ms 0.199 dB
Radio GSM DCS
100MHz 900MHz 1.8GHz
MIS
UR
E C
EM
Ba
nd
a S
tre
tta
Spettro Frequenze
38
PERSONAL MONITOR
E-fields,
100 kHz - 100 GHz
DOSIMETRO PERSONALE
PER FREQUENZE DI TELEFONIA MOBILE
Misura GSM-900, GSM-1800, DECT, UMTS,
WLAN
MISURATORE DI SAR
900MHz e 1800MHz
CENTRALINE
MONITORAGGIO
MIS
UR
E C
EM
MIS
UR
AT
OR
I E
D
OS
IM
ET
RI
20
39
ESEMPI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO:
1) Azienda senza particolari sorgenti
(giustificazione)
2) Azienda con sorgenti che hanno richiesto
approfondimenti (misure)
40
Studio Associato Dynamic di Dainese Ing. Diego e Amadori Ing. Pierpaolo Via Garigliano, 36 35138 – Padova P.IVA e C.F.: 04240020281
Grazie per l’attenzione
Diego Dainese