valutazione e certificazione delle competenze aa ss 2016 2019 formativa/offerta formativa -...

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Valutazione e certificazione delle competenze aa ss 2016 2019 La competenza è costituita da conoscenze e abilità, anche se queste, da sole, non bastano a rendere una persona competente; essa è una dimensione che si sviluppa dinamicamente in tempi medio-lunghi e che si può apprezzare soltanto mettendo l’alunno in situazione, di fronte a compiti significativi, per i quali possa agire e mobilitare le conoscenze e le abilità allo scopo di risolvere problemi. Bisogna, quindi, distinguere due tipi di valutazione: quella del profitto in cui sono implicate, quasi esclusivamente, conoscenze ed abilità relative alle differenti discipline, e quella delle competenze. La valutazione delle competenze è diversa dalla valutazione del profitto e risponde anche a esigenze differenti: la competenza si vede solo in quanto “sapere agito”, ed è quindi necessario mettere gli alunni in condizione di svolgere un compito significativo che preveda la soluzione di un problema, la messa a punto di un prodotto materiale o immateriale in autonomia e responsabilità, utilizzando le conoscenze, le abilità, le capacità personali, sociali, metodologiche in loro possesso o reperendone di nuove. La valutazione della competenza si esprime mediante descrizioni, e non votazioni, e r e n d e conto di che cosa l’allievo sa (conoscenze), sa fare (abilità), in che condizione e contesto e con che grado di autonomia e responsabilità, rispetto a una competenza specifica e non rispetto a una disciplina. L e descrizioni della padronanza delle competenze vengono differenziate in livelli, da quello più basso, nel quale l’alunno possiede conoscenze essenziali e limitate, abilità strumentali, autonomia e ambito di responsabilità ridotti, fino a stadi molto elevati, in cui l’alunno possiede conoscenze articolate, abilità strumentali e funzionali anche complesse, capacità di agire in autonomia e con ambiti di responsabilità progressivamente più ampi di fronte a problemi e in contesti sempre più complessi. Le descrizioni dei livelli sono fissate a priori e valgono per tutti, essendo ancorate al contesto scolastico. Questo permette di avere a disposizione degli standard di riferimento per tutti gli allievi e, quindi, di orientare anche il curricolo e le proposte didattiche, per fare in modo che i ragazzi conseguano effettivamente i livelli augurati in tutte o nel maggior numero possibile di competenze. La descrizione del livello di competenza può essere solo positiva, perché la funzione della certificazione di competenza è quella di testimoniare ciò che la persona sa e sa fare, anche se è molto poco, e non ciò che non sa. La valutazione del profitto, invece, si serve di verifiche e valutazioni. La verifica è la raccolta sistematica di dati attraverso strumenti diversi, strutturati e non: test, prove strutturate, saggi, elaborazione di testi, questionari, prove pratiche, interrogazioni, osservazioni ecc. Nel momento della verifica, il docente si limita a raccogliere dati, a misurare dei fenomeni e a registrare dei comportamenti. In questa fase egli sospende il giudizio, nell’attesa di avere abbastanza dati da confrontare per poi valutare. Una volta raccolto un numero sufficiente di dati, legge i diversi risultati, li raffronta e li interpreta in base a dei criteri. Soltanto a questo punto potrà esprimere un giudizio, ovvero la valutazione vera e propria. La verifica, quindi, è la raccolta dei dati, mentre la valutazione è l’interpretazione del loro significato. Da questa distinzione si può evincere che i dati desunti dalle verifiche, specie se con strumenti strutturati e standardizzati, possono essere di carattere prevalentemente quantitativo, mentre il giudizio, la valutazione, rispondono a criteri qualitativi. Le verifiche registrano conoscenze, abilità, talvolta aspetti della competenza, mentre il giudizio valutativo rende conto anche dell’andamento dell’apprendimento in relazione a progressi, ristagni, regressi, impegno, motivazione, capacità critiche, abilità metodologiche. Criteri di valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli studenti Il Collegio Docenti, nell’esercizio dell’autonomia didattica di cui all’art. 4, c. 4 del d.P.R. 8 marzo 1999, n° 275, dà esecuzione a quanto previsto dall’art. 1, c. 5 del DPR n ° 1 22 di giugno 2009, secondo cui << Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa >>, adottando per la valutazione periodica quadrimestrale ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, per l’Esame di Stato conclusivo del I ciclo

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Valutazione e certificazione delle competenze aa ss 2016 2019 La competenza è costituita da conoscenze e abilità, anche se queste, da sole, non bastano a rendere

una persona competente; essa è una dimensione che si sviluppa dinamicamente in tempi medio-lunghi

e che si può apprezzare soltanto mettendo l’alunno in situazione, di fronte a compiti significativi, per

i quali possa agire e mobilitare le conoscenze e le abilità allo scopo di risolvere problemi. Bisogna,

quindi, distinguere due tipi di valutazione: quella del profitto in cui sono implicate, quasi esclusivamente,

conoscenze ed abilità relative alle differenti discipline, e quella delle competenze.

La valutazione delle competenze è diversa dalla valutazione del profitto e risponde anche a esigenze

differenti: la competenza si vede solo in quanto “sapere agito”, ed è quindi necessario mettere gli

alunni in condizione di svolgere un compito significativo che preveda la soluzione di un problema, la

messa a punto di un prodotto materiale o immateriale in autonomia e responsabilità, utilizzando le

conoscenze, le abilità, le capacità personali, sociali, metodologiche in loro possesso o reperendone di

nuove.

La valutazione della competenza si esprime mediante descrizioni, e non votazioni, e r e n d e conto di

che cosa l’allievo sa (conoscenze), sa fare (abilità), in che condizione e contesto e con che grado di

autonomia e responsabilità, rispetto a una competenza specifica e non rispetto a una disciplina. L e

descrizioni della padronanza delle competenze vengono differenziate in livelli, da quello più basso,

nel quale l’alunno possiede conoscenze essenziali e limitate, abilità strumentali, autonomia e ambito

di responsabilità ridotti, fino a stadi molto elevati, in cui l’alunno possiede conoscenze articolate,

abilità strumentali e funzionali anche complesse, capacità di agire in autonomia e con ambiti di

responsabilità progressivamente più ampi di fronte a problemi e in contesti sempre più complessi.

Le descrizioni dei livelli sono fissate a priori e valgono per tutti, essendo ancorate al contesto scolastico.

Questo permette di avere a disposizione degli standard di riferimento per tutti gli allievi e, quindi, di

orientare anche il curricolo e le proposte didattiche, per fare in modo che i ragazzi conseguano

effettivamente i livelli augurati in tutte o nel maggior numero possibile di competenze.

La descrizione del livello di competenza può essere solo positiva, perché la funzione della certificazione

di competenza è quella di testimoniare ciò che la persona sa e sa fare, anche se è molto poco, e non

ciò che non sa. La valutazione del profitto, invece, si serve di verifiche e valutazioni.

La verifica è la raccolta sistematica di dati attraverso strumenti diversi, strutturati e non: test, prove

strutturate, saggi, elaborazione di testi, questionari, prove pratiche, interrogazioni, osservazioni ecc.

Nel momento della verifica, il docente si limita a raccogliere dati, a misurare dei fenomeni e a registrare

dei comportamenti. In questa fase egli sospende il giudizio, nell’attesa di avere abbastanza dati da

confrontare per poi valutare. Una volta raccolto un numero sufficiente di dati, legge i diversi risultati,

li raffronta e li interpreta in base a dei criteri.

Soltanto a questo punto potrà esprimere un giudizio, ovvero la valutazione vera e propria. La verifica,

quindi, è la raccolta dei dati, mentre la valutazione è l’interpretazione del loro significato.

Da questa distinzione si può evincere che i dati desunti dalle verifiche, specie se con strumenti

strutturati e standardizzati, possono essere di carattere prevalentemente quantitativo, mentre il

giudizio, la valutazione, rispondono a criteri qualitativi. Le verifiche registrano conoscenze, abilità,

talvolta aspetti della competenza, mentre il giudizio valutativo rende conto anche dell’andamento

dell’apprendimento in relazione a progressi, ristagni, regressi, impegno, motivazione, capacità critiche,

abilità metodologiche.

Criteri di valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli studenti Il Collegio Docenti, nell’esercizio dell’autonomia didattica di cui all’art. 4, c. 4 del d.P.R. 8 marzo 1999, n° 275, dà esecuzione a quanto previsto dall’art. 1, c. 5 del DPR n ° 1 22 di giugno 2009, secondo cui << Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa >>, adottando per la valutazione periodica quadrimestrale ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, per l’Esame di Stato conclusivo del I ciclo

d’istruzione:

Criteri per la valutazione del comportamento

Per una valutazione formativa si tiene conto specificamente dei seguenti indicatori: PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO (Atteggiamento cooperativo nei riguardi delle attività

proposte; IMPEGNO (Puntualità e rispetto dei tempi e degli impegni scolastici).

COMPORTAMENTO NEI CONFRONTO DEGLI ALTRI (Relazionalità con compagni e con adulti (docenti, Dirigente Scolastico, collaboratori scolastici, esperti esterni, educatori, tirocinanti ecc…); FREQUENZA E PUNTUALITA’ (Assiduità nella frequenza delle attività didattiche, laboratoriali e di

recupero); RISPETTO DELLE REGOLE (Grado di osservanza delle regole di disciplina previste dal Regolamento

approvato dal Consiglio d’Istituto; Presenza di eventuali sanzioni disciplinari che abbiano comportato sospensione dalle lezioni, allontanamento dalla scuola o comunque frequenza di richiami di altro tipo; Rispetto delle attrezzature, degli ambienti, del patrimonio strumentale dell’Istituto e del materiale didattico proprio ed altrui. Rispetto delle norme igieniche nell’utilizzo dei locali e dei servizi).

Misurazione degli apprendimenti

L’accertamento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze degli alunni e dei processi di apprendimento individuali potrà essere effettuato attraverso una molteplicità di strumenti di misurazione (verifiche) come:

prove strutturate o semi-strutturate (quesiti a risposta multipla, quesiti aperti con risposta univoca, items a completamento, a corrispondenza, vero e falso ecc…);

prove aperte (temi o domande con risposta non univoca…); questionari; prove grafiche; prove pratiche, specie con riferimento a Tecnologia, Musica, Arte ed immagine, Ed. Fisica e

sportiva;

relazioni individuali o di gruppo; approfondimenti su particolari contenuti disciplinari individuali o di gruppo con o senza resoconto

scritto e/o orale;

interrogazioni, interventi spontanei, se pertinenti.

I criteri per la valutazione delle singole prove di verifica sono determinati dai singoli docenti o dai Consigli di classe. L’attribuzione di punteggi e la relativa corrispondenza di voti sono rimessi ai singoli docenti che adottano una scala di voti corrispondenti agli obiettivi programmati oggetto delle verifiche periodiche somministrate agli alunni delle classi 1^-2^ e 3^.

Scala di valutazione e scheda quadrimestrale di valutazione La valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti di scuola secondaria è espressa mediante voto riportato nel quadro relativo alle discipline secondo la scala di valutazione introdotta dall’art. 2, c. 2 del D.L. 1° settembre 2008, n° 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n° 169: attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. E’ adottata la seguente Tabella per la valutazione del comportamento degli studenti di scuola secondaria, strettamente aderente ai criteri di valutazione del comportamento di cui al § 1.

Scala di valutazione del comportamento VOTO Lo studente

partecipa attivamente al dialogo educativo con apporti personali, si impegna in modo assiduo e consapevole evidenziando autonomia e responsabilità, è costantemente disponibile e collaborativo, assume un ruolo positivo nei confronti

del gruppo, frequenta con assiduità le lezioni e rispetta l’orario rispetta costantemente le regole e assume in modo autonomo la responsabilità dei

propri doveri.

10/10

Lo studente partecipa in modo proficuo e costruttivo al dialogo educativo; si impegna in modo puntuale e costante; è sempre corretto e collaborativo nei confronti del gruppo, frequenta con assiduità le lezioni e rispetta quasi sempre gli

orari assume un comportamento corretto e rispettoso della regole della scuola.

9/10

Lo studente partecipa in modo adeguato al dialogo educativo; si impegna in modo complessivamente adeguato; è sostanzialmente disponibile e corretto nei rapporti con gli

altri; frequenta le lezioni con regolarità e quasi sempre rispetta gli

orari; rispetta sostanzialmente le regole.

8/10

Lo studente

partecipa in modo settoriale o discontinuo al dialogo educativo; l’impegno è alquanto limitato; non è sempre disponibile e corretto nei confronti dei compagni ed insegnanti; la frequenza non è sempre continua ed è caratterizzata da qualche ritardo; il comportamento non sempre è accettabile e rispettoso della regole, con eventuale

presenza di note disciplinari.

7/10

Lo studente partecipa solo saltuariamente alle attività didattiche; si impegna in modo saltuario e discontinuo;

mantiene un comportamento scorretto nei confronti di compagni e insegnanti e, spesso,fattore di disturbo per le attività;

frequenta in maniera discontinua le lezioni e raramente rispetta gli orari;

non rispetta le regole e dimostra negligenza nell’assolvimento degli obblighi di studio (anche con presenza di sanzioni disciplinari comminate dal C.d.c.)

6/10

Lo studente

partecipa passivamente alle attività didattiche, si impegna in modo estremamente

discontinuo; assume un atteggiamento di norma oppositivo nei riguardi delle attività proposte e si

rapporta con compagni e adulti di norma in modo non corretto; frequenta in modo estremamente saltuario le attività

didattiche; di norma non rispetta le regole previste dal regolamento interno ed ha ricevuto

più di una volta sanzioni disciplinari, comportanti almeno in un’occasione la sospensione dalle lezioni o l’allontanamento per un periodo complessivo non inferiore a 5 giorni.

5/10

Per l’attribuzione del voto di c o n d o t t a è necessaria la deliberazione a maggioranza del Consiglio di classe: trattandosi dell’espressione della volontà di un Collegio amministrativo, non necessariamente il comportamento della studentessa o dello studente è fedelmente rispecchiato da tutti i

parametri recepiti nei descrittori corrispondenti a ciascun voto decimale.

La valutazione di tutte le discipline del curricolo

E’ espressa secondo la scala di valutazione decimale introdotta mediante l’art. 3 del D.L. 1° settembre 2008, n° 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n° 169. E’ adottata con le relative clausole interpretative vincolanti la seguente Tabella recante i criteri per la determinazione dei livelli raggiunti. Si precisa, a scanso di equivoci nei riguardi dell’utenza, che tale strumento non ha valore assoluto in quanto l’attribuzione del voto quadrimestrale non è dato dalla media aritmetica degli esiti delle prove di verifica, ma dalla valutazione complessiva di tutti i parametri puntualmente enunciati nel paragrafo n° 3 del presente documento. Lo scostamento dalla media aritmetica dei voti delle prove di accertamento della preparazione individuale è pertanto pienamente motivata già in virtù dei presenti criteri nelle operazioni di attribuzione del voto quadrimestrale e finale di ciascuna disciplina del curricolo scolastico.

Criteri per la determinazione dei livelli raggiunti

Criteri per la valutazione degli apprendimenti

Classi prime e seconde Fascia di livello

voto Intervallo Abilità, conoscenze e competenze

Eccellente

10

9,5/10

Conoscenze complete ed approfondite; corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure nell’analisi e nella soluzione dei problemi; esposizione fluida, ricca e ben articolata; uso di una terminologia ricca, corretta e ben articolata e di un linguaggio specifico appropriato; sicure capacità di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze con autonomia di giudizio, di operare collegamenti e relazioni.

Alta

9

8,5/9,4

Conoscenze sicure e complete; idonea applicazione di concetti, regole e procedure nell’analisi e nella soluzione di problemi; esposizione chiara e articolata; uso di una terminologia corretta e varia e di un linguaggio specifico appropriato; più che soddisfacenti capacità di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con qualche apporto critico, di cogliere collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

8

7,5/8,4 Conoscenze generalmente complete e sicure; soddisfacente applicazione di concetti, regole e procedure nell’analisi e nella soluzione di problemi; esposizione chiara e corretta; uso di una terminologia appropriata e varia e con di un coerente linguaggio specifico; buona capacità di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

Intermedia 7

6,5/7,4

Conoscenze semplici e corrette; accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure e nell’analisi e nella soluzione di problemi; esposizione semplificata e sostanzialmente corretta, uso di un lessico essenziale ma appropriato, capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite in via di evoluzione.

bassa

6

5,5/6,4

Conoscenze generiche e sufficienti; modesta applicazione di concetti, regole e procedure nell'analisi e nella soluzione di problemi, esposizione non sempre lineare e coerente, lessico povero ma accettabile, limitata capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite.

5

4,5 /5,4

Conoscenze frammentarie e parziali, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure nella soluzione di problemi, esposizione superficiale e carente, lessico povero e impreciso, scarsa capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite.

negativa

4

≤ 4,4

Conoscenze errate e incomplete, scarsa capacità di applicazione di concetti, regole e procedure nella soluzione di problemi, esposizione confusa ed approssimativa, nessuna capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite.

Criteri per la valutazione degli apprendimenti

Classi terze Fascia di livello

voto Intervallo Abilità, conoscenze e competenze

Eccellente

10

9,5/10

Conoscenze complete, approfondite e ricche di apporti personali, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure disciplinari; sicuro orientamento nell’analisi e nella soluzione dei problemi, esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata; uso di una terminologia ricca, corretta, ben articolata e di un linguaggio specifico organico ed appropriato, sicure capacità di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con autonomia di giudizio ed apporti critici originali e creativi, di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

Alta

9

8,5/9,4

Conoscenze sicure, complete e integrate con apporti personali; idonea applicazione di concetti, regole e procedure , autonomo orientamento nell’analisi e nella soluzione di problemi; esposizione chiara e articolata; uso di una terminologia corretta e varia e di un linguaggio specifico appropriato; autonoma ed elevata capacità di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici, di cogliere collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

8

7,5/8,4 Conoscenze generalmente complete e sicure; soddisfacenti l’ applicazione di concetti, regole e procedure e la capacità di orientamento nell’analisi e nella soluzione di problemi; esposizione chiara e corretta; uso di una terminologia appropriata e varia e di un idoneo linguaggio specifico; buona capacità di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite, di cogliere con autonomia alcuni collegamenti fra le discipline e stabilire relazioni.

Intermedia 7

6,5/7,4

Conoscenze semplici e corrette; accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure; adeguata capacità di orientamento nell’analisi e nella soluzione di problemi; esposizione semplificata e sostanzialmente corretta, uso di un lessico essenziale ma appropriato e di un linguaggio specifico non sempre preciso, accettabile capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite, di cogliere i più evidenti collegamenti fra le discipline e stabilire relazioni.

bassa

6

5,5/6,4

Conoscenze generiche e sufficienti; modesta applicazione di concetti, regole e procedure; accettabile capacità di orientamento nell’analisi e nella soluzione di problemi, esposizione semplificata ma sostanzialmente coerente, uso di un lessico povero ma accettabile e di un linguaggio specifico non sempre coerente, limitata capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite, di cogliere, anche guidato, i collegamenti fra le discipline e stabilire relazioni.

5

4,5 /5,4

Conoscenze frammentarie e parziali, modesta applicazione di concetti, regole e procedure incerta capacità di orientamento nell’analisi e nella soluzione di problemi, esposizione superficiale e carente, uso di un lessico povero e impreciso, scarsa capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite.

negativa

4

≤ 4,4

Conoscenze errate e incomplete, scarsa capacità di applicazione di concetti, regole e procedure, insufficiente orientamento nella soluzione di problemi, esposizione confusa ed approssimativa, nessuna capacità di sintesi e rielaborazione delle conoscenze acquisite.

La valutazione delle prove scritte

ITALIANO

INDICATORI DESCRITTORI VOTI

CONTENUTO Completo, ampio e approfondito 10

Chiaro e articolato 9

Coerente e ben strutturato 8

Pertinente e buono 7

sufficientemente svolto 6

Semplice/parziale 5

Frammentario e incompleto 4

ORTOGRAFIA, MORFOLOGIA E SINTASSI

Corretti 10

Quasi sempre corretti 9

Per lo più corretti 8

A volte imprecisi 7

Sufficientemente corretti 6

Non sempre corretti 5

Carenti 4

LESSICO Ricco e specifico 10

Vario e appropriato 9

Appropriato 8

Adeguato 7

Essenziale 6

Generico e semplice 5

Inadeguato e ripetitivo 4

SONO PRESENTI VALUTAZIONI PERSONALI

SI

NO

Matematica

Descrittori

Voto

Intervallo

Conoscenza degli elementi specifici della disciplina

Applicazione di regole, formule e procedimenti

Identificazione delle procedure di risoluzione dei problemi

Utilizzo del linguaggio grafico e simbolico

10

9,5/10

Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo completo e approfondito

Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera corretta e consapevole

Identifica in maniera rigorosa tutte le procedure di risoluzione dei problemi

L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è rigoroso

9

8,5/9,4

Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo completo.

Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera corretta.

Identifica tutte le procedure di risoluzione dei problemi.

L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è appropriato

8

7,5/8,4

Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo soddisfacente.

Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera corretta.

Identifica quasi tutte le procedure di risoluzione dei problemi

L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è appropriato

7

6,5/7,4

Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo quasi completo.

Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera corretta

Identifica le principali procedure di risoluzione dei problemi.

L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è adeguato

6

5,5/6,4

Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo essenziale.

Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera sostanzialmente corretta.

Identifica alcune procedure di risoluzione dei problemi

L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è quasi sempre adeguato.

5

4,5/5,4

Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo frammentario.

Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera incerta

Identifica solo poche procedure di risoluzione dei problemi

L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è approssimato

4

<4,4

Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo lacunoso.

Le regole, le formule e i procedimenti risultano in massima parte non applicate

Le procedure di risoluzione dei problemi sono improprie

L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è inappropriato

Per quanto riguarda la valutazione delle prove di verifica scritte per le quali non è definita griglia di valutazione oggettiva, si precisa che ciascun docente, nell’espressione della libertà di insegnamento e di valutazione dei risultati dell’apprendimento, a seconda del livello di difficoltà della prova somministrata possiede piena autonomia nel determ inare la percentuale di rispo ste esatte da far corrispo ndere a ciascun vo to (ciò per le pro ve i cui risultati siano esprim ibili in term ini nu merici o percentuali),

s i r i p o r t a d i s e g u i t o l a Tabella che riporta la corrispondenza tra voti e livello di raggiungimento degli obiettivi.

Criteri per la valutazione delle prove scritte e grafiche per le altre discipline

LIVELLO DI CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTO VOTO

Lo studente ha raggiunto gli obiettivi con un alto livello di padronanza, anche con riguardo alla rielaborazione personale

10/10

Lo studente ha raggiunto con padronanza tutti gli obiettivi prefissati e sa operare efficaci collegamenti

9/10

Lo studente ha conseguito con sicurezza tutti gli obiettivi preventivati 8/10

Lo studente ha conseguito gli obiettivi, ma in maniera poco approfondita 7/10

Lo studente ha conseguito gli obiettivi in grado minimo 6/10

Lo studente mostra di possedere una preparazione lacunosa 5/10

Si registrano gravi lacune nella preparazione dello studente 4/10

La valutazione è personalizzata con riguardo a ciascuna studentessa e ciascuno studente. Il docente ha come riferimento non obiettivi standardizzati ma il percorso definito nel piano personalizzato.

L’individuazione per singoli studenti di obiettivi minimi e di percorsi alternativi rispetto a quello seguito dalla classe è un’operazione discrezionale di competenza esclusiva del Consiglio di classe ed anche del singolo docente.

La valutazione degli studenti certificati ai sensi della legge 4 febbraio 1992, n° 104 è totalmente personalizzata ed è compiuta in base alla normativa specifica ed ai criteri individuati dai singoli Consigli di classe proposta dell’insegnante/ degli insegnanti di sostegno che lavorano con gli alunni.

La valutazione degli studenti portatori di un disturbo specifico di apprendimento è realizzata secondo quando previsto dall’art. 5 della legge 8 ottobre 2010, n° 170 recante “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” e dal DM 12 luglio 2011. La dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera nel corso dell’anno scolastico e in sede di Esame di Stato è disciplinata in forma tassativa e inderogabile dall’art. 6 del DM 12 luglio 2011.( Si veda anche la C.M. n. 8/ marzo 2013 ).

Per quanto riguarda la valutazione degli studenti stranieri si applica l’art. 1, c. 9 del dPR 22 giugno 2009, n°122 secondo cui “I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.”

Le prove di accertamento della preparazione degli studenti seguono i seguenti parametri

vincolanti riferiti al numero di verifiche da effettuare per ciascun quadrimestre:

a) tutte le discipline con un monte ore annuale di 66 ore (tecnologia, musica, arte e immagine, educazione fisica) devono avere almeno due valutazioni;

b) seconde lingue comunitarie: due valutazioni per lo scritto e due per le prove orali; c) Matematica: due valutazioni per le prove scritte e due per le prove orali; d) Inglese: due valutazioni per le prove scritte e due per l’orale; e) Italiano: due valutazioni per le prove scritte

e due prove orali. f) I. Religione Cattolica : 2 valutazioni.

Per le discipline: italiano, matematica, inglese e francese alla fine della prima e della seconda classe verranno effettuate prove di verifica per classi parallele.

Con riguardo alla frequenza delle attività didattiche facoltative, l’Istituto rilascia un attestato di

partecipazione agli studenti che abbiano effettivamente partecipato almeno al 75% delle attività stesse.

Criteri ulteriori

1. Per l’ammissione alle classi seconde e terze lo studente deve aver raggiunto il quorum minimo dei ¾ di presenze rispetto al monte ore annuale di lezione: per l’anno in corso l’orario annuale personalizzato è stato individuato in …… ore, tale dato sarà desunto dal registro di classe elettronico ove sono annotate quotidianamente presenze ed assenze degli studenti e relative entrate ritardate ed uscite anticipate: in caso di discordanza dei dati presenti sul registro di classe rispetto ai registri dei singoli docenti, prevale il dato desumibile dal registro di classe. 2. Ove lo studente non raggiunga il quorum minimo previsto dalla legge e calcolato sulla base dei suesposti criteri, i docenti potranno in ogni caso ammettere l’alunno alla classe successiva in presenza di un profitto complessivamente positivo nonostante le assenze. In tal caso sarà necessaria una deliberazione adottata a maggioranza qualificata dei 2/3 dei docenti costituenti il Consiglio di classe. 3. Ciascun Consiglio di classe è in ogni caso autorizzato a stabilire deroghe motivate al quorum minimo stabilito dalla legge e ad acquisirne le relative deliberazioni- per gli studenti che presentino particolari problematiche di carattere sanitario o personale/familiare. Il Consiglio di classe nel caso di motivazioni diverse da quelle attinenti lo stato di salute, assume le proprie decisioni, a maggioranza dei presenti, in modo insindacabile da parte delle famiglie degli studenti medesimi. 4. Per gli studenti assenti per lunghi periodi per motivi di salute il Consiglio di classe predisporrà, oltre alla deroga di cui sopra, interventi coordinati con i servizi territoriali ed i servizi specialistici, mentre il Dirigente Scolastico provvederà ad attivare i progetti di istruzione domiciliare previsti dall’ordinamento scolastico vigente,investendone tempestivamente il Collegio Docenti ed il Consiglio d’Istituto. 5. Tutte le deliberazioni inerenti a tali deroghe e a progetti specifici sono adottate direttamente dai competenti Consigli di classe, le cui deliberazioni il Colleg io Docenti ritiene ratificate con la delibera mediante la quale si adottano i presenti criteri, salvo quelle inerenti all’istruzione domiciliare. 6. In ogni caso sarà cura del Consiglio di classe predisporre gli strumenti per effettuare tale calcolo complesso in tempi antecedenti rispetto alla data di scrutinio, ove in sede di pre-scrutinio (consiglio di classe di maggio) si prospetti che uno studente possa incorrere nella non ammissione per carenza di frequenza.

Certificazione delle competenze

L'adozione della Certificazione delle competenze era stata prevista già dalla legge che istituiva l'autonomia scolastica (DPR 275/99, art. 10). Il modello da noi adottato e riportato di seguito è quello proposto dal Comitato Tecnico per le Indicazioni nazionali per il curricolo) e armonizza sia con quanto prevede la normativa europea (le Competenze chiave) e sia con le Indicazioni (Dm 254/2012).

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe

in sede di scrutinio finale;

tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,

nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A –

Avanzato

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso

delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo

responsabile decisioni consapevoli.

B –

Intermedio

L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,

mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere

conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Profilo delle competenze Competenze chiave

Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

2

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

3

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

4

Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Competenze digitali.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

6

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare ad imparare.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

9

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

12

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………...

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Esame di stato

Articolazione delle prove scritte

Sono presenti cinque prove scritte: italiano, matematica, inglese, seconda lingua comunitaria, prova nazionale.

ITALIANO: La prova sarà somministrata secondo una delle seguenti forme fra loro alternative:

1) Tema personale con tipologia testuale a scelta fra racconto, diario o lettera; 2) Testo argomentativo-informativo riguardante argomenti di studio o attualità; 3) Relazione su argomenti di studio o attività significative svolte nell’arco del triennio.

MATEMATICA : Per quanto riguarda lo scritto di matematica questo comprenderà 3 quesiti:

1. equazioni con verifica 2. geometria solida con disegno di tecnologia 3. quesito di scienze. 4. LINGUE COMUNITARIE: La prova potrà avere una delle seguenti forme:

a)Lettera b) Questionario relativo ad un testo scritto

Si ritiene opportuna la somministrazione di prove scritte per entrambe le lingue straniere in giornate differenziate per continuità con un percorso didattico pluriennale che ha previsto esercitazioni mirate all’acquisizione di competenze orali e scritte per entrambe le lingue sebbene con obiettivi e abilità in uscita non omogenei. Ciò consente inoltre di conferire pari dignità alle diverse discipline che seppur in modi diversi, hanno contribuito allo sviluppo integrale degli studenti. La prova unificata potrebbe causare un’interferenza linguistica tra i due codici con implicazioni negative sulle performance degli studenti.

Saranno svolte in tutte le classi terze due prove in giornate diverse per due lingue comunitarie.

Criteri relativi alle prove scritte e al colloquio

LINGUA ITALIANA: indicatori operativi riferiti alle tre tracce ipotizzabili di prove scritte, rispetto ai quali verrà formulata la valutazione

Presentazione grafica (esclusivamente riferito al modello della lettera)

Correttezza ortografica e sintattica

Padronanza lessicale ed uso della lingua in relazione alla funzione del testo

Organizzazione dell’esposizione esaustiva e pertinenza dei contenuti Capacità di rielaborazione personale

LINGUE COMUNITARIE indicatori operativi, rispetto ai quali verrà formulata la valutazione, riferiti a: a) lettera

presentazione grafica

pertinenza del contenuto rispetto alla traccia correttezza ortografica

uso strutture scelte lessicali

b) questionario relativo ad un testo scritto

comprensione del testo coerenza ed esaustività del contenuto

correttezza morfo-sintattica

scelte lessicali rielaborazione personale

MATEMATICA : indicatori operativi, rispetto ai quali verrà formulata la valutazione, riferiti ai quesiti come sopra descritti

Completezza ell’elaborato

Validità dei procedimenti risolutivi

Capacità di calcolo ed uso delle unità di misura Correttezza delle rappresentazioni grafiche

Studenti portatori di DSA e studenti diversamente abili

Per gli studenti colpiti da dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, o da una pluralità di tali disturbi, si attua quanto previsto dall’art. 10 del Regolamento promulgato mediante DPR 22 giugno 2009, n° 122 e dall’art. 5, c. 4 della legge 8 ottobre 2010, n. 170 recante << Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico >> (GU n. 244 del 18-10- 2010 ) secondo cui << Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato … >>. In particolare per i suddetti studenti potranno essere concesse tempistiche di esecuzione delle prove scritte differenziate, a seconda delle effettive difficoltà incontrate nei compiti di apprendimento e dovranno essere adottati opportuni strumenti compensativi e misure dispensative. Gli studenti possono essere dispensati dalle prove scritte solo ed esclusivamente nelle modalità e forme contemplate dall’art. 6 del D.M. 12 luglio 2011. Sono necessari inderogabilmente i seguenti requisiti: 1) prescrizione della competente Autorità sanitaria; 2) richiesta dei genitori; 3) deliberazione adottata in itinere dal Consiglio di classe; 4) recepimento della delibera consiliare da parte della Commissione esaminatrice in sede di Preliminare. Per tali studenti il colloquio pluridisciplinare avrà una durata più lunga, in quanto l’accertamento della preparazione nelle due lingue comunitarie studiate avrà luogo solo in quella sede. Per gli studenti diversamente abili, saranno predisposte, a cura dei rispettivi Consigli di Classe, prove di esame comprensive della prova nazionale INVALSI, specifiche per gli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali, in relazione al piano educativo individualizzato, aventi valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.

Attribuzione del giudizio di idoneità

Il giudizio di idoneità si esprime attraverso un voto in decimi ed è il frutto della deliberazione del Consiglio di classe in sede di scrutinio finale della classe terza: vi concorrono tuttavia gli elementi tratti dall’intero percorso di permanenza nella scuola secondaria di I grado (cfr. art. 3, c. 2 del dPR 22 giugno 2009, n° 122, C. m. 48/2012). Con riguardo a studentesse e studenti che abbiano ripetuto uno o più classi nel corso della scuola secondaria

di I grado, si prenderanno in considerazione solo gli anni frequentati con esito positivo. Con riguardo a casi di studentesse e studenti che abbiano frequentato parzialmente la scuola si procederà come segue:

non verranno presi in considerazione gli anni scolastici frequentati totalmente all’estero;

verranno presi in considerazione gli anni scolastici frequentati in Italia in scuole pubbliche statali e paritarie, ove le relative informazioni siano disponibili o comunque sopraggiungano, in forma di certezza amministrativa, entro la data del 31 maggio dell’anno relativo alla classe terza (scheda di valutazione in originale esibita dalla famiglia o attestazione del Dirigente Scolastico della scuola o delle scuole di provenienza). In assenza di tali informazioni le percentuali verranno riformulate ad insindacabile giudizio del Consiglio di classe, sulla base degli atti a disposizione.

Per ciascun anno scolastico del triennio è formulato un giudizio espresso in voto in decimi in sede di scrutinio finale, che sarà riportato dal Coordinatore di classe in apposita Tabella triennale, da allegare al verbale di scrutinio. Quanto sopra al fine di garantire la possibilità, al termine di ciascun anno di corso, di accedere ai dati relativi alla situazione di ciascuno studente, relativamente al giudizio complessivo,espresso mediante voto in decimi, conseguito al termine di ciascun anno del triennio, aggiornando tali dati in sede di scrutinio finale al termine delle classi seconda e terza. Per pervenire al giudizio finale di ciascun anno scolastico,espresso mediante voto in decimi, si formulerà il computo della media aritmetica dei voti di profitto delle diverse discipline del curricolo scolastico (il docente di IRC partecipa alla votazione finale ai sensi dell’art. 309 del T. U. promulgato mediante D. Lgs. 16.04.1994, n° 297, ma il giudizio di IRC non può rientrare nella media in quanto non è espresso mediante voti decimali). Nel caso in cui la media aritmetica non conduca alla determinazione di un voto in decimi intero, il Consiglio di classe procederà con l’attribuzione del voto immediatamente inferiore o superiore rispetto al risultato della media aritmetica sulla base della valutazione dei parametri che costituiscono i criteri di valutazione relativi al profitto: 1. esiti delle prove di verifica somministrate e delle prove grafiche e pratiche effettuate, oltre che delle interrogazioni; 2. progresso rispetto alla situazione di partenza; 3. processi di apprendimento attivati; 4. continuità dell’impegno profuso nello studio individuale e nell’approfondimento di particolari tematiche; 5. motivazione, interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo ed alle attività didattiche; 6. autonomia nell’esecuzione delle consegne; 7. autonomia nella gestione dei materiali; 8. grado di attenzione e concentrazione mantenuto nel corso delle attività didattiche; 9. pertinenza degli interventi spontanei ed efficacia di quelli guidati o richiesti; 10. eventuali ostacoli all’apprendimento che scaturiscono dalla condizione personale di alunni e studenti; 11. eventuali disabilità; 12. problematiche tipiche dell’età preadolescenziale.

Sulla base del voto in decimi intero ottenuto nel giudizio finale relativo alle classi 1^, 2^ e 3^ si procede alla determinazione del giudizio di idoneità all’Esame di Stato, rispettando il principio di maggior valorizzazione del percorso svolto in classe terza in preparazione dell’Esame medesimo rispetto all’itinerario seguito nelle classi prima e seconda, secondo la seguente scansione:

Classe 3^ Classe 2^ Classe 1^

70% 15% 15%

Attribuzione del voto finale dell’esame di stato

Fatta salva la competenza esclusiva della Commissione d’Esame nel determinare i criteri di valutazione, il

Collegio Docenti plenario esprime la seguente proposta in merito alla determinazione del voto finale dell’Esame di Stato.

1. Sarà possibile esprimere solo uno dei seguenti voti: positivi = 6, 7, 8, 9, 10. negativo = non licenziato Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità (art. 3, c. 8 dPR 122/2009). 2. In relazione a quanto disposto dall’art. 3, c. 6 del Regolamento promulgato mediante dPR 22 giugno 2009, n° 122, << All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5 >>, il Collegio Docenti delibera che il voto finale dell’Esame di Stato debba essere determinato dalla media aritmetica dei seguenti voti in decimi: giudizio di idoneità, italiano, inglese, seconda lingua comunitaria, prova nazionale, matematica, colloquio pluridisciplinare. Qualora la media aritmetica non conduca all’individuazione di un voto in decimi intero, si procede con l’arrotondamento all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5, come previsto dall’art. 3, c. 6 del dPR 22 giugno 2009, n° 122.

Con riguardo agli studenti certificati ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n° 104, i criteri di valutazione saranno personalizzati. Inoltre la valutazione della prova nazionale, con riguardo a tali studenti, non potrà incidere in alcun modo nella determinazione del voto finale. Nell’attribuzione del voto dell’Esame di Stato, la Commissione esaminatrice è tenuta ad attenersi a tali criteri di massima a prescindere dal consiglio orientativo espresso per la scelta da parte dello studente dell’indirizzo della scuola secondaria di secondo grado. Alla luce delle prove d’esame, rientra nella facoltà della Commissione integrare tale giudizio orientativo. 3. Tutte le deliberazioni delle sottocommissioni vanno ratificate in sede di Commissione plenaria, inclusa quella relativa all’attribuzione della lode.

Efficacia dei criteri e loro validità e durata I criteri di valutazione contenuti nel presente testo, elaborati dai Dipartimenti e deliberati dal

Collegio Docenti, hanno validità a partire dal corrente a.s. 2013/2014 e per gli anni scolastici successivi, sino a loro eventuale modifica e sono stati sottoposti al Consiglio d’Istituto per il loro recepimento all’interno del Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto, che contempla anche tutte le modifiche ed integrazioni eventualmente apportate in corso d’anno dal Collegio Docenti, ai sensi dell’art. . 1, c. 5 del DPR 22 giugno 2009, n° 122.