valutazione e riprogettazione dei comandi al volante
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Valutazione e riprogettazione dei comandi al volante
Progetto di ergonomia cognitiva
S. Mondello - L. Trapani
L’ergonomia cognitivaÈ una disciplina che si occupava in origine del lavoro (ergon): ci si
focalizzava soprattutto sulla figura dell’uomo come lavoratore con
l’ovvio fine di farlo produrre di più. L’interesse in seguito si sposta
dall’uomo come lavoratore all’uomo come acquirente/cliente.
L’ergonomia diventa quindi cognitiva in quanto si pone come ponte
tra i progettisti e chi usufruisce i loro prodotti (utenti), ricordando ai
primi i limiti e le potenzialità dell’essere umano.
Lo user centered designL’approccio che pone l’essere umano al centro della progettazione è lo
user-centered design.
Spostando il focus dal prodotto all’uomo, il progettista si concentra su
attenzione, memoria, percezione ed emozione.
L’interfacciaUn’interfaccia è ciò che permette la comunicazione tra due
sistemi differenti.
Secondo Raskin una buona interazione tra un essere umano e
un sistema è data dalla qualità dell’interfaccia.
L’interfacciaSecondo Norman, per progettare una buona interfaccia è necessario tenere presente il
modello mentale dell’utente finale.
Carico di lavoro mentaleIl carico di lavoro mentale è la richiesta
cognitiva derivante da un dato compito, in
rapporto alla capacità mentale disponibile
per soddisfare le richieste.
Ottimizzare l’allocazione del carico di
lavoro mentale può ridurre l’errore umano
e aumentare la sicurezza, la produttività e
la soddisfazione dell’operatore
Questionario NASA TLX per la valutazione del carico mentale.
Carico di lavoro mentale durante la guidaSecondo i Principi europei sulla interfaccia uomo-macchina (GUUE,
2006), durante la guida i compiti che si svolgono sono due:
● Il compito di guidare il veicolo, controllare la velocità, scegliere
il percorso, ecc…
● Il compito di interagire con i controlli e i display del
sistema-automobile.
Influenzano il carico di lavoro mentale:
contesto esterno - interventi di emergenza - stato emotivo dell'utente
Quindi...Il tempo necessario per un determinato compito dipende in parte
dall'esperienza, ma il posizionamento, il raggruppamento e la
progettazione di controlli e display hanno una grande influenza. Se un
controllo è ben progettato un compito può passare da un compito
prevalentemente manuale e in parte visivo ad un compito interamente
manuale. - Bylund & Rosén, 2002
Attenzione durante la guidaNel 1980 C. Wickens elabora la Multiple Resource
Theory, secondo cui ci sono diversi centri indipendenti
di risorse attentive per l’elaborazione di input sensoriali
visivi e uditivi.
Quando le persone sono impegnate in più compiti
contemporaneamente, e questi compiti consumano
congiuntamente risorse visive e uditive, non dovrebbero
esserci costi aggiuntivi, perché essi utilizzerebbero
risorse attentive indipendenti.
Negli ultimi anni però sono state effettuate numerose ricerche che
dimostrano invece come le persone sono spesso in grado di integrare
diverse fonti di stimolazioni sensoriali per generare una
rappresentazione multisensoriale coerente dell’ambiente.
Quindi, al contrario di quanto sostiene Wickens, sembra chiaro che
ci sia un forte collegamento crossmodale per quanto riguarda
l’attenzione spaziale tra le diverse modalità sensoriali.
Attenzione durante la guida
Change blindnessSolo quando l'attenzione è diretta nel luogo del
cambiamento questo può essere rilevato, altrimenti non
emerge nella consapevolezza (cecità al cambiamento).
- R. Rensik con O’Regan e Clark, esperimento con
paradigma del flicker, 1997.
Change blindness e guidaLa cecità al cambiamento crea problemi nella prestazione di guida,
visto che è un effetto che coinvolge anche oggetti della scena
importanti per il compito che si sta eseguendo.
In più, questo effetto aumenta se contemporaneamente vengono svolti
compiti secondari uditivi dato che viene ridotta la quantità di risorse
attentive disponibili e aumentato il carico cognitivo complessivo.
Il progetto Valutazione dei comandi al volante forniti da Fiat nella
Grande Punto o nella 500 a partire dal 2009.
● 8 pulsanti che controllano l’autovettura
attraverso il sistema Blue&Me,
● 1 piccolo display: feedback e altri tipi di
informazioni.
Usabilità“L'efficacia, l'efficienza e la soddisfazione con le quali determinati
utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti”
- ISO 92419-11
Feedback e mapping per un prodotto usabileIl mapping garantisce una corrispondenza percettiva, logica o
semantica tra comandi e azioni; nel caso della progettazione di
interfacce di uno strumento, si intende quindi il rapporto tra i
comandi e il loro azionamento con i risultati nel mondo
esterno.
È importante che il sistema fornisca un feedback immediato,
in modo che le persone vedano chiaramente le conseguenze
delle loro azioni. Un feedback costante e coerente aumenta la
sensazione di controllo.
Requisiti per un volante usabileDiversi parametri per una progettazione ottimale:
● Posizione ottimale dei comandi,
● Dimensione dei bottoni,
● Posizione preferibile delle mani,
● Requisiti visivi.
Requisiti visiviUn solo sguardo entro l'interno dura in media non più di 1,6 secondi.
Sguardi più di 2,0 secondi vengono giudicati come un rischio (Dukic,
2005). È importante quindi creare un ambiente che minimizzi
l'attenzione visiva necessaria per lo svolgimento di compiti secondari
all'interno della vettura.
Il guidatore deve prestare attenzione alla strada durante la guida, quindi
gli indicatori visivi devono ridurre al minimo il tempo totale
eyes-off-road.
Valutazione espertaUn esperto è in grado di cogliere problemi comuni sulla base della
propria esperienza e di identificare i fattori che potrebbero interferire
con una valutazione fatta da non esperti.
A questo fine è bene adottare un approccio specifico che aiuti a
focalizzare la critica sugli aspetti più rilevanti per l’obiettivo che ci si
pone, utilizzando linee guida o euristiche per la valutazione.
Euristiche utilizzateSpecifiche per i comandi al volante:
● Posizione dei comandi,
● Raggruppamento,
● Feedback dal display,
● Feedback dei controlli,
● Interfaccia del menù di guida,
● Guidance,
Euristiche utilizzate● Corretto utilizzo di icone e testi,
● Grandezza dei tasti.
● Gear pad,
● Uso di rotelle,
● Posizione del display.
(da Leman e Lundqvist, in collaborazione con Staffan Davidsson della
Volvo Cars Corporation e Håkan Alm dell’University of Technology)
Modelli analizzatiSulla base delle fasce di prezzo:
● 3 modelli di automobili di fascia bassa: Fiat Punto, Ford Focus
e Citroen Cactus,
● 1 modello di fascia media: BMW Serie 3,
● 1 modello di fascia alta: Ferrari F12 Berlinetta.
Non potendo provare le automobili per ovvi limiti progettuali,
la valutazione è stata compiuta visionando immagini e video
di prova su strada, review, ecc..
Risultati
PosizioneRaggruppa-mento
Feedback dal display
Feedback dei controlli
Interfaccia del menù di guida Guidance
Icone e testi
Grandezza dei tasti
Gear pad
Uso di rotelle
Posizione del display
Fiat Punto G, C NO
Ford Focus G, C, D NO
Citroen Cactus G, C, A, E
BMW Serie 3 G, C NO
Ferrari F12 Berlinetta
A, C, D, E, G, H
Ricerca con gli utentiPer comprendere sia i requisiti che il sistema dovrebbe avere
sia i problemi dei sistemi attualmente in uso, sia con questionari
che con interviste.
I questionari onlineCostruito attraverso i Moduli di Google e divulgato su Facebook
e in blog tematici.
● 1 domanda filtro iniziale;
● Domande riguardo l’uso dei comandi al volante, sia in termini
quantitativi che in termini qualitativi.
● Domande in cui chiede all’utente di costruire la propria interfaccia
ideale;
● Domande su dati anagrafici.
Statistiche intervistati
Anni di esperienza alla guidaAnni di esperienza alla guida con comandi al volante
IntervisteIntervista semistrutturata con due utenti dei comandi al volante delle auto del gruppo Fiat:
● un utente di 58 anni che guida da 9 una Fiat Grande Punto
● uno di 25 che guida da 4 - 5 anni una Fiat 500 Abarth.
La scaletta dell’intervista prevedeva i seguenti punti: domande esplorative e di carattere generale
per avviare la conversazione, descrizione dei comandi da parte dell’utente, valutazione
complessiva e modalità di utilizzo, valutazione delle funzioni, dell’organizzazione e del design dei
tasti, valutazione pregi/difetti, focus su difetti rilevati e ricapitolazione dei punti salienti.
“...devo dire “c h i a m a M a r i a” con una pronuncia
perfetta, … Preferirei magari una sorta di tasto per scrollare la
rubrica e un tasto per dare l’ok…”
Cattiva interazione col comando vocale
“No intuitivi proprio no. Perché io ho sempre pensato che il
telefono, quando devi chiamare una persona, di schiacciare quello
con la cornetta, ultimamente però ho scoperto che quando mi
chiamano devi schiacciare quello sopra il simbolo del telefono per
accettare la chiamata subito ed istantaneamente quindi non è
molto intuitivo…”
Non intuitivi
“...anche al posto del logo
della 500 al centro
mettere un piccolo
display…”
Necessità di un display migliore
“... anche le voci del menù, il
settare delle impostazioni
come il cambio ora, non sono
interessanti per la guida…”
Menù non ben progettato
“...che essendo su un piano è impossibile
capire quali premi. Se avessi delle levette a
parte, quando arriva la telefonata, tac,
schiacci la levetta, è meglio insomma.
Oppure dei tasti in rilievo…”
Cattiva guidance
Metodo● Intervista a due utenti, di cui uno già intervistato
precedentemente
● Prototipo cartaceo low-fidelity ma a grandezza naturale
● Si è chiesto agli intervistati di descrivere l’interfaccia e il
suo utilizzo.
RisultatiL’utente esperto dei comandi Fiat ha apprezzato in particolare il fattore
concavo/convesso che favorisce la guidance ed è riuscito a individuare il
significato di tutte le icone.
“... Concavi/convessi è una buona idea, perchè mentre sulla mia (i tasti)
sono piani e tante volte sbaglio a premere quello giusto, così sicuramente
hai la possibilità di capire quello che schiacci senza guardare…”
RisultatiL’altro utente ha descritto in modo corretto tutte le funzioni e le
possibilità di interazione e ha apprezzato in particolare l’innovazione
delle rotelle.
“Sono veramente facilmente intuibili tutte le funzioni e saltano subito
all’occhio le rotelle, a destra per scorrere i contatti e a sinistra per cambiare
le tracce”
Sviluppi futuriIn un’ottica aziendale sarebbe importante valutare questi sistemi
eseguendo esperimenti controllati mirati a ottenere misurazioni circa
la qualità della guida con e senza comandi al volante.
Esperimento within subject● Il gruppo di intervistati guida in un percorso chiuso, o simula la
guida in ambiente virtuale, con e senza i comandi al volante.
● Misurazioni tramite errori compiuti nel compito di guida e tempi
di reazione per gestire l’interfaccia del volante, con task da
compiere: le azioni compiute vengono “misurate” in tempi e
valutate anche con la tecnica dell’eye-tracking.
Esperimento within subject● Gli errori compiuti nel compito di guida con i comandi vanno invece
confrontati con quelli compiuti nella guida senza comandi.
● Durante la guida l’utente sarà libero di esprimere le proprie
percezioni e perplessità, come in una sorta di thinking aloud, mentre
a fine esperimento verrà intervistato in modo da avere una
valutazione complessiva del design in sé.