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www.gazzetta.it venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54 euro 1,50 25 9 771120 506000 60 3 0 4> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano STORIE DA NON PERDERE 1 Quagliarella: «Samp, ti salvo salendo a 100 gol e aspetto la Nazionale» DA RONCH A PAGINA 13 Messi ne segna altri tre Barcellona da record: 35 gare di fila senza k.o. RICCI A PAGINA 19 Seppi lancia l'ItalDavis A Pesaro da favoriti: la Svizzera non ha i big NELL’INSERTO ALL’INTERNO 2 3 FERRARI VELOCE, ROBUSTA, SICURA GRAZIE ALL’HALO BREGA, TAIDELLI ALLE PAGINE 6-7 Marcelo Brozovic, 23 anni DAL CONFRONTO ALLA PINETINA AI 3 GOL ALLA SIGNORA Brozovic, due ali, un pitbull Mancini ha trovato l’Inter? DOPO IL TWEET SUI CIECHI «Punite Marchisio» La Rai si infuria Juve: niente multa GRAZIANO, LAUDISA, SPESSOT ALLE PAGINE 8-9 IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w Donnarumma non firma il contratto col Milan: lo vuole scritto in stampatello. CECCHINI, PUGLIESE, SARDELLI A PAGINA 10 MOSSE CHAMPIONS PJANIC-BORJA VALERO OGGI IL TERZO POSTO HA UNA REGIA DA OSCAR 10 Olimpico, 20.45: è già campionato Roma-Fiorentina come una finale Il romanista Miralem Pjanic, 25 anni e il viola Borja Valero, 31 MOSSA MILAN BALOTELLI CON BACCA COSI’ MIHAJLOVIC SPIAZZA BERLUSCONI 11 GOZZINI A PAGINA 11 MOSSA AZZURRA CRESCE L’IDEA DONADONI BIS PER L’ITALIA DEL DOPO CONTE 18 ELEFANTE A PAGINA 18 Valutato anche Ventura C.t. e Chelsea: sì da 20 milioni L’ANALISI di Alessandro de Calò 5 Ogni secolo comincia covando piano i suoi cambiamenti. Deve quasi sedersi sopra prima di vederli crescere, esplodere, senza governarli del tutto, poi. L'ARTICOLO A PAGINA 5 C’È LA SUPERLEGA SULLO SFONDO L’INTERVENTO di Santiago Segurola 21 I giornalisti più vicini a Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, parlano di «pulizia» all’indomani della sconfitta con l’Atletico. L'ARTICOLO A PAGINA 21 ZIDANE, IL REAL TRITA I SUOI MITI IL COMMENTO di Luca Calamai 21 Il calcio italiano sta imparando ad apprezzare il gusto del bello. Un passaggio rivoluzionario per un mondo che si è spesso riconosciuto nello slogan: «Vincere non è importante, è tutto». L'ARTICOLO A PAGINA 21 LA RIVOLUZIONE DEL BEL GIOCO LA SERIE A SPROFONDA CALCIO ALLARME ROSSO Il deficit è di 365 milioni con 12 club su 19 in passivo (e il Parma fallito) Inter, Milan e Roma quelli messi peggio BIANCHIN, IARIA ALLE PAGINE 2-3-5 100 milioni di debiti in più 1,84 miliardi di fatturato MILAN MILIONI -91 INTER -140 ROMA MILIONI -41 DOMANI REGALO IN ESCLUSIVA CON SPORTWEEK FIGURINE PANINI, LA SECONDA BUSTINA MILIONI CREMONESI E FILISETTI A PAG. 25 F

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Page 1: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

www.gazzetta.it venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54 euro 1,50

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ilano

STORIE DA NON PERDERE

1 Quagliarella: «Samp,ti salvo salendo a 100 gole aspetto la Nazionale» DA RONCH A PAGINA 13

Messi ne segna altri treBarcellona da record:35 gare di fila senza k.o.RICCI A PAGINA 19

Seppi lancia l'ItalDavisA Pesaro da favoriti:la Svizzera non ha i bigNELL’INSERTO ALL’INTERNO

2

3FERRARI VELOCE,ROBUSTA,

OC ,,SICURA

GRAZIE ALL’HALO

BREGA, TAIDELLI ALLE PAGINE 6-7

,

Marcelo Brozovic, 23 anni

DAL CONFRONTO ALLA PINETINA AI 3 GOL ALLA SIGNORA

Brozovic, due ali, un pitbullMancini ha trovato l’Inter?

DOPO IL TWEET SUI CIECHI

«Punite Marchisio»La Rai si infuriaJuve: niente multaGRAZIANO, LAUDISA, SPESSOT ALLE PAGINE 8-9

IL ROMPIPALLONEdi Gene Gnocchi

w

Donnarumma non firmail contratto col Milan:

lo vuole scritto in stampatello.

CECCHINI, PUGLIESE, SARDELLI A PAGINA 10

MOSSE CHAMPIONSPJANIC-BORJA VALEROOGGI IL TERZO POSTOHA UNA REGIA DA OSCAR

10

Olimpico, 20.45: è già campionatoRoma-Fiorentina come una finale

Il romanista Miralem Pjanic, 25 anni e il viola Borja Valero, 31

MOSSA MILANBALOTELLI CON BACCACOSI’ MIHAJLOVICSPIAZZA BERLUSCONI

11

GOZZINI A PAGINA 11

MOSSA AZZURRACRESCE L’IDEA DONADONI BISPER L’ITALIADEL DOPO CONTE

18

ELEFANTE A PAGINA 18

Valutato anche VenturaC.t. e Chelsea: sì da 20 milioni

L’ANALISIdi Alessandro de Calò

5

Ogni secolo comincia covando piano i suoi cambiamenti. Deve quasi sedersi sopra prima di vederli crescere, esplodere, senza governarli del tutto, poi. L'ARTICOLO A PAGINA 5

C’È LA SUPERLEGASULLO SFONDO

L’INTERVENTOdi Santiago Segurola

21

I giornalisti più vicini a Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, parlano di «pulizia» all’indomani della sconfitta con l’Atletico. L'ARTICOLO A PAGINA 21

ZIDANE, IL REALTRITA I SUOI MITI

IL COMMENTOdi Luca Calamai

21

Il calcio italiano sta imparando ad apprezzare il gusto del bello. Un passaggio rivoluzionario per un mondo che si è spesso riconosciuto nello slogan: «Vincere non è importante, è tutto». L'ARTICOLO A PAGINA 21

LA RIVOLUZIONEDEL BEL GIOCO

LA SERIE A SPROFONDA

CALCIOALLARME

ROSSOIl deficit è di 365 milioni con 12 club su 19 in passivo (e il Parma fallito)

Inter, Milan e Roma quelli messi peggio BIANCHIN, IARIA ALLE PAGINE 2-3-5

100 milioni di debiti in più 1,84 miliardi di fatturato

MILAN

MILIONI-91

INTER

-140ROMA

MILIONI-41

DOMANI REGALOIN ESCLUSIVACON SPORTWEEK FIGURINE PANINI, LA SECONDA BUSTINA

MILIONI

CREMONESI E FILISETTIA PAG. 25

F

Page 2: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

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A CONTI FATTILA

GUIDA� Come ogni anno, la Gazzetta pubblica uno studio sui bilanci delle società di Serie A. I bilanci vengono approvati e resi pubblici solo diversi mesi dopo la fine della stagione sportiva (e alcuni club posticipano la chiusura a fine anno solare). Pertanto quest’analisi offre una fotografia del campionato di Serie A 2014-15. Ecco perché trovate squadre nel frattempo retrocesse (Cagliari e Cesena; il Parma, fallito, non ha presentato il bilancio) e non le neopromosse (Bologna, Carpi e Frosinone).

Quarto utile di filama pesa l’Iva

CHIEVO

� Quarto bilancio di fila in utile per il Chievo che la scorsa stagione ha aumentato del 20% il costo del lavoro (a 27,9 milioni) facendo quadrare i conti con le plusvalenze (12,8). Ma stavolta è stato determinante un altro tipo di plusvalenza: tra le operazioni straordinarie figurano 5,5 milioniper la cessione alla controllata Chievo Football & Fencing del ramo aziendale del centro sportivo Bottagisio. Sulle spalle c’è la rateizzazione del debito col Fisco sull’Iva non pagata: al 30 giugno 2015 il residuo era pari a 17 milioni. Il collegio sindacale fa notare: «Stante la prevalenza di passività correnti rispetto alle attività correnti, si raccomanda di attivare tutte le procedure necessarie per ridurre tale sbilancio».

Persi 502 milioninegli ultimi 5 anni

INTER

� Nelle ultime cinque stagioni l’Inter ha accumulato 502 milioni di perdite. Anche i primi anni di Thohir, senza il tesoro della Champions, sono stati durissimi: la scorsa stagione il bilancio consolidato si è chiuso a-140,4 ma si è deciso di caricare diversi costi (41,3 milioni di oneri non ricorrenti) in quell’esercizio in modo da facilitare il rispetto delle prescrizioni Uefa per quest’anno e il prossimo. I debiti sono in crescita (quelli al netto dei crediti sono passati da 360,5 a 417,5). In questa stagione, con le ricche plusvalenze (Kovacic e Guarin), il deficit sarà ridotto ma il tetto del fair play (-30) è a rischio. L’aumento di capitale è all’orizzonte. Sul tavolo resta il mandato ampio dato da Thohir a Goldman Sachs.

Con la A si respiraAl vivaio 4,5 milioni

EMPOLI

� Il ritorno in A è stato un toccasana per l’Empoli: dai 3,9 milioni persi nel 2013-14 in B ai 35mila euro di utile nella scorsa stagione. È vero che gli stipendi sono più che raddoppiati (da 8,4 a 19,9 milioni) ma il fatturato si è quasi quintuplicato (da 7,2 a 31,7). E in più ci sono stati 8 milioni di plusvalenze, di cui 5,5 per Valdifiori al Napoli (oltre al provento di 3 milioni per il riscatto di Rugani da parte della Juve). Tra i costi l’Empoli iscrive a bilancio 4,5 milioni per il vivaio, a conferma della vocazione del club toscano per il settore giovanile. Da segnalare, tra i compensi al cda, i 520mila euro per il presidente Corsi e i 326mila per l’a.d. Ghelfi. La società prevede un «sostanziale pareggio» anche per il 2015-16.

Ritorno all’utileSarà bis a giugno?

JUVENTUS

� Dopo cinque stagioni consecutive in rosso la Juventus ha fatto segnare un +2,3 milioni nel 2014-15. È il turnaround per l’era Andrea Agnelli, reso possibile dall’impetuosa crescita del fatturato, fino a 327,6 milioni in cui spiccano i 100 della cavalcata Champions fino alla finale, tra premi Uefa e botteghino. Per questa stagione il club prevede prudenzialmente una perdita ma punta a un consolidamento del trend: coi ricavi stimati attorno a quota 350 grazie al rinnovo dei contratti (nella semestrale 6,8 milioni dalla nuova attività di merchandising e licensing) e le plusvalenze da 34 milioni, sarà ancora utile, anche se gli stipendi continuano a crescere (+17% a metà anno).

Tagli e plusvalenzeper il riequilibrio

ATALANTA

� L’Atalanta è una di quelle provinciali che cercano di mantenersi sulla linea dell’equilibrio. Le difficoltà non mancano anche se alle spalle c’è un proprietario solido: Percassi ha rinunciato a 7,5 milioni di crediti patrimonializzando il club. Dopo il -2,8 del 2014 e i 9 milioni persi nei primi sei mesi del 2015, l’estate scorsa è stata avviata una razionalizzazione dei costi: rosa snellita e plusvalenze per 22 milioni che hanno consentito di riequilibrare la situazione economico-finanziaria. In conto, nel 2015, anche gli investimenti per il restyling dello stadio: 3,6 milioni il costo dei lavori, di cui 1,2 che il Comune rimborserà perché di rilievo pubblico e il resto condiviso con l’AlbinoLeffe.

IL DEFICIT VOLAA 365 MILIONI

COSÌ IL SISTEMANON REGGE PIÙ

La Serie A I BILANCI AI RAGGI X

Le cifre, espresse in milioni di euro, sono relative ai bilanci chiusi al 30 giugno 2015, tranne che per Atalanta, Fiorentina, Genoa, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino (chiusura al 31 dicembre 2014). I ricavi e i costi sono al netto delle plusvalenze e delle minusvalenze per la cessione dei calciatori.I costi di Juventus, Lazio e Roma sono ricalcolati con ammortamenti (relativi, per esempio, alla campagna acquisti), svalutazioni e accantonamenti,per uniformarli a quelli delle altre società. La voce plus-minusvalenze è il saldo tra le plusvalenze e le minusvalenze da cessione calciatori.I debiti netti sono la differenza tra debiti e crediti. Non è presente il Parma: il bilancio 2014-15 non è stato pubblicato perché nel frattempola società è fallita

ATALANTA

CAGLIARI

CESENA

CHIEVO

EMPOLI

FIORENTINA

GENOA

INTER

JUVENTUS

LAZIO

MILAN

NAPOLI

PALERMO

ROMA

SAMPDORIA

SASSUOLO

TORINO

UDINESE

VERONA

47

53,4

31,7

42,6

31,7

89,1

65,5

180,8

327,6

110,9

223,9

131,5

52,2

186,9

44,8

55,9

60,7

54,1

40,8

SERIE A 2014-15 Ricavi CostiPlus-minus-

valenzeRisultato netto

62,4

55,6

46,1

56,3

37,7

135,9

100,5

328,8

330,3

100,5

288,7

164,9

90,8

252,7

75,6

86,6

63,9

105,8

58,3

2013-14

13,1

12,9

22,2

10,5

8

4,3

10,9

20

20,3

0

5,8

11,7

34,3

36,4

11,2

10

31,5

46,3

10,3

Debitinetti

45,3

22,2

30,3

59,4

17,7

18,8

95,6

417,5

251,1

95,7

219,8

38

66,6

245,2

17,7

32,4

9,8

34,9

6,4

Patrimonionetto

2,2

24,8

4,3

3,8

0,8

77,2

-6,3

-137,2

44,6

21,5

-94,2

59,2

11,3

-102,3

21,8

7,6

12,4

46,5

3,2

+0,01

-0,4

in B

+0,3

in B

+1,4

+0,4

-102,4

-6,7

+7,1

-15,7

+20,2

in B

-38,8

-13,4

-0,2

+1,1

-12,1

+5,3

+5,7

+0,5+0,03

+2,3+5,8

+0,3

+10,6

-2,8

-0,3

-37-26,1

-13,1

-24,6-16

-6

-6,9

-140,4

-91,3

-41,3

FONTE: ELABORAZIONE GAZZETTA BILANCI SOCIETÀ CALCISTICHE - GDS

L’INCHIESTA di MARCO IARIAtwitter@marcoiaria1

È allarme rosso sui conti del-la Serie A. L’ex campionatopiù bello del mondo ha per-

so 365 milioni nel 2014-15, cioènella stagione del crac del Par-ma: erano 220 nel 2013-14. E ilpeggioramento fa ancora più im-pressione se si pensa che nel datoaggregato manca, appunto, ilclub gialloblù, fallito ed esentatodalla pubblicazione dei docu-menti contabili. Quel che emer-ge dall’inchiesta della Gazzettasui bilanci è la deriva di un movi-mento non solo ai margini delcontesto internazionale, senzaPalloni d’oro e coppe da esibire,ma anche incapace di imboccarela via dell’equilibrio economico-finanziario. Gli altri corrono,crescono a ritmi vertiginosi,spendono e spandono; noi ci sia-mo avvitati in un sistema immo-bile e opaco, refrattario ai grandicapitali esteri come del resto ilPaese, e nel maldestro tentativodi rimontare abbiamo perso labussola.

ENTRATE-USCITE Con un fattu-rato pressoché stabile in questiultimi anni, leggermente au-mentato (1,84 miliardi, 40 milio-ni in più del 2013-14) e stretta-mente legato ai diritti tv che pe-sano per il 60%, la gestione èprecipitata a causa dell’aumentodei costi per un centinaio di mi-lioni (a 2,4 miliardi, la metà perstipendi) e della riduzione delleplusvalenze per un altro centina-io di milioni. Aggiungeteci gli ef-fetti negativi dello stop alle com-proprietà e il quadro è completo.Questo è il conto economico, incui la realtà dei fatti è spesso ma-scherata da alchimie tipo cessio-ni del marchio o valori gonfiatidei calciatori. Poi c’è la cassa, quella che gli amministratori de-legati guardano con attenzionescoprendo in tanti, troppi casicome sia miseramente vuota. Lariprova sta nella crescita dei de-biti che non accenna a rallenta-re.

Profitti con il nododei premi Uefa

LAZIO

� Un altro bilancio in utile per Lotito, che in 11 anni ha chiuso in rosso solo due volte. Ma il profitto consolidato di 5,8 milioni del 2014-15 è arrivato grazie a un’anticipazione dei proventi Uefa. Il totale è di 21 milioni: 3 per l’eliminazione ai playoff di Champions; 11 per il «paracadute» del market pool di Champions; 2,4 per il group stage di Europa League; 4,6 per una quota del market pool di EL. La Lazio ha spiegato di aver maturato già al 30 giugno un diritto a ricevere quelle somme per le coppe 2015-16 ma la Consob sta ancora facendo approfondimenti. I biancocelesti sono in salute: gli stipendi sono cresciuti (da 52 a 61 milioni), però la gestione regge senza il ricorso alle plusvalenze (zero).

Nel 2015 Fininvestha dato 150 milioni

MILAN

� La Champions è stata una mazzata. L’ultimo bilancio disponibile del Milan (anno solare 2014, quindi con una quota residua di premi Uefa) si è chiuso a -91,3 milioni e ha scontato gli effetti negativi della sospensione del consolidamento fiscale. Ma se considerassimo la stagione sportiva 2014-15, nella quale il fatturato è crollato a poco più di 200 milioni per l’assenza dall’Europa, il rosso sarebbe ancor più pesante: -125 milioni. Uno squilibrio pesante che ha costretto Fininvest a intervenire massicciamente per rimpinguare le casse: dopo i 64 milioni versati nel 2014, stando alla semestrale 2015 Berlusconi ha sborsato altri 60 milioni nei primi sei mesi dell’anno scorso e 90 milioni a settembre.

In rosso ma zerodebiti bancari

NAPOLI

� Dopo otto bilanci di fila in attivo e 72 milioni messi in cascina, il Napoli ha licenziato il 2014-15 con un deficit di 13,1 milioni. È il segno che la gestione va in sofferenza senza le plusvalenze del passato (69,4 milioni nel 2013-14 contro gli 11,9 del ‘14-15) e i premi Champions. De Laurentiis ha agito di conseguenza riducendo i compensi al cda a trazione familiare da 5,5 a un milione. È vero che gli stipendi (da 89,2 a 85,2 milioni) e gli ammortamenti (da 63,3 a 50,2) sono calati, ma non basta tant’è che per questa stagione gli amministratori non escludono ancora una perdita. Alivello patrimoniale, comunque, il Napoli è solido: non ci sono debiti con le banche e la liquiditàè cresciuta a 49,9 milioni.

Tesoretto Dybala7 milioni agli agenti

PALERMO

� Dal pesante deficit di 27,7 milioni nell’anno della B all’utile di 297mila euro della stagione scorsa. Grazie al ritorno in A, certo. Ma grazie soprattutto a Paulo Dybala: la sua cessione alla Juve, avvenuta a giugno, è stata iscritta nel bilancio 2014-15 con una plusvalenza di 27,6 milioni. Tutte le cessioni hanno generato guadagni per 38,7 milioni ma occhio alle spese di mercato. Le commissioni agli agenti sono costate 7,2 milioni: spiccano i 4 milioni dati alla Calcio Sudamerica Llc per la cessione di Dybala. Secondo il club «il piano di riduzione dei costi e dell’incremento dei ricavi consentirà all’azienda di ripristinare l’equilibrio economico-finanziario», anche attraverso nuove plusvalenze.

Primo pianoRAllarme rosso

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3VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTENUTOPREMIUM

sprofondaNELLA STAGIONE DEL CRAC DEL PARMA 12 CLUB SU 19HANNO CHIUSO IN ROSSOFATTURATO STABILE A 1,84 MILIARDI, SALGONO I COSTIDEBITI: 100 MILIONI IN PIÙLA FIGC È PREOCCUPATA

TROPPI DEBITI Escludendo ilParma – che di debiti è morto –l’indebitamento al netto dei cre-diti della Serie A è cresciuto nellascorsa stagione di altri cento mi-lioni, da 1,6 a 1,7 miliardi. In me-dia le esposizioni verso le banche(1,1 miliardi in totale) sono au-mentate dell’11% e quelle neiconfronti dei fornitori (400 mi-lioni) del 6%. Il guaio è che i de-biti virtuosi, a favore di investi-menti a medio-lungo termine, sono un’eccezione: l’Udinese hafatto seguito alla Juventus ac-cendendo un mutuo con CreditoSportivo e Mediocredito (15 mi-lioni a bilancio nel 2014-15) peril rifacimento del Friuli. La ri-strutturazione del debito di Intere Roma, sulla scia di quanto fece-ro i Glazer col Manchester Uni-ted, non può lasciare tranquilli i

tifosi: i beni ne-razzurri e giallo-rossi sono in pe-gno agli istituti dicredito. Negli ul-timi tempi, diver-se società comeGenoa e Chievohanno rateizzatole pendenze con ilFisco e altre po-trebbero seguirle.Beninteso, non èche in passato ilcalcio italiano sia stato un esem-pio virtuoso. Ora, però, il quadroè peggiorato ed è reso ancor piùgrave dalla scarsità di capitali.

MECENATI E BUSINESSMEN Siè salutato con favore il tramontodel mecenatismo ma la globaliz-zazione non è stata un balsamo.

Il venir meno dell’assistenziali-smo familistico avrebbe dovutoessere accompagnato da un cam-bio di passo in termini di mana-gerialità, sia a livello di club siain Lega, dove si continua a litiga-re per i soldi delle tv dimentican-dosi che le concorrenti europee,per ultima la Liga spagnola, han-no imparato a fare sistema perconquistare la sfida dell’interna-zionalizzazione. Il mecenatismoè resistito in provincia con gli in-vestimenti da big di Saputo (Bo-logna) e Squinzi (Sassuolo). Nel-la fascia alta, quell’antico ruololo recita solo Silvio Berlusconima l’assenza dalla Champions loha costretto soprattutto a coprirei disavanzi: nel 2015 Fininvest haimmesso nelle casse del Milan la

bellezza di 150milioni in virtù diun deficit che al31 dicembre 2014è stato di 91 mi-lioni, addiritturadi 125 se conside-rassimo la stagio-ne sportiva 2014-15. Tra le grandi,la società rosso-nera è una diquelle con i contisballati. Con unadifferenza, in ter-mini di continuità

aziendale: Berlusconi è un mece-nate vecchio stampo, Thohir(-140 la perdita dell’Inter nel 2014-15) e Pallotta (-41 quelladella Roma) no. Tant’è che il pa-tron giallorosso ha fatto scriverenell’ultima semestrale che se «ilGruppo non fosse in grado di re-perire le necessarie risorse fi-

COSÌ NELL’ULTIMO DECENNIO

Stagioni 05-06 06-07 07-08 08-09 09-10 10-11 11-12 12-13 13-14 14-15-500

0

500

1.000

1.500

2.000

Dati in milioni di euro

-365-220

-151

-312-259-251-181-198-148

-64

1399

1.163

1.5621.649

1.736 1.637 1.6821.795 1.800 1.840

L’aggregato del fatturato e del risultato netto della Serie A è stato calcolato con un accorgimento per le società che chiudono il bilancio al 31 dicembre anziché al 30 giugno: sono state sommatele due semestrali coincidenti con la stagione sportiva di riferimento.Nel 2014-15 i dati si riferiscono a 19 club su 20 visto che il Parma è fallito e non ha presentatoil bilancio al 30 giugno 2015

FATTURATO RISULTATO NETTO

FONTE: PER GLI ANNI PRECEDENTI STUDIO DELOITTE-LEGA, PER IL 2014-15 ELABORAZIONE GAZZETTA

nanziarie, al fine di far fronte alproprio fabbisogno, dovrà fareaffidamento, senza pregiudizioper la prosecuzione dell’attivitàsociale, sul realizzo dei suoi assetaziendali, e in particolare sui va-lori dei diritti pluriennali alleprestazioni sportive dei calciato-ri». Plusvalenze per respirare.

ALLERTA FIGC In Serie A, 12 so-cietà su 19 hanno chiuso l’ultimobilancio in rosso: sotto osserva-zione, tra le altre, il Genoa e laSamp del post-Garrone. Qualcu-na va in controcorrente, come laJuventus, in grado di realizzareil turnaround con la frequenta-zione stabile in Champions, e ilTorino, pronto a festeggiare il terzo utile di fila. I bilanci deiclub del massimo torneo non so-no passati inosservati dalle partidi via Allegri. La Federazione èpreoccupata per i forti squilibri,anche alla luce dell’entrata in vi-gore del fair play nazionale chenel 2018-19 imporrà il pareggiodi bilancio. Sono già operativi al-cuni parametri, concepiti nell’in-tenzione di evitare nuovi casi Parma. Su tutti l’indicatore di li-quidità, che misura la capacità diun club di far fronte agli impegnifinanziari nell’arco di 12 mesi.Alcune società rischiano di nonstarci dentro nella prossima sta-gione, a meno di ricapitalizza-zioni o cessioni di giocatori: pe-na il blocco sul mercato e, dal2017, il diniego dell’iscrizione alcampionato. C’è tempo per recu-perare, i diritti tv a +20% nel ci-clo 2015-18 potrebbero dare unamano, ma il malato resta grave.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuove cessionise mancano i soldi

ROMA

� La quarta stagione americana si è conclusa ancora in rosso: -58,5 milioni nel 2011-12; -40,1 nel 2012-13; -38,8 nel 2013-14 e -41,1 nel 2014-15. La costruzione di una squadra da vertice è costata parecchio: in questo arco di tempo gli stipendi sono cresciuti del 32%, gli ammortamenti del 36%. L’assemblea dei soci ha deciso di riportare a nuovo la perdita di As Roma (38,9 milioni, quella consolidata è 41,1): il deficitha superato un terzo del capitale ma il management prevede per quest’anno «un significativo miglioramento» e quindi il venir meno dei rischi in termini di continuità aziendale. Se le risorse non fossero sufficienti, il gruppo «dovrà fare affidamento sul realizzo dei suoi asset aziendali», ossia dei calciatori.

Senza Garronescatta l’autarchia

SAMPDORIA

� Il bilancio 2014, ultimo disponibile, ha coperto solo i primi sei mesi della presidenza Ferrero: -24,6 milioni. La dote lasciata da Garrone (65 milioni di versamenti prima di mollare, con abbattimento dei debiti) e le efficienze attuate dal nuovo corso hanno consentito di migliorare la gestione. La semestrale 2015 si è chiusa a -2,9 milioni, col provento straordinario di 7 milioni per l’indennizzo pagato dall’ex patron. Considerando la stagionesportiva 2014-15 il passivo è stato di una decina di milioni. L’autosufficienza è d’obbligo. Da qui le numerose cessioni: nelle due sessioni di mercato del 2015 si sono realizzati 25 milioni di plusvalenze, e lo scorso gennaio altre uscite, in primis Eder.

Mapei staccaassegni da big

SASSUOLO

� Altro che provinciale. Quanto a investimenti, il Sassuolo fa parte a pieno titolo della borghesia del calcio italiano. Nel 2014 la proprietà Mapei è intervenuta con la maxi-sponsorizzazione da 22 milioni e versamenti in conto capitale per 23,6 milioni. Così il club neroverde ha potuto permettersi di chiudere le due sessioni del mercato 2014 con un saldo negativo di 29 milioni e di raddoppiare le spese per il personale rispetto al 2013 toccando quota 45,5 milioni. Se il bilancio al 31 dicembre 2014 si è chiuso a -16, quello 2015 potrebbe avvicinarsi al pareggio: dopo aver chiuso la semestrale con una perdita di 6,5 milioni sono stati realizzati 16 milioni di plusvalenze nella sessione estiva.

Cairo festeggeràil terzo utile di fila

TORINO

� Dopo aver versato 59 milioni in 8 anni per ripianare le perdite, Cairo si è goduto due bilanci di fila in utile: +1,1 nel 2013 e +10,6 nel 2014. Le plusvalenze sono state particolarmente ricche: 31,9 milioni nel 2014, soprattutto con Cerci (11,6) e Immobile (13,8). E il trend è proseguito nel 2015. La strategia granata – conti in equilibrio grazie al trading – si è manifestata anche la scorsa estate: 17,2 milioni di plusvalenza per la cessione di Darmian al Manchester United ed esercizio al 31 dicembre 2015 (ancora da approvare) che chiuderà in utile per il terzo anno consecutivo, nonostante gli stipendi si siano incrementati del 24% nel primo semestre. Una nota di merito è l’assenza di debiti con le banche.

Di nuovo in perditaI Della Valle pagano

FIORENTINA

� I fratelli Della Valle avevano imposto per il club viola la via dell’autosufficienza ma dopo i due bilanci in utile nel 2012 e 2013, la Fiorentina è tornata in rosso: -37 milioni nel 2014, -14 nel 2015 nonostante la cessione di Cuadrado con relativa plusvalenza di 23 milioni. I costi continuano a non essere sostenuti dai ricavi caratteristici: gli stipendi hanno ripreso a crescere per assecondare le ambizioni del club. Ma è chiaro che l’apporto degli azionisti diventa imprescindibile: nel 2014 versati 22 milioni, nel 2015 altri 19 per un totale di oltre 250 milioni in 13 anni. Anche per questo rimane bassa l’esposizione bancaria della Fiorentina: solo 5 milioni di debiti.

Pesa il ricalcolodi ammortamenti

UDINESE

� Secondo rosso di fila per l’Udinese. Dopo il -12,1 del 2013-14 altri 6 milioni persi, ma stavolta la colpa è del cambio di calcolo degli ammortamenti. I friulani sono passati dalle quote costanti a quelle decrescenti per tutelarsiin caso di partenze di giocatori fuori dal «periodo protetto» del regolamento Fifa. Caricando i costi dei trasferimenti nei primi anni di contratto si riducono gli effetti di eventuali minusvalenze. Il passaggio al nuovo regime, però, ha comportato maggiori ammortamenti per 12,3 milioni con un conseguente buco d’esercizio da 8,9 milioni. Altrimenti il 2014-15 si sarebbe chiuso in utile, grazie soprattutto alle ricche plusvalenze: 48,3 milioni. Per questa stagione è previsto un sostanziale pareggio.

Piano di cessionima quadro difficile

GENOA

� È corsa alle plusvalenze per il Genoa. L’ultimo bilancio, al 31 dicembre 2014, si era chiuso in rosso per 26,1 milioni e con un patrimonio netto negativo di 6,3 milioni. Gli amministratori hannoscelto di indugiare, piuttosto che chiamare l’aumento di capitale come previsto dall’art. 2447 del codice civile, nella speranza di riequilibrare la gestione con un bel pacchetto di uscite e un taglio degli stipendi. Nell’estate 2015 sono stati ceduti Bertolacci (15,9 milioni di plusvalenza ma con un onere da comproprietà di 7,5) e Iago Falque, nell’ultima finestra è stata la volta di Mandragora (6 milioni più 6 di bonus) e Perotti (riscatto a 9 già avvenuto). Il quadro resta complicato anche per la zavorra del debito con l’Erario.

Setti ricapitalizzama poche passività

VERONA

� Il Verona, in grado di tenere sotto controllo i debiti, ha chiuso la sua seconda stagione in A con un deficit di 6,9 milioni dopo il +5,3 del 2013-14. Sono venuti a mancare i 15 milioni della plusvalenza per la cessione del marchio e sono cresciuti i costi di gestione (stipendi da 29,1 a 33,9 milioni; ammortamenti da 4 a 6,2). Non è bastata la plusvalenza di 7 milioni per Iturbe alla Roma. Il suo riscatto dal Porto era costato 15 milioni, finanziato per 14 milioni con un’anticipazione della controllante HV7. In seguito Settiha rinunciato a 2,5 milioni di crediti per alimentare le riserve, vista la perdita di bilancio. E in questa stagione l’azionista ha messo nel conto 5 milioni di versamenti e altri 2 di prestito.

Macigno dei debitiÈ una corsa sul filo

CESENA

� Lo spettro del fallimento, l’inchiesta sui fondi neri, i disastri della precedente gestione e il tentativo disperato di Lugaresi per evitare il crac. Sono stati anni turbolenti per il Cesena, e le peripezie sono ancora in corso. Nel 2014-15, con la A, i bianconeri erano riusciti a minimizzare le perdite (261mila euro) ma il grosso problema è rappresentato dai debiti pregressi: in particolare quelli con l’Erario (27,9 milioni al 30 giugno 2015) e con i fornitori (27,3). Il ritorno in B ha complicato le cose. In estate è stato deliberato un aumento di capitale di 2,5 milioni ma si corre sempre sul filo: la cessione di Sensi è stata una boccata d’ossigeno.

Retrocesso in Bcon una dote

CAGLIARI

� Nell’anno della retrocessione il Cagliari era riuscito a tenere ancora una volta i conti in ordine. Anzi, si era regalato un utile di quasi 6 milioni grazie a una gestione attenta, con gli stipendi a incidere solo per il 42% sul fatturato, e alle plusvalenze di Nainggolan (11,9 milioni) e Oikonomou (2,6). Ha influito anche l’incorporazione della controllata Società Generale Servizi, proprietaria del marchio e della library. La stagione 2014-15 è stata la prima della presidenza Giulini, in grado di attutire gli effetti della discesa in B (al 30 giugno 2015 i debiti con le banche erano 0 e quelli con istituti di factoring 3 milioni) e di ripartire con rinnovate ambizioni.

Tra le big Inter, Milan e Romain netto ritardoSorride la Juventus

Occhio al fair play nazionale: alcuni club a rischio perla prossima stagione

LA SITUAZIONE

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5VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A CONTI FATTI CONTENUTOPREMIUM

L'ANALISIdi ALESSANDRODE CALÒ

QUESTO CALCIO VA CAMBIATOLA SUPER LEGA SULLO SFONDO

O gni secolo cominciacovando piano i suoicambiamenti. Devequasi sedersi sopra

prima di vederli crescere, esplodere, senza governarli del tutto, poi. Pensiamo al Novecento: breve, per modo di dire. Adesso il calcio non ha un’organizzazione molto diversa da quella che aveva nella coda del secolo scorso, ma presto dovrà ripensarla, allargando gli orizzonti, mescolando le carte. Per forza. C’è una tendenza chiara, fatta di fermenti, incontri, trame, investimenti. Questa tendenza ci dice che siamo davanti a mutazioni importanti. Un campionato europeo – per i grandi club – non è proprio dietro l’angolo ma resta sullo sfondo. E tutto sta accelerando, per almeno due ragioni. Una è generale, globale ed è alimentata dall’interesse dello showbiz. L’altra riguarda ciascuno di noi, i nostri figli, i nipoti, i bambini e le bambine che scelgono gli idoli e le squadre del cuore attraversando ogni confine. Sono passati quattordici annida quando Gurinder Chadha, regista britannica di origini indiane, ci raccontava la storia di quella ragazzina che giocava a pallone sognando Beckham. E non sono volati via inutilmente. La televisione e il web hanno contribuito a trasformare (anche) il mondo del calcio in un non luogo. Conta l’evento: playstation e realtà si confondono. L’inflazione dei voli low cost ha permesso anche a molti giovani di prendere un aereo e andare: Barcellona, Madrid, Londra, Manchester, Monaco. Ci dev’essere uno squadrone che vale la pena vedere. Meglio se sono due, allora c’è l’emozione del grande evento: merita almeno un selfie.

Questa deriva ha eroso il potere di seduzione di molti campionati nazionali. Anche la Serie A è diventata più piccola, scolorita. Sappiamo che molte ragioni hanno spinto la gente ad allontanarsi dagli stadi italiani, ma certo è che l’emorragia continua e spesso la qualità del calcio proposto resta scadente. Attorno all’ammirevole eccezione della Juve, si è acceso una specie di circolo vizioso che ha portato alcuni

top club ¬ come Milan, Inter,Roma – ad accumulare perdite preoccupanti negli ultimi bilanci. E’ il prezzo della rincorsa, ma sul campo il risultato finale non cambia. Anche in Francia, Germania, Portogallo, Spagna l’esito dei campionati ormai è abbastanza scontato. Ci sono budget e velocità troppo diverse. Per far crescere adrenalina e fatturati, torna d’attualità la Super Lega europea riservata alle grandi. Sui club della Premier sta per piovere la prima rata di un contratto d’oro legato alla tivù. Le ultime in classifica prenderanno dai diritti più o meno gli stessi soldi di chi vince la Champions. Occhio, però: in Inghilterra, anche tra i ricchi, ci sono posizioni differenti. Alcune delle grandi tradizionali (Manchester United, City, Chelsea, Arsenal, Liverpool, dette “big five” ) temono di dover cedere spazio, mercato e dunque soldi alle squadre tipo Leicester, Tottenham ed Everton che possono occupare posti Champions. Una Super Lega servirebbe a ridurre i rischi, a stabilizzare i bilanci, a programmare meglio il futuro. Stephen Ross, il miliardario statunitense proprietario del Miami Dolphins, che l’altro giorno ha fatto sedere attorno a un tavolo le cinque big inglesi a pensarci bene ha un progetto molto semplice. La sua International Champions Cup – fatta crescere dal 2003 – ricorda i criteri della vecchia Coppa delle Fiere. Si partecipa per invito, guardando alla tradizione, al prestigio e al bacino di pubblico possibile. Si gioca negli Usa, in Cina, in Australia. Hanno partecipato, Roma, Inter, Milan, Fiorentina, presto toccherà alla Juve. Da torneo estivo può diventare un vero e proprio «pre-season». Agitarne lo spettro serve ai club europei per chiedere più soldi all’Uefa e qualche cambio nel format della Champions. Ma non dimentichiamo che la spallata decisiva per far fuoriBlatter è arrivata dagli Usa. Gli americani hanno capito che il calcio è un business globale troppo importante per lasciarlo intatto nelle mani del vecchio continente.

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I NUMERI

228� Il profitto pre-tasse della Premier per il 2013-14 dice +228 milioni: prima stagionein attivo dopo 15 anni di rosso

51� La Bundesliga ha chiuso il 2014-15 con un profitto netto (post-tasse) di 51 milioni.Il patrimonio è oltre 1 miliardo

156� Il profitto pre-tasse della Liga per il 2013-14 è stato di 156 milioni, con Real e Barçatra i top 4 club europei

IL CONFRONTO di LUCA BIANCHIN@lucabianchin7

Un milione al giorno eil campione si leva ditorno. La Serie A per-de 365 milioni all’an-no, cifra spaventosa

soprattutto se paragonata al re-sto d’Europa: il mondo del cal-cio va in direzione contraria, guadagna o al massimo contie-ne il passivo. Inghilterra e Ger-mania hanno un’altra velocità:una supercar contro un triciclo.Non siamo in prima fila (e que-sto si sapeva), ma neanche inseconda. La Spagna non è regi-na di virtù ma è trainata dai gi-ganti Real e Barcellona, mentrela Francia tutto sommato sem-bra poter contenere le perdite.

INGHILTERRA Le squadre diPremier hanno chiuso i bilanci2013-14 con un profitto aggre-gato di 228 milioni di euro, pri-ma delle tasse. Tanti soldi, e finqui si capisce. Dettagli econo-mici: il 2013-14 è stata la primastagione con un attivo in questavoce dopo 15 anni di rosso, me-rito del contratto triennale(2013-2016) firmato per la ven-dita dei diritti tv in Inghilterra eall’estero. Dettagli economico-sportivi: lo United vola per ilprestigio internazionale, ilChelsea oscilla tra attivo e pas-sivo, il City nel 2014-15 ha ab-bandonato il rosso per i profittie punta forte sul City FootballGroup, network che comprendeManchester City, New York Ci-ty, Yokohama Marinos e Mel-bourne City. Il futuro sembra lo-ro. Morale: in campo contro gliinglesi possiamo vincere (vistoCity-Juve?), in banca no. Il fat-turato delle 20 squadre di Pre-mier per il 2013-14 è arrivato a3,9 miliardi di euro, quello del-la Serie A 2014-15 è fermo a 1,8.

GERMANIA I tedeschi sono piùbravi, non c’è gara. Troppa or-ganizzazione, nonostante in-troiti normali dai diritti tv. I datidel 2014-15 sono già disponibi-li, cortesia della Bundesliga:per noi un deficit di 365 milio-ni, per loro un profitto netto(post-tasse) di 51 milioni. IlBayern è leader ma la chiave quiè nella solidità generale, nellavirtù dei club di medio livello. Ilpatrimonio delle 18 squadreper la prima volta ha superato ilmiliardo, cifra largamente su-periore allo stesso dato italiano,grazie ad alcuni club sottovalu-tati nella percezione generale.

Nella «Money League» di De-loitte, il Borussia Dortmund èall’undicesimo posto per fattu-rato (a un passo dalla Juve) e loSchalke quattordicesimo, da-vanti a Napoli, Inter e Roma.

SPAGNA Paese unico, con dina-miche a parte. Real e Barcello-na sono due delle top 4 dell’eco-nomia calcistica mondiale as-sieme a Manchester United eBayern: per loro le entrate cre-scono più dei costi e le due

Champions vinte in due annidanno una mano anche ai bi-lanci. Il profitto prima delle tas-se per il 2013-14 è stato di 156milioni, inferiore al livello dellaPremier, comunque ottimo serapportato all’Italia. Per il futu-ro saranno importanti i contidelle medio-piccole e il rappor-to tra stipendi e fatturati, anco-ra superiore al 60%.

FRANCIA Nazione in evoluzio-ne, condizionata dall’impatto

economico del Psg sulla lega edalla maxi sponsorizzazione(gonfiata) della Qatar TourismAuthority sul bilancio dei pari-gini. La Ligue 1 ha chiuso il2013-14 con un risultato nettonegativo: -102 milioni. Per il2014-15 è stata fatta una previ-sione, poco significativa, di -44milioni, che per i francesi è in-coraggiante. Il campionato re-sta inferiore a Premier, Liga eBundesliga, pagando lo squili-brio tra Parigi e il resto della na-zione. I risultati nelle coppeconfermano: Psg ancora vivo,tutte le squadre di Europa Lea-gue eliminate. Almeno in que-sto, stiamo meglio noi.

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L ’erbadel vicinoLA PREMIER VOLABUNDES A RUOTA LIGA IN ATTIVO

LA SERIE A È IN ROSSO, I PAESI ALL’AVANGUARDIA INVECE GUADAGNANO. REAL E BARÇA TRAINANO

PER IL FUTURO OCCHIO ALLA MULTINAZIONALE CITY

Il Chelsea sfila a Londra con il trofeo della Premier 2014-15 AP

Primo pianoRAllarme rosso

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Mancini, è vera Inter? Contro la Juveniente finale, ma forse ora la squadra c’è

1La semifinaledi Coppa Italia

ha dimostrato la necessità dei piedi

buoni di Brozovic in mezzo al campo e di

due ali aggressive. Ora avanti con un

solo pitbull ed Eder più vicino alla porta

Luca Taidelli

P ersa la finale, Mancinimercoledì potrebbe avereritrovato l’Inter. Con la

speranza in chiave terzo postoche, come successo in Coppa Ita-lia, la sveglia non sia arrivata troppo tardi. La gara contro laJuve per tanti motivi non va pre-sa come una sentenza, ma ha di-mostrato che questa squadra nonha perso la grinta mostrata a ini-zio stagione. «E c’è gente chepensa che questa squadra nonabbia le palle» ha twittato ieriIcardi. Premesso che il capitanodovrebbe chiedersi come mai perdue mesi le palle sembravano fi-nite in letargo, il mercoledì da le-oni potrebbe aver dato al cama-leontico Mancini la quadraturadel cerchio.

UN PITBULL SOLO Perché alcu-ni dati paiono evidenti. Il primoè che questa squadra non puògirare con il doppio pitbull. Me-del e Melo restano un esempioper tutti a livello agonistico, manon possono più coesistere. Ameno che il cileno non arretri indifesa, come successo in autun-no per infortuni e squalifichevarie di Miranda e Murillo.Troppo portati all’interdizione, idue «animali» non hanno i tem-pi di gioco di un vero regista enemmeno la capacità di andarenegli spazi che si richiede a uninterno del terzo millennio. Dal-la gara con la Lazio - in cui sonotra l’altro iniziate le difficoltàdell’Inter - alle due recenti in ca-sa della Juve, con loro in mezzoal campo la squadra ha soffertotremendamente a creare gioco enon c’è mai stato l’inserimentodi un centrocampista.

BROZO IMPRESCINDIBILE Di-scorso che invece chiama incausa Marcelo Brozovic. In unarosa in cui si è scelto di restarecon appena cinque uomini nellaterra di mezzo, il croato è l’uni-co a garantire un certo tipo diqualità. Correrà anche come unpapero, avrà le amnesie di un 23enne che ancora fatica a leg-gere alcuni momenti della par-tita (è pur sempre lui che si èperso Borja Valero sul momen-taneo 1-1 di Firenze), ma l’exDinamo Zagabria è il classicocentrocampista completo, chesa anche sparigliare il mazzo,cercare la giocata in profondità

e non l’appoggino orizzontaleche permette all’avversario difare una serena transizione di-fensiva. Senza dimenticare chein un reparto che fatica a trova-re la porta - un gol a testa perMedel, Melo e Kondogbia -,Brozo è già a quota sei centristagionali. Spesso con quel«delpieriano» de-stro a giro che neattesta anche lasfrontatezza e lacapacità tecnica.

ESTERNI ALTI Doti che controla Juventus han-no saputo ripro-porre anche Peri-sic e Ljajic. Laclasse degli slavinon è mai statamessa in discus-sione, a penalizzarli nelle ulti-me scelte del Mancio è stata piùuna sorta di indolenza. Ma condue esterni offensivi con l’atteg-giamento giusto, l’Inter cambiavolto. Allargando il campo nonsolo crei spazi per gli inserimen-ti centrali, ma anche favorisci le

sovrapposizioni dei terzini. Chesia 4-3-3 o con la variante iperoffensiva del 4-4-2, alle ali vie-ne sempre chiesto pure un granlavoro in fase di copertura. MaMancini sfrutterà una rosa mol-to ampia in questo reparto perfare rotazioni anche a gara incorso. In fondo è quello che suc-

cede con Napoli eSassuolo, dove leprime sostituzio-ni sono sempreper gli esterni of-fensivi. Perisicsoprattutto ap-pare fondamen-tale. Ha discipli-na tattica, resi-stenza, forza fisi-ca, tempo degliinserimenti, ca-pacità di tiro maanche di crossa-

re. Eppure a febbraio Ivan hagiocato una sola gara da titolarein campionato. Già da domeni-ca contro il Palermo la musicadovrebbe cambiare.

LA CILIEGINA Poi è chiaro chenel calcio serve la ciliegina del

gol. E a molti non è sfuggitoche in una delle serate piùbelle per i nerazzurri nonc’era Icardi. Nessun caso,anzi ieri il capitano attra-verso i social ha fatto i com-plimenti a tutti i compagni.Vero che con lui non ci sipuò permettere di non darepunti di riferimento all’avver-sario, come successo mercoledì.Ma come si fa a escludere checon i compagni così indemonia-ti (e la Juve così distratta) Mau-rito - 6 gol in 7 gare contro laJuve - non avrebbe potuto faresfracelli? Anche perché con laJuve sono piovuti ben 30 cross.Importante appare piuttosto laposizione di Eder, che Mancio spera si possa sbloccare al piùpresto. Va messo più vicino allaporta, gli sfiancamenti in fasciada limitare col contagocce (suolo strappo che ha messo in portaPerisic) e il feeling con il gol daritrovare al più presto. Credereal terzo posto è un obbligo. Cosìcome avere coscienza che senzala giusta fame, col Palermo saràmolto più difficile ripetersi.

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LA NUOVA INTERHANDANOVIC

D’AMBROSIO MIRANDA MURILLO

BROZOVIC MEDEL KONDOGBIA

PERISIC ICARDI(EDER)

EDER(LJAJIC)

TELLES

GDS

Non solo grinta, mercoledì la squadra era più larga e quadrata

E Mancio ha pure la variante iper offensiva, col 4-4-2 e due ali d’assalto

LA CHIAVE

Serie ARI piani nerazzurri Roberto Mancini,

51 anni, èritornato ad

allenare l’Interdal novembre

del 2014

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- CAMPIONATO MASCHILE

VENERDÌ 4 MARZODIRETTA ALLE 20:00

vsRN FLORENTIA PALLANUOTOTRIESTE

MASCHILEPro Recco 54

AN Brescia 51

BPM Sport Management 40

CC Napoli 36

Robertozeno Posillipo 33

Carpisa Yamamay Acquachiara 32

Carisa Savona 28

RN Bogliasco Bene 23

Roma Vis Nova 20

Pallanuoto Trieste 19

CC Ortigia 12

SS Lazio Nuoto 12

RN Florentia 4

RN Sori 3

CAMPIONATO ITALIANO | A1PALLANUOTO

VENERDÌ 4 MARZO SESTA GIORNATA DI RITORNO

Firenze Piscina Nannini 20:00 RN FLORENTIA PALLANUOTO TRIESTE

SABATO 5 MARZO

Siracusa Piscina Caldarella 15:00 CC ORTIGIA CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA

Savona Piscina Zanelli 16:00 CARISA SAVONA ROMA VIS NOVA

Busto Arsizio Piscine Manara 16:00 BPM SPORT MANAGEMENT RN SORI

Bogliasco Piscina Comunale 16:00 BOGLIASCO BENE AN BRESCIA

Napoli Piscina Scandone 16:00 CC NAPOLI PRO RECCO

Napoli Piscina Scandone 17:30 ROBERTOZENO POSILLIPO SS LAZIO NUOTO

MA

SCH

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7VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Kondo recuperaMancio ci crede«Ancora in corsaper il 3° posto»

Matteo BregaMILANO

I l giorno dopo ha un ri-sveglio agrodolce. «Hodormito pochissimo, so-

no andato a letto alle 5 pervia della tanta adrenalina» -è il sunto migliore e lo faJuan Jesus. Il giorno dopo èanche quello dell’aggiorna-mento di chi lasciato il Me-azza con qualche acciaccocome Kondogbia. La contu-sione temporo-parietale si-nistra che lo aveva costretto

a lasciare la partita e a una visi-ta in ospedale è stata assorbitae ha potuto allenarsi regolar-mente dopo essersi sottopostoa una nuova tac e a tutti gli esa-mi neurologici che hanno datoesiti negativi. Anche Eder eSanton, usciti con le pile esau-rite, hanno svolto il lavoro conchi ha giocato contro la Juven-tus. Prosegue invece il lavoropersonalizzato di Jovetic il cuiproblema (lieve contrattura alsoleo sinistro) deve essere va-lutato giorno dopo giorno. Ap-pena sarà possibile, verrà inse-rito nuovamente in gruppo. Ec-

co perché non è ancora possibi-le sapere se ci sarà per la gara didomenica contro il Palermo.

JUAN JESUS «Contro il Paler-mo spero che giocheremo co-me abbiamo fatto contro la Ju-ventus - ha aggiunto Jesus -,con la stessa cattiveria e orga-nizzazione. Se giochiamo co-me ieri (mercoledì, ndr) sicu-ramente possiamo vincere». Ilbrasiliano, tra l’altro, si è resoprotagonista di un gesto tene-rissimo mercoledì sera. Duran-te l’esecuzione dell’inno dellacompetizione, si è tolto la felpa

e l’ha donata al bimbo che sistava bagnando e raffreddandovisibilmente. La Lega di A nonl’ha perso e gli dedicato un bre-ve filmato sul profilo twitter:«Juan Jesus dona la sua felpa albimbo infreddolito. Un gestobellissimo!» hanno scritto.

MIRANDA Ieri è stato il giornodei difensori brasiliani vistoche a Inter Channel ha parlatoMiranda. «Siamo ancora in cor-sa per il terzo posto - ha detto -.È difficile ma possiamo arrivar-ci. Contro la Juventus mercole-dì abbiamo dimostrato che lasquadra può farcela. Non ab-biamo paura di nessuno, dob-biamo giocare con orgoglio, co-raggio e cattiveria». RobertoMancini ha affidato a twitter ilpensiero notturno del dopo-ga-ra. «Una partita bella e intensache deve ridarci consapevolez-za per la rincorsa al terzo po-sto! Ora concentrati sul Paler-mo». Lo spirito è quello, sottocon il prossimo avversario -due gare di fila in casa sicilianie Bologna - prima della Roma.

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Inter-Juve dell’altra sera, 120 minuti tiratissimi più i rigori, ha sfinito molti giocatori: eccone alcuni a terra

fRETROSCENA Quei 10 minuti alla Pinetinacon l’arringa dei leadere l’allenatore che aspetta

MILANO

U niti in campo per mo-strare a tutti, alla so-cietà in primis, che ti-

po di giocatori sono, dotatidi autocoscienza. Una foto-grafia «nata» martedì po-meriggio prima dell’allena-mento della vigilia alla Pi-netina. Dieci minuti di ri-chiami allo spirito d’unitàche serve per uscire da unperiodo di crisi. Dieci minu-ti in cui le figure più ascolta-te dello spogliatoio hannoproferito parole dirette percompattare ogni anima. Inquei 600 secondi, a cui nonha partecipato nessun altroal di fuori dei giocatori,compreso Mancini che haatteso fuori, è nata la pre-stazione di mercoledì. Poi ci

sono stati piccoli gesti dal si-gnificato profondo che vannoraccontati per spiegare meglioil dopo-gara contro la Juventusal Meazza.

LA PANCHINA Gervasoni fi-schia la fine del primo temporegolamentare, gli undici inte-risti stanno abbandonando ilcampo per raggiungere lo spo-gliatoio e prima di infilarsi neltunnel trovano tutti i compo-nenti della panchina ad aspet-tarli per incoraggiarli e far loroi complimenti per l’ottimo pri-mo tempo. Solitamente i pan-chinari si mettono in mezzo alcampo a fare torello...

BOLINGBROKE Altro passag-gio. Finisce il match, la Juven-tus ha vinto ai rigori. L’Intertorna verso lo spogliatoio e neltunnel che conduce alle «se-

grete stanze» ecco Michael Bo-lingbroke, l’a.d. nerazzurro. Ildirigente aspetta i giocatori, liapplaude, si complimenta. E lofa con ciascuno di loro, uno auno. Un «cinque», una paccasulla spalla, pollice alto. È unavittoria morale della squadra,quella squadra a cui la societàaveva chiesto di prendersi leproprie responsabilità dopol’orrenda partita dello Sta-dium.

MORATTI E poi Massimo Mo-ratti. L’ex presidente ha assisti-to al match accanto alla diri-genza dell’Inter (Bolingbroke,Zanetti, Williamson, Gardini eAusilio). Poi è sceso negli spo-gliatoi per confortare e congra-tularsi con la squadra. E Man-cini.

m.b.-lu.tai.© RIPRODUZIONE RISERVATA

3� I gol diBrozovic

mercoledì allaJuve: due nei 120’

e uno ai rigori

116� I tocchi di

Brozovicmercoledì: è stato

l’interista che hagiocato più palloni

11� I gol di Icardi

in campionato.Eder tutte le sue12 reti le ha fatte

con la Samp

3� Le panchine di

Icardi in questocampionato

(e una sola voltasu tre è entrato)

Tweet Icardi: «Complimenti a tutti, siamo rimasti a un passodal fare la storia.Questo è un grandissimo gruppo. E pensare che ancorac’è gente che pensa che questasquadra non ha le palle»

Marcelo Brozovic, 23 anni, croato, ex Dinamo Zagabria,all’Inter dal gennaio 2015

DAL CAMPO

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8

Juve, tornanoi cannibali

Dopo la lezione di S.Sirostop al turnover

per una squadra al Max1Allegri fa autocritica: «Dovevo preparare meglio la partita con l’Inter». E per le sfide di marzo chiederà gli straordinari a sette intoccabili

Mirko GrazianoMILANO

I l grande spavento di SanSiro ha automaticamentefatto scattare lo stato d’al-

lerta in casa Juve. Prevenire èmeglio che curare, filosofia dasempre sposata nella Torinobianconera. Cannibali di natu-ra, guardano il bicchiere mez-zo pieno a Vinovo: ancora unavolta capaci di soffrire senzapiegare le ginocchia nel mo-mento di maggiore difficoltà(era già successo dopo il dop-pio svantaggio con il BayernMonaco), sempre in corsa suogni fronte, con il sogno triple-te come obiettivo.

LA SVEGLIA Allo stesso tempo,

però, nei piani altissimi di cor-so Galileo Ferraris non vengo-no sottovalutati i segnali nega-tivi emersi dalla sfida con l’In-ter: approccio molliccio e unpizzico di presunzione su tutti.È allora partito immediato il messaggio societario: testabassa fino al traguardo, pochicalcoli e solo concretezza. Con-

cretezza in ogni scelta o atteg-giamento, da parte delle variecomponenti del pianeta juven-tino, in particolare tecnico esquadra naturalmente. Unasveglia silenziosa ma efficace.Questione di sguardi più che diparole: in questo senso l’eraAndrea Agnelli fa ormai scuo-la. La macchina progettata emessa a punto dal figlio deldottor Umberto viaggia ormaialla perfezione, e nelle emer-genze i primi anticorpi vengo-no prodotti già all’interno del-lo spogliatoio. Particolarmentesignificative alcune immaginidella serata milanese, con Buf-fon che in panchina, sul 3-0 In-ter, va a catechizzare e caricareun Pogba pronto a entrare incampo. Capitano vero, decisi-vo pure nelle gestione della

notte di Sassuolo, punto piùbasso della stagione biancone-ra. E non a caso mercoledì not-te è stato un altro dei «Capi» ametterci la faccia. «Credo che ilcontraccolpo sarebbe stato de-vastante in caso di eliminazio-ne - ha detto Barzagli -. Garainconcepibile per una rosa co-me la nostra. Ci sono molte co-se da rivedere secondo me, se-rata da dimenticare. Una Juveche vuole ambire a giocare e avincere su tutti i fronti non puòregalare una partita così. Ve-diamo di analizzare bene ciòche è successo». Seconde lineenon all’altezza? Qualcuno fati-ca sotto pressione? «Non so,dobbiamo analizzare tutto congrandissima attenzione», con-clude il più forte e affidabile di-fensore italiano.

MEA CULPA MAX Così Massi-miliano Allegri: «La colpa èmia, questa gara la dovevo pre-parare meglio. Se uscivamoportavo in ritiro i ragazzi? Sì,c’era il rischio». Max se la senti-va alla vigilia: «L’Inter è unagrande squadra, e certe sfidenon vanno mai date per scon-tate - ha detto -. Così ci rendia-mo conto che per ottenere ri-sultati ci vogliono sacrificio ecoraggio: le partite e gli obiet-tivi si raggiungono quando fi-schia l’arbitro, non prima. Aitempi del Milan rischiai grossocontro l’Arsenal partendo ad-dirittura da un 4-0...». Dettoquesto, dopo la partita è arri-vato un tweet tradizionale:«Un #fiuuu con i brividi: si do-veva fare di più, ma abbiamocentrato l’obiettivo. Imparare a

DOPO IL TWEET INFELICE

La Rai: «Punite Marchisio»Ma il club non lo multerà

IL BABY D’ORO

Clausola Kean Sì al rinnovo se va all’estero1La Juve vuole blindare il gioiello classe 2000: per Raiola dovrebbeandare in prestito fuori dall’Italia

MILANO

N ella notte di Coppa Ita-lia, Marchisio commen-ta così, attraverso Twit-

ter (era a casa infortunato),una decisione arbitrale controla Juve: «Ammonizione Zaza...Dicono che ha scalciato. Tele-cronaca fatta da un non veden-te...». Ieri, la reazione dellaRai. «Una vicenda e un’offesache non può essere liquidatacome una “caduta di stile” - silegge nel comunicato Usigrai-.Le parole di Marchisio hannooffeso una intera comunità,quella dei ciechi, oltre che uncollega che stava svolgendocome sempre in maniera pro-fessionale il proprio lavoro(Gianni Cerqueti, ndr). Sonoparole ancora più sgradevoli,visto che sono pronunciate daun giocatore della squadra piùblasonata e della Nazionale. Ciauguriamo che Juventus, LegaCalcio e Figc prendano provve-dimenti, per render chiaro chei valori della sport nulla hannoa che vedere con questi lin-guaggi». Carlo Paris, fino a lu-nedì prossimo direttore di RaiSport, spiega che «per frasi

molto meno offensive su Twit-ter io ho fermato dei miei colle-ghi. Quello di Marchisio è pro-prio uno scivolone e mi dispia-ce anche perché è un giocatoredella Nazionale». Quindi, è in-tervenuto pure il comitato diredazione di Rai Sport: «Non sipuò sempre delegittimare il la-voro dei giornalisti alimentan-do inutili e assurde polemiche,tra l’altro pericolose. Non puòe non deve farlo soprattuttochi è parte integrante del mon-do del calcio. L’esempio devearrivare innanzitutto dai pro-tagonisti».

IL PRINCIPINO La Juve non haprevisto multe per il Principi-no, che ieri sera ha voluto chia-rire la sua posizione attraversoFacebook: «Sono sorpreso cheun mio commento a un’azionedi gioco sia stato definito comeuna “delegittimazione” del la-voro altrui. Ognuno di noi ha ildiritto di esprimere il propriogiudizio su una partita. Comecalciatore sono abituato ad ac-cettare commenti e opinioni diogni genere, sia da parte dei ti-fosi sia da parte dei giornalistio dei commentatori. Infelice esbagliato è stato invece il mioscivolone, ancorché scherzo-so, riguardante i non vedenti.Per questo mi scuso: la conci-tazione del momento ha presoil sopravvento su di me e que-sto non dovrebbe mai accade-re».

m.gra.© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA LETTERA di GIOVANNIGUZZO

IO, TIFOSONON VEDENTEMI SONO OFFESO

C iao Claudio, mi chiamo Giovanni Guzzo, sono un

grande tifoso della Juventus, nonché tuo grande ammiratore col piccolo problema di essere non vedente. Ho avuto la fortuna di incontrarti a Vinovo, riuscendo a farmi fotografare con te. Quando vengo allo Stadium indosso sempre la tua maglia, perchétu rappresenti al meglio la Juventinità. Ho saputo del tweet. Sono sicuro che tu l’abbia postato con tutta la leggerezza di questo mondo, anche perché le cose per la nostra Juve in quel momento non volgevano al meglio e so bene che certi social raccolgono emozioni a caldo, anzi a caldissimo. Ma i tifosi della Juve non vedenti come me (ti assicuro, sono tantissimi), non meritavano quella leggerezza. Sono venuto fino a Berlino per la finale, ho seguito le Olimpiadi invernali di Torino e tanti

altri avvenimenti sportivi, sono stato campione italianodi judo non vedenti. Del mio handicap non mi frega niente e riesco a fare comunque quello che mi piace. Ma non è giusto scherzare sulla nostra condizione e servirsene come insulto. E’ offensivo. Nessuno di noi, potendo, avrebbe scelto di non vedere. Per chi non vede dalla nascita, i colori non hanno senso. Non so cosa sia il verde del prato, che tutti dicono sia bellissimo, né il bianco e il nero che sono la nostra bandiera. Chiudi gli occhi un attimo, Claudio. Ecco.

Però di calcio ne capisco, quindi quel tweet è anche sbagliato oltre che brutto, perché non vedente non è sinonimo di incompetente. Ti assicuro che se vedessi una partita accanto a uno come me e all’amico che mi racconta ciò che accade in campo, capiresti quanto me ne intendo. Ero sicuro che ti saresti scusato per quel tweet sbagliato. Bene. Ritiro la lunga squalifica che avevo in canna: un anno bandito dal mio zaino da viaggio. Mi limito a un solo turno di sospensione, simbolico: alla prossima partita allo Stadium, vestirò la maglia di Chiellini. Ciao, Claudio. Un abbraccio. Ci vediamo a Vinovo.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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IL TWEET� Sotto, il

tweet con cuiClaudio

Marchisio hacommentatoda casa (era

infortunato) latelecronaca di

Gianni Cerquetidella Rai per

Inter-Juve

C’ è la clausola-Raiola per la firma delcontesissimo Moises Kean Bioty, il cen-travanti sedicenne (li ha compiuti il 28

febbraio) di origini ivoriane che la Juve intendeblindare al più presto. L’agente italo-olandeseha parlato chiaro con i manager bianconeri: lacondizione per la firma del ragazzo è che laprossima stagione vada a giocare in prestito al-l’estero. A suo parere l’attaccante nato a Vercelli(ma vive ad Asti) può crescere meglio (e più infretta) se va a giocarsi subito una chance in unamassima serie tipo quella olandese o belga.

RISPOSTE La singola-re proposta è stata ap-pena fatta, ecco per-ché non c’è ancora sta-to il tanto atteso accor-do. Resta comunqueottimismo sul feliceesito della trattativa,nonostante i miglioriclub d’Europa si sianofatti avanti per tentare

quello che in molti considerano il nuovo Balo-telli. Moises sta bruciando le tappe sia con lamaglia juventina che con quella azzurra: dagliAllievi è già passato nella rosa della Primavera ein Nazionale è in Under 17 con almeno un annod’anticipo. Negli ultimi tempi gli osservatori diArsenal, Manchester City e Real Madrid lo han-no braccato in tutti i suoi impegni ufficiali: Ke-an si è messo in luce con il gol segnato alla Spa-gna e ha segnato a ripetizione anche con le gio-vanili juventine. Ovviamente è il primo a sapereche la scelta di fare le valigie rappresenta unulteriore investimento sul suo futuro. In modo,poi, da tornare da protagonista in corso GalileoFerraris.

c.lau.© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MINI-CICLOA MARZO QUATTRO PARTITE IN DUE

SETTIMANE ESATTE, UN MINI-CICLO CHE

ALLEGRI VUOLE AFFRONTARE CONI

TITOLARISSIMI: QUESTO IL PROGRAMMA

6/3 ATALANTA-JUVENTUS (SERIE A)

11/3 JUVENTUS-SASSUOLO (SERIE A)

16/3 BAYERN-JUVENTUS (CHAMPIONS)

20/3 TORINO-JUVENTUS (SERIE A)

Serie ARQuanti brividi in Coppa Italia

Moises Kean, 16 anni

Page 9: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

9VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I RIVALI DI CHAMPIONS

Dortmund e poi Juve Ora il Bayern ha paura1Contro il Mainz i soliti problemi difensivi. E la stagione rischia di complicarsi

� C’è anche Alex Sandro fra i convocati del Brasile per il doppio impegno di fine marzo contro Uruguay (il 25 a Recife) e Paraguay (il 29 ad Asuncion). Il 23enne terzino sinistro della Juve non gioca minuti ufficiali nella Seleçao dal 7 settembre 2012, contro il Sudafrica. Fra gli «italiani», convocato anche l’interista Miranda, fuori l’ex milanista Thiago Silva.

LA LISTA - Portieri: Alisson (Internacional), Grohe (Gremio), Diego Alves (Valencia). Difensori: David Luiz e Marquinhos (Psg), Miranda (Inter), Daniel Alves (Barcellona), Gil (Shandong), Filipe Luis (Atl. Madrid), Alex Sandro (Juve), Danilo (Real Madrid). Centrocampisti: Luiz Gustavo (Wolfsburg), Fernandinho (Man. City), Renato Augusto (Beijing), Coutinho (Liverpool), Oscar e Willian (Chelsea), Lucas Lima (Santos), Kakà (Orlando City),Douglas Costa (Bayern). Attaccanti: Neymar (Barcellona), Hulk (Zenit), Ricardo Oliveira (Santos).

CONVOCATI BRASILE

Alex Sandroè la novitàdi Dunga

soffrire serve percrescere!».

ZERO TURNO-VER «Avendo piùgiovani in cam-po, la lettura del-la partita puònon essere sem-pre quella giu-sta. Ci siamo in-cartati da solicontro l’Inter», èstata una delleultime frasi di MassimilianoAllegri nella pancia del Meaz-za. Già, e d’ora in poi non sipuò più scherzare, ogni piccolopasso falso potrebbe costarecarissimo sui vari fronti. Eccoperché da qui alla sosta inter-nazionale non ci sarà turnoverper quei giocatori che la storia

di questa stagio-ne ha promossoa indispensabili,insost i tu ib i l i .Contro Atalanta,S a s s u o l o ,Bayern e Torino(la Juve gioche-rà in casa solocon il Sassuolo),«straordinari»per sette: Buf-fon, Bonucci,Barzagli, Mar-

chisio (da ieri di nuovo ingruppo, a pieno regime), Pog-ba, Dybala e Mandzukic. Inparticolare, la serata di CoppaItalia ha detto che la Juve, al-meno nell’economia del giocooffensivo, proprio non può farea meno di Pogba e Dybala.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Alex Sandro, 25 anni LAPRESSE

Gianluca SpessotMONACO DI BAVIERA

P uò una sola partita, ilk.o. interno con ilMainz, mettere in di-

scussione una stagione connumeri da capogiro? IlBayern era reduce da 15 vit-torie su 15 davanti al propriopubblico, ha dominato permezzora sul campo della Ju-ve in Champions e il 19 apri-le si gioca l’accesso alla fina-le di Coppa di Germaniacontro il Werder. Eppure, avedere il muso lungo diGuardiola durante l’allena-mento di ieri, sembra chePep non abbia digerito unasconfitta che può condizio-nare il prosieguo della sta-gione. A partire da domani,con la sfida in casa del Bo-russia Dortmund secondo.Le parole di Rummeniggenel dopogara sono statechiare: «A Dortmund nonpossiamo perdere». I rivaliandrebbero a -2 e i giochi siriaprirebbero definitiva-mente in Bundesliga. A chichiedeva spiegazioni sull’ac-

caduto, l’ex interista ha rispo-sto serafico: «Forse qualcunopensava alla gara di sabato masarebbe una spiegazione trop-po banale».

NUMERI La verità è che ilBayern contro il Mainz ha do-minato come al solito e le stati-stiche sono lì a testimoniarlo:più del 70% di possesso palla,88% di passaggi riusciti controil 55% degli avversari, 11-0 ilbilancio dei corner e 16-5 quel-lo dei tiri effettuati. Ma i nume-ri dicono anche che i giocatoridel Mainz hanno corso 125,3km contro i 118,5 km dei bava-resi. Schmidt ha allestito unadifesa a 5 ed un centrocampo a4 dove gli esterni erano sempremolto alti per raddoppiare echiudere gli spazi. Nella ragna-

tela del Mainz sono rimasti im-brigliati sia Lewandowski (solodue tiri in 90’) e Müller rimastoin panca per 51’. Guardiola puòconsolarsi con un ottimo Riberye un Vidal in ripresa ma le occa-sioni sprecate sono state troppee resta il problema irrisolto diuna difesa che patisce l’assenzadi Boateng. Contro il Mainz nonc’era l’incerto Kimmich ma sisono visti i soliti errori in fase dicopertura e i marcatori dei duegol sono stati lasciati colpevol-mente soli su azioni di rimessa.Nel dopo partita Robben ha col-to nel segno: «Diciamo semprele solite cose: dobbiamo evitarei contropiede. Sono cose chenon possono succedere». Il cie-lo sopra Monaco si è fatto dav-vero plumbeo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I giocatori del Bayern a testa bassa dopo il k.o. in casa con il Mainz EPA

� 1 Gianluigi Buffon, 38 anni, capitano e anima della Juventus � 2-3 I signori della difesa, Leonardo Bonucci, 28 anni, e Andrea Barzagli, 34 � 4 Claudio Marchisio, 30 anni, tornato a pieno regime nel gruppo � 5-6 Paul Pogba, 22, e Paulo Dybala, 22: Allegri non può fare a meno di loro per il gioco offensivo � 7 Mario Mandzukic, 29, centravanti di lotta LAPRESSE-ANSA-FORTE

6

1

7

32

2Le finali consecutive di Coppa Italia per la Juve: i bianconeri ci erano riusciti solo tra il 1958 e il 1960

IL NUMERO

Page 10: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

10 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Pjanic-Borja: regia da Champions1Il play bosniaco, corteggiato dal Chelsea, è diventato anche il cannoniere della RomaIl centrocampista spagnolo è l’emanazione del tecnico in campo. Il 3° posto passa da loro

PERCHÉ VEDEREROMA-FIORENTINANon che servisse, però è un buon motivo per santificareil venerdì: uno spoiler della lotta Champions, fasce da Europeo con El Shaa e Bernardeschi, Salah col turbo e Borja con il genio creativo. Spettacolo. Olimpico, ore 20.45

Miralem Pjanic, 25 anni, bosniaco, quinta stagione alla Roma ANSA

Massimo Cecchini

T re mesi fa, nello spoglia-toio, Borja Valero ha tro-vato una fascia tricolore

da sindaco. Ecco, nonostanteMiralem Pjanic sia il capocan-noniere stagionale della Roma(11 reti), il ruolo di Primo Cit-tadino «in pectore» – in un pe-riodo storico in cui persino ReTotti perde ammiratori – nonlo avrà mai. Apprezzato manon amatissimo, quello che è ilfulcro del gioco giallorosso,può guardare allo specchio ilsuo dirimpettaio viola, con cuicondivide il gusto del toccomorbido e la capacità di gioca-re in tutti i ruoli del centrocam-po. Il paradosso, in fondo, è unpo’ proprio questo: nonostantelo spagnolo sia arrivato allaFiorentina un anno dopo ri-spetto all’approdo del bosnia-co a Roma, lui e la sua famiglia(la moglie posta foto di bellissi-mi scorci fiorentini) sono en-trati nel cuore di una città chesa essere generosa e diffidentenello stesso tempo.

SIRENE INGLESI Con questepremesse, nessuna meraviglia

che le voci sempre più insisten-ti che vogliono Pjanic nel miri-no del Chelsea per la prossimastagione potrebbero trovareterreno fertile nella Roma, so-prattutto se le esigenze finan-ziarie rendessero utile unaoperazione da circa 31 milionidi euro (questa pare essere laclausola di rescissione del cen-trocampista). Tutto ovviamen-te prematuro, ma non assurdo.

CORSA E CARATTERE Visto cheil calcio è anche immaginazio-ne, facile immaginare unasquadra in cui i due possanoconvivere. Pjanic ha caratteri-stiche più offensive, ama l’as-sist, ma anche cercare la porta.Borja Valero invece, qualsiasiposizione sia chiamato a rico-prire – da regista davanti alladifesa a mezzala, da trequarti-sta fino addirittura ad esternod’attacco – ha più vocazione al-l’interdizione, al rubare palla.Ma occhio anche ad un altrodato che riguarda il gialloros-so: al termine di ogni partita èsempre sul podio sul piano deichilometri percorsi. Come di-re, il suo è uno dei casi in cui laqualità è abbinata anche allaquantità. In generale, perciò,

RIl giallorosso ha vocazione più offensiva, il viola offre maggiore copertura

LA SFIDAMIRALEM PJANICBORJA VALERO

PRESENZE

24 27GOL

9 4ASSIST

5 5OCCASIONI CREATE

59 57LANCI LUNGHI

88 66PALLE RECUPERATE

117 142TIRI NELLO SPECCHIO

23 11

Borja Valero Iglesias, spagnolo, 31 anni, quarta stagione in Viola AP

non può sorprendere l’enormestima che Spalletti e PauloSousa hanno nei confronti deiloro alfieri. Però con una diffe-renza di fondo: se Spalletti faràfatica a vedere in Miralem ilgiocatore che fu, a Firenze rac-contano come il portoghese siritrova molto nell’intelligenzacalcistica che lo spagnolo haportato alla squadra viola.Borja Valero, in fondo, spesso èl’emanazione del suo allenato-re in campo.

MAI FERMARSI E allora è chia-ro che la sfida tra Roma e Fio-rentina – quella per il terzo po-sto in campionato – passi tantoattraverso i piedi di Pjanic eBorja Valero. Con un’avverten-za: forse tutto questo non ba-

sta. I sussurri che si ascoltanonel ventre dei due spogliatoiparlano non solo della lotta peril vagone di coda della Cham-pions che (soprattutto per lecasse giallorosse) sarebbe fon-damentale per modulare il fu-turo. L’impressione è che sia laRoma sia la Fiorentina abbia-mo scoperto di avere una famenuova, più consistente: quelladel secondo posto. Negli ultimigiorni, in fondo, Juventus eNapoli stanno dimostrando diessere vulnerabili e allora il po-polo giallorosso e quello violasono si sentono autorizzati asognare. Insomma, un nuovofilm della stagione è già in can-tiere. E la regia, manco a dirlo,sarà di Pjanic e Borja Valero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI ROMA

Spalletti attacca«Via chi non vuole migliorarsi ancora»1Il tecnico giallorosso«I giocatori devonotoccare le stelle...Dzeko? Devo decidere per stasera»

Andrea PuglieseROMA

A l diavolo la scaramanzia,magari gli auguri per isuoi 57 anni proverà a

farseli già stasera, con tre giornidi anticipo. Anche se non saràfacile, perché Spalletti staseraincontro la squadra che più gliha rubato l’occhio. «La Fiorenti-na è un’opera d’arte, la più bravaa lavorare, c’è poco da fare — di-ce il tecnico della Roma — PauloSousa ha creato un’elasticità disquadra, hanno due medianimolto forti davanti alla difesa etanti buoni giocatori come Tello,Ilicic, Borja Valero, Bernarde-schi e Kalinic. Ma dobbiamo far-ci trovare pronti anche questavolta, è il nostro dovere».

LUI E LO STRISCIONE Già ed èper questo che Spalletti sta ra-gionando su tante cose, lui che èsempre più un uomo solo al co-mando. I tifosi l’hanno messo inriga per il recente appello («Sei

vittorie non ci fanno cambiare,Spalletti lei pensi ad allenare» lostriscione in centro), lui a Trigo-ria si occupa anche di compiti di-rigenziali, nonostante si celi die-tro un «prendo solo le decisioniche riguardano la mia area». E lìstasera dovrà prenderne un’al-tra importante, se giocare con osenza Dzeko. «Ci devo ancorapensare su, ad Empoli quando èentrato ha fatto bene, ma lo ave-va fatto anche la squadra pri-ma...». E quando traccia le diffe-renze tra lui e Kalinic, il giudiziodiventa quasi tagliente. Paroledolci per il centravanti viola («Ètra i più bravi ad attaccare lospazio dietro il centrale, ad an-dare dietro la linea difensiva esotto porta»), qualche carezza inmeno al bosniaco: «Gli piaceavere la palla addosso per sfrut-tare la sua fisicità, più che taglia-re sul primo palo preferisce larotazione sul secondo per la pal-la passante. È un grande calcia-tore come lo è Kalinic. Il primo èarrivato con il suo blasone, il se-condo sono stati bravi a intuireche avesse quelle qualità». Chiu-sura con due iperboli. Su Pallot-ta («Bisogna avere il coraggio diosare, i giocatori devo arrivare atoccare le stelle)» e sulla culturadel lavoro («Chi non vuole mi-gliorarsi deve andare via»). Poipenserà a farsi gli auguri...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COSÌ IN CAMPO ALLE 20.45

PANCHINA: 25 De Sanctis,

35 Torosids, 87 Zukanovic, 5 Castan,

33 Emerson, 13 Maicon, 21 Vainqueur,

14 Iago Falque, 6 Strootman, 48 Uçan,

9 Dzeko, 10 Totti

SQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: Digne

INDISPONIBILI: De Rossi (10 g.),

Gyomber (7 g.)

PANCHINA: 24 Lezzerini, 4 Tomovic,

23 Pasqual, 6 Tino Costa, 26 Kone,

16 Blaszczykowski, 14 Mati Fernandez,

72 Ilicic, 30 Babacar

SQUALIFICATI: Zarate

DIFFIDATI: Borja Valero, Kalinic,

Pasqual, Badelj

INDISPONIBILI: Benalouane (7 g.)

ALLENATORE Spalletti ALLENATORE Paulo Sousa

ROMA 4-3-1-2 FIORENTINA 4-2-3-1

SZCZESNY25

22EL SHAARAWY

20KEITA

8PEROTTI

12TATARUSANU

32RONCAGLIA

2G.RODRIGUEZ

13ASTORI

28ALONSO

8VECINO

9KALINIC

5BADELJ

10BERNARDESCHI

20BORJA VALERO

27TELLO

15PJANIC

4NAINGGOLAN

11SALAH

DIGNE3

44MANOLAS

2RÜDIGER

24FLORENZI

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QUI FIRENZE

Paulo Sousa rilancia «Decisiva? Per loroNoi intrusi lassù»1«Lottiamo contro squadre fatte per vincere la Serie A»E Zarate voleva il giallo come... Perisic

Giovanni SardelliFIRENZE

L assù contro pronostico.Ma con merito. PauloSousa non perde occasio-

ne per ricordare un concetto.«Stiamo lottando con squadrecostruite per vincere il cam-pionato». Nel presentare la sfi-da con i giallorossi, l’argomen-to è stato ulteriormente appro-fondito. «Sarà una sfida decisi-va per la Roma, non per laFiorentina. Loro hanno il do-vere di stare ai vertici, tra leprime sei in classifica gli intru-si siamo noi». Il portogheseprova ad alleggerire pressionie tensioni: anche perché gli ul-timi giorni sono stati decisa-mente impegnativi e pieni disfide importanti. Con il Tot-tenham è andata male, con ilNapoli meglio. Ora serve loscatto finale per ottenere unavittoria di prestigio. «Ci siamocostruiti l’opportunità di com-petere grazie al nostro lavoro.

E cercheremo di vincere tuttele partite. Ricordando peròche siamo all’interno di unpercorso di crescita appenainiziato».

TESTA BATTE CUORE La rabbiaper la mancata riduzione dellasqualifica di Zarate, a Firenze,non è ancora passata. Argo-mento toccato anche ieri, con-siderando che la mano di Peri-sic (soltanto ammonito) sulcollo di Cuadrado ha ricordatoil gesto dell’argentino viola suMurillo. «Il gesto è identico, leimmagini sono chiare, difficileesprimersi ulteriormente -continua Sousa - e la società hafatto benissimo a farsi senti-re». Nel frattempo lo stesso Za-rate su twitter pubblicava lafoto del contatto Perisic-Cua-drado commentando «Ammo-nizione. Se c’era qualche dub-bio adesso non c’è più, troppoevidente». Chiusi i social sfo-ghi (con retweet di offese, poicancellati), spazio ancora allasuper sfida. Chiude Sousa.«Servirà più testa che cuore.Nel secondo tempo con il Na-poli il cuore ha preso il soprav-vento e abbiamo perso le giu-ste distanze fra i reparti. È laparte razionale che ti permettedi vincere le partite. E noi conla Roma vogliamo vincere».

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Serie ARL’anticipo della 28a giornata

CENTIMETRI

Page 11: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

11VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

BACCA E BALO? DIFFICILE INSIEME, SONO DUE PRIME PUNTE

SILVIO BERLUSCONI PRESIDENTE DEL MILAN

Milan, Miha ha decisoScocca l’ora di Balotelli1Nonostante Berlusconi, il tecnico col Sassuolo lancia Mario con Bacca:

nella primavera 2013 fece gol da Champions. Luiz Adriano e Montolivo k.o.

Alessandra Gozzini MILANO

C’ è stata una primaveraparticolarmente riccadi gol e quella primave-

ra sbocciò nella Champions2013. Balotelli ne segnò tre amarzo, uno ad aprile e altriquattro a maggio, l’ultimo a Sie-na decisivo per l’aggancio al ter-zo posto. Mai Mario ha segnatocosì tanto, otto gol totali, nellaparte finale del campionato. PerBalo è di nuovo primavera: Ma-rio riscoprirà l’effetto che fa gio-care titolare in A, evento che non si verifica dal settembrescorso, a Genova. Balo ritroveràanche Bacca, con cui solo una volta in stagione ha condivisol’area di rigore: era successo inun’altra trasferta, stavolta a Udi-ne, conclusa con la vittoria e tregol rossoneri. Balo con Baccanon è proprio la soluzione tatti-ca più gradita a Berlusconi, per ilpresidente sono due prime pun-te con inclinazioni simili, ma Si-nisa ha sempre rivendicato la

propria autonomia decisionale ecosì sarà anche stavolta. Silvio, eil Milan, si augurano soprattuttoche la primavera di Mario rie-sploda nella Champions esatta-mente come la stagione di treanni fa.

RISCATTO Ci sarebbero conse-guenze per il Milan, che centre-rebbe un obiettivo per mesi in-sperato, e per Balo stesso. O ma-gari le conseguenze sarebberointrecciate: ai rossoneri andreb-bero i ricavi della Champions ein parte potrebbero essere inve-stiti per l’acquisto di Mario. Loscenario, anche questo inspera-to fino a poco tempo fa, è statolegittimato da Berlusconi: «Do-vesse riuscire a mostrare matu-razione in campo e nella vita pri-vata saremmo ben lieti di tener-lo, anche facendo uno sforzo economico». Balo potrà iniziaregià domani a dare dimostrazio-ne riguardo il modo di stare incampo, o meglio la posizione,che il presidente pretende più vi-cina alla porta avversaria. Maanche nel modo, vale a dire nel-

l’atteggiamento, Mario dovràdar prova di essere cambiato no-nostante il brevissimo tempo adisposizione: solo quattro giornifa, contro l’Alessandria, l’attac-cante aveva il solito passo rallen-tato e ciondolante. Sulla vita pri-vata Balo sembra già promosso:è paradossalmente una balotel-lata di Niang ad avergli riapertola possibilità di scendere in cam-po. Di Mario non è invece fin quistata segnalata alcuna uscitasconsiderata: certo Mario esce,

ma l’ultima volta l’ha fatto addi-rittura in compagnia dell’a.d.Galliani. E’ stato l’attaccante arichiederne la compagnia duesere fa, quando poi si sono in-contrati appena fuori dal Forumdi Assago prima di seguire fian-co a fianco la gara dell’Olimpia.Lo stesso Galliani l’aveva di re-cente lodato: «Per il comporta-mento Balotelli è da dieci».

CHANCE Sarebbe l’ora che unbuon giudizio venisse strappatoanche per la prova da centravan-ti titolare, ipotesi che si è ulte-riormente rafforzata dopo l’alle-namento di ieri. Menez restal’alternativa che in ogni casogiocherà come sostituto in cor-sa. Niente da fare invece per LuizAdriano che non ha risolto ilproblema muscolare dei giorniscorsi. E niente da fare ancheper Montolivo, sofferente per latendinopatia achillea e un con-temporaneo fastidio al soleo:contro il Sassuolo il capitanonon ci sarà, per far spazio allacoppia Kucka-Bertolacci.

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MILANO

N on c’è solo il celebrepoker del gennaio2014, quello che costò

la panchina ad Allegri, alloraallenatore rossonero. Berar-di ha segnato altri quattrogol al Milan, tre dei quali aReggio Emilia, nello stadioin cui il Sassuolo riceverà irossoneri anche domenicapomeriggio. Berardi si è con-fessato a Sky Sport 24:«Quella dei quattro gol fuuna serata fantastica, me laporterò sempre dietro, reste-rà indimenticabile».

SASSUOLO PER L’EUROPA L’attaccante si concentra poisull’attualità: uscito soffe-rente dall’Olimpico per uncolpo ricevuto, Berardi èpresto tornato in grande for-ma. Così sulla partita di do-menica: «I rossoneri vengo-no da un’ottima striscia posi-tiva, anche in Coppa Italiahanno vinto 5-0. Il Milan èuna squadra molto forte, manoi abbiamo vinto all’Olim-pico su un campo difficile,quella di domenica sarà sicu-ramente una bella partita davedere, noi ce la metteremotutta per vincerla». Dovessebattere il Milan, il Sassuolosi riavvicinerebbe al ristrettogruppo delle big. Se Mihajlo-vic e il Milan puntano il terzoposto, lontano sei punti, giu-sto che per l’Europa speri an-che il Sassuolo, che al mo-mento ha la stessa distanzadai rossoneri. Berardi con-ferma così le ambizioni deisuoi: «Con la salvezza ormai

raggiunta, possiamo davverotoglierci soddisfazioni impor-tanti, possiamo andare in cam-po con la mente libera e possia-mo giocarci un posto in Euro-pa». Se si guarda a questa stati-stica, Di Francesco potrebbeanche meritarlo: il suo Sassuo-lo settimo in classifica ha infatticonquistato punti con tutte lesei squadre che lo precedono ingraduatoria (Berardi: «Il rigoreall’ultimo minuto segnato a SanSiro contro l’Inter è il mio golpiù pesante») tranne, fin qui,proprio con il Milan.

CARATTERACCIO Berardi inse-gue un posto azzurro al prossi-mo Europeo. «Ho passato unperiodo difficile. Sto lavorandogiorno per giorno per migliora-re e con il lavoro arriverannoanche i gol. So che devo lavora-re sul mio carattere, dopo 2-3 falli tengo a reagire, ma ci stolavorando e sto ottenendo i pri-mi risultati. Il futuro? Sonoconcentrato sul Sassuolo, al re-sto penso poco».

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IL TIFOSO ECCELLENTE

E Tognazzi sta con Mario: «Meglio qui che altrove»1L’attore: «Lasciamo in pace Balo, ha i suoi difetti ma è un talento assoluto. Dopo Allegri quanti errori: bisogna ripartire da Sinisa»

Andrea PuglieseROMA

S e alla fine sia Tapioco,Antani o Come se Fosse (itre vini con cui si è lancia-

to nell’avventura di viticoltore)non lo sa neanche lui. «Rischie-rei di dire una cavolata». Di cer-to, però, lo considera un talentotalmente grande che lo ha acuore come pochi altri giocato-ri del Milan. Magari anche peruna questione di profumi, diparabole o di situazioni contro,al limite. «Sta di fatto che sonoun fan talmente grande di Ma-rio Balotelli, che per me posso-no dirgli quello che vogliono»,dice Gianmarco Tognazzi allapresentazione del suo progetto

enologo in un ristorante roma-no (Subura Miscela e Fuoco).«Una volta non va bene perquello che fa fuori dal campo,un’altra perché ha un atteggia-mento indolente, un’altra anco-ra perché gioca 5 minuti ma èentrato male. E che palle, la-sciamolo perdere. Mario ha isuoi difetti, ma è una gran ta-lento. E io preferisco vederlonel Milan che non altrove».

IDEE E APPARTENENZA E allorala speranza di Tognazzi è chepossa essere proprio Balotelli uno degli uomini fondamentaliin queste ultime undici giorna-te nella rincorsa rossonera alterzo posto. «Io ci credo, anchese per come il Milan era da rico-struire sotto ogni punto di vista,

il terzo posto sarebbe un auten-tico miracolo. Era un obiettivoambizioso fin dall’inizio, ma sealla fine non dovesse arrivarenon ne farei un dramma. Siamoin finale di Coppa Italia, stiamoristrutturando un po’ tutto. In-somma, cambiare ancora sa-rebbe l’errore più grande di tut-ti». E allora carta bianca aMihajlovic, bisogna andareavanti con lui. Al di là dei risul-tati, terzo o posto o meno chesia. «Bisogna dare continuità aiprogetti e non cambiare sem-pre, c’è da capire soprattuttoquesto — continua Tognazzi —

Quello è l’errore che ha fattoper anni l’Inter e noi rischiamodi ripeterlo. Ora l’obiettivo è ri-creare una base solida, parten-do dallo spirito di appartenen-za, dal fatto di capire cosa vo-glia dire essere del Milan. Ungirone d’andata come il nostroè quasi fisiologico in questi casi,in più aggiungiamoci che Me-nez non ha mai giocato, che Ba-lotelli è stato fuori con la pubal-gia e che si sono rotti tanti gio-catori. Insomma, anche fossel’allenatore migliore del mon-do, l’errore adesso sarebbe pro-prio ripartire da zero con un al-

tro. Dall’ultimo anno di Allegrisiamo andati incontro ad unalacerazione: Seedorf preso alvolo, Inzaghi senza esperienza.Evitiamo altri errori».

SILVIO E MR. BEE E allora lachiusura è sul futuro («Roma-gnoli e Bertolacci forse sono stati pagati anche 2-3 milioni ditroppo, ma sono giovani e na-zionali, rappresentano il nostrofuturo») e sul passato, a comin-ciare dai trenta anni di SilvioBerlusconi. «A lui bisogna solodire grazie e se ha sbagliato unpaio di stagioni pazienza, nonci dimentichiamo mai nelle ma-ni di chi eravamo prima. MisterBee? I suoi problemi con il crol-lo della borsa cinese sono di-chiarati, di certo c’è che il Milanper poter competere a livello in-ternazionale ha bisogno urgen-te di un importante partnereconomico». Dovesse poi arri-vare anche il terzo posto, alloratanto meglio...

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GIANMARCO TOGNAZZIATTORE

BERLUSCONI VA SOLO RINGRAZIATOPER TUTTO QUELLO

CHE HA FATTO

Gianmarco Tognazzi, 48 anni LAPRESSE

Serie ARIl personaggio

GIANMARCO TOGNAZZIATTORE

IL TERZO POSTO? UN MIRACOLO, MA

CI CREDO. E BASTA CAMBIARE TECNICI

LA STAR DEL SASSUOLO

Ecco Berardi, la bestia nera:«Quei quattro golchi se li scorda...»

Domenico Berardi, 21 anni LAPRESSE

6� I gol segnati fin qui in campionato da Domenico Berardi in 20 presenze. L’attaccante ha subito un’espulsione contro il Genoa

Il fratello di Balo: 3 turni per schiaffo ad un avversario� GENOVA Squalifica per il fratello di Balotelli. Schiaffo sulla nuca di un giocatore avversario al termine del match di RapalloBogliasco-Pinerolo 0-2 (Serie D, Girone A): questa la motivazione che ha portato alla squalifica per tre giornate di Enock Barwuah, fratello naturale di Mario.

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12 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Napoli allo scopertostrategia scudetto: «Juve, ti riprendo»1Pronunciare la parola non è più una... «bestemmia» Koulibaly: «Possiamo recuperare i 3 punti di distacco»

Gianluca MontiNAPOLI

V olendo usare il linguag-gio di Maurizio Sarri, dalunedì sera in poi nello

spogliatoio del Napoli sono di-ventati tutti blasfemi. Da Reinaa Koulibaly passando per Ham-sik, la parola scudetto è statasdoganata. Non è più una «be-stemmia», come amava dire iltecnico toscano. È un obiettivonon facile da raggiungere, madel quale si può parlare serena-mente: «I tre punti di distaccodalla Juventus si possono recu-perare – ha detto ieri Koulibaly aKiss Kiss Napoli –. Lo scudetto èun sogno da cullare, l’importan-te è consolidare il secondo postoche per noi è fondamentale».

INSOLITO RITIRO Non c’è unastrategia comunicativa dietroquesta forma di «outing» daparte dei calciatori azzurri,ma la consapevolezza di poterlottare fino in fondo per il tri-colore e la voglia di metterepressione a chi è davanti ades-so che il Napoli deve rincorre-re. Gestire la vetta della classi-fica non è stato facile per il gruppo sia dal punto di vistamediatico (la parola scudettoera appunto diventata un ta-bù) che mentale. Già con ilCarpi agli azzurri era venutoquasi il «braccino». La squadraera apparsa un po’ contrattaper l’importanza della posta inpalio prima del big match del-lo Stadium. La sconfitta di To-rino ha fatto male ma ha fattocapire che la differenza con la

Juve è sottile. Questione didettagli, che Sarri ha intenzio-ne di curare con attenzione.Non a caso, oggi il Napoli an-drà in ritiro. Una scelta inu-suale in vista di una partita ca-salinga in notturna, ma evi-dentemente dettata dalla vo-lontà di tenere alto il livellodella concentrazione ancheperché domani sera si conclu-derà un lungo tour de forcedopo il quale ci saranno final-mente due giorni di riposo pertutti ed una settimana tipo perpreparare la trasferta di Paler-mo. Dunque, domenica apranzo Sarri vorrebbe metter-si tranquillo sul divano a tifareAtalanta.

PAROLA A SARRI L’allenatoreè convinto che in questo mo-mento la squadra abbia biso-gno di certezze e di credere inquanto di buono sta facendononostante gli ultimi risultati.Ecco perché contro il Chievocambierà poco anche se Mer-tens scalpita per un posto datitolare. Insigne, i cui agenti erano ieri a Castel Volturnoper incontrare il d.s. Giuntoli einiziare a discutere di futuro,resta comunque favorito nel

ballottaggio con il belga. Di si-curo, in difesa mancherà Al-biol (squalificato) per la primavolta in campionato. Chiri-ches affiancherà Koulibaly, per la cui permanenza a Napo-li la Champions assume un va-lore importante (non manca-no, infatti, le offerte, specie dalla Premier). Il senegaleseha un contratto lungo con ilNapoli e comunque per parla-re del suo domani c’è tempo.Ora, è tempo di parlare di scu-detto. I calciatori lo hanno fat-to, chissà se lo farà oggi Sarriin conferenza.

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Il difensore centrale Kalidou Koulibaly, 24 anni, ex Genk, in questa stagione di Serie A 23 presenze in azzurro LAPRESSE

MAREK HAMSIKMEZZALA DEL NAPOLI

«CI SONO 11 GARE TUTTO È POSSIBILE.

TORNIAMO A VINCERE SUBITO»

PEPE REINAPORTIERE DEL NAPOLI

«LO SCUDETTO È ANCORA POSSIBILE.

NON MOLLEREMO FINO ALLA FINE»

TREND NEGATIVO

Ma la difesa soffre Nel 2016 presitredici gol: troppi

NAPOLI

N uovo anno, problemi vecchi. Il Napolidi Sarri sembra essersi trasformato, di-fensivamente parlando, nel Napoli di

Benitez. Tredici partite nel 2016 e tredici gol alpassivo, soltanto due gare (contro Lazio e Car-pi) senza subire reti. Qualcosa è cambiato, inpeggio, rispetto alla fine del 2015. I numerisono chiari: in sei delle ultime nove sfide dicampionato, tra fine ottobre e la sosta natali-zia, Reina era rimasto imbattuto. Cosa è acca-duto dunque alla retroguardia azzurra chesembrava un bunker? Albiol e compagni han-no accusato qualche passaggio a vuoto dalpunto di vista mentale: contro Frosinone, Em-poli, Sassuolo e Sampdoria ci sono stati sem-plici cali di concentrazione, con la Juventusinvece un pizzico di sfortuna si è rivelata de-terminante. A preoccupare Sarri, però, sono lereti subite a difesa schierata (come contro ilMilan) o sui calci piazzati (come a Firenze). IlNapoli marca a zona perché non ha grandissi-ma fisicità ed ogni tanto va in sofferenza suipalloni alti (era già capitato a Bologna con Rossettini).

RIMEDI E FUTURO Ieri mattina difensori eportieri erano a lavoro per una seduta specifi-ca. Sarri domani non ammetterà errori: ha de-dicato grande attenzione ai movimenti dellalinea visto anche l’innesto di Chiriches al po-sto dello squalificato Albiol (da valutare, inve-ce, le condizioni di Strinic), ma si aspetta puremaggiore precisione da parte dei centrali infase di costruzione. Il Napoli deve ripartire dadietro, non solo in classifica. Nel futuro prossi-mo c’è il Chievo, in quello remoto potrebberoesserci invece due acquisti per la retroguar-dia: Maksimovic resta una pista calda, Mam-mana del River Plate è un pallino di Giuntoli.Con loro il Napoli si sentirebbe più al sicuro.

g.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie ARPropositi azzurri

� VERONA All’andata era stato un gol del Pipita a decidere la sfida con il Chievo. Un girone dopo è sempre Higuain il pericolo numero uno, anche se in questi giorni a Veronello la squadra ha lavorato molto per affrontare al meglio un Napoli che ha diverse frecce al suo arco e non solo il capocannoniere del campionato. Si annuncia un sabato di super lavoro per i difensori centrali gialloblù. Lo sa perfettamente Dario Dainelli che, peraltro, avviandosi al traguardo delle 400 partite di Serie A di bomberne ha affrontati parecchi nella sua carriera . «Direi che sta facendo abbastanza bene...», scherza il difensore. Per fermare Higuain, Dainelli ha una ricetta ben precisa: «Serve un lavoro di squadra perché nell’uno contro uno non ti dà scampo e servono continui raddoppi. Ad attaccanti di questo valore puoi fermare 9 azioni su 10, ma se gli lasci anche una sola palla buona sono in grado di farti gol. Noi, comunque, abbiamo la forza di essere mentalmente carichi e la giusta serenità che ci deriva dalla classifica e che ci permettedi affrontare questa gara con un pizzico di sfrontatezza. Poi, per far risultato, ci vorrà anche un po’ di fortuna». E tanto per essere chiari, in settimana l’allenatore Rolando Maran ha ricordato a tutti che l’obiettivo salvezza è vicino, ma anche a Napoli il Chievo deve cercare un risultato positivo: «C’è ancora bisogno di spingere per chiudere la pratica salvezza».

Giancarlo Tavan© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI CHIEVO

Carica Dainelli:«Ecco il pianoanti Higuain»

AZZURRINI

L’U.17 si radunaTest per l’U.18Lunedì a Castelfranco Veneto raduno della Nazionale Under 17, che prepara l’Elite Round di qualificazione all’Europeo (Georgia, 15-20 marzo). Venti, invece, i convocati di Baronio per il test che l’Under 18 giocherà mercoledì 9 a Lecco contro la Svizzera.

PRIMAVERA

La Roma anticipa per la Youth League In vista dell’impegno di mercoledì in Youth League neiquarti contro il Psg, oggi la Roma anticipa col Palermo alle 12. Tra domani e domenica il resto della 21a.

DONNE

Cyprus Cup:c’è Italia-Irlanda Oggi alle 16.30 a Larnaca (Cipro) la Nazionale donne dopo aver battuto l’Ungheria sfida l’Irlanda. L’Under 19, invece, sconfitta 4-0 dalla Svezia nel torneo «La Manga».

CALCIO A 5

C.Italia: in semifinale Genzano-Pescara Saranno Carlisport Cogianco-Pescara e Asti-Kaos Ferrara le semifinali della Coppa Italia. A Pescara, i genzanesi superano 4-3 ai rigori l’Acqua&Sapone e se la vedranno con i campioni d’Italia (6-2 al Latina). Nella parte bassa del tabellone, altri due quarti decisi dal dischetto: battute Real Rieti e Montesilvano.

TACCUINO

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13VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTENUTOPREMIUMA TU PER TU CON...

L’ATTACCANTE RILANCIA DOPO LE 2 RETI DI FILA A INTER E FROSINONE «ORA TOCCA AL VERONA: DARÒ UN DISPIACERE ALL’AMICO DELNERI»

Quagliarella«SALVO LA SAMP,ARRIVO A 100 GOLE SE POI CONTE...»

PROFESSIONE BOMBER� Fabio Quagliarella, 33 anni, è arrivato alla Samp nell’ultimogiorno del mercato invernale

L'IDENTIKITFABIOQUAGLIARELLANATO A CASTELLAMMARE DI STABIAIL 31 GENNAIO 1983 ALTEZZA 180 CM PESO 79 KG RUOLO ATTACCANTE

Cresciuto nelle giovanili del Torino, con la maglia granata ha esordito in A il 14 maggio 2000 (2-1 al Piacenza). Nel 2002 passa alla Florentia (la nuova Fiorentina) in C2, poi nel gennaio 2003 al Chieti in C1. Torna al Torino nel 2004: con 7 gol contribuisce alla promozione in A. Poi sempre in A gioca con Ascoli, Udinese, Sampdoria, Napoli (11 gol in campionato). Quindi passa alla Juve dove resta 4 stagioni, vincendo3 scudetti e 2 Supercoppa italiane. Dal 2014 ritorna al Torino, poi da febbraio il passaggio alla Samp.

TORINO dal 1999 al 2002

FLORENTIA dal 2002 al gennaio 2003

CHIETI dal gennaio 2003 al 2004

TORINO dal 2004 al 2005

ASCOLI dal 2005 al 2006

SAMPDORIA dal 2006 al 2007

UDINESE dal 2007 al 2009

NAPOLI dal 2009 al 2010

JUVENTUS dal 2010 al 2014

TORINO dal 2104 al 2016

SAMPDORIA dal febbraio 2016

L’INTERVISTA di ALESSIO DA RONCHINVIATO A BOGLIASCO

L’ uomo della speranza ri-trova il palcoscenico deisogni trasformati in real-

tà. Non potrebbe esserci stadiomigliore del Bentegodi per Fa-bio Quagliarella, perché a Vero-na ha gioito tanto e segnatospesso. Stavolta vorrebbe farloper una ragione in più: «Perché igol sono ancora più belli se ser-vono a qualcosa e noi inseguia-mo la salvezza».

Intanto di gol ne ha già realizzati2 di fila a Inter e Frosinone.«E portano fiducia. Quello al-l’Inter è stato inutile, però l’ho

fatto ad Handanovic, mica unoqualunque. A me ha dato soddi-sfazione».

Con Inter e Frosinone è stato il giocatore che ha tirato di più inassoluto.«Ho ripreso il feeling dopo unpo’ di tempo senza giocare.Montella mi ha inserito gra-dualmente: pochi minuti, poimezzora, quindi titolare. Cercodi farmi trovare pronto, poi spe-ro che di tanti tiri qualcuno fini-sca dentro».

Ora il Verona, al Bentegodi.Un’occasione speciale?«In effetti lì mi è quasi sempreandata bene: ho fatto gol aSquizzi praticamente da centro-campo. Speriamo arrivi una re-te, ma soprattutto che portipunti, perché quelle inutili allafine lasciano un po’ di dispiace-re».

A dir la verità nel 2007 il dispia-cere con quel gol fantastico lo la-sciò a Delneri, era al Chievo.«Ma qualche anno dopo, sempreal Bentegodi, feci centro in rove-sciata, con la Juve, e quella voltaa suo favore. In panchina coi

bianconeri c’era lui. Con Del-neri ho un rapporto bellissimo,fatto di stima e affetto. Ritrovar-lo mi darà un enorme piacere».

Però rischia di affossarlo defini-tivamente.«In campo penso solo a fare ilmio dovere. Ora che abbiamo ri-trovato la vittoriadobbiamo asso-lutamente conti-nuare sulla no-stra strada».

Per una punta co-me lei avere i con-sigli di Montella èun vantaggio?«A inizio carrie-ra, a Chieti, hoavuto come alle-natore Pagliari,che, se non ricor-do male, era un attaccante. E in-fatti per me fu una grande anna-ta, piena di gol. Più che darmiconsigli, Montella riesce a capi-re cosa penso e cosa voglio, sacosa dire ai miei compagni permettermi nelle migliori condi-zioni. Vuole che mi cerchinomolto, pretende verticalizzazio-ni frequenti».

E l’ha piazzata punta unica. Unanovità per lei?«Sì. Ho giocato a Udine al centrodi un tridente, con Di Natale ePepe, ma davanti a due fantasi-sti non mi era mai capitato. Mipiace, mi da molta libertà di mo-vimento».

Più fantasisti si-gnifica più assist?«Certo: con duecosì può arrivarela palla giusta inogni momento».

A proposito digol. Lei per le sueimprese balisti-che più belle si èispirato davantialla televisione.Ho visto qualcosadi interessante ul-

timamente?«Adoro guardare i gol in tv. Alladomenica sera mi metto lì e ve-do tutto, dalle reti della mia Ju-ve Stabia, a quelle dei vari cam-pionati internazionali. Spessorimango a bocca aperta. Vedol’azione da diverse angolazionie posso capire quanta qualitàc’è. C’è un gol che non ho mai

fatto, e che purtroppo temo dinon riuscire a fare mai. Riman-go ammirato da chi parte dacentrocampo e salta due o treavversari prima di segnare. Almassimo ne salto uno...».

A forza di studiare davanti al vi-deo è arrivato a quota 95 reti inA, ne mancano 5 al suo grandeobiettivo.«Arrivare a 100 sarebbe unasoddisfazione immensa, manon è un assillo. Riuscire a rag-giungere questo traguardo pri-ma della fine del campionato sa-rebbe fantastico perché aiute-rebbe molto la Samp a centrarela salvezza ed esalterebbe le miestatistiche».

Già che parla di traguardi, tempofa disse di sognare l’incontro contre persone: Ligabue, ValentinoRossi e Maradona. A che puntoè?«Mi manca solo Maradona. Li-gabue ho avuto l’onore e il pia-cere di incontrarlo a un concer-to a Torino, gran bella gioia.Ogni volta che c’è gran premioal Mugello, poi vado sempre eho la fortuna di poter parlarecon Valentino per qualche mi-

nuto: lo ammiro sotto tutti ipunti di vista».

Con l’Inter è stato il più veloce dei suoi, secondo il sito della Le-ga ha corso a oltre 33 km/h. Nonmale per un trentatreenne.«Mi sento più giovane, forseperché alla Juve ho giocato me-no e non mi sono logorato».

Insomma, ha ancora voglia diemergere?«Sempre avuta: al Toro ho fatto17 gol tra coppa e campionato».

Alla Juve giocava meno, Conteadesso è il c.t. azzurro. Ci pensa?«Alla Juve ho giocato il giusto,visti i campioni che c’erano.Conte è il tecnico che ho avutoper più tempo: conosce bene imiei pregi e difetti. E quello az-zurro è un sogno che non homesso da parte, ma tutto passada quello che farò per la Samp».

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FABIO QUAGLIARELLA / 2SUL C.T. CONTE

L’AZZURRO? CI PENSO. IL C.T. È L’ALLENATORE

CHE HO AVUTO PER PIÙ TEMPO: CONOSCE BENE I MIEI PREGI E DIFETTI

FABIO QUAGLIARELLASUI SUOI MITI

AVEVO TRE SOGNI: CONOSCERE

MARADONA, VALENTINO ROSSI E LIGABUE. MI MANCA SOLO DIEGO...

7I gol di Quagliarella con la maglia della Nazionale. Una segnata al Mondiale 2010

IL NUMERO

Serie ARIl personaggio

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14 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL BLOGDI SERIE A

1La squadra di Iachini, a 4 punti dalla zona retrocessione, ritrova il portiere prima di due partite molto delicate: domenica sera a San Siro con l’Inter, poi in casa col Napoli

Palermo e Sorrentino:torna l’uomo giustoper scacciare la pauraFabrizio VitalePALERMO

C’ è da scacciar via lapaura. E il rischioper il Palermo di

farsi travolgere dallo statodi panico è dietro l’angolo.Domenica sera c’è l’Inter aSan Siro, il primo di undoppio confronto da brivi-di, visto che una settimanadopo al Barbera sarà di sce-na il Napoli. La zona retro-cessione è a quattro punti eil calendario di marzo chesi concluderà prima di Pa-squa con la trasferta di Em-poli non si presenta in mo-do amichevole. Iachini,tornato in sella da due gior-nate, sta provando a rimet-

tere i giocatori rosanero sul bi-nario giusto. Dopo le cinquesberle rimediate con la Roma,lo 0-0 in casa con il Bologna hafatto segnare un ipoteticopunto di partenza.

SORRENTINO C’E’ Anche dal-l’infermeria arrivano notizieconfortanti per Iachini: Stefa-no Sorrentino ha recuperatodal problema muscolare chelo ha tenuto fuori per due ga-

re. Ieri si è allenato regolar-mente con la squadra giocan-do l’intera partitella amiche-vole. Il recupero del capitanoin porta, dopo gli avvicenda-menti dei giovani Alastra ePosavec, può avere gli effettidi un ottimo ansiolitico per lasquadra rosanero. Se Iachiniprova a restituire certezze sulcampo, il presidente Zampa-rini cerca di rasserenare l’am-biente con parole distensive.Non vuol sentir più parlare diesoneri. Diciamo che per que-sta stagione non si è fattomancare niente. C’è ne sonostati anche troppi tra tecnicieffettivi e prestanome. Da Ia-chini a Ballardini, fino aSchelotto, passando per Vi-viani, Bosi e Tedesco. L’otto-volante Palermo sembra ave-

re finito le sue corse per que-sta stagione.

BASTA ESONERI Il ritorno deltecnico marchigiano, con tan-to di scuse presidenziali, chiu-de a ulteriori ribaltoni in pan-china, anche se contro l’Interdovesse andare male. «Ormaisiamo alle ultime partite dellastagione - ha detto Zamparinia “Un giorno da pecora´ suRai Radio2 -, per l’amor diDio...» In studio c’è voglia discherzare e i conduttori tenta-no di provocare il presidenteche si presta allo scherzo. «C’èRudi Garcia libero? No, non èpossibile. – replica Zampari-ni -. Piuttosto, avevo presoSchelotto (adesso nuovoallenatore del Boca Ju-niors, ndr) e il sindacatodegli allenatori europei hadetto che non si può». L’In-ter, vista con la Juventusnella semifinale di Coppa Ita-lia l’altra sera, dà l’impressio-ne di una squadra risorta dallacrisi. Per il Palermo si prean-nuncia un impegno decisa-mente proibitivo, anche in vir-tù della cabala: non è mai riu-scito a battere i nerazzurri sulcampo di San Siro. I risultatimigliori, infatti, il Palermo liha sempre ottenuti allo stadioBarbera come nella partitad’andata quando riuscì a fer-mare la banda Mancini sul-l’1-1. «Ho visto il primo

tempo, poi mi sono addor-mentato. Vado a dormirepresto - ha spiegato - quisiamo contadini».

UN RIGORE QUANDO? Oltreal tabù Inter c’è da anchesfatare anche quello dei ri-gori a favore. I rosanero so-no ancora fermi a zero e ilnumero uno di viale delFante non lesina una stoc-catina agli arbitri per il sin-golare primato della suasquadra. «Poi magari c’è ilpresidente che paga il caf-fè o il pranzo a qualcuno elì si vedono rigori per tut-ti – scherza Zamparini -.Il Palermo, per esem-pio, è l’unica squadra anon aver avuto un rigo-re a favore». Battute aparte, il Palermo a SanSiro è chiamato ad una

prova concreta, che siaben distante da quella of-ferta con la Roma all’Olim-pico. Iachini sembra inten-zionato a perseguire lastrada della continuità e ri-proporre ancora il 3-5-2, ilmodulo più collaudato nel-le ultime due stagioni conMaresca, che dopo l’ottimaprestazione contro il Bolo-gna, si appresta a coman-dare le operazioni a cen-trocampo anche domenicasera.

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1La squadra rossoblù ha la porta inviolata da 301 minuti: soltanto Buffon sta facendo meglio

Luca AquinoBOLOGNA

N on ci sono solo i gol diDestro e Giaccherininella risalita del Bo-

logna sotto la gestione Do-nadoni, ma anche le paratedi Antonio Mirante. Spessolontano dai riflettori, si ri-schia di sottovalutare l’im-portanza del portiere rosso-blù alla guida di una difesache negli ultimi mesi ha fat-to un salto di qualità enor-me, trovando grande solidi-tà. Nella gestione Donado-ni, con il quale aveva già la-vorato a Parma, Mirantenon ha subito gol in 7 parti-te su 15 disputate, in tra-sferta il Bologna non subi-sce reti su azione da sei garee in assoluto ha la porta in-violata da 301 minuti (i pri-mi 121’ per merito del suovice Da Costa), la secondastriscia attiva più lunga allespalle di quella di Buffon.

SOGNI EUROPEI Si parla diNazionale per i due leaderoffensivi, ma a fari spentianche Mirante sta avanzan-do la sua candidatura al-l’Europeo per uno dei dueposti alle spalle del portierejuventino, del quale fu se-condo nell’anno della Bbianconera. A 32 anni haraggiunto il pieno della ma-turità e dopo la stagione dif-ficile a Parma, per i noti pro-blemi societari, l’arrivo aBologna in estate firmando

un contratto triennale lo ha ri-generato rendendolo un puntofermo del futuro rossoblù. Po-che parole e molti fatti per Mi-rante, grande protagonista inmolte vittorie quest’anno, so-prattutto in trasferta. Recente-mente ha ammesso come le pa-rate più belle della sua stagio-ne siano state «quelle di Maras-si contro il Genoa e quelle aSan Siro contro il Milan». Con-tro i rossoneri c’è stata anche lasfida nella sfida con Gigio Don-narumma, in una sorta di der-by essendo entrambi di Castel-lammare di Stabia e cresciutinella stessa scuola calcio.

DESTRO C’È Per la sfida di do-menica col Carpi, decisa all’an-data da due difensori come Ga-staldello e Masina, Donadoniha tutta la rosa a disposizione,compreso Destro fermato duegiorni per influenza. La succes-siva trasferta contro l’Inter, in-vece, potrebbe essere vietata aitifosi del Bologna dopo il lan-cio del petardo contro il pull-man della Juve.

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Mirante blinda il Bologna: orapensa all’Europeo

Antonio Mirante, 32 anni GETTY

Matteo Mancosu, 32 anni, attaccante Carpi FORTE

L’ex Mancosu e un derbyche vale doppio

Davide Setti CARPI (MODENA)

A l Dall’Ara ha segnato solo da avversarioquando era a Trapani. In 27 gare con lamaglia del Bologna l’unico gol l’ha tim-

brato a Roma contro la Lazio. Matteo Manco-su ci riprova domenica col Carpi, che a genna-io lo ha preso in prestito dai rossoblù (dirittodi riscatto, che diventa obbligo in caso di sal-vezza), in un derby che sa tanto di ultimachiamata per la squadra di Castori, a secco disuccessi da 7 gare. L’attaccante sardo si candi-da per un posto da titolare nel ritorno al 3-5-2, per formare con Verdi un tandem del tut-to inedito. «E’ una gara speciale per me – rac-conta – e un po’ di emozione ci sarà. Dei miei12 mesi a Bologna (cui è legato fino al 2017,ndr) conservo un ottimo ricordo, anche se misono mancati i gol e potevo fare di più. Nonho rivincite da prendermi, spero di aver datocomunque una mano nella promozione».

LA SFIDA Il derby ha un valore speciale. «E’ laprima di una serie di gare decisive – prosegue– dopo avremo Frosinone e Verona, che sonole due squadre più vicine. E’ vero che sono ungiocatore del Bologna, ma ora devo cercare diportare il Carpi alla salvezza. La chiave dellagara? Segnare per primi e colpirli in velocità».

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1L’attaccante del Carpi, in prestito dal Bologna, domenica parte titolare

1L’ex attaccante bianconero dal 1’ al posto del cileno

Matteo SpiniBERGAMO

E là davanti tocca di nuovo a Borriello.Contro la Juventus, domenica, dovrebbeessere il turno del centravanti napoleta-

no: Pinilla ha un problema al polpaccio e diffi-cilmente troverà posto dall’inizio (dovrebbepartire dalla panchina). Dunque, il favorito per una maglia è Borriello, che da quando haesordito in nerazzurro è sempre sceso in cam-po (sei presenze),ma solo una voltadal 1’: un ex cheancora insegue ilprimo sigillo ata-lantino e che hatrovato l’ultimogol stagionaleproprio contro laJuventus (con lamaglia del Carpi,il 20 dicembre).

CAMBI IN ATTACO Continua così la rotazioneal centro dell’attacco: inizialmente l’alternati-va di Pinilla era Denis, ora è Borriello, con l’in-termezzo di Monachello a gennaio. Una dellecause delle poche certezze è la fragilità di Pi-nilla, la conseguenza è la sterilità offensiva:solo tre squadre (Udinese, Frosinone e Vero-na, 24 gol) hanno segnato meno dei bergama-schi (26), il cui capocannoniere, Gomez, è fer-mo a 5 reti. Il Papu è sempre alle prese con ilrecupero dopo la frattura alla costola, non cisarà neanche domenica e al suo posto potreb-be giocare ancora D’Alessandro: a meno cheReja non decida di abbandonare il consueto4-3-3, aggiungendo un difensore e rispolve-rando il più prudente 3-5-1-1, con Diamanti(che ieri ha ripreso ad allenarsi dopo un gior-no di stop precauzionale) alle spalle dell’uni-ca punta. Trovare il gol contro un Buffon acaccia di record, comunque, sembra un’im-presa, così come centrare una vittoria controla lanciatissima Juventus, a tre mesi esatti dal-l’ultimo sorriso stagionale.

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Tocca a Borriello contro la Juve Pinilla in panchina

� UDINE Gino Pozzo non passa mai a caso per casa, e se ritorna in Friuli lasciando Londra e il «suo» Watford lo fa non solo per affari, ma anche per la sua Udinese. Ieri lo stratega della galassia bianconera si è preso tanta di quell’umidità e tanto di quel freddo pur di vedersi da vicino le prove generali, che nessuno si sarebbe sognato di venire meno all’impegno, pur contro gli sbarbatelli della Primavera. Così è finita 10-1 nel test, con Colantuono a passeggiare davanti al suo datore di lavoro, suggerendo con tono fermo i movimenti corretti del 4-3-3, il modulo della svolta secondo le intenzioni della proprietà bianconera. Prima di cambiare l’allenatore, infatti, i Pozzo hanno deciso di cambiare modulo, di concerto col tecnico, e il primo risultato è stato il 2-0 al Verona. Ora è atteso il bis a Frosinone, per una partita-salvezza da non sbagliare. Di Natale, anche ieri tra i migliori, hatrovato spazio al centro del tridente schierato nel primo tempo, con Fernandes a destra e Thereau a sinistra. Morale? Un gol per Totò su assist di Fernandes, e uno di Thereau su assist di Di Natale. Intanto oggi la squadra anticiperà la partenza per il Lazio con seduta di allenamento pomeridiana a Roma. Domani invece pernotterà a Frosinone.

Stefano Martorano© RIPRODUZIONE RISERVATA

UDINESE

Colantuono conferma il tridente

7� Le partite senza vittorie del

Carpi. Castori non vince dal 17 gennaio (2-1 in casa con la Samp)

8� I gol segnati da Mattia Destro,capocannoniere del Bologna: in rossoblù dalla scorsa estate

0� Le vittorie conquistate dal Palermo con l’Inter a San Siro,

19 le sconfitte, 8 i pareggi

CalcioR

Marco Borriello, 33 LAPRESSE

1Zamparini intanto esclude nuovi esoneri: «Ormai siamo alla fine della stagione...»

Stefano Sorrentino, 36 anni, al Palermo dal 2013 FORTE

Page 15: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

15VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

22. MARCHETTI

19. LULIC

29. KONKO

13. BISEVAC

2. HOEDT32. CATALDI

20. BIGLIA

21. MILINKOVIC

14. KEITA

17. MATRI

87. CANDREVA

19. MAKSIMOVIC

7. ZAPPACOSTA9. BELOTTI

10. IMMOBILE20. VIVES

6. ACQUAH

15. BENASSI

33. PERES25. GLIK

24. MORETTI

1. PADELLI

Keita è al bivioStella della Lazioo cambierà aria1L’attaccante spagnolo pronto a rilanciarsi per capire anche il suo futuro. Cerca un posto da titolare ma guarda pure al mercato europeo

Nicola BerardinoROMA

I l bivio è ormai vicino, que-sta volta sarà difficile schi-varlo. Keita Balde si lancia

verso il finale di stagione cer-cando risposte al suo futuro inbiancoceleste. Non è questionedi contratto (scadenza nel2018), ma di prospettive. Ilventenne spagnolo di originisenegalesi vuol comprendereche ruolo potrà avere nella La-zio che verrà. Restare o riparti-re da un altro club europeo pertrovare una vetrina migliore alsuo talento. Nei mesi scorsi loha cercato il Monaco, ma è se-guito anche nella Premier Lea-gue. Intanto, deve ricomincia-re a guadagnarsi spazio nellaLazio del presente. Nelle ulti-me cinque giornate di campio-nato è sempre partito dallapanchina (subentrato in tutte ecinque le gare), ha inoltre sal-tato la doppia sfida di EuropaLeague per squalifica, così perritrovare una sua presenza datitolare bisogna risalire alla tra-sferta di Udine del 31 gennaio.Domenica è candidato a ripar-tire dall’inizio, nella trasfertacontro il Torino. C’è bisogno difantasia e velocità per rivitaliz-zare l’attacco della Lazio (cin-que volte a secco nelle ultimesei giornate). La gara col Sas-suolo ha riproposto troppe om-bre nel rendimento di Candre-va e Felipe Anderson: urge unascintilla nuova in una fase of-fensiva troppo prevedibile ne-gli ultimi tempi.

RINCORSA Anche lunedì sera,quando è stato chiamato incausa, Keita ha provato a impri-mere qualche accelerazione,inseguendo quegli spunti chelo esaltano. La sua prova non èperò riuscita a far cambiare rot-ta alla partita della Lazio, scon-fitta dopo l’exploit di quattrogiorni prima col Galatasaray.

Adesso Keita rincorre il ritornoda titolare per giocarsi tutte leproprie carte. I suoi concorren-ti di fascia, Candreva e FelipeAnderson, a fine stagione po-trebbero partire. La Lazio deldomani pensa di affidare labacchetta della creatività in at-tacco a lui in pianta stabile. Maprima di tutto, Keita deve com-piere il balzo definitivo per di-mostrarsi all’altezza. E averepiù continuità e maggiore per-sonalità. O comunque riappro-priarsi di quegli orizzonti che

appena due stagioni fa sembra-vano esclusivamente suoi. EraKeita l’astro nascente della La-zio prima che, nel campionatoscorso, sbocciasse Felipe An-derson. In questa stagione, do-po la voglia di andare via segui-ta all’esclusione in Supercoppacon la Juventus, si è impostocon la rete al Bayer Leverkusennel playoff di Champions. Incampionato, ha saputo trasfor-mare spesso una difficoltà inun’opportunità. L’uomo dellapanchina che fa svoltare la par-tita. In 22 presenze ben 13 sonostate da subentrato. Tra i quat-tro gol segnati, due sono arri-vati da sostituto.

REGALO Ci riproverà anche do-menica a Torino. Due giorniprima del suo ventunesimocompleanno ci terrà tanto a far-si un regalo sul campo. Lui che

è sempre attento a festeggiarele ricorrenze dei compagni disquadra con affettuosi messag-gi sui social. Il presidente Loti-to, suo estimatore da sempre,lo ha quotato attorno ai 20 mi-lioni. Keita confida di far alzareancora quella valutazione. So-prattutto, però, vuol essere ilfantasista della Lazio. Anche diquella prossima.

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28aGIORNATA

Keita Balde, 21 anni il prossimo 8 marzo, stellina della Lazio LAPRESSE

KOULIBALYDietro è il più in forma tra gli azzurri

DONSAHDa un mese viaggia spedito oltre il 6

HONDAIl giapponese non ne sbaglia più una

DIONISINon segna da un po’, ma è solo un caso

BUFFONHa nel mirino il record d’imbattibilità: sarà motivatissimo

PERESIn vistoso calo, specie se gioca a sinistra

BADELJNon è ancora ailivelli di prima dell’infortunio

VAZQUEZSembra un po’ scoraggiato da qualche gara

CASSANOIl Verona ha ritmo, lui può soffrire

SKORUPSKIDisastroso con la Roma e la difesa è senza tre titolari a Genova

DOMENICA ore 12.30 a Torino

Stadio Olimpico

And. 0-3

PANCHINA 28 Ichazo, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 18 Jansson, 21 Gaston Silva, 3 Molinaro, 16 Baselli, 4 Obi, 8 Farnerud, 11 M. Lopez, 17 Martinez ALLENATORE VenturaBALLOTTAGGI Benassi-Baselli 60-40%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI GlikINDISPONIBILI Avelar (6 mesi), Gazzi (10 giorni)ALTRI nessunoDRITTE SÌ Benassi NO Peres

PANCHINA 99 Berisha, 55 Guerrieri,5 Braafheid, 4 Patric, 16 Parolo, 6 Mauri,

23 Onazi, 7 Morrison, 88 Kishna, 10 F. Anderson,11 Klose, 9 Djordjevic

ALLENATORE PioliBALLOTTAGGI Cataldi-Parolo 60-40%,

Candreva-F. Anderson 60-40 %, Matri-Djordjevic 70-30 %SQUALIFICATI Mauricio (1)

DIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI De Vrij (stagione finita), Gentiletti (10 giorni),

Basta (7), Radu (5)ALTRI nessuno DRITTE SÌ Milinkovic NO Cataldi

32PUNTI

37PUNTI

DAMMI IL 5LE SICUREZZE

5 DA PAURAIL RISCHIATUTTO

TORINO3-5-2

LAZIO4-3-3

ARBITRO MassaASSISTENTI Posado-De Meo

IV Vivenzi ADD. Gavillucci-AbissoPREZZI da 10 a 250 euro

TV Sky Calcio 1 HDe Supercalcio HD;

Premium Sport HD

1

2.30X

3.202

3.35

6,18� È la media voto di Keita in questa Serie A: lo spagnolo ha giocato 22 gare, segnato 4 gol, servito un assist e rimediato 2 cartellini gialli

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 61 27 19 4 4 48 15NAPOLI 58 27 17 7 3 55 22ROMA 53 27 15 8 4 55 28FIORENTINA 53 27 16 5 6 48 27INTER 48 27 14 6 7 34 25MILAN 47 27 13 8 6 39 28SASSUOLO 41 27 10 11 6 34 31LAZIO 37 27 10 7 10 34 36BOLOGNA 35 27 10 5 12 29 31CHIEVO 34 27 9 7 11 32 36EMPOLI 34 27 9 7 11 33 40TORINO 32 27 8 8 11 33 34ATALANTA 30 27 7 9 11 26 31UDINESE 30 27 8 6 13 24 40GENOA 28 27 7 7 13 27 32SAMPDORIA 28 27 7 7 13 39 46PALERMO 27 27 7 6 14 27 47FROSINONE 23 27 6 5 16 26 53CARPI 21 27 4 9 14 24 44VERONA 18 27 2 12 13 24 45

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

VENERDÌ 11 MARZOJUVENTUS-SASSUOLO, ore 20.45 (0-1)SABATO 12 MARZOEMPOLI-SAMPDORIA, ore 18 (1-1)INTER-BOLOGNA, ore 20.45 (1-0)DOMENICA 13 MARZO ore 15CHIEVO-MILAN, ore 12.30 (0-1)CARPI-FROSINONE (1-2)GENOA-TORINO (3-3)FIORENTINA-VERONA (2-0)UDINESE-ROMA (1-3)LAZIO-ATALANTA, ore 20.45 (1-2)PALERMO-NAPOLI, ore 20.45 (0-2)

25 RETI Higuain (2, Napoli).13 RETI Dybala (3, Juventus); Bacca (1, Milan).12 RETI Kalinic (Fiorentina); Eder (Inter; 12 con 3 rigori nella Sampdoria).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

OGGI Roma-Fiorentina ore 20.45DOMANI Verona-Sampdoria ore 18Napoli-Chievo ore 20.45DOMENICA Torino-Lazio ore 12.30 Atalanta-Juventus, Bologna-Carpi, Frosinone-Udinese, Genoa-Empoli, Sassuolo-Milan ore 15Inter-Palermo ore 20.45

IL PROGRAMMA

Magic +3 CampionatoRIl personaggio

� TORINO (f.t.) Obiettivo riempire ancora l’Olimpico con tante donne e famiglie sugli spalti. In vista di Toro-Lazio, Urbano Cairo lancia la «Festa delle donne granata» e vara tariffe esclusive per le tifose granata: 1 euro in curva Maratona e Primavera, 2 euro per i Distinti, 3 euro per la Tribuna Granata, 5 euro per le Poltroncine, 10 euro per la Tribuna Grande Torino. La squadra intanto si allena all’ora di pranzo per superare il tabù: in 4 stagioni i granata hanno giocato 13 volte alle 12,30 conquistando una sola vittoria (in casa contro il Siena nel gennaio 2013), 5 pareggi e 7 k.o. Per l’occasione Ventura recupera Bovo e Benassi, che a San Siro ha scontato la squalifica.

QUI TORINO

Che sconti per le donneTorna Bovo

Page 16: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

16

25. SZCZESNY2. RUDIGER

3. DIGNE

44. MANOLAS

24. FLORENZI

4. NAINGGOLAN

20 . KEITA

15. PJANIC

8. PEROTTI22. EL SHAARAWY

11. SALAH

12. TATARUSANU

28. ALONSO

13. ASTORI

2. RODRIGUEZ

32. RONCAGLIA

5. BADELJ

8. VECINO

27. TELLO

20. VALERO

9. KALINIC

10. BERNARDESCHI

OGGI ore 20.45 a RomaStadio OlimpicoAnd. 2-1

PANCHINA 25 De Sanctis, 35 Torosids, 87 Zukanovic, 5 Castan, 33 Emerson, 13 Maicon, 21 Vainqueur, 14 Iago, 6 Strootman, 48 Uçan, 9 Dzeko, 10 TottiALLENATORE SpallettiBALLOTTAGGI El Shaarawy-Dzeko 60-40%, Florenzi- Maicon 80-20%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI DigneINDISPONIBILI De Rossi (10 giorni), Gyomber (7), Capradossi e Ponce (da valutare) ALTRI Sadiq, Lobont DRITTE SÌ Perotti NO Keita

PANCHINA 24 Lezzerini, 4 Tomovic,23 Pasqual, 6 T. Costa, 26 Kone,

16 Blaszczykowski, 14 Fernandez, 72 Ilicic,30 Babacar

ALLENATORE SousaBALLOTTAGGI Alonso-Pasqual 60- 40%,

Bernardeschi-Ilicic 60-40%SQUALIFICATI Zarate (1)

DIFFIDATI Valero, Kalinic, Pasqual, BadeljINDISPONIBILI Benalouane (7 giorni)

ALTRI Sepe, DiakhatèDRITTE SÌ Valero NO Roncaglia

53PUNTI

53PUNTI

ROMA4-3-1-2

FIORENTINA4-2-3-1

83. MIRANTE

15. MBAYE

28. GASTALDELLO

20. MAIETTA

25. MASINA

30. DONSAH

21. DIAWARA

8. TAIDER

26. MOUNIER

10. DESTRO

17. GIACCHERINI

27. BELEC

5. ZACCARDO

21. ROMAGNOLI

6. GAGLIOLO

10. VERDI

25. MANCOSU

19. PASCIUTI

17. CRIMI

8. BIANCO

20. LOLLO

3. LETIZIA

DOMENICA ore 15 a BolognaStadio Dall’AraAnd. 2-1

PANCHINA 1 Da Costa, 2 Oikonomou, 11 Zuniga, 13 Rossettini, 19 Constant, 24 Ferrari, 5 Pulgar, 6 Crisetig, 22 Rizzo, 33 Brighi, 23 Brienza, 99 Floccari ALLENATORE DonadoniBALLOTTAGGI Taider-Brighi 60-40%, Mounier-Rizzo 55-45%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Destro, Taider, DiawaraINDISPONIBILI Krafth (da valutare)ALTRI Morleo, Stojanovic, Acquafresca, Zuculini, Sarr, Krivicic, Silvestro DRITTE SÌ Destro NO Diawara

PANCHINA 91 Colombi; 23 Suagher,13 Poli, 36 Daprelà, 7 Porcari, 4 Cofie,

16 De Guzman, 11 Di Gaudio, 15 LasagnaALLENATORE Castori

BALLOTTAGGI Zaccardo-Suagher 55-45%,Verdi-Di Gaudio 55-45%

SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Suagher e Zaccardo

INDISPONIBILI Gnahorè (stagione finita), Fedele (15 giorni),Martinho (20), Mbakogu (3), Sabelli e Brkic (da valutare)

ALTRI Liotti, BubnjicDRITTE SÌ Verdi NO Zaccardo

35PUNTI

21PUNTI

BOLOGNA4-3-3

CARPI3-5-2

95. GOLLINI

3. PISANO

18. MORAS

5. HELANDER

93. FARES

13. WSZOLEK

8. MARRONE

23. IONITA

27. REBIC

9. TONI

16. SILIGARDI

2. VIVIANO

27. QUAGLIARELLA

4. MOISANDER

16. RANOCCHIA

5. CASSANI

7. FERNANDO

11. DODÒ

21. SORIANO

29. DE SILVESTRI

99. CASSANO

25. ALVAREZ

DOMANI ore 18 a VeronaStadio BentegodiAnd. 1-4

PANCHINA 37 Coppola, 88 Marcone, 4 Samir, 6 Albertazzi, 12 Gilberto, 14 Furman, 19 Greco, 2 Romulo, 28 Emanuelson, 7 Jankovic, 21GomezALLENATORE DelneriBALLOTTAGGI Fares-Albertazzi 70-30%, Rebic-Gomez 70-30%SQUALIFICATI Pazzini (1)DIFFIDATI Souprayen, MorasINDISPONIBILI Souprayen e Viviani (da valutare)ALTRI Badan, Riccardi, Checchin, WinckDRITTE SÌ Toni NO Fares

PANCHINA 57 Brignoli, 1 Puggioni,37 Skriniar, 23 Diakitè, 26 Silvestre, 13 Pereira,17 Palombo, 8 Barreto, 18 Christodoulopoulos,

20 Krsticic, 9 Rodriguez, 24 MurielALLENATORE Montella

BALLOTTAGGI Cassano-Krsticic 60-40%.SQUALIFICATI Correa (1)

DIFFIDATI Cassani, IvanINDISPONIBILI Carbonero, Sala e Ivan (10 giorni)

ALTRI Mesbah, SerinelliDRITTE SÌ Quagliarella NO Ranocchia

18PUNTI

28PUNTI

VERONA4-4-2

SAMPDORIA3-4-2-1

33. LEALI

28. ROSI

93. AJETI

6. BLANCHARD

20. PAVLOVIC

17. PAGANINI

22. CHIBSAH

5. GORI

9. D. CIOFANI

18. DIONISI

11. KRAGL

31. KARNEZIS

53. ADNAN

30. FELIPE

5. DANILO

89. PIRIS

23. GUILHERME

7. BADU

77. THEREAU

10. DI NATALE

8. FERNANDES

22. KUZMANOVIC

DOMENICA ore 15 a FrosinoneStadio MatusaAnd. 1-0

PANCHINA 1 Zappino, 25 Bardi, 3 Crivello, 13 M. Ciofani, 44 Pryyma, 8 Gucher, 7 Frara, 10 Soddimo, 29 Carlini, 12 LongoALLENATORE StelloneBALLOTTAGGI Rosi-M. Ciofani 55-45%, Chibsah-Gucher 55-45%, Pavlovic-Crivello 55-45%SQUALIFICATI Sammarco (1)DIFFIDATI Paganini, Gori, Blanchard, RosiINDISPONIBILI Russo (25 Giorni), Tonev (20)ALTRI GomisDRITTE SÌ Dionisi NO Gori

PANCHINA 97 Meret, 90 Romo,42 Coppolaro, 55 Hallfredsson, 21 Edenilson,

27 Widmer, 17 Armero, 99 Balic, 20 Lodi,9 Zapata, 18 Perica, 88 Matos

ALLENATORE ColantuonoBALLOTTAGGI Fernandes-Edenilson 70-30%

SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Adnan, Piris, Fernandes

INDISPONIBILI Heurtuax, Wague, Domizzi,Pasquale e Merkel (da valutare)

ALTRI Perisan, Pontisso, IniguezDRITTE SÌ Di Natale NO Adnan

23PUNTI

30PUNTI

FROSINONE4-4-2

UDINESE4-3-3

PORTIERIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MEDIA MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

101 ABBIATI (MIL) 0 0 0 0 - - a173 BARDI (FRO) 0 0 0 0 - - a103 BASSI (ATA) 6,00 3,00 0 3,00 - - a167 BELEC (CAR) 6,22 4,90 5,88 5,05 1005 59 S105 BERISHA (LAZ) 5,95 5,00 4,50 4,10 748 50 R106 BERNI (INT) 0 0 0 0 - - a107 BIZZARRI (CHI) 6,24 5,10 5,67 5,25 1100 48 S162 BRESSAN (CHI) 0 0 0 0 - - a108 BRIGNOLI (SAM) 0 0 0 0 - - a110 BUFFON (JUV) 6,19 5,60 6,25 5,43 1016 60 R111 CARRIZO (INT) 0 0 0 0 - - a112 CASTELLAZZI (TOR) 0 5,00 0 0 - - a113 COLOMBI (CAR) 6,00 5,00 0 0 - - a114 CONSIGLI (SAS) 6,16 5,17 4,88 4,96 1001 55 R115 COPPOLA (VER) 6,00 3,00 0 3,00 - - a116 DA COSTA (BOL) 6,00 5,25 5,50 5,00 1305 69 R117 DE SANCTIS (ROM) 6,00 5,00 0 5,50 - - a118 DONNARUMMA (GEN) 0 0 0 0 - - a119 DONNARUMMA (MIL) 6,21 5,42 5,38 5,06 683 52 S120 GABRIEL (NAP) 0 0 0 0 - - a121 GOLLINI (VER) 6,13 4,33 3,38 4,86 308 53 R123 GUERRIERI (LAZ) 0 0 0 0 - - a124 HANDANOVIC (INT) 6,39 5,52 3,88 5,73 682 55 R125 ICHAZO (TOR) 5,50 4,00 0 4,00 - - a126 KARNEZIS (UDI) 6,13 4,76 5,38 4,82 709 55 S127 LAMANNA (GEN) 6,07 4,79 0 4,83 - - a128 LEALI (FRO) 6,24 4,54 5,50 4,88 1004 59 S129 LEZZERINI (FIO) 6,00 5,00 0 0 - - a132 MARCHETTI (LAZ) 6,00 4,72 5,50 4,38 578 48 S171 MARCONE (VER) 0 0 0 0 - - a133 MERET (UDI) 0 0 0 0 - - a134 MIRANTE (BOL) 6,33 5,09 6,50 4,92 1085 65 R136 NETO (JUV) 5,50 4,50 0 0 - - a137 PADELLI (TOR) 5,98 4,68 5,12 5,04 767 55 R138 PEGOLO (SAS) 6,50 5,17 0 5,50 - - a139 PELAGOTTI (EMP) 0 0 0 0 - - a140 PERIN (GEN) 6,28 5,15 5,62 5,65 993 57 S142 POMINI (SAS) 0 5,00 0 5,00 - - a172 POSAVEC (PAL) 7,00 7,00 7,00 0 1713 - a144 PUGGIONI (SAM) 0 0 0 0 - - a145 PUGLIESI (EMP) 0 0 0 0 - - a164 RAFAEL (NAP) 0 0 0 0 - - a148 REINA (NAP) 6,13 5,30 5,12 5,50 371 47 R169 ROMO (UDI) 0 0 0 0 - - a149 RUBINHO (JUV) 0 0 0 0 - - a152 SECULIN (CHI) 6,75 5,75 5,00 5,75 - - a154 SKORUPSKI (EMP) 6,09 4,57 3,62 4,50 303 40 S155 SORRENTINO (PAL) 6,52 4,83 4,50 4,96 275 42 S156 SPORTIELLO (ATA) 6,25 5,50 5,12 5,29 930 43 S163 SZCZESNY (ROM) 6,22 5,28 5,38 5,60 658 48 S158 TATARUSANU (FIO) 6,07 5,07 5,12 4,85 649 40 S160 VIVIANO (SAM) 6,11 4,52 4,62 3,85 708 52 S161 ZAPPINO (FRO) 5,25 0,75 0 -0,50 - - a

DIFENSORIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MEDIA MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

202 ACERBI (SAS) 6,23 6,52 6,25 6,42 858 55 R203 ADNAN (UDI) 5,78 5,81 7,75 5,82 848 57 S426 AJETI (FRO) 5,93 6,21 6,17 6,25 418 51 R204 ALBERTAZZI (VER) 5,58 5,42 5,50 5,50 206 51 R206 ALEX (MIL) 6,03 6,28 6,25 6,19 791 56 S413 ALEX SANDRO (JUV) 6,54 7,08 7,50 7,90 790 63 R207 ALONSO (FIO) 6,13 6,63 6,75 6,39 1088 53 R209 ANDELKOVIC (PAL) 5,67 5,58 5,50 5,42 322 40 R421 ANSALDI (GEN) 6,06 6,12 5,75 6,44 693 53 a211 ANTEI (SAS) 5,50 5,83 6,00 6,00 - - S

212 ANTONELLI (MIL) 6,00 6,36 7,12 5,86 1255 63 S213 ARIAUDO (EMP) 5,75 5,79 5,67 5,50 364 46 R436 ARMERO (UDI) 6,00 7,50 7,50 9,50 1025 70 R434 ASMAH (ATA) 0 0 0 0 - - a403 ASTORI (FIO) 6,06 6,02 5,75 5,91 852 46 S217 BARZAGLI (JUV) 6,40 6,38 6,75 6,50 1016 64 R220 BELLINI (ATA) 5,77 5,65 5,50 5,67 427 32 R223 BIANCHETTI (VER) 5,54 5,50 5,75 5,40 272 51 R427 BISEVAC (LAZ) 5,67 5,67 5,50 6,50 697 56 S225 BITTANTE (EMP) 6,12 6,12 6,25 6,25 62 41 R226 BLANCHARD (FRO) 5,74 5,81 5,88 5,79 541 50 S228 BONUCCI (JUV) 6,12 6,23 7,50 5,77 1027 61 R230 BOVO (TOR) 5,79 5,97 0 5,57 - - a231 BRAAFHEID (LAZ) 6,00 6,00 0 6,00 - - a232 BRIVIO (ATA) 5,72 5,72 6,00 5,80 - - S234 BURDISSO (GEN) 5,86 5,73 5,75 5,77 579 49 S235 CACCIATORE (CHI) 5,75 5,78 6,25 5,69 944 45 S237 CALABRIA (MIL) 6,00 5,62 0 5,50 - - a238 CAMPORESE (EMP) 4,75 3,75 0 2,50 - - S241 CANNAVARO (SAS) 6,05 5,98 6,67 5,95 651 49 R243 CASSANI (SAM) 5,59 5,47 5,62 5,50 705 54 S244 CASTAN (ROM) 5,10 5,00 0 5,12 - - a245 CESAR (CHI) 6,00 5,95 6,38 6,04 675 42 S246 CHERUBIN (ATA) 5,64 5,75 0 6,80 - - S402 CHIRICHES (NAP) 5,80 5,70 0 6,00 - - a248 CIOFANI (FRO) 5,65 5,60 0 5,80 - - S428 CIONEK (PAL) 0 0 0 0 - - a435 CONSTANT (BOL) 6,00 6,00 6,00 6,00 249 52 R252 CONTI (ATA) 5,86 6,38 6,33 6,38 825 41 S423 COSIC (EMP) 5,75 5,75 5,75 6,00 836 54 R437 COSTA (CHI) 5,75 5,75 5,75 5,50 80 29 S253 COSTA (EMP) 5,86 5,96 0 6,14 - - a254 CRIVELLO (FRO) 5,31 5,31 4,50 5,56 - - S255 D'AMBROSIO (INT) 5,67 5,78 7,25 6,62 392 53 R256 DAINELLI (CHI) 5,88 5,94 5,75 5,56 929 44 S257 DANILO (UDI) 5,80 5,59 5,88 5,67 757 56 S258 DAPRELA' (CAR) 5,62 5,38 5,00 5,33 - - a260 DE MAIO (GEN) 5,47 5,19 5,33 5,62 527 47 S261 DE SCIGLIO (MIL) 5,34 5,28 6,00 5,69 820 54 S262 DE SILVESTRI (SAM) 5,79 5,86 7,50 5,25 734 54 R266 DIAKITE' (SAM) 5,66 5,68 0 5,25 - - S414 DIGNE (ROM) 5,98 6,15 7,00 6,09 1374 60 S268 DODO' (SAM) 5,93 6,00 5,75 5,67 722 56 S270 DRAME' (ATA) 5,78 5,69 5,67 6,00 875 42 S271 EDENILSON (UDI) 5,58 5,52 5,33 5,67 440 51 S273 EMERSON (ROM) 5,50 5,00 0 0 90 - S274 EVRA (JUV) 6,05 6,13 6,25 6,10 1206 63 R424 FELIPE (UDI) 6,14 5,97 6,12 5,70 827 57 S276 FERRARI (BOL) 5,63 5,47 0 5,21 - - S433 FIAMOZZI (GEN) 5,50 5,50 5,50 0 178 - S279 FREY (CHI) 5,65 5,44 5,50 5,56 260 33 S280 GABRIEL SILVA (GEN) 5,66 5,65 5,00 5,69 468 - S281 GAGLIOLO (CAR) 5,71 5,50 5,33 5,25 457 48 S283 GASTALDELLO (BOL) 6,10 6,12 6,12 5,86 894 63 R284 GASTON SILVA (TOR) 5,58 5,57 5,50 5,50 644 51 R285 GAZZOLA (SAS) 5,83 5,79 5,00 5,62 - - S287 GHOULAM (NAP) 5,96 5,98 5,62 6,00 797 54 R398 GILBERTO (VER) 5,79 5,79 5,75 6,00 -158 48 R288 GLIK (TOR) 5,88 5,70 5,38 5,75 688 54 R291 GONZALEZ (PAL) 5,77 5,69 4,75 5,50 326 42 R399 HELANDER (VER) 5,72 6,00 6,50 6,78 413 58 R295 HOEDT (LAZ) 5,59 5,53 6,17 5,61 1019 58 R296 HYSAJ (NAP) 5,88 5,79 5,75 6,00 842 55 R298 IZZO (GEN) 5,87 5,72 5,50 5,77 790 51 S299 JANSSON (TOR) 5,67 5,75 0 5,75 - - a300 JUAN JESUS (INT) 5,60 5,50 5,25 5,50 497 51 R301 KONKO (LAZ) 6,08 6,04 6,62 6,17 951 59 R302 KOULIBALY (NAP) 6,24 6,07 6,00 6,17 903 57 R304 LAURINI (EMP) 5,68 5,55 5,50 5,35 490 45 S306 LETIZIA (CAR) 5,92 5,98 5,50 5,58 737 52 S307 LICHTSTEINER (JUV) 6,00 6,00 6,17 6,11 830 58 R308 LONGHI (SAS) 5,83 5,75 0 6,00 - - a310 MAGGIO (NAP) 5,40 5,40 0 5,50 - - S311 MAICON (ROM) 5,71 5,96 6,00 6,21 912 52 S312 MAIETTA (BOL) 6,09 5,95 6,38 6,00 1056 66 R

313 MAKSIMOVIC (TOR) 5,82 5,79 5,62 6,00 971 59 R314 MANOLAS (ROM) 6,15 6,13 6,50 6,54 691 50 S315 MARCHESE (GEN) 5,67 5,42 0 6,00 209 43 a319 MASIELLO (ATA) 5,89 5,82 6,25 5,90 561 36 S320 MASINA (BOL) 5,83 6,04 5,83 5,86 520 55 R321 MATTIELLO (CHI) 5,00 6,00 0 6,00 - - a323 MBAYE (BOL) 5,80 5,75 6,25 5,80 1146 67 R326 MIRANDA (INT) 6,20 6,20 7,00 6,25 752 58 R327 MOISANDER (SAM) 5,62 5,38 5,50 5,14 828 56 S328 MOLINARO (TOR) 5,74 5,65 6,00 5,36 454 48 R330 MORAS (VER) 5,85 5,88 5,17 5,75 299 54 R331 MORETTI (TOR) 5,76 5,87 6,38 6,04 961 60 R422 MORGANELLA (PAL) 5,67 5,61 5,50 5,50 371 41 S334 MURILLO (INT) 5,92 6,04 6,75 6,59 707 58 R335 NAGATOMO (INT) 5,67 5,50 5,33 5,92 398 52 R336 OIKONOMOU (BOL) 5,93 5,87 0 6,21 - - S337 PALETTA (ATA) 5,94 5,72 6,00 5,50 234 29 R339 PASQUAL (FIO) 6,08 6,08 6,00 5,88 916 47 S341 PATRIC (LAZ) 5,75 5,75 6,00 5,75 - - a342 PAVLOVIC (FRO) 5,83 5,93 6,17 5,71 776 54 S343 PELUSO (SAS) 5,70 5,54 5,38 5,50 546 45 R419 PEREIRA (SAM) 5,72 5,83 0 5,60 - - a344 PERES (TOR) 6,02 5,88 5,00 6,09 747 56 R438 PEZZELLA (PAL) 0 0 0 0 - - a345 PIRIS (UDI) 5,62 5,52 6,25 5,42 895 57 S347 PISANO (VER) 5,78 6,04 6,75 5,83 569 58 R348 POLI (CAR) 5,50 5,25 5,00 5,25 288 45 S425 PRYIMA (FRO) 0 6,00 0 0 - - a352 RAIMONDI (ATA) 5,91 5,77 6,00 5,75 143 28 S353 RANOCCHIA (SAM) 5,60 5,45 5,25 5,40 928 56 R354 REGINI (NAP) 5,39 5,32 0 5,57 - - a355 RISPOLI (PAL) 5,67 5,54 5,50 5,50 373 42 R356 RODRIGUEZ (FIO) 6,26 6,52 6,50 5,96 640 42 S358 ROMAGNOLI (CAR) 5,88 5,80 5,75 5,67 444 50 S357 ROMAGNOLI (MIL) 5,83 5,63 6,00 5,21 473 46 S359 RONCAGLIA (FIO) 5,90 5,90 6,12 5,71 780 43 S360 ROSI (FRO) 5,87 5,79 5,25 6,00 314 49 R361 ROSSETTINI (BOL) 5,66 5,91 0 5,96 - - S409 RUDIGER (ROM) 5,75 5,85 5,75 6,39 768 50 S362 RUGANI (JUV) 5,93 5,93 6,00 5,88 430 51 R430 SAMIR (VER) 0 0 0 0 - - a365 SANTON (INT) 5,70 5,65 0 5,60 - - a366 SARDO (CHI) 5,50 5,33 6,00 5,50 267 32 S368 SILVESTRE (SAM) 5,81 5,61 5,25 5,56 470 51 S432 SKRINIAR (SAM) 0 0 0 0 - - a400 SPOLLI (CHI) 5,69 5,38 5,67 5,10 366 33 S371 STENDARDO (ATA) 5,90 6,05 0 6,50 - - a372 STRINIC (NAP) 6,33 6,33 0 0 - - S373 STRUNA (PAL) 5,19 4,92 3,50 5,00 -63 32 R374 SUAGHER (CAR) 5,50 5,00 4,50 5,25 41 42 S420 TELLES (INT) 5,88 5,76 5,33 5,88 220 47 R376 TERRANOVA (SAS) 6,00 5,90 0 6,25 - - a415 TOLOI (ATA) 5,69 5,62 6,00 5,64 750 39 S378 TOMOVIC (FIO) 5,79 5,68 0 5,57 39 30 S380 TOROSIDIS (ROM) 5,50 5,44 0 5,75 - - a384 VITIELLO (PAL) 5,75 4,88 5,50 0 755 - a385 VRSALJKO (SAS) 5,98 5,96 6,00 5,92 853 52 R388 WIDMER (UDI) 5,88 5,79 6,00 5,85 155 46 S391 ZACCARDO (CAR) 5,93 5,98 5,75 6,15 493 52 S406 ZAMBELLI (EMP) 5,88 5,88 5,83 5,93 646 50 R394 ZAPATA (MIL) 5,71 5,92 6,75 6,19 973 58 R395 ZAPPACOSTA (TOR) 5,77 5,85 5,75 6,11 263 47 R396 ZUKANOVIC (ROM) 5,78 5,98 4,75 6,45 309 43 R397 ZUNIGA (BOL) 5,50 5,50 0 5,50 - - a

CENTROCAMPISTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MEDIA MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

501 ACQUAH (TOR) 5,95 5,95 5,50 5,90 783 55 R502 ALLAN (NAP) 6,28 6,64 5,75 6,65 737 55 R504 ASAMOAH (JUV) 6,67 6,67 0 6,75 - - a505 BADELJ (FIO) 6,14 5,97 6,00 6,06 1020 50 S

506 BADU (UDI) 6,06 6,46 7,17 6,11 1311 67 R508 BARRETO (SAM) 5,68 5,66 5,50 5,59 81 43 S509 BASELLI (TOR) 5,94 6,36 5,50 6,38 822 59 R511 BENASSI (TOR) 6,08 6,47 6,67 6,77 1030 61 R512 BERTOLACCI (MIL) 5,67 5,81 5,83 6,12 875 56 S513 BIANCO (CAR) 5,97 5,97 5,67 5,75 896 58 a514 BIGLIA (LAZ) 6,15 6,56 6,33 7,06 1402 69 R515 BIONDINI (SAS) 6,00 5,89 6,50 5,79 362 44 R519 BRIGHI (BOL) 5,77 5,65 0 5,80 172 49 S522 BROZOVIC (INT) 6,24 6,62 7,67 6,68 1094 64 R523 BRUGMAN (PAL) 5,67 5,56 5,67 5,80 736 48 a717 BUCHEL (EMP) 6,19 6,39 6,00 6,55 518 50 S528 CASTRO (CHI) 6,19 6,44 7,33 6,00 1070 49 S529 CATALDI (LAZ) 5,79 5,93 7,00 5,30 1300 62 R719 CHALOBAH (NAP) 6,00 6,00 0 0 - - S530 CHIBSAH (FRO) 5,87 5,93 4,50 5,94 -37 40 S531 CHOCHEV (PAL) 5,55 5,50 5,67 5,50 596 45 S718 CHRISTODOULOPOULOS (SAM) 5,67 5,58 0 5,33 129 43 S533 CIGARINI (ATA) 6,18 6,20 6,00 6,40 710 40 S713 COFIE (CAR) 5,75 5,58 6,00 5,50 500 49 S535 COSTA (FIO) 6,11 5,93 0 5,71 226 37 R699 CRIMI (CAR) 5,85 5,70 5,33 5,58 590 52 S537 CRISETIG (BOL) 5,25 5,12 0 5,00 - - a733 CRISTANTE (PAL) 5,50 5,50 0 5,50 - - a538 CROCE (EMP) 6,19 6,16 6,00 6,12 494 48 S542 DE ROON (ATA) 6,02 5,98 5,62 6,21 622 38 S549 DIAWARA (BOL) 6,17 6,00 6,38 6,29 1041 65 R550 DIOUSSE' (EMP) 6,00 5,81 6,00 5,58 248 43 R701 DONSAH (BOL) 6,13 6,60 6,75 6,75 768 62 R551 DUNCAN (SAS) 6,02 5,98 6,38 5,75 1113 56 R552 EL KADDOURI (NAP) 5,71 5,56 0 5,50 367 44 R730 EMANUELSON (VER) 6,00 6,00 6,00 6,33 374 56 R555 FARNERUD (TOR) 5,00 5,50 5,00 5,00 - - a558 FERNANDEZ (FIO) 5,82 6,05 6,17 6,00 1354 54 S559 FERNANDO (SAM) 6,04 6,24 7,50 5,79 1438 68 S560 FLORENZI (ROM) 6,02 6,70 7,33 6,41 1134 55 S561 FRARA (FRO) 5,82 6,05 5,88 5,83 638 51 R735 FREULER (ATA) 6,00 6,00 6,00 6,00 280 31 S742 FURMAN (VER) 0 0 0 0 - - a565 GNOUKOURI (INT) 5,50 5,50 0 5,50 241 45 R567 GORI (FRO) 5,83 5,67 5,62 5,86 761 54 R568 GRASSI (NAP) 5,81 5,58 0 6,25 - - a569 GRECO (VER) 5,64 5,62 10,00 5,39 1214 68 R571 GUCHER (FRO) 5,50 5,50 0 5,50 - - a572 GUILHERME (UDI) 5,75 5,62 5,83 5,75 665 54 R574 HALLFREDSSON (UDI) 5,97 5,76 5,75 5,50 651 43 S575 HAMSIK (NAP) 6,22 6,81 5,12 6,85 1090 61 R577 HETEMAJ (CHI) 6,21 6,26 6,00 6,44 341 37 R578 HILJEMARK (PAL) 5,79 6,28 5,75 6,23 622 49 S581 IONITA (VER) 5,89 6,39 7,88 6,89 1092 69 R585 JAJALO (PAL) 5,64 5,50 5,00 5,72 732 48 R588 JORGINHO (NAP) 6,17 6,15 6,00 6,41 1179 61 R589 KEITA (ROM) 5,96 6,12 7,33 6,50 1292 59 a590 KHEDIRA (JUV) 6,27 7,00 5,75 7,50 711 60 R592 KONDOGBIA (INT) 5,53 5,58 5,67 5,19 756 52 R731 KRAGL (FRO) 5,67 5,67 6,00 5,00 194 40 S595 KRSTICIC (SAM) 0 5,00 5,00 0 167 - a597 KUCKA (MIL) 6,05 6,16 6,83 6,10 1234 62 R598 KURTIC (ATA) 5,83 5,86 6,62 5,86 961 43 S736 KUZMANOVIC (UDI) 5,92 5,83 5,88 5,50 581 51 S723 LEMINA (JUV) 5,90 6,20 0 6,50 - - a728 LODI (UDI) 6,05 6,13 5,50 6,00 848 58 S604 LOLLO (CAR) 5,76 5,84 5,17 5,43 608 51 S605 LOPEZ (NAP) 5,96 5,89 5,50 5,83 248 42 S607 LULIC (LAZ) 5,74 5,95 5,62 5,70 1129 58 R608 MAGNANELLI (SAS) 6,30 6,28 6,38 6,42 928 56 R691 MAIELLO (EMP) 5,94 5,89 0 6,00 - - a610 MARCHISIO (JUV) 6,33 6,19 6,17 6,33 1178 65 R611 MARESCA (PAL) 5,64 5,57 6,00 5,17 560 42 R612 MARRONE (VER) 6,12 6,38 7,67 6,38 765 65 R614 MAURI (MIL) 0 0 0 0 - - a

ARBITRO IrratiASSISTENTI Di Liberatore-Tonolini

IV Padovan ADD. Guida-CeliPREZZI da 35 a 200 euroTV Sky Sport 1 HD, Calcio

1 HD e Supercalcio HD;PremiumSport HD

1

2.05X

3.502

3.70

ARBITRO MazzoleniASSISTENTI Fiorito-Carbone

IV GavaADD. Tagliavento-Martinelli

PREZZI da 12 a 95 euroTV Sky Calcio 4 HD;

Premium Calcio 7

1

1.85X

3.352

4.75

ARBITRO CervelleraASSISTENTI Passeri-Valeriani

IV Lo CiceroADD. Rocchi-Illuzzi

PREZZI da 14 a 80 euroTV Sky Calcio 1 HD

e Supercalcio HD;

1

2.45X

3.452

2.90

ARBITRO RizzoliASSISTENTI Cariolato-Longo

IV De PintoADD. Fabbri-Minelli

PREZZI 25 euro (solo ospiti)TV Sky Calcio 5 HD

1

3.45X

3.402

2.15

Magic +3 CampionatoRLa griglia

Page 17: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

17VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

47. CONSIGLI

11. VRSALJKO

28. CANNAVARO

15. ACERBI

13. PELUSO

7. MISSIROLI

4. MAGNANELLI

32. DUNCAN

25. BERARDI

92. DEFREL

17. SANSONE

99. DONNARUMMA

2. DE SCIGLIO

17. ZAPATA

13. ROMAGNOLI

31. ANTONELLI

10. HONDA

27. KUCKA

91. BERTOLACCI

45. BALOTELLI

70. BACCA

28. BONAVENTURA

25. REINA

2. HYSAJ

21. CHIRICHES

26. KOULIBALY

31. GHOULAM

5. ALLAN

8. JORGINHO

17. HAMSIK

7. CALLEJON

9. HIGUAIN

24. INSIGNE

1. BIZZARRI

23. BIRSA

12. CESAR

21. FREY

3. DAINELLI8. RADOVANOVIC

16. CASTRO

4. RIGONI29. CACCIATORE

69. MEGGIORINI

31. PELLISSIER

DOMANI ore 20.45 a NapoliStadio San PaoloAnd. 1-0

PANCHINA 1 Rafael, 22 Gabriel, 11 Maggio, 18 Regini, 3 Strinic, 19 D. Lopez, 94 Chalobah, 6 Valdifiori, 88 Grassi, 77 El Kaddouri, 23 Gabbiadini, 14 MertensALLENATORE SarriBALLOTTAGGI Insigne-Mertens 60-40%, Callejon-Mertens 60-40%, Allan-D. Lopez 60-40%SQUALIFICATI Albiol (1)DIFFIDATI Grassi, Mertens, CallejonINDISPONIBILI nessunoALTRI LupertoDRITTE SÌ Callejon NO Allan

PANCHINA 90 Seculin, 32 Bressan,2 Spolli, 20 Sardo, 36 Costa, 6 Pinzi,

56 Hetemaj, 10 Ninkovic, 7 Pepe, 83 Floro Flores,40 Mpoku

ALLENATORE MaranBALLOTTAGGI Meggiorini-Mpoku 60-40%,

Rigoni-Hetemaj 60-40%SQUALIFICATI Gobbi (1)

DIFFIDATI Hetemaj, Birsa, DainelliINDISPONIBILI Gamberini (15 giorni), Inglese e Izco

(da valutare) ALTRI Miranda, DamianDRITTE SÌ Cacciatore NO Birsa

58PUNTI

34PUNTI

NAPOLI4-3-3

CHIEVO4-3-1-2

1. PERIN

30. RIGONI

93. LAXALT

88. RINCON

3. ANSALDI

5. IZZO

8. BURDISSO

4. DE MAIO

11. CERCI

17. SUSO21. PANDEV

28. SKORUPSKI

5. SAPONARA

37. ARIAUDO

3. ZAMBELLI

24. COSIC32. PAREDES

11. CROCE

17. ZIELINSKI2. LAURINI

7. MACCARONE

20. PUCCIARELLI

DOMENICA ore 15 a GenovaStadio FerrarisAnd. 0-2

PANCHINA 23 Lamanna, 32 Donnarumma, 15 Marchese, 29 Fiamozzi, 34 Gabriel Silva, 77 Tachtsidis, 18 Ntcham, 22 Lazovic, 16 Capel, 42 Matavz, 98 Raul AsencioALLENATORE GasperiniBALLOTTAGGI Suso-Tachtsidis 60-40%SQUALIFICATI Dzemaili (1)DIFFIDATI Gabriel Silva, Munoz, Rigoni, Ansaldi, De MaioINDISPONIBILI Pavoletti (15 giorni), Munoz (5)ALTRI Tambè, Gomes, Panico, GhiglioneDRITTE SÌ Ansaldi NO Pandev

PANCHINA 1 Pugliesi, 23 Pelagotti,15 Costa, 31 Camporese, 6 Bittante, 13 Maiello,

77 Buchel, 14 Diousse, 22 Piu, 9 Mchedlidze,33 Krunic, 39 Livaja

ALLENATORE GiampaoloBALLOTTAGGI Croce-Buchel 60-40%

SQUALIFICATI Tonelli (2), Mario Rui (1)DIFFIDATI Zielinski

INDISPONIBILI nessunoALTRI Borghini

DRITTE SÌ Paredes NO Skorupski

28PUNTI

34PUNTI

GENOA3-4-1-2

EMPOLI4-3-1-2

57. SPORTIELLO

5. MASIELLO

3. TOLOI

29. PALETTA

93. DRAMÉ

27. KURTIC

15. DE ROON

21. CIGARINI

23. DIAMANTI

22. BORRIELLO

7. D’ALESSANDRO

1. BUFFON

24. RUGANI

19. BONUCCI

15. BARZAGLI

21. DYBALA

17. MANDZUKIC

26. LICHTSTEINER

6. KHEDIRA

8. MARCHISIO

10. POGBA

12. ALEX SANDRO

DOMENICA ore 15 a BergamoStadio Atleti Azzurri d’ItaliaAnd. 0-2

PANCHINA 30 Bassi, 33 Cherubin, 2 Stendardo, 6 Bellini, 24 Conti, 28 Brivio, 77 Raimondi, 8 Migliaccio, 11 Freuler, 13 Gakpé, 45 Monachello, 51 PinillaALLENATORE RejaBALLOTTAGGI D’Alessandro-Conti 65-35% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Kurtic, Gomez, DiamantiINDISPONIBILI Carmona (50 giorni), Gomez (7)ALTRI Radunovic, Djimsiti, Gagliardini, KresicDRITTE SÌ Paletta NO D’Alessandro

PANCHINA 25 Neto, 34 Rubinho,18 Lemina, 20 Padoin, 27 Sturaro,

22 Asamoah, 37 Pereyra, 11 Hernanes, 33 Evra,16 Cuadrado, 9 Morata, 7 Zaza

ALLENATORE AllegriBALLOTTAGGI Rugani- Cuadrado 60-40%,

Alex Sandro-Evra 55-45%SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI Alex Sandro, Sturaro, Bonucci, HernanesINDISPONIBILI Caceres (stagione finita), Chiellini (7 giorni)

ALTRI nessunoDRITTE SÌ Buffon NO Lichtsteiner

30PUNTI

61PUNTI

ATALANTA4-3-3

JUVENTUS3-5-2

PANCHINA 1 Pomini, 79 Pegolo, 3 Longhi, 5 Antei, 23 Gazzola, 26 Terranova, 6 Pellegrini, 8 Biondini, 9 Falcinelli, 16 Politano, 29 Trotta ALLENATORE Di FrancescoBALLOTTAGGI Duncan-Biondini 60-40%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Laribi (da valutare)ALTRI BrohDRITTE SÌ Berardi NO Peluso

PANCHINA 32 Abbiati, 97 Livieri, 25 Simic,33 Alex, 96 Calabria, 16 Poli, 73 Locatelli,

4 Mauri, 72 Boateng, 7 MenezALLENATORE Mihajlovic

BALLOTTAGGI Balotelli-Menez 60-40%SQUALIFICATI Abate (1)

DIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI Diego Lopez, Mexes, Ely, Luiz Adriano

e Montolivo (da valutare), Niang (60 giorni)ALTRI nessuno

DRITTE SÌ Kucka NO Balotelli

47PUNTI

MILAN4-4-2

1. HANDANOVIC

33. D’AMBROSIO

25. MIRANDA

24. MURILLO

12. TELLES

77. BROZOVIC

17. MEDEL

7. KONDOGBIA

44. PERISIC

9. ICARDI

23. EDER

70. SORRENTINO

2. VITIELLO

12. GONZALEZ

4. ANDELKOVIC

20. VAZQUEZ

11. GILARDINO

77. MORGANELLA

10. HILJEMARK

25. MARESCA

24. CRISTANTE

97. PEZZELLA

DOMENICA ore 20.45 a MilanoStadio San SiroAnd. 1-1

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 5 Juan Jesus, 21 Santon, 28 Della Giovanna, 55 Nagatomo, 7 Kondogbia, 83 Melo, 8 Palacio, 11 Biabiany, 22 Ljajic, 97 Manaj ALLENATORE ManciniBALLOTTAGGI Telles-Nagatomo 55-45%, Kondogbia-Gnoukouri 60-40%, Icardi-Ljajic 55-45%SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Kondogbia e PalacioINDISPONIBILI Jovetic (da valutare)ALTRI PopaDRITTE SÌ Perisic NO D’Ambrosio

PANCHINA 1 Posavec, 15 Cionek,23 Struna, 3 Rispoli, 28 Jajalo, 16 Brugman,

18 Chochev, 21 Quaison, 8 Trajkovski,9 Bentivegna, 99 Djurdjevic, 22 Balogh

ALLENATORE IachiniBALLOTTAGGI Vitiello-Struna 70-30%,

Cristante-Chochev 60-40%SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI Chochev, Vazquez, GoldanigaINDISPONIBILI Lazaar (7 giorni), Goldaniga (15)

ALTRI Alastra, Pirrello, La GuminaDRITTE SÌ Pezzella NO Cristante

48PUNTI

27PUNTI

INTER4-3-3

PALERMO3-5-2

616 MEDEL (INT) 6,05 6,07 5,00 6,35 463 51 R715 MELO (INT) 5,81 5,76 5,67 6,22 905 59 R619 MIGLIACCIO (ATA) 5,83 5,67 6,00 5,50 415 32 S688 MILINKOVIC (LAZ) 5,90 5,88 6,00 6,09 951 58 R620 MISSIROLI (SAS) 6,32 6,36 6,67 6,90 490 49 R623 MORRISON (LAZ) 5,00 5,00 0 5,00 - - a624 NAINGGOLAN (ROM) 6,18 6,28 6,50 6,88 1066 55 S687 NTCHAM (GEN) 5,80 5,80 5,50 6,14 122 42 S626 OBI (TOR) 5,33 5,25 6,00 5,00 199 42 R628 ONAZI (LAZ) 5,43 5,29 0 5,00 - - S629 PADOIN (JUV) 5,58 5,42 0 4,75 - - S631 PALOMBO (SAM) 5,83 5,83 0 6,00 - - S632 PAREDES (EMP) 6,27 6,45 6,38 6,79 960 59 S633 PAROLO (LAZ) 5,64 5,66 5,33 5,77 487 48 S634 PASCIUTI (CAR) 5,77 5,91 6,00 5,25 513 49 S636 PELLEGRINI (SAS) 5,88 5,94 5,50 5,50 267 42 R690 PEPE (CHI) 5,86 6,31 0 6,38 - - a741 PETERMANN (PAL) 0 0 0 0 - - a640 PINZI (CHI) 5,82 5,58 6,00 5,57 506 37 S641 PJANIC (ROM) 6,31 7,44 7,50 7,71 1250 63 S642 POGBA (JUV) 6,16 6,64 5,88 7,08 1131 64 R643 POLI (MIL) 5,75 5,88 0 6,38 274 47 R645 PORCARI (CAR) 5,00 4,50 0 4,50 - - a689 PULGAR (BOL) 5,78 5,65 0 5,70 - - a647 QUAISON (PAL) 5,82 5,98 5,67 5,69 523 44 S648 RADOVANOVIC (CHI) 5,91 5,75 5,67 5,94 758 43 S649 RIGONI (GEN) 5,94 5,94 5,62 5,67 882 53 R650 RIGONI (CHI) 5,92 5,71 5,67 5,65 824 44 S651 RINCON (GEN) 6,19 6,46 5,67 6,77 1004 57 S652 RIZZO (BOL) 5,88 5,84 5,50 6,14 406 54 R653 ROMULO (VER) 5,75 5,67 5,75 5,50 416 - S663 SORIANO (SAM) 6,19 6,98 5,88 6,73 846 60 S665 STROOTMAN (ROM) 0 0 0 0 290 - a666 STURARO (JUV) 5,86 5,93 5,67 6,12 518 52 R669 TACHTSIDIS (GEN) 6,09 6,08 6,00 6,90 341 46 S721 TAIDER (BOL) 5,84 5,75 6,00 5,69 782 59 R670 UCAN (ROM) 6,00 6,00 0 6,00 - - a707 VAINQUEUR (ROM) 6,15 6,04 6,50 6,25 1172 57 a672 VALDIFIORI (NAP) 5,08 4,83 5,00 5,33 - - S673 VALERO (FIO) 6,54 7,09 7,88 6,77 1281 57 S675 VECINO (FIO) 6,25 6,14 6,25 6,23 1038 51 R678 VIVES (TOR) 5,89 5,89 5,38 6,00 851 56 R680 WSZOLEK (VER) 5,90 6,00 6,12 6,28 851 63 R

TREQUARTISTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MEDIA MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

732 ALVAREZ (SAM) 5,67 5,75 5,75 5,67 948 59 a503 ANDERSON (LAZ) 5,62 6,42 6,67 6,10 1297 63 R744 BALIC (UDI) 0 0 0 0 - - a516 BIRSA (CHI) 6,00 6,67 7,12 6,32 737 45 S712 BLASZCZYKOWSKI (FIO) 5,94 6,45 0 6,88 - - S729 BOATENG (MIL) 5,88 6,50 5,00 6,50 162 46 S518 BONAVENTURA (MIL) 6,48 7,32 7,50 7,38 1540 70 S684 BRIENZA (BOL) 6,24 6,71 6,00 7,19 342 55 R524 CANDREVA (LAZ) 5,82 6,70 6,50 6,40 808 55 a693 CAPEL (GEN) 5,80 5,73 5,50 6,10 204 42 R526 CARLINI (FRO) 5,70 5,70 0 5,50 - - a700 CUADRADO (JUV) 6,37 6,92 7,33 6,45 1000 62 S539 D'ALESSANDRO (ATA) 5,79 6,08 6,17 5,71 970 42 S540 DE GUZMAN (CAR) 0 0 0 0 - - a547 DI GAUDIO (CAR) 6,05 6,21 5,17 6,10 300 48 S734 DIAMANTI (ATA) 5,75 5,42 5,25 5,17 542 33 S557 FERNANDES (UDI) 5,93 5,89 5,75 5,86 530 51 S714 GIACCHERINI (BOL) 6,50 7,44 7,12 7,39 945 67 R576 HERNANES (JUV) 5,72 5,50 6,00 5,25 1147 60 R579 HONDA (MIL) 5,91 6,18 7,25 5,94 1166 61 S586 JANKOVIC (VER) 5,62 5,65 5,50 6,00 321 53 R591 KISHNA (LAZ) 5,75 6,39 0 5,17 - - a593 KONE (FIO) 5,75 5,75 0 6,50 - - a

596 KRUNIC (EMP) 5,75 5,89 6,00 5,25 582 46 R601 LAXALT (GEN) 6,02 6,42 6,75 6,50 1169 60 S602 LAZOVIC (GEN) 5,62 5,77 5,67 5,50 277 41 S697 MAURI (LAZ) 5,56 5,94 6,62 5,38 539 48 S618 MERTENS (NAP) 6,19 6,43 5,88 6,70 179 44 R705 MOUNIER (BOL) 5,91 6,37 5,83 6,42 400 53 R743 NINKOVIC (CHI) 0 0 0 0 - - a630 PAGANINI (FRO) 5,82 5,92 0 6,40 104 43 R637 PEREYRA (JUV) 5,94 6,06 5,75 6,20 422 51 R704 PERISIC (INT) 5,76 6,22 6,62 5,65 348 47 R638 PEROTTI (ROM) 6,15 6,43 7,12 6,30 939 58 S644 POLITANO (SAS) 6,12 6,36 6,00 5,88 373 46 R659 SAPONARA (EMP) 6,36 7,07 6,67 6,92 1025 59 R662 SODDIMO (FRO) 5,93 6,00 5,00 5,96 264 47 S668 SUSO (GEN) 5,73 5,86 5,25 6,25 615 50 a737 TELLO (FIO) 6,50 7,50 7,75 9,25 1012 58 R676 VERDI (CAR) 6,00 7,50 7,50 5,50 534 50 R682 ZIELINSKI (EMP) 6,20 6,60 6,75 6,35 1289 63 S807 BENTIVEGNA (PAL) 0 0 0 0 - - a808 BERARDI (SAS) 6,17 6,87 8,50 6,80 1520 65 R809 BERNARDESCHI (FIO) 6,20 6,30 6,88 6,33 873 48 S810 BIABIANY (INT) 6,15 6,40 7,00 6,42 889 57 R818 CERCI (GEN) 5,68 6,06 7,38 6,17 1086 57 S943 EL SHAARAWY (ROM) 6,70 9,30 8,83 8,75 1252 62 S834 GAKPE' (ATA) 5,96 6,75 5,50 7,00 122 26 R839 GOMEZ (VER) 5,61 5,67 5,50 6,00 221 51 R842 IAGO (ROM) 5,76 6,11 6,00 5,90 537 43 S845 ILICIC (FIO) 6,55 8,15 6,00 8,20 644 49 S847 INSIGNE (NAP) 6,35 7,94 6,38 8,38 951 61 R849 KEITA (LAZ) 6,18 6,71 6,50 6,55 693 54 S853 LJAJIC (INT) 6,06 6,53 5,50 6,69 392 49 R865 MATOS (UDI) 6,05 6,29 5,67 5,91 290 48 S870 MENEZ (MIL) 5,75 5,75 5,75 5,50 173 41 S874 MPOKU (CHI) 5,67 5,62 5,62 5,79 954 46 S915 SALAH (ROM) 5,93 7,11 9,12 7,45 1711 69 S896 SANSONE (SAS) 6,26 6,56 8,50 6,54 838 52 R898 SILIGARDI (VER) 5,94 6,09 6,00 6,45 456 56 a905 TRAJKOVSKI (PAL) 5,77 6,07 6,00 5,90 341 42 a907 VAZQUEZ (PAL) 6,10 6,54 7,25 6,88 1066 57 S

ATTACCANTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MEDIA MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

804 BABACAR (FIO) 5,96 7,25 6,33 6,00 722 43 S805 BACCA (MIL) 6,02 7,48 6,88 6,96 592 50 S939 BALOGH (PAL) 5,00 5,00 0 5,00 - - a925 BALOTELLI (MIL) 6,21 6,50 5,50 6,80 159 46 S806 BELOTTI (TOR) 5,91 6,80 6,00 7,12 895 59 R930 BORRIELLO (ATA) 6,22 6,94 5,00 7,14 24 13 S815 CALLEJON (NAP) 6,08 6,54 5,50 6,96 597 48 R920 CASSANO (SAM) 6,06 6,41 6,25 6,64 708 58 S819 CIOFANI (FRO) 5,90 6,75 7,50 6,81 902 56 R916 DEFREL (SAS) 5,86 6,76 11,00 7,21 1121 58 R822 DESTRO (BOL) 5,92 6,58 6,88 7,11 1082 63 R823 DI NATALE (UDI) 5,85 6,00 5,33 5,50 604 51 S824 DIONISI (FRO) 6,12 6,94 6,25 7,50 666 55 R825 DJORDJEVIC (LAZ) 5,44 5,88 5,33 5,36 319 43 S924 DJURDJEVIC (PAL) 5,50 6,06 7,25 5,80 174 37 S827 DYBALA (JUV) 6,62 8,29 6,88 8,15 624 59 S918 DZEKO (ROM) 5,83 6,59 8,75 6,77 1445 60 S828 EDER (INT) 6,06 7,54 5,33 8,04 359 47 R829 FALCINELLI (SAS) 5,73 6,10 5,50 6,00 376 43 R830 FARES (VER) 5,70 5,67 5,62 6,50 500 57 R831 FLOCCARI (BOL) 6,27 7,29 5,83 6,33 640 57 S832 FLORO FLORES (CHI) 6,23 6,74 5,67 6,45 288 24 S833 GABBIADINI (NAP) 5,81 6,75 0 7,75 74 42 R927 GILARDINO (PAL) 5,73 6,58 7,00 5,86 627 46 S841 HIGUAIN (NAP) 6,85 9,69 7,62 10,38 787 63 R844 ICARDI (INT) 5,85 7,17 7,12 7,35 459 51 R

940 IMMOBILE (TOR) 6,38 7,62 7,88 7,00 1249 65 R923 KALINIC (FIO) 6,27 7,62 6,75 7,85 760 52 R850 KLOSE (LAZ) 5,70 5,90 6,17 6,17 432 49 R852 LASAGNA (CAR) 6,00 6,40 6,12 6,46 460 51 S931 LIVAJA (EMP) 5,83 5,83 5,25 6,14 157 42 R917 LONGO (FRO) 5,42 5,29 4,50 5,75 96 40 R856 LOPEZ (TOR) 5,80 6,10 4,17 6,08 31 41 R860 MACCARONE (EMP) 6,21 7,54 7,62 7,38 980 59 R921 MANAJ (INT) 6,00 6,00 0 0 - - a861 MANCOSU (CAR) 5,46 5,81 5,00 6,00 72 41 S862 MANDZUKIC (JUV) 6,18 7,15 6,50 7,56 895 62 R864 MARTINEZ (TOR) 5,28 5,35 0 4,88 116 38 R945 MATAVZ (GEN) 5,17 5,17 5,17 6,00 379 43 R866 MATRI (LAZ) 5,63 6,34 10,50 5,21 1275 60 S868 MCHEDLIDZE (EMP) 5,30 5,25 5,75 5,00 318 39 R869 MEGGIORINI (CHI) 6,47 7,19 6,00 7,81 312 41 R871 MONACHELLO (ATA) 5,58 5,43 0 5,33 - - a872 MORATA (JUV) 5,86 6,48 6,88 6,27 854 56 R

875 MURIEL (SAM) 5,96 6,85 5,83 5,85 441 49 S878 PALACIO (INT) 5,97 6,23 6,83 6,00 831 55 R881 PANDEV (GEN) 5,19 5,11 0 5,62 - - a885 PELLISSIER (CHI) 5,65 6,20 7,50 6,90 787 45 S887 PERICA (UDI) 5,88 6,56 0 6,30 - - a888 PINILLA (ATA) 5,86 6,29 6,25 6,50 678 39 S889 PIU (EMP) 6,00 6,00 6,50 6,25 283 45 R890 PUCCIARELLI (EMP) 5,83 6,28 5,50 6,21 826 52 S892 QUAGLIARELLA (SAM) 5,95 6,86 7,50 6,73 1142 56 R893 REBIC (VER) 5,71 6,00 5,50 6,25 102 44 R934 RODRIGUEZ (SAM) 0 5,50 0 5,50 - - a901 THEREAU (UDI) 6,00 7,00 6,50 7,27 1024 62 R902 TONI (VER) 6,00 6,69 7,12 6,61 1100 67 R904 TOTTI (ROM) 5,70 6,40 0 6,88 - - a941 TROTTA (SAS) 5,50 5,50 5,50 5,00 222 36 S912 ZAPATA (UDI) 5,84 6,66 4,88 7,00 239 48 S913 ZAZA (JUV) 5,81 6,64 7,75 5,92 676 53 R

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, macalcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o intrasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in basea decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anchedella rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana

ARBITRO Di BelloASSISTENTI Marzaloni-Tegoni

IV Costanzo ADD. Damato-CandussioPREZZI da 14 a 50 euro

TV Sky Sport 1 HD, Calcio1 HD e Supercalcio HD;

PremiumSport HD

1

1.16X

7.002

21.00

ARBITRO MarianiASSISTENTI Tasso-Pegorin

IV Di FioreADD. Doveri-Pezzuto

PREZZI da 15 a 100 euroTV Sky Calcio 3 HD;

Premium Calcio 2

1

1.95X

3.352

4.20

ARBITRO ValeriASSISTENTI Barbirati-Musolino

IV SchenoneADD. Orsato-Ghersini

PREZZI da 24 a 395 euroTV Sky Calcio 1 HD;

PremiumSport 2 HD

1

7.50X

3.902

1.53

ARBITRO GiacomelliASSISTENTI Vuoto-Paganessi

IV ManganelliADD. Gervasoni-Pinzani

PREZZI da 28 a 110 euroTV Sky Calcio 2 HD;

Premium Calcio 1

1

3.20X

3.252

2.37

ARBITRO RussoASSISTENTI De Luca-Marrazzo

IV Crispo ADD. Calvarese-Di PaoloPREZZI da 20 a 150 euroTV Sky Sport 1 HD, Calcio

1 HD e Supercalcio HD;PremiumSport HD

1

1.30X

5.502

11.00

DOMENICA ore 15 a Reggio EmiliaMapei StadiumAnd. 1-2

41PUNTI

SASSUOLO4-3-3

Page 18: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

18 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Aperto il dopo-ConteIn crescita l’idea

di un Donadoni-bis1Il tecnico del Bologna piace come allenatore e come uomo, ma è molto legato a Saputo. Valutata anche l’ipotesi Ventura

RobertoDonadoni, 52anni, allena il

Bologna dalloscorso

ottobre.Sopra, ai

tempi dellasua

esperienzaazzurra ANSA

Andrea ElefanteMILANO

U n Donadoni bis in azzur-ro: più che suggestione,ipotesi ragionata. Perché

c’è almeno un vantaggio - se talesi può definire - in una così pre-matura, o comunque anticipata,certezza della separazione Con-te-Nazionale dopo l’Europeo: cisarà più tempo per prepararne lasuccessione. Tempo per valutarepro e contro dei vari candidati eper sondare le reali possibilità diaffidargli un incarico affasci-nante ma anche delicato comequello di c.t.

PANORAMICA Proprio perché èimpensabile che la federazionesi faccia trovare impreparata difronte ad una scelta così impor-tante, è logico ipotizzare cheuna panoramica sia già iniziata,seppur a livello di semplici valu-tazioni. E diversi indizi oggi por-tano a credere che un’idea piùdelle altre abbia un indice digradimento in crescita: RobertoDonadoni. Anche se non c’è sta-to ancora nessun contatto diret-to, neppure a titolo di sondaggioesplorativo. Ci sarà il tempo - maneanche così tanto - di farne, nel

caso. Di sicuro l’attuale guidadel Bologna piace come uomo ecome allenatore e, particolareche non guasta, ha un passato su«quella» panchina. Facile ripen-sare ad un Europeo abbandona-to dopo aver perso soltanto ai ri-gori contro una Spagna che sipreparava a dominare ovunque:grazie a quella parentesi di dueanni, Donadoni conosce già dif-ficoltà e incognite di un mestiereche è molto particolare (e Conteha dovuto capirlo presto).

UOMO E ALLENATORE Da allorac’è stata una crescita ulteriore.E’ maturato ancora l’uomo: l’av-ventura (in ogni senso) di Par-ma lo ha fatto apparire solido

moralmente e le difficoltà af-frontate anche prima, a Napoli eCagliari, hanno messo in evi-denza un carattere sostanzial-mente stabile. Ma con l’espe-rienza è migliorato anche l’alle-natore, che a Bologna sta dimo-strando di saper fare giocarebene una squadra con la forza diun concetto fondamentale: lamassima valorizzazione di tutti igiocatori attraverso il massimosfruttamento delle loro qualità.Una caratteristica fondamentaleper un tecnico che dovrebbeadeguarsi ad essere più selezio-natore che allenatore.

LE DIFFICOLTA’ Per tanti pro,l’idea-Donadoni dovrebbe fare iconti anche con delle difficoltàoggettive. Il tecnico non ha mainascosto il peso che hanno avutonella sua carriera i due anni inNazionale: un’esperienza che loha reso più forte, ma anche unaferita - l’addio in sé, ma soprat-tutto il modo in cui maturò - cheha richiesto tempo per rimargi-narsi. Ma se quel passato puòconsiderarsi alle spalle (e essererichiamato in Nazionale sarebbeanche una rivincita per quellaseparazione traumatica) e se unfuturo all’estero è una prospetti-va allettante, ma nel caso ancorarinviabile, altrettanto peso puòavere il suo presente: il coinvol-gimento nel progetto-Bolognadi Saputo è molto forte. E lo sa-rebbe il richiamo di club d’élitecolpiti dal suo lavoro di que-st’anno, al di là delle disponibili-tà economiche che la federazio-ne può garantire al futuro c.t.grazie al contributo dello spon-sor.

L’ALTRO IDENTIKIT Per questonel prossimo mese saranno va-lutate anche strade alternative.E un altro identikit di allenatorecon certe caratteristiche è quellodi Giampiero Ventura: inse-gnante di calcio e tecnico digrande esperienza, abituato anavigare anche in mari difficili egestore di uomini prima che dicalciatori. Cairo ha manifestatola volontà di tenerselo stretto,ma non è così impensabile che ilpresidente del Toro consideril’ipotesi di un’apertura di frontealla prospettiva di favorire il suotecnico, che vedrebbe la Nazio-nale come ideale chiusura delcerchio della sua lunghissimacarriera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

� «Una Fifa del diavolo» è un libro inchiesta, scritto dai colleghi Guido De Carolis e Gaia Piccardi, che da oggi a Milano e in Lombardia e da domani in tutta Italia sarà in edicola insieme al Corriere della Sera, a 6,90 euro più il prezzo del quotidiano. Il libro racconta il decollo e poi la caduta dell’impero dell’ex presidente della Fifa, Sepp Blatter: un dominio lungo 17 anni che ha segnato la storia dello sport mondiale, fra scandali, mazzette e un sistema di corruzione smascherato dal Fbi americano, con la collaborazione della Procura svizzera.

IN EDICOLA DA OGGI CON IL QUOTIDIANO

«Una Fifa del diavolo»:libro inchiestadel Corriere

I GIORNI DI CONTE

Un sì da 20 milioniper tre annifra c.t. e Chelsea1Già definito anche lo staff, la prossima settimana l’ultimo faccia a faccia prima dell’annuncio

Antonio Conte, 46 anni, in Nazionale dal 2014 ACTIVA

T utto è pronto per lo sbarco di AntonioConte in Premier League. Nella residen-za strategica di Montecarlo sono da gior-

ni in corso i contatti per definire il matrimoniodell’attuale c.t. azzurro con il Chelsea di Ro-man Abramovich. A rappresentare il tecnicosalentino è il fratello Daniele (che ha una baseoperativa nel Principato) in una trattativa cheè ormai in dirittura d’arrivo. Proprio in questeore è stato convenuto che Conte nei prossimitre anni guadagnerà complessivamente 20milioni di euro netti, ripartiti con una base da6,5 milioni netti annui, a salire. Nel frattemposi sta lavorando sulle varie clausole e sullacomposizione dello staff.

LO STAFF L’allenatore leccese fa conto sia suAngelo Alessio che su Massimo Carrera, oltreche sul preparatore atletico Paolo Bertelli e sulfratello Gianluca, che si può considerare il suovero braccio destro. Il preparatore dei portie-ri, invece, resterà quello della casa: CristopheLollichon, in sella dal 2007 dopo aver plasma-to Cech. Conte aveva pensato a Gianluca Spi-nelli del Genoa (già con lui in azzurro) e non èescluso che più avanti i due si riuniscano. In-tanto a Londra si fa strada l’ipotesi che RomanAbramovich premi Guus Hiddink, assegnan-dogli un ruolo da consulente personale per ilprossimo ciclo, una sorta di garante del nuovocorso. Ma nei dialoghi con Conte e il suo en-tourage questa prospettiva non è mai emersa.

TEMPISTICA Con il weekend ormai alle porteè fatale un rallentamento dei lavori in corso. Èil motivo per cui tutto lascia credere che l’ap-puntamento decisivo slitti alla prossima setti-mana. L’oligarca russo, infatti, vuole che tuttosia definito nei minimi particolari prima delfaccia a faccia finale: quello che porterà all’at-teso annuncio. Ovviamente sono già maturi itempi per la stesura della lista della spesa. Neipiani del patron è previsto un cambio genera-zionale non indifferente. Sono note anche lepreferenze dell’attuale c.t. azzurro: Pogba, Bonucci, Cuadrado, ma anche (se possibile)Nainggolan, Pjanic e Higuain. Buon lavoro.

c.lau.© RIPRODUZIONE RISERVATA

NazionaleRLo scenario

2gli anni di Donadoni seduto sulla panchina della Nazionale, che fu sua dall’agosto 2006 al giugno 2008

IL NUMERO

«Una Fifa del diavolo», in edicola da oggi

Page 19: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

19VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Messi, tre timbri al recordBarça senza k.o. per 35 gare1Luis Enrique frantuma il primato di imbattibilità spagnolo con una partita showcontro il Rayo: apre Rakitic, tripletta di Leo, chiude Turan. E Suarez sbaglia un rigore

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

@filippomricci

C ome se ne avesse bisogno.Il Barcellona dei record po-teva farcela tranquillamen-

te da solo a vincere però il RayoVallecano, imbattuto e sempre a segno nelle ultime 7 partite, ha deciso di suicidarsi e ha parteci-pato attivamente alla conquistadell’ennesimo primato dei catala-ni.

35 SENZA SCONFITTA Il Barçaha vinto 5-1 a Madrid rimandan-do l’Atletico a -8 e il Real a -12,infilando la 10ª vittoria consecuti-va in Liga ma soprattutto la 35ªpartita senza sconfitta nelle variecompetizioni, nuovo record delcalcio spagnolo. Nel 1989 il Ma-drid di Leo Beenhakker arrivò a 34, poi perse col Celta e una man-ciata di giorni dopo venne a SanSiro dove fu triturato dal Milan diSacchi: 5-0 nel ritorno della semi-finale di Champions dopo l’1-1del Bernabeu. Il Milan conquistòl’Europa, il Madrid licenziò Be-enhakker nonostante il recordd’imbattibilità e i successi in Ligae Copa del Rey. Abitudini consoli-date ancora oggi. Il Barça ha vinto29 delle 35 gare, i gol sono 107 a20. Ogni commento è superfluo.

RISULTATO SCONTATO Le sfidetra Rayo e Barça sono sempre di-vertenti, piene di gol e si chiudo-no con la vittoria blaugrana. Nelleultime 11 altrettanti successi delBarcellona con un eloquente par-ziale di 50-5. A Vallecas negli ulti-mi 5 anni siamo 23-1. Al Rayo diPaco Jemez piace giocarsela sem-pre e comunque e ieri ha iniziatomolto bene, chiudendo ogni spa-zio del propriopiccolo campo, co-str ingendo i lBarça a usare confrequenza i lancidi Bravo per Sua-rez e impedendoalla squadra di Lu-is Enrique di pen-sare. Partita chiu-sa e promettentefino a quando al22’ Juan Carlosnon ha spalancatola propria portadepositando sui piedi di Rakiticcon un’uscita scellerata un crossdi Sergi Roberto. Tempo un minu-to e una combinazione Messi-

Neymar-Messi, col brasiliano cheè partito centimetri in fuorigioco,ha portato al 2-0.

DOPPIO ROSSO Il Rayo non hamollato ma ha calpestato le sue

esili speranze dirimonta quandoprima dell’inter-vallo Llorente èandato a prendereuna palla a metàcampo con la gam-ba tesa come unmartello che dopol’impatto con lasfera ha chiuso lasua corsa sul gi-nocchio di Rakitic.Rosso diretto. Laripresa ha portato

parecchie altre emozioni: un goldi Messi propiziato da un contro-piede letale su uno sciagurato an-golo del Rayo, la rete di Manucho,

l’espulsione di Iturra che ha impe-dito a Busquets il tap in dopo latraversa di Neymar su punizione.

PESSIMO RIGORE Sul dischettoè andato Suarez: nessun rigore in-diretto, ma un tiro addosso al por-tiere per il nono errore su 18 delBarça dagli 11 metri in questa sta-gione e aggancio fallito di Luis aJonas (Benfica) in vetta al Palloned’Oro. Dopo la rete sul rigore adue con Messi tanto discussa Sua-rez ha sbagliato i due che ha tiratosenza assist. Poco dopo la triplettadi Messi, che è arrivato a 19 reti inLiga, come Benzema e una in piùdi Neymar. Per Leo 20 gol in 16gare nell’anno nuovo, per il triod’attacco blaugrana 97 reti (laBBC del Madrid è ferma a 71), peril Barça in un anno e mezzo e 107partite con Luis Enrique addirittu-ra 303 gol.

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128i gol del Barcellona in stagione,100 nelle competizioni nazionali e 28 in quelle internazionali

IL NUMERO

RAYO 1

BARCELLONA 5PRIMO TEMPO 0-2MARCATORI Rakitic (B) al 22’, Messi (B) al 23’ p.t.; Messi (B) all’8’, Manucho (R) al 12’, Messi (B) al 27’, Arda Turan (B) al 41’ s.t.

RAYO VALLECANO (4-2-3-1) Juan Carlos 4; Quini 5, Llorente 4,5, Crespo 5, Tito 5; Iturra 4,5, Trashorras 5; Bebé 5,5 (dal 25’ s.t. Amaya 6), Piti 5 (dall’11’ s.t. Joni Montiel 5,5), Embarba 6; Manucho 6 (dal 35’ s.t. Javi Guerra 5,5).PANCHINA Yoel, Nacho, Baena, Özbiliz.ALLENATORE Jemez 5ESPULSI Llorente al 42’ p.t. e Iturra al 22’ s.t. per gioco scorretto.AMMONITI nessuno.

BARCELLONA (4-3-3) Bravo 6; Sergi Roberto 6 (dal 27’ s.t. Aleix Vidal 6), Piqué 6, Mascherano 6, Mathieu 6,5; Rakitic 6,5 (dal 21’ s.t. Arda Turan 6,5), Busquets 7 (dal 32’ s.t. Vermaelen 6), Iniesta 7; Messi 8, Suárez 5,5, Neymar 6.PANCHINA Ter Stegen, Jordi Alba, Adriano, Munir.ALLENATORE Luis Enrique 7ESPULSI nessunoAMMONITI Arda Turan e Neymarper gioco scorretto.

ARBITRO Vikandi Garrido 6,5.NOTE spettatori 14.000 circa.Tiri in porta 3-12. Tiri fuori 3-4. Angoli 3-5. In fuorigioco 2-5.Recuperi: 1‘ p.t.; 0‘ s.t.

Leo Messi, Luis Suarez e Neymar festeggiano la cinquina al Rayo EPA

� 27ª GIORNATA Martedì Las Palmas-Getafe 4-0; Atl. Madrid-Real Sociedad 3-0. Mercoledì Ath. Bilbao-Deportivo 4-1; Celta-Villarreal 0-0; Malaga-Valencia 1-2; Siviglia-Eibar 1-0; Levante-RealMadrid 1-3. Ieri Granada-Sp. Gijon 2-0; Espanyol-Betis 0-3; Rayo-Barcellona 1-5.CLASSIFICA Barcellona 69; Atl. Madrid 61; Real Madrid 57; Villarreal 53; Siviglia 44; Celta 42; Ath. Bilbao 41; Eibar 36; Real Sociedad, Valencia 34; Deportivo, Malaga 32; Betis 31; Espanyol 28; Las Palmas 27; Rayo, Granada, Getafe 26; Sp. Gijon 24; Levante 20.

LA LIGABlaugrana a +8 sull’Atletico

� La coppa di Grecia 2015-16 non sarà assegnata. Il governo di Atene ha annunciato la sospensione del torneo dopo gli incidenti accaduti durante la semifinale d’andata giocata mercoledì a Salonicco fra Paok e Olympiacos. La gara, preceduta da scontri fra i tifosi di casa e la polizia, era stata più volte interrotta per tafferugli e poi definitivamente sospesa all’89’, sull’1-2, per l’invasione di campo degli ultras del Paok, con lancio di fumogeni e bombe carta dagli spalti.

� 29ª GIORNATA Oggi Caen-Monaco. Domani PsgMontpellier; Angers-St. Etienne; Bordeaux-Ajaccio;Lilla-Reims; Nizza-Troyes. Domenica Marsiglia-Tolosa;Rennes-Nantes; Lione-Guingamp. CLASSIFICA Psg73; Monaco 50; Lione e Caen 42; Nizza, Rennes e StEtienne 41; Nantes 40; Angers 38; Lorient, Bastia eBordeaux 37; Marsiglia 36; Montpellier 35; Lilla 34;Guingamp e Reims 32; Ajaccio 28; Tolosa 22; Troyes 14Ieri, quarto di finale di coppa: Granville-Marsiglia 0-1

Guido Carrillo, 24 anni, attaccante del Monaco AFP

FRANCIA

Il Monaco anticipa a CaenDomani Psg-Montpellier

Effenberg, ex centrocampista della Fiorentina REUTERS

TACCUINO

� A 47 anni, nell’ottobre dello scorso anno, aveva deciso di intraprendere la carriera di allenatore, subentrando sulla panchina del Paderborn, club della seconda serie tedesca. L’esperienza in panchina di Stefan Effenberg, però, si è già conclusa: dopo due vittorie nelle prime uscite, la squadra dell’ex viola ha infilato una serie negativa di 12 gare senza successi e il club, al penultimo posto in classifica, ha deciso di esonerarlo.

GERMANIA

L’ex viola Effenbergesonerato dal Paderborn

Gli incidenti di Salonicco durante Paok-Olympiacos

GRECIA

Incidenti di Salonicco:la Coppa è cancellata

� Lo Sparta Praga, avversario della Lazio negli ottavi di Europa League (andata il 10 marzo alle 21.05 a Praga, ritorno il 17 alle 19 a Roma) ha perso 2-1 in casa del Liberec nell’andata dei quarti di finale della Coppa della Repubblica Ceca. Ospiti in vantaggio al 42’ con Konate, ma nel recupero del primo tempo pareggia Rabusic. Nella ripresa, al 34’, il definitivo 2-1 di Bakos.

L’ivoriano dello Sparta Tiemoko Konate, 25 anni,

L’EURORIVALE DELLA LAZIO

Nei quarti di coppalo Sparta cade a Liberec

CINA

Dopo il super-mercatocon Gervinho e Lavezziparte la Super League

Davide Longo

O ra tocca al campo. Dopotante parole spese perraccontare il boom eco-

nomico della Super League ci-nese che durante il mercato in-vernale ha speso 337 milioni dieuro per strappare giocatori af-fermati alle leghe europee, oggifinalmente si gioca. A battezza-re la 13ª edizione del torneo – a16 squadre e 30 giornate – saràproprio una delle formazionipiù attese, l’Hebei, il club neo-

promosso di proprietà dellaChina Fortune Land Develop-ment, l’impresa a partecipazio-ne statale nel settore dell’edili-zia, che nel mercato invernaleha speso una settantina di mi-lioni assicurandosi, tra gli altri,Gervinho, Lavezzi, Mbia eKakuta. Se a questo dato ag-giungete i relativi ingaggi (ilPocho prenderà 15 milioni dieuro netti a stagione...) si pos-sono misurare le ambizioni delclub di Qinhuangdao, città da800 mila abitanti sul mare diBohai, il golfo più interno del mar Giallo. L’Hebei inaugureràoggi il torneo alle 12.30 italianeaffrontando in trasferta ilGuangzhou R&F, allenato dal-l’ex veronese Dragan Stojkovic.

ZAC POSTICIPA Parte per mi-gliorare il quarto posto dellascorsa stagione il Beijing Guoandi Alberto Zaccheroni, che ha

preso dal Corinthians i brasilia-ni Renato Augusto e Ralf e dalGalatasaray il turco Burak Yil-maz. L’ex c.t. del Giappone rin-via al 16 marzo la prima giorna-ta contro il Tianjin Teda e faràl’esordio l’11 proprio control’Hebei. A completare il gruppodelle favorite, i campioni in ca-rica del Guangzhou Evergran-de di Felipe Scolari, che ha spe-so 45 milioni per acquistare l’exAtletico Madrid Jackson Marti-nez, lo Shanghai Sipg di SvenGoran Eriksson che ha strappa-to ai campioni per 18 milioni ilbrasiliano Elkeson, lo Jiangsudi Dan Petrescu che ha presodallo Shakhtar per 50 milioniAlex Teixeira e per 28 dal Chel-sea Ramires, e lo ShanghaiShenhua del tecnico GregorioManzano (ex Atletico Madrid)che ha preso Fredy Guarin, eOba Martins.

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� 1 L’ex romanista Gervinho, 28 anni, acquistato dall’Hebei per 18 milioni � 2 Ezequiel Lavezzi, 30 anni: guadagna 15 milioni di euro netti all’anno

21

MondoRSpagna

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20 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 21: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

21VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARCA LA DIFFERENZAdi SANTIAGOSEGUROLA

RENZA

OPINIONI

Il fair play nel rugby non è un po’ troppo esagerato? E’ veramente opportuna la totale mancanza di critiche? Perché le Accademie, frequentate da atleti molto dotati in tutti i sensi, con un’organizzazione all’altezza e senza problemi economici, non riescono a sfornare giocatori validi? L’atmosfera che c’è all’Olimpico durante le partite del 6 Nazioni non dovrebbe essere un po’ meno festosa e un po’ più, sportivamente, rabbiosa?

Enrico Viale

No, calma: il fair play nonc’entra. Siamo tuttidebitori al rugby, ancheitaliano, di lezioni chevorremmo si

diffondessero dovunque. Correttezza, lealtà e cultura sportiva non sono mai troppe. Il piano tecnico-organizzativo cui lei si riferisce non s’interseca con il fair play. E del resto mi risulta che ci siano e ci siano state vivaci contrapposizioni fra punti di vista differenti nell’ambito del rugby italiano. Il discorso è un altro: l’Italia non c’entra con il livello tecnico del Sei Nazioni, che frequenta solo per motivi turistico-organizzativi-economici. Una bella gita a Roma, città che non si finisce mai di amare e di conoscere, non si nega a nessuno: se poi frutta un indotto di milioni di diritti tv, il gioco è fatto. Il popolo del rugby ama questo tipo di riti innocenti: fra l’altro, per la legge dei grandi numeri, prima o poi la folla dell’Olimpico riuscirà a godersi una vittoria degli azzurri e la racconterà ai nipoti. I nostri giocatori, sia detto senza nessuna intenzione malevola, sono solo scarsi per questo palcoscenico. E quindi perdono nello stesso modo da anni. Ma le aspettative si mantengono assurdamente alte e quindi le ricadute di delusioni (e polemiche) ci sono, eccome. Ma nessuna «sveglia» può trasformare una squadra modesta in una vincente.

Il commento che avete pubblicato al filmato dei tifosi Samp che parlano ai giocatori dimostra che non avete capito nulla dell’evento. Può capitare quando si applica meccanicamente un modello generale a una realtà particolare che non si conosce. Sarebbe bastato informarsi. Avete confuso un atto d’amore con un ricatto o peggio. Un errore madornale. Non parlate di Samp se non ci siete «dentro».

Mauro Ottonello

Non esistono «modelli generali o particolari»: si tratta di uno spaccato tipico di come alcuni ultrà intendono il calcio e di come spesso i giocatori lo subiscono. Chiunque può ascoltare sul nostro sito e farsi un’idea. Fra una volgarità e l’altra si ascolta fra l’altro questa esortazione: «Chi non se la sente domani, sia uomo almeno in questo e non gioca. Da domani non potete più sbagliare». Come se i giocatori dovessero sostenere chissà quali ordalie medioevali: perché «non se la dovrebbero sentire»? Certo, nel loro mondo, è prevista la possibilità di perdere. Ma fa parte del gioco: esserne consapevoli non è da vigliacchi, ma da sani di mente. Il secondo messaggio lanciato dal tifoso è questo: «Una cosa bisogna fare: vincete, vincete, vincete…», non importa in nome di chi o di che cosa. Altra distorsione tipica: devono perdere solo gli altri, noi tifosi (questo tipo di tifosi) esistiamo solo se si vince. Mi dica: che cosa c’entra l’amore, che è accettazione, con tutto questo? Io sostengo che è l’esatto contrario. La settimana «ultrà» è stata movimentata dalla mezza ammissione del noto pittore (e tifoso atalantino) Andrea Mastrovito che ha ritratto un Cristo dipinto nella Chiesa San Giovanni XXIII presso l’ospedale di Bergamo con le sembianze di Claudio Galimberti, meglio conosciuto come il «Bocia», pluridaspato, a processo per associazione a delinquere. Anche questo è amore? Solo in un mondo distorto, capovolto, capace di corrodere lo sport con schizzi di acido. Gli eroi sono altri, magari proprio quel Giovanni XXXIII cui è intitolata la chiesa. E che perdonerà.

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I l calcio italiano sta imparando adapprezzare il gusto del bello. Unpassaggio rivoluzionario per un

mondo che si è spesso riconosciuto nello slogan: «Vincere non è importante, è tutto». La voglia di divertire e di mettere la qualità al centro di un progetto sta facendo proseliti tra gli allenatori di serie A. Paulo Sousa e Luciano Spalletti appartengono di diritto a questo nuovo partito. E stasera si confronteranno in un Roma-Fiorentina che promette spettacolo. Badelj, regista dei viola, ha paragonato la creatura di Sousa a una «piccola opera d’arte» e il tecnico giallorosso è stato al gioco sostenendo che la sua Roma è un piccolo capolavoro. All’Olimpico in palio c’è la zona Champions. E, magari, anche il tentativo di andare a prendere il Napoli. Ma c’è soprattutto

la voglia di continuare a essere qualcosa di nuovo. Che tradotto vuol dire: pressare alti, privilegiare la ricerca del gol, mettere in campo quanti più giocatori dotati dal punto di vista tecnico, fare possesso palla aspettando il momento giusto per colpire. Mai come stavolta Roma-Fiorentina non si racchiude in una singola sfida. Una statistica ricorda che si affronteranno le due squadre che hanno segnato con il maggior numero di giocatori: 18 per Spalletti e 15 per Sousa. Vere cooperative del gol. Tradotto: il colpo decisivo può arrivare da ogni angolo del campo e può avere mille firme. Ecco perché vincerà una squadra, non un giocatore.

Nel fine settimana la corsa alla Champions avrà altri passaggi importanti che riguardano soprattutto le due milanesi che stanno cercando di risalire in corsa sul treno giusto. Le semifinali di Coppa Italia hanno premiato il Milan dal punto di vista del risultato e l’Inter a livello di autostima. Sarà curioso vedere se la squadra di

Mancini riuscirà a avere la stessa intensità anche contro il «poco motivante» Palermo. C’è un altro dato in chiave nerazzurra che meriterà unariflessione. Due dei momenti più belli sono stati la vittoria per 2 a 0 contro il Napoli al San Paolo e il fresco 3 a 0 rifilato alla Juve prima dei rigori. In entrambi i casi Icardi non c’era. Solo un caso? Oppure senza un centravanti di ruolo le tante seconde punte nerazzurre rendono al meglio? Il dibattito è aperto. Problemi di abbondanza accompagnano anche un Milan lanciatissimo che però domenica è atteso alla prova del nove contro un Sassuolo che viaggia ai margini della zona Europa. In area scudetto sulla carta è un turno a favore del Napoli che, senza coppa, potrà ritrovare brillantezza fisica. L’assalto alla Juve passa attraverso il ritorno al top di elementi quali Allan e Hamsik. In futuro il Napoli avrà bisogno di arricchire in numero e qualità la zona centrale. La Juve esce ancora più forte dopo i brividi di Coppa. Se vinci anche sbagliando quasi tutto niente ti può spaventare.

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Lettere alla Gazzetta

RUGBY, CALCIOE FAIR PLAY

RICKY RUBIOPlay dei Timberwolves � Che gioia veder giocare il grande #RaulLopez. Uno spettacolo di magia. Ti ringraziamo di tutto Raul.@rickyrubio9

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AS ROMAPagina ufficiale� A Scuola di Tifo. Dzeko visita una scuola elementare: «I bimbi sono il futuro». #RomaCares @OfficialASRoma

La vignettadi Stefano Frosini

Twitter ANDREA BERTOLINIPilota Ferrari� Bella pedalata @OfficialFisico @GianmariaBruni @toni_vilander @rigondavide@abracing73

DANIELE MOLMENTICanoa slalom� Vi scrivo da molto in alto e ad una velocità pazzesca! Buona giornata mentre io volo! #A380 #volareohoh @DanieleMolmenti

Roma-Fiorentina promette spettacolo

IN SERIE A C’E’ LA RIVOLUZIONE DEL BELLO

I giornalisti più vicini a Florentino Pérez, presidente delReal Madrid, parlano di

«pulizia» all’indomani della sconfitta con l’Atletico, la terza consecutiva contro la squadra di Simeone negli ultimi tre anni. Mette i brividi ricordare oggi quello striscione che i tifosi madridisti avevano esposto cinque anni fa. Il testo recitava: «Si cerca rivale degno per un derby decente». Da allora la bilancia della rivalità si è inclinata bruscamente a favore dell’Atletico, una squadra che nessuno desidera affrontare, e ancor meno il Real Madrid. La sconfitta getta un punto interrogativo sul futuro di Zidane. Lo stesso tecnico francese, che conosce perfettamente la dinamica autodistruttiva del club, ha fatto riferimento alla necessità di una pulizia profonda. Zidane sa che

la sua condizione di mito del madridismo non sarebbe sufficiente a salvarlo qualora la stagione prendesse una piega ancora peggiore. Per guidare questa squadra è sempre necessario assumere una buona dose di realismo. Jupp Heynckes fu licenziato dopo aver vinto la Champions nel 1998 e ad Ancelotti è stato dato il benservito dopo aver conquistato la Copa del Rey e la Champions League del 2014. Il successore dell’italiano, Rafa Benitez, ha mantenuto l’incarico per soli sei mesi. Il Real Madrid, quando entra in uno stato di crisi, fagocita tutto quello che trova dinnanzi a sé. Si salvano soltanto Florentino Pérez e José Ángel Sánchez, il direttore generale. Sánchez, un genio dell’invisibilità, lavora nel club da 16 anni ed è stato sempre abile nel vendere un discorso magico al presidente. Zidane assicura che molti giocatori lasceranno la squadra al termine della stagione. Non ha fatto nomi, ma le critiche più feroci sono dirette a Isco e

James. Nemmeno Kroos entusiasma molto. E come al solito abbondano i critici di Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo. Zidane cerca di muoversi con buon senso in questa situazione di instabilità. L’ultima carta è la Champions League, ma gli stessi tifosi temono che la squadra sia troppo debole. Non trasmette né potenza, né armonia. Cristiano Ronaldo ha pronunciato frasi offensive nei confronti dei giovani della cantera. È trascorso poco tempo ma già non si riconosce in Zidane il Messia del Real Madrid, l’atteso protagonista della primavera bianca. In questo momento è un uomo stressato e guardato con sospetto. Non ha garanzie per la prossima stagione. Cominciano a diffondersi i nomi dei possibili successori. Dall’Italia rimbalza il nome di Allegri. In Germania si parla di Tuchel, il tecnico del Borussia Dortmund. Ha cominciato a girare l’implacabile ruota di un club che non tratta con rispetto nemmeno i propri miti.

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I problemi di Florentino Perez a Madrid

ZIDANE, COSI’ IL REAL TRITA I SUOI MITI

PORTO FRANCOdi FRANCO ARTURIemail: [email protected]

twitter: @arturifra

URIa.it

IL COMMENTOdi LUCA CALAMAII

LARA GUTStella dello sci� Mantieni la calma e allenati duramente. @Laragut

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22 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1La 55ª edizione della mitica collezione è una stagione da record con ben 22 figurine per squadra e il film del campionato da aggiornare domenica dopo domenica. Solo in Italia, è una passione per 1 milione e mezzo di i collezionisti nella storia GAZZAALBUM

Calciatori Panini

FLASH DA COLLEZIONAREIL GOL DI EL SHAARAWYO IL TALENTO DI INSIGNE� 1 La doppia pagina dell’album Calciatori Panini dove andranno le figurine che escono domani in esclusiva con La Gazzetta dello Sport. � 2 Il gol di Stephan El Shaarawy contro il Frosinone, il più bello. � 3 La partita più spettacolare, Sampdoria-Napoli 2-4, con tanti colpi di scena. � 4 La prima pagina della Gazzetta dopo la vittoria della Juventus sul Napoli e il sorpasso in vetta. � 5 Il giocatore rivelazione, il milanista M’Baye Niang. � 6 L’esperienza al potere: Gianluigi Buffon. � 7 Il rendimento più alto: Lorenzo Insigne

2

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65 7

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Figurine specialidi Primavera

Puoi averlesolo con la Gazza

1Domani in regalo con Sportweek la seconda bustinacon i protagonisti degli ultimi mesi del campionato di A e B

Franco Dassisti

L a Serie A 2015-2016imbocca la diritturad’arrivo. Ancora undici

partite, lo sprint finale pertutti i verdetti, e il «Film delcampionato» sarà completo.Intanto si arricchisce dinuovi protagonisti, almenosull’album dei Calciatori Pa-nini. Domani infatti saran-no distribuite gratuitamen-te con La Gazzetta delloSport sei nuove figurinedell’apposita sezione cheimmortala il torneo in corso

dal fischio d’inizio ai verdettifinali. Le prime sei figurineerano già contenute nelle bu-stine in vendita in edicola,mentre il 30 gennaio scorsoavevano avuto l’onore della «fi-gu» speciale il Sassuolo comesquadra rivelazione, Higuain come bomber, Handanovic,portiere-«saracinesca» e lesquadre campioni d’inverno diSerie A (Napoli) e di Serie B (Cagliari).

LA NOVITÀ Nella bustina di-stribuita domani con il nostrogiornale, i collezionisti potran-no trovare un giocatore in più e

una squadra in meno. Le nuovefigurine celebrano infatti Ste-phan El Shaarawy per il gol piùbello (quello in girata volantedi tacco segnato durante Ro-ma-Frosinone 3-1 del 30 gen-naio scorso, che è valso i primitre punti al nuovo ciclo giallo-rosso di Luciano Spalletti), Lo-renzo Insigne per l’alto rendi-mento (11 gol e 9 assist, è deci-samente la spalla ideale per ilfinalizzatore azzurro Hi-guain), e Gianluigi Buffon peraver riportato l’«esperienza alpotere» con la sua ennesimastrabiliante stagione. Ma unafigurina speciale se l’è meritata

anche il milanista M’BayeNiang, considerato la rivela-zione del campionato con isuoi 5 gol e il tanto sacrificioche ha fatto breccia nella durascorza di Mihajlovic, almenofino al 27 febbraio scorso,quando il momento magicodell’attaccante francese è statostroncato bruscamente dall’in-cidente automobilistico nelquale Niang è rimasto coinvol-to, e che ha probabilmentemesso fine alla stagione dellasua definitiva consacrazione.La partita più spettacolare, chesi è meritata la quinta figurina,è stata Sampdo-ria-Napoli delloscorso 24 genna-io. Finì 4 a 2 perla squadra diSarri con giran-dola di emozionie reti del Pipita,di Hamsik, di In-signe e Mertens.Una cooperativadel gol per unNapoli che inquel momentosembrava davve-ro insuperabile per tutti gli av-versari.

IL SORPASSO Ma molto è cam-biato nel nostro campionato insole cinque settimane. Allorala figurina della «prima» pagi-

na della Gazzetta fotografavala nona vittoria consecutivadella Juventus, con tanto di ag-gancio in classifica a un’Inter ancora in piena lotta scudetto.Invece in poco più di un mesel’Inter è entrata in un tunnel di

cui non si vedel’uscita (ma las t r a o r d i n a r i aprestazione inCoppa Italia po-trà rilanciare iragazzi di Man-cini?), mentre laJuve ha preso lavetta e allungatosul Napoli. Logi-co che la figuri-na della primapagina «Gazzet-ta» in questa se-

conda bustina sia quella del 14febbraio scorso, day-after dellasfida scudetto Juve-Napoli vin-ta in extremis con il gol di Zaza1-0 dai bianconeri che hannocosì completato l’operazionesorpasso.

CALCIO DI PRIMAVERA Ec-cole quindi le sei icone diquesta tranche di campio-nato che troverete domaninella bustina denominata«Calcio di Primavera».

PANINI TOUR Intanto pro-segue il tradizionale «PaniniTour 2016 – Le Figuriniadi»,che andrà avanti in giro perle città fino ad aprile: lestrutture itineranti Paniniraggiungeranno le principa-li piazze ed i grandi centricommerciali di tutta Italia(con un totale di quasi 100giornate/evento) per per-mettere al pubblico dei col-lezionisti di scambiare, gio-care, chiacchierare di e conle figurine. Per completarel’album Calciatori 2015-2016, però, serve la Gazzet-ta dello Sport con le sue bu-stine di «figu» speciali. Apartire da domani in edico-la.

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Arrivano le sei nuove «figu» per immortalare il torneo in corso

La prima pagina della Rosea è dedicata al sorpasso della Juve sul Napoli

LA CHIAVE

1Le figurine dell’album Calciatori Panini 2015-16: 128 pagine fra Serie A, Serie B, Lega Pro, Serie D, Campionato Primavera e Serie A femminile. Nel suo mezzo secolo di storia, la collezione Calciatori ha venduto oltre 25 miliardi di figurine: una passione per grandi e piccini che non finisce proprio mai893

SpecialiRLa collezione

Page 23: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

23VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SONO SCESO IN B PERCHÉ LO SPEZIA HA UNA ROSA MOLTO FORTE

OGNI SQUADRA DI SERIE B HA2-3 GIOCATORI CHE POSSONO ESSERE DECISIVIMIMMO DI CARLOALLENATORE SPEZIA

IL 2016 DELLA BSPEZIA 18CESENA 16ENTELLA 16CAGLIARI 15CROTONE 15PESCARA 12TERNANA 12ASCOLI 12LANCIANO 12TRAPANI 11LATINA 11BRESCIA 10BARI 9AVELLINO 9LIVORNO 9NOVARA 8MODENA 8COMO 8PERUGIA 7VICENZA 7SALERNITANA 7PRO VERCELLI 6

� MILANO Tecnologia, futuro e disponibilità a fare del calcio italiano il laboratorio dell’innovazione: sono questi i temi forti di due diverse missive inviate dai vertici del calcio italiano. Carlo Tavecchio, presidente della Figc, ha scritto a Gianni Infantino, nuovo numero uno della Fifa, ribadendo la disponibilità a sperimentare la tecnologia in campo in uno dei suoi campionati. Sarà la Serie B il tester? Potrebbe, vista l’apertura verso i nuovi strumenti che solo 24 ore prima il presidente Abodi aveva dato in una lettera a Tavecchio. Quali strumenti? Dalla Goal Line Technology al progetto degli «Assistenti di tribuna», già adottato in Olanda per la valutazione di falli, fuorigioco o simulazioni. I vertici della Lega B propongono innovazioni anche per la giustizia sportiva (con un utilizzo più ampio delle immagini rispetto all’attuale prova tv), la digitalizzazione di tesseramenti, cartelle cliniche e referti arbitrali e l’utilizzo durante le partite dei rilevamenti cinematici e fisici degli atleti. Alla catena di missive manca la risposta di Infantino, che però potrebbe arrivare già oggi da Cardiff nell’International Football Association Board.

INNOVAZIONE

La tecnologia nel calcio?Figc e Lega B candidate per la sperimentazione

AGENDA

� PERUGIA Attesi 15mila spettatori per il derby Perugia-Ternana. Nella curva di casa nessuna coreografia in protesta contro le limitazioni per i tifosi. Parte della città blindata dalla polizia.

� Questa la classifica dopo 29 giornate: Cagliari p. 61; Crotone 60; Pescara 49; Cesena 47; Novara (-2) 46; Brescia 45; Entella, Bari e Spezia 44; Avellino e Trapani 40; Perugia 37; Ternana 36; Ascoli 35; Latina 33; Livorno e Modena 32; Vicenza 31; Pro Vercelli e Lanciano (-2) 30; Salernitana 27; Como 22. Ecco le partite di domani con gli arbitri (ore 15):Avellino-Spezia (1-1): Chiffi di Padova.Crotone-Ascoli (1-0): La Penna di Roma.Entella-Bari (0-0): Maresca di Napoli.Lanciano-Brescia (1-2): Aureliano di Bologna.Latina-Como (1-1): Ros di Pordenone.Novara-Vicenza (2-0): Rapuano di Rimini.Perugia-Ternana (1-0): Pairetto di Nichelino.Pro Vercelli-Pescara (0-1): Marini di Roma.Trapani-Cagliari (1-4): Pasqua di Tivoli.Domenica c’è il primo posticipo (ore 17.30):Modena-Livorno: Nasca di Bari.Lunedì si chiude il programma (ore 20.30): Cesena-Salernitana: Baracani di Firenze.

LA SITUAZIONE

Umbria, domani è derbyPerugia mezza blindatae la curva è in protesta

Di Carlo, è un 2016 da leader«Ho imparato ad aggiustare»1Nel nuovo anno lo Spezia ha fatto più punti di tutti e si candida ai playoff«So cosa vuol dire subentrare, ora cerchiamo di difendere avanzando»

Nicola Binda

M immo Di Carlo, che bel2016! Il suo Spezia hafatto più punti di tutti...

«C’era bisogno di lavorare tan-to per far capire la mia filoso-fia, per far rendere al meglioquesta squadra, che oggi è con-sapevole della sua forza».

Nei cinque anni prima - a parte il2011-12 al Chievo - le era andatamaluccio tra Samp 2010-11(esonero, retrocessione), Chie-vo 2012-13 (esonero), Livorno 2013-14 (subentro, esonero, re-trocessione) e Cesena 2014-15(subentro, retrocessione).«Io sono retrocesso solo l’annoscorso al Cesena. Alla Samperavamo in zona salvezza, i fat-ti hanno dimostrato che nonera colpa mia. L’anno dopo alChievo siamo arrivati decimicon 49 punti, direi non male.Anche a Livorno non eravamospacciati... Comunque eranosituazioni difficili, dai».

E’ stato giusto per lei ripartire scendendo in Serie B?«Ho avuto più richieste dalla A

la scorsa estate che prima. Poia novembre è arrivato lo Spe-zia con grande decisione e nonmi è dispiaciuto scendere in B,anche perché la squadra è for-te. Ormai mi sono fatto unabuona esperienza a subentraree aggiustare...».

Ha preso in mano lo Speziastraniero di Bjeli-ca, una squadrapoco allenata eun po’ presun-tuosa.«Quando le cosenon vanno bene,servono stimolinuovi. A Livornoe Cesena dove-vamo essere al100x100 per vin-cere, qui c’è piùqualità ed è piùfacile vincere».

Lo Spezia alla vigilia era tra i fa-voriti, poi si è ritrovato fuori daiplayoff. Ora è rientrato e...«Eravamo a due punti dalplayout! La partenza è stata to-sta, nei primi due mesi tra Cop-pa Italia e infrasettimanali ab-biamo avuto poche settimanelibere. Ho trasferito alla squa-

dra una mentalità nuova, dob-biamo difendere avanzando,stando alti, più coraggiosi, im-ponendo il nostro gioco».

Coppa Italia: impresa a Roma, flop con l’Alessandria.«Purtroppo la partita conl’Alessandria è arrivata troppopresto, dopo la sosta. I carichi

si sono fatti sen-tire, serve abitu-dine al lavoro ela trovi con iltempo. Sapeva-mo che c’era il ri-schio di partirepiano, ma ancheche saremmomigliorati».

Il patron Volpi leha chiesto la A?«Visto come era-vamo messi ,

no... L’importante è far cresce-re la squadra, valorizzare i gio-vani, che per me valgono i vec-chi: conta la qualità, non l’età.L’obiettivo sono i playoff».

Ha lasciato la B dopo il campio-nato monstre con Juve, Napolie Genoa (2006-07). Lei era al Mantova e vinse con tutte e tre.

Come l’ha ritrovata questa B?«Ogni squadra, tra centrocam-po e attacco, ha 2-3 giocatoriche possono decidere da soli lepartite. Magari vedo qualcheerrore di troppo in difesa».

Quel Mantova, salito dalla C2 asfiorare la A, è il capolavorodella sua carriera?«Ci metto anche la salvezza colChievo nel 2008-09: a gennaioeravamo ultimi, con 17 gareutili di fila ci siamo salvati conuna giornata d’anticipo».

E’ stato il primo allenatore squalificato per bestemmia, nel2010, col Chievo.«Avevo detto “zio cane”, oranon dico nemmeno quello».

Forse è stato anche il primo aprendere un calcio nel sedere da un collega, Silvio Baldini, inun Parma-Catania dal 2007-08.«Un brutto episodio: il calcioha bisogno di esempi positivi».

E se diventerà il primo a porta-re lo Spezia in A?«A La Spezia è tornato l’entu-siasmo, se arriviamo ai playoffsaremo fastidiosi per tutti».

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� MimmoDi Carlo,52 anni il 23 marzo, dopo 14 giornate è arrivato allo Spezia al postodi BjelicaPEGASO-LAPRESSE

Lega ProRLa capolista del girone C

Il Benevento e l’impresa B?Ora c’è lo specialista AuteriMassimiliano Ancona

H a detto sì al Beneventoper fare la storia delclub. Portarlo per la pri-

ma volta in B. Perché anchequando ha vinto la C, nel 1946,ha dovuto rinunciarvi per mo-tivi finanziari. Gaetano Auterida Floridia (Siracusa), classe1961, trascorre ore e ore nel-l’hotel in cui vive quando nonallena o non prepara le gare dicampionato. Tutte affrontatecon un 3-4-3 offensivo e unpressing alto che richiede con-centrazione e gambe. Legge.Pensa. Analizza.

PROGETTO Ha detto sì al Bene-vento del nuovo proprietarioFabrizio Pallotta – subentratoin estate al presidentissimoOreste Vigorito – perché sa di

poter compiere un’impresa.«Le strutture in cui lavoriamosono di qualità – dice Auteri - sivede che Vigorito ha lasciatoun’eredità importante. Il Bene-vento merita di più, non fossealtro che per il calore della tifo-seria. Ecco, qui è possibile pro-varci. Poi ci vogliono anche al-tri fattori… Intanto siamo lì,davanti a tutti». Non è un casoche il tecnico siciliano si sia le-gato per due anni alla societàsannita: «C’è un bel progetto»spiega. La situazione gli è ap-parsa diversa. Così, pur essen-do partito in ritardo, anche conl’allestimento della squadra,adesso vola.

EX SQUADRE Già perché il Be-nevento non perde dal 20 di-cembre (2-1 a Lecce). Da allo-ra, otto gare utili e venti punticon sei vittorie e due pareggi.

L’ultimo in casa contro una del-le sue ex squadre, il Matera, al-la cui guida nella scorsa stagio-ne è arrivato alla semifinaledei playoff persa ai rigori con ilComo, poi promosso in B. «Percome abbiamo giocato, ci man-cano due punti – ha detto dopol’1-1 coi lucani - ma la presta-zione mi conforta». Domenica(ore 17.30) l’ennesimo esamedi stagione porta a Catanzaro,altro club con cui ha raggiuntonel 2010 la finale playoff per laC1 persa contro la Cisco Roma.«Abbiamo le qualità per fare ri-sultato. Giocheremo per vince-re. Come sempre». Anche sen-za Mazzeo, infortunato, il Be-nevento punta al massimo. De-ve farlo, perché poi l’attendeun calendario da brividi: Ca-sertana in casa, Paganese e Ju-ve Stabia fuori, Ischia in casa eCosenza fuori. «Già, il Cosen-za. Lecce, Foggia e Casertanasono le avversarie più accredi-tate. Dei calabresi invece siparla poco, ma per me sono ipiù temibili». Insomma la stra-da che porta nella storia è riccad’insidie.

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4Auteri nella sua carriera è riuscito a portare l’Igea Virtus e il Siracusa in C2, il Gallipoli in C1 e la Nocerina in B

Gaetano Auteri, 54 anni LAPRESSE

LE PROMOZIONI

LA SITUAZIONE

� Questa la situazione nei tre gironi della Lega Pro dopo 24 giornate e il programma:

GIRONE ALA CLASSIFICA Cittadella p. 53; Pordenone 46; Bassano 43; Feralpi Salò 41; Alessandria 40; Pavia 39; Reggiana 37; Padova 35; Cremonese e Südtirol 34; Cuneo 28; Giana 27; Lumezzane 26; Pro Piacenza e Renate 25; Mantova 22; AlbinoLeffe 15; Pro Patria (-7) 2.PROSSIMO TURNO Domani, ore 14 Südtirol-Cuneo (and. 1-3); ore 15 Cremonese-Reggiana (0-1); ore 17.30 Cittadella-AlbinoLeffe (0-2), Feralpi Salò-Pro Piacenza (0-0) e Pro Patria-Bassano (0-1). Domenica, ore 15 Mantova-Padova (0-3) e Renate-Alessandria (1-4); ore 17.30 Pavia-Giana (1-1) e Pordenone-Lumezzane (0-2).

GIRONE BLA CLASSIFICA Spal p. 52; Pisa (-1) 47; Maceratese 42; Ancona 39; Carrarese 35; Arezzo e Siena 34;

Teramo (-3) 31; Pontedera 30; Lucchese e Pistoiese 26; Tuttocuoio 25; Santarcangelo (-6), Prato e Rimini 24; L’Aquila (-14) 20; Lupa Roma 16; Savona (-13) 12. PROSSIMO TURNO Domani, ore 14 Savona-Ancona (andata 0-2); ore 15 Carrarese-L’Aquila (1-2), Maceratese-Siena (1-0) e Rimini-Pisa (0-2); ore 16 Lupa Roma-Spal (1-4); ore 17.30 Prato-Teramo (2-3); ore 20.30 Tuttocuoio-Pistoiese (0-0). Domenica, ore 15 Arezzo-Pontedera (1-1); ore 17.30 Lucchese-Santarcangelo (1-2).

GIRONE CLA CLASSIFICA Benevento (-1) p. 46; Lecce 45; Foggia e Cosenza 44; Casertana 43; Matera (-2) 35; Paganese (-1) 32; Messina e Akragas (-3) 31; Fidelis Andria (-1) 30; Juve Stabia e Monopoli 27; Catanzaro 26; Catania (-10) 25; Melfi 22; Ischia (-4) 20; Martina (-1) 16; Lupa Castelli (-1) 8.PROSSIMO TURNO Domani, ore 15 Fidelis Andria-Foggia (andata 0-1) e Lupa Castelli-Messina (0-1); ore 20.30 Casertana-Ischia (0-0). Domenica, ore 14 Martina-Catania (2-3); ore 15 Juve Stabia-Akragas (2-0) e Paganese-Monopoli (1-0); ore 17.30 Catanzaro-Benevento (0-1) e Lecce-Melfi (1-0). Lunedì, ore 20 Matera-Cosenza (0-1, su Rai Sport).

Lunedì sera in tvun posticipo tosto:Matera-Cosenza

Serie BRL’intervista

27I punti di Di Carlo nelle 15 partite con lo Spezia, frutto di 7 vittorie e 6 pareggi, con 2 sole sconfitte

IL BILANCIO

Page 24: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

24 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La garanziadi Galbusera:«Vale ancorapiù preparato»

Valentino Rossi, 37 anni, a confronto con il capo tecnico Silvano Galbusera ai box Yamaha durante una pausa dei test MILAGRO

1Il Dottore visto dal suo

capotecnico:«È passato un anno, ma nonè invecchiato

mentalmente»

Giovanni ZamagniLOSAIL (QATAR)

S ono entrati subito in sin-tonia: Silvano Galbuserae Valentino Rossi si sono

capiti immediatamente. Era il2010: Rossi doveva tornare insella per verificare il recuperodella gamba destra infortunataal Mugello, Galbusera era il ca-po tecnico della Yamaha Sbk, lamoto scelta per il test. Sembra-va un normale incontro di lavo-ro fine a se stesso, invece fu ilprologo di una collaborazioneche si sta rivelando più che az-zeccata: a fine 2013, Valentinoera demotivato, sfiduciato, ave-va bisogno di nuovi stimoli, cheSilvano, con la sua passione, ilsuo carattere, la sua tranquillitàè riuscito a ridargli. Nel 2015 iltitolo è sfuggito, si sa come, al-l’ultima gara: la coppia Galbu-sera-Rossi è più che mai deter-minata a riprovarci quest’anno.

Graziano Rossi dice che Valenti-no è sportivamente molto ar-rabbiato: è d’accordo?«No, non lo percepisco così:piuttosto mi sembra ancora piùpronto, preparato e concentra-to del solito. È passato un anno,ma mentalmente non è affattoinvecchiato, tutt’altro».

Quindi non è d’accordo con chi pensa che quella del 2015 fosse l’ultima possibilità?«Totalmente in disaccordo: an-zi, fino ad ora i test sono andatimeglio dell’anno scorso».

C’è ancora qualcosa che la stupi-sce di Valentino?«La sua motivazione: nono-stante tutto è sempre carico edeterminato. Ci ho messo unpo’ a metabolizzare la delusio-ne dell’anno scorso. Immaginoche per Valentino sia stata an-cora più dolorosa: me lo aspet-tavo demotivato, invece è cari-co come non mai».

Come stanno andando i test?«Bene: Valentino dice che la ba-se di partenza è migliore rispet-to agli anni precedenti. Ma èancora troppo presto, i valorisono difficili da decifrare».

Perché?«Si arriverà alla prima gara nonancora al 100%, perché non so-

no state effettuate prove sulladistanza. È difficile capire co-me si comporteranno le gommea fine gara, non riesco a imma-ginare come saranno i primiGP. Nel 2015, in Qatar, Valenti-no fece 1’55”3 all’ultimo giro,pochi centesimi più lento delsuo giro più veloce. Ancora pos-sibile? Non credo».

Intanto, la Honda sembra un po’in difficoltà.«Non ci credo: forse non hannoancora una messa a punto idea-le, ma se una moto va forte aPhillip Island, come è successoalla Honda nei test, non vedoperché non dovrebbe esserecompetitiva su altre piste».

Il pilota adesso potrebbe conta-re di più che in passato?«Credo che l’esperienza nel sal-vaguardare le gomme, la capa-cità di portarle più o meno inte-gre fino alla fine possa fare ladifferenza: insomma, è tutto unpo’ più in mano al pilota».

Molti sono convinti che, in ogni caso, alla fine i «soliti» quattro

(Lorenzo, Rossi, Marquez e Pe-drosa) saranno i più veloci an-che quest’anno: è d’accordo?«Mi aspetto un campionato piùvariegato e combattuto del soli-to, con la variabile gomme cheinciderà più dell’elettronica. Lagrande differenza rispetto alpassato è che, per ora, c’è un li-mite di utilizzo molto più stret-to: basta che le condizioni cam-bino di poco perché il rendi-mento delle gomme sia moltodifferente. La Michelin deve fa-re esperienza e questo livellerà ivalori: ci saranno più incognite,le Ducati e Viñales possonosfruttare l’occasione».

Cambierà la tattica dei piloti?«Staranno più attenti e dovran-no usare meglio le gomme: nonsarà facile andare forte e noncadere».

Dagli scorsi test, a fianco di Ros-si c’è anche Cadalora: che aiutopuò dare?«Più ci si avvicina al limite, alcentesimo,più anche un piccoloconsiglio fa la differenza».

Ma cosa può dire Cadalora in piùrispetto ai dati?«La telemetria mostra tante co-se, ma non tutto: non c’è il fee-ling, la percezione di un pilota,l’analisi se è meglio allargare ochiudere una traiettoria. Que-ste cose le può percepire solouno che ha fatto il pilota».

Silvano, ha mai pensato al dopo Rossi? E se Valentino decidessedi smettere, lei cosa farebbe?«Io ho voglia di andare avanti,ma anch’io mi chiedo come saràquando smetterà: dove lo trovoun altro pilota così? Spero con-tinui: ha ancora moltissimo dadare al motociclismo. Se smet-tesse, sarebbe un peccato pertutti, non solo per me».

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«CADALORA CI AIUTA IN CIÒ CHE

LA TELEMETRIA NON PUÒ DIRE»

SUL CONSULENTE

«NON CREDO PROPRIO CHE LA

HONDA SIA IN DIFFICOLTÀ»

SULLA CONCORRENTE

«SE ROSSI SMETTE IO VADO AVANTI,

MA DOVE LO TROVO UN ALTRO COSÌ?»

SUL FUTURO DI VALENTINO

LA GIORNATA

Viñales al topNiente proveper Stoner1Sulla pista del via al Mondiale vietato girare da 14 giorni prima

LOSAIL

M averick Viñales di nuovo davanti atutti. Se a Phillip Island il migliortempo del talento della Suzuki pote-

va sembrare frutto di una serie di circostanzefavorevoli, il crono di Losail dice invece cheViñales è molto più competitivo di quanto ci sipotesse aspettare: «Abbiamo fatto un passo inavanti soprattutto nell’elettronica». In unagiornata più calda rispetto a mercoledì, pochisono riusciti a migliorare il proprio tempo,causa anche un problema di gomme: le Mi-chelin funzionano bene, ma sono poche.

DUCATI OK Lo hanno fatto anche Andrea Ian-none e Andrea Dovizioso, ma entrambi siconfermano in crescita: Iannone ha chiuso con il secondo tempo di giornata, Dovizioso èstato protagonista di una prova di durata diottimo livello: «In configurazione gara siamomessi bene». Oggi l’ingegnere Dall’Igna co-municherà a Stoner, in arrivo dall’Australia,che non potrà girare il 6 e il 7 con la Desmose-dici per motivi regolamentari: il GP su questapista è a meno dei 14 giorni di distanza con-sentiti. In casa Yamaha, Jorge Lorenzo hamesso in mostra un passo discreto, ValentinoRossi ha lavorato soprattutto sugli assetti(«dobbiamo sfruttare le gomme nuove»). An-cora in difficoltà la Honda: Marquez è anchecaduto. Novità regolamentari: cambia il siste-ma di penalizzazione. Nel 2015, con 4 punti sipartiva dall’ultima posizione (come Rossi aValencia), con 7 dalla corsia dei box, ora ri-mane solo la squalifica per un GP a quota 10.

g.z.© RIPRODUZIONE RISERVATA

I TEMPI 1. M. Viñales (Spa-Suzuki) 1’55”436; 2. Iannone (Ita-Ducati) a 0”072; 3. Lorenzo (Spa-Yamaha) a 0”099; 4. Redding (Gb-Pramac) a 0”241; 5. Barbera (Spa-Avin-tia) a 0”379; 6. Dovizioso (Ita-Ducati) a 0”420; 7. Pedro-sa (Spa-Honda) a 0”421; 8. V.Rossi (Ita-Yamaha) A 0”511; 9. M. Marquez (Spa-Honda) a 0”610; 10 A. Espargaro (Spa-Suzuki) a 0”690.

� Ducati chiude in grande crescita il 2015 con oltre 54.800 nuove moto vendute (+21,5% rispetto al 2014). Un risultato che si traduce in 702 milioni di euro di fatturato (+22%). Il risultato operativo è stato di 54 milioni di euro (+12,5%). «Ducati ha ottenuto risultati record - ha detto l'a.d. Claudio Domenicali - decisivi gli investimenti su prodotto, qualità e cura del cliente. La società è solida, puntiamo a 60mila consegne alla fine del 2016». Quest'anno è previsto il lancio di 9 modelli tra cui XDiavel, Multistrada 1200 Enduro e Scrambler Sixty2.

PRESENTATI I DATI 2015

Ducati, bilanci recordE 9 modelli nel 2016

MotomondialeRTest in Qatar

Page 25: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

25VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ferrari veloce, robusta e sicura1Sorride Raikkonen: temponi con gomme ultrasoft e soft, passo gara ok e test con l’Halo

SEGNALI POSITIVI DALLA SF16-HFinalmente una giornata sì per il finlandese che strappa il record di Montmelò 2016 a Vettel e convince nella simulazione. Prima uscita per il sistema di protezione della testa del pilota

Andrea CremonesiINVIATO A MONTMELO’ (SPAGNA)

V eloce e robusta. Quandoormai resta un solo gior-no di collaudi prima di

Melbourne, la nuova Ferrarimostra chiari segnali di esseresulla strada giusta per poteradempiere alla missione che ilpresidente Sergio Marchionnegli ha affidato: provare a scalfi-re l’ormai triennale predominiodella Mercedes. L’elenco dellecose positive di questo giovedìcatalano superano di gran lun-ga quelle negative (uno stop almattino per un cablaggio k.o.) estrappano commenti positivianche a Kimi Raikkonen: il fin-landese almeno per un giorno siè tolto la soddisfazione di strap-pare al compagno di squadra lamiglior prestazione assoluta,da quando il 22 febbraio le mac-chine 2016 hanno messo per laprima volta le ruote quaggiù.

C O M P E T I T I V I Ma più che il suo1’22”765, otte-nuto con le ultrasoft, ciò che ren-de ottimisti gliuomini di Mara-nello è la presta-zione realizzatacon le soft, ovve-ro con l’unicamescola morbidausata sinora daHamilton e Ro-sberg, che anche ieri si sono al-ternati macinando chilometri:ebbene l’1’23” netto di Kimi è ri-sultato migliore di quello realiz-zato dal duo Mercedes. «Davve-ro un ottimo tempo», si è lascia-to andare Maurizio Arrivabene.Ma se fare paragoni diretti suquesto tipo di prestazioni po-trebbe risultate fuorviante con-siderato che i tempi sono statirealizzati in giorni differenti esenza sapere esattamente laquantità di carburante a bordodella W07, la prima simulazio-ne di gran premio della SF16-Hha fornito la sensazione che sulpasso gara i rivali non siano sul-la carta lontanissimi. Se all’ini-zio con le morbide Kimi non si èrivelato molto efficace, il suoritmo con le medie (malgrado

uno stop forzato per l’uscita diGrosjean) e infine con le dure èrisultato in linea con quello deicampioni del mondo. «Sì, ancheil GP è andato bene — ha ag-giunto Arrivabene —, ma noiteniamo i piedi per terra perchéla Mercedes non ha ancora mo-strato il proprio valore».

NASCOSTE E poiché anche nel-l’ultima giornata Lewis e Nicocontinueranno a girare con lemorbide, solo a Melbourne siscoprirà la verità. Qualcosa dimeglio è invece lecito attender-si oggi quando toccherà a Vettelreplicare il programma del fin-landese, che non ha nascostouna moderata soddisfazioneper la conclusione dei propritest: «È stato uno dei giorni mi-gliori mai vissuti (nei test;n.d.r.), abbiamo percorso pa-recchi chilometri e avremmopotuto ottenere tempi migliori.Il feeling con la macchina è po-sitivo. Pronti per Melbourne?

Ce la metteremotutta».

HALO Oltre cheper le prestazio-ni, ieri si è con-quistato la coper-tina per esserediventato il pri-mo pilota ad aversaggiato Halo, ilsistema studiatoda Fia e Merce-des, che, potreb-be essere intro-

dotto nel 2017 con la funzionedi incrementare la sicurezza deipiloti nel caso in cui una mac-china decolli e passi sopra l’abi-tacolo, come a Spa nel 2012 conGrosjean volato su Alonso, sfio-randone il casco. Il finlandeselo ha usato solo nel giro di in-stallazione: «Hai una visione unpo’ limitata nella parte frontale,ma mi ha stupito la differenzaminima». Meno entusiasta Ha-milton che su Instagram ha po-stato una foto della rossa com-mentando: «Per favore no! Vabene la sicurezza, ma questa èla Formula 1 e le macchine van-no bene così come sono». Cu-rioso che sia proprio lui a criti-care un sistema ideato dal suoteam...

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136I giri percorsi ieri da Raikkonen sulla SF16-H nella terza giornata di test a Montmelò

IL NUMERO

� 1. Raikkonen nell’uscita con l’Halo; � 2. Vista laterale; � 3. Il capo della comunicazione Antonini mostra l’Halo; � 4. Il dispositivo smontato COLOMBO-GETTY

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fLA TECNICA Il Cavallino corre: oltre al «cupolino»,provata tantamini aerodinamicaPaolo Filisetti

I eri, la Ferrari è stata prota-gonista indiscussa anchesotto il profilo tecnico. Ha

incominciato di prima mattina,con la breve prova di una ver-sione della protezione Halo cherispetta i dettami della Fia,montata in modo fisso sul telaiodella SF 16-H, sfruttando comepunti di ancoraggio la zona do-ve normalmente sono poste legriglie di raffreddamento ai latidell’abitacolo, e la parte anti-stante ad esso, in corrisponden-za del piccolo roll bar anteriore.Si è trattato di una prova brevis-sima, in pratica di un installa-tion lap, eseguito da KimiRaikkonen, per verificare quan-to tale struttura possa interferi-re con la visuale dei piloti. È in-fatti opportuno sottolineareche, mercoledì, Vettel ha effet-tuato una prova statica, all’in-terno del box, per valutare itempi di uscita dall’abitacolo.Come abbiamo scritto, questaversione «made in Maranello»del dispositivo non era dotatadi un meccanismo di apertura a

cerniera per consentire la nor-male uscita del pilota. La ver-sione definitiva, se sarà appro-vata l’adozione per il 2017, nesarebbe provvista. Da rilevareanche il fatto che il disegno del-la struttura sarà uguale per tuttiper evitare interpretazioni al li-mite del regolamento da partedei team, che potrebbero sfrut-tare questo elemento per trarnevantaggi di carattere aerodina-mico.

REAZIONI Raikkonen, protago-nista della prova, ha sottolinea-to che: «Si ha un visione diffe-rente, lievemente limitata, maquesta è una versione provviso-ria». Interpellati, i piloti dellaMercedes hanno espresso giu-dizi discordanti. Hamilton harivelato di essersi coperto gliocchi la prima volta che ha vistola bozza del progetto, mentreRosberg è stato positivo: «È un

incremento alla sicurezza im-portante. Se fosse stato adotta-to avrebbe salvato la vita a deicolleghi».

IL RESTO La Ferrari però non siè fatta notare solo per questaprova flash, ma anche per avertestato a lungo dettagli di mi-croaerodinamica, in particola-re nella zona posteriore. Si sononotati dei generatori di vorticiai lati del diffusore di forma leg-germente diversa da quelli chesi erano visti all’inizio di questasessione di test. Tutta la zona incorrispondenza delle presed’aria dei freni posteriori appa-rentemente ha subito ritocchinon facilmente ravvisabili a pri-ma vista, ma senza dubbio l’at-tenzione a questa area dellavettura è molto elevata. Ciò alloscopo di migliorare l’efficienzadel diffusore, incrementando lasua capacità di generare carico.Martedì è stata effettuata unaapprofondita analisi della qua-lità del flusso in uscita da esso,mediante l’adozione di una gri-glia di sensori simmetrica, conun “maglia” più stretta, infe-riormente in corrispondenzadel diffusore, ed una più ampiadietro le ruote posteriori. Inquesto modo è stato possibilemisurare l’interazione, o me-glio l’interferenza tra i flussiperturbati generati dalle ruotee quelli in uscita dal diffusore.

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1La prima impressione di Kimi: «Si ha una visione lievemente limitata, ma questa è una versione provvisoria»

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3

4

LE REGOLE LA GUIDA

MONTMELO’ (a.cr.) Quando l’età non conta. Quando a Lewis Hamilton è stato chiesto a bruciapelo chi secondo lui è favorito per il titolo iridato nella MotoGP, non ha esitato a fare il nome del Dottore: «Valentino è sempre il mio preferito, di certo sarà una competizione accesa ed è mia intenzione assistere dal vivo a qualche GP in più rispetto all’anno scorso». Quindi l’iridato è tornato sull’amicizia con la Vonn, che mercoledì aveva assistito alle prove con lui: «Ho una grande ammirazione per lei. Ogni tanto glielo dico: “Voi dello sci siete matti, a quelle velocità”».I TEMPI DI IERI — 1. Raikkonen (Ferrari) 1’22”765 (136, ultrasoft); 2. Massa (Williams) 1’23”193 (119, soft); 3. Hulkenberg (Force India) 1’23”251 (137, ultrasoft); 4. Verstappen (Toro Rosso) 1’23”382 (159, ultrasoft); 5. Rosberg (Mercedes) 1’24”126 (81, medie); 6. Nasr (Sauber) 1’24”760 (116, soft); 7. Alonso (McLaren) 1’24”870 (118, supersoft); 8. Wehrlein (Manor) 1’24”913 (46, ultrasoft); 9. Kvyat (Red Bull) 1’25”141 (119, soft); 10. Palmer (Renault) 1’26”224 (97, soft); 11. Hamilton (Mercedes) 1’26”488 (62, medie); 12. Grosjean (Haas) 1’27”196 (77, soft).

Hamilton tifa Rossi e Vonn:«Valentino è il mio preferitoE che ammirazione per lei!»

Raikkonenin azione durante la simulazione di GP GETTY

Formula 1RTest a Barcellona

Qualifiche, rivoluzione quasi rinviata1Oggi a Ginevra il Consiglio Mondiale: improbabile un cambio immediato. E Alonso: «Questo format funziona»

INVIATO A MONTMELO’

N ell’agenda del ConsiglioMondiale la parola«qualifiche» non c’è. Ma

dopo tutto ciò che è capitatonell’ultima settimana chi puòescludere che Jean Todt o Ber-nie Ecclestone non sollevino laquestione stamane a Ginevra?Sarebbe anche logico se davve-ro si volesse cambiare il formatdelle qualifiche e farlo subito

per dare regole uniformi alcampionato. Ma sarebbe dav-vero una forzatura, almenoquesto sarebbe stato il parereespresso dai legali della fede-razione internazionale. La solamodifica del Q3 rispetto allaproposta originaria (passata amaggioranza nel gruppo stra-tegico di lavoro e all’unanimitàin Commissione) deve essererimessa ai voti. Intanto, i pilotinon hanno risparmiato criti-che a questa mossa: «Questa

F.1 non funziona: le macchinesono troppo lente, le gommedifficili da gestire ma poi si vo-gliono cambiare le cose chefunzionano come le qualifi-che», ha denunciato Alonso.Simile il giudizio di Hamilton.A chi chiedeva se la F.1 fosseguasta, sulla china sbagliata oin buona condizione, Lewis harisposto sicuro: «Condivido leprime due ipotesi», confessan-do che l’amore per le F.1 di unavolta potrebbero un giorno aspingerlo «a correre con le sto-riche».

AUSTRALIA Tornando al for-mat delle qualifiche, è probabi-le che se ne riparlerà nelleprossime settimane e a questo

punto sembra scontato che aMelbourne lo schieramento sa-rò determinato come nel 2015.A meno che Bernie quest’oggisi inventi l’ennesimo colpo diteatro.

a.cr.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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27VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Marco Gentili@marcogentili80

N on c’è due senza tre, siaugura Sebastien Ogier.I l f r a n c e s e d e l l a

Volkswagen affronta il rallydel Messico - terza tappa irida-ta della stagione - dalla posi-zione che gli è più congeniale,ossia quella del leader dellaclassifica iridata. Dopo il suc-cesso di Montecarlo e il bis nelrally (per sua fortuna senzaneve) della Svezia, il tre voltecampione del mondo punta apiazzare il primo sprint del-l’anno e mettere un po’di puntitra sé e i suoi rivali.

COPPIA DI FATTO Il rally delMessico rappresenta per Seb una gara speciale: per lui è lacentesima gara nel Wrc a fian-co del fidato navigatore JulienIngrassia. Un’occasione che idue vogliono celebrare non so-lo con un adesivo appiccicatosul posteriore della propriavettura, ma anche con un suc-cesso. Fatto che, almeno per lestatistiche, è tutt’altro che im-probabile. La coppia a bordodella Volkswagen Polo R Wrcha dominato sullo sterrato delcentroamerica nelle ultime treedizioni. Ed è proprio su que-ste strade polverose che è ini-ziato il mito di Ogier e Ingras-sia: qui hanno corso la loro pri-ma gara insieme nel 2008 nelcampionato Wrc junior.

ONDATA VICHINGA FinoraOgier non ha lasciato ai colle-ghi nemmeno le briciole: duegare e altrettante vittorie, cuisi aggiungono anche i puntisupplementari ottenuti graziealle power stage. Quest’annoperò alle sue spalle non c’è piùil compagno-rivale di scuderiaJari-Matti Latvala, che sta vi-vendo un inizio anno da incu-bo caratterizzato da due ritiridi fila. Per il finlandese - il cuiultimo rally iridato terminatoin top ten risale addirittura acinque mesi fa - la tappa messi-cana rappresenta già una sortadi ultima spiaggia. Le nuoveleve che si candidano (timida-mente) a fare opposizione aOgier sono accomunate dallanazionalità: Andreas Mikkel-sen (pilota del team Volkswa-gen II) e Mads Ostberg sonoentrambi norvegesi. E que-st’ultimo è andato a punti ne-gli ultimi cinque rally disputa-ti. Ma a far più paura a Ogier èHayden Paddon, l’uomo del-l’altro mondo (nel senso cheviene dalla Nuova Zelanda)

che pare essere il più in formadel circus, nonostante la suaHyundai i20 Wrc abbia ancoralarghi margini di sviluppo: ilsecondo posto del secondoround iridato ha fatto di lui ilprimo non europeo sul podiodel rally di Svezia. Qui in Mes-sico la Casa coreana va a cacciadel suo terzo podio consecuti-vo, a dimostrazione della bon-tà del progetto sportivo messoin piedi dal team principal Mi-chel Nandan.

POLVERE Il debutto stagionalesullo sterrato avviene sulle

lunghe distanze: più che unrally, sembra una gara di endu-rance, almeno a vedere il chi-lometraggio delle prove a cro-no. Le 21 speciali coprono 400chilometri di un percorso chesi snoda attraverso 1077,8 kmnell’area di Guanajuato. E traqueste spicca senza dubbio laspeciale-monstre di 80 chilo-metri che si correrà domenica.Si tratta della più lunga specia-le di sempre nel Wrc dal 1986.E è proprio qui, sulla durata fi-sica dei piloti e sulla tenutameccanica delle auto, che sidecideranno le sorti di questo

rally. Ma i piloti dovranno pre-stare attenzione anche allespeciali 12 e 15 di Otates, unodei punti più veloci (e perico-losi) dell’intera gara. Qui i pi-loti si troveranno alle prese siacon l’altitudine (il punto piùalto attraversato è a quota2551 metri) sia con una super-ficie infame. Chiedere per con-ferma a Jari-Matti Latvala chequi lo scorso anno perse unaruota dopo un urto accidenta-le. Oppure ad Andreas Mikkel-sen, che tre anni or sono suqueste strade si piantò in unburrone (per fortuna senzaconseguenze).

NOVITÀ Il percorso, al di là delsuo notevole impatto paesag-gistico tra cactus, montagne,deserti e strade dallo sterratocolorato, presenta anche alcu-ne interessanti novità tecnicherispetto alla scorsa edizione,come i primi 16,7 chilometridelle speciali 4 e 7 El Chocola-te (così chiamata perché inquesta località venne prodottoper la priva colta il cioccolatosul suolo messicano).

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Tutti temono la maxi speciale di domenica che deciderà le sorti della terza tappa iridata

La Hyundai i20 è sempre più competitiva e in grado di mettere in crisi la Casa di Wolfsburg

LA CHIAVE

Ogier cerca la fugama deve guardarsidall’orda vichingaE occhio a Paddon1Il francese parte favorito in Messico dove corre il 100° rally in carriera nel Wrc. Latvala, ultima spiaggia

2004� L’anno in cui il rally del Messico ha fatto il suo ingresso nel Mondiale. Il primo vincitore è stato il peruviano Ramón Ferreyros sy Toyota Celica

3� Le vittorie consecutive di Sebastien Ogier nel rallydel Messico (2013-2014-2015), tutte a bordo della Volkswagen Polo R Wrc

LA GUIDA

Il rally del Messico (terza prova su 14 del mondiale Rally) ha preso il viaufficialmente ieri con lo shakedown e le prime due speciali che si sono corse nella notte italiana. OGGI Sette prove speciali (El Chocolate 1, las Minas 1, Leon, El Chocolate 2, Las Minas 2 e due super speciali).DOMANINove prove speciali (Ibarrilla, Otates 1 e 2, El Brinco 1 e 2, agua Zarca, due super speciali e Leon)DOMENICAUna speciale (Guanajuato) e la power stage di Agua Zarca.CLASSIFICA PILOTI1. Ogier (Fra-Volkswagen) 56 punti; 2. Mikkelsen (Nor-Volkswagen) 33; 3. Ostberg (Nor-M-Sport) 27; 4. Paddon (N.Zel-Hyundai) 18; 5. Sordo (Spa-Hyundai) 18.CLASSIFICA COSTRUTTORI1. Volkswagen 54 punti; 2. Hyundai 49; 3. Volkswagen II 30; 4. M.Sport 27; 5. Dmack 18.PROSSIME GARE21-24/4 Argentina; 19-22/5 Portogallo; 9-12/6 Sardegna; 1-3/7 Polonia; 28-31/7 Finlandia; 18-21/8 Germania; 8-11/9 Cina; 29/9-2/10 Francia; 13-16/10 Spagna; 27-30/10 Galles; 17-20/11 Australia.IN TVDiretta Mediaset Premium Sport 2 (anche in HD) sabato dalle 21, domenica dalle 19.

Il clou domenicacon la specialonada 80 chilometri

� Come da tradizione, il rally del Messico è una delle tappe meno frequentate dai piloti, anche a causa degli alti costi della trasferta. Sono solo 29 gli equipaggi al via (l’anno scorso erano 35) nella entry list della prova centramericana. Il terzo appuntamento iridato della stagione vedrà al via solo 13 auto del Wrc (tra queste, la Ford del nostro Lorenzo Bertelli, ieri 11° nello shakedown) e 9 equipaggi del Wrc2 tra cui la Ford Fiesta R5 guidata da Max Rendina. C’è un po’ d’Italia anche sulla R5 del qatarino Al Suwaidi, navigato da Giovanni Bernacchini.

POCHE AUTO

In 29 al viaSono solo due gli italiani

Lorenzo Bertelli

LO SHAKEDOWN

Mikkelsen spinge forte, ma la cabala sorride a Seb1Il norvegese del secondo team VW davanti a tutti, il tre volte iridato è solo terzo. Oggi si inizia a fare sul serio

A lla fine vince Ogier.Sembra facile fare unpronostico: è il pilota

più forte ed è alla guida di unavetture schiacciasassi come laPolo R Wrc. Ma se i numeri e iprecedenti sono l’indizio diqualcosa, anche l’edizione2016 del rally messicano do-vrebbe seguire questo copio-ne. Anche perché i piloti fran-cesi hanno un certo feeling conquesti percorsi.

DUE VINCITORI Una relazioneprivilegiata che va avanti da 10anni, quella tra i driver transal-pini e lo sterrato centramerica-no. Una storia che ha inizio nel2006 quando Sebastien Loeb,al volante della Citroën XsaraWrc si è imposto qui per la pri-ma volta. Da allora lui ci è riu-scito in sei occasioni consecuti-ve, sempre a bordo di una vet-tura col double chevron sullacalandra. Successivamente iltestimone è passato all’altro

Sebastien, che di cognome faOgier. In sostanza

SHAKEDOWN A dire il veronello shakedown di ieri il gran-de favorito della vigilia è parti-to col freno a mano tirato. Ilpiù veloce è stato Mikkelsen(3’43”9) seguito da ThierryNeuville (Hyundai) a 1”6 e daOgier (Volkswagen) a 1”7. Se-guono il redivivo Jari-Matti Latvala (VW) e Dani Sordo(Hyundai) a 4”2. Nella notte sisono corse le prime tre specia-li, ma è da oggi che il rally en-tra nel vivo. E, considerate lepremesse, sarà ancora una vol-ta un duello tra Volkswagen ela sempre più promettenteHyundai i20.

INSIDIE Mai come in questorally infatti le condizioni cli-matiche mettono a dura provale vetture. L’effetto combinatodi altitudine e temperatureelevate all’interno dell’abita-colo infatti stressa sia i pilotisia i loro bolidi. Il pensiero ditutti va a domenica, quando latappa di Guanajuato decideràil vincitore: «È difficile soprat-tutto nella prima parte, deviguidare in modo molto spigo-loso nei dieci chilometri finali,dopo che ne hai 70 alle spallee accusi la stanchezza» senten-zia Jari-Matti Latvala, guidadella Volkswagen Polo.

mar.ge.© RIPRODUZIONE RISERVATAAndreas Mikkelsen, 26 anni, in azione nello shakedown di ieri

� 1. L’adesivo celebrativo dei 100 rally sulla Polo di Ogier e Ingrassia � 2. Il pilota francese in azione � 3. Thierry Neuville e Hayden Paddon (Hyundai)

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RallyRMondiale in Messico

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28 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA GUIDA

I TRATTI STERRATI

IL PERCORSO DEI PRO’

SIENA

Vidritta2,1 km

1

Str. Com. di Murlo5,5 km

2

Lucignano d’Asso11,9 km

3

Pieve a Salti8 km

4

S. Martino in Grania9,5 km

5

Monte Sante Marie11,5 km

6

Monteaperti0,8 km

7

8 Colle Pinzuto2,4 km

9 Le Tolfe1,1 km

Fortezza MediceaPARTENZA

DOMANI

DOMENICA

Piazza del Campoa Sienaper tutte e tre le gare

ARRIVO

9

8

7

6

5

4

3

2

1

PartenzaArrivo

T O S C A N A

PROVAFEMMINILE

Ore 9.30Siena-Siena

Ore 9Siena-Siena

Ore 11Siena-Siena

PROVAMASCHILE

sterrato7 settori

km 22,4

sterrato9 settori

km 52,8

km 87e 124

km

121

km

176

GRAN FONDOSTRADE BIANCHEBY TREK

GDS

A GINEVRA

Caso cocainaal Tour: oggila sentenza per Paolini

Sagan-ArmitsteadStrade Bianche Anzi... arcobaleno1Domani la classica dello sterrato senese che strega il mondo. Ci sono i due iridati, e poi Nibali, Valverde...

NAMED «TITLE SPONSOR» DELLE CORSE RCS SPORTDall’incontro tra sport e medicina naturale nasce «NamedSport». Ora l’azienda brianzola di Lesmo diventa partner delle classiche Rcs Sport/Gazzetta: Title Sponsor di Strade Bianche e Tirreno-Adriatico, Presenting Sponsor di Sanremo, Milano-Torino, GranPiemonte e Lombardia, oltre ad essere già sponsor ufficiale del Giro. Da sinistra: Andrea Rosso (amministratore unico Named), Raimondo Zanaboni (a.d. Rcs Sport) e Fabio Canova, co-fondatore di Named. Alle loro spalle, due giganti: Girardengo e Binda

Claudio Ghisalberti

A zzurro, rosso, nero,giallo e verde: cinquestrisce, dall’alto al bas-

so, sullo sfondo bianco. Unamaglia che da sola illumina erende importante una corsa.Domani quella maglia magicala vedremo indossata da PeterSagan sulle crete senesi. Conpartenza dalla Fortezza medi-cea e arrivo in piazza del Cam-po, a Siena, andrà in scena la10a edizione delle Strade Bian-che. Quei 53 chilometri di stra-de sterrate, divisi in 9 settori,che si snodano in uno scenariobellissimo fanno sì che questacorsa, nata da un illuminazio-ne di un medico toscano e inun primo momento con il no-me Eroica dedicata ai ciclotu-risti più che ai cicloamtaori, sisia trasformata nella più bellascommessa vinta da un orga-nizzatore nell’ultimo decen-nio. Lo dicono i numeri, indicedi un interesse sempre cre-scente, ma lo dice anche l’albod’oro dove in almeno sei dellenove precedenti edizioni èscritto il nome di un campione:

due volte Cancellara, Gilbert,Moser, Kwiatkowski e Stybar.E sono proprio le vittorie deigrandi che scolpiscono la sto-ria di una corsa. Nessuno però,ha mai fatto balenare l’arcoba-leno nella piazza dove si cele-bra il Palio. Ora ci proverà Sa-gan, ma tra le ruote si troverà,tra i 143 rivali, un quintettofantastico: Nibali, Cancellara,Stybar, Van Avermaet e Valver-de. Non sono solo fuoriclasse,sono anche in ottima forma,tanto che in questa stagione, aeccezione di Stybar (ma anchedello stesso Sagan), sono già

andati a bersaglio. A propositodel ceco della Etixx... lo scorsoanno arrivò con le braccia al-zate e il sole che gli illuminavail sorriso. Sabato, invece, ci sa-rà il fango e lui è un mago delciclocross. Non per niente haindossato per tre volte la ma-glia iridata élite di specialità.

SFIDA TRA DONNE Ma in garadomani ci saranno anche ledonne per la prima prova delWorld Tour, il nuovo circuitomondiale rosa. La sfida saràlungo 121 chilometri, di cui 22su sterrato. Ad attrarre l’atten-zione, anche in questo caso, sa-rà la maglia iridata. La indossal’inglese Lizzie Armitstead chese la dovrà vedere soprattuttocon la vincitrice del 2015,l’americana Megan Guarnier,la francese Pauline Ferrand-Prevot e l’olandese Anna vander Breggen. A guidare le ita-liane sarà Elisa Longo Borghi-ni, terza nella passata edizio-ne.

LA GRANFONDO Domenica, in-vece, sarà una specie di ritornoalle origini con quasi 2.500 ci-clisti che proveranno a sfidareSpartacus. Sì, al via della Gran-fondo ci sarà anche FabianCancellara, che pedalerà peruna cinquantina di chilometri.

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D ibattimento del Tribu-nale internazionaleantidoping Uci in un

hotel di Ginevra, tutto in in-glese. Giudice unico UlrichHaas, il tedesco che è unodei padri del Codice mon-diale antidoping e al Tas hadiretto i più eclatanti proces-si sportivi di doping, da Alejandro Valverde ad Al-berto Contador, fino al ri-corso (respinto) di Valenti-no Rossi per i fatti di Sepang.Oggi bisogna sciogliere ilnodo della positività di LucaPaolini alla cocaina al Tour2015: uso personale, comeammesso nella confessionealla Gazzetta il 27 dicembre.Ma l’Uci ha proposto 2 annidi stop: rifiutati dal milane-se, assistito di legali Marco eFederico Cecconi. La chiavedel processo sportivo stanella perizia scientifica diparte del professor Pieracci-ni: l’uso prolungato dellebenzodiazepine, principioattivo del sonnifero di cuiPaolini ha fatto uso dal2004, avrebbe allungato lapresenza dei metaboliti del-la cocaina nell’organismo.Da parte sua, la perizia Uciriconosce la quantità infini-tesima di cocaina nelle urinee nel caso Katusha la federci-clo mondiale l’ha definita«droga sociale», non usataper alterare la prestazione. La sentenza può quindi di-ventare un punto di svolta.

Luca Gialanella

Peter Sagan, due volte 2°: 2013 (1° Moser), 2014 (1° Kwiatkowski)

CiclismoRGrande spettacolo a Siena

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29VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Wiggins troppo forte... è 2°!Italia quarta: una nuova era1Serata amarissima nel «suo» velodromo. Rimonta l’Australia, ma negli ultimi 250 mla Gran Bretagna perde Clancy e addio oro. Gli azzurri si confermano grandi: 3’58”262

fOMNIUM OGGI E DOMANI

Viviani contro Cav sulla pista da incuboINVIATO A LONDRA

«V oglio andare aRio. Sono quiper vincere. Se

non riesco a centrare ilgrande risultato a un Mon-diale, figuriamoci all’Olim-piade». Parole di Mark Ca-vendish, che oggi si buttanella prima giornata del-l’omnium per il suo ritornoin pista in un Mondiale, set-te anni dopo l’ultima volta.E a otto dal trionfo iridatonell’Americana in coppiacon l’amico fraterno Brad-ley Wiggins, che ritroveràdomenica per il più sugge-stivo dei comeback, davantial pubblico di casa. Ma l’exragazzo dell’Isola di Man sadi avere davanti un compitodifficilissimo. E tra gli osta-coli che in una specialità alui poco avvezza troveràsulla sua strada per convin-cere la Gran Bretagna apuntare sul suo nome perRio — al posto del piùesperto Clancy o dell’alter-nativa Dibben — ce n’è unoche veste d’azzurro. Si chia-ma Elia Viviani, dell’om-nium conosce ormai ogniangolo, ha vinto gli ultimidue titoli europei, è statobronzo all’ultimo Mondia-le. E su strada ha già battutoCav in più occasioni.

INCUBO Questa è la pista sucui il 27enne veronese haconosciuto il giorno piùbrutto della carriera. Era il13 agosto di quattro anni fa.E prima dell’ultima delle sei

prove dell’omnium olimpicoera al comando: finì sesto. Im-maginate quanta voglia abbiaoggi, sullo stesso anello, diesorcizzare quell’incubo. Scra-tch, inseguimento, eliminazio-ne; poi chilometro, giro lancia-to e corsa a punti a decideretutto. Energie da centellinare.Gara da fare su se stessi, maanche sui rivali e tra i rivali.Perché contano i piazzamenti,vince chi fa più punti, il più re-golare. «Io sto bene, corro perl’oro» va ripetendo da giornil’azzurro, sgravato dall’assillodi doversi ancora conquistareRio. Cav? Non lo spaventa.Semmai teme Fermando Gavi-ria, il colombiano campioneuscente, ancora più forte di unanno fa. O Lasse Norman Han-sen, il danese campione olim-pico che non c’era a Parigi, mache ieri col quartetto ha fattovedere di andare come un tre-no. Ma c’è lo stimolo supple-mentare di un altro traguardostorico da tagliare. E chi, piùdel miglior azzurro dell’ultimagenerazione, merita di regala-re un oro all’Italia maschile do-po 19 anni di digiuno?

mar.

Mark Cavendish, 30 anni BETTINI

Paolo MarabiniINVIATO A LONDRA

U n’Italia gigante nel gior-no amaro di Wiggins. Chil’avrebbe detto? Chi, solo

due giorni fa, avrebbe puntatouna sterlina sul quartetto az-zurro capace di arrivare a gio-carsi la medaglia di bronzo inun Mondiale, 18 anni dopo l’ul-timo podio, quel terzo gradinodi Bordeaux ‘98 che chiuse untriennio da favola? Anni di ba-toste, di gare lontane anni lucedal top dell’inseguimento asquadre, noi che avevamo fattoscuola ed eravamo poi stati ca-paci di arrivare sino al primatodel mondo e al doppio titolo iri-dato. E che rabbia se pensiamoche, dopo il 4° posto di ieri, do-po tre prestazioni favolose in24 ore, condite con tre gare sot-to quel muro dei 4 minuti chefino a mercoledì sembrava in-valicabile, ‘sti ragazzi non sa-ranno ai Giochi di Rio. Ma maicome stavolta una medaglia dilegno non ha il sapore amarodella beffa. Anzi, ha il saporedolce dell’impresa.

SEI MOSCHETTIERI Il meritova diviso per sei, perché quelquarto posto porta la firma diElia Viviani, Simone Consonni,Francesco Lamon e Liam Ber-tazzo, che mercoledì avevanocancellato dopo quasi 20 anni ilrecord italiano volando in3’57”800. Di Michele Scartezzi-ni, che nella semifinale controla Gran Bretagna di super Wig-go, persa ma senza il fardellodell’umiliazione (3’54”267 peril trenino di casa contro il3’58”902 dei nostri, 4° tempo),ha preso il posto di Viviani e hafatto il suo dovere fino in fondo,portandoci anche lui sino allafinale per il bronzo. E poi di Fi-lippo Ganna, 19enne talentopiemontese che ha bagnato co-me meglio non avrebbe potutoil debutto in un Mondiale en-trando nella sfida per il terzo

gradino del podio contro la Da-nimarca, al fianco degli intoc-cabili Consonni, ottimo al lan-cio in tutte e tre le gare, e Ber-tazzo, ormai una sicurezza, conViviani a completare a sorpresail quartetto nell’ultimo atto, no-nostante la vicinanza con l’im-pegno odierno nella primagiornata dell’omnium. «Ma eragiusto provarci, mettermi a di-sposizione dei miei compagni edare il mio contributo d’espe-rienza — ha spiegato il verone-se, che ha deciso in extremis ilcambio di programma —. Per-ché noi al bronzo ci credevamo.La Danimarca era stata super insemifinale, ma aveva speso tan-to e proprio per quello potevadiventare abbordabile nella sfi-da per la medaglia. E’ andatamale, ma abbiamo dato tutto eabbiamo fatto vedere di che pa-sta siamo fatti. Che voto meri-tiamo? Minimo 9. Con il bronzosarebbe stato 10».

PENSIERINO I danesi hannosempre menato le danze e nonhanno avuto mai cedimenti.Anzi, hanno via via aumentatoil vantaggio, finendo in3’55”936, tempo impensabileal momento per la Banda Villa,che però, con 3’58”262, si èconfermata quasi ai livelli del

fresco record del giorno pri-ma. «Bravi, tutti» ha detto ilc.t., che tanti meriti ha in que-sta rinascita che sa di speran-za. «Non potevo chiedere dipiù, anche se a un certo puntoil pensierino alla medaglial’abbiamo fatto».

DOCCIA GELATA Pochi minutidopo, nella bolgia del velodro-mo londinese, si consumava ildramma sportivo di Wiggins ecompagni — Clancy, Doull eDibben — rimontati nell’ultimogiro dai baby australiani, dopoche erano riusciti a balzare al comando a tre tornate dalla fi-ne grazie al forcing del Baro-netto. Littorina micidiale deltrenino britannico, che punta-va a riprendersi lo scettro dopotre Mondiali a digiuno, il pri-matista dell’Ora si è visto «tra-dito» in quegli ultimi 250 metrida Ed Clancy, in gara peraltro asoli tre mesi da un interventoalla schiena e crollato di schianto a pochi secondi daltrionfo. Di fronte ai 6000 delPringle, l’oro che già sembravafatto è passato a Hepburn, Wel-sford e ai fratelli Miles e CallumScotson — 85 anni in quattro— capaci di volare in 3’52”727,poco più di un secondo sopraquel record del mondo(3’51”659) che proprio la GranBretagna, ieri finita a 871 mil-lesimi, aveva fissato sulla stessapista nella finale olimpica diquattro anni fa. «Perdere così èfrustrante — ha ammesso Wig-gins — ma giù il cappello da-vanti all’Australia che ha fattouna prestazione super. Siamodispiaciuti, ma ci siamo andatimolto vicini. A un certo puntoho capito dal rumore del pub-blico che eravamo passati da-vanti. Ma le gare durano 4 chi-lometri. E può succedere di tut-to. Io non ero mai andato cosìforte con il quartetto. Ma ci so-no ancora cinque mesi prima diRio per migliorare. E là vincere-mo».

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I RISULTATI

Non hanno fatto la stessa impresa degli uomini, ma loro ai Giochi di Rio ci saranno. Nelle qualificazioni dell’inseguimento, Frapporti, Guderzo, Pattaro e Valsecchi hanno fatto segnare il 7° tempo (4’29”857) e oggi se la giocheranno (c’è pure la possibilità di arrivare sino alla finale per il bronzo). Primo round contro la Polonia. In gara pure Viviani (omnium), Bertazzo (punti), Ganna (inseguimento). Intanto ad Anna Meares non è riuscita l’impresa di conquistare la 12a medaglia d’oro in carriera, nel keirin è solo d’argento.

UOMINI Km 1. Joachim EILERS (Ger) 1’002042, media 59,958 km/h), 2. Bos (Ola)1’00”461; 3. Lafargue (Fra) 1’01”581. Inseguimento a squadre: 1. Australia (Welsford, Hepburn, C. Scotson, M. Scotson) in 3’52”727, media 61,875 km/h, 2. Gran Bretagna, 3. Danimarca, 4. Italia (Viviani, Bertazzo, Consonni, Ganna) 3’58”262.DONNE Scratch: 1. Laura TROTT (Gbr), 2. Wild (Ola), 3. Roorda (Can), 14. Confalonieri. Keirin: 1. Kristina VOGEL (Ger),2. Meares (Aus), 3. James (Gbr). OGGI Le finali Donne: 500 metri e inseguimento a squadre. Uomini: inseg. individuale (Ganna), corsa a punti (Bertazzo). Tv: RaiSport1, 20.

Il quartetto donneinizia con il 7° tempo

CHILOMETRO:BOS ARGENTO 9 ANNI DOPOA 32 anni, dopo 6 stagioni su strada, Theo Bos è di nuovo sul podio ai Mondiali. Nove anni dopo l’ultimo dei 5 trionfiiridati e a 7 dall’ultima meda- glia, l’olandese nel Chilometro si è inchinato solo al tedesco Eilers, che lo ha superato di 419/1000 (1’00”042 contro 1’00”461) BETTINI

� 1. La delusione del più grande personaggio del ciclismo mondiale degli ultimi 15 anni: Bradley Wiggins a capo chino sulla pista olimpica di Londra. Qui il 7 giugno centrò il record dell’Ora REUTERS

� 2. I cinque cerchi olimpici sulla caviglia dell’inglese, 35 anni GETTY

� 3. Guida impeccabile EPA

� 4. L’abbraccio con l’australiano Michael Hepburn REUTERS

� 5. L’Italia in azione EPA

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CiclismoRMondiali su pista a Londra2 «PERDERE COSÌ

È FRUSTRANTE.A RIO VINCEREMO»

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30 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

EUROCUP: L’ULTIMO SUCCESSO NEL 2002 CON SIENA (ERA SAPORTA CUP)

EUROLEAGUE� EX COPPA CAMPIONIED EUROCLUBLa massima competizione europea per club. I successi italiani sono 13, l’ultimo risale al 2001 con la Virtus Bologna (nella foto Abbio e Rigaudeau)

EUROCUP� EX COPPA COPPE E SAPORTA CUPIn questa competizione contiamo 15 successi, l’ultimo risale al 2002 col Montepaschi Siena (nella foto Stefanov e Chiacig alzano il trofeo)

FIBA EUROPE CUP� EX COPPA KORAC ED EUROCHALLANGEE’ la terza coppa europea che prende origine dalla soppressa Korac. I successi italiani sono 12, l’ultimo è di Reggio Emilia (nella foto) nella F4 di Bologna 2014

EUROLEGA� L’ULTIMA SEMIFINALISTA ITALIANA È SIENANella stagione 2010/11 il Montepaschi Siena raggiunge la Final Four di Barcellona perdendola prima partita col Panathinaikos (nella foto Shaun Stonerook)

EUROCUP� ULTIMA SEMIFINALISTA ITALIANA E’ TREVISOSempre nella stagione 2010/11 Treviso organizza in casa la F4 perdendo subito contro Valencia (nella foto Ale Gentile e coach Repesa)

Trento-Milano, derby d’Italia per tornare sul tetto d’Europa1Un nostro club sarà in semifinale in una coppa importante dopo 5 anni di assenza. In passato era un’abitudine: che non sia solo un’amarcord

Kruno Simon e Jamarr Sanders: un duello che rivedremo in Eurocup CIAM

Mario Canfora-Andrea Tosi

L a qualificazione di Milano eTrento nei quarti di finaledell’Eurocup con vista sulla

semifinale per una delle due poi-chè Dolomiti e EA7 si sfiderannoin un derby per entrare nelle mi-gliori 4 della competizione sot-tostante l’Eurolega, è un rigurgi-to di orgoglio per il nostro basketa livello di club che nella storiadelle coppe europee ha sempreavuto un ruolo principale primadel declino degli ultimi tre lustri.I bei tempi sono lontani ma forsec’è una luce in fondo al tunnel.Ecco un amarcord che ci fa spe-rare.

LA PRIMA COPPA Stagione1965-66, si gioca la nona edizio-ne della Coppa dei Campioni.Dopo il dominio russo (quattrotitoli al Riga, due al Cska Moscae una alla Dinamo Tiblisi) e spa-gnolo (doppio successo del RealMadrid) tocca alla SimmenthalMilano sollevare il trofeo. È ilprimo aprile 1966 (tra pochigiorni ricorrerà quindi il 60° an-niversario dell’evento), si giocaal palazzo dello sport di Bolo-gna. Davanti a 8000 spettatori,l’Olimpia allenata da Cesare Ru-bini (assistente Sandro Gamba)batte lo Slavia Praga 77-72 di-ventando la prima squadra ita-liana a trionfare in Europa. Da allora, nella coppa per club piùimportante d’Europa, i sussultitricolori sono arrivati da Varese(cinque vittorie in sette edizioni

dal 1970 al 1976), Cantù (duevolte), Roma (una), Olimpia Mi-lano (altre due volte) e VirtusBologna, con le due coppe del1998 e 2001, l’ultima edizionead avere avuto una squadra ita-liana vincitrice. Sono passati quindici anni, decisamente trop-pi. Da quella Virtus di Messina lanostra nazione cestistica è comese fosse andata in naftalina, im-mersa non solo nella congiuntu-ra economica negativa che hacolpito il nostroPaese, ma anchenella mancanzaprogressiva digrandi idee e dimanager. C’è sta-ta l’eccezione diSiena e dei soldimessi sul tavoloper provare acontrastare l’ege-monia degli spa-gnoli, dei russi edei greci, ma sap-piamo come è an-data a finire, con l’ultima FinalFour disputata cinque anni fa.

QUINDICI SUCCESSI L’alloraCoppa delle Coppe (che ha avu-to varie denominazioni) è inve-ce quella che ha regalato i mag-giori successi all’Italia, quindici:4 di Cantù, 3 di Milano, 2 di Va-rese e Treviso, uno a testa perPartenope Napoli, Pesaro, VirtusBologna e Siena, nella stagione2001-2002 quando il trofeo eraintitolato a Raimundo Saporta.Nella memoria di tutti rimane ilgrande show del povero Drazen

Petrovic che condusse il RealMadrid al successo sulla Casertadi Oscar e Nando Gentile infilan-do la bellezza di 62 punti nellafinale di Atene 1989 decisa alsupplementare e finita con unpunteggio da Nba: 117-113 perle merengues.

TANTE SIGLE Accanto alla Cop-pa delle Coppe c’era Korac, difatto la terza coppa per impor-tanza. E anche qui i nostri club

eccellevano: 4vittorie di Cantù,due per OlimpiaMilano, VirtusRoma, uno perRieti e Verona. Daquesto trofeo,soppresso all’im-provviso, sononate altre sigleche la Fiba ha te-nuto per sè volen-do contrapporsila nascente Uleb.Tra queste ha

avuto vita intensa ma breve l’Eu-rochallange che ha mantenuto ildisegno originale della vecchiacoppa Campioni (quella dallegrandi orecchie, per intenderci).Le italiane si sono fatte onore:dapprima la Virtus Bologna havinto la F4 in casa nel 2009 poi,cinque anni più tardi, sempresotto le Due Torri (ma al Pala-Dozza) è toccato a Reggio Emiliamettere in bacheca il primo tito-lo della sua storia realizzando ilsogno di un club provinciale mastrutturato come una big.

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L’Olimpia ha conquistato 8 titoli continentali, Trento è appena al debutto

Cantù è il club italiano che ha vinto più trofei europei: sono 10 in 18 anni

LE BACHECHE

EUROLEGA

Khimki vola facile sul BarcellonaNona giornata. Girone E: Malaga-Panathinaikos Atene 58-76 (Kuzminskas 15; Williams 16), Efes Istanbul-Lokomotiv Kuban 61-76 (Huertel 14; Delaney 19), Cedevita Zagabria-Darussafaka Istanbul 77-83 (Pullen 26; Slaughter 17). Oggi: Fenerbahce Istanbul-Stella Rossa Belgrado. Classifica: Fenerbahce 7-1; Kuban 7-2; Panath. 6-3; S.Rossa 5-3; Efes 3-6; Darussafaka 3-6; Malaga, Cedevita 2-7. Girone F Real Madrid-Cska Mosca 87-96 (Ayon 20; Hines 16), Khimki Mosca-Barcellona 75-61 (Shved 16; Doellman 14). Oggi: Olympiacos Atene-Vitoria, Zalgiris Kaunas-Bamberg. Class.: Cska 7-2; Vitoria 6-2; Real 5-4; Khimki 5-4; Barcellona 4-5; Bamberg, Olympiacos 3-5; Kaunas 1-7.

CHAMPION’S FIBA

Dieci nazioni hanno firmato l’okLa Fiba ha comunicato che le 10 nazioni che hanno firmato l’accordo per la nascita della nuova Coppa dei Campioni sono Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Israele, Lituania, Polonia, Turchia e Italia, con quest’ultima che dovrà confermare l’adesione nella prossima assemblea di Lega.

A-1 DONNE

San Martino vince nel posticipoSettima di ritorno. Posticipo S. Martino-Cagliari 73-67. Classifica (prime posizioni): Lucca 40; Ragusa, Schio 36; Venezia 32; S. Martino 24.

COPPA ITALIA A-2

Da oggi a Riminic’è la Final-8(g.n.) Da oggi a domenica la Lnp assegna la Coppa Italia «Ig Basket Cup» di Serie A2 (F8), B e C, di nuovo nei padiglioni di Rimini Fiera nell’ambito del Citroen Rnb Basketball Festival. Tutto l’evento sarà trasmesso in streaming sulla web tv della lega. PROGRAMMA Oggi. Quarti di finale: ore 16.15 Brescia-Casale, ore 18.30 Scafati-Treviso, ore 20 Agrigento-Mantova, ore 20.45 Imola-Agropoli. Domani. Semifinali: ore 18.30 e 20.45. Domenica. Finale: ore 18.15 (diretta Sky Sport 2 HD).

TACCUINO

LA STRISCIA DEI TEXANI

Spurs già ai playoff: un filotto lungo 19 anni

1Solo tre squadre nella storia hanno fatto meglio. Decisiva come sempre la difesa. Il ruolo di Popovich e Duncan

Giuseppe Nigro

L a domanda che gira in Nbaè se sia più incredibile lastagione dei Warriors, al

momento la migliore nella sto-ria della lega, o la capacità de-gli Spurs di confermarsi al top:i texani si sono appena qualifi-cati per i playoff per il 19° annodi fila. Solo tre squadre nellastoria Nba hanno una strisciapiù lunga: i Jazz 1984-2003 per20 anni, i Blazers 1983-2003

per 21 anni e i Nationals/76ers1950-1971 per 22 anni. Ma nes-suno di questi lungo il percorsoha vinto cinque titoli, come ladinastia texana. Da 17 anni gliSpurs vincono almeno 50 parti-te in stagione (e 18 anni fa ci fuil lockout) e da 19 non scendo-no sotto il 61% di successi.

TANKING DUNCAN L’ultimavolta che gli Spurs hanno sba-gliato una stagione (20 vittoriee 62 sconfitte nel 1997) poihanno pescato Tim Duncan conla prima scelta assoluta. Quasiun argomento a favore del«tanking», le sconfitte intenzio-nali per ottenere le scelte mi-gliori al draft, la scorciatoia peril vertice a cui guardano moltesquadre in ricostruzione. Nel-l’epoca in cui c’è chi ne fa unastrategia, è raro trovare chi in-vece è sulla breccia da 19 anni

senza passaggi avuoto. A San An-tonio doveva es-sere questa lastagione nondella rifondazio-ne ma quanto-meno di transi-zione, con Gino-bili e Duncan vi-cini al ritiro e legerarchie inter-ne virate sul gio-vane leone Leo-nard e sul colpo dell’estate Al-dridge. Ne è uscita la stagioneal momento migliore della sto-ria Spurs, con l’85% di successi.E mai in questo percorso unicodi 19 stagioni San Antonio siera qualificata ai playoff cosìpresto, già dopo 60 partite su82. Un’eccellenza, di cui è pro-tagonista anche Ettore Messinaalla corte di coach Popovich,

costruita parten-do dalla difesa,la migliore Nbaper distacco.

CHE NUMERI Loè per coefficientedifensivo (95.5punti subiti ogni100 possessi),per punti subiti(92.3), per per-centuale conces-sa (43.3% totale,

32.3% da tre). Nessuno comequesti Spurs riesce a spalmarel’eccellenza su entrambe le me-tà campo: il differenziale di SanAntonio tra punti segnati e su-biti ogni 100 possessi è in attivodi 13.7 punti. Mai visto. E benoltre i 12.3 di questi Warriorsche stanno scrivendo la storia.Forse allora anche gli Spurs...

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MONDONBA 60

Sono le partite giocate per accedere alla post season, il minimo nella lunga storia di San Antonio

IL NUMERO

LaMarcus Aldridge, 30 anni, viaggia a 17 punti e 9.6 rimbalzi di media GETTY

BasketRCoppe europee

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31VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Hirscher-Kristoffersen, ultimo duello1Già a Kranjska Gora l’austriaco può vincere la quinta Coppa consecutiva: sarebbe il primo della storia

Marisa Poli

S ulla pista degli italiani,dei trionfi di Tomba e diRocca, di Sergio Berga-

melli e di Holzer, va in scenal’ultima puntata del duello Hir-scher-Kristoffersen. A KranjskaGora due giganti (quello di og-gi recupera Garmisch) e unoslalom possono incoronareMarcel Hirscher per la quintavolta di fila padrone della cop-pa del Mondo. Oppure rilan-ciare le azioni del contendenteHenrik Kristoffersen primadelle finali di St. Moritz, dove ilnorvegese sarà in gara solo ingigante e slalom, come in tuttala stagione. I punti di vantag-gio di Hirscher sono 283 e l’au-striaco dopo il momento nonella trasferta giapponese (erainfluenzato), ha dato segni diimportante risveglio prima nelparallelo di Stoccolma e poinella tre giorni di Hinterstoder.E, dopo il grave infortunio chea Kitzbuehel ha tolto dai giochiil rivale numero 1, Aksel LundSvindal, ora l’austriaco ha lestesse possibilità di mancare ilrecord di 5 Coppe di fila (Girar-delli è a quota 5, ma non conse-cutive, nel femminile la Proellè a quota sei ma non consecuti-ve) quanto di sbagliare un rigo-re a porta vuota. «Kristoffersennon ha alcuna chance con Mar-cel – ha già battezzato la sfidaFranz Klammer -, Hirscher haanche la carta superG da gio-carsi ancora per prendere qual-che punto». E Hirscher, vinci-tore quest’anno a Beaver e sulpodio a Hinterstoder in su-

perG, rilancia: «Penso che or-mai sia una disciplina che ilmio fisico può sopportare. Pen-so che in futuro ne farò di più,anche se non so se andrò inNorvegia la prossima settima-na. Vediamo prima come vaquesta».

GIGANTE In gigante i conti nonsono ancora chiusi. Hirscherha già vinto la coppetta di spe-cialità nel 2012 e nel 2015 e perora sta respingendo gli attac-chi di Kristoffersen, fisicamen-te meno potente. Ma è soprat-tutto il francese Alexis Pintu-rault a essersi fatto sotto con itre successi di fila. Ora è a -131,con i bei ricordi di un anno fa,quando vinse a Kranjska Gora,

e con tre gare ancora da dispu-tare. Sempre che si possano di-sputare tutte, visto che per do-mani a Kranjska Gora si preve-de pioggia e uno dei due gigan-ti potrebbe saltare. Da partesua, Hirscher ha la sicurezzadegli ultimi cinque giganti di-sputati sulla Podkoren: un suc-cesso (nel 2010), due secondiun terzo e un quarto posto. MaPintu non scherza, qui non an-cora ventenne vinse la primagara di coppa del Mondo, il gi-gante del marzo 2011.

AZZURRI L’Italia, sul podio so-lo in un’occasione, a Naeba conil veterano Blardone che a finestagione smetterà, insegue ilcolpo per raddrizzare una sta-gione anonima. La punta èsempre Roberto Nani. Nei duegiganti di Hinterstoder ci sonostati cinque azzurri nella topten (Luca De Aliprandini, Ro-berto Nani, Manfred Moelgg,Florian Eisath e Riccardo To-netti). In crescita sia “Finferlo”De Aliprandini che RiccardoTonetti. «Sono contento che cisiano due gare di fila perchéfra gennaio e febbraio ho fattoun po’ di fatica, soprattutto perl’infortunio in Val Gardena —commenta De Aliprandini —.Il settimo posto di Hinterstoderperò mi ha ridato fiducia, erouscito dai trenta e adesso sonorientrato e ora mi sento più ca-rico. Proverò a fare il massimoper riuscire a qualificarmi perle finali di St. Moritz, sono ven-tottesimo e per riuscirci devofare due buoni piazzamenti».Tonetti invece ha trovato la viaper emergere, dopo essere sta-to respinto a lungo nei tentativiin slalom. «Sono contentissimodi questa stagione – rilanciaTonetti – l’ultimo fine settima-na a Hinterstoder è stato otti-mo con buoni piazzamenti an-che in superG. Proverò a entra-re nei dieci, come sono già riu-scito a fare quest’anno, vorreientrare nella top 15 di gigan-te». Per le finali di gigante a St.Moritz sarebbero qualificatiNani, Eisath, Blardone, Tonettie Moelgg. Ma tutti si aspettanodi più.

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L’austriaco Marcel Hirscher, 27 anni: ha vinto le ultime 4 Coppe del Mondo

Henrik Kristoffersen (Nor), 21 anni

283� i punti di vantaggio di Hirscher (1365) su Kristoffersen (1082)

RKlammer non ha dubbi: «Hirscher senza problemi»Oggi gigante: favorito Pinturault

SciRCoppa del Mondo

LA GUIDA

Oggi gigante uomini a Kranjska Gora (Slo) alle 10 e 13 (diretta RaiSport1 ed Eurosport). I pettorali: 1 Hirscher (Aut), 2 Fanara (Fra), 3 Kristoffersen (Nor), 4 Pinturault (Fra), 5 Muffat-Jeandet (Fra), 6 Faivre (Fra), 7 Neureuther (Ger), 11 Nani, 12 Eisath, 20 Tonetti, 21 Blardone, 22 Moelgg, 24 De Aliprandini, 59 Ballerin, 62 ZIngerle, 63 Sorio.Coppa del Mondo (35 prove su 44): 1. Hirscher (Aut) 1365; 2. Kristoffersen (Nor) 1082; 3. Svindal (Nor) 916; 7. PARIS 645.Coppa gigante (7 prove su 10): 1. Hirscher (Aut) 561; 2. Pinturault (Fra) 430); 4. Kristoffersen (Nor) 351; 8. Nani 182.Domani Gigante uomini a Kranjska Gora e gigante donne a Jasna (Slk).Domenica Slalom uomini a Kranjska Gora e slalom donne a Jasna.MONDIALI JUNIORES (s.f.) Come già nella combinata e nel gigante femminili, seconda manche fatale per l’Italia anche nel gigante maschile dei Mondiali juniores di Sochi (Rus). Il 21enne azzurro Simon Maurberger, uno dei favoriti, è uscito dopo aver fatto segnare il miglior tempo nella prima davanti allo svizzero Odermatt, poi oro sul francese Gateau. Già out nella prima frazione Sala e Prost, nessun italiano al traguardo. Oggi slalom maschile e femminile. Gigante maschile: 1. Odermatt (Svi), 2’14”33; 2. Gateau (Fra) a 37/100; 3. Lahnsteiner (Aut) a 1”15; rit. Maurberger, Sala e Prast.

Diretta RaiSport 1 ed Eurosport alle ore 10 e 13

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32 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ankara è azzurraModena, sempre crisi 1Bastano due set: Travica e Bernardi portano i turchi ai quarti

Gian Luca PasiniINVIATO A MODENA

«P rima della partita fa-re il discorso nellospogliatoio in cui mi

sono cambiato per 5 anni. E do-ve ho preparato tante partite misono emozionato a tal puntoche mi sono anche dimenticatodi dire una cosa ai miei giocato-ri». Per Lorenzo Bernardi e perDragan Travica questa non eracerto una gara normale, la sfidacon Modena al PalaPanini, perchi ci ha giocato è una sensazio-ne unica, soprattutto se vale unposto fra le migliori sei squadred’Europa, dove Ankara sbarcacon un set di anticipo al terminedi una partita non bellissima,ma intensa che promuove lasquadra turca a forte trazioneitaliana (in campo anche altrevecchie conoscenze del campio-nato italiano Sokolov, Kooy, LeRoux e Kubiak). «Abbiamo gio-cato davvero una gara bruttissi-ma - racconta l’ex palleggiatoreazzurro, Dragan Travica -, maforse anche normale così. Pervia della legge degli straniericon questa formazione abbiamogiocato solo due partite e questavittoria dà una grande soddisfa-zione. È inutile essere ipocriti:strappare la qualificazione quiha sempre un gusto magico».

CHAMPAGNE «Modena fa unapallavolo champagne. Riconfer-mo quello che ho detto ancheprima della gara di andata - ag-giunge Bernardi, tecnico alla se-conda stagione all’Halkbank -.Loro fanno una grande pallavo-lo. E nel secondo e terzo set ce lohanno fatto vedere. Nel quartoinvece alcuni dei miei giocatorihanno mostrato il loro valore eportiamo a casa una qualifica-zione importante. Penso che nel3-0 dell’andata ci sia tanto dellanostra vittoria in questo turno.In quella gara abbiamo minatole loro certezze». E proprio adAnkara si era aperta la crisi diModena che non è ancora uffi-cialmente finita.

MERCATO Ma la Dhl ha la ne-cessità di cambiare strada infretta. Già dal tiebreak diChampions (vinto con orgo-glio) davanti agli occhi di Mar-shall che si dice possa arrivarequi come rinforzo visti i pro-blemi di Petric (ieri sera assen-te anche il centrale Piano equindi 13a partita giocata daLorenzetti con di fatto solo dueschiacciatori disponibili perquesto livello di volley). Ancheperché la prossima settimanainiziano già i playoff. Su cuinon si può concentrare del tut-to Civitanova, prossimo avver-sario di Ankara. «Gran bellasquadra, una di quelle costrui-te per andare più avanti possi-bile. La battuta penso che siauna delle armi decisive. Alter-

nare le gare di playoff conquelle di Champions? È un nonproblema, è così per tutti».«Penso che la Lube sia ancorapiù forte di Modena - aggiungeTravica, che con i marchigianiha vinto uno scudetto -. Ci pro-veremo, anche se dovremo fa-re qualcosa in più». «Avremodi fronte non una ma duesquadre nel prossimo turno -chiude Bernardi - tante sono lepossibilità di Blengini di cam-biare. Ci proveremo. Giochia-mo la prima gara in casa loro efaremo di tutto per sfruttarel’occasione». Civitanova è av-visata, i due ex terribili Ber-nardi e Travica vogliono farealtri scherzi alle squadre italia-ne...

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Dragan Travica, 28 anni, ha giocato a Modena nel 2008-09 TARANTINI

MODENA 3

ANKARA 2

(22-25, 25-21, 25-21, 17-25, 15-9)

DHL MODENA: Nikic 2, Bossi 5, Bruno 2, Ngapeth 23, Lucas 14, Vettori 18; Rossini (L), Donadio. N.e. Soli, Casadei, Sighinolfi. All. Lorenzetti.

HALKBANK ANKARA: Kooy 10, Le Roux 13, Travica 1, Kubiak 13, Batur 5, Sokolov 11; Yesilbudak (L), Kayhan, Subasi 5, Cam, Dengin (L), Kiyak 1. N.e. Gunes e Tekeli All. Bernardi.

ARBITRI: Oleynik (Rus) e Mitev (Bul).NOTE Spettatori 2300, incasso 37 mila euro. Durata set: 29’, 24’, 25’, 25’, 11’; totale 114’. Dhl: battute sbagliate 27, vincenti 7, muri 8, errori 41; Halkbank: battute sbagliate 22, vincenti 6, muri 11, errori 40.

Lorenzo Bernardi TARANTINI

FACILE VITTORIA

Trento fa festa Contro Belgorod per la rivincita1Piegati i belgi dell’Asse Lennik, la Diatec ritrova i russi che 2 anni fala eliminarono

TRENTO 3

ASSE LENNIK 0(25-18, 25-23, 25-19)

TRENTINO DIATEC: Urnaut 7, Solè 11, Nelli 14, Antonov 8, Van de Voorde 12, Giannelli; Colaci (L). N.e.D. Mazzone, T. Mazzone, Bratoev, DeAngelis, Lanza. All. Stoytchev.

ASSE LENNIK: Andringa 11, Sugranes 3, Overbeeke 16, Baetens 5, Colson 3, Depestele 3; Sparidans (L), Pekmans 1, Cosemans 1, Staszewski 6. N.e. Kindt, Fasteland. All. Devoghel.

ARBITRI: Herbik (Pol) e Ormonde (Por) NOTE Durata set: 25’, 27’, 26’; tot: 79’. Trentino Diatec: battute sbagliate 7, vincenti 1, muri 13, errori 14. Asse Lennik: battute sbagliate 10, vincenti 3, muri 5, errori 23.

Nicola BaldoTRENTO

I l ritorno fra le migliorisette d’Europa riservaalla Trentino Diatec un

tuffo nel passato. Così comedue stagioni or sono, ultimain Champions della Diatecprima della «parentesi» del-la Coppa Cev dell’anno scor-so, fu il Belgorod ad elimi-nare i trentini ai playoff a 6.Ed ora, ai quarti, si rinnovaproprio la sfida contro ilBelgorod. «Una delle squa-dre più forti d’Europa, contanti giocatori e tante possi-bilità di cambiare assetto incampo — commenta Rado-stin Stoytchev, tecnico dellaDiatec —. Oggi contro i bel-gi dell’Asse Lennik era unagara importante per tutti,società e squadra, perché inquesto momento non è faci-le per noi con diversi gioca-tori infortunati ed altri chegiocano nonostante proble-mi fisici».

ASSENZE Senza Lanza eDjuric, sostituiti di nuovo (esarà così per ancora un paiodi settimane almeno) daAntonov e da un buonissi-mo Nelli (best scorer con 14

punti, 46% in attacco, 2 muri eun ace) in cattedra salgono icentrali. Nel suo personalissi-mo derby il belga Van de Voor-de si esalta e con 7 muri (12punti con il 71% in attacco)torna ad essere una diga, cosìcome Sebastian Solè (11 punticon 3 muri e l’89% in attacco).«Il primo obiettivo era il risul-tato — aggiunge il centrale ar-gentino di Trento — siamo par-titi concentrati e molto attenti,dopo la sconfitta contro Vero-na ci tenevamo molto a vince-re. Domenica contro la Lube, incampionato, ci aspetterà unapartita che non avrà un grandevalore per la classifica ma cherappresenta una importantespinta morale per i playoff».

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PIACENZA–BERGAMO 3-0(25-22, 25-15, 25-23)NORDMECCANICA PIACENZA: Marcon 9, Bauer9, Ognjenovic 3, Meijners 15, Belien 9, Sorokaite 12; Leonardi (L), Bianchini, Petrucci. N.e. Valeriano, Melandri, Poggi (L), Pascucci e Taborelli. All. GaspariFOPPAPEDRETTI BERGAMO: Lo Bianco 1, Sylla 7, Paggi 4, Barun 7, Gennari 8, Aelbrecht 13; Cardullo (L), Plak 4, Mambelli, Mori. N.e. Frigo. All. Lavarini.

A-1 FEMMINILE - POSTICIPO 22a GIORNATA

Piacenza a tutta, Bergamo k.o.ARBITRI: Santi e PozzatoNOTE Spet. 2000, incasso 7000. Durata set: 26’, 21’, 28’; tot. 75’. Piacenza: b.s. 9, v. 4, m. 11, e. 16. Bergamo: b.s. 10, v. 1, m. 8, e. 18. T.G.: 6 Ognjenovic, 5 Sorokaite, 4 Meijners, 3 Aelbrecht, 2 Belien, 1 Leonardi. (m.mar)CLASSIFICA (dopo 22 giornate) Conegliano* 52; Casalmaggiore 46; Piacenza 45; Novara 40; Modena 39; Scandicci 36; Bergamo 32; Busto Arsizio* 26; Montichiari* 25; Vicenza* 20; Club Italia 18; Bolzano 10; Firenze 7. * una gara in più.

LA STRADA VERSO LA FINALEOTTAVIQUARTI

a. 15-17 marzor. 22-24 marzo

QUARTIa. 15-17 marzor. 22-24 marzo

FINALFOUR

OTTAVI

La formula prevede andata e ritorno nei quarti di finale.Semifinali e finale in gara e sede unica, in finalenon possono arrivare due squadre dello stesso Paese.*Gioca in casa l’andata dei quarti

Belchatow (Pol)

Ziraat Ankara (Tur)

BelchatowKazan*

31

23

Danzica (Pol)

Kazan (Rus)

13

03

--

BelgorodTrento*

--

a. r.Tours (fra)

Belgorod (rus)

32

03

Asse Lennik (Bel)

Diatec Trento03

23

Civitanova*Halkbank Ankara

--

Arkas Smirne (Tur)

Lube Civitanova13

03

Halkbank Ankara (Tur)

Dhl Modena23

30

a.r.

Cracovia16-17 aprile

-Resovia

--

GDS

PallavoloRChampions League: ritorno playoff a 12

AtleticaRL’annuncio

Effetto scandali: niente meeting a New York1Adidas, sponsor della tappa di Diamond League, punterà sugli Street Event nelle varie specialità. Subentrerà Rabat

N iente più tappa a NewYork fra i 14 appunta-menti della Diamond Le-

ague 2016. Ora al suo posto c’èRabat (il 22 maggio) in Maroc-co, prima volta che la Iaaf asse-gna un meeting di questo pre-stigio a una città africana. Adi-das, sponsor delle garenewyorkesi che si disputavanodentro l’Icahn Stadium sull’iso-letta di Randall Island quasi at-taccata a Manhattan, ha an-

nunciato che organizzerà degliStreet Event che stanno avendosuccesso in Europa: sprint,mezzofondo, lungo e asta, ga-rantendo la partecipazione dialto livello. «Siamo convinti checambiare obiettivo ci permette-rà di attrarre un’audience piùgiovane», ha detto Mark Wet-more, direttore del meeting.

MONDIALI Succede nel mo-mento in cui, a causa dei recen-

ti scandali del doping, si cercadi tenere vivo negli Usa l’inte-resse per l’atletica. Fra due set-timane, a Portland in Oregon, sidisputeranno i Mondiali indo-or, mentre nel 2021 sono pro-grammati quelli outdoor, sem-pre in Oregon, a Eugene. Pecca-to perché, nel suo piccolo, lostadietto di Randall aveva pro-dotto alcuni importanti recorddel mondo: Leroy Burrell vi sta-bilì il primato dei 100 il 14 giu-gno ‘91 (9”90); l’etiope MeseretDefar quello dei 5000 il 3 giu-gno 2006 (14’24”53) e UsainBolt dei 100 il 31 maggio 2008(9”72). Agli Usa rimarrà ora lagara di Eugene i il 28 maggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATAIl record del mondo dei 100 di Usain Bolt nel 2008 (9”72) a New York ANSA

� (si.g.) Domani a Melbourne (Aus) il World Challenge Iaaf, con David Rudisha (Ken) all’esordio stagionale sugli 800. A Rio (Bra). Uomini. Lungo: Rehm (Ger) 8.24; Da Silva 8.14. Donne. Asta: Murer 4.63. SCHWAZER Alex Schwazer, che da martedì può tornare a frequentare gli stadi in vista della scadenza della squalifica del 30 aprile, svolgerà a metà mese il test di efficienza che vale il via libera per la partecipazione alla coppa del Mondo di marcia dell’8 maggio a Roma.

Circuito outdoorDomani Rudishaa Melbourne

Page 33: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

33VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CAMPIONE A TEATRO CONTENUTOPREMIUM

1 Un’immagine dello spettacolo «L’avventuroso viaggio a Olimpia» andato in scena a Firenze PIERRO 2 Un momento del «La leggenda del pallavolista volante» entrambi con Beatrice Visibelli

1

2

12� I secoli di durata della leggenda di Olimpia come sede dei primi Giochi Olimpici della storia: dal 776 avanti Cristo al 393 dopo Cristo

OlimpiaL’AVVENTUROSO VIAGGIO DI ZORZINEI GIOCHI GRECI

«QUANDO GIOCAVO, NEI MOMENTI DI DIFFICOLTÀ DOVEVO CHIUDERMI IN ME STESSO. SUL PALCO È ESATTAMENTE IL CONTRARIO, TI DEVI APRIRE A QUELLO CHE STA FUORI DI TE»

IL RACCONTOdi GIAN LUCA PASINI

I fulmini di Zeus sono pron-ti a colpire tutti coloro chea Olimpia arrivano secon-

di. «Nei Giochi Olimpici del-l’antica Grecia la corona era so-lo per il vincitore, di chi arriva-va secondo nessuno si interes-sava. Altro che l’ideale diPierre De Coubertin: l’impor-tante è partecipare... Per 1200anni l’importante era solo vin-cere. Essere i campioni». Fini-sce più o meno così l’«Avventu-roso viaggio a Olimpia», anda-to in scena sulle assi vissute delteatro Rifredi di Firenze. Primateatrale del nuovo lavoro che vede Andrea Zorzi nei panni diZorkos, un po’ atleta e un po’viaggiatore, un po’ narratoreattraverso una delle più affa-scinanti storie e leggende del-l’umanità.

FENOMENI «Fra il 776 avantiCristo e il 393 dopo Cristo lesacre pietre di Olimpia, nelcuore della Grecia, sono stateteatro di un’avventura esaltan-te - racconta Andrea Zorzi, duevolte campione del mondo conla Nazionale di Velasco a metàdegli Anni 90 -. Di cui tutti sap-piamo qualcosa, ma magari inmaniera poco approfondita».Dopo aver portato in scena sestesso con «La leggenda delpallavolista volante», l’ex Zor-ro cercava un’altra sfida più te-atrale, ma ugualmente sporti-va. Da un sodalizio collaudatocon l’autore e regista NicolaZavagli e con l’attrice BeatriceVisibelli, nell’anno che porta aRio va in scena questo affa-sciante viaggio nel tempo. Unpo’ storia, un po’ leggenda,molto sport, anche una certadose di autoironia quandoZorkos-Zorzi diventa Milone diCrotone (uno che ha vinto 7

Olimpiadi nella lotta) con unmarcato accento veneto («cosache mi riesce molto bene», ri-de). O come quando Baetrice-Narratrice-Attrice provocaZorzi sulla mancata vittoriaolimpica (quella moderna).

ACCADEMIA KATAKLÒ Con unritmo incalzante il viaggio èsupportato dalle evoluzioni didue (bravissimi) ballerini del-l’Accademia Kataklò di GiuliaStaccioli (che ha curato la co-reografia, oltreche essere exginnasta e mo-glie di Andrea,che - guarda ca-so - aveva cono-sciuto a un’edi-zione dei GiochiOlimpici Moder-ni, a Seul nel1988...). «Non èun teatro danza,ma Sara Palum-bo e Matteo Bat-tista (i due balle-rini appunto, ndr) sono allo stesso tempo protagonisti escenografia in un esperimentoche mi sembra abbastanza in-novativo», racconta ancoraZorzi al termine della prima.«Dietro questo lavoro ci sono 6mesi di studi e di ricerche. Ab-biamo raccolto tantissimo ma-teriale e poi abbiamo iniziato aspulciarlo. Selezionandolo.Poi, come già nel caso del “Pal-

lavolista volante”, è subentratal’elaborazione di Nicola che hafornito il prodotto finale. An-che se in questo caso la modali-tà di lavoro è stata un po’ cam-biata dall’inserimento nellasquadra teatrale di Giulia edelle sua coreografie».

MINIMALISTA Vincente la sce-nografia minimalista, essen-ziale, ma anche molto «greca»dove gli atleti spesso si esibiva-no nudi. Da Crotone ad Atene,

da Atene a Spar-ta (l’unica città-stato dove ledonne potevanopraticare sport)fino alla miticaOlimpia, dovetutto è comincia-to in un turbinedi reminiscenzeclassiche, filoso-fi-atleti, aneddo-ti e divinità as-sortite. In cui Be-ozia-Beatrice di-

venta l’architrave dellanarrazione, con un’importantepresenza scenica. I quattroprotagonisti non escono maidalla scena, si alternano neiruoli e sotto le luci: come in unlibro di storia parlante irreti-scono lo spettatore con sugge-stioni e spunti. Dal celebre di-scobolo, a Zeus, dal pancrazioalle libagioni notturne, dal do-ping al sesso, un’immersione

avvolgente nei secoli. «Più dif-ficile l’atleta o l’attore? Certa-mente il “mestiere” di pallavo-lista. In questi mesi abbiamoparlato spesso delle differenze.Nello sport, io a un certo puntodovevo solo pensare a schiac-ciare. Quindi nei momenti didifficoltà mi dovevo chiuderein me stesso - racconta ancoraZorzi - e concentrarmi solo sulprossimo attacco, sulla prossi-ma palla. A teatro nei momentiduri, invece, ti devi aprire almondo esterno, a quello chesta fuori di te. E aspettare. Ilgran mago del teatro che nonso dove abiti, ma c’è, ti suggeri-rà la battuta che ti pare non ri-cordare». Entra in scena ancheil vescovo di Milano Ambrogioche poco prima del 393 dopoCristo, assieme all’imperatoreTeodosio, sancisce la fine deiGiochi Olimpici. Sarebberopassati altri secoli prima che -nel 1896 - l’avventura ricomin-ciasse (curiosamente nell’annodi nascita della Gazzetta delloSport), ancora in Grecia, adAtene. Il viaggio arriva alla fi-ne e già sta per ripartire: un’al-tra leggenda, un altro eroe,un’altra medaglia. Ancora sto-ria, quelle che solo lo sport rie-sce a raccontare. Quelle chefanno cultura: adesso come3000 anni fa. Il GazzettiereZorkos (è una sua definizione)l’aveva già capito...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Seconda esperienza per l’ex azzurro che si cimenta con le Olimpiadi antiche

Il lottatore Milone, aneddoti e divinità con la Visibelli e i ballerini di Kataklò

LA STORIA

IN AZZURRO Andrea Zorzi, 40 anni, ha vinto 2 Mondiali e un argento ad Atlanta 1996 TARANTINI

Lo spettacoloRDal volley al palcoscenico

Page 34: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

34 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Maria Giovanna Spanu del club Orgosolo è nel box di battuta

Maurizio Caldarelli

P er amore del softball, ungruppo di ragazze gio-cherà per una stagione

lontano dalla Sardegna, pren-dendo casa a Parma. Il softballda quasi mezzo secolo è fioreall’occhiello di Orgosolo, la cit-tà sarda a 600 metri d’altezza,ed ha permesso a generazionidi ragazze di uscire dalla Bar-bagia e di far conoscere all’Ita-lia un paese diventato famosoper i rapimenti. E nonostantequesto ostacolo dovrà conti-nuare ad essere un vanto. Laleggenda narra che quellosport di origine americanaavesse appassionato anche ilbandito Graziano Mesina, di-ventato uno dei sostenitori.Quella del Supramonte è unastoria fatta di soddisfazioni (20anni fa sul diamante nuorese cifu un Europeo giovanile), maanche tante delusioni, pugni infaccia e rinunce. Sul campo lasquadra sarda si è guadagnataanni fa un posto in A-2, la se-conda divisione nazionale, dal-la quale è uscita, per tornare inB, tra le polemiche nel 2013: lasquadra era la prima nella lista

ritto. Per questo si è dovuto ac-contentare di giocare in altrasede, senza gravare in manierapesante sui bilanci delle altresocietà, che hanno invece o vin-to il torneo o mantenuto la ca-tegoria». E non ci saranno so-stegni da parte federale né dal-le altre avversarie. Si dovrà tor-nare indietro nel tempo,cercare di lavorare per trovare ifondi per poter garantire le tra-sferte. «Noi dell’Orgosolo – di-ce Mario Tomainu, giornalista

Sarah Tait, argento a Londra 2012 AFP

Davide Romani

«S arah Tait ha per-so la dura batta-glia con il can-

cro». Così apriva ieri il sitodella federazione canottag-gio australiana. La mammadel canottaggio australianoè morta a 33 anni. SarahTait, argento a Londra 2012nel 2 senza femminile alfianco di Kate Hornsey(meglio di loro solo la cop-pia britannica formata daHelen Glover e HeatherStanning), e mamma di Lei-la (nata nel 2009) e Luca(nato nel 2013) lottava datempo con un tumore al-l’utero — malattia diagno-sticata dopo la nascita delsecondo figlio — che l’ave-va costretta a ritirarsi dal-l’attività agonistica nel2014. «Era un modello forteper molti giovani atleti — ilcommento di Chris O’Brien,capo allenatore australiano—. È stata una delle atletedi maggior successo nel ca-nottaggio e ha lasciato unsegno indelebile nel nostrosport».

MARITO-ALLENATORE Tait,che a Londra ha partecipato al-la sua 3a Olimpiade (ad Atene2004 e Pechino 2008 gareggiònell’otto, barca con la quale nel2005 vinse l’oro mondiale), haraggiunto quello che lei definì«il momento più alto della miacarriera» allenata dal maritoBill che la allenava. Fu la primaatleta-mamma australiana apartecipare ai Giochi. «Siamoestremamente rattristati dallanotizia della scomparsa di Sa-rah — ha commentato il presi-dente del Comitato olimpicoaustraliano, John Coates —.Sarah è stata una vogatrice digrande talento dimostrandoche le madri possono non solocontinuare a competere a livel-lo di élite, ma anche vinceremedaglie».

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RUna squadra di tradizione che piaceva anche a Mesina. Osteggiataperò dalle altre

CANOTTAGGIO

Australia in luttoTait muore a 33 anni sconfitta dal cancro1Argento nel due senza all’Olimpiade di Londra e madre di due bambini, era malata dal 2013

dei ripescaggi, ma fu preferitaun’altra squadra, che non neaveva diritto, solo perché l’in-gresso del team di Orgosoloavrebbe comportato la rinun-cia di 4 squadre.

LA STORIA SI RIPETE A distan-za di 3 anni, purtroppo, la sto-ria si ripete: il Supramonte nel2015 disputa un gran campio-nato e partecipa ai playoff a Li-vorno, senza però conquistarela promozione. La società nons’arrende, vuole tornare in A-2e chiede il ripescaggio alla ca-tegoria superiore, dovendo pe-rò accettare le regole dettatedalla Federazione. La squadra,dopo la rinuncia del Valmarec-chia di Villa Verrucchio, vieneinserita in un raggruppamentocon Bovisio Masciago, Cairese,Porta Mortara, Rescaldina. Mail brutto è che dovrà giocare lesue gare interne al Quadrifo-glio di Parma. In sostanza nellaregular season il Supramontedovrà effettuare 10 trasferte,senza mai giocare tra i suoi ap-passionati. «Il problema – diceil vicepresidente Fibs MassimoFochi – è che il Supramonte èstato ammesso all’A-2 come ri-pescato e non come avente di-

A Orgosolonon va nessuno:il campo di casadiventa Parma1Le avversarie non vogliono andare in Sardegna: per fare l’A-2 dovrà trasferirsi

e storico presidente della squa-dra – siamo abituati a combat-tere con le difficoltà. Da quan-do, ormai 47 anni fa, un mae-stro elementare, affiancato poida un tecnico cubano, ha inse-gnato alle ragazze del posto isegreti di questo sport, tutto ilpaese ha contribuito a tenereviva la squadra, con tanto vo-lontariato e piccoli sostegni.Senza mai saltare un campio-nato». Per rendere meno diffi-cili le trasferte si cercava disfruttare i parenti e gli amici ingiro per l’Italia. E si cercherà difare così anche stavolta, confi-dando nel buon cuore delle av-versarie organizzando magaridei fine settimana con doppioimpegno, per rendere meno pe-sante e bella questa avventura.Dal 2017 se ne riparlerà....

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SoftballRIl caso

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35VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1ROMA 2024, RADICALI ALL’ATTACCO Raggiunte le firme per chiedere il referendum su Roma 2024»,, ha annunciato ieri il segretario dei Radicali Italiani, Riccardo Magi. Oggi, in una conferenza stampa, saranno illustrate le prossime mosse della campagna.TUTTENOTIZIE

Stasera a Quebec City, nelTour valido per le finali, Fe-derico Pellegrino con un 22°posto (cioè 9 punti) potreb-be impossessarsi aritmetica-mente della Coppa del Mon-do sprint di fondo e diventa-re il primo non scandinavo ariuscirci e il secondo italianoa vincere la Coppa di specia-lità dopo quella distance diPietro Piller Cottrer nel2008. Solo non qualifican-dosi tra i primi 30 (altri az-zurri De Fabiani, Savaldori,Noeckler, donne Vuerich,Stuerz e De Martin) e conuna vittoria di Petter Nor-thug la sfida resterebbe an-cora aperta e rinviata all’ul-

tima sprint di Canmore l’8 mar-zo in classico. E a Canmore ri-sale il 13° e ultimo podiostagionale di Coppa del Mondodi biathlon, proprio con un 2°posto nella staffetta mista az-zurra che ieri a Oslo nel debut-to dei Mondiali, ha chiuso all’8°posto: dopo il cambio al 5° po-sto di Dorothea Wierer, l’im-precisione al tiro di Karin Obe-rhofer purtroppo mette fuori ilquartetto dal gioco delle meda-glie. «La prima gara è sempreun terno al lotto» sintetizzaLukas Hofer. Trionfa la Franciadi Martin Fourcade, che atten-deva l’oro dal 2009.

Fondo (finali a Quebec City). Oggi sprint tl U e D (ore 22.15 Eurosport e Rai Sport). Classifiche. Uomini. CdM: 1. Sundby 2010; 2. Krogh 1320; 3. Northug 1188; 9. De Fabiani 630; 15. Pellegrino 526. Coppa sprint (10/12): 1. Pellegrino 493; 2. Northug (Nor) 402; 3. Krogh (Nor) 372. Donne. CdM: 1. Johaug 2081; 2. Oestberg (Nor) 1850; 3. Weng 1643; 31. De Martin 185. Coppa sprint: 1. Falla (Nor) 630; 2. Oestberg (Nor) 563; 3. Nilsson (Sve) 552; 31. Vuerich 64.Biathlon (Mondiali a Oslo). Staffetta mista (2x6 km D, 2x7.5 km U): 1. Fran-cia (Bescond, Dorin, Fillon, M.Fourca-de) 1’14”01”0 (0+8); 2. Germania a 4”3 (0+2); 3. Norvegia a 14”4 (0+10); 4. Ucraina a 29”8 (0+9); 5. Austria a 1’07”1 (0+3); 6. R.Cec a 1’23”3 (0+5); 7. Russia a 1’32”9 (1+8); 8. Italia (Wierer 0+1, Oberhofer 0+6, Hofer 0+5, Win-disch 0+3) a 1’55”4 (0+15).

Dorothea Wierer, 25 anni AP

� La carriera agonistica di American Pharoah si è conclusa nello scorso novembre con la vittoria nel Breeders Cup Classic da 5 milioni di dollari a Keeneland. Nel giugno precedente, il campione era diventato il 12° eroe della Triplice Corona del galoppo americano che non veniva violata dal 1978. American Pharoah ha iniziato ora la carriera di riproduttore al tasso di monta di 200.000 dollari che si pone tra i più alti fra gli stalloni più richiesti. Tanto per fare un esempio, il top del momento Tapit viene offerto a un tasso di 300.000 dollari.Nei giorni scorsi è stato venduto anche un fratello pieno (stessa madre e stesso padre, Pioneer of the Nile e Littleprincessemma) di American Pharoah, uno yearling di un anno e mezzo. Il venditore, la Jane Lyon’s Summer Wind Farm non ha però rivelato il nome dell’acquirente e neanche il prezzo di vendita, che comunque deve essere stato a sei zeri, probabilmente non inferiore ai 2 milioni di dollari.

SPORT INVERNALI

Biathlon: la staffetta è 8a

Fondo: nella Coppa sprint Pellegrino oggi esulterà?

IPPICA: LA STELLA

Per Pharoah tasso di montadi 200.000 $

Pharoah eroe della Triple Crown

� (al.f.) Un secondo posto che vale oro per Linda Cerruti e Costanza Ferro: al torneo preolimpico di Rio de Janeiro, le azzurre conquistano il lasciapassare per i Giochi nel duo, assicurandosi la loro prima partecipazione ad un evento a cinque cerchi. Le due ventitreenni liguri (Costanza è genovese, Linda è savonese) tesserate per Marina Militare e Carisa Savona hanno compiuto un graduale percorso di crescita nell’ultimo quadriennio che si è chiuso proprio con la qualificazione olimpica. A conferma del valore assoluto raggiunto, c’è il punteggio ottenuto nella gara dell’Aquatic Center di Rio de Jaeniro: le quasi gemelle (sono nate 3 mesi di distanza), chiudono con 176 punti (85.9 nel programma tecnico, 90.1 nel libero) a soli 5 punti dalle fenomenali spagnole Gemma Mengual e Ona Carbonell (181.782). Domani e domenica, l’Italia torna in acqua a caccia di uno dei tre pass a disposizione per la squadra. E per completare la festa olimpica.

NUOTO SINCRONIZZATO

Cerruti e Ferrosono secondee vanno ai Giochi

Linda Cerruti e Costanza Ferro AP

� (i.v.) La Pro Recco vince il recupero della 10a giornata posizionandosi in vetta alla classifica da sola. Gara senza storia. E oggi, alle 20, c’è l’anticipo della 6a di ritorno tra Florentia e Trieste(diretta su RaiSport 2).

PRO RECCO-VIS NOVA 16-3

(7-1, 1-1, 5-0, 3-1)Pro Recco: Tempesti, F.Di Fulvio 1, Mandic 3, Figlioli 1, Giacoppo 2, Aicardi 1, Figari 2; Bodegas 3, S.Sukno 2, N.Gitto, A.Fondelli 1, Giorgetti, Viola. All. Pomilio. Vis Nova Roma: Bonito, Crivella, Pappacena, Bezic 1, B.Gomes 1, A.Calcaterra, Del Basso; Innocenzi 1, Vitola, Murro, Carchiolo. N.e. Nicosia. All. Ciocchetti. Arbitri: Pinato e Romolini. Note: sup. num. Pro Recco 6 (5 gol), Vis Nova Roma 3 (0).

Class. (5a di rit.): Pro Recco 54; Brescia 51; Sport Management 40; Canottieri Napoli 36; Posillipo 33; Acquachiara 32; Savona 28;Bogliasco 23; Roma Vis Nova 20; Trieste 19; Ortigia, Lazio 12; Florentia 4; Sori 3.

PALLANUOTO

Pro Recco battela Vis Nova:in testa da sola

Alex Giorgetti, 28 anni CIAMILLO

� È finita per Oscar Pistorius. Le strade della giustizia non sono infinite. La Corte Costituzionale di Johannesburg ha respinto il suo possibile ultimo ricorso alla magistratura per cercare di evitare una dura condanna per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp avvenuto il 14 febbraio 2013. Un colpo durissimo per il campione paralimpico. Le porte del carcere di Pretoria sono pronte a riaprirsi per lui e questa volta per molti anni. Per sapere quanti bisognerà attendere il 18 aprile, quando, il giudice Masipa, la stessa che lo aveva condannato per omicidio colposo in primo grado a «soli» cinque anni di reclusione, dovrà emettere una nuova sentenza, dopo che Pistorius in appello è stato giudicato colpevole di omicidio volontario. Se la difesa riuscirà a far leva sulla disabilità dell’ex atleta, «Blade Runner» se la potrebbe cavare con 10 anni. Nella peggiore delle ipotesi ne rischia 15. Qualunque sia il verdetto sarà definitivo.

l.sim.© RIPRODUZIONE RISERVATA

SENTENZA IL 18 APRILE

Finirà in galera Pistorius rischiada 10 a 15 anni

Oscar Pistorius, 29 anni EPA

ARCO� MONDIALI INDOOR (gu.l.g.) Al termine delle eliminatorie sono cinque gli azzurri a guadagnarsi le finali individuali ai Mondiali indoor di Ankara (Tur). Tatiana Andreoli che difenderà il titolo contro Szu-Ping Su (Tpe). Per Pasqualucci finale con Olaru (Mda). Tra i senior ricurvo due finali per il bronzo per i fratelli Claudia e Massimiliano Mandia. Nel compound finale oro per Irene Franchini. Oggi eliminatorie a squadre fino alle finali per il bronzo.

BASEBALL� COLABELLO DEBUTTA (m.c.) Sotto lo sguardo del Ct azzurro Marco Mazzieri, che per un mese lavorerà con lo staff tecnico di Toronto, Chris Colabello ha iniziato lo spring training, battendo Philadelphia (10-8) giocando come battitore designato e chiudendo a 1/2. Protagonista all’esordio della Cactus league un altro azzurro, il ricevitore Cervelli (Pittsburgh) che ha battuto un fuoricampo a Detroit al primo turno in battuta.� RIMINI PRENDE (m.c.) Arrivano da Nettuno due rinforzi per il Rimini campione d’Italia. Il manager Orlando Munoz ha inserito nel roster l’esterno 28enne Ennio Retrosi (miglior battitore del Nettuno nel 2015 con una media di 336) e l’utiliy Mirco Caradonna, 24 anni.� CON OBAMA (r.r.) In polemica con i tifosi e i dirigenti, il c.t. della nazionale Victor Mesa non guideràla nazionale cubana (affidata a Roger Machado) nella partita del 22 marzo a L’Avana contro Tampa (primo match dal ‘99) cui assisteràil presidente Barack Obama in visita di Stato: ci sarà anche Raul Castro ed entrambi potrebbero lanciare la prima pallina in segno di riconciliazione. Partita in diretta su Espn. Nella franchigia americana potrebbero giocare eccezionalmente, altri due fuoriusciti, Yoenis Cespedes e Kendry Morales.

BOXE � DOPPIO MONDIALE (r.g.) A Kyoto (Gia) doppia sfida Wbc. Il gallo Shinsuke Yamanaka (24-0-2) sfidato da Liborio Solis (Ven. 23-3-1), il minimosca Yu Kimura (18-2-1) contro Ganigan Lopez (Mes. 26-6).� AZZURRI (i.m.) Da ieri 17 azzurri in raduno ad Assisi (Pg), non c’è Clemente Russo, per il duall match con la Russia l’11 marzo a Roma: 49 Cappai; 52 Grandi, Picardi; 56 Maietta, Forte; 60 Valentino, Boufrakech; 64 Mangiacapre; 69 Arecchia, Di Russo; 75 Cavallaro, Sarchioto; 81 Manfredonia, Syseidu; 91 Fiori; +91 Cammarelle, Vianello.

CANOA� MOLMENTI A RIO (a.fr.) Da oggi Daniele Molmenti torna a Rio per il 2° test sul canale olimpico.

HOCKEY GHIACCIO� EBEL, QUARTI PLAYOFF (m.l.) Bolzano gioca gara-4 (su 7) a Linz. La squadra biancorossa è sotto 2-1 e cerca la vittoria dell’aggancio.

HOCKEY INLINE� MILANO IN CHAMPIONS(m.l.) Per Milano Tricolore esordio vincente ieri (giovedì 3 marzo) nell’European League (Girone B) a Rethel (Fra). Con Mannheim (Ger) successo 10-1. Nel secondo match di giornata invece sconfitta ai rigori con il Valladolid (Spa) 6-5 (5-5). Oggi il Charleroi (Bel, ore 11) e il Garges (Fra, ore 17.30). Domani il Laupersdorf (Svi, ore 11).

IPPICA� OGGI FOLLONICA QUINTE’ (ORE 18.30, inizio 15.30) Una volata per 14. Indichiamo Phosphorous (15), Indy Kronos (12), Maier (7), Poseidon Bar (14), Nasty Reaf (13), Mike (4).� ANCHE Gal.: Roma (14.40). Tr.: Padova (14.55), Napoli (15), Montegiorgio (15.15).� IERI 8-3-13-9-14 Ad Albenga (m 2060): 1 Omero de Mura (P. Gubellini) 1.18.2; 2 Roxette grif; 3

Main Event; 4 Scarlett Kyu; Tot.: 3,46; 3,47, 4,01, 3,05 (42,58) Quinté 17.743.24 Quarté 752,39. Tris: 357,86.

NUOTO� PHELPS FACILE (al.f.) Michael Phelps accede alle finali dei 100 farfalla delle Pro Series di Orlando (Usa) con il 3° crono (53”07); subito in palla Katie Ledecky che nuota i 200 sl in 1’56”75. Andrea Mitchell D’Arrigo, 4° nei 200 sl in 1’49”83, è l’unico azzurro ad accedere in finale. Oggi scattano gli Open del Nuovo Galles del Sud a Sydney (Aus) Magnussen, McEvoy, Hackett, Seebohm e le sorelle Campbell.� AZZURRI A MARSIGLIA (al.f.) Scatta oggi la tappa di Marsiglia della Golden League francese: occhi puntati su Marco Orsi (che sfiderà Manaudou), Fabio Scozzoli, Matteo Rivolta, Simone Sabbioni e Alice Mizzau. Al via anche Agnel, Biedermann, Belmonte, Hosszu e Sjoestroem. Gli azzurri – Uomini: Antonelli, Bizzarri, Ciccarese, Glessi, Guttuso, Orsi, Pizzini, Rivolta, Sabbioni, Scozzoli, Toniato. Donne: Bianchi, Biondani, Carraro, Di Pietro, Ferraioli, Gemo, Mizzau, Musso, Pezzato, Zofkova.

PALLAMANO� COPPA ITALIA (an.gal.) Final eight di Coppa Italia maschile da oggi a Lavis . Quarti: Conversano-Carpi, Trieste-Fasano, Bolzano-Siracusa, Romagna-Pressano. Finale domenica.

SPORT INVERNALI� SALTO E COMBINATA Oggi a Wisla e Sconach si gareggia per la Coppa del Mondo di salto maschile e combinata nordica.

TENNISSHARAPOVA INFORTUNATANO INDIAN WELLSMaria Sharapova non giocherà a Indian Wells a causa di un infortunio all’avambraccio che la tormenta da inizio anno. Masha, che ha Indian Wells ha vinto due volte, non gioca dai quarti di finale degli Australian Open.

TENNISTAVOLO� MONDIALI Nel primo turno dei playout, vincono tutte e due le squadre azzurre, 3-0 degli uomini alla Bielorussia, 3-0 delle donne al Portogallo. Oggi la partita decisiva per non retrocedere: maschile con la Germania, femminile con la Grecia.

TIRO A SEGNO� COPPA DEL MONDO, CAMPRIANI 8° Prima giornata di gare a Bangkok nella prima tappa di Coppa del Mondo del circuito ISSF: nella carabina 10 metri uomini 1° posto per il cinese Haoran Yang (209.8). Al secondo posto il compagno di squadra Yifei Cao (207.6) seguito dall’ungherese Istvan Peni. Niccolò Campriani (Fiamme Gialle) ha chiuso all’ottavo posto. L’altro azzurro in gara, Marco De Nicolo (Fiamme Gialle) si è piazzato 12° (625.2). Nel femminile vittoria per la campionessa olimpica Siling YI (207.7). Alle sue spalle l’austriaca Olivia Hofmann (205.4) e Xiang Wei Jasmine Ser. Petra Zublasing (Carabinieri) 11a (414.6).

TUFFI� TRICOLORI (al.f.) Da oggi a domenica a Trieste si assegnano i titoli italiani di categoria nella prova valida come selezione per gli Europei. In gara Batki, Maria Marconi, Benedetti, Chiarabini e Tocci, già qualificati ai Giochi, e lo specialista delle grandi altezze Alessandro De Rose.

VELA� LASER (r.ra.) Dopo lo stop forzato per mancanza di vento i velisti impegnati a Gran Canaria nel campionato europeo di Laser sono tornati a regatare. Bene gli azzurri negli Standard: dopo 9 prove Francesco Marrai è 4° mentre Giovanni Coccoluto è 7 °.

D ue ritorni importantiper l'Italia in vista del-le ultime due partite

del Sei Nazioni: Brunel recu-pera gli infortunati GeorgeBiagi (out con la Scozia perun trauma costale) e QuintinGeldenhuys, al rientrodall'infortunio al braccio de-stro. Ma nei 30 convocati ieridal c.t. in vista dei match conl'Irlanda a Dublino (sabato12) e il Galles a Cardiff (il19) mancano tre nomi im-portanti: oltre a Castrogio-vanni, squalificato, non cisono Carlo Canna, fermato da un problema muscolaredopo il match con l'Inghil-terra, e il seconda linea Jo-

shua Furno, rientrato con laScozia e infortunatosi alla spal-la destra al 36'. Nel Pro 12, 17a

giornata, Treviso stasera a Lla-nelli (20.05 italiane) con gliScarlets. Goosen avrà a disposi-zione Morisi (titolare) e Steyn(panchina). Solo un cambio ri-spetto al match di domenicacon Munster: Iannone per Nito-glia. Zebre a Belfast con Ulster(ore 20.35, differita RaiSport1ore 23) con due permit player:il capitano di Calvisano Castel-lo primo centro al fianco di Bi-segni, Semenzato in regia alfianco di Padovani.

� I convocati: Piloni: Chistolini, Lovot-ti, Cittadini, Zanusso; Tallonatori: Ghi-raldini, Giazzon; Seconde linee: Berna-bò, Biagi, Geldenhuys, Fuser; Terze li-nee: Minto, Parisse, J. Sarto, Steyn, VanSchalkwyk, Zanni; Mediani di mischia:Gori, Palazzani; Mediani d’apertura:Haimona, Padovani; Trequarti: Bellini,Bisegni, Garcia, L. Sarto, Campagnaro,Castello, Morisi, A. Pratichetti, McLean,Odiete. Il XV di Treviso: Hayward; Esposito, Morisi, Sgarbi, Iannone; Christie, Luc-chese; Barbieri, Lazzaroni, Barbini; Pal-mer, Paulo; Ferrari, Bigi, De Marchi.A di-sp: Zani, Traorè, Filippetto, Montauriol,Budd, Steyn, Smylie, Ragusi. All. Goosen.Il XV delle Zebre: Muliaina; Toniolatti,Bisegni, Castello, Van Zyl; Padovani, Se-menzato; Ruzza, Meyer, Caffini; Bortola-mi, Geldenhuys; Chistolini, Fabiani, DeMarchi. A disposizione: Coria, Roan, Ceccarelli, Koegelenberg, Cristiano,Burgess, McKinley, Beyers.

Quintin Geldenhuys, 34 anni FAMA

RUGBY

Italia: Canna e Furno k.o.Ecco Biagi e GeldenhuysStasera Treviso e Zebre

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36 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

di GIORGIO DELL’[email protected]

Dei quattro italiani sequestra-ti in Libia lo scorso luglio, duesono stati uccisi mercoledì aSabrata (Libia occidentale) incircostanze non chiare, un bli-tz delle forze di polizia localicontro la banda che li tenevain ostaggio a cui i malviventi -forse miliziani dell’Isis -avrebbero risposto offrendo aimitra i corpi dei due italiani. Idue si chiamavano FaustoPiano, da Capoterra provin-cia di Cagliari, 60 anni, tre fi-gli, e Salvatore Failla, 47 an-ni, da Carlentini in provinciadi Siracusa, due figlie. Degli altri due sequestrati - GinoPollicardo e Filippo Calcagno- non si hanno notizie in nes-sun senso, ma i nostri serviziritengono che siano vivi.

1Mi ricordi le circostan-ze del sequestro.I quattro sono dipen-

denti della Bonatti, che ope-rava in Libia come contractor

della Mellitah Oil and Gas, la so-cietà libica con cui Eni gestiscel’estrazione di 300 mila barili dipetrolio al giorno e il flusso digas dell’oleodotto Greenstream,quello che arriva fino a Gela(550 chilometri di tubo). I quat-tro erano stati in vacanza in Ita-lia, erano appena rientrati in Li-bia e dovevano raggiungereMellitah dalla Tunisia. Forseperché si sentivano assoluta-mente sicuri data la (supposta)grande conoscenza del territo-rio forse per incoscienza o di-strazione o leggerezza fecero ilviaggio senza scorta e alle novedi sera. A cinque chilometri dal-l’arrivo una macchina che li se-guiva li costrinse a fermarsi, nescesero degli uomini armati,uno di loro si mise alla guida delpulmino e se li portò via. Sicapì subito che questo seque-stro aveva un tasso di perico-losità in più, perché qui in Italiaavevamo appena arrestato settescafisti e i due episodi vennerocollegati ed è possibile che nellatrattativa successiva oltre achiederci soldi si sia preteso daparte dei rapitori che gli italiani

lasciassero questi scafisti. Aquesto commercio pare non siastato dato alcun seguito. Però ilgoverno italiano un mese fa haproceduto a un vastissimo mo-vimento di uomini della nostraAise (i servizi segreti che lavora-no su possibili attacchi dall’este-ro) e questo movimento - rimo-zioni, sostituzioni, pensiona-menti - è stato provocato pro-

prio dall’insoddisfazioneper una serie di operazio-

ni condotte non bene, tracui questa dei quattro seque-

strati di Sabrata.

2Quali versioni ci sono sullamorte di Piano e Failla?In una prima versione ci

viene detto che a Sabrata forzedella sicurezza libica hanno at-taccato presunti militanti del-l’Isis che la scorsa settimanaavevano organizzato una scor-reria in città decapitando unadecina di poliziotti. Dopo il bli-tz, il portavoce del Consigliomilitare di Sabrata aveva forni-to un bilancio di sette jihadistiuccisi e di tre sospetti fuggiti.Ma un filmato di una trentina di

secondi collegato all’azioneaveva rivelato un’altra veri-tà: le immagini, girate in unluogo chiuso, forse un covo,mostrano dei corpi senza vi-ta. Due di questi sarebberodi Piano e Failla. Un testimo-ne libico rientrato a Tunisida Sabrata ha detto che negliscontri i miliziani avrebberoadoperato gli italiani comescudi umani. In questo caso,sarebbero stati uccisi dallestesse forze di sicurezza. Chenegano, dicendo che quellidell’Is li hanno giustiziatiprima. L’autore del video incui si vedono i corpi dei dueitaliani dà però un’altra ver-sione ancora. Si tratta diEsam Krair, capo del Sabra-tha Media Center, secondocui le brigate locali che com-battono l’Is hanno attaccatodue pick-up a circa 35 chilo-metri a sud di Sabrata, ucci-dendo i nove uomini a bor-do. I corpi dei due italiani so-no stati trovati successiva-mente e, aggiunge Krair,avevano delle armi in mano.Gli agenti libici li avrebberoscambiati per jihadisti siria-ni a causa della carnagionechiara, mentre gli altri sulconvoglio erano di originenordafricana e sub-saharia-na. Purtroppo, come per Re-geni, potremmo anche nonsapere mai la verità.

3 I corpi sono stati recu-perati?Abbiamo una dichiara-

zione di Giacomo Stucchi,presidente del Copasir, il Co-mitato parlamentare di con-trollo dei servizi di sicurezza.Ha detto: «I corpi dei due ita-liani uccisi in Libia ci augu-riamo che siano presto in Ita-lia. Pensiamo che possa acca-dere in tempo breve».

4C’è un nesso tra questoeccidio e la possibilitàche l’Italia guidi una

missione internazionale inLibia?Tutto può essere. È probabileche i quattro sequestrati sia-no stati subito venduti a unabanda più politicizzata. Il go-verno di Tripoli, nemico diquello di Tobruk riconosciutodalla comunità internaziona-le (noi compresi), ci avevalanciato messaggi piuttostochiari subito il rapimento.Parole il cui senso era: noisiamo vostri amici, ma voiitaliani respingete questaamicizia, state sbagliando...Se c’è una terra infida è quel-la. La governano sul serio tre-cento tribù in lotta tra loro.

5Dovrebbe dir qualcosaanche il nostro mini-stro degli Esteri.

Gentiloni andrà a riferire al-la Camera il 9 marzo pome-riggio.

IL FATTODEL GIORNOLA GUERRAALL’ISIS

Ma esiste un nessotra gli italiani uccisie la missione in Libia?1Trovati morti in circostanze poco chiare due dei quattrooperai rapiti 7 mesi fa. L’intelligence: «Vivi gli altri ostaggi»

L’EMERGENZA

La Ue ai migranti«Non partite»Bloccati i binari al confine greco

1L’appello del presidente Tusk:«Nessun Paese vi farà passare»Atene: «Sanzioni a chi non ci aiuta»

I l tweet del presidente del Consiglio Euro-peo, Donald Tusk, è perentorio: «Non ve-nite in Europa. Non date retta ai contrab-

bandieri. Nessun Paese europeo sarà un Pae-se di transito». Ma quanti dei 32 mila migran-ti bloccati in Grecia seguiranno il consiglio?Non certo i 10 mila che ieri hanno occupato ibinari di una linea ferroviaria che collega lastessa Grecia con la Macedonia, chiedendo aSkopje di permettere loro di attraversare ilPaese e muoversi verso nord. La Macedonialascia passare, però, poche centinaia di per-sone al giorno. Un “tappo” che, secondol’Onu, potrebbe presto bloccare in Grecia 70mila migranti, metà dei quali siriani. A Ido-meni, lungo il confine tra con la Macedonia,Medici senza Frontiere denuncia una «crisiumanitaria», con «più di diecimila migrantiin un campo di transito che ha una capacità di1.500 persone».

CALAIS Ma Tusk, in viaggio tra Atene e Anka-ra, è chiaro: il flusso di migranti che dalla Turchia cerca di approdare in Europa resta«troppo alto», quindi «sono necessarie ulte-riori azioni» e «dobbiamo aumentare i ritornidei migranti irregolari». Tusk dà il benvenutoallo «strumento europeo di assistenza perl’emergenza da 700 milioni» entro il 2108 erassicura Atene: «Escludere la Grecia daSchengen non è né un fine né un mezzo».Proprio mentre uno studio dimostra che lareintroduzione dei controlli alle frontiere co-sterebbe all’Europa 1,4 miliardi di perdite inun decennio. Ma Tsipras chiede la rialloca-zione dei rifugiati tra tutti i Paesi europei e«sanzioni» contro gli stati che con le loro re-centi «azioni unilaterali» che «hanno persinoindebolito» la gestione dei flussi migratori.Riferimento all’Austria e ai Paesi dell’Est. In-tanto, a Calais, in Francia, come protesta con-tro lo smantellamento di una parte della bi-donville dei migranti, alcuni iraniani si sonocuciti la bocca. Telefono Azzurro, infine, cal-cola che nel 2015 siano arrivati nella Ue89mila bambini non accompagnati, un forteaumento rispetto ai 23mila del 2014.

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono 28i civili mortiin Libia dal 1° gennaio al 29 febbraio, tra cui sei donne e cinque bambini AFP

NOTIZIE TASCABILI

� Botta e risposta al veleno tra l’ex candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, e il tycoon newyorchese.«Donald Trump è un ciarlatano, un falso e impostore», ha dichiarato Romney in un intervento all’Università dello Utha. Secondo le anticipazioni del discorso, per Romney «le politiche di Trump porteranno l’America alla recessione e le sua politica estera renderanno l’America e il mondo meno sicuri». Accuse pesanti alle quali il magnate americano ha replicato ancora più duramente: «Romney è un cadavere, un morto — ha detto — . È stato un candidato orribile nel 2012 ed è stato

ucciso». Confronto a distanza che non si è esaurito così. L’ex candidato repubblicano ha voluto fare un appello all’America: «Fate la scelta giusta. Trump perderà con Hillary Clinton». Ma lo stesso Trump non sembra affatto intimorito e anzi, ha ribattuto di essere l’unico in grado di batterla. Si vedrà.

Il luogo dell’attentato, a Istanbul

� «Il Primo maggio sarà a Genova». A confermarlo sono stati i tre segretari sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Lo slogan non è ancora stato deciso, ma si baserà sui temi al centro del dibattito: relazioni industriali, contratti e pensioni. «Genova è una grande città industriale del Nord dove non andavamo da tanto tempo», il commento di Susanna Camusso, segretario della Cgil. «Successivamente organizze-remo un’ iniziativa multireligiosa, perché anche se il mondo del lavoro è laico il tema delle diverse componenti religiose in questo momento va affrontato», ha spiegato Carmelo Barbagallo, segretario della Uil.

CGIL, CISL E UIL UNITI

Il Primo maggiodei sindacati si sposta a Genova

� «Sono sbigottito dalle accuse infamanti». A parlare è Andrea Stival, nonno del piccolo Loris, il bimbo ucciso a Santa Croce Camerina, nel Ragusano, il 29 novembre del 2014. Stival ieri è stato interrogato dal pm di Ragusa, dopo che la nuora, Vero-nica Panarello, dal carcere, lo ha indicato come il suo amante e l’assassino di suo figlio Loris. «Non l’ho ucciso io e non ho una relazione con lei», ha replicato. E poi ha esposto la sua versione: «Io e le mia compagna eravamo insieme e lontani dal luogo del delitto». Il gup di Ragusa ha con-cesso una proroga di 40 giorni ai periti per la perizia psichiatrica sulla Panarello.

IL DELITTO NEL 2014

Omicidio Loris, il nonno si difende«Accuse infami»

� Non solo Isis, ieri la Turchia ha fatto i conti con il terrorismo di estrema sinistra. Un commando armato formato da due donne ha aperto il fuoco contro un bus di agenti davanti a una stazione di polizia nella periferia di Istanbul. Alla fine sono morte le due attentatrici e sono rimasti feriti 2 agenti.

COMMANDO DI SINISTRA

Istanbul, attentatocontro la polizia Vittime 2 assalitrici

Romney, 69 anni, sconfitto da Obama nel 2012 AFP

IL MAGNATE REPLICA: «LUI È MORTO»

Rivolta anti-TrumpRomney all’attacco«È un impostore»

AltriMondiR

Bengasi

SIRTE

TRIPOLI

Governo autoproclamato

ZuwaraPunto del rapimento

Zona dell’Isis

L I B I AMellitahSede della Bonatti

SabrataLuogo del blitz

Governo riconosciuto

1 Un checkpoint a Sabratha, in Libia, dove sarebbero morti due italiani: 2-3 Le vittime: Salvatore Failla (a sin.) e Fausto Piano AFP

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IL PAESE DIVISO

Una mamma al confine greco-macedone AFP

Page 37: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

37VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORTAltriMondiR

Mutui, il governo cambiaLa casa va alle banche dopo 18 rate non pagate 1Ammorbidita la direttiva europea che prevedeva sette mensilitàMa il M5S: «Non basta». E il mattone riparte: nel 2015 +6,5% vendite

Filippo Conticello@filippocont

I n Italia le case si compranoe le regole cambiano: unimmobile sarà venduto

dalle banche, senza imboccarela strada delle aste giudiziarie,dopo 18 rate non pagate. E nondopo 7 come piacerebbe all’Ue.Dopo le proteste animate dimercoledì, ieri maggioranza egoverno hanno fatto un passoindietro e trovato i correttivi daapplicare alla norma che rece-pisce la direttiva europea suimutui. La bozza predisposta dal Pd in Commissione finanzeha fatto ordine: si allargano legaranzie, si ammorbidisce il ri-gore. La facoltà sulle 18 rate –anche non consecutive – è dainserire nel contratto tra istitutie clienti e non potrà essere re-troattiva. E in più la clausola diinadempimento è facoltativa.Tradotto: la banca non potràimporla, la casa potrà esseremessa in vendita solo con unospecifico «atto di disposizione»dell’immobile da parte del-l’utente. Sulla questione i Cin-que Stelle avevano battagliato eieri si sono presentati ancoradavanti al ministero delle Fi-nanze: «Vogliamo il ritiro, non

ci bastano i contentini», haspiegato il vice presidente dellaCamera Luigi Di Maio. Undicidei suoi colleghi, però, sonostati sospesi per sei sedute dopole intemperanze del giorno pri-ma: «Ne valeva la pena», hannodetto in coro ieri.

SOMMA VIRTUOSA In ogni ca-so, sembra passata la notte: lagrande crisi del mattone ormaiè un ricordo. La conferma è cheper il secondo anno di fila cre-scono le compravendite di case:con un +6,5% si arriva a 445mila unità. Ancora un miraggio

quel 869 mila del 2006 ma, do-po anni di angoscia, lo scatto ènotevole. Altro buonumore loha diffuso l’Agenzia delle En-trate grazie a un altro indicato-re: i prezzi hanno smesso discendere dopo oltre tre anni.Anzi, c’è un lieve +0,2% nellaseconda parte del 2015. E allafine la somma virtuosa di prez-zi bassi, tassi ai minimi e nuovadisponibilità di mutui spingel’antica voglia italiana di avereuna casa di proprietà: nel 2015i mutui concessi sono aumenta-ti del 19,5%, 193 mila in totale.

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La protesta del Movimento 5 Stelle contro la direttiva Ue sui mutui alla Camera

� Continua a parlare delle grandi opere incompiute in Italia Matteo Renzi e stavolta tocca anche uno dei temi più celebri e delicati in fatto di progetti eternamente da realizzare: il Ponte sullo Stretto. «Ci sarà prima o poi, ma prima portiamo a termine le opere incompiute. Alcune strade in Sicilia e Calabria sono indecenti. Qui vogliono tutti fare i progetti faraonici, io sono per sistemare prima le cose che sono da sistemare». Quindi aggiunge: «Non ho nulla contro il ponte, anzi penso che potrà essere senz’altro utile. L’importante è capire i costi e i tempi. E dovrà essere anche per i treni, dovrà essere un pezzo dell’alta velocità». Intanto è arrivato l’ok del Consiglio dei ministri al codice attuativo della riforma degli appalti. «Una riforma che - ha detto il ministro Delrio - mira a rendere il sistema dei lavori pubblici e delle concessioni un sistema europeo».

OK A RIFORMA APPALTI

Renzi assicura: «Faremo Pontesullo Stretto»

Il premier Matteo Renzi, 41 anni

MASSACRÒ I GENITORI

La minaccia di Maso«Finirò il lavorosulle mie sorelle»1 Le intercettazionidel veronese scarcerato nel 2013 E Nadia e Lauravanno sotto scorta

D opo l’esposto delloscorso 8 gennaio so-no scattate le minac-

ce e quindi si sono alzate lemisure di sicurezza per lesorelle Nadia e Laura Maso.Del resto, le intercettazionidel fratello Pietro, 44 anni,lasciano pochi dubbi agli in-vestigatori, soprattutto unpassaggio riportato dal Cor-riere della Sera: «Le mie so-relle? Su di loro devo finire illavoro di 25 anni fa...». Pro-prio 25 anni fa, nel 1991,Pietro Maso ha ucciso i ge-nitori Antonio e Mariarosaa Montecchia di Crosara, edè stato condannato a 30 an-ni di carcere scontandonesolo 22. Un omicidio pre-meditato che vantò l’aiutodi tre complici, Giorgio Car-bognin, Paolo Cavazza eDamiano Burato, tutti diMontecchia di Crosara, nelveronese. Il movente? I liti-gi tra Pietro e famiglia do-vuti allo stile di vita dispen-dioso del ragazzo e il fattoche sognasse di imposses-sarsi dell’eredità. Nell’anno

dell’assassinio, il perito Vitto-rino Andreoli scrive di Masoche «è affetto da disturbo nar-cisistico della personalità, digrado lieve medio, con altera-zioni del giudizio etico». E co-me una storia che si ripete, du-rante le intercettazioni di que-sti giorni, Maso manifesta l’in-tenzione di «far loro del male»,riferendosi alle sorelle che, unmese fa, lo avevano denuncia-to per tentata estorsione. Dafebbraio le sorelle Maso vivo-no sotto scorta mentre marte-dì, dalla questura di Milano aPietro Maso è stato notificato il«foglio di via obbligatorio»:questo significa che dovrà la-sciare la città, per non incorre-re in un altro reato.

La scarcerazione nel 2013 ANSA

UN ALBERO CADESU UN’AUTO:2 MORTI A ROMADue uomini morti sul colpo, schiacciati da un albero, un pino mediterraneo, sbalzato dal vento e abbattutosisulla loro auto. L’incidente(nella foto Ansa) è avvenuto ieri mattina in via Laurentina,nella zona di Ardea, vicino a Roma. I due, fratelli egiziani di 55 e 45 anni, erano sui sedili anteriori. Su quelli posteriori, una 42enne rimasta ferita gravemente. Sull’episodioha aperto un’inchiesta la procura di Velletri: il fascicolo per omicidio colposo è al momento senza indagati.

DUE LE VITTIME A COLPI DI PISTOLA

Palermo, agguato in stradaUcciso il genero di un boss� Come nella Palermo che fu: un agguato e due cadaveri a terra. La scena che si è presentata ieri agli agenti in via Falsomiele, ha ricordato i tempi più bui. Uno dei due uomini uccisi è Giuseppe Vela, bracciante, incensurato. Ha un nome più pesante l’altro: Vincenzo Bontà, anche lui incensurato, ma genero del boss Giovanni Bontade, fratello dello storico padrino Stefano. Entrambi i fratelli morirono negli insanguinati anni Ottanta . Stefano, “il principe di Villagrazia”, nel ‘81 durante la guerra di mafia.

Giovanni, imputato al maxipro-cesso, si schierò coi Corleonesi: lo uccisero lo stesso nel 1988 con la moglie. Le due vittime, convocate per un appuntamento,sarebbero scese dall’auto e, a quel punto, colpite a bruciapelo. Al di là dall’eredità del suocero, Bontà ha un suo imprinting criminale: per il padre, Nino Bontà, condanna per associazio-ne mafiosa. Vela, invece, era solo un guardaspalle, ma non è stato risparmiato. Il procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, ha ribadito: «Se qualcuno pensa che la mafia sia stata sconfitta, non ha capito ancora niente».

LA CASSAZIONE: DOVRÀ RISARCIRE UNA GIORNALISTA

I danni del fumo passivoCondannata mamma Rai� «Chi fuma fa male anche a te, digli di smettere», recitava un vecchio slogan e ora un’azienda di primo piano come la Rai dovrà ricordarlo più di altri. La tv pubblica è stata infatti giudicata «manchevole» nelprendere provvedimenti contro chi, all’interno dei suoi uffici, non ha rispettato il divieto di fumare: aver predisposto qualche circolare anti-fumo non è quindi sufficiente per essere in regola. Lo sancisce la Cassazione confermando la condanna della Rai a risarcire, con quasi 32 mila euro più interessi, i danni biologici e morali da fumo passivo subiti dauna giornalista ora in pensione, Anna Maria Pinnizzotto,ex conduttrice del Tg3. Secondo la Suprema Corte, infatti, circolari e direttive - che sono l’unica iniziativa che la Rai

dichiara di aver messo in campo - «non costituiscono, evidentemente, misura idonea a contrastare i rischi da esposizione da fumo passivo» se non si fanno scattare sanzioni specifiche. Secondo i giudici, l’azienda aveva scelto invece la strada del «cosiddetto approccio persuasivo e non repressivo»,che i giudici hanno considerato non sufficiente, anche perché nemmeno nel materiale difensivo depositato in Cassazione la tv di Stato avrebbe dato prova «dell’effettiva inflizione di qualche sanzione disciplinare» ai trasgressori del divieto di accendere sigarette. Le perizie mediche hanno riscontrato «un danno biologico pari al 15%» per la giornalista della Rai.

Signori si nasce, diceva ilgrande Totò. Ma nella vicendache ha portato Fca ad annun-ciare il disimpegno da Rcs Me-diagroup, c’è poco da ridere.Semmai c’è da piangere percome è stato smembrato e svi-lito un gruppo editoriale pro-tagonista della storia italiana.Di comico c’è solo la nota dira-mata dagli eredi dell’avvocatoAgnelli: rivendicano di aversalvato per tre volte Rcs dalfallimento. Noi ricordiamo al-tri «salvataggi»: come la pol-petta avvelenata dell’acquistodella Fabbri gravata di debiti eceduta dal gruppo torinese aRcs per 300 miliardi di lire;oppure, per restare agli ultimianni, la spericolata e insensataoperazione Recoletos volutada un a.d. (Antonello Perrico-ne) diretta emanazione dellaFiat, con l’acquisizione spa-gnola strapagata che ha pro-vocato un buco di circa 600milioni di euro, guarda caso la

cifra da restituire alle banche.E ancora, con l’arrivo di PietroScott Jovane, altro a.d. fattocalare da Torino, l’azionista dimaggioranza Fca ha dato il vialibera alla cessione di Flam-marion (case editrice france-se), alla chiusura di numerosetestate periodiche, alla svendi-ta della sede storica di via Sol-ferino, al sacrificio della Libri(che aveva salvato la Fabbri),ai continui tagli del personale.

Tutto questo per non metteremano al portafoglio, dopoaver intascato anni e anni didividendi milionari, e cosìchiudere il buco creato da Re-coletos. In compenso le nuoveiniziative intraprese per rilan-ciare il gruppo sono state a dirpoco miopi, con acquisizioninel migliore dei casi inutili (ti-po YouReporter o la creazionedel sito delle scommesse spor-tive GazzaBet), mentre si ètoccato il fondo con il lancio di

Gazzetta Tv, poi chiusa doposolo 10 mesi con un dannod’immagine devastante.

Questi sono i fatti, purtroppo abilancio. Il resto è una scelta: ilmaggiore azionista di Rcs Me-diagroup completa l’opera dismantellamento scappandocon un tempismo perfetto,nell’anno in cui il Corriere del-la Sera spegne 140 candeline ela Gazzetta dello Sport 120.Non solo, decide di andare arinforzare il polo editorialeconcorrente. Eh sì, aveva ra-gione Totò: signori si nasce,non lo si diventa per dirittoereditario.

Guardiamo avanti: il Comitatodi redazione della Gazzettadello Sport invita gli azionistidi Rcs a restituire orgoglio aun gruppo che non meritaschiaffi simili. Auspica chel’ingegnere Cioli porti avanti con convinzione un piano di

ristrutturazione serio e credi-bile, mettendo al centro delprogetto chi ancora dà utili al-l’azienda. Il sistema Gazzettaanche in queste stagioni di cri-si ha chiuso i suoi bilanci sem-pre in positivo a differenza didivisioni infarcite di dirigentiche sono zavorra pagata a caroprezzo.

Per questa ragione vigileremocon tutte le armi a nostra di-sposizione perché la Gazzettae la sua storia non siano sven-dute per fare cassa: tra l’altrosono già iniziate le grandi ma-novre che porteranno presto auna divisione tra Gazzetta eCorriere. Autonomia, credibi-lità e autorevolezza sono treprincipi cardine di questa re-dazione e direzione. E non so-no per noi oggetto di trattati-va.

Il Cdr della Gazzetta dello Sport

COMUNICATO SINDACALE

Page 38: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

38 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

APPUNTAMENTOSU LA7

CROZZA SHOWTRA RISATEE FRECCIATINE

Appuntamento oggi con Crozza nel Paese delle Meraviglie, l’ormai classico show del venerdì sera de La7, dove tra satira politica e culturale Maurizio Crozza fa ridere milioni di italiani. Da Renzi al presidente Ferrero, fino al cuoco vegano crudista, lo showman porta in scena personaggi vecchi e nuovi per ridere dei difetti più o meno estremi degli italiani e dell’Italia stessa.DA VEDERE STASERASU LA7 ALLE 21,10

Un impedimento si materializza, l’umore si rabbuia, le vostre idee vengono messe in discussione. Pure during the fornication. State su.

21/3 - 20/4ARIETE

6-

Dovrete organiz-zarvi bene. Perché la giornata sembra profilarsi caotica. Casa e famiglia angustiano, suinamente siete acidulini: ci vuol dolcezza.

23/9 - 22/10BILANCIA

5,5

Viaggi, lavoro e studi sono favoriti dalla Luna; tempismo, pragmatismo e faccia di glutei premiano, ma a sud dell’ombelico è ancora inverno.

21/4 - 20/5TORO

7,5

Colloqui, viaggi e lavoro premiano, le vostre idee sono originali e realizzabili. E che fiuto! Un filo di umor interista c’è, ma fornicando passa.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7+

Economia e lavoro oggi vi si rivolgono a favore. Nonostante questo, siete un cicinìn sullo sclero andante, pure fornicando. Rilassatevi e enjoy!

21/5 - 21/6GEMELLI

7

Ritmi pacati, umore stabile, buon rendimento nel lavoro: la Luna è generosa. Senza contare che agevola pure le cose di soldi. Ma c’è stasi suina.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7

La Luna vi si oppone. E paventa tensioni, impicci, fumate di zebedei. Ma risolverete tutto, tranqui. Il sudombelico fa orario continuato. Ottimo.

22/6 - 22/7CANCRO

6-

Stelle generose attuano un proces-so di metamorfosi utile a tutto campo. Anche nel lavoro, che promette soddisfazione. Ormoni pervasi di gioia.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

8

Giornata di dettagli da curare, burocrazia e lavoro da gestire con metodo. Siete pure simpatici come una borsite, oltre che poco suini: rimediate.

23/7 - 23/8LEONE

6,5

Il minimo sindacale di successo, specie nel lavoro, c’è. Siete però stanchi, forse, e un po’ lamentoso-tombali. Il sudombelico è in stasi momentanea.

21/1 - 19/2ACQUARIO

5,5

Siete animati da intenzioni ottime. E tutto scorre più facilmente. Lo sport aiuta la silhouette, la fornicazione solleva l’animo e la muscolatura.

24/8 - 22/9VERGINE

7,5

Gli amici e i successi nel lavoro vi tengono alto il morale, la Luna accresce il vostro fascino. Pure l’amore va bene. Con euforie suine mirabili.

20/2 - 20/3PESCI

7+

LO SPORT IN TVCONSIGLI

La sfida di Brizzi«Rottamo i nonniche non sannogodersi la vita»1In “Forever Young” racconta i finti giovani«Spesso scadono nel ridicolo, fermiamoli»

TALENT FRA LE POLEMICHE

Masterchef color rosaErica regina annunciatadella finale con autogol1La romagnola batte Alida allo sprint: ma su Sky qualcuno vede tutto in anticipo

AL CINEMA

Sabrina Ferilli in “Forever Young” è una quasi cinquantenne che ha una relazione con un bel 19enne

Elisabetta EspositoROMA

C’ è Fabrizio Bentivoglioche si scatena in disco-teca con la fidanzata

ventenne, Sabrina Ferilli che hauna storia col figlio dell’amica,c’è l’amica in questione, LuisaRanieri, che passa le notti ab-bordando toy boy, c’è Teo Teo-coli che non vuole rinunciarealla maratona nonostante i pro-blemi al cuore e c’è Lillo, deejayfuorimoda inchiodato agli Anni80. Tutti attaccati al tempo chefu, tutti presi dalla loro missio-ne per restare Forever Young.Arriva il 10 marzo con 450 co-pie la nuova commedia di Fau-sto Brizzi, tutta centrata su chinon vuole crescere e invecchia-re. «Guardandomi intorno misono accorto quanto spesso ifinti giovani scadano nel ridico-lo — racconta il regista, 47 annie una bimba appena nata —. Bi-

sogna stare attenti a questasmania di apparire giovani, puòessere un’arma a doppio tagliose la gente poi ti ride dietro. Hovoluto raccontare quel mondo,escludendo l’aspetto trito e ri-trito della chirurgia estetica.Qui mostro l’estinzione deinonni, che preferiscono fare pi-lates piuttosto che preparare ilsoffritto ai nipotini. Non si sen-te più dire “mi godo la pensio-ne”, qui si vive correndo. Io so-no per la rottamazione, anchein politica: siete ricchi, sietenonni, perché non starsene acasa?».

LIMITI E i forever young del castcome vivono il tempo che pas-sa? «Io mi sento in pace con ilmutare del tempo, ma è vero, avolte l’ostinazione nel voler ap-parire giovani trascende», rac-conta Bentivoglio. E Lillo (pro-tagonista di una scena esilaran-te con Frassica): «Io non mi sen-to giovane, io sono giovane!Gioco ancora con i soldatini!».Teo Teocoli ha la sua ricetta:«La differenza sta nel ricono-scere i propri limiti: io provo atenermi in forma, con l’attivitàfisica e l’alimentazione. In que-sto non c’è nulla di male». Nelcast c’è anche una manciata digiovani. Uno di loro, EmanuelCaserio, è il toy boy della Ferilli.E confessa candidamente: «Hoavuto una storia con la madredi un amico, è stato bellissi-mo...». Beata gioventù. A pro-posito di forever young, inevita-bile parlare di Francesco Totti.«Finché fa parte della squadradeve giocare — dice Brizzi, ro-manistissimo —, Totti non è fo-rever young, è forever e basta».

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Il regista Fausto Brizzi ha 47 anni

RNella nuova commedia del regista romanoanche Bentivoglio,Teocoli e la Ferilli

Francesco Rizzo

T rentenne in cerca di ri-scatto, mamma singledi una bimba di cui par-

la di continuo, vittima degliinsulti degli ultrà dei rivali.La fisioterapista ravennateErica Liverani ha il profilogiusto per vincere e infatti èlei – come anticipato sul web– la regina 2016 di Master-chef: nella finale del talent diSky batte Alida, la 25ennedisoccupata torinese ribella-tasi all’anoressia e Lorenzo,il macellaio veneto che siispira a Gordon Ramsay manon sembra avere lo stessocinismo. Epilogo atteso diuna giornata cominciata co-munque con il giallo: alcuniabbonati avrebbero visto lafinale già nel pomeriggio perun misterioso scherzo deldecoder che scatena il tamtam sui social (con tanto difoto di Cracco che urla il no-me della premiata): via alleinevitabili ironie sul talent-colabrodo, visto che l’annoscorso Striscia la Notizia ave-va anticipato il nome del vin-

citore Stefano Callegaro e que-sta volta Dagospia ha “azzecca-to” Erica. «E niente? Se non celo fanno gli altri, allo fine lospoiler ce lo siamo fatti da soli.Succede solo con #master-chef!», la butta in corner suTwitter il capo dei programmidi Sky, Andrea Scrosati. Insom-ma, bene o male, errore o trova-ta, l’importante è che se ne parlie sui social se ne parla: Sky hadichiarato, oltre a 1.375.000

spettatori per la semifinale,40mila tweet di media ogni gio-vedì. Anche se i commenti piùacidi compaiono su Facebook.

PRIMA VOLTA Intanto, i treconcorrenti sono già in cucina ein tv, a mescolare, nella Myste-ry Box, gli stessi ingredientiscelti per la loro prima prova.Come dire, fate vedere ai giudi-ci Cracco-Bastianich-Barbieri-Cannavacciuolo (che nelle pau-se riappaiono tra uno spot e l’al-tro) cosa sapete fare: vincono icappelletti di Erica, che nellafase successiva sceglie di prepa-rare animelle latte limone e caf-fè e rifila ad Alida la trota in oliocottura di erbe e salsa di cetrio-lo e a Lorenzo una minestra dimare con 50 ingredienti (che ilvicentino definisce, ovviamen-te, «una gatta da pelare»). Pas-sano Erica e Alida, che comun-que piangeva prima ancora delverdetto e il premio di 100 milaeuro e la possibilità di pubblica-re un libro – per la prima volta –è in palio fra due donne. L’ulti-mo atto si gioca sul menù degu-stazione, con parenti-sostenito-ri al seguito. Alida promette an-che la tisana digestiva, Ericafinge indifferenza («punto sullasemplicità») e il padre, in tribu-na, si preoccupa per le doman-de di Cracco («me la distrae»,mormora in dialetto). Baccalàcontro capasanta. Intoppi suidolci. Solito testa a testa pom-pato da montaggio e colonnasonora. Vince Erica.

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� Le mani del Qatar su Hollywood. La BeIn Media Group, società con sede a Doha, ha rilevato la Miramax, celebre casa cinematografi-ca americana che nel 2010 passò dalla Walt Disney alla Filmyard Holdings e che, neglianni, ha distribuito titoli come

PASSA DI MANO LA CASA CINEMATOGRAFICA CHE HA DISTRIBUITO “PULP FICTION”

Hollywood parla arabo: la Miramax va in Qatar“Pulp Fiction” e “Shakespeare in Love”. La nuova proprietà ha già voluto sottolineare che la Miramax continuerà ad operare, sia al cinema che in televisione, in modo assolutamente indipendente. «Siamo estremamente emozionati per aver fissato questa pietra

miliare della nostra strategia», ha detto Nasser Al-Khelaifi, presidente e a.d. di BeIN Media, che controlla anche il network BeIN Sports. Nel corso del 2016, Miramax prevede di investire e co-distribuire vari film, tra cui «Bad Santa 2» e «Bridget Jones’s Baby», con Renée Zellweger.

AltriMondiR

DA RAVENNA L’edizione numero5 di “Masterchef” viene vinta da Erica Liverani, 30 anni, mamma single, in cucina fin da quando era bimba. Piatto forte, la pasta

Page 39: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

39VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Davide Scabin nel 2005 (in alto) e2011 e nel 2014 con la pasta nella

pentola a pressione ROMANIELLO,

CASTIGLIONI, BRAMBILLA-SERRANI

Daniele Miccione

L’ intervista a Davide Scabin èdurata cinque sigarette eun caffè. Domenica alle 10

aprirà a Milano il convegno diIdentità Golose. Il tema è la «Forzadella libertà». E quale cuoco hauna mente più libera e lontanadalle convenzioni di Scabin? Men-tre beve il caffè che precede le cin-que sigarette dice con allegria:«Ho 50 anni e vorrei essere ricono-sciuto vecchio adesso, di quellavecchiaia che è saggezza, la vec-chiaia del capo del villaggio».

Scabin come si diventa liberi in cu-cina?«Purtroppo i cuochi vivono diespedienti. Devono sempre caval-care l’onda. O sei nel trend o seitagliato fuori. Così si è determina-ta una dinamica ben precisa: la co-municazione spinge per averenuove tendenze e poi le fa diven-tare mode».

Sì ma la libertà...«Ci arrivo. Prima si parlava di cu-cina molecolare, di sifoni, di quel-le robe lì. Ma una linea di cucina sibasa sui concetti non sugli additivichimici. Torniamo al 2007. Siamo

in piena esplosione molecolare.Se non vai di schiume e di affu-micature non sei nessuno. Io erogià stufo di quella roba lì e presen-to a Identità Golose il Tataki dimelanzana. E dico: adesso non mivedrete per tre anni perché non hopiù niente da dire. Torno nel 2011e trovo che tutti facevano Tataki dimelanzana! Allora sono salito sulpalco mostrando un sifone e hodetto: «Un mio amico archeologol’ha trovato nei suoi scavi. Qualcu-no mi sa dire come si usa?».

Scabin mi sono perso. Adesso qualè la tendenza?«Adesso devi essere etico. Se nonsei un cuoco etico non sei nessu-no. Il foie-gras non lo puoi farepiù».

Beh non è giusto farsi delle doman-de prima di mangiare?«Il sottoscritto non mangia tonnorosso da 10 anni. Non sa che vogliaho! Il problema è come fai le cose.Guardi la Cina. Hanno lanciato unbellissimo spot contro la zuppa dipinne di pescecane. Yao Ming, ilcampione di basket, va al ristoran-te, gli portano la zuppa e lui l’al-lontana. Dopo la campagna il con-sumo di questo piatto è diminuitodel 70%. Si può fare tanto, ma seci limitiamo sempre a estremizza-re e formattare le tendenze...».

Che futuro vede per la cucina ita-liana?«C’è il piattume più totale. Io sonosempre stato un super classico maadesso tutti devono fare cucinadel territorio e ho visto colleghi che hanno ripescato piatti imba-razzanti...».

Allora il futuro è nella cucina del

territorio?«Mi viene da ridere. Io ne parlo da30 anni. E’ una cosa scontata».

Il chilometro zero?«Per me chilometro zero è tuttal’Italia».

I piccoli produttori?«E chi li controlla? Non sappiamocosa producono. Dobbiamo fidar-ci e basta...».

Una parola buona sul bio?«Ma di che sta parlando? Ci sonoproduzioni biologiche e produzio-ni intensive su terreni confinanti.E regioni intere che hanno una so-la persona addetta ai controlli!».

I vini naturali?«Se puzzano se li possono bere iproduttori. Tutta questa situazio-ne mi ricorda i circhi di paese. Hapresente quelli dove hanno il leo-ne spelacchiato che salta per i ca-voli suoi? Ecco adesso hannoaperto le gabbie. Le racconto unastoria. Nel 2010 si parlava tanto diriciclo. Così mi presento con unatartare fatta con fibre di carne lun-ghissime che sembravano vermi,servite dentro una corteccia. Lacarne cruda era stata estratta fibraper fibra per tutta la lunghezza.Un taglio della spalla che non siusa nemmeno per il bollito. Hospiegato: la carne me l’hanno ven-duta a 4,50 euro al chilo. Ci hannolavorato 8 persone a 10,40 euro al-l’ora. Facendo il conto è costatacirca 1600 euro al chilo... Dunqueche cosa è il riciclo? Manhattannon fa la differenziata perché fini-rebbe per costare più dell’indiffe-renziata».

Se il riciclo è una misura etica si può anche accettare di pagarla dipiù.«Benissimo, però poi non hai i sol-di per gli asili e gli ospedali».

Allora in che direzione deve muo-versi la cucina italiana?«Io un progetto l’avevo presenta-to».

Vale a dire?«Avevo proposto di codificare ipiatti regionali in occasione del-l’Unità d’Italia. Bisognava fare unparlamento della cucina italiana.Sarebbe diventato l’anno zero. Al-trimenti dove lo dobbiamo mette-re l’anno zero? Lei lo fa partire daArtusi?».

Mi arrendo, dica lei.Scabin appoggia sul tavolo l’iPhone6.«Vede questo? 10 anni fa non avreisaputo che farci. Non puoi andaretroppo avanti. Con la codificazio-ne avremmo dato a tutti un testoda seguire. L’amatriciana va fattacosì, il risotto in quest’altro mo-do».

Ma se poi vuoi fare l’amatriciana ri-visitata...«Ma che cazzo ti rivisiti? Se devifare l’amatriciana la devi fare inquel modo e basta. Se no ti inventiqualcosa. Posso finire con un’altradomanda?».

Prego.«Parliamo di povertà, di mancan-za di cibo. Ecco senza gli OGM leipensa che potremmo dare damangiare a miliardi di persone?».

Ahi, vuole proprio aprire questaporta?«Sì perché dobbiamo collaborarecon le grandi aziende dell’agroali-mentare. Solo loro hanno i fondiper rivoluzionare la produzionedel cibo».

Chiudiamo. Vuole farsi qualche al-tro nemico?«Mah, ci avviciniamo alla sestaestinzione. Possiamo provare arallentarla. Ma di certo a questoritmo altri duemila anni non li fac-ciamo...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RAVERA DI COGNOUN VINO PER DAVIDE...

L a pagina dedicata al genio, nondefinitivamente compreso, di unamico come Davide Scabin mi

spinge a proporvi un vino che si abbini alla personalità straripante dello chef piemontese. E non poteva essere che un grande Barolo, il Ravera di Elvio Cogno, personaggio altrettanto carismatico e comunicativo. Cogno, sulle colline di Novello, fa vini potenti e al tempo stesso eleganti e soprattutto non omologati. Come i piatti di Scabin!

Il Barolo Ravera 2012 è un trionfo di profumi ben definiti e di sapori piacevolmente complessi. Di colore rosso rubino vivo e luminoso il Ravera offre sentori di ciliege e fiori rossi con tocchi salini nel finale. Al gusto risulta pieno e di estrema finezza con tannini croccanti, minerali e sapidi. E’ un vino di carattere e di infinita persistenza.

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AL CAMINO (DI SCABIN)

DEGUSTARE ASCOLTANDOPAOLO CONTE

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IL VOTO

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Giovanni Angelucci� www.tovelsgin.com

IL LIQUORE

Il gin dell’Adamellonasce sul lago Tovel

UNA BOTTIGLIADI TOVEL’S GIN

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BAROLO RAVERA 2012, Azienda Agricola ELVIO COGNO, Novello (Cuneo). UVE: Nebbiolo in purezza. PREZZO: circa 45 euro.

SORSEGGIANDOdi LUCAGARDINI

GAZZA GOLOSA 1Se si pensa bene, si cucina bene.Ferran Adrià (chef spagnolo, 1962)

Pagina a cura diPier Bergonzi

e Daniele Miccione

� I Croccantini di Autore (barrette di mandorle e nocciole caramellate ricoperte di finissimo cioccolato fondente) riprendono un antico prodotto della tradizione di San Marco dei Cavoti, Benevento, in veste nuova, nel packaging e nel gusto. Meritano l’assaggio le

versioni miele e uvetta e miele e fichi, come purei fantastici Minuto (croccantini quadrati da

mangiare in un sol morso)classici, al pistacchio e sale e l’ultima novità: al mandarino.

Luciana Squadrilli� www.casaautore.com

IL DOLCE

I nuovi Croccantinida un boccone solo

CONFEZIONE MISTADA 400 GRAMMI

DA 15 EUROALLA RINASCENTE

MILANO E CAGLIARI

IDENTITÀ GOLOSEMILANO 6-8 MARZODomenica scatta a Milano Congressi la 12a edizione del più importante convegno di cucina italiano. Il programma: si parte con Scabin, Crippa, Alajmo. Lunedì tocca a Cracco, Bottura e Romito. Martedì c’è Martinez.

Scabin«La cucina italianaè tutta un piattumeMa si può ripartire»

DAVIDE SCABINSUL FUTURO DELLA

NOSTRA CUCINA

CODIFICHIAMO I NOSTRI PIATTIIL BIO? CREDO

PIÙ AGLI OGM...

� Identità Golose si porta dietro un «fuori salone» stuzzicante. Domenica al Pomireau di Seregno Giancarlo Morelli e lo sloveno Tomaz Kavcic mettono in scena «Il piacere della libertà». Nessun menù prefissato ma uno scambio di tecniche e ingredienti. Lunedì al Finger’s di Milano invece c’è «Susci e Sushi» con Moreno Cedroni e Roberto Okabe. Due stili a confronto. Martedì Cedroni replica al Mercato del Suffragio.

IL «FUORI SALONE»

Morelli-Kavcic showe poi Cedroni-Okabe

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40 VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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L'ANALISIdi GIANNI VALENTI

UNA VETRINACON VISTAOLIMPIADEPER LORENZI

D iciamolo subito ascanso di equivoci:contro questa

Svizzera orfana di Roger Federer e Stan Wawrinka si può solo vincere ostentando anche una certa sicurezza. E’ vero la Coppa Davis sfugge a qualsiasi logica e mette una pressione diversa ai giocatori, ma la differenza tecnica a nostro favore soprattutto sulla terra rossa è così netta che non deve lasciare spazio a qualsiasi tipo di sorpresa.

L’assenza di Fabio Fognini, infortunato, dà più responsabilità ad Andreas Seppi e ci fa riscoprire come titolare Paolo Lorenzi che aveva ricoperto questo ruolo solo una volta, nel 2013 a Torino contro la Croazia. E’ una bella occasione per il 34enne romano, senese d’adozione, che naviga nel circuito professionistico ormai da tredici anni. Cocciuto come pochi, non dispone di una cifra tecnica elevata però è uno di quei giocatori che non molla mai. Fiato e grandi rotazioni sono le armi migliori. Il bell’inizio di stagione in Sud America l’ha portato al numero 54 del ranking mondiale. Una soglia che oggi gli permetterebbe di far parte della squadra azzurra che andrà ai Giochi di Rio. I conti definitivi si faranno appena dopo il Roland Garros, ma la senzazione è che Lorenzi ce la possa fare a regalarsi l’ultima grande opportunità della carriera. Aspettiamo le prime conferme da Pesaro.

coppaDavisSPECIALE

Venerdì 4 marzo 2016

Riccardo CrivelliINVIATO A PESARO

C on Fognini presente solo sui manifesti chetappezzano la città (anche se sarà a bordocampo a tifare), toccherà a Seppi guidare da

leader l’Italia contro la Svizzera nel primo turno diDavis: lo dicono la classifica (Andreas qui è il pri-mo italiano, numero 40 Atp), l’esperienza (35 par-tite giocate tra singolare e doppio) e il palmarès (èl’unico tra tutti i convocati ad aver vinto almeno untorneo Atp).

Andreas, giocare da favoriti toglie pressione o la ag-giunge?«Mah, secondo me cambia poco. Sappiamo che laDavis è una competizione a parte, dove tante voltei valori vengono ribaltati, ma l’Italia da qualche an-no ha dimostrato di essere tra le squadre più forti.Anche nei tornei ti capita di giocare con avversariapparentemente più deboli, e anche lì devi gestirela tensione del match».

Però in questa sfida le gerarchie sembrano davveromolto definite.«Apparentemente è così. Secondo me, però, èanche merito dell’Italia, questo gruppo è mol-to compatto, solido, competitivo su tutte le superfici».

Dove può arrivare quest’Italia?«Non dimentichiamoci che solo due anni fa siamostati capaci di raggiungere la semifinale. Poi è veroche in Davis contano anche altri fattori, ci vuole unpo’ di fortuna con i sorteggi e magari puoi sfruttarel’assenza di qualche big. Guardate cos’è successo alBelgio l’anno scorso, che ha sempre giocato in casa.Sicuramente, quando tornerà anche Fognini, l’Ita-lia sarà una squadra tosta e difficileper tutti. Valiamo molto e lo sappia-mo».

Il suo rapporto con la Davis, all’inizio,non è stato idilliaco.«Forse soffrivo un po’ la tensione, lagara a squadre cambia le responsa-bilità. Però negli anni abbiamo co-struito un team vero, che sta beneinsieme e si diverte. Io resto orgo-glioso di vestire la maglia azzurra».

Il weekend di Davis arriva per lei do-po un inizio stagione difficile: questasfida può essere una svolta?«E’ vero, in questi due mesi in singolare ho ottenutorisultati diversi da quelli che mi sarei aspettato, macredo sia più una questione mentale che tecnica,perché come gioco sento di stare bene. Certo, laDavis cambia un po’ le prospettive, non ragioni piùcome singolo ma ti rapporti col gruppo, forse in

questo momento serve per liberarmi un po’ la te-sta».

In compenso, in doppio, è arrivato il successo conBolelli a Dubai.«Una vittoria emozionante, era la mia prima in doppio e dunque resterà per sempre un grande ri-cordo. Una settimana perfetta, che è servita per ri-

caricare il morale, spero di portarmidietro quella spinta anche in Davis».

E dal punto di vista tecnico, che vitto-ria è stata, anche in prospettiva Da-vis?«Vincere aiuta a vincere. Quanto al-le prospettive, Fognini e Bolelli in-sieme hanno vinto uno Slam e han-no giocato un Masters, sono la cop-pia titolare, ma Simone ed io abbia-mo dimostrato che si può contare sudi noi».

Com’è ritrovare la terra dopo ottomesi?«È un dettaglio da non sottovalutare, anche perchéi primi giorni i campi erano troppo morbidi. Adessoperò mi sembrano perfetti, la terra è la nostra su-perficie d’elezione, quindi l’adattamento non devediventare un alibi. Saremo pronti e concentrati».

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Andreas Seppi, 32 anni, numero 40 del ranking mondiale. Ha conquistato tre titoli in carriera

35Le partite giocate in Davis da Andreas Seppi, n. 40 al mondo, tra singolare e doppio

LA CHIAVE

1Senza Fognini, è l’altoatesino il numero 1 azzurro nella sfida contro la Svizzera a Pesaro

Seppilancia

l’Italia«Valiamo

molto»

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II VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Noi favoriti? Lo dirò dopo il terzo punto»1Il c.t. Barazzutti non guarda la classifica, pure Lorenzi tiene alta la guardia: «Con Chiudinelli ho perso 3 volte»

Riccardo CrivelliINVIATO A PESARO

L a splendida scena del Tea-tro Rossini, quel palco equei palchi che trasudano

storia ed emozioni, e poi le ariememorabili del Maestro. Con-tasse solo il sorteggio, per l’Ita-lia e le sue bellezze sarebbe giàun trionfo.

CAUTELA Non che la sfida conla Svizzera non possa toccare ildiapason della letizia, peral-tro, visto che Federer ha un gi-nocchio in ristrutturazione e siè goduto da vicino la serata de-gli Oscar, mentre Wawrinka hapreferito i dollari di una riccaesibizione americana alla tra-sferta adriatica. Insomma, idioscuri in rossocrociato che cihanno bastonato negli ultimi duelli stavolta non ci sono e laclassifica, il fattore campo el’oggettivo valore degli azzurriraccontano di un incrocio dalpronostico chiuso. A nostro fa-vore. Anche se capitan Baraz-zutti, vecchio lupo di mare, co-me da ruolo non può fidarsi:

«In Coppa Davis, lo sappiamo,il ranking conta fino a un certopunto e ogni partita nascondedelle insidie. Cominciamo a ri-spettare i nostri avversari, es-sere favoriti può essere positi-vo ma ve lo dirò quando avre-mo vinto tre match». Assecon-dando le sensazioni di questigiorni a Pesaro e anche la con-dizione mostra-ta dai suoi neiprimi due mesidell’anno, il c.t.va con Lorenzi eSeppi per i primidue singolari,confortato an-che da un dop-pio improvvisatoma di qualità co-me quello di An-dreas con Bolel-li, fresco vincito-re a Dubai.

TOCCA A PAOLINO Primo ma-tch di giornata, dunque, chediventa un giusto premio allaforma e ai progressi mai estintidi Paolino Lorenzi, il romanodi nascita ormai più senese deisenesi, eccellente nell’inverno

sul rosso e pronto a domare latensione: «La terra è un po’ lamia casa anche se sono rimastosorpreso dai progressi sul ce-mento. Subito in campo? Orasono abituato a certi palcosce-nici, dal momento che da qual-che stagione sono riuscito adentrare nei tornei più impor-tanti. E poi ho rotto il ghiaccio

nel 2013 con Ci-lic, nel primo setpresi 6-1 senzaquasi toccarepalla...». Nume-ro 54 del mondo,vicino alla suaclassifica miglio-re (49, marzo2013), Lorenzistupisce perchéa 34 anni non sene conosconoancora i limiti:«A dire il vero so-

no ormai 4-5 anni che mi chie-dono quanto resisterò a certi li-velli, io so solo che lavoro ognigiorno per cercare di miglio-rarmi. La carriera dipende da-gli infortuni, l’anno scorso neho avuti troppi, ecco perchéspero di potermi gestire meglio

e giocare un po’ meno nel2016». Quanto al pronostico,anche lui non vuole giocared’azzardo: «Siamo favoriti,certo, ma la classifica in questicasi non conta, tra l’altro conChiudinelli ci ho perso tre vol-te, anche se era sul veloce ederano altri tempi, soprattuttoper me».

AUTOSTIMA Titolare in Russianello spareggio per non retro-cedere, stavolta Bolelli vivrà laprima giornata dalla panchina,prima che la sua esperienza e ilsuo talento vengano utilissimiper il doppio. Simone non haesaltato in singolare nei primidue mesi dell’anno, ma il suc-cesso di Dubai in coppia conSeppi può rappresentare il punto di ripartenza: «E’chiaroche una vittoria così dà tantafiducia, perché è venuta in untorneo importante. Sono queirisultati che possono aiutareanche in singolare, per trovarequell’autostima e quella con-vinzione che poi ti fanno gioca-re meglio ovunque». BenedettaDavis. O almeno così sia.

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Paolo esordisce col n.1 svizzero: «Ora sono abituato a certi palcoscenici»

Bolelli in doppio: «Vincere a Dubai con Seppi mi ha dato molta fiducia»

LA CHIAVE

Il capitano di Coppa Davis e Fed Cup Corrado Barazzutti, 63 anni

Per questo confronto, assente Fabio Fognini, indisponibile per l’infortunio ai muscoli addominali rimediato a Rio de Janeiro, il capitano azzurro Corrado Barazzutti ha convocato Andreas Seppi (n. 40 Atp), Paolo Lorenzi (n. 54 Atp), Simone Bolelli (n. 78 Atp) e Marco Cecchinato (n. 90 Atp), 23enne palermitano alla prima chiamata in azzurro.

MancaFognini

ANDREASSEPPIETÀ: 32 ANNI RANKING: NUMERO 40PRESENZE: 20, 18 VINTE -17 PERSE(16-15 SINGOLARE, 2-2 DOPPIO)CECCHINATO

ALL’ESORDIO

PAOLOLORENZIETÀ: 34 ANNIRANKING: NUMERO 54PRESENZE: 4, 2 VITTORIE - 1 SCONFITTA (2-1 IN SINGOLARE)

SIMONEBOLELLIETÀ: 30 ANNIRANKING: NUMERO 78PRESENZE: 16, 16 VITTORIE -12 SCONFITTE (7-9 SING. 9-3 DOPPIO)

MARCOCECCHINATOETA: 23 ANNIRANKING: NUMERO 90PRESENZE: PRIMA CONVOCAZIONE IN DAVIS

di PAOLO BERTOLUCCI

R icordo quando, con gli oc-chi di bambino, guardavoaffascinato sul piccolo

schermo in bianco e nero le ge-sta dei tennisti italiani impe-gnati in Coppa Davis. Gli azzur-ri erano i miei idoli e il sognoera di poter un giorno indossarequella maglia.Un sogno che di-venne realtà e si amplificò a di-smisura con la conquista in Ciledella famosa insalatiera. Eranoaltri tempi, quella manifesta-zione rappresentava uno degliappuntamenti più importantidella stagione e la presenza deimigliori non era mai messa in

discussione. Da allora, moltaacqua è passata sotto i ponti,iltennis è profondamente cam-biato, ha allargato i confini,al-lungato la stagione, infittito gliimpegni e tolto spazio a unaCoppa Davis che accusa in ma-niera sempre più evidente le ru-ghe e il peso degli anni. La tra-dizione permette di ricordare erivivere momenti della propriavita e l’intensità emotiva chegenera una sfida tra squadrenazionali non ha uguali, ma tragli addetti ai lavori e i giocatoricircolano con sempre maggiorinsistenza le voci che chiedonoun cambiamento della formulae del calendario ritenendolanon adatta ai ritmi moderni.

MONDIALE La proposta, chesembra raccogliere i maggioriconsensi è costituita da un«campionato del mondo» concadenza biennale da disputarsiin sede unica nell’arco di duesettimane.Esistono altre ideecondivise da un numero infe-riore di seguaci ma tutte le for-mule trovano lo sbarramentodelle federazioni che nonavrebbero più la possibilità difar vedere i propri beniamini inluoghi dove non sosta il circo del grande tennis e perderebbe-ro, senza l’incasso, un consi-stente aiuto economico da inve-stire nella promozione e nell’at-tività giovanile

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA

La sfida tra Italia e Svizzera, valida per il primo turno del World Group di Coppa Davis, si gioca sulla terra rossa indoor dell’Adriatic Arena di Pesaro. I precedenti tra le due squadre sono sei, con tre vittorie per parte, ma l’Italia ha perso gli ultimi tre confronti nel 1999, nel 2009 e nel 2014, mentre vinse nel 1932, nel 1934 e nel 1980. La vincente della sfida di Pesaro affronterà la vincente tra Polonia e Argentina. La tre giorni di Davis verrà trasmessa in diretta da Supertennis (collegamenti mezz’ora prima delle partite) e anche da RaiSport.OGGI Dalle 14: LORENZI (n. 54 Atp) c. Chiudinelli (Svi, 146), precedenti 0-3; a seguire SEPPI (40) c. Laaksonen (Svi, 174), nessun precedente. DOMANI Dalle 16: BOLELLI/CECCHINATO c. Chiudinelli/LaaksonenDOMENICA Dalle 14: SEPPI c. Chiudinelli, nessun precedente; a seguire LORENZI c. Laaksonen, nessun precedente.

Apre Lorenzi alle 14a seguire SeppiTv: Rai e Supertennis

Da sinistra Paolo Bertolucci, Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta

TennisRSpeciale Coppa Davis

fIL RETROSCENA Che grande emozione vincere con la Nazionalema ora questa formula andrebbe cambiata

1 Paolo Bertolucci, Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli hanno conquistato la Coppa Davis a Santiago del Cile nel 1976

Potrete seguire la tre giorni di Coppa Davis a Pesaro sul nostro sito Gazzetta.it.A partire da questo pomeriggio alle 14, ora di inizio del primo singolare del primo turno tra Italia e Svizzera, potrete seguire il tempo reale delle partite, i commenti a caldo, i pezzi degli inviati oltre alle gallerie fotografiche e i video dei momenti più spettacolari dei match.

GAZZAWEB

www.gazzetta.it

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IIIVENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La squadra svizzera vincitrice nel 2014 deve fare a meno sia di Roger Federer, ancora convalescente dopo l’operazione al menisco di inizio febbraio, che di Stan Wawrinka, per cui il capitano Severin Luthi ha scelto di affidarsi a Marco Chiudinelli (numero 146 al mondo ), Henri Laaksonen (n. 174 Atp), Adrien Bossel (n. 317 Atp) e Antoine Bellier (n. 670 Atp)

Senza campioni

MARCO CHIUDINELLIETÀ: 34 ANNIRANKING: NUMERO 146PRESENZE: 15, 7 VITTORIE- 16 K.O. (6-11 SINGOLARE, 1-5 DOPPIO)WAWRINKA E

FEDERER NO

HENRILAAKSONENETÀ: 23 ANNIRANKING: NUMERO 174PRESENZE: 4, 5 VITTORIE- 1 SCONFITTA (5-1 IN SINGOLARE)

ADRIENBOSSELETÀ: 29 ANNIRANKING: NUMERO 317PRESENZE: 1, 0 VITTORIE -2 SCONFITTE (0-1 SING., 0-1 DOPPIO)

ANTOINEBELLIERETÀ: 19 ANNIRANKING: NUMERO 670PRESENZE: PRIMA CONVOCAZIONE IN DAVIS

IL PALAZZETTO

E dopo 19 anni la Coppatorna all’Adriatic ArenaCamilla Cataldo

L a storia si ripete. Dicianno-ve anni fa, l’Italia affrontò

e sconfisse in Davis la quotataSpagna nell’allora Bpa Palas.Adesso, sotto con la Svizzeranello stesso impianto, ribattez-zato Adriatic Arena. Inaugura-to nel 1996 dal cittadino onora-rio di Pesaro Luciano Pavarotti,l’astronave — così chiamata perla sua forma esterna a conchi-glia — quest’anno festeggia ilventennale e sta studiando i fe-steggiamenti coinvolgendo tut-

te le discipline ospitate. L’Adria-tic Arena è uno degli impiantipiù capienti d’Italia con i suoi10.323 seggiolini. E’ la culladella pallacanestro e la Consul-tinvest ha accettato di postici-pare una partita del suo cam-pionato di Serie A per far spazioa Seppi e compagni.

MUSICALa struttura è sede dieventi musicali e sportivi, dimostre, fiere e convention.L’evento di punta dell’estate è ilRof, il Rossini Opera Festival. E’il punto di riferimento per igrandi spettacoli e gli eventi piùimportanti organizzati nel cen-

tro Italia e lungo la costa adria-tica. Grazie alla sua peculiareversatilità, gli allestimenti sonodavvero rapidi. L’Adriatic Arenaè il terzo Palasport più granded’Italia, dopo il Forum di Assa-go e il PalaIsozaki di Torino. So-no terminati proprio in questigiorni i lavori di ristrutturazio-ne sulla copertura e adesso lafunzionalità dell’impianto pe-sarese è piena al 100%. Vicinaall’imbocco dell’autostrada, ècollocato in una posizione stra-tegica e ha un fascino unico.«Siamo fieri che la Fit ci abbiascelto. Accettiamo volentieri lasfida, forti delle 387mila pre-

senze che su questo palco ab-biamo calcolato solo nel 2015»,ha ammesso Luca Pieri, presi-dente di Aspes Multiservizi, so-cietà che gestisce l’Arena. I 500quintali di terra rossa distribuitisul fondo sono pronti per esserepestati dalle squadre nei match,il tutto grazie anche a prestigio-si sponsor locali come Scavoli-ni. Pesaro non poteva esimersi,anche in virtù della sua candi-datura a Città europea dellosport per il 2017. Sempre nel2017 l’Adriatic Arena ospiterà icampionati del mondo di gin-nastica ritmica. E, se l’Italtennismaschile passerà il turno con-tro la Svizzera, in estate non èescluso che si torni a giocare aPesaro. Il Circolo Baratoff si ègià fatto avanti per accogliereoutdoor l’evento, ampliando letribune. D’altronde, almeno fi-no ad ora, Pesaro porta fortuna.

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Federica Cocchi

M ission impossible, oquasi. La Svizzera sen-za stelle arriva a Pesa-

ro con tante preoccupazioni.Federer e Wawrinka sono im-pegnati tra recupero dall’ope-razione al ginocchio ed esibi-zioni milionarie, il loro apportosi limita a qualche messaggio diincoraggiamento per la truppache da oggi, nell’«astronave»marchigiana, andrà a caccia diuna prestazione da extraterre-stri. A Marco Chiudinelli edHenri Laaksonen sono affidatele sorti della squadra e il nume-ro 1 svizzero (in assenza diquelli veri) la butta sul cata-strofismo: «Al 99 per cento per-diamo il turno» per poi sterzaresul possibilismo: «C’è sempreun’occasione su cento in cui sipuò sperare di vincere. Certa-mente dovremo esprimerci altop del nostro gioco e puntaresulla pressione che avranno ad-dosso gli italiani. Noi non ab-biamo nulla da perdere maSeppi e compagni giocano da-vanti al pubblico di casa, tuttal’attenzione è rivolta verso diloro». Sarà, ma la terra rossa amata dagli azzurri non ha unsapore altrettanto dolce per losvizzero dalla buona tecnicama non eccelse doti atletiche:«No, io non amo la terra e sicu-ramente questa superficie non

ci aiuterà, Spero che Laakso-nen faccia subito un punto gio-cando alla grande come sa farelui. In questo modo potremmoincrinare le loro sicurezze eaprirci un varco».

GELIDO La classifica dice 174,ma il rendimento di HenriLaaksonen in Coppa Davis par-la chiaro: cinque successi insingolare e una sola sconfitta,contro Berdych. Il ragazzo chea fine a mese compirà 24 anni,ha scelto la bandiera rossocro-ciata del papà, ma il caratterefreddo e poco propenso al sor-riso lo avvicina-no di più al climafinlandese in cuiè nato e ha vissu-to con la mam-ma. Laaksonen ilfreddo prediligela terra battuta equesto, unito alrovescio bimanee un dritto effica-ce, potrebbe ren-derlo il più peri-coloso del clansvizzero. E direche nel 2013, nello spareggiocon l’Ecuador per restare nelgruppo Mondiale, Laaksonenaveva avuto qualche problemacon Stan Wawrinka, offeso dalsuo atteggiamento arrogante:«In Svizzera ci sono alcune gio-vani promesse — aveva dettoStan —: tra loro, purtroppo, c’è

qualcuno che pensa che tuttosia permesso e tutto sia dovuto.Se Henri non è con noi oggi èperché certi comportamentinon sono accettati. Alla sua età,con la sua classifica e i tanti aiu-ti di Swiss Tennis, non ci si puòpermettere di offendere i coache il capitano. Non voglio piùcondividere un campo da ten-nis con lui». Parole durissime, acui era seguita l’estromissionedel giocatore dalla nazionale fi-no allo scorso anno. Ora, però,Luthi conta molto sulle sue dotitecniche e caratteriali: «Henri gioca bene, in Davis rende mol-

to e spero che an-che qui riesca amantenere il suolivello. Gli italia-ni sono miglioridi noi sulla cartama Marco è ungiocatore esper-to che può fare ladif ferenza eLaaksonen siesalta nelle diffi-coltà». Effettiva-mente, lo scorsoanno contro il

Belgio, il 23enne ha messo incampo due prestazioni superche, pur se non sufficienti apassare il turno, lo hanno sicu-ramente messo in buona lucedopo le intemperanze del pas-sato. Attenzione all’uomo dighiaccio.

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Henri, n. 174 al mondo ha cinque vittorie e una sola sconfitta in Davis

Chiudinelli: «La pressione sarà tutta sull’Italia. Ci serve subito un punto»

LA CHIAVE

I RECORD

6� I precedenti tra Italia e Svizzera. Gli azzurri hanno vinto le prime 3 sfide (1932, 1934 e 1980), gli elvetici hanno vinto le ultime 3 (1999, 2009 e 2014).

2� Le finali giocate dalla Svizzera: nel 1992 persero 3-1 a Fort Worth contro gli Stati Uniti, nel 2014 vinsero 3-1 a Lilla contro la Francia (lu.mar,)

7� Finali dell’Italia: 2 Pietrangeli e Sirola (1960 e 1961), 4 Panatta e Barazzutti (1976 vinta in Cile, 1977, 1979 e 1980) e l’ultima nel 1998 con Gaudenzi e Sanguinetti.

ALTRE SFIDE

Pur con gli occhiali scuri per la congiuntivite, Djokovic sarà titolare a Belgrado contro il Kazakistan, impegno sulla carta facile. La Davis diventa il palcoscenico per il rientro di Andy Murray dopo la paternità di Sophia (lo scozzese non gioca dalla finale in Australia), mentre a Melbourne va in scena la 46a sfida tra Australia e Stati Uniti, le squadre più vincenti (28 successi e 32), con il debutto da capitano-giocatore di Hewitt, ma senza Kyrgios infortunato alla schiena. Curiosità per la prima sfida di sempre di un’europea in casa ai Caraibi: la Francia infatti ha scelto la terra della Guadalupa. Le altre sfide: Gran Bretagna-Giappone (Birmingham, veloce indoor): Serbia-Kazakistan (Belgrado, veloce indoor); Polonia-Argentina (Danzica, veloce indoor); Francia-Canada (Guadalupa, terra); Germania-Rep. Ceca (veloce indoor); Australia-Stati Uniti (Melbourne, erba); Belgio-Croazia (Liegi, terra indoor).

Serbia con Djokoviccontro il KazakistanFrancia ai Caraibi

TennisRSpeciale Coppa Davis

C’è Laaksonen, l’uomo di ghiaccio1Il 23enne di origine finlandese è la principale speranza di Luthi: «Si esalta nelle difficoltà»

Il capitano della Svizzera Severin Luthi con Henri Laaksonen COSTANTINI

L’Adriatic Arena allestita con la terra rossa per la sfida con la Svizzera

Page 44: €¦ ·  venerdì 4 marzo 2016 anno 120 - numero 54euro 1,50 25 9 771120 506000 60304> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

IV VENERDÌ 4 MARZO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT