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Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
VENTILAZIONE CONTROLLATA NEGLI EDIFICI AD ELEVATE PRESTAZIONI ENERGETICHE
Arch. Valentina Raisa – Assegnista di ricerca dell’Università di Ferrara
(finanziamento di AldesItalia)
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Qual è l’edificio ad elevate prestazioni energetiche?
EN 13465 - Ventilation for buildings -Calculation methods for the determination of air flow rates indwellings
M19 - Ventilation for buildings -Calculation methods for air flow rates inbuildings including infiltration
M20-M21 - Ventilation for buildings -Calculation methods for energy requirements due to ventilation systems in buildings
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M 1/3 - Energy performance ofbuildings — Methods for expressing energy performance and for energy
certification of buildings
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La certificazione energetica nell’edilizia
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CASA DA TRE LITRI
Gli elementi essenziali di una casa ad ultra-basso consumo energetico sono: - un rivestimento della casa spesso ed ottimamente coibentato,- un’aerazione controllata dei locali con recupero di calore.
In una casa “da 3 litri”non si può consumare
annualmente un’energia di riscaldamento
superiore all’equivalentedi 3 litri d'olio
combustibile al metro quadrato di superficieutile dell’edificio, ciò
corrisponde a max. 30kWh/m² all’anno
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SVILUPPO SOSTENIBILE
“…è uno sviluppo in grado di garantire il soddisfacimento dei bisogni attuali senza
compromettere la possibilità delle generazioni future di far fronte ai loro bisogni.”
Commissione Bruntland, 1987(Commissione mondiale dell’ambiente e dello sviluppo)
economico
Possibilità di realizzare uno
sviluppo sostenibile:
socialeAria
Acqua
Terra
Risorse naturali
Salute umana
ambientale
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Inquinamento indoor: situazioni di rischio per la salute umana
1 – S.O. 252 alla G.U. 276 del 27 novembre 2001, “Accordo tra il Ministero della salute, le Regioni e le province autonome sul documento concernente: “Linee-guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati”
2 - http://www.ministerosalute.it/
Piano sanitario nazionale 2002-2004
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Principali inquinanti indoor
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Principali inquinanti indoor (Fonte: Ministero della Salute, 2001)
A – VOC (composti organici volatili): benzene, toluene, formaldeide, composti ossigenati B – Gas prodotti dalla combustione
C – Particolato aerodisperso D – Batteri, muffe ed altri organismi
E – Derivati organici di animali e dell’uomo
F – Amianto e fibre minerali
G – Radon
H – Fumo di
sigaretta
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Inquinamento indoor: effetti della condensazione superficiale
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Inquinamento indoor: termografia del ponte termico
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Inquinamento indoor: condensazione interstiziale
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PERCHE’ OCCORRE VENTILARE? – FONTE CR 14788
1 – diluizione e rimozione degli inquinanti indoor
2 – diluizione di inquinanti specifici (odori provenienti da serviziigienici – vapori di cottura
3 – garantire l’aria per l’attività metabolica degli occupanti
4 – garantire il controllo dell’umidità interna ed evitare la formazione di condense e successivamente muffe
5 – fornire il giusto apporto di aria comburente in presenza di apparecchiature a gas per uso domestico
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VENTILAZIONE MECCANICA
1 – COMFORT
2- TUTELA DELLA SALUTE UMANA
3 – TUTELA DEL MANUFATTO EDILIZIO
4 – CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI
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VENTILAZIONE NELL’EDILIZIA RESIDENZIALE
1- NATURALE
2- MECCANICACONTROLLATA
3 - IBRIDA
• Infiltrazioni attraverso i serramenti
• Apertura delle finestre
• sistemi a tiraggio naturale
• Sistemi a semplice flusso
• Sistemi a doppio flusso
Ottimizzazione dei consumi energetici –
ventilazione per le reali necessità
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Ricambio a finestre aperte:
Sistemi naturali
Ventilazione naturale: metodi di calcolo - criticità
[ ]smvAq wev /5,0 3ÖÖ=VpKVV effn
aDÖ== (Dp = 0.44 * h * Dt)
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Ventilazione naturale: metodi di calcolo - criticità
Alcuni calcoli per un appartamento di 100 m2– appendice C di UNI 10344
Caso 1: infisso non classificato e ventosità elevata - j=169 m3/hCaso 2: infisso non classificato e ventosità moderata - j=69 m3/hCaso 3: infisso classificato e ventosità moderata - j=26 m3/h
I metodi di calcolo e la bibliografia di settoredimostrano che il minimo ricambiodell’aria nonpuò essereassicurato in manieracontinuativanell’arco delle 24 ore mediante le infiltrazioni.
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MODALITA’ DI CONTROLLO: A NORMA DI LEGGE
Minima ventilazione imposta per legge: 0,5 Vol/h
1 – sistemi a portata fissa (0,5 vol/h)
2- sistemi a portata variabile (controllo sulla base di un parametro specifico come CO2, o UR)
3 – sistemi a portata fissa con recupero di calore (statico o termodinamico)
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Dati energetici: prestazioni degli impianti di VMC
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TECNICHE DI VENTILAZIONE
MECCANICANELL’EDILIZIARESIDENZIALE
Sistemi a semplice flusso
Sistemi a doppio flusso
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Perché ventilare in maniera meccanica?
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Principio di funzionamento della VMC
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Impianto autoregolabile: installazione in abitazione unifamiliare
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Sistemi di VMC: abbattimento acustico di facciata
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Impianto igroregolabile: installazione in abitazione unifamiliare
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Sistema igroregolabile: principio di funzionamento
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Sistema igroregolabile: principio di funzionamento
Occupazione diurna Occupazione notturna
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Impianto autoregolabile: doppio flusso con recupero di calore
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Impianto VMC per le abitazioni collettive
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Imp. autoregolabile: doppio flusso con recupero di calore termodinamico
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Impianto VMC per le abitazioni collettive
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Conservazione dell’immobile e ristrutturazione
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Riferimenti normativi
UNI 10339: Impianti aeraulici ai fini di benessere. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta,l’ordine e la fornitura.
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Riferimenti normativi: DM 5-7-1975
DM 5.7.1975: “Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all’altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione”
ART. 6: “Quando le caratteristiche tipologiche degli alloggi diano luogo a condizioni che non consentano di fruire di ventilazione naturale, si dovrà ricorrere alla ventilazione
meccanica centralizzata immettendo aria opportunamente captata e con requisiti igienici confacenti.
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Impianto VMC per le abitazioni collettive: planimetria
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Impianto VMC per le abitazioni collettive: colonne montanti
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Impianto VMC per le abitazioni collettive: distribuzioneorizzontale
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Impianto VMC per le abitazioni collettive: schema di collegamento al ventilatore
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Fasi di installazione: foto di cantiere
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Fasi di installazione: foto di cantiere
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Fasi di installazione: foto di cantiere
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Fasi di installazione: foto di cantiere
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Fasi di installazione: foto di cantiere
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Fasi di installazione: foto di cantiere
Ventilazione controllata negli edifici ad elevate prestazioni energetiche
Fasi di installazione: non sono stati previsti gli spazi adeguati
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Fasi di installazione: foto di cantiere – Torino 2004
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Fasi di lavorazione del canale – Torino 2004
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Viste dell’impianto – Torino 2004
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