vento largo (133) - zig zag · elvin jones, mccoy tyner e jimmy garrison per incidere una serie di...

2
Vento largo (novembre 2019) dal 2007 al 2019 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. (libri) Jan Brokken, Anime baltiche, Iperborea Mark Rothko, Hannah Arendt, Romain Gary e Gidon Kremer, oltre ad avere in comune l’essere stati tra i massimi testimoni culturali del ventesimo secolo, condividono la discendenza dai paesi baltici e la difficile condizione di esiliati, trasformata in una fortuna perché “viaggiare, insieme a leggere e ascoltare, è la via più breve per arrivare a se stessi”. Metà romanzo, metà saggio, tutto affascinante. (libri) Wisława Szymborska, La gioia di scrivere, Adelphi Pochi e rari poeti hanno avuto il dono della semplicità e della chiarezza che Wisława Szymborska (già premio Nobel) ha dipanato nella sua opera, qui al completo, ricordando tra l’altro che “il nostro bottino di guerra è la conoscenza del mondo: è così grande da stare fra due mani, così difficile che per descriverlo basta un sorriso, strano come l’eco di antiche verità nella preghiera”. Straordinaria. (libri) Francesco Biamonti, Vento largo, Einaudi La vocazione, in Vento largo, è indirizzata ad “aiutare le cose ad esistere, far sì che s’instauri fra gli uomini e le cose un dialogo”. In questo ibrido, tra una natura impraticabile e una civiltà al minimo storico, Francesco Biamonti attinge alla pittura, alla poesia, al dialetto e alla musica, e le volge in uno stile lirico, riflessivo, raffinato eppure molto acuto nel sottolineare i conflitti, e gli incontri. Unico. (libri) Cormac McCarthy, Trilogia della frontiera, Einaudi Cavalli selvaggi, Oltre il confine e Città della pianura non sono soltanto un tuffo senza rete nel West e nella vita sul border, ma una riflessione lirica, profonda e acuta sul destino di ogni uomo che “è grande come il mondo che abita, e contiene in sé anche tutti gli opposti”. Dentro ci sono i legami con gli animali, le pietre, le variazioni del tempo e del clima, del cielo e della terra e una scrittura ipnotica e inimitabile. (libri) Jean-Claude Izzo, Trilogia di Fabio Montale, E/O “Bastardo di Marsiglia, mezzosangue figlio della cultura spagnola e francese”, Jean-Claude Izzo è un appassionato anfitrione del Mediterraneo, visto con l’acuta percezione di un’odissea moderna, e la trilogia composta da Casino totale, Chourmo, Solea è la dimostrazione concreta di un mondo dove è tutto meticcio, annodato e colorito: il cibo, la musica, gli incontri e quelle storie che brulicano di vita. (libri) Kent Haruf, Trilogia di Holt, Enne Enne Editore Nel microcosmo di una smalltown nel Colorado, piccoli e grandi incidenti della vita (e della morte) si susseguono seguendo un ritmo battuto dal vento, dalla neve, dalla polvere, dalle stagioni: con la Trilogia di Holt di Kent Haruf si riscopre una grande tassello della letteratura americana, e si ritrova uno scrittore capace di condurci dai fratelli McPheron, come se fossero qui. Nell’insieme, un capolavoro. 133 Le librerie dovrebbero essere come le fontane dell’acqua, ce ne deve essere una in ogni piazza, libri ovunque perché è soltanto così che si vince l’ignoranza, l’arroganza, la violenza e la paura. (Paco Ignacio Taibo II)

Upload: others

Post on 16-Jul-2020

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Vento largo (133) - Zig Zag · Elvin Jones, McCoy Tyner e Jimmy Garrison per incidere una serie di tracce poi scomparse negli archivi della Impulse!, e ritrovate solo oggi. Un reperto

Vento largo (novembre 2019) dal 2007 al 2019 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente.

(libri) Jan Brokken, Anime baltiche, Iperborea

Mark Rothko, Hannah Arendt, Romain Gary e Gidon Kremer, oltre ad avere in comune l’essere stati tra i massimi testimoni culturali del ventesimo secolo, condividono la discendenza dai paesi baltici e la difficile condizione di esiliati, trasformata in una fortuna perché “viaggiare, insieme a leggere e ascoltare, è la via più breve per arrivare a se stessi”. Metà romanzo, metà saggio, tutto affascinante.

(libri) Wisława Szymborska, La gioia di scrivere, Adelphi

Pochi e rari poeti hanno avuto il dono della semplicità e della chiarezza che Wisława Szymborska (già premio Nobel) ha dipanato nella sua opera, qui al completo, ricordando tra l’altro che “il nostro bottino di guerra è la conoscenza del mondo: è così grande da stare fra due mani, così difficile che per descriverlo basta un sorriso, strano come l’eco di antiche verità nella preghiera”. Straordinaria.

(libri) Francesco Biamonti, Vento largo, Einaudi

La vocazione, in Vento largo, è indirizzata ad “aiutare le cose ad esistere, far sì che s’instauri fra gli uomini e le cose un dialogo”. In questo ibrido, tra una natura impraticabile e una civiltà al minimo storico, Francesco Biamonti attinge alla pittura, alla poesia, al dialetto e alla musica, e le volge in uno stile lirico, riflessivo, raffinato eppure molto acuto nel sottolineare i conflitti, e gli incontri. Unico.

(libri) Cormac McCarthy, Trilogia della frontiera, Einaudi

Cavalli selvaggi, Oltre il confine e Città della pianura non sono soltanto un tuffo senza rete nel West e nella vita sul border, ma una riflessione lirica, profonda e acuta sul destino di ogni uomo che “è grande come il mondo che abita, e contiene in sé anche tutti gli opposti”. Dentro ci sono i legami con gli animali, le pietre, le variazioni del tempo e del clima, del cielo e della terra e una scrittura ipnotica e inimitabile.

(libri) Jean-Claude Izzo, Trilogia di Fabio Montale, E/O

“Bastardo di Marsiglia, mezzosangue figlio della cultura spagnola e francese”, Jean-Claude Izzo è un appassionato anfitrione del Mediterraneo, visto con l’acuta percezione di un’odissea moderna, e la trilogia composta da Casino totale, Chourmo, Solea è la dimostrazione concreta di un mondo dove è tutto meticcio, annodato e colorito: il cibo, la musica, gli incontri e quelle storie che brulicano di vita.

(libri) Kent Haruf, Trilogia di Holt, Enne Enne Editore

Nel microcosmo di una smalltown nel Colorado, piccoli e grandi incidenti della vita (e della morte) si susseguono seguendo un ritmo battuto dal vento, dalla neve, dalla polvere, dalle stagioni: con la Trilogia di Holt di Kent Haruf si riscopre una grande tassello della letteratura americana, e si ritrova uno scrittore capace di condurci dai fratelli McPheron, come se fossero qui. Nell’insieme, un capolavoro.

133

Le librerie dovrebbero essere come le fontane dell’acqua, ce ne deve essere una in ogni piazza, libri ovunque perché è soltanto così che si vince l’ignoranza, l’arroganza, la violenza e la paura.

(Paco Ignacio Taibo II)

Page 2: Vento largo (133) - Zig Zag · Elvin Jones, McCoy Tyner e Jimmy Garrison per incidere una serie di tracce poi scomparse negli archivi della Impulse!, e ritrovate solo oggi. Un reperto

Vento largo (novembre 2019)

(dischi) Mavis Staples, We’ll Never Turn Back, ANTI

Una bellissima voce non servirebbe a niente, se non avesse qualcosa da dire e Mavis Staples, con la produzione di Ry Cooder, ci ricorda che, a proposito di diritti civili, “non torneremo mai indietro”. A seguirla nelle interpretazioni di classici come Down In Mississippi o Eye On The Prize, lo stesso Ry Cooder alle chitarre, Jim Keltner alla batteria, e i Ladysmith Black Mambazo alle voci. Imperdibile.

(dischi) Rokia Traoré, Tchamantché, Ponderosa Music & Art

Negli anni, Rokia Traoré si è confermata tra le più importanti musiciste dell’Africa occidentale, grazie anche all’attenzione all’integrazione di sonorità moderne e alla sensibilità alle tematiche umane e sociali. Uno splendido album con due dediche toccanti: ad Ali Farka Touré, capostipite di un certo modo di intendere la musica e la vita a Billie Holiday, evocata nell’ultima canzone del disco. Bellissimo.

(dischi) John Coltrane, Both Directions At Once, Impulse!

Un tesoro inedito che risale al 6 marzo 1963: John Coltrane entra nello studio di Rudy Van Gelder con Elvin Jones, McCoy Tyner e Jimmy Garrison per incidere una serie di tracce poi scomparse negli archivi della Impulse!, e ritrovate solo oggi. Un reperto completamente inedito di un momento irripetibile, confezionato in modo impeccabile, comprese le note di copertina di Sonny Rollins.

(dischi) Ry Cooder, The Prodigal Son, Universal

Un profondo ritorno al passato per comprendere meglio questo traballante presente: con una formazione ristretta ed essenziale, Ry Cooder rilegge canzoni di Blind Willie Johnson, Blind Roosevelt Graves, degli Stanley Brothers e altri tradizionali con la saggezza e l’esperienza acquisite nel tempo, ma con la stessa insaziabile curiosità che lo distingue fin dagli esordi. Un disco bello e importante.

(dischi) The Miles Davis Quintet, The Legendary Prestige Quintet Session, Concord

Una delle formazioni destinate a cambiare per sempre la storia del jazz: con Miles Davis ci sono John Coltrane al sassofono, Paul Chambers al basso, Philly Joe Jones alla batteria, Red Garland (e Bill Evans) al pianoforte e i cinque dischi racchiusi in questo cofanetto sono la testimonianza di un’epoca straordinaria, un flusso inarrestabile di musica geniale e senza tempo, che porterà a Kind Of Blue.

(dischi) Van Morrison, Roll With The Punches, Caroline Records

È il destino dei più grandi tornare all’ombra delle radici: lo ha fatto Bob Dylan, molti anni fa e in tempi non sospetti, lo hanno fatto gli Stones come sanno fare soltanto loro, ed è così che Van Morrison riprende l’antico legame con il blues, con il jazz e con il soul, riassumendo con il suo infinito talento vocale Sam Cooke, Count Basie, Lightnin’ Hopkins e molto altro. Gran classe, Jeff Beck compreso.

(promemoria) Vento largo conclude il suo viaggio insieme a Zig Zag, ma vi aspettiamo ancora una volta sabato 30 novembre, per un saluto e un arrivederci: ci saranno molti amici musicisti & scrittori, non mancherà un brindisi e, per una volta, lasceremo perdere la puntualità: saremo aperti tutto il giorno, con orario continuato. Intanto, buona lettura, buon ascolto e buona fortuna a tutti.