veramente applicato perché - scuola media statale paoli · facilitare le relazioni in classe...

25
1

Upload: dangdien

Post on 14-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

1

2

Ricordo un insegnante…: “Insomma non è possibile che il mio compito sia così brutto”. Poi alla fine il professore disse: “C’è ancora un compito, quello di Jung. Sarebbe di gran lunga il migliore se non fosse che l’ha copiato. L’ha copiato da qualche parte…l’ha rubato. Lei è un ladro, Jung!E se solo sapessi da dove l’ha preso, la farei espellere immediatamente!”Io non ci vidi più e dissi che quello era l’unico compito al quale mi fossi veramente applicato perché mi interessava l’argomento, a differenza degli altri, che erano così poco interessanti. Ma lui disse: “Lei è un bugiardo! E se potremo provare che l’ha copiato, la sbatteremo fuori dalla scuola.”

Intervista a Carl Gustav Jung

3

Progetto Valutazione e Miglioramento

La scheda di osservazione e il Codebook

4

Strategie didattiche

Gestione della classe

Sostegno, guida e supporto

Clima di apprendimento

4 Macro Aree (M.A.)

5

Obiettivi della lezione poco chiari. Passaggio senza logica da un argomento all’altro

Gli alunni, fin da subito, sono messi al corrente degli obiettivi della lezione. I contenuti hanno una sequenza logica e sono chiari. Si usano strumenti per organizzare i contenuti. Sono chiare le competenze sulle quali si sta lavorando

QUANDO SPIEGO

A.1 M.A. Strategie didattiche: L’insegnante spiega in modostrutturato

6

Le attività non sono ben strutturate. C’è improvvisazione

Le attività sono ben strutturate, hanno fasi chiare. Tutti sono coinvolti ed è facilitata una rielaborazione personale

QUANDO PROPONGO ATTIVITA’ STRUTTURATE

A.2 M.A. Strategie didattiche: L’insegnante propone attivitàstrutturate

7

QUANDO INTERROGO

L’insegnante fa domande retoriche che non stimolano il ragionamento

L’insegnante fa domande che stimolano il ragionamento. Lascia il tempo per riflettere. Coglie gli aspetti positivi di ciò che dicono gli alunni

B.1 M.A. Strategie didattiche: L’insegnante fa domande cheIncoraggiano il ragionamento

8

DISCUTIAMO?

Non si discute e non si lascia spazio agliAlunni perché esprimano il loro punto di vista

L’insegnante facilita la discussione. Assume ilruolo di moderatore. C’è larga partecipazione.Valorizza gli interventi e prende spunti perrilanciare. E’ in fieri una autonoma autoregolazionedella conversazione

B.2 M.A. Strategie didattiche: L’insegnante dedica spazio allaDiscussione in classe

9

SOSTENIAMO L’APPRENDIMENTO? COME?

Metodi e procedure per svolgere uncompito non chiari. Oppurele indicazioni non sono utili.

Metodi e procedure chiare e utili.Gli alunni riescono a fare da soli. Sono postiin essere sistemi di problem solving e di mutuosoccorso tra studenti (apprendimento cooperativo)

C.1 L’insegnante fornisce indicazioni sulle strategie e i metodida seguire

10

Gli alunni lavorano. L’insegnante che fa?Non controlla i lavori svolti, non chiede,Non verifica la comprensione, non gira tra i banchi

L’insegnante controlla la comprensione e illavoro svolto. Non tralascia di sostare tra i banchi.Annota la comprensione con griglie, agende o ilRegistro personale

CONTROLLO QUELLO CHE FANNO?

D.1 M.A. Strategie didattiche: L’insegnante monitora il lavorodegli studenti

11

Non vi sono feedback su compiti e interrogazioni.Si esprimono giudizi sulla persona

Vi sono feedback costruttivi che consentonoAll’alunno di capire come ha svolto il lavoro eCome può migliorare

ALUNNI INCORAGGIATI?

D.2 M.A. Strategie didattiche: L’insegnante fornisce feedbackPer aiutare gli studenti a migliorare

12

Non vi sono indicazioni sui tempi delleAttività proposte. Tutto è approssimativo

L’insegnante indica precisi riferimenti temporali.Controlla che tutto si svolga senza perdite di tempoE le attività sono gestite con flessibilità e adattamento

TEMPI

E.1 M.A. Gestione della classe: L’insegnante fornisceIndicazioni sui tempi

13

DA UN’ATTIVITA’ ALL’ALTRA

Vi sono tempi nei quali gli alunni sono lasciatiad aspettare. Non c’è gestione dei momenti dipassaggio. Caos

Vi sono automatismi nel passaggio daUn’attività all’altra. Non si perde tempo. Gli Alunni sanno cosa devono fare

E.2 M.A. Gestione della classe: L’insegnante gestisce iMomenti di passaggio da un’attività all’altra

14

REGOLE

Non ci sono regole condivise. L’insegnante nonmantiene l’ordine (dondolamenti sulle sedie, glialunni parlano tra di loro, c’è confusione)

Vi sono regole condivise. Non c’è la necessitàdi richiamare gli alunni. Sono valorizzati icomportamenti positivi.

F.1 M.A. Gestione della classe: L’insegnante trasmette regoleDi comportamento

15

L’AMBIENTE

L’ambiente non è sicuro. Non sono esposti o Vi sono pochi materiali prodotti dagli alunni

L’ambiente è sicuro, funzionale, ben curato.La classe è ricca di materiali prodotti dagli alunni.Sono presenti spazi attrezzati: angolo biblioteca,angolo per le scienze, per i materiali didattici…)

G.1 M.A Gestione della classe: L’ambiente è sicuro

16

G.2 NON CI SONO BARRIERE ARCHITETTONICHE

G.3 GLI SPAZI SONO BEN ALLESTITI

G.4 GLI SPAZI ATTREZZATI E I MATERIALI SONO UTILIZZATI DURANTELA LEZIONE

M.A Gestione della classe

17

INCLUSIONE PERSONALIZZAZIONE

Tutta la classe svolge le medesime attività

L’insegnante differenzia le attività in basealle abilità. C’è attenzione per le diversità,le attitudini, le tipologie di intelligenza

H.1 M.A. Sostegno, guida e supporto: L’insegnante adatta leAttività in base alle differenze tra studenti

18

LE EMOZIONI

La stanchezza e l’emotività non sono prese inconsiderazione dall’insegnante

L’insegnante interviene quando gli alunniSono stanchi o cercano conforto. Gli interventiprovocano fiducia e si offrono apprezzamenti

H.2 M.A. Sostegno, guida e supporto: L’insegnante sostieneI bisogni emotivi degli studenti

19

BES E COMPITI ADATTATI

Le attività non prevedono adattamenti verso glialunni con BES. Il docente non prende inconsiderazione le difficoltà

Gli studenti con BES hanno compiti adattati.Sono presenti mediatori didattici. L’insegnantedi sostegno, se presente, si coordina conl’insegnante di classe

I.1 M.A. Sostegno, guida, supporto: L’insegnante dà agliStudenti con BES compiti adattati

20

ATTENZIONE VERSO I BES

Non c’è attenzione verso gli alunni con BESche sono costantemente rimproverati

L’insegnante valorizza gli alunni con BES. Siavvicina a loro e li coinvolge nelle attività.C’è interazione tra alunni con BES e gli altri

I.2 M.A. Sostegno, guida, supporto: L’insegnante mostraAttenzione agli studenti con BES

21

IMPEGNO

C’è distrazione e gli alunni non svolgono i compiti assegnati. Fanno altre cose

Gli alunni partecipano, fanno domande echiedono approfondimenti. Non c’è distrazione.C’è collaborazione e aiuto reciproco

J.1 M.A. Clima di apprendimento: Gli studenti mostrano diImpegnarsi nelle attività

22

PARTECIPAZIONE ALUNNI CON BES

Gli alunni con BES non partecipano alle attività.Sono distratti e/o disturbano

Gli alunni con BES partecipano e hanno uncomportamento adeguato. Fanno domande einteragiscono con l’insegnante e col gruppo

J.2 M.A. Clima di apprendimento: Gli studenti con BESMostrano di partecipare alle attività

23

RAPPORTI POSITIVI

Gli alunni sono distanti e/o temono l’insegnante.Gesti di insofferenza quando gli alunni intervengono

Scambi comunicativi positivi. Gli alunni sirivolgono con serenità al docente anche se noninterpellati. L’insegnante favorisce la creazionedi un ambiente sereno

K.1 M.A. Clima di apprendimento: Gli studenti e l’insegnanteMostrano rapporti che favoriscono l’apprendimento

24

25