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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I Pisa, 28-29 maggio 2012 Presenti: F. BEDESCHI - Presidente A. ZOCCOLI - Giunta Esecutiva A. COLALEO - Coord. Sez. di Bari V. VAGNONI - Coord. Sez. di Bologna W. BONIVENTO - Coord. Sez. di Cagliari A. TRICOMI - Coord. Sez. di Catania W. BALDINI - Coord. Sez. di Ferrara E. GALLO - Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO - Coord. Sez. di Genova S. SPAGNOLO - Coord. Sez. di Lecce T. SPADARO - Coord. L. N. Frascati D. PEDRINI - Coord. Sez. di Milano Bicocca G. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PICCINI - Coord. Sez. di Perugia (in sost.) M. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa C. BINI - Coord. Sez. di Roma I E. SANTOVETTI - Coord. Sez. di Roma Tor Vergata A. PASSERI - Coord. Sez. di Roma III M. COSTA - Coord. Sez. di Torino A.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste Presenti a parte della riunione: O. Adriani, S. Amerio, A. Andreazza, G. Bagliesi, A. Baldini, G. Batignani, C. Bloise, T. Boccali, F. Bossi, P. Campana, G. Carlino, R. Carosi, S. Carosi, G. Chiarelli, V. Ciulli, F. Costantini, L. Dell’Agnello, A. Di Domenico, A. Fantoni, R. Ferrari, S. Giovannella, E. Iacopini, S. Leone, L. Lista, D. Lucchesi, M. Maggi, S. Malvezzi, U. Marconi, S. Miscetti, M.J. Morello, F. Palla, N. Pastrone, G.M. Piacentino, G. Piredda, G. Punzi, L. Ristori, L. Rossi, P. Spagnolo. 28 Maggio 28 1

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VERBALE DELLA RIUNIONE DELLACOMMISSIONE SCIENTIFICA NAZIONALE I

Pisa, 28-29 maggio 2012

Presenti:

F. BEDESCHI - PresidenteA. ZOCCOLI - Giunta EsecutivaA. COLALEO - Coord. Sez. di BariV. VAGNONI - Coord. Sez. di BolognaW. BONIVENTO - Coord. Sez. di CagliariA. TRICOMI - Coord. Sez. di CataniaW. BALDINI - Coord. Sez. di FerraraE. GALLO - Coord. Sez. di Firenze S. PASSAGGIO - Coord. Sez. di GenovaS. SPAGNOLO - Coord. Sez. di LecceT. SPADARO - Coord. L. N. FrascatiD. PEDRINI - Coord. Sez. di Milano BicoccaG. POLESELLO - Coord. Sez. di Pavia M. PICCINI - Coord. Sez. di Perugia (in sost.)M. GRASSI - Coord. Sez. di Pisa C. BINI - Coord. Sez. di Roma IE. SANTOVETTI - Coord. Sez. di Roma Tor VergataA. PASSERI - Coord. Sez. di Roma IIIM. COSTA - Coord. Sez. di TorinoA.M. ZANETTI - Coord. Sez. di Trieste

Presenti a parte della riunione:

O. Adriani, S. Amerio, A. Andreazza, G. Bagliesi, A. Baldini, G. Batignani, C. Bloise, T. Boccali, F. Bossi, P. Campana, G. Carlino, R. Carosi, S. Carosi, G. Chiarelli, V. Ciulli, F. Costantini, L. Dell’Agnello, A. Di Domenico, A. Fantoni, R. Ferrari, S. Giovannella, E. Iacopini, S. Leone, L. Lista, D. Lucchesi, M. Maggi, S. Malvezzi, U. Marconi, S. Miscetti, M.J. Morello, F. Palla, N. Pastrone, G.M. Piacentino, G. Piredda, G. Punzi, L. Ristori, L. Rossi, P. Spagnolo.

28 Maggio 28

Comunicazioni del Presidente

Presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=0&resId=0&materialId=slides&confId=5004

I consuntivi 2011 sono quasi completi, mancano solo CMS e Mu2e che vengono sollecitati a chiudere presto. Il consuntivo è molto importante per la valutazione.

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Si sta finalizzando l’agreement con JINR di Dubna. Il board di controllo sarà composto per l’INFN da Bedeschi, Di Nezza, Masiero (+ attaché scientifico ambasciata italiana a Mosca, Fré). Poi saranno definiti gli agreement di implementazione nelle varie sezioni coinvolte.

Si stanno facendo progressi verso un MoU col PSI che includa delle borse con contributo INFN (tipo similfellow).

Il MoU per l’IBL di ATLAS è stato firmato da L.Rossi. E’ consistente con vincoli di spesa definiti da CSN1. Seguiranno i MoU di FTK e new SmallWheels, dopo adeguata discussione.

Nuovo coordinatore RM1: Bini lascia a Marco Rescigno.

La scorsa settimana c’è stato un incontro con una delegazione cinese di IHEP: il loro principale interesse è su attività tecnologiche e di CSN2. Impressionante la loro disponibilità di risorse. Per noi la cosa importante è BEPC2 che dovrebbe runnare per altri 10 anni. Ma non sono previsti investimenti per upgrade in luminosità.

Pastrone: nel comunicato stampa dell’incontro non c’è nessuna menzione di LHC.

Bedeschi: IHEP è piu’ grande dell’INFN, per LHC va direttamente al CERN.

Pastrone: pero’ almeno un accordo per scambio di studenti e ricercatori sarebbe utile.

Bedeschi: ma questo si fara’.

Zoccoli: si sta definendo un “laboratorio virtuale” INFN-IHEP, con un responsabile in Cina ed uno in Italia, che permettera’ di avviare un programma di scambio regolare di risorse umane.

Bedeschi ha discusso il bilancio 2013 con la Giunta. Ci si aspetta che sarà simile a quello del 2012 con l’idea pero’ di tenere una tasca pari al 10%, fuori commissione, da distribire poi a metà anno.

Spadaro: che vuol dire “fuori commissione” ? Va nel calderone INFN o e’ esclusivo della CSN1?

Zoccoli: resta esclusivo della CSN1. A tutte le commissioni viene chiesto di accantonare una frazione del loro bilancio per assegnarlo a meta’ anno. Ma resta alla commissione.

Costa: potremo decidere autonomamente a cosa destinare poi la tasca?

Bedeschi: sì.

Bini: ma allora se è come un sub-judice a che serve ?

Zoccoli: serve perché a metà anno si può ancora fare di tutto senza vincolarsi a settembre.

Bedeschi: abbiamo segnalato alla GE una forte sofferenza sulle ME. Speriamo nel premiale, poi ci dira’ Zoccoli.

Compilata tabella dei progetti europei relativi a CSN1. C’e’ stata un po’ di attività, ma troppo poca, bisogna migliorare. Anche molte attività GRID sono legate a CSN1.

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Definiti i nuovi tetti per i MOF: quelli ATLAS e CMS sono sovrastimati. LHCb e’ troppo basso e poi non puo’ pagare in-kind. Totem chiede troppo.

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La proposta e’ di scalare seguendo il numero totale di persone della collaborazione in modo dinamico, definendo dei tetti a settembre. Deve essere in CHF e si deve incoraggiare al massimo il pagamento in-kind.

Pastrone: sarebbe bene coinvolgere i resp. nazionali nella definizione dei tetti.

Bedeschi: le previsioni di spesa future sono abbastanza piatte per ATLAS e CMS, se ci si basa sul numero di persone non dovrebbero esserci contestazioni.

Costa: discutiamo almeno le premesse.

Bedeschi: la premessa e’ che propongo di usare il numero totale di persone, con un’assegnazione pro-capite ragionevole.

Pastrone: persone ed esperimenti sono diversi, quindi non puoi ragionare così. Vorrei poterne discutere con tabelle e dati.

Iacopini: non e’ chiaro il significato del tetto, perche’ i MOFA sono definiti in maniera abbastanza indipendente da noi, mentre possiamo influire solo sui MOFB. Cosa ti proponi: vuoi agire solo sui MOFB, o vuoi cambiare il MOF-procapite ?

Bedeschi: i tetti sono stati introdotti per costringere i gruppi a soppesare bene il numero di autori.

Zoccoli: quello che chiede Nadia e’ ragionevole: dopo una fase istruttoria i resp. nazionali devono essere coinvolti.

Il Cabibbolab ha contribuito con 40 keuro di missioni estere a SuperB per il meeting di collaborazione. Ci aspettiamo ritorno di Me dalla collaborazione a luglio.

Il Presidente di CSN5 chiede 10 keuro di contributo a DREAM per sostenere 2 testbeam. OK, già fatto in passato per cose analoghe.

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Similfellows: le nuove regole entrano in vigore con le assegnazioni di gennaio 2013. La prossima selezione sarà con le vecchie regole, ma servono soldi per altre 5 borse (125 keuro), da reperire nei risparmi dei MOF di ATLAS e CMS. Il 6-6 ci sarà la riunione per la selezione.

Il 18 e 19 giugno ci sarà a Torino la discussione sul piano triennale 2013-‘15.

Comunicazioni del membro di Giunta

E’ in corso di distribuzione il FFO 2012, in anticipo rispetto agli anni scorsi. La proposta e’ uguale allo scorso anno: 243 Meuro core + 24 Meuro SuperB + 15Meuro su progetti (6 Iter, 2 per Xfel, 2.7 Eurofel…….) + 1 Meuro per GSSI (Gran Sasso Science Institute). Manca tuttavia il finanziamento per IGI, che invece era presente negli ultimi anni.

Premiali: la Corte dei Conti aveva rigettato il decreto ministeriale perche’ formalmente scorretto. Un nuovo decreto è stato inviato ed è al vaglio adesso, mentre si stanno valutando i progetti premiali (commissione Salamini). Si dovrebbe sapere qualcosa a breve. Ci sono 2 tipologie di premiali: quelli che vanno nelle attività “core” dell’Ente e quelli taggati su ricerche specifiche. Vedremo quali passano. Naturalmente l’INFN mettera’ una “tassa” su tutti i finanziamenti ricevuti, una specie di overhead. Se non arriva il premiale siamo in rosso: 260 Meuro sono le spese, 243 il finanziamento, 5 recuperati …. + avanzo. Si potrebbe chiudere il bilancio, ma poi l’anno prossimo non ne abbiamo piu’.

Bedeschi: se arriva qualcosa in più potranno accedervi anche le CSN?

Zoccoli: vedremo.

Passaggio: ma questo e’ ancora il premiale 2011?

Zoccoli: sì, poi il 2012 sara’ assegnato dopo, mentre il 2013 dovrebbe essere assegnato anche sulla base di parametri oggettivi come valutazione ANVUR + capacità di attrarre fondi esterni.

Zoccoli: non abbiamo ancora l’autorizzazione a bandire i posti richiesti lo scorso anno sul turnover. Forte preoccupazione, ma Profumo ha fatto pressione su Monti ottenendo rassicurazioni.

Altra cosa e’ che l’INFN sta riorganizzando il servizio per i fondi esterni, coordinato da Vercesi. Ci saranno referenti nelle varie sedi col compito di stimolare e supportare la presentazione di progetti europei. Piu’ una struttura di supporto per la rendicontazione dei progetti.

Costa: cosa sara’ di CRUE ?

Zoccoli: sara’ ristrutturata.

Stipulato accordo quadro con regione Marche, istituito un comitato paritetico.

IGI: discusso in direttivo il nuovo statuto GARR, con le modifiche richieste dal ministro. Non tutto è stato approvato. Ci sono contatti col Garr per costituire al suo interno un dipartimento GRID, a patto che il GARR assuma alcune delle 35 persone coinvolte. Questo dipartimento avrebbe sede a Bologna ed avrà un organico fra 10 e 20 dipendenti.

E’ stato aperto un bando per la direzione del GARR: invito tutti a cercare candidati validi.

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Bedeschi: perche’ alcune cose non sono state approvate nello statuto del GARR?

Zoccoli: vi sono visioni diverse dei rapporti INFN-GARR.

Lucchesi: ma se parte delle persone GRID passano al GARR, sara’ poi quest’ultimo ad accedere ai fondi europei relativi, e non l’INFN ?

Zoccoli: l’INFN come socio del GARR sarebbe coinvolto, ma si possono trovare delle soluzioni, per esempio fare una “Joint Research Initiative” INFN-GARR. Anche perche’ al momento lo sviluppo del middleware lo fanno solo il CERN e l’INFN e non si sa chi e come lo continuera’ al termine dei progetti EMI ed EGI-Inspire.

Preventivi: da quest’anno sara’ richiesta anche la percentuale di partecipazione ai progetti europei per evitare violazioni di unitarietà.

E’ in corso di definizione il MoU fra INFN e Cabibbolab che regola i rapporti fra i due: personale, finanziario etc.

Procedura di valutazione VQR: a tutti i direttori di dipartimento universitario e’ stato mandato un plot in cui si fa vedere l’impatto della scelta delle pubblicazioni sul punteggio dei vari dipartimenti, mostrando che nessuno e’ stato favorito.

C’e’ stata una interrogazione del parlamentare Ichino al CIVIT che chiede di pubblicare le valutazioni dei singoli ricercatori per motivi di trasparenza. Il CIVIT (non sapendo bene l’antefatto) ha dato parere positivo. L’Anvur è pronta a rispondere a mezzo stampa e con un comunicato MIUR: INFN aspetta che questa cosa sia chiarita prima di mandare nulla all’ANVUR.

M.Costa: l’ANVUR attraverso i GEV manderà la sua valutazione ai singoli? I singoli sono responsabili delle pubblicazioni che certificano?

Pedrini: no, i singoli non dovrebbero essere coinvolti in alcun modo, non avendo nemmeno una password al Cineca. La certificazione serve solo ad assicurare la correttezza dei dati inseriti.

Tricomi: veramente abbiamo saputo da Chiarelli che l’ANVUR manderà a ogni soggetto un file con la valutazione.

Pedrini: questo l’ANVUR non può farlo, perché l’INFN è valutato come Ente unico.

Santovetti: si e’ parlato di art.23 e art. 15 in CD ?

Zoccoli: e’ stato chiesto ai direttori di indicare quali sono i t.d. ritenuti vitali per le strutture da qui a fine anno.

Passeri: visto che i fondi per la Superb transitano dall’INFN ma non sono immediatamente trasferibili al Cabibbolab, non sarebbe possibile usarne una parte per sanare il bilancio INFN, salvo poi restituirli in un secondo momento?

Zoccoli: questo non è assolutamente possibile. Il motivo per cui questi fondi non vanno subito al Cabibbolab è che c’e’ un limite alla spesa della cassa ogni trimestre, per cui se l’INFN trasferisse una cifra ingente al Cabibbolab non potrebbe spendere per se’.

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Valutazione delle prospettive da KLOE2 e piano di lavoro - Simona Giovannella

Presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=15&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Le prestazioni attuali di DAPHNE non hanno ancora raggiunto i livelli necessari per acquisire in 2-3 anni di presa dati una luminosita' integrata di 20 fb-1, su cui si basava il programma di fisica di KLOE-2. Sono state quindi studiate le possibilita' di fisica a KLOE-2 con una luminosita' ridotta, tra 5 e 10 fb-1, prendendo in considerazione i diversi campi di fisica in cui l'esperimento KLOE ha dato contributi rilevanti negli anni.

* Vus

Le molteplici misure di KLOE sui mesoni K, comprendenti frazioni di decadimento, vite medie e fattori di forma, hanno portato ad una precisione di circa lo 0.3% sulle quantita' f+(0)*Vus e (Vus/Vud)*(f_pi/f_K). Con ulteriori 5 fb-1 acquisiti da KLOE-2 e' possibile migliorare l'errore su f+(0)*Vus di un fattore 2.Questo miglioramento, unito ad un aumento sulla precisione del fattore di forma al livello dello 0.2%, permette un test di universalita' lepto-quark al livello dello 0.3%, da confrontare con lo 0.7% attuale.

* Interferometria

Lo studio del sistema KKbar permette di effettuare test molto precisi di meccanica quantistica, Invarianza CPT e invarianza di Lorentz. Le misure effettuate da KLOE hanno un errore dominato dalla statistica acquisita, e possono quindi essere migliorate con un aumento di luminosita': 10 fb-1 permettono di dimezzare l'errore ottenuto con l'intera statistica di KLOE. Inoltre, poiche' gli effetti di decoerenza si manifestano come deviazione delle predizioni della meccanica quantistica quando i due kaoni decadono nelle vicinanze del punto di interazione, dal miglioramento della risoluzione sui vertici di decadimento dovuto all'Inner Tracker (IT) ci si aspetta una riduzione dell'errore sui parametri di un ulteriore fattore 2. In ogni caso, gia' con 5 fb-1, l'errore aspettato sui parametri legati ai test di meccanica quantistica e di invarianza CPT e Lorentz e' sensibilmente piu' piccolo se paragonato alle misure piu' precise disponibili. Fa eccezione il parametro alpha, per cui per ottenere una misura piu' precisa di CPLEAR occorrono 20 fb-1.

* Low-energy QCD

Per quanto riguarda la spettroscopia adronica, e' interessante lo studio del decadimento eta'-->pi+pi-gamma, che - procedendo attraverso la cosiddetta "box anomaly" - permette di effettuare un test di ChPT e delle sue estensioni. Dallo studio della spettro in massa invariante pi+pi-, e' possibile verificare se questo processo e' descritto da un singolo termine VMD, o se e' necessario aggiungere un ulteriore termine di contatto. Le misure esistenti sono state effettuate con alcune migliaia di eventi e hanno risultati contrastanti. A KLOE-2, con 5 fb-1 ed includendo le efficienze, ci si aspetta una statistica 10 volte superiore.Un altro canale interessante per ChPT e' eta-->pi0gammagamma, poiche' il termine dominante risulta essere p^6. Il risultato preliminare di KLOE, basato su 70 eventi e con un'evidenza a 3

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sigma sul segnale, si discosta dalla misura di Crystal Ball (500 eventi) di 2.2 sigma. Con 5 fb-1 ci si aspettano circa 800 eventi. Inoltre, l'utilizzo del calorimetro a piccolo angolo (CCAL) permette di ridurre il fondo eta-->3pi0, che rappresenta l'85% del campione finale, di circa un fattore 2. Dallo studio della massa invariante gammagamma e' possibile inoltre studiare i vari meccanismi di produzione di tale processo. Con 7-8 fb-1 si riesce ad ottenere una separazione tra le diverse predizioni teoriche al livello di 3 sigma.Il decadimento eta'-->pi+pi-eta e' previsto procedere tramite stati intermedi con mesoni scalari leggeri, piu' un eventuale termine di contatto dovuto all'anomalia chirale. L'esperimento BESIII ha recentemente studiato tale processo con 44000 eventi. Dal fit al Dalitz plot non si ha evidenza del contributo dei mesoni scalari. Con 8 fb-1 e' possibile effettuare lo stesso studioa KLOE-2 con circa 60000 eventi (efficienza inclusa). Da uno studio di fattibilita' effettuato con i dati di KLOE, e' emerso come in alcune regioni specifiche del Dalitz plot, in cui una delle due tracce e' di basso impulso, l'efficienza cali considerevolmente. L'utilizzo dell'IT permettera' di recuperare questa tipologia di eventi. * Mesoni scalari leggeri

Il decadimento phi--> KsKsgamma avviene tramite una produzione intermedia di mesoni scalari leggeri, f0(980) ed a0(980). Il limite di esclusione sulla frazione di decadimento di tale processo, misurato da KLOE nel 2009, esclude alcune delle previsioni teoriche. Una statistica di 5-10 fb-1 e una riduzione di un fattore 2 del fondo grazie all'IT, permettono di escludere altri modelli teorici, tra cui il 4-quark. Quest'ultimo rappresenta il modello favorito dagli studi effettuati a KLOE tramite processi phi-->(a0/f0)gamma->(etapi/pipi)gamma. In alternativa, se le previsioni di KLOE fossero confermate, si avrebbe la prima evdenza a 3 sigma del decadimento phi-->KsKsgamma.

* Fisica gamma-gamma

I tagger di elettroni/positroni per gli studi di fisica gamma-gamma sono installati e funzionanti. Con gli High Energy Tagger (HET), posizionati ad 11 metri dal punto di interazione, si selezionano fotoni di energia compresa nell'intervallo 420-460 MeV. Con la coincidenza dei due HET si selezionano eventi gammagamma-->pi0, con il pi0 prodotto a riposo e rivelato con alta efficienza dal calorimetro centrale (~1900 eventi/fb-1). Con 5 fb-1 si puo' quindi effettuare una misura all'1% di Gamma(pi0-->gammagamma), paragonabile all'incertezza teorica, fornendo un test fondamentale delle predizioni QCD. Le due migliori misure esistenti al momento hanno un'incertezza di circa il 3%.Dalla produzione del singolo pi0 attraverso interazioni gamma-gamma e' possibile anche estrarre il fattore di forma pi0gammagamma*, rivelando uno del leptoni nell'HET e l'altro nel rivelatore centrale. Con 5 fb-1 si ottiene una misura al 5-6% in una regione inesplorata di Q^2 (10^-2<Q^2<10^-1 GeV^2). Queste due misure relative al pi0, permettono di ridurre di un fattore 2 l'errore teorico del termine light-by-light dell'anomalia del muone.

* Ricerca del bosone U

Con i dati di KLOE, e' stata pubblicata recentemente la ricerca del bosone U, mediatore di "dark forces", che si puo' manifestare a basse energie attraveso un meccanismo di mixing con il fotone. Il canale utilizzato e' stato phi-->etaU, con U-->e+e-, eta-->pi+pi-pi0, ottenendo un limite sul quadrato del parametro di mixing (epsilon) pari a 2*10^-5 @ 90% C.L. nell'intervallo di massa

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50<M(U)<420 MeV. Studi sono in corso per includere i canali dominanti dell'eta, eta-->3pi0/gammagamma, coprendo cosi' il 95% della frazione di decadimento e migliorando il limite di un fattore circa 2. Incrementando la statistica è possibile un ulteriore miglioramento del limite, ottenendo un altro fattore 2 con 10 fb-1.La ricerca del bosone U puo' essere effettuata anche attraverso il canale e+e--->Ugamma-->mu+mu-gamma. Studi preliminari di sensitivita' mostrano che con i 2 fb-1 acquisiti da KLOE e utilizzo di eventi con fotone prodotto a piccolo angolo (theta_gamma<15 gradi) si puo' coprire la regione 500<M(U)>1000 MeV, ottenendo un un U.L. @ 90% C.L. su epsilon^2 nell'intervallo 10^-6 -- 10^-7, dipendente dalla massa. Per eventi con fotoni a grande angolo (theta_gamma<50 gradi) si copre invece la regione 200<M(U)>1000 MeV, con una sensitivita' 10 volte superiore.Anche per questi canali, una statistica di 10 fb-1 permette il miglioramento del limite di circa un fattore 2.

Bedeschi: se a fine anno non avete 12 pb-1 al giorno la collaborazione ci rinuncia?

Giovannella: Se manca un fattore 2 e’ chiaro che si andrebbe nella direzione di avere al massimo una statistica pari a KLOE-1 , con cui non si ottiene un miglioramento significativo.

Bossi: non prenderei questi numeri come scolpiti nella pietra, se poi a fine anno Dafne fa 10.5 pb-1/day si puo’ ragionare.

Valutazione delle prospettive dai referee - Luca Lista

presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=3&resId=1&materialId=slides&confId=5004

SUNTO:

Le attuali prestazioni raggiunte da DAPHNE corrispondono ad un massimo di 6.5pb-1 al giorno che corrisponde, assumendo una presa dati di 200 giorni in un anno, a 1.3fb-1 in un anno. Questa stima è al di sotto delle attese di una luminosità integrata di almeno 5-10fb-1 in tre anni. Assumendo 5fb-1 come luminosità minima per valutare le prospettive di fisica, KLOE potrebbe registrare miglioramenti nella misura di f+(0)|Vus|, dimezzando l'incertezza totale. Qui, tuttavia, è importante avere un sostanziale miglioramento della previsione teorica dal reticolo di f+(0) per poter determinare Vus. Sulla misura di RK, KLOE avrebbe bisogno di almeno 10fb-1 per poter competere con l'attuale misura di NA62. Con 5-10fb-1 sarebbero importanti i miglioramenti sui parametri di QM/CPT, da confrontare con le previsioni dei modelli teorici di quantum gravity. KLOE potrebbe migliorare diverse misure di decadimenti di eta e eta', dove resta però da capire l'impatto di BESIII, che ha un campione di 60000 eventi. Migliorerebbe di un fattore 3 circa la misura della larghezza dei pi0, e potrebbe migliorare il limite sul decadimento phi->K0K0gamma, dove però una chiara discriminazione tra diversi modelli teorici richiederebbe un campione dati ben maggiore dei 5-10fb-1. Sulla ricerca di U-boson KLOE competerebbe con esperimenti a bersaglio fisso a JLab (APEX, HPS), e il margine di miglioramento dell'attuale misura di KLOE sarebbe comunque in gran parte entro la sensibilità attesa di questi esperimenti. In conclusione: si ritiene determinante avere un miglioramento sostanziale delle prestazioni della macchina per poter garantire un programma di fisica con prospettive di risultati interessanti.

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Discussione:

Segnalata sofferenza di MI di tutto KLOE.

Bedeschi: di questo ne parliamo a luglio sperando di avere il premiale. Gli sblocchi di s.j. minimali si possono fare invece. Secondo i referees 5-10 fb-1 in 3 anni sono sufficienti a dire che vale la pena fare l’esperimento?

Lista: si, ma non di meno.

Bedeschi: a settembre probabilmente non avremo ancora una risposta definitiva da Dafne, dovremo mettere molte cose s.j.. Auspichiamo che ci sia massima collaborazione fra KLOE e Dafne per portare la macchina al meglio.

Spadaro: l’indicazione pero’ che viene dal CD sembra diversa: usare la macchina per certificare il crab waist indipendentemente dalla qualità dei dati. Questo non va nella direzione di favorire la presa dati di KLOE.

Bedeschi: s’, ma e’ evidente che la priorità va alla macchina in questo momento.

Bloise: non si e’ mai visto salire la luminosità senza una diminuzione dei fondi a Dafne. Le due cose vanno insieme.

Allargamento partecipazione a LHCb, G. Punzi

Presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=5&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Bedeschi: sentiamo il parere dei coordinatori di Pi e Pd, e anche dei direttori.

Grassi: la scelta e’ molto naturale e non crea problemi.

Batignani: conferma l’interesse della sezione alla fisica del B. Auspica una sinergia nelle risorse di calcolo con quelle gia’ esistenti in sezione per altre sigle.

Lucchesi: il coordinatore di Pd non puo’ essere presente. In sezione non c’e stata ancora discussione, ma non si aspetta forti obiezioni.

Bedeschi: l’idea e’ di aprire una sigla in entrambe le sedi, ci vogliono 2 FTE. Per una espressione di interesse per gli upgrades vedremo dopo.

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LHCb upgrades (U. Marconi)

Presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=4&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Il progetto di upgrade di LHCb ha preso l’avvio nel Marzo del 2011, con la presentazione della “Upgrade LoI” all'LHCC del CERN. Il programma di fisica e il progetto di modifica del rivelatore sono stati giudicati con favore dall'LHCC, che ha raccomandato alla collaborazione LHCb di procedere alla definizione del TDR, per la realizzazione del progetto di upgrade in tempo per l’installazione delle componenti necessarie nel 2018.

Il progetto di upgrade prevede l’aggiornamento del sistema di acquisizione, in modo che il rivelatore possa operare la selezione degli eventi con un trigger software (HLT) basato sull’impiego di una farm di computer, fino alla frequenza massima di 40 MHz; gli eventi si vuole dunque siano trasferiti dall’elettronica di frontend (FEE) alle unità di readout per la iniezione dei dati nella farm alla frequenza di lavoro opportuna, in modo sincrono con il BX. Si prevede inoltre di aumentare la luminosità di lavoro per operare fra 1 e 2 * 10^33 cm-2s-1.

Il progetto di upgrade prevede a questo scopo anche l’adeguamento di parti del rivelatore, che devono comunque essere ricostruite per poter operare a 40 MHz, in modo da mantenere l’occupanza a livello del 10-15%: oltre questi livelli si osservano perdite di efficienza nel tracciamento, dovute al livello del combinatorio da elaborare entro tempi stabiliti.

Grazie a queste modifiche si stima l’esperimento potrà raccogliere 5 fb-1 per anno, e accumulare un totale di 50 fb-1 in 10 anni, a partire dal 2018.  In questo momento il rivelatore consente di acquisire alla massima frequenza di trigger di 1 MHz (frequenza corrispondente al trigger L0) campioni di eventi dell’ordine di 1.5 fb-1/anno.

Il documento FTDR (Framework TDR), pubblicato dalla collaborazione e disponibile da qualche giorno, contiene previsioni aggiornate sulle precisioni di misura raggiungibili da LHCb in riferimento a misure fondamentali del programma di fisica, in corrispondenza della statistica di 50 fb-1: le previsioni sono state ottenute estrapolando a partire dai risultati delle misure già realizzate nel 2011, con un campione di 1 fb-1; contiene inoltre aggiornamenti sulle soluzioni tecniche in fase di studio e di collaudo; definisce i piani temporali di attuazione, e fornisce le valutazioni del costo del progetto per tutte le opzioni considerate.

Secondo programma, le scelte tecnologiche da adottare per la costruzione dei rivelatori, e relative all'elettronica di lettura, saranno da compiere entro il 2013-14 per poi passare alla costruzione e all’istallazione negli anni successivi.

Più in dettaglio il nuovo rivelatore prevede l’impiego di schede di readout tecnologicamente avanzate, che agiscono da buffer e da convertitore di formato per l'immissione dei dati nella farm di HLT per il trigger, denominate TELL40. L'elettronica di lettura di tutti i rivelatori dev’essere sostituita per operare a 40 MHz. Si pensa di impiegare comunque un sistema di trigger hardware di primo livello, basato sul pT per modulare la frequenza di ingresso dei dati alla farm di trigger HLT, in modo da poter variare la frequenza fra 10-40 MHz. La modulazione del flusso d’ingresso permette di configurare la farm con dimensioni progressivamente estendibile, e nel caso di limitare la frequenza d’input a valori massimi prefissati.

I rivelatori a strip di silicio vertex detector, e la parte interna delle camere tracciatianti devono

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essere sostituiti. Per la regione interna delle camere traccianti oltre a una soluzione già collaudata a strip di silicio, sono in studio soluzioni che impieghino fibre scintillanti di diametro 250 micro-m.

Per il vertex detector si stanno studiando due diverse soluzioni: la prima con impiego di strip di silicio, oppure una seconda soluzione a pixel.

Sono da sostituire i rivelatori di fotoni Cherenkov del RICH, pixel HPD, con MaMPT e da sviluppare l'elettronica di lettura a 40 MHz. Nel RICH sarà eliminato l'aerogel: inutile per via dell'elevato livello di rumore. L'eliminazione dell'aerogel permetterà di ridurre l'estensione della regione sensibile da dover strumentare con MaMPT, con un risparmio di circa il 50% dei canali nel RICH-1.

Il rivelatore di MUONI e da adeguare per poter operare a 40 MHz. Al momento non è chiaro se il rivelatore sia in grado di operare efficacemente alla luminosità nominale di 1.*10^33; sono in corso studi per stabilire inoltre come debba essere modificato per poter operare a 2.*10^32 cm-2s-1.

Il costo complessivo del rivelatore è di 57 MCHF, dei quali una parte corrispondente a 3.5 MCHF servirebbe ad adeguare i rivelatori che non debbono essere ricostruiti, ma che nel caso siano da adattare per operare a 2.*10^32 cm-2s-1: ci si rifersice al caso di MUON, CALO, RICH.

Una frazione corrispondente al 30% del costo complessivo si deve a costi per parti comuni del rivelatore: elettronica di readout, farm di computer  e fibre ottiche.

Gli interessi italiani si concentrano su Elettronica, MUONI e RICH. A proposito di elettronica possiamo specificamente contribuire alla costruzione dell board TELL40, contribuendo in questo alla parte di costi comuni con parziali investimenti in Italia.

La percentuale di fisici italiani dell'INFN in LHCb è del 15%. 

Discussione:

Bedeschi : se il costo totale è di 57 Meuro , il 30% in common fund sono circa 5 Meuro/anno per 4 anni, di cui INFN pagherebbe il 15%.

Marconi: il 30% del costo sono infrastrutture comuni.

Bedeschi: sono circa 0.5 Meuro/anno di costi infrastrutturali per 4 anni, confrontabile con quello che CSN1 ha finanziato per upgrade fase 1 di cms e atlas. La cosa colpisce: ci sono feedback da altre funding agency?

Marconi: Germania, Svizzera e Olanda hanno deciso formalmente di fare l’upgrade, e anche il CERN e’ a favore. La Francia discutera’ la cosa il prossimo mese. Ci sono valutazioni positive da parte di Usa e Brasile, piu’ complessa la decisione in UK dove stanno ristrutturando. All’ultimo RRB questo punto e’ stato sollevato proprio dal rappresentante inglese, che pero’ non ha posto ostacoli ma ha solo chiesto qual e’ la procedura per il common fund.

Campana: in fase di preparazione del TDR si e’ discusso a fondo del common fund. Il 30% e’ una replica di quanto fatto durante la costruzione di LHCb. Il grosso della spesa sono nella farm, nel networking e nella parte di elettronica comune a tutti i sottorivelatori (che poi ognuno deve

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caratterizzare). I vari gruppi sono stati stimolati a presentare progetti di caratterizzazione delle tell40 in modo da mostrare alle rispettive funding agencies che quella spesa si riflette in un lavoro da portare direttamente in casa. Sarebbe utile che tutte le funding agencies aderissero ad un MoU sul common fund. Altri item possono essere le fibre per portare i segnali dal detector alla control room, come pure l’upgrade della farm con GPUs.

Bedeschi: il fatto che le soluzioni tecniche siano ancora in discussione rende difficile definire ora un MoU, bisogna andare per gradi. Il processo di approvazione degli upgrade deve essere lo stesso degli altri esperimenti LHC. A settembre finanzieremo un po’ di R&D, poi sottoporremo la cosa al CTS e nel 2013 ci aspetteremo una risposta. A settembre 2013 si potra’ finanziare quello su cui ci si accorderà. Certo sarebbe molto meglio se la spesa fosse diluita in 8 anziché in 4 anni.

Campana: da qui al prossimo anno però potrebbe esserci l’interesse di mettere sul common fund dei soldi per portare subito in Italia la produzione di schede di elettronica.

Marconi: Le board TELL40 costano in tutto 6 MCHF, circa 30 kCHF l’una.

Zoccoli: il costo globale di questo upgrade è consistente, va trattato con attenzione. Non piace che una grossa parte del finanziamento vada in common fund. Preferirei finanziare una cosa su gruppi italiani in modo che possano avere un peso maggiore nella collaborazione.

Bedeschi: come per gli altri esperimenti LHC vogliamo che sia chiaro quello che fanno i gruppi italiani. Se alcune di queste cose vanno nei common fund, puo’ andare bene, ma devono essere chiaramente definiti i contributi italiani.

Campana: sarebbe bello che le cose fossero cosi’ chiare.

Pastrone: con CMS la situazione e’ stata la stessa, i common fund per l’upgrade non sono stati finanziati.

Campana: quello di Atlas e CMS non e’ un upgrade, ma una consolidation, mentre LHCb fa un vero e proprio upgrade.

Zoccoli: che succede se LHCb non raggiunge tutto il budget richiesto? avete un programma di possibile downgrade? E che succede se raccogliete una statistica minore? C’e’ un downgrade rispetto agli obiettivi di fisica?

Marconi: per esempio la misura dell’angolo gamma con l’upgrade migliora di un fattore piu’ di 4.

Campana: C’e’ molto interesse verso LHCb al momento, nuovi gruppi stanno per entrare. Naturalmente se alcune funding agencies ridurrano il loro contributo bisognera’ chiedere ad altre di contribuire di piu’. Si tratta di un salto quantico: passare da 1 a 40 MHz, altrimenti non si arriva nemmeno a 20 fb-1.

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Referee di LHCb: Elisabetta Gallo

presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=22&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Il Framework TDR per l'upgrade di LHCb è stato reso pubblico dal 23/5 per visione da parte delle agenzie finanziatrici e sull'upgrade i referees hanno fatto un primo incontro con il rappresentante nazionale Umberto Marconi. Nell'incontro abbiamo anche parlato della nuova partecipazione a LHCb dei gruppi di Padova e Pisa, che sarà presentata ufficialmente al management di LHCb a giugno e che salutiamo favorevolmente. Mentre gli staff sono ben inseriti nell'analisi, ci sono al momento pochi giovani e auspichiamo che questo possa cambiare.

I referees sono favorevoli allo sblocco del subjudice (94.5 KEuro di ME, 170 KEuro su Apparati Bologna per il pagamento dei MOFA e 40 KEuro a Frascati per i MOFB dei muoni). Infine LHCb sta facendo un utilizzo virtuoso del calcolo, nel 2012 ci sarà addirittura una riduzione del 50% della richiesta di CPU e del 20% sul disco e una richiesta quasi invariata sui tapes.

Discussione:

Bedeschi: attenzione con le ME. Da quest’anno eventuali rimasugli non possono essere stornati su altri capitoli, quindi forse sarebbe meglio mantenere un piccolo margine del 10% da tutti i vari s.j. e decidere a settembre come assegnarli.

Pedrini e Colaleo: meglio assegnare tutto adesso e poi a settembre vedere.

Bedeschi: pero’ a settembre vediamo bene se ci sono gruppi che rischiano di avanzare i soldi ed eventualmente li ridistribuiamo.

Grassi: ci sono gruppi che dichiarano di andare in seria sofferenza, e che pure pero’ lo scorso anno hanno avuto avanzi non nulli. A settembre bisogna fare i conti in maniera scrupolosa.

Stato di Na62, E.Iacopini

presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=6&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Viene presentato lo stato dell'esperimento in vista sia del Dry run del 15/7 - 15/8, come pure del technical run di fine ottobre.Viene altresì illustrato lo stato di avanzamento nella costruzione dei rivelatori di nostra responsabilità e viene posta enfasi sulla mancanza di adeguato supporto di personale che potrebbe tradursi nell'impossibilità di raggiungere gli obiettivi previsti nel 2014.Sono richiesti gli sblocchi del sj sia sulle missioni interne che estere, nonché sul CORE del TDAQ.Viene richiesta per la Sezione di Firenze sia una integrazione di 20 keuro per l'adeguamento del costo dei CF che 21 keuro sulla voce "servizi".

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Crisi del Manpower: ci sono 2 art.23 dedicati al 100%. Se non rinnovati non garantiscono la scadenza del 2014.

Referee NA62: sblocchi sj missioni estere, D.Pedrini

presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=7&resId=0&materialId=slides&confId=5004

I referee hanno valutato le richieste e approvano lo sblocco dei SJ. Richiesti 21 kE su servizi per finanziare in pratica di un coll. Meeting.

C’è un serio problema di manpower a Pisa. NA62 finisce la costruzione nel 2013 e prende dati nel 2014 e 2015. Serve subito. Non si capisce perche’ Pisa non ha chiesto una persona.

Grassi: ora c’e’ un art. 2222, Pisa ha chiesto un art. 23 da tecnologo, ma non dedicato a Na62 bensi’ generale, perche’ il direttore di Pisa ha ritenuto che il numero di posizioni richiedibili dovesse essere contenuto. Il gruppo NA62 Pisa chiede anche un art.23 ricercatore, che pero’ al momento non viene ritenuto opportuno dal direttore in questa fase.

Costantini: La richiesta del gruppo NA62 è vecchia di due anni. Va benissimo anche se il ricercatore art.23 viene selezionato con concorso, purché vada a lavorare su Na62.

Zoccoli: e’ una prerogativa del direttore stabilire delle priorità in sezione.

Grassi: pero’ bisogna tenere conto della raccomandazione del CCS al momento dell’approvazione di Na62 di aumentare di almeno 6 il numero di posizioni temporanee dedicate.

Zanetti: dovrebbero esserci delle posizioni legate alle commissioni.

Bedeschi: scriveremo una lettera alla GE per chiedere questa posizione per NA62.

Referee Mu2E: sblocchi sj missioni estere - S. Passaggio

presentazione

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=8&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Bini: c’e’ la possibilita’ di non fare il calorimetro? Fermilab aveva chiesto di ridurre sensibilmente il costo.

Passaggio: una parte dei costi viene redistribuita con altri esperimenti e una parte consiste nella riduzione della intensita’ del fascio, che comporta una risparmio notevole nelle infrastrutture (shielding etc..).

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Per gli sblocchi, i referee cercano di appurare le reali intenzioni dell’esperimento in quanto nel DB ora le richieste sono leggermente diverse dalle richieste presenti. Si rimanda la discussione a domani.

Martedi’ 29

Data Preservation 1 - Silvia Amerio

Presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=10&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Riassunto

CDF ha istituito una commissione per disegnare un progetto per la conservazione e l'accesso ai dati nel futuro a lungo termine (almeno 10 anni da ora). La commissione si propone di lavorare nel contesto del gruppo DPHEP e in collaborazione con D0 ed altri esperimenti che stanno affrontando lo stesso problema. Le motivazioni per la conservazione dei dati del Tevatron sono molteplici: unicità in termini di stato iniziale e di energia del centro di massa; completamento delle analisi in corso e aggiornamento su tutta la statistica; possibilità di nuove analisi in vista di scoperte di LHC, nuovi modelli teorici e nuove tecniche di analisi.

La commissione sta individuando i vari argomenti di lavoro:

- conservazione dei dati e loro accesso a lungo termine;

- conservazione del software di analisi dati;

- conservazione della documentazione;

- sviluppo di un framework per la sottomissione dei job di analisi nel futuro a lungo termine, basato su tecniche di virtualizzazione.

- collaborazione con i centri di computing fuori Fermilab, CNAF e Kisti.

Per quanto riguarda la collaborazione con il CNAF, si sta valutando la possibilità di copiare parte dei dati di CDF in Italia e garantirne poi l'accesso. La partecipazione dell'INFN al progetto è importante per garantire la produzione scientifica della collaborazione italiana nel futuro e per inserirsi con un caso reale nelle attività di conservazione dei dati a lungo termine, attività che stanno riscuotendo sempre più interesse a livello internazionale. I dettagli tecnici, il prospetto temporale ed i costi del progetto sono in fase di definizione e saranno presentati alla riunione della CSN1 di settembre.

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Discussione:

L.Lista: come referee direi che sono partiti bene, ma e’ un progetto molto grosso per cui sarebbe bene fare un piano modulare per suddividerlo in vari step. A settembre ci sara’ un piano di lavoro e di spesa.

Bedeschi: questo e’ importantissimo perche’ a settembre avremo un bilancio molto difficile, bisogna vedere se si trovano sinergie con altre iniziative simili.

Vagnoni: archiviare 5 Petabyte di dati significa anche che si puo’ pensare di farne delle ri-analisi: stagiare cosi’ tanti dati costa 10 volte di piu’. Come pensate di fare?

Bedeschi: mi pare che vi stiate appoggiando interamente al CNAF, mentre invece CDF ha tanti gruppi stranieri che dovrebbero contribuire.

Amerio: il carico per lo sviluppo del frame work di data presevation sara’ condiviso fra tutti i centri di calcolo.

Punzi: si vuole avere un po’ di ridondanza nei dati conservati. E comunque sono strutturati al loro interno in modo che non si deve semplicemente riprocessarli per intero, si puo’ accedere solo alla parte che interessa.

Vagnoni: sarebbe utile definire subito possibili scenari di riutilizzo dei dati.

Punzi: il fatto e’ che questa operazione va fatta subito intanto che le informazioni sui dati sono ben note, poi col tempo si rischia di perdere.

Polesello: che frazione di dati è il montecarlo?

Amerio: il MC è 1.6 Petabyte.

Chiarelli: sono dati di una macchina adronica e quindi questo e’ il test di quello che si potrebbe fare a LHC in futuro.

Data Preservation 2 - Marcello Maggi

Presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=16&resId=0&materialId=slides&confId=5004

RIASSUNTO:

M. Maggi ha presentato lo stato dell'arte su Data Preservation in HEP.

Un crescente interesse si registra negli esperimenti in chiusura che vogliono avere la possibilita' di continuare l'analisi dei dati anche molti anni dopo la chiusura dell'esperimento.

Il gruppo di studio DPHEP, che e' uno dei panels dell'ICFA, ha appena pubblicato uno status molto dettagliato. I due aspetti principali esaminati sono: a) il mantenimento dei dati e del sw di accesso e di lettura dei singoli esperimenti, b) la costruzione di standard che permettono la condivisione dei dati con tutta la comunita' scientifica per arrivare all'open access.

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La presentazione e' proseguita nella descrizione della proposta di un Progetto Europeo nell'ambito di FP7 ICT Call 9, che consiste di un Support Action da parte dell'INFN con CERN e Max Planck. Il progetto si chiama Preservation Of Data for the Digital Society (PODDS). Il progetto chiede un finanziamento di ~700 kEuro per due anni, principalmente per 3 posizioni post-doc, di cui uno INFN.

Lo scopo principale del progetto e' quello di costruire una roadmap che sia condivisa e approvata dagli istituti scientifici europei e dalle comunita' rappresentate attraverso una attivita' di disseminazione usando anche l'EIROForum. Tale roadmap sara' la costituzione di un progetto europeo per il prossimo programma quadro che sia in linea con gli obiettivi di HORIZON 2020.

Bedeschi: se questo progetto viene approvato dalla Ue c’e’ una possibilita’ che aiuti la data preservation di CDF?

Maggi: mi sembra possibile perche’ CDF e’ uno use case vero.

Bedeschi: nel progetto ci sono solo stipendi o anche consumi (nastri dischi…)?

Maggi: stipendi e viaggi solo. C’e’ comunque interesse a lavorare sulle cose di CDF.

Passeri: pensate di archiviare dati ricostruiti e identificati, sotto forma di quadrimomenti per esempio, per semplificarne poi l’uso?

Maggi: no, deve essere sempre possibile applicare nuovi algoritmi.

Grassi:ma il passaggio dal dato raw a quello calibrato ?

Maggi: ancora stiamo lavorando su queste cose.

Referee CDF2: sblocchi sj missioni estere, G. Polesello

Sblocco SJ CMS

I Referee costatano il buono stato di avanzamento delle analisi e ribadiscono che ritengono l'assegnazione di ME fatta a Settembre adeguata all'attivita' di analisi. A fronte di richieste corripondenti a circa il doppio del SJ disponibile, ottimo lavoro del RN per riportare le richieste entro gli 80 keuro disponibili. I referee propongono lo sblocco totale del SJ.

LHC Computing referees, D. Lucchesi

La presentazione e' focalizzata sullo scrutinio delle risorse necessarie al Tier1 per il 2013.

Partiamo dalle raccomandazioni del RRB di aprile:

- analizzate solo le richieste per il 2013.

- gli esperimenti sono incoraggiati a scrivere dati ad un rate che e' anche il doppio di quello nominale ma questo non deve comportare un aumento nel costo del computing.

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- si chiede agli esperimenti di usare le farm usate nel high level trigger durante il periodo di shutdown per la ricostruzione dei dati aggiuntivi.

Nella trasparenza 4 e' riassunta la situazione del Tier1 con le richieste degli esperimenti di commissione scientifica 1.

Nel 2013 il tier1 dovrebbe rimpiazzare 65kHS06 che corrispondono a circa meta' della potenza calcolo del centro. Luca dell'Agnello ha studiato diverse possibilita' riassunte nelle trasparenze 5 e 6 in cui si mostrano i costi includendo l'estensione della manutenzione e il consumo di energia elettrica nei casi: si rimpiazza 50% nel 2013 e il resto nel 2014, nessun rimpiazzo nel 2013 si sposta al 2014, si rimpiazza tutto. La proposta che facciamo alla commissione e' di rimpiazzare 50% nel 2013, tutto nel 2014 e 2015 si vedra'.

La trasparenza 7 riporta la tabella con i costi globali LHC vs non-LHC mentre nella trasparenza 8 sono discussi i costi per ciascun esperimento.

Costi aggiuntivi dovuti a servers e rete sono riassunti nella trasparenza 9.

Si presenta poi la situazione dei Tier2 di Atlas e CMS. Entrambi gli esperimenti mostrano un buon uso dei Tier2 e del Tier1 in Italia. I loro computing models sono evoluti verso un sistema sempre meno gerarchico tenendo pero' conto delle differenze tra Tier1 e Tier2 dove non abbiamo sistemi di archiviazione su nastro.

La trasparenza 18 riassume le richieste di Atlas mentre quelle di CMS si trovano a pagina 23. Il loro scrutinio verra' fatto per la riunione di settembre in modo da poter considerare almeno in parte le richieste definitive che saranno presentate allo scrutiny group i primi di settembre. LHCb, il cui computing model permette di sfruttare risorse in modo altamente opportunistico, aveva fatto richieste piuttosto elevate l'anno passato per poter includere il charm. Queste risorse al Tier1 sono risultate piu' alte del necessario e di conseguenza nel 2013 si va in negativo.

Per il Tier2, che e' insieme al Tier1, ci sono solo costi di rimpiazzi.

La presentazione si conclude con alcune considerazioni personali:

- nuovo Tier0 a Budapest

- cambiamenti nella gestione del computing per LHC a livello europeo che dobbiamo seguire molto da vicino.

presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=11&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Bedeschi: il costo delle risorse di calcolo di Babar appare un po’ inaspettato per un esperimento che il prossimo anno non avra’ neanche piu’ la sigla in CSN1. Siamo sicuri che poi questi dati verranno analizzati?

Lucchesi: purtroppo pero’ quando il disco esce da manutenzione va rimpiazzato e questo ha un costo.

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Vagnoni: dobvranno essere i referees di Babar a chiarire con l’esperimento le reali necessita’ di mantenere risorse al Tier1.

Passeri: il finanziamento dei Tier3 nel 2012 prevedeva anche la presentazione di un modello di calcolo ce li utilizzasse. Poi purtroppo le risorse sono state tagliate per motivi di bilancio.

Boccali: sì, infatti il finanziamento Tier3 era s.j. alla presentazione del modello di calcolo, pero’ poi, essendo sparito il finanziamento, non abbiamo piu’ presentato questo modello. Lo faremo per settembre.

Luca Dell’Agnello: il dopo EGI e EMI e’ un concern di tutte le funding agency.

G.Carlino: come sono previste le gare?

Lucchesi: non si possono piu’ fare le gare con le “opzioni” al CNAF. Si fanno invece gare con “accordi quadro”. Ora il CNAF parte con un accordo sia per disco che per cpu. Partecipando a questo accordo quadro si potranno acquistare disco e cpu allo stesso prezzo. Ora il CNAF inizia questa gara con i soldi della GE, poi gli esperimenti si aggregheranno nel 2013.

Referee ATLAS/CMS: sblocchi sj missioni estere e ri-finanziamento simil-fellow, M.Grassi

La macchina LHC ha ripreso le operazioni agli inizi di Aprile secondo quanto pianificato. La luminosità ha raggiunto i valori di picco attesi per il 2012, la miglior prestazione di luminosità eccede 6x1033 cm-2 s-1 . Le collaborazioni si accingono ad analizzare i dati raccolti in vista delle conferenze estive. Pertanto entrambe le collaborazioni hanno chiesto lo sblocco completo del sj di Missioni Estere. I referee concordano sul fatto che le condizioni per lo sblocco del sj sussistono ed hanno pertanto chiesto ai responsabili nazionali di ATLAS e CMS di fornire i dati relativi ai fondi di m.e. impegnati sino ad aprile e di elaborare una ripartizione del sj tra le sedi.

Il responsabile nazionale di ATLAS ha fornito la ripartizione della tabella allegata.

Assegnato Impegnato al 20 Aprile Ripartizione sj kEu % kEu

Bologna 183.0 88 48 44Cosenza 52.0 11.5 22 10Genova 90.5 25 28 18

44.0 16 36 1087.5 31 35 19

Milano 126.0 52 41 28105.5 52 49 28

59.0 18 31 1372.0 22 31 15

Roma1 156.0 77 49 40Roma2 51.0 22 43 14Roma3 49.0 17 35 11TN.dot 3.0 1 33 1

4.0 0 043.5 12 28 9

1126.0 444.5 39 260

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Il referee riporta inoltre le indicazioni ricevute dal responsabile nazionale di ATLAS riguardo la carenza di fondi di missioni estere. Anche dopo lo sblocco la collaborazione ATLAS ha bisogno di ulteriori finanziamenti per circa 140 kEu per completare pienamente il programma scientifico e di acquisizione. L’estrapolazione lineare a fine anno delle spese sostenute sino al 20 Aprile indicano una carenza di circa 95 kEu.

Il responsabile nazionale di CMS ha fornito la seguente tabella

Assegnato Impegnato al 30/04 Ripartizione sj kEu % kEu

164.0 92 56 44.0135.0 80 59 39.0

40.0 12 30 8.085.5 43 50 20.041.5 28 67 10.012.0 6 50 0.0

110.5 50 45 26.072.0 45 63 17.0

154.0 42 27 17.561.0 40 66 17.0

177.0 66 37 44.023.0 8 35 5.0

107.0 40 37 24.0158.0 61 39 40.0

52.0 15 29 12.01392.5 628.0 45 323.5

Il responsabile nazionale di CMS ha indicato ai referee una carenza di finanziamenti di missioni estere per ulteriori 500 kEu per completare gli impegni di analisi e conduzione dell’esperimento. Una semplice estrapolazione lineare a fine anno delle spese sostenute sino al 30 Aprile indicano una carenza di circa 200 kEu.

I referee propongono alla commissione di accettare le ripartizioni del sj di missioni estere proposte dai responsabili nazionali dei due esperimenti. I referee non esprimono pareri sulle ulteriori richieste stante la non disponibilita’ di fondi in commissione.

La selezione delle borse SimilFellow di luglio avrà luogo il 6 giugno. Per fornire la copertura finanziaria si stima una necessità di 125 kEu da reperire dai risparmi dovuti alle minori spese per i MOF delle due collaborazioni. I referee propongono di utilizzare pienamente i 37 kEu della collaborazione ATLAS e 88 kEu della collaborazione CMS. I rimanenti 52 kEu di risparmio restano a disposizione della commissione su un sj di consumo della collaborazione CMS.

presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=18&resId=0&materialId=slides&confId=5004

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Bedeschi: Le esigenze extra di ME potranno essere valutate solo se arriva il premiale. I risparmi del calcolo (70 keuro) per ora teniamoli da parte.

Bedeschi: non ci vedo nulla di male se un similfellow oltre a fare analisi e running faccia anche un po’ di attivita’ di upgrade.

L.Rossi: pero’ fino ad ora programmi puramente di upgrade non sono stati accettati.

Bedeschi: questo e’ ancora vero. L’upgrade puo’ essere un’attivita’ collaterale, non quella core. La questione e’ se queste borse le vogliamo utilizzare anche per mandare al CERN dei tecnologi. Finora non lo si vuole fare e quindi si chiede che il grosso dell’attivita’ sia di analisi. Per ora non aggiungerei questo problema.

Pastrone: le condizioni al contorno sono cambiate: le Me non sono piu’ sufficienti per le attività previste. Inoltre il costo attuale dei similfellows per CMS (700 keuro) potrei usarlo forse meglio per mandare al CERN persone diverse per periodi piu’ brevi, che coprano anche altre attività.

Bedeschi: ma e’ chiaro che a settembre dovremo valutare bene quante risorse mettere su Me e quante sui similfelllows.

Stato di MEG/upgrades/sblocchi - A. Baldini

Pedrini: che procedura seguiamo per mandare i progetti al CTS?

Bedeschi: istruiamo le proposte e le inviamo in autunno, il CTS risponde entro luglio. Il CTS non ha budget, fa una raccomandazione, sulla cui base poi la CSN fara’ i finanziamenti di settembre.

Passaggio: a gennaio si riunisce il “BVR” dove e’ stata preannunciata anche una proposta di esperimento competitore di MEG, mu in 3 elettroni, che propone di usare la stessa linea di fascio di MEG. Quindi e’ importante arrivare a gennaio con le idee molto chiare, anche con un supporto definito da parte delle funding agencies.

presentazione

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=12&resId=0&materialId=slides&confId=5004

Referee: sblocchi MEG, S. Passaggio

Richieste di sblocco:

ME:

A settembre erano stati assegnati SJ 160kE di ME per la presa dati. Come conseguenza del ritardo nella partenza della suddetta presa dati si chiede lo sblocco di 87kE.

I referees ritengono congrua tale richiesta.

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MI:

in relazione alle attivita’ di R&D per l’upgrade i referees ricevono una richiesta urgente di integrazione di 10 kE.

I referees ritengono che tale richiesta si possa accogliere attingendo a parte del SJ di ME che la collaborazione mette a disposizione della commissione

CONS:

sempre in relazione alle attivita’ di R&D viene richiesto lo sblocco del SJ (45 kE) sul capitolo consumo.

I referees ritengono giustificata tale richiesta per un totale di 43 kE.

I referees ricevono poi una richiesta di integrazione consumi pari a 55 kE.

I referees ritengono di assegnare, quando disponibili, 44 kE, mentre per gli ulteriori 11 kE relativi al TC si attende uno studio che dimostri l’effettiva utilita’ di questa linea di upgrade.

Bedeschi: da questo ritorno inatteso di 63 kE si stornano 10 kE per le dotazioni di PV (DREAM, csn5), per le richieste di consumo aggiuntivo bisogna avere piu’ chiara la situazione del premiale.

presentazione:

http://agenda.infn.it/getFile.py/access?contribId=21&resId=0&materialId=slides&confId=5004

BESIII Referee, W.Bonivento

Anche BESIII ha una richiesta di consumo aggiuntivo di 5 keuro per rifare in Vme del front end che adesso e’ in NIM, ma non si trovano piu’ crate NIM.

Bedeschi: propone di prendere i 5 keuro dal risparmio di MOF di CMS.

M.Costa: anche 60 keuro sono pochi soldi, non possiamo disperderli fra piccole cose. A questo dovrebbe pensare il coordinatore.

Spadaro: il coordinatore ha gia’ contribuito parecchio.

Bonivento: BESIII ha urgenza perche’ ad agosto deve runnare e cosi’ non potrebbe.

Bedeschi: facciamo un compromesso: per ora ci pensa il coordinatore e poi vediamo di restituirgli i soldi quando arriva premiale o a settembre.

Approvazione verbali: W.Baldini. Il verbale di gennaio è stato circolato il 14 maggio, pochi commenti gia’ inseriti, per noi e’ pronto.

Bedeschi: allora si considera approvato.

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Baldini: per aprile ci stiamo lavorando ma mancano ancora molti sunti.

Discussione finale, F. Bedeschi

Bedeschi: controllate il db che non ci siano errori. Ho organizzato una riunione con i resp. naz. di Atlas, CMS e Lhc-b per la definizione dei tetti dei MOF.

Dobbiamo preparare la lettera per NA62. Pedrini si impegna preparare una bozza che poi verra’ circolata.

Bedeschi: attenzione a non interferire negativamente col direttore di Pisa.

Pedrini: l’idea era semplicemente di ricordare alla GE che il CCS aveva promesso 6 posti t.d. addizionali per na62 e che invece fino ad ora non si e’ visto nulla.

Bedeschi: non e’ nemmeno indispensabile che il contratto addizionale vada proprio a Pisa, basta un qualsiasi altro gruppo dell’esperimento.

Pedrini: ma visti i tempi stretti, la cosa migliore e’ cercare di prendere la persona gia’ esperta che c’e’ gia’ a Pisa.

Bedeschi: dobbiamo preparare diverse cose per settembre:

- Upgrade LHCB- Data preservation CDF- Upgrade MEG

Bisogna anche preparare un dossier per il CTS. Da LHCB e MEG serviranno anche dei documenti scritti. I referees relativi devono concordare con le collaborazioni un piano dettagliato per arrivare a settembre con tutto quello che serve.

Altra questione da preparare per settembre e’ il calcolo, sia LHC che non. Coinvolge i referees del calcolo, quelli di Atlas, CMS, LHC-b, ma anche quelli di Babar.

Lucchesi: a settembre avremo chiaro anche quanti fte rimangono su CDF e Babar. Le risorse di calcolo dovrebbero essere legate anche a questo.

Passaggio: ma avrebbe senso tenere le sigle aperte sotto dotazioni.

Lucchesi: per la data preservation Fermilab e’ obbligato a farla per statuto del DOE, ma si sta ritirando da tutto (tagli a risorse e personale).

Bedeschi: la data preservation e’ come un piccolo esperimento per il suo costo. Anche qui dobbiamo avere un proposal scritto con previsioni del personale che ci lavorera’ e delle risorse necessarie negli anni. Includere anche dei chiari test cases. I referees di CDF devono impostare questo lavoro con la collaborazione.

Bedeschi: resta aperto il chiarimento del computing di CMS.

Lucchesi: sui T2 la richiesta di CMS e’ piccola ed i referees poi la guarderanno in dettaglio. Sui T3 la questione e’ annosa. Sia negli anni scorsi sia adesso la GE non vuole sentire parlare di T3. In Atlas i T3 fanno parte del modello di calcolo e la csn1 li ha finanziati in misura molto contenuta

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(<40 keuro), in gran parte sono stati finanziati con fondi esterni. Ora CMS fa la stessa richiesta: GE e presidente sono molto sfavorevoli.

Grassi: non solo non era chiaro il ruolo dei T3 nel modello di calcolo di CMS, ma nemmeno chi si sarebbe poi fatto carico nelle varie sedi di portare avanti dei centri di calcolo che possono diventare anche molto grossi. Per settembre discuteremo a fondo con la collaborazione.

Bonivento: SuperB?

Bedeschi: ne discuteremo a fondo a luglio quando le cose saranno piu’ chiare.

Bini: ma a luglio quali elementi nuovi potrebbero esserci?

Bedeschi: La cosa importante sara’ la valutazione dei costi che si sta facendo adesso.

Santovetti: ma e’ prevista la review da parte di un CS internazionale?

Bedeschi: la documentazione per questo CS dovrebe essere pronta per luglio. Saranno solo i costi, non il TDR per il momento. Ci sara’ pero’ un documento integrativo. Anche SuperB dovra’ andare al CTS.

Le richieste che stanno arrivando per la costruzione dell’esperimento sono di circa 1 Meuro. Penso quindi che dovrebbero andare nella tasca indivisa del 10%.

Bonivento: la superB e’ un progetto bandiera, perche’ deve andare al CTS?

Bedeschi: la macchina e’ un progetto bandiera, ma l’esperimento no. La csn1 certamente non puo’ che dare una approvazione scientifica alla superb, ma il CTS fa un controllo ed un confronto dei costi che possono evidenziare criticita’.

M.Costa: la valutazione sta creando molti commenti e malumori.

Fine riunione.

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