verso i 60 anni dalla firma l’intervista sviluppo delle … · 2017. 3. 10. · verso i 60 anni...

6
1 n°3 - MARZO 2017 APPROFONDIMENTO AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELL’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE 2 L’INTERVISTA DALL’EUROPA 5 WEB, SOCIAL & TECH IL POLO DELL’INNOVAZIONE PIÙ GRANDE D’EUROPA NASCERÀ NEL 2018 IN ITALIA, A RONCADE 6 3 PRIVACY: LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA RICHIEDE IL DATA PROTECTION OFFICER PWC INVESTE IN ATTIVITÀ DI SVILUPPO DELLE PERSONE Il Ministero del Lavoro realizza uno spazio web dedicato alle conquiste compiute nel mondo del lavoro e delle politiche sociali VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma dei Trattati di Roma. Per l’Eu- ropa sarà una occasione straordinaria per rilanciare e rafforzare il processo di inte- grazione e di coesione politica, economi- ca e sociale che ha avuto inizio il 25 mar- zo 1957 con l’istituzione della Comunità Economica Europea (CEE) e la Comu- nità europea dell’energia atomica (Eura- tom). Il quadro comunitario, avviato da 6 Paesi fondatori (Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo), si è esteso a 28 Stati membri dell’attuale Unio- ne Europea creando pacificamente la ri- conciliazione continentale e divenendo un patrimonio culturale dei Governi e dei cit- tadini. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali celebra l’evento realizzando un sito tematico, raggiungibile all’indirizzo 60annidieuropa.lavoro.gov.it, dedicato al- le conquiste compiute nel mondo del lavo- ro e delle politiche sociali, percorrendo le tappe storicamente più importanti, ciò che si sta facendo e le sfide attuali e future le- gate alla globalizzazione. Conquiste che hanno profondamente tra- sformato la realtà europea e ne hanno rafforzato l’unità su molteplici fronti: la va- lorizzazione del capitale umano con l’in- troduzione dell’apprendimento perma- nente; la lotta alla disoccupazione grazie al sistema di flexicurity europeo che as- sicura accompagnamento e assistenza a chi cerca lavoro; le politiche giovanili per rafforzare e migliorare le competenze dei giovani che si affacciano al mondo del la- voro; politiche di contrasto alla povertà e alle discriminazioni con particolare atten- zione a chi è più a rischio di esclusione sociale; tutele per i lavoratori sui luoghi di lavoro in un’ottica prevenzionistica, strut- turata in maniera programmatica, organiz- zativa e partecipativa, e misure mirate a sviluppare un approccio europeo specifi- co in materia di integrazione. Nell’ambito della strategia europea, il Ministero svolge un’attività di vigilanza finalizzata a tutelare i lavoratori e gli altri operatori del mercato del lavoro, garantendo il rispetto delle di- sposizioni normative vigenti. Il sessantesimo anniversario è celebrato anche da numerose iniziative promosse dalle altre istituzioni italiane ed europee, il cui momento centrale sarà la Conferen- za di Roma del 25 marzo, che riunirà tut- ti i paesi che fanno parte dell’Unione eu- ropea. L’evento rappresenta un momento di riflessione sul passato per guardare al futuro e, soprattutto, un’Europa più unita. IN APERTURA

Upload: others

Post on 11-Sep-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA L’INTERVISTA SVILUPPO DELLE … · 2017. 3. 10. · VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma

1

n°3 - MARZO 2017

APPR

OFON

DIM

ENTO

AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELL’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE

2

L’INT

ERVI

STA

DALL

’EUR

OPA

5

WEB

, SOC

IAL &

TECH

IL POLO DELL’INNOVAZIONE PIÙ GRANDE D’EUROPA NASCERÀ NEL 2018 IN ITALIA, A RONCADE

6

3

PRIVACY: LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA RICHIEDE IL DATA PROTECTION OFFICER

PWC INVESTE IN ATTIVITÀ DI SVILUPPO DELLE PERSONE

Il Ministero del Lavoro realizza uno spazio web dedicato alle conquiste compiute nel mondo del lavoro e delle politiche sociali

VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA

Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma dei Trattati di Roma. Per l’Eu-ropa sarà una occasione straordinaria per rilanciare e rafforzare il processo di inte-grazione e di coesione politica, economi-ca e sociale che ha avuto inizio il 25 mar-zo 1957 con l’istituzione della Comunità Economica Europea (CEE) e la Comu-nità europea dell’energia atomica (Eura-tom). Il quadro comunitario, avviato da 6 Paesi fondatori (Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo), si è esteso a 28 Stati membri dell’attuale Unio-ne Europea creando pacificamente la ri-conciliazione continentale e divenendo un patrimonio culturale dei Governi e dei cit-tadini.Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali celebra l’evento realizzando un sito tematico, raggiungibile all’indirizzo 60annidieuropa.lavoro.gov.it, dedicato al-

le conquiste compiute nel mondo del lavo-ro e delle politiche sociali, percorrendo le tappe storicamente più importanti, ciò che si sta facendo e le sfide attuali e future le-gate alla globalizzazione.Conquiste che hanno profondamente tra-sformato la realtà europea e ne hanno rafforzato l’unità su molteplici fronti: la va-lorizzazione del capitale umano con l’in-troduzione dell’apprendimento perma-nente; la lotta alla disoccupazione grazie al sistema di flexicurity europeo che as-sicura accompagnamento e assistenza a chi cerca lavoro; le politiche giovanili per rafforzare e migliorare le competenze dei giovani che si affacciano al mondo del la-voro; politiche di contrasto alla povertà e alle discriminazioni con particolare atten-zione a chi è più a rischio di esclusione sociale; tutele per i lavoratori sui luoghi di lavoro in un’ottica prevenzionistica, strut-

turata in maniera programmatica, organiz-zativa e partecipativa, e misure mirate a sviluppare un approccio europeo specifi-co in materia di integrazione. Nell’ambito della strategia europea, il Ministero svolge un’attività di vigilanza finalizzata a tutelare i lavoratori e gli altri operatori del mercato del lavoro, garantendo il rispetto delle di-sposizioni normative vigenti. Il sessantesimo anniversario è celebrato anche da numerose iniziative promosse dalle altre istituzioni italiane ed europee, il cui momento centrale sarà la Conferen-za di Roma del 25 marzo, che riunirà tut-ti i paesi che fanno parte dell’Unione eu-ropea. L’evento rappresenta un momento di riflessione sul passato per guardare al futuro e, soprattutto, un’Europa più unita.

IN A

PERT

URA

Page 2: VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA L’INTERVISTA SVILUPPO DELLE … · 2017. 3. 10. · VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma

2

AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELL’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONEGrazie all’accordo tra Ministero, Regioni e ANPAL parte la nuova misura di politica attiva per aiutare il reinserimento nel mondo del lavoro di venticinquemila disoccupati. Al termine di questa prima fase di valutazione, l’assegno potrà essere richiesto da tutti i percettori della NASPI da almeno quattro mesi

Sono 25mila i disoccupati coinvolti nella sperimentazione dell’assegno di ricol-locazione, lo strumento di politica attiva previsto dal Jobs Act per aiutare in modo concreto chi è alla ricerca di un nuovo im-piego. L’avvio della misura è stato annunciato l’8 febbraio scorso, in occasione della firma dell’accordo tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, gli Assessori regio-nali e l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), conferman-do poi l’impegno comune per lo sviluppo delle politiche attive e il rafforzamento dei Centri per l’impiego.L’assegno di ricollocazione è rivolto a chi percepisce la NASPI da almeno quattro mesi e permette di seguire un percorso di reinserimento personalizzato, durante il quale sono offerti dei servizi di assistenza

alla ricerca di un lavoro. In questa prima fase sperimentale, è stato individuato un gruppo di beneficiari ristret-to che sarà contattato, tramite messaggio e lettera raccomandata, e inviato a recar-si presso gli enti erogatori dell’assegno: i centri per l’impiego, oppure, gli operatori privati accreditati a livello nazionale e re-gionale alle politiche per il lavoro.Per poter offrire un servizio altamente per-sonalizzato il primo passo è il calcolo del profilo di occupabilità da parte dell’opera-tore scelto. In questo modo è individuato il grado di difficoltà che il disoccupato po-trebbe incontrare nella ricerca di un nuo-vo posto di lavoro, tenuto conto di alcune variabili come il percorso professionale, quello formativo e il contesto territoriale. Segue, poi, l’affiancamento di un tutor che proporrà un programma di ricerca

intensiva, stabilendo degli incontri di ve-rifica periodici e una ricerca sistematica delle offerte di lavoro. Una volta accettato il percorso, il beneficiario dell’assegno si impegna a svolgere queste attività e ad accettare le offerte di lavoro considerate congrue.Il percorso può durare fino a sei mesi - eventualmente prorogabili - ed essere sospeso in caso di assunzioni inferiori ai sei mesi. È, inoltre, possibile cambiare l’ente, per una sola volta, finché non si riceve alcuna offerta di lavoro.L’assegno viene corrisposto direttamente all’ente che eroga il servizio, solo se viene raggiunto l’obiettivo del reinserimento la-vorativo del disoccupato. L’importo è variabile tra i 250 ai 5000 euro ed è determinato dal profilo di occupabilità del disoccupato e dal tipo di contratto ot-tenuto al termine del percorso, favorendo i contratti a tempo indeterminato e quelli di apprendistato per i più giovani.La sperimentazione dell’assegno di ricol-locazione rientra nel più generale progetto di riforma delle politiche attive tracciato nel Decreto Legislativo n.150/2015 ed è stata concepita come un momento di valu-tazione sull’efficacia di questo innovativo strumento. Al suo termine l’assegno di ricollocazione entrerà effettivamente a regime permet-tendo a tutti i potenziali beneficiari di ac-cedere a questa opportunità.

In questa prima fase è stato individuato un gruppo di beneficiari ristretto che sarà contattato per fruire dei servizi personalizzati di assistenza alla ricerca di un lavoro

APPR

OFON

DIM

ENTO

Page 3: VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA L’INTERVISTA SVILUPPO DELLE … · 2017. 3. 10. · VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma

3

PricewaterhouseCoopers (PwC) investe a livello globale sul welfare quale com-

ponente fondamentale della sua più am-pia strategia di gestione delle persone, in una logica di investimento di medio-lungo periodo sulle proprie risorse umane. A fa-re il punto è Rodolfo Pesati, Human Ca-pital Partner PwC in Italia.

Chi è PwC? Quali sono le dimensioni aziendali e la sua mission?PwC è l’organizzazione leader nei servi-zi professionali alle imprese che opera in

157 paesi nel mondo con un organico a livello internazionale di oltre 223.000 per-sone. In Italia è presente nelle principali città con 23 uffici e più di 4.400 persone che assistono oltre 8000 clienti. Siamo guidati dall’ambizione di creare un alto livello di fiducia attraverso il lavo-ro che svolgiamo e dalla ferma volontà di contribuire a risolvere importanti temi del-la nostra società. Diamo molto peso all’eccellenza tecnico-professionale delle nostre risorse ma sia-mo molto attenti ai profili comportamen-tali e ad altre capacità quali adattabilità a contesti mutevoli, problem solving, equili-brio, aspirazione, ecc.Viviamo giornalmente alcuni valori che ispirano la nostra presenza nella busi-ness community che vanno dall’integri-tà al lavorare insieme e alla cura per le persone, dal desiderio di reimmaginare i limiti del possibile a quello di fare la diffe-renza in ogni cosa che facciamo.

Quali sono le politiche di PwC in tema di recruitment e retention dei talenti?In Italia, negli ultimi due anni abbiamo in-serito più di 2.000 professionisti selezio-nati con molta cura in base alle loro com-petenze, esperienze e capacità. Si tratta prevalentemente di giovani che iniziano il loro percorso di sviluppo con noi, ma anche di risorse esperte che ci scelgono per arricchire la loro esperienza professionale e di vita.Crediamo che il vero valore che possia-

PwC INVESTE IN ATTIVITÀ DI SVILUPPO DELLE PERSONE Istruzione dei figli, previdenza integrativa e servizi assistenziali sono gli ambiti prioritari su cui focalizzano l’offerta di welfare aziendale. Da tre anni ha introdotto il servizio di conciergerie

L’organizzazione leader nei servizi professionali alle imprese opera in 157 paesi nel mondo con un organico di oltre 223.000 persone. In Italia è presente nelle principali città con 23 uffici e più di 4.400 persone che assistono oltre 8000 clienti

Foto: Rodolfo Pesati, Human Capital Partner PwC in Italia

L’INT

ERVI

STA

Page 4: VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA L’INTERVISTA SVILUPPO DELLE … · 2017. 3. 10. · VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma

4

mo offrire alle risorse che decidono di en-trare nella nostra organizzazione consista nell’opportunità di costruire un proprio si-stema di competenze, relazioni ed espe-rienze che abiliti una rapida crescita e la possibilità di realizzare un’identità perso-nale come professionista in un contesto economico complesso e mutevole. Ciò avviene attraverso i progetti che svol-giamo per i nostri clienti, il ruolo che in essi ciascuno dei nostri professionisti è chiamato a svolgere, nonché attraverso percorsi di formazione tecnica e manage-riale mirati ed esperienza internazionale in altri paesi del Network PwC.

Un’attenzione particolare è rivolta al welfare aziendale. In che modo e con quali obiettivi? Abbiamo una popolazione con un’età me-dia di circa 32 anni il cui livello di coinvolgi-mento ed impegno nelle attività professio-nali che svolgono è elevato. Il nostro sforzo consiste quindi nel soste-nerli nei vari aspetti della loro vita perso-nale e privata. Un esempio interessante, in questo senso, è costituito dal servizio di conciergerie che abbiamo lanciato tre an-ni fa e che consiste nell’espletamento, per conto dei nostri dipendenti, di alcuni ser-vizi che richiederebbero un significativo impegno di tempo e logistico (pagamento bollettini, acquisto biglietti o abbonamenti per i mezzi pubblici, servizio di lavanderia, richiesta e ritiro certificati, ecc.). L’iniziativa ha avuto un grande successo e nel tempo ha visto l’aggiunta di ulteriori servizi. Quali sono gli ambiti principali su cui si focalizza l’offerta di servizi welfare e quali novità state per introdurre?Istruzione dei figli, previdenza integrativa e servizi assistenziali sono in genere gli ambiti prioritari su cui intendiamo focaliz-

zare l’offerta welfare anche grazie alle op-portunità della recente normativa che ha definito e ampliato gli ambiti di applicazio-ne in modalità “agevolata”. Introdurremo un sistema di “Flexible Benefit”. Siamo proprio nella fase di analisi dei bi-sogni delle nostre persone per consenti-re loro di scegliere al meglio l’acquisto di servizi.

La flessibilità intesa come conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è un altro aspetto molto gradito oggi ai lavoratori. Come PwC risponde a quest’esigenza? Nel corso del 2015, PwC Italia ha avviato il progetto pilota “SmartWork@PwC” con l’obiettivo di introdurre modalità di lavoro agile nel quotidiano professionale, miglio-rare l’equilibrio tra vita professionale e vita personale dei nostri dipendenti, organiz-zare meglio il lavoro, garantire l’eccellen-za ai nostri clienti e raggiungere i nostri obiettivi indipendentemente dallo spazio in cui lavoriamo o all’orario lavorativo.Il progetto, basato sui principi di volonta-rietà, revocabilità e inclusione, prevede la facoltà, per i lavoratori opportunamente identificati e intenzionati ad aderire, di de-dicare fino al 50% del tempo settimanale a modalità di lavoro agile. Questa sperimentazione ha dato risultati tanto incoraggianti che è stato deciso di riavviare il programma nel 2016 e di pro-rogarlo per tutto il 2017. Nel corso di questi mesi abbiamo adattato le linee guida all’interno di ciascun gruppo e stiamo estendendo l’iniziativa a tutto il territorio nazionale. PwC Italia intende avviare un percorso di cambiamento culturale che ci porti ad au-mentare la motivazione ma anche la pro-duttività e l’efficienza del nostro modo di lavorare: professionisti che lavorano per obiettivi.

In Italia è stato avviato il progetto pilota SmartWork@PwC con l’obiettivo di introdurre modalità di lavoro agile fino al 50% del tempo settimanale, migliorare l’equilibrio tra vita professionale e vita personale dei dipendenti

PwC accanto all’impegno verso i propri dipendenti - intervengono Silvia Morera e Gianluigi Baroni Partner PwC - é in grado di offrire sul mercato servizi di di-segno e implementazione di sistemi di produttività e welfare aziendale curan-do tutti gli aspetti richiesti dal rinnova-to quadro normativo e regolamentare e integrando, in una “visione d’insieme coerente”, tutte le competenze speciali-stiche necessarie – giuslavoristiche, fi-scali e previdenziali, organizzative e di HR in senso stretto, tecnologiche e di piattaforma, con anche la valutazione di ritorno dell’investimento – al fine di rendere il più efficace possibile, monito-rabile e oggetto di adeguata comunica-zione quel circolo virtuoso di maggiore competitività, innovazione e benesse-re organizzativo legato all’introduzione di un piano di welfare aziendale legato anche alla produttività.

Foto: Silvia Morea, Partner PwC

Foto: Gianluigi Baroni, Partner PwC

L’INT

ERVI

STA

Page 5: VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA L’INTERVISTA SVILUPPO DELLE … · 2017. 3. 10. · VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma

5

Il DPO non solo diventerà una figura stabile all’interno della struttura organizzativa, ma avvierà una trasformazione vera e propria del modo di concepire la propria autodeterminazione informativa

DALL

’EUR

OPA

PRIVACY: LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA RICHIEDE IL DATA PROTECTION OFFICER La sua disciplina diventerà applicabile in tutti gli Stati Membri dell’UE a partire dal 25 maggio 2018. Anche in Italia sarà obbligatorio per la PA e in ambito privato

L’evoluzione tecnologica e la globalizza-zione comportano nuove sfide per la pro-tezione dei dati personali. La diffusione di Internet, l’abbattimento delle barriere negli spostamenti di persone, beni e informazio-ni, consente sia alle imprese private che alle autorità pubbliche di utilizzare informa-zioni personali, come mai in precedenza, nello svolgimento delle loro attività. Per rendere il trattamento dei dati personali più sicuro e consapevole il Regolamento (UE) 2016/679 prevede la figura del Data Protec-tion Officer (DPO) ovvero il Responsabile della sicurezza dei dati. La sua disciplina diventerà applicabile in tutti gli Stati Membri dell’UE a partire dal 25 maggio 2018, quando dovrà essere garan-tito il perfetto allineamento fra la normativa nazionale in materia di protezione dati e le disposizioni del Regolamento. Il DPO, nominato dal titolare del trattamento o dal responsabile del trattamento, è un profes-sionista con conoscenze specialistiche del-la normativa e delle prassi di gestione dei dati personali che dovrà diffondere la cultu-

ra della privacy all’interno delle strutture di riferimento.In quali casi è previsto? Dovranno designa-re obbligatoriamente un Responsabile della protezione dei dati:a) amministrazioni ed enti pubblici, eccetto

le autorità giurisdizionali quando esercita-no le loro funzioni giurisdizionali;

b) tutti i soggetti la cui attività principale con-siste in trattamenti che, per la loro natura, ambito di applicazione e/o finalità, richie-dono il richiedono il monitoraggio regola-re e sistematico degli interessati su larga scala;

c) tutti i soggetti la cui attività principale con-siste nel trattamento, su larga scala, di ca-tegorie particolari di dati personali, relativi alla salute, genetici, biometrici e giudiziari.

La sua designazione, quindi, oltre a risulta-re obbligatoria per tutti gli enti pubblici e le pubbliche amministrazioni, risulta necessa-ria per le aziende che effettuino un monito-raggio regolare e sistematico degli interes-sati su larga scala o trattino su larga scala categorie particolari di dati personali.

Quali sono i compiti? Il DPO dovrà:a) informare e fornire consulenza al titolare

o al responsabile del trattamento, nonché ai dipendenti, in merito agli obblighi deri-vanti dal Regolamento europeo e da altre disposizioni dell’Unione o degli Stati mem-bri relative alla protezione dei dati;

b) verificare il rispetto e l’applicazione del Regolamento, delle altre disposizioni dell’Unione o degli Stati membri relative alla protezione dei dati nonché delle po-litiche del titolare o del responsabile del trattamento in materia di protezione dei dati personali, compresi l’attribuzione del-le responsabilità, la sensibilizzazione e la formazione del personale che partecipa ai trattamenti e alle connesse attività di con-trollo;

c) fornire pareri in merito alla valutazione d’impatto sulla protezione dei dati e sorve-gliare i relativi adempimenti;

d) cooperare con l’Autorità di garanzia;e) fungere da punto di contatto per l’Autorità

di controllo per la protezione dei dati per-sonali oppure, eventualmente, consultare il Garante di propria iniziativa.

Il nuovo Regolamento obbliga le aziende a cambiare organizzazione, processi e forma mentis. Il Data Protection Officer non solo diventerà una figura stabile all’interno del-la struttura organizzativa, ma avvierà una trasformazione vera e propria del modo di concepire la propria autodeterminazione informativa.Per maggiori informazioni

Page 6: VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA L’INTERVISTA SVILUPPO DELLE … · 2017. 3. 10. · VERSO I 60 ANNI DALLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA Il prossimo 25 marzo ricorrono i 60 anni della firma

6

Nascerà ufficialmente il prossimo anno l’H-Campus di Roncade, nel trevigiano, e ospiterà oltre 3mila persone tra studenti, giova-ni professionisti, docenti, imprenditori, manager e personale di servizio, candidandosi a diventare uno dei maggiori crocevia di idee innovative, talenti e competenze digitali del nostro Paese. Il progetto nasce dall’iniziativa dell’incubatore di imprese H-Farm e coinvolgerà gli iscritti in un percorso di formazione intensiva, che inizierà fin dai primi anni di vita. Il campus, infatti, seguirà passo dopo passo la maturazione professionale degli studenti a partire dall’età di tre anni.L’offerta formativa sarà così organizzata: cinque anni di scuola nell’H-International School (Primary Year Programme); cinque anni di scuola secondaria, ovvero i tre anni di scuola media tra-dizionale più due di ginnasio (Middle Year Programme) o il bien-nio di prima e seconda superiore; segue la formazione superiore (Diploma Programme) che corrisponde al terzo e al quarto anno delle scuole superiori e permette di ottenere un diploma interna-zionale con accesso alle università italiane e straniere; percorsi universitari e post-universitari dedicati agli ambiti economici e professionali investiti dall’innovazione digitale (H-Digital Tran-sformation School); infine, master part-time e full-time per chi già lavora o vuole rafforzare e certificare le proprie conoscenze. Si potrà scegliere di frequentare uno o più segmenti di studio e sono previste borse di studio e rette con prestiti fino a dieci anni.L’ammontare degli investimenti per la realizzazione del proget-to è pari a 69 milioni di euro e secondo uno studio realizzato

dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’insediamento genererà una ricaduta economica annua di oltre 8,7 milioni di euro dando un contributo significativo al dinamismo del mercato del lavoro del Nord Est.La struttura, progettata dall’archistar Richard Rogers, verrà inaugurata nel settembre 2018 e sarà dislocata su una superfi-cie di oltre 40 ettari, di cui 27mila metri quadrati di nuovi spazi: aule, un auditorium, ristoranti, sale riunioni, spazi destinati allo sport e residenze studentesche. La costruzione dell’H-Campus seguirà una logica di sostenibilità e di basso impatto ambientale, l’area verrà alimentata intera-mente con energie rinnovabili e sarà edificato solo il 10% dell’in-tera superficie, lo spazio restante verrà adibito a parco.L’accordo di programma è stato già siglato e gli enti locali convol-ti nella realizzazione di questa “tecno-scuola dell’innovazione” hanno approvato le varianti urbanistiche e definito gli interven-ti sulla viabilità. Nel frattempo, all’interno dell’attuale struttura, sono già iniziate le lezioni per le classi di prima e terza liceo e i master in Digital Business ma già dal prossimo anno si punta all’inserimento di almeno 2mila nuovi studenti.

WEB

, SOC

IAL &

TECH

L’H-Campus ospiterà oltre 3mila persone candidandosi a diventare uno dei maggiori crocevia di idee innovative, talenti e competenze digitali del nostro Paese

IL POLO DELL’INNOVAZIONE PIÙ GRANDE D’EUROPA NASCERÀ NEL 2018 IN ITALIA, A RONCADEIl campus seguirà la maturazione professionale degli studenti a partire dall’età di tre anni

COLOPHONRedazione Cliclavoro

Direzione Generale dei Sistemi Informativi, dell’Innovazione Tecnologica e della ComunicazioneVia Fornovo, 8 - 00192 Roma

[email protected]

n°3 - MARZO 2017

• N E W S L E T T E R •