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VERSO IL 25° COMPLEANNO! Nel 2020 AIRCES festeggerà i 25 anni di attività, un compleanno importante che vorremmo celebrare insieme a tutti gli Associati con eventi di formazione e momenti di svago. Per questo abbiamo organizzato due giornate di alta formazione sui temi della revisione e del ruolo di sindaco con incarico di revisione. Oltre alla formazione si terrà l’Assemblea dei Soci ed a seguire una cena di gala per festeggiare tutti insieme i 25 anni di AIRCES. Il tutto si svolgerà presso lo splendido scenario dell’hotel Palazzo di Varignana alle porte di Bologna. I prossimi 26 e 27 giungo si terranno due giornate di formazione, sulle materie del Gruppo A (materie caratterizzanti) con relatori di altissimo livello (ad oggi hanno dato la loro disponibilità: Edmondo Belbello, Marco Cevolani, Roberto Chiusoli, Gaspare Insaudo, Pierluigi Morara, Marco Santi e Pierpaolo Sedioli): nella giornata di venerdì 26 giugno dalle 10 del mattino si terranno 6 ore di formazione intervallate da 2 coffe break ed un lunch; al termine della formazione si svolgerà l’Assemblea dei Soci. La serata proseguirà con l’aperitivo e la cena di gala a cui possono partecipare tutti gli accompagnatori. Sabato 27 giugno si terranno le altre 4 ore di formazione in mattinata. 25 anni sono un gran pezzo di storia, specie per un’associazione, e dunque abbiamo ritenuto di dare
la giusta importanza all’evento scegliendo come sede Palazzo di Varignana (in foto), una struttura di prestigio alle porte di Bologna, che permetterà a tutti i partecipanti di pernottare a tariffe agevolate e fruire di tutti i servizi. Per iscriversi bisogna andare sul link: https://webplatform.planning.it/airces2020/register
Nell’ ultima pagina troverete tutte le informazioni necessarie ed i costi di partecipazione.
Evento 25 anni Airces pag. 1
Non profit pag. 2
Premio QF pag. 3
Appendice Giuridica a cura di F. Cappello
pag. 4
Eventi AIRCES pag. 8
SOMMAR IO
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NON PROFIT, IMPRESE SOCIALI E FONDAZIONI OBBLIGATE AL SINDACO O AL
COLLEGIO
Vi segnaliamo questo interessante articolo apparso su Il Sole 24 Ore del 30/10/2019
Il non profit si prepara all’operatività del Registro unico nazionale del Terzo Settore (Runts) con nuove regole su trasparenza, rendicontazione e controllo calibrate in base alla tipologia di ente e ai diversi aspetti organizzativi. Numerosi i riferimenti normativi da tenere presente per operatori e professionisti. Alcuni adempimenti sono introdotti dal Codice del Terzo settore (Dlgs 117/17 o Cts) al fine di garantire la massima pubblicità sull’utilizzo delle risorse da parte degli enti che si iscriveranno al Runts. Si va dagli obblighi informativi veri e propri, come la pubblicazione sul sito internet dei compensi attribuiti ai componenti degli organi sociali o la redazione del bilancio sociale, agli specifici requisiti per am ministratori e sindaci, volti a garantire il buon andamento della gestione. Sul primo fronte, le misure sono tarate sulla struttura e sulle dimensioni dell’ente. Ad esempio, la pubblicità dei compensi è obbligatoria solo per chi ha entrate superiori a 100mila euro mentre il bilancio sociale è richiesto oltre il milione di euro di entrate, nonché per imprese e coop sociali (a prescindere dal volume di entrate). La volontà è quella di semplificare la gestione degli enti di piccole dimensioni, per i quali maggiori adempimenti equivalgono spesso a costi insostenibili, prevedendo invece per le realtà più strutturate un sistema di trasparenza che consenta ai controllori e agli stakeholders di monitorare l’effettivo perseguimento delle finalità istituzionali. Sulla stessa scia, un ruolo fondamentale viene affidato nel Terzo settore ai sistemi di amministrazione e controllo, le cui regole si avvicinano a quelle delle società. Per la nomina degli amministratori gli statuti potranno prevedere requisiti di professionalità e indipendenza, ferma restando l’applicazione delle cause di ineleggibilità previste dall’articolo 2382 del Codice civile (interdetti, inabilitati, falliti e così via). Per gli enti più strutturati sarà opportuno dotarsi di amministratori consapevol i delle dinamiche dell’ente e in grado di verificare la correttezza degli atti compiuti. L’operato degli amministratori, infatti, andrà valutato in relazione all’incarico e alle competenze del singolo, con una responsabilità solidale anche di chi, essendo a conoscenza di fatti pregiudizievoli, non abbia fatto il possibile per impedirne il compimento o eliminarne/attenuarne le conseguenze dannose. Sul fronte del controllo, la nomina di un sindaco unico o di un collegio diventa sempre obbligatoria, per fondazioni ed imprese sociali, mentre gli enti associativi dovranno dotarsi di questo organo solo al superamento di certi limiti dimensionali (articolo 30 Cts). Per garantire un’effettiva vigilanza sulla gestione, i suoi componenti dovranno possedere gli stessi requisiti di onorabilità e indipendenza previsti per le società per azioni dall’articolo 2399 del Codice civile (non essere interdetti/inabilitati/falliti, non avere rapporti di parentela con gli amministratori e non essere legati all’ente da rapporti di l avoro/consulenza). Inoltre, almeno un componente dovrà appartenere a una delle categorie richiamate dall’articolo 2397 del Codice
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civile (revisore legale, commercialista, avvocato, consulente del lavoro, professore in materie economiche o giuridiche). Ulteriori adempimenti arrivano da altre normative di settore. La legge 124/17 introduce specifici obblighi informativi per gli enti che – a prescindere dall’ingresso nel Terzo settore – intrattengono rapporti con le amministrazioni pubbliche, operativi già dal 2019. In particolare, entro il 30 giugno di ogni anno associazioni, fondazioni e Onlus dovranno pubblicare sul proprio sito o portale digitale le informazioni relative a sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, privi di natura corrisp ettiva ricevuti dalla Pa e dai soggetti equiparati. Gli obblighi comunicativi, tuttavia, scattano solo al superamento della soglia di 10mila euro di contributi ricevuti nell’anno precedente, per cui diventa fondamentale la rendicontazione di tali vantaggi. In caso di violazione spetterà all’ente adempiere entro 90 giorni dalla richiesta di adeguamento da parte della Pa, pagando altresì una sanzione pari all’1% degli importi ricevuti. Sanzione che, in caso di inerzia, diventa la restituzione integrale delle somme.
PREMIO QUADRO FEDELE 2019
Anche per i bilanci dell’esercizio 2018, in collaborazione con LEGACOOP e con il contributo di COOPFOND, AIRCES ha indetto il PREMIO QUADROFEDELE, edizione 2019, ai migliori bilanci d’esercizio e/o sociale delle Cooperative aderenti a Legacoop. Quest’anno la novità è la suddivisione del premio al miglior bilancio d’esercizio fra le cooperative che nel 2018 hanno espresso un fatturato inferiore o superiore ai 50 milioni di euro, in modo da permettere ad un maggior numero di cooperative la possibilità di vincere il prestigioso premio. Quindi in questa edizione del Premio QUADROFEDELE saranno premiati:
1. MIGLIOR BILANCIO D’ESERCIZIO per Cooperative che hanno realizzato fino a € 50 milioni di Valore della Produzione;
2. MIGLIOR BILANCIO D’ESERCIZIO per Cooperative che hanno realizzato oltre a € 50 milioni di Valore della Produzione;
3. MIGLIOR BILANCIO SOCIALE; 4. B.E.S.T., che verrà consegnato alla Cooperativa con i migliori Bilanci d’Esercizio e Sociale, caratterizzati da
una efficace comunicazione e Trasparenza, congiuntamente considerati, e 5. DONNE AL LAVORO IN COOPERATIVA - Rendicontazione di genere nel report di sostenibilità.
Rammentiamo che la partecipazione al concorso è gratuita. Il bando del concorso, assieme alle “griglie di
valutazione” ed alla scheda di partecipazione sono scaricabili dal sito www.airces.it
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APPENDICE
NOTE GIURIDICHE E TECNICHE A cura di Francesco Cappello, Revisore Legale e Dottore Commercialista a Torino e Cuneo
Responsabilità dei sindaci anche per i bilanci precedenti alla nomina.
La Corte di Cassazione, con Sentenza del 31 luglio 2019, n. 20651, ha affermato che i sindaci di società di capitali
- che non impugnino la delibera dell’assemblea che approva un bilancio redatto in violazione dei principi stabiliti
dal codice civile - possono incorrere nella responsabilità ex art. 2407 c.c., anche se abbiano assunto la carica
solo in occasione della sua approvazione. Nella specie, i sindaci esprimevano – come primo atto rilevante – il
parere favorevole al bilancio oggetto di approvazione da parte dell’assemblea e, nel contempo, consentivano il
compimento di atti di mala gestio e di gravi irregolarità da parte dell’amministratore. Sul punto, la Suprema
Corte ha evidenziato, come già precisato dalla Cassazione n. 2538/2005, che la circostanza che i sindaci siano
nominati in occasione dell’approvazione del bilancio non è sufficiente per escludere l’obbligo di valutare le
risultanze di quel bilancio, tenuto anche conto dei riflessi sulla contabilità dell’esercizio successivo.
Pubblicata la bozza di relazione dell’organo di revisione per il bilancio consolidato.
E’ stata recentemente resa disponibile, da parte del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli
Esperti Contabili, la bozza di relazione dell’organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare e sullo
schema di bilancio consolidato per l’esercizio 2018. Il documento, realizzato dai componenti della Commissione
“Principi di vigilanza e controllo dell’Organo di revisione degli enti locali”, si propone di fornire una traccia di
relazione dell’organo di revisione, che resta il principale responsabile dell’adempimento. Il documento
pubblicato si compone di un testo in word con la bozza di relazione e da tabelle excel per l’inserimento dei dati.
La relazione è suddivisa nei seguenti paragrafi: introduzione, stato patrimoniale consolidato, conto economico
consolidato, relazione sulla gestione e nota integrativa, osservazioni e conclusioni.
Pubblicata la bozza del principio contabile “Passaggio ai principi contabili nazionali”.
La Fondazione OIC ha pubblicato in consultazione la bozza del Principio contabile “Passaggio ai principi contabili
nazionali” che disciplina le modalità di predisposizione del primo bilancio redatto secondo le disposizioni del
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Codice Civile e dei principi contabili nazionali da parte di una società che in precedenza adottava altre regole
(principi contabili internazionali, ecc.). Il principio in commento si propone di fornire al lettore del bilancio una
chiara e trasparente evidenza degli effetti derivanti dal passaggio ai principi contabili nazionali, attraverso
l’indicazione dell’impatto che tale cambiamento ha determinato sui saldi patrimoniali di apertura del bilancio e
il confronto con la situazione patrimoniale e quella economica e con il rendiconto finanziario dell’esercizio
precedente, riportate nel bilancio comparativo. Il principio prevede inoltre che le ragioni che hanno portato al
passaggio ai principi contabili e la data di transizione siano chiaramente indicati nella nota integrativa al bilancio.
Documento IAASB sulla revisione contabile delle imprese meno complesse.
L’International Auditing and Assurance Standards Board ha pubblicato, in data 11 luglio 2019, il documento sulla
revisione contabile delle imprese meno complesse – “Audits of Less Complex Entities: Exploring Possible Options
to Address the Challenges in Applying the ISAs” – che rimarrà in consultazione sino al 12 settembre. Tale
documento si prefigge la finalità di raccogliere opinioni e proposte sulle possibili misure da adottare per
affrontare le sfide legate all’utilizzo degli ISA nelle revisioni contabili di tali imprese. Lo IAASB, inoltre, sta
valutando se sia necessaria l’elaborazione di uno standard a sé stante che disciplini la revisione contabile di
questo tipo di imprese o se sia, invece, preferibile avviare una modifica dei Principi internazionali ISA.
Proposte le modifiche in pubblica consultazione allo IAS 1 e all’IFRS PRACTICE STATEMENT 2.
Lo IASB ha pubblicato, per una consultazione pubblica che avrà termine il 29 novembre, il documento
“Disclosure of Accounting Policies – Proposed amendments to IAS 1 and IFRS Practise Statement 2” concernente
le modifiche allo IAS 1 e all’IFRS Practise Statement 2. L’obiettivo di tale consultazione è quella di apportare
delle migliorie nei criteri di redazione dell’informativa sui principi contabili prevista all’interno del bilancio
attraverso la modifica dello IAS 1 e IFRS Practise Statement 2. Tale esigenza era già emersa con la pubblicazione
nel 2017 del documento “Discussion Paper on Principles of Disclosure”. Dal termine di quest’ultima
consultazione, infatti, era diventato chiaro come i principi da inserire all’interno dell’informativa di bilancio
dovessero essere legati al concetto di “materiality”, ovvero dell’indicazione dei principi materialmente
applicabili all’impresa. La principale criticità indicata dallo IASB risiede nella scarsa informativa fornita dallo IAS
1 per ciò che concerne i principi contabili: esso, infatti, stabilisce l’importanza di indicare i principi ritenuti
rilevanti, ma non fornisce una chiara definizione del termine “significant”. Le modifiche proposte per lo IAS 1
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sono le seguenti: i) la sostituzione nel paragrafo 117 del termine “significant” con il termine “material”; ii) la
modifica e l’aggiunta dei paragrafi 117 lett. A) – D) aventi quale obiettivo la delineazione dei criteri di
identificazione dei principi contabili materiali; iii) la sostituzione all’interno del paragrafo 122 del termine
“significant” con il termine “material”. Per rendere più semplice l’applicazione di tali modifiche, lo IASB ha
realizzato un’ulteriore guida destinata ad accompagnare l’impresa nell’applicazione dei “four-step materiality
process” soprattutto per quanto riguarda: l’individuazione all’interno dell’informativa sui principi contabili di
quelle materialmente importanti; la presenza all’interno dell’informativa sui principi contabili di informazioni
che si limitano a ribadire i requisiti all’interno degli IFRS.
Perdita di continuità aziendale, crisi e insolvenza: elementi comuni e differenze.
In merito alle nuove regole societarie sull’emersione anticipata della crisi d’impresa e gli strumenti di allerta, la
Circolare Assonime n. 19 – datata 2 agosto 2019 – analizza le tre fasi della crisi di impresa, distinguendo le stesse
in: perdita di continuità aziendale, crisi e insolvenza. La perdita della continuità aziendale è intesa come la fase
che precede la crisi, ha un arco temporale di dodici mesi e si basa su rilevazioni di tipo qualitativo. La crisi, invece,
ha un arco temporale di alcuni mesi e si basa su dati quantitativi. Ad ogni modo, elemento comune in entrambe
le predette fasi è il perseguimento dell’obiettivo di individuare futuri squilibri nello svolgimento dell’attività di
impresa. La fase di insolvenza, infine, è definita come «uno stato di incapacità strutturale ad adempiere le
proprie obbligazioni» ed è irreversibile. La Circolare Assonime sottolinea altresì come una delle cause all’origine
della crisi di impresa sia l’inadeguatezza dell’imprenditore e degli assetti organizzativi ed amministrativi di
individuare i sintomi della crisi di impresa nonché l’assenza di proporzionalità di tali assetti in funzione delle
caratteristiche dell’impresa stessa.
I sindaci sono corresponsabili per gli atti illeciti commessi dagli amministratori se non hanno tenuto un
comportamento attivo.
La Corte di Cassazione, con sentenza del 23 maggio 2019 n. 18770, depositata in data 12 luglio 2019, ha
evidenziato alcuni principi di diritto in tema di responsabilità del collegio sindacale. Infatti, rimettendo la causa
alla Corte d’Appello per un nuovo giudizio, la Suprema Corte ha ribadito che i sindaci sono tenuti ad adottare
un comportamento attivo – utilizzando i poteri di ispezione e di controllo loro forniti dalla legge – e non possono
essere esonerati da responsabilità se la loro inerzia viene giustificata dal fatto di essere stati tenuti all’oscuro
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degli illeciti dagli amministratori; infatti, qualora attraverso le iniziative previste ex lege i sindaci avrebbero
potuto evitare il dissesto societario, ricorre il nesso causale tra il comportamento inerte e il comportamento
illecito, con conseguente responsabilità. Allo stesso modo, i sindaci non possono essere considerati esenti da
colpe per illeciti avvenuti anteriormente all’accettazione dell’incarico, in quanto in sede di assunzione,
avrebbero dovuto esaminare i libri sociali ed – eventualmente – porvi rimedio, effettuando le opportune
segnalazioni del caso.
L’attività e i nuovi modelli da adottare per prevenire la crisi dell’impresa secondo il nuovo Codice.
Uno dei principali e più importanti obiettivi del nuovo Codice della Crisi d’impresa è sicuramente l’adozione
misure di prevenzione per le possibili situazioni di crisi, in quanto la nuova visione del legislatore non è più una
visione sanzionatoria, bensì di sostegno alle imprese per porre rimedio ai periodi di difficoltà economica. Il
legislatore ha previsto che l’impresa adotti – a seconda delle specificità e delle caratteristiche peculiari – modelli
idonei a prognosticare i segnali di crisi e le attività a rischio, predisponendo conseguentemente sistemi di
controllo e strumenti volti ad evitare la crisi. L’attività di monitoraggio è senza dubbio più agevole per le imprese
di grandi dimensioni, le quali possono anche affidarsi a professionisti esterni che forniscono la documentazione
comprovante lo sforzo organizzativo e le attività poste in essere; in ogni caso, le piccole e le medie imprese non
possono considerarsi esenti dall’effettuare controlli periodici. Infatti, il periodo in cui vi era assoluta libertà
imprenditoriale è terminato e il legislatore richiede alle singole imprese di tener traccia nelle scritture contabili
degli sforzi e dei comportamenti adottati, affinché sia possibile provare la loro diligenza. Il principio Isa n. 570
nonché l’OIC 11 possono essere considerati due validi ausili pratici concreti per i modelli di previsione richiesti
dal nuovo Codice della Crisi d’impresa.
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LA PROGRAMMAZIONE DEI PROSSIMI EVENTI AIRCES
Di seguito la tabella con i prossimi eventi formativi in programma che verranno pubblicati anche al seguente link:
https://airces.it/formazione-eventi/
Gli eventi in programmazione sono in attesa di accreditamento da parte del MEF.
Le iscrizioni ai corsi potranno avvenire solamente on line seguendo il link https://airces.it/areariservata/
Data Luogo Argomento Docenti Crediti Costo
21 Novembre
Roma- Centro Congressi Cavour
WORKSHOP: “LA REVISIONE CONTABILE NELLE
SOCIETÀ COOPERATIVE: PROCEDURE E
METODOLOGIE NEI CONTROLLI DEL PRESTITO
SOCIALE, RISTORNI E MUTUALITÀ PREVALENTE”
Edmondo Belbello 4 caratterizzanti gratuito
25 Novembre
Bologna Torre Legacoop
L’ORGANIZZAZIONE DELLE CARTE DI LAVORO DELLA REVISIONE IN UN’UNICA CARTELLA: “LA CHIAVETTA DEL REVISORE”
Sedioli, Landi 8 caratterizzanti € 120,00
28 Novembre
Milano Starshotels
IL MOG 231 E IL SGI DELL’IMPRESA
Bogazzi, Rivieri, Bottonelli,Maestri, Morara,MArullo
4 non caratterizzanti
gratuito
29 Novembre
Bolzano L’ORGANIZZAZIONE DELLE CARTE DI LAVORO DELLA REVISIONE IN UN’UNICA CARTELLA: “LA CHIAVETTA DEL REVISORE”
Sedioli, Landi 8 caratterizzanti € 80,00
12 Dicembre Milano Hotel Michelangelo
L’ORGANIZZAZIONE DELLE CARTE DI LAVORO DELLA REVISIONE IN UN’UNICA CARTELLA: “LA CHIAVETTA DEL REVISORE”
Sedioli, Landi 8 caratterizzanti € 120,00
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QUADROFEDELE - NOTIZIARIO AIRCES ON LINE Direttore Responsabile: Giuseppe Lavalle N. 7 – OTTOBRE 2019
Questo numero è stato chiuso il 04 Novembre 2019