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VIA CRUCIS
con MARIA
Parrocchia
San Maurizio - Erba -
“Ecco, Egli è qui per la caduta
e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione.
E anche a te una spada trafiggerà l’anima” ( Lc 2,34-35)
2
Una Via crucis percorsa insieme a Maria,
che non abbandona il figlio Gesù. Con gli occhi della Madre di Cristo e della Chiesa
contempliamo il mistero della passione,
con la sua voce e i suoi gesti
riviviamo l’amore che vince la morte, con la sua intercessione
preghiamo Gesù che si offre per noi sulla croce.
VIA CRUCIS
con MARIA
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INTRODUZIONE
V Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. R Amen. V L’amore di Dio Padre, che ci salva attraverso la croce di suo Figlio
e ci fa dono dello Spirito Santo, sia con tutti voi. R E con il tuo spirito. [MARIA] “Donna, ecco tuo figlio”, mi disse Gesù indicandomi Gio-
vanni; e poi a lui, indicando me: “Ecco, tua madre”. Da allora, da quando ho accompagnato mio Figlio lungo la sua Via Crucis e gli so-
no stata vicino sotto la croce, non ho mai cessato di stare accanto a
voi, miei figli, nei vostri cammini di croce e di sofferenza. Sono vo-
stra madre, sempre e ovunque. V Preghiamo. Vergine santa, madre nostra dolcissima, un giorno, all’annuncio dell’angelo, con il tuo Eccomi! desti inizio alla nostra sal-
vezza. Concedici ora di ripercorrere con te il cammino doloroso della
croce del tuo Figlio Gesù e di condividere i tuoi stessi sentimenti di
amore e di compassione per Lui, che è benedetto nei secolo dei secoli. R Amen. R Stava la Madre dei dolori,
piangente presso la croce da cui pendeva il Figlio.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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PRIMA STAZIONE
Gesù è condannato a morte
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Ho udito le urla della folla e la sentenza di morte su mio
Figlio. Non avrei mai creduto che Gesù avesse tanti nemici. Non era stato portato in trionfo nella stessa Gerusalemme meno di una setti-
mana prima? Hanno chiesto la sua morte e la liberazione di un bri-
gante. L’Agnello è pronto per l’immolazione, e io mi unisco a Lui perché la sua offerta diventi perdono e salvezza per tutti.
V Gesù, Tu sei il nostro Salvatore,
R Abbi pietà di noi. V Gesù, Tu sopporti anche i nostri tradimenti,
R Abbi pietà di noi. V Gesù, Tu continui ad amarci anche quando scegliamo Barabba,
R Abbi pietà di noi.
V O Gesù, ti chiediamo perdono per le volte che abbiamo gridato la
tua condanna a morte, per le volte che per giustificarci ci siamo lava-
ti le mani, per le volte che per rispetto umano abbiamo finto di non conoscerti. Ottienici di rimanere sempre nel tuo amore: è la grazia
che più desideriamo, o Gesù benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Chiusa in un dolore atroce,
eri là sotto la croce, dolce Madre di Gesù.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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SECONDA STAZIONE
Gesù è caricato della croce
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Sulle sue spalle piagate dai flagelli è caricata la croce. Gesù
la porta come nuovo Isacco che si avvia all’altare dell’immolazione. Pesano su quel legno la cattiveria e la violenza, la malattia e la soffe-
renza, i sospiri e le lacrime di tutta l’umanità. Mio figlio si è caricato
tutte le iniquità, si è addossato tutti i dolori. Egli appare castigato, percosso da Dio e umiliato, ma sta soffrendo per l’umanità; sta dicen-
do al Padre: “Eccomi, accetta me come vittima per tutti”.
Con Lui io rinnovo il mio Eccomi! e mi appresto ad accompagnarlo e
a sostenerlo nel dono di sè. V Quando ci sentiamo caricati di croci che pensiamo di non meritare
R Signore, aiutaci. V Quando ci schiaccia l’incomprensione delle persone più care,
R Signore, aiutaci. V quando diventiamo pesanti per chi ci sta accanto e ci ama,
R Signore, aiutaci. V Signore Gesù, per l’infinito amore che ti ha spinto a farti carico
della croce, concedici di abbracciare la nostra croce, di portarla senza
lamentarci e di seguirti lungo il nostro cammino di espiazione. Con Te e per Te il suo peso sarà leggero e il suo carico soave, o Gesù, be-
nedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Il tuo cuore desolato
fu in quell’ora trapassato
dallo strazio più crudel.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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TERZA STAZIONE
Gesù cade la prima volta
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Gesù, mio Figlio, dal quale sono state fatte tutte le cose e
la cui mano sostiene il cielo e la terra, è caduto sotto il peso della cro-ce. Vorrei corrergli vicino e aiutarlo, ma capisco che Egli vuole condi-
videre la sofferenza e l’umiliazione di chi sfinito, cede, cade e viene
calpestato dalla prepotenza e dall’ingiustizia. E’ avvilente non poter far nulla per le persone che amiamo. V Ti presentiamo i nostri sforzi e i nostri desideri di bene,
R Gesù, sostieni la nostra debolezza. V Accettiamo il nostro limite e le nostre fragilità,
R Gesù, sostieni la nostra debolezza. V Vogliamo rialzarci dopo ogni nostra caduta,
R Gesù, sostieni la nostra debolezza.
V Signore Gesù, amore che ti sei fatto debolezza per noi, nel contem-plarti caduto sotto il peso della croce sentiamo tanta confusione per
l’orgoglioso rifiuto di quanto in noi esprime limite e fragilità. Conce-
dici di fare della nostra debolezza il luogo dove sperimentare il tuo
amore e la tua potenza. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Quanto triste, quanto affranta
ti sentivi, O Madre santa
del divino Salvator.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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QUARTA STAZIONE
Gesù incontra la Madre
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Nel mezzo del corteo tumultuante scorgo Gesù. Barcolla e
sembra allo stremo delle forze. La corona di spine gli cinge la fronte e il sangue fluisce sul suo Volto. Penso che intuisca la mia presenza,
perché i suoi occhi mi cercano tra la folla. Ha bisogno di un cuore che
lo comprenda. Nessuna forza può trattenermi, passo tra le guardie e gli sono accanto. I nostri sguardi si incrociano per dirsi: “ Tutto ciò
che è tuo, è anche mio”. In fretta i soldati mi allontanano, ma nessu-
no osa colpirmi. V Per l’amore di tua Madre,
R Signore, pietà. V Per il dolore di tua Madre,
R Signore, pietà. V Per le lacrime di tua Madre,
R Signore, pietà. V Signore Gesù, che hai accolto con riconoscenza la presenza e il
conforto di tua Madre, concedi anche a noi di sperimentare nelle no-
stre difficoltà e nelle nostre croci l’aiuto materno di Maria e di avere
sempre una filiale devozione per colei che dall’alto della croce ci hai lasciato come madre. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Con che spasimo piangevi,
mentre trepida vedevi
il tuo Figlio nel dolor.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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QUINTA STAZIONE
Il Cireneo porta la croce di Gesù
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Quel che avrei desiderato e non ho potuto fare, è obbligato
a farlo Simone di Cirene. Mio Figlio non si regge più ed è giocoforza trovargli un aiuto. Provo un moto di riconoscenza per questo povero
uomo che la prepotenza costringe a dare una mano a mio Figlio. Con
riluttanza Simone prende su di sé la croce di Gesù, ma poi l’iniziale coercizione diviene condivisione e amore. Nel cuore di quell’uomo
sboccia la fede e più tardi egli, con i figli Alessandro e Rufo, farà par-
te della nostra comunità di Gerusalemme. V Perché possiamo camminare con chi è debole,
R Aiutaci, Signore. V Perché diamo il nostro aiuto a chi è nel bisogno,
R Aiutaci, Signore. V Perché non ci tiriamo indietro davanti a chi chiede,
R Aiutaci, Signore. V Signore Gesù, come sei grande e libero! Tu accetti con gratitudine
l’aiuto che ti è offerto, perché non è meno divino il ricever che il dare.
Fa’ che possiamo essere “cirenei” per i fratelli che sono nel bisogno,
ma insegnaci anche ad accettare che gli altri lo siano nei nostri con-fronti. Così il fratello sarà baluardo per il fratello. Concedicelo Tu,
che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Se ti fossi stato accanto
forse che non avrei pianto, o Madonna, anch’io con te?
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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SESTA STAZIONE
La Veronica asciuga il Volto a Gesù
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Mio Figlio, colui che gli Angeli guardano con tremore, è
tutto sfigurato dai patimenti, dal sangue e dalla polvere. Chi ricono-sce più in Lui il più bello tra gli uomini? Riesco appena a scorgerlo tra
le lacrime che velano lo sguardo. Ed ecco, una donna si fa largo fra i
soldati e si avvicina a Gesù. Con infinita tenerezza gli deterge il Vol-to. Gesù ricambia quel gesto di amore e di devozione con un sorriso
che le si stampa sul volto, irradiandolo di luminosità e di pace. V Perché siamo testimoni del tuo amore,
R Imprimi in noi il tuo Volto, Signore. V Perché portiamo la gioia e il sorriso,
R Imprimi in noi il tuo Volto, Signore. V Perché diventiamo vere icone di Te,
R Imprimi in noi il tuo Volto, Signore. V Signore Gesù, Maria è la tua icona perfetta, colei che porta in sé i tratti pieni della tua santità. Per sua intercessione concedici di diven-
tare pure noi tua autentica immagine, perché chiunque ci incontri sul
suo cammino di dolore e di smarrimento, trovi nel nostro volto la lu-
minosità del tuo sguardo e la tenerezza del tuo sorriso. Tu che sei be-nedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Dopo averti contemplata
col tuo Figlio addolorata,
quanta pena sento in cuor!
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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SETTIMA STAZIONE
Gesù cade la seconda volta
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] “ Il Signore ha fatto ricadere su di Lui l’iniquità di tutti”.
Cadavere, per un uomo, è sempre umiliante, ma lo diventa ancora di più quando la folla lo deride e lo insulta; mio Figlio è di nuovo a ter-
ra ed io non posso far nulla. Sono dolorosi i momenti in cui l’amore
non può che assistere impotente e condividere in silenzio la sofferen-za della persona amata. Gli dico nel mio cuore: “Figlio mio, sono
qui, ti sono vicina”. V Di chi soccombe sotto il peso del suo male,
R Signore, pietà. V Di chi non ce la fa a rialzarsi dopo il peccato,
R Signore, pietà. V Di chi nella disperazione si toglie la vita,
R Signore, pietà. V Signore Gesù, segnati dal peccato, portiamo nella nostra carne la spina lacerante della nostra debolezza e dei nostri cedimenti. Tu non
ci giudichi e sempre ci tendi la mano: fa’ che non cediamo allo sco-
raggiamento e affidandoci alla tua potenza, proseguiamo nel nostro
cammino. Concedicelo Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Santa Vergine, hai contato
tutti i colpi del peccato
nelle piaghe di Gesù.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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OTTAVA STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Camminano con me alcune discepole fedeli del mio Gesù,
con il cuore lacerato dai maltrattamenti e la condanna del Maestro. Le loro lacrime si mescolano al lamento per Lui, l’Agnello innocente
condotto al macello, e le loro parole di compassione cercano di copri-
re le urla insensate della folla. Gesù le guarda, sorride dolcemente al loro pianto e rivolge loro una parola di amore e di ammonimento:
“Non sono io da compiangere, ma chi mi ha ridotto così, perché è
meglio subire il male che commetterlo”. V Per le donne che stanno accanto a chi soffre,
R Ti preghiamo, Signore. V Per le mamme che portano il peso dei figli sbandati,
R Ti preghiamo, Signore. V Per le consacrate che spendono la vita nel servizio,
R Ti preghiamo, Signore. V Signore Gesù, Tu ci metti di fronte alla nostra responsabilità e ci
ammonisci che il vero male da piangere è il peccato. Siamo colpevoli,
Signore, e ti ringraziamo per la tua misericordia che ci perdona e per
il tuo amore che ci salva. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R E vedesti il tuo Figliuolo
così afflitto, così solo,
dare l’ultimo respir.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Mancano pochi passi ancora, ma proprio non ce la fa più.
Mio Figlio è annientato dalla spossatezza, barcolla e cade a terra. E qualcuno lo deride. Mi risuonano le parole del salmo: “ Essi godono
della mia caduta, si radunano contro di me per colpirmi, mi dilaniano
senza posa”. Solo l’infinita sete di portare a termine l’opera che il Pa-dre gli ha affidato dà a Gesù la forza di rialzarsi e procedere sino alla
fine. L’amore lo sostiene nel compiere gli ultimi passi, i più faticosi, i
più eroici. V Le nostre facili condanne di chi ha sbagliato,
R Perdona, Signore. V Il nostro disprezzo per chi è diverso,
R Perdona, Signore. V Le nostre omissioni nei confronti di chi tendeva la mano,
R Perdona, Signore. V Signore Gesù, hai provato fino in fondo la nostra impotenza; fa’
che contemplando la tua accondiscendenza troviamo la forza di ac-
cettare serenamente le nostre fatiche e le nostre frustrazioni, total-
mente abbandonati fra le braccia della tua infinita misericordia. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Dolce Madre dell’amore,
fa’ che il grande tuo dolore
io lo senta nel mio cuor.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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DECIMA STAZIONE
Gesù è spogliato delle vesti
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Il corpo del più bello fra i gigli degli uomini, il corpo sboc-
ciato dalla mia carne, il sacramento splendente della verità e dell’a-more, è esposto al ludibrio di tutti, velato solo dal sangue che lo co-
pre. Ora posso vedere lo strazio operato dai flagelli, ora posso render-
mi conto dell’infinita cattiveria che si è accanita contro di Lui. Egli splende come cero votivo sull’altare del mondo: con la sua luce
scopre ogni spregevolezza, mostra ogni volgarità e canta la bellezza
dell’amore che si dona fino in fondo. V Per l’impurità e per l’indecenza,
R Pietà, Signore. V Per l’ostentazione sfacciata dei corpi nudi e per l’immodestia,
R Pietà, Signore. V Per le mode che scandalizzano,
R Pietà, Signore. V Signore Gesù, la brutalità dei carnefici ci svela la bellezza sacra del
tuo corpo e il fulgore della tua purezza. Tutto in Te dice candore, ar-
monia e integrazione, mentre noi spesso sottostiamo alla dissociazio-ne fra l’istinto della carne e il desiderio di un amore puro. Concedici
di ritrovare l’armonia interiore e di vivere nella purezza dello spirito e
del corpo, a imitazione di Maria, tua e nostra tenera Madre. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Fa’ che il tuo materno affetto
per il Figlio benedetto
mi commuova e infiammi il cuor.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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UNDICESIMA STAZIONE
Gesù è inchiodato alla croce
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Riecheggiano nel mio cuore i colpi che inchiodano le ma-
ni e i piedi del mio Gesù al legno della croce. Davanti a me vedo il dolore di mio Figlio al lacerarsi delle fibre sotto la pelle. Quelle mani
che avevano accarezzato i bambini, che avevano sanato le infermità
dei malati, che avevano moltiplicato il pane dei poveri, eccole impo-tenti e bloccate dalla croce. Quei piedi che avevano portato ovunque
il Vangelo di bontà e di pace, eccoli fissati dai chiodi dell’odio e della
violenza. Appeso tra cielo e terra, il mio Gesù è manifesto terribile e
dolcissimo della crudeltà umana e dell’amore divino. V Per la tua partecipazione alla Passione di Gesù,
R Maria, prega per noi. V Per la tua maternità estesa a tutti gli uomini,
R Maria, prega per noi. V Per la tua missione di consolatrice, mediatrice e corredentrice,
R Maria, prega per noi. V Signore Gesù, Tu non hai raccolto la provocazione di chi ti diceva
di scendere dalla croce. Vittima di ogni crudeltà, Tu sei il Vittorioso,
sei l’amore che salva. Con Maria noi adoriamo il mistero del tuo do-no senza limiti. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Le ferite che il peccato
sul suo corpo ha provocato,
siano impresse, o Madre, in me.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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DODICESIMA STAZIONE
Gesù muore sulla croce
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Ho offerto, come Abramo, il mio unico Figlio, l’ho accom-
pagnato sul monte del sacrificio, sperando sempre che a Dio bastasse la mia fiduciosa e totale disponibilità: e invece viene l’Angelo del Si-
gnore, non per sospendere il sacrifico, ma perché tutto si adempisse.
Gesù ha gridato la sua sete. Ha implorato il perdono per i suoi ucciso-ri; ha promesso il Regno al ladrone pentito; ha provato il silenzio del
Padre, ha rimesso la sua vita nelle sue mani, ed è spirato. Anche l’ul-
timo sangue è versato dal Cuore squarciato, perché nulla rimanga di
non offerto di quel sacrificio incomparabile. V Hai accompagnato tuo Figlio fino all’ultima ora,
R Sii benedetta, Maria. V Sei rimasta forte ai piedi della croce,
R Sii benedetta, Maria. V Hai accettato che la spada del dolore trapassasse la tua anima,
R Sii benedetta, Maria. V Signore Gesù, solo un amore divino poteva farti dimenticare di Te
per pensare a noi fra i dolori atroci della croce. Ci hai guardato e ci
hai fatto dono del tesoro più sacro che ti restava: tua Madre. Con Giovanni noi vogliamo accoglierla nella nostra casa, per essere da lei
consolati e sostenuti, per imparare da lei a dirti il nostro sì quotidia-
no. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Del Figliuolo tuo trafitto per scontare ogni delitto,
condivido ogni dolor.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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TREDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto dalla croce
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Gli amici di Gesù staccano il suo corpo dalla croce. Con
dolcezza, quasi temendo di farlo soffrire ancora, lo depongono per terra, su un lenzuolo. Io posso finalmente accogliere mio Figlio e te-
nerlo fra le mie braccia. Posso vedere lo scempio che ne hanno fatto,
misurare l’atrocità dei tormenti. Quel corpo orribilmente torturato è
mio Figlio, lo accarezzo come avevo fatto infinite volte quando era piccolo. Ora è rigido, freddo, esanime. Oh, come la spada profetizza-
ta da Simone lacera crudelmente la mia anima! Gli dico: “Perché non
mi prendi con te?”. E dalla sua bocca serrata sembra uscire un sussur-ro: “Rimani con i miei fratelli per sostenerli nella loro fede; rimani
per continuare nel tuo corpo la mia passione per la salvezza di tutti”. V Per il tuo Cuore squarciato, R Salvaci, Signore. V Per il tuo Sangue versato, R Salvaci, Signore. V Per la tua Madre che abbraccia il tuo Corpo, R Salvaci, Signore. V Signore Gesù, hai donato la tua vita perché noi potessimo rinasce-re alla vita. Concedici di non rovinare con il peccato la nuova condi-
zione che ci hai procurato a così grande prezzo, e fa’ che quando la
tentazione ci attirerà al male, la contemplazione di Te, crocifisso e morto per amore, ci trattenga dal peccato e ci custodisca nella tua gra-
zia. Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Di dolori quale abisso!
Presso, o Madre, al Crocifisso, voglio piangere con te.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù viene posto nel sepolcro
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Completati i gesti della pietà, i discepoli trasportano il cor-
po di Gesù nella vicina grotta sepolcreto. La visione di un’altra grot-ta, splendente di luce, si affaccia alla mia mente: gli Angeli vi canta-
vano la gloria dell’Altissimo, del Figlio di Dio, del mio bambino che
faceva il suo ingresso nel mondo. Ora solo due povere torce danno
luce al sepolcro, il cadavere giace sulla pietra e la gloria di Dio sem-bra spenta. Le madri che hanno accompagnato un figlio alla sepoltu-
ra, possono comprendere l’angoscia profonda che mi schiaccia in
questa sera di Parasceve. Eppure una parola risuona come luce e spe-ranza dentro di me: “Dopo tre giorni risorgerò”. V Ti preghiamo per i genitori che piangono la perdita di un figlio,
R Ascoltaci, Signore. V Ti preghiamo per le vittime dell’odio e della guerra,
R Ascoltaci, Signore. V Ti preghiamo per i defunti che nessuno ricorda,
R Ascoltaci, Signore. V Signore Gesù, Tu avevi detto che il seme deve morire per dare frut-
to. Ora discendi nelle profondità della terra, ma per risorgere e porta-re la vita a tutti. Insieme a Maria, tua Madre, attendiamo nella fede il
compimento della tua promessa: “Il terzo giorno risorgerò”.
Tu che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R Con amor filiale, voglio
fare mio il tuo cordoglio:
rimanere accanto a te.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
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QUINDICESIMA STAZIONE
Gesù risorge da morte
V Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. R Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. [MARIA] Le donne corse al sepolcro, trovandolo vuoto, piangono e
si disperano. Ecco due Angeli presentarsi a loro, dicendo: “Perché
cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto”. Io non ho avuto paura del sepolcro in cui il corpo del mio Figlio Ge-
sù è stato deposto, perché sapevo che era temporaneo: Gesù aveva
promesso che avrebbe sconfitto la morte, risorgendo il terzo giorno!
Il sepolcro vuoto è segno della vittoria della vita sulla morte, della ve-rità sulla menzogna, del bene sul male, della misericordia sul peccato. V Maria, testimone della Passione di Cristo,
R Ricolmaci della tua speranza. V Maria, testimone della sua Risurrezione,
R Ricolmaci della tua speranza. V Maria, vittoriosa sulla morte,
R Ricolmaci della tua speranza. V Signore Gesù, che con la tua Risurrezione hai trionfato sul peccato e sulla morte, e ti sei rivestito di gloria e di luce immortale, concedi
anche a noi di risorgere con Te, per poter cominciare una vita nuova,
luminosa, santa. Tu, che con la tua vittoria hai dischiuso agli uomini orizzonti infiniti di amore e di grazia, suscita in noi l’ansia di diffon-
dere, con la parola e con l’esempio, il tuo messaggio di salvezza. Do-
naci lo zelo e l’ardore di lavorare per l’avvento del tuo Regno e alla
fine del nostro pellegrinare terreno, ottienici di ricongiungerci a Te, che sei benedetto nei secoli dei secoli. R Amen. R O Madonna, o Gesù buono,
vi chiediamo il grande dono
dell’eterna gloria in ciel.
Santa Madre, deh, voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
19
CONCLUSIONE
V O Dio nostro Padre, abbiamo ripercorso le tappe del cammino
doloroso del tuo Figlio cercando di immedesimarci con le sofferenze
e i sentimenti di Maria, sua e nostra tenera Madre.
Concedici, nella tua bontà e per sua intercessione materna, di cam-minare sulle orme segnate dall’amore e dal sangue di Gesù e di di-
ventare, a nostra volta, dono e calore per quanti accostiamo.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo crocifisso, morto e risorto, che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. R Amen.
……………………
Nell’arcano silenzio della sera si compiono gli ultimi riti dell’umana pietà
per consegnare al sepolcro
il corpo del Crocifisso …
Sarà per una breve sosta nel buio della roccia scavata. Tu lo credi, o Madre, e stai in attesa.
La memoria della Passione
è tutta raccolta nel tuo cuore,
ma proprio lì rimane viva la speranza: Egli risorgerà. Il profumo degli aromi che si espande nell’aria
è già presagio di vita nuova,
di più feconda stagione della Chiesa.
Essa germina nel solco del suo e del tuo dolore, perché più forte della morte è l’amore. Concedici, o Madre,
l’onore e la gioia di essere anche noi presenti
nell’alba del terzo giorno
al grandioso risveglio! Amen.
20
Gesù,
sono giunto al termine della Via Crucis. Porto con me le immagini dei tuoi passi vacillanti
sotto il peso della croce,
del tuo Corpo sfinito e straziato
in un martirio crudele; sono immagini che testimoniano
il tuo Amore per ciascuno di noi,
un amore unico, appassionato, inconcepibile per una mente umana.
Desidero, per ricambiare tale Amore,
impegnarmi a seguirti,
portando la mia croce ogni giorno. Signore,
so che verrà l’ora della prova e dello sconforto
quando la monotonia, la stanchezza e il peso della vita
offuscheranno il ricordo di questo momento
e ne spegneranno l’entusiasmo. Ti prego per questo, o mio Salvatore,
di venire in soccorso alla mia debolezza:
scolpisci già da ora, con il Fuoco del tuo Santo Spirito, il tuo Volto sofferente nel mio cuore;
imprimi in esso ogni attimo della tua dolorosa Passione,
perché io non dimentichi mai ciò che Tu hai sofferto per me;
perché non indietreggi davanti alla croce, ma collabori con Te alla tua gloriosa risurrezione,
nella gioia senza fine del Cielo. Amen.