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DAL 1947 MAGAZINE DI AUTOMOBILE CLUB MILANO CAMPIONATO A MONZA IL MOMENTO DELLA VERITÀ INTERVISTA VETTEL: PER ME MONZA È UN LUOGO SPECIALE TEAM PILOTI E MACCHINE: TUTTE LE FOTO FORMULA 1 È SEMPRE MONZA Autoclub & Via! N.3/2011 - Anno LV - a 0,70 SPECIALE GRAN PREMIO D’ITALIA

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via! La rivista dei soci dell'Automobile Club di Milano

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DAL 1947 MAGAZINE DI AUTOMOBILE CLUB MILANO

CAMPIONATOA MONZA IL MOMENTODELLA VERITÀ

INTERVISTAVETTEL: PER ME MONZA È UN LUOGO SPECIALE

TEAM PILOTI E MACCHINE:TUTTE LE FOTO

FORMULA 1È SEMPRE MONZA

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SPECIALE

GRAN PREMIO

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“Per illustrare la copertina di questo numero speciale, quasiinteramente dedicato al Gran Premio d’Italia, abbiamo deciso di scegliere un’immagine che, ci auguriamo, sia dibuon auspicio. La speranza degli appassionati di motori italiani è infatti quella di rivedere trionfare anche quest’anno, Alonso e Massa, con le loro Ferrari, sul podiodell’Autodromo di Monza”. Carlo Edoardo Valli e GeronimoLa Russa, presidente e vicepresidente di Automobile ClubMilano, ente organizzatore del Gran Premio d’Italia, partono da questa considerazione per commentare il grande appuntamento in programma a Monza da venerdì 9a domenica 11 settembre. “Siamo certi - prosegue Valli - che lo spettacolo non tradirà le attese e gli sportivi risponderanno numerosi alrichiamo della Formula 1 e al fascino dell’evento motoristicopiù importante del nostro Paese”.Un’attenzione particolare il presidente Valli desidera rivolgerla alla cornice che ospiterà il Gran Premio: “Nondobbiamo mai dimenticare - conclude Carlo Valli - che citroviamo all’interno di un patrimonio naturalistico di assoluto valore qual è il Parco di Monza. Quindi il mioappello va alle migliaia di tifosi che durante il week endaffolleranno l’Autodromo: rispettate l’ambiente e godeteviquesto scenario davvero unico”.

A sottolineare l’importanza dell’edizione 2011 è il vicepresidente Geronimo La Russa: “L’inserimento del GranPremio d’Italia tra le manifestazioni ufficiali del 150esimoanniversario dell’Unità d’Italia impreziosisce ulteriormentel’evento di quest’anno facendo diventare la gara di Monzauno dei punti fermi della storia sportiva nazionale”.Tra le iniziative mirate a favorire gli associati all’AutomobileClub Milano quest’anno ce n’è una particolarmente curiosa:“A tutti i nostri soci nati il 9,10 o 11 settembre, periodo incui si svolge quest’anno il Gran Premio d’Italia - ricorda ilvicepresidente La Russa -, regaleremo due biglietti d’ingresso all’Autodromo validi per i tre giorni di gara”.I dettagli dell’iniziativa sono illustrati a pagina 48 del nostromagazine.Automobile Club Milano si appresta dunque a vivere l’appuntamento di Monza con professionalità ed entusiasmo, un mix che - con il coordinamento del direttore Fabrizio Turci - deve essere alla base di una manifestazione di successo. “Buon Gran Premio d’Italia a tutti - conclude Geronimo LaRussa - con l’augurio che a vincere sia lo sport e il divertimento.Meglio ancora, poi, se sul podio saliranno le Ferrari con l’inno italiano a suggellare la grande festa di Monza”.

Benvenuti alla grande festa

di Monza!

Da sinistra, Carlo Edoardo Valli,Fabrizio Turci, Geronimo La Russa

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Marco MarianiSindaco di Monza

Sindaco Mariani, qual è l’importanza del Gran Premiod’Italia per la Città di Monza e per il suo territorio?Diciamo subito che fortunatamente in questo ultimo anno siè definitivamente risolto il contenzioso con Roma per unpossibile secondo Gran Premio in Italia, eventualità sullaquale ci eravamo subito espressi negativamente, perchénell'attuale difficile momento economico internazionale nonesistono i presupposti per due corse iridate in un solo Paese,pur avendo l'Italia una grande tradizione automobilisticalegata in particolare alla Ferrari. Monza, quindi, rimane indissolubilmente legata al "suo" Gran Premio che rivesteun'importanza fondamentale per l'economia di tutto ilterritorio brianteo e per l'intera Regione Lombardia.L'indotto turistico ed economico è stato calcolato dallaCamera di Commercio di Monza in oltre 110 milioni di eurocon un valore del marchio che si aggirerebbe intorno ai 4miliardi di euro. Monza quindi non si tocca e non può esseremessa in discussione nel calendario della Formula Uno per ilsuo grande valore storico-sportivo. Cancellare Monza dalmondiale è come togliere il Roland Garros e Wimbledon dalGrande Slam.

Monza e Gran Premio, binomio inscindibile.Ma l’Autodromo può avere anche altre identità?Ribadito che il binomio Monza-Gran Premio è inscindibile,certamente l'Autodromo Nazionale ha tutte le caratteristicheper essere un grande spazio eventi a cielo aperto e non solo,con le sue tante location interne in grado di ospitaremanifestazioni d'ogni genere. È chiaro che l'identità dell'impianto rimane indubbiamentemotoristica, ma il Festival dello Sport ed altri appuntamenticome concerti ed esposizioni, tra cui la Fiera di Monza,hanno testimoniato come la struttura si presta ad un utilizzopoliedrico in grado di attirare un pubblico variegato, nonsolo di appassionati di motori.

Ricordi legati al Gran Premio?I ricordi legati al Gran Premio sono davvero tanti. Per noiragazzi di un tempo settembre è sempre stato un mese digran festa legato alla grande corsa mondiale che si corre aMonza. Quando arrivava la carovana della corsa si correvaall'Autodromo in bicicletta e poi ci cercava un varco per

entrare ed ammirare i bolidi. Le emozioni erano grandiquando sfrecciavano campioni come Clark, Moss,Regazzoni, Lauda, Villeneuve fino ad arrivare ai giorni nostricon le indimenticabili vittorie di Schumacher con la follaoceanica ad applaudire sotto il podio.

Tifoso, appassionato o…Come si fa a non essere tifoso della Ferrari. È chiaro che alGran Premio ci vai per tifare "rosso", anche se non è proprioil mio colore preferito.

Un appello agli spettatori che si apprestano a raggiungere il Parco e l’Autodromo per il Gran PremioIn primo luogo ci auguriamo che quest'anno giungano aMonza più appassionati rispetto alle ultime due stagioni. Ciauguriamo soprattutto che la Ferrari sia competitiva e in gradodi lottare per la vittoria. Detto ciò, agli spettatori vanno fatte lesolite raccomandazioni riferite in particolare al rispetto delpatrimonio arboreo del Parco. Negli ultimi anni non mi pare sisiano registrati gravi danni al verde; questo non vuol dire chela guardia debba essere abbassata e soprattutto va ricordatoal pubblico che l'Autodromo vive all'interno del più grandeparco cintato d'Europa. In ultimo vorrei ricordare chel'Autodromo con il Gran Premio rientrano in una strategia dirilancio complessivo del turismo nella Provincia MB laddoveesistono altri poli di attrazione che vanno rivalutati, come laVilla Reale con i suoi giardini e il Museo del Duomo che raccoglie gioielli di valore inestimabile come la Corona Ferrea.Sul complesso della Villa è al lavoro da due anni un Consorziounico per la gestione formato da tutti gli enti interessati: dalMinistero per i Beni Culturali alla Regione Lombardia, dalComune di Milano e quello di Monza, dalla Provincia allaCamera di Commercio. Aggiudicati attraverso un bando i lavoriper il recupero e la valorizzazione del corpo centrale del palazzo,possiamo dire che è iniziata una nuova era per la Villa dopoanni di abbandono. Abbiamo oggi a disposizione circa 27 milioni di euro per portare a termine questa prima fase delrestauro in tempo per l'Expo 2015, anno in cui Monza dovràessere pronta per giocarsi la sua partita nell'esposizione universale. Il recupero della reggia deve essere visto come unagrande opportunità di sviluppo per il territorio. Al fianco di altriattrattori come l'Autodromo, conosciuto da tutti nel mondo.

“Monzae Gran Premio

binomioinscindibile”

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Sindaco Pisapia qual è il suo ricordo immediato quando pensa alla Formula 1 e al Gran Premiodi Monza?Quando ero piccolo sono andato spesso a Monza, addirittura per un periodo andavo tutti gli anni a vedere ilGran Premio.Il mio ricordo è legato al forte rumore delle macchine e allosfrecciare dei colori delle monoposto.

Abbiamo letto che circola molto a piedi e in bicicletta,che rapporto ha con auto e moto?L’auto è comoda e mi piace viaggiare veloce nel rispetto,però, del codice della strada. La moto, prima del casco obbligatorio, era la libertà delvento in faccia e capelli spettinati. In ogni caso ancora oggi rimane un mezzo di trasportoaffascinante che ti permette di scorgere luoghi bellissimialtrimenti invisibili dalla macchina.

Torniamo in pista: Ascari, Fangio, Villeneuve, Alboreto,Senna, Schumacher, Alonso… C’è un pilota che più dialtri l’ha colpita ed è diventato per lei sinonimo diFormula 1?Premesso che li considero tutti monumenti della FormulaUno, il cuore mi dice Ascari e Schumacher, grandissimi piloti,per il loro modo di interpretare uno sport che è molto menomeccanico di quanto possa apparire. Due grandi campioni del passato e del presente con modi diguida diversi, visti i tempi, ma che ho sempre ammirato.

Guidare un Comune importante come Milano è come pilotare una Ferrari in un Campionato del Mondo di

Formula Uno: molte difficoltà ma anche parecchi stimoli…In un GP (Gran Premio o Giuliano Pisapia… l’interpretazionela lascio a voi) il pilota è importante tanto quanto la squadrache lo sorregge. E io, devo dire, ho veramente una squadradi prim’ordine. Questo ci permetterà di superare tutte le difficoltà affrontando con passione e motivazione un percorsosicuramente stimolante come i circuiti sinuosi della F1.

L’11 settembre a Monza tutti aspettano la Ferrari.Dopo il successo della passata stagione i tifosi invocanoil bis di un Alonso che, rispetto a Vettel e ad altriavversari quest’anno appare un po’ in difficoltà. Qual è l’augurio del Sindaco di Milano al ferrarista?La Ferrari ha dimostrato di essere tornata competitiva e diaver colmato il gap nei confronti della altre scuderie. Credo che il Cavallino rampante possa regalare grandi emozioni e soddisfazioni al pubblico di Monza e, perché no,anche al sindaco di Milano (grande tifoso ferrarista) chemeritano una prestazione all’altezza del proprio calore edella propria passione.

Un ultimo messaggio, questa volta, al popolo dellaFormula Uno e agli appassionati di motori che si apprestano a vivere il Gran Premio nella cornice ‘unica’del Parco di Monza.Considero il Parco di Monza un patrimonio dell’umanità eritengo che i tifosi ferraristi sappiano far convivere la loropassione sportiva con il rispetto assoluto del gioiello in cui èincastonato il circuito. A tutti quindi un augurio di buonGran Premio, sperando di poter sommergere in un calorosoabbraccio i nostri piloti Alonso e Massa.

Giuliano PisapiaSindaco di Milano

“Come tifoso spero in una

vittoriadella Ferrari”

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GRAN PREMIO D’ITALIA

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“La vittoria, o anche la semplice partecipazione, hannoun sapore particolare a Monza” dichiarò una volta EnzoFerrari. E questa frase del più famoso costruttore di autosportive del mondo è stata forse la migliore definizionedel più famoso autodromo del mondo.Perché essa riassume la lunga e affascinante storia intessuta da innumerevoli imprese sportive che si sonosvolte all’autodromo Monza entro i contorni sfumati esimbolici del mito. Un impianto costruito dall’Automobile Club di Milanonel 1922 in soli 100 giorni. Con badili e picconi!Da quel settembre di 89 anni fa, in cui si disputarono ilGran Premio vetturette (auto di 1500 cc.), il 1° GranPremio motociclistico delle Nazioni, e il 2° Gran Premiod’Italia per vetture Grand Prix (la Formula 1 del tempo), l‘autodromo iniziò la sua incomparabile storia. Sulla suapista si contesero la vittoria i più grandi piloti del mondosulle più potenti macchine del tempo, in un succedersidi imprese sportive che ne hanno intessuto la leggenda.Tutti i grandi campioni hanno legato il loro nome aMonza: Campari, Varzi, Nuvolari, e poi, dal dopo guerra,Clark, Stewart, Fittipaldi, Peterson, Lauda, Prost, Piquet,Senna, Mansell, Schumacher, tanto per citarne alcuni.L’attuale campione in carica, Vettel, proprio a Monzavinse, nel 2008, il suo primo Gran Premio.Però Monza non è stata, e non è, soltanto la pista dellegrandi corse internazionali. Il suo calendario è semprestato denso di manifestazioni e non vi è stata formula,categoria grande o piccola di auto e di moto che essanon abbia ospitato. Verso la fine degli anni ‘50, vennero anche le macchine di Indianapolis .Ma la sua fama, che ha raggiunto ogni angolo delmondo, nasce soprattutto dall’essere sede del GranPremio d’Italia. Quest’anno vi si svolgerà la 82° edizione: soltanto 5 ebbero luogo altrove. Nel 1921 sul circuito di Montichiari a Brescia, quando Monza non

c‘era ancora; nel 1937 a Livorno, città di GaleazzoCiano, ministro degli Esteri e genero di Mussolini; nel1947 a Milano nella zona Fiera e nel 1948 a Torino sullestrade del Valentino, perché l’autodromo e la sua pistanon erano ancora stati riparati dai danni che la guerra viaveva provocati; nel 1980, infine, a Imola, che l’annodopo divenne la sede del Gran Premio di San Marino.Ma queste poche eccezioni, quasi tutte determinate daforza maggiore, non hanno scalfito il sentimento comune che la sede naturale del Gran Premio d’Italia èMonza. Anzi moltissimi, in Italia e all’estero, lo chiamano direttamente Gran Premio di Monza.A settembre si disputerà dunque la 82° edizione, chesarà seguita in TV da centinaia di milioni di appassionatiin tutto il mondo. Ma i più fortunati saranno quelli che potranno vederlodirettamente all’autodromo. Perchè le piatte e freddeimmagini di uno schermo televisivo non potranno mairendere l’atmosfera che si respira all’autodromo nei giorni di un Gran Premio. La folla cosmopolita, i colori,l’urlo lacerante delle macchine, l’ondeggiare degli spettatori sulle tribune che esplodono di gioia o mormorano di delusione quando passano le macchine. A Monza la stragrande maggioranza palpiterà per laFerrari, anch’essa un mito, da sempre la più amata e lapiù temuta delle scuderie.A Monza, poi, sin dagli anni ’30 si assiste a uno straordinario spettacolo, unico al mondo. Appena l’ultima macchina si ferma, decine di migliaia di personesi riversano sulla pista e vanno verso il podio con bandiere, cartelli, berrettini che volano in aria.Camminano sulla pista testimone di innumerevoli imprese sportive. Camminano sul mito.Anche questo è Monza il giorno del Gran Premio.

Paolo Montagna

Una corsa dal fascino unico

Sull’asfalto monzese è stata scritta la storia del Gran Premio d’Italia, dei suoi campioni, delle sue macchine, delle sue imprese. Una storia ormai leggendaria.

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AUTOCLUB & VIA!

n. 3/2011 - AGOSTO 2011 - ANNO LV

Direttore editoriale GERONIMO LA RUSSADirettore tecnico scientifico FABRIZIO TURCIDirettore responsabile PIERFRANCESCO GALLIZZI

Redazione PAOLO MORONI (coordinamento)GIANNI CATTANEOPAOLO REDAELLI

Collaboratori fissi GIANFRANCO CHIERCHINIPAOLO MONTAGNA

Direzione e redazione: Corso Venezia, 43 - 20121 Milano - Telefono 02 7745 239Fax 02 7745 201 - [email protected]à: ACP&Partners - Autodromo Nazionale MonzaVia Vedano, 5 - 20052 Monza - telefono 039 2482347

Stampa: Rotolito lombarda S.p.A. - Pioltello (MI)Fotolito e videoimpaginazione: Graphic srl - MilanoSpedizione in abbonamento postale comma 20, lettera B, articolo 2, Legge23/12/96 n°662 - pubblicità 45% - Milano - Aut. del tribunale di Milano n.4495 Euro 0.70 (IVA compresa). Edizioni Acinnova, Corso Venezia, 43 - Milano

SOMMARIOSPECIALE GRAN PREMIO D’ITALIABenvenuti alla grande festa di Monza! pag. 3Il saluto del Sindaco di Monza Marco Mariani pag. 4Il saluto del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia pag. 5Una corsa dal fascino unicodi Paolo Montagna pag. 6

Il campionato: a Monza il momento della veritàdi Pino Allievi pag. 10

Piloti e macchine: tutti i teams della F1a cura di Carlo Baffi pag. 14

Intervista: Sebastian Vetteldi Paolo Ciccarone pag. 28

Tecnica: l’auto da batteredi Paolo D’Alessio pag. 30

Oroscopo: le stelle tifano Alonsodi Alessandro Scrocco pag. 34

Revival: il muretto dei campionidi Enrico Mapelli pag. 36

Albo d’oro del Gran Premio d’Italia pag. 40

Informazioni sulla corsa pag. 42/53

La vignetta di Baffi pag. 54

IL NOSTRO CLUBLe tessere associative pag. 56ACM per l’Expò 2015 pag. 58Notiziario pag. 59I viaggi per i soci pag. 62Le nostre delegazioni pag. 65L’avvocato per i socia cura dell’avv. Chiara Somarè pag. 66

3“Benvenuti alla grande festa di Monza!”. Il saluto degli organizzatori del Gran Premio d’Italia ai soci eal pubblico del grandeevento. Da sinistranella foto, il presidente,il direttore eil vicepresidente di AC Milano

10Il Campionato.

Il momento della verità:a Monza inizia la volata

finale per la conquistadel titolo mondiale.

Una corsa forse decisiva

28Intervista a SebastianVettel.La sua prima vittoria in F1 nel Gran Premiod’Italia del 2008: “Per me Monza è un luogo speciale”

Questo magazine è consultabile sul sito www.milano.aci.it

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Ci sono tanti modi di ricordare un campionato del mondoanche senza far ricorso alle date ma semplicementelasciandosi andare all’intensità delle emozioni. Il duello tra Gilles Villeneuve e René Arnoux, ad esempio,è passato alla storia a prescindere dall’anno in cui si èdisputato. Così come gli epici scontri tra Senna e Mansello Senna e Prost. E che dire del confronto tra Jacques Villeneuve e MichaelSchumacher a Jerez, finito con un botto che costò carissi-mo al pilota tedesco? Fatte queste considerazioni, per che cosa verrà ricordatala stagione 2011? Ho cercato di selezionare qualche ele-mento, lasciando aperta la discussione a quando il mon-diale si sarà concluso. Perché da qui a fine novembretante altre cose accadranno.BRIVIDIPer tanto tempo la Formula 1 è stata oggetto di faciledenigrazione, soprattutto se paragonata alla MotoGP deimomenti migliori di Valentino Rossi. Da una parte il brivido su due ruote, i sorpassi da tratte-nere il fiato, il rischio tangibile dentro il piccolo schermo.Dall’altra polemiche a non finire e soprattutto gare-pro-cessione, spesso decise dalla velocità dei meccanici al pitstop più che dalla bravura dei piloti. Un nonsenso creato(il discorso, in assoluto, vale ancora oggi) da una F.1 trop-po legata al fattore aerodinamico e agli egoismi dei tecni-ci che non hanno mai voluto cambiare - visto che spettaa loro farlo - le regole. E così oggi si è giunti alla perversione di aver creatonorme su misura per favorire i sorpassi, ma in modo arti-ficiale. Come? Con gomme che durano pochi giri, primadi tutto. E poi con il sistema DRS, ovvero con l’ala poste-riore la cui incidenza, previo comando della direzione

gara, si azzera, facendo crescere la velocità della macchi-na, quando una vettura è praticamente nella scia di un’al-tra. L’agevolazione, chiamiamola così, viene concessa solo achi è dietro: chi sta davanti non può difendersi. In talmodo siamo tornati a vedere i sorpassi, ovvero l’elemen-to di maggior fascino delle corse. Parallelamente, il caos delle numerose soste ai box per gliaccresciuti cambi gomme, ha aumentato lo spettacolo

GRAN PREMIO D’ITALIA

Il momentodella verità

A MONZA UNA CORSA DECISIVA

Il Gran Premio d’Italia lancia la volata finale della stagione.E il suo verdetto può essere determinante per la conquista delMondiale. La lotta è ormai ristretta ai primi cinque in classifica

12 GP già disputati.

Quello d’Italia è Il 13°.

Ne resteranno altri 6.

Circa un terzo del

Campionato se ne è

andato.

A Monza, forse, l’ultima

chiamata per tutti.

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CAMPIONATO

creando ulteriori occasioni di emozione, con le auto chesi superano. Non è roba da palati fini però la gente sidiverte. E la F.1 ha riacquistato popolarità tornando a fardiscutere. Obbiettivo centrato con complimenti alla Pirelliper l’ottimo lavoro svolto, al suo primo anno nellaFormula 1 moderna.UOMINISin dall’inizio, il mondiale è diventato un terreno di cacciaquasi esclusivo per Sebastian Vettel. Il quale, con una Red

Bull-Renault superiore alla concorrenza in qualunque con-dizione, si è divertito per tutta la prima parte della stagio-ne, conquistando vittorie e pole position a volontà.Campione del mondo allo sprint nell’ultima gara del2010, Vettel si è riproposto sorprendendo per una ecce-zionale maturità di guida malgrado resti anagraficamenteun ragazzino, ma anche per velocità e numero di errorinettamente inferiore ai rivali. Bravissimo. La Germania ha trovato l’erede di Schumacher, anche se

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Vettel al momento trascina meno entusiasmi. FernandoAlonso ha invece incontrato molti più ostacoli diSebastian. Perché la Ferrari ha avuto un avvio in salita con molte coseda aggiustare in corsa. La 150 Italia ha sofferto da subitodi scarso carico aerodinamico, per cui ha fatto fatica sullepiste veloci. Salvo poi riscattarsi alla grande e andare avincere a Silverstone, con una macchina profondamentemodificata. E da quel momento è tornata la Ferrari vera, quella che faimpazzire i tifosi e che si ripropone per il successo nelGran Premio d’Italia. Una traversata del deserto duratamesi, ma in F.1 i recuperi non sono mai rapidi.Alonso ha sempre fatto la sua parte, Felipe Massa si èvisto meno, tra sfortune e cali spesso difficili da decifrare.In compenso, ci sono piloti che hanno esaltato a correntealternata, in funzione di macchine più o meno competiti-ve e a secondo delle piste. Come Hamilton, superlativo quasi ovunque ma spessoeccessivamente esuberante. Come Button che dall’ultimoposto a metà gara si è ritrovato primo alla fine un rocam-bolesco GP del Canada. Come Rosberg che si è quasi sempre messo dietro il com-pagno di squadra Schumacher. O come Webber, che addirittura si è visto bloccare da unperentorio ordine di scuderia nel GP di Gran Bretagna,altrimenti avrebbe danneggiato Vettel. Tra chi ha sorpreso, c’è poi certamente Kamui Kobayashi,il giapponese della Sauber che sa coniugare un’aggressi-vità innata con le tattiche attendistiche cui spesso locostringe il suo team. Mai c’era stato in F.1 un pilota nip-ponico altrettanto forte.POLEMICHE E FUTUROMa il 2011 sarà anche ricordato per le polemiche suiregolamenti, specialmente per la parte riguardate i famo-si scarichi che soffiano (o soffiavano…) nel diffusoreanche con l’acceleratore sollevato, creando un effettoaerodinamico - traduzione: più aderenza alla vettura -proibito dalle norme. Gli uomini della Fia sono intervenuti a campionato aper-to, creando un caos indescrivibile nelle giornate diSilverstone. Ci si poteva pensare prima. O anche alla con-clusione del campionato. Agendo così, si è data la bruttasensazione di aver tentato di manipolare le sorti di unaannata di nuovo targata Red Bull.E il futuro? Quello immediato ci riserva la novità di unGran Premio in India che susciterà curiosità e interesse.Quello a medio termine ci promette una prevedibile guer-ra di potere per chi dovrà gestire la F.1 di domani: ancoraBernie Ecclestone oppure la cordata composta da JohnElkann e Murdoch junior? Ma è un discorso che può annoiare. Meglio godersiMonza, poi si vedrà…

Pino Allievi

Vettel si è “divertito” fin dalla prima

gara. Alonso ha invece incontrato

vari ostacoli, ma alla fine la Ferrari

ha recuperato competitività.

Che succederà ora ?

GRAN PREMIO D’ITALIA

In alto, una dinamica immagine della McLaren di JensonButton; qui sopra, la Mercedes di Nico Rosberg e,

a destra, Alonso esultante dopo la vittoria di Silverstone.Nella pagina precedente un serrato duello

tra la Ferrari di Alonso e la Red Bull di Webber

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CAMPIONATO

11 SETTEMBRE 2001

Quel giorno,dieci anni fa

La Formula 1 listata a lutto, un ambiente surreale, ipiloti storditi da un fatto che li ha finalmente colpiti,distraendoli dal loro mondo fuori dal tempo, nel qualela politica, i conflitti sociali, il disagio, sono argomen-ti da rimandare. O da ignorare. Ma l’11 settembre 2001, che precede di 5 giorni ilGran Premio d’Italia, è una cosa troppo grande e fuoridalla comprensione umana per restare ai margini.Jarno Trulli è il più scosso: “Mi chiedo che cosa ci fac-ciamo qui, noi, a correre in tondo. È un’atmosfera allimite, mai vissuta prima”. Michael Schumacher sidichiara allibito, Flavio Briatore dice una cosa sacro-

santa: “I terroristi vogliono fermare il mondo, è giustoinvece che lo sport lo faccia andare avanti, senza perquesto dimenticare”. Anche Bernie Ecclestone lapensa allo stesso modo. Si corre, vince Montoya, leFerrari non hanno scritte pubblicitarie e portano unsegno nero di cordoglio sul musetto delle macchine,il pubblico sulle tribune si diverte con l’amaro nell’ani-mo. Accadeva dieci anni fa. Adesso il Gran Premiod’Italia si disputa proprio l’11 settembre e la coinci-denza di data non può non evocare tristezza, rabbia,sgomento a rapportarsi con una tragedia che ha scon-volto la nostra vita in profondità, impedendoci persi-no di addentrarci nei meandri della rassegnazione. Dieci anni dopo ci ritroviamo con lo stesso senso divuoto come se quell’orrore si fosse consumato ieri.O stamane. Perché il dolore non ha tempo.

P.A.

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GRAN PREMIO D’ITALIA a cura di Carlo Baffi

foto Colombo/Crippa

PILOTI & Mi protagonisti d

Il campionato 2011, vanta ben 5 campionidel mondo al via: Vettel (neoiridato),Button, Alonso, Hamilton e Schumacher. Trale novità regolamentari, spicca la reintrodu-zione del Kers, il sistema che consente diaccumulare energia in fase di frenata.Sotto il profilo aerodinamico invece, il pilo-ta può regolare in corsa l’ala posteriore. Mail punto nodale è rappresentato dal nuovogommista: la Pirelli. Le diverse mescolehanno contribuito a rendere ancora più

incerto l’esito dei Gran Premi, aumentandolo spettacolo. Partita in ritardo per il forfaitdel Bahrain scosso dai disordini interni, lastagione ha visto finora un dominio dellaRed Bull, in particolare di Sebastian Vettel.La Ferrari ha patito invece un inizio in salita.La nuova “150° Italia”, modello che celebrai 150 anni del nostro paese, è tornata com-petitiva dopo il giro di boa vincendo aSilverstone con Fernando Alonso.Anche la McLaren è via via cresciuta, confer-

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SCUDERIE

MACCHINEdella formula 1

mandosi la seconda forza del mondiale. Indifficoltà invece la Mercedes, ancora lonta-na dal vertice della classifica. Tra i debuttan-ti provenienti da oltre Oceano, troviamo ilvenezuelano Pastor Maldonado, campioneuscente della GP2 Series, il messicano SergioPerez e l’australiano Daniel Ricciardo.Quest’ultimo ha sostituito l’indianoKarthikeyan alla HRT dal GP di GranBretagna. Con passaporto europeo sonoinvece il belga Jerome d’Ambrosio e lo scoz-

zese Paul Di Resta, campione 2010 del DTM.Presenti solo due piloti italiani. Il veteranoJarno Trulli e Vitantonio Liuzzi, rispettiva-mente in forza al Team Lotus e alla HRT.Resta il rammarico per l’assenza di RobertKubica. Nel febbraio scorso, il polacco dellaLotus Renault GP è rimasto vittima di ungrave incidente nel corso del Rally diAndora. Il nostro augurio è quello di rivede-re Kubica, completamente ristabilito e pro-tagonista in corsa quanto prima.

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SCUDERIEDati aggiornati al GP d’UNGHERIA del 31 luglio 2011

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SCUDERIE

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SCUDERIE

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L’inno nazionale tedesco e poi quello italiano, suonati sulpodio di Monza. Per molti anni è stata la colonna sonoradei successi di Michael Schumacher, fino a quando nel2008 la grande sorpresa del mondiale fu Sebastian Vettel ela Toro Rosso.Pilota tedesco, auto italiana. I tifosi nel parco furono sorpre-si, ma le circostanze in cui arrivò quel successo non stupi-rono nessuno. Vettel aveva il passo del campione, la pioggia battentelasciò spazio solo a un grande del volante, per cui vederlovincere, e in quel modo, fece capire che era appena comin-ciata l’avventura mondiale di Vettel. Adesso, alla vigilia del GP d’Italia del 2011, Sebastian tornaa Monza con il numero 1, quello del campione del mondoin carica. E allora, la prima domanda è quasi una conseguenza diquel primo successo.Come ti senti nel tornare a Monza, la pista dove haiottenuto la prima pole e la tua prima vittoria con laToro Rosso?"Per me tornare a Monza è sempre un piacere, perché è ungrande circuito, i tifosi hanno davvero una enorme passio-ne per le corse e, di sicuro, per me è un posto speciale per-ché certe sensazioni, legate alla prima pole e alla prima vit-

toria, non si scordano, così come l’entusiasmo dei tifosi vistidall’alto del podio".Come ti senti nel tornare sul "luogo del delitto"?Avresti mai immaginato di vincere lì e proprio con laToro Rosso?"Diciamo che non lo considero come il luogo del delitto, èstata la mia prima vittoria. Certo non l’avrei mai immagina-to prima di vincere e vi confesso che è stata una grandesorpresa anche per me".Non ti sembra curioso che la tua prima vittoria siaavvenuta su una monoposto italiana, la Toro Rosso,con un motore Ferrari e per giunta su una pista italia-nissima come quella di Monza?"Bè, non dimenticarti che quel giorno la giornata non mipareva tipicamente... italiana, vista la pioggia a catinelleche è venuta giù!"Dal punto di vista agonistico si può dire che l’Italia siala tua seconda casa? Cosa hai imparato durante il tuosoggiorno a Faenza?"Ho davvero dei bei ricordi del mio periodo italiano, mipiace il vostro modo di fare e vivere, la gente che ho incon-trato è stata davvero fantastica e devo dire che ho comin-ciato a migliorare il mio italiano..."Quando eri collaudatore della BMW e facevi le esibi-

GRAN PREMIO D’ITALIA

”Monza?Per me è unluogo speciale”

LA PAROLA AL NUMERO 1

La prima vittoria non si scorda mai. E Sebastian Vettel iniziòla sua ascesa proprio con il trionfo sull’ asfalto monzese nel 2008

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INTERVISTA

zioni al parco tematico che seguiva i GP e i piloti uffi-ciali, avresti mai pensato che un giorno saresti stato tuil campione del mondo?"Per niente affatto quando ero al volante, quando corriperò nelle categorie minori pensi e sogni che un giornopossa toccare anche a te di arrivare in F.1, di vincere unagara e magari di diventare campione del mondo. Da que-sto punto di vista è sempre stato il mio sogno, la mia ambi-zione, ma quando sei in certe situazioni pensi solo al dafarsi, a guidare cioè più velocemente che puoi".Entriamo nel dettaglio, prova a dare un giudizio suituoi principali avversari; Webber, Alonso, Massa,Hamilton, Button, chi è il migliore?

"Stai parlando dei migliori piloti del mondo e dei più fortiche abbia incontrato, gente che mi costringe sempre adandare al massimo per poterli battere, sono il top, come faia dare una preferenza?La gente, anche in Italia, ha sempre apprezzato moltola tua naturalezza e modestia. Il successo ha cambia-to queste caratteristiche in qualche modo?"No, è importante mantenere sempre i piedi per terra. Soche sono molto fortunato ma non è detto che duri persempre nella vita, quindi modestia e calma sono alla basedel mio modo di vivere"Quando vivevi a Faenza i tuoi meccanici dicevano checucinavi bene e che avevi sempre l’appartamentomolto pulito. Continui a cucinare e quale è il tuo piat-to preferito?"Quando ho tempo mi piace ancora cucinare e il mio piat-to preferito è la pasta col pomodoro, è semplice da fare, èveloce ed è buono..."Hai qualche ricordo particolare legato alle gare nellecategorie minori che ti hanno segnato il carattere?"Non in modo particolare, non mi viene in mente niente..."Anche perché Sebastian Vettel è impegnato a costruire ilfuturo e quindi non ha tempo per guardare al passato.

Paolo Ciccarone

Legato all’Italia dove ha vissuto

e fatto la gavetta.

La prima vittoria su una macchina

italiana con motore Ferrari.

Piatto preferito? La pastasciutta

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Che la Red Bull fosse la vettura da battere nel 2011 erauna certezza già prima che il mondiale cominciasse.Ma che il divario tra la Red Bull RB7 e le altre macchinedel lotto fosse ancor più ampio dello scorso anno nessu-no poteva immaginarlo, anche se dopo la inaspettata, maguadagnata e meritata vittoria di Silverstone, la Ferrarisembra aver capitalizzato le modifiche tecniche introdot-te sulla F 150° proprio per contrastare lo strapotere dellamonoposto austriaca.In ogni caso la superiorità tecnica manifestata dal bino-mio Vettel-Red Bull nei primi due terzi della stagione èstata a dir poco disarmante, tanto che il due volte cam-pione del mondo Fernando Alonso non ha esitato a defi-nirla una delle migliori monoposto di Formula 1 di tutti itempi, al pari della McLaren-Honda MP4/4 del 1988 (15vittorie in una sola stagione con Senna e Prost), dellaWilliams-Renault FW14B del 1992 (la famosa vetturadotata di sospensioni “attive”) o della Ferrari F2004 del2004 (la “rossa” più vittoriosa di tutti i tempi). Anche sein Formula 1 non si può mai parlare di perfezione, la RedBull-Renault RB7 di Sebastian Vettel e Mark Webber larasenta. Aerodinamicamente esasperata, è la vettura chesviluppa la maggiore deportanza, rispetta le gommePirelli, si adatta ad ogni tipo di circuito, anche se prediligei tracciati con lunghi curvoni in appoggio ed è tanto velo-ce sul giro singolo, quanto in assetto da gara. Quando sidispone di una macchina simile è quasi impossibile man-care l’appuntamento col gradino più alto del podio. Mase la Red Bull è l’ha fatta finora da padrona nel mondia-le 2011, alle sue spalle, gli avversari non hanno di certoalzato bandiera bianca. A partire da McLaren e Ferrari,che sono le sue più serie antagoniste.

McLAREN-MERCEDES MP4/26Scottati dall’epilogo del mondiale 2010, i tecnici diWoking hanno voltato decisamente pagina sul fronte tec-

La macchinada battere

STRAPOTERE RED BULL

La monoposto che ha vintoil mondiale 2010 è stata quest’anno migliorata ed hafin qui dominato il campionato. Ma gli avversari non stanno certoa guardare. Soprattutto la Ferrari.

COME È FATTAUNA MONOPOSTOL’esempio Red Bull

GRAN PREMIO D’ITALIA

1 MUSETTOLa conformazione aerodinamica della RB7 non ètroppo dissimile a quella dello scorso anno: il muset-to è relativamente più largo e piatto rispetto a quel-lo di altre vetture e si raccorda perfettamente coltelaio che, nella parte superiore, presenta due visto-se nervature, il cui compito è quello di incanalare ilflusso d’aria che lambisce il telaio.2 ALA ANTERIORE

A partire dal 2009 la larghezza massima dell’alaanteriore è stata portata a 180 cm ma, per ridurre ladeportanza della vettura la Federazione ha impostouna parte centrale dell’ala a incidenza nulla. Perrecuperare carico aerodinamico i progettisti sonoperciò costretti a lavorare sulle parti esterne che, nelcaso della Red Bull RB7, sono particolarmente com-plesse e presentano ben cinque profili alari per lato.Il compito di queste appendici è duplice: generaredeportanza all’avantreno (schiacciare cioè il mezzo aterra) e creare una sorta di carenatura d’aria delleruote anteriori.3 DEVIATORI DI FLUSSO

Per ottimizzare lo scorrimento dei flussi d’aria chelambiscono la vettura sono consentiti tre piccolideviatori di flusso, posizionati sotto le gambe delpilota, davanti alla presa d’aria delle fiancate, e ailati di queste ultime.4 FONDO PIATTO “SCALINATO”Il fondo delle odierne monoposto di Formula è“piatto”, con un ribasso di cinque centimetri nella

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parte centrale, questo per impedire la creazione diun effetto suolo pari a quello che si otteneva neglianni ‘80 con le minigonne scorrevoli e i profili alarilaterali.5 LE FIANCATELe fiancate della Red Bull RB7, come quelle di quasitutte le altre monoposto, sono relativamente corte edotate di una contenuta presa d’aria nella partesuperiore. Altra caratteristica comune a tutte le vet-ture del lotto la “rastremazione” posteriore (il bru-sco restringimento della carrozzeria a cavallo delleruote motrici), e lo “scasso” presente nella partebassa delle fiancate, ricavato per velocizzare il flussod’aria diretto al retrotreno.6 LO “SNORKEL”

Con questo termine gli inglesi definiscono la presad’aria motore, indispensabile per monoposto chemontano motori aspirati. Nel caso della Red Bull lapresa d’aria alimenta il V8 Renault e viene anche

sfruttata per raffreddare il piccolo radiatore delcambio, montato alle spalle del propulsore.7 L’ALA POSTERIOREEcco una delle grande novità tecniche del 2011: l’alaposteriore ad incidenza variabile. A partire da que-st’anno, per facilitare i sorpassi e movimentare lecorse, la Federazione consente di variare l’incidenzadel “flap” (la parte superiore dell’ala posteriore) suldritto. Il guadagno, per le vetture che inseguono, ènotevole e può incrementare le velocità di puntafino a 15 Km/h.8 9 SCARICHI “SOFFIATI” E PROFILO ESTRATTORE

Adrian Newey, il geniale progettista della Red Bull, èstato il primo a sfruttare l’aria calda, espulsa dai con-dotti di scarico del motore, per velocizzare il flussoche investe il profilo estrattore posteriore, al fine diincrementare la deportanza della vettura. Inutiledire che, una volta scoperto l’arcano, tutti i suoiavversari lo hanno copiato, salvo poi scatenare unaserie di polemiche che hanno indotto la Federazionead intervenire a più riprese su un dispositivo consi-derato....al limite del regolamento.10 FLUIDODINAMICA INTERNAIn una Formula 1 moderna sono tanto importanti leforme esterne della vettura quanto la sua conforma-zione interna. E anche in questo caso la Red Bull fascuola: radiatori stretti e lunghi, sdoppiati nelle fian-cate, propulsore e trasmissione interamente carena-ti. Dopo il divieto di praticare aperture nella carroz-zeria, l’aria calda che ristagna all’interno del vanomotore della Red Bull viene smaltita in corrispon-denza del retrotreno, attraverso un condotto diforma ellittica, che ricorda gli aerei da caccia deglianni ‘60. 11 8 CILINDRI PER TUTTILe regole sono uguali per tutti: gli odierni propulso-ri di Formula 1 devono essere dei V8, con cilindratamassima di 2.400 cc. Nel caso della Red Bull RB7 ilpropulsore viene fornito dalla Renault.

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nico. Come si può osservare nel disegno, tra tutte le mac-chine del 2011 la McLaren è quella col passo più lungo(15 centimetri in più della concorrenza), monta le fianca-te più originali, che per un certo verso ricordano laRenault del 1995, e con una sorta di doppio fondo in cor-rispondenza del retrotreno, per non parlare della doppiapresa d’aria motore e della conversione al cinematismopull-rod sull’asse posteriore. A dispetto di tutte queste novità la macchina di Hamiltone Button è diventata competitiva solo alla vigilia del primoGran Premio in calendario, i tecnici di Woking sono pas-sati da un sistema di scarichi-motore tipo “octopus” (dalcollettore centrale si dipartono quattro piccoli tubi chesoffiavano in corrispondenza del profilo estrattore poste-riore), ad una tipologia stile Red Bull, con un unico collet-tore “annegato” nel fondo piatto. Dopo avere recupera-to deportanza al retrotreno la MP4/26 è tornata improv-visamente competitiva e, anche se in maniera fortunosa,Lewis Hamilton (in Cina) e Jenson Button (in Canada)l’hanno portata sul gradino più alto del podio. Per batter-si alla pari con la Red Bull le manca però ancora qualcosa

GRAN PREMIO D’ITALIA

Scottati dall’epilogo del mondiale

2010, i tecnici della McLaren hanno

voltato decisamente pagina

sul fronte tecnico

sul fronte aerodinamico ed una maggiore costanza di ren-dimento. Non tutte le piste si adattano al suo passo lungoe quando le gomme posteriori vanno in crisi non c’è nullada fare contro gli uomini in blu...

FERRARI F150° ITALIAAlle spalle di Red Bull e McLaren troviamo la rossa diMaranello che, dopo un avvio di mondiale a dir poco disa-

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TECNICA

A Silverstone, ha debuttato

una Ferrari profondamente

modificata nell’aerodinamica e nelle

sospensioni posteriori

stroso, ha ritrovato la competitività e la vittoria, conAlonso vincitore a sorpresa del Gran Premio d’Inghilterra.Sul banco degli imputati, per le deludenti prestazioni diinizio stagione, sono finiti sia la galleria del vento diMaranello, che avrebbe fornito dati poco attendibili, chel’operato di Aldo Costa, il direttore tecnico del Cavallinoche è stato allontanato all’indomani del Gran Premio diSpagna. Molti, a partire dal Presidente Montezemolo,hanno accusato il suo staff di eccessivo conservatorismo,di non essere più capaci di sfornare quelle idee innovati-ve che caratterizzavano le Ferrari dell’era Schumacher. La critica sarà forse un po’ ingenerosa ma non c’è dubbioche da quando la responsabilità tecnica è passata a PatFry, l’ex stratega della McLaren, le cose sono cambiate. E in meglio. E a Silverstone, dove ha debuttato una 150°Italia profondamente modificata nell’aerodinamica e nellesospensioni posteriori, Alonso è tornato a salire sul gradi-no più alto del podio, con una vettura tanto veloce inprova quanto in gara e soprattutto non più afflitta daquella mancanza di deportanza e dal problematico sfrut-tamento delle coperture posteriori, che l’avevano ricaccia-ta nelle retrovie a inizio anno.Il miglior viatico per concludere la stagione in crescendo epianificare un 2012 al vertice.

Testo e illustrazioni di Paolo D’Alessio

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Quando i campioni di Formula 1 scendono in pista comeavverrà a Monza il prossimo 11 settembre, nel Gran Premiod’Italia, l’entusiasmo degli italiani sale letteralmente “alle stel-le”! E le stelle dello Zodiaco non rimangono certo indifferenti maanzi, occupano un posto d’onore in tribuna per assistere allagara, incitando e incoraggiando il loro pilota preferito. È inte-ressante, dunque, guardare con occhio divertito quali piane-ti accompagneranno al volante le “star” della Formula 1 cheal momento appaiono nettamente le più favorite e pronte acontendersi il Mondiale. Ma per ora prestiamo attenzione aquanto potrebbe accadere sulla pista monzese l’11 settem-bre alle ore 14, stilando un breve oroscopo personalizzato deimaggiori protagonisti del campionato. Iniziamo con il campione in carica, Sebastian Vettel, giova-nissimo esponente del segno del Cancro, che con la sua RedBull sembra voler riconfermare il suo titolo, nonostante nelleultime performance abbia mostrato qualche segno di cedi-mento. Come mai? Il suo Sole personale (astro che rappre-senta il senso di identità e la voglia di affermazione) risente diun “layout dissonante” dell’austero Saturno. In tali situazio-ni il dovere verso gli altri e la voglia di soddisfazione persona-le possono provocare un senso di costrizione e tensione trop-po forte da reggere e il rischio di “sbandate” umorali, adiscapito della prestazione tecnica, appare piuttosto elevato.Ciò su cui dovrà far leva il tedesco sarà soprattutto l’incorag-giamento da parte dello staff tecnico e dei tifosi, dato cheVenere (simbolo delle relazioni sociali) sarà favorevole alla suaLuna (l’umore). Il Marte di Vettel, pianeta che nell’oroscoporappresenta lo spirito competitivo, l’abilità al volante, la grin-ta, la capacità di dare lo “start”, si trova in Cancro: buonaparte del suo successo dipende probabilmente dal senso di

familiarità che prova nei confronti del veicolo, unito ad unaforte capacità di intuire come e quando premere l’accelerato-re. Durante la gara i pianeti che correranno sul circuito insie-me a lui indicano che queste abilità saranno particolarmenteaccentuate, anche se la fortuna non sembra arridergli. La giu-ria astrologica assegna alla star germanica una probabilità di75% di raggiungere il primo posto nella gara di Monza. Passiamo ora ad un esponente della Vergine, l’australianoMark Webber, anche lui scuderia Red Bull. Le stelle del pilo-ta indicano che la prontezza di riflessi e la capacità di recupe-ro non saranno delle migliori. Tutto ciò però non per suanegligenza, ma per problematiche che potrebbero portarlo arallentamenti inattesi. Infatti il Mercurio personale del pilota(pianeta che esprime l’agilità, la capacità di cogliere l’attimoe di rendere fruttuoso il tempo) riceve sorpassi sgraditi daparte di Urano (corpo celeste adibito alla meccanica, maanche agli imprevisti) e tutto ciò potrebbe tramutarsi in spia-cevoli problemi tecnici in corso di gara. Le stelle sembranoindicare che la gara si deciderà ai box, dove l’australiano avràla possibilità di riportarsi al comando per qualche giro ai pitstop. A suo favore avrà comunque l’alleanza di un’ottimatifoseria e uno staff pronto a riparare eventuali dimenticanze.Webber farà bene a non lasciarsi sopraffare dall’inquietudine,poiché (anche in senso astrologico) quel giorno avrà la Lunastorta. La giuria astrologica non si sente dunque di esprime-re una probabilità più alta del 70% riguardo la possibilità diraggiungere il primo posto.Come se la caverà la McLaren di Lewis Hamilton, britanni-co esponente del segno del Capricorno? Le stelle sembranosmaccatamente dalla sua parte: tanta fortuna (Giove benevo-lo), appoggio dello staff, prontezza di riflessi (Venere eMercurio positivi), capacità di far fronte agli imprevisti (Uranofavorevole) e ottima padronanza del veicolo (Marte in poleposition) saranno sicuramente i suoi “astri nella manica”.Tutto ciò però non dovrà portare l’inglese ad adagiarsi sugliallori, poiché il severo Saturno e il mefistofelico Plutone nonsaranno invece di grande appoggio. Importante dunque cheLewis mantenga self-control in corso di gara, evitando dimostrarsi troppo sicuro di sé e sottovalutando gli avversariche potrebbero smaccatamente soffiargli un posto sul podio.La giuria astrologica lo vede primo in gara con 80% di pro-babilità.Infine il pilota che ci sta decisamente più a cuore, FernandoAlonso, esponente del fiammeggiante segno del Leone (inperfetta tinta con il rosso acceso della sua scuderia). I pianetiin pista con l’ispanico sul circuito di Monza sono decisamen-te favorevoli. Chissà che il ferrarista non ci riservi qualchebella soddisfazione come è capitato a Silverstone e alNurburgring! La Luna, in angolazione ultra-positiva con

GRAN PREMIO D’ITALIA

Le stelle tifano AlonsoOROSCOPO “DA CORSA”

Nel giorno del Gran Premio gli astri danno favorito il ferrarista. Dietro di lui, nell’ordine, Hamilton, Webber e Vettel

Il GP d’Italia cade nel segno della

Vergine, lo stesso di Mark Webber.

Ma l’11 settembre è il Leone di Alonso

a ruggire, pur se insidiato dal Capricorno

di Hamilton e dal Cancro di Vettel

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ASTROLOGIA

Marte, lo vedrà scendere in pista coraggioso e sicuro, riccodi carburante adrenalinico, pronto a sorprenderci già in qua-lifica. Tutto ciò potrebbe proseguire in gara con una sua vantaggio-sa iniziativa. Questa posizione planetaria descrive anche unmomento molto adatto per assumere funzioni direttive lad-dove il compagno Massa scarseggi. Mercurio bacerà laVenere del pilota: l’incoraggiamento della tifoseria, dello stafftecnico e dello stesso Domenicali saranno tra le armi vincen-ti per far sì che Fernando, sebbene distante dal titolo mon-diale, possa comunque mettersi in luce. Sembra proprio cheil circuito monzese sia di suo gradimento: Marte darà un’ot-tima spinta al suo Mercurio, portandolo a muoversi disinvol-tamente in pista. Alcune raccomandazioni necessarie:

Alonso non dovrà tanto affidarsi alla fortuna quantoall’esperienza che sicuramente sarà in grado di dimostrare,poiché gli avversari non si mostreranno da meno. Non dovràpoi sottovalutare il rischio di qualche smacco all’ultimo mil-lesimo, visti i tranelli tesi dai concorrenti (Plutone, pianetadegli inganni e dei rivali è negativo al suo sportivissimoMarte), magari perché troppo fomentato dalla posizione pri-vilegiata nella quale potrà trovarsi. Urano tende brutti scher-zi e c’è rischio di distrazione. La giuria astrologica (stavoltadichiaratamente di parte) raccomandando Alonso di nondeluderla, lo incoraggia con un buon 90% di probabilità diraggiungere il primo posto sul podio. Pronti a provare il bri-vido di un’emozione celestiale? E allora… Via!

Alessandro Scrocco

Al centro FernandoAlonso.In alto, da sinistra in sensoorario, Sebastian Vettel, MarkWebber e Lewis Hamilton.

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Un arredo urbano che diventa scultura, luogo per ricor-dare e appassionare chi lo visita e si sofferma a guardare,leggere, pensare. Un luogo da rispettare. Questo è, a dueanni di distanza dall’inaugurazione, il Muretto deiCampioni a Biassono, comune che abbraccia la pistabrianzola. Una tappa obbligata per chi sta per entrare in Autodromodallo storico ingresso di S.Maria delle Selve e vuole riper-correre momenti della impareggiabile vita dell’impiantoche, lì vicino, continua ad essere pronto per scrivere altrepagine memorabili. Un Muretto di Campioni che attraver-

so le sue centinaia di firme contiene novant’anni di storiadelle corse a motore passata da Monza. Gli autografi ditutti i campioni del mondo di Formula Uno, di decine divincitori dell’appuntamento settembrino, di oltre 140piloti che nella massima formula hanno corso, trionfato epurtroppo, in alcuni casi, perso la vita. Ma non solo piloti. Costruttori, giornalisti, dirigenti, pro-gettisti. Icone mondiali, e non solo sportive, come EnzoFerrari la cui firma è l’unica a non essere stampata nelclassico colore nero ma, come usava fare ilCommendatore di Maranello, vergata di quel viola con

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Il muretto dei campioni

Quasi 250 autografi di piloti delle quattro e delle due ruote, di ieri e di oggi,e di altri famosi personaggi del motorismo sportivo sulle piastrelledel monumento che accoglie i visitatori all’ingresso dell’Autodromo di Biassono

MONZA E LE CORSE: 90 ANNI DI STORIA “FIRMATA”

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SOMMARIO

cui firmava i documenti. Uomini che la pista l’hanno vistanascere e poi fortificata nel corso dei decenni. Daquell’Arturo Mercanti che, come recita la piastrella,“Volle, Ideò, Costrusse” l’Autodromo, a personaggi che sichiamano Bacciagaluppi, Bertett, Tavoni, gestori che conil loro operato questa storia l’hanno tramandata fino aigiorni nostri. Con loro campioni delle due ruote da quel

primo nome in ordine alfabetico, Giacomo Agostini, pas-sando per altri campioni fino alla sigla di Valentino Rossiche, in verità a Monza viene ogni anno a divertirsi, edivertire nel suo amato Rally ma non con il cavallo a dueruote che lo ha già reso immortale. Centauri che resteranno legati per sempre a noi per quelgiorno così maligno, 20 maggio 1973, che li ha strappatialla vita e, in parte, ha contribuito a far perdere il mondia-le di motociclismo alla sua pista più classica. Pasolini e Saarinen. Renzo e Jarno, accomunati nella tra-gedia e, giustamente, vicini di stanza nel Muretto deiCampioni. Oppure motociclisti che da vent’anni a questaparte portano in pista lo spettacolo entusiasmante delmondiale SuperBike. A loro, ai Bayliss, ai Chili, ai Fogarty,ai tanti protagonsisti delle derivate dalla serie, per sceltadella stessa Associazione, non è riservata la parte delleimmagini. Riportare solo le “eccellenze assolute”, come le ha defini-

Gli autografi dei campioni

del mondo e di tantissimi vincitori

del Gran Premio d’Italia: oltre

140 piloti di F1 che hanno corso,

trionfato e in alcuni casi perso la vita

te il Presidente degli Amici dell’Autodromo e del ParcoEnrico Radaelli. E le eccellenze, in quasi un secolo di sto-ria, sono i due Gran Premi per antonomasia. Quellod’Italia a quattro ruote, e quello delle Nazioni per lemotociclette. Per il resto, le migliaia di gare disputate,patrimonio immenso di storia motoristica da corsa, nonc’era spazio. Quindi niente 1000 Chilometri, niente

Lotteria, niente Rally e, quindi, niente SuperBike. Sipotrebbe discutere sul perché di questa scelta ma quantomeno è chiara, non negoziabile. E allora ecco il visitatore tuffarsi nell’altra sequenza di pia-strelle, quelle con le immagini che fanno rivivere le gestadei vincitori del Gran Premio monzese, non italiano, per-chè quando la gara emigrava altrove non era più la stes-sa cosa. Piastrelle puntellate ogni tanto di quel rosso Ferrari dasempre di casa a Monza e che terminano proprio con unamacchia rossa, quella di Fernando Alonso del 10 settem-bre scorso, così ben augurante per l’imminente GranPremio. Se, con le firme, il ricordo di ognuno di noi va alle vicen-de del nome riportato la foto invece ci fa rivivere un’altraemozione di Monza. L”Io c’ero” che è prezioso ricordo diogni vero appassionato.

Enrico Mapelli

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che la nostra idea “respirasse” a sua volta l’aria della pistaper cui c’è parso che la strada che porta allo storicoingresso di S.Maria delle Selve fosse il luogo migliore.Inoltre sapevamo da tempo che l’amministrazione comu-nale intendeva riqualificare l’area con lavori urbanistici fracui una rotonda. Gli ottimi rapporti che da sempre abbia-mo con le varie giunte di Biassono, e in particolar modoquella presieduta dall’attuale sindaco Malegori, hannopermesso di trovare l’accordo subito.I tempi di realizzazione quindi sono stati rapidi?Certo. Dal momento dell’idea all’inaugurazione è passatoun anno. Il tempo necessario per preparare e far confe-zionare le centinaia di piastrelle che tutti possono ammi-rare. Nel frattempo abbiamo saputo che al centro dellarotonda era in lavorazione un monumento che ricordaval’Autodromo e questo, con il muretto dei Campioni, con-tribuisce a rendere più completa la zona.Dopo i primi due anni c’è già un bilancio della vostrarealizzazione?Di due tipi. Scoprire che ci sono spesso tante persone, enon solo in occasione delle manifestazioni in Autodromo,che si soffermano davanti al Muretto. Constatare che adoggi non ci sono stati atti di vandalismo o di contestazio-ne al simbolo. È un segno di grande rispetto versoun’opera che rispecchia il territorio che la ospita.Il futuro del Muretto dei Campioni quale potràessere? Il mio sogno è che negli anni futuri il vincitore del GranPremio venga di persona, all’interno di una cerimonia, aposizionare la piastrella con la sua foto. Per noi sarebbemotivo di vanto ma al tempo stesso rappresenterebbe,con il passare del tempo, un evento che ogni pilota vor-rebbe vivere.

GRAN PREMIO D’ITALIA

INTERVISTE

Enrico RadaelliPresidente dell’Associazione Amicidell’Autodromo e del Parco

“Il mio sogno? Un vincitoredel GP al muretto”

Enrico Radaelli, Pre-sidente dell’Associa-zione Amici dell’Auto-dromo e del Parco emembro del ConsiglioDirettivo di AC Mila-no, è stato fra i pro-motori della realizza-zione del Muretto deiCampioni. Come nasce l’idea?All’interno del Con-siglio dell’Associazio-

ne stavamo discutendo un progetto che rappresentasse lastoria dell'amato Autodromo. È stato il nostroVicepresidente Luigi Monguzzi, ispirandosi al famosoMuretto di Alassio, a proporre l’idea di base. I passi successivi quali sono stati?Dovevamo capire quale poteva essere il posto più adatto.Abbiamo optato per un luogo esterno perchè tutti potes-sero vederlo, non solo chi frequenta l’impianto. Volevamo

A destra, l’inaugurazione del Murettodei campioni e del monumento

alla pista di Monzadel 31 maggio 2009 a Biassono.

Da sinistra,l’assessore alla cultura del Comune di

Biassono Giovanni Strumia,il sindaco di Biassono Piero Malegori,

l'assessore alle Nuove opere pubbliche,Silvano Meregalli,

il senatore Cesarino Monti,l’autrice della scultura Manuela Fanelli,il direttore dell’Autodromo Enrico Ferrari,

il presidente SIAS Claudio Viganò,l’assessore monzese al Parco Pierfranco

Maffè, l’onorevole Paolo Grimoldi,il consigliere regionale Angelo De Biasio.

Nell’altra pagina,l’ingresso dell’Autodromo a Biassono

come era attornoalla metà degli anni 60

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REVIVAL

LE FIRME DEL MURETTOG. AGOSTINI -M. ALBORETO - J. ALESI - G. ALFIERI -F.ALONSO - C. AMON - M. ANDRETTI - L. ARCANGELI - R.ARNOUX - Ant. ASCARI - Alb. ASCARI - G. BACCIAGA-LUPPI - G. BAGHETTI - J. M. BALESTRE - S. BAKER - L.BANDINI - J. BARNARD - R.BARRICHELLO - T. BAYLISS -J. BEHRA - D. BELL - A. BELLENTANI - J. P. BELTOISE - G.BERGER - L. BERTETT - G. BONERA - J. BONNIE - G. BOR-SARI - B. BORZACCHINI - T. BOUTSEN - J. BRABHAM - V.BRAMBILLA - T. BROOKS - M. BRUNDLE - E. BUGATTI - J.BUTTON - R. BYRNE - L. CADALORA - G. CAMPARI - I.CAPELLI - R. CARACCIOLA - E. CASTELLOTTI - J. CECOT-TO - F. CEVERT - C. CHAPMAN - E. CHEEVER - L. CHIRON- P. CHILI - C. CHITI - J. CLARK - P. COLLINS - G. COLOM-BO - L. CORDERO di MONTEZEMOLO - G. COPPUCK - D.COULTHARD - G. CROMBAC - E. CUOGHI - G. DALLARA- A. DE ADAMICH - E. DE ANGELIS - A. DE CESARIS - M.T. DE FILIPPIS - P. DE LA ROSA - R. DENNIS - P. DEPAILLER- S. DOMENICALI - M. DONOHUE - G. DUCAROUGE - K.DUCKWORTH - B. DUDOT - G. DUKE - B. ECCLESTONE -C. EDWARDS - V. ELFORD - T. FABI - L. FAGIOLI - G.FALAPPA - J. M. FANGIO - G. FARINA - E. FERRARI - C.FIORIO -G. FISICHELLA - E. FITTIPALDI - C. FOGARTY - M.FORGHIERI - H. H. FRENTZEN - P. FRÈRE - N. GALLI - W.GARDNER - P. GETHIN - P. GHINZANI - B. GIACOMELLI -G. GILERA - R. GINTHER - J. F. GONZALES - O. GOTO - D.GURNEY - M. HAILWOOD - M. HAKKINEN - L. HAMIL-TON - B. HART - M. HAWTHORN - P. HEAD - N. HEIDFELD- J. HERBERT - A. HESKETH - H. HEYER - D. HILL - G. HILL- P. HILL - N. HODGSON - D. HULME - J. HUNT - J. ICKX -I. IRELAND - E. IRVINE - J. P. JABOUILLE - V. JANO - R.JOEST - S. JOHANSSON - A. JONES - J. JUDD - L. KESSEL- R. KUBICA - J. LAFFITE - A. LAMPREDI - G. LANCIA - G.LARROUSSE - N. LAUDA - C. LAVADO - E. LAWSON - G.LIGIER - F. LINI - V. LIUZZI - L. LOMBARDI - U. MAGLIOLI- N. MANSELL - J. MASS - T. MAYER - W. MAIRESSE - R.MAMOLA - F. MASSA - B. McLAREN - A. MERCANTI - M.MEREGALLI - A. MERZARIO- H. MEZGER - G. MINARDI -J. P. MONTOYA - S. MOSER - M. MOSLEY - S. MOSS - G.MURRAY - S. NAKAJIMA - A. NANNINI - J. NEERPASCH -A. NEUBAUER - A. NEWEY - G. NILSSON - T. NUVOLARI- E. OSELLA - O. PANIS - C. PACE - M. PARKES - R. PAR-NELLI JONES - R. PASOLINI - R. PATRESE - H. PESCA-ROLO - R. PETERSON - M. PICCININI - N. PIQUET - D.PIRONI - F. PIROVANO - M. POLTRONIERI - F. POR-SCHE - H. POSTLETHWAITE - A. PROST - T. PRYCE - D.QUESTER - K. RAIKKONEN - W. RAINEY - J. RAMIREZ- B. REDMAN - C. REGAZZONI - M. RENAULT - C. REU-TEMANN - P. REVSON - J. RINDT - S. RINLAND - K.ROBERTS Sr. - P. RODRIGUEZ - K. ROSBERG - N.ROSBERG - P. ROSCHE - B. ROSEMEYER - V. ROSSI - J.SAARINEN - M. SABBATINI - C. SALAMANO - P. SAU-BER - L. SCARFIOTTI - J. SCHECKTER - T. SCHENKEN -M. SCHUMACHER - A. SENNA - J.SIFFERT - A. SLIGHTT. SOUTHGATE - F. SPENCER - B. SPIES - L. STANLEY J.STEWART - R. STOMMELEN - H. STUCK - H. J. STUCKjr. - J. SURTEES - P. TAMBAY - G. TARQUINI - P. TARUF-FI - R. TAVONI - J. TODT - J. TOSELAND - M. TRINTI-GNANT - F. TROSSI - J. TRULLI - K. TYRRELL - N. VAC-CARELLA - A. VARZI - S. VETTEL - G. VILLENEUVE - J.VILLENEUVE - G. VILLORESI - W. VON TRIPS - T. WAL-KINSHAW - D. WARWICK - J. WATSON - M. WEBBERT. WHEATCROFT - F. WILLIAMS - R. WILLIAMSON - J.P. WIMILLE - M. WINKELHOCK - W. WOLF - B. WOL-LECK - J. WYER - R. XAUS - E. ZAKOWSKI - A. ZANARDI

Piero MalegoriSindaco di Biassono

“Biassono e Autodromo:un legame a doppio filo”Il 31 maggio 2009, insieme al Muretto dei Campioni, èstata inaugurato anche il monumento “La Velocità” del-l’artista Manuela Fanelli. Entrambe le opere sono staterealizzate dalla giunta comunale di Biassono presiedutadal sindaco Piero Malegori. Perché questa scelta? Cercavamo idee per riqualificare l’ex provinciale e con-temporaneamente ho incontrato la Fanelli. Parlando sonouscite varie proposte che riguardavano in alcuni casi lostesso muro che fiancheggia il Parco ma che, dopo variconsulti con enti preposti, abbiamo dovuto abbandonare.In seguito abbiamo deliberato l’opera, di concerto con laSIAS che si è accollata le spese di realizzazione del monu-mento al centro della rotonda.Cosa rappresenta il monumento?Arrivando da lontano si nota chiaramente la sagoma dellapista con incastonata ai suoi piedi una scultura particola-re che testimonia il mito della velocità, da qui il nome. Sulbasamento sono riportate alcune mattonelle che richia-mano la pavimentazione originaria della pista con unacurvatura che rappresenta il vicino Curvone intitolato alnostro Comune.Dunque, dopo la Curva, un altro segno di fortelegame con la pista?Biassono e l’Autodromo sono legate a doppio filo, iericome oggi e, ne sono certo, anche in futuro. Non potreb-be essere altrimenti. Per questo sono orgoglioso di esserea capo di un consiglio comunale che, all’unanimità, havoluto questi due segnali così chiari di attaccamento allapista. Nemmeno la vicina Monza ha niente di simile.

E.M.

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GRAN PREMIO D’ITALIA

1921 J.Goux Ballot 144,737

1922 P.Bordino Fiat 804 139,855

1923 C.Salamano Fiat 805 146,502

1924 Antonio Ascari Alfa Romeo P2 158,896

1925 G.Brilli Peri Alfa Romeo P2 152,596

1926 L.Charavel Bugatti 39 138,204

1927 R.Benoist Delage 144,298

1928 L.Chiron Bugatti 35C 159,898

1930 A.Varzi Maserati 150,444

1931 G.Campari / T.Nuvolari Alfa Romeo “Monza” 155,775

1932 T.Nuvolari Alfa Romeo P3 167,521

1933 L.Fagioli Alfa Romeo P3 174,740

1934 L.Fagioli / R.Caracciola Mercedes-Benz W25 105,175

1935 H.Stuck Auto Union B 137,080

1936 B.Rosemeyer Auto Union C 135,352

1937 R.Caracciola Mercedes 131,310

1938 T.Nuvolari Auto Union D 155,726

1947 C.F.Trossi Alfa Romeo 113,194

1948 J.P.Wimille Alfa Romeo 113,236

1949 Alberto Ascari Ferrari 125 169,039

1950 G.Farina Alfa Romeo 158 176,542

1951 Alberto Ascari Ferrari 375 185,916

1952 Alberto Ascari Ferrari 500 177,090

1953 J.M.Fangio Maserati A6GCM 178,130

1954 J.M.Fangio Mercedes-Benz W196 180,218

1955 J.M.Fangio Mercedes-Benz W196 206,791

1956 S.Moss Maserati 250 F 208,787

1957 S.Moss Vanwall 193,563

1958 T.Brooks Vanwall 195,077

1959 S.Moss Cooper Climax 200,177

1960 P.Hill Ferrari 256 212,534

1961 P.Hill Ferrari 156 F1 209,387

1962 G.Hill B.R.M. 198,940

1963 J.Clark Lotus - Climax 25 205,575

1964 J.Surtees Ferrari 158 F1 205,634

1965 J.Stewart B.R.M. 209,961

1966 L.Scarfiotti Ferrari 312 F1 218,748

1967 J.Surtees Honda RA 301 226,119

1968 D.Hulme McLaren - Ford M7 234,022

1969 J.Stewart Matra Ford MS80 236,523

1970 C.Regazzoni Ferrari 312 B 236,698

ANNO VINCITORE VETTURA MEDIA kmh

La partenza del GPI del 1922.In quell’epoca a bordo

c’era anche il meccanico.

Tazio Nuvolari sull’Alfa Romeo P3con la quale vinse il GPI del 1932.

Vinse anche nel ‘31 e nel ‘38.

Ascari (Ferrari) davanti a Fangio (Maserati),nel GPI del ‘53 vinto dal pilota argentino.

A Monza vinsero tre volta ciascuno.

VINCITORI DE

TUTTI I GRAN PREMI D’ITALIA SONO STATI DISPUTATI SULLA PISTA DI MONZA 1947 (MILANO); 1948 (TORINO); 1980 (IMOLA)

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ALBO D’ORO

1971 P.Gethin B.R.M. P.160 242,615

1972 E.Fittipaldi Lotus Ford 72 211,812

1973 R.Peterson Lotus JPS 213,449

1974 R.Peterson Lotus JPS 217,920

1975 C.Regazzoni Ferrari 312 T 218,034

1976 R.Peterson March 761 199,749

1977 M.Andretti Lotus JPS 78 206,014

1978 N.Lauda Brabham - Alfa Romeo 207,525

1979 J.Scheckter Ferrari 312T4 212,185

1980 N.Piquet Brabham 183,440

1981 A.Prost Renault RE30 209,045

1982 R.Arnoux Renault RE30 219,500

1983 N.Piquet Brabham BT 52 217,548

1984 N.Lauda McLaren MP4/2 220,514

1985 A.Prost McLaren MP4 227,565

1986 N.Piquet Williams FW011 228,373

1987 N.Piquet Williams FW011 B 232,636

1988 G.Berger Ferrari F1/87 228,528

1989 A.Prost McLaren MP4/5 232,119

1990 A.Senna McLaren - Honda 236,569

1991 N.Mansell Williams - Renault 236,749

1992 A.Senna McLaren - Honda 235,689

1993 D.Hill Williams - Renault 239,144

1994 D.Hill Williams - Renault 236,322

1995 J.Herbert Benetton - Renault 233,814

1996 M.Schumacher Ferrari F310 236,034

1997 D.Coulthard McLaren - Mercedes 238,056

1998 M.Schumacher Ferrari F1-98 237,591

1999 H.H.Frentzen Jordan 237,938

2000 M.Schumacher Ferrari F12000 210,286

2001 J.P.Montoya Williams - BMW 239,115

2002 R.Barrichello Ferrari F2002 241,090

2003 M.Schumacher Ferrari F2003 - GA 247,586

2004 R.Barrichello Ferrari F2004 244,374

2005 J.P.Montoya McLaren 247,096

2006 M.Schumacher Ferrari 245,814

2007 F.Alonso McLaren 234,047

2008 S.Vettel Toro Rosso 212,039

2009 R.Barrichello Brawn GP 241,00

2010 F.Alonso Ferrari 240,849

ANNO VINCITORE VETTURA MEDIA kmh

Ludovico Scarfiotti vincitore del GPI del 1966 con la Ferrari 312.L’ultimo trionfatore italiano.

Ayrton Senna con la McLarenvinse il GPI del 1990 e si ripetèdue anni dopo.

Fernando Alonso, vincitore del GPIdell’anno scorso con la Ferrari. Vinse anche nel 2007 con la McLaren.

L GP D’ITALIA

AD ECCEZIONE DI QUELLI DEL 1921 (BRESCIA); 1937 (LIVORNO);

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La gara82° F1 GRAN PREMIO SANTANDER D’ITALIAAutodromo di Monza9-10-11 settembre 2011 13° prova del CAMPIONATO MONDIALE FIA di F1

Distanza della gara Km 306.720 Pari a giri 53 della pista stradale (lunga Km 5.793)

I record della pistaPole positionRubens Barrichello - GPI 2004(Ferrari) in 1’20”089 - media Km/h 260,395

Giro più veloceRubens Barrichello - GPI 2004(Ferrari) in 1’21”046 - media Km/h 257,320

Gara più veloceMichael Schumacher - GPI 2003(Ferrari) in 1h 14’19”838 - media Km/h 247,585

ProgrammaVENERDÌ 9 SETTEMBRE08.45 - 09.15 GP3 1° sessione di prove10.00 - 11.30 FORMULA UNO 1° sessione di prove11.55 - 12.25 GP2 sessione di prove14.00 - 15.30 FORMULA UNO 2° sessione di prove15.55 - 16.25 GP2 Prove di qualificazione16.50 - 17.20 GP3 2° sessione di prove17.45 - 18.30 PORSCHE MOBIL SUPERCUP sessione di prove

SABATO 10 SETTEMBRE08.45 - 09.15 GP3 prove di qualificazione11.00 - 12.00 FORMULA UNO 3° sessione di prove12.25 - 12.55 PORSCHE MOBIL SUPERCUP

sessione di qualifica14.00 - 15.00 FORMULA UNO prove di qualificazione15.40 - 16.45 GP2 gara 1 (30 giri o 60 minuti)17.20 - 17.55 GP3 gara 1 (16 giri o 30 minuti)

DOMENICA 11 SETTEMBRE08.55 - 09.30 GP3 gara 2 (16 giri o 30 minuti)10.30 - 11.20 GP2 gara 2 (21 giri o 45 minuti)11.45 - 12.20 PORSCHE MOBIL SUPERCUP gara

(14 giri o 30 minuti)12.30 FORMULA UNO parata piloti12.45 - 13.15 FORMULA UNO procedura di partenza14.00 FORMULA UNO partenza Gran Premio

GRAN PREMIO D’ITALIA

GUIDA ALLA CORSALe classifiche dopoil GP di Ungheria del 31/07/2011

PILOTA NAZ. VETTURA PUNTI01 Sebastian Vettel DEU Red Bull 234

02 Mark Webber AUS Red Bull 149

03 Lewis Hamilton GBR McLaren 146

04 Fernando Alonso ESP Ferrari 145

05 Jenson Button GBR McLaren 134

06 Felipe Massa BRA Ferrari 070

07 Nico Rosberg DEU Mercedes 048

08 Nick Heidfeld DEU Renault 034

09 Vitaly Petrov RUS Renault 032

10 Michael Schumacher DEU Mercedes 032

11 Kamui Kobayashi JPN Sauber 027

12 Adrian Sutil DEU Force India 018

13 Sébastien Buemi CHE Toro Rosso 012

14 Jaime Alguersuari ESP Toro Rosso 010

15 Sergio Perez MEX Sauber 008

16 Paul di Resta GBR Force India 008

17 Rubens Barrichello BRA Williams 004

18 Pedro de la Rosa ESP Sauber 000

19 Jarno Trulli ITA Lotus 000

20 Vitantonio Liuzzi ITA HRT 000

21 Pastor Maldonado VEN Williams 000

22 Jérôme D’Ambrosio BEL Virgin 000

23 Heikki Kovalainen FIN Lotus 000

24 Timo Glock DEU Virgin 000

25 Narain Karthikeyan IND HRT 000

26 Daniel Ricciardo AUS HRT 000

27 Karun Chandhok IND Lotus 000

1 Red Bull Racing Renault 383

2 Vodafone McLaren Mercedes Mercedes 280

3 Scuderia Ferrari Ferrari 215

4 Mercedes GP Petronas F1 Team Mercedes 080

5 Lotus Renault GP Renault 066

6 Sauber F1 Team Ferrari 035

7 Force India F1 Team Mercedes 026

8 Scuderia Toro Rosso Ferrari 022

9 AT&T Williams Cosworth 004

10 Team Lotus Renault 000

11 HRT F1 Team Cosworth 000

12 Marussia Virgin Racing Cosworth 000

COSTRUTTORE MOTORE PUNTI

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INFO

Curiosità e statisticheVittorie pilotiIl record di successi nel Gran Premio d’Italia appartiene aMichael Schumacher con 5 successi ottenuti tra il 1996 e il2006 sempre alla guida di una Ferrari. Alle sue spalle Nelson Piquet con 4 vittorie ottenute tra il1980 (sulla pista di Imola) e il 1987.Con 3 vittorie: Tazio Nuvolari; Juan Manuel Fangio; AlbertoAscari; Stirling Moss; Ronnie Peterson; Alain Prost; RubensBarrichello.Con 2 vittorie: Luigi Fagioli; Rudolf Caracciola; Phill Hill;John Surtees; Jackie Stewart; Clay Regazzoni; Niki Lauda;Ayrton Senna; Damon Hill; Fernando Alonso.

I piloti con più presenze al Gran premio d’ItaliaBarrichello: 18 (3 vittorie); Trulli: 14; Button 11; Alonso (2vittorie) e Webber 9; Massa 8.

Vittorie scuderieTra quelle attualmente partecipanti al mondiale il recordappartiene alla Ferrari con 18 vittorie su 63 partecipazioni;seguono McLaren (9 su 43), Williams (6 su 36), Renault (2su 18). Tra le scuderie “storiche” 9 vittorie per Alfa Romeo,tra il 1924 e il 1950; 5 per Lotus (1963-1977), 4 perMercedes (1934-1955); 3 per Auto Union (1935-1938),Brabham (1978-1983), BRM (1962-1971).

I Gran Premi con meno iscrittiFurono il primo (sul circuito di Brescia nal 1921) e il secon-do all’esordio sulla pista di Monza nel 1922 con 6 vetturepartenti e 3 arrivate. Quello più “affollato” fu quello del1931 con 32 partenti (16 arrivati). Nel 1926 ci furono solo2 classificati su 16 partenti. Solo in due occasioni non vifurono ritiri: nel 1927 (6 partiti tutti classificati) e nel 2005(20 su 20).La velocità più elevata raggiunta a Monza è stata diKm/h 369,4 ad opera di Juan Pablo Montoya alla guida diuna Williams BMW durante le prove libere del Gran Premiodel 2005.Padre e figlio hanno vinto a Monza 2 volte: AntonioAscari nel 1924 e Alberto Ascari la prima volta nel 1949;Graham Hill nel 1962 e Damon Hill la prima volta nel 1992ed inoltre, essi sono stati campioni del mondo rispettiva-mente nel 1962 e nel 1996.

Notizie utiliLe tribune sono dotate di maxischermo. Con il biglietto di ingresso “Prato” è possibile accedere atutte le tribune, tranne la Centrale, nella giornata di vener-dì 9 settembre.I bambini fino agli 11 anni compiuti entra-no gratuitamente, ma pagano un biglietto se occupano unposto in tribuna numerata. I portatori di handicap entranogratuitamente dall’ingresso Vedano. L’accompagnatorepaga l’ingresso “Prato”. La tribuna n°25 è riservata e gra-tuita per 120 carrozzelle di portatori di handicap, è dotatadi parcheggio e di bagni adatti retrostanti.Altre informazioni sul sito www.monzanet.it

45 ANNI FA CON LA FERRARI

Scarfiotti l’ultimovincitore italianoSono trascorsi 45 anni dall’ultima vittoria di un pilota ita-liano nel Gran Premio d’Italia di Formula 1. Era infatti il 4 settembre del 1966 quando LudovicoScarfiotti, al volante della Ferrari, tagliò per primo il tra-guardo del 37° Gran Premio d’Italia. Questa vittoria, auspicata da Enzo Ferrari il giorno prece-dente la corsa, fu l’unica ottenuta dal pilota torinese inFormula 1, categoria in cui ha però disputato soltanto 10Gran Premi, uno soltanto nella stagione 1966, quello vitto-rioso di Monza, in cui fu autore anche del giro più velocein gara. I piloti italiani si sono imposti complessivamente 16volte nel Gran Premio d’Italia e quello con il maggiornumero vittorie è Alberto Ascari, salito sul gradino più altodel podio nei Gran Premi del 1949, del 1951 e del 1952,tutti disputati con la Ferrari. Per quanto riguarda le piazzed’onore, ricordiamo quelle ottenute da Michele Alboretonel 1984 e nel 1988, entrambe con la Ferrari.

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GRAN PREMIO D’ITALIA

COME SI GUIDA SULLA PISTA DI MONZA

INFO

VELOCITÀ Km/h

MARCIA

VELOCITÀ mph

TEMPO SUL GIROTEMPO SETTORE

FORZACENTRIFUGA

SETTORECRONOMETRATO

TRACCIATO

GRIGLIA DIPARTENZA

LINEA DIARRIVO

PANNELLI DI SEGNALAZIONEDEI COMMISSARI

VEICOLI SANITARI

SAFETY CAR POSTAZIONI COMMISSARI

VIA DI FUGA

VIA DI FUGA IN GHIAIA RECINZIONI

BARRIERE PROTEZIONE

MARGINI PISTA

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INFO

46

GP2Giunta alla settima stagione la GP2 Series è un campionato monomarca prope-deutico per giovani talenti che aspirano ad approdare in F1 come hanno giàfatto in passato, tra i tanti, Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Heikki Kovalainen e,più recentemente, Sebastien Buemi, Vitaly Petrov, Sergio Perez e il vincitoredella serie 2010 Pastor Maldonado. 26 i piloti che quest’anno hanno la possibi-lità di mettersi in mostra sulle piste della F1 in concomitanza con i Gran Premidel Mondiale. Tra essi da segnalare i primi della classifica: Grosjean, Van DerGarde, Pic, Bird, Bianchi e Valsecchi. Le monoposto, tutte uguali tra loro, sonocostruite attorno ad un telaio monoscocca in carbonio, kevlar e alluminio, dise-gnato dallo specialista Dallara e dispongono di un motore Renault-MecachromeV8, 4 litri atmosferico capace di 612 cavalli a 10 mila giri con una accelerazio-ne da 0 a 100 orari in 2,9 secondi e una velocità massima di oltre 330 orari.Cambio sequenziale a 6 marce; gomme Pirelli (super soft, soft, medium andhard); peso totale della vettura (con pilota bordo) 688 chili. Due le gare per untotale di circa 300 km. A Monza si assegnerà il titolo del campionato.

GRAN PREMIO D’ITALIA

LE ALTRE GARE

GP3Cambiano i nomi, ma non i concetti. Come un tempo la gerarchia delle formu-le da pista era costituita da F1, F2 e F3 oggi per arrivare in F1 si passa dalla sopracitata GP2 e prima ancora, o in alternativa, dalla GP3 Series. Disputato anch’es-so in parallelo ai GP del Mondiale questo monomarca addestrativo è animatoda 10 team con tre piloti ciascuno che guidano tutti vetture identiche proget-tate e costruite dalla Dallara e spinte da un motore 2 litri turbo da 280 cv svi-luppato da Renault. Non sono permesse preparazioni individuali e ogni ripara-zione è affidata alla Dallara. Questo per mettere i piloti assolutamente sullo stes-so piano. Anche qui si usa la monogomma Pirelli PZero in tre gradazioni (mor-bida, media e dura) e ogni pilota ha a disposizione quattro set di gomme daasciutto e due set di gomme da bagnato per ogni evento (prove e gara). Unweek end di corsa è articolato da due sessioni di prove di mezz’ora ciascuna piùuna qualificazione di un’altra mezz’ora. La corsa è invece impostata su due garedi una novantina di chilometri l’una (o mezz’ora). In gara i pit stop non sonoobbligatori e il rifornimento di carburante è vietato. A Monza la gara finale.

PORSCHE SUPERCUPDal 1993 la Porsche Supercup è un appuntamento fisso nell'ambito del cam-pionato di Formula 1. Monomarca internazionale veloce e spettacolare, questocampionato articolato su dieci gare (quella finale a Monza) vede protagonistiuna trentina di piloti di alto livello (nomi famosi e giovani talenti) a bordo di spe-ciali vetture sportive della Casa di Stoccarda, le 911 GT3 Cup (997) che si basa-no sul modello 911 GT3 RS. Comune alle due vetture è il motore (boxer, 6 cilin-dri, 3.800 cc.) molto vicino alla produzione di serie, che eroga una potenza diben 450 CV a 8.500 giri (30 in più della versione 2010, grazie anche all’au-mento della cubatura di 0,2 litri) regolato da un cambio sequenziale a 6 marce.Quest’anno è stato poi ridotto il peso (ora di 1.200 Kg) mentre la carrozzeria èstata leggermente allargata nella zona posteriore per ospitare ruote più grandi.Caratteristico e “potente” il sound dello scarico ottenuto mediante un apposi-to impianto. Leggero e potente anche il complesso dei freni in ceramica (circa20 chili meno rispetto ai dischi in ghisa). Al campionato partecipano anche levetture model year 2009 e 2010 con classifica separata.

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GRAN PREMIO D’ITALIA

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LE CARATTERISTICHE DELL’AU

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L’AUTODROMO NAZIONALE MONZACOMPRENDE:

TRE PISTEPista da Gran Premio (Stradale) di m. 5.793Pista Junior di m. 2.405Pista di Velocità di m. 4.250

TRIBUNECoperte e scoperte per oltre 58.000 posti a sedereGradinate per il pubblico per oltre 18.000 postia sedere e prato per capienza totale di oltre137.000 posti

FABBRICATO BOX60 box corsa2 salette di rappresentanzaTerrazza di mq. 5.000Locali per Direzione di Gara, ufficiorganizzativi, meetingSale stampa per 600 posti

EDIFICIO SERVIZI24 salette di rappresentanza14 terrazzeLocali tecnici di supporto all’attività di pistaSalone panoramico di 700 mq.Locale cucine

BOX DI RAPPRESENTANZA8 box adibiti ad aree ospitalità per aziende, postisul rettilineo traguardo con giardinetto privato etribunetta riservata

PADIGLIONE MUSEO di forma romboidale, di 800mq. di superficie, condizionato e riscaldato usatoper espositori e convegni, meeting ed eventi

PADIGLIONE FESTIVAL su un’area di 1.500 mq.

CENTRO MEDICO dotato di 3 sale mediche, 2 ria-nimazioni, 1 radiologia, 2 sale degenza, servizi,magazzino, uffici, sala per il personale medico edeliporto.

TODROMO

INFO

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GRAN PREMIO D’ITALIA

COME RAGGIUNGERE MONZA

Misericordia A/Besterno - (riservato)

TRENI SPECIALIGRATUITI NO-STOPSOLO DOMENICA 11/09/11SERVIZI DI LINEA VENERDI’ E SABATO

SERVIZIOSECURITY

INGRESSO

E

INGRESSO

G

P8 P8 P8

INGRESSO

A

P9

INGRESSO

B

P11

INGRESSO

DSOLO PEDONALE

P12

13

P15

D I R E Z I O N EAUTODROMO

Centro Accrediti c/o AutopisaniGiovedì 7.00 - 19.00 - Venerdì 7.00 - 19.00

Sabato 7.00 - 19.00 - Domenica 7.00 - 15.00

Csolo auto dirette al P15

P16

P1FERRARI

P9CSAI

P14

INGRESSO FOWCRISERVATO VEICOLI

INGRESSO

F

8

P2

CENTRO ACCREDITI E RITIRO BIGLIETTIc/o Autopisani - Viale Cesare Battisti snc - Vedano al Lambro

In treno e in autobusIN TRENO - Un modo veloce ed economico per arrivare all'Autodromo è usare i treni che collegano Monza a Milano e al Nord Europa.Dalla stazione di Milano, domenica 11 settembre, si può arrivare in 30 minuti direttamente e gratuitamente in Autodromo grazie atreni speciali.

IN AUTOBUS - COLLEGAMENTO MONZA - VEDANO (ingresso Autodromo) - Bus 204 da Corso Milano (vicino alla Stazione diMonza) per Vedano (Ingresso Autodromo Porta Vedano)COLLEGAMENTO MONZA - BIASSONO - Bus 221 (Linea Sesto - Carate) da Corso Milano (vicino alla Stazione di Monza) perBiassono (Ingresso Autodromo Porta S. Maria delle Selve)COLLEGAMENTO STAZIONE DI MONZA - AUTODROMO - Venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 settembre 2011LINEA NERA: bus navetta gratuito dalla stazione (uscita Porta Castello) fino all'Autodromo (ingresso Vedano).

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INFO

Parcheggi auto + bus navetta Come tutti gli anni TPM (Trasporti Pubblici Monzesi) in accordo con il comunedi Monza gestisce i servizi di collegamento con l’autodromo.Il vantaggio è che si seguono percorsi riservati appositamente realizzati all’interno del parco e in Monza in modo da non rimanere bloccati nel traffico.I tre servizi di navetta messi a disposizione sono in funzione il venerdì, sabatoe domenica fino al termine delle manifestazioni e collegano i diversi parcheggicon l’autodromo.Orari bus navetta: venerdi 9 settembre dalle ore 7.30, sabato 10 settem-bre dalle ore 7.00 e domenica 11 settembre dalle ore 6.00.

DURANTE IL WEEK-END DEL GRAN PREMIO AUTO E MOTONON POSSONO ENTRARE NEL PARCO E ALL’AUTODROMO.

Si consiglia agli spettatori sprovvisti di Pass Auto per l’ingressoall’Autodromo di parcheggiare in zona Stadio e in zona Rondòe di utilizzare i bus navetta gratuiti.All’esterno dell’Autodromo sono dislocati altri parcheggi.

P

Linee bus navettaPercorsi per possessori di pass auto e pass servizio

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GRAN PREMIO D’ITALIA LA VIGNETTA DI BAFFI

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ILNOSTROCLUB

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IL NOSTRO CLUB

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Le Tessere

ACI

Pratiche autoscontate per i soci

NELLA SEDE ACM DI CORSO VENEZIA 43E IN TUTTE LE DELEGAZIONI DI MILANO E PROVINCIA

Assistenza completa per il disbrigo di qualsiasi pratica per tutti gliautomobilisti.I soci hanno diritto ad uno sconto del 20% sui diritti d’agenzia. • trasferimenti di proprietà• perdite di possesso in seguito a furto• radiazioni per esportazione definitiva all’esteroconferme validità e duplicati delle patenti, conversioni patentistraniere e militari, traduzioni patenti straniere per circolare inItalia, riconoscimento patenti emesse da un Paese UE (UnioneEuropea)• certificati di proprietà (duplicati)• estratti cronologici• immatricolazioni e reimmatricolazioni• ipoteche (iscrizioni e cancellazioni)• ricerca intestatari veicoli• trasporto merci per conto proprio (autorizzazioni)• revisioni autovetture.

ORARIO SPORTELLI DELLA SEDE DI CORSO VENEZIA

Assistenza pratiche automobilistiche e Ufficio socida lunedì a venerdì: dalle 8.30 alle 17.00

Riscossione tasse automobilisticheda lunedì a venerdì: dalle 8.30 alle 15.30

Medico per visita di rinnovo patenteda lunedì a venerdì: dalle 16.00 alle 17.00

martedì e giovedì anche dalle 11.00 alle 12.00

Acitour - Ufficio Viaggida lunedì a venerdì: dalle 9.00 alle 18.00

sabato: dalle 16.00 alle 18.00

AL SERVIZIO DEL MONDOCHE SI MUOVE

Con la tessera in

tasca il Socio

non è mai solo

ovunque si trovi,

in Italia e nei Paesi

dell’Unione

europea

2011

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ASSOCIAZIONI

ACI GOLD – Euro 89La tessera a copertura totale per l’automobilista.Soccorso stradale e assistenza completa per qualun-que auto su cui il socio si trovi a viaggiare in Italia, nei Paesi Ue e in Svizzera, Croazia, Norvegia, Serbia,Montenegro, Marocco, Tunisia. Assistenza medica acasa e in viaggio anche per i familiari. Pulizia serba-toio per errato rifornimento di carburante (previo soccorso ACI).

ACI CLUB - Euro 20Tutti gli sconti e le agevolazioni riservate ai soci conesclusione dei servizi auto. Possibilità di estensionealle tessere con “soccorso auto” a tariffe preferen-ziali.

ACI OKKEI - Euro 39Due soccorsi stradali in Italia, qualsiasi mezzo tu stiaguidando, moto o auto, anche se non è il tuo, piùspese di viaggio/pernottamento se il veicolo non èriparabile in giornata con bonus di 50 euro. Inoltre:biglietti per concerti, corsi di Guida Sicura, GP diFormula 1 a Monza, valutazione di carrozzeria emeccanica per preventivi gratuiti e riparazioni a tarif-fe con trollate. Infine Tutela legale, rimborso corsi direcupero punti patente, sconti “Show your Card! “.

ACI ONE - Euro 35È la tessera pensata appositamente per chi utilizzal’auto in ambito locale entro i confini della propriaregione. Oltre ad altri servizi essa prevede infatti un

soccorso stradale “regionale” e tariffe agevolate peraltre richieste di soccorso.

ACI SISTEMA - Euro 69I servizi più importanti ad un costo limitato. Soccorsostradale per qualunque auto su cui il socio si trovi aviaggiare in Italia. Assistenza com pleta al solo veico-lo iscritto. In più altri servizi tra cui l’assistenza medicain viaggio.

ACI VINTAGE - Euro 99La tessera per i collezionisti di auto e moto d’epoca.Assistenza fino a 10 mezzi con una sola tessera.Perfetta per gli spostamenti anche con la vettura ditutti i giorni. Abbonamento gratis a “Ruoteclassi-che”.

ACI AZIENDA - Prezzi a richiestaTessera per il soccorso e l’assistenza delle flotteaziendali piccole e grandi (dalle autovetture aimezzi extrapesanti). Servizi su misura per ogni tipodi veicolo, dalla motocicletta all’automobile ai mezzipersonali.

SERVIZI TURISTICIChi è già socio può estendere la propria tessera con iservizi offerti dal modulo “ACI VIAGGI” per il viaggiato-re e la sua famiglia che prevede l’assistenza sanitariacompleta in viaggio, l’assicurazione contro l’annulla-mento del viaggio di qualunque tour operator e l’assi-curazione dei bagagli, del costo di Euro 39.

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IL NOSTRO CLUB

Milioni di personein movimento

La manifestazione in programma fra quattro anni coinvolgerà un grandissimo flusso di persone provenienti da tutto il mondo ed il sistema dei trasporti

sarà di fondamentale importanza. I soci dell’Automobile Club Milanopotranno collaborare alla sua ottimizzazione con segnalazioni e suggerimenti

L’IMPEGNO DI AC MILANO PER LA MOBILITÀ DI EXPO’ 2015

Automobile Club di Milano, con la collaborazione degli altriAC di Lombardia, sta preparando un Osservatorio dellaMobilità per Expo 2015, la manifestazione che tra maggio edottobre del 2015 vedrà l’arrivo di almeno una quindicina dimilioni di persone, nell’area di Rho.Questo Osservatorio, denominato OME 15, vuole fotografa-re la situazione della rete viaria esistente, l’andamento dellenuove opere programmate per le auto e per i treni, il serviziodel trasporto pubblico, il potenziamento dei voli aerei e degliaccessi agli aeroporti, ecc. Vuole anche essere un altoparlan-te dei problemi che i cittadini e le imprese incontrano oggi nelmuoversi, problemi che diverranno maggiori per i cantieripreparatori e per i sei mesi dell’Expo, ma che possono essereridotti se si realizzano interventi coerenti da parte di tutti.È già iniziata la richiesta di dati ed aggiornamenti rivolta allamaggior parte delle società e degli enti che gestiscono i tra-sporti, e anche in questa sede AC Milano desidera ringraziar-li per la disponibilità dimostrata. Accanto ai dati “ufficiali”,verrà chiesto anche ai 50.000 soci di conoscere i giudizio suuna situazione particolare, di verificare una criticità che vienesegnalata, di evidenziare, sempre con l’aiuto dei soci, un pro-blema magari piccolo, ma sempre importante per chi lo vive.“L’Automobile Club di Milano - per usare la espressione deldirettore di Milano, Fabrizio Turci, - con questa iniziativa nonvuole dare pagelle o fare graduatorie: vuole invece far cono-scere meglio quello che si sta facendo, con la diretta parteci-pazione degli interessati, mettendoli a confronto fra di loro,anche mettendo a confronto i disagi dell’oggi con i beneficidel domani”.

Ed in questa prospettiva anche gli altri Automobile Club lom-bardi stanno formalizzando la loro adesione all’iniziativa e lostesso Gelpi, presidente dell’ACI nazionale, ha garantito lacollaborazione dei suoi Uffici anche per i rapporti che devo-no essere instaurati con gli altri Automobile Club d’Europa,per far circolare le informazioni e per svolgere eventuali ser-vizi che facilitino gli spostamenti dei soci degli AC stranieriverso Expo e verso le numerose caratteristiche della nostraregione sul tema dell’Expo, da produzioni agricole particolarialla gestione industriale dei prodotti, alla logistica della distri-buzione. In questo senso, sempre in collaborazione con gliAutomobile Club di Lombardia si prevede la organizzazionedi visite “fuori Expo” nelle eccellenze lombarde: la zootecniadella “bassa”, le risaie della Lomellina, i pioppeti delLodigiano e del Pavese, la produzione suinicola del cremone-se, i vini dell’Oltrepò e le bollicine della Francia Corta .Insomma OME 15 vuole essere non solo una raccolta di datitrasportistici, ma anche un laboratorio di iniziative che si inse-riscono nel grande tema di Expo 2015: favorire la conoscen-za di quanto avviene del nostro territorio nei settori dell’ali-mentazione e delle risorse necessarie per sfamare la popola-zione della nostra Europa e degli altri continenti, quella dioggi e quelle di domani. La prima edizione di OME 15 è prevista per la fine di novem-bre di quest’anno, con una pubblicazione contenente i datiraccolti che saranno messi a disposizione ed aggiornati in unasezione del sito www.milano.aci.it, attraverso cui si potrannofar giungere proposte, richieste, notizie di criticità , ecc. conla volontà di dare risposte a tutti. Sul sito e sul prossimonumero della rivista “Via!” verrà messo a disposizione il que-stionario che sarà il più semplice possibile, e su cui sono atte-se osservazioni e proposte, a partire da adesso.

Gianfranco Chierchini

Sul prossimo numero di questa

rivista e sul nostro sito web

verrà pubblicato un questionario

attraverso cui i soci potranno fare

osservazioni e proposte

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NOTIZIARIO

Gli pneumatici sono un elemento fondamentale per la sicurezza stradale eper il contenimento dei consumi troppo spesso trascurato dagli automobili-sti. Servono quindi campagne informative sul loro corretto uso, iniziative diformazione costante rivolte ai giovani, studi sui temi della guida eco-compa-tibile. Per soddisfare queste esigenze è stato siglato a fine giugno, presso lasede dell’AC Milano, un accordo quadro fra ACI e Michelin in tema di sicu-rezza stradale. L’accordo rientra fra le azioni promosse nell’ambito delDecennio per la sicurezza stradale indetto dall’Onu, per il quale ACI figuracome capofila nel nostro Paese d’intesa con il Governo e il Parlamento.Nonostante spendano ogni anno oltre 7 miliardi e 365 milioni di euro inpneumatici (Annuario Statistico ACI 2000), gli automobilisti prestano scarsaattenzione alle gomme. Alcune ricerche europee hanno evidenziato che il65% degli automobilisti viaggia con pneumatici sgonfi e il 12% si è trovatoin una situazione di pericolo per cause imputabili agli pneumatici. Non acaso, quindi, i problemi alle ruote risultano come quarta causa di sosta for-zata durante le vacanze, secondo una ricerca del soccorso stradale ACI803116. Oltre a mettere a repentaglio la propria incolumità, in questo modogli automobilisti attentano anche al proprio portafoglio e alla qualità ambien-tale. Infatti la pressione delle gomme ha anche un’influenza notevole sui con-sumi. La resistenza al rotolamento è responsabile di circa il 20% del consu-mo di carburante: con il 25% di pressione la resistenza al rotolamento cre-sce del 10%, generando un maggior consumo di carburante del 2%. Oltrea campagne di sensibilizzazione sull’importanza di controllare le condizionidel proprio veicolo, l’accordo Aci Michelin prevede progetti esclusivi inaggiunta agli innovativi moduli teorici e pratici già previsti nelle autoscuoleReady2Go. In particolare, Michelin ha preparato dei kit con schede temati-che, filmati didattici, brochure informative e campioni di pneumatico per evi-denziarne gli standard di sicurezza. È previsto inoltre l’ausilio di attrezzaturespecifiche, come il manometro e il misuratore di usura degli pneumatici. Nelcorso della conferenza stampa, accolti dal vicepresidente dell’AC MilanoGeronimo La Russa, sono intervenuti i presidenti dell’ACI, Enrico Gelpi, e diMichelin Italiana, Jean-Paul Caylar. L’accordo ACI - Michelin contempla altreiniziative nel segno della mobilità responsabile, a partire da vantaggi ed age-volazioni per i soci Aci al momento dell’acquisto di pneumatici Michelin.

ACI e Michelininsieme per lasicurezza stradale

CAMPAGNE DI INFORMAZIONE E CORSITEMATICI NELLE SCUOLE GUIDA “Ready2Go” In Europa il 65% degli

automobilisti viaggia con

gomme sgonfie e il 12% si è

trovato in una situazione di

pericolo per cause imputabili

agli pneumatici

Gli pneumatici costituiscono il solo punto di contatto tra il veicolo e la strada. È importante quindi verifi care, affi dandosi ad uno specialista, l’entità ed il tipo di usura e qualsiasi danneggiamento visibile o manifestazione anomala.

Verifi ca spesso l’usuradegli pneumatici

Usura “parallelismo”

Usura “al centro”

Usura “a cono”

Usura “bizzarra”

Deformazioni

CONSTATAZIONE: usura crescente da un bordo all’altro con presenza di creste di gomma sugli spigoli longitudinali dei tasselli.PROBABILE CAUSA: parallelismo errato delle ruote anteriori o posteriori.CONSIGLI Pneumatico: ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali. Veicolo: regolare il parallelismo secondo le specifi che del costruttore.

CONSTATAZIONE: usura più pronunciata al centro del battistrada che sulle spalle.PROBABILE CAUSA: utilizzo con una pressione troppo elevata.CONSIGLI Pneumatico: verifi care e ripristinare le pressioni a freddo rispettando le prescrizioni del costruttore del veicolo. E’ ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali.

CONSTATAZIONE: usura più pronunciata sulle spalle rispetto al centro del battistrada.PROBABILE CAUSA: utilizzo con pressione insuffi ciente e/o in sovraccarico.CONSIGLI Pneumatico: individuare e risolvere la causa del sottogonfi aggio (foratura, valvola, negligenza, ecc). È ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali.

CONSTATAZIONE: usure irregolari ad onde, per zone o sfaccettate.PROBABILE CAUSA: in genere sono presenti sull’assale posteriore nonmotore e sono la conseguenza della combinazione di molti fattori: errata equilibratura, giochi meccanici, problemi alle sospensioni.CONSIGLI Pneumatico: ancora utilizzabile se conforme ai requisiti legali e non provoca vibrazioni. Veicolo: verifi care l’equilibratura, i giochi meccanici e le sospensioni del veicolo.

CONSTATAZIONE: rigonfi amento localizzato con o senza tracce di urto (taglio, graffi , ecc…).PROBABILE CAUSA: queste deformazioni sono la conseguenza di una rottura accidentale di uno dei cavi della tela carcassa causata dall’impatto con un ostacolo (marciapiede, buca…) o dalla pizzicatura del fi anco tra l’ostacolo e il cerchio. Il sottogonfi aggio ed il sovraccarico favoriscono questo tipo di danneggiamento.CONSIGLI Pneumatico: deve essere ritirato dalla circolazione. Veicolo: verifi care lo stato del cerchio.

Al tavolo dei relatori, da sinistra, Massimo Andreoni, direttore marketing diMichelin Italia; Enrico Gelpi, presidente di ACI; Jean Paul Caylar, presidentedi Michelin Italia; Geronimo La Russa, vicepresidente di AC Milano.

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IL NOSTRO CLUB

Aumenta sempre di piùin Italia il numero dei“Guidatori Designati’”,persone che non bevononeppure un cocktail perriaccompagnare a casain sicurezza gli amici. L’Automobile Club d’Ita-lia e Diageo Italia, leadermondiale delle bevandealcoliche, ne hanno giàindividuati oltre 132.000nel corso della periodicainiziativa di responsabili-tà sociale “DivertitiResponsabilmente” che,

patrocinata dal Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, èla prima iniziativa contro la guida in stato di ebbrezza lan-ciata in Europa nell’ambito del progetto della FederazioneInternazionale dell’Automobile “FIA action for road safety”,che supporta nel mondo il Decennio ONU di iniziative perla sicurezza stradale 2011-2020. “Divertiti Responsabilmente” si sta svolgendo nei pub enelle discoteche di dieci tra le più frequentate località daigiovani neopatentati sull’intero territorio nazionale con lacollaborazione degli Automobile Club Provinciali.Specifiche attività di formazione ed informazione vengonosvolte anche attraverso l’utilizzo di strumenti diversificati einterattivi - dalla distribuzione di brochure informative alle

prove sul simulatore di guida utilizzato nelle autoscuole ACI“Ready2Go”.“Divertiti Responsabilmente” punta alla massima diffusio-ne della cultura del divertimento consapevole per sensibiliz-zare soprattutto i giovani al consumo responsabile dellebevande alcoliche. Giovani che purtroppo sono coinvolti nel 15% degli inci-denti stradali e nelle ore serali e notturne mediamente nel25% di essi e addirittura nel 32% il sabato sera. Tuttavia lecampagne di formazione e sensibilizzazione funzionano: idecessi sulla strada correlati all’alcol sono diminuiti ognianno del 5,7% dal 2001, più della riduzione complessivadelle morti su strada (-4,2% annuo). L’edizione di quest’anno è arricchita dall’iniziativa “Guida iltuo video” in cui i ragazzi possono contribuire in prima per-sona alla campagna fornendo la propria testimonianza afavore del “Guidatore Designato” e registrando un videosulla propria espe-rienza in materia diguida sicura, pub-blicato poi sullapagina Face-bookdell’attività.Altra novità del-l’edizione 2011 è lapartnership con laFondazione Vero-nesi che distribuiscenelle farmacie ita-liane oltre 22.000kit di guida sicuraEtilOk composti dauna guida informa-tiva e 3 etilometrimonouso.È così possibile sen-sibilizzare un pub-blico più vasto edeterogeneo, trovan-do nuovi canali perl’affermazione delprincipio “chi guidanon beve e chi bevenon guida”.

Divertiti responsabilmenteUna campagna nazionale realizzata da ACI e Diageo per coinvolgere gli automobilisti,

soprattutto giovani, in un progetto di responsabilità sociale:“Guidatori designati” che non bevono per riportare a casa gli amici in sicurezza.

Farà tappa in 106 sedi provinciali ACI e 10 città di vacanza durante l’estate

NO ALLA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

In Europa: il 25% delle vittime

della strada è imputabile all’alcol.

Gli incidenti legati al suo

consumo sono la prima causa di

morte tra i giovani fino a 24 anni.

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NOTIZIARIO

Luca Ronzoni entra nel Consiglio Direttivo di Automobile Club Milano.Laureato in Giurisprudenza, 44 anni, comasco, Ronzoni è stato assistente diDiritto Pubblico all’Università Bocconi e di Diritto Costituzionale all’UniversitàCattolica. Tra le sue esperienze professionali, importanti incarichi in numerose ammini-strazioni e aziende pubbliche e private, tra le quali Regione Lombardia, FerrovieNord Milano e Infrastrutture Lombarde.“Senza dimenticare - dice Ronzoni - la mia passione per il mondo dei motori.Ho partecipato a numerosi rally nazionali e internazionali e sono titolare dilicenza internazionale FIA”. “Nel ringraziare il presidente Valli e l’interoConsiglio - conclude Ronzoni - mi auguro di poter offrire un supporto concre-to a un gruppo di lavoro competente e qualificato”.

Centinaia di bambini, accompagnati da genitori e nonnisono stati i veri protagonisti della festa che la Disney-Pixarha organizzato all’Autodromo di Monza lo scorso 20 giu-gno per l’anteprima nazionale del film ‘Cars 2’.In una scenografia caratterizzata da show di drifting edalla simulazione di una gara, i presenti hanno assistito auna manifestazione emozionante e divertente. Il clou della serata è andato in scena intorno alle 22 conla proiezione del film ‘Cars 2’ in 3D su un maxischermoinstallato direttamente sulla linea del traguardo della pistadi Monza e applaudito dal pubblico che sedeva nella tri-buna centrale. All’evento Automobile Club Milano è stato rappresentatodal presidente Carlo Edoardo Valli (per l’occasione anchein veste di nonno, con nipote al seguito) e dal vicepresi-dente Geronimo La Russa che hanno commentato cosìl’iniziativa: “Davvero una bella festa. Divertente il contor-no e piacevole il film, anche per chi non è più bambino. Anche in questo caso - hanno sottolineato Valli e La Russa- l’Autodromo di Monza ha confermato le sue potenziali-tà di struttura multifunzionale”.

LUCA RONZONI ENTRA NEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI AUTOMOBILE CLUB MILANO

Saetta McQueen & Co.debuttano a MonzaUna location d’eccezione e ad hoc per il sequel del fortunato filmdi animazione della Disney-Pixar che racconta le avventure degli ormaicelebri e simpatici “autopersonaggi”

ALL’AUTODROMO L’ANTEPRIMA DI CARS 2

In alto, gli spettatori sulla tribuna dell’Autodromo. Sopra, ilpresidente di AC Milano Carlo Edoardo Valli (sulla destra) e il vicepresidente Geronimo La Russa a Monza prima della proiezione.

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Sulle Alpi Svizzerecon il treninodelle neviTour di 3 giorni con accompagnatore.

Partenze: Tutti i santi 30/10; S.Ambrogio 7/12; Natale eS.Stefano 24/12;Capodanno 31/12; Festa della Befana 5/1/2012; CarnevaleAmbrosiano 24/2;Pasqua 7/4; Festa della Liberazione 23/4; Festa del 1°Maggio 29/4; Festa dellaRepubblica 1/6; Ferragosto 13/8

Quota individuale con trattamento di pernottamento eprima colazione Euro 329 (più 15 euro per iscrizione e 10euro per assicurazione annullamento facoltativa). Per i sociAci e loro familiari la quota è di Euro 309:quote ridotte 3° letto: i bambini fino a 2 anni, in culla euro56; 3/4 anni euro 61;5 anni euro 122; 6/10 anni euro 203 ; 11 anni euro 218;12/15 anni euro 238.Pacchetto facoltativo pasti Euro 115 (1 cestino da viaggio, 2cene in hotel ed un pranzo ad Andermatt) ; Supplementosingola Euro 25 (2 notti).

1° giorno: alle ore 8.20 partenza da Milano Centrale perTirano dove si arriva alle 10.50. Cambio di stazione e parten-za per St. Moritz (partenza alle 12.00 ed arrivo alle 14.08con breve tratto in pullman). Il percorso sale dai 440 metri diTirano ai 2256 metri del passo del Bernina. Dopo la visita diSt. Moritz, alle ore 16.00 si parte alla volta di Chur (Coira),ove l’arrivo è previsto per le ore 18.00. Pernottamento inalbergo.

2° giorno: dopo la prima colazione in albergo, escursione intreno per l’intera giornata ad Arosa (metri 1742) con parten-za alle 10 e rientro alle 16. Seconda colazione libera adArosa, pernottamento in albergo a Chur.

IL NOSTRO CLUB

VIAGGI IN TUTTO IL MONDO IN ESCLUSIVA PER I SOCIACI Travel, rete di vendita di prodotti turistici dell’Automobile Club d’Italia, offre, in esclusiva per i soci, una ricchissimavarietà di viaggi. In ogni parte del mondo, a prezzi decisamente convenienti soprattutto in rapporto all’alto livello dei ser-vizi. Prima di programmare un viaggio interpellate quindi i nostri uffici. Troverete senz’altro una proposta adatta allevostre esigenze. L’elenco delle delegazioni si trova sul Guida Soci. Inoltre, vi sono agenzie ACI Travel, dove oltre a preno-tare viaggi, sempre a condizioni favorevoli, si possono acquistare bilgietti per aerei, treni e traghetti, fare prenotazionialberghiere in italia e all’estero, chiedere informazioni turistiche in genere.MILANO - Acitour Lombardia, corso Venezia, 43 - tel. 02 76023966 - 76006350; fax 02 7745359MILANO - via Santa Rita da Cascia, 65/67 - tel. 02 89124283

NUOVO SERVIZO PER I SOCIVisite del personale dell’agenzia su prenotazione, nel domicilio del socio (abitazione o ufficio)

per la presentazione di viaggi in via riservata e più comoda.

PatrimonioUNESCOdell’Umanità

3° giorno: prima colazione in al ber go a Chur e, alle ore 8.56,partenza per Disentis (arrivo alle ore 10.11). Cam bio treno epartenza alle 10.14 per Andermatt, via Passo del l’Oberalp(metri 2033), con arrivo al le ore 11.22. Alle ore 13.54 prose-guimento del viaggio per Bri ga con il treno Panoramico“Glacier Express”, attraverso il traforo del Fur ka, con arrivoalle ore 15.23. Cambio di treno e alle ore 15.44 partenza perMilano con arrivo alle ore 17.35.L’accompagnatore è previsto per al meno 15 partecipanti.* Cenone di Capodanno da concordareOrganizzazione ACITOUR Lombardia affiliata ACI Travel

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VIAGGI PER I SOCI

SCONTO 5% AI SOCI ACI E AI LORO FAMILIARIPer le prenotazioni effettuate entro il 30 settembre sconto aggiuntivo delle quote iscrizione

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SERVIZI

MILANO via VivianiSono numerosi i soci dell’Automobile Club Milano che fanno capoa questa delegazione, oltre un migliaio. Sarà perché i suoi servizisono soddisfacenti o perché siamo in una popolosa zona della città,proprio di fronte alle ex Varesine che stanno rapidamente cambian-do faccia, in pieno centro direzionale, fatto sta che questo risultatoè stato raggiunto in relativamente pochi anni. Infatti questa delega-zione, è stata aperta dal gruppo Galliani-Longoni - a capo anchedelle delegazioni di c.so Sempione, Desio, Carate e Meda (qui sottocitata) - nel 1998 dopo il trasferimento dalla antica sede di via Pola.Nell’ampio ufficio due solerti impiegate sono a disposizione degliautomobilisti per espletare immediatamente qualsiasi tipo di prati-ca tramite lo Sportello dell’automobilista e per il pagamento deibolli negli orari di apertura che, dal lunedì al giovedì, sono 9-13/14.30-18; venerdì orario continuato 9-16.30 (per i bolli semprefino alle 16.30).Il medico per la visita di rinnovo patente è presente il mercoledì alle17 e il venerdì alle 13.30, telefono 02 6704950.

Le nostre delegazioni59 UFFICI A MILANO E PROVINCIA A DISPOSIZIONE DEI SOCI E DI TUTTI GLI AUTOMOBILISTI

PROVINCIA MedaNata come agglomerato di abitazioni di una popolazione al servi-zio delle monache del monastero di S. Vittore risalente all’VIII seco-lo, non più esistente come tale perché più volte rimaneggiato nelcorso dei secoli, la cittadina di Meda è oggi un fiorente centrocommerciale e industriale celebre per la tradizionale produzione dimobili. Qui in corso Indipendenza 78, a ridosso del centro, in unbel palazzo, affacciata su un fresco giardino ha sede la delegazio-ne ACM riaperta nel settembre 2007 dopo un travagliato periododi chiusura grazie all’intervento del gruppo Galliani-Longoni. Adaccogliere gli automobilisti è uno dei titolari, il signor FabioLongoni, che con l’aiuto di un’impiegata porta a compimento ognitipo di pratica in tempi rapidi tramite lo Sportello dell’automobili-sta. Gli orari della delegazione sono da lunedì a venerdì 8.45-12.30/15-18.30; sabato 9-12. I bolli si possono pagare tutte lemattine e il pomeriggio fino alle 17. Il medico per la visita di rinno-vo patente è presente il venerdì alle 15.30 e, su appuntamento, ilmercoledì alle 15. Il telefono della delegazione è 0362 340452.

PROVINCIA SevesoFin dalla metà degli anni 50 la delegazione di Seveso può vantareuna solida continuità di gestione da parte della stessa famiglia oggirappresentata dal signor Antonio Collico, che da circa vent’anni hafissato la sua sede operativa in via Goito 2 vicino al passaggio alivello centrale della linea ferroviaria delle Nord, Milano-Asso, chetaglia un due la cittadina, una cittadina a sviluppo “diffuso” carat-terizzata dalla presenza di numerose frazioni. La delegazione ACMè comunque un richiamo per i soci e gli automobilisti in generaleche qui trovano sempre interlocutori disponibili e pronti a fornireconsulenze e consigli. Con l’aiuto di un socio e di una impiegatavengono svolte tutte le pratiche automobilistiche con orario 8.30-12.30/15-19 (da lunedì al venerdì) e 9-12 il sabato, il pagamentodei ”bolli” termina la sera alle 18 ed è attivo il sabato. Il medicoper la visita di rinnovo della patente è presente il martedì dalle 20alle 20.30 (meglio prenotare). Il numero di telefono della delega-zione è 0362 503571, ma si può comunicare anche via mail all’in-dirizzo [email protected].

IL NOSTRO CLUB

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IL NOSTRO CLUB L’AVVOCATO PER I SOCI

a cura dell’avvocato Chiara Somarè

Per Multavelox e Tutorbasta l’omologazioneLe apparecchiature per la rilevazione deilimiti di velocità non devono essere omolo-gate una per una. Basta che sia omologatoil modello

Ho ricevuto la notificazione di un provvedimento san-zionatorio per aver superato i limiti di velocità. Lacontestazione non indica il numero di omologazionedell’apparecchio con cui è stata rilevata l’infrazione.Posso fare ricorso e chiedere l’annullamento dellasanzione pecuniaria?

Lettera firmata

In tema di sanzioni amministrative per violazioni al codicedella strada, con specifico riferimento alle apparecchiatureelettroniche regolarmente omologate, la Corte diCassazione ha assunto un indirizzo costante e concorde,secondo il quale le apparecchiature, utilizzate per la rileva-zione del superamento dei limiti di velocità stabiliti dall’art.142 C.d.S., non devono essere sottoposte ai controlli previ-sti dalla legge n. 273 del 1991, istitutiva del sistema nazio-nale relativo alla verifica della taratura, poiché quest’ultimoattiene alla materia cosiddetta metrologica, che è diversarispetto a quella della misurazione elettronica della velocitàed appartiene alla competenza di autorità amministrativediverse da quelle legittimate alla rilevazione delle infrazionial codice della strada.La Suprema Corte ha inoltre da tempo chiarito, ai fini dellavalidità del relativo accertamento, che la necessità di omolo-

gazione dell’apparecchiatura di rilevazione automatica, variferita al singolo modello e non a ciascun esemplare. Il termine di validità dell’omologazione attiene non ad unarco temporale durante il quale l’apparecchiatura può esse-re validamente utilizzata ed oltre il quale detta utilizzazionenon è più legittima, ma ad un arco temporale durante ilquale le apparecchiature di quel modello possono esserecommercializzate dal costruttore. Una volta omologato ilmodello la sua operatività dipende soltanto dalla permanen-te funzionalità del singolo apparecchio, di tal che la verificadell’attendibilità della rilevazione può essere richiesta dalricorrente motivandola con la presunzione di un errore dellarilevazione, fondato su elementi oggettivi che provino lasussistenza di un difetto dell’apparecchiatura. Né il codicedella strada, né il regolamento di attuazione prescrivono cheil verbale di accertamento dell’infrazione debba contenere, apena di nullità dell’accertamento stesso, l’attestazione chel’apparecchiatura sia stata sottoposta a controllo preventivoe costante della sua funzionalità, giacché l’efficacia probato-ria di qualsiasi strumento di rilevazione elettronica perdurafino a quando non vengono accertati, nel caso concreto, lecircostanze probanti il difetto di costruzione, di installazioneo di funzionalità o di situazioni che comunque ostino al suoregolare funzionamento, senza che possa essere datoingresso a considerazioni di tipo meramente congetturale,connesse all’idoneità della mancata revisione o manutenzio-ne periodica dell’attrezzatura per pregiudicare l’efficacia del-l’accertamento. In proposito si deve inoltre ricordare che anche la più recen-te giurisprudenza della Suprema Corte ha escluso che, conriferimento alle violazioni in questione, sia obbligatoria lacontestazione immediata, essendo stata riconosciuta, intema di accertamento delle infrazioni al codice della strada,l'espressa previsione contenuta nell'art. 201 C.d.S., comma

1 bis, così come introdotto dal D.L. 27giugno 2003, n. 151, art. 4, conv. in L.1 agosto 2003, n. 214 che ha assog-gettato ad identica disciplina, ai finidell'esonero dall'obbligo di contesta-zione immediata, sia l'accesso allezone a traffico limitato sia la circolazio-ne sulle corsie riservate, così producen-do l'effetto di rendere possibile, dalmomento in cui tale norma è entratain vigore, l'utilizzo dei dispositivi previ-sti dalla L. n. 127 del 1997, art. 17,comma 133 bis, (cosiddette "portetelematiche"), specificandosi, peraltro,che tali dispositivi, anche se installati inconformità di specifiche autorizzazioniministeriali precedenti l'entrata invigore dell'art. 201 C.d.S., comma 1bis, lett. g), consentono anche la rile-vazione degli illeciti relativi agli accessialle corsie riservate, poste in corrispon-denza o all'interno dei varchi di acces-so alle zone a traffico limitato.Nel suo caso, pertanto, la sola omissio-ne da lei considerata non è elementosufficiente ad ottenere l’annullamentodella sanzione.

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Nome e indirizzo socio

CHE COSA C’È CHE NON VA