villa carbone

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corso di laurea in tecniche per l’architettura del paesaggio A.a. 2009 - 10 LABORATORIO DI PROGETTAZIONE III docenti: G. Franchi, A. Sessarego studente: F. Colombari analisi paesaggistica La villa ex Giannello, ora Carbone, è situata a monte del percorso principale interno, in posizione sopraelevata, sulle prime alture collinari che salgono a Coronata, costellate dalle ville che si dispongono, più o meno addentro il lato a monte del percorso centrale dell’originario borgo. La villa è sicuramente ascrivibile all’epoca d’oro dell’insediamento di villa, quella cinquecentesca, e al tipo più tradizionale, prealessiano, a carattere accentata mento coltivo dell’interno, che il Doufour definisce “vero carattere del palazzo genovese con la torre di fianco”, la torre di cui tutte le ville dell’insediamento più antico erano munite, principalmente per motivi di difesa, oltre che per nobiltà. Funzione coltiva sottolineata anche dal lungo e vasto edificio rustico a due piani, tuttora esistente poco lontano, che costituisce l’ala delle scu- derie del palazzo. Raggiungeva la villa, e la proprietà, la caratteristica creusa (che dal percorso principale, dove è il corpo d’ingresso, risale con andamento tortuoso il dolce declivio; ancora pavimentato in mattoni e delimitato da pilastri di cinta in mattoni che un tempo sorreggevano certamente un pergolato a vigneto, oggi purtroppo gravemente deteriorati. La proprietà è tutta strutturata nelle tipiche fasce coltive, scandite dai muri in sostegno in pietra, conservate intatte nella sua unità architettonico – ambientale, benché alcuni muri di sostegno della zona sud – ovest del giardino siano crollati, a causa dell’incuria del passare del tempo; i danni di guerra, subiti dall’ultimo conflitto mondiale, hanno portato la villa in una fase di degrado irreversibile che si riflette negativamente sulla condu- zione del fondo, ancora, ma solo in parte, coltivato ad orti e vigneti. Inoltre, purtroppo, i frazionamenti di proprietà che negli anni si sono succeduti hanno causato in propri rita- gli nel vasto giardino che nella cartografia relativa ai beni culturali ambientali soggetti a tutela di cui al D. L. 490/99, viene considerato ancora come un unitario per il rispetto del vincolo previsto al titolo primo ma che unitario non è più da tanto tempo. L’edificio presenta il tipico volume parallelepipedo, fortemente allungato nelle direzione delle curve di livello, rivolto prevalentemente a sud con il prospetto principale caratterizzato dalla triplice loggia angolare del piano nobile, elemento tipici della villa preallessiana quattro – cinquecentesca. Il piano nobile nonostante il tetto e le strutture murarie siano crollate, si può arguire fosse collegato diretta- mente alla quota del giardino retrostante, di cui, probabilmente faceva parte anche il ninfeo a mosaico, in ciottoli bianchi e neri, situato nei pressi della villa. Sopra il piano nobile è ancora il piano ammezzato, con la serie di finestrini che concludono gli assi delle finestre del prospetto principale, dove oramai si legge a stento più poche tracce sbiadite dell’originale deco- razione affrescata che arricchiva questo edificio anche all’interno. In condizioni ancora accettabili, quantomeno rispetto al resto dell’edificio, è il piano seminterrato, un tempo probabilmente destinato alle cantine; ciò che risulta oggi, però, è soltanto la parte a sud, il resto del piano è definitivamente crollato a seguito dei bombardamenti subiti durante il II conflitto mondiale. L’impianto della villa p formalmente definito dai singoli prospetti, unico testo da cui è possibile leggere quella che era l’orga- nizzazione spaziale della villa; sono in condizioni decenti i prospetti sud, est, ed ovest, mentre il prospetto nord in massima parte crollato, ha perso la sua leggibilità e risulta risalire al suo originario aspetto. Nel pensiero progettuale si è voluto dividere lo spazio dell’intervento, per creare delle attività di qualità all’in- terno del tessuto urbano di Cornigliano. Questo è stato anche supportato dal recente e consistente processo di riqualificazione che sta interessando il ponente genovese. Nell’era interessata dallo studio si sono voluti creare spazi per attività legati alla ricezione tramite la realizzazione di un albergo con centro polifunzionale, situato nella parte settentrionale, mentre in quella meridionale sarà creato un centro sociale, con scopi didat- tici per la divulgazione e mantenimento degli orti urbani presenti, elementi storici del sito. inquadramento da foto aerea vista a volo d’uccello dell’abitato di Cornigliano P.T.C.P. asseto geomorfologico schema del rilievo per l’analisi fotografica 1. orti urbani adiacenti alla villa 8. edificio n°3, da destinare a centro conferenze 2. vista dalla villa verso l’abitato 9. palazzine adiacenti al confine 10. portale, situato nel giardino storico 11. tipologia edilizia sottostante alla villa 12. nicchia inserita nel percorso 13. percorso di ingresso alla villa 14. vista da mitigare con elementi arborei 15. cantiere presente a nord della villa veduta degli orti ai margini della villa veduta degli orti ai margini della villa 16. muro di contenimento del belvedere veduta del parco periurbano dal percorso Phoenix canariensis Quecus ilex Quecus ilex Trachycarpus fortunei, Yucca alaifolia Magnolia grandiflora Phoenix canariensis 3. vegetazione esistente, elemento da preservare 4. giardino storico in abbandono 5. edificio n°2, da adibire a centro didattico 6. vista dalla villa dalla strada sottostante 7. veduta dalla terrazza belvedere, si nota il tessuto urbano che ha risalito le pendici del versante, fino a lambire il confine della villa, senza lasciare una fascia di rispetto. questo probabilmente per le condizioni di abbandono dell’area nel corso del boom edilizio del dopo guerra P.T.C.P. asseto insediativo P.T.C.P. asseto vegetazionale piano di bacino, uso del suolo analisi della viabilità analisi delle funzioni analisi degli accessi all’area rete autostradale rete stradale principale rete stradale secondaria parco periurbano orti urbani tessuto urbano inquadramento da foto aerea vista panoramica da est vista panoramica da ovest vista della villa particolare tratto dall’incisione di A. Baratta “la famosissima e nobilissima città di ge nobilissima città di Genova con le sue fortificazioni”, 1637

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laboratorio III

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L A B O R A T O R I O D I P R O G E T T A Z I O N E I I Id o c e n t i : G . F r a n c h i , A . S e s s a r e g o s t u d e n t e : F . C o l o m b a r i

a n a l i s i p a e s a g g i s t i c a

La villa ex Giannello, ora Carbone, è situata a monte del percorso principale interno, in posizione sopraelevata, sulle prime alture collinari che salgono a Coronata, costellate dalle ville che si dispongono, più o meno addentro il lato a monte del percorso centrale dell’originario borgo.La villa è sicuramente ascrivibile all’epoca d’oro dell’insediamento di villa, quella cinquecentesca, e al tipo più tradizionale, prealessiano, a carattere accentata mento coltivo dell’interno, che il Doufour definisce “vero carattere del palazzo genovese con la torre di fianco”, la torre di cui tutte le ville dell’insediamento più antico erano munite, principalmente per motivi di difesa, oltre che per nobiltà. Funzione coltiva sottolineata anche dal lungo e vasto edificio rustico a due piani, tuttora esistente poco lontano, che costituisce l’ala delle scu-derie del palazzo. Raggiungeva la villa, e la proprietà, la caratteristica creusa (che dal percorso principale, dove è il corpo d’ingresso, risale con andamento tortuoso il dolce declivio; ancora pavimentato in mattoni e delimitato da pilastri di cinta in mattoni che un tempo sorreggevano certamente un pergolato a vigneto, oggi purtroppo gravemente deteriorati.La proprietà è tutta strutturata nelle tipiche fasce coltive, scandite dai muri in sostegno in pietra, conservate intatte nella sua unità architettonico – ambientale, benché alcuni muri di sostegno della zona sud – ovest del giardino siano crollati, a causa dell’incuria del passare del tempo; i danni di guerra, subiti dall’ultimo conflitto mondiale, hanno portato la villa in una fase di degrado irreversibile che si riflette negativamente sulla condu-zione del fondo, ancora, ma solo in parte, coltivato ad orti e vigneti.Inoltre, purtroppo, i frazionamenti di proprietà che negli anni si sono succeduti hanno causato in propri rita-gli nel vasto giardino che nella cartografia relativa ai beni culturali ambientali soggetti a tutela di cui al D. L. 490/99, viene considerato ancora come un unitario per il rispetto del vincolo previsto al titolo primo ma che unitario non è più da tanto tempo.L’edificio presenta il tipico volume parallelepipedo, fortemente allungato nelle direzione delle curve di livello, rivolto prevalentemente a sud con il prospetto principale caratterizzato dalla triplice loggia angolare del piano nobile, elemento tipici della villa preallessiana quattro – cinquecentesca. Il piano nobile nonostante il tetto e le strutture murarie siano crollate, si può arguire fosse collegato diretta-mente alla quota del giardino retrostante, di cui, probabilmente faceva parte anche il ninfeo a mosaico, in ciottoli bianchi e neri, situato nei pressi della villa. Sopra il piano nobile è ancora il piano ammezzato, con la serie di finestrini che concludono gli assi delle finestre del prospetto principale, dove oramai si legge a stento più poche tracce sbiadite dell’originale deco-razione affrescata che arricchiva questo edificio anche all’interno. In condizioni ancora accettabili, quantomeno rispetto al resto dell’edificio, è il piano seminterrato, un tempo probabilmente destinato alle cantine; ciò che risulta oggi, però, è soltanto la parte a sud, il resto del piano è definitivamente crollato a seguito dei bombardamenti subiti durante il II conflitto mondiale. L’impianto della villa p formalmente definito dai singoli prospetti, unico testo da cui è possibile leggere quella che era l’orga-nizzazione spaziale della villa; sono in condizioni decenti i prospetti sud, est, ed ovest, mentre il prospetto nord in massima parte crollato, ha perso la sua leggibilità e risulta risalire al suo originario aspetto.

Nel pensiero progettuale si è voluto dividere lo spazio dell’intervento, per creare delle attività di qualità all’in-terno del tessuto urbano di Cornigliano. Questo è stato anche supportato dal recente e consistente processo di riqualificazione che sta interessando il ponente genovese. Nell’era interessata dallo studio si sono voluti creare spazi per attività legati alla ricezione tramite la realizzazione di un albergo con centro polifunzionale, situato nella parte settentrionale, mentre in quella meridionale sarà creato un centro sociale, con scopi didat-tici per la divulgazione e mantenimento degli orti urbani presenti, elementi storici del sito.

inquadramento da foto aerea

vista a volo d’uccello dell’abitato di Cornigliano

P.T.C.P. asseto geomorfologico

schema del rilievo per l’analisi fotografica

1. orti urbani adiacenti alla villa 8. edificio n°3, da destinare a centro conferenze

2. vista dalla villa verso l’abitato 9. palazzine adiacenti al confine

10. portale, situato nel giardino storico

11. tipologia edilizia sottostante alla villa 12. nicchia inserita nel percorso

13. percorso di ingresso alla villa14. vista da mitigare con elementi arborei

15. cantiere presente a nord della villa

veduta degli orti ai margini della villa

veduta degli orti ai margini della villa

16. muro di contenimento del belvedere veduta del parco periurbano dal percorso

Phoenix canariensisQuecus ilex

Quecus ilex

Trachycarpus fortunei, Yucca alaifolia

Magnolia grandifloraPhoenix canariensis

3. vegetazione esistente, elemento da preservare

4. giardino storico in abbandono

5. edificio n°2, da adibire a centro didattico

6. vista dalla villa dalla strada sottostante

7. veduta dalla terrazza belvedere, si nota il tessuto urbano che ha risalito le pendici del versante, fino a lambire il confine della villa, senza lasciare una fascia di rispetto. questo probabilmente per le condizioni di abbandono dell’area nel corso del boom edilizio del dopo guerra

P.T.C.P. asseto insediativo P.T.C.P. asseto vegetazionale piano di bacino, uso del suolo

analisi della viabilitàanalisi delle funzioni analisi degli accessi all’area

rete autostradale

rete stradale principale

rete stradale secondaria

parco periurbano

orti urbani

tessuto urbano

inquadramento da foto aerea

vista panoramica da est

vista panoramica da ovest

vista della villa

particolare tratto dall’incisione di A. Baratta “la famosissima e nobilissima città di ge nobilissima città di Genova con le sue fortificazioni”, 1637

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z o n i z z a z i o n e e p l a n i v o l u m e t r i c o

d e s c r i z i o n e d e g l i s p a z i p r i v a t i d e s c r i z i o n e d e g l i s p a z i p u b b l i c i

area dedicata alla struttura per con-ferenze

creazione di un nuovo spazio, dove verrà inserito un giardino con piante acquatiche, ripresa della vasca nata-toria superiore

nuova porzione di giardino,collegata tramite rampa e scala, per assecon-dare le specie arborie ed arbustive

nova realizzazione di una piscina, inserita nei dislivelli dei vecchi mu-retti a secco, l'accesso ai disabili è permesso tramite servoscale

spazi dedicati a prato per permettere attivit’ ludiche ai clienti della struttura

area dedicata alla riprea di un de-caduto giardino storico, si manterrà in funzione la fontana presente nel centro

aree dedicate alla sosta ed attività ludiche, sono attrezzate con sedute, pergolati, gazzebi e giochi

spazi aqcatici per diversificare le specie botaniche

spazio dedicato alla coltivazione ad orto, collegato tramite scale ed ascensore. questo spazio sarà pro-gettato per facilitare un’utenza diver-samente abile

struttura dedicata alla coltura nei mesi invernali, per consentire la didattica del centro in tutti i periodi dell’anno

zonizzazione delle attività presenti nell’area di progetto

Dopo la fase di analisi, iniziando la nuova progettazione dell’area, si è reso necessario una divisione delle aree e delle competenze delle strutture. conservando e rispettando lo stato di fatto e valorizzando gli aspetti positivi, presenti nella zona e considerando il prossimo futuro dell’abitato di cornigliano, che si verrà a trasfor-mare nel nuovo polo tecnologico genovese. si rendeva necessaria una valorizzazio-ne delle strutture, per ottenere una “qualità” maggiore del tessuto urbano. Le idee di base per la progettazione, quindi hanno anche considerato, una riqualificazio-ne della zona; alzando gli standard qualitativi delle attività presenti nelle vicinanze.Si iniziava quindi la zonizzazione degli edifici e delle attività che andranno ad ospitare, differenziandole per accessibilità pubblica e privata; dato importante da considerare per le potenzialità economiche da considerare in fase di proget-to. Nella parte settentrionale dell’area, si pensava di inserire nella villa una strut-tura con capacità ricettiva, sfruttando l’annesso stabile delle ex stalle per svilup-pare conferenze e dibattiti. Nella parte meridionale, invece, si andava a delineare l’intento di inserire nella struttura una centro sociale, con scopo didattico/divulga-tivo della coltivazione e gestione degli orti urbani circostanti. Annessa alla strut-tura si sviluppa la forma del parco pubblico. L’intento principale della struttura è anche quella di avvicinare persone diversamente abili ad attività agresti, sfrut-tando la potenzialità didattica. Si farà attenzione in fase progettuale a rispettare standard e normative che aiutino nelle attività le persone con difficoltà motorie.

visualizzazione delle entrate ed accessi al parco ed alla villa. Si fanno distinzione per quelle solamente pedonabili e quelle carrabili.

visualizzazione delle rampe e delle scale di collegamento tra i differenti livelli altimetrici dell’area di progetto. Si è cercato di mantenere le aree per attività in piano, per consen-tire un migliore facilità d’utilizzo ai diversamente abili. Nelle zone in cui non sono state predisposte le rampe, le scale di collegamento saranno munite di servoscale.

entrata pedonale al parcoentrata carrabile con parcheggio al parco

entrata carrabile al centro didattico polifunzionale

entrata carrabile alla villa, il parcheggio sarà interrato nel versante

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p l a n i m e t r i a g e n e r a l e

scala 1.200

pavimentazione

geogriglia

panchine e cestini

giochi ed attrezzature

fontanaportabici

recinzioni

La progettazione di un’area giochi deve infattiprevedere un approccio che va ben al di là delle attivitàmeramente ludiche, in quanto il successo di uno spazioallestito è anche dettato dalla possibilità di lasciaregiocare i bambini in un luogo senza pericoli e protettodalla strada, rilassarsi, fare la merenda, conversare ealtro ancora.

Lo spazio di svago è un luogo di relax per grandi e piccoli,utenti e accompagnatori, il cui successo deve esseregarantito dalla coerenza tra le attrezzature ludiche,l’arredo e l’ambiente.

Lo spazio ludico rivolto ai bambini deve offrire uncorretto equilibrio tra l’area riservata al gioco attivo elo spazio dedicato alle attività più tranquille.

L’area giochi per gli adolescenti è innanzi tuttouno spazio in cui ritrovarsi e condividere momentip i a c e v o l i .

Le panchine, gli spazi di incontro e i cestini partecipanoa questa dinamica di gruppo e permettono di allestireun luogo di comunicazione, piacevole e pulito.Le strutture hanno un look moderno adatto al target.Le sedute sono tradizionali o dinamiche con possibilitàdi variazioni di altezza e posizione. Le coperturesono totalmente modulabili per adattarsi allo spaziodisponibile e i tamponamenti traforati offrono siaquell’intimità così tanto ricercata da questa fasciad’età che l’apertura verso il mondo esterno.I materiali scelti sono resistenti ai differenti climi e aiprodotti di manutenzione anti-graffiti.

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p l a n i m e t r i a d e l l a v e g e t a z i o n e

Fraxinus ornusCeltis australisAesculus hippocastanum

Jasminum polyantum

scala 1:200

Syringa vulgaris

Nandina dom.

Viburnum tinus

Potentilla fruticosa

Forsythia x intermedia

Santolina chamaecyparissus

Sarcococca hookeriana

Buddleja davidii “Harlequin”

Eleagnus x ebbingei

Ceanothus thyrsiflorus

Paeonia fruticosa

Nelumbo nucifera

ninfee

Pyrus Calleryana Magnolia grandiflora Phoenix canariensis Quecus ilex Ostrya carpinifolia Quercus pubescens

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 periodoBuddleja davidii “Harlequin” Bd 150-200 OΘ 1 luglio sett 6 6Ceanothus thyrsiflorus repens Ct 30-35 O 3 maggio ago 10 30Eleagnus x ebbingei Ee 150-300 OΘ 1 ago sett 13 13Forsythia x intermedia Fi 100-250 OΘ 1 marzo - agosto 10 10Jasminum polyantum Jp 100-150 OΘ 5 marzo - maggio 7 35Nandina dom. Nd 100-150 OΘ 1 giugno - luglio 9 9Paeonia fruticosa Paf 130-160 OΘ 1 maggio - giu 22 22Potentilla fruticosa Pof 70-80 O 3 giugno agosto 6 18Santolina chamaecyparissus Sc 50-60 O 1 luglio - agosto 5 5Sarcococca hookeriana var umilis Sh 50-60 Θ 3 nov - genn 8 24Syringa vulgaris Sv 150-200 OΘ 1 maggio - giu 12 12Viburnum tinus Vt 100-200 OΘ 1 nov - aprile 9 9

ARBUSTI €/mqfioritura €/udensità u/mqesposizioneH (cm)

ALBERI

Aesculus hippocastanum Ah

Celtis australis Ca

Fraxinus ornus Fo

Magnolia grandiflora Mg

Ostrya carpinifolia Oc

Phoenix canariensis Pc

Pirus cv Py

Quecus ilex Qi

Quercus pubescens Qp

ARBUSTI

Buddleja davidii “Harlequin” Bd

Ceanothus thyrsiflorus Ct

Eleagnus x ebbingei Ee

Forsythia x intermedia Fi

jasminum polyantum Jp

Nandina dom. Nd

Paeonia fruticosa Paf

Potentilla fruticosa Pof

Santolina chamaecyparissus Sc

Sarcococca hookeriana Sh

Syringa vulgaris Sv

Viburnum tinus Vt

RAMPICANTI

Bouganville Bo

Hidragen gen anomala petiolaris Ha

Parthenocissus quinquefolie Pq

Ficus repens Fr

Wisteria Wi

PIANTE ACQUATICHE

Nelumbo nucifera Nn

Ninfee Ni

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s e z i o n i

sezione A - Ascala 1:200

scala 1:200

scala 1:200

scala 1:200 scala 1:200 scala 1:200

scala 1:200

scala 1:200

sezione B - B

sezione C - C

sezione D - D

sezione H - H

sezione E - E

sezione F - F sezione G - G

edifi c

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p a l n i m e t r i e t e c n i c h e : i l l u m i n a z i o n e

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p a l n i m e t r i e t e c n i c h e : d r e n a g g i , i r r i g a z i o n i , p a r t i c o l a r i

particolari tecnici: sistema di drenaggio delle acque meteoriche

particolari tecnici: schema dell’impianto di irrigazione

particolari tecnici

irrigatori dinamici

irrigatori ad ala gocciolante