vivi consapevole 35

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  • Numero 35 - 2,50 - Novembre/Gennaio 2014

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    SostieniViviConsapevoleSe hai un puntovendita, uno studio, un centro, un associazione, un gas, o altro e vorresti regala-re anche tu la rivista contattaci per fare richiesta. Pagherai solo un piccolo contributo per la spedi-zione e diventeraiunsostenitore di questo bel-lissimo progetto!!

    Scrivi a [email protected] Fax: c.a. Paolo 0547.345091

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    Lazio ORADR.AGOSTINO

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    THEQUALITYBAR Via Salvatore Cimino (Chiosco) 90018 Termini Imerese (PA) Tel 091.8113365

    AGRITURISMOCARBONA Contrada Strasatto 91022 Castelvetrano (TP) Tel 0924.906919

    BIOLOGONUTRIZIONISTADr.GUISIPREVITERAVia Bellini 11 95014 Giarre (CT) Tel 347.1358921Sa

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  • Gli ingredienti fondamentali per la buona riuscita di ogni festa cerano tutti: cera tantissima

    emozione da parte della direzione e dello staff, cerano tante persone, gli amici che ci sono venuti a trovare e che hanno voluto condividere con noi la gioia di un giorno fatidico, cerano gli incontri con i nostri autori pi amati, cerano i giochi per i pi piccoli, cera un fantastico buffet vegetariano, cera un sole stupendo. E poi cera lui: il festeggiato! Il nostro primo Macrolibrarsi Store, che in quel 21 settembre 2013 ha aperto le porte al pubblico nella nostra citt di Cesena. stata una giornata indimenticabile: ricca di momenti di gioia e condivisione e di piacevoli sorprese.

    Per chi ha lavorato dietro le quinte affinch tutto fosse perfetto al taglio del nastro, i complimenti e le strette di mano dei rappresentanti della citt e dei tanti clienti sono stati una degna ricompensa per il grande impegno e il faticoso lavoro svolto. Ma impegno e lavoro hanno dato buonissimi frutti

    e il negozio risplendeva non solo dei tanti prodotti, libri, cibi in bella mostra sugli scaffali, ma anche di energia positiva, energia data dalla forza di essere un progetto coraggioso in un momento difficile e dalla potente squadra di persone che ci credono ogni giorno.

    A un mese dallinagurazione, entrando nel Macrolibrarsi Store la sensazione di energia e benessere provata il giorno della festa si rinnova: la bellezza dellarredamento e i profumi che ti avvolgono allingresso ti accompagnano tra le corsie del negozio, trasformando il momento della spesa in unesperienza di relax. I bimbi che ti accompagnano troveranno un angolo loro dedicato per intrattenersi con libri e colori, oltre che tantissime prelibatezze rigorosamente bio che sapranno soddisfare sia la loro voglia di goloserie sia la tua ricerca di un cibo sano e genuino.

    Per chi non ancora venuto a trovarci, linvito quello di farlo!

    Anche chi non abita a Cesena pu facilmente raggiungerci, dal momento che il Macrolibrarsi Store a due minuti dalluscita Cesena Via Emilia della E45.

    Vieni a trovarci e rimarrai piacevolmente impressionato dal calore del nostro negozio: la tua copia omaggio di ViviConapevole sar ad aspettarti allingresso!

    Lo staff di ViviConsapevole

    Una giornata da ricordare

    Alcunimomentidellagiornatadiinaugurazione

    ISostenitoridiViviConsapevoleDove trovi gratuitamente la rivista

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  • 4 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 5

    tualit. Per questo abbiamo deciso di creare una rivista gratuita stampata in 30.000 copie, in grado di raggiungere, sensibilizzare e appassionare un pubbli-co sempre pi vasto. I riscontri positivi che riceviamo ogni giorno da voi lettori, le proposte di collaborazione e i con-tatti che arrivano sempre pi numerosi ci fanno capire che siamo sulla giusta strada! Pensando di fare cosa gradita al nostro crescente pubblico abbiamo deciso di ampliare la rivista con un catalogo di libri e prodotti naturali dei migliori for-nitori Macrolibrarsi: puoi trovare il catalogo sul retro della rivista.

    ViviConsapevole sempre alla ricerca di nuovi spunti, di suggerimenti su pos-sibili miglioramenti: non esitare a con-tattarci per proporre gli argomenti che vorresti vedere trattati sulla rivista e le tue personali esperienze di decrescita o di risparmio.Scrivici a [email protected]: ogni tuo suggerimento prezioso!

    Buona Lettura

    Lo staff di Macrolibrarsi e ViviConsapevole

    Vivi Consapevolenovembre/gennaio 2013/2014

    Anno X numero 35

    EditoreMacrolibrarsi di Golden Books

    IdeatoreGiorgio Gustavo Rosso

    Direttore ResponsabileMarianna Gualazzi

    [email protected]

    Responsabile di RedazioneRomina Rossi

    [email protected]

    In RedazioneAngelo Francesco Rosso

    [email protected] Cirielli

    [email protected]

    Grafica e Uff. AbbonamentiEditing , Casa Editrice &

    Servizi Editoriali - Cesena (FC)Tel. 0547 347627

    [email protected]

    Ufficio commercialeFrancesco Rosso

    [email protected]

    Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero

    Elena ParmiggianiSilvia Strozzi

    Alessandra SpinaGrazia Cacciola Erbaviola.com

    Simona EmpoliRomina RossiIlaria Bertini

    Dealma FranceschettiClaudia Mengoni

    Claudia PortaClaudia CeroniLuca Fortuna

    Lucilla SatanassiEmanuela SelogniValerio Pignatta

    Simona OberhammerEmanuele Maria Sacchi

    Immagini acquistate suwww.sxc.hu

    www.shutterstock.comCopertina: Shutterstock, Inc.Copyright:

    Dudarev Mikhail

    StampaGrafica Editoriale Printing - BO -

    Finito di stampare in novembre 2013Tiratura: 30.000 copie

    Macrolibrarsi e ViviConsapevole: costruiamo insieme un futuro migliore

    Pensiamo che un mondo pi consape-vole, pi etico, pi sano sia la miglior strada per la felicit personale, per il benessere globale e per garantire il futuro di questa terra e dei suoi abitan-ti. Macrolibrarsi diffonde conoscenza e consapevolezza sotto forma di libri, riviste, dvd, prodotti naturali, corsi ed eventi: nel mondo che vogliamo vedia-mo persone pi consapevoli, che amano se stesse e la natura, che vivono in armonia con il prossimo, che ricercano e divulgano con passione nuove idee per un avanzamento collet-tivo di stampo ecologico-spirituale.

    Per raggiungere gli obiettivi della nostra Mission, oltre alle-commerce Macrolibrarsi.it, abbiamo deciso di intraprendere nuove strade e dare vita ad altri progetti: La Fattoria dellAu-tosufficienza il progetto di perma-cultura sullAppennino Romagnolo, centro studi di ecologia applicata; Macrolibrarsi Store il negozio con erboristeria, alimenti biologici e libre-ria; ViviConsapevole la nostra rivista istituzionale gratuita. Dal 2012 ViviConsapevole distribuita a tutti i clienti di Macrolibrarsi.it, nelle principali fiere di ecologia e benesse-re e sul territorio nazionale in diversi esercizi commerciali a tema (negozi di alimentazione biologica e naturale, ambulatori di medicina alternativa, centri olistici, agriturismi).Inoltre scaricabile gratuitamente attraverso il web e sullApple Store. Con ViviConsapevole vogliamo diffon-dere i contenuti in cui crediamo, con-tenuti di qualit sui temi dellagricoltu-ra naturale, dellalimentazione biologi-ca e vegetariana, dellautoproduzione e del saper fare, delle energie rinnovabili e del risparmio di risorse, della condi-visione e della vita in comunit, della salute e del benessere, delle medicine alternative, del self help e della spiri-

    Vuoi riceVere ViViconsapeVole direttamente a Casa tua?Abbonati sul nostro sito viviconsapevole.it o chiama lo 0547347627, pagherai solo 9,00 di spese di spedizione!

    Oppure scarica gratuitamente dal sito la rivista in formato pdf o scarica la app per iPad dallApple Store.

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  • 4 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 5

    Entra e scopri... il mondo del Benessere

    Macrolibrarsi Storevia Emilia Ponente 1705Diegaro di CesenaTel. 0547 [email protected]

    Orari di apertura: Lun./Sab. 8,30-20,00; Marted: 8,30-12,30Giorni di chiusura: Domenica e Marted pomeriggio.S

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  • 6 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 7

    l ORTO E GIARDINO

    Food ForestUnalternativa allorto tradizionaleElena Parmiggiani 6Orto invernale, raccolto spiritualeGrazia Cacciola 16Il contadino ribelle che gioca con la naturaSimona Empoli 18Agricoltura EcologicaEstratto da Permaculture magazine 38

    l CuCINA Men etnico per le festeSilvia Strozzi 8Crucifere, le regine della tavolaAlessandra Spina 10Fare il formaggio... senza il latteLa Redazione 12Cuocere al forno, sul fornello a gasLa Redazione 14

    l SPECIALE: Natale fai da teLa filosofia dellautoproduzioneRomina Rossi 22Cioccolata fatta in casa Ilaria Bertini 24Regali di Natale... preparali in cucina Dealma Franceschetti 26Regali di Natale... preparali con lessiccatoreClaudia Mengoni 28ECO alberelloClaudia Porta 30Incartare, riciclandoClaudia Ceroni 32Scrub per il corpo fai da teRomina Rossi 34

    l COmuNIT CONSAPEvOLE Vivere nella Citt della LuceLa Redazione 36

    l mEDICINA NATuRALEAntibiotici NaturaliLuca Fortuna 42I Fiori per lInvernoLucilla Satanassi 46Aiuto ho mangiato troppo!Dealma Franceschetti 48RawVolutionEmanuela Selogni 50Il lavaggio del naso con la lotaLa Redazione 52Depressione e ansia: un aiuto dalla naturaLa Redazione 55Argento Colloidale potente antibioticoValerio Pignatta 56Candida: i rimedi naturali Simona Oberhammer 60

    l SELF HELPTroglo o persona libera? Emanuele Maria Sacchi 64I 5 passi per crescere figli felicie autonomi La Redazione 68

    l vIAGGIKerala: la culla del benessereEmanuela Selogni 70

    l Eventi 72

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    Food Forest Unalternativa allorto tradizionale Lavora con la natura e non contro, ti fa ottenere pi di un raccolto, imita lecosistema foresta, energeticamente efficiente, aumenta la biodiversit: perch non convertire il tuo giardino in un forest garden?

    Elena Parmiggiani

    I nomi per questa tecnica in Italia sono molti: foresta giardino, foresta commestibile, orto-bosco.La food forest/forest garden un tipo di coltivazione multifunzionale

    a bassa manutenzione che prende a modello lecosistema foresta (da qui il nome) e nel quale si coltivano pian-te da frutto e noci, piante da legno, ortaggi, aromi, fiori, erbe medicinali, fibre tessili, piante mellifere e tanto altro, in armonia con le necessit umane e della natura. Pu essere realizzata in giardini e appezzamenti di qualsiasi grandezza, anche molto piccoli. una tecnica che in s non per-macultura, ma viene utilizzata molto spesso perch imita lecosistema foresta, svolge molteplici funzioni e, se rivisitata e inserita correttamente, facilmente rispetta molti dei princpi di progettazione in permacultura.

    Un po di storiaGrazie al lavoro di Robert A. de J. Hart, un pioniere della food forest, oggi si sente spesso parlare di foresta commestibile.Hart ha iniziato il suo lavoro negli anni Sessanta e, fino alla sua morte nel 2000, ha continuato a coltiva-re la sua food forest di 500 m2 in Inghilterra, creando lopportunit per molti di conoscere questa metodolo-gia e di diffonderla ad altri.Dagli studi e dagli esperimenti di Hart sulle food forest tropicali stato tratto un primo testo1 che ha influen-zato, e influenza tuttora, un pubblico sensibile allambiente e molti perma-cultori2, e a circa 35 anni dalla sua pubblicazione si sono moltiplicate le esperienze e le conoscenze.

    I 7 livelli:Hart ha schematizzato la food forest in 7 livelli, dopo aver studiato gli eco-sistemi foresta in Paesi tropicali. In sostanza Hart ha proposto di copiare la natura e di lavorare a strati, propo-nendo un modello utilizzabile anche nei climi temperati:1) alberi di alto fusto (Chioma prima-ria)2) alberi di media altezza (Chioma secondaria)3) arbusti 4) erbacee 5) rizomatose 6) tappezzanti 7) rampicanti Il minimo di strati richiesti per una food forest tre, incluso almeno un tipo di albero, il minimo spazio richie-Sa

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    Fattoria dell Autosuf f icienza

    sto idealmente quello della dimen-sione della chioma dellalbero a cresci-ta completa e senza potature. I funghi sono un ulteriore strato molto interes-sante da aggiungere a questa lista.

    La food forest in Fattoria dellAutosufficienzaIl 13 settembre 2013, grazie alla par-tecipazione di una ventina di studenti, abbiamo realizzato la FF in Fattoria dellAutosufficienza. Dove c ora la food forest prima cera un orto per noi difficile da gestire e raggiunge-re, specialmente in inverno. La food forest che abbiamo realizzato si basa sullarchitettura a 7 livelli di Hart e include il livello delle micorrize/fun-ghi, che forniscono minerali e acqua alle piante e le difendono da malattie. Molti alberi introdotti sono adatti alla micorizzazione col tartufo (Bagno di Romagna una zona famosa per i suoi tartufi bianchi e neri). In 1200 m2 di area abbiamo messo a dimora: alberi: ontani (5), pero, melo,

    prugno, nespolo germanico, fico, mandorlo, ciliegio (2), asimina (3), ginkgo (3), tiglio (4)

    arbusti: eleagnus x ebbingei (30), ginestra (30), noccioli (5), goji (12)

    perenni e/o Erbacee: asparagi (240), salvia (50), salvia ananas (35), origano (50), consolida (250), bamboo, dragoncello (5)

    radici: aglio, cipolle, porri (350) tappezzanti: fragole (70) rampicanti: kiwi (3), viti (10),

    luppolo (1).Nella seconda fase metteremo a dimora anche altre piante tra cui varie ombrel-lifere, melissa, rafano, topinambur, altre

    aromatiche, more, ribes e, nella zona pi umida ma soleggiata, i lamponi.

    Perch trasformare il proprio giardino in una food forestLa food forest, con i suoi numerosi aspetti vantaggiosi (accelera le suc-cessioni, lavora con la natura e non contro, ti fa ottenere pi di un rac-colto, imita lecosistema foresta, energeticamente efficiente, aumenta la biodiversit, ecc) ci offre la possi-bilit di convertire un orto (annuale, intensivo e ad alta manutenzione) in qualcosa di perenne, stabile, autofer-tile, dove possiamo coltivare alberi da frutto tradizionali ma anche spe-rimentare una serie di abbinamenti con piante inconsuete (asimina, goji). unalternativa valida al frutteto familiare, poich ottimizza una serie di risorse, quali materiale organico, acqua, minerali, e offre una moltepli-cit di piante e di raccolti nellarco dellanno da giugno a novembre.

    Note1 Forest Farming: Towards a Solution to Problems

    of World Hunger and Conservation, ROBERT A de J HART co-authored with James Sholto Douglas, Rodale Press (1976). Il testo offre indicazioni pratiche su come realizzare un forest garden.2 Alcuni dei permacultori che hanno introdotto e uti-

    lizzato il concetto di food forest: Bill Mollison (Permaculture, A Designers Manual) David Holmgren (Permaculture, : Principles and Pathways beyond Sustainability) Patrick Whitefield (The Earth Care Manual e How to Make a Forest Garden) Martin Crawford (Creating a Forest Garden: Working with Nature to Grow Edible Crops) Dave Jacke, Eric Toensmeier (Edible Forest Gardens Vol. 1 e Vol. 2) Toby Hemenway (Gaias Garden: A Guide to Home-Scale Permaculture) Geoff Lawton, DVD Establishing a food forest P. A. Yeomans, The Keyline Plan (1954)

    Originaria di Reggio Emilia e da sempre amante della natura, Elena Parmiggiani si occupa di Permacultura, di Agricoltura Sinergica e di Citt in Transizione. Collabora con la rivista ViviConsapevole e con la Fattoria dellAutosufficienza sullAppennino Romagnolo. Ha frequentato il corso di 72 h di Permacultura con Saviana Parodi, Stefano Soldati e Angelo Tornato nel 2009. Si diplomata presso lAccademia Italiana di Permacultura nellaprile 2012. Per approfondire le sue conoscenze di Forest Gardening/Food Forest ha frequentato nellagosto 2009 e nel maggio 2012 i corsi di Forest Gardening di Martin Crawford, esperto internazionale di foresta commestibile in clima temperato.

    Scritto da Elena Parmiggiani

    Ordinasumacrolibrarsi.itochiamailnumeroverde800089433

    David HolmgrenPermacultura Come progettare e realizzare modi di vivere sostenibili e integrati con la natura. La pi completa, concreta e pacifica rivoluzione della nostra vita quotidianaIl Filo Verde di Arianna 2013

    Sepp HolzerGuida Pratica alla PermaculturaCome coltivare in maniera naturale Giardini, Orti e FruttetiIl Filo Verde di Arianna 2013

    Cosa leggere

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  • 10 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 11

    Naturopata ed esperta di cucina naturale, giornalista pubblicista, Silvia Strozzi cura per Macro Edizioni la collana di cucina

    Cucinare NaturalMente per la salute. Ha scritto sempre per Macro Edizioni i libri di cucina per bimbi 100 baby pappe e 100 baby ricette. Tiene con continuit conferenze e corsi di cucina naturale per la famiglia.

    Silvia Strozzi

    Si dice che la cucina nasce con il fuoco. La contrapposizione tra il crudo (natura) e il cotto (cul-

    tura) segnata dallutilizzo del fuoco, uno dei confini tra uomo e animale.La cottura dovrebbe essere sempre adeguata alla stagione. In estate ad esempio sempre bene consumare cibi crudi o leggermente scottati, mentre durante la stagione invernale per equilibrare il freddo esterno meglio scegliere cotture prolungate, come il forno o la pentola a pres-sione. La cottura pi equilibrata quella a vapore, infatti ha il pregio di non alterare le qualit energetiche dei cibi. Secondo la Medicina tra-dizionale cinese, la cottura cambia solitamente la qualit del cibo. Le temperature troppo alte disperdono lenergia della preparazione, mentre quelle medie tonificano.

    I tipi di cottura adatti allinvernoI metodi di cottura che rinforzano maggiormente la natura calda dei cibi sono la frittura e il procedimento di arrostire o tostare direttamente sul fuoco. La frittura e la cottura in forno, hanno caratteristiche yang, sono quindi tipi di cottura molto adat-ti nella stagione invernale. Attenzione per alle cotture troppo lente (stufato) che rendono i cibi poco digeribili. La

    saltatura degli alimenti una tecnica di cottura che permette di rafforzare lenergia intrinseca dellalimento pur mantenendo inalterate le sue proprie-t energetiche e organolettiche. Le cotture nellacqua come la bollitura, oppure al vapore, sono quelle che alterano meno la qualit energetica degli alimenti. importante servire gli alimenti moderatamente caldi se si vuole toni-ficare lenergia del rene; infatti un alimento troppo caldo disperde tutti i contenuti degli organi del basso ven-tre, mentre gli alimenti troppo freddi faranno soffrire il polmone.

    Salato e caldo: protagonisti dellinverno Nella Medicina tradizionale cinese, linverno la stagione in cui rene e vescica, organo della loggia dellac-qua, sono protagonisti e il sapore che li nutre il sapore salato. In que-sta stagione lo yin raggiunge il suo massimo e limmobilit, il freddo, il buio prendono il sopravvento. I cibi dovranno essere pi cotti e caldi, cucinati a lungo e riscaldanti per equilibrare lenergia esterna molto fredda. Si potr utilizzare una zuppa di legumi e di verdure privilegiando le verdure che crescono sotto terra

    (carote, rape, patate, cavoli) e cereali (avena, riso) per avere un pasto com-pleto e ben bilanciato. Per riscaldare maggiormente lenergia di un piatto si possono aggiungere le erbe aroma-tiche e le spezie che unite agli infusi riscaldano maggiormente. Come dessert sono ottime le castagne e tutti i dolci a base di frutta secca, soprat-tutto le noci.

    Menu etnico delle feste Volete stupire i vostri ospiti con un men vegetariano, etnico, colorato e soprattutto leggero? Eccovi alcune ricette da utilizzare durante le vostre cene delle feste.

    Men etnico per le festeStupisci i tuoi ospiti con un men vegetariano, etnico, colorato, leggero e riscaldante

    Silvia Strozzi

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  • 10 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 11

    Zuppa indiana con ceci e curcuma

    200 g di ceci gi cotti - 3 zucchine o zucca

    1 cipolla bianca o cipollotto - 1 l di brodo v

    egetale

    1 cucchiaino di coriandolo - cucchiaino d

    i curcuma

    2 cucchiai di olio doliva extravergine

    sale marino integrale e pepe - per accomp

    agnare:

    crostini integrali

    Lavate e tagliate le zucchine a rondelle o

    la zucca a dadini.

    Tritate la cipolla e mettetela a soffriggere

    con lolio. Unite le

    zucchine e i ceci. Insaporite con le spezie

    e un pizzico di sale

    e pepe. Aggiungete il brodo e fate sobbol

    lire la zuppa per 45

    minuti circa. Servite la zuppa ben calda c

    on tanti crostini integrali

    e un filo di olio extravergine di oliva o di

    girasole a crudo.

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    Numero Verde800 974 001Lun / Ven 9:00 - 18:00

    SilviaStrozziVerduresquisiteRicette - Curiosit - Approfondimenti

    Esistono alcune malattie che si curano solo con lalimentazione: linsegnamento di Ippocrate, spesso dimenticato, sta ritornando attuale.

    E le verdure sono un alimento salutare, che con-tiene buone quantit di proteine e carboidrati e pochi grassi; mangiate fresche, stufate o cotte al vapore, contengono unalta quantit di vitamine, minerali e fibre; mentre gustate crude risultano spesso pi digeribili. Attraverso veloci e semplici ricette, questo volume vi aprir alla conoscenza dei principi e dei valori nutrizionali e salutistici di tutte le verdure.

    Spesso si crede di sapere tutto o quasi sugli ortag-gi, invece ogni giorno la scienza scopre nuovi principi attivi e sinergie contenute nei vegetali, tali da renderli anche componenti principali di farmaci importanti. Ecco perch, oltre a ricette gustose e a spunti e varianti salutistiche, nel testo troverete tanti approfondimenti sullutilizzo delle verdure non solo per cucinare, ma anche per curarsi in modo naturale e assolutamente economico.

    Libro Pag. 94 Prezzo 6,50

    800 089 433

    insalata di arance, noci e datteri (Marocco) (per 4) 1 caspo di insalata romana 3 arance 50 g di datteri 50 g di gherigli di noci 2cucchiainidiacquadifioridarancio 1/2 cucchiaino di cannella succo di 1 limone

    Pulite e lavate linsalata, asciugate e taglia-tela a strisce, adagiate nei piatti. Sbucciate le arance ed eliminate la parte bianca con cura, tagliatele a fette sottili, disponetele for-mando un cerchio sopra linsalata. Tritate i datteri e le noci, quindi spargete il trito sulle insalate. A parte, miscelare il succo di limo-ne con lacqua di fiori darancio, irrorate le insalate con il composto preparato. Servire spolverizzando di cannella.

    saMbosek al forno (egitto)(per 4) Per la pasta: 500 g. di farina, 200 ml. di acqua, 80 g. di olio extraver-gine doliva, 2 cucchiai di lievito di birra, 1/2 cucchiaino di sale. Per il ripieno: 250 g. di seitan, 1 cipolla o porro, 2 cucchiai di prezzemolo tri-tato, 1/2 cucchiaino di pepe nero, 1/2 cucchiaino di cannella o curcuma, olio extravergine doliva, sale.

    Mescolate insieme acqua, farina, lievito, olio e sale, lavorate fino a ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Formate una palla, mettetela in una ciotola e coprite con un canovaccio. Lasciate riposare 30 minuti. Nel frattempo, sminuzzate il seitan, tritate la cipolla finemente. In una padella, fate roso-lare la cipolla in un poco di olio extraver-gine doliva, quindi aggiungete le spezie a fuoco alto per 5 minuti. Aggiungete il seitan facendolo dorare appena. Fate raffreddare e aggiungete anche il prezzemolo. Stendete la pasta facendo uno spessore di 1/2 cm circa. Ricavatene dei piccoli cerchi, collocate 1 cucchiaio del ripieno preparato al centro di ciascuno, coprire con altrettanti cerchi di pasta vuoti. Saldate bene i bordi premendo prima con le dita, poi con una forchetta. Impastate i ritagli di pasta rimasti, prima di ricavarne nuovi cerchi da farcire e lasciare riposare. Sistemateli sulla placca del forno spennellati con olio di sesamo o extravergine di oliva. Infornate a 180 C per 20 minuti. Servite caldi.

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  • 12 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 13

    Crucifere Le regine della tavola dellinverno

    Food blogger e cuoca nomade, da anni ha scoperto i benefici (personali e collettivi) della dieta prima vegetariana e poi vegana. Crede nella filosofia del buon mangiare, delle materie prime di qualit, della stagionalit e della territorialit degli ingredienti. Ama avere sempre le mani in pasta, in cucina come nella vita.Per contatti: il-clan-destino.blogspot.comPagina facebook/ilclandestinobio

    Alessandra Spina

    Passato di verdure crudista sPeziatoIngredienti Cavolfiori o broccoli verdi, una carota, mezza cipolla, sedano (se piace), mezzo finocchio, spinaci, scarola, zucchine (passate al passaverdura), olio, sale, pepe, 2 mestoli (o pi) di acqua calda che non ha bollito, zenzero, chiodi di

    garofano, peperoncino e menta.

    Questo un piatto crudista caldo. Lo potete fare pochi minuti prima di

    mettere in tavola la cena perch semplicissimo e molto veloce: mettete tutti gli

    ingredienti nel frullatore avendo cura di tagliarli a pezzetti. Per ottenere un risultato migliore

    mettete alla base, vicino alle lame, gli spinaci e poi tutto il resto, spezie incluse. Tenete un

    po di menta per la guarnizione e grattate il pepe al momento di servire. Decidete voi la

    consistenza che gradite: una vero passato di verdura da mangiare al cucchiaio oppure una

    consistenza pi asciutta, quindi qualcosa di pi vicino a una purea.

    Alessandra Spina

    Ricette sane e gustose a base di cavoli, cavolfiori, broccoli e verza

    Pesto crudista di broccoliPer ottenere 2 tazze di pesto

    1 broccolo di media grandezzaun mazzetto di salvia frescail succo di mezzo limonemandorle o noci q.b.1 spicchio di aglio (opzionale) mezzo bicchiere di olio doliva2 cucchiai di acquasale e pepe - 1 cucchiaio di lievito ali

    mentare in scaglie o una grattata di pecorino

    se non siete vegani e crudisti convinti!

    Mettete tutti gli ingredienti nel blender o nel robot da cucina. Frullate per un

    minuto fino a

    ottenere la consistenza desiderata. Aggiustate con olio o acqua se il pesto

    risulta troppo

    asciutto, infine sale e pepe per equilibrare il sapore e il pesto pronto.

    Le verdure crucifere o bras-sicacee si chiamano cos perch i loro fiori hanno quattro petali che ricorda-no una croce.

    Sono una grande famiglia vegetale che comprende tutti i tipi di cavolo, cavolfiore, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolo riccio, broccoli, broc-coletti, rape, ravanelli, rucola, sena-pe e topinambur. Le crucifere sono dei veri e propri ortaggi della salute: contengono quantit significative di zolfo, calcio, vitamina C e, in per-centuale minore, iodio e potassio che svolgono una provata azione antiossidante e antitumorale.

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  • 12 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 13

    Libri Musica Video Bio-Shop Eventi

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    Ordinare Facile, Comodo,Conveniente e Sicuro

    Numero Verde800 974 001Lun / Ven 9:00 - 18:00

    SeppHolzerGuidaPraticaallaPermaculturaCome coltivare in maniera naturale Giardini, Orti e Frutteti

    Permacultura significa sostanzialmente praticare la-gricoltura seguendo il modello naturale, basato sui cicli naturali e gli ecosistemi: tutti gli elementi di questo sistema interagiscono fra di loro.Per praticare la permacultura necessario seguire alcuni fondamentali principi: Tutti gli elementi del sistema sono in intera-

    zione reciproca Multifunzionalit: ogni elemento adempie a

    diverse funzioni e ogni funzione viene svolta da svariati elementi

    Utilizzo energetico razionale ed efficiente sotto tutti gli aspetti, lavoro con energie rinnovabili

    Sfruttamento di risorse naturali Utilizzo intensivo di sistemi in piccoli spazi Sfruttamento e coinvolgimento di processi

    ciclici naturali Promozione e utilizzo di effetti margine (crea-

    zione di strutture dalla superficie poco estesa e altamente produttive)

    Molteplicit invece di uniformit.

    Libro Pag. 290 Prezzo 19,50

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    verza riPienaPer questa ricetta innanzitutto ci vogliono degli ingredienti fondamentali: un po di freddo fuori dalla finesta, qualche amico e del buon vino rosso, quello da pasto, corposo che al secondo bicchiere comincia gi a scaldare gli animi e ad agevolare la favella tra i commensali. uno secondo piatto vegetariano. La preparazione richiede un po di tempo e attenzione ma ne vale la pena, una di quelle ricette antiche che avvicinano gli animi.

    Ingredienti 1 verza da circa 1 kg, se poi ve lha portata il nonno contadino del paese ancora meglio

    500 g di patate lessate e schiacciate50 ml di latte (che potete sostituire anche con un latte di mandorle non zuccherato ovviamente)60 g di formaggio pecorino grattugiato60 g di pane raffermo (la mollica)1 uovo (oppure una tazzina di farina di ceci e olio doliva)

    4 cucchiai di olio di oliva - 50 ml di vino bianco2 scalogni - 1 carota - 1 cipolla - 1 costa di sedano1,5 l di brodo vegetale - 40 g di burro (o margarina)sale - pepe - 2 ciuffi di prezzemoloLavate la verza eliminando le foglie sciupate e il torsolo. Mettetela in una pentola grande in cui bolle dellacqua salata (4 l) e fate cuocere per 5, max 7 minuti.Togliete la verza dallacqua con laiuto di un mestolo forato in modo da non romperla e mettetela capovolta su di un canovaccio pulito per farla sgocciolare bene.Dopo 20 minuti ribaltatela e aprite le foglie con attenzione. Con laiuto di un coltello ben affilato togliete il cuore della verza, creando un buco dove alloggerete il ripieno. Strizzate le foglie che avete tolto e tritatele. Soffriggete lo scalogno affettato sottilmente, aggiungete poi il trito di verza e fate insaporire bene a fuoco medio per 5/7 minuti. Annaffiate con il vino e fate evaporare.Togliete dal fuoco, versate tutto in un ciotola, compreso il fondo di cottura.Fate ammollare la mollica nel latte per 10 minuti, poi strizzatela e aggiungetela nella ciotola insieme alle patate schiacciate. Unite anche luovo (o la farina di ceci con lolio), i 30 grammi di pecorino grattuggiato e il prezzemolo tritato. Tritate nel robot da cucina la carota, la cipolla e il sedano lavato fino a ottenere un trito molto fine. Aggiustate sale e pepe e impastate le verdure con il composto di patate che avete appena preparato.

    Mettete la verza su di un telo da cucina pulito e riempite il centro con il polpettone di patate. Chiudete le estremit del telo come se fosse un fagotto, mettetelo in un tegame alto che vada ne forno col suo coperchio. Aggiungete il brodo fino a ricoprire il fagotto, mettete il coperchio e cuocete nel forno caldo a 180 per 1 ora.Togliete poi il fagotto dal brodo, scolatelo e sistematelo su una teglia da forno bassa rivestita di carta forno. Alzate il forno a 220 e date un colpo di grill alla verza, avendo cura di spolverare con un po di formaggio e qualche fiocco di burro la superficie della verza, e il gioco fatto. Se non avete un telo adatto alla cottura in pentola, potete anche usare dello spago da cucina e legare la verza come se fosse un regalo di Natale!

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  • 14 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 15

    Vuoi per problemi di intollerenza al lattosio, vuoi per scelte etiche e di salute legate alla cucina vegeta-riana e vegana, lesigenza di sosti-tuire prodotti caseari tradizionali con alternative a base vegetale coinvolge un numero sempre pi elevato di persone. Grazia Cacciola - autrice del recen-tissimo libro Formaggi Veg (Sonda Edizioni) - ci spiega le caratteristiche di latte, yogurt e formaggi vegetali e come prepa-rarli e consumarli in ricette ricche di salute e sapore.

    Chi sono i consumatori di latte, yogurt e formaggi vegetali?Sono soprattutto intolleranti e allergi-ci al lattosio, e persone che come me hanno fatto una scelta etica e salutisti-ca di non consumare derivati animali.

    Come nata lidea di questo libro? Anni fa dopo aver scelto lalimenta-zione etica ho iniziato quasi subito ad autoprodurre il tofu in casa, aroma-tizzandolo in vari modi, poi arrivata lidea di provare a ricreare i processi di caglio e fermentazione, grazie anche a un paio di libri americani di

    cucina vegana che per avevano gusti davvero troppo lontani dai nostri e ricette comprensibili quasi solo da esperti di cucina. Le ricette di questo libro sono nate da dieci anni di speri-mentazioni e rielaborazioni, di disa-strosi allevamenti di muffe e fortunosi errori di pesatura, da ripetuti sconforti per linsipido e improvvise gioie per il gusto ricreato e... da tanti assaggi critici, soprattutto!

    Sono ricette molto difficili, per esperti? No, assolutamente. Le ricette sono tutte corredate da fotografie che illu-strano il procedimento passo a passo. un libro pensato anche per chi non ha molta esperienza in cucina. Quali differenze ci sono tra i for-maggi tradizionali e quelli vegetali?Le grandi differenze tra formaggi veg e tradizionali sono due: i formaggi vegetali non implicano nessuno sfrut-

    tamento animale e sono completa-mente privi di grassi acidi grassi trans (TFA). Questi grassi, comunemente indicati come colesterolo, sono una componente del grasso che si origi-na dalla bioidrogenazione a livello ruminale di lipidi insaturi, presenti nellalimentazione animale e assenti, invece, in latte e formaggio vegetale. Questi grassi sono allorigine della formazione di placche sclerotiche, dellinsorgenza di arteriosclerosi,

    malattie coronariche, eventi ischemi-ci. Il latte animale anche in larga parte responsabile della fragilit ossea.

    Quindi i formaggi veg proposti in questo libro sono totalmente salu-tari? S, i prodotti vegetali di questo libro puntano solo verso la salute: non solo possiamo farci in casa ottimi formag-gi vegetali, ma addirittura assumere un cibo ben bilanciato, che ci fa bene

    Fare il formaggio... senza il latte! Grazia Cacciola ci insegna ricette semplici e alla portata di tutti per preparare in casa latte, yogurt e formaggi vegetali

    La Redazione

    Non solo possiamo farci in casa ottimi formaggi vegetali, ma addirittura

    assumere un cibo ben bilanciato, che ci fa bene e per il quale possiamo

    finalmente non sentirci in colpa

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  • 14 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 15

    e per il quale possiamo finalmente non sentirci in colpa. Porrei attenzio-ne solo al consumo di quelli con frut-ta secca: la moderazione necessaria.I formaggi vegetali hanno lo stesso contenuto di vitamine e calcio dei tradizionali? A livello di contenuti vitaminici e calcio, non ci sono grandi differenze, anzi, per questo invito a guardare le tabelle comparative e gli studi ripor-tati nellintroduzione del libro. Inoltre il calcio da materia vegetale ha una biodisponibilit migliore per il nostro metabolismo, pi facilmente assimi-labile. Purtroppo per gran parte della popolazione fuorviata da informa-zioni pubblicitarie discutibili che pro-pongono come indispensabili alcuni latticini ritenuti addirittura fonti privilegiate di calcio: non lo sono ed recente la sanzione per pubblicit ingannevole ad alcuni di questi. Ci sono ingredienti e attrezzi pro-fessionali per produrre questi for-maggi in casa? Chi mi conosce sa che sono piuttosto agguerrita verso le sofisticazioni ali-mentari. Per scelta uso solo materie prime naturali, preferibilmente da agricoltura biologica: soprattutto cereali e legumi per fare il latte da cui

    si ottengono in seguito i formaggi per cagliata o fermentazione. Uso pochi addensanti e solo naturali, come la-gar agar che unalga e un vero toc-casana per lorganismo oltre che un ottimo addensante naturale. Ho evita-to anche gli ingredienti troppo costosi o di difficile reperibilit. Nulla di pi semplice: 100 gr di fagioli di soia fanno un litro di latte di soia che fa una formaggella da circa 200 grammi. E cos via con riso, orzo, avena, man-dorle In quanto agli attrezzi, indispen-sabile solo un frullatore, che sia a boccale o a immersione o un robot da cucina. Tutto il resto, dallo scolapasta al canovaccio sono di uso comune in qualsiasi cucina. un libro pensato per chi opera in una normale cucina di casa, non in un laboratorio profes-sionale. Si possono conservare naturalmen-te o dobbiamo usare dei conservan-ti artificiali? I formaggi vegetali si conservano da 3 a 7 giorni in frigo, per ognuno indicato il periodo giusto di conserva-zione, alcuni sono anche congelabili per mesi. Uso conservanti ma solo naturali: lolio extravergine di oliva e lolio di girasole, se da agricoltura

    biologica e spremuti a freddo, sono ottimi conservanti, cos come laceto di mele, che oltre a essere un altro ottimo conservante, anche un agente di fermentazione.I celiaci possono trovare delle ricet-te idonee in questo libro? Il 90% dei formaggi in questo libro non contiene glutine. In poche ricette si usa lavena e ho approntato una tabella delle sostituzioni nei casi di formaggi prodotti con questo ingre-diente. sicuramente un libro adatto in larga parte anche a intolleranti e allergici al glutine.

    Ordinasumacrolibrarsi.itochiamailnumeroverde800089433

    Grazia Cacciola

    Formaggi veg Latte, yogurt e formaggi vegetali fatti in casa

    Sonda Edizioni, 2013

    Cosa leggere

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  • 16 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 17

    Cuocere al forno, sul fornello a gas

    Quando Stefania Rossini super mamma e super esperta di autopro-duzione mi ha parlato del fornetto Versilia ne sono rimasta affascinata e le ho proposto subito di parlarne sulla rivista, per far conoscere a tutti voi lettori le meraviglie di questa semplice ed economica pentola magica, che ci permette di ottenere sul gas una cottura pari a quella che possiamo avere con il forno.

    Ciao Stefania, ci spieghi che cos il fornetto Versilia e come si usa?Il fornetto Versilia una pentola sem-plice dai profumi antichi.Si utilizzava decenni addietro: le nostre nonne ne facevano largo uso, poi come tante cose e valori si perso nel tempo. Ora per fortuna stato riscoperto! composto da tre pezzi: lo spargifiamma, il tegame con un foro al centro e il coperchio, tutto qui.Si utilizza sul fornello di casa, a fiam-ma bassissima.

    un modo di cucinare economico? Perch? economico perch con pi o meno le stesse tempistiche si cucina una torta dolce o salata, senza consuma-re corrente elettrica per il forno ma utilizzando solo una piccola fiamma del gas. Elimina anche la perdita del tempo necessario per far scaldare il forno. Inoltre con il fornetto Versilia le torte rimagono pi soffici.

    A che tipo di preparazioni si adat-ta? solo per i dolci o anche per il salato? Si adatta a ogni tipo di preparazione, dolce o salata. Addirittura anche per pizze con il buco: per chi ha bimbi inappetenti un modo per proporre pietanze nuove e ingolosire anche i palati pi schizzinosi. Si adatta anche per il pane, per patate e verdure, lu-nica accortezza quella di ungere bene e sporcare con farina, oppure mettere della carta da forno.

    Ci sono particolari accortezze da seguire affinch le preparazioni vengano cotte ad arte?Come citato sopra, poche accortezze relative al materiale con cui realiz-zata la pentola (il fornetto in allu-minio, un materiale con i suoi pro e i suoi contro). La cottura ad arte, per esempio per una torta salata, dolce o per un pane, consiste nel non solleva-re il coperchio per i 3/4 del tempo.

    Perch ti piace utilizzare il fornetto Versilia? Come lo stai sperimentan-do?Mi piace utilizzarlo perch evito di accendere il forno, cosa che in estate molto fastidiosa, oltre che esosa in termini economici in ogni stagione.Sto piano piano sperimentando tutti i tipi di torte: con questo fornetto non necessario, come pensano in molte, avere ricette particolari, vanno bene tutte le ricette che avremmo utilizzato per il forno.Il pane una vera scoperta!

    Con il fornetto versilia prepari torte e pane con il fornello a gas: un risparmio di energia per un ottimo risultato La Redazione

    Stefania Rossini ha 38 anni ed mamma a tempo pieno di 3 splendidi bimbi, Riccardo 11 anni, Michela 6 anni e Beatrice 4 anni. vegetariana da pi di ventanni, da sempre le piacciono le cose semplici e pratiche. Da tre anni, per necessit economica allinizio e poi per soddisfazione, qualit e stile di vita, autoproduce molto di quello di cui necessita la sua numerosa famigilia: saponi, cosmesi, pane e generi alimentari, orto bio, uncinetto e maglia. autrice dei libri Vivere con 5 euro al giorno e Cucinare guadagnando in soldi e salute, entrambi editi da Et dellAcquario. Seguila sul suo blog natural-mente-stefy.blogspot.com

    Stefania Rossini

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  • 16 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 17

    Libri Musica Video Bio-Shop Eventi

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    Ordinare Facile, Comodo,Conveniente e Sicuro

    Numero Verde800 974 001Lun / Ven 9:00 - 18:00

    MicheleJudeFantonManualeperSalvareiSemidellOrtoelaBiodiversit

    Scopri e difendi 117 ortaggi, erbe aromatiche e fiori alimentari - Unisciti ai Seed Savers e goditi i miracoli della natura

    Questopera ci insegna a ritornare alla pura e semplice capacit, oggi ormai perduta, di racco-gliere i semi dalle stesse piante che seminiamo nellorto o nel giardino, ricominciando da dove si erano fermati i nostri genitori o nonni che selezionavano e conservavano le semenze delle piante alimentari di anno in anno.In mancanza di coltivatori appassionati e in mano solo delle multinazionali, i semi dei nostri principali alimenti non potrebbero esi-stere: sono sicuri solo nelle mani di persone che li salvano, li coltivano e ne mangiano i frutti.Un manuale utilissimo per tutti noi che colti-viamo buon cibo nei nostri orti o nelle nostre aziende agricole. Unopera essenziale per tutti gli orticoltori, agricoltori, cuochi e genitori che desiderano una vita sana con unalimentazione naturale, per far crescere i propri bambini con gusti variegati e un cibo genuino.

    Libro Pag. 160 Prezzo 11,50

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    La ricetta di Stefania: Pan di Spezie Vegano

    Ingredienti150 g di farina integrale di grano tenero bio100 g di farina di semola bio200 g di zucchero di canna mascobado scorza di 1 aranciasucco di 1 limone 1 cucchiaino da caff di bicarbonato di sodio100 g di olio doliva o di girasole50 g di granella di nocciole o mandorle200 ml di acqua 1 cucchiaio da tavola colmo di spezie: zenzero, cannella, chiodi di garofano in polvere

    ProcedimentoAmalgamare tutti gli ingredienti, tranne il bicarbonato e il succo del limone: questi ultimi, li uniremo a parte e aggiungeremo per ultimo sono il lievito.

    Oliare il fornetto Versilia molto bene con laiuto delle dita, sporcare la pentola in ogni sua parte interna, procedere poi con la farina in modo

    uniforme, la prima volta risulter complicato, poi pi facile di quanto sembri.

    Mettere limpasto nel fornetto, coprire con il coperchio, mettere sul fornello lo spargifiamma

    apposito, accendere il gas a bassissima fiamma e adagiare sopra lo spargifiamma la pentola.

    Cuocere per circa unora, facendo attenzione a non sollevare il coperchio per almeno mezzora.Per controllare la cottura fare la prova forchetta: bucare la torta con una forchetta, se uscir bagnata significa che la torta non ancora cotta.Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.

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  • 18 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 19

    Orto invernale, raccolto spirituale

    Per chi ama coltivare lorto arrivato il periodo dellanno di riposo per le mani ed esercizio

    per la mente. Le mani, se ben protette dal freddo dellorto con guanti idonei, dovranno solo raccogliere ogni gene-re di crucifera e qualche insalata, dai broccoli ai cavoli verdi e rossi, ai radic-chi resistenti al freddo.

    Novembre lultimo mese utile per la formazione di cumuli per compo-sto: lo sviluppo dei funghi piuttosto rapido e favorisce una buona trasfor-mazione in sostanza organica. Sempre in novembre, il pomeriggio del 28 sar una giornata speciale, la migliore per interrare lachillea per lapposito mace-rato, che abbiamo preparato nel giorno di S. Giovanni (vedi n. 33 di ViviCon-sapevole). In Dicembre si far sentire di pi la calma: sugli appezzamenti lasciati liberi dalle coltivazioni estive dovremo solo spargere compost e preparati di equiseto, ortiche e consolida per chi segue la biodinamica. Per chi invece segue la sinergica, il lavoro come in molti casi: lasciar lavorare il terreno e i suoi micro-organismi! Ovviamente coperto di paglia, sotto il passaggio di gelo e neve invernali.

    Gennaio segner la ripresa dei lavori di semina e trapianto, sebbene anco-ra molto pochi, ma si continuano a raccogliere sia i prodotti dellorto sia qualche erba spontanea. In particolare, in questo periodo consiglio il cardo mariano (Silybum marianum), reso croccante al punto giusto dalle prime gelate invernali, ancor meglio dalla neve. In questi mesi si utilizzano le conserve fatte nellestate con le produzioni in eccesso dellorto e soprattutto si pensa, si elabora e ci si d il tempo per ricor-dare lanno passato e progettare nuove coltivazioni.

    Lorto anche un esercizio spirituale che ci migliora anno dopo anno. A questo proposito vorrei suggerirvi per questi mesi invernali la lettura di un libro dellorticoltore pacifista Hank Bruce Il giardino dei sensi. Introduzio-ne allortoterapia (Macro Edizioni). Nel capitolo Oltre i nostri sensi fisici cos che introduce il rapporto da pensare o ripensare? con il proprio orto-giardino: Quando noi lasciamo entrare le piante nella nostra vita, non riusciamo pi a rimanere passivi. Il giardinaggio unattivit coinvolgente

    Un momento di pausa dai lavori manuali per ripensare al passato e progettare nuove coltivazioni future

    Grazia Cacciola Erbaviola.com

    Grazia Cacciola (www.erbaviola.com), specializzata in tecniche agronomiche ecosostenibili. autrice di saggi professionali e manuali divulgativi sullalimentazione consapevole e gli stili di vita etici, tra cui Lorto sul balcone. Coltivare naturale in spazi ristretti, FAG, e Scappo dalla citt. Manuale pratico di downshifting, decrescita e autoproduzione, FAG. Ha strutturato e supervisionato progetti dellUnione Europea per lincentivazione delle coltivazioni con metodo biologico e biodinamico. stata lesperta di coltivazione naturale nella trasmissione Geo&Geo su Rai3. Collabora con il Movimento Decrescita Felice e diversi gruppi di transizione.

    Grazia Cacciola

    cos come la vita stessa. Entriamo in connessione con qualcosa al di l di noi ed entriamo in comunione con il giardi-no, giochiamo con le piante e lavoriamo per loro. Riusciamo a provare un senso di appartenenza, a sentire il nostro posto nelluniverso, a provare che siamo parte di qualcosa molto pi grande di noi. Larte e la pratica del giardinaggio , nel vero senso della parola, un viaggio spirituale che pu aiutarci a ritrovare il nostro senso dello spazio.

    Le radici del cardo mariano, in particolare in questo momento, sono al meglio e tenerissime: si lessano e si consumano esattamente come rape o carote, sono una via di mezzo anche per il sapore. Il colletto invece pu essere utilizzato come contorno (ottimo lessato e condito con olio, limone e prezzemolo!) oppure aggiunto alle minestre. Le coste, la parte pi conosciuta in cucina, si possono consumare in mille modi, dalle classiche impanature agli sformati, mentre le foglie pi tenere in questo periodo si possono consumare crude in insalata Insomma, del cardo non si butta proprio nulla! Pensate che addirittura i semi (sono acheni) si possono tostare per ottenere un surrogato del caff!

    Cardo mariano: come utilizzarlo

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  • 18 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 19

    DICEmBRE

    GENNAIO

    Semina in semenzaio Verso fine gennaio seminiamo in semenzaio i pi resistenti alle gelate: lattughe, bietole, spinaci, prezzemolo, piselli, fave, zucchine, basilico, bietole da coste, cavolo cappuccio primaverile, cipolla, lattuga, porri

    Semina in vaso / piena terra Ancora non consigliata. In alcune regioni del sud (dalla Campania in gi) possibile mettere allaperto fave e piselli, per le primizie. Misticanza di insalatine in serra.

    Trapianti Cipolline piantate a novembre in semenzaio (1 fila alla settimana, a scalare, per irrobustire). Cavoli, verze, cappucci e broccoli preparati in seminiera nei mesi precedenti.

    Raccolta Cavoli verza e cappuccio, broccoli, cavolfiori, cavolini di bruxelles, cavoli rossi, cardi

    Frutta Si piantano o trapiantano alberi da frutto con fioritura primaverile. Se non si ancora in fase di gelate, si possono piantare nuovi alberi da frutto. Al di sopra dei 300 m meglio aspettare febbraio.

    Semina in semenzaio Bulbilli di aglio

    Semina in vaso / piena terra Cicorie, radicchi, fave, piselli, ravanelli, spinaci

    Trapianti Cavolo cappuccio primaverile

    Raccolta Cavoli, cicorie, lattughe e lattughini, sedano, porri, finocchi, prezzemolo, carote ravanelli

    Semina in semenzaio Solo nelle zone a clima mite si possono cominciare a seminare lattughe, piselli, fave, zucchine e basilico

    Semina in vaso / piena terra Fave, piselli

    Trapianti Cavolo cappuccio primaverile, cipolle

    Raccolta Cavoli, porri, cicorie, sedano rapa, rape, carciofi

    NOvEmBRE

    Periodi Migliori di Piantagione in questi mesi, secondo la biodinamica, saranno: noveMbre: dalla mattina dell1 alla sera del 5 e dalla sera del 19 alla sera del 30;diceMbre: dall1 al 3 fino alle 23. Dal 17 alle 18 fino al 31 alle 15;gennaio: dall1 al 5 alle 18. Dal 19 pomeriggio fino alla sera del 29.

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  • 20 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 21

    Il contadino ribelle che gioca con la natura

    Nelle Alpi austriache, in una fattoria che si sviluppa su un dislivello che va dai 1100 ai 1500 m di altezza, con una temperatura annuale media di 4,5 C, vive e pratica la sua speciale permacultura un contadino ribelle, Sepp Holzer. La sua figura ormai famosa fra tutti gli appassionati di agricoltura biologica e permacultura di tutta Europa e non solo, infatti le sue consulenze vengono richieste anche negli altri continenti, dove ha gi avviato progetti un po ovunque, dalla Russia al Brasile. Incontrandolo abbiamo scoperto una persona con una gran saggezza e tanta, tantissima passione

    Sepp, quando ha capito che il tipo di agricoltura che stava praticando era qualcosa di speciale? Come arrivato alla sua permacultura?Diciamo che ho cominciato giocando, quando avevo cinque anni, allaperto, fra le rocce (sono cresciuto in una fattoria a 1300 m di altezza in una regione alpina che viene chiamata la Siberia austriaca). Noi bambini dovevamo costruirci da soli i nostri giochi. I miei interessi erano le piante, i semi. Mi piaceva vedere come crescevano e si sviluppavano. E, come bambino, vedere come crescono i propri alberi, le proprie

    piante, i propri ravanelli e la propria insalata procura unimmensa gioia. Ho continuato nel tempo a giocare con le piante e i semi, non nellorto, ma sempre di fuori, fra le rocce. E le mie piante crescevano meglio e pi grosse di quelle dellorto di casa. A scuola lo raccontavo alla maestra e ai miei compagni: alcuni hanno iniziato a venire a vedere e si meravigliavano di come crescessero le mie piante. Continuando cos, col tempo ho creato anche un piccolo laghetto in cui si potevano pescare le trote con le mani. In questo modo ho fatto le mie esperienze, col tempo ho imparato a comunicare con la natura. Osservando ho imparato

    anche a risolvere i vari problemi che si presentano. Vedendo ad esempio come gli animali selvatici mi mangiassero le piante, ho imparato a proteggerle piantando loro intorno dei rovi. Ho imparato che le rocce hanno un effetto stufa, e cos via. un apprendimento continuo, tuttoggi continuo a imparare tante cose osservando la natura. Si apprende comunicando con la natura.Dopo la scuola ho svolto diversi corsi di specializzazione. E l ho imparato come si devono potare gli alberi, come si concima, lutilizzo delle sostanze chimiche e cos via. Quando sono tornato ho applicato quanto avevo imparato nei miei orti e ne ho

    Per adottare uno stile di vita naturale basta prendere esempio dalle piante e dagli animali Simona Empoli

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  • 20 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 21

    avuto immensi danni. Gli alberi sono forse cresciuti meglio, ma in inverno poi sono morti per il freddo. Allora mi hanno detto che non potevo coltivare albicocche o altri alberi da frutta fra le rocce, dopo tutto quella era pur sempre la Siberia austriaca. Eppure prima quegli alberi crescevano! Allora iniziai a pensare che avevo imparato delle cose sbagliate. Che non era corretto rendere le piante dipendenti, ma che dovevano crescere in maniera autonoma, in simbiosi con la natura. Queste cose per non vengono insegnate in nessun libro, bisogna impararle con lesperienza diretta nella natura. Imparando dalla natura si capisce che tutto pu crescere in maniera pi semplice, senza prodotti chimici. Naturalmente, nel processo di apprendimento si fanno degli errori, ma anche cos simpara.

    Nella farmacia della natura, invece, si possono imparare cos tante cose!

    Ma la maggior parte delle persone lha disimparato. Per ogni malattia c una

    pianta, ma non le si conosce pi, non ci se ne serve pi

    Poi col tempo qualcuno ha iniziato a prestare attenzione a quanto dicevo, ha iniziato a venire gente in fattoria, anche professori universitari, che vi hanno tenuto addirittura seminari.

    interessante quanto racconta, cio che nei suoi corsi di formazione ha disimparato a rapportarsi con le piante Com possibile?Luomo si perso in alto mare. In tutti gli ambiti, non solo in agricoltura, ma anche in medicina, in veterinaria Ci siamo persi. Naturalmente ci sono Sa

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  • 22 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 23

    anche aspetti positivi in quanto si apprende nelle scuole e nelle universit, non bisogna buttare via tutto. Ma purtroppo vedo come facciano ricorso alla chimica cos tanto e cos spesso! Anche quando non ce n assolutamente bisogno! Nella farmacia della natura, invece, si possono imparare cos tante cose! Ma la maggior parte delle persone lha disimparato. Per ogni malattia c una pianta, ma non le si conosce pi, non ci se ne serve pi. Si pu imparare tantissimo dagli animali che vivono liberi in natura, osservando come essi si servano di questa farmacia naturale. tremendo quanto sapere e conoscenze riguardo a tante tecniche di lavorazione si stiano perdendo! Luomo si serve ormai nei supermercati, non ha orti e per lo pi non ha animali, e se ce li ha li tiene rinchiusi. Lallevamento di massa una catastrofe, potrei raccontare tante cose! Ma io mostro che c unaltra via, che si possono trattare gli animali con pi rispetto. Che si possono ad esempio sopprimere senza che sentano paura, risparmiando loro la paura. La paura una catastrofe, un rilascio incredibile di adrenalina, che uneccitante; lo si sa, ma negli allevamenti di massa non viene presa nessuna precauzione, non si ha rispetto dellanimale.Gli animali hanno unanima: si pu parlare con loro, percepire se si sentono bene o no, ma luomo non ha tempo; non ha tempo pi neanche per i suoi simili. E ci

    Intervista a Sepp Holzer

    I frutti di piante antiche sono pi saporiti e ci fanno stare meglio. Il problema che molte persone sono cos confuse che non

    riescono pi a percepirlo

    conduce a tutti quei comportamenti aggressivi e depressivi che si osservano. Non ci sono soluzioni al collasso se luomo non assume una consapevolezza naturale, se non riesce a immedesimarsi in ci che si trova di fronte, che sia una pianta o un animale o un altro uomo. Bisogna collaborare con la natura e non combatterla!

    Nellagricoltura quindi si pu trovare una soluzione ai tanti problemi che abbiamo attualmente...Certo, in poco tempo si pu arrivare a vivere bene ovunque. Bisogna per imparare a conoscere la natura. Non posso praticare ovunque la stessa agricoltura. Devo conoscere il clima del posto in cui ho la terra. La pioggia, le temperature, i venti, la topografia Per questo luomo ha avuto il dono del pensiero dalla natura, per comprendere il suo intorno e non per combatterlo.

    Con questi presupposti si possono creare terre fertili ovunque, in qualunque posto della Terra. In questo modo luomo pu essere indipendente; si pu persino combattere la fame. Ma deve imparare a comunicare con la natura, a usarla e non a sfruttarla, deve imparare a gestire le fonti dacqua, che la cosa pi importante in assoluto.

    Certo per che se penso allAustria, alla Germania, mi viene da pensare che sia facile parlare di gestione dellacqua. Forse pi complicato avere acqua a sufficienza nei Paesi pi meridionali. Penso alla Spagna, al Portogallo, alla Grecia, ma anche a certe zone dItalia.Su tutto il pianeta si pu trovare acqua. Bisogna solo pensare naturalmente e non normalmente. Abbiamo acqua a sufficienza in tutto il mondo, negli angoli pi desertici della Spagna, in Russia... Sa

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  • 22 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 23

    Intervista a Sepp Holzer

    Sepp Holzer, il ribelle delle Alpi austriache, ha fatto della sua fattoria originaria, Der Krameterhof, che oggi gestisce il figlio Josef Andreas, il pi grande esempio in Europa di permacultura applicata in climi temperati. Oggi con la moglie Veronika ha acquistato una seconda fattoria in Suedburgenland, che gestisce con il metodo della cultura holzeriana. Per info e contatti: www.seppholzer.at

    Abbiamo intervistato Sepp Holzer

    Collabora con il Gruppo Editoriale Macro da qualche anno, in qualit di selezionatrice dei testi e responsabile dellarea copyright. Fra i suoi interessi ci sono i metodi di agricoltura naturale e la permacultura.

    Simona Empoli

    Ordinasumacrolibrarsi.itochiamailnumeroverde800089433

    Guida Pratica alla Permacultura

    Come coltivare in maniera naturale Giardini, Orti e Frutteti

    Arianna Editrice, 2013

    Cosa leggereIn Kazakistan, ad esempio, potete osservare un progetto che ho creato per il governo su una superficie di migliaia di ettari. Ovunque c acqua a sufficienza, basta conoscere le risorse della natura: il Sole, il calore, il vento, la neve, la pioggia Conoscendo queste caratteristiche posso fare agricoltura ovunque, in Groenlandia come in Brasile. Mi devo adattare alla natura. Devo imparare a leggere nella natura affinch essa lavori per me.Se si aggiusta la gestione dellacqua si fatto il 70% di tutto il lavoro. Si deve avere acqua viva e non acqua morta e inquinata. Bisogna rendersi indipendenti nellapprovvigionamento dellacqua.

    Ma passando da un tipo di agricoltura convenzionale a unagricoltura naturale, quanto tempo necessario perch il terreno torni a essere fertile, a essere vivo?Questo dipende da quanti e quali trattamenti ha subito quel terreno. Quanto pi intensivo stato lutilizzo di sostanze chimiche su quel terreno, pi tempo ci vorr per tornare a uno stato di fertilit naturale, in quanto bisogna riportare vita in quel terreno. Anche la presenza di animali importante, anche loro svolgono un ruolo fondamentale per creare un buon terreno.

    Nel suo libro lei consiglia lutilizzo di piante antiche.Piante antiche e regionali, o meglio, locali. Queste, nel corso dei decenni

    si sono adattate alle condizioni del clima e del terreno. Per cui sono le piante che daranno i frutti migliori.

    S, ma non ci potrebbe essere un problema di mercato? La gente ormai abituata ai tipi di frutta e verdura che trova nei supermercati Che poi sono le stesse quasi ovunque.Io ho raccolto esperienze in tanti Paesi. In genere, quando si portano qualit diverse, la gente ride, perch abituata alla frutta e verdura dei supermercati. Le pere devono essere in un certo modo, le mele e le banane pure, indipendentemente dal Paese in cui ci si trova. Ma quando poi prova questi altri tipi di frutta, nota subito che hanno un sapore migliore, che mangiandole, lo stomaco si riscalda e ci si sente meglio. solo una questione di tempo perch i prodotti in commercio, inquinati e di qualit inferiore facciano insorgere conseguenze sullorganismo: allergie, comportamenti aggressivi e depressivi ecc.I frutti di piante antiche sono pi saporiti e ci fanno stare meglio. Il problema che molte persone sono gi cos confuse che non riescono pi a percepirlo.

    Allora forse veramente ora che torniamo a pensare naturalmente, come questo contadino austriaco che ha imparato a fare agricoltura giocando con la natura.

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  • 24 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 25

    La filosofia dellautoproduzioneTanti motivi per cui fare in casa conviene Romina Rossi

    Sono cresciuta in una fami-glia matriarcale in cui fare le cose in casa era la norma. Al supermercato, che allora era semplice-

    mente la bottega di paese, si andava una volta la settimana, a prendere quello che non si aveva in casa e che non si riusciva a produrre. Cos si passava lestate a fare marmellate, succhi di frutta e conserve e a met-tere quanta pi frutta e verdura nei vasi in modo che si potessero avere,

    anche nelle grigie giornate invernali, i sapori, i colori e i profumi dellorto sotto casa. Il pane che si cuoceva nel forno era in grado di riempire la stanza da solo con la sua calda fragranza, il dolce che dentro al forno lievitava faceva venire lacquolina; la pasta era fatta con le uova delle galline del nostro pollaio, la carne che finiva sulla tavo-la era quella dei capi allevati per uso domestico. Dinverno, essendo meno le ore di luce da poter dedicare ai

    lavori in campagna, tre generazioni di donne passavano le serate a cucire, lavorare a maglia o fare altri lavoretti sedute davanti al camino o alla stufa. Anche da grande lautoproduzione alimentare rimasta la norma, una-bitudine che si estesa anche ad altri prodotti non alimentari come creme, saponi, scrub, vestiti, riciclo di mobi-li e altro. Quello che pu apparire come un passatempo in realt unattivit che cela diversi significati e un sacco di buone ragioni per cominciare a fare da s. Perch alla lunga, lautoprodu-zione un atto damore nei confronti di se stessi e del pianeta.

    Risparmio economico Se fare le cose in casa pu sembrare complicato (non ho tempo e non sono portata/o per questo genere di cose sono le frasi che si sentono pi spesso al riguardo) e necessitare di molto tempo, in realt diventa una fonte di risparmio di denaro. Si compra di meno, si spende di meno, perch non si pagano marche e pubblicit legate ai prodotti che portiamo a casa. A ci si unisce il risparmio di tempo: facendo in casa, si evita di passare il fine settimana o le poche ore libere in coda alla cassa con un carrello straripante di prodotti e uno scon-trino lungo quanto un lenzuolo. Ci si pu riappro-priare del proprio tempo e trascorrerlo in modi pi

    gratificanti che spendere lintera giornata al centro commerciale.

    Risparmio ecologico.Produrre e fare in casa permette di evitare lacquisto di merci provenienti dallaltro capo del mondo, con un enorme dispendio di carburante che si traduce in sperpero di risorse prime e inquinamento dellintero pianeta. La frutta e la verdura dellorto non hanno bisogno di ingombranti imballi di plastica o strati di cellophane dentro i quali avvizzire; la crema o il dentifricio fatti in casa non necessitano di scatole, foglietti e altri supporti che hanno il solo scopo di rendere la confezione pi costosa.

    I motivi dellautoproduzione

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  • 24 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 25

    Focus: autoproduzione

    Ribellarsi alla globalizzazioneCucinare con verdure raccolte nellorto significa sce-gliere cosa piantare, piuttosto che doversi accontenta-re di quello che si trova nei banchi dei supermercati, ormai uguali in tutto il mondo. Ci sono variet di frutta e verdura che non si trovano pi in negozio, ma che invece sono buonissime e salutari, semplicemente perch il mercato non le vuole pi. una pacifica ribellione al mercato globalizzato; far parte di quella parte di popolazione che non si lascia omologare dal sistema.

    Conoscere gli ingredientiSapere cosa si mangia o cosa ci si spalma sulla pelle importantissimo. Molti prodotti alimentari sono farciti di conservanti, coloranti e additivi dannosi per la salu-te. Non va meglio per i prodotti di bellezza, molti dei quali purtroppo contengono agenti chimici, di deriva-zione dal petrolio, che sono tossici e cancerogeni.

    Riciclo e creativitFare in casa permette di riciclare un sacco di cose che altrimenti sarebbero da buttare: con i fondi del caff si pu fare lo scrub per il corpo. I vecchi vestiti diventano pezze da usare in cucina o per spolverare; dai pezzi di lana avanzata nasce una colorata e allegra coperta. Frutta e verdura rovinata sono ottime come base per succhi freschi o per insolite e originali ricette.

    Attivit ludica formato famigliaFare in casa molto spesso loccasione per passare del tempo insieme in famiglia, coinvolgendo anche i bambini. Che si tratti di zappare lorto, raccogliere pomodori, fare conserve, biscotti o altro, state certi che anche i bambini pi irrequieti si calmeranno e si divertiranno. Fategli impastare la pasta o permettetegli di aiutarvi a fare una torta oppure insegnategli come si piantano le fragole, e avrete la loro totale attenzio-ne e concentrazione. Sar per loro uno dei giochi pi belli che abbiano mai fatto.

    Antistress naturaleQuando vi sentite nervosi e irritati mettete le mani in pasta e fate: bastano 10 minu-ti passati a impastare pane, dei biscotti, sferruzzare con la lana o anche raccogliere le erbe aromatiche da seccare per non ricordarsi pi il moti-vo per cui si era arrabbiati. Provate per credere!

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  • 26 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 27

    Natale si avvicina e vorresti fare un regalo originale, fai da te e gustoso? Pochi ingredienti e

    qualche attrezzo da cucina ti permet-tono di realizzare dei semplici ma gustosissimi cioccolatini che potrai personalizzare a piacimento, confe-zionare e regalare agli amici!

    Tioccorrono:l uno stampo per cioccolatini in silico-

    ne, resistente al calore;l 200 g di cacao amaro biologico di

    ottima qualit;l 200 g di burro di cacao (si acquista

    online, in pasticcerie, drogherie oppu-re in negozi che riforniscono pastic-cerie);

    l 2 cucchiai di sciroppo dagave (potrebbero essere anche di pi, a seconda di quanto amaro si desidera il cioccolato);

    l aromi a piacere (vaniglia, mandorla, scorze di agrumi).

    Il procedimento base Come prima cosa fate sciogliere il burro di cacao, rigorosamente a bagnomaria e a fuoco bassissimo, evi-tando che la temperatura superi i 45 (potete aiutarvi con un termometro da cucina). Quando il burro si sar sciol-to, unite lo sciroppo dagave assicu-randovi che si sciolga completamente, altrimenti rimarr separato dal resto nel composto una volta che i ciocco-latini si saranno solidificati. Aggiun-gete quindi il cacao e gli aromi e mescolate bene, fino a quando non otterrete un liquido omogeneo in cui il cacao in polvere si sar completa-mente sciolto nel burro di cacao.

    Variazioni sul tema A questo punto potete sbizzarrirvi, aggiungendo frutta secca tostata e frantumata, come noci, mandorle nocciole o anacardi, scorza di agrumi, liquori e cos via. Potete aggiungerli direttamente al composto, per poi disporlo nello stampo, oppure potete cimentarvi con esperimenti pi complessi, per esem-pio riempiendo per met una formina con il cioccolato, adagiandovi una nocciola intera e ricoprendola con altro cioccolato. Potete anche realizzare il cioccolato bianco: al posto del cacao in polvere aggiungete al burro di cacao fuso 200 g di scaglie di cocco tritate fini, oppu-re della frutta secca morbida come anacardi o noci macadamia, sempre tritati.

    la ricetta: i cuori di Menta

    Un tipo di cioccolatino molto in voga nei Paesi

    anglosassoni il mint patty, i cuori di menta.

    Dopo aver riempito uno stampino per met, met-

    tetelo in freezer a solidificare per circa mezzora.

    Nel frattempo mescolate un cucchiaino di essen-

    za di menta, zucchero a velo (o zucchero di canna tritato finemente n

    el

    macinacaff), anacardi tritati finissimi e un cucchiaio di latte di soia

    .

    Il composto deve risultare solido, quindi se appare troppo liquido a

    ggiunge-

    te pi zucchero. Preparate dei dischetti della stessa forma dello s

    tampino

    e adagiatelo sul cioccolato solidificato. Ricoprite con altro cioccolato e

    mettete nuovamente in freezer per altri 30 minuti, quindi tenet

    eli in

    frigo per una notte.

    Cioccolata fatta in casaCome prepararla da s utilizzando ingredienti di qualit

    Ilaria Bertini

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  • 26 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 27

    Speciale Autoproduzione

    Cacao in polvere: deriva dalla tostatura meccanica dei semi di cacao ma privato della sua parte grassa (burro di cacao).

    Massa di cacao: il risultato della triturazione a caldo delle due parti del seme di cacao, dette cotiledoni, e contiene burro di cacao.

    Burro di cacao: il grasso estratto dai semi di cacao tramite pressatura. Pur essen-do ricco di grassi saturi, non contiene grassi idrogenati ed privo di colesterolo.

    Glossario

    Come conservare il cioccolato Una volta riempiti gli stampi mettete in frigo a riposare per una notte e il giorno dopo i vostri cioccolatini saranno pronti per essere impacchettati. Potete fare dei graziosi involucri con la carta sta-gnola e realizzare scatoline in cartone riciclato che potete dipinge-re a vostro piacimento. Ricordatevi che non essendoci conservanti, i cioccolatini vanno tenuti lontani da fonti di calore o in frigorifero, altrimenti si sciol-gono e rischiano di deformarsi. Se non avete lo stampo di silicone potete usare gli stampini del ghiaccio (sempre che siano resistenti al calore) oppure delle piro-file poco profonde per realizzare delle vere e proprie tavolette di cioccolata che poi potete confezionare con della carta spessa e decorare a mano.

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    il cioccolato di Modica Chiacchierando con alcuni pasticceri modicani, ho scoperto che il vero cioccolato si fa utilizzando la massa di cacao, che per pi difficile da reperire per i privati. Il cioccolato di Modica infatti si ottiene facendo sciogliere a freddo (cio senza superare i 40) la massa di cacao e non il burro lo zucchero e i vari aromi (cannella, vaniglia, peperonci-no). Il risultato un cioccolato pi friabile e granuloso. Se avete un pasticcere di fiducia che vi pu procurare la massa di cacao, vale senzaltro la pena tentare, mentre i meno fortunati possono cimentarsi nella versione qui riportata fatta con cacao in polvere e burro di cacao, che comunque vi far ottenere dei saporitissimi cioccolatini.

    Giornalista ambientale, vive tra il Regno Unito e lItalia e scrive di ambiente, energia, sostenibilit e alimentazione vegan. Collabora con la Vegan Society e il magazine di investimenti sostenibili Blue&Green Tomorrow (twitter: ilaria_bertini).

    Ilaria Bertini

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  • 28 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 29

    Regali di Natale... preparali in cucinaPanettone e cioccolatini: classici dolci natalizi da realizzare, confezionare e donare agli amici

    Panettoncini di natale

    Per6-8panettoncini

    200 g di farina manitoba - 100 g di farina di farro 0

    30-50 g di amido di mais - 15 g di lievito di birra fresco

    80 g di olio di mais o di girasole130 g di Muscobado (zucchero di can

    na integrale)

    la buccia di 1 limone - la buccia di 1/2 arancia

    60 g di uvetta - 50 g di cioccolato fondente

    1 banana matura frullata - farina q.b. per lavorare limpasto

    1 pizzico di sale marino integrale - latte di soia q.b.

    AttrezzatureStampidicartaperpanettone

    (oppurepirottinipermuffins)

    Per la confezione: sacchettini trasparenti per alimenti

    nastro.ProcedimentoQuesti panettoncini richiedono 3 fasi d

    i lavorazione con tre tempi di lievitazione,

    ma sono molto facili da preparare e si conservano per qualche giorno.

    Prima faseMescolare le tre farine in una ciotol

    a. A parte sciogliere il lievito con 30 g di

    acqua tiepida (due dita di bicchiere circa). In unaltra ciotola unire il lie

    vito

    con circa 50 g del misto di farine e impastare. Formare una palla, copr

    ire

    la ciotola con un panno umido o della pellicola e mettere a lievitare pe

    r 30

    minuti in un luogo caldo (22-25 C). Se la temperatura in casa pi ba

    ssa,

    scaldare il forno a 60C, spegnere e dopo qualche minuto mettere den

    tro la

    ciotola con la porta del forno aperta di pochi centimetri.

    Seconda faseTrascorsi i 30 minuti la palla dovrebbe

    aver raddoppiato allincirca il suo volume.

    A questo punto aggiungere circa 200 g del misto di farine, lolio, le bucce gr

    at-

    tugiate, la banana frullata e un pizzico di sale. Mescolare e impastare bene,

    se

    necessario aggiungendo un po di farina per asciugare un po limpasto.

    Coprire di nuovo la ciotola con un panno umido e lasciar lievitare 4-6 ore.

    Terza faseMettere in ammollo luvetta per qualch

    e minuto in acqua o in un liquore (rum ad

    esempio) e tagliare il cioccolato a pezzetti. Strizzare luvetta e passarla nella

    fari-

    na. Ammorbidire lo zucchero con un po di latte di soia e aggiungerlo allimp

    asto.

    Aggiungereancheluvettaeilcioccolatoeimpastarefinoa

    damalgamareper-

    fettamente il tutto. Se necessario aggiungere del latte di soia o della farina

    per

    ottenere un impasto morbido che non si attacchi troppo alle mani. Trasferire

    lim-

    pastonellostampopreferito(pirottinipermuffin,stampoda

    panettone,stampodi

    silicone ecc.) riempiendolo poco pi della met e lasciar lievitare ancora 1 o

    ra.

    Al termine della lievitazione infornare in forno caldo a 160C per 30-45 minu

    ti

    circa. Lasciar raffreddare bene prima di confezionare nei sacchetti traspare

    nti

    per alimenti o in scatoline di cartone o di latta.

    Dealma Franceschetti

    Salva

    tore

    Sca

    ligin

    e

  • 28 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 29

    Cuoca e terapista macrobiotica. Da diversi anni tiene corsi di cucina macrobiotica vegan, seminari di auto-cura e consulenze personaliz-zate per il recupero del benessere attraverso unalimentazione consapevole. Fornisce con-sulenze via skype in tutta Italia attraverso il proprio sito.Attraverso il suo blog diffonde lalimentazione macrobiotica vegana con ricette sane e gustose. autrice dellebook Lalimentazione macrobiotica edito da Bruno Editore.Per contatti: laviamacrobiotica.it blog.laviamacrobiotica.it

    Dealma Franceschetti

    cioccolatini riPieni alla bananaPer8-10cioccolatini150 g di cioccolato fondente - banana matura - 1 cucchiaino di malto di risoAttrezzature - stampo per cioccolatiniPer la confezione: una scatola di cartone o di latta - carta velina o carta forno o carta normale - nastro ProcedimentoFrullare la banana con il malto per ottenere una purea.Sciogliere il cioccolato a bagno maria molto lentamente.Con laiuto di un cucchiaino o di un pennellino ricoprire il fondo

    e le pareti dello stampo con il cioccolato. Mettere lo stampo in freezer per 10 minuti, quindi ripetere loperazione e rimettere in freezer altri 10 minuti.A questo punto riempire lo stampo con la purea di banana e mettereinfreezerpercirca20minutifinchsarcongelata.A questo punto ricoprire con altro cioccolato fuso per chiudere il cioccolatino e mettere in freezer 15 minuti circa. Ora possibile estrarre i cioccolatini e confezionarli nel modo preferito. possibile sperimentare altri tipi di ripieno, come ad esempio salsa di lamponi, crema di nocciole ecc.Buon divertimento!

    Preparare i regali di Natale in cucina facile, divertente, economico e di solito anche molto apprezzato da chi li riceve. La parte pi divertente sicuramente il confezionamento, perch possiamo scatenare la nostra fantasia utilizzando sacchetti, scatole e nastri di tutti i tipi e colori.Gli ingredienti utilizzati si possono trovare nei negozi di alimentazione naturale e le attrezzature nei negozi di casalinghi oppure in quelli specializzati in attrezzature per gli alimenti.

    Speciale AutoproduzioneSa

    lvato

    re S

    calig

    ine

  • 30 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 31

    In inverno lessiccatore pu essere utilizzato per prepararsi allarrivo del Natale nel numero 34 di ViviConsapevole abbiamo visto come realizzare originali decorazioni per la casa (http://bit.ly/Hc9HXt): in questo numero ci concentreremo sui regali di Natale per colleghi, amici e parenti!

    Preparare i tuoi regali con lessiccatore offre moltissimi vantaggi:

    l risparmio di tempo: il lavoro lo fa tutto lui;

    l poca spesa, molta resa;l niente fila nei negozi;l puoi personalizzare tutti i regali;l doni originali e fatti a mano: il

    successo assicurato.

    Quale regalo pi apprezzato di un oggetto fatto in casa, con le tue mani?

    Regali di Natalepreparali con lessiccatore Perch fare la fila nei negozi, quando a casa tua hai un comodo essiccatoreche non aspetta altro che di essere utilizzato?

    Sale allAranciaIl sale allarancia indicato per insaporire carni e pesci (soprattutto carni bianche come pollo, tacchino, ma anche crostacei).La ricetta molto semplice e di sicuro effetto: questo sale ha delicate sfumature arancioni e un forte profumo di agrumi. Gli ingredienti sono pochi: questa la proporzione di base, per ottenere maggiori quantit di sale allarancia vi baster moltiplicare il tutto.

    1 cucchiaio di scorza di arance50 gr. di sale

    Lavate ed asciugate accuratamente larancia, poi grattugiatela in modo da ottenere un cucchiaio circa di scorza.Mescolate la scorza con il sale marino fino. Essiccate il tutto, aiutandovi con un foglio di carta da forno. In alternativa si possono inserire alcune fette di arancia essiccate direttamente dentro il barattolo del sale, ma cos il sale prende meno profumo...

    In questa ricetta abbiamo aromatizzato il sale con larancia, ma possibile usare anche altri ingredienti, giocando con sapori e colori: potete fare sale alla lavanda, dalle delicate sfumature violacee, al sesamo per un sale fumoso, al t verde, dal sapore un po amarognolo, o con buccia e foglie di lime per un sapore pi esotico... E perch non provare a fare lo zucchero al profumo di rosa canina, o allo zenzero?

    Ricetta di: Blog Pensieri e Pasticci di SimoFonte: http://essiccare.com/2013/01/21/sale-profumato-allarancia/#more-1557

    Claudia Mengoni

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    ligin

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  • 30 ViviConsapevole - Inverno 2013 ViviConsapevole.it 31

    Tisana invernaleSorprendi amici e colleghi regalando loro una tisana che li accompagner nelle fredde giornate invernali!

    mele scorze di agrumi (arancia, mandarini o lime)frutti di boscofrutti di rosa canina cannella (da acquistare separatamente)

    Essiccate gli ingredienti della tisana: in questa abbiamo mischiato fiori e frutti, ma potete giocare con dosi e ingredienti! Se avete un essiccatore vi consigliamo di essiccare un prodotto per vassoio: per esempio un vassoio di mele, uno di rosa canina, uno di arance. In questo modo otterrete adeguate quantit di base, da mischiare per realizzare tisane personalizzate a seconda di chi deve ricevere il regalo! Lunica cosa a cui bisogna prestare attenzione lorigine degli ingredienti: lutilizzo di acqua bollente comporta lestrazione di ogni genere di sostanza (anche nociva) ivi contenuta. Per questo motivo raccomandiamo lutilizzo di prodotti naturali, biologici (soprattutto nel caso degli agrumi) o di provenienza certa.E se a qualcuno non dovessero piacere le tisane, questa unidea che pu essere utilizzata anche per realizzare originali sacchettini profumati per armadi e cassetti.

    Ricetta di: Tauro EssiccatoriFonte: http://essiccare.com/2012/06/05/tisana-di-fiori-e-frutti/

    Biscotti nataliziNatale anche tempo di dolci, e allora perch non regalare dei golosi biscottini al cioccolato? Questa ricetta adatta anche ai crudisti: basta cuocere i biscotti nellessiccatore con temperatura inferiore ai 40. E lessiccatore pu essere utilizzato anche per sciogliere il burro di cacao.

    Per i biscotti:1 tazza di datteri 1 tazza di mandorle scorza grattugiata di unarancia spezie - 1 cucchiaio di cacao

    Per la copertura di cioccolato:3 cucchiai di burro di cacao 1 cucchiaino di agave 1 cucchiaio di cacao

    Frullate insieme datteri e mandorle in eguale quantit, la scorza grattugiata di una arancia e spezie a piacere in modo da ottenere un impasto. Per aromatizzare noi abbiamo usato vaniglia, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, zenzero, cardamomo, pepe e un cucchiaio di cacao.Stendete limpasto ottenuto, ricavate dei biscotti (magari con le formine natalizie), ed essiccateli. Mentre i biscotti sono nellessiccatore, preparate la copertura di cioccolato. Sciogliete 3 cucchiai di burro di cacao grattugiato, aggiungete lagave e il cacao, e mescolate bene. Poi intingete i biscotti nel cioccolato ancora fuso. Per fare un figurone consigliamo di decorare i biscotti mentre il cioccolato ancora morbido