voci di cortina - febbraio 2013

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IL COMUNE VINCE CONTRO I RICORSI NELL’EDILIZIA Tre vittorie al Tar nel giro di una settimana contro ricorsi di privati cittadini Orientamento in prevalenza favorevole per il Comune di Cortina d’Ampezzo nelle sentenze del Tribunale Amministrativo del Veneto sulle questioni dell’edilizia. Fra cavilli legali e valutazioni di meri- to, il Tribunale sembra considerare con equilibrio la particolare realtà economica e sociale della nostra cittadina. Ai privati sono concessi pochi spazi per le forzature nell’interpretazione delle norme. Sono tre le sentenze a favore del Comu- ne del mese scorso su ricorsi di privati per questioni legate all’Urbanistica. È stata infatti respinta l’istan- za cautelare di Nicola De Santis per le case in diritto di superficie, negato il condono ad un laboratorio tra- sformato in abitazione a Pian da Lago, respinto un ricorso per costruire in Corso Italia. Un tris che non può che rincuorare l’Am- ministrazione comunale nella lotta contro ricorsi da parte di privati nel campo dell’e- dilizia e dell’urbanistica. All’interno tutta la cronaca e le motivazio- ni delle sentenze. LA PAGHETTA DALL’ALTO ADIGE Non si può dar torto ai 48 Sindaci che, con- travvenendo ad ogni italica aspettativa, sono riusciti a mettersi d’accordo sulla spartizione dei fondi Brancher! Loro ora giustamente li reclamano e chiedono formalmente al presi- dente Durnwalder di mantenere gli impegni e di versare quanto dovuto. D’altro canto, come dar torto al teutonico Durnwalder, il quale, abituato probabilmente a condurre la cosa pubblica secondo regole lineari e precise e soprattutto a ritenere che le leggi vadano rispettate e non aggirate, sostie- ne che la legge Brancher sia stata disattesa e che i soldi di Bolzano debbano andare solo ai territori confinanti con la Provincia Autonoma di Bolzano, per finanziare progetti di recipro- co interesse. Per ora appare sempre più probabile che tra i primi progetti che effettivamente verranno fi- nanziati ci siano quelli di sviluppo del fatturato di numerosi avvocati. Comitato Civico Cortina 7 iniziative civiche il Comitato Civico in sopralluogo in piscina 10 opere pubbliche i privati si tutelano per le opere del park in largo poste 18 cultura Romeo Manaigo e il Miramonti Majestic 5 politica forse sbloccati i Fondi Brancher anno X | numero 105 | febbraio 2013 direttore responsabile: Marina Menardi proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004 stampa: tipografia Print House snc Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL 1,80

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Anno X numero 105 febbraio 2013

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Page 1: Voci di Cortina - Febbraio 2013

IL COMUNE VINCE CONTROI RICORSI NELL’EDILIZIATre vittorie al Tar nel giro di una settimana contro ricorsi di privati cittadini

Orientamento in prevalenza favorevole per il Comune di Cortina d’Ampezzo nelle sentenze del Tribunale Amministrativo del Veneto sulle questioni dell’edilizia.Fra cavilli legali e valutazioni di meri-to, il Tribunale sembra considerare con equilibrio la particolare realtà economica e sociale della nostra cittadina. Ai privati sono concessi pochi spazi per le forzature nell’interpretazione delle norme.Sono tre le sentenze a favore del Comu-ne del mese scorso su ricorsi di privati per questioni legate all’Urbanistica.

È stata infatti respinta l’istan-za cautelare di Nicola De Santis per le case in diritto di superficie, negato il condono ad un laboratorio tra-sformato in abitazione a Pian da Lago, respinto un ricorso per costruire in Corso Italia.Un tris che non può che rincuorare l’Am-ministrazione comunale nella lotta contro ricorsi da parte di privati nel campo dell’e-dilizia e dell’urbanistica. All’interno tutta la cronaca e le motivazio-ni delle sentenze.

LA PAGHETTA DALL’ALTO ADIGE

Non si può dar torto ai 48 Sindaci che, con-travvenendo ad ogni italica aspettativa, sono riusciti a mettersi d’accordo sulla spartizione dei fondi Brancher! Loro ora giustamente li reclamano e chiedono formalmente al presi-dente Durnwalder di mantenere gli impegni e di versare quanto dovuto.D’altro canto, come dar torto al teutonico Durnwalder, il quale, abituato probabilmente a condurre la cosa pubblica secondo regole lineari e precise e soprattutto a ritenere che le leggi vadano rispettate e non aggirate, sostie-ne che la legge Brancher sia stata disattesa e che i soldi di Bolzano debbano andare solo ai territori confinanti con la Provincia Autonoma di Bolzano, per finanziare progetti di recipro-co interesse.Per ora appare sempre più probabile che tra i primi progetti che effettivamente verranno fi-nanziati ci siano quelli di sviluppo del fatturato di numerosi avvocati.

Comitato Civico Cortina

7iniziative civiche il Comitato Civico in sopralluogo in piscina 10

opere pubblichei privati si tutelano per le opere del park in largo poste 18

culturaRomeo Manaigo e il Miramonti Majestic5

politicaforse sbloccatii Fondi Brancher

anno X | numero 105 | febbraio 2013

direttore responsabile: Marina Menardiproprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

autorizzazione: Tribunale di Belluno nr. 3/2004stampa: tipografia Print House snc

Poste Italiane spa spedizione in A.P. -70%- D.C.B. BL

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URBANISTICA: CON TRE SENTENZE NEL GIRO DI UNA SETTIMANA IL TAR DÀ RAGIONE AL COMUNE DI CORTINA SU RICORSI DI PRIVATI CITTADINIRespinta l’ istanza cautelare di Nicola De Santis per le case in diritto di superficie, negato il condono a un laboratorio trasformato in abitazione a Pian Da Lago, respinto un ricorso per costruire in Corso Italia

a cura di Marina Menardi

Con tre sentenze nel giro di una settimana a proprio favore l’Amministrazione comu-nale di Cortina d’Ampezzo può dichiararsi soddisfatta per le sue ulteriori vittorie sui ri-corsi da parte di privati nel campo dell’edi-lizia e dell’urbanistica. Il Tribunale ammi-nistrativo del Veneto sembra essere vicino al Comune nelle battaglie sostenute contro gli abusi edilizi e la lotta alla cementificazio-ne. «Il Comune di Cortina spende 400mila Euro all’anno in spese legali per difendersi dall’abusivismo edilizio, ma sono tra i soldi meglio spesi del nostro bilancio, perché il territorio rappresenta il nostro patrimonio più prezioso e la migliore eredità da lascia-re ai nostri figli», ha dichiarato in una nota l’assessore ai Lavori Pubblici Adriano Vero-cai alla notizia che il Tar del Veneto ha dato ragione al suo Comune una volta di più. «Tre su tre rappresenta un successo su tutta la linea - ha commentato ancora Verocai - . Sono state premiate in tutto e per tutto le scelte dell’Amministrazione su case in dirit-to di superficie ed edilizia».

RESPINTA L’ISTANZA CAUTELARE DI NICOLA DE SANTIS

La prima sentenza a favore del Comune ri-guarda il ricorso di Nicola De Santis verso il Comune per la sua esclusione dalla gra-duatoria per l’assegnazione delle case in di-ritto di superficie. De Santis, nel momento della domanda per entrare nelle graduatorie (2010) era “single”, ma ora si ritrova spo-sato con un figlio, quindi con uno stato di famiglia cambiato. Subentrato a Cadelver-zo di Sopra come ultimo, si è ritrovato con l’appartamento più piccolo - circa 70 metri quadrati calpestabili - contro gli 85 metri degli altri nove appartamenti. De Santis ha quindi rinunciato all’appartamento, in quanto piccolo per il suo nuovo stato di famiglia. Il regolamento dice che, una vol-

ta rinunciato, si esce definitivamente dalle graduatorie. Su questa norma è stato fatto ricorso, con la speranza di non dover rinun-ciare alla possibilità di poter avere un altro appartamento consono al suo attuale stato di famiglia. Questo ricorso avrebbe blocca-to tutte le graduatorie del diritto di super-ficie a Cortina e sospeso i lavori fino alla sentenza. Per questo il Comune ha deciso di costituirsi in giudizio contrastando la ri-chiesta di De Santis.Il Tribunale ha poi sancito come il provve-dimento impugnato appaia pienamente le-gittimo nella parte in cui estende il regime della decadenza anche ai soggetti chiamati a subentrare nell’assegnazione di un appar-tamento già progettato, quando abbiano a rinunciare alla proposta. «Il Tar ha ricono-sciuto in pieno le ragioni dell’Amministra-zione» ha spiegato l’avvocato Alessandro Calegari incaricato della difesa dal Comu-ne «in quanto ha riscontrato la corretta e letterale applicazione del bando». Via libe-ra dunque ora alle assegnazioni mancanti

- sono otto - in modo tale che i lavori di costruzione delle case in diritto di superficie possano avviarsi regolarmente.

NEGATO IL CONDONO A UN LABORATORIO ARTIGIANALE IN LOCALITÀ PIAN DA LAGO TRASFORMATO IN ABITAZIONE

Il Tribunale amministrativo ha respinto il ricorso presentato dal signor Walter Bot-tos per un immobile a Pian da Lago un tempo adibito a laboratorio artigianale e poi abusivamente frazionato e trasforma-to in abitazione. Secondo quanto hanno ricostruito i giudici, il signor Bottos ave-va acquistato gli spazi dalla Falegnameria Scrocco, dove erano già stati eseguiti, dice la sentenza, “interventi al fine di rende-re totalmente indipendenti gli uni dagli altri i vari locali (allora dormitori) situati al primo piano. Premesso di aver da sem-pre utilizzato la porzione dell’immobile acquisita in proprietà dalla falegnameria

Fotoinserimento dei due edifici in diritto di superficie a Cadelverzo di Sopra. Nicola De Santis aveva presen-tato ricorso per la sua esclusione dalle graduatorie, dopo la rinuncia all’appartamento a Cadelverzo di Sopra, non adeguato al suo nuovo stato di famiglia

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Scrocco quale unità abitativa, il ricorren-te presentava un’istanza per la concessione del condono edilizio”. La richiesta eviden-ziava come il mutamento della destinazione d’uso da dormitorio a nuova unità abitati-va era avvenuto prima del 30 marzo 2003, ultima data utile per accedere al condono.   Indagando e incrociando diversi documen-ti,  gli uffici comunali hanno visto emergere “elementi tali da escludere che alla data indi-cata dal legislatore si fosse verificato il muta-mento, seppure funzionale, della destinazio-ne d’uso”. Da qui il diniego del Comune e la lunga battaglia legale dalla quale l’Ammi-nistrazione, difesa dall’avvocato Alessandro Calegari, è uscita vincitrice. La riconosciuta legittimità dell’operato del Comune e del provvedimento di diniego del condono, in-fatti, potrebbe costringerlo a rimuovere tutte le opere fino a oggi realizzate. Un’eventualità che il signor Bottos cercherà probabilmen-

L’ex falegnameria di Scrocco, a Pian da Lago. Al pri-mo piano era stato richiesto un mutamento della de-stinazione d’uso da dormitorio a nuova unità abitativa

te di scongiurare ricorrendo al Consiglio di Stato per sospendere la sentenza.

RESPINTO UN RICORSO PER COSTRUIRE IN CORSO ITALIA

N. 21/2013 SENTENZA TAR – DA LABORATORIO ARTIGIANALE A RESIDENZIALE: NEGATO IL CONDONO

(estratto)

Il ricorrente è proprietario in Comune di Cortina d’Ampezzo di una porzione di bene immobile […] Trattasi di un locale, di modeste dimensioni, posto al primo piano di un fabbricato avente destinazione artigianale, originariamente costituito da un corridoio, un lavatoio e due camere, che era stato desti-nato ad ospitare i dormitori per l’attività artigianale (falegnameria appartenente alla ditta Scrocco) situata al piano terra dell’edificio.[…] Il ricorrente presentava in data 10.12.2004 istanza per la concessione del condono edilizio per mutamento della destinazione d’uso da dormitorio a nuova unità abitativa, evidenziando nell’istanza che detta destinazione risultava tale alla data del 30.3.2003, essendo state a tal fine realizzate opere di impiantistica, funzionali al nuovo uso.

DIRITTO

[…] Ancora una volta va, invero, ricordato come il pregresso utilizzo dei beni come dormitorio per l’esercizio della connessa attività artigianale sia di per sé molto vicino all’utilizzo come unità abitativa e quindi fosse necessario evidenziare elementi ulteriori al fine di attestare il preteso cambio di desti-nazione.La presenza di arredi (letti, cucina economica), così come rilevabili nelle foto allegate al sopralluogo eseguito nel 2004, non appare nel caso di specie probante in quanto, lo si ripete, i locali erano adibiti ex ante a dormitori e quindi il confine tra la precedente destinazione e quella residenziale, […] , è estremamente labile e come tale necessitava di una prova rinforzata, che il ricorrente non è riuscito a rendere.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.Condanna la parte ricorrente al pagamento delle spese di lite, liquidandole a favore del Comune inti-mato nella somma di € 3.000,00 (tremila/00), oltre oneri di legge.

Il terzo ricorso respinto è quello presentato da Marisa Luigia Carolina Caldart contro il diniego opposto dal Comune alla sua richiesta di demolire e ricostruire il piano

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Page 4: Voci di Cortina - Febbraio 2013

sottotetto di un edificio in Corso Italia. La richiesta era già stata respinta nel 2008 perché avrebbe comportato un in-cremento volumetrico dei locali e il Tar ha accolto l’eccezione preliminare pre-sentata dal difensore del Comune l’av-vocato Alessandro Calegari, accogliendo la tesi dell’inammissibilità del ricorso. Secondo i giudici, infatti, il verdetto del 2008 era ancora valido, non era sta-to impugnato secondo i termini e l’in-cremento volumetrico rimaneva inam-missibile come lo era quattro anni fa. Il progetto, in particolare, prevedeva – per consentire l’innalzamento della falda di copertura, altrimenti vietata dalla norma-tiva di piano che, per simili interventi di ristrutturazione pesante, impone il man-tenimento della volumetria esistente – un restringimento delle murature perimetrali dell’ultimo piano dello stabile, da masche-rare attraverso tamponature laterali in le-gno.Si sarebbe così, secondo la ricorrente, evita-to l’aumento volumetrico dello stabile do-vuto all’innalzamento del tetto, restringen-do i muri laterali, ma in linea con quanto già sentenziato nel 2008, il Tar ha giudicato inammissibile il ricorso.

N. 20/2013 SENTENZA TAR – NO ALL’AUMENTO VOLUMETRICO

(estratto)

La ricorrente è proprietaria in Comune di Cortina d’Ampezzo, Corso Italia, di un piano sottotetto di un edificio residenziale che ricade in zona B1 residenziale consolidata.[…]Da tempo la ricorrente, nell’intento di rendere maggiormente fruibile l’appartamento, ha avviato una serie di richieste e relativi adattamenti progettuali al fine di ottenere un innalzamento della quota del tetto, dando luogo ad una diversa conformazione delle falde, con contestuale arretramento del peri-metro della struttura rispetto alla porzione dell’edificio sottostante.Le istanze a tale scopo presentate all’amministrazione, a partire dall’anno 2007, non hanno tuttavia trovato riscontro positivo, nonostante gli adattamenti progettuali proposti dalla richiedente.

DIRITTO

La controversia in esame, […], riguardante il miglioramento dell’abitabilità di un piano attico di un edificio, miglioramento ottenibile con un innalzamento dell’altezza abitabile.[…] L’incremento dell’altezza, dovendosi al contempo rispettare i parametri volumetrici esistenti, com-portava un restringimento del perimetro e quindi l’intervento si palesava disarmonico con il comples-so dell’edificio.Quindi, per rendere il progetto armonicamente inseribile nel contesto del fabbricato, la soluzione progettuale è stata quella di prevedere le cassonature laterali.[…] La proposizione di tutte le censure dedotte in ricorso avverso la qualificazione dei volumi così creatisi quali volumi computabili risulta palesemente inammissibile, in quanto censure che sono rin-volte a contestare un aspetto del progetto (eccesso di volumetria) sul quale l’amministrazione già si era espressa e che parte ricorrente non aveva contestato nei termini.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo dichiara inammissibile.Compensa le spese e competenze del giudizio tra le parti

L’UTILITÀ DELLA MEMORIA

Ultimamente lo incontravo un po’ più di rado e mi mancavano quegli scambi rapidi dei pensieri, che sotto il sorriso della casualità nascondevano – ma senza riuscirci – il tocco di un acuto analista della società e delle sue storture. Dino Fava, un amico di data antica, cammi-nava dentro Cortina sempre più impacciato dalle ombre di una vista che lo abbandonava, quasi per un maligno contrappasso contro chi a lungo aveva guardato lontano per scorger-vi più di altri gli aggiustamenti delle ipocrisie

di sistema. Grande nemico delle disinvolture dell’anticultura ambientale, combatteva nella doppia veste privata e pubblica, con la parola e con gli scritti, perché nulla restasse di inten-tato nella difesa di una visione etica della vita e del mondo. Una bella famiglia, uno spirito libero, come si suole ripetere con una frequenza che ne ha fatto un luogo comune, ma per una vol-ta, per questa volta, il riconoscimento di una personalità e di una persona diretta, pronta a gettare sui fatti la luce della indipendenza intellettuale, che è qualità piuttosto rara tra gli uomini della storia odierna. Quello che è certo è che con la sua scomparsa si è perso un altro pezzo della generazione su cui si è appoggiata la vitalità, la qualità della Cortina più vera dei frusti stereotipi che certi media in debito di idee continuano a propinare al pub-blico più disattento. Di quella Cortina Dino Fava è stato testimone e interprete veritiero, e se ne parlo è perché credo nel significato e nella forza dell’esem-pio; di quella Cortina, con lui, stanno un po’ alla volta scomparendo i vecchi rappresen-tanti, ma con loro non deve scomparire il ri-cordo che fa di quell’esempio un riferimento utile per il presente. Anzi per ogni tempo.

la RUBRICA

di EnnioRossignoli

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FORSE SBLOCCATI I FONDI BRANCHER (DURNWALDER PERMETTENDO)Cortina tra i promotori di un accordo fra Comuni. I più forti rinunciano a qualcosa, per il bene di tutti

di Edoardo Pompanin

Forse sbloccata la distribuzione dei Fondi Brancher, cioè dei soldi che le Provincie autonome di Trento e Bolzano tirano fuori per tenere buoni i Comuni confinanti (e al-tri non strettamente confinanti). Si tratta di 40 milioni di euro l’anno per ognuna delle due Provincie; nella cassa dell’Odi (l’orga-nismo di indirizzo per la destinazione dei fondi) sono congelati ormai 109 milioni di euro, una manna per i Comuni con lo “sta-tuto ordinario”.

BLOCCO DEI FONDI PER I RICORSI AL TAR

La graduatoria definitiva 2010-2011 per l’assegnazione dei fondi è stata impugnata da sei Comuni, ritenendola viziata da viola-zione di legge, eccesso di potere e illogicità, soprattutto in considerazione delle finalità d’integrazione, sviluppo e coesione territo-riale del fondo di sviluppo dei Comuni di confine.

SI CERCA L’ACCORDO DEI COMUNI PER UNA SOLUZIONE CONDIVISA

L’assemblea dei Comuni confinanti e l’Odi hanno cercato una mediazione che portas-se ad una soluzione condivisa del problema della distribuzione omogenea dei soldi ad evitare la controversia giudiziale. La so-luzione è la sottoscrizione di un ulteriore «regolamento» (protocollo d’intesa) che ga-rantisca un maggiore livellamento e una più ampia ricaduta dei fondi su tutti i Comuni. Il protocollo di intesa fra i 48 Comuni in-teressati è stato firmato da quasi tutti (si è tirato fuori il Comelico Superiore). Nel do-cumento c’è l’impegno ad accettare la gra-duatoria 2011 e, a determinate condizioni, l’iter per l’avviso pubblico del 2012 e del 2013. Nei punti essenziali, il “regolamento” modifica alcuni parametri di assegnazione, ad esempio attribuendo un punteggio pre-mio ai Comuni che non hanno consegui-to finanziamenti nel 2011, cercando una distribuzione più proporzionata dei fondi

GRADUATORIA DEFINITIVA 2010-2011(ESTRATTO con il dettaglio della situazione per il comune di Cortina d’Ampezzo)

Numero Progressivo

Comune Titolo del Progetto Importi di finanziamento ammesso sul Fondo ODI

Provinciaconfinante

10 Cortina d'Ampezzo Realizzazione collegamento funiviario (cabinovia) - Cor-tina - 5 Torri e intervento di mitigazione del rischio valan-ghivo nei comuni di Cortina - Colle S. Lucia - Livinallongo Col di Lana

14.766.000,00 BZ

30 Cortina d'Ampezzo (Colle Santa Lucia)

Sostegno e promozione della cultura, storia e lingua ladina - sostegno per le spese di funzionamento dell'Istituto culturale ladino "Cesa de Jan"

300.000,00 BZ

Dei 206 Progetti presentati sull’Avviso 2011 del Fondo ODI, 88 sono stati esclusi e 118 sono risultati for-malmente corretti. I 206 progetti equivalevano a 756 milioni di euro di potenziali finanziamenti pubblici, mentre la cifra a disposizione dell’ODI per il 2010-2011 è di 149 milioni di euro (di cui 109 milioni di euro già nelle casse ODI). La Graduatoria definitiva riporta i primi 35 Progetti ammessi a finanziamento. L’ODI ha deliberato di procedere al finanziamento dei progetti collocati fino al 21° posto (la cabinovia di Cortina è al 10° posto), per un totale di 108 milioni di euro.I progetti finanziati dal 22° al 29° posto potranno essere finanziati solo quando la provincia autonoma di Bolzano verserà i suoi 40 milioni.I progetti posizionati in graduatoria dal 30° al 35° posto non potranno essere completamente finanziati (e in questi rientra l’Istituto culturale ladino, al 30°).

Fotoinserimento della stazione di partenza dell’impianto di collegamento Cortina - Cinque Torri a Son dei Prade

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Page 6: Voci di Cortina - Febbraio 2013

pubblici. Inoltre, i Comuni si impegnano in proprio a mantenere un comportamen-to di collaborazione fra Enti Pubblici e di perequazione economica fra territori. Entro il 2013 ogni Comune si vedrà assegnati al-meno 3,9 milioni di euro.

IL COMUNE DI CORTINA E LA LETTERA A DURNWALDER

Il comune di Cortina, con il sindaco An-drea Franceschi, è tra i promotori dell’ini-ziativa di mediazione, che di fatto sblocca importanti investimenti. Da parte di Fran-ceschi è partita anche l’idea di scrivere una lettera al presidente della Provincia autono-ma di Bolzano Luis Durnwalder e firmata da tutti e 48 i Comuni (vedi box a fianco). Si chiede che il Presidente sblocchi i fondi arretrati dovuti da Bolzano; è noto, infat-ti, che Durnwalder è orientato a concedere i fondi solo ai Comuni che confinano con l’Alto Adige, anche se il fondo Brancher prevede diversamente.

LETTERA FIRMATA DAI 48 COMUNI CONFINANTI AL PRESIDENTE DURNwALDER

Egregio Presidente Durnwalder,

non succede spesso che tanti Comuni montani, diversi per storia, bisogni e tradizioni, si siedano attorno ad un tavolo per decidere del futuro comune. Capita ancora più di rado - anzi, ha un che di miracoloso - che da quello stesso tavolo quegli stessi rappresentati dei cittadini si alzino animati da una decisione collegiale e da un proponimento comune. Eppure, è proprio quello che è successo tra i nostri Comuni Veneti e Lombardi, che confinano con le Province Autonome di Trento e Bolzano. In questi mesi siamo riusciti ad appianare le diver-genze e a trovare un accordo sull’impiego dei Fondi che fanno capo all’Odi: fondi importanti, vitali, talvolta, per garantire lo sviluppo di territori posti a ridosso delle Province autonome e gravemente svantaggiati dal confronto impari di investimenti e opportunità di crescita che si sperimenta ai due lati del confine. Un confine che, lungi dal continuare a essere uno spartiacque tra ‘semplici cittadini’ e ‘privilegiati’, può divenire nulla più che un segno incapace di dividere e un invito ad unire nella differenza.Ora che anche la difficile matassa dei ricorsi è stata sciolta, abbiamo la possibilità di conquistare lo storico risultato di integrare e restituire alla parità della condizioni territori distinti ma affratellati - e non solo dalla vi-cinanza - che per troppo tempo sono stati separati da una barriera amministrativa e dalla sperequazione nel trattamento. I Comuni confinanti con le Province Autonome hanno saputo trovare un accordo sul loro futuro. Un accordo tra molte voci che, dopo molte prove e mediazioni, si sono fuse in una sola e quell’una, ora, è rivolta a Lei. I Comuni, infatti, indipendentemente dalla posizione o dal fatto di confinare ora con Trento ora con Bolzano, hanno saputo decidere assieme e, sempre assieme, si rivolgono a Lei, signor Presidente, invitandoLa a sbloccare quei fondi di Sua competenza che la legge dello Stato attribuisce ai nostri cittadini e allo sviluppo dei rispettivi territori. In qualità di Sindaci, eletti dal popolo e firmatari dell’intesa, non La invitiamo unicamente a seguire l’esempio della confinate Provincia Autonoma di Trento, che ha già autorizzato l’erogazione dei fondi di sua competenza. Le chiediamo anche di accompagnarci nel coronamento di questa bellissima prova di democrazia - e di una democrazia che funziona - che abbiamo cercato di dare decidendo, in tantissimi, del futuro e del bene di ognu-no. I nostri territori hanno una nuova possibilità di crescere e, da oggi, possono farlo camminando alla pari gli uni con gli altri, sostenuti dalla consapevolezza che l’unire le forze in comune garantisce un risultato maggiore della somma dei singoli presi uno alla volta.RingraziandoLa per l’attenzione, cogliamo l’occasione di porgerLe i sensi della nostra altissima stima.

ANPEZO / CORTINA D’AMPEZZO (sh). La lettera è stata scritta dal Sindaco ampez-zano Andrea Franceschi e firmata dagli altri 47 sindaci.Il Sudtirolo deve liquidare i fondi previ-sti dall’accordo di Milano. Il Governatore Luis Durnwalder è molto deciso in merito: «Non lo faremo!» dice. «La distribuzione degli stanziamenti del Fondo non è, a no-stro parere, come previsto dalla legge», dice Durnwalder.“La direzione del Fondo e i Comuni non hanno fatto progetti per impiegare il no-stro denaro per i Comuni confinanti con il Sudtirolo, ma hanno messo i soldi assie-me a quelli del Trentino e poi hanno fatto dei progetti di loro scelta – addirittura per

Comuni che confinano giù con Brescia. Io sono del parere che questo non sia nello spi-rito della legge». A queste condizioni non è disposto a versare denaro, dice Durnwalder, «e così risponderemo alla lettera dei sindaci. E poi la cosa finirà probabilmente in tribu-nale».I 48 sindaci nella loro lettera a Durnwalder sottolineerebbero di aver trovato un accor-do sulla futura ripartizione delle risorse del

“Fondo Brancher” approvato anche dai Co-muni confinanti, da sempre nominati da Durnwalder come gli unici ad averne diritto. Questi fondi sarebbero vitali per i Comuni e potrebbero appianare il divario finora esi-stente tra i Comuni delle province autono-me e quelli al di fuori, in modo da poter an-

nullare le attuali ben marcate differenze: invece di un simbolo di separazione, un invito ad unire le diversità.Nei “Fondi Brancher” creati alla fine del 2009, come parte dell’accordo di Milano, non sono mai confluiti fondi dal Sudtirolo, perché il governo provinciale ritiene che i principi per l’assegnazione dei fondi ap-plicati dalla direzione dell’Odi non sono conformi alla legge. L’anno scorso sembrò ci fosse un cambiamento: il governo Mon-ti abolì l’Odi, ma su intervento della Lega il Parlamento lo istituì nuovamente.Il Consiglio di Amministrazione dell’Odi è composto da otto rappresentanti, di cui i rappresentanti dello Stato sono la maggio-ranza; al Sudtirolo appartiene un unico rappresentante. Il governatore Durnwalder aveva sempre sostenuto che doveva interessare solo i Comuni confinanti con il Sudtirolo e che venissero realizzati solo i progetti che pro-muovessero la cooperazione tra i Comuni da questa e da quella parte del confine (pi-sta ciclabile Dobbiaco-Cortina, iniziative sul Passo dello Stelvio, ecc.).

DURNWALDER: “NOI NON PAGHIAMO”FONDO BRANCHER: “L’ impiego non è conforme alla legge” . I Sindaci chiedono che i soldi siano sbloccati (dal Dolomiten del 26-27 gennaio 2013 - traduzione di Sisto Menardi)

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POSSIBILE LA RIAPERTURA DELLA PISCINA NEL GIRO DI POCHI GIORNIIl Comitato Civico in visita “guidata” all’ impianto di Guargné. L’ impianto è tenuto pronto dai tecnici Gis per poter aprire in qualsiasi momento, anche senza la sistemazione del tetto

a cura del Comitato Civico Cortina

È passato ormai un anno dalla chiusura del-la piscina. E cosa è stato fatto? Purtroppo, ci troviamo in una situazione di impasse politico e amministrativo. Nessun passo avanti dunque, né per quanto riguar-da la sistemazione del vecchio impianto, né tantomeno per l’eventuale costruzione di quello nuovo.Il presidente De Santis ha rivelato che la piscina, così com’è mantenuta ad oggi, po-trebbe essere aperta nel giro di pochi giorni. «Il tempo di scaldare l’acqua e riempire la vasca, e si potrebbe riprendere la normale attività lasciata un anno fa, salvo i problemi esistenti del tetto» ha detto. Problemi che, aggiungiamo noi, c’erano anche prima della chiusura di un anno fa, eppure la piscina svolgeva normalmente la sua attività. Ancora molti si chiedono come sia possibile che da un giorno all’altro la piscina sia sta-ta chiusa e non sia stata più riaperta. Tutto

sommato, oggi svolgono la normale attività in piscina la palestra Energym di Orlan-do Maruggi e le varie attività nella sala sul piano vasca. Se fosse veramente pericoloso, perché permettere a queste attività di conti-nuare? Ricordiamo che anche altri impianti sportivi hanno svolto la loro normale atti-vità nonostante una dichiarazione di inagi-bilità: lo stadio del ghiaccio è un esempio

su tutti. Ma in quel caso, c’era sicuramente una volontà politica a sostegno di una tale scelta. In ogni caso, la responsabilità della riapertura della piscina di Guargné avver-rebbe in deroga alla dichiarazione di inagi-bilità del tetto e graverebbe sul gestore, ossia la Gis, nella persona del presidente, il quale, in una situazione così poco chiara rispetto

La piscina comunale come si presenta oggi, a un anno dalla chiusura: tutto è rimasto come prima. La vasca è stata svuotata, ma viene periodicamente inumidita per una corretta conservazione. La Gis si sta adoperando per mantenere le funzioni minime per un’eventuale riapertura

La centrale termica è stata in parte rifatta, con tubi in plastica (foto sotto) per il ciclo di filtraggio dell’acqua in entrata in vasca, mentre il ciclo in uscita (foto sotto a destra) ha ancora i tubi in ferro

la riapertura in derogaè possibile, e ha dei precedenti: un esempio su tutti è lo stadio del ghiaccio

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Page 8: Voci di Cortina - Febbraio 2013

al socio, non si sente di assumersela da solo.Come Comitato Civico, abbiamo ritenuto opportuno verificare le reali condizioni del-lo stabile, procedendo a una visita accompa-gnati dal presidente della Gis dottor Nicola De Santis e da due suoi collaboratori, Rena-to Lezuo e Giuliano Cordella.

IL SOPRALLUOGO

Il tempo sembra essersi fermato il giorno seguente a quello della chiusura: niente è cambiato. E questo, di per sé, è un bene. Nel corso dell’anno appena trascorso «l’im-mobile è stato oggetto di costanti interventi di pulizia e manutenzione effettuati dal-la Gis» spiega De Santis. «La vasca è stata svuotata: la durata del materiale di cui è composta, PVC, è potenzialmente eterna». Per la sua conservazione, la guaina che rico-pre la vasca richiederebbe umidità: il fatto che sia stata svuotata però, secondo il presi-dente, inciderebbe solo marginalmente sulla durata della stessa; in ogni caso, i frequenti lavaggi del fondo fatti dall’incaricato Gis Renato Lezuo ne evitano comunque il de-perimento. Tutti i circuiti sono stati svuota-ti per evitare la formazione di alghe, in par-ticolare il circuito in uscita dalla vasca della caldaia, ancora con tubi in ferro, nei quali

potrebbe anche formarsi della ruggine. La caldaia, che comunque viene testata pe-riodicamente, era stata parzialmente rin-novata nel 2003, sostituendo la centrale termica, parte dell’impianto di filtraggio dell’acqua e i vecchi tubi in ferro con nuovi tubi in plastica. Si tratterebbe di un inter-vento ancora da completare: sono nuovi,

Alcune immagini degli spazi a disposizione al piano terra della piscina: stanze adibite a magazzino, ove sono depositati materiali della Gis e del consorzio Cortina Turismo

infatti, i tubi in entrata in vasca, ma sono ancora in ferro quelli in uscita; le docce e i sanitari degli spogliatoi, che erano stati rimessi a nuovo poco prima della chiusura e che fanno parte dell’impianto dell’adia-cente palestra, vengono messi in funzione con regolarità. «La centrale termica non è proprio adeguata a scaldare bene, nello stes-so tempo, l’acqua e l’aria della struttura» spiega il tecnico della Gis, Giuliano Cor-della. «Probabilmente i calcoli della poten-za calorica furono fatti all’epoca su misure standard, senza calcolare la dispersione di calore dovuta all’ampiezza della nostra pi-scina». Cordella spiega che sono stati fatti alcuni tentativi per scaldare l’aria, ma ciò non è possibile allo stato attuale, e quindi si è optato per avere l’acqua più calda. Ad ogni modo, durante il periodo invernale, il riscaldamento viene mantenuto al minimo per evitare danni alle tubazioni derivan-ti dal congelamento. Fatta eccezione per i problemi riguardanti il tetto, «l’impianto è pronto; se si volesse, la riapertura sarebbe possibile nel giro di pochi giorni» afferma De Santis.Nel piano terra, sotto la vasca, ci sono an-che alcuni spazi che potrebbero essere uti-lizzati in qualche modo. All’entrata verso la centrale termica, sulla destra, c’è uno spazio adibito a magazzino dove al momento sono stivati i tornelli acquistati alcuni anni fa per contare le presenze in piscina, utilizzati per un breve periodo e poi archiviati. Sempre al piano terra, ci sono altri due ampi spa-zi, sempre destinati a magazzino, che negli anni Ottanta erano occupati dalla palestra di Judo, come ci spiega Renato Lezuò. Ora in parte ci sono alcuni depositi dei mate-riali Gis, in parte lo spazio viene affittato al consorzio Cortina Turismo per lo stoccag-gio delle riviste, prima della distribuzione. A questi spazi, ci sono poi da aggiungere quelli ora gestiti dalla Energym di Orlando Maruggi che comprendono, oltre alla pa-lestra di pesi, anche la sala sul piano vasca dove si svolgono varie attività sportive e la sala sottotetto, al momento inagibile per i noti problemi del tetto.

I bagni e le docce sono stati recentementi rifatti, comprese le tubazioni di scarico sotto il pavimento

Niente è cambiatoentrando in piscina il tempo sembra essersi fermato al giorno seguente a quello della chiusura

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Cortina

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Spazi, questi, che potrebbero essere interes-santi in un’ottica di gestione esterna della piscina, come il Comitato Civico aveva proposto al Sindaco nell’incontro del 27 novembre scorso. Argomento che, tuttavia, non convince il presidente Gis. «Secondo me, nessuno prenderebbe in gestione la pi-scina. Il problema è la manutenzione: l’im-pianto è vecchio. Per la gestione ordinaria, cioè la cassa, le pulizie, i corsi, ce la può fare benissimo anche la Gis. Se si vuole fare un passo in più, con un centro benessere, un ri-storante, da cui il gestore possa trarre mag-gior profitto, allora sarebbe opportuno un bando di gara per un imprenditore privato che si occupi anche della ristrutturazione».

LE VALUTAZIONI

Il dato che emerge, e che inquieta, è che il Comune non ha dato nessun genere di indi-cazione a Gis sugli interventi da effettuare all’impianto chiuso. Per la nostra Ammini-strazione, la piscina si trova in un limbo, tra “color che son sospesi”. Con la diligenza del buon padre di famiglia, Gis ha deliberato di continuare a destinare fondi e forza lavoro al mantenimento dell’immobile comunale. Il presidente De Santis, infatti, considera l’impianto di Guargné di grande importan-za come servizio per i cittadini, ma anche per gli ospiti di Cortina, e questo giustifica il mantenimento minimo dell’impianto af-finché non deperisca, tanto più che al mo-mento non c’è ancora un progetto della nuo-va piscina che dovrebbe sorgere allo stadio. Lo scorso dicembre il Consiglio di Am-ministrazione di Gis ha inviato una lettera all’Amministrazione comunale per avere indicazioni sul futuro della piscina. La ri-sposta, giunta pochi giorni prima del nostro sopralluogo, si limita a dire che la ristrut-turazione della piscina non è inserita nel piano delle opere pubbliche per il prossimo

PISCINA CHIUSAdal 29 gennaio 2012

1 ANNO

5 GIORNI

contatore aggiornato al 3 febbraio 2013

0 1 0 5ANNI GIORNI

triennio. La palla sulla manutenzione del-la piscina, quindi, al momento è gettata in mano alla Gis, senza tuttavia alcuna indi-cazione a breve termine da parte del socio unico Gis, vale a dire il comune di Cortina d’Ampezzo. Resta il fatto che l’impianto di Guargné continua a gravare sulle casse comunali: verrebbe facile pensare che al momento le voci di spesa facenti capo alla piscina siano pari a zero. Niente di più sba-gliato: invece, è necessario tenere conto dei costi relativi alle manutenzioni, ai quali va aggiunto l’esborso a favore dell’hotel di turno per l’utilizzo della sua piscina. No-nostante la chiusura, la spesa annuale con-tinua ad aggirarsi intorno a 100 mila euro,

valore equiparabile al passivo della struttura aperta. Allora: quale sarà la sorte della piscina? Si è pontificato sulla possibilità di una nuo-va struttura, ma, di fatto, manca il benché minimo progetto. Si sa, prima di poterne godere passerebbero molti anni. Non si può pensare di soddisfare un’utenza con palliati-vi come i corsi tenuti periodicamente presso la piscina di qualche hotel del paese. Ciò che colpisce ancora una volta è la man-canza di una strategia d’intervento coeren-te e comune a tutti gli impianti sportivi di Cortina.

il Comunenon ha dato nessun genere di indicazione a Gis sugli interventi da effettuare all’impianto chiuso

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NEL CONDOMINIO “CORTINA CENTRO” IN 50 SI TUTELANO IN PREVISIONE DEL FUTURO PARCHEGGIO DI LARGO POSTERichiesto e ottenuto dal Tribunale di Belluno un accertamento tecnico preventivo. Una procedura per fotografare lo stato di fatto dell’edificio e rendere più semplice una controversia per eventuali danni in seguito agli scavi e alla costruzione del parcheggio

di Marco Dibona

Una forma di tutela, qualora i lavori, che si eseguiranno nel sottosuolo, dovessero pro-vocare danni. È quanto hanno chiesto gli oltre cinquanta condòmini che risiedono nel grande stabile che sovrasta Largo delle Poste, il condominio Cortina Centro. La loro preoccupazione è determinata dalla particolare composizione del terreno, dove si intende scavare per realizzare il nuovo parcheggio multipiano. L’edificio è in mez-zo, guardando dalla piazza, fra gli alberghi Alaska ed Ampezzo, sopra l’X Bar e le al-tre attività commerciali. Il condominio ha chiesto ed ottenuto, dal Tribunale di Bel-luno, un accertamento tecnico preventivo. Il giudice ha nominato come consulente l’architetto Monica Clai di Belluno, che è affiancata da altri tecnici. Il condominio ha come consulente il professor Bruno Zan, docente dell’Università di Venezia. La so-cietà controllata Servizi Ampezzo, incarica-ta dal Comune di Cortina di progettare e realizzare l’opera, si avvale come consulente dell’ingegner Franco Sogne, che supporta da tempo Marco Siorpaes, responsabile uni-co del procedimento, oltre che amministra-tore unico Se.Am. L’azione è una normale forma di tutela, attuata da chi teme le con-seguenze di lavori di edilizia, di costruzione o di scavo. In una futura controversia per danni, ci sarebbero basi certe, dalle quali partire, per le perizie successive.«Questa procedura – spiegano i condòmi-ni, che hanno fatto richiesta al tribunale dell’accertamento tecnico preventivo – ha lo scopo di fotografare lo stato dei luoghi e di individuare i possibili punti critici. Questi rilievi si fanno in modo da rende-re più semplice e certa la definizione della controversia, in caso di eventuali danni, che dovessero essere arrecati all’edificio, dalle opere che si intendono realizzare.È ovvio che il condominio Cortina Centro, essendo più che preoccupato per l’entità e le carat-teristiche di quello scavo, intende chiedere opportune garanzie (assicurazione, fideius-sioni e quant’altro) qualora si voglia malau-

guratamente insistere con la realizzazione del progetto». Inizialmente ci sono stati due approfonditi sopralluoghi dei tecnici. In seguito è stata depositata la perizia, dopodiché il legale in-caricato dai proprietari, l’avvocato Mario Bergamo, del Foro di Venezia, ha fornito le indicazioni sulle modalità, con cui muover-si. Da quanto risulta a chi risiede nel palaz-zo, anche altri proprietari di edifici vicini, che pure guardano su Largo delle Poste, si stanno muovendo nella medesima direzio-ne, stanno pensando di tutelarsi nella stessa maniera. Buona parte di queste preoccu-pazioni nascono dalla perizia idrogeologi-ca, redatta dall’ingegner Simonini, che ha sconsigliato di scavare tre piani, sotto l’at-tuale livello della piazza, ma di limitarsi a due: lo studio, frutto di ripetuti sondaggi, ha sottolineato la notevole complessità del terreno, in quell’area.

Oltre a questa forma di autotutela, alcuni dei condòmini auspicano che la società Ser-vizi Ampezzo, per conto dell’amministra-zione comunale, possa ripensare all’oppor-tunità di realizzare quel parcheggio, in quel posto, possa tornare sulla sua decisione, per i costi, i disagi, i rischi che quello scavo comporta.«Quanto alla possibilità di fare un passo in-dietro – sostengono – crediamo che per la Se.Am. sarebbe possibile uscirne in modo onorevole. Infatti nei contratti preliminari di compravendita dei posti auto sotterranei, che sono già stati sottoscritti, sono conte-nute alcune clausole che consentono la riso-luzione “qualora ragioni di carattere ammi-nistrativo, tecnico od economico dovessero indurre SeAm a non procedere alla realiz-zazione”. In questo caso la società sarebbe tenuta solamente a restituire l’anticipo rice-vuto e gli interessi, senza spese aggiuntive».

Il condominio Cortina Centro ospita oltre 50 condòmini. Si trova fra gli alberghi Alaska ed Ampezzo, sopra l’X Bar e le altre attività commerciali

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IL SINDACO DI CORTINA RINVIATO A GIUDIZIO PER DIFFAMAZIONE.IN ARRIVO ANCHE UNA SECONDA qUERELA Il sindaco di Cortina Andrea Franceschi riceve il rinvio a giudizio nella causa di diffamazione mossagli dall’ex responsabile dei lavori pubblici Emilia Tosi

a cura della Redazione

Diffamazione. È questa l’accusa che il Sin-daco di Cortina Andrea Franceschi dovrà sostenere in tribunale in seguito alla querela  presentata dall’ex responsabile del Servizio lavori pubblici del Comune Emilia Tosi.La querela nei confronti del primo cittadino è partita a maggio dell’anno scorso, quando gli uffici comunali vennero scossi da un’im-provvisa visita della Guardia di Finanza che perquisì gli uffici e le abitazioni di sette persone, tra cui il Sindaco e mezza Giunta. Franceschi accusò dai microfoni di Radio Cortina, e successivamente attraverso un comunicato, Emilia Tosi di aver mosso ac-cuse nei suoi confronti, usando parole che la dottoressa Tosi ha ritenuto «gravemente e gratuitamente offensive nei miei confron-ti» (vedi Voci di Cortina n. 97- giugno 2012, scaricabile anche dal sito vocidicortina.it). Nei suoi confronti Franceschi espresse il se-guente giudizio - la dichiarazione è agli atti e rappresenta parte del capo di accusa - : «È maleducata, risponde ai cittadini, tratta male le associazioni […] ogni appalto che fa lo sba-glia, bisogna sempre riproporlo e sistemarlo».  Oltre a questo, il Sindaco si rivolse alla sua ex dirigente con le seguenti parole - anch’esse estrapolate dalla notifica del rinvio a giudi-zio-: «[…] una che in un’azienda privata dura cinque minuti, i suoi cantieri sono tutti fermi e non risponde a me e ai suoi assessori, tutte le cose che volevamo portare avanti sono lì

inchiodate nel suo ufficio […]”. Parole, commenta oggi il Sindaco, «del-le quali ero e sono fermamente convinto. Il servire nella Pubblica Amministrazione deve essere un onore e un premio per i più intraprendenti, non una questione di pri-vilegio sindacalizzato che permette a chi vuole evitare ogni fatica di sonnecchiare beatamente a spese del contribuente; e che spese! Così facendo una piccola minoran-za di persone – a Cortina una porzione, in totale onestà, sempre più piccola - svi-lisce e getta un’ombra sulla maggioranza dei dipendenti comunali che lavora di gran carriera, a partire dai nostri operai». 

Ed è di pochi giorni fa la notizia di una se-conda querela, sempre per diffamazione, da parte di Emilia Tosi nei confronti del sinda-co Franceschi. Anche in questo caso vengo-no contestate alcune dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino dai microfoni di Radio Cortina, questa volta riguardo alla ritardata apertura della micro centralina in località Majon. Secondo quanto riportato in una nota dell’Amministrazione comunale, le parole di Franceschi sulle quali ruota la querela sono le seguenti: «Qua avrò scritto dieci let-tere all’Ufficio Lavori Pubblici, ma sapete che poi quando si scrivono le lettere si viene accusati, si finisce indagati per pressioni sul personale; aspettiamo che si degnino di fare le ultime carte, di accendere questa bene-detta centralina, ma ogni volta che si prova a dire qualcosa a certi dipendenti si finisce in Procura come è capitato a me nei mesi scorsi per ragioni come queste». «Cosa c’è di offensivo in queste parole?» si chiede Franceschi nella stessa nota. «Emilia Tosi non è neppure nominata e tutti sanno che la micro centralina non è mai stata atti-vata per ritardi e inefficienze. A questo pun-to mi chiedo e chiedo a tutti: è ragionevole venir sottoposti a giudizio per un’afferma-zione come quella sopra riportata?» Una domanda alla quale dovrà rispondere l’autorità giudiziaria.

Il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, durante la cerimonia del giuramento all’inserimento per il suo secondo mandato, nel maggio scorso(foto di Paolo Constantini)

Sale & Pepe

&PARTITO IL PRINCIPE WALID,IL PAESE SI INTERROGA:

E SE LA PROSSIMA VOLTA CHIEDESSEDI AFFITTARE LA PISCINA?

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AGGIORNAMENTO SU CHI COMANDA: IL NUOVO ORGANIGRAMMA COMUNALE DECISO DAL SINDACOEnnesima revisione dei responsabili degli uffici comunali. Incarichi a tempo

Con un proprio decreto, il Sindaco ha stabi-lito le nuove cariche a partire dal 1° gennaio 2013 e valide fino al 30 giugno 2013 (cioè ben 6 mesi), riservandosi comunque – se fosse necessario - di cambiare anche prima.Nella tabella riassuntiva abbiamo riportato le competenze e il numero di addetti che i responsabili hanno in gestione. Ovviamen-te il “peso” di un capo non si misura solo contando il personale a disposizione, ma questi numeri danno comunque un’indica-zione.

Il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi(foto: Diego Gaspari Bandion)

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TITOLARE RESPONSABILE DEL SERVIZIO

NUMEROADDETTI

COMPETENZE

Luisa Musso Segretario generale Segreteria e Affari generali

6 Segreteria e organi istituzionali, affari generali, segreteria del Sindaco, contratti, partecipazio-ni, cultura e giovani, turismo, sport, trasporto pubblico locale, altro

Luisa Musso Ufficio tributi 5 Tributi, altro

Augusto Pais Becher

Economico Finanziario 4 Programmazione economico finanziaria, conta-bilità, economato, controllo di gestione, altro

Paola Francesca Iapichino

Patrimonio e Tavolare 9 Gestione del patrimonio e demanio comunali, cimitero, immobili comunali, gestione espropri, tavolare, occupazione spazi pubblici, altro

Emanuela Zaetta Edilizia privata e Cen-tro elaborazione dati

8 Edilizia privata, attività produttive e commercio, centro elaborazione dati, altro

Stefano Zardini Lacedelli

Urbanistica 1 Urbanistica, sistema informativo territoriale, altro

Stefano Zardini Lacedelli

Opere pubbliche,manutenzioneed ecologia

34 Programmazione opere pubbliche, progetta-zione, esecuzione opere pubbliche, protezione civile, manutenzione beni patrimonio e demanio comunali, ecologia e ambiente, altro

Claudio Talamini Demografici e Sociale 16 Elettorale e leva, anagrafe, stato civile, servizi alla persona, casa di riposo, altro

Lorena Bettello Personale 7 Personale, organizzazione, protocollo, messi, archivio, centralino, altro

Ines De Biasi Polizia Locale (*) 6 Polizia urbana, polizia rurale, polizia strada-le, accertamento violazioni e contenzioso in materia di agricoltura, edilizia, commercio, esercizi pubblici, ambiente e relativa emissione di ordinanze e ingiunzioni, ordine pubblico, funzioni di polizia giudiziaria, notifiche atti di competenza e per supporto ai messi comunali, oggetti smarriti, altro

(*) il servizio di Polizia Locale rimane servizio autonomo rispetto agli altri servizi comunali.Il Comandante risponde direttamente al Sindaco.

Nota: il numero di addetti è calcolato per persona (senza considerare part time o tempo pieno)

FONTE: decreto sindacale n. 23/2012

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Page 13: Voci di Cortina - Febbraio 2013

pagina autogestita

Cortina: inverno da scoprire a cura di Cortina Turismo

Mercati: Russia, UK e Italia Eventi: CT ha collaborato con Rossignol e il 10° Winter Raid Comunicazione interna: Sunrise moment e Sunset party

RUSSIA Per il secondo anno consecutivo, Cortina ha ospitato l’operatore Sunrise T.O. di Mosca, con il quale è in corso un rapporto di collaborazione. Il TO ha pubblicato un catalogo luxury, con molte proposte di Cortina dedicate ai turisti individuali. Durante la due giorni hanno visitato gli alberghi - con i quali avevano già siglato accordi privati in primavera - ,il centro e alcuni negozi. Per il pranzo, nonostante le condizioni metereologiche avverse, sono saliti in Tofana, dove hanno potuto brindare con un ottimo aperitivo, salumi e formaggi locali. Gli operatori (22), sono rimasti entusiasti: “Cortina è una cittadina e offre molto anche a chi non scia, o a chi comunque desidera visitare mostre, frequentare ristoranti e fare shopping”.

LONDRA Cortina Turismo ha partecipato al Salone Active Travel di Londra, dal 17 al 20 gennaio. La fiera era organizzata in collaborazione con il Bike Show e la Mostra all'aperto. CT ha registrato un particolare interesse verso la proposta in bicicletta, sia su strada che mtb. Molte anche le richieste di approfondimento sul tema hiking e vie ferrate. La referente del mercato anglosassone, Marianne Moretti, inoltre ha incontrato To e giornalisti specializzati nel trekking e nell’escursionismo. Il TO Walks Worldwide è molto interessato a creare delle proposte di vacanza con Cortina.

SUNRISE MOMENT & SUNSET PARTY Cortina Turismo ha coordinato i rifugi, per poter organizzare per tutta la stagione un ricco programma di iniziative ed eventi “fuori dagli schemi”. Appuntamento all’alba e al tramonto, tra musica e festa nel momento in cui le Dolomiti si tingono di rosa. Ogni sabato si scopre un rifugio diverso in modo da vivere il panorama che effetto del tramonto offre sulle Dolomiti a 360 gradi, dalla Tofana alle Marmolada alle 5 Torri, dall'Antelao al Cristallo. In distribuzione a Cortina il programma degli appuntamenti.

DICONO DI NOI…PARTIAMO

Ha dedicato due pagine alla Regina delle Dolomiti: piste, attività, strutture e i grandi appuntamenti della stagione invernale.

DNA in India. Articolo scritto dal giornalista indiano, ospite di Cortina lo scorso anno.

Supplemento ULTRATRAVEL del quotidiano nazionale ad Abu Dhabi londinese. Il Top delle 10 località invernali.

ROSSIGNOL Cortina Turismo ha realizzato un’attività di co-marketing con Rossignol, l’azienda produttrice di sci. Rossignol ha scelto Cortina per il lancio, attraverso una particolare gara di sci a cronometro contro il campione Jure Kosir, di un nuovo paio di sci. Cortina e Rossignol hanno creato un piano di comunicazione on line su facebook con l’obiettivo per Rossignol di avere delle iscrizioni alla gara, per Cortina di aumentare il numero di fan sul Social Network e di ottenere indirizzi mail per le proprie azioni di e marketing.

10° WINTER RAID CT ha collaborato con il Winter Raid, fornendo assistenza alberghiera e supporto logistico. CT si è occupato dell’organizzazione del ricevimento ufficiale e del cocktail di benvenuto in Corso Italia, al quale hanno partecipato il vicesindaco Enrico Pompanin, il Cortina Car Club e i rappresentanti di St. Moritz, tra i quali è avvenuto uno scambio di riconoscimenti.

MOTOR BIKE VERONA Cortina Turismo era presente con materiale informativo e stampato, all’interno dello stand Veneto, alla fiera Motor Bike Travel, il più grande evento italiano dedicato al mototurismo. Presenti alla rassegna oltre cento marchi turistici italiani ed esteri: le maggiori realtà specializzate che operano nel mercato specifico, ma soprattutto Tour Operator nazionali, Oltre di 130.000 i visitatori registrati nei tre giorni della rassegna. Da un sondaggio svolto tra questi particolari “buyer” intervenuti al Motor Bike Travel emerge un mototurista che si sposta più decisamente verso la montagna, che vuole prima di tutto un parcheggio custodito per la sua moto e richiede' un’offerta enogastronomica di qualità.

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COPPA DEL MONDO DI SCI ALPINO FEMMINILE 2013: SI CHIUDE CON SUCCESSO LA VENTUNESIMA EDIZIONE a cura della Redazione - foto: Dino Colli

Si è concluso domenica 20 gennaio 2013, sotto una fitta nevicata, il lungo week end di Coppa del Mondo di Sci Alpino Fem-minile. È stato un fine settimana davvero intenso, pieno di emozioni sportive e non solo. Cerchiamo ora di raccontarvi nel dettaglio che cosa è successo sull’Olimpia delle Tofa-ne, al parterre di Rumerlo e in Corso Italia. Saltata la prova di Discesa Libera (DH) in programma per il giovedì (causa mal tem-po), gli organizzatori hanno duramente la-vorato (fino a tarda notte) per garantire la prova del venerdì che, anche grazie ad uno splendido sole, si è svolta regolarmente su una pista in perfette condizioni. Sabato, nonostante il freddo, le atlete si sono date battaglia e, alla fine, l’ha fatta franca Lin-dsey Vonn che si è piazzata sul gradino più alto del podio precedendo Tina Maze e la sua connazionale Leanne Smith. Daniela Merighetti non è riuscita ad imporsi come nella scorsa edizione, complice anche un errore sul temibile Scarpadon che l’ha fat-ta scivolare in ventottesima posizione; la migliore delle italiane è stata quindi Ele-na Fanchini (settima), seguita da Verena Stuffer (diciassettesima), Nadia Fanchini (ventiquattresima), Francesca Marsaglia (venticinquesima), Lisa Magdalena Aggerer (trentacinquesima), Enrica Cipriani (trenta-novesima), Elena Curtoni (quarantunesima) e Camilla Borsotti (quarantaquattresima). Mentre le atlete gareggiavano sull’Olimpia delle Tofane, a Rumerlo il Comitato Cor-

tina 2019, insieme ai Sestieri di Ampezzo, aveva predisposto la seconda edizione del Top of the Dolomites Music Festival: anche quest’anno questa manifestazione ha per-messo ai tanti giovani, e non solo, accorsi per vedere le gare, di poter fermarsi in pista per poter gustare un succulento panino nel-la tenda dei sestieri o godersi una fresca bir-ra rigenerante all’Apres-Ski Top Bar mentre il sole tramontava sulla conca ampezzana. Intanto in Corso Italia i Fan Club delle mi-

gliori atlete del Circo Bianco si sfidavano al Fan Club Contest per il titolo di campioni. Dopo il pick-up dei pettorali, accompagna-to dalla sfilata e da un bagno di folla, nei locali di Cortina ha preso il via la Festa del-le Nazioni. Domenica, di buon mattino, i collaborato-ri del Comitato Cortina 2019 si sono dati appuntamento a Socrepes: era il giorno del World Snow Day 2013. Dopo il grande successo dell’anno scorso anche quest’an-

Sopra: il podio della Discesa libera, con Lindsey Vonn sul gradino più alto, Tina Maze, a sinisitra, seconda, e Leanne Smith, terza. Sotto: due immagini del World Snow Day 2013. I numerosi bambini sono in compagnia di Julia Mancuso (a sinistra) e Daniela Merighetti (a destra)

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no l’organizzazione non è stata da meno: i bambini, infatti, hanno avuto la possibi-lità di entrare sull’Olimpia per osservare le atlete che effettuavano la ricognizione. Dev’essere stata una grande emozione per questi bambini vedere le proprie beniamine da così vicino, concentrate sulla pista, ma non solo: alcune di loro infatti hanno volu-to scattare qualche foto con i quasi trecento bambini accorsi per questa bellissima mani-festazione indetta dalla F.I.S. Poco dopo la fine della ricognizione la neve è iniziata a scendere copiosamente: solo grazie alla perfetta condizione della pista e al lavoro dei tecnici è stato possibile che

la gara si svolgesse regolarmente. La gara di Super Gigante ha visto il trionfo della te-desca Viktoria Rebensburg, davanti all’au-striaca Nicole Schmidhofer e alla slovena Tina Maze. Anche domenica le italiane non hanno brillato: complici anche le condizio-ni meteo che sono andate peggiorando. La migliore delle azzurre è Daniela Merighet-ti (ventesima) seguita da Nadia Fanchini (ventunesima), Enrica Cipriani (ventotte-sima), Lisa Magdalena Aggerer (trentesi-ma), Elena Fanchini (trentunesima), Verena Stuffer (trentaquattresima), Camilla Bor-sotti (quarantesima) e Francesca Marsaglia (quarantunesima).

Al termine della gara, i giovani parteci-panti al World Snow Day hanno avuto la possibilità di entrare nel parterre di arrivo delle gare per assistere alla cerimonia di premiazione e anche per scattare una foto con le loro beniamine. La manifestazione si è chiusa con una ricca estrazione di premi: madrina d’eccezione è stata proprio Daniela Merighetti.Un grande successo quello di quest’anno: un’organizzazione quasi impeccabile. Adesso non ci resta che aspettare la prossima edi-zione. Ci rivediamo nel 2014 con le gare di Coppa del Mondo di Sci Alpino Femminile.

“qUALI PROSPETTIVE PER IL TURISMO DELLA MONTAGNA E qUALE FUTURO PER qUELLA BELLUNESE” Valorizzare il territorio, creare il prodotto turistico … e venderlo: questo quanto emerso dal convegno del Rotary Club Cadore Cortina d’Ampezzo all’Hotel Miramonti

Tutti concordi i relatori del Convegno – or-ganizzato il 23 gennaio all’Hotel Miramon-ti di Cortina d’Ampezzo dal Rotary Club Cadore Cortina d’Ampezzo, introdotto da Massimiliano Pachner e moderato da An-drea Cecchella di Tele Belluno – nell’indi-care una strada virtuosa al turismo monta-no. Rivalutare le ricchezze del territorio e le sue peculiarità, fare Sistema e assemblare il Prodotto, definire un cliente tipo (target) e commercializzare la propria offerta sui mer-cati (al plurale, perché non esiste solo l’Ita-lia). Proponiamo i migliori passaggi.

Le “piLLoLe” deL Convegno

Aldo del Bò di Torre Rotonda (direttore rivista Professione Mon-tagna): “Dopo le Olim-piadi, Cortina l’ho vista dolcemente addormentarsi”.

Francesco Bosco (direttore Funivie Ma-donna di Campiglio)“Quando si parla di turismo c’è poca at-tenzione a individuare professionalità che possano darti indirizzi”, soprattutto per i tavoli alti della politica. A Madonna di Campiglio oggi si propone il prodotto, c’è

la vendita, con per-sonale che gira il mondo e propone pacchetti. Non sia-mo più ostaggio di un unico mercato (italiano): abbiamo altri 32 “rubinetti” (paesi). È impensa-bile il turismo solo

di qualità: oggi il turismo è qualità e quan-tità (altrimenti non si sta a galla).Le società di impianti a fune è giusto che distribuiscano dividendi, ma anche che in-vestano. In Trentino, però, solo le funivie di Madonna di Campiglio distribuiscono dividendi, anche se ormai i costi di ge-stione sono diventati abnormi. Le società impiantistiche creano indotto: ogni euro fatturato, diventa 7 o 8 euro per il territo-rio (25 milioni fatturati dagli impianti ge-nerano cioè 160 milioni nel turismo). Cosa si fa della montagna se manca il turismo? Manteniamo l’ambiente, anche perché sen-za ambiente non c’è turismo: ci vorrebbero politiche per fare sistema, ad esempio per avere la forza di reclamare il gasolio age-volato, come in agricoltura (mentre oggi gli impianti lo pagano a prezzo pieno, e lo stesso per l’energia elettrica). Promo-zione: il concetto corre il rischio di essere “aria fritta”; commercializzazione: è invece promozione+vendita. Occorre individuare

target e mercati per il prodotto che hai da vendere.

Stefano illing (presidente Con-sorzio Cortina Tu-rismo)La provincia di Belluno ha lo 0,57% di territorio vincolato a piste; se la redditività di un ettaro di pascolo è

pari a 1 euro, la redditività delle piste da sci vale 1.600 volte (7.500 volte per zone come quelle di Cortina e di Alleghe). Per dare un’idea delle risorse che andrebbero inve-stite nel marketing si può ipotizzare che su 400 milioni di euro di fatturato stimato per Cortina, dovremmo destinarne il 2% (o il 3%), come accade nelle industrie (cioè 8/12 milioni di euro). La Trentino spa spende in comunicazio-ne 10 milioni, sui 25 milioni che gestisce. Sankt Moritz spende 14 milioni, Zermatt 8 milioni, Sankt Anton 5 milioni, Cortina 1,3 milioni e Dolomiti Stars 450.000 euro. Il contributo della Regione Veneto per la promozione a Cortina è di 25.000 euro.Ci vuole il “prodotto turistico”, e il coordi-namento del sistema.

(e.p.)

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METEO 2012 A CORTINA D’AMPEZZOAndamenti e anomalie

I dati meteo sono relativi al 2012 e vengono registrati dalla stazione di Cortina-Gilar-don (1270 m).Le medie sono riferite al periodo 1993-2011.

TeMpeRATUReLa temperatura media annuale è risultata pari a +6.8°C, in linea con la media di rife-rimento che è +6.6°C.Il giorno più freddo è risultato il 3 febbraio con una temperatura media giornaliera di -11.6°C, quando si è avuta anche la minima notturna più bassa dell’anno (-15.7°C).Il giorno più caldo è stato il 1° luglio, con una temperatura media giornaliera di +21.2°C. La massima assoluta si è registrata però il 21 agosto, con +29.3°C.

pReCipiTAZioniLe precipitazioni totali annuali sono state pari a 1302 mm (equivalenti a 1302 litri per ogni metro quadrato di terreno), superiori del 22% alla media di riferimento (1071 mm).In tutto si sono avuti 114 giorni piovosi (cioè con pioggia giornaliera maggiore o uguale ad 1 mm), 8 più del normale.Il mese più piovoso è stato novembre, con 290 mm, quello meno piovoso febbraio, con 8 mm (neve fusa o pioggia).Il mese più instabile è stato luglio, con 16 giorni piovosi.Il rovescio temporalesco più intenso si è avuto il 16 agosto, con 8.0 mm in 5 minuti. La pioggia massima in 24 ore è stata di 104 mm, a cavallo fra il 10 e l’11 novembre.L’altezza massima della neve al suolo si è avuta il 16 dicembre, con 30 cm.

SoLeggiAMenToIn tutto l’anno la radiazione solare globale è stata di 1.257.333 watt per metro quadrato, inferiore del 6% alla media di riferimento.Il giorno più soleggiato e limpido è stato il 17 maggio (8.356 watt per metro quadrato),

il giorno più grigio e buio il 28 novembre (24 watt per metro quadrato).

venToLa velocità media annuale del vento è stata pari a 6.5 km/h, superiore alla media di ri-ferimento che è 5.3 km/h.La velocità massima del vento è stata rag-giunta il 6 gennaio, con 85 km/h, il mese più ventoso è stato febbraio, con una media di 10 km/h

Dati ed elaborazioni di:

Bruno RenonA.R.P.A.V. - Dipartimento Regionale per la Sicurezza del TerritorioServizio Idrologico RegionaleUfficio Idrologia

Il 2012 è risultato più caldo e piovoso del normale, simile, per quanto riguarda la tempe-ratura, al 2011, che era risultato, per quasi tutte le zone della provincia, l’anno più caldo dell’ultimo venticinquennio. Per il capoluogo, di cui si dispone una serie storica molto più lunga, il 2012, come il 2011, va classificato come uno degli anni più caldi dal 1879, ovvero dall’inizio delle osservazioni.Dopo un inverno secco e ventoso si è avuta una primavera inizialmente calda e siccitosa, poi caratterizzata dalla normale, elevata piovosità di questa stagione. L’estate si è rivelata complessivamente 1°C più calda del normale e poco piovosa sul settore prealpino. I tre mesi autunnali sono risultati più caldi e piovosi del normale. L’inizio dell’inverno 2012-2013 (dicembre) ha mostrato precipitazioni scarse e temperature abbastanza basse in quota.Le temperature medie annuali sono risultate da 0.5 a 1.0°C superiori alla norma, con scarti maggiori nei fondovalle più bassi. Si sono avuti ben otto mesi più caldi del normale dei quali sette consecutivi da maggio a novembre, e soli due mesi più freddi (febbraio e dicembre). Eccezionalmente caldo è stato il mese di marzo, il più caldo in assoluto per il capoluogo dall’inizio delle osservazioni (1879).Le precipitazioni totali annuali sono state piuttosto abbondanti, superiori del 10-35% rispetto alle medie pluriennali, con gli scarti più elevati sulle Dolomiti settentrionali.Il mese più piovoso è risultato novembre, quelli più asciutti gennaio, febbraio e marzo. Il quadrimestre dicembre 2011-marzo 2012 è risultato uno dei più siccitosi delle serie storiche disponibili. In tutto l’anno si sono avuti da 94 a 105 giorni piovosi sulla fascia prealpina (4-5 in meno rispetto alle medie pluriennali) e da 111 a 122 sul settore dolomi-tico (10-15 più del normale), dove il 2012 va classificato come uno degli anni più piovosi degli ultimi 25 anni.

In tutto si sono avuti 173 giorni soleggiati (21 più del normale), 146 variabili (23 menodel normale) e 47 giorni di maltempo (3 più della norma).

ANALISI METEOROLOGICA DELL’ANNO 2012 DELLA PROVINCIA DI BELLUNO

presso:

LA COOPERATIVA DI CORTINA alla cassa dell’edicola

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Page 17: Voci di Cortina - Febbraio 2013

LE PARTICOLARITà METEO NELLA ZONA DI CORTINA

· Il vento molto forte del 6 gennaio 2012, quando si misurano raffiche di 139 km/h sul Monte Cesen e 110 sul Faloria;· L’intensa e prolungata ondata di freddo delle prime due settimane di febbraio (massime diurne di -17°C a Passo Falzarego): Il 10 febbraio sulla Marmolada si sono toccati i -30°C ma l’effetto combi-nato con il vento ha portato la temperatura percepita dall’organismo a -44°C;· Il forte vento da Nord dei giorni 15 e 16 febbraio, con raffiche di 118 km/h sul Faloria e 86 km/h a Cortina;· Il caldo tipicamente primaverile di fine febbraio e le temperature eccezionalmente alte di inizio e fine marzo (7.5°c di Passo Cimabanche);· L’ondata di caldo di fine giugno ed inizio luglio, con temperature massime di 22°C a Passo Falzarego;· I gravi danni per fortissimi rovesci, raffiche temporalesche e locali grandinate sulle Dolomiti setten-trionali nelle prime ore della sera del 30 luglio, soprattutto in Val d’Ansiei. Valori record di intensità pluviometrica si misurano ad Auronzo (17.4 mm in 5 minuti e 39.8 in 30) e Misurina (14.4 mm in 5 minuti, 32 in 15);· i forti fenomeni temporaleschi del 16 agosto su alcuni settori delle Dolomiti (18.0 mm in 15 minuti ad Auronzo, 15.4 mm a Cortina e raffica di vento di 64 km/h a Passo Pordoi);· l’ondata di caldo dal 18 al 24 agosto, con massime di 36.6°C a Feltre, 35.5°C a S.Giustina, 34.0°C a Belluno, 33.3°C ad Agordo, 32.9°C a S.Stefano, 30.1°C a Falcade, 29.2°C a Pescul, 26.6°C ad Arab-ba, 23.7°C a Passo Falzarego e 14.4°C sulla Marmolada;· Le temperature insolitamente alte dal 19 al 25 ottobre, con massime assolute di 19°C a Misurina. Valori anomali in quota anche per le minime, con 10°C sul Faloria;· Il gran freddo dei giorni 12 e 13 dicembre, i più freddi del mese, con minime di -20.4°C a Pian Can-siglio, -18.9°C a Cimabanche e -18.2°C a Cimacanale, ma soprattutto con massime diurne di -12.5°C sul Faloria;· Il caldo anomalo in quota dei giorni 23 e 24 dicembre, con massima di 12.1°C a Passo Falzarego.

(estratto da comunicato A.r.p.a.v.)

OIUTO MARE!per non dimenticare

ELIPORTO DI CORTINA D’AMPEZZO - MANICA A VENTOÈ il dettaglio che fa la differenza

Una stazione meteo di rilevamento

maggior numero di preferenze, sarebbe diventato vicesindaco e avrebbe potuto avere delle pretese all’interno del gruppo, affiancato dai suoi uomini, che a tutt’oggi rappresentano una parte consistente della maggioranza. Ma Andrea Franceschi, memore di quanto accaduto a Giacomo Giacobbi con la presenza in Giunta di Paolo Franceschi, non vuole Demenego in lista: la forte personalità dell’ex primo cittadino avrebbe offuscato la sua figura. A Demenego viene proposta la presidenza della Gis, ma questi non accetta. «Sono io che deci-do il ruolo che mi verrà affidato se mi volete» è la risposta di Demenego. A quel punto non c’è più alcun margine di accor-do, «Cortina Oltre il 2000» si spacca, e una parte migra verso «Progetto per Cortina». In un primo momento sembra che De-menego non si candidi, ma poi l’altra parte del gruppo decide di correre lo stesso. Secondo Deme-nego, il primo trait d’union con Franceschi è stato Luigi Matti: è lui che ha trascinato gli altri a candidarsi con «Progetto per Cortina», perché «non si poteva più perdere».

IL PRESENTE: LE DIMIS-SIONI E L’ENTRATA IN CONSIGLIO COMUNALE DI MICHELE DIMAI«Mi sono dimesso perché co-munque non mi ripresenterò» confida Demenego. «Ora biso-gna pensare ad una nuova lista, a nuove persone, quindi è giusto che Michele, che si è candidato con me ed era il primo della lista con più voti, si faccia un po’ di esperienza amministrativa in Consiglio comunale e si prepari per il futuro». Largo ai giovani, quindi, anche se, come anticipa-to nella conferenza stampa del

da SiniStra VerSo deStra, in SenSo orario: alice gaSpari, Marina Menardi e gianfranceSco deMenego durante l’interViSta

23 febbraio scorso, l’esperienza del Kaiser non viene buttata. Si vocifera di un incarico come coordinatore del nuovo gruppo che si presenterà alle prossime elezioni, che però Demenego non conferma. «Credo che Cor-tina ora debba riflettere su un nuovo modo di presentarsi, rac-cogliendo le esperienze di molti e soprattutto togliendo le ano-malie, i dissidi che si sono creati. Bisogna riallacciare i rapporti con la vallata, con la Provincia, con la Regione, altrimenti non si migliora l’economia del pae-se. Il gruppo vincente sarà una

miscela tra volti nuovi e persone che hanno già esperienza. Mi auguro che «Cortina Dolomi-ti» ora, assaporata la posizione di minoranza, abbia imparato questo». A conclusione della chiacchierata, chiediamo al ve-terano della politica ampezzana qual è stata, secondo lui, la cosa migliore e la cosa peggiore delle amministrazioni degli anni più recenti. «La migliore è stato il blocco all’edilizia e lo spazio ai recuperi esistenti. La peggiore è non aver colto la legge sulla prima casa (il Piano Casa)». Ma come, da un lato apprezza il bloc-co edilizio, e dall’altro recrimina che non è stato applicato il Piano Casa? Non è incoerente come posizione? «No - replica Deme-nego -. Il blocco edilizio signi- fica niente nuove case. La legge sul Piano Casa, invece, riguarda ampliamenti di case esistenti per residenti, ed è stata rifiutata e basta, senza affrontare la que-stione. Il problema poteva essere discusso tutti assieme, per vedere cosa accettare, e cosa no, quali potessero essere le soluzioni che potevano andare bene a Cortina. Per mancanza di tempo o per ne- gligenza, invece, l’hanno respinta senza nemmeno discuterla».

OIUTO MARE... PER NON DIMENTICARE!

a cura di Sisto Menardi

torrente Boite, aprile 2010

a metà novemBre 2009, il solito allarme inquina-mento idrocarBuri nel Boite.intervengono i vigili del fuoco e sistemano questa Barriera galleggiante nel Boite, vicino all’hotel corona.siccome il gasolio galleggia, la Barriera lo trat-tiene formando una specie di diga in superficie, (che dovreBBe essere continuamente vuotata).siamo in aprile 2010, la Barriera è ancora lì, non galleggia da tempo. oiuto mare!

Voci di CortinaNumero 71 aprile 2010 9

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ROMEO MANAIGO: SEI ANNI ALLA PATRIA E UNA VITA AL TURISMO D’ELITECentodieci anni del Miramonti Majestic

di Mario Ferruccio Belli - [email protected]

Abbiamo appena girato la boa dei cento-dieci anni del Miramonti Majestic, il più lussuoso albergo di Cortina a cavallo delle due guerre, anzi il suo simbolo inimitabile. Lo è ancora nell’immaginario collettivo e tutto lo fa meritare, la posizione isolata in mezzo al verde del suo campo da golf, la strada privata fra bandiere e lampioni per accedervi, gli edifici color giallo oro sparsi con larghezza di spazi, il profumo del lusso che la lunga storia lascia dietro di sé, persi-no la carrozza bianca a due cavalli che, nella stagione estiva, continua a rotolare sull’A-lemagna. Era il 20 maggio 1902 quando il messo comunale portava a Romeo Manaigo gli attesi decreti N.1579 e 1580, firmati dal Capocomune Agostino Demai. Il primo per dichiarare che la “fabbrica era stata ul-timata col giorno di oggidì”, il secondo, per concedere l’abitabilità. “Avendo ora ultima la casa al numero 8 a Pezié, destinata ad uso albergo, ritirate le debite informazioni, lo scrivente vi permette di utilizzarla e di abi-tarla stabilmente incominciando col giorno 15 giugno del corrente anno 1902”. Di Romeo Manaigo, figlio di Agostino, bi-sogna dire qualcosa in più, nella misura in cui egli è stato uno dei grandi personaggi d’Ampezzo. Quelli che svolgendo con pro-fessionalità il mestiere di albergatori hanno contribuito alla crescita e notorietà del paese in tutta la monarchia asburgica. Nel 1902 aveva trentaquattro anni, era di corporatura massiccia e portava baffoni imperiosi, alla maniera imperiale, forse appresa durante il servizio militare, che aveva prestato per ben sei anni a Bolzano e dintorni! Settanta-due mesi filati, con rarissimi ritorni a casa,

come usava allora in Austria ai giovani che, alla coscrizione, tiravano a sorte il numero “sbagliato”. Da quattro era sposato con Filomena Gol-derer, di dieci anni più giovane, figlia di un funzionario del giudizio distrettuale, che gli aveva dato una bambina, di nome Giulietta e, in seguito, altri sei fra maschi e femmine. Alla moglie, mancata giovane in un incidente automobilistico, Manaigo doveva molto nella sua determinazione di albergatore e manager in campo turistico. Come molte altre sue colleghe che spesso, oggi, si dimenticano. Entrambi si distin-guevano per l’abbigliamento elegante quale ci si aspettava dai proprietari di un lussuoso hotel. Ovviamente entrambi parlavano cor-rentemente la lingua tedesca. Per la storia del Miramonti Majestic, tutta e sempre in salita, qualche cenno può basta-re. La famiglia Manaigo che, fin dal 1825, svolgeva l’importante funzione di respon-sabile delle poste imperiali austroungariche in Ampezzo, e del cambio dei cavalli, nei secoli precedenti aveva svolto la funzione di sagrestano della parrocchiale, donde il so-prannome Mònego della famiglia. Nel patri-

monio avevano pure una azienda agricola, con diversi terreni che andavano dal bosco di Naulù, sopra Fraìna, fino giù al torren-te Boite. I migliori erano proprio a Pezié, a cavallo dell’imperial regia strada di Alema-gna, dove Romeo, dopo il congedo decise di costruire il “suo” albergo. Senza dire che nei vari rami familiari c’erano anche rap-presentanti dell’attività alberghiera, come il Sigismondo, sindaco per molte tornate a metà dell’Ottocento, il quale aveva gestito l’albergo Ancora – Anker, proprio nel centro del paese.

SASSI E ACqUA DA NAULù E LO STATO LO VUOLE ANCORA IN SERVIZIO

I suoi primi passi in quella direzione inco-minciarono, nel 1898, con la provvista di sassi, scavati a Naulù e a Crepedèl, sotto la val Orìta dove, mezzo secolo prima, erano stati procurati quelli per la costruzione del campanile. Li fece accumulare in mezzo ai suoi prati, sotto gli occhi dei curiosi (ce fara-lo mai de dute chi sass?). Il secondo passo fu la richiesta di mille fiorini d’oro in prestito chiesto a Giuseppe Verzi nel 1899. Siccome la Cassa rurale era ai suoi primi passi e, co-munque, agiva solo in favore degli artigia-ni e dei contadini e per modesti importi, la disponibilità del proprietario dell’albergo Croce Bianca supplì al bisogno. Per co-noscerne il valore notiamo che secondo la guida Baedekers, proprio nell’albergo Cro-ce Bianca, il costo di un giorno pensione andava da 1 a 2 fiorini. Il terzo passaggio riguardò la ricerca d’acqua per la costruzio-ne, e poi per il futuro hotel, non essendo la zona servita da nessun acquedotto. Qui l’affare diventò leggermente più complica-to, giacché “l’acqua” era sotto il controllo del governo. Ecco i passaggi iniziando dalla domanda di “Romeo Manaigo di servirsi di un ‘acqua che scaturisce a Pezzié, nel fondo comunale per uso di un albergo, che co-struisce in quella località”, subito girata dal Comune al Capitano che, prima di espri-mersi, ordina che si interpellino le Regole. I marighi rispondono: “La regola di Fraìna non fece mai uso dell’acqua come abbeve-raggio”; quella di Zuel, invece: “si riserva un

Nella foto del 1907, circa, Romeo Manaigo con la moglie Filomena Golderer, i figli Romeo junior,Amelia e la bonne in crinolina sotto la gonna nera

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Page 19: Voci di Cortina - Febbraio 2013

sede di32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL)

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abbeveraggio ma si rimette alle autorità”. Finalmente, il 4 marzo 1900, l’i. r. capita-no distrettuale Ferrari accordava “il chiesto permesso, contro il quale a chi si credesse aggravato resta libero il ricorso all’ i. r. Luo-gotenenza “. Tutto a posto e si poteva inco-minciare? Assolutamente no. Pochi giorni più tardi gli arrivava l’intima-zione a presentarsi alle manovre militari; in quanto “militare in congedo”. Voleva dire fermarsi e addio inizio dei lavori. Ma qui lo aiuta il capo comune Agostino Demai, suo amico e futuro socio nella riserva di pesca, che avendo scovato nei decreti la clausola che esimeva dalle manovre militari estive chi fosse “ impegnato in una tenuta rurale”, manda la richiesta di esenzione. Purtrop-po da Bolzano rispondono negativamente. Viene interpellato il Capitanato, e il sinda-co gli si rivolge spiegando che “Manaigo possiede una tenuta rurale delle più estese in paese e non ha alcuno che sorvegli e di-riga i lavori, e la sua assenza cagionerebbe gravi pregiudizi”. Nel primo momento la spiegazione non giova. Il sindaco riscrive allora al capitano che “Romeo Manaigo è l’unico membro della famiglia … e codesto i. r. Capitanato vorrà graziosamente racco-mandarlo”. Finalmente (!) l’esonero arriva e si può partire.

FALEGNAMI IN AMPEZZO E MURATORI DAL CADORE

Il 16 settembre 1900, il sindaco d’Ampezzo del Tirolo “sentito il parere della commis-sione edile, accorda il politico permesso di costruire una casa ad uso albergo, come dal prodotto disegno”. La stagione è mite, i la-vori possono incominciare. Sono stati affi-dati all’impresa Giacomelli di Calalzo, per la parte muraria, e alla ditta Apollonio, per i lavori di falegnameria. Per quanto possa sembrare incredibile, già alla fine di otto-bre dell’anno seguente, la costruzione era conclusa su “quattro piani e soffitta, per un totale di mq 560, con la spesa dichiarata di corone 25.000 ”. Così risulta nel Prospetto delle costruzioni per il 1901. Naturalmente continuano ancora i lavori e le spese. Mu-ratori, imbianchini, idraulici, arredatori, tappezzieri, falegnami e mobilia, tecnici per il riscaldamento e gli impianti elettrici, con l’energia portata dalla centrale dei Colli Codès sul Bigontina, eccetera. E ancora car-teggi. Nel mese di aprile 1902 arrivano le ispezioni dei tecnici della commissione edi-le; in maggio a chiudere questa prima fase l’atteso permesso di “abitarla stabilmente”, ma “ iniziando dal 15 giugno”.

Per i lettori precisiamo che l’albergo consi-steva allora solo nella costruzione che appare oggi in secondo piano; non il grandioso com-plesso che si ammira al di sopra della statale. Questo è giunto a compimento con ingran-dimenti successivi, già a partire dagli anni 1905 e 1906. Nel 1907 viene costruita una propria centrale elettrica, nei pressi del Boite. Ancora tre anni, e nel 1910 sorge la nuova grande ala, costruita dall’impresa Damiano Zanettin, con la spesa di corone 22.000. Ma già quella prima fabbrica di centodieci anni or sono, aveva le caratteristiche degli alberghi di classe nei quali, come scrivevano le guide, i prezzi si aggiravano attorno alle dieci corone di pensione al giorno. Quando il salario di un guardaboschi era di trenta (30) corone al mese. Un indizio in più, sulla qualità degli ospiti, ce lo dà la notizia che già nel 1904 diven-ta cliente abituale del Miramonti Majestic l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America e, assieme a lui, i rappresentanti della nobil-tà italiana fra cui i Bentivoglio, i Colonna e i Borghese. Con lo scoppio della guerra il Majestic viene requisito e vi si installa per trentadue mesi il comando dell’esercito ita-liano. Romeo Manaigo, un altro dei grandi cittadini di Cortina che si dovrebbero ricor-dare, è mancato nel 1946.

SOGGIORNI ALL’ESTERO PER STUDENTI DEGLI ISTITUTI SUPERIORIIl termine per la presentazione delle domande è il 28 febbraio 2013

Anche per l’anno scolastico 2013-2014 gli studenti degli Istituti Superiori residenti nei tre Comuni Ladini di Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana, possono usufruire delle borse di stu-dio per soggiorni studio all’estero istituite dalla Regione Trentino Alto Adige/Südtirol con deliberazione nr. 206 del 24.10.2012.L’iniziativa, finanziata dalla Regione auto-noma Trentino-Alto Adige, mira a favorire il processo d’integrazione europea. Essa è rivolta a tutti gli studenti, residenti da al-meno un anno in Regione o nei comuni limitrofi di Pedemonte, Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana, Magasa, Valvestino che frequenta-no la terza classe di un Istituto superiore e che sono interessati, oltre che a perfezionare le proprie conoscenze della lingua tedesca, inglese o francese, anche a conoscere diret-tamente gli usi, i costumi, le tradizioni e

la cultura delle popolazioni che vivono in Austria, in Germania, in Gran Bretagna, in Irlanda o in Francia, frequentando la 4° classe in un istituto superiore del paese este-ro scelto.Per entrare in graduatoria è necessario pre-sentare la domanda e partecipare ad un esame d’ammissione. Il termine per la pre-sentazione delle domande è il 28 febbraio 2013.Tutte le informazioni, i recapiti e i modu-li sono reperibili in internet all’indirizzo www.regione.taa.it/europa/soggiorni.aspx.Già qualche studente dei nostri paesi ha preso parte all’iniziativa negli anni scorsi, traendone gran profitto. Come si può legge-re nel bando sono previsti diversi scaglioni di borse di studio, che comunque consento-no di partecipare con una spesa quasi irri-soria rispetto a iniziative analoghe di altre agenzie. Per poter partecipare fa fede il Co-

mune di residenza, indipendentemente dal luogo di frequenza. È un’occasione da non perdere!

ULd’A – Union de i Ladis d’Anpezoil presidente Elsa Zardini

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«CANDIDATO REAGAN»: IL PRIMO LIBRO DI FRANCESCO CHIAMULERAPresentato in sala cultura il 2 febbraio da Vera Slepoj e Paolo Mieli

di Marina Menardi

Per una volta si sono invertiti i ruoli, a “Una montagna di libri”, la rassegna culturale ideata e organizzata da Francesco Chia-mulera e Vera Slepoj, Chiamulera è passato da presentatore a presentato. Sabato 2 feb-braio, in sala cultura “Don Pietro Alverà”, Vera Slepoj e Paolo Mieli hanno presenta-to “Candidato Reagan. L’alba di un’epoca americana”, Nino Aragno Editore, il primo libro del giovane scrittore cortinese. Nel presentare l’autore, Slepoj ha avuto parole di grande apprezzamento per Chiamulera: «Una persona onesta, trasparente, appassio-nata, un po’ permalosa, molto rigorosa - ha detto Slepoj - . Un libro coerente con la sua storia, le sue passioni». La parola è poi passata a Paolo Mieli, gior-nalista e presidente di Rcs Libri, amico di Giovanni Sabbatucci, docente dell’Univer-sità “La Sapienza” di Roma e relatore della tesi di laurea di Chiamulera, amico di Nino Aragno, l’editore del libro, presente in sala. «La destra italiana è un corpo asfittico, non è stata all’altezza del ruolo politico assegna-tole, perché troppo incentrata attorno alla figura di Berlusconi». Così si è espresso Pa-olo Mieli. «L’importanza di questo libro, anche se non si parla di destra italiana, sta nel capire cos’è mancato alla destra italiana per poter portare avanti il proprio progetto politico» ha spiegato. «Berlusconi è l’unico in Italia che rappresenta la destra in senso dell’antisinistra. Non ci sono importanti personaggi della cultura, della scienza, in-tellettuali che producano idee. In America - ha continuato Mieli - gli intellettuali di destra sono rimasti tali, non sono andati in braccio all’opposizione, come è successo in

Italia, e nemmeno hanno fatto il salto per un posto in Parlamento o per diventare ministro. Semplicemente, hanno prodotto idee». «Il libro apparentemente può sembrare complicato e strano: ci racconta i 20 anni che hanno preceduto l’elezione di Reagan, la storia di come la destra americana sia ri-uscita a vincere le elezioni quando nessuno

avrebbe dato due lire al partito» ha spiegato Mieli, facendo un lungo excursus storico sulla situazione sociale che precedeva l’asce-sa di Reagan. Dopo lo scandalo del Water Gate, e la guerra del Vietnam, sembrava che la Destra avesse chiuso in America. Ma un attore di serie B è riuscito a compiere un miracolo, battendo un presidente uscente (Carter), cosa che non succede quasi mai, dando un’impronta alla politica americana che è durata un trentennio, fino all’elezione di Obama. «I mondi soccombenti possono essere imprevedibili - ha detto Mieli - ci possono essere sorprese in politica a breve distanza di tempo, e anche questo si evince dal libro. Una storia molto ben documenta-ta come io non avrei saputo fare».All’appuntamento non sono mancati il sin-daco di Cortina, Andrea Franceschi, e l’as-sessore alla Cultura Giovanna Martinolli, che hanno avuto grandi parole di apprez-zamento per Francesco Chiamulera. «È motivo di orgoglio per noi avere un ragazzo di Cortina che fa tante cose di livello. Lo testimonia la presenza di Paolo Mieli alla presentazione del suo primo libro. Questo dimostra che anche in un paesino di mon-tagna come il nostro possono emergere per-sonalità in tutti i campi» ha detto il sindaco Franceschi. «Complimenti, bravissimo, lo dico anche come sorella maggiore» gli ha fatto eco la Martinolli.

Da sinistra: Vera Slepoj, Francesco Chiamulera e Paolo Mieli alla presentazione di “Candidato Reagan”

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CORTINA ARTISTICA E CULTURALE IERI E OGGIAll’Alexander Hall l’odissea di Evaldo Gaspari sul trenino delle Dolomiti

di Roberto Pappacena

«Repetita iuvant»: un motto questo, denso di saggezza, che l’amico Evaldo Gaspari ha fatto suo riproponendo alla Alexander Hall le stupende immagini della sua mostra sul “Trenino delle Dolomiti”: un vero e proprio poema epico, cui aveva già dedicato, nel 1994, un libro fondamentale, oggi purtrop-po esaurito. «Un’occasione, questa mostra, da non perdere, per addentrarsi nel roman-tico mondo del treno, mezzo popolare e affascinante, e del modellismo ferroviario, che tanto appassiona grandi e piccini».Non intendo qui riproporre frasi, notizie, osservazioni contenute egregiamente nel libro e nell’azzurro depliant a disposizione dei visitatori. Desidero invece chiarire un concetto che mi sembra essenziale per ca-pire l’importanza storica e umana di questa mostra. Oggi purtroppo ci rendiamo conto del fatto che la ferrovia è in ribasso rispet-to al trionfare dell’automobile che gremisce le strade con intensità sempre maggiore. Mi rendo conto, sì, che la macchina offre la possibilità di un’“autonomia” di orario e di movimento che il treno purtroppo offre sempre meno. Ma come era bello - e riguar-do con gioia, in questo senso, il film con Alberto Sordi protagonista, “Vacanze d’in-verno” - entrare in un vagone affollato di viaggiatori distesi e sorridenti, e percorrere lunghi tratti contemplando lo scorrere dei paesaggi attraversati! C’era, in quei viaggi in compagnia, un piacere, una gioia che oggi la tensione nervosa ha quasi del tutto demolito.Questa mostra, insomma, densissima di immagini, di riproduzioni e di illuminan-ti spiegazioni, ci pone in condizione di ab-bandonarci alla visione di un mondo affa-scinante che Evaldo Gaspari, e noi con lui, ha vissuto intensamente come protagonista, e che ha oggi riproposto con la commossa e commovente competenza di un grande, nostalgico artista.Una profonda riconoscenza, infine, è dovu-ta a tre grandi tecnici, amici e collaboratori di Evaldo: Elio Boni, di Caralte, e Silvio Marinello, di Valle di Cadore, costruttori della grande elettromotrice 004; Fabio Ce-rato, di Mestre, costruttore della Stazione di Cortina d’Ampezzo.

- Evaldo Gaspari - La ferrovia delle Dolo-miti 1921-1964, Bolzano 1994 - Edizione purtroppo esaurita

- Mario Ferruccio Belli - Guida di Cortina, locus laetissimus - pp 259-260 - Nuove edizioni Dolomiti, 1995

- Felice Mariotti - Cortina nei secoli - Guida Storica. Premessa di Riccardo Bacchelli - Mursia 1976 - pp 165 e segg.

- Giuseppe Richebuono - Storia d’Am-pezzo - Studi e documenti dalle origini al 2007 - La Cooperativa di Cortina - di-cembre 2008 - pp 567 e segg.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Il modello della motrice esposto alla mostra sul Trenino delle Dolomiti, all’Alexander Girardi Hall (foto: Paolo Constantini)

NON È BUIA LA NOTTE

Rosseggia brace di tempofolto di promesse deluse,

di lusinghe ormai appassite.Presto il tempo finirà di bruciare.

Raccolgo, con garbo, ad una ad una,reliquie di attimi felici

tra tizzoni di anniscalzati da folate di vento.

E si fa alto il silenzio nella mentequando intravedo nel profondo

di un futuro alle porte,la tua mano tesa

a stringere la mia nell’ infinito.Ora la luna si nasconde, si nega,

ma non è più buia la notte.

Giacomina De Nardnovembre 2012

l 'angolo dea poesia

numero 105 | febbraio 201320 21

Page 22: Voci di Cortina - Febbraio 2013

ALIMENTI BIOLOGICI E BIODINAMICIMACROBIOTICA - COSMESI NATURALE

ALIMENTAZIONE PER L’INFANZIAINTEGRATORI NATURALI

Via A. De Lotto 13 - Tel. e fax 0436 89054632046 SAN VITO DI CADORE (BL)

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• potete scrivere a: VOCI DI CORTINA loc. CHIAVE, 116 32043 CORTINA d’AMPEZZO (BL)

• oppure chiamare il: 349 4912556

• inviare un’email a: [email protected]

per contattare la redazione

Lettere, opinioni e commenti

CORTINA ARTISTICA E CULTURALE IERI E OGGI: ALCUNE PUNTUALIZZAZIONI

Ho letto con molto interesse l’articolo del pro-fessor Pappacena (mio professore di lettere al liceo) sul vostro giornale sul “clima artisti-co” della Cortina degli anni 70 e 80.Mi sono tornate alla mente tutte le mostre, gallerie d’arte, incontri tra artisti e discussioni sull’arte, a cui assistevo ancora troppo giova-ne per dire la mia.Ma si sa, l’arte e la voglia di organizzare “cose artistiche” sono genetiche e così poi col tem-po mi sono rifatto.Il bello di quel fermento artistico era la col-laborazione di tutti; per quel che ricordo, in casa mia era sempre un gran daffare per tro-vare uno spazio espositivo. Tutti i negozi sfitti o vuoti lungo Corso Italia andavano bene.Poi c’era un gran lavoro di allestimento: mo-quettes, pannelli, luci, cubi di legno, basa-menti, manifesti, pubblicità.E così nascevano gallerie d’arte dove, a turno, esponevano tutti gli amici artisti di Cortina, pittori e scultori.Le gallerie 3d, la Medea, la saletta Piccinini, la saletta Ghedina... facevano da contralta-re alle grandi e blasonate gallerie d’arte del corso che esponevano i grandi nomi dell’arte mondiale, gestite da famosi galleristi cittadini.Quello che ricordo con più piacere era che in quelle sale tutti parlavano d’arte lontani da logiche di mercato dove si devono vendere quadri e sculture. Uno spazio così adesso non c’è più e non penso sarebbe possibile farlo rivivere.Oggi le esposizioni che si vedono sono pre-valentemente di artisti “quotati”, a cui forse neanche interessa vendere le loro opere, che sfruttano la vetrina della Regina delle Dolomiti

in stagione per poi avere in curriculum questa prestigiosa località.Ritornando all’articolo del professor Pappa-cena, forse si sarà dimenticato tra i beneme-riti di quella Cortina artistica il nome di mio padre Dino come animatore e deus ex machi-na insieme alla moglie Gabriella di questo tipo di gallerie d’arte, ma non importa; lo faccio io, con il piccolo orgoglio di sapere che in quel-le sedi espositive, anche se troppo giovane, c’ero anch’io.

Grazie

Andrea Gaspari

AAA TERRENI DA VINCOLARE CERCANSI

Come è noto la grande proprietà di terreni, boschi e pascoli delle Regole d’Ampezzo è vincolata in perpetuo ad uso agro-silvo-pa-storale, in conseguenza della Transazione del 1959 con cui si è giunti alla divisone delle pro-prietà collettive tra Comune e Regole.L’impiego diverso di proprietà regoliere è pos-sibile, ma solo se si riesce a “spostare” detto vincolo su terreni diversi.Quindi chi ha costruito impianti di risalita, pi-ste da sci o altre infrastrutture turistiche su “chel de ra Regoles” ha dovuto vincolare al-trettanti terreni, acquistandoli o affittandoli per il periodo necessario, con due vantaggi per la comunità:un reddito in caso di affittanza oppure un introito in caso di vendita per i proprietari di terreni, che altrimenti per la struttura econo-mica di questo tempo, non avrebbero reddito

oppure un valore molto basso;un certo “freno” al rischio di esagerato im-piego del nostro territorio regoliero per fini turistici, contribuendo così a salvaguardare le bellezze ambientali che comunque si sono ri-velate essere il fondamento delle varie attività turistiche. Senza questo vincolo oggi avrem-mo case, alberghi, impianti e piste ovunque e magari una valle senza pascoli, senza sentieri e senza boschi.

Dall’altra parte, per chi ha in mente di costru-ire impianti o infrastrutture sui beni regolieri, ci sono le difficoltà nel trovare i terreni “so-stitutivi” su cui appoggiare detto vincolo per la durata dell’impianto in progetto, che ovvia-mente devono essere ancora liberi dal mede-simo vincolo, altrettanto ovviamente situati all’interno nel Comune di Cortina d’Ampezzo oltre che idonei ad “ospitarlo” dal punto di vi-sta agro-silvo-pastorale e forestale.Infatti, chi porta alle Regole un progetto di ca-rattere non agricolo su beni regolieri vincolati, deve corredarlo da idoneo elenco dei terreni sostitutivi. Lo sanno bene l’Ente che vorrebbe ampliare la discarica dei rifiuti di Piés de ra Mognes e la società che ha programmato il collegamento funiviario Son dei Prade – Bai de Dones perché, per fortuna (o per sfortuna - vedete voi), interessano inderogabilmente la proprietà delle Regole riunite.

Quindi se possedete in Ampezzo terreni liberi e adatti ad essere vincolati, potete valutare voi se tenerli così come sono o se invece met-terli a disposizione del “progresso” ... a spese dei pascoli e dei boschi delle Regole ... che sono di proprietà privata ... pur appartenendo a tutti.

Sisto Menardi Diornista

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Page 23: Voci di Cortina - Febbraio 2013

Info volontariato sociale

UNIVERSITÀ DEGLI ADULTI/ANZIANI:PROSSIMI APPUNTAMENTILa Sezione Ampezzo-Oltrechiusa dell’Università degli Adulti/Anziani di Belluno pro-pone sette lezioni aperte a tutta la cittadinanza e agli ospiti. I temi si occupano di attualità, interesse territoriale e cultura.

• mercoledì20marzo2013,CinemaEden,Cortina,ore15.00 Società e Istituzioni: La forma di governo in Italia, Erminio Mazzucco

• mercoledì27marzo2013,CinemaEden,Cortina,ore15.00 Società e Istituzioni: La sovranità appartiene al popolo, Erminio Mazzucco

Direttore ResponsabileDirettore Editoriale

ProprietàStampa

Comitato di redazione

ImpaginazioneProgetto grafico

Contatti

Marina Menardiedoardo pompaninAssociazione Comitato Civico Cortina - Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL)Tipografia print House snc. - pian da Lago 72, Cortina d’Ampezzo (BL)Alice gaspari, edoardo pompanin, Roberto pappacena, Morena Arnoldo,patrizia Serra, giacomo giorgi, vittoria BroglioMarina Menardidino gillarduzzi, [email protected] - [email protected] - cell. 349 4912556Chiave 116, Cortina d’Ampezzo (BL)

Testi di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

TAxI PIAZZA ROMA: ENNESIMA RIChIESTA APPUNTAMENTO

Gentile sig. Enrico Pompanin,buongiorno,sto aspettando da alcuni mesi, la soluzione dei taxi davanti l'albergo. Da giugno scorso, che ne parlo e chiedo lumi.Mi aveva promesso che riduceva il numero dei posti a tre.La situazione come vede, è caotica. La piaz-za più bella del paese, è ridotta come prima. Parcheggio di autobus e taxi. Avete levato solo lo spazio ai passanti, che si fermavano per chiedere informazioni all'Info point.Gradirei essere richiamato alle mie richieste di appuntamento, che continuo a fare.La Sua segreteria mi dice che non è mai di-sponibile.Mi sento preso in giro, anche perchè raccolgo le lamentele di tutti i clienti e passanti del mio albergo.Quindi, per la Sua posizione di vicesindaco di Cortina, dovrebbe avere maggior scrupolo nel rispondere alle richieste dei cittadini.Attendo almeno una risposta alla presente, che invio per conoscenza alla redazione di Voci di Cortina. Saluti,

Gherardo Manaigo

ALCOL: UN PROBLEMA SEMPRE ATTUALE

Carissimo Comitato Civico,

In tema di alcol tra i giovani mi ha sorpreso leggere che a livello nazionale il Censis ha elaborato che “In venti anni cala il consumo degli alcolici, gli italiani si confermano bevitori moderati, ma si conferma l’allarme per alcuni eccessi giovanili.”Se volete saperne di più Vi segnalo in Internet il sito www.alcol.net dell’“Osservatorio per-manente sui giovani e l’alcool” a cui la Rai e altri mass-media hanno attinto dati e afferma-zioni non proprio in linea con quanto si vede e si legge altrove. Ho anche pensato a quanto accaduto recentemente ad alcuni ragazzi no-strani.Nel menu a sinistra ho trovato tutti i dettagli della lodevole iniziativa: Home, Chi siamo con organigramma, laboratorio scientifico, obiet-tivi, e partner internazionali.Subito sotto: “I nostri soci”. Ma come fa un Osservatorio ad avere dei soci?Un clic ed ecco a Voi la sorpresa: ASSOCIA-ZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA BIRRA E DEL MALTO (ASSOBIRRA) e UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA.

Attendo i commenti Vostri e dei lettori.

Sisto Menardi

numero 105 | febbraio 201322 23

Page 24: Voci di Cortina - Febbraio 2013

istici della provincia nel corso delle festività na-talizie. I dati sono stati resi noti dalla questura di Belluno e riguardano il commissariato di Cortina.

gen Fervono i preparativi per la Coppa del Mondo di Sci Femminile in pro-

gramma sull’Olimpia delle Tofane. Alla squadra di Enrico Valle, presidente dell’associazione per-manente Coppa del mondo, si affiancano il team operativo di Cortina 2019 e i Sestieri d’Ampezzo per eventi collaterali.

gen La Giunta ampezzana approva il protocollo d’intesa sui fondi Brancher.

L’obiettivo che sta alla base del documento è quello di far ritirare i sette ricorsi che altrettante Amministrazioni escluse dai finanziamenti vor-rebbero presentare (vedi approfondimento all’in-terno).

gen La pista Olimpia delle Tofane è stata inserita di nuovo tra le 20 migliori

del mondo, a seguito del sondaggio tra gli ap-passionati indetto dalla rivista “Sci”. La rivista “Sci” come ogni anno ha infatti indetto un son-daggio. Venti piste, definite magnifiche, sono sta-te scelte da una giuria di esperti e ora sta agli sciatori votare la migliore. Per far salire in vetta la Tofana basta votare l’Olimpia sul sito rivistasci.it.

gen L’Unione dei ladini d’Ampezzo si mobilita per l’ospedale di San Can-

dido. L’Uld’A, durante l’annuale campagna tes-seramento, consegna ai cortinesi un opuscolo informativo sull’ospedale di San Candido che rischia di veder sguarniti ed essere soppressi al-cuni reparti.

gen La Giunta nomina all’unanimità i componenti del comitato di gestione

dell’Osservatorio locale sperimentale per il paesaggio delle Dolomiti. Il presidente è l’asses-sore ampezzano all’Edilizia, Stefano Verocai, il coordinatore è Stefania Zangrando. In rappresen-tanza della Regione c’è Ignazio Operti. Vi sono poi Gianfrancesco Demenego, presidente delle Regole d’Ampezzo, e l’assessore ampezzano alla Cultura, Giovanna Martinolli. La giunta am-pezzana ha anche deliberato di investire 10 mila

dic L’ultima scoperta dell’associazio-ne astronomica Cortina, individuata da

Alessandro Dimai, è stata chiamata “La stella di Natale”. Si tratta della trentasettesima super-nova individuata dall’Italian Supernovae Search Project, di cui anche il Cross fa parte e la sesta dell’anno per il gruppo di ricerca ampezzano.

dic A Pieve s’inaugura un punto in-formativo unico per tutte le Guide

Alpine del Cadore e di Cortina, a cui segui-rà, stando a quanto dice il presidente delle Guide Alpine Lio De Nes, un portale inter-net, nel quale sarà possibile reperire tutto ciò che concerne l’organizzazione di una vacanza in tutta la montagna cadorina e ampezzana. È in distribuzione in omaggio alle famiglie re-goliere per le festività natalizie il nuovo Atlante Toponomastico d’Ampezzo, un importante lavo-ro di ricerca realizzato dalle Regole ampezzane e dall’Istitut Cultural Ladin “Cesa de Jan” sulla toponomastica originaria della valle d’Ampezzo. «Essenziale, per il buon esito della candidatura, è che la Federazione Internazionale Sci registri il sostegno della gente e delle istituzioni». Così il sin-daco Andrea Franceschi commenta la notizia che la Giunta regionale del Veneto ha deciso di stan-ziare 300mila euro per sostenere la candidatura di Cortina d’Ampezzo ai Mondiali di Sci 2019.

dic Con l’astensione del gruppo di mi-noranza “Per la nostra Cortina” è stata

approvata la convenzione tra il comune di Cortina e quello di Perarolo per il servizio associato di segreteria. Il consiglio comunale ha infatti de-liberato che Luisa Musso presti servizio come segretaria per 30 ore la settimana a Cortina e per sei ore a Perarolo.

dic Ventiduemila euro per gli studenti meritevoli. A tanto ammonta il premio

che il Comune di Cortina ha assegnato a 28 stu-denti: una diplomata alle scuole medie superiori, sette laureati e venti universitari.

gen Il sindaco Franceschi emette un decreto con il quale individua i respon-

sabili dei servizi e degli uffici comunali in carica sino al 30 giugno (vedi approfondimento all’interno).

gen Partono dal centro gli 80 atleti del Tour de Ski in direzione Dobbiaco.

«Un bellissimo colpo d’occhio», commenta l’as-sessore allo Sport e al Turismo, Marco Ghedi-na, «reso possibile grazie agli operai e al loro splendido lavoro che ha permesso di organizzare quest’importante appuntamento con lo sci di fon-do internazionale. Cortina è andata nuovamente in mondovisione con immagini spettacolari di una stupenda conca, perfettamente innevata».

gen L’Amministrazione provvederà a breve ad affidare l’esecuzione dei lavori

di adeguamento alle norme di sicurezza, antin-cendio, antinfortunistiche e abbattimento delle barriere architettoniche della scuola “Facciamo un nido” di Zuel. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 400 mila euro.

gen Trecento interventi eseguiti in pi-sta, di cui 28 per scontri tra sciatori e 24

sanzioni comminate. Questo il bilancio dell’attivi-tà della polizia sulle piste dei comprensori sci-

Le >brevi< del mese27

28

F cus

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07

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20 25

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euro per dare un primo supporto all’Osservatorio. Si conclude con una grande festa in centro la Coppa del Mondo di Sci Femminile. L’assesso-re allo Sport e al Turismo, Marco Ghedina così commenta: «La Coppa è il fiore all’occhiello degli eventi sportivi dell’inverno ampezzano. In pista il team della Coppa del mondo ha fatto un gran la-voro e, a detta delle atlete e dei loro allenatori, il tracciato era perfetto. Da parte nostra va un plau-so a loro e a tutti i volontari che hanno contribuito al successo dell’appuntamento ampezzano».

gen Trecento bambini partecipano al Fis World Snow Day. In occasione della

Giornata mondiale sulla neve 2013, il Comitato promotore Mondiali 2019 di Cortina ha organiz-zato una giornata speciale dedicata ai più picco-li, nell’ambito della campagna “Bring children to snow”. Testimonial dell’iniziativa la campionessa Deborah Compagnoni.

gen È chiuso l’accordo tra i sindaci del Fondo Brancher, che hanno formaliz-

zato l’adesione a un documento che ha lo scopo di sbloccare i soldi già assegnati con il bando del 2010-2011 e chiudere i contenziosi, con Comuni rimasti fuori dai finanziamenti.

gen «Ora Bolzano sblocchi i fondi». È questa la richiesta che parte da Cortina,

scritta dal sindaco Andrea Franceschi, e sotto-scritta dagli altri 48 sindaci dei Comuni che at-tendono i Fondi Brancher. «Il Fondo», precisa Franceschi, «non rappresenta una mera com-pensazione, ma uno strumento di integrazione tra territori limitrofi riportati a parità di condizio-ni nell’interesse di tutti» (vedi approfondimento all’interno).

gen «No comment». Il presidente delle Regole d’Ampezzo, Gianfrancesco De-

menego, non commenta la sanzione di 12 mila euro ricevuta dall’ufficio Edilizia privata del Co-mune di Cortina per i lavori eseguiti senza auto-rizzazioni sulla stalla che sta nascendo in località “I Ronche”. Ora, dopo il pagamento della con-travvenzione e la valutazione delle integrazioni presentate all’ufficio, i lavori dovrebbero ripartire.

CASSA RURALE E ARTIGIANA DI CORTINA: FONDI PER 150MILA EURO AI SODALIZI

10-gen Il consiglio di amministrazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina ha delibera-to di erogare parte dell’utile d’esercizio a favore di associazioni, enti e gruppi, operanti a Cor-tina, in Cadore, nell’Alto Agordino, nella Val di Zoldo, a Ponte nelle Alpi, nel Bellunese ed in Al-pago, che perseguono la promozione sociale e culturale del territorio e delle comunità locali in cui la Cassa ha competenza. Gli oltre 200 sodalizi ed associazioni richiedenti beneficeranno quindi di un sostegno economico complessivo di oltre 150.000 euro. Tra gli interventi da seg-nalare: i contributi all’Associazione dei Gruppi Insieme si Può della provincia, per il sostegno all’iniziativa “La Povertà a Casa nostra”, ideata per venire incontro alle necessità delle per-sone più disagiate, alla Polisportiva Caprioli di San Vito di Cadore, per l’acquisto di un nuovo pulmino, e alle scuole del territorio, per il finanziamento di progetti didattici e formativi. - Ritorna anche il concorso letterario “Andrea Boscaro”, riservato ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, arrivato alla sua quinta edizione. Il regolamento del concorso viene inviato a tutte le scuole della provincia. Il tema è: “Scrivi un racconto partendo dai racconti degli anziani”. L’iniziativa è sponsorizzata dalla Cassa Rurale di Cortina e dalla famiglia Boscaro. Per informazioni: [email protected], [email protected] e [email protected].

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a cura di Morena Arnoldo

numero 105 | febbraio 201324 PB