voto per le regionali una lettera agli eletti · 2020. 2. 10. · la speranza è una virtù...

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www.bo7.it conversione missionaria el dibattito sull’intelligenza artificiale, la speranza marca un punto a favore dell’uomo. Solo l’uomo è capace di sperare. Siamo meravigliati davanti alla capacità delle macchine di dare risposta alle nostre domande, di elaborare calcoli più complessi di quanto la nostra mente è in grado di fare, di prevedere sulla base di algoritmi le nostre scelte, di influenzare le nostre decisioni. Una macchina è capace anche di avere sentimenti, cioè di percepire tensioni, di avvertire resistenze, perché «sentire» è sempre il risultato di sensori che possono essere artificiali. Ma una macchina non è capace di sperare, perché la speranza non si identifica con una previsione, né con una alta probabilità. Le previsioni sono programmate per orientare le scelte e approfittare della situazione a proprio vantaggio. La speranza è una virtù teologale che ha come riferimento principe la speranza della risurrezione: un avvenimento più che improbabile e imprevedibile, impossibile secondo tutte le logiche umane, ma non impossibile a Dio. La speranza nasce da una promessa, che suscita in noi un’attesa non motivata da previsioni, ma fondata sulla fiducia in chi ne è meritevole. Il mondo sarà di chi avrà saputo dargli una grande speranza: questo è il servizio che i cristiani devono rendere all’umanità, questo in particolare il ministero che i preti devono coltivare maggiormente perché anche quando ci si trova a metà del guado, la speranza vede l’approdo. Stefano Ottani N Intelligenza artificiale e speranza In questa domenica la Parola è al centro Giornata per la vita Difenderne la dignità Nasce il Consiglio delle Chiese cristiane a pagina 3 a pagina 2 a pagina 4 Domenica, 26 gennaio 2020 Numero 4 – Supplemento al numero odierno di Avvenire Oggi una scelta per il bene comune e la democrazia DI ALESSANDRO RONDONI ggi si vota in Emilia Romagna e la prima forma di partecipazione è quella di recarsi alle urne. Un gesto di responsabilità a cui tutti i cittadini elettori sono chiamati per esprimere liberamente la propria scelta e concorrere così alla formazione della nuova Assemblea legislativa e all’elezione del Presidente della Regione. È un contributo essenziale alla democrazia, alla convivenza civile, al consolidamento delle istituzioni, in un ordinamento equilibrato dei poteri, nel quale il popolo esprime i propri rappresentanti e gli indirizzi della politica regionale per il prossimo quinquennio. Senza dimenticare che, causa la crisi economica e politica, è cresciuta la sfiducia, anche verso le istituzioni. Ne fu segno qui alle scorse regionali 2014 la larga astensione. La sfiducia, infatti, mina le basi stesse della democrazia. L’invito, quindi, è quello a far uso della propria libertà di scelta, a votare per costruire l’ordinamento democratico nel rispetto delle istituzioni e del bene comune, al di là delle differenze e degli schieramenti, e a uscire poi dai toni della campagna elettorale. Con un di più di speranza per tutti. In queste ultime settimane il clima si è acceso con iniziative e confronti. Molta gente è ancora incerta e fino all’ultimo cerca di capire cosa c’è in gioco. Nella campagna elettorale, infatti, non sempre si riesce a spiegare ai cittadini i propri programmi, i modi per realizzarli, gli strumenti da usare, i tempi definiti da percorrere. Si preferiscono sintesi sommarie, slogan propagandistici e prevale l’abitudine a screditare l’avversario. È alquanto difficile semplificare una realtà complessa. La Regione Emilia– Romagna, da chiunque sarà amministrata nei prossimi cinque anni, dovrà connettersi con le aspettative di crescita e sviluppo, di organizzazione e innovazione, anche nei servizi e nell’accessibilità, che i tempi di oggi richiedono. Perché si compete sempre più per sistemi territoriali. Un contributo alla riflessione e al confronto è stato offerto dai Vescovi della Conferenza episcopale dell’Emilia– Romagna, guidati dal cardinale Zuppi, che hanno recentemente indicato i punti e le tematiche essenziali in questo momento. La responsabilità per la costruzione del bene comune passa attraverso la collaborazione fra le varie realtà, la legalità, la giustizia, l’Europa, i diritti e i doveri richiamati nella Costituzione, la valorizzazione del patrimonio umano, ambientale e culturale, la tutela della vita, l’accoglienza e l’inclusione, l’accesso ai servizi in un sistema di sviluppo e di coesione. Importante, poi, attingere alle risorse multiformi dei corpi intermedi nel principio della sussidiarietà. Recarsi oggi alle urne, dunque, esprime un voto per la democrazia nel rispetto delle istituzioni, per il futuro della regione e delle persone che ci vivono. O dei corpi intermedi potranno aiutare ad affrontare l’«emergenza educativa». La comunità cristiana è consapevole di essere pienamente inserita nella società, condividendo con essa le gioie e le preoccupazioni per il bene dell’uomo. È il luogo in cui ogni credente trova la possibilità di testimoniare il suo modo di esprimere la coerenza tra fede e vita anche nell’impegno amministrativo e politico. È il luogo in cui è possibile confrontarsi con franchezza, perché siamo fratelli indipendentemente dalle nostre idee politiche e anche dal nostro credo. Le chiedo, anche dopo la campagna elettorale, di accettare lo sforzo di raccontare le ragioni che La spingono a sostenere una proposta piuttosto che un’altra, perché siano gli argomenti a giustificare le scelte. Poi ognuno, liberamente, aderirà legittimamente ad un partito o all’altro, senza compromettere la comunione ecclesiale. La realtà è più complessa delle ideologie e oggi più che mai è necessario non accontentarci di posizioni ideologiche o di principio che non affrontano la complessità delle situazioni e le difficoltà reali a trovare soluzioni reali. Le chiedo ancora di diventare sempre più competente nell’esercizio del potere per formulare norme e progetti che si impongono per lungimiranza. Non basta essere onesti e di buona volontà. È necessaria un’etica della politica, capace di anteporre sempre, anche a costo di posizioni non popolari, il bene comune. Questo non è mai di parte, anche se ci si arriva passando per la propria. E questo bene deve sempre cercare. La competenza rende capaci di addentrarsi nella complessità di ogni situazione mantenendo la chiarezza dei fini e dei mezzi. Da ultimo non posso non raccogliere la raccomandazione dell’Apostolo e fare domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per quelli che stanno al potere, perché tutti possano condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Buon servizio! Bologna Sette arissima eletta, Carissimo eletto, Le scrivo anzitutto per rallegrarmi della Sua elezione, chiunque Lei sia. La Sua elezione è avvenuta in modo democratico, grazie alla partecipazione di tanti che attraverso la votazione hanno manifestato la loro partecipazione al governo della Regione, esercitando un fondamentale diritto e dovere di tutti i cittadini, espressione dell’uguale dignità di ogni persona. Questo è certamente il primo motivo di soddisfazione, che mi auguro possa ripetersi senza interruzione anche per il futuro. Desidero anche ringraziarLa perché la politica è una eminente forma di carità e il Suo impegno per il bene comune è un servizio indispensabile per la società, che mi auguro possa realizzarsi nella concordia con l’unico scopo di promuovere una convivenza pacifica e solidale. Mi auguro che Lei mantenga sempre uno stretto rapporto con i cittadini, attento alle esigenze della giustizia, capace di orientare le scelte comuni verso il bene comune e un futuro di pace. A orientare le funzioni amministrative regionali – ci hanno ricordato i Vescovi della nostra regione – sono i principi della sussidiarietà, della differenziazione e della adeguatezza. Anche l’autonomia regionale non può dimenticare questi tre principi che valorizzano e «favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale», cioè l’azione della famiglia, di altre comunità e delle realtà del Terzo settore in una programmazione territoriale. Ogni forma di omologazione culturale che non risponde all’adeguatezza dei servizi e al rispetto delle realtà familiari e sociali rischia di essere una sovrastruttura che non serve al bene comune. A questo proposito la sinergia delle attività regionali con le istituzioni ecclesiali (oratori, scuole paritarie, attività estive, consultori, centri di ascolto...), la concreta e costante valorizzazione C Le consultazioni per presidente e Assemblea legislativa dell’Emilia- Romagna: un richiamo a chi otterrà il consenso degli elettori, perché si attenga all’etica e operi per il bene comune, al di là delle ideologie Voto per le regionali una lettera agli eletti Si va alle urne: dove e in che orari votare ono oltre 3,5 milioni i cittadini emiliano–romagnoli che oggi sono chiamati al voto per eleggere il presidente della Regione e i componenti dell’Assemblea legislativa della Regione.I cittadini elettori della regione sono esattamente 3.515.539 di cui 1.707.781 uomini e 1.807.758 donne. Sono 4.520 le sezioni in cui è possibile votare, nei 328 Comuni della regione; saranno aperte ininterrottamente oggi dalle 7 alle 23: immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio. Sono sette i candidati alla presidenza della Giunta della Regione (uno in più della precedente tornata) sostenuti da 17 liste (più 6 rispetto al 2014). Mentre 739 candidati (in crescita rispetto al 2014 quando furono 507) sono in corsa per uno dei 50 posti nell’Assemblea legislativa (di questi, due sono riservati al presidente eletto e al candidato presidente secondo classificato). Il 51% dei candidati consiglieri è di sesso maschile, l’età media è di 46,9 anni e per 6 su 10 di loro la sfida alle regionali è la prima esperienza elettorale. I dati sono stati elaborati per il sito della Regione, realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea legislativa, dedicato alle prossime elezioni. Per accedere al voto è necessario essere in possesso della tessera elettorale personale insieme alla carta d’identità o altro documento di identificazione rilasciato dalla Pubblica Amministrazione. Si ricorda di verificare se la tessera elettorale ha spazi vuoti utilizzabili per la certificazione della partecipazione alla voto. Nel caso tutti gli spazi fossero esauriti, o in caso di deterioramento o smarrimento, occorre rinnovare la tessera nell’apposito Ufficio del proprio Comune. Per ricevere la nuova tessera è necessario esibire la precedente. (C.U.) S da sapere abato 1 febbraio, in preparazione alla 42ª «Giornata per la Vita» di domenica 2 febbraio, il cui tema è quest’anno «Aprite le porte alla vita!», si terrà un pellegrinaggio al santuario della Beata Vergine di San Luca. L’appuntamento è alle 15 al Meloncello da dove partirà la processione guidata dal cardinale Zuppi, che all’arrivo a San Luca celebrerà la Messa. Domenica 2 febbraio, «Giornata per la Vita», nella parrocchia di Sant’Antonio di Savena (via Massarenti 59) si terrà un evento dal titolo «Ogni vita è stupenda», promosso da Servizio accoglienza alla Vita, Azione cattolica diocesana, Movimento per la Vita, Associazione Papa Giovanni XXIII, Fondazione don Mario Campidori «Simpatia e amicizia». Alle 16 lettura del Messaggio dei vescovi italiani per la «Giornata per la vita»; alle 16.30 testimonianze della scrittrice Cecilia Galatolo e di Liviana Siroli, presidente del Centro volontari per la sofferenza di Cesena– Sarsina; alle 18.30 conclusioni e a seguire cena buffet; alle 20 proiezione del film «October Baby» di Andrew Erwin. Mercoledì 29 gennaio, dalle 18 alle 20, nella Cappella di San Francesco dell’Ospedale Sant’Orsola (Padiglione 5, Nuove Patologie) in presenza delle reliquie di san Giuseppe Moscati si terrà un’Adorazione eucaristica per tutti gli operatori sanitari chiamati a custodire la vita umana, specialmente nei suoi momenti di maggiore fragilità, curata dall’Associazione Papa Giovanni XXIII e da altre Associazioni. (L.T.) altro servizio a pagina 3 S Giornata vita, pellegrinaggio e Messa con Zuppi n occasione del XX Giorno della memoria, domani in Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore 6) verrà presentato il volume «Dopo la barbarie. Il difficile rientro», di Lucio Pardo. L’evento è organizzato da Ordine e Fondazione Giornalisti dell’Emilia Romagna, Comunità ebraica di Bologna, Assemblea legislativa della Regione Emilia–Romagna e Comune di Bologna. Alle 14.30, registrazione dei partecipanti; alle 15, rievocazione scenica di una tragedia della Shoah: «Il Caso Kleiman», con Massimo Manini e Carolina Borghi; dalle 15.30 i saluti del sindaco Virginio Merola; di Daniele De Paz (presidente Comunità ebraica di Bologna), Simonetta Saliera (presidente Assemblea legislativa della Regione e Giovanni Rossi (presidente Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna). A seguire gli interventi del rabbino capo della Comunità ebraica di Bologna rav Alberto Sermoneta («Zakòr ricordati e non dimenticare Amalek») e dell’arcivescovo Matteo Zuppi («Bologna faro di civiltà») e le relazioni di Lucio Pardo, già presidente della Comunità ebraica di Bologna («Storie di rientro alla vita e di ritorno della cultura e delle civiltà restaurate»); di Luciano Casali, docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna («Fuga dal ricordo») del giornalista Marco Guidi («Dopo la Shoàh: cosa è successo e cosa non è successo?») e del regista, attore sceneggiatore e film maker Massimo Manini («Come ricordarsi di ricordare»). Le conclusioni saranno affidate a Rolando Dondarini, docente di Storia medievale all’Alma Mater, («La storia fonte di libertà») e al giornalista Claudio Santini («I media possono insegnare la storia»). Coordina i lavori la giornalista Franca Silvestri. Il «Giorno della memoria» è una ricorrenza internazionale che commemora ogni anno le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni unite del 1º novembre 2005. Si è stabilito di celebrarlo ogni 27 gennaio perché in quel giorno, nel 1945, le truppe dell’Armata rossa, impegnate nella offensiva Vistola–Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. I in Comune. Il Giorno della Memoria Pagine a cura del Centro di Comunicazione multimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale (48 numeri): euro 60 Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30)

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Page 1: Voto per le regionali una lettera agli eletti · 2020. 2. 10. · La speranza è una virtù teologale che ha come riferimento principe la speranza della risurrezione: ... esprimere

www.bo7.itconversione missionaria

el dibattito sull’intelligenza artificiale, la speranza marca un punto afavore dell’uomo. Solo l’uomo è capace di sperare. Siamo meravigliati

davanti alla capacità delle macchine di dare risposta alle nostre domande,di elaborare calcoli più complessi di quanto la nostra mente è in grado di

fare, di prevedere sulla base di algoritmi le nostre scelte, di influenzarele nostre decisioni. Una macchina è capace anche di avere

sentimenti, cioè di percepire tensioni, di avvertire resistenze,perché «sentire» è sempre il risultato di sensori che possonoessere artificiali. Ma una macchina non è capace di sperare,perché la speranza non si identifica con una previsione, né conuna alta probabilità. Le previsioni sono programmate per

orientare le scelte e approfittare della situazione a propriovantaggio. La speranza è una virtù teologale che ha comeriferimento principe la speranza della risurrezione: un avvenimento

più che improbabile e imprevedibile, impossibile secondo tutte lelogiche umane, ma non impossibile a Dio. La speranza nasce da unapromessa, che suscita in noi un’attesa non motivata da previsioni, mafondata sulla fiducia in chi ne è meritevole. Il mondo sarà di chi avràsaputo dargli una grande speranza: questo è il servizio che i cristianidevono rendere all’umanità, questo in particolare il ministero che ipreti devono coltivare maggiormente perché anche quando ci si trova a

metà del guado, la speranza vede l’approdo. Stefano Ottani

N

Intelligenza artificiale e speranza

In questa domenicala Parola è al centro

Giornata per la vita Difenderne la dignità

Nasce il Consigliodelle Chiese cristiane

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 4Domenica, 26 gennaio 2020 Numero 4 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

Oggi una sceltaper il bene comunee la democraziaDI ALESSANDRO RONDONI

ggi si vota in Emilia Romagna ela prima forma di partecipazioneè quella di recarsi alle urne. Un

gesto di responsabilità a cui tutti icittadini elettori sono chiamati peresprimere liberamente la propria sceltae concorrere così alla formazione dellanuova Assemblea legislativa eall’elezione del Presidente dellaRegione. È un contributo essenziale allademocrazia, alla convivenza civile, alconsolidamento delle istituzioni, in unordinamento equilibrato dei poteri, nelquale il popolo esprime i proprirappresentanti e gli indirizzi dellapolitica regionale per il prossimoquinquennio. Senza dimenticare che,causa la crisi economica e politica, ècresciuta la sfiducia, anche verso leistituzioni. Ne fu segno qui alle scorseregionali 2014 la larga astensione. Lasfiducia, infatti, mina le basi stesse dellademocrazia. L’invito, quindi, è quello afar uso della propria libertà di scelta, avotare per costruire l’ordinamentodemocratico nel rispetto delleistituzioni e del bene comune, al di làdelle differenze e degli schieramenti, e auscire poi dai toni della campagnaelettorale. Con un di più di speranza pertutti. In queste ultime settimane il climasi è acceso con iniziative e confronti.Molta gente è ancora incerta e finoall’ultimo cerca di capire cosa c’è ingioco. Nella campagna elettorale, infatti,non sempre si riesce a spiegare aicittadini i propri programmi, i modi perrealizzarli, gli strumenti da usare, itempi definiti da percorrere. Sipreferiscono sintesi sommarie, sloganpropagandistici e prevale l’abitudine ascreditare l’avversario. È alquantodifficile semplificare una realtàcomplessa. La Regione Emilia–Romagna, da chiunque saràamministrata nei prossimi cinque anni,dovrà connettersi con le aspettative dicrescita e sviluppo, di organizzazione einnovazione, anche nei servizi enell’accessibilità, che i tempi di oggirichiedono. Perché si compete semprepiù per sistemi territoriali. Uncontributo alla riflessione e al confrontoè stato offerto dai Vescovi dellaConferenza episcopale dell’Emilia–Romagna, guidati dal cardinale Zuppi,che hanno recentemente indicato ipunti e le tematiche essenziali in questomomento. La responsabilità per lacostruzione del bene comune passaattraverso la collaborazione fra le varierealtà, la legalità, la giustizia, l’Europa, idiritti e i doveri richiamati nellaCostituzione, la valorizzazione delpatrimonio umano, ambientale eculturale, la tutela della vita,l’accoglienza e l’inclusione, l’accesso aiservizi in un sistema di sviluppo e dicoesione. Importante, poi, attingere allerisorse multiformi dei corpi intermedinel principio della sussidiarietà. Recarsioggi alle urne, dunque, esprime un votoper la democrazia nel rispetto delleistituzioni, per il futuro della regione edelle persone che ci vivono.

O

dei corpi intermedi potrannoaiutare ad affrontare l’«emergenzaeducativa». La comunità cristiana èconsapevole di essere pienamenteinserita nella società, condividendocon essa le gioie e le preoccupazioniper il bene dell’uomo. È il luogo incui ogni credente trova la possibilitàdi testimoniare il suo modo diesprimere la coerenza tra fede e vitaanche nell’impegno amministrativoe politico. È il luogo in cui èpossibile confrontarsi confranchezza, perché siamo fratelliindipendentemente dalle nostreidee politiche e anche dal nostrocredo. Le chiedo, anche dopo lacampagna elettorale, di accettare losforzo di raccontare le ragioni cheLa spingono a sostenere unaproposta piuttosto che un’altra,perché siano gli argomenti agiustificare le scelte. Poi ognuno,liberamente, aderirà legittimamentead un partito o all’altro, senzacompromettere la comunioneecclesiale. La realtà è più complessadelle ideologie e oggi più che mai ènecessario non accontentarci diposizioni ideologiche o di principioche non affrontano la complessitàdelle situazioni e le difficoltà reali a

trovare soluzioni reali. Le chiedoancora di diventare sempre piùcompetente nell’esercizio del potereper formulare norme e progetti chesi impongono per lungimiranza.Non basta essere onesti e di buonavolontà. È necessaria un’etica dellapolitica, capace di anteporresempre, anche a costo di posizioninon popolari, il bene comune.Questo non è mai di parte, anche seci si arriva passando per la propria.E questo bene deve sempre cercare.La competenza rende capaci diaddentrarsi nella complessità diogni situazione mantenendo lachiarezza dei fini e dei mezzi. Daultimo non posso non raccogliere laraccomandazione dell’Apostolo efare domande, suppliche, preghieree ringraziamenti per tutti gliuomini, per i re e per quelli chestanno al potere, perché tuttipossano condurre una vita calma etranquilla, dignitosa e dedicata aDio. Questa è cosa bella e gradita alcospetto di Dio, nostro salvatore, ilquale vuole che tutti gli uominisiano salvati e giungano allaconoscenza della verità. Buon servizio!

Bologna Sette

arissima eletta, Carissimoeletto, Le scrivo anzitutto per

rallegrarmi della Sua elezione,chiunque Lei sia. La Sua elezione èavvenuta in modo democratico,grazie alla partecipazione di tantiche attraverso la votazione hannomanifestato la loro partecipazioneal governo della Regione,esercitando un fondamentale dirittoe dovere di tutti i cittadini,espressione dell’uguale dignità diogni persona. Questo è certamenteil primo motivo di soddisfazione,che mi auguro possa ripetersi senzainterruzione anche per il futuro.Desidero anche ringraziarLa perchéla politica è una eminente forma dicarità e il Suo impegno per il benecomune è un servizioindispensabile per la società, che miauguro possa realizzarsi nellaconcordia con l’unico scopo dipromuovere una convivenzapacifica e solidale. Mi auguro cheLei mantenga sempre uno strettorapporto con i cittadini, attento alleesigenze della giustizia, capace diorientare le scelte comuni verso ilbene comune e un futuro di pace. Aorientare le funzioni amministrativeregionali – ci hanno ricordato iVescovi della nostra regione – sonoi principi della sussidiarietà, delladifferenziazione e dellaadeguatezza. Anche l’autonomiaregionale non può dimenticarequesti tre principi che valorizzano e«favoriscono l’autonoma iniziativadei cittadini, singoli e associati, perlo svolgimento di attività diinteresse generale», cioè l’azionedella famiglia, di altre comunità edelle realtà del Terzo settore in unaprogrammazione territoriale. Ogniforma di omologazione culturaleche non risponde all’adeguatezzadei servizi e al rispetto delle realtàfamiliari e sociali rischia di essereuna sovrastruttura che non serve albene comune. A questo propositola sinergia delle attività regionalicon le istituzioni ecclesiali (oratori,scuole paritarie, attività estive,consultori, centri di ascolto...), laconcreta e costante valorizzazione

C

Le consultazioni per presidente eAssemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: un richiamo a chi otterrà il consenso degli elettori, perché si attenga all’etica e operi per il bene comune, al di là delle ideologie

Voto per le regionaliuna lettera agli eletti

Si va alle urne: dove e in che orari votareono oltre 3,5 milioni i cittadini emiliano–romagnoli che oggisono chiamati al voto per eleggere il presidente della Regione

e i componenti dell’Assemblea legislativa della Regione.I cittadinielettori della regione sono esattamente 3.515.539 di cui1.707.781 uomini e 1.807.758 donne. Sono 4.520 le sezioni in cuiè possibile votare, nei 328 Comuni della regione; saranno aperteininterrottamente oggi dalle 7 alle 23: immediatamente dopo lachiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio. Sono sette icandidati alla presidenza della Giunta della Regione (uno in piùdella precedente tornata) sostenuti da 17 liste (più 6 rispetto al2014). Mentre 739 candidati (in crescita rispetto al 2014 quandofurono 507) sono in corsa per uno dei 50 posti nell’Assemblealegislativa (di questi, due sono riservati al presidente eletto e alcandidato presidente secondo classificato). Il 51% dei candidaticonsiglieri è di sesso maschile, l’età media è di 46,9 anni e per 6su 10 di loro la sfida alle regionali è la prima esperienzaelettorale. I dati sono stati elaborati per il sito della Regione,realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea legislativa,dedicato alle prossime elezioni. Per accedere al voto è necessarioessere in possesso della tessera elettorale personale insieme allacarta d’identità o altro documento di identificazione rilasciatodalla Pubblica Amministrazione. Si ricorda di verificare se latessera elettorale ha spazi vuoti utilizzabili per la certificazionedella partecipazione alla voto. Nel caso tutti gli spazi fosseroesauriti, o in caso di deterioramento o smarrimento, occorrerinnovare la tessera nell’apposito Ufficio del proprio Comune. Perricevere la nuova tessera è necessario esibire la precedente. (C.U.)

S

da sapere

abato 1 febbraio, inpreparazione alla 42ª«Giornata per la Vita» di

domenica 2 febbraio, il cui tema èquest’anno «Aprite le porte allavita!», si terrà un pellegrinaggio alsantuario della Beata Vergine diSan Luca. L’appuntamento è alle15 al Meloncello da dove partirà laprocessione guidata dal cardinaleZuppi, che all’arrivo a San Lucacelebrerà la Messa.Domenica 2 febbraio, «Giornataper la Vita», nella parrocchia diSant’Antonio di Savena (viaMassarenti 59) si terrà un eventodal titolo «Ogni vita è stupenda»,promosso da Servizio accoglienzaalla Vita, Azione cattolicadiocesana, Movimento per la Vita,Associazione Papa Giovanni XXIII,Fondazione don Mario Campidori

«Simpatia e amicizia».Alle 16 lettura delMessaggio dei vescoviitaliani per la «Giornataper la vita»; alle 16.30testimonianze dellascrittrice Cecilia Galatoloe di Liviana Siroli,presidente del Centrovolontari per lasofferenza di Cesena–Sarsina; alle 18.30conclusioni e a seguirecena buffet; alle 20proiezione del film «OctoberBaby» di Andrew Erwin.Mercoledì 29 gennaio, dalle 18 alle20, nella Cappella di SanFrancesco dell’OspedaleSant’Orsola (Padiglione 5, NuovePatologie) in presenza dellereliquie di san Giuseppe Moscati si

terrà un’Adorazione eucaristica pertutti gli operatori sanitari chiamatia custodire la vita umana,specialmente nei suoi momenti dimaggiore fragilità, curatadall’Associazione Papa GiovanniXXIII e da altre Associazioni. (L.T.)altro servizio a pagina 3

SGiornata vita, pellegrinaggio e Messa con Zuppi

n occasione del XXGiorno della memoria,domani in Cappella

Farnese di Palazzod’Accursio (piazza Maggiore6) verrà presentato ilvolume «Dopo la barbarie.Il difficile rientro», di LucioPardo. L’evento èorganizzato da Ordine eFondazione Giornalistidell’Emilia Romagna,Comunità ebraica diBologna, Assemblealegislativa della RegioneEmilia–Romagna e Comunedi Bologna. Alle 14.30,registrazione deipartecipanti; alle 15,rievocazione scenica di unatragedia della Shoah: «IlCaso Kleiman», con

Massimo Manini e CarolinaBorghi; dalle 15.30 i salutidel sindaco Virginio Merola;di Daniele De Paz(presidente Comunitàebraica di Bologna),Simonetta Saliera(presidente Assemblealegislativa della Regione eGiovanni Rossi (presidenteOrdine dei GiornalistiEmilia Romagna). A seguiregli interventi del rabbinocapo della Comunitàebraica di Bologna ravAlberto Sermoneta («Zakòrricordati e non dimenticareAmalek») e dell’arcivescovoMatteo Zuppi («Bolognafaro di civiltà») e le relazionidi Lucio Pardo, giàpresidente della Comunità

ebraica di Bologna («Storiedi rientro alla vita e diritorno della cultura e delleciviltà restaurate»); diLuciano Casali, docente diStoria contemporaneaall’Università di Bologna(«Fuga dal ricordo») delgiornalista Marco Guidi(«Dopo la Shoàh: cosa èsuccesso e cosa non èsuccesso?») e del regista,attore sceneggiatore e filmmaker Massimo Manini(«Come ricordarsi diricordare»). Le conclusionisaranno affidate a RolandoDondarini, docente di Storiamedievale all’Alma Mater,(«La storia fonte di libertà»)e al giornalista ClaudioSantini («I media possono

insegnare la storia»).Coordina i lavori lagiornalista Franca Silvestri.Il «Giorno della memoria» èuna ricorrenzainternazionale checommemora ogni anno levittime dell’Olocausto. Èstato così designato dallarisoluzione 60/7dell’Assemblea generaledelle Nazioni unite del 1ºnovembre 2005. Si èstabilito di celebrarlo ogni27 gennaio perché in quelgiorno, nel 1945, le truppedell’Armata rossa,impegnate nella offensivaVistola–Oder in direzionedella Germania, liberaronoil campo di concentramentodi Auschwitz.

Iin Comune. Il Giorno della Memoria

Pagine a cura del Centro di Comunicazionemultimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07email: [email protected]

Abbonamento annuale (48 numeri): euro 60Conto corrente postale n.° 24751406intestato ad Arcidiocesi di BolognaPer informazioni e sottoscrizioni:051. 6480777 (dal lunedì al venerdì,orario 9-13 e 15-17.30)

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sempre stata posta al centro della vita dellacomunità e una delle prime cinque sorelleche seguirono Dossetti, dovendo raccontaredi questa esperienza ecclesiale dal suonascere, diede al suo testo un titoloemblematico: «Una comunità nata dallaBibbia» (Maria Gallo, Queriniana 1999). LaParola di Dio è stata il mezzo del suosviluppo e della sua crescita e la sua letturaquotidiana a piccoli brani rappresenta, diprincipio e per esperienza, il vincolo dicomunione tra tutti i suoi membri.L’insegnamento di don Giuseppe su questoè stato determinante ed ha veramenteplasmato il rapporto dell’intera comunità

con la Parola. Ma non può essere un legamepuramente intellettuale. Si devecondizionare non solo il pensiero ma anchele scelte concrete e la struttura della giornataalla Scrittura, distinguendosi da unaspiritualità devozionale come da ogniintellettualismo e individualismo. Solo unrichiamo: «La Parola va considerata con unaforza e una convinzione che ancora cimanca. La Scrittura, nella nostra cristianità,la si sente al massimo come un aiuto per lariflessione cristiana, ma il rapporto con essaè un rapporto diretto, nuziale: è lapienificazione delle nostre potenzesovrannaturali, è l’esercizio in atto di queste

potenze... La frequentazione abituale dellaParola di Dio ci muta completamente comesensibilità, intuito, gusto, sapienza: perchéci dona continuamente, con una elargizionemunifica e generosissima, quello che cicomanda di fare» (Pordenone, 1994).E’ inscindibile l’unità di Antico e NuovoTestamento e la lettura della Bibbia deveesserre fatta libro per libro, senza tagli, nellacoscienza che la Parola di Dio deve essereascoltata per intero e che i due Testamenti siilluminano a vicenda.«Tutta la Scrittura, pur avendo sotto moltiaspetti e a diversi livelli molteplicidifferenze da parte a parte, da libro a libro...

Don Prodi: «Giovani e lavoro al Sudtra dura realtà e segni di speranza»

DI PAOLO BARABINO *

on Giuseppe Dossetti riteneva che lavita cristiana, la vita battesimale,fosse innanzitutto una esistenza

vissuta nello Spirito Santo. Volendopersuadere la sua comunità religiosa avivere nella certezza di fede che tutte le cose,e specie le più alte, richiedono laprevenzione dello Spirito, ne insegnò ilcome: «Lo Spirito Santo, l’Amore increato,va attinto dalla Sacra Scrittura(nell’inscindibile unità di Antico e NuovoTestamento) ogni giorno letta, pregata,commentata in lettura continua, in modoconforme alla grande tradizione dellaChiesa, cioè dei suoi Padri e del suomagistero; dall’Eucaristia quotidiana,celebrata e vissuta con degna ampiezza, nelquadro pacato e profondo della Liturgiadelle Ore, e preparata, avvalorata edinteriorizzata da un congruo spazio dipreghiera personale» (Dallo Statuto dellaPiccola Famiglia dell’Annunziata). Così scrisse don Giuseppe nel 1986 dopoavere elencato gli scopi dell’Associazione,individuandoli nello sviluppo della vitabattesimale, nella lode della gloria dellaTrinità e nell’intercessione incessante per laChiesa e per tutti gli uomini.La Scrittura quindi, insieme all’Eucarestia, è

Dtuttavia nell’ultimo e fondamentale livello èun libro solo... che tutto esprime un unicomessaggio: di un Dio che non solo si rivela,ma che si rivela come Dio salvatore permezzo del suo Cristo, che è suo Figlio,Gesù». Vi sono certo diversità di strati e diteologie che gli esegeti sono abituati asegnalare tra libro e libro e persino tra partee parte dello stesso libro, ma alla fine vavista la polifonia, «l’unità fondamentaledella Scrittura e dei due Testamenti inparticolare, che è e che sono tutti una unicaParola detta dal Padre. Le diversitàappaiono più che altro diversità di fasi o distadi dell’unica Rivelazione, tutte riducibilialla fine all’unità» (Bologna, 1978). LaScrittura ogni giorno deve essere letta,pregata, commentata in modo conformealla grande tradizione della Chiesa. ComeSant’Agostino o come il monachesimo dalleorigini, bisogna leggere e rileggere il testo,inserirlo nel suo contesto immediato e piùletterale, cogliere gli elementi di supplica epreghiera che da esso scaturiscono,condividere la riflessione che ne emerge congli altri: ecco i passaggi che ogni giornosono richiesti perché quella Parola vengaaccolta e possa risuonare in tutta la suaricchezza, che resta sempre inesauribile.

* superiore della Piccola Famiglia dell’Annunziata

DI MATTEO PRODI

a sfida che, arrivandonella diocesi di CerretoSannita, si percepisce

essere quella decisiva(molto più che in tantezone d’Italia e del mondo)è creare lavoro. Molto delmio impegno nella ricerca,nell’insegnamento e nellapastorale è rivolto a questotema. Il contesto esige chela riflessione siadeterminata e radicale,senza sconti. Ho, quindi,dedicato il mio interventoal Convegno dellaPontificia Facoltà teologicadell’Italia meridionale, sulrapporto tra teologia edeconomia, proprio allavoro. L’attenzione dellafacoltà, soprattutto nellasua sezione San Luigi, èquella di costruire unariflessione che sappiagenerare un pensierorivolto «all’annuncio in unmondo contrassegnato dalpluralismo etico–religiosoper comunicare meglio laverità del Vangelo in uncontesto determinato»(Veritatis Gaudium, 5); ilpensiero desiderato vuoleindicare un nuovoparadigma di sviluppo,partendo dalle indicazionidel Papa, espresse nellaVeritatis Gaudium. Anchenella Scuola di impegnosocio–politico diocesana iltema del lavoro è semprepresente, sia comeriflessione diretta, sia come

tassello decisivo percostruire più un futurodegno della umanitàdesiderata. Il panorama alSud è davveroinfinitamentepreoccupante. Senzapensare all’ex Ilva, che ponela disumanizzante scelta tralavoro e salute, Svimezmette in luce alcuni datieclatanti: una delle piaghepiù dolorose per i lavoratoriè la situazione di precarietàche aumenta al Sud, mentresi riduce nel Centro–Nord.Nel Mezzogiorno il parttime riprende a crescere, inparticolare quelloinvolontario. Al Sud, iltasso di occupazionegiovanile, cioè dai 15 ai 34anni, ancora nel 2019 èintorno al 29%, un datosenza paragoni in Europa.La situazione delle donne ètragica sia per quantità cheper qualità delleoccupazioni offerte. Maovunque e per tuttidiminuiscono sempre piùgli impieghi altamentequalificati. Crescono iworking poors, cioè chi èpovero pur lavorando,soprattutto nelle zone piùarretrate e caratterizzate daun mercato del lavoro conbassa concorrenza. Con dolore occorreconstatare l’impatto nullodel Reddito di cittadinanza,che sembra stiaallontanando dal mercatodel lavoro. Quindi, chefare? Un segno concreto di

speranza è la cooperativasociale di comunità, Icare,voluta fortemente dalvescovo don Mimmo; sioccupa di molte forme dipovertà e disagio, per creareoccupazione: uno deilaboratori più interessanti èDolcemente, unapasticceria dovecollaborano anche ragazzidiversamente abili, capacedi produrre, ad esempio,ottimi panettoni artigianali,arrivati anche a Bologna.Attualmente sono quasiventi le persone che hannoun contratto nellacooperativa. Poi, coordinata dal ProgettoPolicoro, tutta la diocesi èprotesa a costruire unitinerario Giovani e Lavoro,per mettere attorno allostesso tavolo chi puòoffrire, costruire, inventarenuovi/vecchi lavori, perfavorire l’imprenditoriagiovanile. Le possibilitànon mancano: si pensi soloall’agricoltura, al vino eall’olio buonissimi prodottiqui. Concludo con paroledi una bellissima preghieradi papa Francesco: Aiutaciad aiutarci fra noi; chedimentichiamo un po’l’egoismo e sentiamo nelcuore il «noi», noi popoloche vuole andare avanti.Signore Gesù, a Te nonmancò il lavoro, daccilavoro e insegnaci a lottareper il lavoro e benedicitutti noi (Cagliari,settembre 2013).

L

A sinistra, una foto dai post della cooperativasociale di comunità «Icare»

da sapere

Comunità in prima lineal termine del Congressoeucaristico diocesano, il 1°

ottobre del 2017, il Papa ci haconsegnato le cosiddette tre «P»: laParola, il Pane e i Poveri. Nelloscorso settembre, con il MotuProprio «Aperuit Illis», ha stabilitoche la III domenica del TempoOrdinario «sia dedicata allacelebrazione, riflessione edivulgazione della Parola di Dio».Essa è collocata nei giorni in cui sidesidera «rafforzare i legami congli ebrei e a pregare per l’unità deicristiani». Le comunità sonoinvitate a valorizzare alcuni segniche manifestano l’importanzadella Parola nella vita della Chiesa:intronizzare la Parola durante laMessa, valorizzare nell’omelia ilsignificato della Parola, celebrare ilrito del Lettorato (in questadomenica in sei riceveranno ilministero del Lettorato inCattedrale) e trovare varie formeper sottolineare la necessitàdell’ascolto e della lettura dellaBibbia per la vita cristiana. Èun’occasione preziosa per aprirsialla Parola e per affidarsi alla sualuce: in diverse parrocchie esistonocentri di ascolto chesettimanalmente si radunano perleggere, studiare, meditare econdividere la Parola; ci sonoiniziative di lettura continuatadella Scrittura e corsi biblici diapprofondimento. L’Ufficioliturgico ha predisposto un sussidioper l’animazione nelle parrocchiedi questa giornata e che si puòtrovare nel sito diocesano.L’augurio del Papa sia per tutti unostimolo ad accogliere con serietà egioia questa giornata: «questadomenica possa fra crescere nelpopolo di Dio la religiosa e assiduafamiliarità con le Sacre Scritture».

don Pietro Giuseppe Scotti,vicario per l’evangelizzazione

A

Si celebra oggiuna specialeGiornata che invita a riflettere e pregare con le Scritture

Parola ed Eucaristiaal centro della vita

Un gruppo di fedeli si confronta con la Parola di Dio

Pubblichiamo il contributo della redazionedi «Ne vale la pena» a cura di «Poggeschiper il Carcere» e di «Bandiera gialla».

hi nella vita ha sbagliato,soprattutto se ha fatto del male aqualcuno, sa bene cosa sia il

perdono. Perdono è il contrario dirabbia. È doloroso, ma scaccia il dolore.È un sentimento acceso come l’ira, mala spegne. È rinuncia alla vendetta, manon è rinunciatario: è un atto di volontàpositiva. I sentimenti negativi, se lasciativagare per la tua persona e la tua storia,soprattutto se si lascia a loro di far dapadroni, fanno tanto male. Il perdonomi ha portato «in gabbia», ma mi haaperto la gabbia dei miei pensieri. Mitrovo in carcere... so che ho sbagliato.Già posso dire che mi sono perdonataper aver fallito con me stessa e con lamia famiglia. Sconto giorno dopo

giorno la mia condanna. Ma non buttovia i miei giorni. Al mattino, prima discartarli, mi prometto di farne buonuso. Alla sera, quando è ora dilasciarseli alle spalle, ne tiro fuori, comeda un frutto, il seme da piantare per igiorni a venire.Mi chiedo come sarà la mia vita unavolta che ritornerò «in società», perchéqui dentro sento che il tempo sta fermo,ma so anche che non è eterno. Questaparentesi si chiuderà, ma la società mipermetterà di riprendermi il futurononostante il mio passato?Immagino un colloquio di lavoro. Houn errore nel mio passato:guarderanno alle mie competenze opurtroppo questa macchia farà subitostrappare la mia pagina? Il perdono della società, quello è il piùdifficile da guadagnare. Ho paura delladiscriminazione, i timori del futuro

avvelenano il presente. Qui studio,lavoro, faccio corsi, lascio indietro tuttoquello che può danneggiare un futuromigliore per me e per la mia famiglia.Ma non so se le persone fuoriapprezzano tutto quello che facciodentro per essere una personamigliore. Devo far funzionare il cuorecon questa valvola che soffia. Io so chisono diventata, la mia famiglia locrede, le persone che mi sono care micredono. Come fare perché piùpersone lo credano?Il passato non è il mio presente e nonsarà il mio futuro. Ho bisogno diun’opportunità per fare le cose a modo,per continuare l’apprendimento dellavita. Un’opportunità per lavorare eguadagnarmi il pane, per un lavorodignitoso, dove quello che importa siaquello che so, quello che penso ora.

Karen Johanna Márguea Olano

C

«Il rapporto con le sacrepagine – spiegano dallaPiccola famigliadell’Annunziata – nonpuò essere un legamepuramente intellettualeNon solo il pensiero maanche le sceltequotidiane devono essereispirate alla Bibbia»

Il perdono per ricostruire il domani

focus2 BOLOGNASETTE

Domenica26 gennaio 2020

Page 3: Voto per le regionali una lettera agli eletti · 2020. 2. 10. · La speranza è una virtù teologale che ha come riferimento principe la speranza della risurrezione: ... esprimere

Giornata per la vita,focus sulla fraternità

Domenica 2 febbraio nella parrocchia diSant’Antonio di Savena un pomeriggioe una serata promosse da varie associazionicattoliche, sul tema «Ogni vita è stupenda»

Sopra, il manifesto del film «October baby»

La Teen Room del S. Orsola

DI DONATELLA BROCCOLI *

ita in te ci credo»cantavano qualche anno faLucio Dalla e Gianni

Morandi. Purtroppo non è semprecosì. In questo tempo la vita èimportante solo se è perfetta,produttiva, funzionale al consumo,altrimenti non ha valore. LaGiornata della Vita è uno dei segnicon cui la Chiesa italiana ci richiamaall’accoglienza della vita umana dalsuo nascere al suo tramontare,soprattutto se è una vita imperfetta,se è ferita dalla malattia, o dai segnidel tempo, o dalla disabilità. PapaFrancesco non perde occasione perrichiamarci a combattere la «culturadello scarto», a difendere chi vive incondizioni di disagio e povertà, acontrastare l’individualismo.Scrivono i Vescovi italiani nelMessaggio per la 42ª Giornata per laVita: «Incrementando la fiducia, lasolidarietà e l’ospitalità reciprocapotremo spalancare le porte ad ogninovità e resistere alla tentazione diarrendersi alle varie forme dieutanasia. L’ospitalità della vita èuna legge fondamentale: siamo statiospitati per imparare ad ospitare.Ogni situazione che incontriamo ciconfronta con una differenza che variconosciuta e valorizzata, noneliminata, anche se puòscompaginare i nostri equilibri. Èquesta l’unica via perché l’ugualedignità di ogni persona possa essererispettata e promossa, anche là dovesi manifesta più vulnerabile e fragile.Qui infatti emerge con chiarezza chenon è possibile vivere se nonriconoscendoci affidati gli uni aglialtri. Il frutto del Vangelo è lafraternità». Fraternità è una parolamolto dimenticata. Basti pensareall’astio con cui la maggior partedelle persone reagisce di fronte alfenomeno dell’immigrazione, allapaura dell’altro che viene alimentatada una cultura in cui è vitaledifendere il proprio spazio, lapropria terra, dimenticando che suquesta terra siamo tutti ospiti. Per

V«celebrare la vita e la culturadell’accoglienza, alcune associazionidella nostra diocesi organizzano,ormai da diversi anni, un momentodi incontro per aiutarci a riflettere.Quest’anno ci ritroveremo domenica2 febbraio nella parrocchia diSant’Antonio di Savena (viaMassarenti 59) per un pomeriggioed una serata insieme, dalle 16 inpoi, sul tema «Ogni vita è stupenda».Saranno con noi la scrittrice CeciliaGalatolo, autrice di alcuni librisull’accoglienza della vita e la suaunicità e Liviana Siroli, presidentedel Centro volontari della sofferenzadi Cesena – Sarsina, che racconterà isuoi 50 anni su una carrozzina,dopo che a 18 ha contratto la mielite

trasversa. Attraverso la suatestimonianza vedremo, come dicelei, che «l’acqua perduta hazampillato altrove». Alle 20 verràproiettato il film «October Baby», diAndrew Erwin, storia di Hannah chea 19 anni scopre di essere stataadottata dopo essere sopravvissutaad un aborto e si mette in viaggioper cercare la sua madre naturale. Lanostra società è dominata dalle leggieconomiche, se la borsa perde puntiè una tragedia, ma se non nasconopiù bambini, pazienza, ce ne faremouna ragione. Abbiamo molto per cuicombattere, certo con armi pacifiche,con il dialogo, la ricerca delconfronto, l’accendere riflettorisull’unicità della vita, ma soprattutto

è profumo di nuovo alquinto piano dellaPediatria–Pession del

Sant’Orsola. Qui Ageop Ricerca,insieme ai suoi tanti amici, hainaugurato la prima Teen Room,uno spazio specifico per gliadolescenti che stannoaffrontando un percorso nelreparto di Oncoematologiapediatrica. Un desiderio espresso,in una canzone, dagli stessiragazzi che ha preso la forma didivani e muri grazie allacampagna #Lottoanchio2019,lanciata un anno fa da AgeopRicerca e dagli adolescentidell’Oncologia pediatrica per laGiornata mondiale di lotta alcancro infantile. Partita conl’obiettivo di raccogliere 40000euro per la ristrutturazione e gliarredi, la campagna ha superato

’C il traguardo arrivando a ben80416 euro donati da 4381sostenitori. Il che ha permessoall’onlus non solo di realizzare laTeen Room, ma anche di pensaread un nuovo progetto di sostegnoper gli adolescenti ammalati ditumore. Di fatto, la Teen Roomnasce, più di un anno fa, dalsogno di Anna, Albana eGiacomo, allora in cura inOncoematologia pediatrica.Ageop li ha ascoltati, facendo suoquel desiderio trasformato ora inun progetto concreto. Oltre cheda loro l’onlus ha raccolto idee esuggerimenti da tutti gliadolescenti che stavano vivendoin quel reparto. Nel frattempo, iragazzi hanno messo i lorobisogni su pentagramma e, dopoaver formato una band,«Turbolento and the Wild Teens»,

hanno inciso il loro inno:«#Lottoanchio. Vogliamo unaTeen Room». Da lì è partito tutto.«Gli adolescenti con tumore sonopazienti con bisogni ecaratteristiche specifiche, nonsono adulti e non sono bambini– osserva Francesca Testoni,responsabile Ageop –.L’adolescenza è l’età in cui simuovono i primi passi verso

l’indipendenza, si coltivano sognie progetti, e si fatica ad accettare icambiamenti del corpo e acercare una nuova identità.Quando in mezzo alla crisidell’adolescenza si abbatte ilcancro tutto diventa ancora piùdifficile. Il desiderio diindipendenza emotiva e fisicaviene frustrato dalla necessità diassistenza, il bisogno di stare coicoetanei viene negatodall’isolamento dovuto ai ricoverie all’immunodepressione». LaTeen Room è, dunque, unarisposta a quei ragazzi nellaconsapevolezza che gliadolescenti di Oncologiapediatrica sono creature fragiliche si trovano ad affrontare unamalattia deflagrante in un’età giàdi per sé delicata. Nella TeenRoom potranno trovare un loro

luogo e un loro strumento diespressione. «Quando mi sonolaureato ed ero un giovanemedico contrattista Ageop –racconta Andrea Pession,direttore Unità operativa diPediatria – le possibilità diguarire da un cancro infantilenon superavano il 20%, adesso, a40 anni dalla laurea in medicinae chirurgia, queste percentuali sisono ribaltate e più dell’80% deibimbi e dei ragazzi che siammalano di tumore, guarisce.Ma non è solo questo il grandetraguardo che abbiamo raggiuntoin questi anni, ma è anchel’attenzione alla persona, nellasua interezza, ad essersitrasformata e sviluppata,cambiando la qualità di cura e divita di ogni piccolo paziente».

Federica Gieri Samoggia

Si tratta di uno spaziospecifico per gliadolescenti che stannoaffrontando un percorsodi cura nel reparto diOncoematologiapediatrica del Policlinico

Al Sant’Orsola Ageop Ricerca ha aperto la Teen Room

I portici cittadini, una via di legami comunion è la prima volta, e sono cer-to nemmeno l’ultima, che il car-dinale Matteo Zuppi riesce a co-

gliere con sapienza ed efficacia lo spi-rito del tempo. La suggestione fornitasui portici di Bologna credo sia parti-colarmente ricca di spunti di riflessio-ne. Considerare i portici come metaforadi una Chiesa che unisce la Madre al-la città degli uomini non è solo affa-scinante, ma utile per chiunque e so-prattutto per chi riveste ruoli di re-sponsabilità. Significa immaginare luo-ghi di condivisione che indicano ilcammino di una comunità. I luoghi diuna dimensione collettiva che si fan-no politica. Luoghi che danno senso adun percorso e che nell’accompagnarcisono insieme tragitto e punto di arri-vo. Nei portici si cammina insieme, l’u-no di fianco all’altro in un respiro co-mune. In essi ci si ripara. In essi ci sipuò fermare per riposare, per discute-

re anche animatamente e dividersi mapoi si riprende il cammino fatto di tan-ti tratti comuni, senza ignorare le pau-re, le inquietudini che ci attraversanoe che solo gli stolti possono ignorare.Ma quel cammino insieme può aiu-tarci a condividere, nella pazienza del-l’ascolto e nella perseveranza della ri-cerca, anche una speranza possibile. Iportici come via e come meta, mezzoe fine, legami che ci attraversano tuttie che sono parti di ciascuno. Anche per

questo, luoghi bisognosi di cura, di at-tenzione, di continua manutenzioneper restaurarne i muri ma anche le re-lazioni. E dunque i portici come metafora di u-na arteria che alimenta la vitalità di u-na comunità, e si fa essa stessa politi-ca. Luogo in cui prendere atto, comespiegava don Milani, che politica si-gnifica condividere la propria e altruisituazione di crisi e decidere di sortir-ne insieme. Nella consapevolezza chela città, il destino, il futuro, la speran-za come la paura, sono nostri e di cia-scuno, ma non ci appartengono inte-ramente esattamente come i portici.Ecco, se i candidati alle imminenti e-lezioni regionali partissero da quellesuggestioni che ci sono state donatedal cardinale, tutti avremmo fatto unpasso avanti.

Giuseppe Cremonesi,segretario Confartigianato Bologna

N

Non è possibile vivere se non riconoscendoci affidati gli uni agli altri

Considerare questi spazicome metafora di unaChiesa che unisce la Madrealla città degli uomininon è solo affascinante,ma utile per chiunque

gni anno nella Festa dellaPresentazione di Gesù al

Tempio (2 febbraio) si celebra laGiornata mondiale per la Vitaconsacrata. Anche a Bologna inCattedrale si ritroveranno alle17:30 consacrati e consacrateappartenenti adiversi ordini,congregazioni edistituti di vitasecolare, per viverela celebrazioneeucaristicapresiedutadell’arcivescovoMatteo Zuppi e inessa il rinnovodella propria specifica vocazionedi vita. Inoltre tale celebrazionediviene importante segno dicomunione di ogni presenza eopera apostolica appartenenteagli istituti di vita consacrata conla Chiesa diocesana. Nella Messaal momento dello scambio della

pace l’arcivescovo scambierà ilfraterno saluto con unarappresentanza di suore, segnodell’importante presenza diconsacrate nella diocesi nellapreghiera, nell’aiuto alleparrocchie, in diversi ambiti

educativi e di curadelle persone piùsofferenti. PapaFrancescocontinua adesortare la Vitaconsacrata adessere segno diDio, testimonianzadel suo amore perl’umanità. Perciò

la Giornata mondiale checelebreremo è occasione percrescere sempre più comeconsacrati, per essere occasioneper l’uomo contemporaneo diincontro vivo con Dio.

Carlo Maria Veronesi,oratorio di San Filippo Neri

O

la celebrazione

con uno stile di vita che sia segnoper chi ci guarda. Segno del nostrodesiderio di sostenere ogni mammache sceglie di avere un bambino,ogni persona «imperfetta», ognianziano, ogni povero, ogni straniero.Perché in ogni volto vediamo ilSignore Gesù, che ci dice: «Tuttoquello che avete fatto ad ognuno diquesti piccoli, lo avete fatto a me».

* presidenteAzione cattolica diocesana

Vita consacrata «segno di Dio»Messa di Zuppi in Cattedrale

primo piano BOLOGNA 3SETTE

Domenica26 gennaio 2020

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vita ecclesiale

È «partito»il Consigliodelle Chiesecristiane

Ieri la firma al termine dellaSettimana di preghiera per l’unità:scopo, convergere verso concordiae pace, senza rinnegare le differenze

DI GIULIA CELLA

n impegno che nasce all’insegnadell’unità, non dell’unione. Conquesto spirito è nato ieri, nella chiesa

di San Paolo Maggiore, il Consiglio delleChiese cristiane di Bologna, suggellatadall’apposizione delle firme alla «Chartaoecumenica» da parte dei rappresentanti digran parte delle confessioni cristiane presentisul territorio cittadino, dopo un intensolavoro di gestazione e discussione. Lacerimonia giunge al termine della Settimanadi preghiera per l’unità dei cristiani,quest’anno dedicata al tema «Ci trattaronocon gentilezza», dal brano degli Atti degliApostoli relativo al naufragio di san Paolo aMalta: una storia, si legge nel documento dipresentazione della Settimana, «di DivinaProvvidenza e al tempo stesso di umanaaccoglienza», per rafforzare in tutti i credentie tutte le Chiese la determinazione a vivere

Uin comunione reciproca. Analogamente, ilConsiglio delle Chiese cristiane bolognesenasce per camminare nella direzione deldialogo ecumenico con la specificaintenzione di convergere verso l’unità e lapace, senza rinnegare le differenze. «OgniChiesa – spiegano i rappresentanti delSegretariato attività ecumeniche di Bologna– si unisce alle altre per testimoniare con igesti e con le parole la fede in Cristo, perrendere più incisive ed efficaci le opere disolidarietà che si intenderanno perseguirecomunitariamente, per darsi un soccorsoreciproco; ma ognuna resterà autonoma neiprincipi e nelle azioni, indipendente nellapropria ispirazione costitutiva, con un voltoe un’identità irriducibile a qualsiasi altra».Sulla stessa linea, suor Elsa Antoniazzi,membro dell’Ufficio diocesano per il dialogoecumenico e interreligioso, spiega che«parliamo di unità e non di unione perchél’obiettivo non è quello di impegnarci sulle

tematiche teologiche profonde che segnanole differenze tra le diverse Chiese: piuttosto,uniti nella diversità, esprimiamo la volontàdi intraprendere un cammino comune fattodi gesti concreti, dove potremo e riusciremo.Il nostro tempo ci chiede di renderetestimonianza dell’esistenza di mondidiversi, eppure egualmente “nostri”». Ancheil responsabile dell’Ufficio, don FabrizioMandreoli, esprime soddisfazione esperanza: «La costituzione del Consigliodelle Chiese Cristiane rappresenta unmomento di grande importanza per laChiesa di Bologna. È un invito a rifletteresull’urgenza di una piena riconciliazionedell’intera famiglia cristiana, lontana dallelogiche divisive del passato, in unaprospettiva che sappia guardare confiducia al futuro. Aprirci tra di noi e allostesso tempo aprirci agli “altri”: è unobiettivo che può solo arricchirci earricchire la nostra fede».

Al Policlinico Sant’Orsola la visitadelle reliquie di san Giuseppe Moscati

i svolgerà da domani fino a mercoledì29 al Policlinico Sant’Orsola–Malpighi la visita delle reliquie di san

Giuseppe Moscati, con un momentoculturale sul tema «Un clinico santo tracattedrale e corsia», promossodall’AssociazioneMedici cattoliciitaliani–Sezione diBologna. Tre giornicaratterizzati anchedalla mostra, giàesposta al Meetingdi Rimini, suMoscati, medicoitaliano beatificatoda papa Paolo VInel 1975 ecanonizzato da sanGiovanni Paolo IInel 1987. Domanidalle 12 alle 17,martedì e mercoledìdalle 10 alle 17,sono previste visiteguidate per singoli egruppi alla mostrasul santo, definito«medico dei poveri».Domani alle 16.30 e martedì 28 alle 17.30verranno esposte le sue reliquie; seguirà laMessa. Fulcro della «tre giorni» l’eventoculturale di mercoledì 29, dalle ore 15,nell’Aula magna «Nuove Patologie» delpadiglione 5 del Policlinico (4° Piano):dopo i saluti delle Autorità, sarà la

giornalista Paola Bergamini a raccontare lavita di Moscati; a seguire l’intervento delcardinale Matteo Zuppi sull’eredità diMoscati nell’era della medicina moderna,tra le tecniche odierne e l’attenzione allapersona. La deontologia e l’etica saranno

poi i temi centralidei successiviinterventi: FilippoAnelli, presidenteFnomceo parlerà di«Deontologia eclinica al serviziodella Vita. Quandodeontologia ed eticasi incontrano:Giuseppe Moscati»;BarbaraMangiacavalli,presidente Fnopi,tratterà di«Deontologia nellavita: il tempo dicura, il gesto, larelazione, l’uomo»;Maria Vicario,presidente Fnopo di«Deontologia e vitaperinatale».

Giacomo Campiotti, regista del film«Giuseppe Moscati» presenterà alcunivideoclip. L’incontro si chiuderà con unmomento di preghiera nella Cappella SanFrancesco nel padiglione Nuove Patologiee con l’Adorazione per l’intercessione delmedico santo per i professionisti sanitari.

S

a Consulta fra Antiche istituzioni bolognesi, la basilica di SanPetronio e l’associazione culturale Provediemozioni.it hanno

ideato un progetto per la valorizzazione dei monumenti bolognesi,tramite il «light painting». In occasione di Art City sarà possibileammirare i primi risultati all’interno della mostra fotografica«Bologna: racconti con un fil di luce», presso la ex GalleriaGarisenda (in via Guerrazzi 17/a), ingresso gratuito oggi dalle 10 alle20. Il «light painting» è una tecnica fotografica che, nella perfettaoscurità, permette di «dipingere» il soggetto. «Siamo noi a decideredove, come e per quanto tempo illuminare la scena – raccontano ifotografi – l’unico limite sarà esclusivamente la nostra fantasia».Oggi verranno effettuate delle dimostrazioni pratiche di «lightpainting», rivolte ai bambini. Info: www.provediemozioni.it

L

al nostro Padre provinciale – dice fra Dozio –.Non ce l’aspettavamo. Se il Buon Dio haazzardato farsi uomo, noi possiamo azzardarcia fare qualcosa che la Chiesa ci chiede perBologna». Si apre una nuova epoca, nel quadrocomplessivo e complesso della pastorale, delrapporto che Zuppi vede fra città e diocesi.«Faremo un’attività pastorale rivolta ai giovani,aperta a tutti – racconta il nuovo guardiano diSanto Stefano –. Dentro e fuori la chiesa, anzile Sette Chiese. Un luogo unico, pieno disignificati e possibilità. Di fede, cultura, arte,socialità». Menenio Agrippa in saio, il corpo socialecome il corpo umano, unico?San Francesco. L’accoglienza in tutte le sueforme, con gioia, coinvolgendo più gente sipuò. La spiritualità di cui sarebbe bello fossimocentro è la parte di Vangelo che si esprime inognuno di noi. E si incontra con quello deglialtri. Guardi che c’è chi ha paura dei migranti inSanto Stefano.

arebbe bello…». Paolo Dozio è unfrancescano: lo si capisce subito

dall’intercalare. Eccolo allora parlare del suonuovo incarico: guardiano di Santo Stefano, ilsuperiore dei quattro frati (Antonio, Franco,Francesco e lui) che da questo lunedìcustodiscono la basilica. Devono disegnare ilfuturo delle Sette Chiese. «Sarebbe bello – dice– che i bolognesi venissero lì e raccontasserocosa piacerebbe anche a loro». La città intera è chiamata. Come per il FestivalFrancescano che da Piazza Maggiore èdiventato ormai un appuntamento collettivo,in cui mille voci si incontrano, confrontano,riflettono e fanno festa. Dozio è uno degliorganizzatori: 60 anni appena compiuti, studia Gerusalemme, vice prefetto e insegnante diSacre Scritture al convento di San Bernardino aVerona, poi Bologna, l’Antoniano, l’Osservanza.Ora Santo Stefano. Oggi i benedettini salutanola città; a mezzogiorno Messa a cui assisteràMatteo Zuppi. Il 28 si insediano ufficialmente ifrancescani. «Un azzardo chiesto dal Cardinale

S« C’è l’Antoniano. Sono molto organizzati, a noispetta un’altra missione. Il Portico dei Gentili, fra il cuore della fede eil respiro della vita quotidiana?Un luogo di dialogo, riflessione fra personediverse. E uguali. Sarebbe bello unacollaborazione con strutture come il CentroSan Domenico, la chiesa di San Bartolomeo eGaetano, la Rete Loyola. Idee definite non neabbiamo. Anche volutamente. Non vogliamofare scendere niente dall’alto, ma costruireinsieme. Partendo dalla piazza, il Cortilereligioso e civile, qui di fronte, che è delComune ed è uno splendido teatro di incontroper bolognesi e forestieri. Noi ci apriamo atutti e vogliamo sia altrettanto. Sarebbe bello. I benedettini che vi hanno preceduto?La loro essenza pastorale è diversa. Abbiamopassato dieci giorni sempre insieme. Belli, utili,fratelli che si confrontano. Ci hanno mostratola chiesa, il monastero, la biblioteca. Come sisono inseriti. I problemi e le possibilità.

Marco Marozzi

ono stati quattro giorni intensi incui abbiamo espresso energieinaspettate per fare, insieme

all’arcivescovo, un cammino di comunioneche qui è solo cominciato – racconta donAlessandro Astratti, moderatore della zonaSaffi–Ravone, al termine della visitaPastorale». La Zona si colloca all’interno delvicariato Bologna Ravone e unisce quattroparrocchie: San Paolo di Ravone, SanGiuseppe Cottolengo, Maria «ReginaMundi» e Santa Maria delle Grazie. Ilcardinale Matteo Zuppi si è intrattenutonella Zona pastorale da giovedì a domenica.La visita, la prima in città, è iniziata con ilmondo della scuola, attraverso un piccoloviaggio nei tre istituti paritari Maestre Pie,Sant’Anna e Maria Ausiliatrice. Il cardinale èstato accolto in un clima di festa dainsegnanti e alunni che gli hanno mostratouno spaccato della loro vita scolastica. La

S« scuola è stata anche al centro di un incontrocon i docenti intitolato «Per educare unbambino occorre un intero villaggio».All’appuntamento hanno partecipato anchetanti insegnanti delle scuole pubbliche. «Amemoria non ricordo nessun altro incontrosimile – racconta la maestra Silvia Fiorenzo– abbiamo riflettuto sull’importanza dellacomunità per imparare a leggere etrasformare la realtà». Tanti i temi di cui si èdiscusso: dall’accoglienza alla centralità delragazzo, dal rapporto con le famiglie allesfide educative contemporanee.«Particolarmente toccante e significativa èstata la giornata dedicata al mondo dellasofferenza, in particolare la visitaall’ospedale Maggiore dove siamo statiaccolti con grande affetto – prosegue donAstratti –». Diversi gli appuntamentidedicati agli anziani . «Nel nostro territoriosono una realtà particolarmente

significativa e spesso afflitta dal drammadella solitudine – spiega ancora». Ilcardinale ha visitato il centro diurno«Prezzolini». Aperto oltre 20 anni fa,accoglie anziani con diversi livelli di nonautosufficienza e si pone come alternativa alricovero in istituto. «Sentir parlaredell’importanza e del valore di ciascuno èstato particolarmente commovente –racconta Luciana Mannella che contribuitoall’organizzazione dell’incontro».L’arcivescovo ha incontrato anche i residentidel condominio partecipato di via BoviCampeggi, otto appartamenti al piano terracompletamente accessibili dove, dal 2008vivono persone con disabilità. Ilcondominio partecipato, nato dallacollaborazione di Ausl, Asp e Aias,costituisce un’esperienza abitativainnovativa per contrastarel’istituzionalizzazione e promuovere

l’autonomia degli adulti con disabilità. LaVisita pastorale è stata scandita da tantimomenti di preghiera: dalle celebrazionieucaristiche del mattino agli incontri con ibambini, i ragazzi, i giovani, i sacerdoti e idiaconi. Venerdì l’arcivescovo ha guidatouna «Lectio» sul Vangelo della Samaritana.La sete di Dio è stata anche al centro dellaVeglia con i giovani di sabato. La visita si èconclusa con la Messa celebrata nellaparrocchia di San Giuseppe Cottolengo.«Siamo pronti per continuare a camminareinsieme con la grande energia e lo spirito dicondivisione che hanno caratterizzato itanti incontri e i momenti di preghiera diquesta visita – spiega la presidente dellaZona pastorale Celeste Pacifico – uncammino in cui continueremo a prestareattenzione alle tante persone che chi vivonosituazioni di povertà e isolamento».

Francesca Mozzi

Zona Saffi-Ravone, cosa resta dopo la Visita pastorale

«Siamo pronti per continuarea camminare con energiae spirito di condivisione, comeaccaduto nei tanti incontri»

L’incontro del cardinale, nella chiesa diSanta Maria delle Grazie, con i bimbi e glieducatori del catechismo

Un momento della Veglia ecumenica di martedì scorso nella chiesa evengelica di via Venezian (foto Minnicelli)

Santo Stefano, entrano i francescani: «Attività pastorale per i giovani»

mostra fotografica

La basilica di Santo Stefano

San Giuseppe Moscati

Racconti «con un fil di luce»

Sopra, a sinistra colsaio fra Paolo Dozio,nuovo rettore delcomplesso di SantoStefano

Domenica26 gennaio 20204 BOLOGNA

SETTE

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Al cardinaleè stata donatauna magliettacon il numero1 dellasquadra«Don Orione»

La celebrazioneconclusiva dellaVisita alla ZonaSaffi – Ravoneè stata ospitatanella chiesaparrocchialedi San GiuseppeCottolengo

L’arcivescovo Matteo Zuppiha incontrato gli alunnie i docenti della scuoladell’infanzia ed elementareparitaria «Sant’Anna»

La preghiera del Vespro ha precedutol’incontro dal titolo «Per educare un bambino occorre un villaggio»,rivolto agli insegnantidel territorio alle Maestre Pie

Il pomeriggiodel sabato è statodedicato ai giovanidella Zonapastorale con un incontro, una cena condivisain oratorio e la Veglia seralenella chiesa di San Paolo di Ravone

L’incontro del cardinalecon gli alunni e il corpodocente della scuola primariadell’Istituto paritariodelle Maestre Pie

Gli scatti della Visita a Saffi - Ravonefocus.L’incontro con la gentein alcune immagini «sul campo»

È stato dedicatoai volontarie agli ospiti delle Caritas parrocchiali l’incontro nella chiesa di Maria «Regina Mundi»

Una rappresentanzadei docenti dellascuola d’infanziae primaria paritaria«Maria Ausiliatricee San GiovanniBosco» visitata dalcardinale Zuppi nelpomeriggio di giovedì

stato un calendario intenso e ricco diappuntamenti quello seguitodall’arcivescovo Matteo Zuppi nella sua

visita pastorale alla zona Saffi Ravone. La visita èiniziata nelle scuole e proseguita attraverso molterealtà del territorio: l’ospedale Maggiore, il centrodiurno Prezzolini, il condominio partecipato, lacasa don Orione. Nel corso della visita il cardinaleha incontrato i bambini del catechismo, i ragazzi,i giovani, i volontari e gli ospiti della Caritas. Le

comunità hanno pregato con l’arcivescovo le Lodie i Vespri, partecipato alle celebrazionieucaristiche e ai momenti di riflessione sulVangelo. Diversi anche i momenti conviviali,animati da un clima informale e familiare. Nelcorso della visita il cardinale ha incontrato ancheil gruppo San Paolo, che riunisce disabili adulti equest’anno festeggia i 50 anni della suafondazione. (Foto di: Elisa Autore, MaurizioGentili, Antonio Barcone, Maurizio Mazzetti)

È

album BOLOGNA 5SETTE

Domenica26 gennaio 2020

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In città si alza il sipariosul teatro e la musica

Alessio Boni rilegge Cervantes, la CompagniaLa Ragnatela presenta il musical rock «Rent»,gli Archi di Santa Cecilia col mandolinista AviVital suonano Vivaldi, Bach, Respighi e Rota

Alessio Boni è Don Chisciotte al Duse

«San Tommaso», Guercino, 1662

DI CHIARA SIRK

e la scorsa settimanaprotagonista indiscussa degliappuntamenti in città era l’arte,

questa volta abbiamo tanto teatro emolta musica. TEATRISul palcoscenico del Teatro Duse.da venerdì a domenica va in scena«Don Chisciotte» di Alessio Boni eSerra Yilmaz ispirato al romanzo diCervantes, con Marcello Prayer. DonChisciotte combatte per un idealeetico, eroico che arricchisce di valoreogni gesto quotidiano e che,involontariamente, l’ha resoimmortale. L’Arena del Sole. davenerdì a domenica propone«Visite». Ispirato al mito di Filemonee Bauci di Ovidio. Il Teatro delleMoline presenta «L’ospite inatteso»incubo di Fedor Dostoevskij (davenerdì a domenica). Scritto, direttoe interpretato da Gianluca Guidottied Enrica Sangiovanni e prodotto daArchivio Zeta, lo spettacolo è uncampo di battaglia in cui bene emale sono in lotta tra loro in unoscontro in cui la coscienza non puòpiù rifugiarsi nel sottosuoloeludendo ogni responsabilità. L’Arena del Sole nella Sala Leo deBerardinis, venerdì e sabato ospita«Otello circus», spettacolo lirico–teatrale ispirato alle opere diGiuseppe Verdi e WilliamShakespeare nato dall’incontro tra ilTeatro la Ribalta–Kunst der Vielfaltdi Bolzano e l’OrchestraAllegromoderato di Milano. AlTeatro Dehon la CompagniaTeatrale La Ragnatela da venerdì adomenica presenta «Rent», unmusical rock, con musica e testi diJonathan Larson, basato su Labohème di Puccini. Sulla scena levicende di un gruppo di giovaniartisti e musicisti squattrinati chevivono in una degradata periferie diNew York. CONCERTI Oggi, alle ore 17, in Palazzo Grassi,via Marsala 12, la Fondazione Lisztpresenta la pianista Ingrid Carbone,

Snella conferenza–concerto sui 6Moments musicaux e sui LiederGretchen am Spinnrade ed Erlkonignella trascrizione pianistica di FranzLiszt. Domani (ore 20.30) MusicaInsieme al Teatro AuditoriumManzoni propone un triplo debutto:quello degli Archi di Santa Cecilia,guidati dal primo violoncello esolista Luigi Piovano, quello delmandolino suonato dall’israelianoAvi Avital, virtuoso di fama

internazionale per la prima volta inquesta stagione. In programmamusiche di Vivaldi, Bach, trascrittoda Antonio Piovano, Respighi eRota. Inizia mercoledì la nuovaedizione di MIA – Musica Insiemein Ateneo. Il 29, ore 20.30, sulpalcoscenico del DamsLab, piazzettaPasolini, saliranno Giovanni AndreaZanon, violino. e Leonora Armellini,pianoforte, per eseguire musiche diBeethoven, Brahms e Ravel. Venerdì

i concluderà con laconsegna dei diplomi aglistudenti che nel corso

dell’anno solare 2019 hannocompletato il loro «iter» distudi, il giorno della memorialiturgica di san Tommasod’Aquino. Un modo efficaceper la Facoltà Teologicadell’Emilia Romagna diricordare il santo domenicano,autore – fra l’altro – della«Summa» teologica nellaseconda metà del XIII secoloma anche di diversi commential testo biblico o alle teoriearistoteliche. Anche la Fteroggi si fa congiunzione frapensiero cristiano antico emoderno, perché costituitasecondo le più esigenti normeaccademiche ecclesiastiche,codificate nella «Sapientia

S christiana». A consegnarel’attestato agli studenti sarà ilvescovo di Faenza –Modigliana, monsignor MarioToso. Prima, alle 18.30, sarà lostesso presule a presiedere laMessa in memoria del dottoredella Chiesa nella basilica disan Domenico (piazza sanDomenico, 13). Il presidedella Facoltà Teologica,monsignor ValentinoBulgarelli, invita a parteciparvii docenti, gli studenti e ilpersonale non docente dellaFacoltà. Al termine dellacelebrazione seguirà unmomento di convivialità, neglispazi dell’adiacente conventopatriarcale. Tommaso, definitoil «Doctor angelicus» nacque aRoccasecca, oggi in provinciadi Frosinone nel 1225. È

considerato a tutt’oggi uno deimassimi esponenti delpensiero filosofico e teologicodella cristianità. Fra le ereditàpiù rilevanti del suo pensiero,vanno certamente annoveratequelle sul rapporto fra fede eragione e quelle riguardanti latematica dell’anima. Tantealtre furono le questioni cheoccuparono la vita di

Tommaso, che terminò il 7marzo 1274 a Priverno, neipressi di Latina. Oggi sonoidealmente riassunte in quellabranca del pensiero filosoficoche, da lui, prende il nome di«Tomismo». Fra la basilica cheospiterà la cerimonia dimartedì, quella dedicata a SanDomenico, e l’aquinate vi è unlegame ancora oggi non solovisibile ma ancheparticolarmente mirabile. Sitratta della splendida palad’altare realizzata dalGuercino nel 1662 eraffigurante proprio il santodomenicano, dal titolo «SanTommaso d’Aquino nell’attodi scrivere l’inno delSantissimo Sacramento». Ilfrate è rappresentato seduto aduno scrittoio, attorniato da

angeli che paiono dettargli iltesto che egli si appresta ascrivere. Posizionata neltransetto destro della basilicadedicata a Domenico, lapreziosa tela è stata di recenteoggetto di un approfonditolavoro di restauro durato tremesi. Al termine, lo scorso 31maggio, il capolavoro ha fattoritorno nella sua sede.L’intervento è stato finanziatodal Ministero degli interni e, inparticolare, dal Fondo Edificidi Culto e seguito dallaSoprintendenza Archeologia,belle arti e paesaggio per lacittà metropolitana di Bolognae le province di Modena,Reggio Emilia e Ferrara e dalSegretariato regionale delMibac per l’Emilia Romagna.

Marco Pederzoli

Il Dottore della Chiesasarà commemoratomartedì 28 nella basilicadi San Domenico. Altermine della celebrazionesaranno consegnati idiplomi agli studenti Fter

Le celebrazioni in onore di san Tommaso d’Aquino

Regione, i giornalisti festeggiano il patronoUfficio Comunicazioni socialidell’Arcidiocesi di Bologna, con

l’Ufficio Comunicazioni sociali Ceer,organizza in occasione della festa delpatrono, san Francesco di Sales, la XVIedizione dell’incontro regionale deigiornalisti che si svolgerà venerdì 31gennaio (ore 15–19) all’Istituto VeritatisSplendor, dove verrà anche presentatoil messaggio di papa Francesco per la54ª Giornata mondiale delleComunicazioni sociali «Perché tu possaraccontare e fissare nella memoria» (Es10,2). La vita si fa storia. L’incontro èorganizzato dagli Uffici per leComunicazioni sociali, incollaborazione con Ordine deiGiornalisti Emilia Romagna, Fisc, Ucsi,Acec, Gater, Ucid ed è anche corso diformazione Odg con creditideontologici. Sarà inoltre l’occasioneper presentare pubblicamente il nuovomodello di comunicazione

dell’Arcidiocesi di Bologna cheattraverso il Centro di Comunicazionemultimediale cura il nuovo sitointernet www.chiesadibologna.it,recentemente realizzato, il settimanale«Bologna Sette», la rubrica televisiva«12Porte», valorizzando anche icollegamenti Ceinews con l’Ucs Cei, eguardando alla riforma dellacomunicazione voluta in Vaticano dapapa Francesco. Saper affrontare lasfida dei tempi richiede la capacità didefinire, in un lavoro comune fra le

varie diocesi dell’Emilia Romagna,progetti sulle comunicazioni socialiche sappiano integrare gli strumentitradizionali, i giornali, le tv e le radio,con quelli delle nuove tecnologie, conil web e i social media. L’incontroservirà anche per continuare il lavorodi collaborazione regionale fra iresponsabili Ucs delle varie diocesi equelli delle realtà dei settimanali, deigiornalisti e imprenditori, delle saledella comunità, dei teatri, in modo dapromuovere una nuova progettualitàcomune, superare le separatezze peruna comunicazione rivolta a tutti.Concluderà il convegno il cardinaleMatteo Zuppi, arcivescovo di Bologna,che interverrà su «Raccontare la Chiesain uscita. Comunicare una missionesenza confini».

Alessandro Rondoni direttore Ufficio Comunicazioni

sociali Bologna/Ceer

’L

Dal Duse al Manzoni gli appuntamenti culturali della settimana

L’incontro venerdìall’Istituto VeritatisSplendor. Sarà anchepresentato il nuovo modellodi comunicazionedell’arcidiocesi di Bologna

31, alle ore 21, nell’Aula absidale diSanta Lucia (via de’ Chiari 25/a),l’Orchestra di Piazza Vittorioinaugura la stagione de La Soffittaeseguendo «Credo. Oratorio suitemi del dialogo interculturale einterreligioso». «Credo» prevedel’utilizzo di strumenti particolaricome la kora, arpa–liuto diffusa inbuona parte dell’Africa, o l’arabooud, accanto a violoncello, bassoelettrico, e organo.

cultura & società6 BOLOGNASETTE

Domenica26 gennaio 2020

OGGIAlle 12 nella basilica di SantoStefano assiste alla Messa disaluto dei Benedettini brasiliani. Alle 15 a Oliveto Messa per lariapertura della chiesa dopo irestauri. Alle 17.30 in Cattedrale, inoccasione della «Domenica dellaParola» Messa e istituzione di seinuovi Lettori.

DOMANINel pomeriggio nella CappellaFarnese di Palazzo d’Accursiointerviene al convegno dipresentazione del volume «Dopola barbarie. Il difficile rientro» eparla di «Bologna faro di civiltà».

MERCOLEDÌ 29 Alle 16 al nell’Aula magna«Nuove Patologie» del PoliclinicoSant’Orsola interviene all’eventoculturale nell’ambito della Visitadelle reliquie di san GiuseppeMoscati, parlando de «L’ ereditàdi Giuseppe Moscati: la Medicinamoderna tra tecnica edattenzione alla persona».

VENERDÌ 31 Alle 17.30 all’Istituto Veritatis

Splendor conclude il Corso diformazione «Il giornalismo nelrispetto della notizia e delladeontologia. Nuovi modellimultimediali di comunicazioneper raccontare la vita che si fastoria» e parla di «Raccontare laChiesa in uscita. Comunicare unamissione senza confini».Alle 20.30 nella cappella dellaPace della basilica di SanFrancesco, presiede la Veglia dipreghiera per la Pace, promossadai Francescani conventualidella basilica, dai Francescanisecolari e dai giovaniFrancescani.

SABATO 1 FEBBRAIO Alle 15 dal Meloncello guida ilpellegrinaggio diocesano alSantuario della Beata Vergine diSan Luca per la Giornata per lavita; a seguire Messa nelSantuario.

DOMENICA 2 Alle 10 nella chiesa del SacroCuore Messa per la festa di sanGiovanni Bosco. Alle 17.30 in Cattedrale Messaper la Giornata della vitaconsacrata.

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Nella parrocchia di Bondanello inizia il Percorso di educazione all’affettività promosso da Ufficio pastorale famiglia e Ac Inaugurata nel loggiato superiore dell’Archiginnasio la mostra «Burattini a Bologna. Le maschere raccontano»

diocesiNOMINE. L’Arcivescovo ha nominato ilcanonico Giovanni Bonfiglioli,Amministratore parrocchiale sede plena deiSanti Senesio e Teopompo di Tivoli; ildehoniano padre Giacomo Stefano AndreaCesano, Officiante a San Pietro di SassoMarconi.UFFICIO PASTORALE FAMIGLIA. UfficioPastorale famiglia, Pastorale giovanile,Azione cattolica e Consultorio familiarebolognese organizzano un «Percorso dieducazione all’affettività» per giovani dai 15ai 25 anni che si terrà nella parrocchia di S.Bartolomeo di Bondanello (piazzaAmendola 1, Castel Maggiore). Primoincontro martedì 28 alle 20.30 «Maschio efemmina: due diversità che s’incontrano. Incammino verso la conoscenza di me edell’altro». SFT. Prosegue, nella sede di piazzaleBacchelli 4, il ciclo di incontri promossodalla Scuola di Formazione teologica permettere a fuoco la Teologia del Vangelo diMatteo. Venerdì 31 dalle 19 alle 20.40,quarto incontro: «”Ove infatti due o tresono riuniti nel mio nome, lì sono io, inmezzo a loro” (Mt 18,15–35). Il discorsoalla comunità: la correzione fraterna e ilperdono» (Maurizio Marcheselli, PaoloBovina).SFT SAN LAZZARO. Prosegue nella parrocchiadi Castenaso (via XXI ottobre 1944, 4/1) ilcorso promosso dalla Scuola di Formazioneteologica della Fter per le zone pastorali diCastenaso e San Lazzaro sul tema«Speranza». Martedì 28 inizia il secondomodulo («Morale sociale»). Alle 20.45 «Sipuò fare! La buona notizia della vitamorale», don Matteo Prodi.

parrocchie e chieseSANT’ANTONIO DI SAVENA. Continua nellaSala Tre Tende della parrocchia diSant’Antonio di Savena (via Massarenti 59)il percorso sull’evangelizzazione, intitolato:«Ciascuno di noi è una missione nelmondo». Domenica 2 febbraio alle 11.15quarto incontro: «Evangelizzatori chepregano».«GIOVEDI’ DELLA DOZZA». Proseguono nelsalone parrocchiale di Sant’Antonio diPadova alla Dozza (via della Dozza 5/a) i«Giovedì della Dozza 2020». Giovedì 30alle 21 Arrigo Pallotti parlerà su «Africaricca, africani poveri: come mai?».

SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO. Oggi alle 15,nella cripta della parrocchia di Santa Mariadel Suffragio (via Libia 59), si terrà la letturacontinua del vangelo di Matteo. L’iniziativasi propone nell’ambito delle attività dellaDecennale eucaristica. Quattordici lettori sialterneranno nella lettura integrale delvangelo che accompagnerà le domenichedell’anno liturgico.

associazioni e gruppiSERVI ETERNA SAPIENZA. Proseguono nellasede di piazza San Michele 2 gli incontripromossi dall’associazione «Servidell’Eterna Sapienza» guidati daldomenicano padre Fausto Arici. Tema delquarto ciclo «Una Chiesa e la sua fede. Laprima Lettera ai Corinzi». Martedì 28 alle16.30 incontro su «I ministeri nellacomunità».AZIONE CATTOLICA RAGAZZI. L’Acr (Azionecattolica ragazzi) in collaborazione con ilCentro di cultura islamica di Bolognaorganizza domenica 2 febbraio la Festainterreligiosa della pace. Alle 9.30 Messanella chiesa di San Giovanni Battista diCastenaso, a seguire gioco. Per il pranzo edil pomeriggio ci si sposterà al Centro dicultura islamica di via Pallavicini. Alle 15preghiera interreligiosa con l’arcivescovoZuppi e il presidente della Comunitàislamica Yassine Lafran. LE QUERCE DI MAMRE. «Iodisegno da solo», è questo iltitolo del corso di disegnoper bambini dagli 8 ai 13anni, che si terrà ognilunedì a partire da domanidalle 17 alle 18.30 nellasede dell’Associazione «LeQuerce di Mamre» aCasalecchio di Reno (viaMarconi 74). Costo per i seiincontri in cui è strutturatoil corso: 75 euro+10 diquota associativa. Info eiscrizioni: Attilio,3391306505.UNITALSI. Domenica 2febbraio alle 15 nella sededi via Mazzoni 6/4 si terràl’Assemblea ordinaria deisoci della sottosezione diBologna dell’Unitalsi. Ai lavori parteciperà,in rappresentanza della diocesi, il vicariogenerale per l’amministrazione monsignorGiovanni Silvagni.

societàFRANCESCA CENTRE. Francesca Centre invitaalla Conversazione sul tema:«Disuguaglianze inaccettabili» con laprofessoressa Chiara Saraceno, sociologa,giovedì 30 alle 20.30, al Teatro SanSalvatore (via Volto Santo 1).DON PRODI. Domani alle 21 al cinema Perla(via San Donato 38) don Matteo Prodipresenterà il suo ultimo libro «Rigeneriamo

il mondo: la visione superiore di papaFrancesco» (Cittadella editrice). La serata èorganizzata dalla parrocchia di Sant’Egidioe dall’Azione cattolica.VILLAGGIO DEL FANCIULLO. Giovedì 30 alle20.30 nella palestra della PolisportivaVillaggio del Fanciullo si svolgeranno provegratuite di Difesa personale in vista del 2°periodo dei corsi che si svolgeranno ilgiovedì dalle 20.30 alle 22 dal 3 febbraio al31 maggio. La difesa personale si avvale ditecniche mutuate dalle principali artimarziali. Per le arti marziali le provegratuite sono domani e lunedì 3 febbraio, icorsi si terranno il lunedì dalle 20.30 alle22. Lo scopo del corso è far avvicinare nellagiusta e graduale maniera tutti alle Arti

marziali: Judo, Karate, Ju Jutsu. Perprenotare una prova compilare il modulosul sito www.villaggiodelfanciullo.com ocontattare la segreteria allo 0515877764.

spiritualitàRADIO MARIA. Martedì 28 alle 16.40 RadioMaria trasmetterà il Rosario, i Vespri e laMessa in diretta dalla Cappella SanFrancesco (padiglione 5) dell’OspedaleSant’Orsola.

musica e spettacoliSAN COLOMBANO. Oggi, in San Colombano–Collezione Tagliavini, alle ore 17, saràproiettato in prima visione il documentario«Il vibrar dell’aria» (2013) prodotto daGenus Bononiae–Musei nella città. Il film,diretto da Swan Bergman, è un percorsoattraverso gli antichi strumenti musicali inSan Colombano guidato dallo stesso LuigiFerdinando Tagliavini, che presenta le lorocaratteristiche tecniche e sonore e levicende, spesso avventurose, che ad essisono legate.SAN GIACOMO FESTIVAL. Per San GiacomoFestival oggi, ore 18, nell’Oratorio di SantaCecilia, via Zamboni 15, il gruppo TeatroAntico presenta «Agamennone». Sabato 1febbraio, stesso luogo e orario, «L’elisird’amore» di Gaetano Donizetti sarà eseguito«in pillole» da musicisti, cantanti e attoridella Sol omnibus lucet Aps di Bologna.Domenica 2 febbraio, alla Messa delle ore11 in San Giacomo Maggiore, interverrà laSchola gregoriana Sancti Dominici cheintonerà il proprio della festa dellaPresentazione di Gesù al Tempio. BOLOGNA EVENTI. Domenica 2 febbraio alle17 nel santuario di Santa Maria della Vita(via Clavature 10) «Bologna Eventi»propone un concerto interamente dedicatoal genio di Fryderyk Chopin. Dopo ilconcerto verrà servito un aperitivo a tutti gliospiti.TEATRO DEHON. Domani alle 17.30 andrà inscena al Teatro Dehon (via Libia 59)«Leonardo e Salaì, Diario intimo», di YannisHott, con interprete e regista Mario MattiaGiorgetti. Il ricavato dello spettacolo andràin beneficenza all’Associazione «Amici diLuca, Casa dei Risvegli» onlus.

culturaBURATTINI A BOLOGNA. È stata inauguratanel loggiato superiore dell’Archiginnasio lamostra «Burattini a Bologna. Le maschereraccontano». La mostra, a cura di RiccardoPazzaglia e Alighiera Peretti Poggi, raccontala storia dei burattini bolognesi, qualepatrimonio culturale della città, attraversol’esposizione di alcuni documenticonservati in Archiginnasio, provenientiprincipalmente dai fondi Cuccoli e Galli,schizzi e tavole di Wolfango inerenti almondo burattinesco, nonché alcuni

burattini della Commedia dell’Arte da luistesso intagliati. Non mancherannoFagiolino, Balanzone e Sganapino di cui sipotranno apprezzare le versioni deiprincipali intagliatori, quali EmilioFrabboni, Demetrio Presini, Ivo Santucci eRomano Danielli. Sabato 1 febbraio, ore 11,Riccardo Pazzaglia, coadiuvato dai suoiburattini, condurrà il pubblico alla scopertadel magico mondo del teatro di figura.SANTA CRISTINA. Per «I mercoledì di SantaCristina. Incontri con l’arte 2020» a cura diDaniele Benati e dei docenti di Arti visive,mercoledì 29 alle 17, nell’Aula Magna diSanta Cristina (piazzetta Morandi 2) si terràun incontro su «Immagini e preghiera: iLibri d’ore nel tardo Medioevo», a cura diFabio Massaccesi con Francesca Manzari(Università La Sapienza).DAMSLAB. Sabato 1 febbraio, dalle 16.30alle 19.30, al DamsLab/Auditorium + Hall(piazzetta Pasolini 5b) sarà allestita«Mostra! I rifugiati dello Sprar di GioiosaIonica raccontano se stessi per immagini» acura di Anna Scalfaro e Nico Staiti.Partecipano: Marco Aime (Università diGenova), Marco Dambrosio «Makkox»(«Propaganda Live»), Diallo Amadou,Miriam Aydibi, Mario Tronco (Orchestra diPiazza Vittorio), Gerardo Guccini e NicoStaiti (Università di Bologna), i ragazzi delgruppo «RiSorse».SANT’ALBERTO MAGNO. Mercoledì 29 alle17.30 all’Istituto S. Alberto Magno (viaPalestro 6), si parlerà di come insegnare eimparare la matematica. Interverranno idocenti di matematica Giorgio Bolondi,Fabio Brunelli e Marianna Nicoletti, autricecol professor Bolondi del testo per studenti«Il diario delle regole di matematica».

«12Porte». Dove si può vedere il settimanaledi informazione sulla vita della nostra diocesi

icordiamo che «12Porte», il settimanale televisivo diinformazione e approfondimento circa la vita dell’arcidiocesi èconsultabile sul proprio canale di «Youtube» (12portebo) e sulla

propria pagina Facebook. In questi due social è presente l’interoarchivio della trasmissione e sono inoltre presenti alcuni servizi extra,come alcune omelie integrali dell’arcivescovo Matteo Zuppi ed alcunifocus circa la storia e le istituzioni della Chiesa petroniana.Approfondimenti che, a motivo delle esigenze di programmazionedella rubrica, non possono essere inseriti nello spazio televisivo. Èpossibile vedere 12Porte il giovedì sera alle 21.50 su Tele Padre Pio(canale 145); il venerdì alle 15.30 su Trc (canale 14), alle 18.05 suTelepace (canale 94), alle 19.30 su Telesanterno (canale 18), alle20.30 su Canale 24 (canale 212), alle 22 su E’ tv–Rete 7 (canale 10),alle 23 su Telecentro (canale 71); il sabato alle 17.55 su Trc (canale15) e la domenica alle 9 su Trc (canale 15) e alle 18.05 su Telepace(canale 94). Gli orari sono passibili di modifica nelle varie emittentiper esigenze di palinsesto.

R

corso all’Ivs. «Educare oggi», istruzioni per l’usootto incontri organizzati da Fter e Scuola diocesana

nizia sabato 8 febbraio, dalle10 alle 12, nella sededell’Istituto Veritatis Splendor

(via Riva di Reno 57), il corso sultema «Educare oggi», organizzatodalla Scuola diocesana diformazione all’impegno sociale epolitico e dall’Istituto superioredi Scienze religiose della Fter incollaborazione con FondazioneIpsser. Il Corso si struttura in ottoincontri rivolti a tutte le personeche sono interessate adapprofondire l’argomentoproposto e in particolare adinsegnanti, educatori edoperatori del sociale. È

accreditato per l’aggiornamentodei docenti di ogni ordine egrado e dall’Ordine degliAssistenti sociali dell’EmiliaRomagna per 16 creditiformativi. Info e iscrizioni:Segreteria Scuola Fisp, tel.0516566233 oppure SegreteriaIssr/Fter, tel. 051330744, lunedì evenerdì dalle 18 alle 20, martedì,mercoledì e venerdì dalle 10 alle12.30, sabato dalle 10 alle 12.La prima «lezione» sabato 8febbraio: «È tutta una questionedi educazione», SergioBelardinelli, dell’Università diBologna.

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Centro Donati. Libia,storie di prigionia e non

associazione studentescaCentro studi «G. Donati»organizza martedì 28 alle 21

nell’Auditorium Gamaliele (viaMascarella 46), l’incontro con NelloScavo (scrittore, reporter

internazionale, corrispondente di guerra e inviatospeciale di Avvenire) e Ada Talarico di MediterraneaSaving Humans dal titolo «Dentro la Libia. Storie diprigionia e di salvataggi». Da anni ci sono persone chedopo la detenzione nei lager libici partono versol’Europa, scommettendo su se stesse e un futuromigliore. Ci sono anche persone che in un mared’odio e di silenzio cercano la verità e l’attuazione deidiritti umani. Due di queste sono Nello Scavo e AdaTalarico. Dalle testimonianze di chi ci è stato, l’Unhcr,l’Agenzia Onu per i Rifugiati e le autorità locali edeuropee conoscono perfettamente le condizionidisumane e le atroci violenze vissute nei Centri didetenzione libici, eppure questo pare non essereabbastanza per cambiare l’ordine delle cose. Alcuneinchieste giornalistiche hanno provato l’esistenza diuna trattativa parallela tra governo italiano e le milizielibiche per il blocco delle partenze dei migranti.

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Tincani. Il difficile rapportotra politica e coscienza civica

urante i lavori della Costituentefu approvato un OdG, voluto daAldo Moro, che impegnava le

scuole della nascente Repubblica a farsì che la Carta costituzionale divenisseoggetto di insegnamento esplicito, per

rigenerare la coscienza sociale e civile degli italiani. Solonel 1958 Moro potrà firmare il Decreto che introduce l’in-segnamento dell’Educazione civica nelle scuole. Le vicen-de di questa disciplina nei 60 anni successivi saranno a dirpoco travagliate: al di là delle diverse denominazioni (E-ducazione civica, Educazione alla convivenza civile, Cit-tadinanza e Costituzione, Educazione civica trasversale...)l’ancoraggio istituzionale sarà più volte modificato. Primaannesso a quello di Storia, poi un’attenzione educativatrasversale senza orario specifico e senza una disciplina,infine la nuova formula con ancoraggio alle discipline giu-ridiche ed un vincolo di 33 ore annuali. Il difficile rapportotra educazione e politica che possiamo oggi osservare di-mostra che i tempi sono maturi per rilanciare con forzal’educazione civica nella scuola, per il bene di tutti. Di que-sto parlerà martedì 28 alle 15.30 nella sede dell’Istituto Tin-cani (piazza San Domenico 3) Andrea Porcarelli, docen-te di Pedagogia all’Università di Padova.

D

Serata sui dirittidel fanciullo

Lions

l Lions club Bologna organizza gio-vedì 30 alle 20 all’Hotel Savoia Re-gency (via Pilastro 1) il Lions Club Bo-

logna organizza una serata dedicata al60° della Dichiarazione universale deiDiritti del fanciullo. Interverranno l’arci-vescovo Matteo Zuppi, il sindaco Virgi-nio Merola, Ernesto Caffo, presidente «Te-lefono azzurro», la pedagogista Teresa DiCamillo e rappresentanti del Lions. Coor-dinerà il dibattito il direttore del Qn Mi-chele Brambilla. Alle 19; alle 21.30 cena.

I

San Domenico, il Sinodo sull’Amazzoniaartedì 28 alle 21 nel Salone Bolognini del Conven-to San Domenico (piazza San Domenico 13) per «I

Martedì di San Domenico» incontro su «La Chiesa e il Gran-de fiume. Perché un Sinodo sull’Amazzonia?». Relatori fraPaolo Garuti, domenicano, docente di Esegesi del NuovoTestamento alla Pontificia Università San Tommaso e Gian-ni La Bella, docente di Storia contemporanea all’Univer-sità di Modena–Reggio Emilia. Al centro di enormi inte-ressi economici e di polemiche sul suo ruolo nell’ecolo-gia del pianeta, il grande bacino del Rio delle Amazzonisi estende per 6700000 km2 ed ha la maggior biodiver-sità al mondo. Il Cattolicesimo è approdato in quelle re-gioni 5 secoli fa, eppure in Amazzonia stenta ancora a na-scere una Chiesa indigena, secondo il modello del Conci-lio di Trento ancora seguito nelle altre regioni cattoliche.

M

Oggi sei nuovi Lettoriggi alle 17.30 nella cattedrale diSan Pietro, il cardinale Matteo

Zuppi conferirà il ministero perma-nente del Lettorato a: Daniele Bertoc-chi, della parrocchia di San Pietro diSasso Marconi; Marco Bigoni, della par-rocchia di San Paolo di Mirabello; Lui-gi De Letteriis Lacci, della parrocchia diSan Martino in Argine; Gualtiero Govo-ni, della parrocchia di San Pietro di Cen-to; Stefano Matteucci, della parrocchiadi Santa Lucia di Casalecchio; Diego Vi-tali, della parrocchia di San Lorenzo diSasso Marconi.

O

Veglia per la pacein San Francesco

enerdì 31 alle ore20.30 nellaCappella della

Pace della basilica diSan Francesco (piazzaMalpighi 9),l’arcivescovo cardinaleMatteo Zuppipresiederà una «Vegliadi preghiera per laPace». La Veglia èproposta dai fratifrancescani chereggono la Basilica,dai francescanisecolari e dai giovanifrancescani.

V

Gli anniversaridella settimana

27 GENNAIO Orsoni don Giovanni (1952) Montanari don Umberto (1960) Tagliavini don Rinaldo (2003) Fuligni don Tiziano (2012)

28 GENNAIO Santi monsignor Raffaele (1945) Quadri don Ferdinando(1949) Gamberini don Attilio (1953) Masina don Alfredo (1954)

29 GENNAIO Mignani monsignor Gaetano,missionario (1973) Ruggiano Abate don Angelo(1977) Maselli don Antonio (1990) Taglioli don Pasqualino (2001) Cuppini don Francesco (2015)

30 GENNAIO Ferrari don Augusto (1960) Gritti don Alberto (2016)

31 GENNAIO Paganelli don Enrico (1945) Gardini monsignor Francesco (1950) Melloni don Antonino (1954) Terzi don Elio (1961) Luminasi don Ferruccio (1970)

1 FEBBRAIO Biavati don Attilio (1946)

2 FEBBRAIO Gandolfi don Silvio (1946) Barbieri don Angelo (1960) De Maria don Giorgio (1979)

in memoria

Andrea Porcarelli Nello Scavo

Domenica26 gennaio 2020

BOLOGNA 7SETTEnotizie

[email protected]

cinemaAUDITORIUM GAMALIELE via Mascarella 46 Alice attraverso3737843659 lo specchio

Ore 15.30 (ingr.gratuito)

ANTONIANO v. Guinizelli Pinocchio 051.3940212 Ore 15.30

The FarewellUna bugia buonaOre 18 – 20.30

BELLINZONA v. Bellinzona Il mistero Henri Pick 051.6446940 Ore 16.30 – 18.45 – 21

CHAPLIN P.ta Saragozza Figli 051.585253 Ore 16.30 – 18.45 – 21

GALLIERA v. Matteotti 25 Un giorno di pioggia 051.4151762 a New York

Ore 16.30 – 19Just CharlieDiventa chi seiOre 21.30

ORIONE v. Cimabue 14 La Belle Epoque

051.382403 Ore 15.45La ragazzad’autunnoOre 18.45 – 22 (v.o.)Il drago di RomagnaOre 20

PERLA v. S. Donato 38 L’ufficiale e la spia 051.242212 Ore 16 – 18.30 – 21

POP UP CINEMA BRISTOL v. Toscana 146 Il mistero Henri Pick 051.477672 Ore 15.30

Piccole donneOre 17.30 – 20

TIVOLI v. Massarenti 418 18 regali 051.532417 Ore 16 – 18.15 – 20.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco)

v. Marconi 5 Star Wars 051.976490 L’ascesa

di SkywalkerOre 17.30 – 21

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 Pinocchio 051.944976 Ore 16 – 18.30 – 21

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Pinocchio 051.902058 Ore 16 – 21

CREVALCORE (Verdi) p. Porta Bologna 13 Pinocchio 051.981950 Ore 16 – 18.30 – 21

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 Tolo Tolo 051.6544091 Ore 16.30 – 21

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p Giovanni XXIII Figli 051.818100 Ore 17 – 19 – 21

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi Tolo Tolo 051.6740092 Ore 21

le sale della comunitàA cura dell’Acec–Emilia Romagna

Da «Piccole donne»

Page 8: Voto per le regionali una lettera agli eletti · 2020. 2. 10. · La speranza è una virtù teologale che ha come riferimento principe la speranza della risurrezione: ... esprimere