we4, breve report sullattività]

15
1 Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Scienze Politiche CdL in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo Progettazione di ambienti tecnologici per la comunicazione Gruppo We4 : Francesca Calvisi ([email protected] ) Maria Giovanna Frassetto ([email protected] ) Gabriella Sanna ([email protected] ) Angela Zoroddu ([email protected] ) Link dipity: http://www.dipity.com/we4 Link blog: http://wefourfor.wordpress.com/ Email: [email protected] Ambito di lavoro: elearning Breve report sull’analisi dell’attività L’ambito di lavoro in cui si inserisce il nostro progetto è l’e-learning. Il nostro primo passo è stato quello di definire, in linea generale, l’obiettivo progettuale, ossia offrire un nuovo servizio alle piattaforme universitarie attraverso la realizzazione di una sezione language-learning. Tale sezione vuole essere uno strumento dedicato in particolar modo agli studenti stranieri, con la funzione di facilitare e migliorare l’apprendimento della lingua italiana. Tuttavia potrà essere utilizzato da qualsiasi studente come valido strumento per la condivisione dei saperi linguistici, propri di ciascuno, così da consentire l’apprendimento di nuove lingue o migliorarne la conoscenza.

Upload: we4

Post on 12-Jun-2015

766 views

Category:

Technology


0 download

TRANSCRIPT

 

Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Scienze Politiche CdL in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo Progettazione di ambienti tecnologici per la comunicazione  

 Gruppo We4:  

 • Francesca Calvisi ([email protected]) • Maria Giovanna Frassetto ([email protected]) • Gabriella Sanna ([email protected]) • Angela Zoroddu ([email protected]

  

Link dipity: http://www.dipity.com/we4 Link blog: http://wefourfor.wordpress.com/ E‐mail: [email protected]  Ambito di lavoro: e‐learning  

Breve report sull’analisi dell’attività

L’ambito di lavoro in cui si inserisce il nostro progetto è l’e-learning.

Il nostro primo passo è stato quello di definire, in linea generale, l’obiettivo progettuale, ossia offrire un

nuovo servizio alle piattaforme universitarie attraverso la realizzazione di una sezione language-learning.

Tale sezione vuole essere uno strumento dedicato in particolar modo agli studenti stranieri, con la

funzione di facilitare e migliorare l’apprendimento della lingua italiana. Tuttavia potrà essere utilizzato

da qualsiasi studente come valido strumento per la condivisione dei saperi linguistici, propri di ciascuno,

così da consentire l’apprendimento di nuove lingue o migliorarne la conoscenza.

 

Per raccogliere e condividere i nostri lavori ci siamo servite di diversi spazi in rete:

http://wefourfor.wordpress.com: blog in cui presentiamo il nostro gruppo, spiegando perché

nasce e quali sono gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere, e in cui è possibile tenersi

aggiornati sulle varie fasi di sviluppo del progetto;

http://www.dipity.com/we4: applicazione web in cui è possibile visualizzare gli sviluppi

progettuali organizzati in sequenza temporale mediante una timeline;

 

http://delicious.com/wefourfor: servizio di social bookmarking per l’archiviazione, ricerca e

condivisione dei segnalibri inerenti il progetto.

Prima di giungere alla fase di design effettiva del progetto ci siamo soffermate su quella dell’analisi dei

requisiti con lo scopo di conoscere i nostri utenti e le loro esigenze, le caratteristiche del contesto nel

quale si inseriscono e dunque poter pianificare al meglio la nostra attività.

A tal fine ci siamo servite di strumenti differenti quali il benchmarking, l’on line survey, la task analysis e la

tecnica dello scenario.

 

Benchmarking

Per svolgere il lavoro di benchmarking ci siamo servite di siti web inerenti l’e-learning.

Inizialmente la nostra ricerca è stata generica, in quanto i nostri obiettivi non erano ancora ben definiti.

I siti che hanno maggiormente attirato la nostra attenzione sono stati: e-Campus, Oil project, Lol knowledge

network, Politecnico di Milano, Diigo, Google Docs, Scribd, Sclipo, Netvibes.

Dalla loro analisi abbiamo ottenuto due diversi tipi di risultati: da un lato siti di

pubblicizzazione/descrizione dei software che consentono la creazione di piattaforme e-learning (da cui è

possibile scaricare il relativo software); dall’altro vere e proprie piattaforme e-learning.

In una seconda fase, in cui avevamo più chiari i nostri obiettivi, la nostra attenzione si è concentrata

maggiormente sui siti di language-learning, in particolare sul sito della BBC

(http://www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish) e sul sito italki (http://www.italki.com), poiché

il nostro progetto mira ad integrare le peculiarità di queste due piattaforme.

I due siti in questione si impegnano nell’insegnamento delle lingue utilizzando due metodi diversi: il

primo offre strumenti di tipo “didattico”, il secondo, invece, si concentra maggiormente sull’interazione

e la condivisione di materiali tra gli utenti.

1. Il sito della BBC comprende diversi strumenti di tipo “scolastico” che permettono di imparare

l’inglese: esercizi di reading, writing, listening e pronunciation. Tuttavia il sito presenta, secondo noi,

alcuni limiti:

• non esiste nessuno strumento che permetta di verificare la propria pronuncia;

• manca una wiki, che consenta agli utenti di caricare i propri contenuti;

• non è presente un dizionario.

2. Italki è un social network per imparare le lingue on line che a differenza degli altri siti di language-

learning non si basa sui classici esercizi di apprendimento linguistico, ma utilizza strumenti quali

la chat, una bacheca su cui inserire i propri messaggi, la posta elettronica, ecc. Attraverso questi

strumenti italki offre il vantaggio di comunicare con utenti madre lingua e di iscriversi a gruppi

di interesse.

I risultati del benchmarking sono disponibili su wordpress e su dipity.

 

 

On line survey

Tale strumento ci ha consentito di venire a conoscenza dei caratteri degli utenti e dei loro eventuali bisogni. Abbiamo deciso di somministrare a studenti universitari due diversi sondaggi:

il primo, più generico, volto a conoscere l’utilizzo che l’utenza fa dei corsi di lingua, con lo scopo di capire, in particolare, quale opinione ha delle piattaforme on line di language-learning.

Link per visualizzare il questionario: http://spreadsheets.google.com/viewform?formkey=cEM1X0dEMzdDSkg5NnRNbEF0R21HVVE6MA

 

Il secondo fa da integrazione al primo e ha lo scopo di comprendere, nello specifico, se gli strumenti che intendiamo utilizzare, suggeriti anche dalle risposte del primo sondaggio, siano considerati utili dai potenziali utenti.

Link per visualizzare il questionario: http://spreadsheets.google.com/viewform?formkey=cldXTlQtc09JS1pCdXRIUzhTQ2hwb0E6MA..

Entrambi i sondaggi sono stati creati utilizzando Google Docs, che ci ha consentito sia di realizzarli facilmente mediante una “struttura precostituita”, sia di raccogliere i risultati in un foglio di calcolo e di rappresentarli graficamente. Per la somministrazione dei sondaggi ci siamo servite di posta elettronica e social network (Facebook) così da raggiungere un ampio campione.

 

I risultati riscontrati dalle risposte alle domande più significative hanno mostrato che:

1. Gli utenti fruiscono maggiormente di corsi ‘in aula’ universitari e non, piuttosto che di corsi on line.

‐ corsi universitari "in aula" 84% ‐ corsi non-universitari "in aula" (es. corsi regionali, privati...) 40% ‐ corsi online 7%

2. Potenzialmente, gli utenti, approfondirebbero la conoscenza di una lingua o ne apprenderebbero di nuove attraverso corsi on line.

si 62%no 38%

3. Per gli studenti Erasmus è utile avere a disposizione strumenti on line per l’apprendimento della lingua locale.

si 93%no 7%

 

4. Chi utilizza piattaforme e social network per l’apprendimento on line delle lingue predilige:

social networks (es. Facebook, Badoo, Italki...) 41%piattaforme specializzate per l'apprendimento delle lingue 22%

altro 38%

5. Gli strumenti che gli utenti vorrebbero trovare all’interno di una piattaforma language-learning sono:

- strumenti per la condivisione di materiale e appunti: 3 su 125 utenti

- chat (videochat): 13 su 125 utenti

- lezione in formato audio o in videoconferenza: 8 su 125 utenti

- ascolto (con domande per verificare la comprensione): 16 su 125 utenti

- dispense di grammatica: 20 su 125 utenti

- materiale audiovisivo (es. sitcom in lingua originale, brani, tg, canzoni, video in lingua originale sottotitolati sia nella lingua studiata che in italiano, dialoghi da ascoltare): 9 su 125 utenti

- esercizi interattivi e non (con soluzioni): 18 su 125 utenti

- insegnanti madre lingua: 2 su 125 utenti

- traduttore: 6 su 125 utenti

- dizionario bilingue e monolingue on line e scaricabili sul PC: 10 su 125 utenti

- Strumenti per apprendimento della pronuncia e dei modi di dire del linguaggio parlato: 8 su 125 utenti

- tutor on line: 7 su 125 utenti

- materiale didattico (per i vari livelli di studio): 8 su 125 utenti

- forum (in cui si possono organizzare ad esempio viaggi di gruppo nel Paese in cui si parla la lingua o scambi culturali): 4 su 125 utenti

- esami e certificati di lingua: 1 su 125 utenti

10 

 

- finanziamento di viaggi studio e scambi culturali: 1 su 125 utenti

- scrittura: 1 su 125 utenti

- aree dedicate allo scambio fra studenti e fra studenti e docenti: 3 su 125 utenti

- microblogging (tipo Twitter): 1 su 125 utenti

- scambi con madrelingua: 5 su 125 utenti

- possibilità di scaricare libri e film in lingua con sottotitoli in lingua: 5 su 125 utenti

- Strumenti per la correzione della pronuncia: 3 su 125 utenti

- posta elettronica: 1 su 125 utenti

- blog: 1 su 125 utenti

- dizionario di sinonimi e contrari: 1 su 125 utenti

- correttore grammaticale (tipo Word) in chat: 1 su 125 utenti

- giochi interattivi per “imparare divertendosi”: 1su 125 utenti Mentre i risultati riscontrati dalle risposte alle domande del secondo sondaggio hanno mostrato che: 1. Per uno studente universitario sia utile avere a disposizione una sessione sul sito dell’università

dedicata all’apprendimento delle lingue

si 86% no 14%

11 

 

2. Fra gli strumenti proposti, quelli che gli utenti ritengono più utili all’interno della piattaforma sono

- strumenti per la condivisione di materiale didattico e appunti (tipo Google Docs) 55%- chat, video-chat e forum dedicati sia all’interazione fra studenti che fra studenti e docenti 50%- materiale audiovisivo (es. lezioni in formato audio o in videoconferenza, conversazioni e

dialoghi, canzoni in lingua originale, sitcom, TG e film in lingua originale sottotitolati) 72%

- giochi interattivi per “imparare divertendosi” 46%- insegnanti di madre lingua e tutor on line 53%- traduttore, wiki, dizionario bilingue/monolingue e dizionario dei sinonimi e contrari

online 71%

- esercizi interattivi (con eventuali soluzioni) e verifiche 75%- software per la correzione della pronuncia (dotato di registratore vocale) 61%

3. Più della metà degli utenti considera una piattaforma on line più utile di un corso in aula per

l’apprendimento del ‘linguaggio colloquiale/informale’

si

55%

no 45%

12 

 

Task analysis

Ci siamo servite di questo strumento per analizzare un task significativo da noi individuato all’interno del nostro tema progettuale, ossia “verificare la propria pronuncia”. Attraverso la task analysis abbiamo quindi ricostruito la struttura attraverso cui viene svolto tale compito, ossia i vari passi che si devono compiere per raggiungere l’obiettivo esplicitato nel task. Notazione grafica:

13 

 

Problemi riscontrati: Il sito non dispone di strumenti che permettono di valutare se la pronuncia è corretta. Questa mancanza potrebbe essere risolta semplicemente attraverso l’utilizzo di un software con registratore vocale che consenta di valutare la pronuncia. Link per visualizzare la task analysis: http://www.youtube.com/watch?v=_4SALnqtiX8

14 

 

Scenario

Con lo scenario ci siamo proposte di descrivere le difficoltà che uno studente straniero può incontrare con la lingua italiana. Il video mostra un’ipotetica studentessa spagnola che si impegna quotidianamente nello svolgimento di esercizi di grammatica. In questa fase la studentessa non incontra molte complicazioni. Trova invece problemi nell’interazione con gli altri, nella vita di tutti i giorni (es. fare la spesa, capire le domande di un esame, parlare con gli amici, guardare un programma televisivo …), e soprattutto nel capire i modi di dire o i doppi sensi (es. cartellone pubblicitario).

Col nostro scenario vogliamo sottolineare l’utilità di avere uno strumento di supporto – per gli studenti stranieri – nell’apprendimento dell’italiano, che li aiuti, in particolare, ad apprendere il “linguaggio colloquiale”, generalmente sottovalutato nell’insegnamento “classico”.

Per realizzare lo scenario abbiamo utilizzato la tecnica dello storyboard, utilizzando in modo alternato sia foto che vignette. Le prime presentano la ragazza nella vita reale, le seconde rappresentano in “formato fumetto” i suoi stati d’animo. Anche la scelta della musica non è casuale: la studentessa vive in una “giungla” linguistica nella quale si sente un po’ persa.

Link dello scenario: http://www.youtube.com/watch?v=oB_-vkaf0QM&feature=related

15 

 

Opportunità, Requisiti e Criticità del progetto

Le opportunità che l’e-learning offre agli utenti sono legate alla possibilità di accedere, tramite Internet, a corsi di ogni genere in qualsiasi luogo e momento, risolvendo quindi le problematiche di tipo spazio-temporale. Sfruttando queste potenzialità il nostro progetto si propone come strumento di supporto on line all’apprendimento linguistico tradizionale, offrendo l’opportunità di fruire gratuitamente di “corsi” atipici basati su una pluralità di strumenti quali:

1. per un “apprendimento classico” lezioni in formato audio o in videoconferenza strumenti per la condivisione di materiale didattico e appunti (applicazioni per la

condivisione on line di file, tipo Google Docs) 2. per un “apprendimento interattivo”

chat/video-chat, forum, blog/microblogging (tipo Twitter) dedicati sia all’interazione fra studenti che fra studenti e docenti

materiale audiovisivo (es. conversazioni e dialoghi, canzoni in lingua originale, sitcom, TG, e film sempre in lingua originale ma sottotitolati sia nella lingua studiata che in italiano)

giochi interattivi per “imparare divertendosi” 3. come supporto all’apprendimento

insegnanti di madre lingua tutor on line traduttore correttore grammaticale (tipo Word) in chat dizionario bilingue/monolingue e dizionario dei sinonimi e contrari (eventualmente

scaricabili) 4. per la verifica del proprio apprendimento

esercizi interattivi (con eventuali soluzioni) verifiche software per la correzione della pronuncia (dotato di registratore vocale)

Alcuni fra gli strumenti citati (es. chat, video, forum e materiale audiovisivo) sono specificatamente previsti per l’apprendimento del “linguaggio colloquiale”, ossia quel “parlato informale” difficilmente rintracciabile nei manuali di lingua e tuttavia utilissimo per affrontare le situazioni quotidiane. Requisito primario della piattaforma sarà quindi l’integrazione di strumenti di questo tipo a strumenti tradizionali, così da raggiungere il massimo dell’efficienza nell’acquisizione di conoscenze linguistiche. Punto critico del progetto, emerso dai risultati dell’on line survey, è che effettivamente solo il 7% del campione osservato ha seguito corsi di lingua on line. Tuttavia il 62% afferma che approfondirebbe la conoscenza di una lingua o ne apprenderebbe di nuove attraverso una piattaforma di language-learning. Altro limite riscontrato è che alcuni degli strumenti che intendiamo utilizzare (come il materiale audio-visivo e i dizionari) potrebbero essere coperti dal diritto d’autore o dai Creative Commons, quindi non utilizzabili o utilizzabili in maniera limitata.