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Webinar «Supportare i team nel lavoro agile in emergenza. Esperienze e strumenti per la Pubblica Amministrazione»
9 aprile 2020
Programma
1. «Dal Lavoro agile al lavoro agile in emergenza. Tra analogie e opportunedistinzioni» RTI Lavoro Agile per il futuro della PA
2. «Dalla sperimentazione all’emergenza: l’implementazione del lavoro agile. Icasi di Regione Lazio e Comune di Napoli»• Alessandro Bacci – Direttore Regionale Affari istituzionali, Personale e Sistemi
Informativi - Regione Lazio• Giuseppe Imperatore – Dirigente del Servizio Giovani e Pari Opportunità e
dell'Ufficio Stampa del Consiglio Comunale – Comune di Napoli
3. «Strumenti per la gestione dei team e la comunicazione a distanza» RTI LavoroAgile per il futuro della PA
4. Q&A e Conclusioni
RTI Lavoro Agile per il futuro della PA
«Dal Lavoro agile al lavoro agile in emergenza. Tra analogie e opportune distinzioni»
Le imprese stanno vivendo un momento ‘stra’ordinario…
Un po’ di ordine
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TELELAVORO LAVORO AGILE IN EMERGENZA LAVORO AGILE
WORK-LIFEBALANCE
EFFICIENZAORGANIZZATIV
A
LAVORO AGILE
Il percorso ideale delle PAIl percorso attuale delle PA
Lavoro agile «stra»ordinario
CAMBIAMENTO GRADUALE
CAMBIAMENTO DRASTICO
• Percorso di cambiamento graduale
• Autonomia lavorativa
• Adeguatezza spazi e orari
• Efficienza tecnologica
• Sperimentazioni enti “pilota”
• Caos lavorativo
• Inefficienze organizzative
• Dubbi sulle priorità
• Mancanza strumenti consueti
• Tutti smart worker per necessità
Può succedere…
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E SE NON C’È LAVORO A SUFFICIENZA?
E SE IL COLLABORATORE È PROFESSIONALMENTE
POCO AUTONOMO?
E DOPO, COSA SUCCEDERÀ?
E SE NON RIESCO A GESTIRE QUESTA NOVITÀ?
Alessandro Bacci –Direttore Regionale Affari istituzionali, Personale e
Sistemi Informativi –Regione Lazio
«Dalla sperimentazione all’emergenza: l’implementazione del lavoro agile.
I casi di Regione Lazio e Comune di Napoli»
Giuseppe Imperatore – Dirigente del Servizio Giovani e Pari
Opportunità e dell'Ufficio Stampa del Consiglio Comunale –
Comune di Napoli
RTI Lavoro Agile per il futuro della PA
«Strumenti per la gestione dei team e la comunicazione a distanza»
L’unica costante della vita è il cambiamento
Buddha
Può succedere…
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E SE NON C’È LAVORO A SUFFICIENZA?
E SE IL COLLABORATORE È PROFESSIONALMENTE
POCO AUTONOMO?
E DOPO, COSA SUCCEDERÀ?
E SE NON RIESCO A GESTIRE QUESTA NOVITÀ?
Il ruolo di dirigenti e po:essere il riferimento
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VERTICI IMPRESAVISION E OBIETTIVI DELLA P.A.
(SMART) DIRIGENTI E POSOSTEGNO AI TEAM E AI LAVORATORI
SMART WORKERS PER NECESSITÀ
La comunicazione interna
• MAX EFFICIENZA ED EFFICACIA POSSIBILE
• AUTONOMIA LAVORATIVA
• ADEGUATEZZA SPAZI E ORARI
• EFFICIENZA TECNOLOGICA
• CONTINUITÀ BUSINESS ( cosa procede, quali le priorità) • STRUMENTI “COMUNI” (laptop, smartphone,
repository)• “COLLABORATION” (comunicazioni a distanza, video-
call, virtual meeting, file/cartelle condivise)• TECNOLOGIE SEMPLICI E IMMEDIATE (calendari
condivisi, accesso “flat” alle informazioni, piattaforme)• CONNETTIVITÀ ADEGUATA (support funzione IT)
OBIETTIVI STRUMENTI
SOCIALITÀ DIGITALE
… A «DIFFUSO»
L’impatto sui team
DA «RESIDENTE» …
1 Adempimento
2 Controllo
3 Interrogazioni
4 Presenza fisica
1 Obiettivi
2 Monitoraggio
3 Feedback
4 Risultati
L’approccio può fare la differenza
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1. Organizzare il lavoro settimanalmente (Allineare il team settimanalmente su business;farsi allineare da singolo/team settimanalmente)
2. Sperimentare l’innovazione approfittando per «testare» (Es: paperless, nuovetecnologie per comunicare, snellire i processi, velocizzare le decisioni, fare le attività con metodinuovi/diversi)
3. Concentrarsi sui risultati per «misurare» la produttività (Misurare la produttività inmodalità ‘smart’, chiedere ai collaboratori di misurarsi se possibile, chiedere feedback «Quantoavete prodotto?»)
4. Riflettere su scenario post-emergenza (In qualunque modo, impatterà sul rientro, sullavoro, sull’organizzazione tradizionale)
La formazione
• PRODUTTIVITÀ
• QUALITÀ DELLE RELAZIONI
• WORK LIFE BALANCE (NO HARD
WORKING)
• ENGAGEMENT
• EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE
• REGOLE CHIARE E SEMPLICI (orari di lavoro,giorni di sw, contatti di riferimento)
• COMUNICAZIONE INTERNA (comunicazionichiare, frequenti, di breve periodo)
• COLLABORAZIONE HR – MIDDLE MANAGER(priorità aziendali, pianificazione carichi,scadenze)
• ABILITARE PERSONE E TEAM ALLARELAZIONE (tecnologie semplici, video-chiamate, virtual meeting, virtual coffee/break)
OBIETTIVISTRUMENTI
L’approccio può fare la differenza
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Formare nel senso di:1. Incoraggiare le persone (a testare la tecnologia, a sperimentare una video-call, a
imparare anche sbagliando…)
2. Abilitare all’azione (cosa può rendere il personale operativo, quale strumento manca,quali suggerimenti ci sono?)
3. Sperimentare, accogliere e imparare (registrare accadimenti, dati importanti,segnalazioni: sarà importante elaborarli)
4. Cogliere i segnali deboli di disagio dal team (partendo dalla conoscenzapregressa, notare elementi di discontinuità: modalità di comunicazione diverse dal solito,nervosismo, noncuranza atipica degli output professionali, silenzio e assenza di domande)
LEARNING NEVER STOP
Q&ADomande?
Grazie!