weill & porter’ssongs...le con ennio morricone, luis bacalov, michael nyman, yuri bashmet,...

5
106 a Stagione Concertistica 15/16 LUNEDì 25 GENNAIO ore 20:45 CONCERTO PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA Weill & Porter’s Songs TRIBUTO AI CAPOLAVORI DEL TEATRO MUSICALE DA BERLINO A BROADWAY una produzione ERF - Emilia Romagna Festival I FIATI ASSOCIATI MASSIMO MERCELLI FLAUTO FABIO BAGNOLI OBOE RICCARDO CROCILLA CLARINETTO PAOLO CARLINI FAGOTTO PAOLO FAGGI CORNO CRISTINA ZAVALLONI VOCE FOTO © BARBARA RIGON

Upload: others

Post on 01-Feb-2020

5 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Weill & Porter’sSongs...le con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Michael Nyman, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Philip Glass, del quale ha inciso l’integrale della musica per

106a Stagione Concertistica 15/16

Lunedì 25 Gennaio ore 20:45concerto per La Giornata deLLa MeMoria

Weill & Porter’s Songstributo ai capoLavori deL teatro

MusicaLe da berLino a broadway una produzione ERF - Emilia Romagna Festival

i Fiati associatiMassiMo MerceLLi FLauto

Fabio baGnoLi oboe

riccardo crociLLa cLarinetto

paoLo carLini FaGotto

paoLo FaGGi corno

cristina ZavaLLoni voce

fot

o ©

Ba

rB

ar

a r

igo

n

Page 2: Weill & Porter’sSongs...le con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Michael Nyman, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Philip Glass, del quale ha inciso l’integrale della musica per

KURT WEILL (1900-1950)Suite per fiati (arr. Giovanni Bacalov) dall’Opera da tre soldi

KURT WEILL/OGDEN NASH (1902-1971)Speak low (arr. Cristina Zavalloni)

KURT WEILL/BERTOLD BRECHT (1898-1956)Barbara song (arr. C. Zavalloni) dall’Opera da tre soldi

KURT WEILL/BERTOLD BRECHTSurabaya-Johnny (arr. G. Bacalov) da Happy End

HANNS EISLER (1898-1962)/BERTOLD BRECHTAn den kleinen Radioapparat (arr. G. Bacalov) da Die Hollywood Elegien

HANNS EISLER/BERTOLD BRECHTÜber den Selbstmord (arr. G. Bacalov) da Die Hollywood Elegien

JACQUES IBERT (1890-1962)Trois pièces brèves per fiati Allegro/ En pressant jusqu’à la fin Andante Assez lent - Allegro scherzando - Vivo

***

COLE PORTER (1891-1964)Woodwind suite da Night And Day (arr. G. Bacalov) I’ve Got You Under My Skin Let’s Do It Begin The Beguine

You’d be so nice to come home to (arr. C. Zavalloni) da Something to Shout About

Ev’ry Time We Say Goodbye (arr. C. Zavalloni) da Seven Lively Arts

COLE PORTER/SAMUEL & BELLA SPEWACKSo in love (arr. G. Bacalov) da Kiss Me Kate

COLE PORTERI get a kick out of you (arr. G. Bacalov) da Anything Goes

PROGRAMMA“CRISTINA ZAVALLONIBolognese di nascita, Cristina Zavalloni è un’artista estremamente versatile i cui interessi spaziano dal jazz al belcanto e dalla composizione alla dan-za classica e contemporanea. Per questo la ritroviamo ospite regolare sia di prestigiosi teatri come il Concertgebouw di Amsterdam, il Lincoln Center e la Carnegie Hall di New York, il Palau de la Musica di Barcellona ed il Teatro alla Scala di Milano, sia di centri multidisciplinari come il Barbican Center di Londra, la Walt Disney Hall di Los Angeles, il Montreux Jazz Festival od il North Sea Jazz Festival di Rotterdam.Nel corso della sua fortunata carriera artistica si è esibita con alcune delle più importanti orchestre del mondo come la Los Angeles Philharmonic, la BBC Symphony Orchestra e la Sinfonica della Rai.Cristina Zavalloni è molto attratta anche dal repertorio contemporaneo, tanto che alcuni compositori dei nostri giorni (Louis Andriessen, Carlo Boccadoro, Luca Mo-sca, Emanuele Casale e James McMillan) hanno scritto appositamente per lei.Negli ultimi anni ha partecipato ad importanti progetti fra i quali meritano di essere ricordati il Premio Django Reinhardt all’Académie du Jazz de France, il Pierrot Lunaire di Schoenberg al Teatro Nazionale di Roma e al Konzerthaus di Vienna, il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, Moonsongs di Uri Cane, The rape of Lucretia di Benjamin Britten, Folk Songs di Luciano Berio, il progetto Barocco! con la Brass Band di Paolo Fresu, La Passione di Louis Andriessen alla Kölner Philharmonie.Artista sofisticata e non confinabile a un genere univoco, Cristina Zavalloni è oggi una star internazionale che fa la spola fra la musica di ricerca extra-colta, l’avanguardia storica e contemporanea e progetti che abbracciano il vasto repertorio jazzistico.

I FIATI ASSOCIATIL’ensemble nasce nel 2009 dalla collaborazione di alcuni fra i più importanti “fiati” italiani, molto apprezzati anche all’estero, per dare vita a progetti mu-sicali originali.

Massimo Mercelli si è diplomato giovanissimo in flauto al Conservatorio di Bologna ed ha successivamente seguito gli insegnamenti di Maxence Larrieu e André Jaunet. Vincitore di vari Concorsi internazionali, a soli 19 anni è Primo flauto dell’Orchestra del Teatro La Fenice.Suona regolarmente – in varie formazioni da camera e con prestigiose orchestre – nelle maggiori sedi concertistiche del mondo ospite di stagioni, rassegne e fe-stival internazionali. Fra le tante collaborazioni artistiche, vanno ricordate quel-le con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Michael Nyman, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Philip Glass, del quale ha inciso l’integrale della musica per flauto. Con il pianista Ramin Bahrami ha registrato per Decca le Sonate di Bach.

I PROTAGONISTI“

Page 3: Weill & Porter’sSongs...le con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Michael Nyman, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Philip Glass, del quale ha inciso l’integrale della musica per

Direttore artistico e fondatore dell’Emilia Romagna Festival, è stato più volte premiato per la sua attività di promotore della musica.Primo oboe – dal 1995 al 2003 – dell’Orchestra Regionale del Lazio, Fabio Bagnoli collabora nello stesso ruolo con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra della Toscana, il Teatro dell’Opera di Roma e con I Fiati di Parma.Collabora regolarmente con i maggiori musicisti europei con i quali si esibisce per importanti istituzioni concertistiche. In campo discografico ha collaborato con Nicola Piovani e Ennio Morricone per la realizzazione di alcune colonne sonore ed ha registrato per Bmg, Arts, Amadeus e Tactus. Autori contempo-ranei come Nicola Campogrande e Silvia Colasanti gli hanno espressamente dedicato alcune composizioni.Dal 2002 Fabio Bagnoli partecipa al progetto dell’Istituto Reale Belga per la realiz-zazione di esecuzioni integrali del repertorio oboistico dell’epoca barocca.Primo clarinetto dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Riccardo Crocilla ha collaborato con altre importanti orchestre del panorama internazionale sotto la guida di Zubin Mehta, Lorin Maazel, Claudio Abbado e Seiji Ozawa.In campo cameristico sono da sottolineare le collaborazioni con Massimiliano Damerini, il Trio di Parma e Sir András Schiff per importanti festival e rassegne concertistiche.Riccardo Crocilla ha inciso per Arts, Bongiovanni, Discantica e Nbb Records.Fra i memorabili concerti dei quali è stato protagonista merita un cenno par-ticolare l’esecuzione della Sinfonia Concertante per fiati solisti di Wolfgang Amadeus Mozart realizzata al Musikverein di Vienna con l’Orchestra del Mag-gio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta.Primo fagotto dell’Orchestra della Toscana dal 1987, Paolo Carlini ha colla-borato anche con le orchestre del Teatro alla Scala di Milano, dell’Accademia di Santa Cecilia, del Teatro dell’Opera di Roma, della Fenice di Venezia e con la Filarmonica della Scala sotto la direzione di personaggi come Claudio Abbado, Riccardo Muti e Myung-Whun Chung.In campo cameristico si è esibito in tutto il mondo con, fra gli altri, Massimo Quarta, Pavel Vernikov, Alain Meunier e Julian Raclin. Incide per Sony, Naxos, Chandos e Tactus.Paolo Carlini è anche uno stimatissimo docente: ha tenuto master class al Conservatorio Nazionale Superiore di Lione, alla New York University, alla Scuola di Musica di Fiesole ed è docente di fagotto all’Istituto Superiore di Studi Musicali di Livorno.Paolo Faggi è dal 1982 Primo corno solista dell’Orchestra della Toscana e nella sua lunga carriera ha collaborato con altre prestigiose formazioni orche-strali con le quali si è esibito in tutta Europa, in Giappone, Cina, Israele, Nord e Sud America sotto la guida di Kurt Masur, Daniel Harding, Riccardo Chailly, Georges Prêtre e di altre famose “bacchette”.Molto attivo anche in ambito cameristico con varie formazioni, Paolo Faggi vanta un’importante discografia all’interno della quale spiccano le Sonate a Quattro di Rossini, Ricorrenze-works for wind instruments di Berio, una serie di cd sulla musica da film e soprattutto il Concerto per due corni e orchestra di Vivaldi che gli ha fruttato una “nomination” ai Grammy Awards.

NOTE AL PROGRAMMA“Anche quest’anno la Società del Quartetto di Vicenza dedica espressamente un con-certo alla Giornata della Memoria, che si commemora dopodomani, 27 gennaio.Lo spunto di riflessione è suggerito dalle vicende personali dei compositori Kurt Weill, Hanns Eisler e Jacques Ibert e del drammaturgo Bertold Brecht – protagoni-sti della prima parte del concerto – artisti la cui libertà di espressione venne pe-santemente limitata e ostacolata con l’avvento del regime nazista. Tutti e quattro, infatti, furono costretti a fuggire non solo per continuare a comporre e a scrivere liberamente, ma anche e soprattutto per tutelare la loro incolumità personale.

L’esilio volontario di Bertold Brecht ebbe inizio nei primi mesi del 1933, all’indomani del cosiddetto “rogo del Reichstag” che di fatto segnò l’abo-lizione dei principali diritti civili dei cittadini tedeschi. Nei 15 anni che seguirono Brecht condusse un’esi-stenza raminga fra Praga, Parigi, Londra, la Danimarca, la Svezia, la Finlandia, la Russia, gli Stati Uniti (soggiornò in California per 5 anni) e la Svizzera. “Cambio più spesso Paese delle scarpe”, scrisse ironica-mente in una poesia per sottolineare il suo stato di apolide in continuo pe-

regrinare da una nazione all’altra. Finalmente, nel 1948, Brecht rientra a Berlino Est dove fonda il “Berliner Ensemble” che diventerà una delle principali com-pagnie teatrali europee. Anche lì, tuttavia, dovrà fare i conti con un altro regime – quello della DDR – che ostacolerà non poco la sua libertà di artista.Kurt Weill conobbe Brecht a Ber-lino, dove si era trasferito all’inizio degli anni ‘20 per seguire le lezioni di composizione di Ferruccio Busoni. La “Grande Berlino” dell’epoca – una metropoli con 4 milioni di abitanti – poteva vantare una vita culturale molto stimolante ed il giovane Weill ne approfittò per intrecciare una se-rie di relazioni con musicisti, poeti e drammaturghi, fra i quali Georg Kaiser e Bertold Brecht. Il connubio artistico Weill/Brecht non durò mol-to, ma fu sufficiente per dare vita al

Page 4: Weill & Porter’sSongs...le con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Michael Nyman, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Philip Glass, del quale ha inciso l’integrale della musica per

IL PROSSIMO CONCERTO

VENERDì5

FEBBRAIOore 20:45

MURRAY PERAHIA pianoforteHaydn Variazioni in fa minoreMozart Sonata in la minore KV 310Brahms selezione da Klavierstücke op.118 e 119 e da Fantasien op. 116Beethoven Sonata in si bemolle maggiore n. 29 op. 106 “Hammerklavier”

Da domani, 26 gennaio, sono aperte le vendite dei biglietti per i concerti del festival Omaggio a Palladio 2016 in programma dal 28 aprile al 1 maggio. Consigliamo a coloro che fossero interessati di affrettarsi a prenotare presso la segreteria della Società del Quartetto.

capolavoro dell’Opera da tre soldi, al “songspiel” Mahagonny e alla commedia musicale satirica Happy End, dalla quale Cristina Zavalloni ci propone il brano Surabaya-Johnny.Nel 1933 anche Weill fu costretto a lasciare la Germania e riparò prima in Fran-cia, poi nel Regno Unito ed infine a New York, dove morì nel 1950 all’età di cin-quant’anni dopo aver realizzato alcuni musical di grande successo a Broadway.

Hanns Eisler – nato a Lipsia da padre ebreo e madre luterana – fu allievo di Schönberg (anche lui, poi, costretto a rifugiarsi negli Stati Uniti) e successivamente andò a cercare fortuna nella Berlino degli anni ‘20, dove iniziò a collaborare con Bertold Brecht. Il sodalizio fra i due – ali-mentato anche dalla comune ade-sione per le dottrine marxiste – durò per tutta la vita e diede vita ad alcuni lavori di grande interesse fra i qua-li la raccolta Die Hollywood Elegien composta nei primi anni ‘40 quando sia Brecht che Eisler erano rifugiati

in California. Terminata la Guerra ed iniziata l’era della Guerra Fredda, Hanns Eisler fu sospettato di essere una spia al soldo del comunismo sovietico e – nonostante gli accorati appelli da parte di personaggi come Charlie Chaplin, Igor Stravinsky, Aaron Coopland e Leonard Bernstein – venne espulso dagli Stati Uniti. Andò a vivere prima in Austria e poi a Berlino Est, dove divenne popolaris-simo per aver composto l’inno nazionale della Repubblica Democratica Tedesca, in vigore fino al 1990.Anche Jacques Ibert – del quale ascoltiamo in chiusura della prima parte di questo concerto i graziosis-simi Trois pièces brèves composti nel 1930 – fu toccato da vicino da vicen-de legate alla libertà di espressione e all’esilio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, la musica del com-positore parigino venne messa al bando dal Regime di Vichy (di fatto una “succursale” del Terzo Reich in territorio francese) e Ibert fu costretto a riparare prima ad Antibes, poi in Svizzera e nell’Alta Savoia. Solo nel 1944 il Generale de Gaulle lo fece ri-entrare a Parigi.

Autore di oltre 800 canzoni, Cole Porter è assieme a George Gershwin e Glenn Miller un’icona della musica americana del Primo Novecento. Nato nel 1891 in un’agiata famiglia dell’In-diana, iniziò giovanissimo lo studio della musica dimostrando un talento fuori dal comune. Dopo le scuole supe-riori a Yale il ricchissimo nonno mater-no, che vedeva in lui un futuro avvocato d’affari, lo avviò agli studi di Legge ad Harvard ma presto dovette desistere perché dopo pochi mesi Cole si iscrisse – sempre ad Harvard – alla Facoltà di Musica.

All’epoca della scuola risalgono decine di canzoni, ma il primo successo impor-tante arriva nel 1915 con il brano Esmeralda, che arriva fino a Broadway. Nel 1917 inizia il lungo soggiorno europeo contrassegnato da non poche stravagan-ze (l’arruolamento nella Legione Straniera, feste sfarzose, frequentazioni con il “bel mondo”, viaggi esclusivi) e da un matrimonio (con la ricca connazionale Linda Lee Thomas).Il periodo più fortunato della sua carriera di autore e compositore – Porter era an-che un ottimo paroliere – va dalla fine degli anni ‘20 al 1937, anno in cui una brut-ta caduta da cavallo lo costringe per il resto dei suoi giorni su una sedia a rotelle.È in questo arco di tempo che nascono i grandi successi di Broadway e melodie immortali come Night and Day, I’ve got you under my skin, Beguin the Beguine, I Get a Kick Out of You. Nonostante decine di interventi chirurgici e sette mesi di inattività, anche dopo l’incidente Porter continua a scrivere alacremente per il musical e per il cinema con motivi come Ev’ry time we say goodbye, True love, So in love, che da quel momento in poi saranno interpretati da Tony Bennett, Ray Charles, Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Nina Simone e Sarah Vaughan.

BIGLIETTI: INTERO euro 30 / RIDOTTO OVER65 euro 25 / RIDOTTO UNDER30 euro 15

I Signori abbonati che non potessero partecipare al concerto di Murray Perahia sono pregati di darne comunicazione alla Segreteria della Società del Quartetto (0444 543729 / [email protected]) o alla biglietteria del Teatro Comunale (0444 324442 / [email protected]).

Page 5: Weill & Porter’sSongs...le con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Michael Nyman, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Philip Glass, del quale ha inciso l’integrale della musica per

MAIN SPONSOR

PAOLOMARZOTTO

AIAMAssociazione Italiana

Attività Musicali

Per le attività culturali

La 106a Stagione Concertistica della Società del Quartetto è realizzata grazie a

Il servizio TAXITEATRO70 è svolto in collaborazione con

COMUNE DI VICENZAAssessorato alla Comunità e alle famiglie

SPONSOR

PARTNER

SUPPORTER

ENTI ISTITUZIONALI

SOCIO MEDIA PARTNER