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15 Quarry & Construction giugno 2003 & Cave Cantieri Un’impresa, UNA FILIERA WIPPTALER BAU DI VIPITENO (BZ) SILVIA FONTANA U scita di Vipiteno (BZ). Una cor- nice di montagne verdissime, bo- schi di abeti che disegnano come morbido velluto i pendii, punteggiati da qualche maso bianco. Ai piedi dei monti la vallata dove giace Vipiteno, uno di quei tipici paesi altoatesini, tutti grazia e armonia nordiche. Lo sguardo si allarga come un obiettivo grandangolare, alla ricerca di una nota di colore diversa, di uno spazio occupa- to da meccanismi in funzione, che ci indichi la posizione degli impianti ver- so cui siamo diretti. Ma...dove sono? Il tappeto verde si estende senza soluzione di continuità. Una miscela di rigore teuto- nico e di fantasia imprendi- toriale italiana, un’azienda che copre tutte le fasi della filiera edile e che si fonda su scelte aziendali assolute, su investimenti orientati sempre al massimo di ciò che il mercato può offrire a livello tecnologico. Ecco chi sono gli Egartner, titolari di una delle imprese di lavorazione inerti e di costruzioni più importanti e articolate dell’Al- to Adige: la Wipptaler Bau Vista panoramica dell’impianto di produzione di inerti e di calcestruzzo Juliana Egartner, proprietaria della ditta Wipptaler Bau

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Page 1: WIPPTALER BAU DI VIPITENO (BZ) Un’impresa, UNA FILIERA...Cedarapids è un costruttore di vagli e frantoi che a livello mondiale non ha certo bisogno di presentazioni, ma in Italia,

Cave Cantieri&

15Quarry & Construction giugno 2003

&Cave Cantieri

Un’impresa,UNA FILIERA

WIPPTALER BAU DI VIPITENO (BZ)

SILVIA FONTANA

Uscita di Vipiteno (BZ). Una cor-nice di montagne verdissime, bo-schi di abeti che disegnano come

morbido velluto i pendii, punteggiati daqualche maso bianco. Ai piedi dei montila vallata dove giace Vipiteno, uno diquei tipici paesi altoatesini, tutti graziae armonia nordiche.Lo sguardo si allarga come un obiettivograndangolare, alla ricerca di una notadi colore diversa, di uno spazio occupa-to da meccanismi in funzione, che ciindichi la posizione degli impianti ver-so cui siamo diretti.Ma...dove sono? Il tappeto verde siestende senza soluzione di continuità.

Una miscela di rigore teuto-nico e di fantasia imprendi-toriale italiana, un’aziendache copre tutte le fasi dellafiliera edile e che si fonda suscelte aziendali assolute, su

investimenti orientati sempre al massimo di ciò che ilmercato può offrire a livello tecnologico. Ecco chi sonogli Egartner, titolari di una delle imprese di lavorazioneinerti e di costruzioni più importanti e articolate dell’Al-to Adige: la Wipptaler Bau Vista panoramica dell’impianto di produzione di inerti e di calcestruzzo

Juliana Egartner, proprietaria della dittaWipptaler Bau

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Non ci resta altro che seguire le preciseindicazioni stradali che ci sono statefornite e così raggiungere la sede ammi-nistrativa dell’Azienda, una casa in sas-so e legno dal tetto spiovente, dove ititolari della WIPPTALER BAU ci aspet-tano per realizzare l’intervista.La famiglia Egartner. Un padre, Emil,mitico fondatore dell’Azienda; una ma-dre che alla morte del marito prese inmano l’attività, affidandola col tempo aicinque giovani figli, specializzati cia-scuno in un particolare segmento del-l’Azienda (nello specifico, due si occu-pano del settore tecnico, tre si occupanodell’amministrazione).Un’atmosfera tranquilla, unica, inim-maginabile nella frenetica Padania.Come potevamo presupporre di trovarcidi fronte a quella potenza imprendito-riale che ha poi dimostrato di essere?Gli Egartner sono infatti realizzatoriesperti di progetti nel settore pubblico eprivato; sono una ditta privata di costru-zioni, specializzata in opere edili, stra-dali e sotterranee; possiedono impiantiall’avanguardia che producono ottimi

PremessaCedarapids è un costruttore di vagli e frantoiche a livello mondiale non ha certo bisogno dipresentazioni, ma in Italia, non era presente.Le prime vendite sono iniziate soltanto nel1998 per opera della I.C.M s.r.l. di Soave(Verona), distributore Cedarapids per l’Italia estanno rapidamente aumentando dopo che iclienti hanno potuto verificare il valore e laredditività delle macchine.L’assenza fino a quella data di un distributoreCedarapids sul mercato italiano è dipeso, anostro parere, da una errata valutazione delprodotto.Se valutiamo i prodotti Cedarapids, soprattuttovagli e frantoi, esclusivamente in base al loroprezzo, senza tenere conto delle reali presta-zioni delle macchine, non c’è spazio per la lorovendita, ma se eseguiamo una valutazione piùprecisa valutando il prezzo dell’investimentototale rispetto alla produzione oraria ne pos-siamo verificare tutta la redditività.A conforto di quanto affermato citiamo unimpianto di vagliatura che si trova presso Mar-siglia ed è di proprietà del gruppo Colas. Inquesto impianto, dove si producono inerti cal-

Impianto di frantumazione CedarapidsDI ICILIO GUICCIARDI

carei a secco, sono già in funzione dal 1997 trevagli FSG 7.20.3 da 13 mq. cadauno. Il primo èequipaggiato con reti con maglia da 6,3 ; 10 e16 mm e gli altri due, in cascata al precedente,con tagli a 1,6 ; 3,15 mm.L’ alimentazione al gruppo di vagliatura è costi-tuita da 520 ton/ora di 0-20 mm di cui 350 ton/ora passante a 6,3 mm., 220 ton/ora passantea 3,15 mm. e 160 ton/ora passante a 1,6 mm.Il primo vaglio riceve le 520 ton/ora di 0-20 mm,seleziona 350 ton/ora di 0-6,3 da inviare allasuccessiva selezione, mentre le classi 6,3 - 10,10 - 16 e 16-20 sono inviate a stock. Il secondo

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ed il terzo vaglio, in parallelo producono intotale 160 ton/ora di 0-1,6, 60 ton/ora di 1,6-3,15 e 130 ton/ora di 3,15-6,3 mm.Se dimensioniamo lo stesso impianto con vaglitradizionali per le stesse produzioni e confron-tiamo le superfici di vagliatura richieste, il nu-mero di vagli, il numero di piani ed i risparmi incarpenterie, piani di vagliatura e nastri saràfacile capire la convenienza della scelta deivagli Cedarapids.A questo si aggiunge l’assistenza efficiente etempestiva: chiamando in America alle cinque,dopo due giorni possiamo contare sui ricambi.

Impianto Wipptaler Bau -VipitenoNel 1998 la Wipptaler Bau di Vipiteno ha decisodi sostituire il vecchio ed obsoleto impianto perla produzione di inerti, che l’ha servita cononore e profitto per oltre trent’anni, ed ha richie-sto offerte ai costruttori di impianti di frantuma-zione e vagliatura italiani e tedeschi per unimpianto che desse le necessarie garanzie diqualità del prodotto, 10% di cubicità e 90% disuperficie frantumata, di rispetto dell’ambiente,emissione di polveri inferiore al 10% e rumoro-sità inferiore a 65 decibel sul limite della pro-prietà. Oltre a questi risultati si richiedeva unimpianto con ridotta manutenzione, di avanzataautomazione e di versatilità per il trattamentosia di inerti calcarei, sia granitici sia di macerie.Il cliente, prima di scegliere il fornitore, ha presoin considerazione diverse soluzioni di impiantoutilizzando come stazione secondaria sia fran-toi a cono sia mulini ad urto e come terziaria siamulini ad asse verticale sia mulini ad asse

orizzontale. La gara per l’aggiudicazione delprogetto è stata condotta con assoluta corret-tezza dal committente il quale si è semprepreoccupato di confrontare impianti fra loroomogenei per quanto riguarda il tipo di materia-le e la pezzatura sia in alimentazione sia per iprodotti finiti e i previsti costi di manutenzione edi esercizio.In tutte le configurazioni l’offerta I.C.M. è risul-tata la più conveniente dal punto di vista econo-mico e la più convincente dal punto di vistatecnico ed è stato giocoforza per Wipptalerpassare l’ordine per il nuovo impianto di frantu-mazione e vagliatura alla neonata I.C.M. che haeseguito la fornitura con l’assistenza tecnicadella casa madre americana .

Grazie alle prestazioni superiori e agli in-gombri ridotti delle macchine Cedarapids,I.C.M. ha potuto offrire, e fornire, un impian-to volutamente limitato a 100 mc/h di prodot-to finito e di elevate caratteristiche qualitati-ve, a prezzi concorrenziali.L’impianto di frantumazione Wipptaler Baulavora ogni tipo d materiale: granito, diorite,porfido, gneiss e calcare.L’impianto di frantumazione e vagliatura,l’impianto di trattamento delle acque e fan-ghi (Tecnoidea), l’impianto di aspirazionepolveri (Omar di Treviso) e dodici box incalcestruzzo per lo stoccaggio degli inertialti 8 mt. della capacità di 500 mc. cadaunosono inseriti in un capannone da 80 mt. di

materiali edili della prima e della secon-da fase di lavorazione, dagli inerti alcalcestruzzo e all’asfalto; hanno un par-co mezzi che soddisfa ogni esigenza ditrasporto ed è destinato anche al noleg-

Cumulo intermedio

Scarico inerte

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lunghezza per 20 mt di larghezza e 22 dialtezza, servito da un carroponte della porta-ta di 10 ton., che rende tutte le operazioni disollevamento e smontaggio agevoli e sempli-ci. Si deve aggiungere che non vi sono mac-chinari sovrapposti, quindi ogni tipo di acces-so è facilitato. Notevole è stato il progetto el’installazione dell’impianto elettrico, che gio-

ca un ruolo fondamentale, da parte della dittaCear di Milano.All’esterno rimangono la tramoggia di alimenta-zione primaria da 75 mc., il cumulo di prodottosemilavorato da 9.000 mc. Suddiviso in duemetà, i tre nastri di stoccaggio del prodottosemilavorato a cinque posizioni: macerie, sta-bilizzato, cumulo di calcare, cumulo di granito ofunzionamento in diretta ed i nastri di alimenta-zione del semilavorato all’impianto.L’impianto è costituito da tre stazioni di frantu-mazione, quattro stazioni di vagliatura di cuidue intermedie e due di classificazione finale,una sfangatrice a botte, un gruppo di ciclonatu-ra ed asciugatura della sabbia, dodici box dacirca 500 mc. Cadauno per lo stoccaggio degliinerti, un impianto di trattamento acqua e fan-ghi, un impianto di aspirazione centralizzato euna pressa per la disidratazione dei fanghi.I punti di forza dell’offerta I.C.M. sono stati :1) i vagli orizzontali a vibrazione ellittica che,rispetto a i vagli tradizionali inclinati, hanno unaproduzione quasi doppia ed un ingombro ridot-to in altezza che ha permesso di ridurre l’altez-za del capannone di circa quattro metri ,2) la stazione di frantumazione secondaria,costituita da un Rollecone 54 Classic, che rego-

lata a 25 mm, produce 250 ton/ora di 0-50, conl’ottanta per cento passante a 30 mm, conpezzatura in alimentazione fino a 300 mm,3) la stazione terziaria, costituita da un mulinoad asse verticale VSI 2100, con motorizzazioneda 200 Kw, predisposto fino a 400 Kw, convelocità variabile per mezzo di un inverter chegarantisce una cubicità del 90% al prodottofinale, una prodotto di uscita costante ed indi-pendente dall’usura dei martelli e una produzio-ne di sabbia variabile, regolando l’inverter, tra il60 ed il 30% della portata totale.4) Oggi la qualità dei prodotti è essenziale: inuovi asfalti drenanti e fonoassorbenti, ad esem-pio, richiedono una certa forma del grano: ilmulino ad asse verticale è l’unica macchina cheproduce questo tipo di materiale.5) la scelta delle macchine ed il layout dell’im-pianto che in futuro permetteranno il raddoppiodella produzione semplicemente con il raddop-pio della motorizzazione del VSI 2100, la sosti-tuzione di alcuni nastri trasportatori e l’aggiuntadi un secondo ciclone per il recupero dellesabbie .Questo tipo di impianto, pur rispettando le spe-cifiche di oggi rimarrà attuale anche fra ventianni.

SCHEMA DI FLUSSO - IMPIANTO DI FRANTUMAZIONE GHIAIA

gio; si occupano di riciclaggio di mate-riali edili da frantumazione.E per tornare alla domanda iniziale... gliimpianti ci sono, eccome. E sono unconcentrato di:- avvenirismo: possiedono una tecnolo-gia talmente all’avanguardia da rappre-sentare un “unicum” da mostrare come

esempio significativo, un passo in avan-ti nella storia della frantumazione;- discrezione: sono compresi in unamoderna struttura architettonica conte-stualizzata nell’ambiente, pensata perrisolvere in spazi minimi il processo dilavorazione. Basti pensare che in 1800mq di superficie è inserito tutto l’im-

pianto, più 6000 potenziali mc di mate-riale stoccabile.- salvaguardia dell’ambiente: sono cor-redati di sistemi di aspirazione e insono-rizzazione tali da garantire il rispetto delsilenzio (nella zona perimetrale dell’im-pianto si è sotto i 65 decibel regolamen-tari) e della purezza dell’aria montana

Stazione di frantumazione primaria

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Ciclo di funzionamentoIl ciclo dell’impianto è stato studiato assieme alcliente per soddisfare le sue necessità di pro-duzione e flessibilità.Grazie alla elevata produttività della stazione

secondaria a cono, chepuò ricevere tutte lepunte di produzionedella stazione primariaa mascelle, si e decisodi andare a cumulo conun prodotto intermedio0-50 anziché il tradi-zionale 0-250. Per laelevata presenza disabbia naturale da re-cuperare si è deciso dinon eliminare i fini inquesta sezione.La messa a stock av-viene con un nastrobrandeggiante a quat-tro posizioni: cumulodelle macerie, cumulo di stabilizzato 0-40, cu-mulo principale da 9000 mc. e scarico direttoalla stazione terziaria. Quest’ultima posizione èstata inserita come cautela nel caso si lavoras-sero materiali che potrebbero intasare il cumulo.Prelevato dal tunnel sotto il cumulo il materialeviene sfangato, la frazione 0-5 è separata, lafrazione 5-25 e inviata alla terziaria per lacorrezione di forma, la frazione superiore oviene inviata a stock o viene riciclata.All’uscita dal frantoio ad asse verticale il mate-riale è inviato su un vaglio a secco per laproduzione di sabbia per asfalto, le frazionisuperiori sono inviate al vaglio dei lavati diselezione finale. Qualora non servisse sabbia asecco esiste un by-pass per inviare tutta lasabbia al vaglio dei lavati.La qualità del prodotto è garantita dai tre stadi

di frantumazione, dalla correzionedi forma sulla frazione 5-25 mm,dalla regolazione del cono a 25mm per le classi 30 e 70.La produzione di graniglia dellaterziaria può passare da 70 a 30mm, e la sabbia viceversa, varian-

do, grazie all’inverter, la velocità di rotazio-ne del VSI e/o la sua configurazione. Tenia-mo presente che con questa macchina difrantumazione il filler non supera il 5/6%,circa la metà di quello prodotto con un conoa testa fine.Il sistema di distribuzione si basa su 12 box,dove avviene la separazione tra le due gran-di classi: le rocce ignee e le rocce calcaree.Il cumulo intermedio è diviso in due parti,una di calcare e l’altra di porfido.Concludendo possiamo dire che l’impiantoche ha iniziato la produzione a giugno del2000 è un impianto che produce i miglioriinerti possibili in linea con le più restrittivenorme europee con un investimento pertonnellata di produzione molto contenutocon grande soddisfazione del Cliente.

Sfangatrice a botte (in controcorrente)

Stazione di frantumazione secondaria

Vaglio a 3 piani

Stazione di frantumazione terziaria

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duzione propria. Il nostro raggio d’azio-ne andava ampliato: per questa ragionesono stati costruiti gli impianti di Fle-res e Casateia. L’entrata in funzionedel primo impianto di betonaggio aCasateia negli anni 70 è stata la conse-guenza logica dell’evoluzione delladitta e ha permesso di potenziare lagamma di materiali edili offerti.Nel 1972 è avvenuta la seconda fase

(tutte le lavorazioni a secco sono aspira-te, portate in un filtro da cui si recuperail filler che verrà riutilizzato nell’im-pianto dell’asfalto). La prova? Vicino alsito dove sono dislocati gli impianti difrantumazione e betonaggio è stato alle-stito un campeggio!E l’elenco delle prerogative tecnologi-che della WIPPTALER BAU potrebbecontinuare all’infinito ma.. andiamo conordine: ecco a voi come è andata lanostra chiacchierata.

Sig.ra Juliana Egartner, ci racconti lastoria della Vostra Azienda, tappadopo tappa, a partire dalla suafondazione ..La Wipptaler Bau AG, di proprietà dellafamiglia Egartner, ha una lunga storia.Fondata negli anni 50 da Emil Egartner,mio marito, come impresa di trasporti aservizio sia di committenti privati chepubblici, ha poi iniziato a espandersi inaltri settori fra cui quello dei trasportipesanti e dei servizi d’assistenza inver-nali su strade di montagna.Ma è stata la costruzione dell’autostradadel Brennero l’evento che ha dato unasvolta fondamentale all’Azienda: in quel-l’occasione apparve chiara l’importanzanon solo del trasporto dei materiali, maanche della fornitura di materiali di pro-

significativa della nostra crescita, cioèil passaggio ad impresa di costruzione,in vista della realizzazione delle zonesciistiche dell’Alta Val d’Isarco e didiversi progetti di costruzione di stradein Alto Adige. Anche in questa circo-stanza la nostra forza è stata quella diintuire le enormi potenzialità che veni-vano offerte e di cogliere l’occasione alvolo: decidemmo pertanto, in linea con

Box di stoccaggio di prodotti finiti

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la filosofia “tutto per conto proprio” diinvestire nel settore stradale costruen-do a Casateia un impianto per la produ-zione di asfalto.A questo punto, per fare fronte ai nuoviprogetti intrapresi nel campo della co-struzione stradale, risultò fondamenta-le poter contare su un parco macchineampio e diversificato e quindi inve-stimmo fortemente in quest’ambitoscelta che, tempestivamente anche ne-gli interventi per danni causati da cata-strofi naturali, si è rivelato vincente.L’ultima tappa importante della nostraevoluzione nasce da un atteggiamentodi rispetto, da una sensibilità tutta no-stra nei confronti dell’ambiente che cicirconda, che crediamo vada tutelato inogni settore e con tutti i mezzi disponi-bili. È della metà degli anni 90 la costru-zione di un impianto di riciclaggio dimateriali edili che ha dato il via allaproduzione di materiali riciclabili.

La lavorazione delle materie primecostituisce l’anello iniziale dellacatena di lavori che la WipptalerBau AG svolge in tutto l’Alto Adige.

L’impianto di riciclaggio per materiali da costruzione edemolizione Wipptaler Bau è situato nella zona produt-

tiva “casello autostradale Nord” nel comune di Varna. Inquesto sito vengono lavorati resti di costruzione preselezio-nati con impurità inferiore al 10% mentre i resti che possie-dono una frazione di impurità elevata vengono stoccati sottouna tettoia e conferiti periodicamente ad un impianto dicernita idoneo ed autorizzato.• Il gruppo di frantumazione primaria semovente è comple-tamente autonomo, adatto per elevate produzioni. Il gruppoè cingolato, trasportabile per strada su comuni rimorchiribassati; una volta scaricato si sposta su qualsiasi terreno.L’impianto è assai efficace per riciclare anche sul postomateriali provenienti da demolizioni, compreso il cementoarmato con separazione magnetica delle parti ferrose. Essopresenta:• un alimentatore vibrante Grizzly con doppio pianto vagliante• un frantoio a mascelle, con una bocca di carico mm1050x750 e con peso 16000 kg• un nastro reversibile per raccolta fini• un nastro stoccaggio frantumato

Impianto di riciclaggio

Om Track Giove

• motore diesel 6 cilindri potenza Kw 179• carro cingolato• tramoggia di carico con sponde ribaltabili idraulicamente• separatore magnetico• impianto abbattimento polveri mediante nebulizzatori ad acqua + pompa• dispositivo automatico alimentazione Grizzly• comando a distanza arresto alimentazioneIl frantumato prodotto torna utile per molteplici impieghi, come massicciate stradali,opere di bonifica e simili. Grazie al riutilizzo di materiali recuperati si ottiene un notevolerisparmio di materie prime, un vantaggio economico e si tutela l’ambiente.

Chiarificatore ø 11 m con idrociclone per la separazione dei “fini”

Vaglio sgocciolatore per sabbia

Possiamo approfondire l’argomento?Noi siamo un’impresa edile in grado di realizzareopere sia in superficie che sotterranee; lavori chenecessitano di grandi quantitativi di materiali qualighiaia, calcestruzzo ed asfalto. Da questo punto divista siamo completamente autosufficienti, perché di-sponiamo di impianti nostri che con differenti cicli dilavorazione producono sabbia, ghiaia, pietre, terra,

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sabbia e ghiaia riciclata, calcestruzzo easfalto.Le materie prime provengono da cavedi prestito, principalmente da una cavadi calcare in Val di Fleres, vicino aVipiteno; il porfido, materiale più durodestinato alla produzione di asfalto, pro-viene da cave situate nella provincia diBolzano; il basalto infine, viene da Vi-cenza. Questi materiali vengono lavatie frantumati nel nostro impianto, attivodal 2001: vengono prodotti in prevalen-za materiali inerti per asfalto e calcestruz-zo nelle frazioni 0/4, 4/8, 8/15, 15/22, 22/32 e 32/70 mm. Oltre ai materiali inerti, lacui qualità è certificata, produciamo an-che diverse pezzature di ghiaia (mista,fine e contro il gelo).I nostri blocchi di pietra sono adatti allacostruzione di muri in pietra naturale.Ci occupiamo anche di vendita, dal mo-mento che forniamo terra setacciata o nonsetacciata per giardini o campi.Dal frantoio il materiale va alla centrale dibetonaggio limitrofa o all’impianto dedi-

cato al cosiddetto “nero”, l’asfalto: i ma-teriali prodotti vengono in parte venduti,in parte utilizzati dalla nostra impresa dicostruzioni (per quanto riguarda l’asfaltoprodotto circa il 95%; per quanto riguardail cemento il 50%).

Vi dedicate quindi anche alla com-mercializzazione dei Vs. prodotti: aquale target Vi rivolgete?I nostri clienti sono principalmente l’Au-tostrada del Brennero, Amministrazioniprovinciali e comunali, ditte costruttricie altri impianti per la lavorazione dellaghiaia e della sabbia. Sono clienti affe-zionati che premiano l’ottima qualitàdei nostri prodotti.

Per quanto riguarda il calcestruzzo,che tipo di organizzazioneavete messo a punto?Grazie alla nostra esperienza,le nostre tecnologie e le nostreautobetoniere offriamo, pressoi cantieri, un servizio integrato,

che comprende tutte quelle attività logi-stiche e organizzative che riguardano lapreparazione e l’utilizzo del calcestruz-zo. Questo vale soprattutto per:- la scelta;- l’impiego e la lavorazione delle so-stanze adatte;- l’esame d’idoneità e il controllo dellaqualità;- la consulenza in materia di calcestruzzi;- la fornitura puntuale e sicura. Siamo in grado di consegnare diretta-mente sul cantiere i materiali edili giàpronti per l’utilizzo con estrema puntua-lità ed efficienza.Questi ultimi sono infatti i punti di forza sucui non transigiamo, garantiti dall’ampiadisponibilità di betoniere e automescolatri-ci e dall’adozione di sistemi di trasporto.

Filtropressa completamente automatico,modello TECNOIDEA 1300/53/45, do-

tato di:• sistema rapido per l’alimentazione del fan-go in ingresso al pacco piastre filtrante• costruzione monoblocco particolarmenterobusta• struttura in acciaio al carbonio con tratta-mento ad alta protezione contro la corrosione• piastre filtranti concamerate ad elevatasuperficie filtrante, particolarmente studiateper tale scopo e lavorate, dopo stampaggioad iniezione, con macchine utensili a con-trollo numerico• maniglie di supporto piastre in alluminiofuso, applicate in coppia ad ogni piastra perfacilitare e ridurre le operazioni di manuten-zione• canale di raccolta acqua filtropressata,sonda rilevamento fine ciclo e carter di pro-tezione inferiori completamente in acciaioinossidabile• protezione totale del Filtropressa con car-ter a tunnel di facile movimentazione peraccedere ai componenti che richiedono ma-nutenzione

CARATTERISTICHE TECNICHE

• Modello 1300/53/45 CE• N° piastre filtranti 53• Volume singolo pannello fango filtropressato 67,5 litri• Produzione totale di fango filtropressato 3.510 litri/ciclo• Dimensioni FILTROPRESSA 12.700x2.200x2.100 mm• Peso FILTROPRESSA 16.200 Kg• Potenza elettrica installata a bordo macchina 8 KW• Capacità di filtrazione rilevata dopo collaudoin funzione della natura e tipologia dei fanghi filtropressati

minima 10 m3/oramedia 14 m3/oramassima 18 m3/ora

Filtropressa Tecnoidea

• centralina oleodinamica ad elevatocontenuto tecnologico, progettata com-pletamente da tecnici TECNOIDEAcompleta di cilindro concepita per unachiusura e apertura simultanea delpacco piastre filtranti• rispondenza alle normative di sicu-rezza CE.

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tore edile, stradale e negli inter-venti sotterranei realizzandoopere edili di ogni ordine di gran-dezza. Il nostro ventaglio di pre-stazioni va dalle canalizzazionipubbliche e private in costruzio-ni aperte, semiaperte e chiuse,all’illuminazione di strade e dipiazze, dai lavori di sterro alleopere stradali, dalla regolazionedei fiumi e l’edificazione di im-pianti sportivi e per il tempo li-bero alla costruzione di muri disostegno e di depositi.Contando sulla collaborazione di

partner esperti in elettronica ed impian-tistica costruiamo impianti di depura-zione e per il trattamento delle acque,occupandoci di tutte le fasi del cantiere,dall’avvio dei lavori fino al collaudo.Ci occupiamo altresì della realizzazio-ne di gasdotti, fognature, conduttureper la raccolta delle acque pluviali ereti elettriche coniugato della ristrut-turazione di aree abitative e commer-ciali. Attualmente stiamo finendol’uscita della Mebo a Merano, un ap-palto da 3 milioni e mezzo di euro. Congli asfalti eseguiamo appalti per l’au-tostrada e amministrazioni provincialie comunali.

Quali sono le basi sui quali fondatela qualità e affidabilità del Vs. mododi operare?Per noi l’ essere autonomi ha significa-to garanzia di efficienza; il poter contareinvece su un’esperienza che supera mez-zo secolo ha dato ai nostri partner lagaranzia della nostra affidabilità.L’obiettivo principale - l’ottimizzazio-ne dei costi - viene conseguito graziead un efficiente coordinamento e sin-cronizzazione dei lavori nonché ad unrigido rispetto dei tempi stabiliti pertutte le fasi della progettazione.La nostra società è sufficientementeorganizzata per realizzare progetti digrosse dimensioni, ma al contempo nontroppo grande in modo tale da poteroperare in maniera flessibile e rapida.Non sottovalutiamo nessun tipo di in-carico che per noi diventa un compito

visione costante del nostro personalespecializzato, sempre all’opera per ot-timizzare in termini di redditività e li-nearità i lavori nei cantieri. I nostri

esperti sono anche a disposizionedei clienti per dare risposta a

qualsiasi domanda e fornireuna consulenza attenta e con-solidata su questioni relativeal calcestruzzo e asfalto.

Ci possiamo soffermaresull’attività svolta dalla WipptalerBau come impresa di costruzioneentrando nello specifico dei Vs.interventi?L’impresa di costruzioni opera nel set-

A livello di controllo qualitàquali misure avete preso?Dal 1999 lavoriamo in regimedi qualità con certificazione ISO9001:2000. La produzione deinostri materiali edili avvienenel pieno rispetto di tutte lenorme e le prescrizioni in ma-teria grazie ad un sistema dimonitoraggio interno e ad uncontrollo esterno previsto perlegge da parte dell’Ufficio pro-ve materiali dell’edilizia dellaProvincia di Bolzano. Anche ilnostro laboratorio per controlliinerti rappresenta un organo di control-lo importante ed affidabile: dotato dimoderne apparecchiature per effettua-re prove e di tecniche di elaborazionedei dati, questo ufficio effettua con-trolli quotidiani su tutte le so-stanze utilizzate nella produ-zione di calcestruzzo e diasfalto, per verificare la per-centuale organica nei mate-riali di riempimento e con-trollare la curva granulometrica.Se necessario produciamo partico-lari calcestruzzi che vengono adattatialle specifiche esigenze. Un altro ele-mento che garantisce la qualità del no-stro modus operandi è dato dalla super-

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importante da assolvere con tutta laprofessionalità di cui siamo capaci.

Possiamo approfondire il settoredelle opere infrastrutturali, cherientra nello specifico dei contenutidella nostra testata ?Come impresa edile ci occupiamo dellariparazione di strade provinciali e sta-tali, costruzione di strade in proprietàprivate, lavori di scavo in montagna. ATerlano, Vipiteno, Egna, Comune diColle Isarco, Vizze, Bressanone abbia-mo rinnovato la rete di rifornimentod’acqua potabile costruendo serbatoisopraelevati e bacini idrici, occupan-doci dello spostamento di conduttureprincipali e secondarie. In passato ab-biamo realizzato i collettori principalinei comuni di Vipiteno, Brennero, Viz-ze, Racines, Bressanone, Varna e For-

tezza. In queste occasioni sono statepotenziate anche le fognature e le con-dotte di raccolta delle acque pluvialiper realizzare i collegamenti ai soprac-citati collettori principali.

Vi avvalete di tecnologie particolari?Per quanto riguarda le nostre tecnolo-gie, ad esempio utilizzate durante gliinterventi di consolidamento delle pa-reti di scavo, è importante ricordarel’uso di pali nella costruzione di stradeper il consolidamento dei versanti, nel-la canalizzazione per la stabiliz-zazione della posa di tubazioni enelle opere edili per la sicurezzastatica delle fondazione, l’ado-zione di un sistema di microtun-nel nella canalizzazione per l’at-traversamento di corsi d’acqua,strade e rocce. Possiamo citare

L’aspirazione delle polveri che si svilup-pano durante la fase di frantumazione e

vagliatura inerti, è essenziale sia per il fun-zionamento dell’impianto, sia per evitare di-spersioni di polvere nell’ambiente circostan-te. Oltremodo necessaria quando l’impiantodi frantumazione si trova all’interno di uncapannone chiuso.L’impianto realizzato quindi assolve il com-pito di depolverare l’ambiente, consentendodi contenere le emissioni in atmosfera entroi limiti imposti dalle vigenti normative.La linea di produzione, composta da mulini amartelli, vagli vibranti e trasportatori a na-stro, disposti in cascata, è stata completa-mente asservita all’impianto di aspirazione,dalla frantumazione primaria, realizzata conun frantoio a mascelle fino alla vagliaturafinale, passando attraverso ad un frantoio acono, al vaglio a due piani, ad un frantoio adasse verticale.Tutti i nastri di trasporto da una lavorazionealla successiva, sono stati opportunamentechiusi, nei punti di maggior sviluppo di polve-re, e collegati al collettore di aspirazioneprincipale.Considerando quindi la produttività dell’im-pianto di frantumazione, funzionante al 100%,l’impianto di aspirazione ha una portata di

ticelle più grossolane, che cadono nella tra-moggia sottostante per essere evacuate.Lo studio e la realizzazione dell’impianto diaspirazione, è stato fatto considerando il suoinserimento direttamente nel contesto dell’im-pianto di frantumazione. Il filtro è stato postosu una struttura in acciaio zincato, che con-sente lo scarico delle polveri per gravità entroil sistema di recupero sabbia.Il ventilatore è stato posizionato direttamentesopra ai silos di contenimento delle differentipezzature del materiale frantumato, opportu-namente silenziato tramite una cabina di inso-norizzazione, essendo posto all’esterno delreparto.Il quadro elettrico, che raggruppa tutti i coman-di sia manuali sia automatici dell’impianto diaspirazione, è stato realizzato in modo daessere interfacciato con la sala comando del-l’intero impianto di frantumazione, che è postain posizione di totale visibilità del complesso.Dalla sala comando è quindi possibile control-lare anche le funzioni dell’impianto di aspira-zione, oltre che l’intero ciclo di produzione.

inoltre i lavori di perforazione dellaroccia, per una lunghezza di 285 metri,in occasione della costruzione del col-lettore principale di Colle Isarco-Vipi-teno.

Possedete un parco macchine di Vs.proprietà o Vi affidate al noleggio?Il parco macchine, fiore all’occhiellodell’Azienda, è di nostra proprietà econta più di 70 veicoli pesanti. Grazie ainostri mezzi possiamo portare a terminein maniera rapida, efficiente tutti i lavo-

aria aspirata pari a circa 75.000 m3/hed una potenza elettrica del ventilatoredi 132 KW, su uno sviluppo del collet-tore di circa 140 metri lineari.Il collettore è collegato ad un filtro amaniche, con pulizia automatica mediante ariacompressa, in controcorrente al normale flus-so dell’aria aspirata, dotato di tramoggia diraccolta e scarico polvere mediante una co-clea ed una valvola stellare.Ad evitare che la polvere possa creare proble-mi di equilibratura del ventilatore, lo stesso èstato posto a valle del filtro, quindi non attraver-sato dal flusso di aria polverosa, e crea lanecessaria depressione all’impianto.Molto importante è la scelta della media filtran-te delle maniche e la giusta grammatura, perevitare impaccamenti della polvere nel filtro econseguente malfunzionamento, e garantireallo stesso tempo un livello di emissione inatmosfera esterna entro 10 mg/m3. Il filtro amaniche installato realizza una superficie fil-trante totale pari a 714 m2.L’aria polverosa viene introdotta nel filtro attra-verso ad una camera di calma, opportunamen-te dimensionata, direzionata dall’alto verso ilbasso, per poi invertire il flusso e raggiungerele maniche filtranti. L’inversione del flusso del-l’aria crea un’efficace decantazione delle par-

Aspirazione delle polveri Omar

Impianto di aspirazione

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Cave Cantieri&

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si trova a Varna: comprende un vaglioExtec e un frantoio della OM, due grup-pi mobili montati su staffe e cingoli.I rifiuti edili vengono smistati e succes-sivamente riutilizzati; si producono tretipi di materiale: sabbia e ghiaia (15-30e 30-70). Il riciclaggio del materiale discavo e dei rifiuti edili avviene conprocedimenti ecologici. Anche l’im-pianto di frantumazione Cedarapids diCasateia presenta le stazioni primaria esecondaria convertibili per il riciclo. Èstato infatti inserito un distanziatorenella cassetta di scarico con un nastrobrandeggiante.In questa maniera si limita l’impattoambientale e si recuperano alcune ma-terie prime.

ri di movimento di terra, di scavo e diriempimento. Fra i vari “pezzi da no-vanta”, ricordiamo escavatori con brac-cio articolato Caterpillar, Fiat Hitachi epale gommate Caterpillar.Per quanto riguarda il servizio di tra-sporto inerti, che per altri colleghi rap-presenta motivo di screzio con le am-ministrazioni perché fonte di disturbo,non abbiamo mai riscontrato problemidal momento che percorriamo stradesecondarie esterne ai centri abitati. Incaso di danni da maltempo i nostri mez-zi sono pronti ad intervenire. Non ri-corriamo al noleggio, anzi. Siamo noi amettere a disposizione le macchine ainostri clienti.

Una considerazione finale sulriciclaggio, settore in cui operate inmodo efficiente ?È universalmente noto che in qualsiasigenere di lavoro edile, che si tratti dinuove edificazioni, della costruzione ditratti di strada o della ristrutturazione divecchie costruzioni vengono prodotti ri-fiuti edili che devono essere smaltiti nelpieno rispetto dell’ambiente.La ns. Azienda si è specializzata nelrimuovere e smaltire calcinacci, calce-struzzo e materiale di sgombero di stra-de, nel produrre ghiaia e sabbia nonchénei lavori di sterro dopo movimenti diterra. Il nostro impianto, attivo dal 1995,

Impianto per la produzione di calcestruzzo situato a Casateia

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L’impianto di betonaggio Liebherr è unsistema modulare.

I Betomat, dalla torre più piccola I, alla piùgrande IV, sono i più importanti prodottiLiebherr, chiamati anche impianti verticali.La caratteristica principale degli impianti atorre è il caricamento e lo stoccaggio degliinerti dall’alto. La produzione di calcestruz-zo varia dai 55 ai 240 m3 nella versionestandard.Uno dei più moderni impianti di betonaggiovenduti in Italia è quello che si trova pressola ditta Wipptaler Bau a Vipiteno (BZ).Si tratta di una torre tipo Betomat-II 290,con stoccaggio di 290 m3 di inerti suddivisiin 7 scomparti, con sistema di caricamentotramite elevatore a tazze, nastro inclinato edistributore rotante.La massima capacità di carico degli inerti èdi 120 m3/h con possibilità di regolazione diportata per ogni singolo materiale caricato.La tramoggia di carico sfrutta un’elevazio-ne del terreno per ridurre l’altezza dell’ele-vatore, i tempi di carico, le necessità dimanutenzioni e l’impegno di energia.Per garantire un funzionamento senza pro-blemi anche nei mesi invernali, soprattuttonelle zone di stoccaggio, l’impianto è statocompletamente tamponato con pannelli iso-lanti, con spessori fino ad 80 mm. Nellaparte inferiore della torre sono stati realiz-zati due portoni a serranda, con isolamen-to, per consentire l’accesso delle autobe-niere dai due lati della torre.

La torre è dotata di due ampie piattaforme diservizio a livello del mescolatore e dellebilancie per un comodo accesso e possibi-lità di manutenzioni.Lo stoccaggio del cemento è suddiviso incinque silos con capacità totale di 400 t.Lo stoccaggio della microsilica avviene inun silo doppio con capacità 60 t.Il dosaggio degli inerti, grossolano e fine,avviene a mezzo bocchette a comando pneu-matico per ogni scomparto; lo scorrimentodel materiale è assicurato dall’uso di canno-ni ad aria per le sabbie. La parte terminaledella torre è costituita da un fondo piatto percreare un cuscino di materiale che eliminale usure di scorrimento ed il posizionamentodelle bocchette, rivestite in gomma inter-cambiabile, evita lo scorrimento del mate-riale in corrispondenza delle pareti laterali,evitandone l’usura.Tutte le bocchette sono dotate di dispositividi scolo dell’acqua che viene convogliatadirettamente all’impianto di riciclaggio as-sieme all’acqua di lavaggio del mescolato-

Le torri Liebherr

Dati tecnici impianto di betonaggio

Capacità totale inerti/contenuto geometrico: 290/320 m3

Numero scomparti per inerti: 7Capacità totale immagazzinaggio cemento: 400 tNumero tipi di cemento: 5 (4+1 FILLER)Resa teorica calcestruzzo secondo DIN 459/1: 120 m3/hMiscelatore installato: DW 3,0Carico massimo bilancia degli inerti: 7500 kgCarico massimo bilancia del cemento: 1500 kgCarico massimo bilancia dell’acqua: 750 kgCarico massimo bilancia degli additivi: 100 kgPortata coclea del cemento: 75 t /hPortata coclea del filler: 30 m3/hPortata coclea della microsilica: ca. 25 m3/hPortata coclea dello Stabilmac: ca. 25 m3/hPortata sportelli di dosaggio: 360 t/hCapacità della tramoggia di precarica inerti: 16 m3

Max. altezza presa autobetoniera: 4 mCapacità di dosaggio dell’elevatore a tazze: 120 m3/h

Dati tecnici impianto ad aria compressa

Compressore installato DZ 1000/500 a due stadiQuantità d’aria emessa 800 l/min.Motore elettrico 5,5 kWSerbatoio 500 lAria compressa necessaria per l’impianto 10 bar

Dati tecnici nastro inclinato

Portata ca. 125 m3/hVelocità 1,68 m/sDistanza tra gli assi 3,95 mLarghezza nastro 650 mmQualità del nastro EP 400/3 4+2 mmPotenza motore 4 kW

Posa di un silos di cemento da 80 ton.

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re, tramite una tubazione brandeggiante acomando elettropneumatico.Il carico dell’autobetoniera avviene in ununico punto, sotto al mescolatore, esclusiva-mente con calcestruzzo già confezionato;l’invito di carico è del tipo regolabile in altez-za, a comando elettropneumatico, per evita-re qualsiasi perdita e per consentire l’even-tuale utilizzo di autobetoniere con altezzediverse.Il mescolatore DW 3,0 è del tipo a doppioasse orizzontale, con capacità di 3,0 mc dicalcestruzzo reso vibrato; è dotato di unospeciale sistema di lavaggio automatico adalta pressione (fino a 50 bar), a funziona-mento singolo sequenziale su ognuna delle4 testine rotanti motorizzate, per garantireuna buona pulizia del mescolatore con ridotticonsumi d’acqua.Il dosaggio del cemento viene garantito conestrema precisione con l’uso di un converti-tore di frequenza per la regolazione di porta-ta e con valvole a farfalla a comando elet-tropneumatico installate tra la bilancia delcemento ed ogni singola coclea per il con-

trollo di volo.Particolare attenzione è stata riservata allaqualità del calcestruzzo prodotto con l’uso diun nuovo sistema di controllo computerizzatotipo Litronic MPS II, che tramite un modernosistema di visualizzazione su monitor permet-te di controllare in modo immediato tutte lefunzioni e di operare in maniera altrettantosemplice.L’ottimizzazione della produzione, il controllo

della tolleranza e dell’umidità degli inerticon lo speciale sistema Liebherr FMS, fan-no in modo che il calcestruzzo venga pro-dotto con la consistenza desiderata. Inoltrecon il controllo Litronic MPS II è possibileottenere dei bollettini statistici sui materialie sulla produzion, nonché sulla gestionedegli ordini, dei clienti e delle ricette.Per la salvaguardia dell’ambiente, ricor-diamo che ciascun silo del cemento è dota-to di apposito filtro installato sulla sommità;che il mescolatore e la bilancia del cemen-to sono collegati ad un filtro aspirante chepermette il riutilizzo delle polveri filtratenello stesso ciclo di produzione; che l’im-pianto di riciclaggio tipo LRS 606 con trat-tamento di circa 12 m3/h di calcestruzzopermette sia il riutilizzo dei materiali inerti,sia dell’acqua che può essere dosata nellastessa bilancia dell’acqua pulita.Quale dotazione aggiuntiva, inoltre l’im-pianto è attrezzato con apposite piattafor-me da agganciare ai vari sistemi di pesatu-ra, con rinvio a terra, per effettuare como-damente le operazioni di taratura periodicadelle bilance, con pesi campione.

Mescolatore a doppio asse orizzontale