workshop di architettura il recupero dell’identità · - riflessione con luciana de rosa (pica...
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Workshop di architettura
Il recupero dell’identità
Alvito (FR) - complesso San Nicola, 24 – 29 agosto 2014
LAVORI IN CORSO CON: > Massimo Alvisi
> Walter Angonese > Nicola Di Battista > Pino Pasquali
RIFLESSIONI CON: > Luciana De Rosa (Pica Ciamarra Associati, Napoli) > Francesco Melaragni - Marina Campagna (Studio Archimmagine, Atina) > Mario Morganti – Gianfranco Cautilli – Renato Morganti (Studio MCM, Sora) > Antimo Rocereto (Pica Ciamarra Associati, Napoli) INCURSIONI: > Matteo Capuani (consigliere C.N.A.P.P.C.) > Giuliana De Vito (Regione Lazio, Area Pianificazione paesistica e territoriale) > Duilio Martini (Sindaco Comune di Alvito) > Bruno Marzilli (Presidente Ordine degli Architetti P. P. C. di Frosinone) > Loreto Policella (Presidente G.A.L. Versante laziale del P.N.A.) > Antonia Pasqua Recchia (Segretario Generale Mi.B.A.C.) CRITICA FINALE: > Tatiana K. Kirova
> Massimo Pica Ciamarra
CURATORI: Ester Chioccini - Angelo Ricciardi - Rachele Visocchi
Richiesta attribuzione di n° 15 crediti formativi, ai sensi delle vigenti linee guida sull’aggiornamento e lo sviluppo professionale continuo. Costo di iscrizione € 100,00 (ridotto a € 80,00 per studenti e giovani laureati non iscritti negli Ordini professionali).
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1. IL WORKSHOP NELL’AMBITO DEL FESTIVAL DELLE STORIE
Dal 23 al 31 agosto 2014 la Valle di Comino torna ad animarsi con mille volti e mille racconti in
occasione della quinta edizione del Festival delle Storie.
Il Festival delle Storie ha l’ambizione di guardare al futuro della Valle di Comino come un luogo di
formazione, in cui sia possibile venire per creare opportunità, per favorire l’incontro tra chi arriva e chi sta
(…), immagina la valle come universitas. [1]
Tanti gli scrittori, gli artisti, gli intellettuali che ogni giorno si racconteranno, mescolandosi tra il pubblico
della rassegna culturale, scambiandosi storie ed esperienze in un dialogo aperto e alla pari, senza distanze o
barriere.
Il Festival delle Storie è sapere e saper fare. Tanti laboratori, tutti i giorni e in tutta la valle, per fare propri
gli strumenti del racconto guidati dagli autori, ma anche per riscoprire manualità e antichi mestieri,
declinandoli a nuovi usi. Scrittura creativa, fotografia, fumetto, favole, architettura. (…). Come fa un’idea a
cambiare il futuro di un luogo? (…). [2]
La manifestazione, pur avendo avuto inizialmente un’impronta prettamente letteraria e giornalistica
da parte di Vittorio Macioce, che ne è stato l'ideatore e continua ad esserne il direttore artistico, nel corso
di questi cinque anni ha voluto aprirsi ai più diversi ambiti disciplinari, quindi anche all’architettura.
E’ in questo spirito che si inserisce il workshop di architettura dal titolo Il recupero dell’identità.
Il tema scelto per il laboratorio sottende un concetto importante: il progetto di recupero dell’architettura
diventa strumento per il recupero dell’identità di un luogo.
Con riferimento alla trama dei Tarocchi di cui parla Vittorio Macioce nella presentazione “Cosa è il
Festival delle Storie”, il workshop di architettura trova la sua coerenza e la sua giusta collocazione
nell’ambito generale del Festival stesso:
L’appeso rappresenta la precarietà della nostra vita [3]
Il momento storico che stiamo vivendo è precario, non solo per la congiuntura economica, ma soprattutto
perché caratterizzato da una preoccupante crisi di identità, dalla mancanza di senso di appartenenza, in
sintesi da una profonda crisi culturale.
La ruota è la fatica e la forza necessarie per cambiare la situazione [4]
Riemergere dal baratro richiede un impegno coraggioso.
La carta dell’imperatore rovesciata è il potere che perde saggezza [5]
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Come non sentirsi abbandonati da governanti corrotti, da una politica troppo spesso miope e incurante dei
nostri discorsi?
L’alchimista è colui che cerca la cura, un sognatore, un mago, qualcuno che si muove ai confini
dell’impossibile. [6]
L’architetto in tal senso è un alchimista. E’ lui che lavora per ritrovare la bellezza, per recuperare il nostro
patrimonio perduto. [7] E’ lui che immagina un mondo migliore, un nuovo mondo (…) che sta a metà tra
l’identità del passato e l’azzardo del futuro. [8] E' lui che costruisce o ricostruisce senza cancellare le tracce
del passato, che non è solo tempo passato, ma rappresenta l'identità della gente.
Il mestiere dell’architetto esige una lucida interpretazione del tempo e dello spazio in cui egli opera,
e quando il luogo è la Valle di Comino, così ricca di caratteri identitari, non può far altro che fondare il suo
lavoro sulla attenta lettura e sulla successiva rielaborazione di quei caratteri, sempre in equilibrio tra storia e
contemporaneità, che non va confusa con la moda.
Osservare e rispettare le preesistenze, sia materiali sia sociologiche, e pur nel rispetto di esse,
imprimere una forte connotazione di contemporaneità all' intervento: solo in questo modo il progetto di
architettura diventa veicolo attraverso il quale tramandare i caratteri identitari di un luogo, evitando che si
disperdano.
Allora le parole chiave sono: recupero, rinascita, ma anche ciclicità, rinnovamento, termini che
anticipano il tema generale del laboratorio.
[1] Vittorio Macioce, Cosa è il Festival delle Storie, 2014.
[2] Idem.
[3] Ibidem.
[4] Ibidem.
[5] Ibidem.
[6] Ibidem.
[7] Ibidem.
[8] Ibidem.
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2. ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA’
__ DATE __
Da domenica 24.08.2014 a venerdì 29.08.2014.
__ SEDE DEL WORKSHOP __
Tutte le attività del workshop, ad esclusione dei sopralluoghi sugli oggetti di intervento, si svolgeranno
presso il complesso ex Convento San Nicola, Via Rampe San Nicola, 03041 - Alvito (FR).
Lat. 41° - 41’ - 14.1’’ N
Long. 13° - 44’ - 47.2’’ E
__ PROGRAMMA __
1^ GIORNATA – domenica 24.08.2014
Alvito, complesso ex Convento San Nicola:
Ore 9.30 – 11.30 registrazione dei partecipanti; formazione dei gruppi di lavoro; distribuzione
del materiale didattico;
Ore 11.30 – 13.30 sopralluoghi sugli oggetti di intervento.
2^ GIORNATA – lunedì 25.08.2014
Alvito, complesso ex Convento San Nicola:
Ore 9.30 – 12.30 lavori in corso con Walter Angonese
Ore 12.30 – 13.30 Walter Angonese, Costruirsi una identità.
Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo
Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:
- lettura;
- incursione: Bruno Marzilli (Presidente Ordine degli Architetti P. P. C. di
Frosinone);
- riflessione con Francesco Melaragni - Marina Campagna (Studio
Archimmagine, Atina)
3^ GIORNATA – martedì 26.08.2014
Alvito, complesso ex Convento San Nicola:
Ore 9.30 – 12.30 lavori in corso con Pino Pasquali
Ore 12.30 – 13.30 Pino Pasquali, Architettura come biografia.
Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo
Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:
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- lettura;
- incursione: Loreto Policella (Presidente G.A.L. Versante laziale del
P.N.A.)
- riflessione con Mario Morganti – Gianfranco Cautilli – Renato
Morganti (Studio MCM, Sora)
4^ GIORNATA – mercoledì 27.08.2014
Alvito, complesso ex Convento San Nicola:
Ore 9.00 – 12.30 lavori in corso con Massimo Alvisi
Ore 12.30 – 13.30 Massimo Alvisi, Verso una nuova sostenibilità.
Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo
Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:
- lettura;
- incursione: Giuliana De Vito (Regione Lazio, Area Pianificazione
paesistica e territoriale);
- riflessione con Antimo Rocereto (Pica Ciamarra Associati, Napoli)
5^ GIORNATA – giovedì 28.08.2014
Alvito, complesso ex Convento San Nicola:
Ore 9.30 – 12.30 lavori in corso con Nicola Di Battista
Ore 12.30 – 13.30 Nicola Di Battista, Contro il formalismo.
Ore 13.30 – 15.00 pausa pranzo
Ore 15.00 – 16.30 caffé con l’architetto:
- lettura;
- incursione: Matteo Capuani (Consigliere C.N.A.P.P.C.);
- riflessione con Luciana De Rosa (Pica Ciamarra Associati, Napoli)
Gallinaro, Piazza Cuore di Gesù:
Ore 17.00 Domus – la città dell’uomo, incontro con Nicola Di Battista.
6^ GIORNATA – venerdì 29.08.2014
Alvito, complesso ex Convento San Nicola:
Ore 9.30 – 10.00 Massimo Pica Ciamarra, Sul recupero dell’identità
Ore 10.00 – 10.30 Tatiana K. Kirova, La tutela dell’identità
Ore 10.30 – 11.30 presentazione dei lavori
Ore 11.30 – 13.30 critica finale con Tatiana K. Kirova e Massimo Pica Ciamarra;
- incursioni: > Duilio Martini (Sindaco Comune di Alvito)
> Atonia Pasqua Recchia (Segretario Generale Mi.B.A.C.)
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__ TEMA __
Il tema generale del workshop, come si è detto precedentemente, è il recupero: il recupero dell’architettura
come strumento essenziale per il recupero dell’identità.
Nell’ambito di questo tema sono stati scelti tre diversi brani di territorio, tutti nel Comune di Alvito, ma
diversi per scala e caratteristiche, che saranno al centro dei lavori dei partecipanti al workshop:
1. il borgo Cortignale
E’ un borgo rurale fantasma, sito a circa 900
metri di quota, di edificazione medievale e
disabitato a partire dalla fine dell’800.
2. la Piana di Alvito
L’area pianeggiante a valle del centro storico, di
interesse archeologico, si ricorda la sua storica
funzione agricola. Abusata da decenni, oltre che
da un’edilizia diffusa di scarsa qualità, anche
dalla presenza di alcune aziende che vi si sono
insediate, oggi è ancor più in pericolo a causa di
un P.I.P. di recente approvazione e di un
faraonico quanto incoerente progetto per la
realizzazione di un villaggio denominato “Città
dell’emigrante”.
3. la torre La Palombara
Si tratta di una torre per piccioni
viaggiatori, appartenuta dal 1496 a Mario
Equicola (Alvito 1470 – Mantova 1525),
colpita lo scorso gennaio da un importante
crollo causato dall’incuria.
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A ciascun gruppo di lavoro verrà assegnato uno degli oggetti illustrati sopra e i partecipanti
svilupperanno idee progettuali su di essi, con il coordinamento degli architetti ospiti e traendo spunti dalle
lezioni che essi terranno. È auspicabile che almeno due gruppi lavorino sullo stesso tema, così da avere
possibilità di confronto.
Gli architetti ospiti, insieme ad eventuali collaboratori che li seguiranno e insieme ai toutor individuati
dall’organizzazione, coordineranno i lavori del laboratorio.
__ ASPETTI GENERALI __
La partecipazione al workshop prevede un’ iscrizione, che può avvenire contattando i referenti
indicati in fondo, previo versamento di un contributo di € 100,00 per ciascun partecipante. La quota è ridotta
ad € 80,00 per gli studenti e peri i giovani laureati non iscritti negli Albi professionali.
Per i partecipanti provenienti da fuori è possibile acquistare pacchetti completi che includono la
quota di iscrizione al laboratorio, il soggiorno con servizi di pensione completa (6 giorni / 5 notti) e la
partecipazione alle altre attività del Festival (dopo le ore 17.00), per un costo complessivo di € 550,00
(ridotto a € 530,00 per studenti e giovani laureati non iscritti negli Albi).
Il pagamento del contributo per la sola iscrizione o l’acquisto del pacchetto completo possono essere
effettuati con bonifico bancario su conto corrente presso Banca Popolare del Cassinate, Ag. di Atina,
intestato a: a.p.s. Il Festival delle Storie - IBAN: IT92 F 05372 74340 000010548261.
Prima di effettuare il bonifico di iscrizione o di acquisto del pacchetto completo si
consiglia di prendere contatti con i referenti.
La scadenza del termine utile per l’iscrizione è fissata per il giorno 14.08.2014.
Entro le ore 11.30 della prima giornata saranno registrati tutti i partecipanti; a seguire saranno
formati i gruppi di lavoro con un numero congruo di componenti e sarà distribuito i materiale necessario al
lavoro.
Per ragioni logistiche, legate agli spazi a nostra disposizione, per la partecipazione attiva al workshop
saranno accolte le prime 60 iscrizioni e sarà data peraltro priorità ad eventuali gruppi precostituiti che
vorranno aderire congiuntamente all’iniziativa.
Di contro sarà possibile la partecipazione in maniera libera alle lezioni degli architetti ospiti, che si
terranno dalle 12.30 alle 13.30 delle quattro giornate centrali, ai “caffé con l’architetto” del pomeriggio e alla
giornata conclusiva della critica.
I partecipanti avranno a disposizione un laboratorio allestito per il lavoro di gruppo e sarà fornito loro
materiale di supporto allo svolgimento delle attività: notizie storiche, materiale fotografico, cartografia, rilievi
in formato Dwg, ecc.
Lo stesso materiale sarà anticipato via e.mail a ciascun partecipante contestualmente alla conferma
di iscrizione che riceverà a seguito dell’avvenuto bonifico.
Rimangono invece a carico dei partecipanti tutti i materiali e gli strumenti di lavoro, informatici o
tradizionali, necessari alla elaborazione delle idee progettuali. La tecnica espressiva è assolutamente libera.
La lingua ufficiale del workshop è l’italiano.
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Si raccomanda ai partecipanti di arrivare muniti di un abbigliamento idoneo per la prima giornata in
cui si effettueranno i sopralluoghi, ma anche in generale per la partecipazione alle attività serali del festival:
di sera infatti le temperature potrebbero scendere sensibilmente rispetto alla ore diurne.
Il workshop si rivolge prioritariamente a giovani architetti.
Per la partecipazione al workshop è stata richiesta l’attribuzione di n° 15 crediti
formativi, ai sensi delle vigenti linee guida sull’aggiornamento e lo sviluppo professionale
continuo (solo per gli architetti iscritti nel rispettivo Albo professionale).
Per ulteriori informazioni relative al workshop e per iscrizioni gli interessati possono rivolgersi a:
Angelo Ricciardi [email protected] 347.7956198
Per ulteriori informazioni relative al pacchetto turistico e per prenotazioni gli interessati possono
scrivere a: Naida Caira [email protected]
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LAVORI IN CORSO CON … MASSIMO ALVISI
Verso una nuova sostenibilità
1967 Nasce a Barletta (Bari) 1986 Iscrizione alla facoltà di Architettura di Firenze Principali esperienze didattiche
Idea per il restauro di Palazzo Pitti: video per il Dipartimento dell’Educazione Concorso internazionale per un video di architettura, FIFARC, Bordeaux (Francia): “Barletta e il suo Colosso: un’ipotesi di restauro urbano” Progettazione urbanistica per l’area dell’ex stazione di Colle Val d’Elsa (Siena) in collaborazione con il prof. Breschi Borsa di studio ERASMUS alla Fachhochshule di Darmstadt (Germania) per la durata di due anni
1994 Laurea in architettura con il voto di 110/110 e lode e borsa di studio per la tesi: “Seine Rive Gauche, la Gare d’Austerlitz” in collaborazione con l’Ecole d’Architetcure La Villette di Parigi (Francia). In seguito alla tesi è stato attivato stabilmente lo scambio tra le due Università
Principali esperienze lavorative 1994 Collaborazione con l’architetto Fuksas associati, Roma e Parigi
Concorso internazionale di idee per un centro agroalimentare a Bologna EUROPARK, centro commerciale a Salisburgo (Austria), progetto esecutivo Tremblay en France, progettazione urbanistica Concorso internazionale “Caisse Francaise de Developpement”, secondo posto
1994-2003 Architetto del Renzo Piano Building Workshop, Genova: Responsabile della progettazione esecutiva, della cantierizzazione e della esecuzione del Centro Nazionale per la Scienza e la Tecnologia “New Metropolis”, Amsterdam (Olanda) Responsabile della redazione del Piano di Riqualificazione Urbana dell’ex stabilimento Barilla, Parma Progetto di ristrutturazione, restauro e riprogettazione dell’ex zuccherificio Eridania con riconversione a Sala Concerti per 800 posti, Parma Concorso Internazionale ad inviti a Malmo (Svezia), secondo posto Progettazione architettonica ed esecutiva dell’Auditorium di Roma Responsabile della Direzione Artistica per la realizzazione dell’Auditorium di Roma
2002 Alvisi Kirimoto Design 2008 Alvisi Kirimoto + Partners Srl
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WALTER ANGONESE
Costruirsi una identità
Walter Angonese, 1961, Kaltern/Caldaro, Sudtirolo. Si laurea all’ IUAV di Venezia nel 1990. Esperto per la tutela dei monumenti presso la Sovrintendenza del Sudtirolo fino al 1992. Nel 1992 fonda "a5 architetti" a Bozen/Bolznao con Elena Galvagnini e Markus Scherer. Nel 2002 trasferisce il proprio ufficio a Kaltern/Caldaro. Insegna presso le Università di Innsbruck e Vienna, tiene conferenze e critiche in numerose facoltà di Architettura europee. E' guest-professor presso l’ Accademia di Architettura di Mendrisio dal 1997 al 2001. Vince il concorso internazionale per il ruolo di professore ordinario presso l’Accademia di Mendriso. Vive tra Mendrisio e Kaltern/Caldaro.
La sua filosofia è: modificare nella continuità.
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NICOLA DI BATTISTA
Contro il formalismo
Nicola Di Battista è nato a Teramo il 20 ottobre 1953. Tra il 1981 e il 1985 compie il suo apprendistato nello studio di Giorgio Grassi a Milano, collaborando a diversi progetti. Nel 1986 fonda uno studio professionale a Roma, dove risiede e lavora. Dal 1989 al 1995 è vicedirettore della rivista Domus. Dal 1997 al 1999 è professore di progettazione architettonica all’ETH di Zurigo. Svolge un’ampia attività didattica in varie sedi universitarie italiane ed estere, affiancando all'attività didattica e di ricerca anche quella progettuale. Attualmente è professore di progettazione alla Facoltà di Architettura di Cagliari in Sardegna. Le opere in corso di realizzazione (riqualificazione del Castello Fienga a Nocera e riqualificazione del Castello San Michele a Santa Maria del Cedro – entrambi con Eduardo Souto de Moura –, Museo Naturalistico-Archeologico a Vicenza, Fondazione Lewitt a Praiano), testimoniano una maniera di lavorare che con consapevolezza si basa sulla conoscenza del passato e in continuità con esso cerca una innovazione per il progetto contemporaneo. Nel 2011 vince il concorso per l’ampliamento del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Con il numero di settembre 2013 la Direzione di Domus passa dalle mani di Joseph Grima – che ha concluso il triennio del suo mandato – all’architetto Nicola Di Battista, noto progettista e uno dei più profondi conoscitori dell’architettura contemporanea, già vicedirettore di Domus negli anni Novanta.
La nuova Domus diretta da Di Battista intende riportare al centro dell’attenzione il lettore, accentuando quella missione della rivista tutta tesa a contribuire ad ampliare conoscenze e orizzonti culturali necessari per la professione dell’architetto. A questo scopo, oltre a un rinnovamento dei contenuti e della grafica, Di Battista inaugurerà un innovativo concetto di direzione chiamando al suo fianco un collegio dei Maestri formato da alcuni tra i più importanti e riconosciuti protagonisti dell’architettura contemporanea: David Chipperfield, Kenneth Frampton, Hans Kollhoff, Werner Oechslin e Eduardo Souto de Moura. In parallelo, si avvarrà della collaborazione del centro studi, un pool di giovani professionisti selezionati per la loro capacità di portare uno sguardo nuovo sull'architettura contemporanea.
“La scelta precisa di un collegio di Maestri, con la loro presenza, le loro opinioni, il loro incitamento, ma anche il loro monito”, afferma Di Battista, “viene anche dalla convinzione che si debba ricreare tra i Maestri e i giovani quel particolare rapporto di simpatia e complicità capace di fare avanzare la disciplina nel mondo. In questo modo, la rivista vuole riempire una lacuna evidente nel panorama della pubblicistica di architettura, con una pubblicazione di alto livello, garantita dall'alto profilo dei Maestri, a cui sarà chiesto di essere protagonisti della rivista stessa, discutendone e fissandone con loro le linee strategiche e culturali”.
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PINO PASQUALI
Architettura come biografia
Giuseppe Pasquali nasce a Roma nel 1949. Laureandosi in Architettura nel 1975 presso l’Università La Sapienza di Roma, si dedica a studi e ricerche sulla città del razionalismo italiano che confluiscono in mostre e pubblicazioni. E’ promotore e redattore della rivista Eupalino diretta da Paolo Portoghesi. Nel 1981 fonda e dirige Forma & Memoria azienda di produzione e commercializzazione di oggetti di design. E’ Professore di Progettazione dell’Architettura presso l’Istituto Europeo di Design e l’Università La Sapienza di Roma. Ha tenuto seminari su “Creatività e Lavoro” presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, e conferenze sui suoi progetti all’Architectural Association University di Londra, alla Facoltà di Architettura di Roma e all’Istituto Nazionale di Architettura (IN/ARCH) di Roma. Insignito del Premio Internazionale Design Plus di Francoforte, 1995. Miglior progettista al 9° Concorso Sistema d’Autore Metra – Brescia, 2001. Menzione d’onore Premio Medaglia d’Oro per l’Architettura Italiana, Triennale di Milano, 2003.
Quando hai capito di voler diventare architetto? Dopo la laurea Chi è stato il tuo maestro? Il mio psicanalista Quando progetti, qual'è la prima cosa che fai? Cerco di pensare ai progetti durante il dormiveglia, è un momento magico per iniziare La tua casa brucia, quale libro, quale film e quale opera salvi? Libri e dvd della serie Harry Potter, devo prima pensare ai figli Con quale architetto del passato faresti volentieri quattro chiacchiere? Adolf Loos Qual è il tuo materiale da costruzione preferito? Il mattone Beatles o Rolling Stones? Beatles, ancora meglio Dylan Mac o PC? E' indifferente, non li uso. Anche se mi girano intorno dal 1986 Le Corbusier o Mies? Entrambi geniali, ma ho guardato di più altri architetti Mouse o matita? Da sempre penna Bic nera
Firmitas, Utilitas, Venustas. Hanno ancora un senso oggi? Per me sempre di più Esiste architettura senza architetti? Si, spesso è quella che preferisco Esiste l'architettura senza la costruzione? No, è come una sedia a due gambe La casa che vorresti abitare? Una grande casa contadina che guarda il mare Qual è la cosa che disprezzi di più nell'architettura di oggi? Tutte le architetture da Luna Park Gli architetti possono essere pericolosi? Si, insieme ai politici hanno devastato l'Italia attraverso l'urbanistica La tecnologia digitale ha un ruolo nella definizione dell'architettura di oggi? Certamente, anche se illude schiere di giovani !! Qual è il tuo motto? Rispettare il luogo
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CRITICA FINALE
TATIANA K. KIROVA Preside della facoltà di Lettere-Beni Culturali Università Telematica Internazionale Uninettuno, già Professore Ordinario di Restauro
presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e Direttore dell’Istituto di Architettura della Facoltà di Ingegneria della
Università degli studi di Cagliari. Esperto UNESCO.
Nei Comitati Scientifici Internazionali dell’’ICOMOS UNESCO membro permanente per il CIAV - Comité International d’Architecture
Vernaculaire - e Vice Presidente per il CIVVIH - Comité International des Villes et Villages Historiques - dal 1981 e del TICCIH -
Comitato Internazionale Architettura Industriale - dal 1997, membro associato del CIF - Comitato Internazionale Formazione - dal 2000,
attualmente membro dell' ICORP - International Committee on Risk Preparedness - e del ISCTC - Theory of Conservation - dal 2008.
Membro del Direttivo dell’ICOMOS Italiano dal 2008 al 2010.
Esperto UNESCO dal 1980 per la valutazione delle candidature nell’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale dal 1985, ha compiuto
numerose missioni all’estero istruendo numerosi dossier di candidature e procedure per la Word Heritage List (Portogallo, Algeria,
Montenegro, ecc.). E’ inserita nell’albo degli esperti italiani per l’UNESCO ai sensi della Dichiarazione congiunta sulla cooperazione in
materia di patrimonio culturale e naturale fra il Governo italiano e l’UNESCO, (15.03.2001) ed è Membro della Commissione costituita
nell’ambito del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per i Piani di Gestione per la definizione dei sistemi turistici locali dal 2002 dei
Siti Italiani iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Ha seguito la stesura dei Piani di Gestione UNESCO dei siti del Val di Noto, del sito archeologico di Siracusa e per il Comune di San
Gimignano, del complesso di Santa Maria delle Grazie a Milano, della redazione delle linee guida al Piano di Gestione in collaborazione
con il Piano Strutturale; per il Comune di Tivoli per i Piani di Gestione dei Siti UNESCO di Villa Adriana e Villa d’Este e della candidatura
di Villa Gregoriana, per il sito di Dunarobba e per il Parco Nazionale del Cilento. Ha coordinato inoltre la candidatura nella tentative list
della festa della perdonanza dell’Aquila e quella per il centro storico di Taranto oltre ad aver redatto il management plan dei Paesaggi
vitivinicoli del Piemonte: Langhe - Roero e Monferrato il cui processo d’ iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale (WHL) è in itinere.
Consultant and representative of Persepoli Project (Iran) per il Research Centre for Conservation of Cultural Relics (RCCCR) (Iranian Cultural
Heritage Organization) dal 2002 al 2003.
Consulente per la valorizzazione dei beni culturali per la Repubblica del Montenegro (2003-2004).
Consulente per i restauri architettonici del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) dal 1998 al 2005.
Presidente A.S.S.I.R.C.O. (Associazione Italiana Recupero e Consolidamento Costruzioni) dal 2006 al 2008.
Dal 2006 membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in qualità di Esperto nel settore Restauro e Compatibilità Ambientale.
Professionista esperto nel restauro architettonico, archeologico, urbano e ambientale e per i piani di gestione UNESCO. Ha coordinato il
gruppo di lavoro del Piano Territoriale Paesistico del Nord Sardegna, e realizzato in tutto il territorio regionale progetti di riqualificazione
urbana, dei centri storici e dell’arredo urbano. Progettista, inoltre di recuperi ambientali e analisi del territorio in importanti compendi italiani
e stranieri come Sicilia nord occidentale(Piano di Gestione Val di Noto), Piano di Conservazione di Betlemme (Palestina), Piano di
Conservazione di Mdina (Malta), Piano di Valorizzazione della baia di Ieranto (Punta Campanella-Napoli), compendi minerari del Sulcis
Iglesiente in Sardegna (Monteponi, Montevecchio, Carbonia,
Funtanaraminosa, ecc.). Progettista e direttore lavori in molti
restauri architettonici e archeologici come Villa Gregoriana (Tivoli),
la Palazzina Gregoriana al Quirinale (Roma), è autrice di numerosi
saggi e testi nel settore della conservazione e del restauro.
E’ coordinatore del Progetto di Cooperazione tra Politecnico di
Torino, ICCROM e Università di Pamukkale (Turchia) per i siti
archeologici di Laudicea, Bodrum e del complesso bizantino di San
Giovanni di Efeso (Selgiuk) e della Missione Italiana di Hierapolis di
Frigia.
E’ coordinatore del Consorzio delle Università di Venezia IUAV,
Politecnico di Bari e L’Aquila per i casi studio del comportamento
sismico dei Beni Architettonici (categoria palazzi) danneggiati dal
sisma del centro storico de L’Aquila.
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MASSIMO PICA CIAMARRA Massimo Pica Ciamarra, titolare del Laboratorio di progettazione coordinata e integrata Pica Ciamarra Associati, con sede a
Napoli (http://www.picaciamarra.it/), è fra i soci fondatori di IDIS - Istituto per la diffusione e valorizzazione della cultura scientifica;
membro del Committee ’30 - Council of Tall Building and Urban Habitat Lehight University - Pennsylvania, USA;Socio onorario
dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura; dal 2012 Professor I.A.A. - International Academy of Architecture.
Laurea 1960; libero docente 1969, dal 1971 al 2007 professore di Progettazione Architettonica nell’Università di Napoli; dal 1997 al
2011 vicepresidente nazionale INARCH - Istituto Nazionale di Architettura; vicepresidente BIOA - “Fondazione Italiana per la
Bioarchitettura e l’Antropizzazione sostenibile dell'ambiente”; Presidente del Comitato Scientifico di “Bioarchitettura®”, Coordinatore del
Comitato Scientifico INARCH.
In Francia, come Presidente O.I.A. - Observatoire international d‘architecture- nel 1997 ha promosso il progetto di « Directive
européenne sur l’architecture et le cadre de vie ». Dal 2006 è direttore de « le Carré Bleu, feuille internationale d’architecture » che nel
2008 –nell’occasione del cinquantenario della rivista- ha lanciato il progetto di “Dichiarazione dei Doveri dell’Uomo” in rapporto ad
habitat e stili di vita e che, con il n°1/2011, ha dato avvio (con Bioarchitettura® e INARCH) al programma di “Alfabetizzazione
all’ecologia ed alla qualità dell’architettura”.
Fra le pubblicazioni: Integrare. Il progetto sul finire dell’età della separazione, Jaca Book 2010; Etimo: costruire secondo principi,
Liguori 2004; Interazioni - principi e metodi della progettazione architettonica, Clean 1997; La cultura del progetto, Graffiti 1996;
Qualità e concezione del progetto, Officina 1994; Città futura, Clean 1988; Architettura e dimensione urbana, Ceec 1977.
…nelle case a Posillipo e a Massalubrense, ho trovato riferimenti forse inconsci a quel particolare momento dell'interpretazione napoletana del razionalismo che si incentrava su Cosenza, De Luca e Cocchia: c'è quella ricchezza quella morbidezza, quella generosità che erano state introdotte in Italia dall'architettura napoletana, più che da quella milanese o romana.
Giancarlo De Carlo, Osservando una mostra ...Qualità certa di questa architettura è il suo inserimento nello spazio di natura senza violenze, almeno per ciò che attiene alla compenetrazione morfologica fra il geometrico e l'organico...
Renato De Fusco, Pica Ciamarra Associati - Architettura per i luoghi
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__ COME RAGGIUNGERCI __
Da Roma:
A1 (Milano - Napoli), uscita Ferentino. Superstrada Frosinone – Sora, uscita Sora. Superstrada Sora –
Cassino, ingresso Broccostella, uscita Vicalvi. S.S. "della Vandra" direzione Atina, bivio per Alvito.
Da Napoli:
A1 (Napoli - Milano), uscita Cassino. Superstrada Cassino – Sora, direzione Sora, uscita Casalvieri - Alvito.
S.S.”della Vandra" direzione Sora, bivio per Alvito.
Google Maps:
https://www.google.it/maps/place/03041+Alvito+FR/@41.6919542,13.7469429,16z/data=!3m1!4b1!4m2!3
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Complesso ex Convento San Nicola, Via Rampe San Nicola, 03041 - Alvito (FR).
Lat. 41° - 41’ - 14.1’’ N
Long. 13° - 44’ - 47.2’’ E
VALLE DI COMINO
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DI BIASE MIRIAM PIAVia La Croce Ferraio,31 03041 Alvito FR
[email protected] Tel 3923087858
Fax 07761800682
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TAGLIO LASER – PUNZONATURA – WATER JET – LAVORAZIONE LAMIERE
La Facchini sa.fer. opera nel settore LAVORAZIONE LAMIERE da oltre 20 anni con personale altamente qualificato e macchinari sempre all'avanguardia. La sede, sita in Broccostella (FR), è costituita da un'area di circa 10.000 m², dei quali 2.500 m² coperti.Grazie al parco macchine all'avanguardia è in grado di lavorare lamiere di qualsiasi materiale con spessori massimo di 20 mm. Qualsiasi lavoro, dal più semplice al più complesso, viene eseguito con estrema professionalità al fine di garantire, sempre, la massima soddisfazione del cliente.La professionalità e la volontà di soddisfare sempre il cliente, anche quello più esigente, sono i punti di forza di una realtà industriale in rapida espansione che è riuscita, nel corso degli anni, a consolidare rapporti di lavoro con importanti società italiane e straniere.
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