xiiª settimana tempo ordinario -...

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XIIª SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (24 GIUGNO - 1° LUGLIO 2018) 25 L Salvaci con la tua destra e rispondici, Signore! S. Massimo; S. Guglielmo di Monte- vergine; S. Prospero. 2Re 17,5-8.13-15a.18; Sal 59,3-5.13-14; Mt 7,1-5. 26 M Dio ha fondato la sua città per sempre. Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaria Escrivà. 2Re 19,9b-11.14-21.31-35a.36; Sal 47,2-4.10-11; Mt 7,6.12-14. 27 M Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti . S. Cirillo di Alessandria (m.f.); S. Arialdo; B. Margherita Bays. 2Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118,33-37.40; Mt 7,15-20. 28 G S. Ireneo, vescovo e martire. Memoria (rosso). Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. S. Vincenza Gerosa; S. Paolo I. 2Re 24,8-17; Sal 78,1-5.8-9; Mt 7,21-29. 29 V Ss. Pietro e Paolo, apostoli. Solennità (rosso). Il Signore mi ha liberato da ogni paura. B. Raimondo Lullo; S. Siro. At 12,1-11; Sal 33,2-9; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13- 19. 30 S Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri . Ss. Primi martiri della Chiesa di Roma (m.f.); S. Adolfo. Lam 2,2.10-14.18-19; Sal 73,1-7.20-21; Mt 8,5-17. D XIIIª Domenica del T.O. / B (S. Aronne) Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29,2.4-6.11-13; 2 Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43. Oggi viene celebrata nel Tempio di San Paolo ad Alba una Santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de “La Domenica”. E-MAIL T ELEFONO UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015 CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919 PADRE JANUSZ - 339-1082608 [email protected] PADRE PAOLO - 345-6303035 [email protected] PADRE TOMMASO - 334-2668574 [email protected] PADRE LUCA - 331-7929220 [email protected] SANTE MESSE GIORNI FESTIVI CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30 - 18,30 SACRA FAMIGLIA - 09,30 COLLE LYDIA - 11,15 CARMINE - 10,00 GIORNI FERIALI SAN PIETRO - 08,30 CONCATTEDRALE - 18,30 SACRA FAMIGLIA - 09,15 CARMINE - 17,30 GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 455 - 24.06.2018 Visitate il nuovo sito: parrocchianepi.it 24 GIUGNO 2018 NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA: SOLENNITÀ Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e vole- vano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Gio- vanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui. Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele. Dal Vangelo secondo Luca (1,57-66.80)

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XIIª SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (24 GIUGNO - 1° LUGLIO 2018)

25 L Salvaci con la tua destra e rispondici, Signore! S. Massimo; S. Guglielmo di Monte-vergine; S. Prospero. 2Re 17,5-8.13-15a.18; Sal 59,3-5.13-14; Mt 7,1-5.

26 M Dio ha fondato la sua città per sempre. Ss. Giovanni e Paolo; S. Vigilio; S. Josemaria Escrivà. 2Re 19,9b-11.14-21.31-35a.36; Sal 47,2-4.10-11; Mt 7,6.12-14.

27 M Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti. S. Cirillo di Alessandria (m.f.); S. Arialdo; B. Margherita Bays. 2Re 22,8-13; 23,1-3; Sal 118,33-37.40; Mt 7,15-20.

28 G S. Ireneo, vescovo e martire. Memoria (rosso). Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome. S. Vincenza Gerosa; S. Paolo I. 2Re 24,8-17; Sal 78,1-5.8-9; Mt 7,21-29.

29 V Ss. Pietro e Paolo, apostoli. Solennità (rosso). Il Signore mi ha liberato da ogni paura. B. Raimondo Lullo; S. Siro. At 12,1-11; Sal 33,2-9; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.

30 S Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri. Ss. Primi martiri della Chiesa di Roma (m.f.); S. Adolfo. Lam 2,2.10-14.18-19; Sal 73,1-7.20-21; Mt 8,5-17.

I° D XIIIª Domenica del T.O. / B (S. Aronne) Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29,2.4-6.11-13; 2 Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43. Oggi viene celebrata nel Tempio di San Paolo ad Alba una Santa Messa secondo le intenzioni dei lettori de “La Domenica”.

E-MAIL TELEFO NO

UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015

CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919

PADRE JANUSZ - 339-1082608

[email protected]

PADRE PAOLO - 345-6303035

[email protected]

PADRE TOMMASO - 334-2668574

[email protected]

PADRE LUCA - 331-7929220

[email protected]

SANTE MESSE

GIORNI FESTIVI

CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30

- 18,30

SACRA FAMIGLIA - 09,30

COLLE LYDIA - 11,15

CARMINE - 10,00

GIORNI FERIALI

SAN PIETRO - 08,30

CONCATTEDRALE - 18,30

SACRA FAMIGLIA - 09,15

CARMINE - 17,30

GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 455 - 24.06.2018

Visitate il nuovo sito: parrocchianepi.it

24 GIUGNO 2018 NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA: SOLENNITÀ

Per Elisabetta si compì il tempo del parto

e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti

udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua

misericordia, e si rallegravano con lei. All'ottavo

giorno vennero per circoncidere il bambino e vole-

vano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.

Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Gio-

vanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua

parentela che si chiami con questo nome». Allora

domandavano con cenni a suo padre come voleva

che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e

scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono

meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e

parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la

regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le

udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano.

Davvero la mano del Signore stava con lui. Il fanciullo cresceva e si fortificava

nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a

Israele.

Dal Vangelo secondo Luca (1,57-66.80)

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24 GIUGNO 2018 NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA: SOLENNITÀ

”Giovanni il Battista, il grande testimone di Cristo“

Cogliamo parallelismi significativi con il testo evangelico della nascita di Cristo. É evidente lo stretto rapporto non solo temporale, ma soprattutto spirituale e religioso che intercorre tra il precursore e Gesù, l'atteso unico messia e salvatore dell'umanità. Nella tradizione cristiana la festa della nascita di San Giovanni Battista è stata definita il "Natale dell'estate", con chiare allusioni al mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio che nella liturgia cattolica celebriamo al

25 dicembre, costruendo essa il "Natale dell'Inverno". Comprensibile anche la collocazione temporale della nascita del precursore a sei mesi dalla nascita di Gesù e a tre mesi dall'Annunciazione, ovvero concepimento di Cristo per opera dello Santo nel grembo verginale di Maria. Elementi biblici, teologici e liturgici che ci con-fermano della grande importanza che la solennità di San Giovanni Battista ha assunto fin dai primi secoli nella Chiesa, tanto che numerose sono le testimonianze del culto attribuito e vissuto nei confronti di questo colosso della santità. Di una santità che si è costruita nell'umiltà, nella penitenza, all'ombra del Messia, quale riflesso di luce e verità che promanava dal Figlio di Dio anche per Giovanni Battista. "Lui deve crescere, io diminuire. Io non sono degno neppure di sciogliere a Lui i legacci dei suoi sandali". É la coscienza di una missione che è preparazione al vero Redentore dell'umanità. Giovanni non rivendica per sé un ruolo ed una missione che non ha; non prende il posto di Gesù, né ostacola la missione di Gesù, anzi la favorisce, invitando la gente alla conversione e ad un battesimo di conversione. E Gesù ricambia la sua ammirazione, la sua stima nei confronti del precursore, del suo battezzatore, del suo amato cugino con il quale oltre il momento del battesimo sembri che curi un dialogo a distanza, basato sulla stima reciproca e sull'intento comune da realiz-zare: quello della diffusione del Regno di Dio tra gli uomini. Un Regno di pace, giustizia, verità, bontà, amo-re universale. Giovanni anche ai suoi più stretti collaboratori e discepoli indica questa strada maestra per in-contrare il vero Maestro che è Cristo. Alla scuola di questo colosso della santità eucaristica, perché egli ha conosciuto personalmente il Cristo, vivo e vero, in corpo, sangue, anima e divinità, in quanto egli ha professa-to la fede in Cristo vero Agnello di Dio, immolato per la salvezza del genere umano.

1° LUGLIO 2018 XIIIª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

”Gesù ci prende per mano e ci dice 'alzati'“

Gesù cammina verso una casa dove una bambina di 12 anni è morta, cammina accanto al dolo-re del padre. Ed ecco una donna che aveva molto sofferto, ma così tenace che non vuole saper-ne di arrendersi, si avvicina a Gesù e sceglie come strumento di guarigione un gesto commoven-te: un tocco della mano. L'emoroissa, la donna impura, condannata a non essere toccata da nessuno - mai una carezza, mai un abbraccio - decide di toccare; scardina la regola con il gesto

più tenero e umano: un tocco, una carezza, un dire: ci sono anch'io! L'esclusa scavalca la legge perché crede in una forza più grande della legge. Gesù approva il gesto trasgressivo della donna e le rivolge parole bellissime, parole per ognuno di noi, dolce terapia del vivere: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male". Le dona non solo guarigione fisica, ma anche salvezza e pace e la tenerezza di sentirsi figlia amata, lei, l'esclusa. Giunsero alla casa del capo della sinagoga e c'era gente che piangeva e gridava forte. Entrato, disse loro: "Perché piangete? Non è morta questa bambina, ma dorme". Dorme. Verbo entrato nella fede e nel linguaggio comune: infatti la parola cimitero deriva dal verbo greco che designa il dormire. Cimitero è la casa dei dormienti, è la casa di Giairo, dove i figli e le figlie di Dio non sono morti, ma dormono, in attesa della mano che li rialzerà. Lo deridono, allora, con la stessa derisione con cui dicono anche a noi: tu credi nella vita dopo la morte? Sei un illuso: "finito io, finito tutto". E Gesù a ripetere: "tu abbi fede", lascia che la Parola della fede riprenda a mormorare in cuore, che salga alle labbra con un'ostinazione da innamorati: Dio è il Dio dei vivi e non dei morti. Gesù cacciati fuori tutti, prende con sé il padre e la madre, ricompone il cer-chio vitale degli affetti, il cerchio dell'amore che dà la vita. Poi prende per mano la piccola bambina, perché bisogna toccare la disperazione delle persone per poterle rialzare. Chi è Gesù? una mano che ti prende per mano. Bellissima immagine: la sua mano nella mia mano, concretamente, dolcemente, si intreccia con la mia vita, il suo respiro nel mio, le sue forze con le mie forze. E le disse: "Talità kum. Bambina alzati". Lui può aiutarla, sostenerla, ma è lei, è solo lei che può risollevarsi: alzati. E lei si alza e si mette a camminare. Su cia-scuno di noi qualunque sia la porzione di dolore che portiamo dentro, qualunque sia la nostra porzione di morte, su ciascuno il Signore fa scendere la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum. Giovane vita alzati, risorgi, riprendi la fede, la lotta, la scoperta, la vita, torna a ricevere e a restituire amore.

ATTIVITÀ DELLA PARROCCHIA

DOMENICA 24 GIUGNO Natività di S. Giovanni Battista: Solennità GIORNATA DELLA CARITÀ PER PAPA FRANCESCO: tutte le offerte vengono destinate

per l’Obolo di San Pietro.

Alle ore 11.00 S. Messa nella Chiesa di San Giovanni Decollato in occasione della natività di San Giovanni Battista

Alle ore 11.30 c/o la Chiesa Cattedrale, S. Messa con i Carabinieri di Nepi in occasione della fon-dazione dell’Arma.

MARTEDÌ 26 GIUGNO Alle ore 18.30 incontro con i ragazzi della III media ( e loro genitori) che hanno desiderio di ini-

ziare il cammino di fede verso la maturità cristiana confermata con il sacramento della Cresima

VENERDÌ 29 GIUGNO Solennità di San Pietro e Paolo.

DECALOGO DELLA DOMENICA lo sono il giorno del Signore, Dio tuo. lo sono il Signore dei tuoi giorni.

1. Non avrai altri giorni uguali a me. Non fare i giorni tutti uguali. La domenica sia per te, fratello o sorella cristiana, il giorno libero da tutto per diventare il giorno libero per Dio e per tutti.

2. Non trascorrere la domenica invano, drogandoti di televisione, alienandoti nell'evasione, carican-doti di altra tensione.

3. Ricordati di santificare la festa, non disertando mai l'assemblea eucaristica: la domenica è la pa-squa della tua settimana, il sole l'eucaristia e il cuore è Cristo risorto.

4. Onora tu, padre, e tu, madre, il grande giorno con i tuoi figli! Ma non imporlo mai, neanche ai minori, e non ricattarli. Contagia loro la tua gioia di andare a messa: questo vale molto più di cento prediche.

5. Non ammazzare la domenica con il doppio lavoro, soprattutto se remunerativo: non violarla né svenderla, ma vivila "gratis et amore Dei" e dei fratelli.

6. Considera il giorno del Signore "il momento di intimità fra Cristo e la chiesa sua sposa", come ha detto il Papa; se sei sposato o sposata, coltiva la tua intimità con il tuo coniuge.

7. Non rubare la domenica a nessuno, né alle colf, né alle badanti, né ai tuoi dipendenti. E non farte-la rubare da niente e da nessuno, né dal denaro, né dal culturismo, né dai tuoi datori di lavoro.

8. Non dire falsa testimonianza contro il giorno del Signore. Non vergognarti di dire ai tuoi amici non credenti che non puoi andare da loro in campagna o con loro allo stadio perché non puoi rinunciare alla messa.

9. Non desiderare la domenica degli "altri", i ricchi, i gaudenti, i bontemponi. Desidera di condivi-dere la domenica con gli ultimi, i poveri, i malati.

10. Non andare a messa solo perché è festa, ma fa' festa perché vai a messa.

Pellegrinaggio in Terra Santa dal 20 al 27 ottobre 2018.

Info presso le sagrestie delle nostre Chiese.