! 2! - wordpress.com · 2016. 5. 16. · ! 2!! riunione!n°!27!! lunedì!9!maggio!2016!...
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Riunione N° 27
Lunedì 9 Maggio 2016 Conviviale a Cà del Galletto, ore 20.00 “Le modifiche alla Costituzione delle Repubblica Italiana recentemente approvate” relatori il nostro socio e amico Beppo Ramanzini.
Soci presenti 17: Francesco Albrizio, Francesco Bandiera, Mario Bassetto, Lucia Bressan, Marco Caliandro, Guido Darsiè, Giovanna Mazzer, Giovanni Monti, Carlo Mosca, Alessandro Perolo, Michele Piana, Giuseppe Ramanzini, Elia Sbrissa, Claudio Scarpa, Alessandro Sericola, Gianluigi Spinazzè, Mario Tonini
Ospiti del club 2: Danilo Piccolo (Bassetto), Rosy (Tonini), Emy (Ramanzini)
Da persona bene informata dei fatti, il nostro relatore/amico/socio ha preparato, per la conviviale di lunedì scorso, una relazione molto colta e adeguatamente tecnica, almeno così e parsa a me, nonostante la premessa di Beppo che ha voluto anticipare a tutti i presenti, che non si sarebbe trattato di una relazione troppo tecnica.
Ho, infatti, durante la serata, cominciato a prendere appunti, ma rapidamente mi sono accorto che non sarebbe bastato scrivere su un foglio di carta, un remind, una breve frase significativa,
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due parole per ricordarsi un concetto, per costruire poi, più tardi a casa, tutto il contenuto della relazione per il Bollettino.
Mi sembrava di essere tornato ai tempi dell’università dove si cercava di trascrivere copiosamente quanto andava spiegando il professore, perché tante cose importanti venivano dette e sulle quali qualche considerazione andava poi fatta con calma, e – lunedì sera -‐ mi sono arreso, ho messo via carta e penna e sono stato ad ascoltare.
Certo che il brio e la simpatia di Beppo, nulla hanno a che fare con l’atteggiamento dei docenti universitari, molto più divertente ascoltare Beppo, molto più divertente fare domande a lui, e gli applausi alla fine della relazione solo per lui, ça va sans dire.
Lo ho ascoltato ben volentieri e stimandolo ed apprezzandolo molto gli ho fatto sapere, nel dopo cena durante le domande e le risposte che vedrò di seguire la sua scelta, votando anch’io sì.
Per par condicio, comunque, stasera scaricherò dal web il libro di Salvatore Settis che vedete più sotto, e me lo leggerò con l’interesse che l’argomento suggerisce, grato a Beppo di avermi dato materia per pensare e per informarmi.
Beppo si era preparato con cura e, gentilmente, mi ha lasciato la traccia che si era preparato, traccia che aggiungo qui di seguito augurando buona lettura a chi ha deciso di essere più informato sull’argomento.
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1) Considerazioni introduttive:
La nostra è una delle costituzioni più belle del mondo (e questo c’è riconosciuto), soprattutto in relazione ai principi fondamentali dei primi dieci capitoli e al contenuto dei capitoli dal 14 al 34 che parlano invece dei doveri, tutte norme sempre attuali e da non modificare (infatti non sono state modificate).
La parte che riguarda l’ordinamento dello stato risente invece degli anni in cui è stata scritta (approvata nel 1947 e in vigore dal primo gennaio 1948), dopo una guerra civile e dopo vent’anni di dittatura.
I costituenti, a quel tempo, sono stati quindi ben attenti a calibrare i rapporti tra i poteri dello Stato (Presidenza della Repubblica, Governo, Parlamento, Magistratura) per impedire la prevalenza di uno rispetto agli altri, con tutta una serie di pesi e contrappesi che avevano senso allora, ma che ora appaiono in parte sorpassati, ad esempio:
• Il Presidente della Repubblica non ha poteri né esecutivi né di indirizzo
• Il Presidente del Consiglio è solamente un primus inter pares, che non può nemmeno nominare o cambiare i ministri (può solo proporli al capo dello stato)
• Il Governo non ha corsie preferenziali per l’approvazione delle leggi ed è sottoposto all’esame abbinato dio Camera e Senato, anche in relazione alla fiducia
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• Il Parlamento legifera solo se le due camere votano testi conformi (una Camera, quindi, controlla l’altra) e le leggi possono essere sottoposte al giudizio della Corte Costituzionale.
• La Magistratura, pur se assolutamente autonoma, è sottoposta al Parlamento in relazione alle leggi che devono applicare, e le singole decisioni sono verificate nei vari gradi del Giudizio (i giudici poi sono sottoposti al CSM)
Questo andava bene nel 1947/48 (68 anni fa), ma non più ora, ora che ci vuole certezza di governo e rapidità nelle decisioni.
Modifiche della Costituzione nelle norme dell’Ordinamento dello Stato, anche se parziali come quelle che sono state approvate, s’imponevano.
2) Note Procedurali
La stessa Costituzione detta le norme per le modifiche che devono essere approvate a maggioranza assoluta dei componenti (non dei votanti) dei due rami del Parlamento, con quattro letture conformi prese a distanza di tre mesi tra le prime due e le seconde due.
Se sono state votate da 2/3 dei componenti, le modifiche entrano subito in vigore, in caso contrario – come sta succedendo – su istanza di 1/5 dei componenti di almeno una delle Camere (ovvero di 500.000 elettori), sono sottoposte a referendum e si ritengono approvate se votate a maggioranza dei voti validi, senza quorum.
3) Le modifiche proposte
Sono varie e con aspetti variegati, riguardano solo alcune delle norme relative all’ Ordinamento dello Stato.
Il Senato come lo conosciamo ora, sarà – di fatto – abolito, quello futuro sarà composto da 100 membri (adesso sono 315 più i senatori a vita) di cui 74 Consiglieri Regionali, 21 Sindaci di Grandi Città o Aree Metropolitane e 5 per meriti.
La legge ordinaria stabilirà le modalità di votazione dei Consiglieri Regionali che andranno al Senato e anche la scelta tra i Sindaci.
Non ci sarà, quindi, una votazione diretta dei Senatori, mentre quelli per merito, non saranno più a vita, ma dureranno circa sette anni.
Il Senato non ha scadenza in quanto i Senatori restano in carica per il tempo della legislatura regionale che li riguarda, per cui credo che avremo dei cambiamenti ad ogni elezione regionale.
I senatori godranno solo dell’indennità di Consigliere Regionale e avranno confermata l’immunità parlamentare.
• Il Senato non vota la fiducia al governo, cosa che spetta solo alla Camera, e legifera (sempre con la Camera) solo in materia di revisione costituzionale e di leggi costituzionali, di attuazioni politiche comunitarie, di referendum popolari, di ratifica di trattati internazionali e di sistemi elettorali, di organi di governo degli enti locali.
Il Senato partecipa all’elezione del Presidente della Repubblica e, comunque, su tutto quanto riguarda la nomina dei due Giudici Costituzionali.
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Il Senato, in tempi brevissimi (10 più 30 giorni e su richiesta di 1/3 dei componenti) potrà esprimere pareri e chiedere modifiche alla Camera su una legge, con la maggioranza assoluta da proporre entro quindici giorni dall’approvazione della Camera modifiche alle Leggi di Bilancio e – a maggioranza assoluta – può chiedere l’esame di una legge e su tutto la Camera deve rispondere entro sei mesi.
Su tutto si esprimerà la Camera che potrà accogliere o respingere la proposta: la Camera avrà sempre e comunque l’ultima parola.
• La Camera (che resta invariata nella sua composizione numerica, 630 deputati), sarà eletta direttamente e la legislazione sarà di cinque anni, confermato che i deputati non avranno vincolo di mandato.
• Sia per il Senato e sia per la Camera è previsto che i rispettivi regolamenti debbano garantire, con lo Statuto delle Opposizioni, le minoranze parlamentari, è stabilito il dovere di partecipazione.
• Il Governo con l’istituto del voto a data certa, avrà corsie preferenziali per l’approvazione delle leggi e la votazione sulle sue leggi deve intervenire entro 70 giorni (più 15 in casi eccezionali).
I componenti del Governo hanno diritto (l’obbligo se richiesti) di partecipare alle sedute del Parlamento.
• Viene limitato l’uso dei decreti legge su determinate materie (trattati, bilanci, questioni elettorali)
• Il Presidente della Repubblica sarà sempre nominato dal Parlamento in seduta congiunta (senza i delegati regionali). Sono inoltre modificate le maggioranze: 2/3 dei componenti nei primi tre scrutini, 3/5 dei componenti nei secondi quattro e 2/3 dei votanti in quelli successivi ( così sono tutelate le minoranze).
In caso d’impedimento, le funzioni vicarie saranno assunte dal Presidente della Camera (ora da quello del Senato).
• La Corte Costituzionale: salve le nomine spettanti al Presidente della Repubblica (1/3) e alla Magistratura (Cassazione e Consiglio di Stato 1/3), Camera e Senato autonomamente nomineranno rispettivamente 3 e 2 componenti.
Alla Corte viene affidata una nuova e importante funzione: dare – su richiesta di 1/4 della Camera e di 1/3 del Senato – giudizi preventivi sulla costituzionalità delle leggi in approvazione.
Varrà anche per l’Italicum (se richiesta entro 10 giorni dall’entrata in vigore delle modifiche).
• I Referendum restano abrogativi, sempre con quorum: quello attuale (1/2 + 1) se i proponenti sono cinquecentomila, nuovo (1/2 più 1 dei votanti alle precedenti elezioni politiche alla Camera) se sono oltre ottocentomila.
• Le leggi d’iniziativa popolare, richieste da centocinquantamila elettori (prima erano cinquantamila) dovranno essere discusse (approvate o respinte) dalla Camera in tempi brevi.
• Lo stato riprenderà la potestà legislativa piena (ora in condominio con le Regioni) in materia di energia, trasporti (autostrade, porti, aeroporti) di interesse nazionale.
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Norma di salvaguardia (Clausola di Supremazia) per la uniformità delle leggi regionali a tutela dell’interesse nazionale.
Solo se con bilanci a posto e, con legge approvata da ambedue le Camere, potranno essere assegnate alle Regioni competenze su alcune materie (giustizia di pace, politiche sociali, lavoro, istruzione e formazione professionale).
• Il Governo, sentito il Senato, può revocare gli organi di Governo locale per grave dissesto dell’ente.
• Compensi ai Consiglieri Regionali non saranno maggiori di quelli del Sindaco del Comune Capoluogo (da noi dovranno passare da oltre 11.000,00 € a poco più di 7.000,00 €).
• Sono, finalmente, aboliti il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro e le Provincie (con l’esclusione di Trento e Bolzano).
Considerazioni personali (di Beppo)
Le modifiche erano necessarie. Ho alcune perplessità sul Senato, perché mi pare una scatola vuota e, forse, abolirlo del tutto non sarebbe stato male.
Il Governo e, quindi, il Presidente del Consiglio avranno molto potere sia in campo legislativo e sia in quello delle nomine (pensiamo a Giudici Costituzionali e anche ai componenti del CSM) avendo presente che, con l’Italicum, il Governo sarà composto solo dal partito che avrà vinto le elezioni e cioè quello che avrà ottenuto il 40% al primo turno, ovvero avrà vinto il ballottaggio.
Ricordando che Cameron ed anche Obama governano con i voti di meno del 30% degli elettori inglesi e americani, non dobbiamo avere paura di questo: se il Presidente del Consiglio e il Governo non vanno bene, dopo cinque anni si cambia, perché questa è la democrazia.
Non lo ritengo possibile, come le opposizioni tentano di fare, di votare per quesiti separati, trattandosi di ratificare o meno una e non più leggi.
Per quanto mi riguarda e se può interessare, voterò sì.
Maggio
Lunedì 16: Annullata
Lunedì 23: Conviviale Cà del Galletto, Ristorante Al Migò ore 20,00 “Introduzione storica al Ghetto di Venezia: 500 anni di storia”, relatrice Gavriela Safran di Taranto, allieva dell’ex Rabbino Capo del Ghetto di Venezia.
Lunedì 30: Interclub con RC Treviso a Venezia “Visita guidata al Museo Guggenheim”, robusto aperitivo alla Taverna La Fenice a Venezia.
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Giugno
Domenica 5: “Gita a Venezia e visita al Ghetto”, seguirà pranzo al ristorante kosher Gam Gam di Venezia
Lunedì 6: annullata per visita al Ghetto
Mercoledì 8: Interclub con RC Treviso Piave a Castelbrando, Cison di Valmarino “Islam, siamo in guerra” relatore lo scrittore Magdi Allam.
Lunedì 13: Caminetto a Cà del Galletto, ristorante Al Migò ore 20,00 “ Assemblea Conclusiva” relatore Piero Tenderini.
Lunedì 20: Conviviale/caminetto “RYLA Junior e Handycamp Albarella” relatore Mario Bassetto
Lunedì 27: Passaggio delle consegne “Serata del Martello”, Hotel Villacondulmer, Mogliano Veneto.
Visita al Museo Guggenheim a Venezia, lunedì 30 maggio, da non perdere, sarà cosa bellissima e benissimo organizzata.
Fate i bravi, decidete di venire, non vi pentirete.
Monica (Poli), nella sua mail del 12 maggio scorso ci ha dato tutti i dettagli, date un’occhiata, vi verrà voglia di partecipare
Visita al Ghetto di Venezia, domenica 5 giugno, da non perdere, sarà cosa bellissima e benissimo organizzata.
Fate i bravi, decidete di venire, non vi pentirete.
Monica, nella sua mail del 3 maggio scorso ci ha dato tutti i dettagli, date un’occhiata, vi verrà voglia di partecipare.
Per entrambe le gite, l’organizzazione è stata curata da Alberto (Petrocelli), quindi cosa pregevole e accattivante, insomma: una garanzia di cosa ben fatta, un grazie ad Alberto.
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FA 14/05/2016