01_uni-ts 11291-1.2012

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Uni TS 11291

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  • INTRODUZIONE

    La presente specifica tecnica introduce prescrizioni relative al sistema di telelettura o telegestione e ai dispositivi che lo compongono e che consentono, la misura dei volumi di gas, la conversione dei volumi di gas alle condizioni termodinamiche di riferimento, la registrazione di dati di misura utili anche al bilanciamento delle reti di distribuzione e la loro trasmissione a distanza. LAutorit per lEnergia Elettrica ed il Gas ha pubblicato, in data 22/10/2008, la Delibera ARG/gas 155/08 "Direttive per la messa in servizio dei gruppi di misura del gas, caratterizzati da requisiti funzionali minimi e con funzioni di telelettura o telegestione, per i punti di riconsegna delle reti di distribuzione del gas naturale"; modifiche al testo della presente specifica tecnica potranno rendersi necessarie in conseguenza dei provvedimenti che lAEEG dovesse adottare a seguito di detta delibera. Per quanto attiene la funzione di conversione di volume, la presente specifica fa riferimento alla UNI EN 12405-1 "Misuratori di gas - Dispositivi di conversione - Parte 1: Conversione di volume". Alla stessa norma si fa riferimento anche per indicare alcuni requisiti che i GdM devono possedere affinch le registrazioni periodiche da essi derivate siano conformi alla presente specifica. Per quanto riguarda la trasmissione di dati, sono state considerate le UNI CEI EN 13757 "Sistemi di comunicazione per contatori e di lettura a distanza dei contatori" e la serie CEI EN 60870 "Sistemi ed apparecchiature di telecontrollo". Per quanto attiene le funzionalit del sistema sono state considerate le NTA 8130 - Dutch standard for smart metering.

    1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

    La presente specifica tecnica stabilisce: - qual larchitettura del sistema che pu essere utilizzata per la telelettura o la

    telegestione dei gruppi di misura; - i servizi e le funzionalit che devono essere resi disponibili dal sistema; - le prestazioni minime che il sistema deve garantire per assicurare i servizi e le

    funzionalit; - le prestazioni minime che ciascuno dei dispositivi considerati deve garantire ed i

    requisiti costruttivi minimi cui deve rispondere per garantire dette prestazioni, rimandando il dettaglio dei requisiti funzionali e costruttivi alle rimanenti parti della specifica;

    - le modalit per la trasmissione a distanza dei dati; - le operazioni di installazione e manutenzione dei diversi dispositivi necessarie

    a garantire nel tempo le prestazioni specificate. La presente specifica tecnica si applica ai sistemi per la telelettura o telegestione dei GdM al servizio dei Punti di Riconsegna delle reti degli impianti di distribuzione gas. Lo scopo rendere interoperabili tutti i dispositivi (esclusi i centri) che operano nel sistema di telelettura o telegestione.

    2 RIFERIMENTI NORMATIVI

    La presente specifica tecnica rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente specifica tecnica come

  • aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI/TS 11291-2 Sistemi di misurazione del gas - Dispositivi di misurazione

    del gas su base oraria - Parte 2: Protocollo CTE UNI/TS 11291-3 Sistemi di misurazione del gas - Dispositivi di misurazione

    del gas su base oraria - Parte 3: Protocollo CTR UNI/TS 11291-4 Sistemi di misurazione del gas - Dispositivi di misurazione

    del gas su base oraria - Parte 4: Requisiti per gruppi di misura con portata >65m3/h (contatore >G40)

    UNI/TS 11291-5 Sistemi di misurazione del gas - Dispositivi di misurazione del gas su base oraria - Parte 5: Requisiti per gruppi di misura con portata da 16 m3/h fino a 65 m3/h (contatore G10 e G40)

    UNI/TS 11291-8 Sistemi di misurazione del gas - Dispositivi di misurazione del gas su base oraria - Parte 8: Protocolli per la telegestione dei gruppi di misura per la rete di distribuzione

    UNI EN 12405-1:2007 Misuratori di gas - Dispositivi di conversione - Parte 1: Conversione di volume

    UNI EN ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualit - Requisiti

    3 TERMINI, DEFINIZIONI, SIMBOLI E ABBREVIAZIONI

    3.1 Termini e definizioni

    Ai fini della presente specifica tecnica si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI EN 12405-1:2007 e i termini e le definizioni seguenti.

    3.1.1 anno gas: Anno convenzionale di durata di 12 mesi da cui iniziano i periodi convenzionali che inizia dal primo giorno gas del mese convenzionale (per esempio ottobre).

    3.1.2 apparato: Componente fisico del gruppo di misura atto a convertire e/o registrate e/o comunicare il dato. Lapparato pu espletare una o pi funzioni.

    3.1.3 centro di telelettura o telegestione: Insieme dei componenti hardware e software centrali destinati al governo delle funzionalit di telelettura e telegestione dei gruppi di misura, nonch al governo delle funzioni di comunicazione.

    3.1.4 classe del GdM: Classe, identificata con lettera A1, A2, A, B e C in funzione del campo di applicazione, delle funzioni e dei dati di misura che il GdM stesso deve rilevare, registrare localmente ed eventualmente trasmettere a distanza.

    3.1.5 concentratore dati: Dispositivo periferico intelligente destinato alla raccolta dei dati di prelievo, alla loro elaborazione e ritrasmissione al SAC; processa ed eventualmente inoltra al GdM comandi ricevuti dal SAC.

    3.1.6 condizioni termodinamiche di riferimento: Condizioni utilizzate per esprimere il volume del gas indipendentemente dalle condizioni effettive di pressione e temperatura nel punto di misura.

    3.1.7 conversione di volume: Funzione del GdM in grado di riportare alle condizioni termodinamiche di riferimento i volumi di gas misurati.

    3.1.8 dispositivo: Generico dispositivo abilitato ad operare nel sistema di telelettura o telegestione.

  • 3.1.9 dati di misura: Dati che il GdM deve rilevare, registrare localmente e trasmettere a distanza.

    3.1.10 fascia tariffaria: Intervallo temporale di un giorno solare delimitato da unora (intera) di inizio e da unora (intera) di fine in cui in vigore ununica tariffa (o uno stesso prezzo).

    3.1.11 giorno-gas: Giorno convenzionale di durata 24 h che inizia da unora intera convenzionale (per esempio 06:00).

    3.1.12 gruppo di misura (GdM): Per la rete distribuzione la parte dellimpianto di alimentazione del cliente finale che serve per lintercettazione, per la misura del gas e per il collegamento allimpianto interno del cliente. Il gruppo di misura costituito da una o pi unit, che indipendentemente dalla tecnologia utilizzata sono in grado di misurare, convertire i volumi misurati, comunicare e gestire la fornitura del gas.

    3.1.13 evento significativo: Evento o segnalazione nel GdM, che ne pu inficiare il funzionamento o alterarne i dati in esso contenuti.

    3.1.14 HAN (Home Area Network): Rete di comunicazione dati che connette tra loro dispositivi digitali in ambienti domestici.

    3.1.15 interoperabilit: Capacit di far funzionare prodotti di differenti tipi e costruttori nella stessa rete sotto le stesse regole e condizioni.

    3.1.16 MAN (Metropolitan Area Network): Rete telematica che di solito ricopre unintera citt.

    3.1.17 misurazione: Funzione del GdM che permette di rilevare i consumi del gas.

    3.1.18 multiaccesso: Propriet di un GdM che abilita laccesso al medesimo GdM da parte di pi centri di telegestione per la configurazione e la lettura in questo caso anche in modo contemporaneo. La politica degli accessi e delle relative autorizzazioni viene gestita attraverso un insieme di regole configurabili.

    3.1.19 NAN: Rete di comunicazione dati che connette apparati installati in edifici prossimi tra loro in ambito urbano.

    3.1.20 ora locale: Ora computata a partire dallUTC tenendo conto del fuso orario e dellora legale quando abilitata.

    3.1.21 periodo di fatturazione: Periodo temporale che inizia sempre al primo giorno-gas di un mese e finisce al primo giorno-gas di uno o pi mesi successivi; pu valere 1, 2, 3, 4, 6 mesi.

    3.1.22 periodo tariffario: Periodo di tempo in cui si applica la medesima tariffa.

    3.1.23 portata convenzionale: Portata calcolata ogni 5 min come media dei volumi alle condizioni termodinamiche di riferimento computati negli ultimi 15 min.

    3.1.24 portata erogabile: Massima portata di gas, alle condizioni termodinamiche di riferimento, per la quale il GdM dimensionato.

    3.1.25 programma tariffario: Schema degli intervalli di tempo, per ciascun giorno di calendario, al quale si applicano i diversi prezzi unitari della tariffa. Esso usato per allocare i consumi in tempo reale al fine di rispettare i requisiti della tariffa.

  • 3.1.26 registrazione di dati (data logging): Funzione del GdM che permette di acquisire i dati di misura, di elaborarli e di registrarli con periodicit prefissata.

    3.1.27 ripetitore: Dispositivo del sistema che estende la lunghezza fisica della rete senza modificare il protocollo di trasmissione.

    3.1.28 SAC (Sistema di Accesso Centrale): Modulo funzionale del sistema di telelettura o telegestione che si occupa della gestione della rete e dellaccesso ai dispositivi di campo.

    3.1.29 sistema di telelettura o telegestione: Insieme del centro di telelettura o telegestione, dei concentratori dati, dei gruppi di misura e dei dispositivi necessari a garantire la comunicazione.

    3.1.30 software applicativo: Tutte le parti software che non hanno impatto metrologico.

    3.1.31 tariffa: Insieme che stabilisce gli elementi considerati e le modalit di calcolo relativi agli importi dovuti dallutente, in funzione delle caratteristiche della fornitura relativa a ciascun utente o categoria di utenti.

    3.1.32 tariffa multioraria: Tariffa che prevede prezzi differenziati secondo periodi orari giornalieri, periodi giornalieri della settimana e periodi dellanno.

    3.1.33 telegestione: Insieme di strumenti informatici e funzionalit che permette lavvio, la predisposizione, la conduzione, per via telematica, di gruppi di misura installati presso punti di riconsegna delle reti di distribuzione del gas.

    3.1.34 telelettura: Telegestione che non prevede la possibilit di inviare comandi per il governo della fornitura.

    3.1.35 traslatore: Dispositivo del sistema che opera una trasformazione del protocollo di comunicazione.

    3.1.36 trasmissione: Funzione del GdM che permette di effettuare transizioni remote con il centro di telelettura o telegestione.

    3.1.37 UTC: Tempo coordinato universale, ovvero il fuso orario di riferimento da cui tutti gli altri fusi orari del mondo sono calcolati.

    3.2 Simboli e abbreviazioni

    Ai fini della presente specifica tecnica si applicano i simboli e le abbreviazioni seguenti.

    3.2.1 AES128 - Advanced Encryption Standard for Computer Security Standard (FIPS PUB 197) con chiave a 128 bit.

    4 SISTEMA DI TELELETTURA O TELEGESTIONE DEI MISURATORI GAS

    4.1 Architettura del sistema

    Larchitettura del sistema per la lettura e la gestione remota dei gruppi di misura destinati ai punti di riconsegna delle reti di distribuzione gas illustrata nella figura 1 e pu comprendere Gruppi di Misura (GdM), Ripetitori, Traslatori di protocollo, Concentratori e centri.

    figura 1 Architettura del sistema

  • Il sistema supporta la configurazione con centri gerarchici e non gerarchici. Nella configurazione con centri gerarchici solo un centro (SAC) abilitato a gestire la rete ovvero a leggere e configurare i GdM e gli altri componenti del sistema; gli altri centri hanno accesso ai dati ed eventualmente alla configurazione solo attraverso il SAC. Nella configurazione con centri non gerarchici tutti i Centri, che sono autorizzati, possono avere accesso ai GdM secondo regole che stabiliscono le autorizzazioni per le funzioni di lettura e configurazione (Multiaccesso). I GdM possono essere gestiti direttamente dal SAC con limpiego di protocolli specifici con profilo punto-punto - PP4, indicati nella UNI/TS 11291-8 oppure possono essere gestiti dai centri attraverso concentratori. Limpiego di GdM in grado di comunicare col SAC in modalit punto-punto o punto-multipunto pu avvenire senza alcun vincolo in relazione ai vantaggi tecnici/economici riferibili alle tipologie di installazione. I GdM destinati alla misura di impianti con GdM maggiore di G40 o portata maggiore di 65 m3/h alle condizioni termodinamiche di riferimento, possono essere letti direttamente dai centri in configurazione di centri non gerarchici e pertanto, potendo gestire il multiaccesso, devono impiegare protocolli di tipo punto-punto con profilo PP4 indicati nella UNI/TS 11291-8 e dettagliati nelle UNI/TS 11291-3 e UNI/TS 11291-4. Il Concentratore comunica coi GdM da esso gestiti mediante comunicazione wireless col protocollo con profilo punto multipunto PM1 definito nella UNI/TS 11291-8. Per tale comunicazione il Concentratore pu avvalersi di Ripetitori che non realizzano alcuna modifica dei livelli protocollari avendo il preciso scopo di rendere possibile il superamento delle distanze che separano il Concentratore dal GdM. Per la comunicazione tra Concentratori e GdM, larchitettura prevede anche la possibilit di utilizzo di protocolli e mezzi trasmissivi differenti purch siano soddisfatti i seguenti requisiti: - laccesso alla rete wireless di profilo PM1 deve essere effettuato mediante

    traslatori; - il protocollo utilizzato deve essere uno di quelli definiti nellambito della

    UNI/TS 11291-8. Il SAC comunica con i Concentratori da esso gestiti, utilizzando i mezzi trasmissivi e protocolli pi idonei di tipo punto-punto con profilo PP3 definiti nella UNI/TS 11291-8. Il SAC pu comunicare con i GdM in modalit punto-punto, utilizzando i mezzi trasmissivi pi idonei di tipo punto-punto con profilo PP4 oppure attraverso traslatori.

    4.2 Servizi

    Il sistema di telelettura e telegestione deve essere in grado di assicurare il supporto allo svolgimento delle seguenti funzioni (servizi): - sincronizzazione: linsieme dei servizi che permettono di disporre in tutti i

    componenti del sistema ove necessario, di una base di riferimento dei tempi sincronizzata;

    - rilevazione e segnalazione della frode: linsieme dei servizi che permettono di rilevare, in tutti i componenti del sistema, tentativi di frode e/o manomissione e di informare il Centro di pertinenza;

    - capacit multi tariffaria dinamica: linsieme dei servizi che permettono di elaborare i consumi di gas su fasce tariffarie articolate (programmi tariffari), rendendo possibile la configurazione e riconfigurazione, anche da remoto, dei programmi tariffari;

    - gestione della fornitura: linsieme dei servizi che permettono linterruzione e labilitazione al ripristino della fornitura nel GdM;

  • - informazioni al consumatore: linsieme dei servizi che permettono di comunicare con dispositivi del Cliente finale per fornire informazioni tra laltro utili al risparmio energetico;

    - aggiornamento software: linsieme dei servizi che rendono possibile laggiornamento, anche da remoto, del software di tutti i componenti del Sistema;

    - misura e profili di carico: linsieme dei servizi che permettono la misura delle quantit di gas erogate, la loro computazione in registri organizzati (profili di carico), e la loro trasmissione al Centro di pertinenza;

    - gestione e manutenzione dellinfrastruttura: linsieme dei servizi che permettono di rilevare variazioni significative per il funzionamento del Sistema in modo che possano essere attivate azioni automatiche o manuali allo scopo di ripristinare le condizioni ottimali di funzionamento;

    - rilevazione e segnalazione anomalie: linsieme dei servizi destinati alla rilevazione di anomalie funzionali degli apparati e la loro segnalazione ai Centri di pertinenza.

    - gestione della sicurezza: linsieme dei servizi destinati a configurare le funzioni preposte a garantire la sicurezza e la riservatezza delle comunicazioni nonch laccesso alle informazioni memorizzate nei dispositivi della rete da parte di personale non autorizzato.

    4.3 Procedure per lespletamento dei Servizi

    4.3.1 Servizio: Sincronizzazione

    Sincronizzazione RTC concentratore: il servizio, dove applicabile, deve permettere la sincronizzazione automatica dellorologio del Concentratore in modo che il disallineamento tra gli orologi del Concentratore e del SAC sia contenuto entro 10 s; il servizio attivato dal SAC ad ogni connessione col Concentratore e comunque ogni 7 d massimo; deve produrre nel SAC uninformazione sullesito della sincronizzazione entro un tempo non maggiore di 24 h dal momento dellattivazione. Sincronizzazione RTC ripetitore: il servizio, ove applicabile, deve permettere la sincronizzazione automatica dellorologio delleventuale Ripetitore in modo che il disallineamento tra gli orologi del Ripetitore e del Concentratore sia contenuto entro 2 s; il servizio attivato dal Concentratore ad ogni connessione col Ripetitore e comunque ogni 24 h massimo; per tale servizio il Concentratore pu avvalersi di altri Ripetitori; deve produrre nel Concentratore uninformazione sullesito della sincronizzazione entro un tempo non maggiore di 3 d dal momento dellattivazione. Sincronizzazione RTC del GdM: il servizio, per i GdM gestiti attraverso concentratore, deve permettere la sincronizzazione automatica dellorologio del GdM in modo che il disallineamento tra gli orologi del Concentratore e del GdM sia mantenuto entro 2 s; il servizio attivato dal Concentratore ad ogni connessione con il GdM e comunque ogni 24 h massimo; per tale servizio il Concentratore pu avvalersi dei Ripetori; deve produrre nel Concentratore uninformazione sullesito della sincronizzazione e sullo stato diagnostico del GdM (diagnostica, eventi, ecc.) entro un tempo non maggiore di 3 d dal momento dellattivazione del servizio. Il servizio per i GdM gestiti direttamente dal SAC deve permettere la sincronizzazione automatica dellorologio del GdM in modo che, dopo la sincronizzazione, il disallineamento tra gli orologi del SAC e del GdM sia mantenuto entro 60 s; il servizio attivato dal SAC ad ogni connessione con il GdM e comunque ogni 7 d massimo; comunque ammessa lautosincronizzazione del GdM con metodi che devono in ogni caso garantire la deriva massima rispetto allora UTC nei limiti specificati. Il servizio deve produrre nel SAC uninformazione sullesito della sincronizzazione entro un tempo non maggiore di 2 d dal momento dellattivazione del servizio. La sincronizzazione dellora, qualora comportasse una deviazione superiore al limite impostato, deve produrre la registrazione di un evento nel GdM.

  • 4.3.2 Servizio: Rilevazione e segnalazione della frode

    Rilevazione della frode: ogni apparato della rete, compreso il GdM di qualsiasi classe e tipo, deve essere in grado di rilevare tentativi di frode. A tale scopo, lapparato deve essere in grado di rilevare almeno le condizioni indicate nel prospetto 1, ove applicabile.

    prospetto 1 Condizioni relative ai tentativi di frode

    Codice Condizioni Accorgimenti Applicabile a

    1 Interruzione alimentazione I dispositivi devono essere in grado di

    verificare che la sorgente di alimentazione

    stata rimossa

    Almeno ai GdM e ai concentratori, se la

    condizione genera un arresto delle funzioni

    di misura e/o calcolo e/o registrazione

    2 Disconnessione di uno o pi moduli fisici La connessione tra moduli fisici deve

    essere continuamente verificata o protetta

    da sigilli

    Dispositivi realizzati da pi moduli fisici

    3 Tentativo di configurazione o di modifica

    di parametri non autorizzato

    Ogni tentativo non autorizzato deve essere

    conteggiato in un apposito registro

    Almeno ai dispositivi il cui accesso

    governato da chiave

    4 Tentativo di accesso con chiavi alterate Ogni tentativo di comunicazione con chiave

    di accesso errata deve essere conteggiato

    in un apposito registro

    Almeno ai dispositivi il cui accesso

    governato da chiave

    5 Applicazione di campi esterni (magnetici,

    ottici, ecc.)

    Lapplicazione a scopo di frode di campi

    esterni a cui lapparato suscettibile deve

    essere rilevata

    GdM, se i campi esterni possono alterare le

    funzioni di misura o calcolo o registrazione

    6 Accesso alle parti elettroniche Lapertura delle protezioni alle parti

    elettroniche deve essere rilevata o protetta

    da sigilli

    Tutti i dispositivi della rete

    La rilevazione delle condizioni di cui sopra deve dar luogo, ove previsto, alla registrazione dellallarme nel registro eventi. La registrazione deve comprendere almeno: - data e ora della rilevazione; - codice standard della condizione.

    4.3.3 Servizio: Capacit multi tariffa dinamica

    Configurazione Programma Tariffario: il servizio deve permettere la configurazione di un nuovo Programma Tariffario nel GdM. Il servizio attivato dal Centro di pertinenza quando necessario. Il servizio deve produrre nel GdM destinatario del comando una variazione di stato (acquisizione del nuovo programma tariffario) e nel SAC linformazione sulla ricezione del comando entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione del servizio. Il servizio rende possibile solo la configurazione del Programma Tariffario Futuro. La configurazione di un nuovo programma tariffario deve essere tracciata dal GdM nel registro eventi; lentrata in vigore di un nuovo programma tariffario oltre ad essere tracciata nel registro eventi deve produrre la chiusura del periodo di fatturazione in corso. Configurazione Periodo di Fatturazione: il servizio deve permettere la configurazione di un nuovo Periodo di Fatturazione nel GdM. Il servizio attivato dal Centro di pertinenza quando necessario. Il servizio deve produrre nel GdM lattivazione del nuovo periodo di fatturazione e nel SAC linformazione sulla ricezione del comando entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione del servizio. La configurazione di un nuovo periodo di fatturazione deve essere tracciata dal GdM nel registro eventi e deve produrre la chiusura del periodo di fatturazione in corso.

  • Configurazione della data di "Switch" Commerciale (cambio della societ di vendita): il servizio deve permettere la configurazione nel GdM di un data in cui sar effettuato lo switch commerciale del Cliente finale. Il servizio attivato dal Centro di pertinenza quando necessario. Il servizio deve produrre nel GdM destinatario del comando una variazione di stato (acquisizione della data) e nel SAC linformazione sulla ricezione del comando entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione del servizio. Il raggiungimento della data di switch programmata oltre ad essere tracciata dal GdM nel registro eventi deve produrre la chiusura del periodo di fatturazione in corso.

    4.3.4 Servizio: Gestione della fornitura

    Gestione fornitura: il servizio, dove previsto, deve permettere la chiusura e labilitazione allapertura della valvola dei GdM che ne sono dotati. Il servizio attivato dal Centro di pertinenza quando necessario. Il servizio deve produrre nel GdM destinatario del comando una variazione di stato e nel SAC linformazione sulla ricezione del comando entro un tempo non maggiore di 24 h dal momento dellattivazione del servizio. La chiusura/apertura della valvola deve dar luogo ad un evento che il GdM registra nel proprio registro eventi.

    4.3.5 Servizio: Informazioni al consumatore

    Visualizzazione dati sul display del GdM: il GdM deve essere dotato di display elettronico; il servizio deve permettere la visualizzazione sul display del GdM almeno dei dati del seguente prospetto 2.

    prospetto 2 Visualizzazione dati sul display del GdM

    Parametro Note

    PDR Codice del PDR

    Data e ora Locale

    Diagnostica La cui codifica deve essere standardizzata per ogni classe di GdM

    Stato della valvola Per le classi di GdM che la prevedono, deve inoltre essere indicata la

    motivazione (normalizzata) dello stato "chiusa"

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente

    Tariffa in corso

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente in fascia F1

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente in fascia F2

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente in fascia F3

    Data Della chiusura del periodo di fatturazione

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto in fascia F1 alla chiusura del periodo di fatturazione precedente

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto in fascia F2 alla chiusura del periodo di fatturazione precedente

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto in fascia F3 alla chiusura del periodo di fatturazione

    precedente

    Il servizio attivato dal GdM quando richiesto dallUtente e deve produrre le informazioni sul visualizzatore entro un tempo non maggiore di 3 s dal momento dellattivazione. Trasmissione dei dati per il dispositivo remoto dellUtente: il servizio, per la classe degli apparati in cui previsto, deve permettere linvio al dispositivo remoto dellUtente almeno dei dati del seguente prospetto 3.

  • prospetto 3 Trasmissione dati per il dispositivo remoto

    Parametro Note

    Data e ora Del luogo che pu seguire lora legale

    Diagnostica La cui codifica deve essere standardizzata per ogni classe di GdM

    Stato della valvola Per le classi di GdM che la prevedono, deve inoltre essere indicata la

    motivazione (normalizzata) dello stato "chiusa"

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente

    Tariffa in corso -

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente in fascia F1

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente in fascia F2

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto corrente in fascia F3

    Data ultima fatturazione Della chiusura del periodo di fatturazione

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto in fascia F1 alla chiusura del periodo di fatturazione precedente

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto in fascia F2 alla chiusura del periodo di fatturazione precedente

    Totalizzatore dei volumi alle condizioni di riferimento termodinamiche Assoluto in fascia F3 alla chiusura del periodo di fatturazione precedente

    Volumi Consumati negli ultimi 10 d

    Il servizio attivato dal GdM periodicamente a periodo configurabile (PRD) comunque non minore di 12 h. Visualizzazione messaggi sul visualizzatore del GdM: il servizio deve permettere la visualizzazione sul display del GdM di un messaggio inviato dal SAC. Il messaggio deve avere le seguenti caratteristiche: - deve poter essere visualizzato su un visualizzatore di tipo numerico (7

    segmenti); - lo scroll orizzontale pu essere utilizzato se il messaggio pi lungo rispetto

    alle cifre del display; - il messaggio non pu essere pi lungo di 24 caratteri; - un nuovo messaggio sovrascrive il precedente; - un messaggio costituito da soli caratteri "blank" non visualizzato; - ogni messaggio ha associata una data di validit (inizio).

    Il servizio attivato dal Centro di pertinenza quando necessario e deve produrre nel SAC linformazione sullesito del cambiamento di stato del GdM (ricezione del messaggio) entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione. Visualizzazione messaggi sul visualizzatore remoto: il servizio deve permettere la visualizzazione sul visualizzatore remoto dellUtente di un messaggio inviato dal SAC. Il messaggio costituito da caratteri alfanumerici ASCII (7 bit) non pu essere pi lungo di 100 caratteri. Ogni messaggio deve avere associato un periodo di validit. Il servizio attivato dal Centro di pertinenza quando necessario. Il messaggio inviato dal SAC al GdM, quindi periodicamente dal GdM al visualizzatore remoto con periodo PRD e deve produrre nel SAC linformazione sullesito del cambiamento di stato del GdM (ricezione del messaggio) entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione.

    4.3.6 Servizio: Aggiornamento software

    Aggiornamento software GdM: il servizio deve permettere laggiornamento del software del GdM. Il servizio attivato dal SAC quando necessario e deve produrre nel SAC linformazione sullesito del cambiamento di stato del GdM

  • (acquisizione del nuovo software) entro un tempo non maggiore di 30 d dal momento dellattivazione. Laggiornamento di un nuovo software deve essere tracciata dal GdM nel registro eventi; lattivazione di un nuovo software tariffario deve essere tracciata nel registro eventi. Aggiornamento software ripetitore/traslatore: il servizio, dove previsto, deve permettere laggiornamento del software del Ripetitore o del Traslatore. Il servizio attivato dal SAC quando necessario e deve produrre nel SAC linformazione sullesito del cambiamento di stato del ripetitore/traslatore (acquisizione del nuovo software) entro un tempo non maggiore di 30 d dal momento dellattivazione. Aggiornamento software concentratore: il servizio, dove previsto, deve permettere laggiornamento del software del Concentratore. Il servizio attivato dal SAC quando necessario e deve produrre nel SAC linformazione sullesito del cambiamento di stato del concentratore (acquisizione del nuovo software) entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione.

    4.3.7 Servizio: Misura e profili di carico

    Lettura registri tariffari: il servizio deve permettere la registrazione nel data base del SAC dei registri tariffari elaborati dal GdM; il servizio deve poter essere attivato dal SAC e/o dal Concentratore e/o GdM periodicamente con periodicit configurabile e compresa tra 1 d e 180 d; deve produrre nel SAC uninformazione sullesito della lettura entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione. Lettura curve di carico: il servizio deve permettere la registrazione nel data base del SAC delle curve di carico elaborate dal GdM; il servizio deve poter essere attivato dal SAC e/o dal Concentratore e/o GdM al bisogno e/o periodicamente con periodicit configurabile e compresa tra 1 d e 70 d; deve produrre nel SAC uninformazione sullesito della lettura entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione.

    4.3.8 Servizio: Gestione e Manutenzione dellinfrastruttura

    Presa in carico del Ripetitore: il servizio, dove applicabile, deve permettere la registrazione di un nuovo ripetitore nel data base di almeno uno dei Concentratori del sistema; il servizio attivato durante o alla fine dellinstallazione del Ripetitore e deve produrre uninformazione sullesito della presa in carico entro 24 h; per tale servizio il sistema si pu avvalere di altri Ripetitori. Presa in carico del GdM da parte di un Concentratore: il servizio, dove applicabile, deve permettere la registrazione di un nuovo GdM nel data base di almeno uno dei Concentratori del sistema; il servizio attivato durante o alla fine dellinstallazione del GdM e deve produrre uninformazione sullesito della presa in carico entro 24 h; per tale servizio il sistema si pu avvalere dei Ripetitori. Configurazione GdM: il servizio deve permettere la registrazione di un nuovo GdM nel data base del SAC e la configurazione da parte del SAC di tutti i parametri necessari al funzionamento del GdM; il servizio attivato dal Centro autorizzato quando necessario e deve produrre nel SAC uninformazione sullesito della configurazione entro un tempo non maggiore di 24 h dal momento della presa in carico del GdM. La configurazione del GdM deve generare un evento che deve essere registrato dal GdM nel proprio registro eventi. Riconfigurazione del GdM: il servizio deve permettere la modifica da remoto di uno o pi parametri del GdM, per i quali prevista la riconfigurabilit; il servizio sar attivato dal Centro autorizzato quando necessario e deve produrre nel SAC uninformazione sullesito della riconfigurazione del GdM entro un tempo non maggiore di 24 h dal momento dellattivazione. Riconfigurazione della rete: il servizio, dove applicabile, deve permettere la riconfigurazione della rete nelle situazioni in cui viene alterato lassetto della rete stessa; il servizio pu essere attivato da uno qualunque dei componenti del sistema (SAC e/o Concentratore e/o Ripetitore e/o GdM) quando necessario e

  • deve produrre nel componente che lha generato uninformazione sullesito della riconfigurazione entro un tempo non maggiore di 24 h dal momento dellattivazione. Lettura stato del GdM: il servizio deve permettere di acquisire da parte del SAC la conoscenza dello stato del singolo GdM; il servizio deve poter essere attivato dal SAC quando necessario e deve produrre nel SAC lacquisizione dello stato del singolo GdM entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione. Lo stato del GdM deve comprendere almeno le seguenti informazioni: - identificativo del programma tariffario attivo nel GdM; - identificativo(i) del software attivo nel GdM; - periodo di fatturazione del GdM; - numero di eventi registrati; - registro contatore tentativi di frode; - dati significativi per la comunicazione. Lettura stato del ripetitore/traslatore: il servizio deve permettere di acquisire da parte del SAC la conoscenza dello stato del singolo ripetitore e traslatore; il servizio deve poter essere attivato dal SAC quando necessario e deve produrre nel SAC lacquisizione dello stato del singolo ripetitore e traslatore entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione. Lo stato del ripetitore/traslatore deve comprendere almeno le seguenti informazioni: - identificativo(i) del software attivo; - numero di errori registrati; - dati significativi per la comunicazione. Lettura stato del concentratore: il servizio deve permettere di acquisire da parte del SAC la conoscenza dello stato del concentratore; il servizio deve poter essere attivato dal SAC quando necessario e deve produrre nel SAC lacquisizione dello stato del concentratore entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione. Lo stato del concentratore deve comprendere almeno le seguenti informazioni: - identificativo(i) del software attivo nel concentratore; - numero di GdM affiliati; - numero di ripetitori affiliati; - numero di traslatori affiliati; - numero di errori registrati; - dati significativi per la comunicazione. Lettura configurazione del concentratore: il servizio deve permettere di acquisire da parte del SAC la configurazione del concentratore; il servizio deve poter essere attivato dal SAC alloccorrenza e deve produrre nel SAC la conoscenza dello stato del concentratore entro un tempo non maggiore di 72 h dal momento dellattivazione. La configurazione del concentratore deve comprendere almeno le seguenti informazioni: - elenco dei GdM affiliati ( sufficiente lidentificativo); - elenco dei ripetitori affiliati ( sufficiente identificativo); - elenco dei traslatori affiliati ( sufficiente identificativo); - statistiche di raggiungibilit della comunicazione per ogni componente.

    4.3.9 Servizio: Rilevazione e segnalazione delle anomalie

    Tutti gli apparati del sistema (SAC incluso) devono prevedere una funzione diagnostica che verifica lattendibilit della propria base dei dati. Qualora lapparato

  • evidenziasse che un dato elaborato o registrato sia inattendibile e non pu essere in alcun modo recuperato il valore corretto, tale condizione deve essere segnalata in modo che, chi utilizza il dato, possa considerare di non utilizzarlo. Gestione eventi del GdM: gli eventi che devono essere gestiti sono quelli minimi specificati nelle parti pertinenti della UNI/TS 11291; il servizio deve rendere disponibile al SAC gli eventi elaborati dal GdM. Il servizio pu essere attivato dal SAC, e/o dal Concentratore e/o dal GdM; deve produrre nel SAC linformazione di nuovi eventi del GdM entro 24 h dallattivazione del servizio. Gestione allarmi del GdM: per allarmi si intendono eventi che, data la loro significativit, devono essere generati dal GdM e riconosciuti dal SAC entro un tempo massimo garantito minore di 24 h. Limpiego di servizi per la gestione dellallarme non fa parte dei requisiti minimi del sistema e pertanto non oggetto della presente specifica tecnica. Gestione eventi del concentratore: il servizio deve rendere disponibile al SAC gli eventi elaborati dal Concentratore. Il servizio pu essere attivato dal SAC, e/o dal Concentratore ad ogni connessione; deve produrre nel SAC linformazione di nuovi eventi del Concentratore entro 72 h dallattivazione. Gestione allarmi del Concentratore: per allarmi si intendono eventi che, data la loro significativit, devono essere generati dal Concentratore e riconosciuti dal SAC entro un tempo massimo garantito minore di 24 h. Limpiego di servizi per la gestione dellallarme non fa parte dei requisiti minimi del sistema e pertanto non oggetto della presente specifica tecnica.

    4.3.10 Servizio: Gestione della sicurezza

    Le comunicazioni tra gli apparati del sistema devono avvenire garantendo la protezione allalterazione e la riservatezza delle informazioni scambiate. Le comunicazioni tra gli apparati del sistema, se non diversamente specificato, devono essere assoggettate a crittografia: previsto limpiego dellalgoritmo di crittografia AES con chiave a 128 bit bilanciata1) . Devono inoltre essere previsti accorgimenti affinch blocchi di dati di 128 bit consecutivi e uguali non generino blocchi crittografati identici, rendendo pi difficile in tal modo decifrare la chiave utilizzata per la crittografia dei dati. Lefficacia dellalgoritmo si fonda sulla segretezza della chiave di crittografia, per cui auspicabile che questa sia cambiata periodicamente. ammesso che il trasferimento di informazioni non rilevanti ai fini della riservatezza o del funzionamento del sistema possano avvenire in modalit non crittografata. Devono invece essere sempre crittografati i trasferimenti di informazioni relative alla fatturazione e quelle che comportano la modifica della configurazione o dello stato degli apparati nonch quelli che modificano i parametri per il calcolo dei volumi elaborati dai GdM; possono fare eccezione i trasferimenti che realizzano laggiornamento del software degli apparati. Il trasferimento di informazioni attraverso le connessioni tra eventuali moduli fisici che realizzano gli apparati, devono essere assoggettate alle medesime prescrizioni di protezione e riservatezza; in alternativa ammesso limpiego di sigilli che attestino lintegrit della connessione fisica. Il trasferimento di informazioni che generano la modifica dei parametri degli apparati deve essere garantito solo al personale autorizzato; a tal fine permesso limpiego di sigilli fisici o password. Salvo differente prescrizione, ammesso limpiego di una stessa password e di una stessa chiave di crittografia per il trasferimento dei dati attraverso tutti i canali di comunicazione fisici o logici di cui lapparato dotato.

    1)Le chiavi del mittente e del destinatario sono identiche.

  • Tutti gli apparati devono essere configurati in fabbrica con password e chiave di crittografia di default di cui il costruttore deve garantire ladeguata riservatezza. In generale previsto che nella rete gli apparati possano avere chiavi di crittografia e password differenti. Modifica della Chiave di crittografia e delle password del Concentratore: il servizio deve permettere la modifica da parte del SAC delle chiavi a 128 bit dellAES destinate alla crittografia delle comunicazioni tra SAC e Concentratore e delle password destinate al controllo degli accessi nel Concentratore. Il servizio attivato dal SAC, periodicamente o estemporaneamente per richiesta di un Operatore; deve produrre nel SAC linformazione che la nuova chiave/password attiva nel Concentratore entro 72 h dallattivazione del servizio. Finch linformazione di nuova password attivata nel Concentratore non pervenuta, il SAC deve mantenere entrambi i valori, vecchio e nuovo, della chiave (o password) in modo da poter garantire ulteriori comunicazioni prima con limpiego della nuova chiave (o password) e, in caso di insuccesso, con la vecchia chiave (o password). Modifica della Chiave di crittografia e delle password del GdM: il servizio deve permettere la modifica da parte del Concentratore delle chiavi a 128 bit dellAES destinate alla crittografia delle comunicazioni tra Concentratore e GdM e delle password destinate al controllo degli accessi nel GdM. Il servizio attivato dal SAC periodicamente o estemporaneamente per richiesta di un Operatore; deve produrre nel SAC e nel Concentratore linformazione che la nuova chiave/password attiva nel GdM entro 72 h dallattivazione del servizio. Finch linformazione di nuova chiave/password attivata nel GdM non pervenuta, Concentratore e SAC devono mantenere entrambi i valori, vecchio e nuovo, della chiave (o password) in modo da poter garantire ulteriori comunicazioni prima con limpiego della nuova chiave (o password) e, in caso di insuccesso, con la vecchia chiave (o password). Modifica della Chiave di crittografia e delle password del Traslatore: il servizio deve permettere la modifica da parte del Concentratore delle chiavi a 128 bit dellAES destinate alla crittografia delle comunicazioni tra Traslatore e GdM, tra Traslatore e Concentratore e delle password destinate al controllo degli accessi nel Traslatore. Il servizio pu essere attivato dal SAC, e/o dal Concentratore periodicamente o estemporaneamente per richiesta di un Operatore; deve produrre nel SAC e nel Concentratore linformazione che la nuova chiave/password stata attivata nel Traslatore entro 72 h dallattivazione del servizio. Finch linformazione di nuova chiave/password attivata nel Traslatore non pervenuta, Concentratore e SAC devono mantenere entrambi i valori, vecchio e nuovo, della chiave (o password) in modo da poter garantire ulteriori comunicazioni prima con limpiego della nuova chiave (o password) e, in caso di insuccesso, con la vecchia chiave (o password). Modifica della Chiave di crittografia e delle password del Ripetitore: il servizio deve permettere la modifica da parte del Concentratore delle chiavi a 128 bit dellAES destinate alla crittografia delle comunicazioni tra Ripetitore e GdM e delle password destinate al controllo degli accessi nel Ripetitore. Il servizio pu essere attivato dal SAC, e/o dal Concentratore periodicamente o estemporaneamente per richiesta di un Operatore; deve produrre nel SAC e nel Concentratore linformazione che la nuova chiave/password stata attivata nel Ripetitore entro 72 h dallattivazione del servizio. Finch linformazione di nuova chiave/password attivata nel Ripetitore non pervenuta, Concentratore e SAC devono mantenere entrambi i valori, vecchio e nuovo, della chiave (o password) in modo da poter garantire ulteriori comunicazioni prima con limpiego della nuova chiave (o password) e, in caso di insuccesso, con la vecchia chiave (o password).

    4.4 Strategie di Comunicazione del sistema

    In considerazione che alcuni componenti del sistema (escluso i SAC) potrebbero essere alimentati a batterie e in considerazione che la comunicazione tra gli apparati del sistema rappresenta un elemento importante di consumo di energia, si

  • definisce che tutti gli elementi del sistema possano supportare strategie di "power saving" basate sullattivazione della funzione di comunicazione solo durante finestre temporali configurabili, lasciando che, per il rimanente periodo, la comunicazione possa essere disattivata. Il funzionamento del sistema con comunicazioni solo durante finestre temporali configurabili basato sulle seguenti ipotesi: - i dispositivi (GdM, router, traslatori e concentratori) possono avere finestre

    temporali differenti purch coordinate (per esempio il concentratore pu avere una finestra temporale pi larga di quella di un singolo GdM);

    - il protocollo di comunicazione deve garantire un allineamento degli orologi dei vari componenti entro le precisioni necessarie sopra indicate;

    - il piano che descrive le finestre temporali di comunicazione deve definire le periodicit di comunicazione stabilendo un piano giornaliero che permetta la definizione delle finestre secondo quando riportato nel prospetto 4;

    - le trasmissioni, a qualsiasi titolo e direzione, possono avvenire solo allinterno della finestra temporale.

    prospetto 4 Piano giornaliero

    Periodicit di Comunicazione

    Attiva sempre

    Ogni "x " minuti e con durata "d " x > 5 ; d < x

    Attiva in fasce orarie secondo uno schema valido per i giorni feriali

    (luned-venerd)

    Massimo 4 ogni giorno; per ogni fascia deve

    essere definita la coppia x,d

    Attiva in fasce orarie secondo uno schema valido per i giorni festivi

    e prefestivi (sabato, domenica)

    Massimo 4 ogni giorno; per ogni fascia deve

    essere definita la coppia x,d

    Nota Il piano giornaliero caratterizzato da un periodo (espresso in minuti) e da una durata (espressa in secondi).

    La trasmissione dei dati tra SAC (o concentratore) e GdM di tipo bilanciato, ovvero la comunicazione pu essere iniziata indifferentemente sia dal SAC (o concentratore) sia dal GdM. Nel caso in cui la trasmissione iniziasse dal GdM necessario indicarne la periodicit e la tipologia dei dati da trasmettere. In questo caso la periodicit di trasmissione deve almeno prevedere le tipologie indicate nel prospetto 5.

    prospetto 5 Periodicit di trasmissione

    Piano Mensile

    Trasmissione Note

    Attiva tutti i giorni

    Attiva solo un giorno del mese

    Attiva ogni x giorni x = 2 - 7

    Attiva giorno 1 e 15 del mese

    Piano Giornaliero

    Attiva dopo x minuti dallo scadere del giorno convenzionale gas x 1

    Attiva solo nelle fasce 1/2/3/4 di comunicazione

    4.5 Tipologia e Classi di apparati

    Gli elementi che realizzano il sistema di telelettura o telegestione sono caratterizzati ciascuno da porte "logiche" (non necessariamente "fisiche") utilizzate

  • per la comunicazione con gli altri componenti del sistema. Ogni porta logica caratterizzata da un profilo protocollare a cui possono appartenere uno o pi protocolli definiti in tutti i livelli dello stack. Qualora in un profilo protocollare fossero previsti pi di un protocollo, per quella porta logica, si lascia facolt dimplementazione di almeno uno di essi. I profili protocollari sono di due differenti tipi: - punto-punto (individuati con labbreviazione PPn) che permettono la

    comunicazione tra apparati singoli; - punto-multipunto (individuati con labbreviazione PMn) che permettono la

    comunicazione tra un apparato singolo e una molteplicit di apparati. I profili di protocollo che possono essere utilizzati sono descritti nella UNI/TS 11291-8. I dispositivi del sistema, in relazione alla funzione che essi svolgono, sono: Centri: a cui spettano le attivit di configurazione e riconfigurazione dei GdM e a cui vengono trasmessi i dati di consumo e diagnostici elaborati dai GdM. Per la comunicazione coi GdM utilizzano i SAC che possono essere centralizzati o integrati nei Centri. Sistemi di Acquisizione Centrali (SAC): realizzano le interfacce di comunicazione tra i Centri e i GdM. I SAC realizzano funzioni di gestione della rete e dei GdM in autonomia (per esempio la funzione di sincronizzazione, lacquisizione periodica dei dati) e attivano funzioni su richiesta specifica dei Centri (per esempio riconfigurazione di un GdM). Implementano protocolli di tipo punto-punto di profilo PP4 verso i GdM. Implementano protocolli di tipo punto-punto di profilo PP3 verso i Concentratori. Implementano protocolli di tipo punto-punto di profilo PP5 verso i Centri.

    figura 2 Sistemi di acquisizione centrali

    Concentratori: concentrano i dati di pi GdM rendendoli disponibili al SAC; sono linterfaccia di comunicazione del SAC verso GdM (vedere figura 3). Implementano protocolli di tipo punto-punto di profilo PP3 verso i SAC. Implementano protocolli di tipo punto-multipunto di profilo PM1 verso i GdM. Implementano protocolli di tipo punto-multipunto di profilo PM1 verso i Terminali di configurazione e manutenzione.

    figura 3 Concentratore

    Ripetitori e Traslatori: sono elementi ausiliari della rete in grado di favorire la comunicazione tra GdM e Concentratori; elaborano informazioni necessarie alla comunicazione ma non archiviano dati elaborati dai GdM.

    figura 4 Ripetitori e Traslatori

    Gruppi di Misura (GdM): sono distinti in classi A1, A2, A, B, C in relazione alla loro caratteristiche funzionali ed i dati che sono in grado di elaborare. In relazione alla loro classe possono comunicare con i concentratori (anche attraverso ripetitori e traslatori) utilizzando protocolli di tipo punto-multipunto ovvero possono comunicare direttamente coi SAC utilizzando protocolli di tipo punto-punto.

  • figura 5 Gruppi di Misura

    La comunicazione tra tutti i componenti del sistema qualunque sia il mezzo trasmissivo utilizzato ed il protocollo deve avvenire garantendo unelevata protezione dei dati trasmessi. Pertanto tutte le comunicazioni tra i componenti del sistema, ove non diversamente specificato, devono avvenire in modalit crittografata secondo lo standard AES 128 ed i protocolli di comunicazione devono adottare tecniche specifiche per lautenticazione ed il riconoscimento delle alterazioni dei dati durante la trasmissione.

    4.6 Gruppi di Misura (GdM)

    I GdM che operano nel sistema di telelettura o telegestione oggetto della presente specifica tecnica, sono distinti in classi in relazione al loro campo di applicazione (classe del contatore o portata massima misurabile), alle funzioni che sono chiamati ad espletare e ai dati che loro elaborano. I GdM con classe del contatore strettamente maggiore di G40 oppure in grado di misurare portate alle condizioni termodinamiche di riferimento maggiori di 65 m3/h vengono distinti in tre classi indicate nel contesto della presente specifica con A, B, e C in relazione alle funzioni e ai dati elaborati. Le specifiche funzionali e realizzative dei suddetti GdM sono indicate nella UNI/TS 11291-4. I GdM con classe del contatore minore o uguale di G40 e maggiore o uguale di G10 oppure in grado di misurare portate alle condizioni termodinamiche di riferimento comprese tra 16 m3/h e 65 m3/h compresi, sono indicati nel contesto della presente specifica con la classe A1. Le specifiche funzionali e realizzative dei suddetti GdM sono indicate nella UNI/TS 11291-5. I GdM con classe del contatore minore di G10 oppure in grado di misurare portate alle condizioni termodinamiche di riferimento minori di 16 m3/h sono indicati nel contesto della presente specifica con la classe A2. I GdM di tutte le classi supportano le strategie di comunicazione con finestra temporale. Ai fini della funzionalit dei GdM nel sistema di telelettura o telegestione si prevede quanto segue. I GdM di classe A2: - supportano la telegestione (comando remoto per la gestione della valvola); - devono supportare un protocollo di profilo PM1 o un protocollo di profilo PP4; - supportano la comunicazione con terminali potendo utilizzare la stessa porta

    fisica e lo stesso protocollo di profilo PM1 o PP4; - non supportano il multiaccesso; - devono prevedere la comunicazione verso un apparato di Utente; - possono comunicare col SAC attraverso i Concentratori, o direttamente

    oppure attraverso traslatori. I GdM di classe A1: - supportano solo la telelettura; - devono supportare un protocollo di profilo PM1 o un protocollo di profilo PP4; - supporta la comunicazione con terminali potendo utilizzare la stessa porta

    fisica e lo stesso protocollo di profilo PM1 o PP4; - non supportano il multiaccesso; - possono comunicare col SAC attraverso i Concentratori o direttamente

    oppure attraverso traslatori. I GdM di classe A:

  • - supportano solo la telelettura; - devono supportare un protocollo di profilo PM1 o uno dei protocolli di profilo

    PP4; - supporta la comunicazione con terminali potendo utilizzare la stessa porta

    fisica e lo stesso protocollo di profilo PM1 o PP4; - possono comunicare col SAC attraverso i Concentratori, o direttamente. I GdM di classe B e C: - supportano solo la telelettura; - supportano uno dei protocolli di profilo PP4; - supporta la comunicazione con terminali utilizzando una porta fisica dedicata

    e uno dei protocolli di profilo PP4; - supportano il multiaccesso; - comunicano direttamente col SAC. Nel prospetto 6 si sintetizza la relazione tra Classi dei Gruppi di Misura, classe del misuratore associato al GdM, caratteristiche principali della comunicazione.

    prospetto 6 Classe dei GdM

    Classe dei GdM A2 A1 A B C

    Caratteristiche principali

    GdM con contatore < G10 X

    GdM con contatore G10 GdM G40 X

    GdM con contatore > G40 (profilo orario) X X

    GdM con contatore > G40 (profilo 15) X

    Telegestione X

    Comunicazione verso apparato dutente X

    Accesso multiplo X X

    Protocollo PM1 (punto-multipunto) X X X

    Protocollo PP4 (punto-punto) X X X X X

    Qualora il GdM, di qualsiasi classe, sia realizzato con dispositivi (fisici) che realizzano ciascuno uno o pi moduli funzionali, deve essere possibile rilevare lintegrit della connessione tra i dispositivi, generando un allarme ove essa non sia verificata. Inoltre qualora la connessione tra i dispositivi realizzi una comunicazione di dati, il Costruttore e/o lIntegratore deve dare evidenza sui meccanismi di protezione e controllo adottati (sigilli, crittografia, ecc.) atti a garantire la non alterabilit dei dati di prelievo.

    4.7 Ripetitori e Traslatori

    La funzione di ripetizione utilizzata nel sistema di telelettura o telegestione per estendere la lunghezza fisica della rete senza modificare il protocollo di trasmissione. La funzione di ripetizione, supportata dal protocollo, pu essere implementata su appositi dispositivi della rete (Ripetitori) oppure essere implementata nel GdM i-esimo. I GdM di classe A1 e A2 che implementano protocolli di profilo PM1, devono rendere disponibile la funzione di ripetizione. Ripetitori e Traslatori supportano le strategie di comunicazione con finestra temporale.

  • I Ripetitori utilizzati per estendere la lunghezza fisica della rete tra due Traslatori non sono oggetto della presente specifica tecnica. Come i Ripetitori anche i Traslatori possono essere utilizzati per estendere la lunghezza fisica della rete ma, al contrario dei Ripetitori, i Traslatori operano una trasformazione del protocollo di comunicazione. Limpiego dei Traslatori nella rete di telelettura o telegestione pu trovare giustificazione da: - impiego di mezzi trasmissivi pi affidabili e/o economici e/o disponibili; - apertura verso innovazioni tecnologiche che inevitabilmente avverranno

    durante la vita del sistema; - utilizzo di tecnologie di comunicazione che permettono di estendere la

    lunghezza fisica della rete. Sia i Ripetitori che i Traslatori potrebbero aver bisogno di essere configurati per poter funzionare. In tal caso, la configurazione pu avvenire mediante appositi terminali che per motivi di interoperabilit utilizzano la porta fisica ed il protocollo del profilo PM1. ammessa lautoconfigurazione degli apparati nel senso che Ripetitori e Traslatori possono adottare delle strategie per definire i propri corrispondenti nella rete di comunicazione.

    4.8 Concentratore

    Il dispositivo Concentratore nella rete di telelettura o telegestione ha lo scopo di: - gestire le comunicazioni con il SAC da un lato e dallaltro con i GdM

    attraverso eventuali ripetitori/traslatori; - rendere trasparente al SAC, se richiesto, tutta la gestione della rete su cui

    sono installati i GdM e ad esso sottesa, in modo che il SAC possa gestire i dispositivi periferici indirizzandoli solo a livello applicativo;

    - fornire al SAC una completa visibilit della configurazione di esercizio della rete controllata dal Concentratore, informandolo di eventuali aggiornamenti intercorsi;

    - garantire uninteroperabilit sistemistica con dispositivi periferici e SAC forniti da differenti produttori.

    Il concentratore non gestisce il multiaccesso e quindi riconosce uno e uno solo SAC della rete.

    4.9 SAC

    La funzione SAC nel sistema di telelettura o telegestione la parte di centro preposta alla gestione della rete di competenza. Tutti i centri che hanno diritto a qualsiasi titolo di comunicare coi GdM devono farlo esclusivamente attraverso il SAC che lunico componente del sistema delegato a tale funzione. La funzione SAC pu essere fisicamente distinta dal resto delle funzioni di un centro (memorizzazione dei dati, analisi, editing, ecc.) oppure pu essere integrata. Una rete di telelettura o telegestione pu avere pi SAC. Alla funzione SAC nel sistema di telelettura o telegestione spetta il compito della gestione della rete in termini di: - configurazione/Riconfigurazione di tutti i dispositivi della rete (GdM, Ripetitori,

    Traslatori); - acquisizione automatica e periodica dei dati elaborati dai GdM mediante

    connessione diretta o dai Concentratori; - acquisizione degli eventi e degli allarmi elaborati da tutti i dispositivi della rete; - sincronizzazione degli orologi dei GdM gestiti in modo diretto e dei

    Concentratori.

  • Il SAC per la gestione dei concentratori unico per ogni rete. Il SAC deve implementare meccanismi per lautenticazione dei centri che hanno diritto di accesso. Il SAC deve implementare meccanismi per lautenticazione e lidentificazione dei Concentratori. I dati che vengono scambiati tra SAC e Concentratori, cos come i dati scambiati tra SAC e Centri (quando questi moduli funzionali non sono integrati) ove non diversamente specificato, devono essere crittografati.

    4.10 Operazioni in campo di avviamento e manutenzione

    Per l'installazione degli apparati e degli eventuali collegamenti elettrici e pneumatici devono essere seguite le indicazioni fornite dal fabbricante ed i criteri riportati nelle norme applicabili. Dovr essere inoltre garantita la praticit di controllo e di taratura dove prevista. Quando, per specifici motivi, necessario installare gli apparati all'aperto occorre che essi, qualora non previsto altrimenti dal costruttore, siano ricoverati all'interno di idonee protezioni quali: armadi, cabinets, containers, cassette. Tali protezioni devono essere costruite con materiali appropriati, di dimensioni e con accorgimenti tali da evitare variazioni di temperatura al di fuori dei limiti definiti dal fabbricante. In sede di prima installazione ed avviamento dei componenti del sistema di telelettura o telegestione, se previsto, devono essere inseriti i parametri di programmazione ed inizializzazione necessari al loro funzionamento. Per tutti i componenti sono normalizzate (anche a livello fisico) le interfacce utilizzate per la comunicazione con gli strumenti utilizzati per linserimento dei parametri di programmazione e per la manutenzione.

    5 DOCUMENTAZIONE TECNICA

    Per tutti i componenti del sistema di telelettura o telegestione il fabbricante deve rendere disponibile un idoneo manuale duso e manutenzione, nel quale deve dichiarare il valore dei parametri opzionali di cui ha facolt di scelta e la cui conoscenza ritenuta essenziale per il funzionamento del sistema di telelettura o telegestione.

    6 CERTIFICAZIONI

    Ciascun dispositivo del sistema di telelettura o telegestione deve essere conforme alla legislazione vigente e ai requisiti della metrologia legale, per quanto applicabile. Qualora uno o pi moduli funzionali fossero implementati nello stesso dispositivo questi devono essere conformi alla legislazione vigente e ai requisiti della metrologia legale, per quanto applicabile. Nel caso in cui si verifichi sovrapposizione tra requisiti di differenti normative, deve valere il requisito pi stringente. In assenza di una normativa specifica, gli apparati che realizzano la funzione di registrazione dei dati devono essere conformi, per quanto applicabile, alla UNI EN 12405-1:2007. Per quanto riguarda le funzioni relative alla registrazione dei dati e alla comunicazione, in assenza di specifiche disposizioni legislative, il fabbricante pu attestarne le prestazioni, purch: - operi in conformit alla UNI EN ISO 9001; - dia evidenza delleffettuazione delle prove per la verifica dei requisiti descritti

    nelle parti pertinenti della serie UNI/TS 11291.

  • BIBLIOGRAFIA

    UNI EN ISO 12213 Gas naturale - Calcolo del fattore di compressione

    UNI EN 13757-1 Sistemi di comunicazione per contatori e di lettura a distanza dei contatori - Parte 1: Scambio dati

    UNI CEI EN 13757-2 Sistemi di comunicazione per contatori e di lettura a distanza dei contatori - Parte 2: Livello fisico e dei collegamenti

    UNI CEI EN 13757-3 Sistemi di comunicazione per contatori e di lettura a distanza dei contatori - Parte 3: Livello dellapplicazione dedicata

    UNI CEI EN 13757-4 Sistemi di comunicazione per contatori e di lettura a distanza dei contatori - Parte 4: Lettura senza fili dei contatori (lettura via radio dei contatori per il funzionamento nella banda SRD da 868 MHz a 870 MHz)

    UNI EN ISO 5167-1 Misurazione della portata dei fluidi mediante dispositivi a pressione differenziali inseriti in condotti a sezione circolare piena - Parte 1: Principi e requisiti generali

    CEI EN 60870 Sistemi ed apparecchiature di telecontrollo CEI EN 62056-21 Misura dellenergia elettrica - Scambio dei

    dati per la lettura dei contatori, controllo delle tariffe e del carico - Parte 21: Scambio dei dati diretti in locale

    EIA/TIA-232-E Interface Between Data Terminal Equipment and Data Circuit-Terminating Equipment Employing Serial Binary Data Interchange - Jan. 1991 (EIA: Electronic Industry Alliance; TIA: Telecommunications Industry Association)

    CEI EN 62056-46 Misura dellenergia elettrica - Scambio dei dati per la lettura dei contatori, controllo delle tariffe del carico - Parte 46: Livello "data link" con impiego del protocollo HDLC

    CEI EN 62056-53 Misura dellenergia elettrica - Scambio dei dati per la lettura dei contatori, controllo delle tariffe del carico - Parte 53: Livello applicativo COSEM

    CEI EN 62056-61 Misura dellenergia elettrica - Scambio dei dati per la lettura dei contatori, controllo delle tariffe del carico - Parte 61: Metodo di identificazione degli oggetti (OBIS)

    CEI EN 62056-62 Misura dellenergia elettrica - Scambio dei dati per la lettura dei contatori, controllo delle tariffe del carico - Parte 62: Classi di interfacciamento

    UNI/TS 11291-6 (UNI/TS 11291-6)2) Sistemi di Misurazione del Gas - Requisiti per gruppi di misura nella rete di distribuzione con contatore

  • Delibera ARG/gas 155/08 Direttive per la messa in servizio dei gruppi di misura del gas, caratterizzati da requisiti funzionali minimi e con funzioni di telelettura o telegestione, per i punti di riconsegna delle reti di distribuzione del gas naturale

    NTA 8130 - Dutch standard for smart metering

    Protocollo di telelettura - Snam Rete Gas/Misura

    High Speed Data Collection (Metering International - 4/2003)

    Customers Win With Internet Metering - Cost Savings and Pro.ts (Metering Int.- 4/2003)

    Internet-based Least Cost Metering (Metering International - 3/2003)

    Standardisation and security in message exchange (Metering International - 3/2003)

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