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1° Giorno: 16 Dicembre
“ECCO, VERRÀ IL RE”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Messia promesso, che apri gli occhi ai ciechi,
gli orecchi schiudi ai sordi e fai parlare i muti,
vieni ad annunciare ai poveri la salvezza
e ai prigionieri la liberazione.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
Paragonato ad una lampada porta la testimonianza del Cristo; egli
affascina innanzi tutto gli uomini, arriva ad attirare il loro sguardo su di
sé... ma l’entusiasmo che suscita non dura a lungo.
In certi momenti l’entusiasmo della testimonianza si affievolisce e si
spegne, come la testimonianza di Giovanni il Battista. Non riusciamo a
vedere a percepire la Luce, la Verità che viene diffusa dalle lampade.
Rimaniamo affascinati da qualche omelia detta bene, da una bella
esperienza con la comunità, un momento di preghiera, ma non entriamo
del tutto dentro, rimaniamo fuori, lontani da queste lampade. Non
dobbiamo aver paura ad avvicinarci a essa. Accogliamo questa
testimonianza e manteniamo viva la Luce dentro di noi.
Preghiere dei fedeli
- Per la Chiesa, perché la sua testimonianza superi l’indifferenza del
mondo. Preghiamo
- Per i mezzi di comunicazione sociale perché diffondano la conoscenza
della verità e del bene, per favorire la stima, l'amore e l'aiuto reciproci.
Preghiamo
- Per tutti i credenti in Cristo, perché la loro fede sia una vera
testimonianza dell'amore del Padre per il Figlio e del dono del suo Spirito.
Preghiamo
- Per la nostra comunità, perché diventi casa in cui i giovani possano
fondare e accrescere la propria fede. Preghiamo
Dopo la postcommunio si canta osi recita il Canto delle Profezie
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Rit. Il Re Signore sta per venire: venite adoriamo.
Rallegrati, popolo di Dio ed esulta di gioia città di Sion:
ecco verrà il Signore e ci sarà grande luce in quel giorno
e i monti stilleranno dolcezza;
scorrerà latte e miele tra i colli perché verrà il grande profeta ed egli
rinnoverà Gerusalemme.
Ecco, verrà il Signore Dio: un uomo della casa di Davide salirà sul trono;
voi lo vedrete ed esulterà il vostro cuore.
Ecco, verrà il Signore, nostra difesa,
il Santo d’Israele con la corona regale sul capo;
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal fiume fino agli ultimi confini della terra.
Ecco apparire il Signore: non mancherà alla parola data;
se ancor non giunge, ravviva l’attesa,
poiché certo verrà e non potrà tardare.
Scenderà il Signore dal cielo come rugiada sul vello:
nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace;
lo adoreranno i potenti del mondo
e lo serviranno tutte le nazioni della terra.
Nascerà per noi un bambino e sarà chiamato “Dio forte”;
siederà sul trono di Davide suo padre e sarà nostro sovrano:
gli sarà dato il segno del potere e della gloria.
Betlemme, città dell’Altissimo,
da te uscirà il pastore d’Israele; nascerà nel tempo, egli, l’Eterno
e nell’universo sarà glorificato:
quando egli verrà fra noi, ci farà dono della pace
L’ottava strofa delle “profezie” cambia ogni giorno della novena
16 Dicembre
Ecco sta per venire lo sposo, il re d’Israele,
busserà e chiederà di aprirgli la porta.
E’ giunto ormai il tempo delle nozze,
il giorno della sua gioia e della sua felicità.
Pronta è la regina, amabile come l’aurora,
bella come la luna e splendente come il sole.
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17 Dicembre
Viene la Sapienza, il creatore dell’universo,
e cerca il luogo del suo riposo.
prenderà in eredità Israele
e pianterà in Giacobbe la sua tenda con letizia.
18 Dicembre
Presto apparirà la nostra guida,
il Pastore d’Israele;
verrà per liberare il suo popolo,
lo condurrà verso una terra
fertile e spaziosa dove scorre latte e miele.
19 Dicembre
Un nuovo germoglio spunterà dal tronco di Iesse
e lo Spirito del Signore verrà su di lui.
Stenderà la sua mano
e radunerà i dispersi d’Israele.
Vedranno la sua pace
i popoli del mondo e come a stella guarderanno.
20 Dicembre
Manderà il Signore il suo servo
e a lui darà il suo potere.
Gli consegnerà le chiavi della casa di Davide
e sarà per il popolo come un Padre per i figli.
21 Dicembre
Mostrerà Dio a Gerusalemme
il suo amore e il suo splendore,
e da oriente ritornerà a Sion la sua gioia.
I popoli godranno della sua splendida aurora
e finiranno tutti i giorni del dolore.
22 Dicembre
Metterà il Signore sul monte Sion
una pietra preziosa,
un fondamento sicuro.
Farà trionfare il diritto e la giustizia
e annullerà in quel giorno il potere della morte.
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9° Giorno: 24 Dicembre
“O SALVATORE”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Salvatore, sole eterno che esci dal Padre
Come lo sposo dalla stanza nuziale,
vieni, rivelaci il tuo volto e vedremo la tua gloria.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
«Ognuno di noi ha già sperimentato la felicità del Natale ma il cielo e la
terra non sono ancora divenuti una cosa sola. La stella di Betlemme è una
stella che continua a brillare anche oggi in una notte oscura: Pace in terra
agli uomini di buona volontà. Ma non tutti sono di buona volontà. Per
questo il Figlio dell’eterno Padre dovette scendere dalla gloria del cielo,
perché il mistero dell’iniquità aveva avvolto la terra. Le tenebre
ricoprivano la terra, ed egli venne come la luce che illumina le tenebre,
ma le tenebre non l’hanno compreso. A quanti lo accolsero egli portò la
luce e la pace; la pace col Padre celeste, la pace con quanti come essi
sono figli della luce e figli del Padre celeste. Il Bambino protende nella
mangiatoia le piccole mani...“Seguimi”, così dicono le mani del Bambino.
Se mettiamo le nostre mani nelle mani del Bambino divino e rispondiamo
con un “Sì” al suo “Seguimi”, allora siamo suoi, e libera è la via perché la
sua vita divina possa riversarsi in noi». (Edith Stein)
Preghiere dei fedeli
- Signore Gesù, concedi alla Chiesa, tuo nuovo popolo, di riconoscerti
nell'umiltà delle tue manifestazioni quotidiane. Preghiamo
- Signore Gesù, concedi luce a chi cerca la verità, e ravvedimento a chi
ostinatamente la rifiuta. Preghiamo
- Signore Gesù, soccorri questa nostra umanità oppressa dalla violenza,
dall'ingiustizia e dalla guerra. Preghiamo
- Signore Gesù, dona forza e pazienza a quanti chiami, attraverso la
malattia e il dolore, a collaborare alla tua opera di redenzione. Preghiamo:
- Signore Gesù, aiuta le donne incinte a non tradire la vita che è iniziata
in loro. Preghiamo Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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8° Giorno: 23 Dicembre
“O EMMANUELE”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Emmanuele, nostro re e legislatore, s
peranza e salvezza dei popoli:
vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
La mancata accoglienza della parola si muta in Zaccaria nell’impossibilità
a trasmetterla. Ma quando maturerà la resa totale, l’abbandono alla
volontà di Dio, quando ascolterà la Parola accogliendola nel cuore, potrà
parlare di nuovo, benedire il Signore e divenire portatore di benedizione.
Anche per noi è così ancora oggi: non c’è missione senza un vero,
profondo, sincero ascolto della Parola di Dio che cambia radicalmente la
nostra vita e ci rende collaboratori del progetto salvifico di Dio.
Preghiere dei fedeli
- Per il Papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi perché dalla tua parola
ricevano forza e speranza di fronte alle difficoltà che trovano nel
preparare i cuori all'incontro con te. Preghiamo
- Per tutti coloro che hanno la responsabilità di decidere della vita degli
altri, perché illuminati e guidati dalla tua parola siano a servizio del bene
e della pace del mondo. Preghiamo
- Per i malati e tutti coloro che vivono nelle difficoltà, affinché possano
accoglierti con fiducia e speranza nei loro cuori e sentirsi amati da quanti
se ne prendono cura. Preghiamo:
- Per tutti noi che ci prepariamo alla festa del Natale perché possiamo
vivere in atteggiamento di silenzio interiore per ascoltare e lasciarci
guidare della Parola di Dio. Preghiamo
Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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23 Dicembre
In quel giorno manderà il Signore stesso
un segno dal cielo
e una vergine darà alla luce un figlio.
Sarà chiamato Dio con noi,
si nutrirà di panna e miele
e governerà con giustizia tutti i popoli del mondo.
24 Dicembre
Domani sarà sconfitto il male della terra
e regnerà su noi il Salvatore del mondo.
Il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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2° Giorno: 17 Dicembre
“O SAPIENZA”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo,
ti estendi ai confini del mondo,
e tutto disponi con soavità e con forza:
vieni, insegnaci la via della saggezza.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
La genealogia di Cristo, una sequenza ordinata di nomi, ci colloca nella
storia e ci riporta alle origini e Cristo, che nella sequenza è il primo e
l’ultimo nome, l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, è generato dallo
Spirito Santo ed in lui è il compimento della nostra storia. Solo in Cristo,
che è la pietra angolare, possiamo essere pietre vive di una chiesa
edificata sulla roccia.
Preghiere dei fedeli
- Per la Chiesa perché sia capace di manifestare in Cristo l'Unico
Salvatore e il Redentore. Preghiamo
- Per coloro che guidano, governano e con ogni forma hanno influenza
sui popoli perché si lascino illuminare da Cristo, la luce che viene per
ogni uomo. Preghiamo
- Per tutti coloro che vivono nella guerra e nella divisione perché possano
riconoscere in Gesù il Salvatore e il Messia che viene per la salvezza di
tutti. Preghiamo
- Per tutti noi, perché possiamo capire che Gesù, venendo nel mondo, si è
inserito nella nostra storia di peccato e di miseria per essere come noi e
farci partecipi di una storia di salvezza. Preghiamo
Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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7° Giorno: 22 Dicembre
“O RE DELLE GENTI”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare che riunisci i popoli in uno,
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
Maria ci insegna come si deve ringraziare Dio per i sui innumerevoli
doni. Se riflettiamo sulla nostra vita, quante volte troviamo la mano del
Signore che ci soccorre, ci sostiene, ci fa dono della sua misericordia?
Dio fa grandi cose in ognuno di noi, a tutti ci dona il Suo amore, i Suoi
insegnamenti, i Suoi rimproveri. Quindi ognuno di noi può ripetere:
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente!
Preghiere dei fedeli
- Perché la Chiesa abbia piena fiducia nel suo Signore, il quale opera
sempre in maniera silenziosa per preparare gli eventi decisivi della nostra
salvezza. Preghiamo
- Perché le giovani generazioni sappiano imitare la sollecita prontezza di
Maria nell'assistere e valorizzare le persone più anziane e indifese.
Preghiamo
- Perché ogni madre sappia attendere il proprio figlio con l'amore e il
desiderio con cui Maria ed Elisabetta hanno atteso il frutto del proprio
grembo. Preghiamo
- Perché ogni nostra famiglia abbia la protezione della vergine Maria, e
possa sperimentare la gioia di incontrare la salvezza portata da Cristo.
Preghiamo
Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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6° Giorno: 21 Dicembre
“O ASTRO CHE SORGI”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
"Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno
lo spirito di Maria a esultare in Dio; se, secondo la carne, una sola è la
madre di Cristo, secondo la fede tutte le anime generano Cristo; ognuna
infatti accoglie in sé il Verbo di Dio... L'anima di Maria magnifica il
Signore, e il suo spirito esulta in Dio, perché, consacrata con l'anima e
con lo spirito al Padre e al Figlio, essa adora con devoto affetto un solo
Dio, dal quale tutto proviene, e un solo Signore, in virtù del quale
esistono tutte le cose" (Sant’Ambrogio)
Preghiere dei fedeli
- Per la Santa Chiesa, perché quando si vede oppressa, incompresa,
diffamata o rifiutata, ritrovi nell’esempio di Maria la gioia e la forza di
manifestare l’amore di Dio. Preghiamo.
- Per le madri in attesa di un figlio, perché vivano il tempo della
gravidanza in rendimento di grazie al Signore, consapevoli di essere
collaboratrici nell'opera della creazione. Preghiamo:
- Per le nostre comunità parrocchiali, perché trascorrano questi ultimi
giorni di avvento nella preghiera e nel raccoglimento per preparare il loro
cuore alla venuta del Salvatore. Preghiamo
- Per noi qui raccolti attorno alla mensa eucaristica, perché comunichiamo
la gioia di avere incontrato e accolto il Signore con la stessa sollecitudine
di Maria. Preghiamo
Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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3° Giorno: 18 Dicembre
“O SIGNORE”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una persona per
categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa intanto si canta
l’Antifona “O”
O Signore, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto,
e sul monte Sinai gli hai dato la legge: vieni a liberarci con braccio potente.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
“I coniugi e i genitori cristiani, seguendo la loro propria via, devono sostenersi
a vicenda nella fedeltà dell'amore con l'aiuto della grazia per tutta la vita, e
istruire nella dottrina cristiana e nelle virtù evangeliche la prole, che hanno
amorosamente accettata da Dio. Così infatti offrono a tutti l'esempio di un
amore instancabile e generoso, edificando la carità fraterna e diventano
testimoni e cooperatori della fecondità della madre Chiesa, in segno e
partecipazione di quell'amore, col quale Cristo amò la sua sposa e si è dato per
lei . [...] Tutti quelli che credono in Cristo saranno quindi ogni giorno più
santificati nelle condizioni, nei doveri o circostanze che sono quelle della loro
vita, e per mezzo di tutte queste cose, se le ricevono con fede dalla mano del
Padre celeste e cooperano con la volontà divina, manifestando a tutti, nello
stesso servizio temporale, la carità con la quale Dio ha amato il
mondo.”(Lumen Gentium)
Preghiere dei fedeli
- Perché la Chiesa testimoni la fede forte di Maria e Giuseppe, disponibile
all’obbedienza della volontà divina e pronta ad accogliere e testimoniare, nello
Spirito, Gesù, il Cristo. Preghiamo.
- Perché impariamo a leggere negli eventi della storia ed in particolare in quelli
della nostra storia la presenza di Dio, che esprime la sua volontà nelle vicende
dell’esistenza. Preghiamo.
- Perché coloro che stanno per prendere decisioni fondamentali si lascino
guidare allo Spirito, riconoscendo Dio, e non le opere ed i progetti umani, come
Signore della Storia. Preghiamo.
- Per noi, perché possiamo partecipare a questa santa Eucaristia grati del dono
che abbiamo ricevuto, uniti nella lode e nell’amore scambievole. Preghiamo.
Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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4° Giorno: 19 Dicembre
“O GERMOGLIO DI JESSE”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli:
tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t’invocano:
vieni a liberarci, non tardare.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
“Non temere…. la tua preghiera è stata ascoltata”. Quante volte abbiamo
avuto paura davanti a qualcosa più grande di noi? Quante volte preghiamo
ma pensiamo che non siamo stati ascoltati? Tante volte rimaniamo muti
senza parole davanti ai doni del Signore. Ci sentiamo piccoli e indifesi, il
Signore ci incoraggia dicendo “Non temere”. Non riusciamo ad ascoltare
la Sua voce. Siamo in attesa di quel qualcosa sui cui ogni giorno
preghiamo e chiediamo a Dio. Lo vogliamo subito e pronto. “Le mie
parole si compiranno al tempo stabilito”. Se ci focalizziamo sul chiedere-
ricevere, la nostra fede si inaridisce, non riusciamo a vedere che in ogni
piccolo gesto e in ogni piccolo grande dono c’è la Sua mano. Come
Zaccaria ed Elisabetta dobbiamo attendere… l’attesa deve essere una
delle caratteristiche che compongono la nostra casa.
Preghiere dei fedeli
- Per la Chiesa che rimanga feconda per portare nuova vita nei cuori più
aridi. Preghiamo
- Per chi governa questa terra, fa che si mettano in ascolto della Tua
Parola e che trovino in essa il coraggio per portare avanti l’idea di una
città dell’amore. Preghiamo
- Per chi sente come un peso il proprio limite. Preghiamo
- Per le famiglie della comunità che riescano a percepire nella vita
quotidiana la presenza del Signore. Preghiamo
Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.
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5° Giorno: 20 Dicembre
“O CHIAVE DI DAVIDE”
Dopo il saluto del celebrante, viene portata al presbiterio, da un bambino, o una
persona per categorie diverse (mamma, anziano, papà, giovane) una lampada accesa
intanto si canta l’Antifona “O”
O Chiave di Davide, scettro della casa d’Israele,
che apri, e nessuno può chiudere, chiudi, e nessuno può aprire:vieni,
libera l’uomo prigioniero, che giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Per la riflessione dopo la proclamazione del Vangelo del giorno
“Maria è grande proprio perché non vuole rendere grande se stessa, ma
Dio. Ella è umile: non vuole essere nient'altro che l'ancella del Signore.
Ella sa di contribuire alla salvezza del mondo non compiendo una sua
opera, ma solo mettendosi a piena disposizione delle iniziative di Dio. È
una donna di speranza: solo perché crede alle promesse di Dio e attende la
salvezza di Israele, l'angelo può venire da lei e chiamarla al servizio
decisivo di queste promesse”. (Deus Caritas Est n. 41)
Preghiere dei fedeli
- Per la santa Chiesa, vergine e madre, che nel tempo continua a generare
in Cristo moltitudini di figli, perché si conservi pura da ogni peccato e
raggiunga quella santità che in Maria già risplende in modo perfetto.
Preghiamo
- Per quanti operano nella pastorale, perché abbiano sempre presente che
Dio è l'artefice di ogni conversione e che egli si serve di mezzi umili, per
compiere i suoi prodigi di salvezza. Preghiamo
- Per i poveri che, come Maria, pongono la loro fiducia solo in Dio,
perché abbiano a sperimentare che proprio per loro Gesù è nato come
fratello e salvatore. Preghiamo
- Per la nostra comunità, perché la sua fede diventi salda e matura come
quella di Maria, che ha creduto senza avere prove e si è abbandonata in
Dio senza esitare. Preghiamo
Dopo i riti di comunione, si canta o si recita il Canto delle Profezie a pag 3 ss
Al termine il celebrante imparte la Benedizione e congeda l’assemblea.