1 modalità di sostegno psicoterapeutico a.a. 2007/2008 prof.ssa fiorella monti...
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Modalità di Modalità di sostegno psicoterapeuticosostegno psicoterapeutico
a.a. 2007/2008a.a. 2007/2008
Prof.ssa Fiorella [email protected]
Testo di Riferimento:Garland, C. (a cura di) (2001). Comprendere il trauma, un approccio psicoanalitico. Milano: Paravia Bruno Mondadori Editore.
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ContenutiParte I Introduzione al pensiero psicoanalitico sul trauma Causalità e significato inconscio degli eventi apparentemente accidentaliParte IIValutazione e consulenza Evento traumatico cambiamento perdita Guarigione capacità di convivere con il trauma, in uno stato d’animo ragionevolmente buonoParte IIITrattamento Terapia Psicoanalitica Lavoro del lutto Associazione tra trauma e alcuni tratti della storia iniziale dell’individuo Danno alla capacità di simbolizzazioneParte IV e Parte V Trattamento Analisi Lavoro con gruppi di persone che hanno subito eventi traumatici
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TRAUMA
“τιτρώσκω” =
“perforare”
“danneggiare”
“ledere”
“rovinare”
“colpire”
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Il termine “trauma”:
1) ferita con lacerazione
2) shock violento
3) conseguenze sull'insieme dell’organismo di una lesione risultante da una violenza esterna
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Il trauma psichico nella concezione classica è un evento improvviso ed
inatteso che per la particolare intensità oltrepassa la capacità di elaborazione psichica dell’Io ed ha
effetti patogeni durevoli nell’organizzazione psichica.
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Alla fine del secolo scorso, dal dibattito scientifico nasce la nozione di trauma principalmente intorno a tre ambiti (Herman, 1992):
• i traumi da ferrovia e lo shock da bombardamento o la nevrosi da combattimento
• l’isteria
• la violenza sessuale e domestica
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Quesiti
Natura organica o psicologica?
Debolezza, suggestionabilità o simulazione?
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Dibattito scientifico sulla «spina Dibattito scientifico sulla «spina dorsale da ferrovia»dorsale da ferrovia»
Page (1885) propose che i sintomi della «spina dorsale del
ferroviere» avessero un'origine di natura
psicologica “Il terrore è sufficiente”
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Dibattito scientifico sulla «spina dorsale da ferrovia»
• Herman Oppenheim (1889) con “nevrosi traumatica” avanzò
la proposta che i problemi funzionali
fossero il risultato di sottili modificazioni
molecolari che hanno luogo nel sistema nervoso
centrale.
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Dibattito scientifico sulle «nevrosi cardiache» (traumi bellici)
• «cuore irritabile»• «cuore di soldato» (Myers, 1870;
Da Costa, 1871) • «azione disordinata del cuore»• «astenia neurocircolatoria»
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Dibattito scientifico sullo «shock da granata»
• Charles Samuel Myers (1915) psichiatra militare britannico fu il primo a utilizzare il termine «shock da granata» nella letteratura medica.
• Lo «shock da granata» veniva riscontrato anche in soldati che non erano mai stati esposti direttamente al fuoco.
• Myers rifiutava l'idea di una relazione tra nevrosi belliche e fattori organici (la «commozione molecolare nel cervello»).
• Dichiarava che il solo disturbo emotivo era una spiegazione sufficiente.
• Sottolineava la forte somiglianza tra nevrosi di guerra e isteria (Myers, 1940).
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Dibattito scientifico sullo «shock da granata»
• La diagnosi di shock da granata fu accettata ma i medici faticavano non poco per distinguerla dalla vigliaccheria.
• Durante la seconda guerra mondiale più di duecento soldati britannici sono stati giustiziati per codardia, anche se soltanto l'11% dei soldati condannati a morte per diserzione è stato effettivamente passato per le armi.
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Nevrosi traumatiche in ambienti civili
• Il neurologo americano James J. Putnam:
la traumatizzazione psichica è considerata una regressione funzionale verso modalità
di funzionamento precedenti, semplici, riflessive, automatiche (1898).
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Dibattito scientifico sulla relazione tra trauma psicologico
e isteria
• Briquet, psichiatra francese, nel 1859 stabilì le prime connessioni tra i sintomi dell'isteria (compresa la somatizzazione) ed episodi traumatici durante l'infanzia descrivendo 501 pazienti.
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• Tardieu (1862), professore di medicina forense: tematica del trauma sessuale nei bambini.
• Alfred Fournier (1879): tematica dei falsi ricordi (pseudologica phantastica) di bambini che venivano sospettati di aver
accusato ingiustamente di incesto i propri genitori.
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• L’ipnosi consentiva di combattere tale
intenzione estranea con l’immettere nel
malato una equivalente opposta
intenzione anch’essa estranea
capace di neutralizzare la
prima.
• Per Charcot (1825-1893) le manifestazioni isteriche erano
disturbi simulati prodotti intenzionalmente dal malato nonostante la sanità fisica;
• La simulazione non era consapevolmente voluta: una intenzione estranea
alla personalità cosciente del malato avrebbe agito in lui così da tradursi in quelle manifestazioni.
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• Joseph Babinski dedicò i propri sforzi allo studio della
suggestionabilità isterica. • Quando subentrò in qualità di
direttore alla Salpetrière, nel 1905, i precetti di Charcot sulle origini traumatiche
dell'isteria furono respinti.• Al loro posto le
caratteristiche che venivano ormai considerate centrali
nell'entità neurologica detta “isteria” erano la simulazione
e la suggestionabilità (Babinski, 1901, 1909).
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Per molti neurologi e psichiatri francesi e
tedeschi la cura delle sindromi di
guerra assunse i connotati di una lotta
contro la simulazione.
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• Lo psichiatra svizzero Edouard Stierlin (1909, 1911) pubblicò due lavori sul terremoto di Messina del 1907 e un disastro minerario nel 1906.
• Studiò la tematica della capacita di ripresa.
• Concordò con i suoi predecessori della Salpetrière sul fatto che le emozioni violente siano i fattori eziologici principali delle «nevrosi da terrore».
• Per primo si occupò di popolazioni non cliniche.
• Rilevò che una proporzione sostanziale delle vittime sviluppava sintomi da stress post-traumatico duraturi.
• Osservò che la nevrosi traumatica è l'unico complesso di sintomi psicogenici per il quale non è necessaria alcuna predisposizione psicopatologica.
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• Bonhoeffer (1870-1930) e coll. ritenevano che il vero motivo della nevrosi traumatica in questi pazienti fosse la disponibilità o meno di un risarcimento («La legge è la causa delle nevrosi traumatiche»).
• Il disturbo sarebbe provocato dalla possibilità di un beneficio secondario.
• “La nevrosi traumatica è una «nevrosi da risarcimento»”.
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• Descrisse 591 pazienti e riscontrò una psicopatologia di origine traumatica in 257 casi.
Pierre Janet(1859-1947)
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• Secondo Janet, i pazienti isterici non sono in grado di avvalersi dei propri processi interni come riferimenti per l'adattamento.
• L'essere in contatto con il proprio passato insieme all'avere percezioni
precise delle situazioni attuali determina se la persona è in grado di rispondere in maniera adeguata alle
sollecitazioni dell’ambiente.
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• Per Janet «subconscio» si riferisce all'insieme dei ricordi che formano gli schemi mentali che guidano l'interazione tra persona e ambiente.
• Categorizzazione e assimilazione adeguate dei ricordi delle esperienze passate consentono a una persona di sviluppare schemi di significato che la preparano a far fronte ai problemi del
futuro.
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• Quando una persona prova «emozioni veementi» la sua mente può non riuscire ad abbinare alle esperienze terrorizzanti schemi cognitivi preesistenti.
• Ne consegue l'impossibilità che i ricordi dell'esperienza vengano integrati nella consapevolezza personale.
• Così vengono separati (dissociati) dallo stato cosciente e dal controllo volontario.
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• La stimolazione emotiva estrema produce un'incapacità di assimilare i ricordi traumatici.
• Coloro che hanno subito un trauma sono “incapaci di fornire il resoconto
che chiamiamo memoria narrativa, eppure continuano a dover fare fronte alla situazione difficile” (Janet, 1919).
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• Ne consegue una “fobia della memoria” .
• Le tracce mnestiche del trauma rimangono latenti sotto forma di “idee fisse” inconsce che non possono essere “liquidate” fintanto che non vengono trasformate in una narrazione personale.
• Continuano ad interferire sotto forma di percezioni terrificanti, preoccupazioni
ossessive e riesperienze somatiche come le reazioni da ansia (Janet, 1889, 1930).
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• Janet osservò che i pazienti che avevano riportato un trauma reagivano a elementi che lo ricordavano rispondendo in maniera adeguata alla minaccia originale ma priva di valore adattivo rispetto alla situazione attuale.
• Quando i pazienti non riescono a integrare l'esperienza traumatica nella totalità della consapevolezza personale si «affezionano» al trauma.
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• «Incapaci di integrare i ricordi traumatici, sembra che abbiano smarrito anche la
capacità di assimilare nuove esperienze. È come se la loro personalità si sia arrestata
definitivamente a un certo punto, senza potersi più espandere, aggiungendo o
assimilando elementi nuovi» (Janet, 1911).
• «Sembra che l'evoluzione della vita di tutti i pazienti traumatizzati sia bloccata; rimangono
legati a un ostacolo insuperabile»
(Janet, 1919).
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• Janet ipotizzò che gli sforzi per mantenere i ricordi traumatici frammentati fuori dalla coscienza attiva prosciugassero l'energia
psichica di questi pazienti.
• Questo interferisce con la capacità di impegnarsi in azioni che richiedono
concentrazione e creatività e di imparare dall’esperienza.
• Se gli elementi dissociati del trauma non vengono integrati nella coscienza personale è probabile che il paziente subisca un lento
declino delle sue capacità personali e professionali.
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• Conseguenza psicologica del trauma è il crollo dei processi mentali adattivi che
portano al mantenimento di un senso di Sé integrato.
• Conseguenza psicologica del trauma è che la memoria dell’evento traumatico assume uno status “subconscio” perché non raggiunge
mai una piena rappresentazione nella coscienza.
• Il divenire pienamente cosciente di un
avvenimento è sinonimo dell’essere in grado di "raccontare la storia" di
quell’avvenimento.
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• Vi sono analogie tra il punto di vista di Janet sul livello di coscienza più elevato possibile
(fonction du réel) e
• la teoria della coscienza formulata da Edelman (1989) secondo la quale un più
elevato livello di coscienza implica l’integrazione mediata dal linguaggio di
ricordi del sé sociale e del non sé sociale.
Raccontare la storia di un avvenimento in modo coerente corrisponde al maggiore successo possibile di sintesi
personale, che è esattamente il meccanismo con il quale il
trauma interferisce.
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Il concetto di Janet di fallimento nella sintesi personale può essere applicato
• a processi mentali dissociati nei pazienti adulti.
• al comportamento disorganizzato del bambino nella Strange Situation.
• alle pause nel monitoraggio metacognitivo del ragionamento e del discorso durante l’Adult Attachment Interview.
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• In Freud il concetto di trauma psichico evolve a mano a mano che viene elaborato e modificato l'edificio teorico della psicoanalisi.
• Freud, 1893, Meccanismo psichico dei fenomeni isterici:
“Ogni esperienza che risvegli sentimenti dolorosi, quali la paura,
l’angoscia, la vergogna o la sofferenza fisica, può operare come
un trauma psichico”
↓Realtà effettiva + Realtà psichica
Freud
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Freud, 1920, Al di là del principio del piacere
↓Mente racchiusa da uno scudo
protettivo sensibilità selettiva agli stimoli
esterni strategie difensive
Freud, 1923, Nevrosi e Psicosi
↓Formazioni deliranti come “una specie di rammendo laddove in
origine si era prodotta una lacerazione nel rapporto dell’Io con il
mondo esterno”
Freud
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• Freud, 1925, Inibizione, sintomo e angoscia
automatica
angoscia
segnale
L’Io, una volta traumatizzato, non può permettersi di credere al segnale di
angoscia nelle situazioni che assomigliano al trauma che ha minacciato la sua esistenza e
annientato le sue difese dall’angoscia: si comporta sempre come se fosse invaso dall’angoscia automatica.
Freud
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TraumaTrauma
evento che rompe lo scudo protettivo evento che rompe lo scudo protettivo
annulla il tamponamento temporaneo del danno annulla il tamponamento temporaneo del danno
provoca crollo della fiducia nella prevedibilità del provoca crollo della fiducia nella prevedibilità del mondo esternomondo esterno
provoca crollo della fiducia nella funzione provoca crollo della fiducia nella funzione protettiva degli oggetti buoni interniprotettiva degli oggetti buoni interni
Freud
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• Non si può parlare di eventi traumatici in modo assoluto senza considerare la “suscettibilità” (Empfanglichkeit) propria del soggetto.
• A differenza di quanto accade per le malattie del corpo stabilire cosa sia patologico per la
psiche comporta valutare la soggettività delle risposte: non si può parlare di eventi
traumatici in senso assoluto.• Perché vi sia un trauma in senso stretto, una
mancata abreazione dell'esperienza che rimane nello psichismo come un “corpo estraneo”, devono essere presenti delle
condizioni oggettive.
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• Inoltre, il valore traumatico è attribuito all'evento da circostanze specifiche:
le condizioni psicologiche particolari in cui si trova il soggetto al momento dell'evento,
la situazione di fatto, circostanze sociali, esigenze del compito da eseguire che
impedisce od ostacola una reazione adeguata (« ritenzione »)
il conflitto psichico che impedisce al soggetto di integrare nella sua personalità cosciente l'esperienza che gli giunge dall'esterno (difesa).
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Vi sono eventi che escludono per la loro stessa natura la possibilità di una
completa abreazione.
Eventi, ciascuno dei quali da solo non agirebbe come trauma, possono
addizionare i loro effetti.
“Sommazione” (Breuer e Freud)
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• La concezione freudiana della Nachtraglichkeit (posteriorità):
• 1) Non è il vissuto in generale che è rielaborato posteriormente, ma soprattutto ciò che, al
momento in cui è stato vissuto, non ha potuto integrarsi pienamente in un contesto
significativo. Il modello di tale vissuto è l'evento traumatizzante.
• 2) La rielaborazione posteriore viene precipitata dal sopraggiungere di eventi e situazioni o da una maturazione organica che permettono al
soggetto di accedere a un nuovo tipo di significati e di rielaborare le sue esperienze
precedenti.
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• La posteriorità non è una scarica ritardata.• Si tratta di una vera elaborazione, di un
“lavoro della memoria”.• Non è la semplice scarica di una tensione
accumulata, ma un insieme complesso di operazioni psicologiche.
• “Il tempo che è trascorso tra l'incidente e il primo manifestarsi dei sintomi è chiamato "periodo di incubazione," con una chiara
allusione alla patologia delle malattie infettive.”
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• La prima guerra mondiale pose sotto gli occhi di tutto il mondo la realtà degli effetti del trauma.
• Freud riprende il principio di Janet delle “emozioni veementi” come radice delle nevrosi traumatiche:
• L'intensità opprimente dell’evento, I'assenza di canali verbali o motori abreativi e l'impreparazione dell'individuo provocano l'insuccesso della barriera dello stimolo.
• L'organismo non riesce a gestire l'eccitazione, inondando l'apparato mentale, provocandone la paralisi e suscitando tempeste affettive intense (Freud, 1920).
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• Accezione classica del trauma: per definizione acuto.
• effetto di un urto che colpisce l'organismo in modo violento e istantaneo.
• Significato più ampio assunto negli ultimi decenni:
Comprende sia le esperienze traumatiche maggiori, sia l'insieme di eventi traumatici minori e fallimenti relazionali precoci che
espongono il soggetto a sentimenti primitivi e caotici e a vissuti prolungati d'impotenza.
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Winnicott
• « Il trauma è una stimolazione, da parte dell'ambiente e della
reazione dell'individuo all'ambiente, che
interviene prima che l'individuo abbia
sviluppato i meccanismi che rendono
l'imprevedibile prevedibile »
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• Winnicott: “urti” come l'incapacità della madre di dosare e regolare nella prima
infanzia gli stimoli sia interni sia esterni.
Questi urti ostacolano un'integrazione autentica dell'Io e conducono a
un'organizzazione e a un modo di operare prematuri d'ordine difensivo, che invertono il processo maturativo.
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• Il concetto di trauma psichico rimanda a una condizione d'impotenza davanti a
un'esperienza sconvolgente e incontrollabile che provoca un flusso di sensazioni
incontenibili, travolge le normali difese dell'individuo imponendo la messa in atto di difese patologiche sfugge a ogni tentativo di
categorizzazione e di significazione dell'esperienza e che si configura come un
«terrore indicibile».
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• “Il trauma cumulativo è il risultato delle brecce nella
barriera protettiva che possono verificarsi lungo tutto il corso dello sviluppo del bambino,
dalla prima infanzia all'adolescenza, e cioè in tutte quelle zone di esperienza in cui il bambino continua ad avere bisogno della madre come Io
ausiliario per sostenere le funzioni del suo lo immaturo e
instabile.”
• La trappola nascosta dal trauma cumulativo è che esso opera e si costruisce silenziosamente nel
corso di tutta l'infanzia fino all'adolescenza.
Masud Khan
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• Queste brecce nella barriera protettiva materna prese separatamente non sono traumatiche.
• Hanno il carattere di una "pressione" • Queste brecce si accumulano
silenziosamente e invisibilmente nel corso del tempo e attraverso il processo dello sviluppo
• Esse assumono il valore di trauma solo cumulativamente e retrospettivamente.
• Esse si fissano gradualmente nei tratti specifici di una data struttura caratteriale.
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Modell• La vitalità del Sé privato è strettamente correlata alla capacità
di generare significati e dove questa manchi si verificano catastrofi psichiche.
• L'inconscio è "un processo neurofisiologico che possiede la potenzialità di generare significato"
• “Io credo che la coerenza e la continuità del Sé vengano aumentate quando il Sé estende il senso di essere soggetto agente attraverso la creazione di un nuovo significato. L'individuo crea nuovi significati attraverso la sperimentazione della natura ciclica del tempo: il presente trasforma il passato e il passato informa il presente. Come risultato del trauma, sotto l'influenza dominante di questi ricordi può esserci una costrizione del senso del Sé di essere soggetto agente e una risultante costrizione nella creazione di nuovo significato.” (The Privat Self, 1993).
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MODELLO PSICODINAMICOMODELLO PSICODINAMICOAttenzione a:
INFANZIA e STORIA DELLO SVILUPPO
↓ ↓
Primissimi Rapporti
Modellano la struttura mentale
(e il carattere)
Esercitano influenza attiva
sul mondo interno
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L’evento traumaticoL’evento traumatico risveglia le sofferenze risveglia le sofferenze e i conflitti irrisolti dell’infanziae i conflitti irrisolti dell’infanzia
ConnessioneConnessione di passato e presente di passato e presente più più difficile elaborare il traumadifficile elaborare il trauma
CollisioneCollisione traumatica traumatica
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Il trauma tocca e sconvolge il cuore dell’identità
La conoscenza e il ricordo degli eventi sofferti devono diventare parte integrante dell’esistenza conscia attraverso
l’elaborazione.Occorre afferrare il significato che gli eventi
traumatici hanno per l’individuo: gli eventi devono essere ricordati non dimenticati o
cancellati.
Edelman: “Le percezioni presenti, che sono libere da valore, diventano significative attraverso un passato dotato di valore”.
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Trauma Psicologico
manifestazione psichica
di un’esperienza particolarmente
negativa
(in una circostanza, ambito o relazione)
DISORGANIZZAZIONE e DISREGOLAZIONE del sistema psicobiologico della persona
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Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma
L’esistenza del soggetto è sottoposta a L’esistenza del soggetto è sottoposta a
una serie di perdite che richiedono di una serie di perdite che richiedono di
essere elaborate e significate.essere elaborate e significate.
Tra ciò che necessita di ritrascrizione ci Tra ciò che necessita di ritrascrizione ci
sono tutti gli sono tutti gli avvenimenti traumaticiavvenimenti traumatici..
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Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma Nel trauma Nel trauma
posteriorità elaborativaposteriorità elaborativa
Il momento del Il momento del vissutovissuto e il momento e il momento
della della significazionesignificazione non coincidononon coincidono
Il primo resta in sospeso Il primo resta in sospeso
in attesa di un sensoin attesa di un senso
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Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma Per la PsicoanalisiPer la Psicoanalisi
La storia del trauma La storia del trauma
è una storia a due tempiè una storia a due tempi::
1)1) Il trauma vissuto Il trauma vissuto non è capito.non è capito.
2)2) Viene Viene potenziatopotenziato nel suo valore traumatico nel suo valore traumatico
dall’incontro con un elemento esterno dall’incontro con un elemento esterno
pesante che si associa a quello interno.pesante che si associa a quello interno.
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Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma
Non sempre vi può essere Non sempre vi può essere posteriorità posteriorità
elaborativa.elaborativa.
Ciò che non riesce ad entrare nel circuito Ciò che non riesce ad entrare nel circuito
rappresentativo resta come rappresentativo resta come nucleo di nucleo di
inelaborabilitàinelaborabilità..
Il trauma dunque si genera non tanto per Il trauma dunque si genera non tanto per
l’eventi in sé ma perché non è l’eventi in sé ma perché non è
elaborabile.elaborabile.
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Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma
EPISODIO TRAUMATICOEPISODIO TRAUMATICO rimane come rimane come
traccia di esperienza traccia di esperienza slegataslegata da un da un
contesto rappresentativocontesto rappresentativo
ESITOESITO funzionamento psichico di tipo funzionamento psichico di tipo
psicosomaticopsicosomatico
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Ritrascrizioni e Ritrascrizioni e traumatrauma
In termini In termini cognitivicognitivi
Se l’eventoSe l’evento rimane depositato in memoria rimane depositato in memoria
procedurale e procedurale e non passa attraverso non passa attraverso
semanticizzazione, ritrascrizione e semanticizzazione, ritrascrizione e
attribuzione di significatoattribuzione di significato, non può accedere , non può accedere
alla memoria di tipo semantico.alla memoria di tipo semantico.
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Ritrascrizioni e Ritrascrizioni e traumatrauma
Evento traumaticoEvento traumatico residuato di tipo residuato di tipo
proceduraleprocedurale
Viene a mancare il secondo momento Viene a mancare il secondo momento
del trauma: il passaggio dal del trauma: il passaggio dal
procedurale al semantico.procedurale al semantico.
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Eventi traumaticiEventi traumatici
Stress molto precociStress molto precoci
SeparazioneSeparazione traumatica del bambino traumatica del bambino
dalla madredalla madre
Relazioni non soddisfacentiRelazioni non soddisfacenti con con
l’oggetto primariol’oggetto primario
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Eventi traumaticiEventi traumatici
In età precoceIn età precoce questi stress causano questi stress causano
reazioni che vengono depositate nel reazioni che vengono depositate nel
sistema di memoria procedurale.sistema di memoria procedurale.
In età più maturaIn età più matura stress ripetuti stress ripetuti
eccessiva messa in circolo di eccessiva messa in circolo di
glucocorticoidi (dannosi per l’ippocampo) glucocorticoidi (dannosi per l’ippocampo)
sofferenza sistema memoria dichiarativa sofferenza sistema memoria dichiarativa
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Eventi traumaticiEventi traumatici
Studi neurobiologiciStudi neurobiologici sui soggetti con sui soggetti con
Disturbo Post Traumatico da Stress Disturbo Post Traumatico da Stress
per abusi e violenze ripetute o per abusi e violenze ripetute o
prolungate o per traumi molto intensi:prolungate o per traumi molto intensi:
Atrofia dei nueroni dell’ippocampo Atrofia dei nueroni dell’ippocampo
(perdita della memoria esplicita)(perdita della memoria esplicita)
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Eventi traumaticiEventi traumatici
In questi soggetti con DPTSIn questi soggetti con DPTS
No ricordo esplicitoNo ricordo esplicito dell’evento dell’evento
Si ricordano solo:Si ricordano solo:
Stati fisici ed emozionaliStati fisici ed emozionali
ad esso associatiad esso associati
A volte A volte flash backflash back
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Eventi traumaticiEventi traumatici
PallyPally (1997), (1997),
psicoanalista e neurobiologapsicoanalista e neurobiologa::
I I flash backflash back sono sono manifestazioni manifestazioni
somatichesomatiche senza ricordo conscio. senza ricordo conscio.
Le Le difese dissociativedifese dissociative nel trauma nel trauma
recidono l’anello di collegamento tra i recidono l’anello di collegamento tra i
diversi sistemi di memoria.diversi sistemi di memoria.
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Eventi traumaticiEventi traumatici
BlumBlum (1999): (1999):
““Al ricordo manca una Al ricordo manca una
contestualizzazione, ogni possibilità di contestualizzazione, ogni possibilità di
contatto con un significato”contatto con un significato”
l’evento traumatico resta l’evento traumatico resta non non
significatosignificato..
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Eventi traumatici - Eventi traumatici - RiepilogoRiepilogo
Producono un iperafflusso di Producono un iperafflusso di
eccitamenti;eccitamenti;
L’apparato psichico non può farvi L’apparato psichico non può farvi
fronte;fronte;
Schiacciano l’Io;Schiacciano l’Io;
Interrompono la continuità Interrompono la continuità
dell’esperienza;dell’esperienza;
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Eventi traumatici - Eventi traumatici - RiepilogoRiepilogo
Si costituiscono come nuclei di Si costituiscono come nuclei di
inelaborabilità;inelaborabilità;
Il passato doloroso rimane Il passato doloroso rimane
congelato;congelato;
Il trauma ritorna solo attraverso Il trauma ritorna solo attraverso
incubi, sofferenze, acting out e incubi, sofferenze, acting out e
relazioni difficoltose.relazioni difficoltose.
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Consistenza e grado del trauma
Dipendono da:
- VULNERABILITA’
- RESILIENZA
Reazione psichica
prevalentemente soggettiva
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TRAUMATRAUMA = ferita causata da un fattore = ferita causata da un fattore traumatico (traumatico (STRESSORSTRESSOR))
Si è sopraffatti da Si è sopraffatti da emozioniemozioni molto molto dolorosedolorose e e intollerabiliintollerabili
Coinvolgimento della Coinvolgimento della totalitàtotalità della della personapersona
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SCENARI DEL DISAGIO TRAUMATICOSCENARI DEL DISAGIO TRAUMATICO
DisorientamentoDisorientamento
Perdita del controlloPerdita del controllo
Comportamenti di fugaComportamenti di fuga
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QUALI CONSEGUENZE?QUALI CONSEGUENZE?Tre possibili conseguenze:Tre possibili conseguenze:
1. Elaborazione1. Elaborazione adattamento, identità, mentalizzazione al adattamento, identità, mentalizzazione al
servizio del Sé e delle relazioni servizio del Sé e delle relazioni interpersonali;interpersonali;
2.2. Risoluzione apparente Risoluzione apparente conseguenze psicopatologicheconseguenze psicopatologiche nel nel
comportamento o nella personalità;comportamento o nella personalità;3.3. Danno Permanente Danno Permanente
nella nella sofferenzasofferenza dei sintomi (DISTURBO dei sintomi (DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS e POST-TRAUMATICO DA STRESS e DISTURBO ACUTO DA STRESS).DISTURBO ACUTO DA STRESS).
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LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI STATI POST-TRAUMATICISTATI POST-TRAUMATICI
Colloqui di valutazioneColloqui di valutazione
1.1. Diagnosi clinica Diagnosi clinica ++
2.2. Tecnica psicodinamicaTecnica psicodinamica
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LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI STATI POST-TRAUMATICISTATI POST-TRAUMATICI
1.1. Diagnosi clinicaDiagnosi clinica
studio dello sviluppo in relazione studio dello sviluppo in relazione all’ambiente:all’ambiente:
- accurata comprensione del paziente- accurata comprensione del paziente
- contesto ambientale e sociale- contesto ambientale e sociale
- storia dello sviluppo- storia dello sviluppo
- formazione personalità- formazione personalità
- punti di forza e di debolezza- punti di forza e di debolezza
- velocità sviluppo malattia- velocità sviluppo malattia
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LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI STATI POST-TRAUMATICIDEGLI STATI POST-TRAUMATICI
2.2. Comprensione esperienza soggettivaComprensione esperienza soggettiva ripercussioni degli effetti sull’Io e ripercussioni degli effetti sull’Io e sul mondo interno di chi soffresul mondo interno di chi soffre
VALUTAZIONE PSICODINAMICA VALUTAZIONE PSICODINAMICA
CONCENTRAZIONE SU UN PUNTO DI CONCENTRAZIONE SU UN PUNTO DI CONTATTO SIGNIFICATIVOCONTATTO SIGNIFICATIVO
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Disturbo Disturbo trauma traumaoppureoppure
Trauma Trauma disturbo disturbo
l’individuo traumatizzato non sempre si considera l’individuo traumatizzato non sempre si considera pazientepaziente
Un effetto di un trauma grave sull’Io è la perdita Un effetto di un trauma grave sull’Io è la perdita delle capacità di elaborare eventi significatividelle capacità di elaborare eventi significativi
Comorbilità:Comorbilità:- depressione- depressione- stati d’ansia- stati d’ansia- disturbi della condotta- disturbi della condotta- abuso di sostanze- abuso di sostanze- abuso di alcol- abuso di alcol
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““A mio parere, uno dei fattori più A mio parere, uno dei fattori più importanti da tenere presente circa importanti da tenere presente circa
l’esperienza traumatical’esperienza traumatica è è che il paziente che il paziente ha dovuto affrontare tutto da soloha dovuto affrontare tutto da solo, ,
talvolta per un talvolta per un tempo considerevoletempo considerevole” ” RosenfeldRosenfeld, 1987, 1987
““Quando le cose vanno male, la temporalità Quando le cose vanno male, la temporalità non riesce a diventare una delle non riesce a diventare una delle
dimensioni dell’esisteredimensioni dell’esistere””
FerroFerro, 2002, 2002
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Meccanismi di difesaMeccanismi di difesa
Le Le esperienze emotiveesperienze emotive che non hanno che non hanno trovato modo di essere rappresentate e trovato modo di essere rappresentate e trasformate diventano trasformate diventano mine inesplose mine inesplose
FerroFerro, 2002, 2002
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La specificità del discorso La specificità del discorso psicoanalitico è quella di vedere la psicoanalitico è quella di vedere la
complessità della storia in una dinamica complessità della storia in una dinamica che tenga conto insieme della che tenga conto insieme della realtà realtà
esternaesterna e della e della realtà internarealtà interna, che , che consideri cioè anche quali sono i consideri cioè anche quali sono i
riscontri emotiviriscontri emotivi, quali i vissuti che si , quali i vissuti che si determinano in occasione di determinano in occasione di eventi eventi
dolorosidolorosi..
CancriniCancrini, 2002, 2002