1. termine apparso nei documenti ufficiali dellu.e. allinizio degli anni 90: una equilibrata...
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LE POLITICHE DI CONCILIAZIONE:UN OPPORTUNITA’ DA COGLIERE!
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CONCILIAZIONE E FLESSIBILITÀ D'ORARIO.SOLUZIONI PER I GENITORI E PER LEIMPRESE: L'ART. 9 DELLA L.53/00
CONCILIAZIONE FAMILIARE Termine apparso nei documenti ufficiali
dell’U.E. all’inizio degli anni ’90: una equilibrata relazione tra vita familiare e vita professionale.
Le misure di conciliazione sono le facilitazioni che promuovono e sostengono la combinazione tra lavoro professionale e responsabilità di cura.
Sono le strategie tese a rendere meno drammatico il conflitto sul tempo della vita quotidiana delle persone.
Attualmente chi è maggiormente coinvolto dalle responsabilità familiari? Le DONNE!
LE MISURE INDIVIDUATE Misure tese a servizi per la cura di
infanzia e servizi alla persona più efficienti ed efficaci
Misure tese a favorire i congedi parentali per entrambi i genitori
Misure di miglioramento della vita quotidiana, dei tempi, degli orari
Misure che migliorino la condivisione delle responsabilità di cura tra donne e uomini
La conciliazione non può essere considerata solo un problema “privato”
PUNTARE SULLE DONNE: UNA NECESSITÀ PER IL FUTURO ECONOMICO
Profondi mutamenti della struttura demografica per i prossimi anni (Istat: anni 2004/2051)
La “piramide” delle età sposta il suo baricentro verso l’alto per la riduzione dei tassi di natalità e il prolungamento della vita delle persone
Elementi di attenzione
Rinnovamento della forza lavoroAumento tasso dipendenza senile
Rinnovo competenze e professionalitàMobilitazione risorse umane inattive (donne)
CONCILIAZIONE FAMILIARE:UN TEMA LEGATO ALLO SVILUPPO
Nuovi e migliori Servizi (ruolo Enti locali)
Organizzazione del lavoro, tempi, flessibilità (ruolo Imprese)
Organizzazione e cultura familiare (donne, uomini, divisione del lavoro di cura di figli e anziani)
Mutamenti demografici, struttura mercato del lavoro (politiche economiche e sociali)
LA LEGGE 53/2000 Armonizzare i tempi di lavoro, di
cura, di relazione e di formazione. Regolare i congedi parentali per
madri e padri che lavorano Congedi formativi Coordinamento dei tempi delle città
(ruolo Regioni e Comuni)
DESTINATARI DELLA LEGGE Donne e uomini che lavorano (sez.1
“Congedi parentali per la cura dei familiari, formazione e formazione continua)
Imprese private (sez.2 “Art.9”) Regioni, Comuni, Enti locali (sez.3
“Piani degli orari, banche del tempo)
LA LEGGE 53/2000 E LE AZIENDE: ART.9 Quota annuale nell’ambito del
Fondo per l’occupazione Erogazione di contributi alle
imprese private (individuali, piccole, medie, grandi) per progetti di flessibilità a favore della conciliazione familiare
Scadenze di presentazione progetti:10 febbraio - 10 giugno - 10 ottobre
ART.9 MISURE A SOSTEGNODELLA FLESSIBILITÀ DI ORARIO
50% finanziamento destinato a Imprese fino a 50 dip
Obiettivi di progetto:✗ Forme di flessibilità oraria con priorità per
genitori di figli fino 8-12 anni (lett.A) (p.t. reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, flessibilità oraria, banca delle ore..)
✗ Formazione al rientro da maternità e congedi (lett.B)
✗ Sostituzione titolare di impresa o lavoratore/trice autonomo/a (lett.C)
INDICAZIONI UTILI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Stipula dell’accordo sindacale a
sostegno del progetto Definizione progetto secondo art.9
e procedure indicate da Ministero Precisa definizione del contenuto
dell’azione positiva e delle/dei destinatari
Precisa definizione del budget, secondo indicazioni ministeriali
Durata max. progetto: 24 mesi
IPOTESI EX ART. 1 LETT. A
La finalità di cura dei figli, anche se prioritaria, non è da considerarsi esclusiva;
È richiesta, ai fini dell’ammissione al finanziamento, la stipula di accordi sindacali di secondo livello;
Sono finanziabili anche i “costi aggiuntivi al lavoro”;
È data priorità ai genitori con figli con meno di 12 anni, 15 se in affidamento o adozione
TIPOLOGIE FINANZIABILI (ELENCO NON TASSATIVO):PART-TIME REVERSIBILE, TELELAVORO, LAVORO A DOMICILIO, ORARIO FLESSIBILE, BANCA ORE, FLESSIBILITÀ SU TURNI, ORARIO CONCENTRATO
IPOTESI EX ART.1 LETT. B È richiesta l’assenza dal lavoro per un periodo
non inferiore ai 60 giorni, salvo diversa previsione dei contratti collettivi;
È richiesta, ai fini dell’ammissione al finanziamento, la stipula di accordi sindacali di secondo livello;
È data la priorità ai programmi formativi che prevedono, oltre ad aggiornamento professionale, il rientro del lavoratore nella medesima unità produttiva e con le medesime mansioni svolte in precedenza.
I COSTI FINANZIABILI SONO QUELLI SOSTENUTI PER LE ORE DI FORMAZIONE (AFFITTO D’AULE, ACQUISTO MATERIALE, DOCENTI) NON VI RIENTRANO I COSTI RELATIVI ALLA MANCATA PRODUZIONE.
IPOTESI EX ART.1 LETT. C
Azioni mirate esclusivamente al lavoro autonomo per consentire la sostituzione del titolare d’impresa o del lavoratore autonomo con altro imprenditore o lavoratore autonomo per necessità di cura familiare.
LA SOSTITUZIONE PUO’ ESSERE TOTALE O PARZIALE, RISPETTANDO LE FIGURE PROFESSIONALI ESPLICITATE NEL CODICE CIVILE E LEGGE 30/2003
REDAZIONE DEL PROGETTO Modello predisposto dal Ministero Linee guida per la domanda di
ammissione Allegati (secondo indicazioni delle
l.g.)
Invio a:
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale Direzione Generale per l’Impiego, Orientamento e la Formazione Div. IV, Via Fornovo, 8 00192 ROMA
2/3 ESEMPI DI CASI
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
OSPEDALE DI LECCO AZIENDA PRIVATA
UN CASO AZIENDALE:PROGETTO DI AZIONE POSITIVA L. 53/2000 ART. 9 PER LA CONCILIAZIONEFINANZIATO DA MINISTERO DEL LAVORO
IL PROGETTO Gli Ipermercati Auchan di San Rocco al
Porto (LO), Bergamo, Curno e Padova hanno promosso un Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della Legge 53/2000, art. 9, teso a favorire la conciliazione familiare attraverso:
La SPERIMENTAZIONE del “Lavoro a Isole”, un modo innovativo di pensare e organizzare il lavoro;
La FORMAZIONE, per facilitare i rientri al lavoro in seguito a maternità e congedi familiari
I RISULTATI DEI PROGETTI Miglioramento delle condizioni di
conciliazione per le lavoratrici (e lavoratori)
➢ Realizzazione di Isole nell’area casse➢ Realizzazione di Isole nell’area
commerciale➢ Miglioramento del clima aziendale➢ Valorizzazione e assunzione delle
responsabilità di conciliazione familiare da parte delle aziende
CONSOLIDAMENTO DELLE SPERIMENTAZIONI DELLE “ISOLE” COME
MODELLO ORGANIZZATIVO
ES. TORCITURA PESSINA AZIENDA DI 36 DIPENDATI (DI CUI 33
DONNE) L’AZIENDA ANNUNCIA 16 ESUBERI SU 36 PROPOSTA E POI ACCORDO DI CDS PER
1 ANNO POI ACCORDO DI TRASFORMAZIONE DA
TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE CON ELABORAZIONE DI UN PROGETTO ART.9 LEGGE 53/00
RISULTATO : MANTENIMENTO DELL’OCCUPAZIONE ATTRAVERSO LA CONCILIAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO
PERCHÉ LE AZIENDE DEVONO ESSEREINTERESSATE ALLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE?
Problema organizzativo e di gestione delle risorse umane
Domanda sociale e personale ineludibile Responsabilità sociale e innovazione Migliore qualità del lavoro
La convenienza reciproca di interessi