12mesi - ottobre 2009

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1,00

N. 5 ANNO

I // OTTOB

RE 2009

Massimo Alessi Viviana Beccalossi Giuliano Campana Ariberto Faustini Antonio Galoforo Enrico MattinzoliDO MON

PENSIERI DI

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Via Ducco, Viale Europa Fornaci

STRADE E QUARTIERI

IL CASO FELTRI BOFFOHa perso linformazione

LAEROPORTO DECOLLERBettinsoli: nuovo progetto per MontichiariPoste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Brescia

FUGA DAL CENTRO STORICOI bresciani non lo amano pi?CANYONING

STRATEGIA DIMPRESA VIDEOTECA SUCCESSO RISIKO PELO E CONTROPELO AVATAR

3 DODICI MESI // OTTOBRE 2009

IN QUESTO NUMEROEditoriale Pi cultura della legalit e senso civico Prodotto & mercato Andrea Mutti: tutti i segreti del canyoning Viviana Beccalossi: Brescia, Pdl, casa comune cercasi Vigilio Bettinsoli: il nostro aeroporto decoller La Chimera: a Brescia una realt Strategia dimpresa Enrico Mattinzoli: dibattere per fare squadra Giuliano Campana: costruire subito costruire bene Antonio Galoforo: limpegno e le idee che aiutano il mondo Massimo Alessi: quel pentagramma... Ariberto Faustini: luomo dietro la macchina da presa La trilogia del gran seminatore 5 7 9 10 12 16 18 21 22 24 27 29 31 35 40 42 43 47 51 64 67 71 72 74 77 80 83 86 89 91 92 95 96 Fabio Mandelli: dallo sport al volontariato Tu e il fisco Strade e quartieri: Via Ducco, Viale Europa Strade e quartieri: Fornaci Fuga dal centro storico Essere italiani Il caso Feltri-Boffo Gentile Farmacista Pelo e contropelo Una Tv pronta a rinascere dalle sue ceneri I soldi sognati non fanno la felicit Centodieci e lode Estate sul lago dIdro Qui e l Videoteca Avatar: lultima frontiera della fantascienza RisiKo!: il mio miglior nemico Specchio delle mie brame successo

Ottobre 2009 Anno I - Numero 5 Rivista mensile - 1,00 Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia tel 030.3758435 - fax 030.3758444 e-mail: [email protected] Direttore Responsabile Roberto Barucco e-mail: [email protected] Editore Sales Solutions srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia Registrazione Tribunale di Brescia n. 52 del 24/11/2008 Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Brescia

DODICI MESI

MESI

Impaginazione Wave Communication Srl Fotografie Archivio Sales Solutions, Rolando Giambelli Il Fotogramma, Agenzia Reporter, Patrick Merighi Brescia in Vetrina, Cristina Minini Stampa Mediagraf Spa - Padova Pubblicit

Hanno collaborato Eva Alessandri, Pietro Balbo, Roberto Barucco, Nicola Bendinelli, Livio Benassi, Esterino Benatti, Elizabeth Bertoli, Silvio Bettini, Paoloemilio Bonzio, Donatella Car, Alessandra Cascio, Lodovico Cherubini, Alessandro Cheula, Alessandro Chizzoni, Mario Conserva, Enrico Filippini, Rolando Giambelli, Viola Ladi, Riccardo Maffei, Ferdinando Magnino, Sergio Masini, Cristina Minini, Giorgio Olla, Antonio Panigalli, Francesco Rastrelli, Emanuele Salvi, Salvatore Scandurra, Alessandra Tonizzo, Silvia Valentini, Lella Vanetti.

Sales Solutions Srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 25124 - Brescia tel 030.3758435 - fax 030.3758444 [email protected]

MESI 12OTTOBRE 2009

Edi ROBERTO BARUCCO

DITORIALE

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QUESTIONI MORALI, QUESTIONI SPORTIVE

E MADONNINE

a Bellagio alla Madonna del Ghisallo, in bicicletta. Ben prima dellestate del 2009 e di quel sole implacabile che ha scaldato gli animi nelle redazioni dei quotidiani, alla faccia dei condizionatori. Erano i tempi di Coppi e Bartali. Metafora, ennesima, ciclistica, della sfida che finiva a colpi democratici di pedale e sudore, altrettanto uguale e democratico, sullerta che moriva davanti alleffige oggi sacra agli sportivi, a due ruote e a due gambe. Nove chilometri in tutto, che decidevano lesito, a quota 754, davanti al santuario dove la Madonnina dolcemente sorrideva a vincitori e vinti. La chiesetta era, , del 1623, venne consacrata agli sportivi proprio dopo la guerra, su proposta del custode, don Ermelindo Vigan, che chiese lautorizzazione allallora Papa Pio XII, concessa con gioia. Anzi, il 13 ottobre del 1948, anno elettorale drammatico e terribile in Italia, proprio Papa Pacelli accese in piazza San Pietro la fiaccola sacra. Fu un trionfo. Attravers lItalia, quella luce, tutto lo Stivale democratico ritrovato nella coesione postbellica e postelettorale. Sed gli animi, ancora accalorati dal sole dellestate rovente, anche allora, nel 1948,

D

mentre Giuseppe Dossetti su Cronache Sociali scriveva commentando la fresca vittoria della Dc, ha influito listinto di conservazione e di difesa degli interessi e dei beni pi diversi nella quantit materiale e nel valore spirituale; ha influito soprattutto la paura, nel senso pi letterale di emozione e di reazione irriflessa a una minaccia di conquista del potere da parte del Pci. La fiaccola saliva verso il Nord, mentre gli italiani guardavano alla ritrovata passione sportiva, contagiati dalla popolanit travolgente del ciclismo. La primavera delle urne era gi lontana. Sal, la luce accesa dal Papa, fino alla cima del Ghisallo, da dove si vede un bel ramo del lago di Como, pedalata dopo pedalata, portata a turno da due campioni, rivali da sempre, affratellati nello missione sportiva ormai benedetta, appunto Coppi e Bartali. E allarrivo fu gran festa per tutti, compreso don Ermelindo e i suoi parrocchiani, senza distinzione di classe, appartenenza politica, abitudini pubbliche e private, sopra e sotto le lenzuola e paure reciproche. E inizi una vicenda nuova per lo sport proprio mentre finiva anche quella storia dinizio autunno, che ormai compie sessantanni ed gi vecchia come il cucco, e racconta di sport, avversari e questioni, mass, anche morali, daltri tempi. E galantuomini, anche quelli daltri tempi.

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Odi ANTONIO PANIGALLI

PINIONI

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UNA PI INCISIVA CULTURA DELLA

LEgALIT E SENSO CIVICOdiritti e dallaltro impone doveri. Lo scenario attuale, contrassegnato da processi di globalizzazione e flussi migratori sempre pi consistenti, rende necessario ridefinire lidea di cittadinanza, in passato legata alla nascita e allappartenenza a un suolo. necessario che ci sia una reale globalizzazione dei diritti e che, per quanto possibile, a tutte le persone vengano riconosciuti i medesimi standard alla sicurezza personale, alla partecipazione alla vita sociale, alla realizzazione di s; ci richiede che ci sia unautentica volont politica, ma la scuola dovrebbe, in questo delicato e urgente impegno, giocare un ruolo fondamentale. Educare al senso civico significa riconoscere la medesima appartenenza a ununica umanit ed educare al riconoscimento e al rispetto delle differenze. Sentirsi cittadini vuol dire essere consapevoli di avere un ruolo attivo da svolgere nella trama di relazioni sociali che ogni giorno vengono sperimentate, a partire dalla famiglia, dalla scuola, dalle associazioni che operano

C

osa sono legalit e senso civico? A sentirle cos, sembrano parole difficili da comprendere, ma poi, approfondendo la riflessione, ci si rende conto che sono funzioni e valori che si concretizzano, forse non sempre consapevolmente, nellagire quotidiano, in qualsiasi luogo ove ci si relazioni con gli altri perch con gli altri che dobbiamo, per cos dire, fare i conti. Siamo animali sociali e, in quanto tali, dobbiamo avere regole di convivenza da rispettare perch senza regole condivise e osservate non ci pu essere libert, n tantomeno giustizia. Il tutto, passando attraverso i molteplici possibili strumenti e ambienti di formazione culturale, con lacquisizione della propria identit di persona che porta, di conseguenza, alla consapevolezza di appartenere a un ambito pi vasto, a un contesto sociale con cui si condivide la memoria storica e i propri valori di riferimento; a un tessuto connettivo di rapporti umani e istituzionali, che da un lato garantisce

sul territorio. Sentirsicittadini implica, perci, assumersi responsabilit concrete che si traducono in precisi atti di tutela nei confronti di noi stessi e degli altri, attraverso lassunzione di comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni di vita: quando si a tavola, quando si per strada, quando ci si relaziona con gli altri; nei confronti dellambiente, adottando tutte le misure che possono contribuire a preservarlo e a salvaguardarlo; nei confronti delle istituzioni. Promuovere una cultura della legalit e del senso civico significa, pertanto, favorire comportamenti positivi a tutti i livelli. In un momento in cui le manifestazioni di violenza si moltiplicano e la tenuta delle istituzioni, a partire dalla famiglia, sembra essere messa a dura prova, dovere della societ nel suo insieme favorire e potenziare comportamenti civilmente responsabili anche attraverso occasioni, che permettano un contatto diretto con i poteri istituzionali e una conoscenza pi approfondita della loro opera.

I monumenti a Giuseppe Zanardelli e Quintino Sella, due integerrimi statisti protagonisti della storia dItalia.

MESI 12OTTOBRE 2009

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PRODOTTO & MERCATOCROLLO DEI CONSUMI

CAPITOLO QUINTOverso il basso. Il calo dei consumi risale le filiere produttive soffocando gli ordinativi a fornitori e subfornitori, il sistema si involve su stesso. Interessante lanalisi dei prodotti pi venduti comparata con quella dei meno venduti. Qualche spunto di riflessione: - nel settore abbigliamento e calzature colpiscono le inaspettate maggiori vendite di abbigliamento bambino, calzature invernali (in agosto!) e valigeria; le minori vendite di accessori da donna, scarpe da uomo, giacche e pantaloni; - nuovi stili di vita, viaggiamo, quanto viaggiamo!, si combinano evidentemente con lacquisto del necessario (i bambini crescono, linverno alle porte) e lattenzione al risparmio; - tra gli alimentari e le bevande si vendono ortofrutta e gelati, crollano le vendite di carni e crostacei (mai stati a buon mercato!); - al supermercato vanno alla grande le vendite di: acqua, gastronomia, decoder per il digitale terrestre, insetticidi, prodotti tipici, prodotti del comparto freschissimo (mozzarelle, prosciutto verdure ecc.); male le vendite di: alcolici, carne, dolci vari (non il gelato), formaggi stagionati, merendine e surgelati; In sintesi: grande attenzione ai prezzi e alla salute, qualche piccolo premio per se stessi, rinuncia generalizzata ai prodotti pi costosi e ricercati. Concludo? Un antico adagio racconta che gli economisti fanno previsioni per permettere ai meteorologici di fare bella figura. Lungi da me lidea di ritenermi un economista (vorrei aver sbagliato in pieno), spero non si consideri tale nemmeno Bernanke (vorrei tanto non si fosse sbagliato affatto!).MESI 12OTTOBRE 2009

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n anno dopo Lehman, VENDITE Bernanke1 dichiara: Re- Ad agosto registriamo un ulteriore ancessione finita, Draghi: che se modesto calo delle vendite effetI mercati vanno verso la tive su base mensile che si protrae per il normalit2. Accingendomi a scrivere il quindicesimo mese consecutivo, il setquarto capitolo di questa mia presenza tore delle vendite al dettaglio in crisi su Dodici Mesi ho molto sperato di po- e dimostra il ridotto potere (o la ridotta ter dare al lettore segnali diversi rispetto propensione) dacquisto delle famiglie. a quelli a tinte fosche dei precedenti, La contrazione stata marginale in lanalisi dei dati sullandamento dei con- Francia e Germania, marcata in Italia sumi al dettaglio in Italia e nelle princi- dove ha toccato il punto di massimo su pali economie dellarea euro ha purtrop- base mensile. Nessuna delle tre econopo smorzato ogni mio, seppur timido, mie stata in grado di rispettare i proentusiasmo. Temo che la sindrome di grammi di vendita. Ancora una volta tocca a noi la maglia nera; pi virtuosi i Cassandra mi colga. Prima dellestate si temeva che la riapertura post ferragostana potesse Eurozona vendite effettive rivelarsi una Caporetto economica: rispetto al mese precedente tra gli operatori circolava il timore (terrore?) che molte piccole e medie imprese non avrebbero riaperto, vittime (colpevoli?) di tensioni finanziarie insostenibili e crolli generalizzati degli ordinativi, cos non stato. Alcune vittime ci sono state, gli esempi non mancano neppure in 2007 2008 2009 citt, ma le tanto celebrate doti del- 2006 Fonte: Ufficio studi BexB spa limprenditore nostrano hanno probabilmente prevalso sulle difficolt; non nego per che negli occhi di molti tedeschi; il pessimismo sulle proiezioni leggo incredulit e smarrimento, quasi future dilaga. non si capacitino di quanto stia accadendo alle loro amate creature, certo sono PREZZI, MARGINI, OCCUPAZIONE E GIACENZE solo sensazioni personali. Veniamo agli indicatori, sono per loro Linflazione rimane debole, determinata stessa natura asettici e inanimati non da unacerrima competizione tra i forniaiutano quindi vanno interpretati: pur- tori che si traduce in forti sconti al dettroppo anche questo mese lasciano poco taglio; gli sconti erodono i margini. La spazio alla fantasia; di seguito a sintesi forza lavoro continua a scendere, vendite fiacche e margini in calo si traducono europea. nello snellimento degli organici. Lindice sulle scorte di magazzino non pu 1 Presidente della Federal Reserve che adeguarsi, appiattendosi anchesso 2 Il Sole 24 Ore mercoled 16 settembre 09

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ERSONAGGI

CANYONINg:ADRENALINA BLUdi SALVATORE SCANDURRA

Andrea Mutti, guida alpina e maestro di alpinismo, svela i segreti di unattivit fuori dal comune, ma se affrontata consapevolmente, adatta a tutti.

mare lacqua, la roccia e tutto quello che ci circonda. Appoggiarsi a persone preparate (in Italia le uniche figure professioniste abilitate allaccompagnamento sono le Guide alpine con la specializzazione in canyon). Essere consapevoli di essere in un ambiente naturale e quindi potenzialmente pericoloso. Non smettere mai di imparare e non sottovalutare niente. Andrea, cos il canyoning? Semplicemente la discesa di torrenti

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di montagna che nel corso di millenni di erosione hanno scavato canyon pi o meno profondi. una vera e propria immersione nella natura, uno sport che racchiude tante discipline molto differenti tra loro, come il nuoto, lalpinismo, e la speleologia. Insomma, uno sport molto completo. Vivi di questo sport? S. Di professione faccio la guida alpina e il canyoning una specializzazione e una parte integrante di tutte le attivit classiche del mio lavoro: arrampicata, alpinismo, sci.

Lo pratichi a livello agonistico? Ci sono stati piccoli accenni di gare, pi per goliardia che per competizione vera e propria, e spero che cos resti. Ogni volta che negli sport outdoor ci si addentra nella competizione le cose cambiano. Si tende a banalizzare, omologare e a intaccare quella parte avventurosa, naturale e ambientale che per me resta fondamentale. Come nata questa passione? Il mio approccio stato abbastanza avventuroso: con un amico avevo sentito parlare della discesa di un canyon in particolare e un bel giorno, senza nessuna conoscenza e materiali adatti, ci siamo buttati in questa avventura. Da quel lontano settembre del 1989 mi si aperto un mondo nuovo e non sono stato pi capace di stare lontano dallacqua. Dove si pratica? In Italia un po dappertutto: larco alpino, data la sua ricchezza di acqua, possiede svariati percorsi adatti ad essere scesi con tecniche torrentistiche (nome

MESI 12OTTOBRE 2009

Ogni volta che negli sport outdoor ci si addentra nella competizione si tende a banalizzare quella parte avventurosa, naturale e ambientale che per me resta fondamentale.

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Bisogna sempre tener presente che ogni ambiente naturale pu diventare ostico e cambiare nel giro di poche ore.italiano per indicare il canyoning). Poi di percorsi in giro per il mondo ce ne sono veramente tanti e molti ancora da scoprire. Anche sui monti di casa nostra sono stati scoperti canyon meravigliosi. Lequipaggiamento per iniziare? Muta e calzari in neoprene, imbragatura, corde, casco, attrezzatura tecnica da alpinismo e speleo, scarpe da canyoning o in alternativa scarpe da ginnastica. Da chi stato inventato? Diciamo che i torrenti e i canyon sono da sempre stati oggetto di storie fantastiche e di esplorazioni, se dobbiamo parlare del canyoning moderno, un grosso contributo lhanno dato i gruppi speleologici che nel corso delle loro esplorazioni hanno scoperto luoghi magici. Negli anni 80, partendo dalla Francia, si via via delineato un aspetto tecnico e sportivo che quello che potremmo definire canyoning moderno. Il panorama italiano? In Italia lambiente canyonistico molto vivo e in fermento e sta aumentando il numero dei frequentatori su tutto il territorio, grazie alle guide alpine che accompagnano in torrente e a gruppi torrentistici sparsi ormai dalla Valle dAosta alla Sicilia. Negli ultimi dieci anni poi lambiente bresciano stato particolarmente importante per lo sviluppo di questa attivit, in particolare grazie al Ceffo (Compagnia Esplorazioni forre, fosse e orridi), un gruppo di amici che ha contribuito a rivoluzionare in maniera determinante il modo di percorrere canyon, dando il via a una nuova filosofia ormai riconosciuta da tutto il panorama italiano ed europeo. Ottimizzazione delle tecniche alpinistiche, utilizzo del tuffo come progressione, meno utilizzo della corda possibile le loro peculiarit. Quanto dura la stagione? In Italia un po tutto lanno, visto che si trovano percorsi dal Friuli alla Sicilia. In ogni caso sulle alpi il periodo migliore va da maggio a ottobre, anche se c chi

WWW.LIBERAVVENTURA.IT temporale anche breve pu trasformare un innocuo torrente in un vorticoso fiume colmo di insidie. necessario approcciarsi con la dovuta calma, e sapersi affidare a persone preparate. Le guide alpine specializzate in canyoning possono dare un contributo fondamentale per far conoscere tutti gli aspetti del procedere in sicurezza. A Brescia, in particolare, da diversi anni esiste Liberavventura, unassociazione di guide alpine che con la loro professionalit vi potranno accompagnare nelle prime esperienze. La tua professione ti ha portato a gira re il mondo. Il luogo che ti ha dato di pi? Nessun viaggio mi ha deluso. Ogni avventura mi ha lasciato sensazioni uniche. Rispondo: la prossima meta in cui decider di andare.

non disdegna di cimentarsi anche nella stagione pi fredda. A chi adatto? un attivit aperta a tutti, dai bambini ai pi anziani. Esistono veramente tantissime tipologie di percorsi che possono soddisfare le esigenze e le capacit di ognuno. Lacqua come divertimento e svago del resto un elemento che ha sempre fatto da calamita per luomo. Cosa consigli a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al canyoning? unattivit fantastica, ma sempre pi persone si cimentano senza nessuna preparazione, sia fisica che tecnica. Bisogna sempre tener presente che ogni ambiente naturale pu diventare ostico e cambiare drasticamente nel giro di poche ore: un

.LA SCHEDA

ANDREA MUTTI

Luogo e data di nascita: Brescia, 24 dicembre1965 Professione: Guida alpina e maestro di alpinismo Storia alpinistica e sportiva: Inizia le attivit alpinistiche a soli 13 anni, a 15 raggiunge le vette del Cervino ed effettua salite da capo cordata nei gruppi Adamello e Brenta. Nel 1980 inizia a cimentarsi nella salita di cascate di ghiaccio, e poco dopo consegue i brevetti di lancio e di istruttore di alpinismo nel corpo dei paracadutisti alpini. Negli anni successivi intraprende altre attivit riguardanti gli sport davventura, come il volo in parapendio e il kayak. Dal 1989 iniziano le avventure fuori dalle Alpi: Stati Uniti (89), Canada (96), Ecuador e Per (97), Cile (98). Dal 2000 in poi si succedono velocemente esperienze in Giordania, Norvegia, Nepal, Grecia, Isole Svalbard, Corsica, Marocco e Kashmir. Nel 1994 con altre guide alpine inizia ad organizzare corsi di arrampicataalpinismo su roccia e di ghiaccio-escursionismo-trekking in Italia e allestero. Primi in Lombardia ad accompagnare in Canyon, nel 1996 nasce un progetto autonomo: Liberavventura, che oltre a sviluppare le attivit di guida alpina lo coinvolge in collaborazioni e consulenze con alcune aziende del settore tecnico di montagna e non. Lattivit a livello amatoriale cessa nel 1994, quando la guida alpina diviene un lavoro a tempo pieno.MESI 12OTTOBRE 2009

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ERSONAGGI

BRESCIA, PDL:Viviana Beccalossi e il futuro del nuovo partito.

CASA COMUNE CERCASI

MESI 12OTTOBRE 2009

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.LA SCHEDA

VIVIANA BEccAlossI Diplomata in lingue, ader al Movimento Sociale Italiano per il quale fu consigliere circoscrizionale di Brescia dal 1989 al 1991. Dal 1991 al 2001 eletta consigliere comunale a Brescia, dove ha fatto parte delle Commissioni Assistenza e Sanit, Commercio e Vigilanza, Urbanistica e Patrimonio. Candidata della coalizione di centrodestra come sindaco di Brescia nel 1994 e nel 2003, nel 1995 divenne deputata regionale in Lombardia e nel 1996 divenne membro dellAssemblea nazionale del partito Alleanza Nazionale, nato dalle ceneri dellMSI. Il 16 aprile del 2000 venne rieletta consigliere regionale per la Provincia di Brescia, mentre nel 2001 occup un seggio alla Camera dei Deputati, dove per si dimise l11 luglio lasciando subentrare Daniela Santanch. Ha ricoperto lincarico di vicepresidente della Giunta Regionale della Lombardia e di assessore allagricoltura nella Giunta guidata da Roberto Formigoni. Nellaprile 2008 stata rieletta alla Camera dei deputati e dal giugno scorso Segretario Provinciale del PDL di Brescia.di EMANUELE SALVI

na casa comune per il PdL, in citt, dove possano convivere le due anime, An e Forza Italia. Una sede nuova, spaziosa, con sale riunioni per almeno cento persone, uffici, impiegati. Quasi una sorta di azienda, dove la politica trova conferma nei riti dellefficienza, forte di un confronto schietto tra idee e valori Il tempo ci insegner ad operare come un unico potente motore, dove ogni ingranaggio prezioso e fondamentale per lefficienza, e dove il combustibile naturale la comune passione per la politica del fare, al servizio di tutti. - Cos interviene lonorevole Viviana Beccalossi, coordinatrice provinciale del PdL, mentre guarda alla

U

Gli ideali sono una questione di sguardi, quelli che uomini di altre generazioni sapevano accendere nei militanti, uniti per qualcosa. Penso a uomini come Berlinguer e Almirante.

casa futura, vista Castello. Un motore certamente complesso. Molti sono gli elementi, ma il punto che percorsi diversi si devono incontrare in un punto di equilibrio stabile. Forza Italia, come An, ha sofferto i passaggi evolutivi del partito. Certo, An ha una vicenda differente, che viene da lontano. Ma un nuovo PdL pu essere costruito sulla base della condivisione di valori e obiettivi. Tutti dobbiamo lavorare nella stessa direzione, mettendo a disposizione la nostra esperienza per lottimale realizzazione di questo grande progetto chiamato PdL, dove la collettivit ha investito fiducia, e alla quale nostro dovere rispondere con seriet e competenza, senza sterili distinguo tra gruppi. Ma, gli ideali? Gli ideali sono una questione di sguardi, quelli che uomini di altre generazioni sapevano accendere nei militanti, uniti per qualcosa. Penso a uomini come Berlinguer e Almirante. Rappresentano quegli uomini che sapevano parlare al cuore della loro gente, sapevano accendere gli occhi di chi assisteva ai comizi, scuotere i sentimenti profondi. Ecco gli ideali sono in quegli occhi, in quei sogni che avevamo, da una parte e dallaltra. Sono allorizzonte, appena sfumato, dellidea politica. Oggi rischiamo di perdere quegli sguardi, quelle passioni. Non si tratta solo di numeri, di gente, ma di persone che vogliano ancora credere in un messaggio capace di attraversare gli strati sociali. questa la via, altrimenti il PdL fallisce lobiettivo. E Gianfranco Fini? Francamente ci sono dei momenti... delle situazioni in cui fatico a capirlo. Credo che abbia un progetto a lunga sca denza. Nella sua lungimiranza, penso capisca che dobbiamo gestire un presente complesso, e che talvolta ci sentiamo in difficolt perch non ci sta dando punti di riferimento, in questo senso. Sentiamo una lontananza, uno scollamento tra lui e la base, non parlo dei cosiddetti colonnelli. Non un panorama rasserenante... No, il partito deve spingere sul tessera mento, sullapertura alla gente, servono direttive nazionali. In questo senso siamo indietro e dobbiamo, lo ripeto, riscoprire e far riscoprire lorgoglio dellappartenenza, il coraggio delle idee, quella politica che faceva battere i cuori.MESI 12OTTOBRE 2009

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ERSONAGGI

Il segretario provinciale del Pdl Viviana Beccalossi con il ministro Renato Brunetta e il presidente della Provincia Daniele Molgora.

Gianfranco Fini? Francamente ci sono dei momenti... delle situazioni in cui fatico a capirlo.Spostiamoci da Roma e torniamo in Lombardia. Qui si vive quotidianamente e si sente forte la questione del lavoro, del rico noscimento e della tutela dei diritti dei lavoratori e delle difficolt dellimpresa. Sono convinta che si possano e si debbano far convivere i diversi interessi, che divengono parte del bene comune. Linteresse particolare va superato. Mi piaciuto sentir affermare da Tremonti che importante la partecipazione degli operai, dei lavoratori, agli utili delle aziende. Questa idea ci appartiene, legata alle nostre radici sociali. E mi riporta alla convinzione che in Lombardia esista la maturit necessaria perch i vari interessi dei produttori e dei lavoratori possano convergere. Dalla Lombardia a Brescia il passo breve. Qui abbiamo lavorato molto sul tema della sicurezza e della sua percezione. Eppure alcune zone rimangono critiche, vedi via Milano e via San Faustino. Condivido, invece, la proposta, del Ministro La Russa, che su scala nazionale ha portato lesercito nelle zone a rischio e che si rivelata concretamente efficace. E la realt, forte, dellimmigrazione? C ed una risorsa. Preferirei, per, che da parte dellEuropa non arrivassero solo mere critiche politiche al nostro operato, ma idee e soluzioni concrete che creassero il substrato ideale per collaborare nella risoluzione di una questione che interessa tutti, e non solo lItalia perch geograficamente pi esposta. Vedo, inoltre, anche la necessit di sottolineare le nostre radici storiche, culturali, religiose. Integrazione, per me, significa dare le stesse opportunit che abbiamo noi a chi regolarmente siMESI 12OTTOBRE 2009

vuole impegnare in un progetto globale chiamato Italia, che presuppone rispetto di diritti e doveri. Se chi arriva da noi riesce a malapena a sopravvivere, non possiamo parlare di integrazione reale. Ecco perch, come dicevo, necessario agire a livello di politica dellimmigrazione, sia a livello nazionale che comunitario. Ribadisco: i diritti, come i valori di tutti a partire da quelli delle donne, vanno riconosciuti, ma si tratta di educare a condividere anche i doveri. Che Brescia , questa? Una citt dove la vittoria storica di Adriano Paroli ha rotto una serie di equilibri e assetti di potere, una citt in trasformazione. Dove Cl e Cdo hanno un nuovo peso? Innanzitutto credo sia utile fare un distinguo. Tutti sappiamo, infatti, che la Cdo una realt associativa rivolta alle aziende e che offre servizi commerciali, convenzioni, assistenza di varia natura per promuovere cultura economica e lavoro, mentre Cl, si configura come un movimento ecclesiale cristiano-cattolico, fondato da Don Giussani, rivolto alle persone ed alla loro dimensione spirituale, indicando come fondanti lesperienza cristiana la cultura, la carit e la missione. Lunione e

Che Brescia , questa? Una citt dove la vittoria di Adriano Paroli ha rotto una serie di equilibri e assetti di potere, una citt in trasformazione.

la collaborazione tra Cdo e Cl ha dato poi vita ad unesperienza eccezionale come il Meeting di Rimini, che negli ultimi dieci anni stato in grado di coinvolgere ed appassionare migliaia di persone, e di creare momenti intensi di confronto trasversale tra politici, imprenditori, manager, medici e professionisti, gettando le basi per un dialogo vero e costruttivo a livello nazionale ed internazionale, su tematiche fondamentali in diversi ambiti. Detto questo, penso che la politica debba tenere in dovuta considerazione tale distinguo, dialogando apertamente con entrambe le realt, valutando oggettivamente ogni spunto proposto, e operando autonomamente da esse per valorizzare al meglio ogni peculiarit ed ogni sollecitazione proveniente da un territorio molto vitale, quale quello bresciano, nellottica di creare valore per lintera collettivit senza confusione. Viviana Beccalossi tornerebbe in Re gione? La carriera politica non si pu programmare. Sono contenta per la candidatura di Formigoni, che ha dimostrato di saper governare bene. E lo dico con cognizione di causa. Sono stata la sua vice per otto anni e mezzo. Roberto ha passione e grandi capacit di lavoro. Ed difficile sapersi sempre rinnovare, essere allavanguardia. Tornando a me, che ho una storia personale iniziata il giorno del mio quattordicesimo compleanno, il 10 settembre, con la prima tessera del Fronte della Giovent, sento viva la disciplina di partito. Andr bene per il futuro qualsiasi ruolo che mi consenta di tener viva la passione e lo spirito di allora. Quando verranno meno tali presupposti, solo allora sar arrivato il momento di ritirarmi dalla politica.

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VIgILIO BETTINSOLIIL NOSTRO AEROPORTO DECOLLERNuovo progetto per il DAnnunzio di Montichiari.di EMANUELE SALVI

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ro ci sar. Ecco, in quella proposizione, il nostro aeroporto che ritroviamo la sintesi della brescianit, del sentire comune che ricorre nel domandare a Vigilio Bettinsoli lo stato di salute del DAnnunzio di Montichiari. Quel il nostro aeroporto, ora classificato tra i cosiddetti scali minori, ma dalla grande potenzialit, con appeal, strutture adeguate, piste di tutto rispetto. Il presidente della DAnnunzio Spa guarda al futuro con rinnovata convinzione, ed un futuro che non legato solo ai cargo. Anzi. Nella brughiera c ancora posto per i vettori civili, nonostante le alterne fortune delle precedenti compagnie e per sviluppare nuovi collegamenti o la trasformazione di una parte del terminal in una zona vip per la sosta dei velivoli privati, con il Tag, Terminal per lAviazione Generale, dedicato al trasporto privato. Progetti concreti dice Vigilio Bettinsoli , che guardano alle potenzialit del territorio. Senza contare la trattativa in corso con una grande compagnia che potrebbe, se conclusa positivamente, trovare il riferimento proprio al DAnnunzio. Massimo riserbo, almeno per ora, sul nome e sulla portata dellaccordo. Di

a gente mi ferma spesso, mi chiede come va il nostro aeroporto, che futu-

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assoluto rilievo, anticipa Bettinsoli. Musica nuova per lo scalo di Montichiari, che ha vissuto i drammi recenti di compagnie aeree per voli civili che hanno chiuso i battenti, con tutti i problemi che ne sono seguiti. Il calo generalizzato dei passeggeri lo paghiamo anche noi, ovviamente. In controtendenza invece sono i trasporti merci, laviocamionabile. Oggi abbiamo vettori, come Cargolux, che si muovono su Montichiari con tre aerei a pieno carico cinque giorni la settimana, oppure realt come Cargo China Airlines, la compagnia saudita Saudi Airlines, lEthiopian Airlines Cargo. Vettori che hanno consentito, come nel caso del recente vertice di Stato in Libia, di trasportare in poche ore le sessanta Mercedes richieste per le cerimonie ufficiali, partite proprio da qui, grazie a tre aerei. Insomma, laeroporto per i cargo serve, anzi accresce il suo volume dintervento. Potrebbe posizionarsi sulle 60mila

Vorremmo sviluppare nuovi collegamenti o la trasformazione di una parte del terminal in una zona vip per la sosta dei velivoli privati, con il Tag, dedicato al trasporto privato.

tonnellate annue di volume trasportato, occupando un posto di rilievo nel quadro nazionale. Non certo una cenerentola, ma al servizio dellimpresa, un supporto rilevante per leconomia del nord-est. Orizzonte sgombro, dunque, per i cargo. E per il trasporto civile, ancora qualche temporale in quota? Questo un diverso aspetto. La crisi anche una occasione per tentare il rilancio. Alcune compagnie qui ci sono gi e ora abbiamo un supporto importante dalla Catullo. Hanno capito che una crisi che investe il DAnnunzio di riflesso danneggia anche loro. Come anticipavo, se si concretizzer il contatto in corso con una compagnia italiana di grande importanza avremo ulteriore spazio di rilancio. A Montichiari potrebbe posizionarsi un forte vettore di riferimento che in questi anni non c stato. Nellattesa, il presidente del DAnnunzio ha elaborato le strategie di domani: Dobbiamo sviluppare tutto il possibile, muovendoci alla ricerca di clienti, per il mondo, compiendo ogni sforzo per farci conoscere. in corso una ristrutturazione importante anche a livello dirigenziale, abbiamo a Verona un nuovo direttore generale di notevole esperienza. E guardiamo con convinzione alla possibile realizzazione di un terminal per laviazione generale, appunto il Tag, che pu contare sulla forza del nostro territorio, sulla sua offerta. Questa nuova struttura pu attirare la clientela dallestero, quegli

imprenditori o personaggi celebri, che cercano servizi, comodit, assistenza. Come quella che deriva da un hangar, ad esempio, per gli aerei privati. Magari per brevi soste che necessitano di rifornimento e manutenzione, mentre limprenditore incontra i suoi colleghi di altri Paesi o ne approfitta per visitare il Bresciano. un segmento da sviluppare, nel quadro pi generale dellofferta rinnovata. Un tipo di offerta che guarda a una se-

A Montichiari potrebbe presto posizionarsi un forte vettore di riferimento che in questi anni non c stato.rie di interventi programmati? S, il consolidamento del settore cargo e la sua crescita successiva, il trasporto civile, la ricerca costante di personale di esperienza, una logistica di qualit, laumento delle capacit di assistenza e manutenzione. Vogliamo, nel 2010, ridurre drasticamente le perdite e dimostrare le nostre capacit. Arriveremo al giusto equilibrio e, con la Provincia di Brescia che ci sta sostenendo, in futuro saremo in grado di colloquiare con Bergamo e Milano da posizioni diverse.MESI 12OTTOBRE 2009

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RESCIA E I BRESCIANI

LA ChIMERA

A BRESCIA UNA REALTUna cooperativa sociale attivissima e molto apprezzata in citt e provincia. Tuttaltro che unutopia.

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di SERGIO MASINI

ssere capaci imprenditori e al contempo operare nel sociale, un connubio questo spesso difficile da coniugare. Ci riuscito il presidente della cooperativa La Chimera, Antonio Scaldaferri (per tutti Tonino), insieme a un gruppo affiatato di collaboratori. Presidente, cosa fa esattamente La Chi mera? La nostra una cooperativa sociale di tipo B. Ci prendiamo carico di giovani svantaggiati, di et compresa mediamente tra i 25 e i 35 anni, con difficolt di vario genere; bravi ragazzi con tanta voglia di fare ma con trascorsi spesso dolorosi di disagio sociale. Noi li aiutiamo a introdursi nel mondo del lavoro, li guidiamo, li sosteniamo, fornendo al contempo, a chi ne ha bisogno, lavoratori capaci e molto volonterosi. Ci curiamo di affiancare questi giovani, innanzi tutto individuando lattivit per la quale sono pi portati o si sentono adatti, quindi nellapproccio concreto con la professione, poi seguendoli passo passo, avendo cura di non lasciarli mai soli, in modo da fornire il miglior servizio possibile a chi ne richieda i servizi. Ogni tre mesi, inoltre, vengono effettuate attente valutazioni delloperato e dello stato psico-fisico dei nostri ragazzi e dellandamento delleventuale percorso terapico cui alcuni di loro sono soggetti; e per questo dobbiamo ringraziare la dedizione dei tanti medici e

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assistenti sociali. Nella maggior parte dei casi, per, la vita lavorativa stessa a permettere una progressiva e costante riduzione della loro percentuale di invalidit. Sono persone con problemi di alcol o droga? Assolutamente no. Parliamo di giovani con problemi familiari, un passato magari difficile, invalidi, ragazzi che hanno conosciuto la sofferenza e che, grazie allaiuto e al sostegno di professionisti, si affacciano alla vita con rinnovato entusiasmo. Sono persone con tanta voglia di riscatto che mirano alla possibilit di essere anchesse, finalmente, membri attivi della societ. Sono affidabili, volenterosi, puntuali e metodici; i loro limiti riguardano eventualmente la rapidit di esecuzione o la complessit dellincarico, per il resto sono persone che non hanno niente da invidiare alle altre. C una ragazza portatrice di handicap, ad esempio, che ha scelto anche di rinunciare alla pensione che percepiva di diritto per poter divenire completamente autonoma ed autosufficiente, vivere del proprio lavoro, facendo affidamento sul suo solo stipendio come tutti. Con i tempi che corrono d da pensare.... Come nasce la Chimera? La cooperativa nasce nel 95 da un gruppo di medici bresciani sensibili al problema dellinserimento lavorativo di ragazzi svantaggiati. Inizialmente pensata per guidarli allimpiego presso alcuni bar, si poi allargata ad altre realt occupazionali, come le piccole manutenzioni, facendo crescere La Chimera che, con nostra grande soddisfazione, raccoglie sempre maggiori consensi e attestazioni di stima. Come, ad esempio, quella recentemente riservataci dai Beni Culturali della Regione Lombardia per le nostre ottime prestazioni nella gestione degli archivi del Comune di Montichiari. Allinizio eravamo un gruppo di amici e di collaboratori che, gratuitamente, sosteneva questa struttura limitandosi a fornire un appoggio e a lavorare, per cos dire, dietro le quinte. Poi la passione per il sociale e la soddisfazione di poter aiutare il prossimo hanno preso il sopravvento e ci siamo dedicati al progetto anima e corpo, a tempo pieno. Abbiamo allargato gli orizzonti delliniziativa e la cooperativa cresciuta, come una grande famiglia. Un risultato che stato possibile raggiun-

Li aiutiamo ad introdursi nel mondo del lavoro, li guidiamo, li sosteniamo, mettendo a disposizione di chi ne ha bisogno lavoratori capaci e molto volenterosi.

di via Romiglia si aggiunto in seguito quello dellAsl di viale Duca degli Abruzzi. Quindi, ci siamo candidati per altri lavori: dapprima abbiamo ottenuto di occuparci del trasporto dei carrelli del pranzo per lospedale di Cremona, poi siamo stati richiesti da quello di Casal Maggiore per il quale, oltre ai carrelli, effettuiamo il trasporto medicinali per lo smaltimento, gestiamo il bar interno e ledicola. A Brescia collaboriamo con lAsl per la pulizia degli spazi verdi e abbiamo iniziato a occuparci

gere grazie al lavoro di un gruppo di collaboratori molto uniti e capaci di fare squadra, tra i quali voglio ricordare, accanto al vicepresidente Pierandrea Sala, mio fratello Franco, Piera, Mary, Giuliano, Paolo e Sonilla. Al bar del centro psichiatrico

Siamo disponibili per attivit di packaging, imbustamento, archiviazione ed altri servizi.

del lavaggio stoviglie per gli Spedali Civili, mentre per lospedale di Gardone Valtrompia effettuiamo lavori di portierato, callcenter e ritiro referti. Per il Comune dIseo ci siamo invece messi alla prova con la consegna di pasti a domicilio e servizi di traAntonio Scaldaferri. sporto per portatori di handycap e anziani. Abbiamo unottima e consolidata esperienza di collaborazioni per larchiviazione di documenti e simili (penso allAler, per cui lavoriamo, come pure lAsl o ancora il Civile) e inoltre ci stiamo attivando anche sul territorio di Milano, nel cui celebre Pirellone operiamo a livello di call-center.MESI 12OTTOBRE 2009

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RESCIA E I BRESCIANI

.LA CHimErA: prinCipALi LAvori in CorSo- URP (Ufficio relazioni con il pubblico) Regione Lombardia, Milano: gestione del Centro di accoglienza clienti, come servizio di front office specializzato; - Aler e Asl di Brescia: gestione degli archivi, magazzino cartaceo e data entry; - Ospedale di Gardone Val Trompia: distribuzione e ritiro referti, attivit di portierato e gestione centralino; - Centro Fleming di Via Orzinuovi, Brescia: trasporto prelievi; - Comune di Brescia: trasporto anziani, con accompagnamento per visite mediche o a centri di riabilitazione.

Quanti dipendenti avete? Attualmente la cooperativa occupa un centinaio di persone, ma con larrivo di alcuni lavori che ci siamo aggiudicati (quale ad esempio la gestione del bar del Palagiustizia) gli occupati saliranno a quota 150. Lavorano da voi solo persone svantag giate? Destiniamo almeno il 30% dei posti di lavoro a persone svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro, ma le affianchiamo sempre con altri dipendenti per garantire la piena soddisfazione delle aspettative di chi ci sceglie. Le cooperative sociali che partecipano a bandi per la collocazione di disabili o svantaggiati e poi, di fatto, fanno lavorare solo le persone senza problemi non svolgono la funzione etica e sociale cui sono preposte. Noi siamo fieri di dire che utilizziamo realmente unalta percentuale di giovani che corrispondono al profilo che ci siamo proposti di agevolare. Per, perch la cooperativa sia realmente efficiente, questo non deve andare a discapito del risultato. Grazie allattenta selezione del personale e al costante monitoraggio delle attivit, non mai capitato che un ragazzo non si presentasse al lavoro, daltronde sono talmente felici di darsi da fare che spesso accusano meno assenze per malattia degli altri. Peraltro la grande coesione tra coloro che hanno degli svantaggi e il resto del personale, congiun-

tamente alla nostra collaudata struttura organizzativa, ci permette immediate sostituzioni in caso sia di assenza per malattia, sia di prestazioni non adeguate. Sono convinto, infatti, che la prima credenziale per essere scelti da aziende pubbliche o

Abbiamo iniziato col fornire personale per i bar, ora copriamo lavaggio stoviglie, trasporto carrelli, medicinali e altro.private sia la garanzia di offrire seriet, continuit e competenza, sostenuta da un gruppo strutturato e attento al risultato. Davvero profitto e attenzione al sociale possono andare a braccetto dunque Molto di pi. Credo fermamente in ci che facciamo e sono certo che operando con trasparenza e passione si possa ottenere il miglior risultato in entrambi gli

obiettivi. Qual il futuro prossimo de La Chime ra? Stiamo approntando corsi di formazione specifici per le nostre attivit, che si svolgeranno direttamente presso le nostre sedi. Recentemente abbiamo attivato nuovi servizi di imballaggio, imbustamento, assemblaggi, e servizi similari su richiesta. Siamo in grado di offrire ad artigiani, uffici e aziende servizi continuativi o saltuari: grazie alla disponibilit di molti nostri collaboratori possiamo far fronte a picchi di superlavoro di aziende che si trovino nella necessit di dover soddisfare richieste improvvise od occasionali. Parliamo di lavori manuali semplici e ripetitivi, che per spesso occupano operai o personale specializzato. Grazie alla dotazione di furgoni e alla disponibilit di autisti siamo in grado, in tempi rapidissimi, di effettuare la presa in consegna dei materiali e della riconsegna a domicilio dei lavori assemblati con tariffe particolarmente competitive. Questo uno dei nostri nuovi progetti. Uno dei tanti, perch qui siamo sempre alla ricerca di nuove soluzioni e nuove avventure, umane ed etiche....

.LE CoopErAtivE SoCiALiLe cooperative sociali sono una speciale categoria di cooperative, caratterizzata dal fatto di perseguire linteresse generale della comunit alla promozione umana e allintegrazione sociale dei cittadini attraverso: - le Cooperative di Tipo A, che gestiscono i servizi socio-sanitari ed educativi; - le Cooperative di Tipo B, che operano con finalit di promozione sociale e di sviluppo nella societ. Esse offrono servizi, personale specializzato ed attuano inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati in strutture con caratteristiche imprenditoriali, svilupMESI 12OTTOBRE 2009

pando professionalit spendibili sul mercato. In Italia le cooperative sociali rappresentano unimportante realt sia sotto il profilo occupazionale sia dellerogazione di servizi. Secondo lIstat, a fine 2005 le cooperative sociali erano 7.363, con una crescita di oltre il 30% rispetto al 2001. Queste imprese impiegano complessivamente oltre 210.000 addetti retribuiti e 32.000 volontari. Inoltre rivolgono i loro servizi a oltre 3 milioni di persone per un giro daffari pari a 6,4 miliardi di euro. Nate a partire dalla seconda met degli anni 70 in alcune aree del nord Italia (Lombardia

soprattutto) le cooperative sociali hanno conosciuto una progressiva diffusione in tutto il territorio nazionale. Lo sviluppo di questa particolare forma imprenditoriale legato a una molteplicit di fattori. Da un lato gli enti pubblici esternalizzano alle cooperative sociali una quota crescente di servizi sociali, sanitari, educativi. Daltro canto esistono fenomeni di auto organizzazione della societ civile (cittadini, gruppi informali, associazioni, ecc.) che promuovono la nascita di cooperative sociali per rispondere a bisogni insoddisfatti o per innovare lofferta di servizi di welfare.

Rdi MARIO CONSERVA

UBRICA

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LA CRISI AGLI SGOCCIOLILE ASPETTATIVE SULLE

MATERIE PRIME SONO UN BUON SEgNALE

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un sempre pi diffuso, seppur cauto, ottimismo sul fatto che la crisi sia in fase terminale e che finalmente si profili un percorso di ripresa lenta e graduale delleconomia. Il fatto confortante che il sistema finanziario globale ha tenuto, quindi stato scongiurato un rischio caos dalle conseguenze neppure immaginabili; il problema ora lo strascico di questa crisi, lanalisi dei danni, levoluzione del riassestamento e i nuovi modelli di sviluppo ai quali ci si dovr riferire. Il settore dei metalli non ferrosi, e quello dellalluminio in particolare, di rilevanza molto significativa per lindustria bresciana, un interessante indicatore sotto questo aspetto, e vale la pena di riflettere su quanto si verificato allinterno di questo comparto e su quali possono essere le attese per il futuro immediato. In poco pi di un anno, da met 2008 a oggi, successo di tutto. Si pensava a uno sviluppo globale inarrestabile di produzione e utilizzo, giustificato dalla lenta ma progressiva crescita da parte dei paesi pi maturi e dai progressi anche a due cifre della Cina e dellAsia in genere, poi sono sopraggiunti i problemi, la rarefazione della domanda, il crollo del mercato dellauto, le quota-

zioni di borsa del metallo: gi arrivate a superare nella prima parte del 2008 il livello di 3.400 $, precipitate intorno a 1.300, ai minimi livelli dal 1988, oggi le quotazioni sono tornate intorno a 1.800-1.900 $, ed un indice delle aspettative di miglioramento, avallate dal timido risveglio della industria tedesca dei trasporti e della meccanica, che dovrebbe riflettersi a breve termine anche sullindustria della subfornitura e di conseguenza sulla domanda di getti, laminati ed estrusi di alluminio e della componentistica relativa. Guardando al mercato globale del metallo, interessante sottolineare che la struttura del sistema post-crisi non sar pi come prima, nel 2010 il baricentro di domanda e produzione di alluminio sar pi che mai in Asia, con oltre il 50% del totale mondiale. I nuovi assetti dellindustria, e il diverso scenario dei flussi del metallo nei diversi mercati, porteranno in primo piano molte delle questioni che da tempo toccano il sistema del metallo: laccesso alla materia prima; i problemi dellenergia; la competizione con gli altri materiali che render indispensabile impegnarsi su innovazione quanto a tecnologie e prodotti. In questo contesto ancora molto fluido difficile fare previsioni non tanto sullincremento dei consumi quanto sui tempi. Resta il dato di fatto che il distretto produttivo bresciano di questa filiera metallurgica si in genere largamente ristrutturato reagendo con prontezza alle prime avvisaglie di crisi, ha investito in innovazione e in prodotti qualificati, avr molte possibilit di lasciarsi alle spalle i tempi bui riposizionandosi in un mercato mondiale che ad ogni livello ha fatto molta selezione.MESI 12OTTOBRE 2009

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DIBATTEREutti conoscono A2A. Il profilo algido del termoutilizzatore svetta imperioso sui tetti della citt, un monolite ipermoderno di cui si conoscono a grandi linee le funzioni e i pregi. Tutti ricevono le bollette e le comunicazioni dellazienda per i servizi offerti. Sui giornali, fiumi dinchiostro sono stati versati per raccontare le ultime vicen-

PER fARE SQUADRAColloquio a ruota libera con Enrico Mattinzoli.di PAOLOEMILIO BONZIO

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de amministrative della societ e luscita di scena di Renzo Capra, deus ex machina della gloriosa Asm di un tempo. Eppure, fuori dalla cerchia ristretta della nomenklatura e della classe dirigente si ha la netta sensazione che la gente comune non abbia ancora unidea precisa del nuovo colosso bresciano-milanese, cos come delle attivit della filiera e delle tecnologie impiegate. E pochi sono coloro che conoscono le norme relative allorganizzazione e al funzionamento della societ di via Cefalonia. Ne abbiamo parlato con Enrico Mattinzoli (Pdl), classe 1954, una vita trascorsa come imprenditore nel campo della ricerca e dello sviluppo di componentistica aeronautica, ex assessore provinciale per due mandati della Giunta Cavalli con delega allAmbiente, Ecologia, Attivit Estrattive ed Energia. Membro del Consiglio di Sorveglianza di A2A, Mattinzoli inoltre presidente di Assoartigiani Scrl e dellAssociazione Artigiani di Brescia. Unoccasione questa per fare il punto della situazione anche sullandamento del settore artigianoEnrico Mattinzoli.

in tempo di crisi. A2A nella percezione comune sembra essere meno bresciana di quanto in vece non lo sia in realt e, rispetto alla vecchia Asm, limmagine dellazienda pare essersi allontanata dalla sua uten za di base. Non crede che vi sia oggi un deficit di comunicazione che rischia di far apparire A2A un fornitore di servizi come Enel o Telecom? I bresciani erano abituati ad una Asm ben

A2A: la scissione uneventualit impraticabile.radicata sul territorio. Oggi, con A2A, probabilmente pensano che nellintesa con Milano, in fatto di scelte, qualcosa sia cambiato, senza considerare quanto Brescia incida in questo accordo in termini strategici e tecnologici. Brescia rappresenta, infatti, uneccellenza di livello mondiale: non un caso che il T.U. (termoutilizzatore, ndr.) e lo stesso depuratore di Verziano siano considerati i migliori impianti del mondo, oltre al fatto che smaltire rifiuti a Brescia, costa ai bresciani molto meno (in alcuni casi la met) che in ogni altra parte dItalia. Riguardo alla comunicazione, probabilmente si pensato bastasse lavorare bene, garantendo servizi efficienti a costi contenuti, senza far risaltare il confronto

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con le altre realt locali. A2A continuer ad essere unazienda ben radicata sul territorio, di cui i bresciani saranno sempre pi orgogliosi. Pensando alle operazioni ad ampio rag gio condotte da A2A (come la gestione del termovalorizzatore di Acerra) viene da chiedersi se non si stia profilando un ruolo futuro da azienda di progettazio ne. Secondo lei non si corre il rischio che questo possa verificarsi a scapito dellerogazione dei servizi di A2A nei suoi territori di competenza? Paroli e Moratti di certo non permetteranno che i servizi pubblici per i loro concittadini passino in secondo piano. Il core business dellazienda daltronde rimane sempre quello dei servizi al territorio: energia elettrica, acqua, gas, teleriscaldamento e gestione dei rifiuti. Ad Acerra portiamo il nostro contributo di professionalit sfruttando la tecnologia bresciana con un giovamento economico sicuro a favore della nostra citt. Il cittadino, infatti, si aspetta sempre un ritorno diretto degli utili in termini di servizi. Con la quotazione in borsa di A2A possibile invece che si facciano investimenti strategici che non compor tino vantaggi immediati per il consuma tore finale? La governance della societ pubblica e linteresse del pubblico passa attraverso una crescita e sviluppo costanti. Quando si acquista ad esempio direttamente una grossa partita di gas, i prezzi dipendono dalle quantit; ecco perch necessario che la nostra azienda aumenti i volumi con il duplice scopo di aumentare utili, contenendo i costi per lutenza.

Sullasse BresciaMilano ogni ipotesi di scissione allora scongiurata? uneventualit impraticabile. Attualmente lazione di Tarantini e Zuccoli e dei rispettivi Consigli sta portando con successo allottimizzazione della governance duale tra Sorveglianza e Gestione. Da presidente dellAssociazione Arti giani di Brescia, come valuta la situazio ne economica delle imprese associate e dellaccesso al credito? Il Confidi di Associazione Artigiani Brescia tra i pi importanti in termini di operativit in Lombardia; questanno chiuderemo con 200 milioni di euro di affidamenti. A livello generale si sta verificando una lenta e graduale ripresa, anche se gli effetti sugli ordinativi non si avranno prima del secondo trimestre del 2010. Per quanto riguarda laccesso al credito dobbiamo purtroppo constatare la continua spersonalizzazione dellimpresa, oramai la bancabilit legata ad un prodotto matematico (rating Basilea 2) che decreta senza appello laccesso alle linee di credito. Uneccezione la fanno le Casse di Credito Cooperativo della nostra provincia, che per quanto possono, a differenza della maggior parte dei grossi gruppi bancari, continuano a scommettere sullo sviluppo delle piccole e

Le Casse di Credito Cooperativo della nostra provincia stanno, per quanto possono, aiutando le aziende.

medie imprese. Linterrogativo che ci poniamo quello di quanto le aziende riusciranno a mantenere occupazione e attivit prima dellavvio della ripresa. Lei politicamente nel Pdl e proviene dalla disciolta An; ora Gianfranco Fini chiede un cambio di marcia al Pdl e denuncia una mancanza di democra zia interna nel partito. Le divergenze ormai sono molte, a partire dai temi dellimmigrazione e del biotestamento. A questo punto ipotizzabile una sepa razione? Reputo poco probabile lipotesi di una scissione, in quanto gi da tempo il Pdl lavora e si propone come ununica identit. ovvio che un grande partito come il nostro abbia la necessit, per elaborare progetti e programmi per il futuro del paese, di un continuo e costante confronto su tutti i temi, nessuno escluso. Il Presidente della Camera pone quindi una questione di metodo sulla quale necessario, a prescindere dalle posizioni, aprire un dibattito serio e costruttivo, sullesito del quale sono certamente fiducioso. Lei iscritto allAlbo dei Giornalisti. Che idea si fatto del caso Boffo e della bufera che recentemente ha investito la stampa? Premesso che la libert di stampa sacrosanta, al tempo stesso ritengo che lutilizzo di questa per attacchi personali, voglio sperare senza uno sfondo politico, non giovi a una corretta informazione. Feltri senzaltro un giornalista con qualit sopra la media, ma questa volta, con il caso Boffo, ha esagerato. Linformazione, ma linformatore in particolare, ha un ruolo sociale che va ben oltre la cronaca.MESI 12OTTOBRE 2009

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ERSONAGGI

COSTRUIRE SUBITOCOSTRUIRE BENEGiuliano Campana: ledilizia strategica per il rilancio delleconomia in questo momento di crisi, ma Confindustria

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di PAOLOEMILIO BONZIO

ra i i settori pi colpiti dalla crisi economica ledilizia cerca occasioni di rilancio stando alla finestra, in attesa di tempi migliori. Nel comparto si contano circa 1 milione e 900 mila lavoratori e 800 mila imprese registrate. Sono circa 250 mila secondo le previsioni dellAnce i posti di lavoro a rischio per lanno 2009. Un settore trainante, in grado di fare da volano

per molte altre attivit complementari, che necessita oggi di una robusta iniezione di anticorpi da parte del Governo per arginare la riduzione dei livelli produttivi. Giuliano Campana presidente del Collegio Costruttori Edili di Brescia e vicepresidente dellAssociazione Nazionale Costruttori Edili (Ance). Presidente, quanto grave la crisi nel settore delle costruzioni? molto grave. Ci sono poche richieste da parte di privati perch si abbattuto un giro di vite sulla nostra clientela che sta stringendo i cordoni della borsa. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, questi sono sovraffollati e se un costruttore vuole aggiudicarsi dei lavori praticamente costretto a prenderli sottocosto, almeno cos riesce a non ridurre il personale. La cassa integrazione edilizia daltronde ha una durata di soli 3 mesi. I prezzi attuali degli immobili sono con venienti ? il mo mento di acquistare? Dipende, ci sono molte situazioni a prezzi convenienti e altre meno, certo che se lacquirente cerca uno sconto dal 20Giuliano Campana.

al 30% si va in perdita, uno sconto dal 5 all8% ragionevole ma non oltre. Oggi si vende pi limmobile di grande qualit o quello di medio livello? In effetti c tanta offerta sul mercato, i clienti avrebbero ampia scelta. Senzaltro si vende di pi limmobile di pregio anche se in zone diverse della citt, i molti lavori in corso e i cantieri della metropolitana non costituiscono di certo un buon incentivo allacquisto. Quando la gente vede tutto per aria storce un po il naso. Quale politica fiscale ritiene sia oppor tuna per rilanciare il comparto? Il carico fiscale va alleggerito per ridare ossigeno al settore. Sulledilizia pesa ancora come un macigno il decreto Bersani-Visco che ha aumentato gli oneri delle imprese per il pagamento delle imposte. Come vicepresidente dellAnce chiedo inoltre una riduzione dellIva dal 10% al 4% per incentivare la ripresa delle vendite e mi domando infine perch un costruttore debba pagare lIci sulle case ancora in fase di realizzazione o che non ha ancora venduto; come se si chiedesse ai produttori di auto di pagare la tassa di propriet sulle auto in catena di montaggio o nei depositi. E dal punto di vista dellaccesso al credi to com la situazione? Oggi le banche (dietro solide garanzie) a

Iter burocratici troppo lunghi per le pratiche.

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chi acquista beni immobili concedono mutui che arrivano anche all80%, ma per le aziende costruttrici in difficolt economica ci sono poche speranze di ottenere finanziamenti. Vorrei sottolineare comunque che nel tanto decantato accordo mediato dal governo fra banche e mutuatari prevista una riduzione dei costi per lacquirente ma con uno spostamento dello 0,50% trimestrale a carico del costruttore; di fatto un 2% annuo che si ripercuoter sulle tariffe degli immobili. Alla fine loperazione favorisce le banche e di certo non aiuta la ripresa del settore. Ledilizia crea un fortissimo indotto sulle industrie, dallacciaio ai materiali elettrici e idraulici, dai serramenti ai ri vestimenti. Confindustria vi appoggia? Ledilizia sempre stata strategica per il rilancio delleconomia nei momenti di crisi, ma le imprese costruttrici sono sempre state guardate con diffidenza e considerate industrie di serie B. Certo che molti grandi industriali sono soci di istituti di credito e forse pi interessati agli utili delle banche che a quelli della propria impresa. Nella nuova Giunta comunale vede dei cambiamenti per quanto riguarda le politiche legate alledilizia? Il Comune di Brescia rappresenta uno dei primi interlocutori della nostra categoria. La nuova Amministrazione ha mostrato ampia disponibilit al dialogo e al confronto. Siamo coscienti che gli interventi urbanistici debbano contribuire a valorizzare e non a compromettere il territorio in cui viviamo e che abbiamo a cuore. Il nuovo pia-

Qui sopra, la Torre Tintoretto; nel riquadro, la Torre Cimabue.

no di governo del territorio in discussione costituir un passaggio fondamentale per lo sviluppo della nostra economia. Debbo peraltro sottolineare che a tuttoggi scontiamo un iter burocratico per le nostre pratiche troppo lungo. Tema, peraltro, sul quale ci saremmo aspettati un intervento prioritario dellAmministrazione, che viceversa non si ancora concretizzato. Sarebbe necessario almeno un dimezzamento dei tempi perch queste lungaggini incidono gravemente sui costi finanziari e alla fine pesano sulla tariffa di vendita degli immobili. La proposta di abbattimento delle torri di San Polo ha riacceso il dibattito sul ledilizia popolare e sullopportunit di ricostruire completamente alcuni quartieri. Qual il suo punto di vista? Ricostruzione o ristrutturazione? Sono favorevole alla ricostruzione, che tra laltro spesso pi economica. Negli Stati Uniti quando un immobile ha trentanni, lo si rottama; ovviamente in Europa e in particolare in Italia il patrimonio immo-

Abbattere e ricostruire completamente alcuni quartieri.

biliare diverso. Le torri di S. Polo (che tra laltro sono fuori norma) dovrebbero essere abbattute, cos come molte altre costruzioni senza alcun valore storico, culturale o architettonico costruite in fretta nel dopoguerra per far fronte alle esigenze demografiche di quellepoca. Oggi si deve puntare su unedilizia di qualit, con costruzioni a norma di legge e improntate a forti tecniche di risparmio energetico. Il mercato privato sta cominciando a capirlo e ad accettare costi superiori del 15-20% rispetto agli immobili costruiti con tecniche tradizionali; investimento che garantisce minori costi di gestione e maggior valore nel tempo. Dunque, edilizia in verticale o in oriz zontale? 35 anni fa, quandero in Brasile con mio padre, un architetto di S. Paolo ci spieg perch avevano costruito la citt con grattacieli e costruzioni in verticale: in Brasile le aree urbane avevano gi cominciato a lambire i confini dellAmazzonia, rosicchiando ettari di foresta. un grave problema di consumo del suolo che ovviamente abbiamo anche in Italia. E per questo ritengo che a Brescia, ove compatibile con il tessuto urbanistico circostante, si possa pensare a uno sviluppo in verticale delle nuove costruzioni. Daltronde se viene preservato il verde in unarea urbana, la sua attrattiva destinata ad aumentare considerevolmente. un vantaggio anche per i costruttori, senza dubbio. Purtroppo nei paesi della provincia si fa ancora molta fatica a far passare questa idea.MESI 12OTTOBRE 2009

APRIAMO VIE ALLO SVILUPPO

La mobilit di persone, merci, informazioni un fattore di sviluppo indispensabile. Il Gruppo FNM il secondo operatore ferroviario italiano e attraverso le sue societ opera nel trasporto pubblico locale, su ferro e su gomma, nel settore cargo, nellingegneria ferroviaria, nellenergia e nellICT. Un Gruppo che muove e che si muove, per dare al Paese nuove opportunit di crescita.

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LIMPEgNO E LE IDEEChE AIUTANO IL MONDOdi GIORGIO OLLA

Antonio Galoforo, medico urologo e docente di ossigenoozono terapia, ci spiega come si pu aiutare lAfrica con... lozono.

quando risalgono le prime applicazioni dellossigeno ozono terapia sullessere umano? In campo medico si cominci ad utilizzare durante la Prima Guerra Mondiale, negli ultimi ventanni lozonoterapia si affermata in misura sempre maggiore non solo grazie ai successi clinici ottenuti, ma anche per la notevole semplicit duso e per la sicurezza dimostrata. Nel 1983 si costituita in Italia la Societ di Ossigeno Ozono Terapia. Quali sono gli effetti biologici dellos sigeno ozono terapia sullorganismo umano? Innanzitutto effetti antibatterici e antivirali, ma anche effetti positivi sul metabo-

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lismo cellulare e sulla circolazione sanguigna.Quali sono gli utilizzi dellozono in campo ambientale? Depurare acqua e aria a ciclo continuo senza produrre materiali inquinati e senza utilizzare sostanze chimiche (come il cloro), che lasciano residui potenzialmente dannosi per lessere umano e per lambiente, oggi non solo possibile ma anche auspicabile. Qualsiasi tipo dacqua, sia essa stagnante, sporca o contaminata, quando entra in contatto con lozono, diventa immediatamente potabile. La sua attivit non si esaurisce allin terno dellospedale o degli ambu latori. Lei stato, infatti, la prima persona al mondo a far conoscere lozono al continente Africano.MESI 12OTTOBRE 2009

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In Africa abbiamo pensato di portare questa innovazione per aiutare la popolazione infantile, colpita da una piaga terribile, una malattia altamente invalidate che lUlcera di Buruli, chiamata anche lebbra dei bambini, e siamo riusciti a raggiungere risultati straordinari. Come venuto a conoscenza di questa emergenza sanitaria? Il rapporto con lAfrica iniziato 5 anni fa, ma bene ricordare che sono circa 32 i paesi colpiti da questa terribile piaga. La cosa che ha sconvolto me e il mio staff che allo stato attuale non ci fossero rimedi efficaci per la malattia. Il progetto in questione stato inizialmente portato avanti in collaborazione con il Rotary Club bresciano e, nel 2006, dopo gli straordinari successi clinici raggiunti, lIstituto Pasteur e lassociazione Onlus O3 for Africa, di cui sono presidente, hanno stipulato un protocollo dintesa con il coordinamento nazionale Lotta allUlcera di Buruli: lobiettivo quello inserire lossigeno ozono terapia tra le cure riconosciute per il trattamento di questo tipo di lebbra, della stessa famiglia della tubercolosi, talmente diffusa da essere classificata come la terza malattia per propagazione al mondo. Perch ha proposto lossigeno ozono terapia come possibile cura per lUl cera di Buruli? In Italia trattiamo con successo malattie simili, ad esempio piaghe, ulcere, piede diabetico e necrosi; quindi abbiamo presentato la nostra documentazione chiedendo di poter aiutare questo paese. Lozono anche un potente disinfettante. Lei presenta ogni anno i suoi risultati

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di ricerca allOrganizzazione Mondiale della Sanit in merito allUlcera di Bu ruli. S, annualmente si svolge a Ginevra la riunione mondiale sullUlcera di Buruli alla quale io e la Onlus O3 for Africa partecipiamo portando i risultati clinici dei casi trattati. Dottore, so che lei in merito a questo ha anche ricevuto un importante ricono scimento. Si tratta del Premio per la Pace, istituito dalla Regione Lombardia nel 1997 per dare visibilit al concreto impegno del Governo Regionale nei confronti del tema pace. Per concludere le chiedo di dare una sua visione di come potrebbe essere il futuro dellossigeno ozono terapia. Credo che lozono terapia sia una formidabile arma per il futuro. Abbiamo a disposizione uno strumento straordinario, efficace e a basso costo. Immagino ad esempio gli anziani affetti da patologie dolorose e degenerative a carico dellapparto muscolo-scheletrico che, grazie allozono, potrebbero evitare luso di farmaci dannosi e migliorare in maniera significativa la loro qualit di vita. Se lozono ha queste importanti valen

ze, perch non adottato dal servizio sanitario nazionale? In Germania lozono una terapia mutuabile, in Italia privatamente vengono gi effettuate oltre 20 milioni di prestazioni; il risparmio economico e in assunzione di farmaci per la collettivit sarebbe elevatissimo. Le dinamiche ministeriali spesso sono di difficile comprensione. Cosa ne pensa della sanit in Italia, que ste frequenti notizie di malasanit sono la punta delliceberg? C differenza tra la sanit al nord e al sud? I medici sono sicuramente molto preparati anche in meridione, ci sono ottime universit e ottimi ospedali; certo che se le amministrazioni sono non premianti, poco organizzate e professionali, i medici pi validi si trasferiscono in nord Italia. Un suo punto di vista sulla situazione bresciana? Credo che a Brescia possiamo considerarci tra le eccellenze; riconosco un alto merito allOspedale Civile e alle notevoli capacit dei dirigenti dellAsl. I servizi offerti dal nostro primario ospedale cittadino hanno generato una positiva competizione fra cliniche portando anche la sanit privata a competere su livelli altissimi, creando una sanit provinciale invidiabile.

.LA SCHEDA

ANToNIo cARlo GAlofoRo Antonio Carlo Galoforo, 43 anni, medico urologo presso la clinica Citt di Brescia, docente di ossigeno-ozono terapia, membro della Societ Scientifica Italiana di Ossigeno Ozono Terapia, nonch responsabile scientifico Progetto Ozono-Istituto Pio Albergo Trivulzio, da tempo sperimenta luso di questo portentoso gas per il trattamento intensivo di diverse patologie. Il Dr. Galoforo ha incontrato lossigeno ozono terapia molto prima di diventare medico, grazie al padre, Dr. Elio Galoforo, uno dei primi ozonoterapeuti dItalia. La passione maturata in giovinezza nei confronti delle innumerevoli capacit di questo gas lo ha portato a diventare oggi anchesso un affermato ozonoterapeuta impegnato non solo in campo medico ma anche umanitario. , infatti, presidente della Onlus O3 for Africa, associazione che si occupa del trattamento con lozono di diverse malattie tropicali, tra cui lulcera di Buruli. Dal 2001 si reca, quasi annualmente, come volontario in Costa DAvorio per sviluppare le ricerche e prestare la sua opera.

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LA TERRA AL CIELOIntervista a Massimo Alessi, cantautore bresciano devoto alla Dea musica.di PIETRO BALBO

QUEL PENTAgRAMMA ChE COLLEgA

el 2002 il suo primo cd, poi la conquista di premi importanti riservati a giovani cantautori, fino alle collaborazioni con Marco Ferradini e Marco Masini e al suo ultimo disco: Dea. Tappe importanti nella vita di un artista, ma nel corso dellincontro al Mac Wave studios del Villaggio Sereno (dove nato il suo ultimo disco) abbiamo preferito concentrarci su aspetti pi profondi della vita e del pensiero di Massimo Alessi. Perch un vero musicista non deve dimostrare quanto bravo, ma quanto bella la musica Cosa significa essere un cantautore? Un cantautore racconta episodi di vita. Pensiamo a De Andr: per lui ogni situazione era una storia che diventava una canzone. Un autore invece inventa una canzone adattandola alla societ contemporanea. Il mio cantautorato si sposta molto nella contemporaneit, ma in base a come la leggo io, poi la musica viene da s. In che modo hai scoperto questa tua vocazione? Inizialmente scrivevo delle poesie. Ero un dodicenne ingenuo e inesperto che raccontava le cose con gli occhi di un bambino. A un certo punto mi sono accorto che scrivere mi faceva stare meglio.MESI 12OTTOBRE 2009

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Hai detto che la musica viene da s. In che senso? Le canzoni sono gi scritte. Basta riprodurle riuscendo ad andare al di l della quotidianit e aprendo il cuore, altrimenti le canzoni non escono. Io sono lo strumento per riprodurre quel qualcosa che mi pervade, ma che esiste gi. Tutto avviene senza fare alcuno sforzo. In passato mi capitato di trovare lispirazione nel sonno, ma non riuscendomi a svegliare ho perso quella canzone, perch al risveglio il suo ricordo era affievolito. Come avviene coi sogni.

Il denaro fa la differenza e mortifica larte, come una volta faceva la differenza la classe sociale a cui appartenevi.Un processo che ricorda tanto lispira zione poetica Beh, il coinvolgimento musicale unarte. Ci sono tanti talenti che vanno sul palco mettendo in mostra grandi doti, ma in loro non c questa componente che distingue lartista vero da chi vuole fare lartista. Il titolo del tuo disco eloquente: Dea, una sorta di musa ispiratrice? Ti confesso che inizialmente il vero titolo di Dea era Dio, ma era un po pretenzioso e poteva creare conflitti di tipo religioso. Io parto dalla base che la natura ci d tutte le risposte del mondo, quindi lho trasformato in Dea perch nel disco canto lamore per una dea che la terra, una donna che d la vita. Lidea di fondo dellalbum, dunque, poggia sulla doppia metafora della fertilit e della bellezza. Qual , invece, il tuo rapporto con Dio? Io non sono un fedele praticante, ma ho una grande fede nellenergia universale. Il fatto di essere in un punto del cosmo e guardare oltre, pensando che non c un confine, mi fa concludere che il caso non esiste. Non c la casualit nella perfezione. Il sistema naturale perfetto e Dio inMESI 12OTTOBRE 2009

questa perfezione. La religione ha la complessit di alcune regole. Io non le rispetto molto, anche perch se un pap buono sa perdonare il figlio. In molti dicono che la musica sia uno strumento di connessione tra luomo e Dio. Proprio cos. Il nostro problema che siamo influenzati dalla concretezza delle cose, ma chi crede come me nella musica, pu capire che, forse, c qualcosa di pi grande di noi, come pi grande la musica. La terra cantata nel tuo album oggi in pericolo Ci avviene perch luomo egoista. La terra una fonte di vita, la sua energia deve essere sfruttata, ma con rispetto. come un uomo che va con una donna solo per sesso, dimenticando che ha di fronte una persona. Il problema che il rispetto non va di pari passo con gli interessi personali. Tu cosa fai concretamente per lam biente? Scrivo canzoni. Non ho altre armi. Cerco di raccontare lamore per quello che ci circonda attraverso la musica. A che punto sei del tuo percorso musi cale? Sono alla base. Mi sento vuoto e ho bisogno di riempirmi scrivendo. Mi sento ancora allinizio e, a dirla tutta, credo proprio che non mi sentir mai arrivato, perch per me la musica una ricerca continua, come una strada senza fine. Cosa manca a te e a molti altri per arri vare al grande pubblico? I soldi. Il denaro fa la differenza e mortifica larte, come una volta faceva la differenza la classe sociale a cui appartenevi. Probabilmente, se Mozart fosse stato un poveraccio sarebbe stato comunque un genio, ma sconosciuto. Oggi non basta il talento, serve pubblicit, promozione, comunicazione e denaro. Riesci a vivere esclusivamente della tua arte? Fortunatamente la mia vita lavorativa interamente nel campo musicale, ma se dovessi basarmi esclusivamente sugli introiti del disco rischierei di fare la fame. Cosa non funzione nel sistema musicale italiano? Il problema di fondo che non c spazio

Chi molla davanti alle insoddisfazioni non un artista.per tutti, perch le uniche case discografiche nazionali sono piccole case indipendenti e lavorano con i soliti venti artisti. Ci vorrebbe pi variet. Uno su mille ce la fa Esatto, ma sarebbe importante che gli altri 999 si sentissero comunque. Invece restano nelloblio. Lesempio classico quello delle radio: in Italia la maggior parte trasmettono il 70% di musica straniera. In Francia e Inghilterra non cos, noi snobbiamo la storia della nostra musica, che prosegue con le nuove generazioni. Alla luce di questa corsa a ostacoli, qua le consiglio ti senti di dare ai giovani musicisti bresciani? Devono ricordare che la cosa che conta vivere la musica come una necessit, come respirare e bere acqua. Chi fa musica davvero non si ferma mai. Chi molla davanti alle insoddisfazioni non un artista, una barzelletta e come tale fa ridere e dura poco. Le prossime tappe del tuo viaggio nella musica? A breve uscir il terzo singolo di Dea che Dicono cos, il brano con Marco Masini. C gi in cantiere un EP: 6 brani pi un bonus track. Lo inizier scavando nei miei cassetti, poi continuer a camminare sulla mia strada infinita.

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LUOMO DIETRO LAAriberto Faustini, un regista che ha deciso di raccontare la sua Brescia, con tanta passione e pochi quattrini.

MACChINA DA PRESAriesce ancora a sfondare: perch le sue storie sono per gente semplice e sincera, di quelle che avrebbero tanto da insegnare al pubblico, ma che questo finge di snobbare perch troppo nostrane. Sa, cos facendo, di aver commesso peccato. Perch Cinecitt lontana, perch la nostra provincia si visita solo per i vini e gli eventi da rotocalco, perch laccento bresciano mal si adatta allabitudine delle orecchie di mezza Italia. Eppure continua, imper-

riberto Faustini vive e lavora nella Franciacorta che ama e conosce come le sue tasche, tanto che se ci fossimo persi, nella sua zona, avremmo potuto chiedere semplicemente di Ariberto,chl

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di ALESSANDRA CASCIO e SERGIO MASINI

che l f l cine. un professionista col cuore di fanciullo e tanto amore per la sua terra, uno di quelli che alla partita preferirebbe passare ore a farsi raccontare da un anziano vecchi aneddoti di guerra. Forse per questo che nel grande circuito non

Un film che sogno di realizzare? Quello sulla civilt agricola in dialetto bresciano.territo, camera alla mano, rimettendoci se necessario di tasca sua. Come nata la passione per la cinema tografia? Il mio primo amore stata la fotografia in bianco e nero. Mi sono poi avvicinato al teatro, prima come attore, poi come regista. Ho sempre pensato che fosse importante mettersi in gioco, il passaggio al cinema stato spontaneo. Com diventato regista cinematogra fico? Dopo essermi impratichito nella regia teatrale ho pensato di realizzare unMESI 12OTTOBRE 2009

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corto, conoscevo molte persone e tutti volevano una particina alla fine diventato un cortometraggio di tre ore: il mio primo film. Si ispira a qualche grande regista per i suoi lavori? I registi che mi piacciono sono Leone, Spielberg e Olmi, ma dire che mispiro a loro sarebbe troppo presuntuoso. Che difficolt incontra nella realizzazione di un film? Per fare cinema a un certo livello bisogna avere soldi, spendere e poter disporre di molti attori o figuranti. Un film necessita di parecchio tempo, di molti sabati e domeniche da dedicargli e spesso la gente, non pagata, si stufa o non sa dirti con certezza se ci sar. Alle volte devo chiamare cinquanta persone per essere sicuro di averne almeno venti. Sostiene lei tutti i costi? Realizzo i film senza contributi statali. Una vittoria amara, per esempio, mi costato 15.000,00 . La mia passione simile a quella di chi recita nelle commedie dialettali: non guadagna niente, anzi a volte spende di tasca propria per spostarsi e comprare abiti di scena. I suoi lavori per lo pi raccontano delle due guerre, come si procurato abiti e mezzi? I mezzi tramite i collezionisti che fanno i raduni, gli abiti sono delle imitazioni che poi mia madre provvede a riadattare. Per il carro armato, invece, ho contattato telefonicamente il proprietario che mi ha chiesto un bel po di soldi, allora sono andato a trovarlo di persona e dopo avergli spiegato che non era unoperazione commerciale e che nessuno ci guadagnava niente, me lo ha concesso gratuitamente. Le amministrazioni comunali le vengono incontro con le autorizzazioni? No, il problema grosso per fare un film amatoriale che non ti dicono di no, dicono Ne parleremo e poi non ti fanno sapere pi niente. Una critica alla cinematografia doggi? Io cerco di realizzare storie locali. Sento spesso dire che non ci sono pi sceneggiature da fare, ma questo sbagliato, se incontro un anziano e gli chiedo la suaMESI 12OTTOBRE 2009

Alcune scene del film sulla II Guerra Mondiale.

storia, questa gi una sceneggiatura. Dopo aver fatto Una vittoria amara almeno una decina di persone mi hanno segnalato numerose vicende incredibili. Qual stata la scena pi difficile che ha girato?

La fucilazione nel film sulla II Guerra Mondiale. Il problema era quello di essere credibili e di riuscire a far emergere la drammaticit del momento. Trova difficile far recitare un attore come serve a lei? Fare film con attori che hanno gi recitato naturalmente pi facile, sono pi abituati a leggere e studiare il copione, mentre i neofiti quando ne vedono uno si spaventano perch hanno paura di non ricordarlo, per questo tendo a non darlo a tutti se non al protagonista. Bisogna inoltre avere mille occhi e una buona memoria. Dato che il film non si gira in un solo giorno, ci si deve ricordare di tutti i particolari delle scene per evitare errori o discrepanze a montaggio finito. La risposta degli anziani a Una vittoria amara, commossi, delusi? Bellissimo mi hanno detto alcuni. I

Se incontro un anziano e gli chiedo la sua storia, questa gi una sceneggiatura.

giudici migliori sono abitanti del luogo, comunque fare un film che vada bene a tutti impossibile. E quella dei critici? Bello, hanno detto, ma se vuoi vincere dei premi devi mandarlo allestero coi sottotitoli. Un film che vorrebbe assolutamente girare? Quello sulla civilt agricola nel bresciano, in dialetto, tipo Lalbero degli zoccoli di Olmi, ma pi cattivo. Dalle testimonianze che ho raccolto uscirebbero cose agghiaccianti. Ci vorr una preparazione importante per realizzare film storici... Certo mi documento pi che posso. Per i copioni mispiro a vicende vere intervistando la gente del luogo, anche se molti non amano riportare alla mente ricordi dolorosi, specialmente gli anziani. Cosa manca a Brescia? La nostra provincia tagliata fuori dal mercato e dal circuito del cinema. Oggi c lo Stars, s, ma non basta. Ci vorrebbero pi collaborazione, incontro e confronto tra appassionati, amatori, attori, registi giovani e meno giovani, magari unassociazione. Studiare va bene, ma importantissimo passare ore e ore con la camera in mano, sbagliare, farsi esperienza sul campo, imparare a recitare per far recitare gli altri a dovere.

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IL PUNTO ACQUA SUBITO AD ALTO GRADIMENTOLE FONTANE CON LE BOLLICINE hANNO RISCOSSO IMMEDIATO SUCCESSO TRA I BRESCIANI

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ato come progetto chettata e reclamizzata da campagne milionarie. Ma cosa eroga esattamente sperimentale, sta gi questa fonte moderna che sa dantico? Normalissima acqua dellacquedotto estendendosi a mac- locale, con un innesto tecnologico rappresentato da refrigerazione e addichia dolio nei comuni zione finale di CO2 in modo da erogare acqua secondo la triplice opzione: bresciani e diventer presto un nuo- naturale, leggermente frizzante e fresca. vo elemento caratterizzante nel pae- I numeri parlano di un successo straordinario: ad oggi sono stati gi erogati pi saggio urbano dei nostri paesi. di 2.600 metri cubi di acqua, per la maggior parte frizzante, e quotidianamente Stiamo parlando del Punto Acqua, ne vengono erogati pi di 26.000 litri. Lerogazione naturalmente gratuita, al frutto dellaccordo fra Assessorato pari di quel che avviene in qualsiasi altra fontana pubblica, ma refrigerazione e allAmbiente della Provincia di Bre- aggiunta di bollicine a unacqua da tavola di ottima qualit (controllata sia sotscia, AATO, gestori del Servizio Idri- to il profilo igienico che sotto quello organolettico) contribuiscono a innalzare co Integrato e Comuni. Liniziativa, la percezione diffusa della qualit dellacqua erogata dallacquedotto, e a riproche non ha eguali in Italia in termini porre come nel tempo andato occasioni di incontro alla fontana in piazza. di dimensioni e capillarit territoriale, Ladesione dei Comuni al progetto stata immediata ed entusiastica a conha gi preso avvio in 31 Comuni della ferma della bont della proposta e della condivisione degli obbiettivi. I primi provincia ed prevista in riscontri hanno puntualmente confermato ben 99 Comuni per un tolinteresse e il gradimento da parte dei cittaHTTP://ATO.PROVINCIA.BRESCIA.IT tale di 107 fontane. Sul dini. La tabella in questa stessa pagina indisito dellAATO (http:// ca una sorta di classifica del gradimento del ato.provincia.brescia.it/) Punto Acqua espresso in bottiglie da 1,5 possibile seguire laggiornamen- litri mediamente riempite ogni giorno. Padenghe sul Garda, in parte anche in to sullapertura dei Punti Acqua e relazione alle sue dimensioni e alla sua vocazione turistica oltre al fatto di essere conoscere la loro esatta ubicazione stato il primo ad avviare il Punto Acqua e dunque a creare una consuetudine sul territorio comunale attraverso le pi diffusa e radicata, il Comune in cui liniziativa ha ottenuto i risultati pi coordinate GPS e il collegamento a importanti. Tanto successo ha reso necessaria lapprovazione da parte dellAAGoogle maps. TO, avvenuta il 24 luglio scorso, di un Regolamento del Punto Acqua che Obiettivo di fondo quello di far disciplina laccesso e lutilizzo delle fontane e consente la rilevazione dei dati e emergere la qualit dellacqua eroga- una corretta manutenzione da parte del gestore. Unulteriore conferma della ta dagli acquedotti, spesso migliore volont dellAATO di coniugare laccessibilit della risorsa acqua con la sua rispetto a quella imbottigliata, eti- tutela e razionalizzazione.MESI 12OTTOBRE 2009

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