14 novembre 2013
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Continuano a spremere il MoliseTRANSCRIPT
L’Oscar del giorno al consi-gliere comunale Michele Ambro-sio
per non avere mai usufruitodelle 24 ore mensili di permessiretribuiti come capogruppo con-siliare; per non avere mai usu-fruito delle ore di permesso re-tribuito per la partecipazione allecommissioni consiliari; per nonavere mai usufruito delle gior-nate di assenza retribuita per lesedute di Consiglio comunale. Unrisparmio complessivo dellaspesa pubblica di circa 50milaeuro tra oneri retributivi e previ-denziali in cinque anni.
Il tapiro va alla faccia di bronzo di MichelePetraroia che perde il pelo ma non il vizio didire tutto e fare il contrario di tutto. Il 7 no-vembre diffonde un comunicato stampa, confaccia tosta invidiabile, in cui afferma che lesedi periferiche della Regione Molise sa-ranno rafforzate per potenziare il territorio erendere più fruibili i servizi ai cittadini. Pec-cato però che il 3 novembre, quindi 4 giorniprima, la Giunta di cui fa parte ha approvatola chiusura della sede regionale di Termoli.Così la classe politica continua ad ingrassaresulle spalle dei lavoratori aumentandosi sti-pendi, prebende, portaborse. I cittadini in-vece per poter sbrigare le pratiche devono ri-metterci soldi, tempo e benzina.
Il Tapiro del giorno
a Michele Petraroia
GIORNALE SATIRICO
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ANNO IX - N° 132 - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
a Michele Ambrosio
Dunque, se il presidente di un ente come l’Arpa (Agenzia
regionale per l’Ambiente) riesce a risparmiare sulla ge-
stione per poter utilizzare gli utili in innovazione e ricerca
con l’obiettivo di aumentare le attrezzature per il controllo,
allora è meglio tagliare le risorse da destinare alla stessa
agenzia. Sarà stato questo il ragionamento fatto dal presi-
dente Frattura e dalla sua Giunta che hanno deciso di ta-
gliare 750mila euro all’ente guidato da Quintino Pallante.
Frattura in fondo lo aveva già scritto nero su bianco al pre-
sidente Pallante: gli utili dell’Arpa sono inutili, diceva ad
agosto, quindi ti preannuncio che l’ente subirà dei tagli.
A nulla è valsa la risposta di Pallante che in breve repli-
cava: guardi signor presidente della Giunta regionale che il
lavoro compiuto in questi mesi cercando di ottimizzare le
risorse sono finalizzate ad avere fondi per acquistare
mezzi che possano controllare meglio l’ambiente in Molise.
Visto il periodo di crisi, così a naso, l’idea non sembrava
malvagia. Ma a quanto pare al buon Frattura non è pia-
ciuta.
Così come non è piaciuta a Michele Petraroia, Vittorino
Facciolla, Massimiliano Scarabeo né a Pierpaolo Nagni.
Hai visto mai che un presidente a cui piacciono da morire
le centrali a biomasse possa investire fondi pubblici ri-
sparmiati sul controllo? Così, tanto per avere la sicurezza
che qualunque cosa si faccia in Molise ci sia la sicurezza
che l’aria e la terra non corrano rischi.
Così come non si corrono rischi per la salute dei citta-
dini. Si, siamo consapevoli che questo parallelismo e que-
sti pensieri sono proprie di gente ignorante, cattiva,
malpensanti e aizzatori di piazza.
Ma di grazia. Da un presidente che ha affari nelle bio-
masse, che ha soci nell’ufficio di gabinetto che hanno af-
fari nelle biomasse, che vede sul tavolo degli enti regionali
preposti domande di autorizzazione per centrali a bio-
masse proposte dai suoi soci, il minimo che ci si aspetta è
che questo presidente crei le condizioni per essere inattac-
cabile.
E non solo dal punto di vista dei propri conflitti di inte-
resse. Più che altro guardando la questione soprattutto
sotto l’aspetto del bene dei cittadini. Insomma, diavolo, già
regaliamo terra, acqua e aria senza un ritorno utile sul ter-
ritorio né in termini di risparmi di energia né avendo soldi
(come Regione) da poter investire sui servizi ai cittadini.
Già viviamo nell’assenza totale di regole tanto che lo stesso
Frattura l’anno scorso rispose: “E mica è colpa mia? Io fac-
cio l’imprenditore”. All’epoca i segretari dei partiti di cen-
trosinistra in conferenza stampa con lui non replicarono
nulla. Oggi però “la colpa” è di Frattura che si è autoso-
speso dall’imprenditoria per fare politica. Quindi oggi è lui
che deve creare regole e trovare fondi per tutelare quel set-
tore dove riprenderanno i suoi interessi imprenditoriali
quando terminerà di giocare con la Regione Molise. E al-
lora, perché togliere 750mila euro all’Arpa Molise?
Antonio Careca
CAMPOBASSO. I sindacati confederali moli-
sani proclamano per domani 15 novembre quat-
tro ore di sciopero generale,su impulso delle Con-
federazioni Nazionali. La mobilitazione generale
sarà accompagnata da una manifestazione che si
svolgerà a Campobasso: il corteo avrà inizio alle
ore 9.30 e muoverà dalla sede del Consiglio Re-
gionale, in via V novembre. Il corteo terminerà in
Piazza Prefettura, dove, intorno alle ore 11,30 i
rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil interverranno per
illustrare le ragioni della protesta e le proposte
conseguenti, volte ad incentivare realmente la-
voro e sviluppo in Molise.
In sintesi , CGIL CISL UIL Molise chiedono :1)
La modifica della legge di stabilità presentata dal
Governo, in quanto, nella sua attuale formula-
zione,non realizza quella svolta economica ne-
cessaria al Paese per uscire dalla recessione e
tornare a crescere; 2) La realizzazione di una po-
litica europea che liberi risorse da destinare al ri-
lancio delle attività produttive, sostenendo l’in-
cremento occupazionale; 3) La destinazione di
maggiori risorse per gli ammortizzatori sociali,
per affrontare meglio la crisi attuale e realizza-
zione di politiche di riduzione delle tasse per la-
voratori e pensionati; 4) La creazione di prospet-
tive ed opportunità lavorative per i giovani
molisani . CGIL, CISL,UIL , ritengono urgente
porre al centro dell’agenda politica nazionale e
regionale il lavoro e lo sviluppo economico quale
priorità per garantire un futuro al Paese e al Mo-
lise .
TAagliolto
214 novembre 2013
Domani tutto fermo per la manifestazione dei sindacati
Gam, la minoranza chiede un consiglio monotematico: un chiarimento lo meritano i lavoratori e tutti i cittadini molisani
Tolti 750mila euro all’Ambiente, meglio non incentivare i controlli
Cgil, Cisl e Uil e lo sciopero generale
“Sarebbe dovuta partire una nuova era, sarebbe dovuta arri-
vare una svolta. Con toni a dir poco entusiastici era stato pre-
sentato il nuovo paventato accordo che avrebbe ‘salvato’ i
lavoratori della Gam. Accordo ‘trovato’ con un partner con cui i
contatti, tra l’altro, erano stati avviati, e da tempo, dalla precedente
amministrazione.
Poi, invece, il buio.
Una situazione che forse va approfondita. Lo meritano i lavo-
ratori e i cittadini che vogliono delle risposte”.
A parlare sono i rappresentanti di minoranza in consiglio re-
gionale. I quali hanno chiesto la convocazione di un Consiglio Re-
gionale monotematico per discutere della situazione riguardante
l’azienda Gam s.r.l. di Bojano (ai sensi dell'art.16 dello Statuto Re-
gionale e dell'art.31, comma 5, del Regolamento Interno).
“Chiediamo, aggiungono i consiglieri - la convocazione urgente
di un Consiglio Regionale monotematico, riguardante la situazione
della Gam s.r.l., alla luce delle ultime notizie diffuse a mezzo
stampa sulla non apposizione della firma del gruppo Leocata Man-
gimi S.p.A. sull’accordo definitivo. Fino ad oggi il gruppo Leocata
si era mostrato fortemente interessato ad avviare un piano indu-
striale nel contesto della filiera avicola molisana ed a condividere
lo stesso con la Regione Molise tramite la costituzione di una
New.Co., un accordo che nelle scorse settimane sembrava sul
punto di trovare una conclusione positiva e definitiva.
La bozza di progetto del gruppo Leocata si fonda su punti fon-
damentali e circostanziati:
-l’acquisizione dei contratti di filiera (allevatori e trasportatori)
tramite la costituzione di una New.Co.; la Gam manterrà i siti in-
dustriali del mangimificio, incubatoio, e del macello trasformando
così l’inquadramento previdenziale da agricoltura a industria;
-la New.Co. che farà capo al gruppo Leocata dovrebbe colla-
borare con i siti industriali della Gam attraverso contratti in conto
lavorazione;
-gli investimenti infrastrutturali sui siti industriali vedranno la
stessa partecipazione della Regione Molise e del gruppo Leocata;
-ad investimenti ultimati tutto il comparto passerà sotto la re-
sponsabilità e il controllo della New.Co.
La questione – continua la nota dei rappresentanti di mino-
ranza in consiglio regionale - non riguarda solo la salvaguardia
della filiera avicola molisana, che corre il serio rischio di collas-
sare in mancanza di interventi importanti come quelli previsti dal
piano del gruppo Leocata, ma in primis il futuro dell’azienda e di
conseguenza di centinaia di famiglie, e le stesse organizzazioni sin-
dacali più volte hanno sollecitato gli interventi ministeriali atti a tu-
telare l’occupazione o per lo meno a garantire i giusti
ammortizzatori sociali. I tempi stringono e bisogna trovare delle
soluzioni concrete.
Un chiarimento in questa sede che riteniamo opportuno so-
prattutto per tutelare la condizione della filiera e dei lavoratori,
giacché a fronte di 280 unità che recentemente hanno visto fir-
mata la nuova cassa integrazione fino a febbraio 2014, ce ne sono
altre 300 a tempo determinato che non solo sono fuori dal-
l’azienda ma risultano scoperti di qualsiasi forma previdenziale e
sociale”.
CAMPOBASSO. Abrogazione della legge 21, è scritto sul-
l’ordine del giorno, per poter procedere a fare il quinto as-
sessore (non c’è scritto sull’ordine del giorno). La
discussione doveva aver luogo ieri l’altro ma il presidente
Frattura, che “ci tiene molto all’abrogazione” dicono uffi-
ciosamente dalle fila della maggioranza, doveva partire per
Roma e soprattutto si deve trovare la quadra.
Quindi è tutto rinviato a martedì prossimo. Ad oggi, se-
condo quanto si apprende dagli addetti ai lavori, per l’abro-
gazione della legge del governo Iorio che fissa il numero
degli assessori a quattro la maggioranza di centrosinistra i
numeri li ha a stento. Tutta colpa di Nunzia Lattanzio.
La consigliera dell’Udeur non ha alcuna intenzione di
appoggiare una abrogazione che definisce “a dir poco ver-
gognosa”. L’altro ieri lo ha detto chiaro e tonto anche al
consigliere di Sinistra ecologia e Libertà. Ma Nico Ioffredi,
cognato del presidente Frattura, per tentare di far cambiare
idea alla dissidente di maggioranza avrebbe sussurrato tra
i corridoi di Palazzo Moffa: “Tranquilla, Paolo non ha al-
cuna intenzione di nominare un quinto assessore”. Il naso
di Pinocchio non è ancora spuntato al cognato illustre di
matrice vendoliana.
Ma la Lattanzio potrebbe creare non pochi problemi. So-
prattutto dopo la questione dell’articolo 7 e delle indennità
che con le Iene di Italia1 ha già dato prova di una vergogna
nazionale. La consigliera dell'Udeur, insieme a Cavaliere
del Pdl, ha provato a far abrogare l'articolo per i portaborse
ma gli altri (Totaro, Micone e Cristiano Di Pietro) hanno re-
spinto la proposta in Commissione. Il che preannuncia già
come andrà martedì 19 novembre sul quinto assessore.
Questione di numeri. Al momento gli unici propensi a se-
guire il “si” di Frattura sono: il cognato Ioffredi, Vincenzo
Cotugno che aspetta ancora un posto da assessore in quota
Rialzati Molise (alias Patriciello), Vittorino Facciolla che
avrebbe garantito al presidente un “assolutamente si”, Cri-
stiano Di Pietro in odore di assessorato facendo le scarpe
a Pierpaolo Nagni, il capogruppo Idv, il calciatore Carmelo
Parpiglia ed infine il comunista Salvatore Ciocca. E poi c’è
il Pd con Domenico Di Nunzio e l’oppositore alternativo Fi-
lippo Monaco. Otto "sì" in tutto. Mancano però Francesco
Totaro e Michele Petraroia.
Indiscrezioni affermano che i due non si assumerebbero
alcuna responsabilità. Perché pur concordando con questa
abrogazione hanno serie difficoltà a far capire il loro passo
indietro agli elettori già incazzati come iene per le inden-
nità , soprattutto perché sono stati loro a chiedere a gran
vocedi fissare l'aesecutivo a quattro quando erano in mi-
noranza (cioè l’anno scorso).
Allo stesso tempo votare "no" aprirebbe uno scontro po-
litico con il presidente Frattura per cui potrebbero deci-
dere di fare il Ponzio Pilato della situazione: non
voterebbero “no” ma nemmeno “si”.
Uscirebbero dall’aula. Con loro lo stesso atteggiamento
potrebbe averlo Massimiliano Scarabeo sempre del Pd. Tra
i “no” certi ci sono Nunzia Lattanzio, componente di mag-
gioranza che si discosta dalla linea. Bisognerà vedere come
si comporterà il presidente del Consiglio Vincenzo Niro che
si è sempre detto contrario all’allargamento della Giunta.
Salvo poi presentare la proposta di modifica dello Sta-
tuto, firmata anche da Frattura, che vede alzare a cinque i
componenti della Giunta. Manzo e Federico del Movimento
5 stelle, il Pdl con Fusco e Cavaliere, l’Udc con Sabusco, e
Progetto Molise con Nico Romagnuolo sono un “no” certo.
Sotto osservazione la posizione di Salvatore Micone di
Grande Sud. Manterrà la sua posizione contraria il consi-
gliere di minoranza o farà come Filippo Monaco? E tutto
questo per fare entrare chi? Il quinto assessore, secondo
indiscrezioni, sarà certamente una donna così da risolvere
anche il problema della quota rosa. Un assessore in gon-
nella esterna al Consiglio ma molto vicina al presidente
Frattura. Intanto si apre la settimana di trattative. Se Frat-
tura vorrà il "si" in Consiglio con gli incerti dovrà cedere
qualcosa.
Giovanna Ruggiero
TAagliolto
314 novembre 2013
CAMPOBASSO. In questi primi otto
mesi di governo targato Frattura l’esecu-
tivo ha fatto poco e nulla. Evidentemente
ci vuole la marcia in più, quel valore ag-
giunto che porta il nome di quinto asses-
sore e che costerà ai molisani una cifra
minima di oltre 200mila euro all’anno.
Quindi un milione di euro per 5 anni.
Già, perché a parte i 12mila euro mensili
che percepirà il nuovo assessore c’è da
valutare anche la cifra per il costo della
segreteria. Si tratta di 4.726 euro mensili
che in un anno fanno 56712 euro e che,
sommati ai 144mila euro che prende in
un anno un assessore, portano dritti dritti
ai 200mila euro annui. L’aumento della
Giunta è stato sancito anche nella propo-
sta di modifica dello Statuto presentata
da Paolo Frattura con a fianco la firma di
Vincenzo Niro (il presidente del Consi-
glio che ricopre sia il ruolo di super par-
tes che il ruolo politico di capogruppo
Udeur). Secondo indiscrezioni non sa-
rebbe contrario all’aumento della Giunta
neppure il senatore Roberto Ruta a patto
e condizioni però che, almeno per l’in-
dennità, non ci sia un costo aggiuntivo.
Questo vorrebbe dire che all’interno
del Consiglio il governatore dovrebbe
chiedere ai consiglieri di maggioranza e
opposizione di fare una colletta: ossia to-
gliere dal proprio stipendio una cifra tale
da andare a coprire l’indennità dell’as-
sessore. Il che però appare un’idea piut-
tosto utopica.
Cavolo, hanno fatto tanto gli eletti per
poter elaborare il piano dei tagli che ha
portato nel loro portafogli circa 1000 euro
netti in più al mese ed ora dovrebbero
giocarsi il bonus guadagnato con fatica
pagando il quinto assessore? Questa
strada non sembra percorribile quindi a
doversi accollare il costo dell’allarga-
mento della Giunta dovranno essere,
tanto per cambiare, i cittadini molisani.
In fondo Frattura ha chiesto solidarietà
al popolo quando ha deciso di aumentare
le tasse per far fronte al mutuo contratto
per pagare le imprese che lavorano con
la pubblica amministrazione. Ma a
quanto pare l’aumento di Irap, Irpef e
bollo auto non era sufficiente.
Tant’è che sempre Frattura ha presen-
tato in Consiglio, che l’ha approvato,
anche l’aumento delle tariffe delle con-
cessioni regionali per farmacie e stabili-
menti balneari. Aumenti che si faranno
sentire nelle tasche delle famiglie a par-
tire solo dal 2014. E allora, sempre per
solidarietà, si chiederà comprensione
perché spendere un milioni di euro ogni
cinque anni per un altro assessore con-
viene a tutti.
La Giunta prenderà il colo e riuscirà ad
approvare provvedimenti che non guar-
dino al mantenimento degli equilibri po-
litici ma al bene della popolazione. In
fondo tutti i componenti del centrosini-
stra continuano a ripetere: abbiamo ini-
ziato con il piede sbagliato ma vedrete,
dateci tempo, e vi dimostreremo che
cambieremo il Molise. Intanto i molisani,
rimasti senza il lavoro promesso e senza
soluzioni condivise, sembra si stiano già
attrezzando per girare le strade con i
piattini ed intonare un vecchio motivetto
alla Alberto Sordi. Vecchio ma sempre at-
tuale: “Te c’hanno mai mannato a quel
paese…”.
Irene Corsini
Aumento della Giunta, lo scherzettoci costa 200mila euro all’annoDopo l’aumento delle indennità e i fondi dei portaborse ecco arrivare il prossimo dolce elaborato da Frattura
Quinto assessore, tutto rinviato a martedì
CAMPOBASSO. C'è chi si batte il petto e dice di
volere rinunciare ai soldi per il portaborse ma, al-
l'atto pratico, volge lo sguardo altrove.
Così ieri in Prima commissione consiliare è stata
respinta la proposta di legge a firma del consi-
gliere, Nunzia Lattanzio, con la quale si chiede
l'abrogazione dell'istituto dell'Art. 7 (Fondo Assi-
stenti/Portaborse). La misura, così, approderà in
Aula con parere negativo: 3 i voti contrari (Totaro,
Micone e Di Pietro), 2 quelli favorevoli (Cavaliere
e Lattanzio).
Nel corso dei lavori, valutate le dichiarazioni dei
componenti l'Ufficio legislativo del Consiglio re-
gionale e l'approvazione in Aula della legge che ha
istituzionalizzato il portaborse, registrata lo scorso
5 novembre, la stessa Lattanzio ha predisposto ap-
posito emendamento che ha trovato, naturalmente,
analoga risultanza nella espressione di voto.
Ora sarà il Consiglio regionale ad esprimersi in
via definitiva. Riuscirà a cancellare l'obbrobrio
della legge Frattura-Niro sui portaborse?
Palazzo Moffa dietro le quinte
I numeri sulla carta annunciano: 8 favorevoli
e 8 contrari. In bilico la posizione di Micone e Niro
Portaborse, bocciatal'abrogazione
In Prima commissione non passa la propostadel consigliere Lattanzio
L'ultima parola spetta, ora, al Consiglio regionale
4 TAagliolto14 novembre 2013
A Venafro lunedì 18 novembre un primo round controle ecomafie con Di Pietro senior, Paolo di Laura Frattura e Antonio Sorbo
S’è aperta la corsa all’accaparramento politico del gra-
vissimo problema dei siti molisani oggetto della Camorra
napoletana, su cui sono stati versati veleni di ogni specie
e sono stati interrati rifiuti pericolosi. Corsa a chi è più
bravo, più deciso, più convinto, più attrezzato e medagliato
nella lotta per la salvaguarda dell’ambiente. Novelli pio-
nieri del West.
L’oro, nel caso, sarebbe la raccolta di consensi e ap-
prezzamenti da tramutare in successivi vantaggi eletto-
rali. Perché, diversamente, ci sarebbe da polemizzare di
brutto con gente ch’è stata sul territorio coperta di cariche
istituzionali che avrebbero dovuto essere meglio utiliz-
zate in presenza di avvenimenti e accadimenti poco
chiari, peraltro indicati e sviluppati dalla stampa locale
nel più generale disinteresse.
Le emeroteche provinciali e comunali tracimano di re-
soconti giornalistici su episodi inquietanti debitamente
segnalati e giammai chiariti e/o passati per il vaglio delle
autorità competenti.
La distrazione è stato il comune denominatore di una
classe dirigente che non è riuscita a rendersi conto di ciò
che gli girava attorno.
A Venafro, lunedì 18 novembre, è l’Italia dei valori dei
Di Pietro (padre e figlio), a prendere il primato tra i par-
titi nella discussione su cosa fare e come fare adesso di-
nanzi alla certezza che il Molise e l’area venafrana, in
particolare, sono stati violati e inquinati. Un’altra meda-
glietta da appuntare sul petto (già decorato) per la lotta
alle ecomafie avviata negli anni passati e portata avanti
per fare in modo - dicono - di mantenere alta la guardia
e per evitare - dicono - che la nostra regione sia ulte-
riormente oggetto di azioni criminali. Lunedì prossimo ne
parleranno alla stampa, perché faccia da cassa di riso-
nanza, il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, il presidente
dalla giunta regionale di Laura Frattura e il sindaco An-
tonio Sorbo. Il loro sarà un no netto e perentorio alle
mafie e magari faranno conoscere anche in che modo e
con quali mezzi e strumenti vorranno dare seguito alle
buone loro intenzioni. Ai quali però non può essere evi-
tata la richiesta di cosa abbiano fatto in concreto, rintrac-
ciabile, nel corso della loro permanenza nella vita
pubblica vuoi da parlamentare e ministro, vuoi da presi-
dente dell’unione delle Camere di commercio del Molise,
vuoi da amministratore comunale. Giusto perché le loro
parole si coprano di maggiore credibilità e accreditabilità.
Comunque, un plauso per il coraggio di esporsi e di solle-
citare adesioni ad una campagna che seppure tardiva, vit-
tima di una secretazione giudiziaria di anni delle
dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone,
va presa di petto e combattuta.
Dardo
All’Italia dei valori il primato tra i partiti nelladiscussione su cosa fare e come fare dinanzialla certezza che il Molise è stato violato einquinato dai rifiuti pericolosi della Camorra
E’ fissato per oggi il termine di presentazione in Com-
missione Affari Costituzionali della Camera dei depu-
tati degli emendamenti al disegno di legge 1542
“Disposizioni sulle città metropolitane, sulla Province,
sulle unioni e fusioni di Comuni”. Il parere negativo
dell’Upi (Unioni Province italiane) è stato presentato
in conferenza unificata lo scorso 26 settembre mentre
il documento contenente il fascicolo degli emenda-
menti è stato consegnato nel corso dell’audizione in-
formale, sempre in Commissione Affari costituzionali
che si è tenuta il 6 novembre. Nella stessa audizione è
stato presentato anche il parere della Corte dei conti
Sezione autonomie che, in sostanza, boccia il disegno
di legge.
Nell’audizione sul provvedimento che dovrebbe abo-
lire definitivamente le Province, il giudizio della Se-
zione autonomie della magistratura contabile è
netto: basse possibilità di risparmio per gli enti, una
volta che il disegno di legge dovesse entrare in vigore a
tutti gli effetti, e rischio di confusione amministrativa
nell’indefinito periodo di transizione.
“Non si può ritenere che il progetto centri l’obiettivo
del riordino dell’intervento pubblico sul territorio e
della semplificazione dell’intermediazione pubblica in
applicazione dei principi di sussidiarietà, efficacia ed
efficienza. Resta, cioè, impregiudicata la necessità di un
ridisegno delle competenze e delle strutture di governo
del territorio nel segno della razionalizzazione con ef-
fetti di riduzione della spesa complessiva. In tale dire-
zione si dovrebbe porre la ricerca del modello più
efficiente per allocare le funzioni nel territorio, che do-
vrebbe tendere ad evitare duplicazioni di funzioni e do-
vrebbe estendersi anche all’attività degli organismi
partecipati ai quali sovente è affidata la gestione dei
servizi pubblici e delle funzioni strumentali. Si tratta di
circa 5.500 enti che, si rivelano, in molti casi, come fonte
di perdite per gli enti istituzionali. Dal punto di vista fi-
nanziario il disegno di legge si basa sull’assunto della
invarianza degli oneri in quanto si tratterebbe di un
passaggio di risorse e funzioni dalla Provincia ad agli
altri enti territoriali.
Una costruzione, questa, il cui presupposto appare
però tutto da dimostrare nella sua piena sostenibilità.
Infatti, non appaiono convincenti anzitutto la contem-
poraneità tra la progressiva soppressione della Provin-
cia (risparmi) e la istituzione della Città metropolitana
(oneri) e in secondo luogo il relativo parallelismo quan-
titativo.
Lo stesso testo del provvedimento, da un lato, prevede
una certa sovrapposizione di funzioni tra i due organi-
smi, dall’altro consente, al verificarsi di ipotesi di cui
peraltro si potrà avere conto solo ex post (come le op-
zioni dei singoli Comuni), la sopravvivenza della sin-
gola Provincia, con ipotizzabili interferenze e necessari
interventi degli enti territorialmente contigui.
Va inoltre considerato che, per la definitiva soppres-
sione delle Province, occorre che vengano definiti al-
cuni passaggi decisionali, tra cui determinante risulta
la modifica della Costituzione in vigore,- con i tempi
occorrenti ai fini dell’individuazione delle risorse di
cassa tali da compensare gli oneri legati alla progres-
siva costituzione della Città metropolitana. Si profilano,
infine, dubbi sugli effettivi risparmi di scala conse-
guenti a tali processi di unificazione, essendo la strut-
tura delle spese fortemente squilibrata sulla
componente relativa agli oneri inderogabili. Le consi-
derazioni finora svolte hanno focalizzato l’attenzione
sugli effetti della progettata riforma, nella prospettiva
della sua transitorietà, tenendo conto del disegno di
legge in itinere di revisione della Costituzione.
E’ evidente che laddove la predicata transitorietà do-
vesse dilatarsi eccessivamente o addirittura radicarsi
in attesa di nuove iniziative si perpetuerebbe una si-
tuazione di confusione ordinamentale certamente pro-
duttiva di inefficienze.
D’altro canto, resta motivo di perplessità anche il ca-
rattere progressivo di una riforma di così profonda in-
cidenza sull’ordinamento della Repubblica.
Tali argomentazioni rendono auspicabile ravvicinare
la revisione costituzionale all’intervento normativo or-
dinario”.
Abolizione Province, il no dell’Upi e dellaSezione autonomie della Corte dei conti Oggi il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge
TAagliolto
514 novembre 2013
CAMPOBASSO. E' stato il senatore Roberto Ruta
a cercare, ancora una volta, di giustificare il progetto
delle Gran Manze della Granarolo. Dimenticando,
però, che il problema non sta nella contrarietà e/o
nella tranquillità delle coscienze, ma nel far passare
per contributo al rilancio dell'agroalimentare moli-
sano, un accordo di filiera che interessa operatori
emiliani che hanno una sola necessità: quella di li-
berare i loro terreni, esausti, di nitrati - e quindi di
letame - per continuare ad allevare bovini per latte
e carne. A loro carne e latte, a noi liquame e letame.
Quale scelta politica strategica c'è dietro questa ini-
ziativa? In quale programma regionale è stata inse-
rita? O forse è in un altro programma regionale,
scelta da altri politici, ai quali il senatore Roberto
Ruta non è in grado di dire di no? Su questo si de-
vono risposte!
E' assolutamente inutile avventurarsi a parlare di
antibiotici e di fieno, rimediando - tra l'altro - magre
figure. Per sentito dire si sbaglia a parlare al bar, fi-
guriamoci in politica. Dica a chi glie lo ha suggerito
che è perfettamente inutile andare sul sito di Ran-
cho Las Nieves. E' come dire all'acquaiolo se l'acqua
è fresca. Vada, invece, a vedere i blog di Mallén e di
Tauste. E, poi, perchè il senatore Ruta ci tiene dav-
vero tanto all'insediamento invasivo e distruttivo
della Granarolo? E' davvero convinto che coprendo
di liquami e letame il Molise si possa guardare al fu-
turo? E' questo il progetto del senatore Ruta per la
crescita del Molise?
E Ruta continuaa difenderela Granarolo
La Coldiretti ricorda che l'iniziativa contrasta con le linee programmatiche di Frattura
“Gran Manze, progetto
contro il Molise”
Dimenticando che gli affari
andrebbero al Nord e al Molise
solo liquami e letame
CAMPOBASSO. “Il progetto “Gran
Manze”, proposto dalla Granarolo, contrasta
con le linee programmatiche della Regione
Molise, fissate in Consiglio Regionale dal Pre-
sidente Frattura, all’atto dell’insediamento del
Governo Regionale del Molise.” E’ uno dei
punti di forte criticità che i Dirigenti Provin-
ciali e Regionali della Coldiretti Molise
hanno evidenziato, durante l’incontro avuto
con l’Assessore Regionale alle Politiche Agri-
cole, Vittorino Facciolla. Le linee program-
matiche impegnavano il Governo Regionale
ad “Attenzione verso il territorio, inteso come
risorsa irrinunciabile, valore di riferimento e
potenziale fattore di sviluppo, che diventerà
uno degli elementi chiave per la definizione
delle diverse politiche settoriali.”
Esse fissavano che “L’Agricoltura concorre
direttamente alla filiera turismo-ambiente-
cultura con la cura del territorio, con la carat-
terizzazione del paesaggio agrario in
continuità con le aree naturali di particolare
valenza naturalistica ed ambientale, integran-
dola con i prodotti di qualità da utilizzare
come elementi di attrazione importanti per la
nostra Regione.” I Consigli Provinciali di
Campobasso ed Isernia, e regionale di Coldi-
retti, in seduta congiunta, hanno sottolineato
che un insediamento, pseudo industriale, che
prevede la costruzione ex-novo di un mega-
impianto per 12.000 manze, che non imple-
menta la gamma dei prodotti agroalimentari
molisani, che crea grosse perplessità di so-
stenibilità territoriale, è incompatibile con
uno sviluppo rurale ecosostenibile, e pena-
lizzante per le imprese agricole esistenti, che
hanno investito in produzioni per cui il terri-
torio è vocato, come oliveti e vigneti.
“Il progetto Gran Manze, – ha evidenziano
Vittorio Sallustio, presidente di Coldiretti
Molise – come abbiamo indicato già da giu-
gno scorso, è funzionale solo ad incremen-
tare la produttività delle mega-stalle del
nord, penalizzando la filiera lattiero-casea-
ria del Molise.
Infatti, demandando al Molise l’onere della
crescita delle vitelle, nei primi due anni di
vita non produttivi ai fini della lattazione, le
grandi stalle del nord, che hanno difficoltà ad
accrescere i loro stabilimenti per limiti di
sopportabilità dell’impatto sul territorio, li-
bereranno immediatamente box in stalla, ed
al posto delle vitelline, inviate in Molise, met-
teranno vacche già in lattazione, aumentando
immediatamente la propria produzione di
latte, ed indirettamente di formaggi e latticini
industriali, che faranno concorrenza, forti di
grandi economie di scala, anche ai prodotti
tradizionali del Molise.”
“Ci sono poi, - dichiara Roberto Scano, di-
rettore della Coldiretti Molise – tutte le gravi
problematiche di impatto ambientale del
mega-impianto, con la sottrazione al territo-
rio ed alle aziende agricole esistenti di ri-
sorse non replicabili, come l’acqua e la
sostenibilità dei nitrati.
Vi è poi l’aumento vertiginoso dei rischi di
infezioni, causato dall’arrivo di migliaia di vi-
telline, provenienti da diverse stalle e conte-
sti produttivi, che aumenteranno in modo
esponenziale il rischio contagio, per contra-
stare il quale, senza abbatterlo, occorrerà
fare ricorso ad intensi trattamenti preven-
tivi.” L’Assessore Facciolla ha fatto il punto
sull’attività del suo assessorato, con partico-
lare riferimento alla programmazione del
nuovo Piano di Sviluppo Rurale. Ha poi
preso atto delle posizioni della Coldiretti Mo-
lise, ed ha dichiarato che il suo assessorato,
dopo aver valutato il progetto di massima
“Gran Manze” in base alla documentazione
fornita, ha registrato la possibilità di criticità
per l’impatto socio-economico ed ambientale
ed ha chiesto ulteriori specifiche per una op-
portuna valutazione più approfondita.
I Consigli congiunti della Coldiretti Molise
hanno espresso estremo sconcerto per l’ope-
rato della Regione che ancora non dà rispo-
ste concrete alle esigenze economiche delle
imprese agricole, esponendole al fallimento
per crisi di liquidità a fronte di attese di pa-
gamenti da parte dell’Ente Regione, come nel
caso degli indennizzi per i danni da siccità
del 2007 o il pagamento del servizio reso per
la spalatura neve o il pagamento dei risarci-
menti per danni da cinghiali ed animali sel-
vatici, ma è estremamente solerte nel trovare
le risorse per coprire in bilancio i premi di
reinserimento dei consiglieri non eletti lo
scorso febbraio 2013.
I dirigenti di Coldiretti Molise si sono uniti
al minuto di raccoglimento, fatto osservare
all’aula dall’ultimo Consiglio Regionale per
le vittime della immane tragedia che ha col-
pito le Filippine, auspicando che la Regione
Molise si ricordi anche delle migliaia di
aziende agricole molisane vittime dei ritardi
nei pagamenti della Regione.
La maggioranza di Palazzo san Giorgio è let-
teralmente piegata su se stessa e non sa rad-
drizzare la schiena, altrimenti non avrebbe
mai consentito che fosse convocato il consi-
glio comunale in prima seduta il 15 novem-
bre e in seconda il 20, con all’ordine del
giorno tre proposte di deliberazione di que-
sto tenore e contenuto: Legge n. 215/2012.
Pari opportunità tra uomini e donne: ade-
guamento dello Statuto comunale. Aggiunta
all’art. 1 del comma XI: modifica art. 17
(Composizione della Giunta); Integrazione
del regolamento interno del Consiglio co-
munale: avviso ai Consiglieri assenti in caso
di prosecuzione della seduta consiliare non
al giorno successivo ed introduzione della
seconda chiamata; Pagamento indagine sta-
tistica. Riconoscimento debiti fuori bilancio.
Di fatto ha lasciato in sonno tutta la materia
urbanistica, che potrebbe scoppiarle tra le
mai e la deflagrazione creare non poco im-
barazzo al sindaco, alla giunta, alla maggio-
ranza stessa a pochi mesi, tra l’altro, della
campagna elettorale per il rinnovo della sin-
dacatura. Le mozioni di sfiducia da parte di
tre capigruppo (Ambrosio, Colagiovanni e
Pietrarca) agli assessori Gesualdo e Cimino,
al di là se siano o meno ricevibili, discutibili
e votabili, sono una bomba ad orologeria in-
nescata che tutti hanno interesse a non di-
sinnescare, sperando di ricavarci qualcosa.
Aver deciso di non affrontare i cambi di de-
stinazione d’uso di molte aree urbane, né di
prendere in esame la proposta di meglio uti-
lizzare i vantaggi costruttivi del “Piano casa”,
è un segno di debolezza della maggioranza.
Sta a significare che il sindaco non riesce ad
incidere in un senso e nell’altro, e gruppi la-
sciati liberi di elaborare autonome strategie
politiche e amministrative. Non c’è consi-
gliere comunale a Campobasso che non di-
penda politicamente da un consigliere
regionale, non n’esegua gli ordini e non ne
assecondi gli interessi. In sostanza sono dei
portaborse mascherati, che non prendono
soldi (ma chi lo saprà mai) bensì ordini. Tra
cui quello di non mettere mano al “Piano
casa” essendo argomento di uno dei pros-
simi consigli regionali per essere modificato
e soprattutto prorogato. I consiglieri comu-
nali pertanto se ne stiano buoni, a cuccia. A
ben considerare le cose, è oltre un decennio
che lo sviluppo urbanistico, i cambi di desti-
nazione d’uso e i volumi edilizi in deroga
sono decisi dalla Regione Molise con la
longa mano dei commissari ad acta. Un si-
stema aberrante, che da un lato spoglia il
consiglio comunale e i consiglieri della loro
massima prerogativa (programmare e ge-
stire lo sviluppo del territori), dall’altro con-
sente ad una singola entità (il commissario
ad acta), di assumere poteri straordinari, an-
corché incontrastabili, che nella totalità dei
casi (basta esaminare una ad una le conces-
sioni a costruire dell’ultimo decennio) si ri-
solvono a solo vantaggio del privato.
Crediamo che la cessione della gestione del
territorio comunale alla Regione e ai com-
missari ad acta, sia anche una sorta di vi-
gliaccheria amministrativa da parte dei
consiglieri comunali ché ritengono la mate-
ria urbanistica e le questioni edilizie fac-
cende poco pulite, da cui è meglio tenersi
lontani. Che siano altri a correre rischi. Ma
così facendo vengono meno al loro diritto-
dovere di amministrare, di scegliere, di deci-
dere per poi essere giudicati dall’elettorato.
E così facendo danno via libera ad altri sog-
getti di amministrare, di scegliere, di deci-
dere sapendo costoro di non essere giudicati.
Il rimedio quindi è peggiore del male. Al
quale pare voglia opporsi l’assessore Ge-
sualdo che le sue responsabilità vuole in-
vece assumersele dinanzi al consiglio
comunale (obbligando i consiglieri ad espri-
mersi) e all’opinione pubblica. Ma da questa
sua determinazione finora gli sono venuti
una mozione di sfiducia e un cumulo di so-
spetti. Aspettiamo dunque di nuovo i com-
missari ad acta e il permanere dei consiglieri
comunali al guinzaglio dei rispettivi refe-
renti regionali. E, naturalmente, una città
sempre più depressa, ma funzionale agli
speculatori politici, economici, finanziari e
commerciali che la infestano.
Dardo
CAMPOBASSO. A sorpresa il cen-
trodestra alla Provincia di Campo-
basso ha bocciato la mozione
presentata dal consigliere Michele
Durante sul progetto Gran Manze.
E' stato, per caso, folgorato sulla via
di Ruta? Hanno votato a favore solo
in 5 (Durante, Cefaratti, Di Labbio,
Crema e Perrella). Astenuto Di
Chiro e 12 voti contrari, l'intero cen-
trodestra con Rosario De Matteis e
Salvatore Colagiovanni in testa. Non
erano presenti in aula Manocchio e
Aufiero. “In consiglio provinciale di-
mostrerò che il progetto Gran
Manze è dannoso per i cittadini”
questo dichiarava Michele Durante,
consigliere provinciale di Costruire
Democrazia, e contemporanea-
mente presentò anche una mozione
contro il progetto, solo che alla
conta, nella seduta di ieri del consi-
glio provinciale, la stessa è stata
bocciata. L'interrogativo che si pone:
la maggioranza di centrodestra si è
allineata alla bontà del progetto
delle Gran Manze su ispirazione del
senatore Roberto Ruta sponsor del-
l'operazione oppure è convinta che
riempire di letame il Basso Molise
sia la speranza per il futuro?
BOJANO. L’Asse Matesino , raggruppamento di comuni,
sarà interessato a sviluppare, in sinergia, con a capo un
comune “ Capofila “, il tratto Matesino de “ LA VIA
FRANCIGENA NEL SUD “.
Il giorno 15 novembre prossimo alle ore 17,00 vi sarà
l’incontro tra le amministrazioni per programmare le
azioni da assumere e la scelta del comune capofila che
,dovrà mettere a disposizione la logistica operativa . Il
coordinatore dell’associazione “ Le vie Francigene nel
Sud” nonché dei Borghi d’Eccellenza, Maurizio Varriano,
che fortemente ha voluto, in sinergia con le ammini-
strazioni coinvolte che già hanno aderito alla rete delle
vie Francigene nel Sud, l’accellerazione del progetto
onde permettere la messa in sicurezza del tracciato,
anche in virtù della programmata camminata del mese
di aprile, che vedrà coinvolti i CAI Molise,Campania e
Puglia con un numero di circa 1000 partecipanti che
percorreranno il tratto Bojano-Benevento con punto di
prima accoglienza ad Altilia di Sepino per poi fermarsi
alla sosta intermedia di San Marco dei Cavoti,ha invi-
tato ed avuto conferma della presenza, il camminatore
simbolo della via Francigena, Michele Del Giudice, che
ha percorso ultimamente il tratto San Michele – Geru-
salemme e per tale impresa gli è stato consegnato, in
segno di gratitudine, il Bordone di Pace in quel di Rivi-
sondoli.
614 novembre 2013 Campobasso
Vede coinvolti i comuni di Bojano, San Polomatese, Campochiaro, Guardiaregia , Vinchiaturo e Sepino.
Le mozioni di sfiducia dei capigruppo Ambrosio, Colagiovanni e Pietrarca agli assessori Gesualdo e Cimino, al di là se siano o meno ricevibili, discutibili e votabili, sono una bomba ad orologeria.
In Consiglio provinciale larga parte della maggioranza
vota secondo le indicazioni del senatore
Nasce “L’Asse Matesino”
L’urbanistica è materia che scotta, megliodelegarla alla Regione e ai commissari ad acta
Il centrodestra alla Provincia folgorato sulla via di Ruta
Da oltre un decennio lo sviluppo urbanistico,
i cambi di destinazione d’uso e i volumi edilizi
in deroga sono decisi dalla Regione Molise
con la longa mano dei commissari ad acta
Da De Matteis
a Colagiovanni
tutti a favore
delle Gran Manze
in Basso Molise
Era stato detto che nel giro di
un anno, alcune aree urbane
avrebbero cambiato aspetto. So-
prattutto il loro assetto urbano e,
quindi, il contesto che attual-
mente compongono. Interessate a
questo cambiamento sarebbero
state le aree urbane relative al
parcheggio di Viale Manzoni, al
terminal delle autocorriere e al
centro fieristico di Selvapiana. Os-
servate dall’alto, avrebbero mu-
tato i caratteri della copertura.
Stessa sorte era stata prevista per
la scuola di Via Fortunato al Cep,
per la Petrone di Via Alfieri, per il
municipio di Piazza Vittorio Ema-
nuele, per la Francesco d’Ovidio
di Piazza della Repubblica, per la
Montini di Via Scarano, per la pa-
lestra comunale di Via Sturzo e
per il bocciodromo di Via Insorti
d’Ungheria. Le aree urbane e gli
stabili sono stati oggetto di un
bando di gara europeo (offerta
economicamente vantaggiosa)
che l’amministrazione ha formu-
lato appositamente per l’installa-
zione di impianti fotovoltaici. Al
momento dell’annuncio era sem-
brata una scelta sensata, mirata al
contenimento del costo dell’ener-
gia elettrica. Puntare all’incre-
mento della produzione
fotovoltaica in un comune con le
finanze ridotte al lumicino, era
certamente una scelta oculata ed
opportuna. Infatti, c’è la necessità
impellente di affrancare il bilan-
cio comunale dai costi relativi alla
fornitura di energia elettrica alle
scuole, alle palestre, al Palazzo di
Città e, di converso, di produrre un
surplus da immettere eventual-
mente sul libero mercato in osse-
quio alla corrente di pensiero che
sostiene lo sviluppo delle fonti
energetiche alternative. Valuta-
zioni e scelte che avrebbero supe-
rato anche l’ostacolo culturale di
chi ritiene che i pannelli fotovol-
taici hanno un impatto estetico e,
quindi, andrebbero calibrati sal-
vaguardando la struttura architet-
tonica dei palazzi monumentali (il
Municipio, ad esempio) e le aree
urbane di pregio (come possono
essere considerate quella corri-
spondente al parcheggio di Viale
Manzoni nel cuore del quartiere
Vazzieri, oppure il Terminal e il
centro fieristico di Selvapiana). Se,
come detto, il bando avesse sortito
effetti, sarebbe accaduto che gli
stabili e le aree sopramenzionate
sarebbero state oggetto di coper-
ture fotovoltaiche e avremmo do-
vuto abituare l’occhio a qualcosa
di diverso da ciò che oggi vediamo.
In fondo questo cambiamento di
prospettiva è già accaduto e con-
tinuerà ad accadere con la proli-
ferazione delle pale eoliche e con
la loro incidenza sullo sky-line
molisano. Nella relazione tecnica
illustrativa redatta dall’ingegnere
Rodolfo Cocozza era detto che il
bando di gara si prefissava l’obiet-
tivo di individuare un contraente
in grado di realizzare gli inter-
venti “chiavi in mano”, permet-
tendo di generare energia
elettrica in modo massimale. Le
superfici pannellabili sarebbero
state di 5935 metri quadrati e
avrebbero sviluppato una potenza
di 740 Kwh e una produzione
annua di energia pari a 948972
Kwh. Numeri che avrebbero ga-
rantito un corrispettivo di
1.601.865,58 euro all’affidatario.
Decisamente un affare. Ma lo
stato catatonico in cui è caduto
l’intero sistema amministrativo e
produttivo ha vanificato anche
questa operazione a costo zero, di
notevole guadagno.
Dardo
I dipendenti della Provincia hanno incontrato,
nella sala consiliare di Palazzo Magno, parla-
mentari molisani per discutere dei problemi le-
gati allo smantellamento delle Province.
Nonostante le maestranze si fossero riunite in
un attivo ed intraprendente comitato spontaneo,
solo il senatore Roberto Ruta ha inteso pren-
dervi parte. “E’ stata una riunione sollecitata per
ovvie preoccupazioni e tensioni che i dipendenti
avvertono dopo le note manovre del governo
Monti e del ministro Delrio. A tal riguardo da più
parti si è chiesto l’interessamento del parlamen-
tare Ruta e dei colleghi eletti e nominati n Parla-
mento come al Governo, al fine di attuare ogni
iniziativa utile a scongiurare la chiusura delle
Province e le gravi conseguenze che ne derive-
rebbero per servizi e dipendenti. Nell’ascoltare
il sen. Ruta – ha dichiarato De Matteis – ho ap-
prezzato l’idea e le intenzioni di voler attuare un
percorso di riforma globale senza violare la co-
stituzione e senza pregiudicare l’assetto delle
istituzioni. Ora siamo in attesa di leggere con-
cretamente le dichiarazioni nel corso delle audi-
zioni e di verificare le modalità di intervento e di
voto in aula da parte dei nostri rappresentanti,
con la speranza di non essere smentiti dai fatti”.
Le sue opere hanno ispirato intere generazioni di architetti e
l’originalità con cui ha interpretato le forme architettoniche lo
ha consacrato alla fama internazionale. Alessandro Anselmi, re-
centemente scomparso, è di fatto un maestro carismatico del-
l’architettura italiana, oltre che appassionato docente che è stato
capace di lasciare un segno profondo nelle giovani generazioni
di professionisti che si ispirano alla sua opera. Anselmi è tra i
fondatori del GRAU (gruppo romano architetti urbanisti) che, in
polemica con il conformismo accademico, ricerca nella storia e
nel dialogo serrato con le arti visive e con il cinema la linfa ri-
generatrice del progetto architettonico. Dagli anni Settanta in
poi, nei più di quarant'anni di carriera Anselmi, mentre per-
corre una brillante carriera universitaria a Roma, a Reggio Ca-
labria e ancora a Roma, costruisce municipi, chiese, piazze,
residenze. Opere diverse, accomunate dalla sensibilità al luogo,
dall'uso sapiente e spesso insolito dei materiali, dai contrasti
cromatici e volumetrici. Le sue architetture, sempre diverse,
sono il risultato di una ricerca plastica, di inaspettate combina-
zioni di elementi piani e sinuose superfici curvilinee: edifici
scultorei che mostrano poliedrici e multiformi prospetti urbani.
Sua la firma di tanti progetti in Italia ed all’estero tra cui il nuovo
palazzo dello sport di Firenze (1964), del cimitero di Parabita
(1967), dell’Hotel de la Ville a Rezè-les-Nantes in Francia (1986),
del Municipio di Fiumicino (1997) e del più recente complesso
parrocchiale della chiesa San Pio da Pietrelcina a Roma, la cui
originalità formale e strutturale e la particolare interpretazione
dello spazio sacro hanno consacrato il successo internazionale
dell’opera, quasi una sorta di testamento architettonico, di vero
e proprio lascito culturale che Anselmi ha donato alla cultura
di tutto il mondo. Ecco perché la Fondazione degli architetti
della provincia di Campobasso ha voluto rendere omaggio ad
un grande esponente dell’architettura italiana con un incontro
dedicato alla sua opera, che anticipa di alcuni mesi la grande
retrospettiva che il Maxxi di Roma sta organizzando in suo
onore, proprio per la importante eredità lasciata nella cultura
architettonica internazionale. I riflettori saranno puntati pro-
prio sul progetto della chiesa di San Pio, che nel 2005 ha vinto
una competizione nazionale. Anche questa iniziativa rientra nel
ciclo di appuntamenti Incontri di Architettura promossi dalla
Fondazione e finalizzati a condividere l’architettura non solo
con chi la realizza ma anche e soprattutto con chi la vive. Ospiti
dell’appuntamento Marzia Marandola, docente e storica del-
l'architettura dell’Università di Tor Vergata e Valentino Anselmi,
dello Studio AA&A figlio di Alessandro che ha condiviso con il
padre gli ultimi anni della carriera professionale: un’occasione
importante di conoscenza diretta dello spirito creativo e pro-
fessionale del maestro. Al termine dell’incontro è previsto un
dibattito con il pubblico in sala.
L’appuntamento è in programma oggi dalle ore 17 alle 20 nel-
l’auditorium dell’edificio ex-GIL a Campobasso.
Tetti e spazi pubblici per produrre energia dai pannelli fotovoltaici.
714 novembre 2013Campobasso
Quando l’architettura è gioia: a Campobasso omaggio ad Alessandro Anselmi
Palazzo Magno, i dipendenti incontrano i parlamentari
A Campobasso neanche i progettia costo zero decollano
Un incontro per ripercorrere le tappe più importanti dell’opera dell’artista
L’obiettivo era:
affrancare
il bilancio comunale
dai costi relativi
alla fornitura
di energia elettrica
alle scuole,
alla palestra Sturzo
e al Palazzo di Città
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 132 - GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
L’IRCCS Neuromed di Pozzilli amplia
la sua offerta sanitaria con l’attivazione di
un ambulatorio specialistico di oncologia.
L’ambulatorio, già attivo da anni e riser-
vato ai pazienti ricoverati presso l’Isti-
tuto Neurologico, apre ora le sue porte
anche ai pazienti esterni, anche in rispo-
sta ai dati che rilevano un’incidenza dei
tumori in costante aumento un po’ in
tutte le Regioni dello stivale.
L’ambulatorio sarà dunque fruibile al
pubblico e si occuperà di tutti i tumori
solidi, come – tanto per citare i più fre-
quenti - quelli del polmone, del colon-
retto e della prostata.
L’ambulatorio si avvale di un Reparto
di Medicina Nucleare all’avanguardia, che
dispone di due avanzate PET/TC e di
una Gamma camera per le scintigrafie
nonché di radio farmaci di nuova conce-
zione utilizzati solo da pochi Istituti in
tutta Italia ed atti ad indagare la maggior
parte delle più diffuse neoplasie.
Per quanto riguarda poi i tumori ce-
rebrali, l’IRCCS Neuromed è un punto
di riferimento nazionale con una casistica
chirurgica che conta oltre 1600 inter-
venti neurochirurgici l’anno di cui circa
300 solo per patologie oncologiche.
Con l’attivazione dell’ambulatorio di
oncologia, Neuromed fornisce un ulte-
riore servizio sanitario particolarmente
utile: è stato da poco pubblicato sulla ri-
vista Tumori, infatti, uno studio condotto
dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Mi-
lano, l'Istituto Superiore di Sanità e l’As-
sociazione Italiana dei Registri Tumori
(Airtum), riferito al periodo tra il 1970 e
il 2015 che dimostra come sia aumentata
la prevalenza della maggior parte dei tu-
mori. Nel 2012, secondo l'indagine, il tu-
more più diagnosticato in entrambi i
sessi è stato il cancro al colon retto, con
54 mila nuovi casi, seguito dal cancro
alla mammella (con oltre 50mila casi),
alla prostata e ai polmoni (rispettiva-
mente con oltre 42 mila e 36 mila casi).
Il rapporto però contiene anche una
buona notizia, ossia la diminuzione della
mortalità per tutti i tipi di cancro a ri-
prova che prevenzione, diagnosi precoce
e adeguati trattamenti clinici riescono
sempre più a combattere ed arginare
quella che sembra una patologia ormai
“dilagante”.
ISERNIA. 1994, Milano: il 15
maggio nasce Emergency. Il
primo intervento è in Ruanda,
poi vengono l'Iraq, la Cambogia,
l'Afghanistan e tanti altri Paesi
persino l'Italia, per curare le vit-
time della guerra e della po-
vertà. Qual è il filo rosso di que-
sto viaggio lungo vent'anni?
L'impegno di migliaia di per-
sone a praticare i diritti umani,
per tutti. Sottoscrivendo la tes-
sera di Emergency 2014, ognuno
può unirsi a questo viaggio. Il 16
e 17 novembre parte il tessera-
mento 2014, un anno speciale. I
volontari di Emergency saranno
presenti in piazza in tutta Italia
a disposizione di chi vuol diven-
tare - amico di Emergency- o
rinnovare l'amicizia rinnovando
la tessera. In occasione di que-
sta giornate nazionali sarà pro-
iettato il film documentario.
"Open Heart" nominato agli
Academy Awards 2013,Il film
narra la storia di di otto bam-
bini ruandesi che lasciano le
loro famiglie per andare in Su-
dan e sottoporsi a un delicato
intervento al cuore al Centro
Salam di cardiochirurgia di
Emergency a Khartoum.
Le loro valvole cardiache sono
state seriamente compromesse
dalla malattia reumatica ed es-
sere operati è la loro unica pos-
sibilità di salvezza.
Ci sono circa 18 milioni di per-
sone affette da questa malattia
in Africa che hanno bisogno di
essere operate. Il Centro Salam,
aperto da Emergency nel 2007, è
l'unica struttura che offre cure
cardiochirurgiche di elevata
qualità e gratuite in tutto il con-
tinente.
Questi i nostri appuntamenti
in occasione del tesseramento:
Venerdi 15 novembre, ore
17.30 proiezione Open heart
presso sala consiliare comune
di Isernia (ingresso gratuito).
Si può diventare amico di
Emergency o rinnovare l'amici-
zia;
Sabato 16 novembre - dalle
9.00 alle 13.00 - banchetto
piazza Celestino V-Isernia
Domenica 17 novembre ore
17.30 Dimora del Prete a Vena-
fro, con Concerto di musica ba-
rocca dell 'Ensemble - Cappella
musicale Enrico Stuart duca di
York.
Per il concerto,essendo limi-
tata la capienza della sala a 60
posti, è gradito un cenno di ade-
sione al n° 3280270064
ISERNIA. Strade chiuse e cir-
colazione a singhiozzo (ma evi-
tando al minimo i disagi alla cit-
tadinanza) per il piano di pulizia
delle strade e dei cassonetti decisi
dall'amministrazione comunale
di Isernia.
Partiranno oggi gli interventi
per il lavaggio di strade, piazze,
marciapiedi e cassonetti dell’im-
mondizia. Lo ha an¬nunciato
l’assessore all’ambiente e alla
mobilità Marco Amendola.
"L’amministrazione comunale
ha programmato la pulizia delle
arterie viarie e dei contenitori per
la raccolta dei rifiuti – ha detto
Amendola –. La città è stata sud-
divisa in nove zone che saranno
deterse per ragioni igieniche, di
decoro e di sicurezza. Il lavaggio –
ha aggiunto l’assessore – integra
il normale servizio di nettezza ur-
bana ed è finalizzato soprattutto
all’eliminazione di oli e grassi in-
quinanti, prodotti in particolare
dal traf¬fico automobilistico e che
si depositano sulle carreggiate".
Si inizia oggi, quando
ver¬ranno sottoposte a pulizia via
Orientale, via d’Apollonio, via
Maz¬zini, rampa Santa Maria e
piazza Santa Maria Assunta. Si
prose¬guirà venerdì 15 novem-
bre, con piazza Andrea d’Isernia,
piazza X Settembre e piazza Ce-
lestino V.
Le azioni di pulizia continue-
ranno, nelle diverse zone, per
circa due mesi. Gli interventi sa-
ranno effettuati dalle ore 9 alle
ore 13, allo scopo di limitare al
massimo i disagi per i cittadini. Il
com¬petente settore comunale
ne darà preavviso e, di volta in
volta, in¬stallerà la necessaria se-
gnaletica lungo le strade interes-
sate.
1114 novembre 2013Isernia
ISERNIA. In redazione ci giunge una lettera su quanto accade nella Commissione
d'Invalidità civile. Sorge un dubbio sulla commissione d’invalidità civile della pro-
vincia di Isernia, su un possibile ricorso da parte dei cittadini che si sono visti re-
spingere la domanda di invalidità. "Si apprende che la validità della commissione è
scaduta da ben 13 mesi, esattamente da ottobre 2012, gli organi componenti non
sono stati rinnovati ma bensì solo prorogati. L’assurdo riguarda i segretari ammi-
nistrativi in quanto sono ex dipendenti ASReM andati in pensione a gennaio 2013
quindi non avrebbero nessun diritto a partecipare a tale commissione ma so-
prattutto ad avere accesso ad atti strettamenti riservati e delicati quali i certifi-
cati medici dei singoli cittadini. La norma prevede che la funzione di segretario della
commissione spetti a dipendenti “in servizio” presso l’ASReM e non ad ex di-
pendenti. La direzione ASReM ha già comunicato da ben 10 mesi i nominativi dei
segretari, ma la Regione Molise non ha adempiuto alla surroga, facendo finta di
niente. Siamo sicuri che un eventuale ricorso di cittadini “delusi” non abbia qual-
che risvolto amministrativo nella validità del verbale finale della commissione? Si-
curamente qualche bravo avvocato amministrativista ci potrà dare un risposta".
Regione Molise, anomalienelle commissioni d’invalidità civile
Al Neuromed l’ambulatorio di oncologiaLa struttura sanitaria migliora e qualifica l'offerta
Da 13 mesi l'organismo è scaduto
e i componenti sono stati solo prorogati
L'amministrazione comunale sta procedendo con i servizi
Emergency verso i 20 anni di attivitàLe manifestazioni dell'associazione a Isernia e Venafro
Piano di pulizia delle strade
TERMOLI – L’Amministrazione
comunale informa che la Polizia
Municipale ha comminato san-
zioni, nell’ultimo mese, nei con-
fronti dei proprietari di cani che
non hanno rimosso le deiezioni
lasciate sulle strade cittadine
dai propri amici a quattro
zampe. “L’iniziativa di perse-
guire chi non rispetta l’Ordi-
nanza - ha commentato
l’assessore all’Ambiente Augu-
sta Di Giorgi - era stata ampia-
mente annunciata e il tentativo
dei proprietari dei cani di sfug-
gire alla sanzione adducendo
scuse banali, seppur colti in fla-
granza, lascia sconcertati. La
raccolta e lo smaltimento delle
deiezioni canine costituiscono
una questione di civiltà, oltre
che di amore nei confronti della
propria città. L’obbligo di man-
tenere la pulizia e il decoro
nelle varie zone di Termoli, che
è città a vocazione turistica, non
è solo del Comune o della ditta
che provvede alle pulizie, ma è
anche e prima di tutto dei citta-
dini, i quali camminano per la le
strade e le vivono quotidiana-
mente. Spesso si dibatte su temi
che mettono a confronto le città
del nord Italia con la nostra; la
cosa che però non viene detta, è
che probabilmente in quelle
città non esistono servizi più ef-
ficienti, ma solo cittadini più re-
sponsabili e coscienti di dover
preservare il posto in cui vi-
vono. Alla sensibilità ed empa-
tia dell’Amministrazione
comunale, infatti, mostrata nei
riguardi dei nostri amici a quat-
tro zampe (Dog Park), si è pur-
troppo opposto uno scarso
senso di civiltà di alcuni citta-
dini proprietari; noi restiamo
però ottimisti, confidando nella
volontà di tutti di poter recupe-
rare ampiamente questo gap di
attaccamento a Termoli. Spero
quindi che i cittadini siano sem-
pre più attenti alla pulizia e al
decoro di questa città, aiutando
chi l’amministra a ridurre le
spese di pulizia straordinaria e
a presentarla ai turisti nella
maniera più consona”.
I controlli sulle deiezioni ca-
nine, partiti da diverso tempo
ed intensificati nell’ultimo
mese, sono estesi su tutto il ter-
ritorio comunale, nell’arco delle
24 ore. Si sollecitano, pertanto,
ancora una volta i possessori di
cani che non lo hanno ancora
fatto, a munirsi degli appositi
sacchetti per rimuovere le deie-
zioni dei propri amici a quattro
zampe.
1214 novembre 2013 Termoli
TERMOLI - La locale Compa-
gnia Guardia di Finanza ha ap-
pena concluso un’articolata
attività di verifica nei confronti
di una ditta individuale del Basso
Molise, fornitrice di accessori per
l’edilizia, risultata “evasore to-
tale” per ben tre annualità. Il
servizio, che ha consentito di fo-
calizzare ricavi sottratti all’impo-
sizione per circa un milione di
euro, è stato supportato da accer-
tamenti di carattere finanziario,
grazie ai quali gli uomini delle
Fiamme Gialle hanno ricostruito
i reali volumi d’affari della ditta
sottoposta a controllo. Tra le vio-
lazioni riscontrate, non mancano
quelle connesse ad illeciti di na-
tura penale-tributaria (dichiara-
zione infedele ed omessa).
All’esito dei controlli complessi-
vamente eseguiti, i militari
hanno anche inoltrato alla com-
petente Autorità Giudiziaria la
proposta finalizzata all’applica-
zione del sequestro preventivo
per equivalente, al fine di tute-
lare il credito erariale. Tra i beni
oggetto della proposta, ora al va-
glio del Magistrato,un automezzo
di lusso e di grossa cilindrata
(Porsche Suv) e un natante da
diporto. Revoca convocazione
consiglio comunale
del 15 novembre
Inaugurazione scuola
dell’infanzia di via Volturno
TERMOLI – Il presidente del Consiglio comunale Alberto
Montano prendendo atto che, per motivi organizzativi, la Con-
ferenza dei Capigruppo riunitasi il 12 novembre ha proposto
all’unanimità di rinviare a tempi brevi la convocazione del
Consiglio comunale del 15 novembre, acquisita la disponibilità
da parte dei firmatari della richiesta di convocazione del Con-
siglio comunale al rinvio della seduta e visto l’art. 64 del vi-
gente Regolamento del Consiglio comunale, in particolare
l’ultimo capoverso, comunica la revoca della convocazione del
Consiglio comunale previsto per venerdì 15 novembre alle ore
18,30 in prima convocazione e per il sabato 16 novembre 2013
alle ore 19,30 in seconda convocazione, in seduta straordinaria
con adunanza aperta, informando che l’assise civica verrà ri-
convocata in tempi brevi.
TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino e l’assessore ai Lavori
Pubblici Vincenzo Sabella invitano i giornalisti alla conferenza stampa
che si terrà oggi, giovedì 14 novembre alle ore 11 presso la Scuola del-
l’Infanzia di Via Volturno, in occasione della cerimonia di inaugura-
zione che segue ai lavori di riqualificazione della struttura.
Al via i lavori al portoTERMOLI - L’impresa “Gestione Industrie Venditti” eseguirà, nell’am-
bito del porto e precisamente sulla banchina di riva e sul molo Nord, i
lavori di ammodernamento per il settore della pesca. Per questo motivo
la Capitaneria di Porto ha emesso una ordinanza che fino al 19 aprile
del prossimo anno con la quale i tratti di banchina interessati dalle at-
tività cantieristiche, adeguatamente segnalati dalla ditta esecutrice, sono
interdetti all’accesso, al transito ed alla sosta di persone e cose. Sono
esclusi dai divieti il personale della ditta esecutrice dei lavori e tutto il
personale che per compiti di istituto abbia interesse ad accedere.
Deiezioni canine: comminate sanzioni ai trasgressori per la mancata rimozione
Guardia di Finanza scopre impresa “evasore totale” per circa un milione di euro
Elezioni Associazione Nazionale Bieticoltori BOLOGNA - Il 14 novembre, dalle 10 alle ore 18
si svolgeranno le votazioni per il rinnovo delle ca-
riche sociali dell’Associazione Nazionale Bieticol-
tori (ANB).
I soci, in possesso dei requisiti previsti dallo Sta-
tuto dell'ANB e dal Regolamento Elettorale, rice-
vereanno un'apposita cartolina-invito che,
unitamente ad un valido documento di riconosci-
mento, darà diritto ad esercitare il voto nel Seg-
gio indicato.
Il Socio elettore può prendere parte alla vota-
zione anche tramite delega, da rialsciare ad altro
Socio-elettore dello stesso Seggio, delega che si
trova allegata alla cartolina-invito.
Nessun socio elettore può rappresentare per de-
lega più di tre aventi titolo ad esercitare il voto.
Nel caso di società il voto può essere espresso da
terzi, purchè muniti di Procura rilasciata dal Le-
gale Rappresentante della Società. Presso la sede
di Bologna - via Edoardo Collamarini, 14 - sono a
disposizione degli interessati, per eventuale con-
sultazione, gli elenchi nominativi degli elettori. Ai
sensi dell’articolo n. 1 del regolamento elettorale
dell’Associazione Nazionale Bieticoltori appro-
vato dall’Assemblea del 20 maggio 2013, sul sito
ww.anb.it sono stati pubblicati gli avvisi elettorali
per ogni bacino.
LARINO - Quelli che hanno
detto subito “No alla stalla di
12.000 manze” nel Molise, hanno
detto anche, e subito, “Si a 100
stalle” sparse sul territorio moli-
sano per non far dire ai fans, che si
sono poi mostrati veri e propri ul-
tras dell’operazione Ruta-Grana-
rolo, “ecco sanno dire sempre e
solo no” o “ecco quelli che negano
al Molise di salire sull’unico treno
che passa” o, anche, “ecco i soliti
che non capiscono che il Molise
può, con la Granarolo, diventare
una grande fattoria”. Dire “Si” a
100 stalle voleva dimostrare anche
che, i veri talebani, per la verità,
sono loro quelli che dicono sem-
pre e solo Sì, non avendo alcu-
n’altra alternativa. Quelli deI “No
a una stalla di 12.000 manze” e “Si
a 100 stalle per 120 manze in
media” volevano, così - visto che
comunque 120 capi per ogni stalla
non è poca cosa – lanciare un
messaggio che aveva il chiaro si-
gnificato di non voler negare al
Molise una sua vocazione da sem-
pre, quella zootecnica, essenziale
per il 54% e più di territorio mon-
tano. Una vocazione sì negata, nel
momento in cui si è voluta far pas-
sare per modernità la separazione
di quest’attività produttiva dall’al-
tra principale che è l’agricoltura,
entrambe sacrificate alla specia-
lizzazione o intensificazione delle
produzioni. Un processo che, a
lungo andare, ha mostrato di es-
sere utile solo alle multinazionali
delle macchine e delle attrezza-
ture, delle sementi, dei fertilizzanti
e degli antiparassitari e, anche, di
quanti hanno appoggiato questa
politica che la crisi, a partire dal-
l’inizio di questo nuovo secolo, sta
scaricando tutto sui protagonisti
veri dell’agricoltura, i produttori.
Un processo che, anche sotto la
spinta di altri fattori, tra i quali il
furto del territorio per altri fini, ha
portato e sta portando allo spopo-
lamento delle campagne. Certo
200, 300 stalle di 30/50 capi, si
adattano meglio al Molise e ser-
vono per affermare subito, e senza
riserve, l’unico sviluppo possibile
qual è quello dell’agroalimentare
e del turismo ad esso legato. Uno
sviluppo possibile, utile per i gio-
vani che hanno bisogno di occu-
pazione e di speranze per
costruire bene il proprio futuro.
Centinaia di stalle che possono
dare, nell’arco breve di tempo,
mille posti di lavoro con l’indotto, e
non miseri trenta possibili con la
grande stalla della Granarolo; im-
magine al Molise con le sue pro-
duzioni tipiche e a denominazione
geografica (latticini e formaggi; sa-
lumi e insaccati; specialità gastro-
nomiche, prima fra tutte la mitica
“Pampanella”; prodotti da forno
con i grani selezionati seminati
sulle colline ventilate del Molise e
le sue minute pianure, il territorio
più vocato alla vitivinicoltura con i
suoi già grandi vini e all’olivicol-
tura, con i suoi strepitosi oli e,
anche, alla frutticoltura che at-
tinge a una ricca biodiversità pre-
sente da millenni grazie ai minuti
orti familiari). Stalle che possono
dare latte di qualità anche per la
Granarolo, che ne ha estremo bi-
sogno per vincere su un mercato
che si sa, nell’arco di qualche
anno, sarà fortemente segnato da
agguerrite concorrenze. E, soprat-
tutto, stalle che impostate per una
produzione biologica sono in
grado di trasformare, del resto
come un tempo, la merda in le-
tame utile a rendere, volendo, l’in-
tero territorio molisano fonte di
prodotti biologici. Prodotti che,
come si sa, stanno conquistando la
fiducia del consumatore del
mondo e che, a nostro parere, sa-
ranno sempre più vincenti a ta-
vola. C’è di più, possono diventare
anche una grande occasione di ri-
chiamo turistico per vivere un
Molise che offre tutto quello che il
mondo sta perdendo: aria sana,
acqua potabile, paesaggi meravi-
gliosi, ottima cucina e un’ospitalità
speciale se riusciamo a conser-
varla naturale così come ce
l’hanno trasmessa i nostri padri e
le nostre madri. Intorno a questo
sviluppo è necessario coinvolgere
e rendere protagonisti le aziende
agricole e zootecniche, gli artigiani
della trasformazione, i giovani di-
plomati del nostro istituto agrario
e degli istituti professionali a indi-
rizzo agronomico e alberghiero,
l’Università del Molise e le Uni-
versità che stanno nascendo nel
campo dell’alimentazione o pos-
sono nascere nel campo dell’olivi-
coltura se si riprende quello studio
di fattibilità che la Regione Molise
aveva fatto realizzare una decina
di anni fa. Ma non sono le idee
progettuali che mancano. No, di
queste idee ce ne sono e, molte, da
tempo. Manca un programma di
sviluppo che solo un governo ca-
pace e lungimirante può darsi, se
si avvale di consigli disinteressati
che stanno venendo fuori dalla di-
scussione, e non di parte, se pensa
al Molise per com’è e non quello
che non è. Piccolo, ricco ancora di
ruralità e di agricoltura che, diver-
samente da realtà, soprattutto del
centro e del nord, oggi costrette a
disfarsi delle macerie di uno svi-
luppo che, con la pesante crisi, ha
dichiarato il suo fallimento, ha
solo bisogno di continuità e di
un’accelerazione dei processi per
cogliere prima gli obiettivi. Pic-
colo, ma anche grande, nel mo-
mento in cui questo suo sviluppo
può diventare il ponte naturale
con le centinaia di migliaia di mo-
lisani sparsi in Italia e nel mondo,
suoi naturali promotori e fruitori
dei risultati di una corretta pro-
grammazione, che introduce sul
territorio le sue necessità e non
cattedrali nel deserto che ne ser-
vono solo a decretarne la fine. Una
classe politica e dirigente capace
di fare questo riceverebbe, in-
sieme al nostro applauso, anche
tutto il contributo che è nelle no-
stre modeste possibilità. .
Comitato “No Stalla,
Sì Molise Bene Comune”
SAN FELICE DEL MOLISE –
Brutte notizie per i residenti del
centro bassomolisano. Non è in-
fatti passata la mozione presen-
tata dai Consiglieri comunali di
minoranzacon affinché la giunta
non applicasse la Tassa Tarsu e
lasciasse invariata per l’anno in
corso la Tarsu. “Un provvedi-
mento necessario – ha sottoli-
neato il consigliere Nicoletta Ra-
datta - vista la difficile situazione
economica generale, che il Sin-
daco ha ritenuto conveniente non
adottare, dimostrando di non es-
sere attento a cogliere anche le
più piccole opportunità a vantag-
gio dei cittadini. La mozione, di-
scussa durante il Consiglio co-
munale, chiedeva al Sindaco di
avvalersi della deroga concessa
dal Governo centrale in modo da
evitare le pesanti ripercussioni
che la Tares avrebbe comportato
per i già striminziti bilanci fami-
liari, ma evidentemente la situa-
zione socio-economica delle fa-
miglie non rappresenta una fonte
di preoccupazione per il Sindaco
e la sua maggioranza. Loro – con-
clude Radatta - pensano alle
grandi opere, quando invece la
comunità ha bisogno di interventi
piccoli, ma utili.
1314 novembre 2013Termoli
Respinta mozione su applicazione Tarsu
LARINO – L’amministrazione comunale intende concedere in af-
fitto i propri terreni destinati ad uso agricolo e pertanto chiunque in-
teressato potrà presentare offerta entro il termine ultimo delle ore 12
del prossimo 18 novembre. La seduta pubblica dinanzi alla commis-
sione appositamente nominata per l'apertura delle offerte pervenute,
si terrà il 18 novembre alle ore 16 presso l’Ufficio ragioneria del Mu-
nicipio. I terreni agricoli verranno aggiudicati con il metodo delle of-
ferte segrete da confrontarsi con il prezzo a base di gara. L'affittuario
dovrà condurre i terreni, a propria cura e spese, in modo corretto, se-
condo quando necessario, applicando le migliori tecniche e tratta-
menti necessari, al fine di garantire la migliore produttività, senza
arrecare danni agli stessi. A tal fine non sarà riconosciuto all'affittua-
rio nessun rimborso spese a qualunque titolo richiesto. I terreni con-
cessi in locazione non potranno essere concessi in sub affitto e/o
subire trasformazione di utilizzo agrario o essere utilizzati per altri
fini. Possono partecipare all’asta i soli iscritti alle categorie dei colti-
vatori diretti o imprenditori agricoli a titolo principale, Cooperative
agricole o Aziende Agricole. L'aggiudicatario dovrà stipulare un ap-
posito contratto alla presenza delle associazioni che svolgono funzioni
di assistenza. I soggetti che intendono partecipare all'asta devono
inoltre essere in possesso dei requisiti di ordine "generale" che at-
tengono all'idoneità morale. I concorrenti dovranno far pervenire la
relativa offerta a mano o a mezzo raccomandata servizio postale (pub-
blico o privato) all'Ufficio Protocollo del Comune di Larino in Piazza
Duomo n. 44, corredata di tutta la documentazione prescritta dal
bando, entro le ore 12 del giorno 18 novembre in un plico chiuso, si-
gillato e controfirmato sui lembi di chiusura.
In affito terreni agricoli di proprietà del Comune
Cento Stalle. Ancora meglio se il doppio o il triplo, che il Molise può ospitare
Centrosinistrachiede riduzioneindennità amministratori
GUGLIONESI – Le famiglie prote-
stano per il caro tariffe e trovano il
pieno sistegno dei consiglieri comu-
nali di opposizione. “Abbiamo i nu-
meri che ci ha fornito l’ufficio -
spiega Cloridano Bellocchio di Unità
Democratica - e basterebbe una ri-
duzione del 50 per cento dei contri-
buti e dell’indennità degli
amministratori per recuperare
100mila euro. Quindi dare respiro
alle famiglie bloccando il previsto au-
mento con una moratoria di due
anni. Il tempo per pensare a nuove
modalità di gestione dei servizi per
ottenere risparmi ed ottimizzazione
nell’uso delle risorse. Su questo
chiederemo la convocazione di un
consiglio comunale tematico. Adesso
occorre il sostegno della opinione
pubblica. Occorre raccogliere le
firme”.
MONTENERO DI BISACCIA - In merito al-
l’ormai prossima trentesima edizione del Pre-
sepe Vivente di Montenero di Bisaccia e in
merito all’auspicio espresso da Nicola Travaglini
perché questa importante manifestazione abbia
la giusta visibilità, vorrei tranquillizzare il sin-
daco assicurandogli che sono già stato interes-
sato dalla Proloco, nella persona del presidente
Manes, affinché la Regione Molise dia a questa
tradizione il riconoscimento che merita. A tal
proposito ho già avuto modo di parlare con il
presidente della Giunta Paolo Di Laura Frattura
e il presidente del Consiglio Vincenzo Niro per
poter inserire il Presepe vivente di Montenero
nell’ambito delle manifestazioni del 50esimo
anniversario della Regione Molise. Detto questo,
mi auguro che la collaborazione istituzionale tra
il sottoscritto Cristiano Di Pietro e Nicola Trava-
glini, non si limiti soltanto al Presepe vivente,
ma vada a toccare, in futuro, uno spettro più
ampio di argomenti che spero il sindaco vorrà
sottopormi. Per quanto di mia competenza, sarò
felice di poter intervenire, nell’interesse e per il
bene della nostra comunità.
Cristiano Di Pietro
Vice presidente del Consiglio Regionale
Presepe vivente, Cristiano Di Pietro: “assicuro interessamento della regione”
1414 novembre 2013 Spettacolo
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazzeta del Molise
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CAMPOBASSO - La program-
mazione del teatro Savoia, pre-
vede, in ordine cronoligico, il con-
certo dell’associazione “Amici
della musica” sabato 16 novembre.
Sul palco due violini, Domenico
Nordio e Francesca Dego (foto).
In programma musiche di Proko-
fiev, Berio, Wieniawski, Ysaye.
Vincitrice di numerosi concorsi
nazionali e internazionali, nel
2008 la Dego e stata la prima vio-
linista italiana ad entrare in fi-
nale al Premio Paganini di Ge-
nova. Salvatore Accardo ha detto
di lei: «E uno dei talenti piu stra-
ordinari che io abbia mai incon-
trato». Ingresso euro12,00.
I violini del teatro Savoia
di Charles N. Papa
FERRAZZANO - In tempi di magra come
questi, scrivere di un teatro che organizza
un cartellone, non può che fare piacere.
Un fatto che, esulando dagli scandali tipo
quello in Abruzzo (l’arresto dell’assessore
alla Cultura), e la pochezza (oltre che di
enaro) di iniziativa della classe politica
molisana, assume grande importanza nel
panorama culturale molisano.
Il teatro del Loto di Ferrazzano, diretto
da Stefano Sabelli, ha sempre seguito una
sua vita artistica paralella a quella con-
sueta degli anni scorsi, Sabelli si è sempre
tirato fuori dalle combriccole di quelle che
cercano solo soldi, ma tutto, sempre con
voce alta e polemica pronta.
Oggi, a ragion veduta, Sabelli si allinea
alla crisi e fa buon viso a cattivo gioco.
Tenta l’autofinanziamento o, micro cartel-
loni che tenatano di risollevare da morte
certa il bel taetro del Loto. Perchè bello è
bello. Oggi, dopo la bella vetrina di una
piccola parte in “Sole a catinelle” di Checco
Zalone, Sabelli si cimenta con un cartel-
lone di appuntamenti di cinque spettacoli
sino a Natale, non senza chiosare la pre-
sentazione del primo testo (da lui diretto)
“Maratona di New York, con Pasquale Ar-
teritano e Max Vitolo, dal 14 al 17 novem-
bre:
“Da anni accarezzavo l’idea di mettere in
scena questo testo bellissimo, unico, fin
quando, un giorno di settembre, Pasquale e
Max non si sono presentati al Loto correndo
come Mario e Steve. Sono tempi magri, tri-
sti e il Teatro ha bisogno di correre per ri-
prendere slancio e mandare al diavolo tutto
l’inutile e il pressapochismo che ci circonda,
dove tutti tradiscono tutti”.
Seguiranno: 23/24 novembre e 7/8 di-
cembre: “Le petite magic circus”, 30 no-
vembre: Oreste Sbarra in concerto, il
drummer della Riserva Moac e della R-
Evolution band, 7/8 dicembre: Frustallà,
con Matilde Caterina, Flavio Brunetti e la
Banda di Montagano, 14/15 dicembre:
“Hanno tutti ragione” di P. Sorrentino con
Iaia Forte.
Il ritorno del LotoUn cartellone per la sala di piazza Spensieri
sino a Natale, e poi? Sabelli si allinea alla crisi
CAMPOBASSO - La pro-
grammazione del Savoia
include “Nuovi percorsi”,
quattro spettacoli con at-
tori e registi molisani.
Il 19 novembre il terzo
appuntamento è con la
pièce di Nicoal Macolino
“Ed (ipovisione)” da Edipo
Re di Sofocle.
Il 21 novembre in scena
“Molise, Italia, mondo, una
terra di emigrazione”. con
Diego Florio E Marco Cal-
doro. Il cartellone è orga-
nizzato dalle Fondazioni
Savoia e Cultura e dalla
Regione.
“Nuovi percorsi” con attori molisani
CAMPOBASSO - Il
quinto appuntamento
della rassegna “Binario
uno, in viaggio con...” si
terrà domenica 24 novem-
bre presso il dopolavoro
ferroviario. Valentina Bo-
naccio, Alessandra Valerio
e Alessandra Di Iorio pre-
sentano “Shakespea-
rando”, reading teatrale
con dibattito. Modera il
tastierista dei Noflaizon,
Pietro Mignogna.
“Binario uno”
CAMPOBASSO - Venerdì 15 novembre presso Mari&Monti (ex
Enotria) il “Venerdì live” dalle 21.00 buffet e musica dal vivo
nella location di Via S.Antonio Abate. Info 3296476777.
CAMPOBASSO - Alla birreria Pulp venerdì aperitivo in mu-
sica. Play A-Tweed.
CAMPOBASSO - “Aperitive night show” venerdì al Cafè Pre-
stige. Aperitivo dalle 21.00 e dj set dalle 23.00. Play Edoardo
Furno.
CAMPOBASSO - Al Move club il venerdì si cena dalle 20.30, a
seguire disco dance con Andrea e Luciano Barletta, Alex C.,
Emanuele Di Re, Nian Project.
CAMPOBASSO - Inaugura il venerdì caraibico questa setti-
mana l’Aynamà Latin Club (ex balera). Info 3208541757.
CAMPOBASSO - “Kiss the bliss” è la serata del venerdì del Ka-
maloca. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir.
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