2011-01

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dei bambini shhh... ascolta il silenzio della foresta che cresce Inserto N. 1 2011

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ddee ii bbaammbbiinnii

shhh.. . ascolta il silenzio

della foresta che cresce

IInnsseerrttoo NN.. 11 22001111

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ddee ii bbaammbbiinnii

tutto il suo mondo tranquillo e felice erastato rivoltato come un calzino e la suatristezza era profonda quanto la sua rab-bia... Francesca ha 13 anni, e ormai è abba-stanza grande perché la vita le si mostriin ogni aspetto, ormai può commentare i

telegiornali con mamma e papà, può andare al cinema con le amiche, enegli scout è già una guida... tutteconquiste che fino a qualche tempofa la riempivano di orgoglio, maquesta sera il prezzo da pagare lesembra troppo alto.

Oggi ha visto un documentario sulla vita dei suoi coetaneinel mondo: - bambini che non hanno tempo per

giocare, perché devono lavorare fino a 15/20 ore algiorno, - chiusi in magazzini bui e umidi, - con le dita che ogni sera sanguinanoper la fatica...

Poi stasera dopo il telegiornale ecco uno speciale- sull’attentato ai cristiani in Egitto, con le im-

magini di un bimbo che piange a dirotto e negliocchi si vede una disperazione infinita.

era sconvoltaFrancesca

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E stamattina, a scuola - un ragazzo, un suo compagno, si è rinchiuso in bagno e quando è

uscito aveva lo sguardo perso e stravolto, un odore strano e dueocchi rossi che urlavano tutto il suo odio per la vita.

E Francesca si sente sola, perché sente che nel suo cuore si sta aprendo una voragine, vorrebbecondividere tutta se stessa con qualcuno che le voglia bene, ma lesembra che nessuna possa comprenderla fino in fondo e un senso difredda solitudine la avvolge, sente il male che la sovrasta come un’on-da enorme e nera che finirà per travolgerla...

Questa sera prima di addormentarsi ha detto la decina

meditando il primo mistero doloroso, l’agonia nel Getsemani, e per laprima volta le è sembrato di comprendere il dolore di Gesù... poiun’ultima lacrima scende dagli occhi di Francesca, prima che si chiu-dano per il sonno, ed ecco che

- Ciao Francesca, non mi riconosci?- Oh, ciao Trilli, quanti anni sono che non ci vediamo più!

inizia il suo sogno!

ddee ii bbaammbbiinnii

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- Eh bè, sono tanti anni che nonhai più bisogno di parlare conme, da quando sei diventatagrande... ma stasera ho sentito latua voce di bambina spaventata ecosì sono corsa a vedere checosa ti succede!

- Trilli, sono tanto triste, sto sco-prendo un mondo di sofferenza edi ingiustizia e io mi sento tantoinutile e sola...

- Ok, adesso ci penso io, pensa auna cosa bella e vola via conme!

- Una cosa bella? Ma come fac-cio, se vedo tutto nero?

- Va bene, ti aiuto io: vuoi benealla tua mamma?

- Certo - E sei felice di avere la mamma?- Certo!

ti voglio portare in Africa: lo vediquel bellissimo pozzo, che dà l’ac-qua a tutti gli abitanti del paese? Èstato costruito con le offerte di unamamma che ha deciso di mandare10.000 euro nelle missioni, in ricor-do di suo figlio...E la vedi quella fabbrica in Italia? Lìlavorano tanti ragazzi handicappatiche, grazie alla generosità di unimprenditore, ogni giorno ritrovanola gioia di stare insieme e di sentirsiutili...

- Benissimo, adesso puoi volare...

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ddee ii bbaammbbiinnii

E vedi quei giovani e quella suora che lavorano per costruire una casa?Sono tutti ragazzi che, dopo l’incubo della droga, hanno ritrovato la gioiadi vivere grazie alla fede di una suora che ha deciso di spendere per lorotutta la sua vita...- Oh Trilli, quanta gioia sui volti di quelle persone e pensa che prima cre-

devo che il mondo fosse un posto sommerso dal male!- Lo so, cara Francesca, ho sentito il tuo grido, ma sai, bisogna avere gli

occhi e l’innocenza di una bambina per stupirsi e gioire di tutto il beneche Dio semina in questo nostro mondo... vieni, la notte non è ancora fi-nita e io ti voglio portare in quella casa laggiù: guarda quei due uomini che si abbracciano... sono due fratelli che daanni non si parlavano più per un brutto litigio, ma oggi si sono incontratialla Messa e al segno della pace l’affetto che li univa è stato più forte delrancore e si sono perdonati!E poi, poco più in là, vive una famiglia che attende con gioia l’arrivo dell’ultimo nato: è ilquarto fratellino e tutti gli altri sono intorno al pancione della mammaper sentire quando si muove... e guarda che luce hannogli occhi di tutti quei bambini: sanno che il loro papà ela loro mamma li amano immensamente e che sonopronti ad affrontare qualsiasi difficoltà per ognunodi loro!

- E quella bellissima ragazza che cosa sta facendo?Perché abbraccia tutti i suoi amici e i suoi geni-tori come se stesse dicendo addio?

- Quella ragazza si chiama Michela, ma prestodiventerà Suor Maria Maddalena, perché nelsuo cuore ha sentito forte la chiamata di Gesùad essere la sua sposa e lei adesso non vedel’ora di entrare in monastero per vivere tutti isuoi giorni accanto a Lui e per pregare in ognimomento proprio per il bene di questo nostro mondo...

colora tu

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Cara Francesca,il male con il suo il dolore e la sua sofferenza cercano sempre di farcidisperare proprio perché solo con la disperazione possono vincerci...

E quando ci sembra che niente possa sconfiggere un dolore, che il male sia più forte delbene... è lì che tocca a noi, è lì che siamo chiamati, perché allora sarànostro compito accendere quella fiammella di speranza e di pace...

- Cara Trilli, quello che ho visto è incredibile, il male copre solo una pic-cola parte della nostra vita, e ho capito che bisogna avere la voglia di

scoprire tutto il bene che ci circonda... però stoancora pensando a Marco e sono tanto dispia-ciuta per lui...- Lo so, Francesca... ma fortunatamente ci sei tu,

pensi che sia per caso che frequenti proprioquella scuola, pensi che sia per caso se i tuoigenitori ti hanno fatto conoscere dei valori cheper Marco ancora non esistono... vieni con menel futuro: riconosci quel bel ragazzo, forte, chesta tagliando legna nel bosco per fare un falòcon i suoi amici?

- Certo, è Marco... ma come è cambiato, che cosaè successo?

- Beh, un giorno una sua compagna lo ha invita-to a un’uscita con gli scout e anche per lui la vita adesso ha tutto un signi-ficato nuovo... e quella compagna sarai tu, proprio tu che dicevi di essereinutile..

ma se noi stiamo attenti ci accorgeremo di tutto il bene che c’è attorno.

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Ehi, Francesca, non mi guardare come se fossi impazzita... lo so che non sarai tu a risolve-re il dramma di tante situazioni, però tu hai un cuore che può preoccuparsidi questi fratelli e hai

e se userai le tue armi e magari chiederai anche ai tuoi amici di combatte-re con te, vedrai che nasceranno dei piccoli fiori dove prima c’era solo ildeserto...

ddee ii bbaammbbiinnii

� l’arma più potente contro il male: le tuepreghiere e i tuoi piccoli sacrifici...

fa più rumore un albero che cadedi una foresta che cresce

� Dice il saggio:

il male ci vorrebbe assordare eintimidire con il fragore di unalbero che viene abbattuto...invece noi ogni giorno possia-mo gioire e ringraziare per tuttigli alberi che in silenzio stannocrescendo...

Bi bip, bi bip, ecco la sveglia...ecco il fratellino più piccoloche salta nel letto di Francescaper darle con un bacio il suobuongiorno... grazie, Trilli,oggi è proprio una magnificagiornata, non voglio più farmitravolgere dalla forza delmale... io da oggi sarò unaguerriera del bene... e via a scuola che Marco miaspetta e ho proprio voglia diraccontargli tante cose belle!!!

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Com’è bella la primavera!Torna la luce e la vita.È un canto di lodealla tua risurrezione, Gesù.Voglio far festa con il mio fratellino, perché tu, Gesù,con la morte hai vinto la mortee con la tua risurrezioneci hai fatto il dono di una vita che non muore.

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Gesù è caricato della Croce

“Allora presero Gesù ed egli, portando la croce, siavviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraicoGòlgota, dove lo crocifissero”.

Giovanni 19, 17 - 18

IV Mistero doloroso

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Bambino, amico mio, siamo tristi vedendo la sofferenza di Gesù...

Guarda con quanto amore Egli abbraccia la Croce... impara da Lui.

Gesù porta la Croce per te: tu portala per Gesù.

Però non trascinare la Croce, portala ben dritta perché così non sarà unaCroce qualsiasi, sarà la Santa Croce e tu un po’ alla volta imparerai adamarla... quando l’amerai davvero la tua Croce sarà una Croce senzaCroce! E certamente, come Gesù, incontrerai Maria sul tuo cammino...

... così diceva un santo, san Escrivà de Balaguer ad un suo piccolo amicoed oggi lo ripete a tutti noi... ma...

Forse è la sofferenza causata da una brutta litigata in famiglia, forse è il tradimento di un amicoo la morte di una persona cara... o semplicemente un lavoro che non avetevoglia di fare, o una fastidiosa malattia...

ognuno di voi conosce le sue piccole o grandi Croci e ognuno di noi puòoffrirle a Gesù come il suo regalo più prezioso, dicendo:“Sì, Gesù, anch’io come

te, decido di prendere ilmio dolore e di non farmischiacciare dalla dispera-zione ma ti chiedo distarmi vicino e di darmila forza e l’amore peraccompagnarti lungo laVia Crucis con la miapiccola Croce... e mi rac-comando... non vedol’ora di incontrare lamamma del Cielo che,con la sua infinita dolcez-za, ci consolerà...”

che cos’è la Croce per voi?

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Una tempesta terribile si abbat-té sul mare. La-me affilate divento gelido tra-figgevano l'ac-qua e la solleva-vano in ondategigantesche chesi abbattevanosulla spiaggia

come colpi di maglio, o come vomeri d'acciaio aravano il fondomarino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e ipiccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare. Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l’acqua si placòe si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorce-vano nell'agonia migliaia e migliaia

Erano tante che la spiaggia sembravacolorata di rosa. Il fenomeno richiamò molta gente datutte le parti della costa. Arrivaronoanche delle troupe televisive per filma-re lo strano fenomeno. Le stelle mari-ne erano quasi immobili. Stavano morendo. Tra la gente, tenuto per mano dalpapà, c'era anche un bambino che fis-sava con gli occhi pieni di tristezza lepiccole stelle di mare. Tutti stavano aguardare e nessuno faceva niente. All'improvviso, il bambino lasciò la

di stelle marine.

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ddee ii bbaammbbiinniimano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Sichinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sem-pre correndo, le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripeté l'opera-zione. Dalla balaustrata di cemento, un uomo lo chiamò:

«Ma che fai, ragazzino?». «Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoionotutte sulla spiaggia»

rispose il bambino senza smettere di correre. «Ma ci sono migliaia di stelle marine su questaspiaggia non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!»

gridò l'uomo. « E questo succede su centinaia di altre spiaggelungo la costa! Non puoi cambiare le cose! ».

Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e get-tandola in acqua rispose:

«Ho cambiato le cose per questa qui».

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L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe ecalze e scese in spiaggia.

Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua.

Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttarestelle marine nell'acqua.

Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento,migliaia di persone che buttavano stelle di mare nell'acqua.

Così furono salvate tutte.

Per togliere un po’ di sofferenza dal mondo basterebbe che qualcuno, anche piccolo,

avesse il coraggio di incominciare...e oggi ci sarebbero tante stelle di mare in più...!

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Preghiera brasilianaDio solo può dare la fede;

tu, però, puoi dare la tua testimonianza.Dio solo può dare la speranza;

tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi fratelli.Dio solo può dare l’amore;

tu, però, puoi insegnare all’altro ad amareDio solo può dare la pace;

tu, però, puoi seminare l’unione.Dio solo può dare la forza;

tu, però, puoi dare sostegno ad uno scoraggiato.Dio solo è la via;

tu, però, puoi indicarla agli altri.Dio solo è la luce;

tu, però, puoi farla brillare agli occhi di tutti.Dio solo è la vita;

tu, però, puoi far rinascere negli altri il desiderio di vivere.Dio solo può fare ciò che appare impossibile;

tu però, potrai fare il possibile.

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Gesù sta per entrare in un mistero d’amore infinito... Il suo grande cuore è pronto per mostrarci quanto ama ognuno di noi...E noi ci stiamo preparando per seguire il nostro caro Gesù e nonlasciarlo solo di fronte a tanto dolore...

Cari bambini... se vorremo veramente comprendere la gioia immensache ci può essere data con la Risurrezione... non dimentichiamoci distare accanto a Gesù durante questa Santa Quaresima... e solo allorapotremo cantare: